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LA PAROLA ALL’ESPERTO INTERVISTA AL PROF.

Andrea Fagiolini

Anche le droghe erroneamente chiamate come minori o leggere aumentano il rischio di sviluppare una malattia mentale

«Le organizzazioni criminali, capitalizzando l’esperienza maturata nella fase pandemica, trasformatasi in un grande laboratorio per l’individuazione di nuove soluzioni per l’efficientamento del traffico, gestiscono le transazioni illecite, sia utilizzando gli schemi operativi tradizionali, sia le soluzioni innovative messe a punto durante la crisi sanitaria». Nota questo il direttore centrale per i Servizi Antidroga, Antonino Maggiore, nel dossier appena pubblicato relativo all’anno 2022. Un dossier che evidenzia come fra internet, corrieri postali e commerciali, nonché l’ausilio delle piattaforme crittografate, il modo di approvvigionarsi di sostanze stupefacenti sia fortemente cambiato.

Nessun cambiamento invece sui fruitori e sulle conseguenze degli utilizzi di stupefacenti, che abbiamo voluto approfondire con il prof. Andrea Fagiolini, psichiatra e professore ordinario presso l’Università di Siena.

Quali sono le conseguenze delle droghe, a cominciare da quelle consumate nei più giovani?

Le conseguenze delle droghe possono essere estremamente dannose, specialmente per i giovani, per i quali l’uso di droghe può causare danni permanenti al cervello, che è ancora in sviluppo, come alterazioni della memoria e attenzione, nonché compromissioni delle altre funzioni cognitive.

Tra quelle più comuni, possiamo ricordare l’aumento del rischio di sviluppare problemi di salute men - tale come psicosi, disturbi bipolari, ansia e depressione. Anche le droghe erroneamente chiamate come minori o leggere, come la cannabis, aumentano il rischio di sviluppare una malattia mentale negli individui predisposti e generano in moltissimi di coloro che le consumano una sindrome chiamata amotivazionale, caratterizzata da assenza (o riduzione) di interessi, motivazione, capacità progettuale e voglia di sostenere i sacrifici e gli sforzi necessari al raggiungimento di un obiettivo

- ad esempio scolastico o lavorativo - spesso accompagnata da una riduzione dell’attenzione, della memoria e delle capacità di apprendimento. Altri problemi sono relativi alla salute fisica, a seconda del tipo di sostanza utilizzata. Ad esempio, l’uso di droghe può danneggiare il fegato, i denti, i polmoni, il cuore e altri organi vitali. L’uso di droghe iniettabili può inoltre portare a infezioni gravi, come l’HIV o l’epatite C, se le siringhe sono condivise. Non bisogna poi sottovalutare la dipendenza fisica e/o psicologica dalla sostanza, che finisce per diventare il principale obiettivo della vita di chi la usa, e i problemi comportamentali, con tendenza ad atti impulsivi e rischiosi, come l’abuso di altre droghe, la guida sotto l’effetto delle droghe o dell’alcol o la tendenza a compiere atti criminali, ad esempio per procurarsi la sostanza. Le conseguenze dell’uso di droghe possono variare a seconda della sostanza utilizzata, della frequenza e della quantità di utilizzo, della predisposizione individuale allo sviluppo di malattia mentale e di altri fattori.

Le conseguenze delle droghe possono essere estremamente dannose, specialmente per i giovani, per i quali l’uso di droghe può causare danni permanenti al cervello.

Le nuove droghe sintetiche, chiamate anche droghe di design, sono sostanze create in laboratorio per produrre effetti simili a quelli delle droghe più vecchie, come l’eroina, la cocaina o la cannabis. Queste nuove droghe di sintesi continuano a evolversi e a comparire sul mercato in modo tanto rapido e imprevedibile quanto pericoloso per la salute.

Gli studi si stanno concentrando su droghe sintetiche sempre più diffuse: che cosa comportano?

Le nuove droghe sintetiche, chiamate anche droghe di design, sono sostanze create in laboratorio per produrre effetti simili a quelli delle droghe più vecchie, come l’eroina, la cocaina o la cannabis. Queste nuove droghe di sintesi continuano a evolversi e a comparire sul mercato in modo tanto rapido e imprevedibile quanto pericoloso per la salute. Le droghe sintetiche infatti hanno effetti imprevedibili, proprio perché sono sviluppate in laboratorio con composti chimici sconosciuti, i cui effetti sul corpo e sulla mente sono, almeno nel primo periodo, sconosciuti. Inoltre, molte di queste nuove droghe tendono a generare una fortissima dipendenza, sia fisica che psicologica. Infine, possono causare una serie di problemi fisici, come ipertensione, tachicardia, convulsioni, nausea, vomito, sudorazione, problemi respiratori, reazioni allergiche, danni irreversibili agli organi e altri sintomi che possono essere fatali, soprattutto ma non necessariamente se assunte in alti dosaggi. Molto frequenti sono anche le alterazioni mentali, con sintomi come deliri, allucinazioni, dissociazione, ansia, depressione, irritabilità, aumento della propensione alla violenza, disturbi del sonno e discontrollo degli impulsi.

Spesso si parla di profili psicologici dei consumatori. Quali sono i principali?

Le motivazioni e le circostanze che portano all’uso di droghe possono essere molto diverse e non esiste quindi un profilo unico per tutti i consumatori di droghe. Tuttavia, ci sono alcune caratteristiche e fattori di rischio relativamente comuni in coloro che usano droghe, come la necessità di cercare nuove esperienze, di sperimentare inaspettate sensazioni o di rompere la routine e vincere la noia. Queste caratteristiche sono spesso associate a disturbi di personalità. Tra i fattori favorenti sono anche inclusi i fattori di stress, che possono spingere alcune persone a utilizzare droghe come mezzo per affrontare o sfuggire ai problemi. Sono inoltre comuni, sia tra le cause che tra le conseguenze dell’uso di droghe, i problemi di salute mentale, sopratutto disturbi bipolari, disturbi psicotici, depressione o ansia, oltre naturalmente al disturbo di personalità che è quasi sempre sempre presente, almeno sottosoglia. Infine, sono spesso presenti alterazioni nella capacità di gestire gli impulsi e una bassa autostima. Naturalmente ogni persona ha una storia unica, e il consumo di droghe può essere influenzato da una combinazione di fattori psicologici - che influenzano tra l’altro la capacità di tollerare le frustrazioni, la noia, il senso di vuoto -, fattori biologici, ambientali e sociali sui quali sarebbe necessario intervenire a livello preventivo, durante l’infanzia e l’adolescenza.

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