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Intelligenza ovvero…?

di Pietro Pietrini

Da qualche tempo ormai l’Intelligenza Artificiale è diventata tema di discussione anche tra i non addetti ai lavori. Al di là degli aspetti etici o di quelli tecnologici, il punto nodale del dibattito è sempre lo stesso: potrà mai l’Intelligenza Artificiale superare quella Naturale?

La questione non è di poco conto, non fosse altro perché, come prima cosa, richiede di chiarire cosa si intenda per intelligenza. Per la verità, non esiste una definizione univoca e condivisa. I filosofi preferiscono parlare di ragione, intelletto o razionalità, come della facoltà generale di comprendere la realtà e risolvere problemi, qualcosa dunque che accomuna tutti gli esseri viventi, dall’organismo più semplice all’essere umano. Per ogni essere vivente, infatti, la vita è un test di intelligenza. In questa prospettiva, secondo Popper, tanto l’ameba, organismo di una sola cellula, quanto Einstein usano la stessa strategia per risolvere un problema, per quanto ovviamente a livelli diversi. Entrambi procedono per congetture e confutazioni (trial and error), ma mentre per l’ameba compiere un errore significa soccombere, per Einstein significa poter confutare una teoria e fare quindi un passo in avanti. La differenza sta nel fatto che l’essere umano non si identifica con la sua teoria, non è la sua teoria, ma al contrario la teoria è un oggetto che egli può consapevolmente esaminare e criticare. E imparare dagli errori, tanto che lo scienziato va in cerca dell’errore. È così che progredisce la conoscenza.

Per la psicologia, intelligenza significa apprendere termini nuovi, elaborare modelli astratti della realtà, comunicare concetti complessi, pianificare azioni e così via. In sintesi, imparare, ragionare, risolvere problemi. Una definizione operativa di intelligenza usata spesso in psicologia è quella di abilità cognitive generali. Posta in questi termini, l’intelligenza comincia ad assumere la veste di entità definibile e misurabile. Requisito indispensabile per poter studiare un qualsivoglia fenomeno con il rigore proprio del metodo scientifico e ottenere risultati attendibili.

Prima che il dibattito su Intelligenza Artificiale vs Naturale prendesse il sopravvento, l’intelletto umano si è chiesto per decadi e decadi se intelligenti si nasca o si diventi, insomma, l’intramontabile dilemma Nature vs Nurture. Ma di questo parleremo prossimamente.

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