1 minute read

QUELLA DIADE INSEPARABILE CHE LEGA MADRE E FIGLIO

La storia di Patrizia, raccontata da Francesco Serino

Una madre e un figlio. Sono questi i protagonisti dell’esordio di Francesco Serino, grossetano classe 1978, libraio. Con “Patrizia 1965” appena pubblicato dalla casa editrice romana Atlantide (pp.304, 24 euro), accompagna il lettore della diade per eccellenza. Il romanzo si concentra nel raccontare la storia di una mamma che per motivi di salute non può più essere né la madre né la professionista che è stata per tutta la vita, e di un figlio che si trova a fare i conti con una realtà che improvvisamente si mostra completamente differente rispetto a quanto vissuto, e immaginato, fino a quel momento.

Serino costruisce una serie incredibile, e spesso ironica se non addirittura grottesca, di episodi che mettono davanti alla sua nuova vita il giovane protagonista. Al centro di tutto il rischio di un “pignoramento mobiliare coatto” scoperto da una raccomandata destinata alla madre. E la decisione di intervenire, per nasconderle tutto, per non farla mortificare, per cercare “di salvare ciò che può essere salvato”.

E dunque ecco uno studente universitario alle prime armi che si trova costretto a recuperare i crediti dovuti alla madre, fra mutui, stipendi e personaggi che Vengono da un passato non troppo lontano e portano con loro storie incredibili. In fin dei conti, “Patrizia 1965” racconta una vita spezzata, che trova nei legami familiari e nello specifico in quelli di madre-figlio un’essenza capace di dare corpo e profondità alla vita. Grande merito va al suo autore e alla sua capacità

“PATRIZIA 1965”

Francesco Serino Atlantide, 2023 304 pagine, 24 euro di raccontare. Francesco Serino ha infatti un dono raro: una struggente, sincera, originalissima voce. Un modo di scrivere, dunque, avvolto nella morbidezza, alimentato con tenerezza e generosità. E che accompagna il lettore in una storia famigliare che difficilmente potrà essere dimenticata.

This article is from: