PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.43

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

Anno 2 - n° 43 25 noVEMBRE 2010 1 EURo

771593 630059 9

ISSN 1593-6309

80043

IL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5

L ’ a t t es a è f in it a : P r o fe s s i on e C al c i o T v o g n i g io r n o d a ll e 1 9 . 3 0 a l l e 21 . 3 0 e l a d o m e n i c a dal le 14 al le 18 s u B LU SK Y 92 6


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L’EDITORIALE

Numero 43 25 novembre 2010

Editoriale

Premiopoli, altra tegola sulla FIGC di Massimiliano Giacomini

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OMA - La S e c o n d a Divisione della Lega Pro non ha più appeal. Il crollo degli spettatori (potete leggere l’analisi di Grisoli da pagina 12) non conosce soste e i continui ripescaggi fanno sì che i tifosi smettano di seguire un calcio che si è trasformato ormai in farsa. Da anni Mario Macalli grida alla riforma, da anni ci si augura che non ci siano più ripescaggi, da anni però non cambia nulla. In un marasma senza fine, mentre andiamo in stampa, si è riunito il Consiglio Federale della FIGC. Numerosi gli ordini del giorno: approvazione verbale riunione del 23 settembre 2010; comunicazioni del presidente; variazione al budget 2010; accordi collettivi AIC/ L e g h e Professionistiche – stato di avanzamento; disegno di Legge sugli stadi e D.Lgs 9 gennaio 2008 n. 9 – stato di avanzamento e iniziative F.I.G.C. relative alla ripartizione dei proventi destinati alla mutualità; nomine di competenza; modifiche regolamentari; organizzazione Europei Under 19 femminili; approvazione Manuale Licenze UEFA versione 2.3; ratifica delibera d’urgenza di cui al C.U. n. 88/A del 4 ottobre 2010; rego-

lamento Club Italia provvedimenti e conseguenti; stato avanzamento lavori Commissione Adeguamento Statuto Federale – relazione del vicepresidente Carlo Tavecchio; stato avanzamento lavori Commissione Riforma Campionati – relazione del vice presidente Mario Macalli; attività del Club Italia – relazione del vice presidente Demetrio Albertini; progetto Nazionali Giovanili – relazione del coordinatore tecnico Arrigo Sacchi; varie ed eventuali. Nessuna traccia della radiazione di Luciano Moggi. Sorge il dubbio che dalla presidenza non si voglia arrivare in fondo a questa questione perché, se è vero che la squalifica del buon Moggi scade a luglio (e ci sarebbe ancora tempo per trasformarla in radiazione), non si capisce perché procrastinare la decisione definitiva. Stai a vedere che si vuol lasciare tutto com’è! All’ordine del giorno sembrerebbe esserci invece la nomina delle Commissioni tecniche, celato dietro un evanescente “nomine di competenza”. Che vuol dire tutto o niente. Proprio il tema di Calciopoli o Moggiopoli, ci porta dritti al nuovo caso chiamato dai media P re m i o p o l i . L’indagine portata avanti dal procura-

pratica spiegando che non erano sue le firme sui documenti. Autocertificazioni utili se i cartellini dei calciatori fossero stati mandati al macero, cosa che avviene ogni cinque anni. Se fosse realmente così, chi ha prodotto quei documenti? Perché la commissione preposta invece di fare accertamenti prometteva alle società dilettantistiche entrate anche se non erano certi dei documenti? Perché come ci ha detto Velnai: “Ci avevano assicurato che era tutto in ordine e ora ci ritroviamo a dover pagare anche un legale per non finire noi nei guai. Guai che abbiamo anche per la mancanza di entrate che ci spettano di diritto”. Tutto questo e altro ancora è colpa di una Federcalcio che non sa assumersi nessuna responsabilità.

tore capo Stefano Palazzi, che ha esonerato dal caso i due investigatori che stavano lavorandoci da parecchio tempo, porterebbe alla luce la questione dei premi di valorizzazione per i calciatori che hanno giocato in società dilettantistiche, che poi abbiano raggiunto il calcio p ro f e s s i o n i s t i c o . Alcune società, prima su tutte il Catania, hanno già pagato gli indennizzi e ora chiedono di sapere se hanno regalato quei soldi (si parla di circa 500 mila Euro). Il caso di Federico Marchetti del Cagliari ha colpito la società veneta del Radio Birikina Luparense del presidente Velnai che aveva acquistato il titolo del Bessica, dove Marchetti aveva giocato per tre anni, e dopo un anno con la Birikina era stato info@professionecalcio.net venduto in Lega Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009 Pro (Pro Vercelli). Seguendo questo iter la Birikina aveva parlato col AMMINISTRAZIONE: Via F.T. Marinetti 221 presidente della Tel/Fax 06 5000975 Commissione pre00143 Roma posta Amerigo DIRETTORE RESpONSABILE Massimiliano Giacomini Pichi, dimessosi il direttore@professionecalcio.net 14 di agosto, che CApOREDATTORE aveva assicurato al Luigi Cardarelli l.cardarelli@professionecalcio.net presidente dei REDATTORE veneti il premio di Flavio Grisoli f.grisoli@professionecalcio.net valorizzazione. Il SEGRETARIA DI REDAZIONE premio invece non Gerarda Lomonaco è mai arrivato per- gerarda.lomonaco@professionecalcio.net editore@professionecalcio.net ché, ci ha detto redazione@professionecalcio.net Velnai, Marchetti marketing@professionecalcio.net aveva prodotto IMpAGINAZIONE E GRAFICA tutte le documentazioni utili, ma successivamente lo STAMpA Global Stampa stesso calciatore Via Angelo della Pergola, 5 00176 Roma aveva bloccato la



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Numero 43 25 novembre 2010

Voci dal Palazzo

Robin Hood: In FIGC si fa come nell’antica Roma “Se è vero che il Consiglio Federale, in data 19 aprile 2007 aveva modificato l’articolo 10 delle NOIF, eliminando il concetto di funzioni non retribuite, perché questo avviene solo per pochi intimi? Come fanno il signor Ulivieri e il signor Nicchi a contemplare le loro diverse funzioni... natori italiani - uno e trino - e di codesignatore della massima divisione nazionale)? Non vi erano altre OMA - La lettera aperta del persone in Federcalcio che potevaConsigliere Federale Ulivieri, no ricoprire degnamente questi scaturita a seguito delle ruoli? Il 2 agosto ultimo scorso, nostre rivelazioni ed alla interrogadopo il disastro della Nazionale itazione presentata alla Camera dei liana ai Mondiali in Sudafrica, il Deputati dall’onorevole Signor Ulivieri riceveva casualmenFrancesco Pionati, ci pone te dal Consiglio Federale, su propoimmediatamente alcuni sta del Presidente Abete, l’incarico ollori e di con tr n o c i .d .. interrogativi ai quali ci di Direttore della Scuola Allenatori. re i erano alt v n o N ? attendiamo delle risposte, Quale strana coincidenza!!! ti a ll tro che io lc a rc e che come al solito non arriNell’antica Roma ed in particolare d e F persone in a n veranno mai! Se è vero – durante il periodo della Repubbilca g e prire d come dice il presidente degli era consuetudine affidare, quando potevano rico li? Il 2 o u r i st e allenatori italiani – che in data si era in difficoltà nell’amministrare u q mente 19 aprile 2007 il Consiglio la res publica, ai possibili e presunti , dopo il agosto scorso Federale aveva provveduto a avversari incarichi e prebende per ricano... f a d su ro modificare l’articolo 10 delle ammorbidire l’opposizione e, se st a dis NOIF, elimimando il concetto possibile, trasformarli in sostenitodi “funzioni non retribuite”, ri. È forse questo ciò che è avvenuperché questo avviene solo per to in Federcalcio? Se così fosse, la grattacapi che deve sorbirsi, pochi intimi? Se è giusto corrispon- riceve anch’esso la sola diaria, e non gestione dell’attuale presidente dere del denaro per una prestazio- tutti i giorni in cui è presente in sarebbe altamente immorale, perne professionale perché agli avvo- Comitato, ma la limita a 2 o 3 giorché non si può pagare tutti (e cati che fanno parte della Procura ni alla settimana per non superare il l’elenco è molto lungo) pur di rimaFederale e dell’Ufficio Indagini non proprio budget? Quindi questo vale nere incollati alla poltrona. Ma chi si viene corrisposto il era dichiarato “non legato a logiche solo per i pochi intimi che votano in compenso per la di poltrona”, “difensore del Consiglio Federale! Come fanno il rigore e della Signor Ulivieri e il Signor Nicchi a moralità”, contemplare le a loro diverse funv e v e ic r i che ha r ie v ltà, f a tfine o ic f ...il signor Uli al Consiglio zioni di controlloif d t o ? in a d d o s i er li A . A . A … ri (quali ...quan casualmente carico di g a bende P re s i d e n t e Consiglieri carichi e pre Federale l’in Scuola in da o d a o ll m e d in Abete…cerFederali) e di conre i, o r Dirett avversa a n . ra e st n e casi…difentrollati (quali io h z C idirne l’a b Allenatori. r o m a m c a ti sore del rispettivamente: n ’a Nell to in s e u q e coincidenza! il periodo d rigore e quello di a c c A te n il ra u ’è d v , o d e l l a Direttore della a D m ? Ro ercalcio ra cond e e F a c li b b moralità, S c u o l a ” u ? p à e lit della R are... o della mora id in se ci sei Allenatori, di f d f a la e a P in d tu sue batti un Presidente del colpo!!! sindacato degli alledi Robin Hood

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loro attività di magistratura sportiva, inquirente e requirente, ma ricevono la sola diaria di Euro 32 al giorno? Perché chi esercita le funzioni di presidente di un Comitato Provinciale, con tutto il lavoro ed i



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Rubrica

L’Inter paga l’egoismo di Mourinho. L’Italia l’esterofilia di Mauro Gasperini

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OMA - Il campionato di calcio è come il Giro d'Italia: i valori si stanno delineando ed i migliori, sgranati in file molto vicine, stanno affrontando le salite che contano: obiettivo tagliare per primi il traguardo o in volata o in bella solitudine. E credo che questa giornata di campionato abbia mostrato il suo vero volto con alti e bassi sinceramente non pronosticabili. Prendiamo l'Inter: va avanti a tentoni, un'accozzaglia ormai di uomini spremuti sino al midollo dal Number One (d'altra parte la storia stessa di Mou ci insegna che, come Attila, dove è passato lui ha lasciato solo macerie, vedi Porto e Chelsea) ed è di questo che doveva preoccuparsi Moratti. Il petroliere ha speso un sacco di soldi per accontentare l'allenatore (ricordiamoci la cocciutaggine di Mourinho nel voler Quaresma a tutti i costi).A Beneitez sono stati negati due acquisti non onerosisssimi ed è stato venduto il talento Balotelli (inviso ai senatori che comandano

nello spogliatoio) e ora , ci par di capire, hanno scaricato il pacioso e troppo remissivo Rafa. Ci si deve assumere tutte le colpe e verrà cacciato a breve. Al contrario si sta comportando Delneri che ha ricompattato quelli che erano i cocci della gestione Ferrara/Zaccheroni e ha messo in campo una compagine tosta, dove si soffre, si lotta e si gioisce in 11. Quella bianconera sarà la mina vagante che mette paura a quelle compagini che sulla carta sembravano più attrezzate per la vittoria finale. Nell'alta classifica anche Napoli e Lazio, due outsider che però hanno le stesse chances, specie la Lazio libera da impegni europei. Si stanno ben comportando alcune matricole: sorprende il Chievo ammazza-Inter; è drammatica la situazione di Bari (per motivi tecnici) e di Bologna (per motivi societari). Da qualche anno la società felsinea vive drammatici ribaltoni societari, e passando da italiani ad americani, da albanesi fino allo sconosciuto Porcedda apparso dal nulla e presentatosi come il profeta della rinascita, ora come ora il Bologna appare tra i candidati alla retro-

cessione nonostante le patetiche parole dell'esterrefatto Malesani. La Sampdoria ha dimostrato che può fare a meno di Cassano, e l'intransigenza di Garrone non promette nulla di buono per il genio sregolato di Bari vecchia. Infine una parola per la Nazionale sperimentale di Prandelli: brutta figura con la modesta Romania, i nuovi non hanno convinto, gli oriundi o nuovi italiani che dir si voglia, ancora meno. Alla fine per rimediare il pareggio abbiamo dovuto chiedere l'aiuto dei veterani di Lippi. Il convento passa quello che può, né ci può dare una mano la Under 21 di Ferrara perché in tale compagine nessun giocatore è titolare nei propri club e se vengono (raramente) impiegati, ciò è dovuto a necessità contingenti. C'è chi ha coraggio (vedi Juve con Soerensen), ma i casi si contano sulle dita. Non si fa il bene della Nazionale, per questo Prandelli appare preoccupato. Se poi i pochi giovani che giocano non sono italiani, va ancora peggio. E ora attendiamo con ansia le Coppe Europee: che i moribondi prendano un brodino? Alla prossima.



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Classifica bwin

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Una tre giorni di gol d’autore di Flavio Grisoli

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OMA - La giornata appena passata agli archivi del campionato di serie bwin ha lasciato intatte le certezze del Novara anche dopo l’esame-Reggina. Era prevista come una partita dura, durissima, e così è stato per la verità, molto più di quanto possa lasciar pensare il punteggio finale. Al gol iniziale di Scavone (ex Sudtirol), la Reggina ha risposto con un primo tempo da applausi, mettendo gravemente in difficoltà sul proprio campo la formazione di Tesser. Sicuramente un dato da tenere bene a mente. Il forcing reggino si è concretizzato soprattutto a cavallo del 45’, quando Ujkani ha detto “no” tre volte (con tre parate una più bella dell’altra) ai ragazzi di un Atzori incredulo in panchina. Ci si aspetta una Reggina arrembante in avvio di ripresa, sulle ali dell’entusiasmo, invece il Novara, da grande squadra quale è, punisce con un colpo di testa di Bertani perfettamente imbeccato da Gemiti. 2-0 al 51’. Sembrerebbe finita, ma la squadra dello Stretto non si dà per vinta, e continua a giocare, dimostrando grande personalità. Missiroli in mezzo al campo fa la voce grossa insieme a Viola (poi sostituito per sfinimento), mentre dall’altra parte Porcari è uomo-ovunque. Bertani si fa male (dalla dinamica sembra almeno stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra. Difficile prevedere meno di due-tre settimane di stop) e salterà quasi sicuramente il supermatch del “Franchi” di Siena di sabato. Una gravissima perdita per Tesser. Entra Ventola, non uno qualsiasi, ma sembra avulso dalla manovra. La Reggina prende coraggio e segna con Classifica Novara Siena Atalanta Reggina Empoli Padova Livorno Torino Varese Crotone Pescara Vicenza Modena Cittadella Triestina Frosinone Albinoleffe Ascoli -3 Piacenza Grosseto Portogruaro Sassuolo

P 36 31 30 28 25 24 24 24 23 22 19 19 19 18 17 16 16 15 15 15 14 13

G 16 15 16 16 16 16 16 16 16 16 15 15 16 16 16 15 16 16 16 16 16 16

V 11 9 9 8 5 6 6 7 5 5 5 6 4 5 3 4 4 4 3 3 3 3

N 3 4 3 4 10 6 6 3 8 7 4 1 7 3 8 4 4 6 6 6 5 4

Cosenza su azione di calcio d’angolo. Il Novara si spaventa, ma in contropiede Gonzalez segna un gol pazzesco. Finisce 3-1, il “Piola” è ancora terra inviolata e fortino inespugnabile, il Novara continua a volare. Dietro, il Siena piega facilmente un Portogruaro in grave crisi, e la posizione di mister Viviani si fa sempre più difficile. Perde per la prima volta l’Empoli di Aglietti, piegato da un indomito Livorno. Grandissimo gol di Iori, con un “cucchiaio” di Tottiana memoria dal limite dell’area. Questo il primo gol d’autore del sabato, ma i fuochi d’artificio si sono visti a Grosseto: in vantaggio per 3-0 dopo nemmeno mezz’ora, i padroni di casa di Moriero, anche in vantaggio di un uomo, si sono visti rimontare dalla formazione di Mondonico e da Previtali, che segna due gol uno più incredibile dell’altro. Due sassate da 30 metri: la prima sotto l’incrocio dei pali, la seconda a fil di palo, con Mangiapelo (uno dei migliori estremi difensori della Serie bwin) che altro non poteva fare che raccogliere il pallone in fondo al sacco. Una bruttissima figura per il Grosseto e per Moriero, che ora avrà il suo bel da fare per placare le ire del presidente Camilli. Il Toro inizia la sua resurrezione, e comincia a rosicchiare punti importanti in classifica, portandosi a ridosso della zona play-off dopo il soffertissimo (ma con i granata è sempre così) successo conquistato con il Modena. In vantaggio con Sgrigna, sotto 2-1 a causa di una difesa che dire sciagurata è poco, ci pensa D’Ambrosio (ex Juve Stabia) a rimettere le cose a posto con una doppietta, rimediando all’errore dal dischetto a fine primo tempo proprio di Sgrigna. Il Cittadella prende un po’ di respiro grazie al 3-0 sul Piacenza, e

S GF GS 2 33 12 2 26 14 4 21 13 4 23 18 14 19 11 4 27 19 6 24 19 3 20 20 4 16 11 6 16 16 8 16 18 5 17 22 5 17 22 8 18 23 5 13 19 7 15 22 8 18 27 6 17 20 7 16 22 7 19 25 8 12 24 9 16 22

16^ GIoRnATA

19-20-22.10.10

Ascoli-Varese Atalanta-Crotone Cittadella-Piacenza Frosinone-Pescara Grosseto-Albinoleffe Livorno-Empoli Novara-Reggina Portogruaro-Siena Sassuolo-Triestina Torino-Modena Vicenza-Padova

0-0 2-0 3-0 sos

3-3 2-1 3-1 1-4 0-0 3-2 2-1

17^ GIoRnATA

sarà una gara da ricordare per Scardina, difensore centrale della formazione di Foscarini: calcio d’angolo dalla destra e colpo di tacco da circa 12 metri che fa impennare la palla infilandola sotto l’incrocio dei pali. Incredibile anche solo a descriverlo. Ascoli-Varese e SassuoloTriestina finiscono senza che le contendenti si facciano male, ma ci guadagnano solo i lombardi e i friulani. Frosinone-Pescara interrotta all’intervallo, ma forse non si sarebbe neppure dovuta iniziare, si recupera il 30 novembre. Si riparte dallo 0-0.

LA TOP 11 Allenatore: Mondonico (Albinoleffe)

Terzi (Siena)

11 Gol: Bertani, Gonzalez (Novara) 10 Gol: Bonazzoli (Reggina) Davide Succi (Foto Archivio)

Gemiti (Novara)

Porcari (Novara) Previtali (Albinoleffe)

Iori (Livorno)

Gonzalez (Novara)

Caridi (Grosseto)

Atalanta-Livorno (26/11) Crotone-Vicenza Empoli-Sassuolo Frosinone-Ascoli Padova-Varese Pescara-Portogruaro Piacenza-Torino Siena-Novara Triestina-Grosseto Modena-Cittadella (29/11) Reggina-Albinoleffe (8/12) Frosinone-Pescara (30/11)

14 Gol: Succi (Padova, 5r)

Scardina (Cittadella)

D’Ambrosio (Torino)

26-27-29.11.10

MARCAToRI

Coralli (Empoli, 3r)

Ujkani (Novara)

Mastronunzio (Siena)


Intervista

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Valentina Mezzaroma: “Il mio Siena verso il futuro”

Incontro con la vicepresidente della Robur, nuovo asset societario della famiglia che possiede anche la M.Roma di volley: “La bwin è lunga e difficile, ma vogliamo la A” di Riccardo Morgigno

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OMA - Valentina Mezzaroma, collega di Barbara Carron del Padova, feroce pretendente all’immediato ritorno nella massima serie. Ha solo 34 anni, è giovane, bella, determinata e con la risposta sempre pronta, sorella del Presidente della Robur Massimo Mezzaroma. L’imprenditore romano è il nuovo azionista di maggioranza del club bianconero. Mezzaroma, con 10 milioni di euro, detiene l’80% della società (il restante 20% e’ detenuto da imprenditori senesi), succede a Giovanni Lombardi Stronati. Entrambi figli di Pietro. Nel maggio del 1993 il compianto Franco Sensi faceva confluire nella Compagnia Italpetroli il suo pacchetto azionario della AS Roma, che aveva rilevato insieme al collega Pietro Mezzaroma; nel novembre dello stesso anno Sensi aveva comprato anche le azioni di Mezzaroma diventando nel successivo 8 novembre proprietario unico della società e presidente della stessa. Il grande patron di tutta l'operazione fu Cesare Geronzi, Direttore Generale della Banca di Roma. Una famiglia da sempre impegnata anche nel mondo dello sport, ed ecco le parole della figlia Valentina, vicepresidente dell’AC Siena di Perinetti e Conte: «Sono nata il giorno del Palio senese, il 16 agosto. Sono del segno del Leone, una leonessa a tutti gli effetti, ne ho anche diversi disegnati sul mio corpo. Nasco a Roma in zona Eur, poi dall’età di 19 anni vivo a Roma nord, mi sento ormai radicata in questa parte della capitale. Amo la mia città ed ora anche Siena è per me una città speciale. Visto il passato romanista di mio padre tifo per la Roma, ma adesso anche il Siena è nel mio cuore. Qui c’è febbre di calcio ma è una piccola realtà come Ascoli, ci sono solo 50mila abitanti, meno di un quartiere romano. Sono più civili, il clima è rilassato e si lavora bene. Il primo interesse senese è per il Palio, poi c’è il basket con la Mens Sana che spero vinca presto anche l’Eurolega (la Champion’s League del basket, ndr)».Anche la pallavolo ha il suo valore visto l’impegno economico con la M. Roma Volley: «Non ho nessun rimpianto per come potevano andare le cose in questi ultimi anni, con l’organizzazione dei Mondiali qui a Roma c’è stata una

grande vetrina per questo sport, inoltre incontro con piacere gli ex giocatori della nostra squadra. L’allenatore è il mitico Andrea Giani. Rispetto al calcio sono due mondi completamente diversi, il calcio è molto più organizzato ma sotto il profilo atletico, il volley è più duro fisicamente come allenamenti e preparazione». Tornando alla squadra della Monte Paschi, molte cose stanno cambiando, oltre alla responsabile Maria Cecilia Tarabochia, l’ufficio stampa è composto anche da una seconda decisiva figura, Orlando Pacchiani. «Mi sto occupando del nuovo sito internet che presto sarà on-line, voglio che sia il migliore di tutta la serie bwin ma anche della serie A. Dobbiamo essere ai massimi livelli, competitivi sotto ogni punto di vista, un sito web all’inglese anche perché io per metà sono inglese, mia madre è nata in Inghilterra». A proposito di sito (www.acsiena.it), nella pagina del “Siena Store” ci sono informazioni sul nuovo Subbuteo della Zeugo che significa gioco in genovese (il Genoa è il primo club italiano fondato nel 1893 da marinai inglesi) ma anche le nuove maglie da gara, compresa quella a scacchi stile Boavista confezionata per i portieri: «Stiamo lavorando anche per

Valentina Mezzaroma (Foto Archivio)

questo, io sono patita per i dettagli ed anche il tessuto delle maglie. Nonostante il prezzo un po’ alto (80 euro) ho deciso con l’azienda torinese della Robe di Kappa, nostro fornitore ufficiale, di migliorare il tessuto con materiali moderni ma più resistenti rispetto alle livree della passata stagione. Erano leggere e si strappavano facilmente, le abbiamo fatte rifare e questo ci è costato di più, ora sono migliorate e sono molto belle. Va bene, non sono economiche, ma per la squadra si fa questo ed altro». Anche lo stemma è stato modificato: «È vero, abbiamo migliorato lo stemma del club, abbiamo inserito un po’ di giallo-oro per far risaltare meglio lo scudo bianconero con la lupa, ora ben più visibile. Credo che sia stata una scelta giusta, amiamo curare i dettagli». Riguardo alla squadra, sta andando tutto secondo i vostri piani? «L’azienda che sponsorizza la cadetteria, la bwin appunto, li conosco bene e stanno facendo cose eccezionali e li ringrazio ancora una volta per lo sforzo economico e per la scelta di accostare il loro marchio alla Serie B. È un campionato lungo e difficile, noi vogliamo essere davanti fino alla fine e ritornare in serie A. È normale avere flessioni e perdere qualche partita, meglio farlo ora che più avanti quando sarà decisivo». I tifosi sono al vostro fianco? «Gli abbonati sono oltre 6.500 e finora registriamo ben 6.700 tessere del tifoso, se non è un record poco ci manca. Il Ministro Maroni mi deve fare i complimenti, gli appassionati senesi non hanno fatto storie, non hanno detto nulla e si sono tesserati in gran numero. Rispetto ai miei colleghi non c’è stato un gran lavoro da fare, la gente ha risposto, senza specifiche campagne di fidelizzazione dei nostri tifosi che sono anche clienti e noi li vogliamo trattare come meritano». E quelli romanisti cosa si devono attendere per il futuro? «Non so chi verrà, non si capisce nulla, se ne sono sentite migliaia di voci, arabi, americani, russi. Io spero sempre che la Roma vinca, questa è la prima cosa, chiunque venga, basta che vinca!». Infine Valentina Mezzaroma vuole fare il suo in bocca al lupo alla nuova realtà aretina: «Sapevo che l’Atletico Arezzo era in vendita, auguro fortuna e felicità ai nuovi proprietari amaranto. Spero che ogni squadra toscana abbia sempre più valore e prestigio nazionale. Ovviamente l’augurio vale doppio per il nuovo allenatore, l’ex romanista Abel Balbo, si meritava una seconda chance».



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Classifiche

Numero 43 25 novembre 2010

Le Classifiche

1^ DIVISIONE GIRONE A Classifica Sorrento 26 Gubbio 25 Spal -1 24 23 Alessandria Reggiana 22 Salernitana -2 22 Spezia 19 Sudtirol 19 Lumezzane -1 18 Cremonese 18 Pergocrema 16 Bassano 16 Ravenna 15 Pavia 15 Verona 14 Como 13 Monza 13 Paganese 11

Classifica Nocerina 29 Benevento 28 Atletico Roma 27 22 Taranto Foggia -1 20 Lanciano 20 Gela 19 Cosenza 18 Siracusa 18 Juve Stabia 17 Lucchese 16 -1 Foligno 15 Viareggio 15 Ternana 15 Pisa 15 Andria 14 Barletta 12 Cavese -5 11

MARCAToRI 11 Gol: Paulinho (Sorrento, 3r) 9 Gol: Cipriani (Spal)

14^ GIoRnATA 21.11.10 Bassano-Spezia 0-0 0-2 Lumezzane-Gubbio Monza-Cremonese 2-2 Paganese-Como 0-0 Pavia-Alessandria 1-1 Pergocrema-Reggiana 0-1 Salernitana-Ravenna 1-1 3-2 Sorrento-Sudtirol Spal-Verona 1-1 15^ GIoRnATA 28.11.10 Alessandria-Monza Como-Salernitana Cremonese-Pergocrema Gubbio-Sorrento Ravenna-Spal Reggiana-Bassano (29/11) Spezia-Paganese Sudtirol-Lumezzane Verona-Pavia

2^ DIVISIONE GIRONE A Classifica Pro Patria 28 Tritium 24 Pro Vercelli 23 Feralpisalò 23 Sambonifacese 20 Savona 20 Lecco 20 Canavese -2 16 Valenzana 15 Montichiari 13 -1 Rodengo S. 12 Renate 12 Mezzocorona 11 Sacilese 11 Virtus Entella 11 Casale 7 Sanremese 6

1^ DIVISIONE GIRONE B

MARCAToRI 11 Gol: Ripa (Pro Patria, 3r) 9 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)

13^ GIoRnATA

21.11.10

Canavese-Pro Vercelli V.Entella-Pro Patria Feralpisalò-Lecco Montichiari-Valenzana Renate-Sambonifacese Sacilese-Mezzocorona Savona-Casale Tritium-R.Saiano

1-1 1-1 0-1 0-0 1-1 2-1 1-1 1-0

14^ GIoRnATA 28.11.10 Casale-V.Entella Lecco-Sacilese Pro Patria-Feralpisalò Pro Vercelli-Sanremese R.Saiano-Mezzocorona Sambonifacese-Tritium Savona-Montichiari Valenzana-Canavese Riposa: Renate

2^ DIVISIONE GIRONE B Classifica Carpi 26 Carrarese 22 San Marino 20 Giacomense 16 Chieti 16 L’Aquila 16 Poggibonsi 15 Prato 14 Gavorrano 14 Crociati N. 13 Bellaria 12 Sangio -4 10 Celano 9 Fano 8 Villacidrese -5 7 Giulianova 6

7 Gol: Pietranera (Crociati N., 3r) 6 Gol: 4 calciatori

11^ GIoRnATA

12^ GIoRnATA

10 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 2r) 8 Gol: Ciano (Cavese 2r) Sau (Foggia)

14^ GIoRnATA Barletta-Viareggio Benevento-Andria Cavese-Atl.Roma Cosenza-Siracusa Lucchese-Foligno Nocerina-Foggia Pisa-Lanciano Taranto-Juve Stabia Ternana-Gela

21.11.10 0-0 2-0 0-2 1-2 3-0 3-1 1-1 1-0 2-0

15^ GIoRnATA 28.11.10 Andria-Pisa Atl.Roma-Ternana Foggia-Benevento Foligno-Nocerina Gela-Barletta Juve Stabia-Cavese Lanciano-Lucchese Siracusa-Taranto Viareggio-Cosenza

2^ DIVISIONE GIRONE C

MARCAToRI

14.11.10

Bellaria-L’Aquila Carrarese-Giulianova Celano-San Marino Chieti-Prato Gavorrano-Sangio Giacomense-Carpi Poggibonsi-Fano Villacidrese-Crociati N.

MARCAToRI

0-0 3-0 0-1 3-1 1-0 1-1 1-0 1-2

28.11.10

Bellaria-Villacidrese Crociati N.-Poggibonsi Fano-Chieti Giulianova-Gavorrano L’Aquila-Celano Prato-Giacomense San Marino-Carpi Sangio-Carrarese

Classifica Latina 25 Trapani 22 Neapolis 21 Pomezia 21 Avellino 18 Lamezia 17 Brindisi 17 Matera 16 Aversa N. 16 Melfi 15 Milazzo 14 Fondi 14 Vibonese 8 Campobasso 7 Isola Liri 5 -1 Catanzaro 2

MARCAToRI 6 Gol: Tortolano (Latina) Mangiapane (Lamezia, 3r) Guazzo (Melfi, 1r)

11^ GIoRnATA Avellino-Vibonese A.Normanna-Milazzo Brindisi-Catanzaro Campobasso-Latina Isola Liri-Trapani Neapolis-Matera Pomezia-Fondi Lamezia-Melfi 12^ GIoRnATA

14.11.10 4-0 1-0 1-0 0-1 0-1 1-2 1-1 4-1 28.11.10

Avellino-Lamezia Catanzaro-Campobasso Fondi-Trapani Latina-Neapolis Matera-Pomezia Melfi-Isola Liri Milazzo-Brindisi Vibonese-Aversa N.


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Spettatori: per la Seconda divisione è un crollo Abbiamo messo a confronto e rapportato i dati delle ultime cinque stagioni di Lega Pro su spettatori e relativi incassi alle gare: la Prima Divisione è in attivo, anche se... di Flavio Grisoli

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OMA - Tempi duri in Lega Pro. Da tanto tempo si va dicendo che la Terza e Quarta Serie Nazionale sta vivendo momenti difficili, figli di scarso interesse, sia da parte del pubblico che degli sponsor che delle televisioni. Prigioniere di un format ormai vetusto, e che sta mietendo vittime (società, sia chiaro, non siamo così tragici), ad ogni piè sospinto. E ogni estate si fa la conta, si sfoglia la margherita, ed è sempre più difficile trovare petali nuovi. Come ogni anno, la Lega di Firenze dirama periodicamente i dati relativi all’affluenza di pubblico negli impianti delle iscritte alla vecchia Serie C. Noi però non ci siamo limitati solamente a pubblicarli, ma abbiamo deciso di confrontarli con quelli delle stagioni precedenti, per renderci (e rendere) conto di come si sia evoluta la questione. Avevamo a disposizione anche i dati relativi alla stagione 2005/2006, ma la statistica che poi abbiamo stilato sarebbe risultata fortemente influenzata, in quanto in quella annata erano presenti nei ranghi del presidente Mario Macalli Napoli e Genoa, che in media avevano rispettivamente 24.597 e 19.760 spettatori a partita, con incassi che raggiungevano i 200mila Euro a gara. È abbastanza chiaro che si è trattato di un’anomalia per questa categoria, e pertanto non abbiamo potuto considerarla. In seconda battuta, ci preme precisare un particolare che a qualcuno potrebbe sfuggire: quella che abbiamo presentato in queste pagine è una statistica basata principalmente su dei calcoli medi, oltre che su degli indici statistici mobili e fissi. La particolarità del numero “medio” è che rappresenta una serie di dati, ma non li qualifica: tradotto in termini calcistici, ci sono in Lega Pro delle realtà che possono contare su un gran

seguito di pubblico (Hellas Verona su tutte) che inevitabilmente fanno lievitare la media totale del girone. Quindi, le 2374 persone che in media popolano gli impianti del girone A di Prima Divisione quest’anno rappresentano sia le 12mila e più del “Bentegodi” di Verona, ma anche le 451 di Lumezzane. Premesso ciò, scorrendo le tabelle, salta subito agli occhi un particolare: la Prima Divisione, nonostante alti e bassi, mantiene sempre un certo standard, che varia tra le 2mila e le 3mila persone di media ma con qualche eccezione, dovute spesso a concentrazione di squadre particolarmente seguite o di campionati, al contrario, scialbi e spesso deludenti. Nella sezione “Variazioni”, divisa per “Spettatori”, “Incassi” e “Costo Unitario”, sono riportati cambiamenti rispetto sia alla stagione precedente che a quella di riferimento (la 2006/2007, quella di partenza). Possiamo leggere che nella stagione 2007/2008, solo il girone A di Prima Divisione ha avuto un saldo attivo, dovuto al ritorno dell’Hellas Verona in Lega Pro dopo la retrocessione in Serie B. Poi Foggia, Padova, Cremonese, Venezia e Cavese le piazze sopra le 3mila presenze medie a gara. Situazione che si capovolge due anni dopo, quando il Verona viene assegnato al girone B, che quindi si prende la palma di migliore con il 66% in più di pubblico rispetto all’anno precedente. Ma chiaramente i gialloblu sono la tifoseria che decide le sorti di queste statistiche. Concludendo, la tabella riepilogativa che apre pagina 14 ci dice che la Prima Divisione, grazie anche alle disgrazie di tante società blasonate che hanno tantissimo pubblico al seguito, ha tenuto, anzi. Più 15,44% di pubblico e 25,13% di incassi per il girone A; +16,43% e 14,42% per il girone B, quest’anno sicuramente con più appeal nonostante gli scaligeri occupino il girone A. Foggia e Taranto fanno insieme il pubblico di

Verona, poi Pisa, Cosenza, Benevento, Nocerina e Lucchese superano (per ora) le 3mila presenze di media. Salernitana, Reggiana e Spezia invece la fanno da padrone nel raggruppamento A. Comunque, generalmente, il girone B è sempre più seguito del dirimpettaio, tranne che nelle stagioni 2007/08 e 2008/09. Con il picco, che abbiamo già descritto, della scorsa stagione. Nella quale il girone B ha toccato il punto più alto con 3581 spettatori di media, contro le 1928 del girone A. Quanto a incassi, il girone A ha superato il B solo nella stagione 2008/2009 con 20.849 Euro contro 19.295. La Seconda Divisione, invece, sta subendo un crollo verticale che non sembra più recuperabile: se fino al 2008/2009 il girone C superava abbondantemente le mille presenze di media, dall’anno successivo (complici le promozioni di Benevento, Cosenza, Andria, Barletta, Cisco Roma e il declino del Catanzaro) l’emorragia si è aperta e non si è mai più richiusa. Per non parlare dei gironi A e B, che storicamente hanno sempre poco (se non pochissimo) seguito, e il calo che comunque accompagna queste realtà, denota il distaccamento sempre più evidente di un pubblico che non si diverte più.

La curva dello stadio “Bentegodi” che ospita gli ultrà dell’Hellas Verona: una garanzia di ottime entrate per il club gialloblu (Foto Archivio)


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Omonimi contro

Paolo Rossi contro Paolo Rossi Ravenna e Spal stanno vivendo due stagioni molto diverse tra loro: la prima lotta per la salvezza, la seconda per la Serie bwin. Ma in comune hanno un nome che dà garanzie spiega Paolo Rossi - perché lottiamo per il partite facili. Comunque in trasferta abbiamo primo posto. È un campionato equilibrato, fatto sempre belle partite». Ironia della OMA - La Spal si propone per un dove ogni domenica c’è qualche risultato sorte, il Ravenna schiera nella sua rosa un campionato di vertice, nonostante clamoroso e la continuità sarà determiomonimo, l’attaccante Paolo Rossi. Il giole difficoltà societarie culminate nante». Le aspirazioni della Spal sono facilcatore commenta così il pareggio ottenucon un punto di penalizzazione, il Ravenna mente intuibili: «Abbiamo cominciato il camto sul campo della Salernitana: «È un risulinvece proietta le sue pionato senza proclami, tato importante su un campo come quello di energie per l’obiettima c’è la consapevolezza Salerno molto difficile. Ci dà sicuramente vo salvezza. in noi di poter lottare per morale anche perché continua la striscia di Entrambe le squadre l’alta classifica. Dal canto risultati utili consecutivi». Sul duro momenvengono da un pari mio - commenta il giocato vissuto dal calcio spiega: «Le penalizrispettivamente con tore - spero di essere un zazioni sono un brutto colpo, perché sono il Verona e la giocatore importante e di fatti che esulano dal campo di gioco». Il gioSalernitana e hanno trovare la continuità che i catore della squadra ravennate chiarisce voglia di riscattarsi, tanti infortuni mi hanno sull’avvio della stagione: «Abbiamo faticato soprattutto la impedito di avere. C’è la all’inizio e questo è costato l’esonero dell’alsquadra ferrarese sensazione - prosegue il lenatore (Vincenzo Esposito, ndr), ma ora che ha perso con centrocampista spallino con l’arrivo di Mister Rossi ci stiamo risollequesta partita il pri- che questa per noi sia vando». L’attaccante precisa poi gli obietmato del girone A. un’annata importante, tivi della squadra: «Centrare il prima possiPaolo Rossi, centronella mia carriera ho cambile la salvezza». Il suo obiettivo personale, campista della Spal, biato invece: «Voglio recuspiega che: «Con il poche perare dall’infortuVerona è stata una v o l t e nio e dare presto il partita difficile in cui maglia e mio contributo alla Paolo Rossi, centrocampista della Spal (Foto Sito Ufficiale) tutto sommato il con la squadra». Paolo pareggio è stato un S p a l Rossi ha cambiato buon risultato. Noi scendiamo in campo semsono qui da quattro stadiverse maglie pre per ottenere i 3 punti, ma il Verona era tra gioni. È stata una gratifiprima di approle squadre accreditate per la promozione cazione per me anche ricedare al Ravenna: quindi la posizione in classifica non rispecchia vere il sostegno della «Qui ora mi trovo il suo reale potenziale e sicuramente è destisquadra, infatti quando bene ho avuto probnata a risalire». La Spal sembra non risensono incappato in molti lemi per l’infortunio tire delle incertezze societarie come coninfortuni mi hanno aspettache ho avuto lo scorferma il centrocampista ferrarese: «La Spal to e sostenuto. Il mio sogno so anno, ma ora sto è una società seria che ha un blasone ed io sarebbe arrivare in serie migliorando e mi e i miei compagni siamo onorati di vestire bwin con questa maglia». sento pronto». Nel questa maglia, che ha anche una tifoseria Paolo Rossi ironizza poi prossimo match come poche in Lega Pro. Certo il calcio sta sul suo nome: «Il calcio è contro Spal, il vivendo un momento difficile, molte società una passione di famiglia e il Ravenna proverà a Paolo Rossi, attaccante del Ravenna (Foto Sito Ufficiale) sono in difficoltà e temono lo spettro dei mio nome ne è la testimonifar valere il fattore punti di penalizzazione, ma noi giocatori anza». Sulla prossima parcampo, ma il giocadella Spal siamo tranquilli». La squadra di tita contro il Ravenna il giocatore non fa tore giallorosso spiega: «È una squadra Mister Notaristefano però, nonostante il pronostici: «È una squadra non facile da molto forte, non sarà facile contenerli». E poi punto di penalizzazione vive un periodo affrontare, perché la posizione in classifica la ribadisce: «La nostra forza è il fatto di avere positivo: «Il nostro è stato un avvio positivo rende affamata di punti, quindi non esistono molti giocatori importanti». di Fabiola Rieti

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Siracusa-Taranto

Il Taranto in Sicilia per sfatare un tabù La formazione di Dionigi deve necessariamente vincere fuori casa per puntare alla vetta. Gli aretusei con Ugolotti hanno cominciato a volare, e non si fermano sifica che fanno la partita e giocano a viso aperRizzi, Dalì, Murano e Panarelli, anche se per to è più semplice esprimere le proprie potenil neo tecnico pugliese questi sono gli ultimi IRACUSA - Quella tra Siracusa e zialità, mentre con le “piccole” che si chiudono in problemi da risolvere. Il rapporto tra sociTaranto sarà una delle principali sfide difesa gli spazi sono più esigui. Domenica col età e tifoseria, infatti, non è dei migliori e per della quindicesima giornata del Taranto, comunque, non credo sia la stessa gara questo la squadra è in silenzio stampa. I girone B. Entrambe le formazioni vengono vista con i campani e il Foggia». I rossoblu di risultati che prima dell’arrivo di Dionigi non da un buon momento e tutte e due hanno Dionigi vengono descritti dall’allenatore erano esaltanti hanno peggiorato la situcambiato allenatore in corsa, perciò le toscano come formazione quadrata che azione, ma con l’ex attaccante di Reggina, affinità sono molteplici. Ma i padroni di casa difende molto bene. «Vengono da due risultati Modena e Napoli le cose sembrano essersi siciliani vengono da sette positivi e il cambio di allenarisolte. Reduci dalla vittoria contro la Juve risultati utili consecutivi, tore avrà dato la giusta spinStabia con la solita rete del bomber con quattro successi e ta alla squadra. Non a caso Innocenti, al suo settimo sigillo stagionale, e tre pareggi, e con il tecnisono stati costruiti per vinil pareggio a porte inviolate a Lanciano, i co Ugolotti hanno dato cere il campionato. Da tarantini sono pronti a dare l’assalto alla foruna sterzata alla propria alcune statistiche pubblicate mazione di Ugolotti per consolidare la quinstagione. «Diciotto punti in da “La Gazzetta dello ta posizione in classifica e iniziare la risalita, nove gare è una media da Sport” - continua Ugolotti cercando il sorpasso sui cugini foggiani prima in classifica - esor- si capisce che a differenza impegnati in casa contro il Benevento. disce il mister azzurro - e nostra hanno risorse ecoL’obiettivo della società, comunque, è quello spero che la squadra connomiche più cospicue e di migliorare l’ottavo posto della scorsa statinui così, anche se domeniquesto porta a risultati gione, ma la gente si aspetta di più. Il nuovo ca a Cosenza ho visto un diversi. Ma noi abbiamo un corso targato Dionigi sta dando i suoi frutti leggero passo indietro. Sarà gruppo eccezionale, unito, con quattro punti in due gare molto delicate stato il campo pesante, con ogni giocatore che aiuta e i tifosi rossoblù si aspettano una buona Guido Ugolotti, tecnico del Siracusa oppure l’atteggiamento dei il proprestazione anche al “De (Foto Archivio) calabresi speculare al nosprio Simone” di Siracusa. In tro, ma io ho visto una brutta partita in cui solo compagno. Credo che trasferta i rossoblu non un episodio poteva deciderla, e per fortuna è questa potrebbe essere hanno ancora vinto e questo capitato a noi». Dopo cinque sconfitte in la nostra arma vincente fa pendere l’ago della bilanaltrettante gare i leoni hanno cambiato contro i pugliesi. Ma la cia dalla parte degli aretusei, guida tecnica e sono tornati a ruggire. «Con cosa più importante sarà ma la società pugliese spera il mio arrivo c’è stata una rivoluzione a livello scendere in campo con che la scommessa Dionigi tattico e fisico. Ogni giorno la squadra si allena la mente sgombra da possa invertire la tendenza. bene e con voglia e i vari moduli di gioco adotqualsiasi pensiero, solo D’Addario e il suo tati in queste mie nove gare mi hanno permescosì potremo cercare la entourage hanno piena fiduso di conoscere meglio il gruppo e di fare le vittoria». L’allenatore cia in quello che è il più giogiuste scelte per i vari ruoli in campo. Con il pascresciuto tra le giovane allenatore di tutto il sare del tempo il gruppo si faceva sempre più vanili della Roma avrà calcio italiano e, di partita in coeso e prendeva coscienza della propria forza, alcune defezioni, come partita, cercheranno di aiuDavide Dionigi, tecnico del Taranto fino ad arrivare ai risultati che oggi abbiamo l’infortunato tarlo a raccogliere i frutti del (Foto Ninni Cannella) ottenuto». L’ex allenatore di Foggia, Arezzo e Capocchiano, ma gli suo lavoro. La vittoria conSambenedettese ha dimostrato che con il undici che scenderanno in campo saranno tro i gialloblù di Braglia di una settimana fa è suo attuale 4-2-3-1 i siciliani possono metdei veri e propri leoni, come mostra il simgià dimenticata, ora bisogna dare il massimo tere in difficoltà chiunque, come è accaduto bolo della società del presidente Salvoldi. contro un Siracusa che in casa, con Ugolotti con la capolista Nocerina e il Foggia di Infermeria piena, invece, per Dionigi che non seduto in panchina, non ha mai fallito Zeman. «Giocando con formazioni di alta claspotrà portare in terra siciliana Gori, Goio, subendo solamente due reti in cinque gare.

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di Antonio Marotta



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Intervista

Salò, largo ai giovani: Branduani c’è La difesa della formazione di Claudio Rastelli ha trovato nel ragazzo scuola Inter un elemento cui affidarsi ciecamente: “Puntiamo decisi ai play-off, la squadra è pronta”

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di Stefano Santini

ALO’ - Un inizio di stagione da leccarsi i baffi, nelle zone alte del girone A della Seconda divisione di Lega Pro. Il Feralpisalò deve parte delle fortune di questa prima parte dell’anno al suo numero uno, Paolo Branduani, classe ’89, che guida la miglior difesa del girone, con soli cinque gol subìti nelle prime tredici giornate, di cui tre nei due ultimi impegni di campionato. Il portiere milanese di Vizzolo Predabissi, un metro e novantadue per ottanta chili, non vuole però prendersi tutti i meriti: «Tutto il reparto della difesa sta andando bene. Questo per due motivi: prima di tutto l’ottima qualità dei difensori, ma il reale valore dei cinque gol subiti appartiene a tutta la squadra, perché

Paolo Branduani (Foto Sito Ufficiale)

siamo riusciti a creare un meccanismo in cui i primi difensori sono gli attaccanti e facendo così subiamo anche pochi tiri in porta». Il contributo di Branduani non è certo mancato: «Fisicamente io sto bene e sto vivendo una fase bellissima, speriamo che duri fino alla fine del campionato». Dopo l’esperienza in serie B con l’Albinoleffe, Branduani è arrivato a Salò per trovare la giusta continuità in un ambiente per lui del tutto nuovo. «Ho trovato un gruppo molto unito - sottolinea il numero uno degli azzurroverdi - in cui mi sono inserito benissimo.Tra di noi non ci sono mai discussioni e questo ci aiuta molto. Anche con i tifosi c’è un rapporto molto buono - prosegue Branduani - quando poi i risultati ti premiano anche il tifo è più favorevole. Però il sostegno dai nostri tifosi è arrivato sempre e comunque, anche quando ci sono stati dei momenti di difficoltà. Chi mi ha sorpreso di più tra i miei compagni? Tutta la squadra è stata una bella sorpresa - confessa l’estremo difensore - non conoscevo nessuno dei miei compagni, finora stanno facendo tutti bene». Con undici risultati utili consecutivi (prima dello stop casalingo di domenica scorsa contro il Lecco) il team lombardo ha conquistato ben ventitre punti ed ora occupa la terza posizione in classifica in compagnia della Pro Vercelli. Proprio in Piemonte l’undici di mister Rastelli aveva vissuto uno dei momenti più difficili della stagione, prontamente superato: «I primi dieci minuti a Vercelli sono stati tremendi - conferma Paolo Branduani - poi abbiamo ritrovato la compattezza generale, il mister ci ha aiutato con dei cambi e ci siamo messi in testa che potevamo recuperare e lo abbiamo fatto, con il gruppo.

L’unione ha fatto la forza». Lo stop al “Turina” contro il Lecco ha buttato un po’ d’acqua sul fuoco della passione dei tifosi lombardi, ma saranno i prossimi match a rivelare le reali potenzialità del Feralpi Salò. «È un momento in cui le cose vanno bene, soprattutto per nostri meriti - sottolinea il portiere azzurroverde. A mio parere siamo un’ottima squadra. Ora arriva il difficile, adesso iniziano tutti gli scontri diretti contro le avversarie che ci sono più vicine. Starà a noi cercare di confermarci a questi livelli». Pro Patria, Savona, Sanbonifacese e Valenzana, dove si aspetta di essere Branduani dopo questo tour de force? «Per essere lì dove siamo ci metterei la firma, se poi siamo sopra meglio, anche terzi o quarti andrebbe bene. L’importante è non prendere tanti gol e cercare comunque di mantenere la posizione o guadagnarne qualcuna. Il nostro obiettivo finale, ora che siamo qui, è puntare almeno ai play-off, visto anche il brillante risultato dell’anno scorso». E il prossimo impegno in casa della capoclassifica Pro Patria, miglior attacco del campionato, fornirà indicazioni importanti: «La Pro Patria è una squadra con un organico di altissimo livello - dice Branduani - ma che lascia giocare. Sembra di vedere una squadra di Zeman: fa tanti gol ma ne prende anche tanti». Continuare a difendere con tutto il suo impegno e le sue qualità i pali del Feralpi Salò è il modo per tentare di realizzare il sogno di Branduani che, come quello di molti suoi colleghi, è arrivare a giocare nella massima serie. «L’anno prossimo spero di tornare in Serie bwin, sicuramente, ma il mio sogno è quello di giocare in serie A». Il numero uno del Feralpisalò ha fatto tutta la trafila delle giovanili a Milano, vestendo la maglia dell’Inter, ma il suo cuore di tifoso batte per l’altra sponda milanese, quella rossonera: «Io come tifoso sono milanista, lo confesso, ma se dovesse chiamarmi qualsiasi società di serie A non direi mai di no. Certo, se dovessi scegliere direi certamente il Milan». Numero uno, anche di sincerità.


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A Carrara l’esperienza vigila in porta Massimo Gazzoli, nonostante le 35 primavere alle spalle, si è conquistato il posto da titolare nella Carrarese: “Il girone è durissimo, ma diremo la nostra fino alla fine”

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di Antonio Marotta

ARRARA - Ad agosto si trovava senza contratto e a 35 anni si sa che è sempre più difficile trovare qualcuno che creda in te. Ma Massimo Gazzoli ha avuto la sua occasione con la chiamata della Carrarese che lo ha ingaggiato come secondo portiere. La sua esperienza e il suo valore gli hanno fatto scalare la graduatoria conquistando il posto da titolare dei gialloblu, difendendo la porta della Carrarese in modo egregio e subendo solo quattro reti in undici incontri. Gazzoli inizia la sua carriera con la Primavera dell’Empoli dove riesce a vestire anche la magia della prima squadra, ma ben presto lascia la Toscana e inizia la sua avventura da professionista. Prima a Biella in C2, poi Marsala, Montevarchi, fino ad arrivare al Genoa. «Genova è una piazza importante e per me sono stati tre anni splendidi, soprattutto il secondo con la promozione in A cancellata dall’illecito sportivo che ci ha mandati dritti dritti in Lega Pro. L’esperienza in Liguria mi ha dato molto ma ho vissuto anche momenti negativi che mi hanno allontanato definitivamente dai rossoblu. Da lì sono tornato a Lucca, dove ero stato precedentemente, ma la situazione era ben diversa dalla prima esperienza - spiega l’estremo difensore toscano - per via di una situazione societaria poco chiara e poco solida. Infatti siamo retrocessi e la società è fallita». Ma per Gazzoli anche le realtà più piccole rispetto a Lucca e Genova gli hanno lasciato qualcosa. «Lucca è un posto perfetto dove far calcio, ma anche nelle piccole squadre mi sono tolto molte soddisfazioni». A Carrara quest’anno c’è aria di promozione, anche se il portierone gialloblu commenta così la situazione attuale di classifica della sua squadra: «Possiamo fare e dobbiamo fare di più, ma non è semplice assemblare una rosa costruita negli ultimi giorni di mercato, perciò ci servirà del

tempo per non contravvenire alle aspettative dire la loro fino alla fine». E domenica arriva di tutto un ambiente che ha investito tanto una trasferta insidiosa contro la per ottenere certi risultati. Purtroppo abbiamo Sagiovannese che, secondo Gazzoli trovato una squadra come il Carpi che sta essendo partita con una penalità darà correndo più di noi, anche se prima o poi tutto per vincere: «Non sappiamo che dovrà arrivare anche il momento di una loro squadra affronteremo perciò dovremo stare flessione e noi saremo pronti per approfconcentrati al massimo. Mancherà Crivello ed ittarne». Giocare in una società così è difficile fare un pronostico per via dell’indeambiziosa, con un presidente come cifrabilità del campionato e soprattutto perBuffon, con dei giocatori importanti come ché ancora la nostra squadra non ha capito Vigiani e Giovinco metterebbe pressione qual è la sua vera forza. Sarà importante non a chiunque, ma non a Gazzoli. «La pressione perdere di vista la vetta visto lo scontro tra arrivati alla mia età la si controlla in pieno. San Marino e Carpi. Tecnicamente siamo Potrebbe essere pesante per i ragazzi giocare superiori, ma è soprattutto il gruppo che ci sta nella Carrarese, ma credo che con l’ aiuto di portando in alto. A livello tattico, poi, subiamo noi “vecchi” sia tutto più semplice. Comunque pochi gol e questo nel calcio è una delle cose - continua il numero uno carrarino - è più importanti». Infine il numero uno della tutto sommato positivo avere in società e in Carrarese parla dei suoi obiettivi personsquadra persone che masticano calcio da ali. «Alla mia età l’unico obiettivo è quello di tanto tempo perché nelle piccole categorie è giocare il più possibile e di farsi trovare pronpiù semplice fallire se non si ha una buona to in qualsiasi occasione per contribuire ai guida». Ma uno di questi senatori ha deciso buoni risultati della squadra. Poi quel che che con il calcio ha chiuso. Si tratta di verrà raccoglieremo», conclude Gazzoli. Riccardo Zampagna, che dopo solo pochi mesi ha gettato la spugna e ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. «La scelta di Riccardo è condivisibile, perché quando non si hanno le motivazioni è giusto smettere, perciò non è da condannare. Certo ci mancherà un bomber di razza come lui, sia perché era fondamentale per la squadra, sia perché poteva essere un esempio per i più giovani visto che a differenza di quanto si dicesse lui era un professionista che si impegnava in allenamento e in campo». Ma la stagione dei gialloblu di mister Monaco deve continuare anche senza l’ex atalantino e pian piano sta prendendo quota, ma alcune sconfitte si fanno sentire, come quella contro il Carpi in casa e quella col Prato che dimostrano le difficoltà di questo torneo. «Non c’è solo il Carpi, ma Massimo Gazzoli, estremo difensore della Carrarese anche il San Marino, che dobbiamo (Foto Archivio) ancora affrontare, e il Prato che possono



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Castelli, la saracinesca trapanese

L’estremo difensore dei granata è uno dei migliori dell’intera Lega Pro: “Il merito è anche di tutta la squadra, perché in fase difensiva giochiamo alla perfezione” di Sara Sbaffi

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OMA - Più che un portiere, una vera e propria palizzata alzata a protezione della porta: stiamo parlando del numero uno del Trapani calcio Antonio Castelli. Novecentonovanta minuti giocati, cinque reti subìte in undici partite e un rigore parato, questi i numeri che fanno dell’estremo difensore l’orgoglio della squadra siciliana. Giunto all’inizio di questa stagione in quel di Trapani, il portiere sardo, nato a Bitti (in provincia di Nuoro) nel 1980, ci ha raccontato la sua esperienza: «Sono arrivato a Trapani a fine luglio e mi trovo molto bene. La città è bella, all’inizio non mi conoscevano tanto perché venivano dall‘Eccellenza ma sono stato accolto comunque bene dalla città. Anche il gruppo è ben fatto, c’è stato qualche innesto importante per fare un buon campionato». La squadra granata ha il morale alto, si ritrova a giocare tra i professionisti dopo dieci anni grazie al ripescaggio e soprattutto si trova ai vertici del girone C della Seconda Divisione: «Ancora c’è tanto da giocare, la strada è lunga e il girone di ritorno sarà diverso, bisogna aspettare il mercato di riparazione per tracciare un bilancio. Noi speriamo di continuare a fare come adesso per andare a riposo tranquilli». Castelli cerca di rimanere con i piedi per terra anche se i risultati ottenuti finora fanno ben sperare i tifosi granata. Qual è, quindi, il valore aggiunto di questo gruppo? «Il pregio più importante è che la squadra ti fa lavorare in tranquillità, non ti mette pressione. La differenza qui la fa la società che è perfet-

ta e gli effetti si vedono». Ad allenare questo gruppo c’è mister Roberto Boscaglia: «È stato lui a volermi a Trapani, mi ha fatto una buona impressione. Già lo conoscevo e sta confermando quello che dicono di lui: è giovane (42 anni) ed è un ottimo tecnico, soprattutto nel rapporto con lo spogliatoio». Antonio Castelli è entrato nella top ten dei portieri trapanesi, la stampa locale lo ha soprannominato “Saracinesca Castelli” dopo aver mantenuto la propria porta inviolata per quattro gare consecutive (il record di imbattibilità a Trapani è detenuto da Raimondo Mauro che nel campionato Interregionale 1984/85 mantenne la propria rete inviolata per 7 partite): «Sono soddisfatto ma non ci faccio caso, la soddisfazione più importante per me è l’obiettivo raggiunto. E poi il merito è della difesa e di tutta la squadra che si sacrifica tantissimo, giochiamo una buona fase difensiva. Poi ovviamente ci sono i momenti negativi in cui si spara sempre a zero sul portiere e i momenti come questi che invece lo si esalta ma, ripeto, è tutto il gruppo che lavora bene». È questo uno dei rischi del suo ruolo: è vulnerabile e più soggetto a critiche rispetto agli altri giocatori, è quello che ha maggiori responsabilità sul risultato finale. Ma Castelli p u ò essere promosso a pieni (Foto Archivio) voti e nel-

l’incontro in casa dell’Isola Liri l’estremo difensore granata ha neutralizzato un rigore conquistando tre punti importanti. Per parare un rigore ci vuole una buona dose di fortuna ma soprattutto un buon intuito: «È fondamentale avere una grande intuizione, io di solito non ce l’ho e per questo mi faccio aiutare da Valentino Fama, il preparatore dei portieri. Poi a darmi una mano ci pensa anche un ragazzo, un nostro tifoso Giuseppe Buffa che legge, si informa, studia la squadra avversaria e io mi fido ciecamente di lui». Al futuro non vuole pensarci, Castelli ora ha in mente solo Trapani: «I miei obiettivi ora sono solo ben figurare con la squadra. Ho avuto un grave infortunio al tendine d’Achille quando ero a Foggia, sono stato fermo per molto tempo, ho giocato poco e per questo ringrazio il Trapani che mi ha voluto. Con loro mi sono rimesso in discussione. Per il futuro non mi pongo obiettivi, nel calcio bisogna vivere alla giornata». Ha iniziato nel settore giovanile del Cagliari ed è stato il terzo portiere della prima squadra rossoblù in serie A, poi è diventato il terzo portiere della Reggina sempre nella massima serie, fino ad approdare in Lega Pro indossando le maglie di Catanzaro, Gela, Foggia, Paganese, Aversa Normanna e Siracusa. «Sono andato nella vecchia Serie C e lì sono rimasto», afferma sorridendo Castelli. Un ragazzo d’esperienza e determinato: «Sono nel campionato professionistico da parecchi anni ma l’emozione quando scendo in campo è sempre la stessa, se non c’è emozione non vai da nessuna parte». Castelli è entrato nel cuore dei tifosi trapanesi che sempre di più stanno sostenendo la squadra, come si può vedere dalla media spettatori resa nota (il 18 novembre) dalla Lega Pro: il Trapani nella Seconda Divisione è secondo solo all’Avellino e nel conteggio totale dell’intera Lega è al diciassettesimo posto per il numero di tifosi presenti allo stadio, però i ragazzi di mister Boscaglia volano bassi e cercano di non lasciarsi contagiare dall’euforia della città.


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Voghera Il personaggio

Incontro con il numero 10 del Voghera, che parla del suo presente e del futuro prossimo

Cardamone: “Da grande allenerò i piccoli” “Finora abbiamo fatto bene, vogliamo rimanere nelle parti alte della classifica. La regola sui giovani? Non sempre dà i suoi frutti, serve anche la giusta esperienza per vincere”

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di Piero Barbaro

OGHERA – In Serie D a trentadue anni potresti già sentirti vecchio, alla fine della carriera. Sono tantissimi i giovani, infatti, che vengono gettati nel campo grazie (o a causa) delle nuove regole che prevedono e costringono le società a schierare un numero fisso di giovani in campo. Iniziativa interessante, a patto che questi giovani non si ritrovino poi in Promozione e Prima Categoria una volta “scaduta” l'età (e purtroppo succede). Oltre a raccontare la stagione della sua squadra, il Voghera Calcio, è anche questo quello che traspare dalle parole di Francesco Cardamone, centrocampista di qualità e numero 10 della squadra lombarda. Niente di sconvolgente in quello che si vede sui campi di calcio: «Figuriamoci che già dieci anni fa, quando c’era la regola di due giovani da schierare in campo obbligatoriamente, ho visto più di una volta portieri sostituiti al primo minuto di gioco per “evadere” così la regola…». E proprio sulla figura del portiere si concentrano anche le squadre e le società di oggi: «È un ruolo fondamentale perché il portiere storicamente è un ruolo delicato per ogni squadra. Talmente importante che però non mi fa vedere dei ragazzi pronti. Qual è il livello dei portieri in Serie D? Non è malvagio, ma c’è da lavorare (ride, ndr). Dovrebbero prepararsi molto bene vista un’opportunità così grande a disposizione». Vien da sé allora la domanda su cosa sia importante fare per un grande campionato di Serie D: «Tra i giocatori con più esperienza e quelli che ne hanno meno, bisognerebbe creare quel giusto mix per ottenere quella chimica che ti porta lontano. Io però propendo per avere una solida base di giocatori

“vecchi” che fanno sempre la differenza in questa categoria». Nonostante la netta sconfitta per 3-0 nell’ultima domenica contro lo Sterilgarda Castiglione, il Voghera rimane nella parte medio-alta della classifica, posizione che rispecchia la fase a momenti alterni della squadra della provincia di Pavia che racconta lo stesso Cardamone: «Stiamo vivendo in questa stagione una fase di stabilizzazione, alterniamo ottimi risultati con altri meno importanti. Cerchiamo in tutti i modi di rimanere in quella parte della classifica. Abbiamo una squadra molto giovane che deve pensare solo partita dopo partita». A livello personale, invece, per Cardamone (classe ’78), quella con il Voghera è un’esperienza ampiamente positiva rovinata da un grave

Francesco Cardamone, fantasista del Voghera (Foto Archivio)

infortunio nella scorsa stagione: «Ho iniziato piuttosto a rilento la mia esperienza qui al Voghera. Lo scorso anno mi sono infortunato gravemente e stando fuori cinque mesi ho praticamente buttato mezza stagione. Qui mi trovo bene, c’è un ottimo gruppo e la cosa più importante è che ci crediamo fino in fondo». Cardamone, mancino, “centrocampista con i piedi”, quello che porta il numero 10 sulle spalle anche se, a detta di Francesco, questo numero sulla maglia ha perso un po’ d’importanza negli ultimi anni: «Ormai si vedono sulle maglie numeri di tutti i generi, penso al 99 che trovo un numero discutibile. Gioco da trequartista, ma penso di fare anche un discreto lavoro a livello tattico. Credo di essere utile al mio allenatore anche in fase difensiva grazie a quel sacrificio che impari a sostenere solo nel corso degli anni. A trentadue anni inoltre provo ad arrivare sui palloni prima grazie all’aiuto della mente che a quello del fisico». Discorsi di un giocatore che però ancora non ha levato gli occhi da quella Lega Pro in cui in passato ha giocato anche per qualche anno: «Alla mia età sto cercando di concentrarmi e fare bene anno dopo anno. Non posso permettermi di pensare più in là di questa stagione. In più, come già detto nel Voghera mi trovo molto bene e non vedo perché dovrei lasciare i miei compagni. Il mio unico pensiero attuale è quello di fare bene dove sono». Una volta finita la carriera, Cardamone già sa cosa fare, e di lasciare il “mondo del calcio” proprio non se ne parla, allenerà i bambini: «È una cosa per cui penso di essere portato e l’ho scoperto in questi anni perché una piccola carriera di allenatore già l’ho intrapresa anche se solo a scopo benefico. Mi sento di dire che questo mestiere l’ho sempre fatto e quindi quando smetterò mi dedicherò ai ragazzi».



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Borgo a Buggiano

In Serie D vince chi non si accontenta mai Il tecnico della capolista del girone D Pagliuca è amante del gioco offensivo “Serve comunque sempre tanta umiltà e farsi trovare pronti in ogni gara” Dobbiamo, invece, farci trovare pronti e all'erta nelle prossime gare, perché ogni match può ORGO A BUGGIANO - Il Borgo a nascondere delle insidie. Ci fa piacere continuare Buggiano vuole continuare il suo volo a veleggiare nelle zone nobili del campionato, ma in testa alla classifica del girone D, il vero obiettivo, che abbiamo intenzione di ragtenendo a debita distanza le inseguitrici giungere il prima possibile, rimane la permanenPontedera e Camaiore, formazioni ambiziose za in categoria. La quota salvezza? - dichiara il e che mirano a ben figurare in campionato. mister. Penso si possa aggirare intorno a quota Anche domenica scorsa, sull'Appennino quaranta punti ed è l'asticella che abbiamo il Tosco-emiliano, in casa dei modenesi della compito di superare il più presto possibile.Quale Virtus Pavullese, il team azzurro pistoiese ha reparto sta dando le maggiori soddisfazioni al saputo stringere i denti e, alla fine, i tre punti Borgo? - continua il tecnico pistoiese. Beh, direi sono finiti in terra buggianese, perché chi che un po' tutti i comparti del nostro undici dimostra di saper lottare sui campi più stanno facendo il loro dovere. Anche l'attaccomplicati alla fine viene ricompensato co, dove stiamo dimostrando anche quel giucon il sorriso della vittoria. E saper mansto cinismo che è importante avere e che tenere la vetta della classifica nella quinnon guasta per vincere le partite che contata serie del nostro calcio non è indubbiano. Le prestazioni di un giocatore come mente un gioco, ma dipende da un mix Pulina? Senza dubbio si tratta di un atleta sul vincente di vari fattori e il Borgo ne ha quale contiamo molto e che sta facendo più da vendere: su tutti, la straordinaria comche bene. Ha qualità, senso del gioco, fiuto pattezza del gruppo, la qualità e le caratdel gol. È una pedina importante per noi. Ma teristiche dei singoli, l'anima dell'intero è tutto l'attacco che ci sta dando soddisfaziocollettivo, sempre propensa a migliorarsi ne». Il trainer Pagliuca, poi, parla dei segree a non stare sugli allori. Ed un allenatoti del suo Borgoa Buggiano: «La vera ricetre che ha le carte in regola per essere ta per continuare a far bene è anche il lavoambizioso. Guido Pagliuca, 34 anni è il più ro che facciamo durante l'intero arco della giovane della serie D. Cecinese, bravo coi settimana. Un lavoro quotidiano che ci porta giovani e a gestire le situazioni difficili, a non lasciare niente al caso. Il segreto per amante del calcio offensivo e personalità interpretare al meglio le gare? Soprattutto la da vendere, nonché fautore, nella passata voglia di non accontentarsi mai e di spingere stagione, della salvezza del Cecina. sempre, senza restare appagati, magari, di Proprio il mister degli azzurri toscani fa trovarci in vantaggio di un gol sugli avversail punto della situazione, anche in vista ri». Il mister viene, poi, a parlare del prosdel difficile impegno contro il Rosignano simo impegno col Rosignano Sei Rose: Sei Rose, formazione che fin qui si sta «Contro i labronici si tratterà di un match dimostrando assai valida: «Nella terra del alquanto impegnativo. Il Rosignano è squaFrignano abbiamo saputo far vedere i denti dra che vuole dire la sua in questo campio- sostiene il condottiero buggianese - e la nato e che è pronta a cucinare qualche brutsquadra ha dimostrato una straordinaria to scherzo alle avversarie. Noi, comunque, Guido Pagliuca, tecnico del Borgo a Buggiano (Foto Archivio) compattezza in ogni reparto e la giusta staremo molto attenti e prepareremo scrumentalità, quella che non ci fa mai mollare polosamente questo match». di Luca Costa

B

in ogni circostanza. E questo rappresenta il vero motore che ci spinge a far bene partita dopo partita. Al gol di Zocchi che ha portato momentaneamente in vantaggio la Pavullese abbiamo saputo reagire con veemenza e con scaltrezza - afferma il mister azzurro - spingendo sempre e cercando di creare e di concretizzare azioni importanti. Così, e non per caso, sono arrivati i gol di Spanu e Nicoletti, quest'ultima rete in pieno recupero. Ora - prosegue Pagliuca - non dobbiamo montarci la testa, perché siamo momentaneamente in testa alla classifica del nostro girone.


Italia-Stati Uniti

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Italdonne, la beffa è nel finale dalla Redazione

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OMA - I primi novanta minuti sono degli Stati Uniti. Un gol realizzato da Morgan a pochi secondi dal fischio finale rendono più lungo e difficile il viaggio delle Azzurre verso Chicago. Tanto più che l’Italia, come aveva assicurato alla vigilia il commissario tecnico Ghedin, ci ha messo il cuore. E non solo. Ci ha messo anche il carattere e l’orgoglio, giocandosela alla pari contro le campionesse olimpiche, prime nel ranking mondiale. Solo una disattenzione (“la fatica ha contribuito” spiega Ghedin a fine gara) ha permesso agli Usa di chiudere a proprio favore i primi 90’ e di mettere un’ipoteca sull’ultimo posto disponibile per il Mondiale del 2011. Nonostante il divario, soprattutto a livello fisico, l’Italia ha affrontato a viso aperto le americane: ha sofferto, ha stretto i denti, ha creato due ottime occasioni con Tuttino e il capitano Panico in uno stadio, quello di Padova, che con i suoi 6000 spettatori ha

sostenuto fino all’ultimo le Azzurre. Gli Stati Uniti hanno aperto subito all’attacco, trovando dall’altra parte pronta la replica, soprattutto con l’“americana” Picarelli in grande giornata. Premono gli Usa, senza far male; e l’Italia tiene bene di fronte alla notevole fisicità delle avversarie. Due scuole calcistiche nettamente diverse a confronto: 25 mila tesserate per l’Italia, 5 milioni per le americane. I numeri parlano chiaro, ma le Azzurre non ne hanno tenuto conto. E se gli Stati Uniti dimostrano di voler chiudere in fretta il discorso, la Nazionale di Ghedin non ha intenzione di spianare la strada. I rischi maggiori le Azzurre li corrono quando perdono i palloni nella costruzione del gioco; sono brave a ripartire, ma spreca molto nell’ultimo passaggio. Stesso discorso nella ripresa. Italia molto concentrata e determinata, inizia però a soffrire la fisicità delle americane. Al 19’ grande palla gol per Patrizia Panico, che colpisce di prima intenzione di collo sinistro, ma è brava Barnhart a respingere in angolo. Al 45’ l’Italia si salva: gli

Usa colpiscono il palo.Al 48’ Ghedin sostituisce Carissimi con Conti e gli Usa, sfruttando una disattenzione difensiva, passano in vantaggio e chiudono la gara con un diagonale di Morgan. Rabbia e delusione sui volti delle Azzurre. Da Ghedin solo elogi: «Sono deluso per il risultato, ma felice della prestazione: le ragazze sono state straordinarie, ci hanno messo tanto cuore. Purtroppo il calcio è questo, diciamo che partite del genere servono per fare esperienza e per crescere». L’appuntamento è per sabato 27, a Chicago, in casa delle americane: «È chiaro - conclude Ghedin - che ce la giocheremo, ma è tutto molto più difficile». Anna Maria Picarelli si è dovuta arrendere a pochi secondi dal termine. Ora la strada verso il Mondiale si fa molto difficile (Foto Archivio)



News

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Numero 43 25 novembre 2010

Il punto sul campionato dalla Redazione

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OMA - Marca Futsal e Lazio rispondono al Daf Chemi Montesilvano e tornano nelle prime due posizioni della classifica del campionato di serie A. Nelle gare della settima giornata, i trevigiani superano l’Atiesse e riconquistano la vetta mentre la Lazio, con l’83 all’Augusta, resta a -1 dagli uomini di Polido. Il Bisceglie sbanca Cagliari (2-1) e vola al quarto posto; successi anche per Asti (6-2 all’Acqua&Sapone) e Alter Ego Luparense (3-0 al Napoli Vesevo). Marca Futsal e Lazio vincono entrambe per la quarta volta di fila nel palazzetto amico: straordinario il record della formazione di Polido, che al Palamazzalovo non ha ancora subìto reti. Contro l’Atiesse dell’ex Diaz, la Marca trova qualche difficoltà in fase offensiva, ma riesce comunque a sbloccare il risultato nel primo tempo con Jonas. Nel finale, con l’Atiesse alla ricerca del pareggio, i padroni di casa realizzano il gol della sicurezza con Nora.

LA CLASSIFICA Marca Futsal Lazio Montesilvano Bisceglie Luparense Promomedia Asti Kaos Futsal Ponzio Pescara Acqua&Sapone Augusta Napoli Vesevo Atiesse Cagliari

P 19 18 17 14 13 12 12 10 10 5 5 3 3 0

V 6 6 5 4 4 4 4 3 3 1 1 1 1 0

N 1 0 2 2 1 0 0 1 1 2 2 0 0 0

S 0 1 0 1 2 3 3 3 3 4 4 6 6 7

GF 28 31 25 14 25 24 29 22 20 11 20 10 10 8

La classifica marcatori

Lima, capocannoniere del campionato con 10 reti (Foto divisionecalcioa5.it)

10 Lima 9 Borruto 8 Vampeta 7 Bertoni 7 Rogerio 7 Bruno 6 Marquinho 6 Manzali 6 Fortino 6 Fornari

(Asti) (Montesilvano) (Luparense) (Marca) (Montesilvano) (Promomedia) (Kaos) (Promomedia) (Augusta) (Lazio)

GS 9 20 8 13 12 18 17 18 28 20 36 29 26 23



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Repubblica di San Marino

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Sul Titano si segnano pochi gol. Ma quante emozioni In sei gare su sette si segnano solo nove reti, e in Juvenes/Dogana-Domagnano un 3-3 che che si decide all’ultimo respiro. Tre Fiori e Cosmos non segnano mai il passo dalla Redazione

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EPUBBLICA DI SAN MARINO Fine settimana con poche reti quello appena trascorso nella Repubblica del Titano. Nelle sette gare in programmi sabato e domenica, solo 15 le marcature messe a segno. E di queste, sei solo in Juvenes/Dogana-Domagnano. Sembrava tutto facile per i padroni di casa, che già al 17’ erano in vantaggio di due reti (Zafferani e Baldini su rigore), ma in 5’, a cavallo della mezzz’ora di gioco, Dolcini ha rimesso in carreggiata i suoi riportando in parità il confronto. Bacciocchi, al 10’ minuto della seconda frazione di gioco ha portato di nuovo la Juvenes/Dogana avanti nel punteggio, fino al 90’ però, quando Gasperoni ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo al Domagnano, che così conquista il suo secondo punto in classifica, mentre la Juvenes/Dogana di mister Mularoni ha perso una buona occasione per restare attaccato

al treno delle inseguitrici della Cosmos, che grazie ad un gol in apertura di Lazzarini, mantiene 4 punti di vantaggio su La Fiorita e Pennarossa, entrambe vincitrici dei loro scontri con Virtus e Tre Penne. Sempre più in crisi di risultati la squadra di mister Ceci, che vede la vetta della classifica, occupata dal “solito” Tre Fiori, lontana 10 punti. Capolista del girone B a cui è bastata una rete al 60’ di Giunta per piegare la resistenza del Faetano. fa un deciso passo in avanti in classifica il San Giovanni, una delle formazioni più in forma in assoluto, che scala la classifica grazie al 2-0 in casa della Virtus. A segno Quadroni e Mottola.

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO GRUPPO A Cosmos La Fiorita Pennarossa Juvenes/Dogana Faetano Fiorentino Cailungo

GRUPPO B 17 13 13 10 9 6 2

Tre Fiori Murata San Giovanni Libertas Tre Penne Virtus Folgore/Falciano Domagnano

Luciano Mularoni, tecnico della Juvenes/Dogana (Foto Archivio)

CLASSIFICA MARCATORI GRUPPO A

21 17 13 12 11 8 4 2

EURO 2012 - LA SITUAZIONE DEL GRUPPO E PT

G

V

N

S

GF

OLANDA

12

4

4

0

0

12

2

+10

UNGHERIA

9

4

3

0

1

12

4

+8

GS DR

SVEZIA

6

3

2

0

1

9

4

+5

MOLDAVIA

6

4

2

0

2

5

3

+2

FINLANDIA

3

4

1

0

3

10

6

+4

SAN MARINO

0

5

0

0

5

0

29 -29

6 Gol: Fantini (Juvenes/Dogana) Montagna (Cosmos) 5 Gol: Grigore (Fiorentino) 4 Gol: Mularoni (La Fiorita) GRUPPO B 6 Gol: Gatti (Murata) 5 Gol: Aruta (Tre Fiori)

8^ GIORNATA 20-21/11/2010

Tre Fiori-Faetano Tre Penne-Pennarossa Cosmos-Libertas Murata-Cailungo Juvenes/Dogana-Domagnano Fiorentino-San Giovanni Virtus-La Fiorita

1-0 0-1 1-0 2-1 3-3 0-1 0-2

9^ GIORNATA 27-28/11/2010

Juvenes/Dogana-Tre Fiori Fiorentino-Virtus Domagnano-La Fiorita Cailungo-San Giovanni Faetano-Tre Penne Folgore/Falciano-Cosmos Pennarossa-Libertas Riposa: Murata

I PROSSIMI IMPEGNI

LA CLASSIFICA MARCATORI

03/06/2011 San Marino-Finlandia

Klaas-Jan Huntelaar

8

Mikael Forssell

5

Alexandru Suvorov

2

Zlatan Ibrahimovic

2

07/06/2011 San Marino-Ungheria 02/09/2011 Olanda-San Marino 06/09/2011 San Marino-Svezia 11/10/2011 Moldavia-San Marino



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