PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.3

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRo, D, CALCIo FEMMINILE E CALCIo A 5

ANNo 3 - N° 3

ISSN 1593-6309

80003

Redazione

10-15

Carotenuto e Montaperto Sbaffi

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Le Ali della Vittoria

LND

Quadrangolare Torneo 1^ Div.

Intervista

771593 630059

Lega Pro

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Redazione

28-29

27 GENNAIo 2011

1 EuRo


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Editoriale

Numero 3 27 gennaio 2011

La nostra Italia pallonara e i suoi fedelissimi abitanti. di Massimiliano Giacomini

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OMA - Lupus in fabula. L’ex segretaria del Settore giovanile e Scolastico B a r b a r a Benedetti ha seguito il presidente Gianni Rivera durante il convegno, organizzato dal coordin a m e n t o Campano del Sgs della Federcalcio in collaborazione col Comitato Regionale campano, “il calcio degli anni ’60, il calcio di oggi e quello che verrà”. Cosa c’è di strano penserete voi, ma di strano c’è che la Benedetti è in pensione da qualche settimana, e ci piacerebbe sapere a che titolo ha accompagnato Rivera a questo appuntamento. Lo ha fatto per amicizia? Ma chi ha pagato la sua trasferta napoletana? La cosa che rende tutto molto strano e poco trasparente è il fatto che la Benedetti con-

Barbara Benedetti (Foto Archivio)

tinua ad andare ogni giorno nel suo vecchio posto di lavoro, non rispettando gli orari consoni ma non saltando neanche un giorno, come ha fatto per tutta la scorsa s e t t i m a n a . Quando si va in pensione non si torna giorno dopo giorno nel vecchio ufficio, ci si va solo per salutare i colleghi, ma siamo sicuri che la B a r b a r a Benedetti vada lì solo per scambiare due chiacchiere con i suoi ex colleghi? La Federcalcio ha l’obbligo di chiarire questa posizione altrimenti a pensar male ci si azzecca e la voce di un contratto di diritto privato o di consulenza firmato dalla Benedetti va dissipata, ma il “non legato alle logiche della poltrona” Giancarlo Abete, che non ha trovato nei tempi consoni un sostituto per la segretaria in pensione, dovrebbe prendere una decisione cosa che non rientra nelle sue corde. Se la B a r b a r a Benedetti continua a fare il suo lavoro, Di Se bastia no, già segretario d e l l a Fe d e rc a l c i o,

ora ad interim al Settore giovanile e scolastico si è trasformato in una “testa di legno”? A proposito di teste di legno, nessuno sembra accorgersene ma a Napoli nel processo a Moggi, lo stesso Big Luciano (che per noi merita la radiazione, ma con lui molti altri personaggi usciti indenni da Calciopoli) sta rigirando il processo dalla sua parte e il lavoro del super Procuratore Galattico Palazzi sta via via tornando utile come mangime per i porci. Dopo che il TAR del Lazio (sempre lui!) ha stabilito in più di un’occasione, ultimo esempio quello della sentenza Pistolesi, che la giustizia sportiva non ha nessun valore visto che essendo di parte non può garantire un giudizio super partes, perché non si è pensato di rivedere il codice di giustizia sportiva? Così com’è strutturata la giustizia sportiva non ha modo di esistere se poi il TAR ribalta ogni sua decisione, o si ottiene una totale autonomia oppure bisogna adeguarsi definitivamente alle leggi europee

ed italiane. zione delle leggi di Leggi comunitarie mercato perché che nel caso una determinata Pistolesi affermacategoria (i tecnici no che il mestiere affiliati) assume di insegnate di nel mercato una tennis, nello speciposizione domifico, ma non solo nante e monopolivisto che si stica non per conpotrebbe facildizioni obiettive e mente riportare al naturali, ma solo calcio, è libero e perché chi li rapperciò i regolapresenta ritiene di menti che vietano essere la sola a di allenare e quindettare le leggi del di di lavorare a chi mercato”. Questa è sprovvisto di storia sembra tesserino o di quariconducibile al lifica federale caso Roberto andrebbero Mancini a cui fu riscritti come dice permesso di alleil TAR: “nel rispetnare seppur to dei principi detsprovvisto di testati dal legislatore serino, vuoi vedecomunitario e da re che il buon quello nazionale in Mancio avesse tema di diritto al trovato una crepa lavoro, nonché di nel sistema e che libertà di iniziativa per lasciare tutto economica, di intatto gli fu data associazione, di una particolare insegnamento….. “dispensa”... “vietare ai circoli Per chiudere bisosportivi… di utilizgnerebbe anche zare personale capire come ventecnico non affiliagono scelti gli to alla avvocati della Federazione Procura Federale Italiana Tennis e da chi dipendosignifica vietare no, sorge sempre il l’accesso a un pardubbio che vengaticolare settore no scelti come in del mondo del Federcalcio dove lavoro”. In pratica vengono assunti non può esistere molti personaggi. nessun monopolio nell’insegnamento del tennis, né di altre discipline prive di albo professionale. E, quindi “vietare ai circoli di scegliere liberamente i maestri di tenGianni Rivera nis” è una (Foto Archivio) “palese viola-



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Rubrica

Il Bologna la vera sorpresa. Su Moggi sor Tentenna.. di Mauro Gasperini

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OMA - Entriamo subito nel merito della questione, parlando di una squadra spesso ignorata ma che a mio avviso, dà segnali di grande dignità. Mi riferisco al Bologna di Malesani: ieri ha battuto senza discussione la quotata Lazio (in grande affanno in queste ultime giornate) nonostante la complicata situazione dirigenziale.Guardando la classifica, coi tre punti di penalizzazione tolti per motivi finanziari, sarebbe a ridosso (con 28 punti) delle aspiranti alla Europa League, nella parte sinistra della classifica, ben sopra Cagliari, Chievo e Sampdoria, e sotto la sorprendente Udinese. Grande professionalità dei giocatori rossoblu trascinati da un inossidabile capitan Di Vaio. Quando i dirigenti valgono molto meno dei calciatori... Perde colpi l'Inter che sembrava ritornata invincibile dopo l'avvento di Leonardo, ma a Udine ha ricevuto un

sonoro schiaffone dai ragazzi di Guidolin che domenica se la vedranno con l'incerottata Juventus. Il pareggio di quest'ultima a Marassi è figlio della mancanza di una vera punta centrale (come deve rimbombare nelle orecchie di Marotta il nome di Trezeguet,troppo presto sbolognato!). Portieri inoperosi o quasi, e solo nel finale un clamoroso errore del febbricitante Del Piero (ha sbagliato a botta sicura, quasi un rigore in movimento) ha impedito ai bianconeri di portare a casa tre punti importanti per la asfittica classifica. Manca una settimana al fatidico Big Bang, poi dal primo febbraio i giochi saranno fatti, vedremo chi avrà meglio operato. Né il Milan pieno di acciacchi nonostante la testa della classifica, può consolarsi col solo acquisto di certo Emanuelson, laterale sinistro ex Ajax. Né l'Inter può rischiare che, infortunato Milito, non sia in grado di sostituirlo. Infine mi ha colpito un dato reso noto da una emittente televisiva: fino

ad ora sono in totale ben 57 gli infortunati per guai muscolari o infortuni traumatici,una enormità, e di questi ben 21 sono di Juventus e Milan, due delle aspiranti allo Scudetto. Chiudo con una nota su Calciopoli: su un noto sito internet, Luciano Moggi ha provocatoriamente sfidato Abete a radiarlo in maniera definitiva ben sapendo che: 1) Non essendo più tesserato non può essere sottoposto a giustizia sportiva (infatti ha snobbato la convocazione di Palazzi); 2) Ben conoscendo il “Tentenna” Abete sa che il medesimo mai farà un passo del genere, sapendo che questo gli si ritorcerebbe contro, perché Luciano, se assolto dalla giustizia ordinaria a Napoli, potrebbe vendicarsi con querele e richiesta di risarcimenti. Insomma, mentre il calcio (come la politica) sprofonda in una crisi irreversibile, nei Palazzi federali si continua a ballare il “Bunga Bunga”, tanto in fondo al mese, a codesti signori, lo stipendio arriva lo stesso.



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Voci dal Palazzo

CoNI e Federcalcio, un affare di “famiglia” “Dobbiamo assistere ad una Procura Sportiva che viene costantemente surclassata dalla Giustizia Ordinaria. In tutto questo la stessa Procura Federale cerca di scoprire chi sia Robin Hood mentre sotto i suoi attenti occhi figli e figliastri lavorano per CONI e Federcalcio in ogni ambito... Hood, mandando avanti i suoi sgherri, cercate di OMA - Il conte Joseph- capire come mai figli e Marie de Maistre tra le figliastri lavorano per altre cose è stato un magi- CONI e Federcalcio in strato e giurista italiano e ogni suo ambito e peramava dire che “la spada della ché Torquemada, non fa giustizia non conosce fodero”, nulla per fermare quema a quei tempi, parliamo della sto scempio, anzi avvaseconda metà del ‘700 e primi lora la nostra tesi della ‘800, il calcio ancora non esiste- parentopoli calcistica va e di conseguenza non esisteva assumendo segretarie e neanche la giustizia sportiva che figli di amici senza un oltre a vero e proprio criconoscere terio. Senza ogni qual contare gli tipo di squalificati, foderi, gli inibiti, i conosce coinvolti in a n c h e Calciopoli ... Il responsabile degli Affari che ancora l’umiliazione che per la Generali, dopo aver siste- girano ogni volta Federcalcio. le infligge mato il proprio rampollo in Ogni giorno la giustisc o p ri a m o Federcalcio ha ottenuto zia ordi(come abbian a r i a . mo già detto) delle anche la sistemazione del novità Ogni volta che ci fanno che una accapponare la pelle. nipote a carico di mamma Il figlio del Direttore società di calcio, che Generale della FIGC FIGC. Il fidanzato della un atleta collabora con un sorella del responsabile del giornale che è di o chiunque faccia qualcuno molto viciCED? Anche lui assunto” parte del no a Valentini Senior. mondo Il responsabile degli del pallone Affari Generali, non chiede lumi alla giustizia ordina- contento di aver sistemato in ria ribalta le sentenze facilmen- Federcalcio il proprio rampollo te e in più la Procura Federale ci ha ottenuto la sistemazione mette anni per chiudere le inda- definitiva anche del nipote a gini e alcune spariscono nel carico di mamma FIGC (che nulla. legalità!!!); al CED è stato assunIn tutto questo la stessa Procura to con l’incarico di quadro un Federale si rende ridicola cer- ingegnere che secondo i bene cando di scoprire chi sia Robin informati è il fidanzato della di Robin Hood

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... E cosa fa il buon Torquemada? Niente, anzi avvalora la nostra tesi della parentopoli calcistica assumendo segretarie e filgi di amici senza un vero e proprio criterio. Il figlio del Direttore Generale della FIGC collabora con un giornale molto vicino al sig. Valentini senior... sorella della responsabile del CED. Inoltre, affida un ruolo importantissimo come quello di segretario del Settore giovanile e Scolastico ad interim, come ha portato alla luce il nostro direttore, questo solo per non intaccare degli equilibri di memoria sinistrorsa radical chic del calcio (sinistrorsi sì però con i milioni di Euro alle spalle), secondo i quali la Federcalcio deve passare di mano (che sia sinistra però) e che dopo il nostro Eroe moralizzatore, si passi a Gianni Rivera, che nel mentre gira l’Italia con la sua fida Barbara Benedetti, guarda un po’ anche lei dichiaratamente di sinistra…


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Classifica

In tre in testa: ora è bagarre di Stefano Santini

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OMA - Ora sono in tre in testa alla classifica di serie bwin, tutte a quota 44. Novara, Atalanta e Siena guidano il campionato cadetto dopo un turno, il 23esimo, concluso all’insegna delle poche emozioni e delle occasioni sprecate. Tra le tre leader l’Atalanta ha forse il rammarico maggiore, non essendo riuscita a sfruttare il turno casalingo contro l’ottimo Varese, quarto in classifica e vera rivelazione della stagione. I nerazzurri non sono riusciti a sbloccare lo 0-0, conquistando il secondo pareggio consecutivo dopo quello di Vicenza. Anche il Novara di mister Tesser non va oltre l’1-1 finale nel posticipo del lunedì sera, sciupando la chance di salire di nuovo da sola in vetta alla classifica. Gli azzurri falliscono il ritorno alla vittoria a Trieste, dove non passano da ben 74 anni. Uno a uno il finale, grazie ai gol di Lunardini nel primo tempo per i padroni di casa e di Motta dopo un quarto d’ora della ripresa. Risultato giusto al termine di una partita aperta a qualunque esito. Punto che fa classifica anche per gli alabardati, che agganciano Portogruaro e Piacenza e restano in corsa per la salvezza. Il Siena prende un punto nell’insidiosa trasferta di Reggio Calabria contro la Reggina, nell’impegno forse più difficile tra le tre di testa. Sullo Stretto i bianconeri di Antonio Conte non vanno oltre lo zero a zero. Il numero 23 della giornata appena conclusa non ha portato Classifica Novara Siena Atalanta Varese Livorno Reggina Torino Padova Pescara Vicenza Empoli Crotone Grosseto Modena Albinoleffe Cittadella Sassuolo Piacenza Triestina Portogruaro Ascoli -5 Frosinone

P 44 44 44 39 34 34 34 32 31 31 29 28 28 28 27 25 24 22 22 22 21 20

G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23

V 12 12 13 10 9 9 9 8 8 9 6 6 7 6 7 6 6 4 4 5 6 4

N 3 3 5 4 6 7 7 6 7 10 5 7 9 7 10 10 11 9 9 11 9 11

molta fortuna alle “grandi” del campionato cadetto: neanche il Torino di Lerda infatti sfrutta il vantaggio casalingo del solito Bianchi con il Cittadella e viene rimontato dallo sfortunato autogol di D’Ambrosio. I granata rallentano ancora una volta e non riscattano il ko subito a Varese. Nelle zone medioalte della classifica a sorridere è solo il Padova che supera in casa con il minimo scarto il Crotone, riproponendosi in zona playoff. I biancoscudati devono ringraziare Vantaggiato, che con un destro vincente al 73’ rende meno amara la delusione per l’infortunio al bomber Succi, che resterà fuori fino a fine stagione. Con lo stesso risultato il Grosseto di Michele Serena batte il Sassuolo, con una perla dell’ex mantovano Caridi: sinistro al volo poco dopo la mezz’ora e tre punti d’oro in chiave salvezza, dopo un inizio stagione non troppo tranquillo. Pareggiano zero a zero senza molte emozioni Modena e Ascoli, mentre Frosinone e Piacenza si fermano sull’1-1: vantaggio ciociaro con un fantastico mancino a girare da fuori area del solito Lodi (forse il gol più bello della giornata), ma il Piacenza riesce a trovare il pari con Anaclerio, lasciando l’undici di Campilongo da solo in fondo alla classifica. In coda importante successo per il Portogruaro, che torna alla vittoria ai danni del Vicenza e abbandonando l’ultima piazza. I tre punti sono firmati Scozzarella, che al 45’ realizza il suo primo centro in serie bwin decidendo

S GF GS 3 42 19 3 37 21 5 30 18 4 27 15 6 31 23 7 26 23 7 27 28 6 33 25 7 26 25 10 26 29 5 25 21 7 22 25 9 25 29 7 24 30 10 30 38 10 26 30 11 24 28 9 27 35 9 18 29 11 21 36 9 22 29 11 23 36

23^ GIoRNATA

21-22-24.01.2011

Atalanta-Varese (lun.23 - 20:45) Frosinone-Piacenza Grosseto-Sassuolo Livorno-Albinoleffe (ven.21 - 20:45) Modena-Ascoli Padova-Crotone Pescara-Empoli Portogruaro-Vicenza Reggina-Siena Torino-Cittadella Triestina-Novara

0-0 1-1 1-0 0-0 0-0 1-0 rin 1-0 0-0 1-1 1-1

24^ GIoRNATA

LA TOP 11 Allenatore: Mondonico (Albinoleffe) Tomasig (Albinoleffe) Renzetti (Padova)

12 Gol: Coralli (Empoli, 3r) 11 Gol: Bertani (Novara), Gonzalez (Novara), Cacia (Piacenza, 2r) 10 Gol: Bonazzoli (Reggina), Davide Succi (Foto Archivio)

Ogbonna (Torino) Piccioni (Sassuolo)

D.Zenoni (Piacenza) Porcari (Novara) Bolzoni (Siena)

Scozzarella (Portogruaro)

Ferreira Pinto (Atalanta)

Lodi (Frosinone)

Albinoleffe-Ascoli Crotone-Torino Empoli-Varese Frosinone-Atalanta Novara-Cittadella Padova-Modena Pescara-Triestina Piacenza-Reggina Sassuolo-Portogruaro Siena-Livorno Vicenza-Grosseto

MARCAToRI

Abbruscato (Vicenza, 1r)

l’inedito derby veneto. La sconfitta fa ricadere in basso i biancorossi, dopo la buona prova interna contro l’Atalanta. Nell’anticipo del venerdì brutto scivolone interno del Livorno. L’Albinoleffe passa per 2-1 in casa labronica, ribaltando l’iniziale vantaggio di Tavano su rigore. Prima Momentè (complice un non certo impeccabile De Lucia, portiere degli amaranto) e poi Grossi, condannano il Livorno alla seconda sconfitta consecutiva, aprendo la crisi nella società di Spinelli. Nel programma del sabato pomeriggio anche Pescara-Empoli, posticipata a domenica prossima alle ore 15 a causa dell’impraticabilità del terreno di gioco dello stadio “Adriatico”.

28-29-31.01.2011

15 Gol: Succi (Padova, 5r)

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Bianchi (Torino)


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Vicenza

Elvis Abbruscato, i suoi gol come il rock’n’roll di Riccardo Morgigno

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OMA - Elvis Abbruscato è arrivato in doppia cifra e siamo ancora a gennaio. Dieci reti segnate finora con la maglia biancorossa del Lanerossi Vicenza. Ecco le sue parole, prima di tutto come mai questo nome: «Sono nato a Reggio Emilia ma i miei genitori sono del sud, mio padre a Palermo e mia madre a Cutro vicino Crotone. Perché questo nome? Mio papà adorava Elvis Presley e fino all’età di 16 anni si vestiva come lui, poi anche io ho cominciato a seguire le sue orme, ecco il perché di questo nome». Professione attaccante, Elvis è nato il 14 aprile 1981 sotto il segno dell’Ariete, non ancora trentenne, ora si trova al “Romeo Menti” dopo aver vestito numerose maglie: «Non ho idee particolari per il mio futuro, l’estero non mi interessa. Io e la mia famiglia (sposato con Silvia, conosciuta alle scuole medie, hanno due bimbi, Aurora e Diego) stiamo bene a Vicenza e vogliamo restarci a lungo dopo aver traslo-

cato tante volte. Per questa stagione vogliamo fare sempre meglio e superare i punti della scorsa annata. Prendiamo quello che viene senza affanni e ansie tipiche del nostro calcio. La gente vicentina sta tornando piano piano allo stadio, ad ogni partita ci sono quasi 8 mila tifosi che ci sostengono. Mister Maran lavora molto anche con i giovani ed al mio fianco c’è Misuraca, under 20 e con un futuro roseo davanti a lui. Il nostro modulo è il 3-5-2 (alla Mazzone o alla Cosmi, come preferite) e anche con Baclet, li davanti stiamo facendo bene». Il giovane Salifu è molto richiesto nel mercato, che ne pensi? «Ha solo 18 anni, è un centrocampista di ottima prospettiva ma è giovanissimo e per ora deve solo ascoltare il mister e i compagni più esperti in particolare Zanchi che è il nostro capitano». Come giudichi la serie bwin? «Dal Portogruaro al Novara devi stare sempre con gli occhi aperti e sudare e correre, sempre. Se non lo fai rischi di subire umiliazioni pesanti in ogni campo. Anche con il Portogruaro, dove a marcarti c’è un certo Ivan Franceschini,

Elvis Abbruscato (Foto Archivio)

appena arrivato nella finestra di mercato e subito agli ordini di Agostinelli. Ivan è molto esperto e fisicamente è un armadio. Per il resto dico che Atalanta e Siena sono di un’altra categoria, sono squadre attrezzate e vanno considerate come squadre di serie A che si trovano in cadetteria solo di passaggio. Queste due saliranno direttamente, faranno almeno 80 punti. Poi ci sono il Novara ed il Padova ma anche Torino e Livorno. Il Toro ha trovato il giusto assetto, ha preso Budel sulla mediana e contro il Varese ha perso sì male però non perdevano da dieci gare. Comunque quelli del Varese hanno una fame incredibile, si meritano tutto quello che di buono stanno facendo e faranno, davvero complimenti a Sannino e i suoi uomini». Abbruscato, 181 cm per 76 kg, ha iniziato la carriera di bomber con la maglia granata della sua città: «Quando avevo 11 anni ho fatto un provino con la Reggiana, mi hanno preso ed ho esordito in serie B a 17 anni, è stata una grande emozione. Ricordo Gregucci che era a fine carriera. Poi sono stato al Verona ed un anno in prestito al Livorno in C/1». Poi Elvis, dal 2001 al 2006 ha giocato e segnato molte reti con le maglie di Triestina, ancora Verona e soprattutto Arezzo. In amaranto 100 presenze e ben 43 gol! Passa quindi al Toro e nel 2007 scende in Puglia e con il Lecce ottiene la promozione in A trascinando i salentini (15 gol in 40 gare). E dopo riecco il Toro: «Estate 2008, ecco il mio unico rimpianto in carriera, essere andato via da Lecce dopo la cavalcata della promozione. Sarei dovuto rimanere, firmai per il Torino ma dopo pochi mesi mi sono infortunato seriamente alla caviglia destra contro il Siena e sono stato a lungo ai box. Peccato, avevo segnato un gol all’Inter ad inizio campionato. Alla fine della fiera un solo centro in 11 partite, un magro bottino anche se la maglia del Toro è sempre la maglia del Toro!». Poi il prestito al Chievo e nel 2010 eccolo a Vicenza, speriamo per tanto tempo ancora, magari un ritorno in A coi “magnagati”.



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Lega Pro

Lega Pro e futuro accumunati da un solo obiet ivo: fessionecalcio.eu potrete trovare il testo integrale, parola per parola, degli interventi. A prendere per primo la parola è stato il vicepresidente della Lega Pro Archimede Pitrolo, poi è la volta di Giorgio Veneri, selezionatore della Lega Pro e di Arcangelo Sciannimanico, tecnico del Barletta Calcio. Poi il vicepresidente Pitrolo ha introdotto il primo tema del Convegno: il patrimonio rappresentato dall'utilizzo dei giovani nella Lega Pro. Archimede Pitrolo: «Buongiorno a tutti. Il tradizionale Quadrangolare ci dà motivo per discutere dei problemi del calcio giovanile in riferimento alla missione della Lega Pro. Nell'aprire questo convegno vorrei ringraziare Professione Calcio, che ci ha dato la possibilità di invitare personaggi molto importanti a questo tavolo. Avremo modo di sviluppare i temi di questo convegno con appropriate argomentazioni». Giorgio Veneri: «La cosa più semplice del mondo è gestire questi talenti. Farli giocare è una questione di scelte da parte delle società. C'è chi vuole vincere i campionati scegliendo giocatori di esperienza, e chi cerca una via di mezzo. I ragazzi sono maggiormente criticati nei momenti di difficoltà, quando commettono degli errori. Questo è un gravissimo errore, e ce ne sono moltissimi fra questi ragazzi che hanno difficoltà a trovare spazio. A me piacerebbe che trovino sempre spazio in Prima Squadra, ma non accade sempre così. Per loro questa è una vetrina molto importante, sia per

gli addetti ai lavori, che per le società. Il lavoro del selezionatore, sul campo è praticamente OMA - Il 19 gennaio scorso, presso nullo. C'è da fare un'opera motivazionale, e la sala conferenze del ristorante “Il comunque questo torneo è fatto per loro, per Brigantino 2”, sul lungomare di questi 108 ragazzi che altrimenti difficilmente Barletta, si è tenuto il Convegno organizzaverrebbero valutati dagli addetti ai lavori». to dalla Lega Pro e dalla nostra testata (il Arcangelo Sciannimanico: «Sono ononostro direttore Massimiliano Giacomini è rato per l'invito. Per quanto riguarda i giovani, io stato il moderatore degli intervenuti) sul sono sempre stato convinto che siano il futuro ruolo della Lega di Firenze nel prossimo di questa categoria. Con me si sfonda una futuro. In particolare, i tre temi toccati nel porta aperta. La differenza fra allenare un giocorso dei lavori sono stati: la valorizzazione vane nella Primavera e uno che passa in Prima del patrimonio giovanile in relazione alla Squadra è soprattutto di ambientamento. Nel selezionabilità per le rappresentative nazioSettore Giovanile un allenatore può aspettare. nali; la riforma dei campionati, passo inelutHo notato tanti giovani che nel girone d'andata tabile per cercare di riportare il sistema calfacevano poco, salvo poi riprendersi alla grande cio ad una sostenibilità persa da tempo; la nella seconda parte del campionato. In Prima sicurezza e l’ammodernamento degli Squadra è difficile avere pazienza e aspettare. impianti sportivi e degli stadi. Chiaramente, L'AIC non sarà d'accordo con quello che dico, anche in considerazione del contesto nel però sono sicuro che il presidente Macalli saprà quale si è svolto l’evento, l’argomento prinche i '92 e i '91 avranno tanta difficoltà nel trocipale di discussione è stato quello dei giovare posto in Prima Squadra. Credo che l'unica vani. Di seguito riportiamo gli stralci più soluzione sia quella di abbassare l'età degli significativi degli interventi dei partecipanti altri. Sono sicuro che si troverebbero tantissime al convegno, che sono stati: Mario Macalli resistenze, però credo sia anche una soluzione (presidente Lega Pro), Archimede Pitrolo e per alleggerire i bilanci delle società. Obbligare Salvatore Lombardo (vicepresidenti della tutte le società a schierare almeno un '91 e un Lega Pro), Giorgio Veneri (selezionatore '92 sarebbe buono. Noi non abbiamo la cultura rappresentative nazionali Lega Pro), dello schierare giovani in Prima Squadra. Arcangelo Sciannimanico (allenatore del Abbiamo la cultura dello straniero, ma dell'itaBarletta), Francesco Grippo (Assessore allo liano no. Seguo molto i campionati esteri, e speSport del Comune di Barletta), Maria cialmente in Inghilterra, se un giovane è interesCampese (Assessore allo Sport Regione sante e ha delle qualità, lo fanno giocare. Io ho Puglia). Sul nostro sito internet www.prosempre allenato squadre con molti giovani, e spesse volte ho pagato in prima Guido Del Re di Professione Calcio consegna una targa premio al Presidente della Lega Pro Mario Macalli persona le mie scelte. Negli spoglia(Foto Ninni Cannella) toi poi c'è un ambiente da caserma, con del "nonnismo" molto evidente. A quel punto, o si ha una società forte che appoggia le scelte del tecnico, oppure l'allenatore paga per tutti. Credo che il futuro potrà essere questo, capisco che ci potrebbero essere degli ostracismi, però sono sicuro che sia l'unica strada possibile». Archimede Pitrolo: «Qual è il ruolo della Lega Pro nell'àmbito delle leghe professionistiche italiano? La Lega di A è quella del grande business, la Lega di B sembra di rincalzo alla A e spesso la scimmiotta, e poi ci siamo noi. Noi dobbiamo presentarci come quelli che formiamo giovani calciatori. Le regole per le contribuzioni e per l'utilizzo dei giovani, in base al minutaggio, già ci sono e hanno dei paletti abbastanza stretti, e variano a seconda di diversi parametri. Il regolamento è articolato e perfedi Flavio Grisoli

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Lega Pro

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valorizzazione e accrescimento del calcio giovanile zionato ogni anno per permettere ai ragazzi di giocare. La nostra Lega versa in condizioni critiche, con squadre che segnano il passo su diversi fronti. Il calcio professionistico della nostra Lega non regge più. Per cercare di contenere questo disastro irreversibile, la politica dei giovani può aiutare. Ci sono società di Prima Divisione che hanno percepito 600mila Euro in un anno, di Seconda Divisione 400mila. Due anni fa il Cesena ha preso contributi ingentissimi e ha vinto il campionato, qualche anno fa anche l'Albinoleffe. Non è vero che chi fa giocare i giovani retrocede. L'AIC difende anche gli indifendibili, purtroppo. A Grosso e Campana l'ho sempre detto: è bene che il giovane tenti, poi però la selezione diventa naturale. Se ad una certa età non si arriva a certi livelli, è bene dedicare il proprio tempo ad altre cose: lo studio, il lavoro. Il regolamento che abbiamo messo in atto, che ricordo che non è obbligatorio, ricordo che non vale per gli stranieri, comunitari e non. Gli extracomunitari: noi ne abbiamo 108 nei nostri campionati. Voi sapete che non possiamo tesserarli, quindi vengono dagli scarti di Serie A e B. Il criterio indiscriminato con cui si portano questi giocatori in Italia deve finire assolutamente. Nel panorama disastrato del nostro calcio, l'unica soluzione è puntare sui giovani. Sia per le contribuzioni, sia perché hanno mercato. Poi ci sono società che questa politica non la vogliono seguire, ma sono affari loro: Como, Foggia, Cremonese. Loro dicono che vogliono andare su, ma io dico che vanno all'inferno. Le società che retrocedono dalla B sono fallite nella maggior parte dei casi, perché qui ci sono regole rigide che non riescono ad affrontare. Gli sforzi e gli orientamenti della Lega sono questi, almeno fin quando ci saremo noi. Vedo che le società ci stanno seguendo. Nel Viareggio di quest'anno ci sono moltissime squadre di Lega Pro, come mai non era successo, quindi vuol dire che le nostre società stanno puntando decise sui giovani». È poi la volta di Mario Macalli, presidente della Lega Pro, Maria Campese (assessore allo Sport della Regione Puglia), Francesco Grippo (assessore allo Sport del Comune di Barletta) e Salvatore Lombardo, vicepresidente della Lega Pro. Poi conclude ancora Macalli. Mario Macalli: «È molto importante che torniamo negli oratori. Molto di quello che abbiamo imparato, lo abbiamo fatto lì. Siamo partiti da lì, i giocatori nascevano lì, presso le parrocchie, gli oratori. Noi vogliamo portare questi ragazzi nelle nostre società, e la domenica nei nostri stadi. Nella gara di ieri mattina, è stato molto bello sentire il tifo dei ragazzini. Niente parolacce, niente insulti, solo tanta gioia, e il tifo andava a favore di chi in quel momento stava perdendo. Il nostro accordo con il CSI va

in questa direzione, nella direzione della tutela del mondo giovanile. Noi non possiamo obbligare, ci abbiamo provato nel passato. Ma abbiamo avuto l'ostracismo dell'AIC, e abbiamo dismettere questa norma. Oggi ce n'è un'altra, che premia chi utilizza i giovani. Io sono convinto che nel futuro giocheranno sempre più ragazzi, e questa è la nostra missione, è il nostro obiettivo. Esiste un calcio di A che è sempre meno sport e sempre più business. La Serie B non è mondo di business, non è un mondo giovanile. E' uno scimmiottamento del grande calcio. Poi ci siamo noi, che dobbiamo capire qual è la nostra missione. Senza una missione, che è quella di creare un qualcosa per il calcio nazionale, non si va da nessuna parte, si chiude bottega. Questa missione ce la devono riconoscere a livello federale. Se dovremo mettere degli obblighi, saranno degli obblighi di impiego di giocatori da una certa età in su. Non l'obbligo all'utilizzo dei giovani, ma un obbligo alla limitazione dei vecchi. Dobbiamo rendere il nostro mondo chiaro, limpido, trasparente. Io rappresento i presidenti, tutti quanti, e li difenderò sempre. Ma difenderò sempre di più quelli virtuosi, degli altri comincerò a non curarmene più. Noi non abbiamo bisogno di sovrastrutture che rendono più difficile il lavoro, specialmente a livello giovanile». Maria Campese: «In questo momento, parlare di fiducia nella politica è difficile. L'orientamento del Regione Puglia è questo. Noi abbiamo un regolamento che si chiama "Lo Sport per tutti", anche se io lo mutuerei con "Lo Sport per tutti e tutte". Ma non voglio fare il difensore a tutti i costi del mondo femminile. La Politica deve occuparsi di tutti i cittadini, e chiaramente questo implica tutte le fasce d'età, dai bambini agli anziani. Integrazione ed intreccio fra più àmbiti. Io credo che questo percorso, la Lega Pro lo stia intraprendendo da tempo. Ringrazio chi ha organizzato il convegno perché si stanno affrontando argomenti molto importanti e si stanno lanciando dei messaggi fondamentali e molto validi». Francesco Grippo: «Un saluto a tutti i presenti.Vorrei tentare di fare un ragionamento. Io sono innamorato degli sport collettivi, e soprattutto del calcio. Apprendo con viva soddisfazione che voi ragazzi possiate contare su una dirigenza di Lega di questo tipo, che si occupa di questi argomenti. Siete fortunati, ve lo garantisco. Non ci sarà più futuro per il calcio in Italia se non ci sarà un futuro per i nostri giovani.Tutto ciò che è business ha un momento apicale, ma anche uno di flessione. Sciannimanico ha detto cose sacrosante poco fa». Salvatore Lombardo: «Noi credo che oggi dobbiamo parlare in senso lato della sicurezza. C'è molto da fare in Italia per ammodernare gli impianti, che comunque sono in carico

alle amministrazioni pubbliche. Credo che la cosa importante da dire, è avere nel prossimo futuro sempre più giovani anche sugli spalti. Dobbiamo riportare i giovanissimi negli stadi tutte le domeniche. Per prima cosa servono impianti sicuri, e molti sono fatiscenti. Gli spalti non possono essere occupati da qualche decine di facinorosi che tengono in ostaggio tutti gli altri. Noi dobbiamo educare i ragazzi fin dai primi anni scolastici. Il contorno delle tribune è fondamentale anche per lo spettacolo in campo. La violenza è un fenomeno sociale del quale dobbiamo prendere atto, ma che dobbiamo combattere in tutti i modi. C'è una cultura da cambiare. Dobbiamo preoccuparci di allontanare quei pochi violenti. La Tessera del Tifoso non è la soluzione, ma una delle soluzioni. Io credo che bisogna cambiare le mentalità, la Lega si sta sforzando, l'AIC ancora no, ma soprattutto i dirigenti devono cambiare atteggiamento. Si dà troppe volte la colpa per risultati negativi ai giovani che dicono essere costretti a schierare. Non è così, e sono parole che fanno male». Mario Macalli: «Noi vogliamo portare la serenità nei rapporti fra società e Associazione dei Calciatori. La riforma dei campionati va fatta, perché siamo caduti in una situazione che non è più sostenibile. Nessuno è obbligato a fare il presidente di società, e non tutti se lo possono permettere. Vogliamo garantire a tutti che ricevere lo stipendio sia una cosa normale. Noi dobbiamo mantenere fede a tutti gli impegni. Il nostro calcio ha diverse sfaccettature, e noi vogliamo portare avanti una riforma a livello federale, che ci possa permettere di fare professionismo. Siamo in democrazia, e ci saranno degli accordi da fare. Non credo che ci saranno ripescaggi la prossima estate, anche perché abbiamo visto che non si va da nessuna parte. Vogliamo vedere prima se qualcuno ha la possibilità di portare avanti una stagione. Quando lo faranno tutti, allora avremo un calcio più compatibile, più regolare, più pulito. Questo è il calcio che vogliamo. Poi dovremo passare dal Consiglio Federale, e penso che dal prossimo futuro ci dobbiamo augurare di avere gli stadi più a norma, ma poi chi giocherà dovrà dimostrare di essere a posto, sotto tutti i punti di vista. Quando ci riusciremo, e lo faremo ancora da soli, allora ci saremo rinnovati. Quindi non demoralizziamoci. Il calcio è il lavoro più bello del mondo, ma non è la vita. Ed è sempre un gioco. A lavorare si fa fatica, giocando a calcio si può anche fare fatica, ma ci si diverte. Nella vita ci sono tanti rivoli, e tutti si possono percorrere. Per quanto ci concerne, noi vogliamo garantire a tutti quanti giocheranno nei nostri campionati che siano tranquilli. Io voglio essere ottimista, perché è quel fattore che ti fa vincere le battaglia. Io sono realista, e ottimista».


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Lega Pro

Quadrangolare di Lega Pro e Trofeo Prima Divisione “La vera essenza del calcio” - “Il nostro futuro” Così li hanno definiti gli addetti ai lavori. Parliamo dei giovani della Terza e Quarta Serie Nazionale che hanno dato spettacolo nella 4 giorni di calcio che si e’ teniuta tra Andria e Barletta Quadrangolare Lega Pro:

Fischio di inizio della prima gara alle 10,30 al Comunale “Degli Ulivi” di Andria spettatori 1.000 circa Si è aggiudicata il match con il risultato di 3-2

Rappr. 2^ Div. Gir. A vs Rappr. 2^ Div. Gir. B

Rappresentativa “Under 21” 2^ Divisione gir. B Alla partita hanno assistito, tra gli altri il Presidente di Lega Pro, Mario Macalli ed il Direttore Generale Francesco Ghirelli. Sugli spalti anche alcune scolaresche della città di Andria.

Reti: Primo Tempo 32’ Gavazzeni A; Secondo Tempo 10’ Lamenza B, 20’ Gavazzeni A, 22’ Lamenza B, 31’ Federici B. 2^GIR A (4-4-2): 1 Fiory-Casale (1’st 12 Pascarella-Canavese); 2 Del Brocco-Entella Chiavari, 3 Gavazzeni-Tritium, 5 Moretto-Sambonifacese (1’st 14 ValerianiValenzana), 6 Donida-Pro Vercelli (1’st 13 Severgnini-Mezzocorona); 7 Gatto-Casale, 4 Carlini-Sambonifacese (1’st 16 Nocciola-Pro Patria), 8 Mattaboni-Lecco, 10 Gagliolo-Sanremese (29’pt 15 Germano-Canavese); 11 Chiarabini-Entella Chiavari (1’st 18 Bignotti-Montichiari), 9 Piras-Rodengo Saiano (1’st 17 CogniniMezzocorona). 2^GIR B (4-4-2): 1 Beni-Fano (1’st 12 Lanzano-Gavorrano); 2 Buono-Carrarese, 3 Dascoli-Carpi, 5 Sirri-Giacomense (1’st 13 Travaglini-Sangiovannese), 6 De Santis-San Marino (1’st 14 Poli-Villacidrese); 7 Granaiola-Celano, 4 Manzo-Gavorrano, 8 Bontà-Giulianova (1’st 16 Cardinali-Chieti), 10 Giovinco-Carrarese (1’st 15 Varutti-Prato); 11 Piccioni-L’Aquila (1’st 18 Federici-Celano), 9 Pftscher-Bellaria (1’st 17 Lamenza-Poggibonsi). Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari. Arbitro: Eugenio Abbatista, Molfetta (BA), 1°Assistente: Lucia Abruzzese, Foggia, 2°Assistente: Giuseppe Bevere, Foggia. Angoli: 3-5. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Quadrangolare Lega Pro: Rappr. 2^ Div. Gir. C vs Italia U20 Lega Pro

La seconda gara, giocata allo stadio “Cosimo Puttilli” di Barletta, è iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria dell’alpino italiano caduto in Afghanistan. Si è aggiudicata il match con il risultato di 0-3

Rappresentativa Nazionale “Under 20” di Lega Pro Sugli spalti circa 700 spettatori. Presenti anche i massimi dirigenti della Lega e delle società ospitanti.

Reti: Primo Tempo 24’ Falcinelli; Secondo Tempo 1’ e 12’ Falzerano. 2^GIR C (4-4-2): 1 Cacchioli-Fondi; 6 Perna-Vibonese, 3 Benci-Milazzo (13 Di Fusco-Matera), 5 Conson-Pomezia, 6 Camposeo-Brindisi; 7 Gigliotti-Catanzaro (1’st 16 Tortolano-Latina), 4 Bonanno-Neapolis (1’st 14 Varriale-Avellino), 8 Coppola-Pomezia, 10 Coco-Trapani (1’st 15 Fazio-Campobasso); 9 Maiorano-Avellino (1’st 17 Terrazzino-Isola Liri), 11 Spagna-Melfi (1’st 18 Tovalieri-Aversa) Non entrato: 12 Forte-Vigor Lametia. ITALIA U20 (4-4-2): 1 Brignoli-Montichiari (1’st 12 Bastianoni-Carpi); 2 Pucino-Alessandria (1’st 13 Anghileri), 3 Rozzio-Canavese), 5 Scrosta-Fano, 6 SabatucciSangiovannese; 7 Falzerano-Salernitana, 4 Prato-Monza, 8 Galli-Lecco (1’st 15 Hamlili-Entella Chiavari), 10 Miceli-Sanremese (1’st 16 Visciglia-Celano); 9 Russo-Taranto (1’st 18 Faccini-Brindisi), 11 Falcinelli-Foligno (1’st 17 Madiotto-Bassano). Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari. Arbitro: Vincenzo Ripa, Nocera Inferiore (SA), 1°Assistente: Luigi Surano, Nocera Inferiore (SA), 2°Assistente: Giovanni Pentangelo, Nocera Inferiore (SA). Angoli: 6-5. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.


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Lega Pro Trofeo Under 21 Prima Div.:

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Il Trofeo Under 21 Lega Pro - Prima Divisione, che si inserisce all’interno del Torneo Quadrangolare, si è tenuto allo Stadio “Cosimo Puttilli” di Barletta Si è aggiudicata il Trofeo con il risultato di 0-6

Rappr. 1^ div. Gir. A vs Rappr. 1^ div. Gir. B

Rappresentativa Prima Div. Gir. B Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria del soldato Luca Sanna, caduto in Afghanistan. Presenti all’incontro i massimi dirigenti di Lega e Stefano Farina, designatore della CAN Pro.

Reti: Primo Tempo 5’ Nitride, 16’ e 18’ Giacomelli, 23’ Insigne (R), 41’ Zulli; Secondo Tempo 32’ Lapadula 1^GIR A (4-4-2): 1 Farabbi-Gubbio (1’st 12 Pratticò); 2 Magli-Como (1’st 13 Altobello-Salernitana), 3 Rosini-Ravenna, 5 Nazari-SudTirol, 6 Zamuner-Spal (1’st 15 Pallarà-Spal); 7 Sevieri-Lumezzane; 4 Damonte-Alessandria, 8 Ferrara-Sorrento (1’st 14 Franco-Salernitana), 10 Campinoti; 11 Siciliano-Paganese (1’st 17 D’Errico-Pavia), 9 Fischnaller-Sudirol (1’st 16 Cisterni-Valenzana). 1^GIR B (4-4-2): 1 Lanni-Pisa (1’st 12 Frascolla-Barletta); 2 Citro-Cavese, 3 Procida-Ternana (1’st 13 Scarnato-Cosenza),, 5 Zullo-Benevento, 6 Bizzotto-Pisa; 7 Furno-Benevento (1’st 15 Luppi-Viareggio), 4 Nitride-Ternana, 8 Vacca-Benevento, 10 Carretta-Andria (1’st Biondo-Siracusa); 9 Giacomelli (1’st 17 RaffiLucchese), 11 Insigne-Foggia (1’st 16 Lapadula-Atl. Roma). Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari. Arbitro: Massimiliano De Benedictis, Bari. 1°Assistente: Stefano Morelli, Barletta (BA) 2°Assistente: Nicolò Calò, Molfetta (BA) Angoli: 7-5. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Finale Terzo-Quarto posto: Rappr. 2^ div. Gir. A vs Rappr. 2^ div. Gir. C

La gara si è giocata allo stadio Comunale “Degli Ulivi” di Andria spettatori 1.000 circa Si è aggiudicata il match con il risultato di 6-5 d.c.r.

Rappresentativa “Under 21” 2^ Divisione gir. A Tra le autorità presenti sugli spalti i vertici della Lega nonchè numerose scolaresche di Andria.

Reti: Primo Tempo 39’ Cognini A; Secondo Tempo 17’ Gavazzeni A, 34’ Maiorano B, 40’ Spagna B. Sequenza rigori: Conson C NO, Nocciola A SI, Fazio C NO, Piras A SI, Maiorano C SI, Carlini A SI, Camposeo C SI, Del Brocco A NO, Coco C SI, Valeriani A SI 2^GIR A (4-4-2): 1 Pascarella-Canavese (1’st 12 Fiory-Casale); 2 Valeriani-Valenzana, 3 Gavazzeni-Tritium, 5 Moretto-Sambonifacese (1’st 13 Del Brocco-Entella), 6 Severgnini-Mezzocorona (1’st 15 Carlini-Sambonifacese); 7 Germano-Canavese, 4 Gatto-Casale (1’st 14 Donida-Pro Vercelli), 8 Nocciola-Pro Patria, 10 Gagliolo-Sanremese (1’st 16 Mattaboni-Lecco); 9 Cognini-Mezzocorona (1’st 18 Chiarabini-Entella), 11 Bignotti-Montichiari (1’st 17 Piras-Rodengo S.). 2^GIR C (4-4-2): 1 Forte-V.Lametia); 2 Camposeo-Brindisi, 3 Di Fusco-Matera, 5 Conson-Pomezia (1’st 13 Del Brocco-Entella), 6 Perna-Vibonese; 7 TortolanoLatina (1’st 13 Gigliotti-Catanzaro), 4 Fazio-Campobasso, 8 Bonanno-Neapolis M. (1’st 14 Coppola-Pomezia), 10 Varriale-Avellino (1’st 15 Coco-Trapani); 9 Terrazzino-Isola Liri (1’st 16 Maiorano-Avellino), 11 Tovalieri-Aversa N. (1’st 17 Spagna-Melfi). Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari. Arbitro: Francesco Fiore, Barletta (BA), 1°Assistente: Roberto De Pietro, Molfetta (BA), 2°Assistente: Francesco Di Salvo, Barletta (BA). Angoli: 8-2. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Finale Primo posto:

La manifestazione si chiude allo Stadio Comunale “Degli Ulivi” ad Andria spettatori 1.000 circa Si è aggiudicata il Quadrangolare con il risultato di 2-0

Rappr. 2^ div. Gir. B vs Italia U20 Lega Pro

Rappresentativa “Under 21” 2^ Divisione gir. B. Alla partita hanno assistito i vertici della Lega e numerose scolaresche di Andria Miglior giocatore del Torneo è risultato Nicolò Buono, che ha ricevuto il premio dal direttore di Professione Calcio Massimiliano Giacomini. Reti: Secondo Tempo 5’ e 37’ Pftscher.

2^GIR B (4-4-2): 1 Lanzano-Gavorrano (1’st 12 Beni); 2 Buono-Carrarese, 3 Travaglini-Sangiovannese, 5 Sirri-Giacomense (1’st 13 Dascoli-Carpi), 6 PoliVillacidrese (1’st 14 De Santis-San Marino); 7 Varutti-Prato (1’st 16 Granaiola-Celano), 4 Bontà-Giulianova (1’st 15 Manzo-Gavorrano), 8 Cardinali-Chieti, 10 Giovinco-Carrarese; 9 Lamenza-Poggibonsi (1’st 17 Pftscher-Bellaria), 11 Federici-Celano (1’st 18 Piccioni). ITALIA U20 (4-4-2): 1 Bastianoni-Montichiari (1’st 12 Brignoli); 2 Anghileri-Monza (1’st Rozzio-Canavese), 3 Scrosta-Fano (1’st 14 Sabatucci-Sangiovannese), 5 D’Orsi-Cavese, 6 Pucino-Alessandria; 7 Visciglia-Celano, 4 Galli-Lecco (1’st 15 Prato-Monza), 8 Hamlili-Entella, 10 Miceli-Sanremese (1’st 16 FalzeranoSalernitana); 9 Madiotto-Bassano (1’st 18 Faccini-Brindisi), 11 Falcinelli-Foligno (23’ 17 Russo-Taranto). Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari. Arbitro: Marco Di Bello, Brindisi, 1°Assistente: Sergio Amati, Brindisi, 2°Assistente: Nicola Favìa, Bari. Angoli: 2-4. Recupero: pt 0’. Recupero: st 2’.


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Numero 3 27 gennaio 2011

Lega Pro

Servizio Fotografico a cura di Ninni Cannella


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Lega Pro

Servizio Fotografico a cura di Ninni Cannella

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Radiopoker

Impazza il Poker anche in radio dalla Redazione

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OMA - Cari lettori, permettetemi di presentarvi la nostra azienda ed il nostro lavoro. Radio-Poker è un network multimediale sul poker sportivo, comprendente portale Web, Radio FM e Tv satellitare. Il portale web www.radiopoker.it è un contenitore di notizie e curiosità sul poker sportivo, dove ci sono inoltre rubriche di strategia ed informazione. Sull’onda del crescente successo di questa passione, abbiamo creato un programma radiofonico, “RadioPoker On Air”, in onda su Retesport (105.6 MHz FM) tutti i lunedì e giovedì dalle 20.00 alle 22.00 condotto da Claudio Mariani con la partecipazione di Luca Fallica. Il programma, inoltre, è disponibile su SKY (canale 9600), in diretta rispetto alla trasmissione radiofonica e vi è la possibilità di ascoltare la trasmissione in diretta streaming dal sito radiopoker.it o dal

sito www.retesport.it. Ben presto il format di RadioPoker è diventato un vero e proprio punto di riferimento di molti appassionati di poker, grazie alle interviste ai personaggi più famosi del mondo del poker nonché i giocatori più vincenti della storia italiana ed internazionale: siamo anche stati gli uni-ci ad intervistare in esclusiva Gus Hansen, intervista disponibile sul sito radiopo-ker.it. Viste le tante richieste da parte degli ascoltatori, abbiamo ideato un campiona-to di Poker Texas Hold’em con la diretta radiofonica, dove i protagonisti sono gli a-mici all’ascolto. Grazie a questa iniziativa e a tante altre come la rubrica “Poker Quiz” dove i radioascoltatori intervengono e rispondono a domande sul TH, hanno la possibilità di vincere molti premi in gadget ed in bonus conto gioco. Ci piacerebbe conoscere la vostra opinione sul nostro lavoro, con la speranza di poter contare su di voi per far crescere la nostra community

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di amici ed appassionati di poker. A questo proposito, vorrei invitarvi a visitare il portale web (www.radiopoker.it), in particolare sulla sezione "Chi siamo", dove troverete la nostra presentazione video.Vi invito, altresì, a seguire la trasmissione “RadioPoker On Air”, ricordandovi che va in onda tutti i lunedì e giovedì dalle 20.00 alle 22.00 su Retesport (105.6 MHz FM - SKY canale 9600). Per poter partecipare ai nostri tornei che si svolgono tutti i lunedì e giovedì dalle 21.30 con buy-in di €5 e la domenica alle 22.00 con buy-in da €10 su partypoker.it basta aprire un conto di gioco su partypoker.it direttamente da www.radiopoker.it ed inserire il codice bonus “radio poker”, andare sulla lobby dei tornei e cercare i tornei chiamati appunto radiopoker e per iscriversi inserire la password che è “radio”. I vincitori della classifica mensile vinceranno una maglia ed un cappello ufficiali della As Roma autografati da Francesco Totti. Non mi resta che augurarvi un “Nice Hand” a tutti e al grido del motto di RadioPoker:“Siete tutti under the gun”, vi lancio una sfida sportiva sui tavoli di partypoker.it durante RadioPoker On Air”. Non mancate, vi aspetto. Claudio Mariani info@radiopoker.it



Tessera del tifoso

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Abbiamo chiesto il parere dei club di tifosi Uno per categoria: Chievo Verona, Novara e Gubbio Il giudizio non è unanime ma i dubbi, le criticità e le incongruenze rilevate dai supporters sono pressoché gli stessi

“La Tessera del tifoso? Un flop, ma la sottoscriviamo” di Giuliano Corridori

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OMA - A 5 mesi dalla sua introduzione non si placa il dibattito nato intorno alla Tessera del tifoso. Da una parte il ministero dell’Interno sostiene che la Tessera è uno strumento necessario per ridurre la violenza negli stadi, dall’altra, le frange del tifo organizzato ritengono che sia solo un’ulteriore controllo che viola la privacy e per questo non l’hanno sottoscritta. Sicuramente si tratta di una innovazione, e come tale non può non portare squilibri e talvolta sconcerto tra chi era abituato a vivere lo stadio in una determinata maniera. Ma, superata questa fase, e apportate le migliorie del caso, siamo certi che si tratterà di uno strumento utile. Tra i club di seria A, sicuramente il Chievo Verona è stata una delle società in cui l’adozione della Tessera ha riscosso maggiore successo. Ce lo conferma il presidente degli “Amici del Chioevo Verona”, Ivano Fagnani: «La campagna di tesseramento è andata piuttosto bene; anche se noi tifosi non ne condividiamo i principi, alla fine l’abbiamo fatta perché volevamo seguire da vicino la nostra squadra. In tutto sono state distribuite circa 8000 tessere e non c’è stato un calo di spettatori rispetto alla scorsa stagione». Questo però non significa che la Tessera sia stata accolta con entusiasmo: «Qui a Verona prosegue Fagnani - c’è grande delusione, in quanto manca uniformità nell’applicazione delle regole. Molte volte è stato permesso

anche ai tifosi non tesserati di seguire la squadra in trasferta. A che serve allora fare la Tessera se poi anche chi non la possiede può andare in trasferta? Invece di avere privilegi, chi ha sottoscritto la Tessera finisce per essere svantaggiato». L’ introduzione della Tessera del tifoso non è piaciuta nemmeno alla tifoseria del Novara che, come ci racconta Giovanni Chiorazzi, «Si è dovuta adeguare, anche se non tutti i frequentatori della Curva Nord hanno scelto di sottoscriverla. Ci sono state anche delle manifestazioni di protesta, come lo sciopero del tifo di un quarto d’ora, ma ultimamente queste iniziative hanno perso La curva dei supporters del Chievo Verona (Foto Archivio)

vigore». In ogni caso, la Tessera non ha risolto i problemi che si proponeva di risolvere, anzi per certi versi ha aumentato il livello di pericolosità all’interno degli stadi: «I tifosi ospiti privi di tessera - prosegue Chiorazzi - non potendosi sistemare nel settore ospiti finiscono per essere collocati in altre parti dello stadio dove vengono a contatto con i tifosi locali. Questo crea delle circostanze estremamente pericolose per l’ordine pubblico. Il problema della violenza ha radici ben più profonde e non si può pensare di risolvere il tutto con l’introduzione di un pezzo di plastica. Tornare sui propri passi sarebbe però un fallimento e per questo secondo me si continuerà ad andare in avanti in questa direzione». Molta perplessità riguardo alla Tessera

del tifoso è stata espressa anche nell’ambiente di Gubbio, dove abbiamo parlato con Giancarlo Tomassoli: «Qui a Gubbio c’è stato un alto numero di sottoscrizioni, sia perché c’era molto entusiasmo dato che il Gubbio tornava dopo alcuni anni in Prima Divisione, sia perché la società ha distribuito la Tessera gratuitamente a chiunque ne avesse fatto richiesta». Quindi, la sottoscrizione della Tessera non è stato il frutto di un’adesione volontaria, ma è stata percepita come un obbligo necessario per poter seguire la propria squadra del cuore. «La tessera del tifoso - continua Tomassoli - è uno strumento superfluo; i tifosi sono già controllati tramite il biglietto nominale e con le telecamere che ormai sono installate in tutti gli stadi. Qui a Gubbio poi il tifo è sempre stato pacifico; spesso, come è successo con la Salernitana, facciamo il “terzo tempo” con i tifosi avversari, dunque si fatica a capire l’utilità di questo strumento. Anzi, se proprio vogliamo, la Tessera qualche effetto l’ha provocato: ha svuotato gli stadi. A Gubbio ci sono state delle partite in cui non c’era nessuno nel settore ospiti. Mai si era verificata una cosa del genere. Per di più la Tessera è stata un flop dal punto di vista organizzativo. Molte persone ancora la devono ricevere nonostante ne abbiamo fatto richiesta ad agosto». Insomma, la Tessera del tifoso presentata come la guaritrice dei mali del calcio è stata, a detta dei tifosi, un fallimento. Persino coloro che l’hanno sottoscritta non hanno potuto fare a meno di rilevarne criticità e incongruenze.



Virtus Vecomp Verona

Numero 3 27 gennaio 2011

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Il presidente-al enatore non getta la spugna e rilancia R

di Luana Rocca

OMA - Si scende in campo per recuperare punti e risalire nella classifica di una battaglia calcistica non ancora conclusa. La Virtus Vecomp Verona si schiera, fino all’ultimo match, per riuscire a frenare le avversarie e ridare slancio alla squadra, tra le ultime in classifica. Saranno queste giornate di ritorno a decidere la risalita o la deriva, ma intanto a cercare di disporre la tattica giusta è il presidente e, nello stesso tempo, allenatore della compagine rossoblu Luigi Fresco. Un’esperienza, la

sua, ben consolidata : «Nella Virtus ci sono da quaranta anni, perché ho giocato e ho anche aiutato il mister ad allenare nella sua scuola calcio fino ai diciannove anni. Sono diventato consigliere della Virtus a diciotto anni e l’anno dopo sono diventato responsabile del Settore giovanile. A ventuno poi sono stato chiamato in panchina in Seconda categoria e ho tentato di risollevarla facendo, nelle ultime quattro giornate cinque punti, ma purtroppo siamo retrocessi lo stesso. Sono diventato il nuovo presidente della squadra precisamente nel 1982». Ventinove anni da doppio ruolo, quello da presi-

dente e da allenatore, cosa veramente

rara nel mondo del calcio e che porta però: «Maggiori complessi di colpa quando le cose vanno male. È vero che si evita l’esonero e che posso avere più tranquillità nella gestione tecnica, ma lo stress è davvero tanto, il doppio». Un doppio incarico che, però, non ha evitato errori in que-

sto campionato: «Una classifica sfortunata e non molto bella perché abbiamo avuto un pò di difficoltà e abbiamo fatto degli s b a g l i Luigi Fresco soprattutto (Foto Archivio) all’inizio». S i a m o nelle prime giornate di ritorno e non è ancora tutto finito: «È un campionato difficile, ma ora speriamo di recuperare, farò il possibile».


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Intervista

Numero 3 27 gennaio 2011

Intervista al talentuoso fantasista della Sambenedettese, autore finora di sei reti

Di Vicino: “Vincere il campionato è possibile” Arrivato questa estate da svincolato dopo il mancato rinnovo alla Cisco Roma il centrocampista con il “vizietto” del gol si racconta per noi in esclusiva di Fabiola Rieti

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OMA - «Sono sceso di categoria, ma sono arrabbiato calcisticamente e ci tengo moltissimo a vincere con la Samb. Da San Benedetto riparte la mia carriera, ne sono certo». Con queste parole Giorgio Di Vicino si era presentato alla conferenza di presentazione per il suo passaggio in maglia rossoblu e il tempo ha confermato le sue dichiarazioni iniziali. Giorgio Di Vicino è il vero valore aggiunto della Sambenedettese di quest’anno, che milita nel girone F della serie D. Il centrocampista campano classe ‘80, prima di approdare in serie D, ha giocato nella massima Serie con il Napoli e militato nelle serie professionistiche in squadre importanti e blasonate come Spal, Crotone, Salernitana, Lecce, Ternana, Piacenza, Bari, Spezia, Pescara e Cisco Roma. Nonostante una carriera così importante, però la scelta di scendere di categoria per un giocatore giovane che poteva ancora dare molto al calcio professionistico, ha colpito molto e Di Vicino ha spiegato il perché di questa decisione: «C’è crisi. Lo scorso anno sono stato a Roma alla Cisco (la ex storica Lodigiani, ora Atletico Roma), ma non mi hanno rinnovato il contratto e dopo uno stop di un paio di mesi mi è arrivata la proposta dalla Samb, tramite il mio amico Giovanni Capriotti. All’inizio - prosegue Di Vicino - ero indeciso e un po’ diffidente non

per la squadra, ma per la categoria. Non avevo mai giocato in serie D, ma alla Samb e a San Benedetto mi trovo bene. Inizialmente è stato impegnativo sia per l’ambientamento in categoria sia per ritrovare la forma». Mister Luigi Boccolini ha parlato di Giorgio Di Vicino come del giocatore che può prendere in mano questa squadra per portarla a grandi traguardi. Un’iniezione di fiducia, ma anche una responsabilità e Di Vicino Giorgio Di Vicino non si spaven(Foto Archivio) ta: «Non mi tiro indietro e ringrazio il mister per la fiducia, cercherò di fare del mio meglio con l’aiuto di tutti. Per me era importante ripartire, allenarmi e giocare per fare sempre meglio, magari vincendo». Vittoria che arriva su un campo difficile contro il Venafro con un poker secco, con cui la

Samb torna alla vittoria esterna dopo oltre due mesi. Un 4 a 0 dove anche Di Vicino firma le marcature assieme alla doppietta di Francesco Covelli e Ivan D’Angelo: «È stata una partita equilibrata all’inizio, abbiamo avuto diverse occasioni, ma siamo stati più cinici rispetto alle altre volte. Da questo girone di andata ci aspettavamo qualcosa in più anche se ci siamo impegnati molto io ed i miei compagni». Con questa vittoria la Sambenedettese guadagna un nono posto in classifica e sale a 33 punti. Giorgio Di Vicino segna la sua sesta rete in campionato proponendosi oltre che come centrocampista anche come goleador, d’altronde nasce come trequartista, ma ha giocato anche spesso da esterno offensivo ed è un ottimo tiratore su punizione. Una Sambenedettese che, secondo le statistiche, pareggia troppo, ma forse in questo girone di ritorno è riuscita a trovare la formula per trasformare questi pareggi in 3 punti. Ora l’obiettivo della Samb, dice Di Vicino, è: «Trovare la tranquillità attraverso i risultati». Il prossimo incontro vedrà la Sambenedettese scontrarsi al “Riviera delle Palme” contro l’Atessa Val di Sangro e Di Vicino prova immaginare il match: «Sarà una partita combattuta come sempre, ma dobbiamo partire dalla vittoria con il Venafro e convincerci dei nostri mezzi per fare sempre meglio». Il sogno, però, confessa Giorgio Di Vicino rimane: «Vincere il campionato e salire di categoria con la Samb».



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Intervista

Numero 3 27 gennaio 2011

“Arezzo, usciamo fuori dalla zona play-out” Per Maurizio Coppola quella toscana è la grande occasione per lanciarsi dopo le esperienze al Cecchina e Tanas Casalotti: “Possiamo migliorare” di Alessandro Zoppo

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OMA - “Giorgio, s’i’ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo”, diceva Michelangelo riferendosi al Vasari. Parlando di calcio, impossibile non pensare alla gloriosa tradizione dell’Arezzo, un passato importante tra le vecchie serie B e C1 fino alla rifondazione dell’Atletico Arezzo, una tra le poche società italiane ad aver ceduto una quota azionistica al comitato “Orgoglio Amaranto”, creato da semplici tifosi. Il desiderio è quello - per rimanere in città - della famosa Chimera etrusca, il mostro ferito che cerca di rialzarsi. La prima stagione di Serie D non sta dando grandi soddisfazioni alla formazione amaranto. Il girone E è difficile ed equilibrato, con Perugia, Castel Rigone e Todi a occupare i piani alti. La formazione toscana ha pagato i vari avvicendamenti in panchina: Marco Carrara esonerato alla sesta giornata dopo quattro sconfitte e due pareggi; Fabrizio Fratini che lascia dopo la sconfitta interna contro il Sansepolcro; l’incarico che infine viene affidato a Maurizio Coppola. In fondo la classifica è corta: a lottare con l’Arezzo ci sono Fortis Juventus, Sestese, Deruta e Orvietana. Coppola ci tiene a fare bene in un ambiente così caldo: «Qui ad Arezzo mi trovo bene, sono arrivato a novembre con la nuova dirigenza, il direttore generale ha creduto in me e ne sono felice. La piazza è importante, purtroppo siamo in una posizione di classifica scomoda ma

aggiustando la squadra possiamo migliorare molto». Peccati di una formazione promettente ma forse fin troppo giovane, che ha subìto repentini cambi di modulo e una mancanza di stabilità in seno alla società: «All’inizio del campionato c’erano poche disponibilità economiche e la proprietà ha cercato di ovviare a queste mancanze nei limiti del possibile. Il nostro obiettivo resta la salvezza senza passare per i play-out». Coppola ha portato entusiasmo, dopo la duplice vittoria contro Deruta e Scandicci, nonostante le battute d’arresto con Monteriggioni, Città di Castello e Sestese, i tre punti sul campo dell’Orvietana e i pareggi contro Sporting Terni e Pontevecchio. Sono arrivati rinforzi preziosi: i tre centrocampisti Coppola (ex Noicattaro, San Marino e Chieti), Piscopo e Speranza (un passato anche a Pescara e Ascoli); il portiere Lorenzo Bucchi, già in Svizzera tra Grasshoppers e Bellinzona; il terzino Galasso dal Fondi. Erano in prova il terzino Di Renzo e il centrocampista Celardo, giovani andati via perché non è stato trovato l’accordo con le altre società. La formazione così è completa? «Galasso è un ottimo giocatore, è stato

Mister Maurizio Coppola (Foto Archivio)

Nazionale Under 16 e proviene dalla Primavera del Bari. Abbiamo preso Speranza sul quale puntiamo molto perché ha grande esperienza. Con gli altri innesti che avevamo fatto, Pecorari, Bacis e Ascenzi, credo proprio che adesso la rosa sia al completo». Da giocatore Coppola faceva della grinta e della potenza fisica le sue migliori doti.Tra A e B ha trovato sulla propria strada alcuni maestri fondamentali. A Cagliari Claudio Ranieri: «A lui devo tutto: mi ha reso un giocatore, mi ha dato fiducia, mi ha temprato nel carattere: insomma, mi ha dato l’impronta del calciatore»; a Cosenza Edy Reja: «Con Reja mi sono trovato molto bene, si dice spesso che sia un allenatore all’antica, invece in qualsiasi squadra sia andato ha sempre fatto bene, lasciando un segno importante ovunque»; a Padova Mauro Sandreani: «Un allenatore preparatissimo, con lui ho passato tre anni stupendi, mi ha consacrato come professionista. A Padova abbiamo vinto il campionato di B e fatto due anni in A. Ora a quanto so è nel settore giovanile della Juventus, un vero peccato che abbia lasciato panchine importanti». L’Arezzo è un’occasione da non perdere, il vero debutto dopo le prime panchine di Cecchina e Tanas Casalotti: «Con il Cecchina ho giocato il mio ultimo anno da calciatore, ero allenatore e giocatore. Un’esperienza bellissima soprattutto perché abbiamo vinto la Coppa Italia laziale in finale davanti a 7000 spettatori contro il Cynthia di Genzano. Purtroppo alTanas ho fatto solo sette partite: nonostante avessimo fatto discretamente bene non c’erano i presupposti per andare avanti. Non c’erano i campi, non c’era nulla… Da questo punto di vista la situazione nel Lazio è molto difficile. Adesso comunque penso al presente e a un girone bello e avvincente come il nostro. Non c’è molta differenza tra le squadre di vertice e quelle che lottano per non retrocedere. Ora come ora guardo solo all’Arezzo e al nostro campionato».



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Intervista

La coppia d’oro dell’Arzanese a suon di gol sta portando la compagine dell’hinterland napoletano a vette mai immaginate ad inizio stagione

Carotenuto e Montaperto, ecco i superbomber Carotenuto: “Vorrei vedere il nostro stadio gremito sempre più di pubblico” Montaperto: “Il mio obiettivo? Continuare a segnare e portarci in Lega Pro” di Sara Sbaffi

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OMA - Sta vivendo un momento magico la squadra di mister Fabiano, dal ripescaggio di agosto si ritrova ora al primo posto del girone H della Serie D. Un girone d’andata che ha superato ogni aspettativa, con undici vittorie e il titolo di campioni d’inverno. Grande merito è da attribuire alla coppia d’oro dell’attacco biancoazzurro formata da Pasquale Carotenuto e Salvatore Montaperto. I due bomber dell’Arzanese hanno un’intesa perfetta che sta facendo la differenza in questo campionato. Il primo, classe 1982, d’estate è il centravanti dell’Italia di Beach Soccer ed è Salvatore Montaperto stato capocanno(Foto Archivio) niere proprio della nazionale italiana del calcio sulla sabbia per tre anni consecutivi (2004, 2005, 2006). Il secondo ha trentatré anni, è originario di Napoli e all’Arzanese sta vivendo una seconda giovinezza. Insieme formano il tandem d’attacco più temuto del girone che sta trascinando la squadra in vetta a suon di reti. Abbiamo messo così a confronto i due protagonisti azzurri. In campo vi capite al volo ma fuori che rapporto avete? Carotenuto: «È la prima volta che gioco con lui ma abbiamo un rapporto ottimo, mi ci trovo alla perfezione».

Montaperto: «Il nostro rapporto è molto chi è il merito? buono». C.: «Direi che è di tutti, società, tifosi, staff, Trova un aggettivo per descrivere il squadra: siamo un tutt’uno, questi sono i tuo compagno di reparto quattro pilastri che ci hanno portato ad arriC.: «Salvatore è stato nominato dai tifosi “Il vare fino qui». Tir” ed è un soprannome appropriato per M.: «Il merito va prima di tutto al mister lui». Fabiano e poi anche al direttore sportivo M.: «Pasquale è un professionista, lui è fonPasquale Costagliola, siamo un gruppo eccedamentale e fa la differenza in campo». zionale e sono tutti ottimi giocatori». Qual è il gol più bello realizzato finoLa città di Arzano come sta reagendo ra? a questo momento storico per la sua C.: «Non ce n’è uno in particolare, sono tutti squadra? belli, se devo proprio sceglierne uno è quello C.: «Sinceramente mi aspetterei un maggior contro il Casarano che è stato importante numero di tifosi allo stadio “De Rosa”, ma perché così si è chiusa la partita in modo non ci possiamo lamentare perché quei positivo per noi». pochi che vengono si fanno sentire». M.: «Quello contro la Capriatese che è stato M.: «I tifosi che ci seguono ci danno una anche il mio 301esimo gol in carriera». grossa mano». Quali sono i vostri obiettivi persoNell’incontro di Battipaglia, nel corso nali? del quale l’attaccante partenopeo ha C.: «Il mio obiettivo è vincere, non raggiunto le trecento reti in carriera, penso a obieti sostenitori arzanesi gli hanno tivi personadedicato una gigantografia per li ma solo festeggiarlo. Una bella soddialla squasfazione per Sasà dra. Proviamo a vincere. Gli Montaperto dopo che era obiettivi certamente sono camstato dato per spacciato, biati rispetto all’avvio del camsi è preso la rivincita sui pionato, siamo primi dall’inimaligni che vedevano già zio ora non c’è più la salla sua carriera arrivata al vezza come proposito. Io capolinea vista l’età e visti i Pasquale Carotenuto gioco solo per vincere». chili di troppo. Lui però ha lot(Foto Archivio) M.: «I miei obiettivi personali tato, si è rimesso in forma ed sono continuare a segnare e ora si gode il posto di capofare bene ma soprattutto cannoniere del girone. portare la squadra in Lega Pro». L’Arzanese continua a vivere il L’Arzanese viene suo sogno grazie ai gol dei due dall’Eccellenza, è un picattaccanti che fanno volare la colo miracolo questo squadra. I tifosi ci sperano e la primato in classifica. Di società ci crede.



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Le Ali della Vittoria

Numero 3 27 gennaio 2011

Una serata di gala per celebrare le stelle 1

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Nelle foto: 1- La premiazione al presidente Moratti 2- Fabio Bazzani e Patrizia Panico 3- Cesare Prandelli; 4- Michel Platini (Foto Archivio)


Le Ali della Vittoria dalla Redazione

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OMA - Grande serata di festa al Teatro Olimpico di Roma per la Lega Nazionale Dilettanti. È andata in scena lunedì 24 gennaio la quinta edizione del premio “Ali della vittoria”, che viene assegnato agli sportivi e alle personalità che si sono distinte nel mondo dello sport. Riconoscimenti che sono stati assegnati dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti a Michel Platini, presidente dell’UEFA e vicepresidente della FIFA; Demetrio Albertini, vicepresidente della FIGC; Massimo Moratti, presidente dell’Internazionale FC; Cesare Prandelli, Commissario Tecnico della Nazionale; Vincenzo Santamaria, storico dirigente della Lega di piazzale Flaminio; Patrizia Panico come miglior calciatrice e Fabio Bazzani come miglior calciatore; Luca Ippoliti come miglior calciatore di calcio a 5 e Michele Leghissa, capitano dell’Italbeach come miglior giocatore di beach soccer. Poi c’è stata gloria anche per i colleghi: Donatella Scarnati della Rai, accolta con un moto di commozione dall’amico e collega Mario Mattioli (che conduceva la

Numero 3 27 gennaio 2011

serata, allietata da un nutritissimo corpo di ballo e dalla musica evergreen di Andrea Mingardi e della sua band, che tra l’altro ha composto l’inno ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti) che ricordava i tragici fatti dell’Europeo del 2000, nei quali i due furono aggrediti e malmenati brutalmente; Alvaro Moretti di Tuttosport e Nicola Lavacca come cronista sportivo locale. Era presente anche il presidente della FIGC Giancarlo Abete, il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi, il presidente della Lazio Claudio Lotito, e naturalmente i presidenti dei Comitati regionali della LND. Avremmo bisogno di molte pagine per racchiudere tutti quanti gli interventi dei premiati, ma ci riserviamo il lusso di salutare i nostri lettori con una sola battuta. Intanto, il contesto: sul palco “Le Roi” Michel, con il suo italiano alla ispettore Clouseau de “La Pantera Rosa” ma con le idee chiare, la lingua tagliente e l’ironia sarcastica tipicamente transalpina; Carlo Tavecchio, Giancarlo Abete, Andrea Mingardi, Mario Mattioli. Alla domanda del giornalista Rai per quale motivo abbia deciso di diventare dirigente, il tre volte Pallone d’Oro ha

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risposto: «Quando vuoi diventare dirigente non è perché hai bisogno di una poltrona». Touché, chapeau, au revoir.

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TUTTI GLI SCATTI DELLA SERATA SU WWW.PROFESSIONECALCIO.EU

La rubrica “Omologazioni Shock” tornerà puntuale la prossima settimana



Repubblica di San Marino

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La Coppa Titano ai raggi X: la Libertas ha la “stella” Istituita nel 1937, il primo trofeo sammarinese ha vissuto stagioni alterne fino al 1973, anno dal quale si è poi disputato con cadenza regolare dalla Redazione

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EPUBBLICA DI SAN MARINO Come in Gran Bretagna la FA Cup è il trofeo più antico, più ambìto, e se vogliamo più affascinante, a San Marino il primo trofeo che si trovarono a contendere i pionieri del “foot-ball” sammarinese è stata la Coppa Titano. Correva il 1937, e se lo aggiudicò la Libertas, che poi vinse anche le cinque successive (1950, ‘54, ‘58, ‘59, ‘61). La formazione biancorossa riuscì a rialzare il trofeo solo nel 1987, seguito poi dai trion-

fi del 1989,‘91 e 2006. In tutto, dieci successi e palma della più titolata. Il Domagnano insegue ad 8 trionfi (il primo nel 1972, poi tra il 1988 e il 2003 i successivi). Il Tre Fiori, che come abbiamo visto vanta il maggior numero di successi in campionato, ha 6 Coppe Titano in bacheca (1966, ‘71, ‘74, ‘75, ‘85, 2010); il Tre Penne ne può vantare cinque (1967, 1970, 1982, 1983, 2000). A quattro affermazioni troviamo la Cosmos, che tra il 1980 e il 1999 ha raccolto i trionfi; il Faetano ne ha tre (1993, 1994, 1998); il Pennarossa due consecutivi, tra il 2004 e il

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO GRUPPO A Pennarossa Cosmos La Fiorita Juvenes/Dogana Faetano Fiorentino Cailungo

Tre Fiori Murata Tre Penne San Giovanni Libertas Virtus Folgore/Falciano Domagnano

redazione@professionecalcio.net Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

AmmINISTRAZIONE: Via F.T. Marinetti 221 - 00143 Roma Tel/Fax 06.5000975 amministrazione@professionecalcio.net DIRETTORE RESpONSABILE

Massimiliano Giacomini direttore@professionecalcio.net CApOREDATTORE

11^ GIORNATA 11-12/12/2010

GRUPPO B 22 21 18 14 12 7 4

2005. A un solo successo la Juvenes/Dogana (due anni fa, nel 2009) e La Fiorita, nel 1986. Non hanno affermazioni Cailungo, Fiorentino, Folgore/Falciano, San Giovanni e Virtus.

26 18 18 16 15 12 7 4

1-5 1-3 2-0 3-3 0-3 4-0 2-4

Fol./Falc.-Juv./Dog. Libertas-La Fiorita Cosmos-Murata Tre Fiori-Cailungo San Giovanni-Pennarossa Tre Penne-Fiorentino Faetano-Virtus 12^ GIORNATA 05-06/02/2010

La Fiorita-Tre Penne Faetano-San Giovanni Pennarossa-Tre Fiori Fiorentino-Murata Cailungo-Folgore/Falciano Domagnano-Cosmos Juvenes/Dogana-Libertas Riposa: Virtus

Luigi Cardarelli l.cardarelli@professionecalcio.net REDATTORE

Flavio Grisoli f.grisoli@professionecalcio.net SEGRETARIA DI REDAZIONE

Gerarda Lomonaco gerarda.lomonaco@professionecalcio.net editore@professionecalcio.net marketing@professionecalcio.net HANNO COLLABORATO

Stefano Santini, Riccardo Morgigno, Giuliano Corridori, Luana Rocca, Fabiola Rieti, Alessandro Zoppo, Sara Sbaffi STAmpA

Global Stampa Via Angelo della Pergola, 5 00176 Roma

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA COPPA TITANO 2010-2011 GRUPPO A

5^ GIORNATA 15-16/01/2011

Domagnano-Tre Fiori

0-1

Faetano-Cosmos

0-0

Cailungo-Pennarossa

2-1

San Giovanni-Fiorentino

0-1

Libertas-Folgore/Falciano Murata-Juvenes/Dogana

GRUPPO C

GRUPPO B

Virtus

8

La Fiorita

7

Juvenes/Dogana

10

Pennarossa

4

Tre Fiori

6

Tre Penne

8

Libertas

4

Faetano

5

Murata

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1-2

Folgore/Falciano

4

Domagnano

4

Fiorentino

3

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Cailungo

4

Cosmos

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San Giovanni

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EURO 2012 - LA SITUAZIONE DEL GRUPPO E PT

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UNGHERIA

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FINLANDIA

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SAN MARINO

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0

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I PROSSIMI IMPEGNI

LA CLASSIFICA MARCATORI

03/06/2011 San Marino-Finlandia

Klaas-Jan Huntelaar

8

Mikael Forssell

5

Alexandru Suvorov

2

Zlatan Ibrahimovic

2

07/06/2011 San Marino-Ungheria 02/09/2011 Olanda-San Marino 06/09/2011 San Marino-Svezia 11/10/2011 Moldavia-San Marino



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