hotelmignon - Il parco

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Il parco

In mezzo al verde, al centro di Merano.

Via K. Grabmayr 5 - 39012 Merano - Tel.: +39 0473 230 353 info@hotelmignon.com - www.hotelmignon.com

Ci troviamo così bene nella libera natura, perché essa non ha alcuna opinione su di noi.

Un vero e proprio Giardino dell‘Eden nel cuore della vivace città termale di Merano: da quarant‘anni, nell‘idilliaco parco del Mignon, simboli delle regioni meridionali ed esotiche si sposano con robusti esemplari più nordici. Su questo ettaro di terra, favorito dalle condizioni climatiche a sud del principale crinale alpino, crescono alberi, cespugli, fiori ed erbe aromatiche provenienti da tutto il mondo.

Il Park Hotel Mignon, gestito dalla terza generazione di donne, resta fedele a un profondo amore per questa vegetazione immensamente varia.

Nel parco

1. Trachycarpus Fortunei - Palma di fortune

Trachycarpus fortunei, detta anche palma di Fortune, palma cinese o anche palma di Chusan, è una pianta appartenente alla famiglia delle Arecaceae (sottofamiglia Coryphoideae), originaria dell‘Asia e frequentemente coltivata in Italia come pianta ornamentale. È una piccola palma alta in genere 4–12 m. Le foglie sono a ventaglio, composte da numerosi segmenti saldati dalla base a circa metà foglia, sono portate in cima al fusto e sono larghe 60–90 cm. Da molti secoli è coltivata sia in Cina che in Giappone per ricavarne fibre tessili con cui produrre corde, sacchi e indumenti molto resistenti al logorio. Questa sua diffusione fin dall‘antichità fa sì che ci siano dubbi sul suo effettivo areale d‘origine.

2. Pinus nigra - Pino nero

Il pino nero (Pinus nigra J.F.Arnold) è un albero della famiglia delle Pinacee presente esclusivamete nelle regioni montuose mediterranee. Il suo areale è estremamente frammentato in quanto si tratta di una specie relitta pioniera. Alcuni caratteri morfologici sono comuni a tutto il gruppo dei Pini neri, altre, come ad esempio la lunghezza e la rigidità degli aghi, sono distintive a livello di sottospecie.

3. Pinus wallichiana - Il Pino dell‘Himalaya

Il Pino dell‘Himalaya è di taglia grande, e può raggiungere i 17 m di altezza; in inverno assume una colorazione verde. Si tratta di piante sempreverdi, che quindi mantengono le foglie per tutto l‘arco dell‘anno. Queste piante hanno sviluppo eretto; in basso mostrano in genere un fusto spoglio, mentre in alto si allargano a formare la chioma. Queste piante si sviluppano come conifere.

4. Chamaecyparis Lawsoniana „Intertexta“Il cipresso di Lawson

Il Cipresso di Lawson è una pianta sempreverde della famiglia Cupressaceae, originaria delle coste occidentali degli Stati Uniti. In Italia è diffusa come ornamentale ed è stata usata nel Meridione per effettuare rimboschimenti. Il Cipresso di Lawson è un albero che può raggiungere, nelle zone di origine, i 50 m di altezza.

Le foglie sono squamiformi, embricate e portate su rametti appiattiti (carattere diacritico che lo distingue dal cipresso). I coni maschili sono di piccole dimensioni e di color rosso intenso: divengono poi giallastri per la produzione del polline.

5. Cedrus Atlantica - Cedro dell‘Atlante

Il Cedrus atlantica (Cedro dell‘Atlante o africano) è originario del Marocco e dell‘Algeria. Molto diffuso nella catena montuosa dell‘Atlante, dove si trova nei versanti più freschi a settentrione dai 1.500 ai 2.200 metri. Introdotto in Europa a metà del XIX secolo, si trova spesso nei parchi soprattutto nella varietà glauca, molto ornamentale. Allo stato spontaneo può raggiungere i 45 metri di altezza, mentre in coltivazione in genere non supera i 30 metri. Portamento conico. Chioma eretta, rada e piramidale, espansa con l‘età.

6. Tsuga Caroliniana - Hemlock

Le Tsuga sono un genere delle Pinacee che comprende conifere sempreverdi originarie dell‘Asia e del Nord America; sono alberi anche di notevoli dimensioni e possono raggiungere a seconda della specie anche i 70 m. Il nome deriva dal nome usato in Giappone per la locale Tsuga sieboldii. Le Tsuga sono alberi sempreverdi strettamente affini al peccio o abete rosso, a cui somigliano come portamento, foglie, frutti (peraltro più piccoli) e habitat. Quasi tutte le specie di Tsuga sono utilizzate a scopo ornamentale. Alcune specie hanno importanza forestale per la produzione di legname. Un tempo, la corteccia di alcune specie veniva usata per la produzione di tannino destinato alla concia del cuoio.

7. Pseudotsuga Menziesii - Abete di Douglas

L‘abete di Douglas o duglasia costiera o anche Pino dell‘Oregon, è una conifera sempreverde diffusa nelle regioni costiere del Nord America dalla Columbia Britannica, alla California. Particolarmente diffusa negli stati di Washington e Oregon, in California si trova sulle Klamath Mountains fino a raggiungere a sud la Sierra Nevada. Il suo habitat varia dal livello del mare sino ad un‘altezza di 1.800 m. Appartiene al genere Pseudotsuga, del quale è la specie più conosciuta. Il nome comune deriva dal botanico scozzese David Douglas, che inviò nel 1827 il primo materiale di propagazione. Il nome scientifico deriva invece dal naturalista scozzese Archibald Menzies che la scoprì e la descrisse nel 1791 nell‘isola di Vancouver .

8. Chamaecyparis Pisifera - Cipresso

Questo Cipresso è di taglia piccola , e può raggiungere 1 m di altezza; in primavera, estate, autunno, inverno assume una colorazione giallo verde . Si tratta di piante sempreverdi, che quindi mantengono le foglie per tutto l‘arco dell‘anno. Queste piante danno origine ad un arbusto di forma arrotondata. Queste piante si sviluppano come conifere. Il Cipresso ha anche un gradevole profumo.

9. Cornus Nuttallii - Cornioli da fiore

Originario della costa occidentale degli USA, il Cornus Nuttallii è un grande arbusto che può raggiungere e superare i 10 m di altezza, molto ben ramificato ma di forma irregolare. Le foglie opposte sono di un verde molto intenso, tendente al grigio nella pagina inferiore, per poi virare in autunno al rosso. I fiori sono dei capolini provvisti di 4/6 brattee bianche spesso puntiate di porpora, compaiono in primavera ma spesso anche durante l’ estate. Varietà di pregio sicuramente la “Gold Spot” con grandi foglie variegate di giallo e fiori bianco-crema che sbocciano durante tutta l’estate.

10. Araucaria Araucana - Pino del Paranà

L‘Araucaria araucana è la specie più rustica nel genere Araucaria e può crescere fino in Norvegia (ad Ålesund). La conifera è nativa del Cile centrale e dell‘Argentina centro-occidentale ed è un albero sempreverde alto fino a 50 m, con un tronco dalla circonferenza massima di 2 m. Viene considerato l‘albero nazionale del Cile.

Le foglie sono spesse, dure e appuntite, di forma triangolare, lunghe 3-4 cm e larghe 1-3 cm alla base, con il bordo tagliente come un rasoio. Rimangono sull‘albero per 10-15 anni e ricoprono gran parte dell‘albero a eccezione dei rami più vecchi.

11. Chamaecyparis Lawsoniana „Pembury Blue“Cipresso di Lawson Pembury Blue

Cipresso di Lawson, C. della California è sempreverde; durante inverno assume una colorazione verde blu ; gli esemplari adulti sono di taglia grande e raggiungono i 15 m di altezza. Crescendo queste piante tendono ad alzarsi, sviluppandosi poco in larghezza, e tendono ad avere uno sviluppo colonnare. Queste piante sono conifere, quindi la loro chioma è costituita da foglie aghiformi.

12. Acer palmatum - Acero palmato

L‘acero palmato o Momiji, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Aceraceae. È originario dell‘estremo oriente (Giappone, Korea, Taiwan e Cina). Insieme all‘A. japonicum, all‘A. shirasawanum, all‘A. sieboldianum, e all‘A. pseudosieboldianum viene comunemente chiamato acero giapponese. Anche e l‘A. circinatum viene fatto comunemente rientrare nella famiglia degli aceri giapponesi, pur essendo originario degli Stati Uniti occidentali.

13. Betula Pendula - Betulla bianca È un albero che può raggiungere i 30 metri di altezza. La Betula pendula (o Betula alba var. verrucosa) è diffusa dai Balcani all‘arco alpino e in tutta l‘Europa atlantica e l‘Asia. In Italia è presente particolarmente in Piemonte (ove oggi si stimano oltre 20.000 ha di questa specie) ed in Lombardia; si ritrova nell‘Appennino settentrionale, in alcune stazioni isolate in Abruzzo, nell‘Appennino campano e sull‘Etna.

14. Abies glauca Coerulea - Abete bianco del Canada

Il Abete bianco del Canada si sviluppa crescendo in altezza, e sviluppano un fusto spoglio, che porta una folta chioma. Questa pianta in inverno assume una colorazione verde blu ; è di taglia media e può raggiungere i 15 m di altezza. Mantiene la foglia in inverno. Il Abete bianco del Canada ha lo sviluppo di una conifera.

15. Cupressus sempervirens - Cipresso mediterraneo Il cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens, L.) è una pianta molto comune in Italia, ma molto probabilmente non è autoctono nonostante oggi rappresenti un specie caratteristica della penisola. Le sue origini sembrerebbero essere dell‘area orientale del mar Mediterraneo importato dai Fenici per motivi ornamentali dal momento che la sua forma piramidale è molto caratteristica.

16. Cedrus deodara - Cedro dell‘Himalaya

Il Cedro dell‘Himalaya (è una specie di cedro nativo del versante occidentale dell‘Himalaya, diffuso nella parte orientale dell‘Afghanistan, nel nord del Pakistan, nel Kashmir, negli stati nord-occidentali dell‘India (Himachal Pradesh, Uttarakhand), in Tibet e in Nepal. Si trova a quote di 1550-3200 metri di altitudine. Il suo utilizzo principale è quello ornamentale, per il quale fu introdotto in Europa nel 1820.

Ne esistono inoltre alcune cultivazioni selezionate appositamente per questo scopo come il Cedrus deodara „pendula“ con portamento ricadente e Cedrus deodara „aurea“ con il fogliame verde giallastro dorato.

17. Magnolia Grandiflora -Magnolia sempreverde

La magnolia sempreverde, chiamata anche semplicemente magnolia, è una pianta originaria del sud-est degli Stati Uniti. Fu importata in Europa agli inizi del Settecento. Una delle più antiche magnolie d‘Italia si trova all‘Orto Botanico di Padova. Prende il nome da Pierre Magnol direttore del giardino botanico di Montpellier (1638-1715). Le magnolie sono tra le più antiche Angiosperme, con reperti fossili che appartengono al Cretacico. Il frutto è un achenio e cresce in grappoli ovoidali lunghi 8-12 cm. L‘ infruttescenza conica peduncolata di forma ovoidale. Inizialmente sono verdi e chiuse, poi a maturità diventano brunastre e si divaricano evidenziando gli acheni.

18. Acer Dissectum Viridis - Acero giapponese Grande cespuglio a forma di fungo, molto vigoroso, fino a diventare un piccolo albero di 4 m ed oltre. Foglie palmate composte da 7 lobi sottili, lunghi e frastagliati, divisi fino alla base della foglia. Il colore estivo è un verde brillante, molto bello, che non teme la forte irradiazione solare. In autunno si trasforma in una nuvola gialla e arancio molto intensa.

19. Acer palmatum shindeshojo - Acero giapponese rosso Si tratta di una varietà ornamentale molto bella e diffusa grazie al suo portamento elegante e al suo colore caratteristico. Le foglie, palmate come quelle della specie tipo, sono infatti di color porpora ed in autunno virano al rosso brillante. L‘altezza media raggiunta si aggira intorno ai 4-6 metri. In primavera produce piccoli racemi di fiori rossastri, che in seguito si trasformano in disamare di colore rossastro. La pianta deve essere sistemata in una zona parzialmente soleggiata ed è molto importante che non sia esposta al sole nelle ore più calde, soprattutto d‘estate ed ai forti venti, a causa della relativa fragilità dei rami.

20. Acer dissectum atropurpureum - Acero palmato rosso ‚Dissectum Atropurpureum‘ è una varietà ornamentale derivata dall‘Atropurpureum, alta fino a 4-5 metri, molto bella e diffusa grazie alla chioma molto compatta, ombrelliforme, con rami dal portamento pendulo che possono anche arrivare a livello del terreno. Le foglie sono palmate e profondamente lobate, finemente laciniate, tanto che la lamina fogliare appare soltanto per un breve tratto intorno alle nervature, di colore rosso brillante in primavera, più cupo in estate e poi rosso scarlatto brillante ed arancio in autunno.

21. Cedrus deodara pendula - Cedro pendulo dell‘Himalaya È una varietà di Cedrus deodara a portamento piangente e taglia più ridotta, che può raggiungere un‘altezza massima di 8-10 metri. I rami ricadono lungo il fusto rivestendolo completamente fino al suolo e gli aghi, lunghi da 2 a 3 centimetri, sono di color verde scuro. Anche la cima, raggiunti i 3-4 metri, tende a ricadere assumendo contorni e forme irregolari. La corteccia, di color grigio scuro, si fessura invecchiando. In genere si impiega come esemplare isolato, ma è ottimo anche per composizioni nei giardini rocciosi e per i giardini di ridotte dimensioni.

22. Hydrangea macrophylla - Ortensia

Pianta fiorita, rustica, di facile coltivazione; presenta foglie lucide, grandi ed ovali di colore verde scuro. I piccoli fiori sono riuniti in corimbi o pannocchie terminali che possono essere bianche, rosa, rosse, azzurre o blu. Il genere comprende circa 80 specie tra cui ne esistono anche di rampicanti, che aderiscono ai supporti mediante delle radici aeree, ma se sono prive di sostegno divengono tappezzanti.

23. Hydrangea Paniculata grandiflora - Ortensia grandiflora

Hydrangea di notevole bellezza proprio per le grandi ed abbondanti infiorescenze a grappoli lunghi anche trenta centimetri, che appaiono formate di soli fiori sterili composti di quattro sepali sovrapposti e di forma ellittica. In realtà la frequente presenza di api intorno a questi ci rivela l‘erroneità della prima impressione: ad un esame più attento non sfuggirà infatti l‘esistenza di numerosi fiori fertili anche se celati dagli sterili. Può essere lasciata crescere come un grosso e vigoroso cespuglio oppure essere regolarmente potata ottenendo un numero minore di infiorescenze ma di taglia più grande. Probabilmente la più popolare tra le paniculate, il rosa antico dei suoi fiori aggiunge un che di prezioso ai colori autunnali dei giardini.

24. Hydrangea Quercifolia - Ortensia quercia

Scoperta nel sud-est degli Stati Uniti, fu introdotta in Inghilterra nel 1803. E’ un ampio arbusto deciduo con altezze comprese tra 1 e 2 metri. Il nome di specie deriva dalla particolare forma della foglia che è lobata, più o meno profondamente, ampia, inizialmente di un verde medio che poi scurisce per tingersi in autunno di rosso scuro a partire dal margine verso l’interno. L’infiorescenza è un panicolo bianco crema, che si apre dalla base verso l’apice, con una densità di fiori sterili diversa a seconda della varietà; fioriscono da fine maggio ad agosto con tempi diversi a seconda della zona climatica, esposizione e cultivare. La pianta è molto bella e di grande effetto anche da “spoglia” : in inverno, infatti, mostra il legno sfogliante di color arancio.

Sulla „terrazza dei 5 sensi“

Photinia x fraseri Birmingham - Fotinia Birmingham

La fotinia è un bellissimo arbusto od un piccolo alberello sempreverde di origine ibrida, ottenuto negli Stati Uniti dall‘incrocio di Photinia glabra con Photinia serrulata, ottimo sia come esemplare isolato, sia piantato a gruppi, oppure come elemento per siepe, in particolare nella sua varietà ‚Red Robin‘ (selezionata in Nuova Zelanda), che in primavera emette dei magnifici getti nuovi color rosso rubino. Molto diffusa è anche la varietà ‚Birmingham‘ (di provenienza statunitense) con fogliame primaverile di colore rosso rameato. La fotinia è una pianta che in condizioni ottimali può svilupparsi fino ad un‘altezza di 3-4 metri e che, se lasciata crescere liberamente ed in modo informale, assume un portamento tondeggiante e frondoso.

Arbetus Unedo - Corbezzolo

Il corbezzolo, detto anche albatro, è un cespuglio o un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Ericaceae, diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale e nelle coste meridionali d‘Irlanda. L‘origine del nome generico, dovuto probabilmente al sapore aspro del frutto e delle foglie, ha radici antiche da ricercarsi nel celtico ‚ar‘ = aspro e ‚butus‘ = cespuglio. Inoltre l‘origine del nome specifico „unedo“ deriva da Plinio il Vecchio che, in contrasto con l‘apprezzamento che in genere riscuote il sapore del frutto, sosteneva che esso fosse insipido e che quindi dopo averne mangiato uno (unum = uno e edo = mangio) non veniva voglia di mangiarne più.

Quercus suber - Sughera

La sughera è una specie sempreverde del genere Quercus. Originaria dell‘Europa sud-occidentale e dell‘Africa nord-occidentale è da tempi remoti naturalizzata e spontanea in tutto il bacino occidentale del mar Mediterraneo. La sughera ha un portamento arboreo, con altezza che può raggiungere i 20 metri e chioma lassa ed espansa. La vita media è di 250-300 anni, diminuisce negli esemplari sfruttati per il sughero. La caratteristica più evidente di questa specie è il notevole sviluppo in spessore del ritidoma, che non si distacca mai dalla corteccia, formando un rivestimento suberoso detto in termine commerciale sughero.

Grevillea Alpina - Pianta spazzolino

Il genere Grevillea conta centinaia di specie di arbusti e piccoli alberi, originari dell‘Australia e della Nuova Guinea. In Europa se ne coltivano soltanto alcune specie, scelte tra le più resistenti al freddo. Il clima dei luoghi di origine delle grevillee coltivate in Italia è abbastanza simile a quello che potremmo trovare nelle Zone centrali e meridionali della penisola, quindi con estati calde ed asciutte, e inverni non eccessivamente freddi e abbastanza umidi, ma non troppo. Le grevillee vengono coltivate in Europa da molto tempo. Dalla primavera inoltrata fino a fine estate producono piccoli fiori tubolari, nelle tonalità del rosso e dell‘arancio, riuniti in infiorescenze di forma varia, spesso in lunghe pannocchie lasche. I fiori di alcune varietà hanno fatto meritare a questa pianta il nome pianta spazzolino.

Grevillea juniperina sulphurea - Grevillea juniperina

Si tratta di arbusti in altezza raggiunge facilmente i 100 centimetri , l‘arbusto tende ad allargarsi raggiungendo anche i 100 centimetri. Questa specie riunisce piante che, assumono il portamento di una palla, praticamente tondeggiante. Questa pianta, dovrebbe essere coltivata in un apposito terreno a ph basso. Generalmente questa pianta difficilmente fa i frutti. Non emanano alcun profumo.

Yucca rostrata - Yucca

La yucca rostrata è un arbusto od un piccolo alberello sempreverde semisucculento, a spiccate caratteristiche xerofite, alto fino a 5-6 metri, con fusto singolo oppure ramificato, a più teste, simile ad una palma, originario dell‘Arizona, del Texas occidentale e dello stato di Chihuahua, nel Nord del Messico, dove vive su pendii aridi e cime rocciose in terreni prevalentemente calcarei. Cresce meglio in terreni sciolti e ricchi di scheletro, privi di ristagno idrico e poveri di materia organica, sopravvivendo per gran parte dell‘anno anche in assenza di irrigazioni o precipitazioni. È perciò la pianta ideale per climi caldi e siccitosi o per decorare ingressi di abitazioni od aziende a basso livello di manutenzione.

Bonsai Lounge

Pinus pentaphylla parviflora - Bonsai

Sono circa una settantina le specie facenti parte del genere Pinus, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, a cui si ascrivono anche l’Abete, la Picea e il Larice. Si tratta della famiglia di conifere più estesa e di maggior importanza economica e forestale. Alcune specie di Pino, in particolar modo il silvestre, da tempo antichissimo sono splendide abitatrici dei monti e delle valli del nostro Paese e più in generale di tutta Europa. Il nome latino Pinus deriva dal celtico pin (montagna, roccia), in considerazione della capacità di questa specie di vivere in terreni pietrosi.

Corylus avellana „Contorta“ - Nocciolo contorto È il nocciolo a rami tortuosi, conosciuto da tempo dagli appassionati di giardinaggio. La sua scoperta risale, infatti, al lontano 1863, avvenuta in un vivaio inglese. E’ un grande arbusto bello in inverno quando perde le foglie e scopre i suoi rami curiosamente tortuosi e zigzaganti, talvolta addirittura annodati su loro stessi. Il difetto è che in estate la rigogliosità del fogliame nasconde i rami e la pianta assomiglia a un comune nocciolo di seme.

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