Integrazione Pegaso 1 trimestre 2009

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Anno 1° - nuova serie

STUDIOMUSICALICATA

Edizioni Musicali di Alicata Gaetano

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IL PEGASO

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Tribunale di Siracusa n° 16 del 23.12.2008

AL TEATRO VITTORIO EMANUELE DI MESSINA "IMPAROLOPERA Con grande lungimiranza l' Ente Teatro di Messina ha realizzato un progetto di grande valore didattico - pedagogico . Con un copione elaborato da Gianni Venuti, Gigi Morante e Gianni Fortunato, nei giorni 23 e 26 aprile ‘09 l' "ACCADEMIA SARABANDA" guidata dal regista Gianni Fortunato, ha messo in scena " Due gatti a Teatro" con la valida competenza musicale di Gianni Venuti. La “piece” nell'intento degli autori, ha il compito di avvicinare i giovani al mondo della "Musica" creando una futura generazione di amatori che possa comprendere e quindi amare, il "melodramma". “Una meravigliosa finestra su di un mondo nuovo” come commenta Gianni Fortunato; “una opportunità per far capire e gustare, pagine musicali che tutto il mondo ama, melodie che hanno attraversato continenti e i secoli" come sottolinea il M° Venuti. La Traviata viene rappresentata in una forma anomala, l'inserimento di figure con "gag e pantomimi" hanno il preciso intendimento di rendere l'opera briosa, e nella sua sintesi anche assolutamente comprensibile. “I due gatti a teatro” sono stati interpretati da Alba Maccarrone e Gianni Livoti, con una recitazione priva di esagerazioni che ha reso comprensibile l'opera di Verdi, illustrando anche una immaginaria prova dell'allestimento e spiegando terminologie, ma anche personaggi che operano per "montare" lo spettacolo, che come sappiamo, è il lavoro di un gruppo di artisti e tecnici che lavorano in simbiosi. Gli interpreti : Violetta, il soprano messinese Antonella Trifirò; Alfredo, il tenore spa1

gnolo Mosè Molin; Germont, il baritono del "Teatro Bellini di Ct “ Paolo La Delfa. Il pubblico ha accolto con scroscianti applausi ed in modo positivo la performance dei tre artisti. Precise le interpretazioni e i tempi dei comprimari : Rino Repetto - Gastone; Gianni Tropea - il barone; Alessandro Scaramuzza - il marchese. I fuori scena sono stati guidati con certosina professionalità da Rossella Cannaò e Lorenzo Pizzurro. La “Corale delle Vittorie” diretta dal M° Giuseppe Romeo ha suscitato entusiasmi ed applausi, anche perchè l'organico è formato da soli “professionisti messinesi”. Applausi particolari ha ricevuto il M° Antonio Gennaro che ha curato la concertazione, la preparazione di sala, e l'accompagnamento nelle recite. Il M° Venuti, a conclusione della rappresentazione ha così commentato il buon esito delle recite: "L'entusiasmo del pubblico, il giudizio della critica e l'interesse delle televisioni locali, per questa nuova forma di proporre -l'opera- fanno pensare che gli addetti alla cultura musicale si adopereranno per fare in modo che questa idea non rimanga come solitamente avviene a Messina un fatto episodico, ma ci auguriamo che possa ripetersi per valorizzare -divertendo- quello che è il nostro patrimonio mondiale :

- LA MUSICA-"


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La pittura di Giko origina da una nuova impostazione nell’ambito di una strutturazione creativa che racchiude la misura dell’esistenziale. Le sue creazioni sono rivelazione della vita, che attraverso il movimento e la luce, sono un continuo rapido rinnovarsi. In questo spazio implosivo che evidenzia un rapporto di continuità tra soggetto e oggetto, è il colore che intriga nel suo avvolgersi, nel continuo arrovellarsi della mente, nel ripercorrere nella rimozione psicologica l’itinerario esistenziale. Nelle pennellate dense e succose, sono racchiusi il dramma, la passione e la quiete dell’alterna vicenda umana. Ne consegue una inimitabile “logos” originale, vivacizzato da sintassi cromatica (che a volte assume effetti luminosi) di colori complementari, che negli accostamenti crea nel respiro della forma-linea un contrasto dinamico di notevole effetto estetico. Una pittura simbolico- concettuale, questa di Gilo, ottimamente realizzata sia sul piano artistico che su quello tecnico, evidenziante spinte espressioniste e futuriste. Giko è un artista che riesce ad ammortizzare e a fondere motivi della danza, della musica, intonazioni diverse e urgenze del colore, determinando nello spazio creativo un insieme di concettisimbolo destinati a suscitare sensazioni e stati d’animo di cui le sue opere si fanno intermediarie. L’artista opera nel suo atelier “ The loft Arte Studio” sito a Messina in via Rocca Guelfonia is. 325, 1.

LO SPAZIO ESISTENZIALE

Web site: www.gikoonline.com e-mail: giko@gikoonline.com Gaetano Alicata

PIPPO CASTORINA Pippo Castorina nasce a Messina il 3 maggio del ’44. Felicemente sposato è padre di 3 figli (due maschi e una femmina – quest’ultima morta tragicamente e prematuramente in un incidente stradale a Cagliari nel 1999 lasciando due bellissime nipotine). La sua poliedricità e voglia di fare lo hanno portato a partecipare anche ad alcune trasmissioni televisive importanti della RAI e di Canale 5 e presentandosi come concorrente prima a Flash sulla vita di Guglielmo Marconi e poi a Pentatlon sulla storia del Milan Calcio. Ha vissuto (per motivi di lavoro) gli anni più belli in giro per l’Italia portando la filosofia della propria terra natia con poesie e teatro dialettale. Motivi conduttori dei suoi lavori: “l’ironia e la satira”, che vogliono in alcuni casi sollecitare le istituzioni ma soprattutto gli uomini politici a fare sempre meglio. Nelle pubbliche rappresentazioni ha riscosso pareri favorevoli e positivi da parte della critica e del pubblico presente. Sabato 13 giugno c.a., presso il salone degli specchi della Provincia di Messina presenterà il suo libro “FILOSOFIA DI UN SICILIANO”. L’invito a partecipare alla presentazione è rivolto a tutti, soprattutto a coloro che amano la poesia ed il Teatro. in alto a sinistra:con la moglie; in basso a sinistra: intervistato; in basso a destra:con Mike Bongiorno 2


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LA CARMEN DI BIZET (opera e profilo dei personaggi).

Artista lirico, inizia la carriera in qualità di solista e attore di prosa nel 1958 con la compagnia "Ruggero Ruggeri" e successivamente con "La scena siciliana". 1979 - Titolare della Cattedra di Canto -presso il Conservatorio F. Cilea di RC. 1980 -81 - Comitato di valutazione artistica (docenti primo incarico Conservatorio) di Rc. 1982 - Costituzione "Centro L. Calogero" - settore musica di Rc. 1985 - Organizzazione generale "Cavalleria Rusticana" Conservatorio F. Cilea. 1986- Docente collaboratore del "Corso Perfezionamento Canto Lirico" del Centro Lorenzo Calogero e Docente collaboratore - Corso Dizione tenuto dal M° Diotaiuti di Roma - Centro Lorenzo Calogero. 1987 - Direttore artistico - Progetto Arte - " L'elisir d'amore " - ciclo di recite, di notevole successo e antesignano per la realizzazione operistica a Messina con la formazione di orchestra coro, e artisti locali. 1988 - C.A.M.S. Direttore artistico per la realizzazione dell'opera" Il filosofo di campagna " di Galuppi . Componente Giuria "Premio Internazionale Arte e Cultura" assegnato al Baritono Renato Bruson- Centro L. Calogero. Dal 2004, critico musicale per la rubrica “Alla Ribalta” Radiocorriere Tv Rai Roma e Collaboratore Enciclopedia dei Comuni “Pubbliedi” Roma. Collaboratore Inviato Radiocorriere TV Rai Roma : “I Comuni d’Italia “. “Poesie” raccolte: Vespero - Bivacco. Pubblicazioni: “Liriche e vocalizzi” ed. studiomusicalicata di Noto. Palcoscenico: “sommario drammaturgia” ed. ali. Partecipazione riprese televisive: Rai Tre-Telespazio e Reggio TV. Per il teatro lirico ha interpretato ruoli nelle seguenti opere: Traviata, Trovatore, Rigoletto, Pagliacci, Lucia, Boheme e Butterfly.

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L’opera Carmen, è un dramma lirico in quattro atti tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée su libretto di Halèvy e Meilahac. Ambientata in Spagna, racconta una storia d'amore di sangue e di esotismo gitano. Sotto l' aspetto letterale collima con i canoni del verismo, ma in ogni caso non era nell' idea di Bizet scrivere musica veristica, infatti la sua scrittura musicale è fluente e risente dell'influsso “gounodiano”. Fraseggi orchestrali e vocali sono vera musica francese, ma risultano improntati ad un esotismo zingaresco fatalistico, con risvolti folkloristici spagnoleggianti ,(è certo che Bizet abbia consultato la raccolta di danze e canti "Echos d’Espagne”). Nell’opera il maestro rispetta gli usi imperanti dell’Opera Comique a numeri chiusi ( arie, canzoni, duetti e cori ) intercalati da momenti dialogici parlati . Va in scena alla “ Commedie Francaise” nel 1875 dopo aver superato le opposizioni che ritenevano l' argomento scabroso e cruento; l' opera, infatti, cade clamorosamente. PROFILO DEI PERSONAGGI

Carmen, protagonista, è una zingara basca che legge i fondi del caffè, le linee delle mani e crede nelle carte. Ha una bellezza selvaggia con occhi voluttuosi e foschi.Occhi di lupo e capelli neri, veste una gonna rossa che lascia intravedere le gambe, sul decoltè della mantiglia porta fior di gaggia. Micaela, è un personaggio che Bizet include nella sua opera, non esiste nella novella di Mèrimèe, ma è stato inserito per contrapporlo a Carmen. Anche la scrittura musicale rispecchia il carattere dolce ed amorevole di questa ragazza, che, assai diversa da quella della protagonista si mostra fluente con andamento melodioso, (tipica di Gounod maestro di Bizet) . Josè Navarro, è invece una figura che Bizet addolcisce, facendoci vedere soltanto un uomo innamorato che roso dalla gelosia diventa assassino. Nella novella questi è un bandito sul quale c' è una taglia di 200 ducati, in quanto uccide un ufficiale che trova in compagnia di Carmen, diventa il suo Minchorrò (amante) e uccide anche il marito di lei, Garcia. La musica è molto vicina a quella di Micaela dolce e flessuosa adatta a dipingere solo una persona dal carattere buono e innamorato. Escamillo, è un toreador di Granada e di Cordoba, nella novella esiste ma con il nome di Lucas. Mentre la novella finisce con l' uccisione di Carmen in una zona desertica, Bizet con un tocco di drammaturgia veristica fa uccidere Carmen davanti agli occhi sbigottiti allibiti e stupefatti del pubblico, che vede per la prima volta nel teatro lirico una scena cosi cruenta. Per queste situazioni e per le musiche che sono assai spesso sostenute dai fiati come nelle successive musiche veristiche viene definita romantico - verista.


COMPAGNIA TEATRALE “LA CONCHIGLIA” La Compagnia Teatrale “LA CONCHIGLIA.”, nasce per gioco e per divertimento da un’idea di Pippo Castorina. L’artista un giorno propone di fare uno spettacolo in un lido balneare “per occupare il tempo libero dell’estate” e mette in scena senza scene “si scusa il gioco di parole” in modo del tutto amatoriale il primo spettacolo nell’estate del 1992 dal titolo “A Fava Cc’a Scoccia“ da lui stesso scritta. La commedia viene interpretata con un entusiasmo indescrivibile, ed il pubblico presente a conclusione della manifestazione invita l’autore a scriverne e rappresentarne altre. Prendendo spunto da questa esperienza, nel 1996 viene costituito il gruppo che darà origine alla su citata compagnia teatrale. Primario obiettivo è quello di conservare e tramandare il dialetto siciliano. La compagnia elabora e traduce sulla scena in maniera esemplare e professionale il ricco patrimonio della cultura popolare Siciliana costituito da gestualità e mimica, (doni innati nel nostro carattere) che contribuiscono a trasferire una comunicazione dei nostri messaggi popolari basati sui gesti, non tralasciando di dare anche, un immagine della Sicilia che non è solo folkloristica o turistica ma di alta cultura filosofica. Da ciò ne consegue uno spaccato del “quotidiano vivere siciliano” che prende come riferimento la gioia di vivere e le varie vicissitudini che hanno segnato profondamente questa terra. Per quanto riguarda le opere teatrali scritte dall’autore Castorina, emerge la cultura del “nostro stare in mezzo alla gente”, e quindi ascoltare e trasferire questa filosofia attraverso il Teatro. I costumi tradizionali utilizzati dalla compagnia “da lavoro e di festa”, sono stati ricostruiti con particolare cura sulla base di documenti fotografici di antico stampo. Attualmente la compagnia è composta da 22 elementi che si alternano nei vari personaggi: Pippo Castorina, Eugenio Laganà, Angela Giarrizzo, Angela La Fauci, Alba Maccarone, Katia Mantarro, Eliana Barone, Clara Brancato, Alessandra Sidoti, Rosanna Albano, Maria Rita Donato, Enzo Aversa, Gianni Livoti, Rosario Barbaro, Daniele Castorina, Fabio Musicò, Paolo Calabrò, Stello Barile Nino Molonia . Il regista Gianni Venuti e la collaborazione tecnica di Nino Laganà e Pippo Musicò. Tra le rappresentazioni a livello regionale ed al Teatro “Alfieri” di Cagliari si annoverano: A Fava Cc’a Scoccia; Don Pasqualinu Sinsali Sopraffinu; M’brogghi e ‘mpidugghi; I Cugini di ….Letti; Separati in Casa; Fiat Voluntas Dei. Le opere messe in scena sono state molto apprezzate dal pubblico e dalla critica.

A CURA DELL’EDITORE

Il “Pegaso” viene distribuito in ambito nazionale ed internazionale ad enti pubblici e privati, ad associazioni di ogni ordine e grado, a conservatori ed istituti musicali privati e pareggiati ed a simpatizzanti della musica in genere. Permette agli interessati di interagire fra di loro ed è un mezzo per comunicazioni, eventi, rubriche, intrattenimento, forum, convegni, appuntamenti, foto complessi strumentali o solisti e personaggi, e quant’altro parli di musica, tradizioni, cultura ed umanità.

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L’invio gratuito di materiale e gadget della casa editrice; Lo sconto del 25% su tutti i prodotti “studiomusicalicata”; La pubblicazione di saggi o articoli; La pubblicità (con foto e/o testo) del proprio complesso strumentale, del singolo solista o degli interessati in genere.

versando euro 22,00 quale quota abbonamento annuale “Il Pegaso” 2009 sul ccp n° 90473984 intestato a studiomusicalicata ed.musicali- via dei mille,141 – 96017 Noto; ricarica postapay: n° 4023 6004 6275 4674 intestata a Gaetano Alicata; bonifico a favore di Studiomusicalicata-edizioni musicali, alle seguenti coordinate: cc n° 000090473984 abi: 07601 cab: 17100 cin: r iban: IT56 R076 0117 1000 0009 0473 984; assegno non trasferibile intestato a studiomusicalicata - edizioni musicali.

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