Scelta della terapia per il controllo del ritmo dopo insuccesso del trattamento iniziale
In caso di insuccesso del trattamento iniziale, le preferenze del paziente, l’accesso locale alla terapia ed un approccio multidisciplinare sono tutti elementi fondamentali per attuare una scelta informata della terapia per il controllo del ritmo (Figura 14). Le recidive precoci (entro 8 settimane) della FA o di tachicardia atriale che si verificano dopo una procedura ablativa possono essere trattate mediante cardioversione. Figura 14 Scelta dell’approccio per il controllo del ritmo dopo insuccesso del trattamento iniziale. Scelta dell’ulteriore terapia per il controllo del ritmo dopo insuccesso del trattamento iniziale per migliorare i sintomi correlati alla FA
Insuccesso della terapia con dronedarone flecainide propafenone o sotalolo Scelta del paziente Amiodarone (IA)
Altro AAD (IIa)
Insuccesso della terapia con amiodarone
Scelta del paziente Ablazione transcatetere (IB/IIaB)a
Insuccesso dell’ablazione transcatetere
Scelta del paziente Terapia ibrida (IIaC)c
Ripetere l’ablazione (IB/IIaB)a
Altro AAD (IIa)
Scelta informata del paziente previo consulto con l’AF Heart Team
Trattamento chirurgico della FA (IIaC)b
Controllo della frequenza (IB)
Terapia ibrida (IIaC)c
AAD = farmaco antiaritmico; FA = fibrillazione atriale;VP = vene polmonari. a L’ablazione transcatetere deve mirare all’isolamento delle VP. IB per la FA parossistica, IIaB per la FA persistente o persistente di lunga durata. bIl trattamento chirurgico della FA consiste nell’isolamento delle VP (es. nella FA parossistica) o nella procedura maze (es. nella FA refrattaria alla terapia o persistente o persistente di lunga durata). cLa terapia ibrida consiste nella combinazione di terapia antiaritmica, ablazione transcatetere e/o chirurgica della FA.
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