Pediatria magazine vol 5 | num 9 | 2015

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È al primo posto nella classifica delle patologie che fanno più paura agli italiani (77,2%). Al secondo posto con il 47,5% le malattie neurodegenerative, Seguono quelle cerebrovascolari (ictus, embolie), indicate dal 41%. Agli intervistati più giovani, tra i 18 e i 24 anni, fanno paura le malattie infettive, come l’AIDS o l’epatite, trasmissibili sessualmente.

Figura 1. Stafilite: l’ugola appare iperemica, edematosa e ricoperta da abbondante materiale biancastro, il faringe è iperemico e privo di essudato

Figura 2. Dopo una settimana l’ugola è normocromica e i segni di flogosi a carico del palato molle si sono risolti

^^ ^ Peghini PL, Salcedo JA, Al-Kawas FH. Traumatic uvulitis: a rare complication of GI endoscopy. Gastrointestinal endoscopy 2001; 53(7): 818-820. ^^ ^ Mcnamara RM. Clinical characteristics of acute uvulitis. American Journal of Emergency medicine 1994;12(1):51-52.

trazione in corso di aspirazione dell’orofaringe. Il bambino può presentarsi con febbre (più frequentemente nelle forme infettive), faringodinia, sensazione di corpo estraneo, difficoltà alla deglutizione e scialorrea. L’ugola appare edematosa, rossa più o meno ricoperta da essudato biancastro. L’evoluzione verso un distress respiratorio severo per ostruzione acuta delle vie aeree superiori può rappresentare una vera e propria emergenza medica soprattutto nel caso di un concomitante interessamento della glottide. La diagnosi di stafilite è principalmente clinica, il colturale su tampone e l’emocoltura aiutano ad escludere una genesi infettiva. La stafilite post-traumatica entra in diagnosi differenziale con la stafilite batterica isolata o secondaria a faringite ed epiglottite, con l’ascesso peritonsillare, l’ascesso retrofaringeo e l’angioedema. Nel sospetto di un’epiglottite, la radiografia laterale del collo mostrerà il tipico segno del “pollice”; il bulging della parete posteriore del faringe e la TC del collo aiuteranno invece ad escludere un ascesso retrofaringeo. Se la terapia antibiotica mirata rappresenta il cardine nel trattamento delle forme batteriche, la stafilite post-traumatica richiede sola terapia sintomatica con analgesici, steroidi inalatori o anestetici topici (es. lidocaina viscosa). La risoluzione è generalmente spontanea senza sequele anche se in letteratura sono riportati, se pur rari, casi di ugolectomia. Il caso di Luca rappresenta un curioso esempio di flogosi acuta dell’ugola su base traumatica. Nonostante la stafilite posttraumatica non venga frequentemente riscontrata nella pratica clinica, il dato anamnestico e i reperti patognomonici a carico dell’ugola rendono la diagnosi possibile spesso anche attraverso il solo esame obiettivo. Pertanto è importante che il pediatra impari a riconoscere tale condizione ricordando che, una volta assicurata la pervietà delle vie aree ed escluso un processo infettivo, il trattamento sarà solo sintomatico e il recupero  completo.

Pediatri inFormazione

cancro

^^ ^ Gilmore T, Mirin M. Traumatic uvulitis from a suction catheter. The Journal of Emergency Medicine 2012; 43(6):e479–e480. Le risposte alle domande sono 1-c; 2-c, 3-d, 4-a.

^^ ^ Wald ER. Uvulitis. In: Cherry JD, Harrison GJ, Kaplan SL et al (Eds). Feigin and Cherry’s Textbook of Pediatric Infectious Diseases, 7th.Philadelphia: Elsevier Saunders, 2014.

Pediatria numero 9 - settembre 2015

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