Pediatria magazine vol 3 | num 11 | 2013

Page 30

Fitoterapia

Donne e omeopatia

Più di 9 milioni di donne italiane hanno acquistato almeno una volta nella vita un medicinale omeopatico, per se stesse o per altri. Più di 7 milioni di donne pensano che i medicinali omeopatici siano efficaci e più di 6 milioni dichiarano di avere fiducia in essi. (Fonte: Donne e omeopatia – ELMA RESEARCH per ONDa).

I benefici di una radice dal sapore pungente Lo zenzero è ingrediente della cucina tradizionale di molti Paesi ed è usato a scopi terapeutici sin dall’antichità

30

Lo zenzero (Zingiber officinalis) è ingrediente di molti cibi e bevande, parte della cucina tradizionale di molti Paesi in diversi continenti ed è usato a scopi terapeutici sin dall’antichità, in particolare nell’ambito della medicina tradizionale cinese e indiana. Gli estratti di zenzero si ottengono dai rizomi secchi e contengono molti principi attivi pungenti, tra cui i più importanti sono i gingeroli che possono essere convertiti in shogaoli e zingerone. In volontari sani l’emivita plasmatica di eliminazione dei metaboliti di gingerolo e shogaolo, con diversi dosaggi di Zenzero, è di 110-130 minuti. Il (6)-gingerolo e lo (6)-shogaolo possiedono numerose attività farmacologiche: tra cui quelle analgesica, antipiretica e di inibizione della sintesi dei trombossani. Studi in vitro suggeriscono che lo zenzero esplichi il suo effetto antinfiammatorio inibendo il metabolismo dell’acido arachidonico con un intervento su lipossigenasi e ciclossigenasi. Oltre alle conferme che derivano dal suo uso millenario ci sono numerose evidenze a sostegno dell’effetto antiemetico dello zenzero nella cinetosi e in altre condizioni cliniche. Il meccanismo alla base di questo effetto non è stato ancora del tutto chiarito e dai vari studi non emergono effetti diretti sul sistema vestibolare o oculomotore, ma le proprietà carminative, adsorbenti, spasmolitiche di questa pian-

ta ne lasciano intuire un effetto diretto sull’apparato gastrointestinale. Numerosi componenti dello zenzero sembra siano in grado di antagonizzare i recettori serotoninergici di tipo 3 (5HT-3), e potrebbero contrastare l’insorgenza di nausea e vomito acuti in corso di chemioterapia con meccanismi analoghi a quelli dei più moderni farmaci antiemetici. Dato confermato dall’effetto significativo nell’animale da laboratorio sulla nausea indotta da cisplatino o ciclofosfamide. Le evidenze sull’uomo per questa azione, anche se promettenti, sono però ancora limitate e i risultati dei diversi studi controversi. Il meccanismo responsabile della disritmia gastrica durante gli episodi di cinetosi non è del tutto chiaro, ma sembra possano essere coinvolte le vie colinergiche, s’ipotizza quindi che lo zenzero pos-

Vitalia Murgia

Pediatra, docente al Master di II livello in Fitoterapia “Sapienza” Università di Roma

sieda effetti anticolinergici. I dati di numerosi studi clinici ne sostengono l’efficacia nel ridurre l’intensità dell’iperemesi gravidica e nel migliorare i sintomi della cinetosi: per quest’ultima soprattutto negli studi che valutavano prevalentemente i sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale. Uno studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo ha dimostrato che il pretrattamento con zenzero di volontari con storia di cinetosi sottoposti a movimento rotatorio protratto ha ridotto la nausea, la tachigastria e la produzione di vasopressina indotte dalla rotazione, aumentando il tempo di latenza prima del­ l’insorgenza della nausea e accorciando il tempo necessario per il recupero. Alcune fonti ne consigliano l’uso solo dopo i sei anni di età, una raccomandazione che appare fin troppo prudenziale alla luce di ciò che è noto sulla sicurezza dello zenzero. Infatti, né l’uso millenario anche a dosi abbondanti come ingrediente nei cibi e come agente terapeutico, né i numerosi trial clinici lasciano emergere alcun problema di sicurezza. Come per molte piante medicinali il suo effetto non è immediato, perciò se ne può consigliare l’uso regolare per qualche giorno prima di intraprendere un lungo viaggio o se il problema si presenta anche nei viaggi brevi, un uso costante per tempi prolungati. 

Pediatria numero 11 - novembre 2013

Pediatria11_p30-31.indd 30

19/12/13 16:47


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Pediatria magazine vol 3 | num 11 | 2013 by Il Pensiero Scientifico Editore - Issuu