ga storia e una tradizione di cui possiamo essere fieri”, può svolgere un ruolo importante, ha detto Corsello ricordando i maestri recentemente scomparsi: Giorgio Bartolozzi, Antonio Cao, Sergio Nordio, Franco Panizon e Luciano Tatò. Ma occorre guardare al futuro, e il futuro sono i giovani pediatri. A loro questo Congresso ha riservato alcune novità: dall’iscrizione gratuita per tutti gli specializzandi dell’Emilia ai premi per i migliori laureati e specializzandi, sino alla sessione interattiva informatizzata per la votazione dei migliori poster. “Intendiamo procedere su questa strada mettendo a disposizione anche i mezzi editoriali della SIP e attraverso iniziative di promozione della ricerca, ambito in cui si giocano le prospettive di crescita e di sviluppo della Pediatria italiana”, ha concluso Corsello.
La lettura inaugurale Segrè: l’ecoPediatria ci salverà Occorre mettere un prefisso alla parola Pediatria, tre lettere soltanto: eco. Il suggerimento-provocazione arriva da Andrea Segré, direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna, nella sua lettura inaugurale. L’ecopediatra è la figura chiave per tornare a stili di vita corretti e per assicurarsi un futuro sostenibile in un contesto in cui la
crisi economica, con la deriva verso il cibo ‘spazzatura’, ha accentuato abitudini alimentari dannose per la salute. “La tendenza derivante dai bilanci famigliari sempre più in rosso”, ha spiegato il docente, “è di consumare sempre meno frutta e verdura, optando per il cosiddetto cibo spazzatura perché è più economico. Senza un cambiamento anche dal punto di vista culturale questa ‘sneak generation’ non ha vie d’uscita”. A pagare il prezzo di una dieta non corretta sono proprio le nuove generazioni. “Il 25% dei bambini tra i 9 e gli 11 anni”, ha sottolineato Segré, “presenta un eccesso ponderale ed il 13% è in sovrappeso”. E “visto che la politica e l’economia non riescono a cambiare le cose, l’unica speranza è rappresentata proprio dai pediatri perché parlano agli adolescenti e soprattutto alle loro famiglie”. L’ecopediatra conosce il rapporto “tra ecologia ed economia” ed è “consapevole del valore che ha la sostenibilità”. Per Segré, insomma, la “base della nostra ripartenza” consiste nelle famiglie e il pediatra entrando nelle singole case assume un fondamentale ruolo di prevenzione per evitare o correggere le cattive abitudini. “Dobbiamo creare”, ha concluso Segré, “una società fondata sull’ecologia economica che è la chiave per un futuro sostenibile e rinnovabile”.
Pediatria numero 6 - giugno 2013
Primo piano / 69° Congresso Nazionale SIP
Regioni del Paese”. Un impegno questo che non può essere solo dei pediatri, ma della società intera. Il Presidente della SIP ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una sinergia d’intenti con gli stakeholder e le istituzioni che ruotano intorno al mondo dei bambini e delle loro famiglie per una società più a misura di bambino, che abbia tra i principali punti: la lotta contro tutti gli inquinamenti; città con spazi sicuri e dedicati ai bambini; un’alimentazione sana dalla promozione dell’allattamento al seno all’equilibrio nutrizionale nelle età successive; stili di vita salutari fatti di educazione alimentare, di attività motoria e sportiva; tutela dei minori da ogni forma di abuso e dipendenza, dal bullismo al rischio di abbandono e povertà. Ma occorre lavorare anche per una Sanità a misura di bambino. La Pediatria deve restare universalistica, occorre inoltre garantire la continuità assistenziale in ospedale e nel territorio, rafforzare e razionalizzare la gestione delle cure in Emergenza e urgenza e l’assistenza ai bambini con malattie croniche, complesse e rare. A ciò si aggiungono il potenziamento dei Centri nascita e delle Terapie intensive neonatali secondo standard validati su tutto il territorio nazionale, ospedali sempre più a misura di bambino, uso dei farmaci in regime di appropriatezza e sicurezza, una maggiore tutela della salute in età evolutiva. “Per fare tutto questo”, ha detto Corsello, “dobbiamo mettere in rete tra loro formazione, ricerca, assistenza, bioetica e qualità. Le aree, le azioni, i contesti, gli attori di questi processi devono mettere insieme protezione della salute, promozione della salute e interventi di prevenzione e dare indirizzi verso il cambiamento”. Ecco che il pediatra sempre più deve occuparsi non solo della salute tout-court, ma della care del bambino. In questo contesto la SIP, “una società con una lun-
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