Molto Meyer vol 1, inverno 2013

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DIARIO DI UN INFERMIERE

Ore 14,30 sono nella stanza 26 degli ambulatori ovali dell’Ospedale Pediatrico Meyer di cui, da tempo, sono coordinatrice infermieristica. Accanto a me c’è la collega Cinzia Neri. È la prima volta che mi trovo in un ambulatorio non per assistere i chirurghi neonatali e pediatrici, ma per ricevere i bambini prenotati che ho assistito durante il loro ricovero. Sento la responsabilità di questo momento, ma avverto anche la consapevolezza di essere – come tutti gli infermieri – protagonista delle cure. Con la collega che mi affianca in questa nuova sfida, abbiamo lavorato sodo per arrivare ad aprire il primo ambulatorio italiano a gestione infermieristica che, per effetto della legge regionale 506, da oggi è Centro di Riferimento toscano per i piccoli pazienti stomizzati. Ma non solo. Il progetto ha come obiettivo quello di seguire il bambino, consigliare e affiancare la famiglia anche dopo il ricovero e l’intervento chirurgico, garantendo un percorso assistenziale completo non solo sotto il profilo medico, ma soprattutto infermieristico. Vogliamo che questo ambulatorio possa rispondere alla preoccupazione di tanti genitori, ovvero quella di non sentirsi abbandonati dopo le dimissioni dall’ospedale. Siamo sicure della nostra professionalità e siamo certe che autonomamente potremo prenderci carico dei pazienti che a noi si rivolgeranno. Siamo le persone giuste, al momento giusto, nel posto giusto. Nella stanza 26 è tutto a posto. Abbiamo controllato e ricontrollato. È il momento. Non ho alcun timore, solo mi sembra un po’ strano essere qui con Cinzia. Sento nelle mani e nella testa la

capacità professionale e umana per affrontare questa esperienza. Vedo entrare un bambino, lo conosco, è con sua mamma. Sicuramente adesso chiederanno del medico. Forse rinunceranno alla prestazione, non è comune rivolgersi a due infermiere. “Buongiorno, prego”, le parlo, attendo. La mamma spiega le problematiche del figlio. Non fa obiezioni e non chiede del medico che fa ambulatorio proprio vicino al nostro. Non batte ciglio sul fatto di avere di fronte due infermiere professionali. Vuole proseguire con noi il percorso iniziato in reparto. Va tutto bene, facciamo al meglio quanto ci viene richiesto, anche le

parole che accompagnano la prestazione sono quelle che confermano il nostro ruolo di infermiere che, nei confini delle nostre competenze, sanno prendersi cura del bambino. Abbiamo rotto il ghiaccio. Solo più tardi, quando mi confronterò con il dottor Bruno Noccioli, il chirurgo neonatale che ha spinto me e Cinzia ad avviare questo progetto, mi renderò conto che questo ambulatorio ne farà di strada. Dai piccoli pazienti stomizzati, l’ambulatorio allargherà la sua attività ai bambini cui garantire tutto il percorso assistenziale post-intervento, provenienti dalla Chirurgia Pediatrica e Neonatale, dal Centro Ustioni e dalla Neurochirurgia. E la pagina di diario che leggete è quella del 10 novembre 2008, data di avvio del primo ambulatorio a totale gestione infermieristica in Italia. •

Paola Tonietti

Paola Tonietti Coordinatore infermieristico, Dipartimento di Neuroscienze, AOU Meyer, Firenze.

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MEYER | INVERNO 2013

Ambulatori ovali


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