Periodico della Parrocchia S. Maria Assunta in Brembate di Sopra Anno XV - N. 83 FEBBRAIO 2023
I Copertina: Fuipiano (BG): Panorama con la luna sopra la Val Taleggio dai Tre Faggi.
IV Copertina: Fuipiano (BG): Tramonto ai Tre Faggi.
Foto: Luca Bonati
Direttore:
Ubbiali don Giacomo Antonio
Direttore responsabile:
Magoni don Mattia
Editore:
Parrocchia S. Maria Assunta, Brembate di Sopra
Stampa:
EQUA - Clusone
Redazione: don Carlo, Chiara, Dario, Marco, Max, Luca, Luciano.
Impaginazione e coordinatore:
Luciano
Foto ed elaborazione foto: Max
Distributore: Luciano
Collaboratori:
p. Gigi Maccalli, don Carlo, sr. Ornella, sr. Nives, Marco Rota, mons. Ubaldo, Africa ‘73, Chiara, Maila, Delia, Sabrina, Stefano, Raide, Marco, Luca, Dario
E-mail: insiemebrembatesopra@gmail.com
Sito web: www.parrocchiabrembatedisopra.it
ABBONAMENTO
Poiché molte persone hanno chiesto chiarimenti su come ricevere a casa il giornalino parrocchiale "Insieme", ecco alcune precisazioni che speriamo possano essere utili.
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2) La quota chiamata "di abbonamento" o "quota annuale" (di euro 15,00) verrà inserita in un’apposita busta distribuita nel mese di Febbraio.
Tale quota si raccoglie “in sacrestia e in Oratorio”.
La quota serve per sostenere le spese di stampa.
Sommario
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI BERGAMO N. 28 DEL 20.10.2008
Editoriale
Vita parrocchiale 15 Anagrafe 18 La voce dell’Oratorio 24 Vita della Chiesa 26 Attualità
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QUARESIMA
E PASQUA: LIBERARE DALLE CATENE
Apochigiornidall’iniziodellaQuaresima,affido alraccontodiunamicomissionarioiltentativo dicogliereinmodorinnovatoilsensodiquesto tempocosìprezioso.ConosciamoqualiimpegniopenitenzecichiedelaChiesaneltempoliturgicocheprecedela Pasqua.IlraccontodiP.Gigiciaiutaacapireilperchéè importanteattraversareestareneldesertodellaQuaresima,ecipermettedigustareilvaloreprofondodelle parolechehannocaratterizzatoilsuorapimento,lasua prigionianeldesertodelMali…parolecheallostesso tempoparlanodinoi,dellenostreschiavitù,dellanostra
3 INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023 EDITORIALE
Editoriale
presuntalibertàedellecatenechenon raramente mettiamo addosso agli altri…forselìstadavveroillavoropiù importanteperchésiarriviallaPasqua facendounverocamminodiliberazione.
“ Come foglia sbalzata dal vento e poi risucchiata da un improvviso turbine, mi ritrovo perduto chissà dove. Attorno a me solo dune ed un assordante silenzio… anche di Dio. Sono prigioniero del Sahara, il grande deserto tutto sabbia, sole e stelle. Perso nei miei pensieri, cerco la risposta ai miei tanti perché.
Una data è impressa a fuoco nel mio cuore: la sera del 5 ottobre 2018, quando vengo incatenato per la prima volta. Una catena di poco più di un metro di lunghezza mi stringe una caviglia, l’altro capo è assicurato alla base di un alberello; due solidi lucchetti chiusi a scatto assicurano la mia immobilità. Per 22 giorni ed altrettante notti sono tenuto in catene in questo covo, nascosto tra arbusti ed alberelli che mi proteggono dal sole. Sono giorni tristi ed amari.
Ma è proprio in questa prova delle catene che il mio spirito si libera. Perché i miei piedi sono incatenati, ma il cuore no. Penso all’espressione del fondatore della SMA, “esseremissionari dalprofondodelcuore”,che adesso acquista nuovo significato nella mia situazione di prigioniero in catene.
Il mio cuore è libero e così la mia preghiera. Pregherò per tutti, farò come santa Teresa di Lisieux. Dal mio io profondo inonderò di preghiera le periferie del mondo, dell’Africa e della missione. Ogni giorno recito il rosario, a cui allego intenzioni per tutti. Prego Maria che scioglie i nodi e a lei affido le tante persone e situazioni di cui è colmo il mio animo e celebro anche la messa in comunione con le comunità cristiane dei villaggi di Bomoanga, che ogni
EDITORIALE
domenica si raccolgono nelle cappelle e nelle chiese per la Liturgia della Parola o per spezzare il pane dell’eucarestia.
Mi è impossibile comunicare e avere notizie. C’è solo deserto attorno a me, terra bruciata che impedisce e scoraggia ogni desiderio di correre nel vento. Ogni giorno l’attesa di una liberazione muore al tramonto e risorge al mattino. Ma finirà anche questa prigionia e la porta della libertà si aprirà, come avviene per ogni guerra e per i suoi luoghi di detenzione forzata.
Il cibo povero e insipido che mi è servito quotidianamente lascerà il posto a piatti più succulenti e le bevande scelte per far festa, come si conviene per la liberazione tanto sperata Suoneranno anche le campane, perché la festa è completa solo quando cielo e terra danzano insieme al ritmo della memoria.
Adesso sono libero, libero per liberare il perdono e spegnere sul nascere ogni inizio di violenza. Sono libero per liberare l’accoglienza e consolare chi è affaticato o oppresso. Sono libero per liberare la parola e dire a tutti di non incatenare mai nessuno “.
P.GigiMaccalli
P Gigi sarà tra noi il 12 febbraio. Il suo libro “Catene di libertà. Per due anni rapito nel Sahel “ (Editrice EMI) è un inno alla speranza e nel suo dispiegarsi diventa un vero e proprio itinerario Quaresimale e Pasquale. Parlerà ai nostri giovani e adolescenti, celebrerà con noi l’Eucaristia. Auguriamo a tutta la nostra comunità che questo tempo prezioso sia davvero la scoperta di essere stati liberati da catene opprimenti per creare catene di libertà tra gli uomini…
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
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CALENDARIO PARROCCHIALE
CATECHESI ADULTI
Mercoledì 8.30 in Parrocchia
* Sono programmati incontri sulla parola di Dio lungo tutto L’ANNO LITURGICO.
CATECHESI RAGAZZI (oratorio)
Martedì 15.00 - 16.00
Sabato 15.00 - 16.00
ADORAZIONE Il Santissimo Sacramento resta esposto ogni Venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 18.00 S. Messa.
FEBBRAIO
2 Giovedì. Presentazione del Signore 27a Giornata mondiale della vita consacrata.
3 Venerdì. S. Biagio, vescovo e martire. S. Ansgario (Oscar), vescovo. Al termine delle messe: benedizione della gola.
5 Domenica V del Tempo ordinario. (Is 58,7-10/ Sal 111/ 1Cor 2,1-5/ Mt 5,13-16)
45a Giornata nazionale per la vita sul tema: “La morte non è mai una soluzione. ‘Dio ha creato tutte le cose perché esistano: le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte’ (Sap 1,14)”.
6 Lunedì. S. Francesco Spinelli, presbitero.
7 Martedì. S.PaoloMiki, presbiteroe Compagni, martiri.
8 Mercoledì. S. Girolamo Emiliani. S. Giuseppina Bakhita, vergine.
10 Venerdì. S. Scolastica, vergine.
11 Sabato. Beata Vergine Maria di Lourdes. 31a Giornata mondiale del malato sul tema: “«Abbi cura di lui». La compassione come esercizio sinodale di guarigione”.
12 Domenica VI del Tempo ordinario. (Sir 15,16-21/ Sal 118/ 1Cor 2,6-10/ Mt 5,17-37)
14 Martedì. Ss. Cirillo, monaco e Metodio, vescovo, Patroni d’Europa.
17 Venerdì. Ss. Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria.
19 Domenica VII del Tempo ordinario (Lev 19,1-2.17-18/ Sal 102/ 1Cor 3,16-23/ Mt 5,38-48)
21 Martedì. S. Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa.
Quaresima
22 Mercoledì. Mercoledì delle Ceneri. Giorno di digiuno e di astinenza. Ore 16.30: In Parrocchia liturgia per i bambini con l’imposizione delle Ceneri.
23 Giovedì. S. Policarpo, vescovo e martire.
24 Venerdì. Giorno di astinenza. Ore 15.00: Via Crucis in chiesa. Ore 18.30: S. Messa in oratorio.
26 Domenica I di Quaresima (Gen 2,7-9;3,1-7/ Sal 50/ Rm 5,12-19/ Mt 4,1-11)
MARZO
3 Venerdì. Giorno di astinenza. Ore 15.00: Via Crucis in chiesa. Ore 18.30: S. Messa in oratorio. Ore 19.00: Cena magra. Ore 20.30: Incontro quaresimale.
5 Domenica II di Quaresima (Gen 12,1-4a/ Sal 32/ 2Tm 1,8b-10/ Mt 17,1-9)
7 Martedì. Ss. Perpetua e Felicita, martiri.
8 Mercoledì. S. Giovanni di Dio, religioso.
9 Giovedì. S. Francesca Romana, religiosa.
10 Venerdì. Giorno di astinenza.
18 Sabato. S. Geltrude Comensoli, vergine. 5
VITA PARROCCHIALE
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
Ore 15.00: Via Crucis in chiesa.
Ore 18.30: S. Messa in oratorio.
Ore 19.00: Cena magra.
Ore 20.30: Incontro quaresimale
12 Domenica III di Quaresima
(Es 17,3-7/ Sal 94/ Rm 5,1-2.5-8/ Gv 4,5-42)
13 Lunedì. Oggi ricorre il 10° anniversario dell’elezione di Papa Francesco (2013).
17 Venerdì. Giorno di astinenza.
Ore 15.00: Via Crucis in chiesa.
Ore 18.30: S. Messa in oratorio.
Ore 19.00: Cena magra.
Ore 20.30: Incontro quaresimale.
18 Sabato. S. Cirillo di Gerusalemme, vescovo e dottore della Chiesa.
19 Domenica IV di Quaresima
(1Sam 16,1.4.6-7.10-13/ Sal 22/ Ef 5,8-14/ Gv 9,1-41)
20 Lunedì. S. Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria.
23 Giovedì. S. Turibio de Mongrovejo, vescovo.
24 Venerdì. Giorno di astinenza. Giornata nazionale di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri.
Ore 15.00: Via Crucis in chiesa.
Ore 18.30: S. Messa in oratorio.
Ore 19.00: Cena magra.
Ore 20.30: Incontro quaresimale.
25 Sabato. Annunciazione del Signore.
26 Domenica V di Quaresima (Ez 37,12-14/ Sal 129/ Rm 8,8-11/ Gv 11,1-48)
31 Venerdì. Giorno di astinenza.
Ore 15.00: Via Crucis in chiesa.
Ore 16.45: Via Crucis a Casa Serena.
Ore 18.30: S. Messa in oratorio.
Ore 19.00: Cena magra.
Ore 20.30: Incontro quaresimale.
APRILE
Settimana Santa
2 Domenica delle Palme e della Passione del Signore (Is 50,4-7/ Sal 21/ Fil 2,6-11/ Mt 26,14-27,6)
VITA PARROCCHIALE
6 Giovedì Santo.
Ore 8.00: Liturgia delle Lodi.
Ore 9.30: Messa crismale in duomo a Bergamo.
Triduo pasquale
6 Giovedì Santo
(Es 12,1-8.11-14/ Sal 115/ 1Cor 11,23-26/ Gv 13,1-15)
Ore 20.30: “Messa nella Cena del Signore” in chiesa. Presentazione degli oli santi, Liturgia della Parola, Lavanda dei piedi, Liturgia eucaristica, Reposizione del Santissimo.
Al termine inizierà l’adorazione eucaristica.
7 Venerdì Santo
(Is 52,13-53,12/ Sal 30/ Eb 4,14-16;5,7-9/ Gv 18,1-19,42)
Ore 8.00: Liturgia delle Lodi. Ore 15.00: Liturgia della “Passione del Signore”. Liturgia della Parola, Preghiera universale, Adorazione della Croce, Comunione. Ore 20.30: Via Crucis. Giorno di digiuno e di astinenza. Giornata mondiale per le opere della Terra Santa.
8 Sabato Santo
Ore 8.00: Liturgia delle Lodi. Ore 15.00: Omaggio floreale a Gesù e benedizione delle uova.
8 Sabato. Risurrezione del Signore (Gen 1,1-2,2/ Sal 103/ Gen 22,1-18/ Sal 15/ Es 14,1515,1/ Sal da Es 15,1-8/ Is 54,5-14/ Sal 29/ Is 55,1,11/ Sal da Is 12,2-6/ Bar 3,9-15.32-4,4/ Sal 18/ Ez 36,16-17.1828/ Sal 41/ Rm 6,3-11/ Sal 117/ Lc 24,1-12)
Ore 21.00: Veglia pasquale nella notte santa. Liturgia della Luce, Annuncio pasquale, Liturgia della Parola, Liturgia battesimale, Liturgia eucaristica.
9 Domenica. Pasqua di Risurrezione.
(At 10,34.37-43/ Sal 117/ Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8/ Gv
20,1-9)
S. Messe secondo gli orari festivi.
CONFESSIONI PER LAPASQUA
Mercoledì 5 aprile 2023
Ore 15 – 18
Venerdì 7 aprile 2023
Ore 9 – 12 e 17 – 19
Sabato 8 aprile 2023
Ore 9 – 12 e 15 - 18
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
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Cronaca parrocchiale
a cura di d. Carlo
27 novembre. Domenica. Inizia l’Avvento. La concomitanza del fatto che il Natale quest’anno sia caduto di domenica, ha fatto sì che il tempo forte dell’Avvento sia durato quattro settimane esatte. È una circostanza abbastanza rara. Se lo sottolineo è perché questo ha dato la possibilità di un tempo maggiore di preparazione alla grande solennità. Il cammino è stato scandito dal segno della corona dell’Avvento, posta in bella mostra sul presbiterio. È stato dato spazio all’ascolto e al commento della Parola di Dio in tutte le messe feriali. La liturgia, infatti, conduce passo dopo passo, alla piena
aiutare i sacerdoti durante la distribuzione della comunione durante la messa, portano la comunione nelle case degli infermi e degli anziani che non riescono più a partecipare alla messa. La loro visita, però, non si limita al momento, pur importante, della comunione, ma continua molto spesso con il conforto del colloquio con questi nostri fratelli e sorelle che non di rado aspettano questa visita per poter incontrare qualcuno al di fuori della cerchia dei familiari per poter scambiare quattro parole, magari davanti ad un caffè e a qualche biscotto, presentati con un largo sorriso.
8 dicembre. Giovedì. Immacolata Concezione della B.V. Maria. Giornata dell’adesione all’Azione Cattolica.
La messa delle ore 7.30 è stata animata dal Gruppo di Azione Cattolica che, come ogni anno, ha rinnovato l’adesione. La benedizione delle tessere è solo il segno di un impegno ben più importante: la propria testimonianza cristiana nella vita di tuti i giorni. Come Maria Immacolata ha seguito il Signore nel portare a compimento la missione per la quale era stata chiamata, così ciascuno di noi è chiamato a vivere la propria fede nelle varie situazioni che la vita ci propone. E tutto questo in un ambito sociale molto diverso rispetto ai tempi in cui l’Azione Cattolica è nata, quando tutta la società poteva essere definita “cristiana”. Oggi la testimonianza si è fatta più difficile, ma appunto per questo deve essere più coraggiosa.
9 dicembre. Venerdì. Concerto natalizio. Serata natalizia quella di venerdì 9 dicembre. Nella nostra chiesa parrocchiale si è svolto il Concerto di Natale con finalità benefiche, organizzato dall’Associazione “Giovani&Musica”. Il Coro dell’Associazione “cure palliative Kika Moioli dell’hospice di Bergamo”, diretto dal maestro Damiano Rota. Il programma, molto gradevole, presentava canti religiosi, molti dei quali di carattere na-
comprensione del significato di questo tempo forte, aiutandoci ad entrare in piena comunione con il Signore che si è incarnato per noi.
Ogni mercoledì i ragazzi sono stati invitati, quelli delle media al mattino prima di entrare a scuola, quelle delle elementari nel pomeriggio al termine delle lezioni, all’oratorio per un momento di preghiera insieme. Per gli adulti è stato proposto un momento di catechesi, sempre al mercoledì, dopo la messa del mattino. Per gli adolescenti e per i giovani sono stati programmati incontri in altri momenti della settimana. Il tutto per aiutare ad entrare in piena sintonia con l’attesa del Natale.
7 dicembre. Mercoledì. Mandato ai ministri straordinari dell’Eucaristia. Un appuntamento diventato ormai tradizionale è quello della messa vespertina della vigilia della solennità dell’Immacolata, durante la quale sono invitati i ministri straordinari dell’Eucaristia per il mandato. È un servizio assai prezioso quello che viene loro richiesto. Oltre ad
talizio, per restare in tema. La serata è stata molto bella e apprezzata da un pubblico particolarmente numeroso che non ha mancato di far sentire la propria approvazione.
11 dicembre. Domenica. Giornata del Seminario. Per parlarci del Seminario e della vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa, domenica 11 dicembre è tornato nella nostra comunità don Andrea, il giovane diacono che ha
7 INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023 VITA PARROCCHIALE
prestato il suo servizio nel nostro oratorio per due anni prima di essere mandato nella comunità di Azzano San Paolo. La sua presenza e la sua parola ci hanno aiutato a riflettere sulla necessità di una continua preghiera a sostegno delle vocazioni. La nostra epoca presenta, tra i tanti problemi che assillano la vita della Chiesa, anche quello della scarsità di vocazioni sia sacerdotali che religiose.
Proprio per sensibilizzare i fedeli sulla necessità della preghiera per il Seminario e per il suo sostegno anche dal punto di vista economico, ogni anno si celebra in tutte le parrocchie questa importante giornata.
Celebrazioni natalizie.
Preceduta dalle giornate dedicate alle confessioni, la celebrazione della solennità del Santo Natale è incominciata nel vespro della vigilia con la santa messa alle ore 16.30 nella cappella di Casa Serena per gli ospiti e il personale. In parrocchia si è scelto di seguire le indicazioni della liturgia. Alle ore 18.00 abbiamo celebrato la Messa della Vigilia, messa di Natale a tutti gli effetti, che, però, ancora risente dell’attesa dell’imminente nascita di Gesù. Alla messa, caratterizzata da un clima sobrio e gioioso, ha partecipato un notevole numero di fedeli, tanto che la chiesa era completamente piena. Alle ore 21.30, un po’ prima della tradizionale mezzanotte, è stata celebrata la Messa nella Notte, con il racconto della nascita di Gesù. A questa celebrazione, aperta a tutti, hanno partecipato, in particolare, gli adolescenti e i giovani, che hanno anche contribuito all’animazione liturgica specialmente con il canto. Durante il canto del Gloria è stato presentato il Bambino, nella culla posta sotto l’altare.
All’alba del giorno di Natale è stata celebrata la Messa dell’Aurora, nella quale la Parola di Dio dà risalto ai pastori che si recano a Betlemme per vedere il Bambino annunciato dagli angeli. Durante il resto della solennità è stata celebrata la Messa del Giorno, nella quale siamo stati invitati a meditare sulla bellezza e sulla grandezza del mistero dell’Incarnazione. Le varie celebrazioni sono state particolarmente frequentate anche perché la solennità del Natale rimane sempre, anche in tempo di secolarizzazione, molto sentita. Anche nelle messe di lunedì 26 dicembre, ricordando la figura di Santo Stefano, si è continuata la gioia natalizia.
Durante a messa vespertina di sabato 31 dicembre, molto partecipata, si è ringraziato il Signore per tutto quanto ci ha donato lungo l’anno che stava per finire. L’augurio che il nuovo anno sia migliore di quello che si conclude porta in sé anche l’idea che la vita sia piena solo di cose negative, dimenticando le tante cose belle e positive che fanno parte della vita di ogni persona. Dopo la comunione, con un breve momento di adorazione e benedizione eucaristica, si è reso grazie per i benefici ricevuti, accompagnati dallo sguardo materno di Maria che raccoglie le paure e le speranze di un nuovo inizio.
Tra i tanti motivi che accompagnano l’inizio del nuovo anno c’è la preghiera per la pace nel mondo. Quest’anno, in particolare, la preghiera per la pace si è fatto più necessaria a causa dei venti di guerra che sono tornati a spirare sulla nostra Europa. Nel pomeriggio, in chiesa parrocchiale, si è svolta l’adorazione eucaristica per chiedere al
Signore il grande dono della pace per tutto il mondo.
6 gennaio. Venerdì. Preghiera con i Magi. Nel pomeriggio della solennità dell’Epifania si è riproposta la rappresentazione dell’arrivo del Magi. Non si è tornati ancora al corteo dei pastori che, prima della pandemia, partivano dell’oratorio per raggiungere la chiesa. I bambini si sono radunati in chiesa con i loro genitori. I Magi hanno portato i loro doni alla Santa Famiglia, seguiti dai doni dei bambini per le missioni e per le necessità delle persone meno fortunate. La celebrazione, anche se molto semplice, non ha mancato di presentare il suo volto gioioso.
Al termine si è svolta la premiazione del Concorso Presepi, organizzato dai ragazzi di prima media.
8 gennaio. Domenica. Ringraziamento per i bambini battezzati durante l’anno.
Un buon gruppo di famiglie che durante lo scorso anno hanno portato i loro bambini in chiesa per ricevere il battesimo, si sono ritrovate durante la messa delle 11.30 di domenica 8 gennaio, festa liturgica del Battesimo di Gesù. Il momento del rinnovo della fede e l'offertorio hanno ribadito il desiderio di queste famiglie di continuare a camminare nella via della fede con i loro bambini. Al termine della messa le famiglie hanno portato a casa un piccolo segno che ricorda e invoca la protezione degli angeli sulle nostre famiglie.
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VITA PARROCCHIALE
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
Consiglio Pastorale Parrocchiale
Alle ore 20.30 del 19/01/2023 si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale presso l’Oratorio.
Argomenti all’ordine del giorno:
1.Preghiera iniziale (preghiera per l’unità dei cristiani).
2. Punto della situazione delle 5 commissioni: punti di forza e criticità. Momento di confronto.
3. Presentazione della settimana di S. Giovanni Bosco e del progetto Oratorio.
4. Varie ed eventuali * * *
1) L’incontro ha inizio con la recita della preghiera, che prende spunto dalla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che va dal 18 gennaio, memoria liturgica della Cattedra di San Pietro, al 25 gennaio, giorno in cui la Chiesa ricorda la conversione di San Paolo. La Settimana di preghiera è il momento più adatto perché i cristiani riconoscano che le divisioni tra le chiese e le confessioni non sono poi tanto diverse dalle divisioni all’interno della più ampia famiglia umana. Pregare insieme per l’unità dei cristiani ci permette di riflettere su ciò che ci unisce e di impegnarci a combattere la divisione della famiglia umana.
Signore Gesù, che alla vigilia di morire per noi hai pregato affinché tutti i tuoi discepoli fossero perfettamente uno, come Tu nel Padre tuo e il Padre tuo in Te, facci provare dolorosamente l’infedeltà delle nostre disunioni. Donaci la lealtà di riconoscere e il coraggio di rigettare quanto si nasconde in noi di indifferenza, di sfiducia e perfino di reciproca ostilità. Concedici di ritrovarci tutti
in Te, affinché, dai nostri cuori e dalle nostre labbra, salga incessantemente la tua preghiera per l’unità dei cristiani, quale Tu la vuoi, con i mezzi che Tu vuoi. In Te che sei la carità perfetta, facci trovare la via che conduce all’unità, nell’obbedienza al tuo amore e alla tua verità. Amen!
Abbé
Paul Couturier
2) Il Parroco intende verificare il cammino svolto dalle commissioni e invita i referenti a relazionare sull’andamento dei lavori.
Gruppo Fragilità:
Relaziona Pietro Ghezzi, il quale informa che inizialmente si è approfondito il significato di „fragilità”, per poi passare all’individuazione delle situazioni di fragilità esistenti sul territorio. Data la presenza della Casa di Riposo, si è focalizzata l’attenzione verso le esigenze delle persone anziane ed ai servizi esistenti, quali la „custodia sociale”.
Gruppo Relazioni e Famiglie:
Relaziona Gregna Manuel: i primi incontri hanno avuto lo scopo di approfondire la conoscenza reciproca. L’intento è di intercettare le famiglie a cui vengono somministrati i Sacramenti e incontrare le coppie che seguono il corso dei fidanzati. Pur contando sulle conoscenze e professionalità dei componenti del gruppo, sarebbe utile dedicare del tempo ad una formazione specifica sulle tematiche e politiche familiari, partecipando ad es.agli incontri dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia.
Gruppo Cittadinanza:
Relaziona Testa Giulia: informa che il gruppo è in una fase iniziale di individuazione degli ambiti di competenza, dovendo confrontarsi con le diverse realtà associative locali.
Gruppo Liturgia:
Relaziona Cattaneo Marco: Sono state prese in esame alcune pratiche liturgiche che, causa la pandemia, sono state accantonate, quali la preparazione delle famiglie al Battesimo, la preparazione della festa dell’Epifania, con l’intento di valutare il ripristino di alcune modalità operative.
Sono emerse in ambito liturgico alcune proposte concrete che verranno sottoposte al vaglio del Parroco
Gruppo Formazione alla Fede Relaziona Rota Martir Nicola: il lavoro di approfondimento si è concentrato essenzialmente sui progetti educativi e di formazione cristiana dell’Oratorio e sulla valutazione dei gruppi e delle persone che lo frequentano.
Il Parroco esprime parole di apprezzamento sul lavoro fin qui svolto, riconoscendo i tratti di un cammino di fraternità, nell’intento di tenere viva la comunità parrocchiale.
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Suggerisce di individuare un referente per ogni gruppo, di selezionare le iniziative più significative, anche per abituare la comunità ai cambiamenti, di redigere un verbale a memoria del cammino svolto.
Alla commissione Fragilità suggerisce di valutare le iniziative già in atto dal gruppo Caritas e alla commissione Cittadinanza di ritrovarsi per cominciare a valutare le dinamiche all’interno del territorio riguardanti le Associazioni e il rapporto con il Comune.
Viene poi presentata la nuova composizione del Consiglio per gli Affari Economici.
Viene presentato il programma delle iniziative per la Festa di San Giovanni Bosco, a partire dal 29 gennaio e fino al 5 febbraio, ricco di attività ricreative e di riflessione.
La festa di San Giovanni Bosco è l’occasione per presentare il progetto di restyling degli spazi esterni dell’Oratorio, denominato „Il cortile dei sogni”.
Il cortile è il luogo privilegiato dal santo per l’incontro e la relazione tra l’adulto e il ragazzo: è una delle risposte più efficaci all’eterno problema che attraversa tutta la storia delle relazioni tra vecchie e nuove generazioni. San Giovanni Bosco aveva capito che per
Carissimi amici e benefattori di Brembate
Sopra,
riceverò nei prossimi giorni la somma delle offerte da tutti voi devolute in occasione del Santo Natale.
educare si deve sudare, impolverarsi assieme ai ragazzi.
L’Oratorio di Brembate di Sopra, inaugurato nel 1993, compie 30 anni ed è giunto il tempo di rivedere alcuni suoi spazi per adeguarli alle esigenze attuali.
In questi ultimi mesi un’equipe di esperti e professionisti ha redatto un progetto che prevede la realizzazione, al posto dell’attuale campo di calcio, di un campo di calcettto sintetico a 5, la messa in sicurezza dell’area gioco dei bambini e il rinnovamento dell’area restante che potrà essere adibita a diversi scopi aggregativi, compatibilmente con le risorse disponibili.
Il progetto sarà presentato alla comunità il 31 gennaio prossimo.
Verrà usata per la Missione di cui, con alcune consorelle, condivido la povertà e i tantissimi bisogni. Anche quest’anno la vostra generosità si è mostrata grande e darà un po’ di sollievo a questa gente disperata. In particolare potremo acquistare del grano, perché mai come negli ultimi giorni abbiamo visto persone in ginocchio per implorarne una manciata.
Il Signore vi ricompensi abbondantemente per il bene che grazie a voi riusciremo a fare.
Nelle nostre preghiere ci sarà un ricordo e un posto speciale per voi.
Grazie con tutto il cuore.
Suor Ornella Rotasperti
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023 VITA
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PARROCCHIALE
Comboni Missionary Sisters
P.O. Box 4748AddisAbaba
14 Gennaio 2023
“Torno tra voi per non più cessare di essere vostro.
Il sole e la pioggia, il sano e il malato, il piccolo e il grande mi troveranno sempre disponibile per i vostri bisogni”
St. Daniele Comboni
Noi iniziamo un cammino, voi siete la forza della nostra speranza!!!
Dear amici di Brembate,
È con cuore gonfio di gioia che vi scrivo dopo aver ricevuto la confermadapartediMarcoRota,orachesonospentelelucidellefestività,dellavostragenerosacollaborazione,edonazione,del ricavatodellavisitaalpresepe.
È per mezzo vostro che continueremo a portare avanti questo preziososervizioaifratelli/sorellediquestopopolo.
Chi vede le piaghe di Gesù risorto vede le piaghe dell’umanità da far risorgere.
Sono certa che il Signore della vita si è già fatto presente a voi con la celebrazione del Natale, donandovi la sua gioia. Io qui, sono e mi sento e preformo un ruolo di semplice cinghia di trasmissione.
Grazie che camminate dandomi la mano. Il Signore che tutto sa e tutto vede, benedica ogni vostro operato. Io credo che un giorno noi ci reinventeremo come esseri d’amore, di fraternità, di cura e di spiritualità. Dobbiamo alimentarlo questo sogno, e insieme costruirlo. In caso contrario il sogno non si realizzerà mai. Certo servono gli architetti, ma poi anche gli artigiani che tentano come noi di costruire la pace e la cultura di pace dal basso.
Grazieper lavostrapreziosaamicizia: èlapreghieracheunisce tutti,chi prega e chi non prega, chi prega in un modo echiin un altro.Amiciziaecompassione sonoquellelucicheci conducono oltrele povertà, le miserie, gli smarrimentidel quotidiano: alcuni danno all’amicizia e alla compassione il nome di Dio, altri le accolgonocomeilmaggiorbenedellavita.Dobbiamoricordareche
Gesù hadetto:“daquestotutti sapranno che voi siete miei discepoli:seaveteamoregliuniversoglialtri”enon“setuttivoirecitate lo stesso Credo”. Il nostro compito non è quello di trovare il nome corretto per Dio, ma imparare ad ascoltare e valorizzare i molti Nomi, e nello stesso tempo rispettare le molte persone che nominano…ilNome.
Grazieperchériusciteafarcamminareisognienonfermarli… Grazie perché siete persone di compassione, toccati dalla vita oppressa di molti, dalle schiavitù di oggi, dalle piaghe sociali, dalla violenza, dalle guerre e dalle enormi ingiustizie subite da tanti poveri che vivono sulle sponde di questa “terra comune.”
La Nostra missione ha bisogno di essere ricomposta e tante riparazioni da farsi, specialmente un asilo dove hanno dato fuoco e distrutta la pompa del pozzo che dava
acqua a tutto il villaggio. Useremo di questa donazione per dare inizio al lavoro. (Vedi foto)
GRAZIE A TUTTI VOI!!!! Sinceramente Sr. Nives Battaglia
Presepe parrocchiale 2023
Anche quest’anno ho realizzato un presepe, che ricorda il passato di Brembate.
La cascina Valsecchi fa parte del vissuto di noi brembatesi di una certa età … quando in paese ci si conosceva quasi tutti. Il mio ricordo di questa cascina è legato al passaggio per andare in colonia, dove si lanciavano i sassi nella “Mida del rüt nelle boase …” che tradotto significa che si lanciavano sassi dove c’erano gli escrementi delle mucche; facevamo grandi corse per dissetarci nella sorgente che sgorgava nel prato.
Con piacere ho avuto molti complimenti da persone che ricordavano i tempi passati, e pure da chi non aveva mai visto la vecchia cascina.
Ringrazio tutti coloro che sono passati per una visita e per l’immancabile offerta per le nostre missionarie zia Suor Ornella, missionaria in Malawi e Suor Nives, missionaria in Etiopia.
Abbiamo raccolto 2.410 €. Saranno consegnati 1.500€ in Malawi, 500 € in Etiopia, 100€ in parrocchia come rimborso spese e 310€ come fondo cassa per il prossimo presepe.
Un caloroso ringraziamento a tutti, ci ritroveremo il prossimo anno.
Ringrazio chi si è prestato ad aiutarmi. Cordiali saluti.
Rota Marco
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VITA
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
PARROCCHIALE
Spessissimo si sente questa affermazione: “Ho una croce che non mi dà pace!” Qualcuno la porta con rassegnazione: “Purtroppo questa è la vita!”. Altri vivono la propria croce con lamenti, rabbia, disperazione: “Non ce la faccio più!”. Altri ancora se la prendono con Dio, Lo sentono lontano, indifferente, o punitivo.
Allora: “Perché la croce?”, ci si chiede. E si desidera una risposta. Il medico, il filosofo, lo psicologo e altri ancora, danno una risposta e la basano sulla scienza e anche sul buonsenso. Quella del cristiano ha qualcosa di più, basandola sull’invito a guardare in Alto, a Dio. Lui non è assente, disinteressato, tantomeno punitivo; Lui è Padre, un vero papà che guarda e vede noi con occhi pieni di amore. Sempre e comunque!
Talmente è interessato a noi da mandarci addirittura suo Figlio, a condividere pienamente la nostra condizione umana, tanto precaria e tanto chiusa a Lui e a tutti. E Gesù, con la sua parola e la sua testimonianza concreta arriva ad ogni cuore, illuminandolo e sorreggendolo sul misterioso, ma prezioso valore della croce. E difatti non solo passò “beneficando e sanando tutti”, ma realizzando su di Sé la sua frase: “Non c’è più grande amore che dare la vita per ogni fratello”. Eccolo crocifisso!
La croce quindi, quella di Gesù e quelle nostre, ogni croce, piccola o grande, non è solo sofferenza, ma anche invito chiaro all’apertura, al dono, alla disponibilità verso i fratelli, fino all’abbraccio con Dio che è AMORE. Ecco come Mons. Tonino Bello, Vescovo di Molfetta (morto nel 1993 a soli 58 anni) da tutti considerato santo, illumina il mistero di ogni croce.
Collocazione provvisoria
Scrive Mons. Tonino: In un locale della sacrestia del
Duomo di Molfetta c’è un crocifisso in terracotta con un cartoncino “Collocazione provvisoria”, forse in attesa di migliore destinazione. Per me non c’è formula migliore per definire la croce: la mia, la tua e non solo quella di Cristo. “Provvisoria”. Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo tu che provi i rimorsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi il calice amaro dell’abbandono. Non imprecare, sorella che ti vedi distruggere giorno dopo giorno dal male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non abbatterti, fratello povero che non sei calcolato da nessuno e che non sei creduto dalla gente. Coraggio! La tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”. Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce. C’è una frase immensa che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. “Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra”. Forse è la frase più scura della Bibbia. Per me è una delle più luminose della Bibbia. Dalle dodici alle tre! Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota! Dopo le tre ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio. Coraggio allora, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce. C’è anche per te una pietà sovraumana.
Ecco già la mano forata di Gesù che schioda dal legno la tua. Ecco un volto amico, intriso di sangue e coronato di spine, che sfiora con un bacio la tua fronte febbricitante. Ecco un grembo dolcissimo di donna (Maria) che ti avvolge di tenerezza. Tra quelle braccia materne ti svelerà, finalmente, tutto il mistero di un dolore che ora ti sembra assurdo. Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco il buio cederà posto alla luce, il sole di Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga. Auguri!!!
Mons. Ubaldo Nava
“Ho una croce da portare!”
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VITA
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
PARROCCHIALE
Gruppo Missionario
“Il Signore ama chi dona con gioia” e noi sappiamo che tutti coloro che ci sostengono in vari modi, lo hanno fatto di cuore e il miglior ringraziamento, oltre che da noi e dai nostri missionari, viene proprio dal Signore. Il ricordo va innanzitutto a coloro che in questo ultimo anno ci hanno lasciati: Gabriella Turani, membro attivo non solo del nostro gruppo, ma della comunità intera e Maggioni Pierino, Tintori Mario, Bosoni Riccardo, Defendente Rota con la moglie Carla che in passato hanno fatto parte del nostro gruppo. Loro sono arrivati alla meta, a noi tocca ancora un po’ di cammino, ma siamo certi che ci accompagnano con la loro preghiera.
Ci piace ricordare che tra i nostri benefattori, ci sono famiglie che anziché scambiarsi regali per le feste, o in occasione di lutti, decidono di fare un’offerta per chi è bisognoso; anche i nostri Alpini hanno incluso il nostro gruppo tra coloro che hanno beneficiato delle loro raccolte fondi e a loro come a tutti quelli che con le piccole o grandi offerte, con la partecipazione alle ancora limitate iniziative, il dono di oggetti per i banchetti, ci consentono di sostenere i progetti dei nostri missionari, va il nostro più sentito ringraziamento. Vogliamo anche dire quanto ci faccia piacere la collaborazione con alcuni gruppi parrocchiali, catechisti, cori, Caritas, Gruppo famiglie, Oratorio, perché uniti, ma ognuno con la propria specificità e con l’aiuto dei nostri sacerdoti e suore, contribuiamo a costruire e testimoniare la comunità dei credenti. Nel 2022 è anche cessato per suor Eleonora Rota Sperti il periodo di 12 anni di missione in Malawi, la ringraziamo per la sua opera e siamo sicuri che continuerà a essere vicina spiritualmente alla sorella e a tutti i missionari. Chiediamo a tutti una preghiera per coloro che sono in prima linea nell’impegno dell’annuncio, in particolare per suor Ornella e suor Nives, il Signore le accompagni nel loro cammino e chiami ancora nella nostra comunità ragazze e ragazzi che si mettano alla sua sequela.
Come sapete o potete intuire dal nome del nostro gruppo “Africa 73”, quest’anno celebreremo 50 anni di attività. Sono stati anni ricchi di attività, di sensibilizzazione, di preghiera, anche di difficoltà e tante sono state le persone che sono passate e hanno dato il loro contributo affinché non si spegnesse nella nostra comunità la fiamma della missionarietà, vedremo come celebrare questo traguardo, nel frattempo, con la fine delle restrizioni dovute alla Pandemia, speriamo di riprendere quelle attività che ci consentivano di avere maggiori entrate, da qui l’invito a partecipare alla vita del nostro gruppo, portando nuove idee e nuove forze, perché l’età media dei nostri componenti è alta e gli acciacchi si fanno sentire. Vi aspettiamo!!
Ancora grazie a tutti.
Alcune informazioni.
Gruppo AFRICA ‘73
Per chi intendesse effettuare delle offerte per i nostri missionari, di seguito riportiamo alcune delle possibili modalità:
Versare sull’IBAN: IT56 Q 05034 52660 000000010134
intestato alla: Parrocchia di S. Maria Assunta in Brembate di Sopra causale versamento: Offerta al gruppo missionario
A breve mani ai componenti del Gruppo AFRICA ’73
Contatti: Fiorenza: Cell. 327.733.1280
Ivonne: Cell. 349.386.3960
Piero: Cell. 347.453.9986
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INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023 VITA PARROCCHIALE
Bilancio Entrate/Uscite per l'anno 2022
Gruppo "AFRICA '73"
VITA PARROCCHIALE
N. 83 FEBBRAIO 2023
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Entrate
Totale
31/12/2021 € 3.190,24
Associazione
€ 500,00 Offerta Dal Presepe Storico
€ 500,00 Offerta N.N € 135,47 Offerte Varie € 776,50 Offerte Parrocchia S. Maria Assunta erogazione per le Missioni € 1.400,00 Offerte Salvadanaio Oratorio per le Missioni € 45,71 Ricavo Banchetti
€ 738,37 Ricavo Raccolta adesioni per
C.M.D./commercianti € 370,00 Totale Entrate € 7.656,29 Uscite Adozione Bambina
Namwera in Malawi € 400,00 Adozione Bambina
in Eritrea € 320,00 Banca Competenze € 22,00 Banca Commissione Bonifici € 12,50 Contributo Consegnato
C.M.D./commercianti € 370,00 Donazione Padre Leonardo Battaglia € 500,00
Padre Leonardo Battaglia
€ 250,00 Donazione Suor Nives Battaglia € 1.000,00 Donazione Suor Nives
€ 250,00 Donazione Suor Ornella
€ 2.000,00
Periodico
Missionari € 58,20 Totale Uscite € 5.182,70
Totale
€ 2.473,59
Saldo
in cassa
Offerta
Nazionale Alpini Sezione di Bergamo, gruppo di Brembate di Sopra
Natale 2021 di Marco Rota
Comm. Equo Solidale "MASCOBADO" e "LIBERA"
Kit di Natale
"Lidia Jafary", a
"Suzi Misghina"
al C.M.D. per Kit di Natale
Donazione
(dal Presepe Storico Natale 2021)
Battaglia (dal Presepe Storico Natale 2021)
Rota Sperti
Spedizione
"Insieme" per i
Saldo
in cassa 31/12/2022
Maternità
Domenica 5 febbraio celebriamo in tutta Italia la Giornata per la Vita. Abbiamo pensato di chiedere a Chiara, che da anni collabora con il notiziario parrocchiale e che è appena diventata mamma di una splendida bambina, di provare a descriverci come ha accolto questo grande dono e come è cambiata la sua vita.
Un mese è passato da quando sei venuta al mondo. Eri nelle nostre vite già da molto tempo prima, ma in questo tuo primo mese di vita fuori dalla mia pancia hai portato un tornado di emozioni a me, al tuo papà e alle nostre famiglie.
Anagrafe
BATTESIMI
I primi giorni a casa dopo il nostro soggiorno in ospedale sono stati travolgenti: non sembrava vero di essere in tre sotto lo stesso tetto, specialmente nei giorni lieti del Natale.
I tuoi primi pianti sono stati fonte di grande agitazione per me: ancora incapace di comprenderne la causa, nel dubbio ti ho "attaccata" a me praticamente di continuo, fino a quando entrambe non abbiamo preso un ritmo più sostenibile.
Tuttora fatico a sentirti piangere e mi devo trattenere dall'accorrere a consolarti ad ogni tuo minimo vagito.
Ma ogni giorno che passa tu cresci e fai progressi: e quando la notte ti guardo dormire, penso che sei il più grande dono che potevamo ricevere dalla vita. Si dice che quando nasce un bambino nascono anche una mamma e un papà: è vero, susciti in noi un sentimento potentissimo, un desiderio di cura mai provato prima. Una forma di legame nuova, che fa sentire ebbri d'amore e disposti a tutto pur di proteggerti.
Grazie Anna per essere arrivata.
Grazie Signore per avercela mandata. Grazie ai nostri angeli in cielo per esserci stati sempre. Chiara
ANAGRAFE
SANA NICOLÒ di Francesco e di Fumagalli Sonia nato a Bergamo il 18.08.2022 battezzato il 11.12.2022
MONTILII JESSICA di Riccardo e di Bendotti Vanessa nata a Stoccarda l’8.10.2022 battezzata il 21.12.2022
GAMBA GIORGIA MARCELLA di Omar e di Finazzi Valentina nata a Bergamo il 19.09.2022 battezzata l’8.01.2023
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
15
FUNERALI
GAMBA ADRIANO di anni 85 morto il 29 novembre.
MACONI GIUSEPPE di anni 93 morto il 10 dicembre.
ZUCCHELLI GIACOMO di anni 89 morto il 4 dicembre.
BELOTTI SALVATORE di anni 82 morto l’11 dicembre.
TIRONI GIANCARLO di anni 76 morto il 4 dicembre.
GALBIATI FRANCESCO di anni 88 morto il 12 dicembre.
BATTAGLIA DOMENICO di anni 94 morto l’8 dicembre.
SCUDELETTI MARIA ved. Rotini di anni 86 morta il 15 dicembre.
PIAZZALUNGA
GEORGIEV VIRGINIA in Giacometti di anni 90 morta il 09 dicembre.
MAZZOLENI CARLA ved. Rota di anni 80 morta il 21 dicembre.
ANAGRAFE
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
16
PICCOLI MARCO di anni 80 morto il 25 dicembre.
MINOTTI SEVERINO di anni 87 morto il 14 gennaio.
LOCATELLI CLAUDIO di anni 83 morto il 31 dicembre.
DONGHI AGOSTINO di anni 87 morto il 14 gennaio.
PAPINI GIUSEPPE di anni 86 morto il 6 gennaio.
COLOMBANI CECILIA in Rota di anni 77 morta il 17 gennaio.
CROTTI OSANNA in Cisana di anni 74 morta l’8 gennaio.
SIZZI AGNESE ved. Preda di anni 95 morta il 20 gennaio.
PAPINI LORENZA ved. Vavassori di anni 88 morta l’11 gennaio.
CORDONI ESTER ved. Mazzoleni di anni 87 morta il 22 gennaio.
ANAGRAFE
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
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18 INSIEME
LA
DELL’ORATORIO
N. 83 FEBBRAIO 2023
VOCE
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VOCE DELL’ORATORIO
20 INSIEME
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VOCE DELL’ORATORIO
21 INSIEME
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VOCE DELL’ORATORIO
22 INSIEME
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VOCE DELL’ORATORIO
23 INSIEME
LA
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VOCE DELL’ORATORIO
Qualche pensiero su Benedetto XVI
Cari amici di Brembate (e dintorni), come sapete lo scorso 31 gennaio è morto il Papa Emerito Benedetto XVI. Ratzinger, per usare il suo cognome giusto, ha condotto la Chiesa ufficialmente per otto anni, dopo la morte del suo predecessore, il Grande Giovanni Paolo II, prima delle sue dimissioni, che hanno aperto di fatto le porte del Conclave ed hanno permesso l’elezione dell’attuale Papa Francesco. Cose che già sapete, me ne rendo conto, ma che mi sembrano utili da ricordare. In queste semplici righe voglio condividere alcune riflessioni a voce alta su Benedetto XVI (o B16, come l’ho sempre chiamato scherzosamente a scuola …). E se Ratzinger è B16, Wojtila è GP2 e Francesco F1 … ovviamente. E il nostro Papa Giovanni da Sotto il Monte? G23!
Le coordinate
Ogni Papa una sigla, potrebbe dare fastidio a qualcuno, magari sembrare irrispettoso nei confronti di una figura così importante non solo per la Chiesa, ma anche per il mondo. In fondo stiamo parlando del Vicario di Cristo, mica di noccioline. Mi scuso quindi anticipatamente se con il mio modo di fare possa aver offeso la sensibilità di qualcuno, ma a me piace pensare che queste sigle siano coordinate. Un po’ come nel gioco “Battaglia navale”. Ogni Pontefice (io per ora nella mia vita ne ho conosciuti cinque) ci indica le sue coordinate per imparare ad amare il Signore e cerca di usarle per colpire il nostro cuore e rivolgerlo verso il Vangelo, verso Gesù. Quando B16 si è presentato alla Piazza di San Pietro e al mondo intero dopo la sua elezione ha esordito dicendo di essere “Un umile operaio nella vigna del Signore”. Ecco la prima coordinata! Un nuovo Papa, già a difesa della Dottrina cattolica per molti anni e braccio destro del suo predecessore, figura di spessore all’interno della Teologia e della religione cristiana cattolica, inizia il suo percorso nel gradino più alto della gerarchia della Chiesa definendosi un servo umile. E ricordando anche a noi l’importanza dell’umiltà.
Una difficile eredità
Papa Benedetto ha raccolto una difficilissima eredità, quella lasciata dal Grande Giovanni Paolo II, che ha guidato la Chiesa per oltre ventisette anni, abbattendo tanti muri, sia fisici che mentali. Oltre a cercare di farsi amare da subito come era amato GP2, ha dovuto fare i conti con un’altra cosa, cioè con il fatto di essere tedesco. E questo cosa c’entra? In teoria nulla, ma nella pratica, purtroppo, il XX secolo ci ha lasciato un pregiudizio negativo nei confronti dei tedeschi, dopo le assurdità volute, pensate ed attuate da Hitler e dal suo regime. Assurdità che purtroppo continuano a fare del male ancora oggi. Un Papa tedesco? Sarà sicuramente un nazista! Con quella faccia lì poi! Nella mente di molte persone si era passati da un Papa polacco dalla faccia buona e vicino alla gente ad un Papa tedesco dal volto cattivo e sicuramente dal carattere integralista, come tutti i nazisti. Non sono pensieri miei, ovviamente, ma sono cose che a suo tempo ho sentito dire da molti, purtroppo. E abbattere i pregiudizi è una delle imprese più difficili, con scarsissimi risultati finali. Lo dico sempre a scuola ai miei ragazzi. Per farlo occorre mettersi in gioco, in discussione, e non tutti siamo disposti a farlo. Anzi.
VITA DELLA CHIESA
Un compito difficile
Essere capo di qualcosa non deve essere un’impresa facile, se poi questo “qualcosa” è la Chiesa Universale e se questo “capo” si è definito un umile operaio, la faccenda diventa complicatissima. Guidare la Chiesa di tutto il mondo è possibile solo se si ha un fortissimo legame con il Signore, che questa Chiesa l’ha voluta e l’ha creata. Se fosse solo un’opera umana, come tante altre, sarebbe già fallita da secoli. Il fatto che, dopo oltre duemila anni ci sia ancora e sia viva, ci fa capire che alla sua origine c’è veramente il Signore e lo Spirito che soffia. Proprio questo Spirito che, soffiando nel cuore dei Cardinali, ha fatto eleggere nel conclave Ratzinger, ormai per tutti noi B16. Molti giornalisti in questi giorni stanno ripercorrendo gli anni di pontificato di Papa Benedetto ricordando gli scandali dei preti pedofili, giudicando l’operato del Papa come un’opera di insabbiamento della verità. Non entro nel merito, non ne ho le competenze né le conoscenze, ma voglio riflettere su quello Spirito che non a caso ha scelto Ratzinger per guidare la sua Chiesa, perché era certo di avere dalla sua parte un uomo integro nella condotta e nel pensiero. Le altre fragilità umane di pochi o tanti uomini di Chiesa le lasciamo al giudizio di Dio, ci mancherebbe.
Un gesto coraggioso e profetico
Il 28 febbraio 2013 Papa Benedetto si dimette, rinuncia al suo compito di guidare la Chiesa. Anzi, continuerà a farlo, ma in una forma molto diversa. Le sue dimissioni fanno parlare (e sparlare) tutto il mondo e nella storia è successo pochissime volte. Un mio carissimo amico prete, ai tempi, mi fece notare come il gesto del Papa fosse in perfetta linea con le indicazioni del Concilio Vaticano II. Insomma, un Papa giudicato come integralista, conservatore, chiuso … che compie un gesto storico e di forte apertura al cambiamento! Mi piace pensare che sia stato un gesto fortemente pensato e a lungo pregato, affidato a quello Spirito che lo aveva scelto per guidare la sua Chiesa e che ora gli stava chiedendo di continuare a farlo nella preghiera e nel nascondimento. Cosa che B16 ha fatto molto bene nel suo piccolo “monastero” in Vaticano, affidando alla preghiera intensa in questi quasi dieci anni di papato emerito la sua amata Chiesa e lasciando piena autonomia di azione al suo successore Francesco.
Un papa innamorato “Signore, ti amo!” … pare siano state queste le ultime parole di Ratzinger. Ecco qui altre coordinate! In un mondo che nella sua eccessiva frenesia sta perdendo di vista anche il valore del vero amore, arriva un Papa anziano di oltre novantacinque anni che affida il suo ultimo viaggio verso il Signore con queste parole. È possibile amare? Certo! È possibile farlo veramente? Certo! È possibile rimanere fedeli al proprio amore? Certo! È possibile mettere Dio nelle nostre relazioni d’amore? Certo! Se cercate su internet i video su Papa Benedetto durante i suoi incontri con i giovani, vi trovate di fronte ad un Papa incompreso dai potenti, giudicato dai sapienti, ma profondamente innamorato del suo Dio, capace di sorridere e quasi di commuoversi mentre spiega ai giovani di tutto il mondo come fare a conoscere Dio e a testimoniarlo ancora oggi.
Buon viaggio B16, continui a pregare per noi Santità, ora si trova nelle braccia di quel Dio che ha cercato di farci conoscere e di farci amare! E in quell’abbraccio tutto è possibile!
Marco
INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023
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Angeli o Demoni ?
Doveva capitare prima o poi, perché l’immortalità non è una delle qualità della nostra pura materialità e nonostante le attenzioni e le forzature il fisico è destinato a deperire e ritornare alla polvere. Anche per qualche politico che non se ne fa una ragione. Anche per un papa. Così ci ha lasciato anche Benedetto. Una dipartita molto particolare, iniziata quasi un decennio fa non per “mortis causa” ma con la decisione di cedere il passo a un nuovo pastore, aprendo un inedito scenario nel quale involontariamente o piuttosto volutamente e con metodo qualcuno ci ha sguazzato e ci sguazza alla grande.
Da sempre il confronto tra un nuovo pontefice e il predecessore ha alimentato discussioni in ambito intellettuale, etico, religioso, ma anche più mediocremente a livello di chiacchiericcio o in precisi giochi di corrente. Ancor più se entrambi coesistono per un decennio e con loro l’annesso entourage che non sempre riesce ad accettare di eclissarsi nel migliore dei modi. Un poco come succede in politica. Tutto naturale. Se poi si prova a leggere la storia diventa evidente che specie nell’ultimo secolo, liberati almeno istituzionalmente da una carica di potere temporale, i pontefici hanno dovuto misurarsi con sconvolgimenti economici, sociali, politici, scientifici e bellici (con tre conflitti mondiali, due ben distinti ed il terzo a rate, in puntate che non finiscono mai come una telenovela) che i loro predecessori manco immaginavano.
Ho detto istituzionalmente, perché la Chiesa costituisce sempre come in passato una delle più importanti e ramificate potenze economiche (e politiche) mondiali. Non potrebbe essere diversamente. Siamo una Chiesa fatta di dogmi, di fede, ma anche di uomini, con le loro contraddizioni e debolezze. La questione è di capire a cosa è messa a servizio questa potenza economica. Se al servizio della fede e della sua causa o al servizio del potere e della finanza monetaria e di investimento immobiliare. Il confine come sempre è sottile, sfumato, ed è facile confondere reale e miraggio. Aggiungiamoci che tra un pontefice ed il successore spesso si presenta una alternanza di approccio al ministero pastorale. Parafrasando ed esagerando un poco come in politica, tra centro destraecontrosinistra,traprogressistieconservatori. Siccome non trovavano una sintesi, hanno pensato bene di prendere quel pacioccone di Angelo Roncalli giusto per una tregua, per prendere tempo. Tanto è vecchio e se ne starà lì buono. Alla faccia! Grande!! Ha ribaltato tutto il loro mondo, mettendo tutto in revisione. Poi è arrivato Montini, l’uomo giusto per portare avanti il progetto di sintesi tra il nuovo che avanza e il trascorso e la storia. Poco da dire su Albino Luciani, ma penso che se fosse restato a lungo ne avremmo viste delle belle. Belle che non ci ha fatto mancare Karol Wojtyła, ribaltando il mondo intero e travolgendo muri materiali e dell’anima. Poi quando l’età ha inferito, qualcuno ha alzato di nuovo la cresta. Ma alla sua dipartita non poteva esserci scelta migliore di Benedetto, per riassumere e dare sintesi a trent’anni di evoluzione. Poi ancora come in ogni famiglia non sempre si riesce a tenere le porte chiuse ermeticamente ed è successo quello che ben sappiamo. Non si possono lavare i panni sporchi solo ed esclusivamente a casa propria ma serve fare un mea culpa. Francesco ha ripreso un nuovo impegnativo cammino di trasformazione.
Adesso ovviamente qualcuno immagina finalmente lo scenario con un papa scomodo un poco acciaccato che lascia il campo e va a sedersi in panchina, visto che si è liberato un posto. Vuoi mettere quanto ci sarà da scrivere, parlare, fare dirette e programmi tv.
Chi ha ragione? chi ha torto? Dogma o Servizio? Potere temporale o povertà francescana? Forma o sostanza? Questo è il dilemma. «Lo zelo per la tua casa mi divorerà» (Giovanni 2,17) può avere una doppia interpretazione: il verbo è verità e come tale venerato ed essenza, ma “a che cosa serve la fede senza le opere?” (vedi Giacomo, 2,14-26).
Le nostre opere, che pensiamo giuste, sono le opere che chiede la fede? I Vangeli sono pieni di dottoroni, grandi sacerdoti e zelanti scribi ribaltati dal Messia nei suoi discorsi.
Leggendo i corsi della storia ci piace pensare che proprio l’opera dello Spirito abbia ispirato questa lungimirante alternanza tra processi evolutivi e di riflessione e sintesi, per migliorare e al tempo stesso consolidare i passi della fede. Quindi non una contrapposizione, due diverse filosofie, ma un unico comune cammino e sentire. Non un “fà e desfà” per restare sempre lì, ma un progressivo edificare la Casa. Ci sono papi che, da buoni muratori, tirano su anche velocemente le pareti della casa, altri che devono consolidare l’edificato e gettare una nuova soletta su cui costruire poi un nuovo piano della casa comune. Non uno contro l’altro, come tanti hanno interesse a farci credere, ma uno per l’altro. Sempre la solita storia. Non può esserci alfa senza omega, una linea senza due confinanti, un muro senza uno diverso dall’altra parte, uno che ha torto e uno che ragione. Intanto si elude il problema, si divaga dal centro. L’argomento diventa oggetto del contendere e poi “svanisce” e resta solo la contesa. Quante volte nel contendere ad un certo punto ci si è chiesti il vero perché, quasi dimenticato? Quello che sta accadendo in questi giorni, con troppi che si pronunciano riguardo alle presunte contrapposizioni tra i due pontefici, non aiuta certo i fedeli e credo disturbi non solo il sonno di Francesco ma anche il riposo eterno di Joseph. Sarà complicato immaginare un futuro di riconciliazione e unità tra le varie professioni cristiane, ancor più tra le diverse religioni, ma non è nemmeno semplice trovare unità e fratellanza in “casa nostra”. Certo, un primo passo potrebbe essere convincersi che … spesso è un poco troppo tardi per parlare, … mai troppo presto per un sincero silenzio.
Luca
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INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023 VITA DELLA CHIESA
Democrazia in pericolo?
Quando noi pensiamo al Brasile ci vengono in mente grandi giocatori dicalcio,spiaggeassolateeunmarebellissimo.Poiguardiamodietrola copertina della pubblicità e vediamo l’Amazzonia con i problemi di disboscamento selvaggio, vediamo immagini di una povertà diffusa e favelasinterminabilitrafangoerottami. EseafinedicembreilBrasile èstatoricordatointuttoilmondoperlamortediPelè,pureagennaioè stato al centro dell’attenzione, anche se per altri motivi. Si vede infatti che a gennaio la gente ha voglia di assaltare i palazzi presidenziali e quandoabbiamo vistolanotiziadell’assaltoalPalazzoPresidenzialedi Brasilia da parte di un folto gruppo di sostenitori dell’ex Presidente Bolsonaro, il pensiero è andato alla situazione abbastanza simile che avevamo già visto il 6 gennaio 2021, quando sostenitori dell’ex Presidente americano Trump erano entrati con la forza nel Campidoglio a Washington.
L’ 8 gennaio 2023 abbiamo rivisto quelle scene ma a Brasilia, capitale del Brasile.
Sia Trump negli USA che Bolsonaro in Brasile avevano perso le elezioni un paio di mesi prima: Trump si era fermato al 47%
auguri di inizio anno: “Infine, costruire la pace esige che non via sia posto per «la lesione della libertà, dell’integrità e della sicurezza di altre nazioni, qualunque sia la loro estensione territoriale o la loro capacità di difesa» (Pacem in terris). Ciò è possibile se in ogni singola comunità non prevale la cultura della sopraffazione e dell’aggressione, che porta a guardare al prossimo come ad un nemico da combattere piuttosto che ad un fratello da accogliere ed abbracciare. Desta preoccupazione l’affievolirsi, in molte parti del mondo, della democrazia e della possibilità di libertà che essa consente, pur con tutti i limiti di un sistema umano. Ne fanno tante volte le spese le donne o le minoranze etniche, nonché gli equilibri di intere società in cui il disagio sfocia in tensioni sociali e persino in scontri armati. In molte aree, un segno di affievolimento della democrazia è dato dalle crescenti polarizzazioni politiche e sociali, che non aiutano a risolvere i problemi urgenti dei cittadini. Penso alle varie crisi politiche in diversi Paesi del continente americano, con il loro carico di tensioni e forme di violenza che acuiscono i conflitti sociali. Penso specialmente a quanto accaduto recentemente in Perù e, in queste ultime ore, in Brasile, e alla preoccupante situazione ad Haiti, dove si stanno finalmente compiendo alcuni passi per affrontare la crisi politica in atto da tempo. Occorre sempre superare le logiche di parte e adoperarsi per l’edificazione del bene comune”. Papa Francesco non si nasconde che la democrazia ha tutti i limiti di qualsiasi sistema umano ma sottolinea che questo indebolimento viene da “polarizzazioni” crescenti perché esplicitamente volute dai principali attori che preferiscono evidenziare ciò che separa, preferiscono “avere un nemico” contro cui riversare il malcontento dovuto a un’ingiustizia diffusa.
circa rispetto all’avversario Biden; Bolsonaro aveva perso arrivando al 49,36% dei voti (55.347.325 voti) contro il 50,64% del vincente Lula (56.790.149 voti). Ho dato i numeri per sottolineare la distanza molto ridotta tra i due: un segno chiaro di un Paese molto spaccato.
Perché ci devono interessare questi due episodi? Perché vale la pena considerare quello che è successo sia negli USA che in Brasile?
In entrambi i casi molti hanno parlato di preoccupante assalto alla democrazia. In entrambi i casi la situazione si è “risolta”: negli USA la vicenda era rientrata in giornata e in seguito ci sono state indagini e anche processi in cui sono stati condannati i partecipanti all’invasione del Campidoglio mentre nessun provvedimento è stato emesso per i mandanti, tanto meno per Trump. In Brasile le indagini sono in corso e mentre ci sono un migliaio di persone in prigione per il complotto, il nuovo Presidente Lula accusa apertamente l’ex, Bolsonaro, di tentato colpo di Stato, anche se quest’ultimo era all’estero, in Florida, ricoverato in ospedale per problemi intestinali, e promette di tornare in Brasile appena possibile, come se lui non c’entrasse nulla con quello che è successo.
Molti capi di Stato hanno espresso preoccupazione e sostenuto Lula, Presidente eletto democraticamente. Anche Papa Francesco ne ha parlato richiamando l’enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII quando il 9 gennaio ha incontrato i membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per gli
Il Brasile non si trova certo in una bella situazione: è una democrazia che ha vissuto negli ultimi cento anni vari colpi di Stato, governi militari che si sono succeduti e che hanno cercato di legittimarsi con elezioni più o meno regolari; anche Lula non è esente da sospetti: processato per corruzione è stato alla fine un po’ sorprendentemente assolto; il Paese è immenso (28 volte più grande dell’Italia!), costituito da diversi Stati federati, con grandi possibilità economiche eppure sempre in crisi, con situazioni sociali diversissime e contrastanti.
Il Papa nel discorso citato nomina anche il Perù per i recenti fatti del dicembre 2022 e se andiamo al 2019 la stessa cosa è avvenuta anche in Venezuela. Si potrebbe dire che tutto il Sud America è un continente senza pace e con molta povertà, sempre più irrilevante nella scena politica internazionale, prigioniero di lotte interne per avere un potere che si rivela inconsistente perché incapace di risollevare i singoli Stati. Significativo anche il fatto del forte calo demografico che attraversa il Sud America: accanto alle altre problematiche accennate è una chiara manifestazione di un continente senza futuro.
In questo contesto il Brasile è un inutile film già visto: alcune persone sono sospettate di essere gli organizzatori del tentato colpo di Stato, avrebbero finanziato il noleggio di autobus per portare gli estremisti nella capitale e organizzato il loro dislocamento in luoghi strategici come il quartier generale dell'Esercito per impedirne l’azione.
Anche la Chiesa brasiliana ha espresso la sua preoccupazione per i gravi e violenti eventi di Brasilia e i vescovi locali in un messaggio congiunto hanno chiesto "serenità, pace e l'immediata cessazione degli attacchi criminali contro lo Stato di diritto democratico"sottolineando che "i cittadini e la democrazia devono essere protetti".
Dario
26 INSIEME N. 83 FEBBRAIO 2023 ATTUALITÀ
Informazioni parrocchiali
Orari delle S. Messe
Feriali: ore 8,00 - 18,00 (sospesa quando c’è un funerale).
Festive: Sabato sera e vigilia delle feste: ore 16,30 (a Tresolzio maggio-ottobre) - 18,00.
Domenica e feste:
Invernale: ore 7,30 - 9,00 - 10,15 - 11,30 - 18,00.
Estivo: ore 7,30 - 9,00 - 10,30 - 18,00.
Disponibilità per le Confessioni
Don Giacomo: venerdì 16.00 - 17.30
Don Ubaldo: sabato 09.30 - 11.00
Don Carlo: sabato 15 00 - 16 30
N.B. A richiesta i sacerdoti, nei limiti del possibile, sono sempre a disposizione per questo ministero.
Quando si entra in chiesa: sanificare le mani
Celebrazione del Battesimo
I battesimi si celebrano di norma due domeniche al mese (la prima domenica del mese nella santa Messa, la terza domenica nel pomeriggio).
In vista del Battesimo, si prenda contatto con il Parroco.
Celebrazione del Matrimonio
Il matrimonio va concordato con anticipo per permettere la preparazione dei futuri sposi nel loro percorso di avvicinamento al sacramento e per procedere al meglio con le richieste di documenti e di pubblicazioni civili e religiose. Si contatti il parroco di residenza dei coniugi.
Il corso in preparazione può essere fatto dove si ritiene più opportuno. Se si scelgono tempi liturgici particolari, come l’Avvento e la Quaresima, nella preparazione della celebrazione se ne tenga conto. Per altre richieste particolari contattare il Parroco o la Curia Diocesana.
Telefono Parrocchia: 035.5905160
Telefono Oratorio: 380.7522605
Tel. dei Sacerdoti: Don Giacomo Ubbiali Tel. 380.6984169
e-mail: giacomoubbiali@virgilio.it
Don Carlo Comi Tel. 035.332092 - cell. 340.6483352
e-mail: comicarlo@virgilio.it
Don Ubaldo Nava Tel. 035.908406 - cell. 333.3229389
e-mail: d.ubaldonava@gmail.com