n° 172 - Novembre 2011
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Contemplate ciò che ha operato con voi e ringraziatelo con tutta la voce Cari parrocchiani, quando a un bambino facciamo un regalo ci aspettiamo che ci dica grazie. Se non sa pronunciare questa parolina, lo aiutiamo affinché la comprenda e sappia dirla. Con questo nostro intervento educativo non vogliamo che lui impari la sottomissione, né tantomeno che sia come un piccolo essere ammaestrato, quanto, piuttosto, che il suo cuore si allarghi per saper riconoscere quanto ha ricevuto. Ed ecco che le persone che lo amano, anche l’unicità della sua persona stessa, non gli sono dovute, bensì tutto è dono, tutto è gratuità. Tutto ciò è un immenso bene, il quale gli comunica l’amore dei genitori e delle persone che hanno a cuore la sua vita e la crescita completa e piena della sua persona. Quanto domandiamo ai bambini è cosa molto buona e doverosa, tuttavia, talvolta sembra che noi adulti siamo colpiti da una improvvisa e prolungata amnesia: ci dimentichiamo, non sappiamo o non vogliamo ringraziare. Quando siamo colpiti da questo “vuoto” corriamo un serio pericolo: noi ci facciamo Dio. Ci consideriamo tanti piccoli Padreterno: “non devo rendere
Orari SS. Messe
Tobia 13,7
conto a nessuno e non sono sottoposto a nessuna norma di comportamento”. Il nostro cuore e la nostra mente, anziché aprirsi, si chiudono conducendoci ad una progressiva solitudine e isolamento. Saper dire grazie, invece, dice la nostra reale misura: Io non mi sono dato la vita: Dio me l’ha donata! Sono una creatura! Non posso vivere senza gli altri. La mia vita, generata da una relazione, non può esistere senza relazioni. Io non posso avere tutte le risposte: solamente Dio, che per puro amore mi ha creato, custodisce le risposte sul senso profondo della mia esistenza e di quella del mio prossimo. Possiamo così comprendere che, nella misura in cui sappiamo ringraziare, possiamo diventare capaci di relazioni gratuite, rispettose ed educative. Chi ama sa che tutto è grazia di Dio! Allora, grazie Signore per la mia vita, per la mia famiglia. Grazie Signore per la mia parrocchia, per i miei preti, per i miei vicini di casa… (ognuno può personalizzare l’elenco).
VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00
Il grazie si fa gesto concreto anche con il tuo dono, con la tua offerta per tutto ciò che nella tua comunità parrocchiale ti è possibile vivere e usufruire: una chiesa bella e accogliente, un centro giovanile adeguato e familiare, un teatro per l’animazione dei ragazzi e dei giovani, la Piccola Fraternità per l’accoglienza e il servizio ai poveri, la Casa di Giazza per la formazione spirituale e umana delle persone di tutte le età.
Domenica 13 Novembre celebreremo l’annuale Giornata del Ringraziamento, nella quale potrai consegnare la tua offerta con la busta che trovi nel giornalino.
Ti accorgi come anche tu puoi diventare strumento della Provvidenza! Con la tua offerta puoi essere una “voce” che ringrazia Dio per i tanti beni donati, dei quali grazie al lavoro e alla partecipazione di ciascuno, tu puoi godere.
FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30
don Paolo
FERIALE: ore 7.30 • 19.00