Giugno 2021

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Parrocchia di Bovolone www.parrocchiabovolone.it

ita V n°252

// GIUGNO 2021

PARROCCHIALE

// Editoriale

a cura di Don Cristiano

UN TEMPO NUOVO ANCORATO AD UN’ETERNA SPERANZA Anche quest’estate sarà un tempo diverso, ma con molti segni di speranza.

S

i sta aprendo una nuova estate, anche quest’anno segnata dalla voglia di ricominciare e dalla tentazione a dimenticare tutto quello che abbiamo vissuto. Ormai il desiderio più comune è che questo tempo di mascherine e incertezze possa finire il più presto possibile. Speriamo quindi che ora si apra veramente un tempo di seria ripresa, in cui cominciare a costruire nuove risposte ai problemi economici e sociali sempre più pesanti. Dopo un anno e mezzo di pandemia globale cosa stiamo imparando? Forse ci stiamo accorgendo che quel mondo migliore e di consapevolezza del bene comune che pensavamo emergesse dalla crisi, non si sta poi così tanto realizzando. Sono riemersi le vecchie divisioni, i problemi di sempre, le questioni mai risolte. Le differenze tra paesi ricchi e poveri si sono accentuate, le guerre sono riprese, ritornano buone e cattive abitudini. Ma questo non dovrebbe sorprenderci. Siamo di fronte a quell’umanità ferita che ha sempre segnato la storia, quell’umanità che non riesce a salvarsi da sola, che nella prova è pronta a fare passi da gigante per il bene, ma che da sola non arriverà mai al cielo. È ancora un’umanità bisognosa di essere salvata, bisognosa di Gesù. È quell’umanità che il Signore ha amato da sempre, per cui è

pronto anche oggi a donare tutto se stesso. È l’umanità del nostro tempo in cui noi, la Chiesa, siamo chiamati ad essere fonte di luce e di speranza, una speranza fondata su Gesù Salvatore. Vengono in mente tante comunità cristiane del mondo, piccole minoranze in luoghi difficili, come la terra santa, che traggono ogni giorno forza dal Signore, e sanno che l’importante non è emergere, ma esserci per continuare a mettere in pratica il Vangelo. Allora ancora una volta, ripartiamo dal Signore Gesù. Anche la nostra realtà parrocchiale, vuole essere portatrice di speranza. Non sarà ancora un’estate come quelle di un tempo, ma il doppio grest di tre settimane, i due campi scuola che faremo a Giazza, le attività degli adolescenti e giovani, sono un segno del desiderio di favorire occasioni di comunità. Sarà un’estate di riflessione e discernimento, in particolare sulla realtà giovanile e delle nostre famiglie. Prosegue anche il cammino di riflessione e organizzazione della carità, in un contesto sempre più bisognoso di aiuto e di ascolto. Gradualmente torniamo a visitare i nostri anziani e ammalati. Ancora piccole cose, davanti a tante necessità, ma sempre ancorati alla certezza che sarà lo Spirito a guidarci in questo tempo di incertezza. Cogliamo intanto i segni della Divina

Provvidenza che ci vengono donati. Il primo è un segno materiale: finalmente stiamo arrivando a conclusione dei lavori di rifacimento della copertura della chiesa. Si tratta di un grosso lavoro, che garantirà l’integrità della struttura per gli anni avvenire. Il secondo è un segno ecclesiale: sabato 22 maggio, don Riccardo, assieme ad altri 6 giovani, ha ricevuto l’ordine sacerdotale, e rimane nella nostra comunità come Vicario Parrocchiale, seguendo in modo particolare i giovani. Ringraziamo il Signore e il nostro Vescovo per questo dono, e ringraziamo don Riccardo per il suo sì a Gesù, Signore della storia.


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