n° 178 - Maggio 2012
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Grazie Gesù per averci dato Maria, tua e nostra madre
Carissimi parrocchiani,
la storia delle persone è sempre stata accompagnata dalla presenza di Maria, soprattutto nei momenti più critici, nei passaggi epocali. Le numerose apparizioni avvenute e devozioni che sono nate come riconoscenza per qualche Suo intervento a favore delle persone, sono una testimonianza che attraversa i secoli della vita della Chiesa, e ne segna anche i luoghi più diversi e lontani fra loro. Queste manifestazioni testimoniano di come la Vergine Maria abbia vissuto e continui a vivere la sua maternità prendendosi cura dei suoi figli nelle loro diverse necessità, da quelle più strettamente spirituali (per esempio la perdita della fede, del senso della Domenica, del peccato, o dell’unità della famiglia) a quella più materiali legate alla salute e alla sofferenza. In tutto questo vediamo realizzate le parola riportate nel Vangelo di San Giovanni, quando Gesù, dalla croce, affida la Chiesa a sua Madre e sua Madre alla Chiesa: “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” Gv. 19,26-27. Ogni volta che i fedeli hanno risposto, con filiale e fiduciosa obbe-
Orari SS. Messe
dienza e con disponibile mitezza, alle attenzioni della Madre Celeste hanno ricevuto grandi benefici. Questa testimonianza storica, ci fa affermare, con convinzione, che la sua Materna Sollecitudine non sia mai venuta meno e tuttora non manchi di farlo. Lei, perciò, saprà e vorrà custodire tutti i suoi figli sotto il suo manto di Misericordia e di Protezione. Quando i figli vivono un dolore, una sofferenza, un litigio, una fatica, una pigrizia a chi ricorrono di solito? Alla mamma! Se questo ci riesce abbastanza naturale verso la mamma che ci ha dato la vita umana, non sempre lo è altrettanto naturale verso la mamma che ci da la vita spirituale. Il periodo storico che stiamo vivendo porta con sé non poche difficoltà per il presente e incertezze riguardo al futuro. Il venir meno di disponibilità di denaro e anche di beni, mette alla prova pure il nostro equilibrio interiore. Allora tutto diventa fastidioso; ogni motivo diventa valido per alzare la voce e talvolta anche le mani; l’innato pensare solo a se stessi è sempre pronto a diventare regola del nostro agire e perdiamo il senso dell’essere comunità umana chiamata a vivere una fraternità grande. A noi credo sia, quindi, chiesta
VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00
una rinnovata devozione a Lei, sapendo che non ha mai deluso. Infatti, tutti coloro che a Lei sono ricorsi, e che lo fanno abitualmente hanno sempre trovato conforto e risposta alle loro reali necessità. Facciamo nostre le parole di Gesù e preghiamo la Vergine Maria, sua e nostra Madre, affinché ci aiuti tenere unita la nostra vita, quella delle nostre famiglie, quella parrocchiale nell’amore che viene da Gesù, suo Figlio. Lei non mancherà di illuminare le menti e i cuori di ognuno di noi per farci intravvedere vie nuove di speranza, fiducia e fraternità.
FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30
FERIALE: ore 7.30 • 19.00