Gennaio 2012

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n° 174 - Gennaio 2012

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Se uno è in Cristo, è una creatura Nuova Cari parrocchiani, All’inizio dell’anno è consuetudine scambiarsi gli auguri perché si riconosce nel tempo che sta davanti, scandito dal succedersi dei mesi, un’opportunità offerta alla vita di una o più persone in vista di poterne migliorare la sua qualità, sebbene intesa in modi diversi. VOGLIO PROVARE ANCH’IO! Voglio rivolgere fervidi auguri di pace e di ogni bene. Sono auguri che la fede cristiana rende, per così dire, “affidabili”, meritevoli di fiducia poiché sono ancorati all’avvenimento che in questi giorni stiamo celebrando: l’Incarnazione del Verbo di Dio, nato dalla Vergine Maria. In effetti, con la grazia del Signore – e solo con essa – possiamo sempre nuovamente sperare che il futuro sia migliore del passato. Non si tratta, infatti, di confidare in una sorte più favorevole, o nei moderni intrecci del mercato e della finanza, ma di sforzarsi di essere noi stessi un poco più buoni e responsabili, per poter contare sulla benevolenza del Signore. In Gesù Cristo è stata mostrata a tutti gli uomini la via della salvezza, che è prima di tutto una redenzione spirituale, ma che coinvolge interamente ogni aspetto strettamente umano, comprendendo anche la dimensione

Orari SS. Messe

2 Cor 5, 17

sociale e concreta del vivere di ogni giorno. Da, almeno, un paio di anni stiamo vivendo una crisi economica, che, ad ondate, entra nelle nostre case e nelle nostre relazioni, e di cui ne avvertiamo la vastità delle proporzioni e la dolorosità. Ciò mette in difficoltà anche la nostra speranza e la fiducia nel futuro.Senza ignorare la realtà dei fatti noi vogliamo guardarla con il luminoso sguardo della fede. Tutti abbiamo impresso il sorriso di una Madre, che stringe al seno il suo Bambino: il primo giorno dell’anno, infatti, la Chiesa propone alla nostra venerazione la Vergine Maria nel mistero della sua Maternità divina. Quale simbolo più eloquente, quale messaggio più consolante di questo? Nella Madre v’è ciò che di più alto l’umanità abbia saputo esprimere in tutti i secoli della sua storia. Nel Figlio v’è la novità assoluta di un inizio, grazie al quale ai figli degli uomini è dato di diventare figli di Dio (cf. Gv 1, 2). “Buon anno”, dunque, a voi nel nome di Gesù, Figlio di Maria! L’anno che è appena iniziato sarà un buon anno, se rappresenterà un passo in avanti verso l’appuntamento a cui ci chiama l’amore di un Dio che s’è fatto nostro prossimo nel Figlio di Maria: una vita vissuta pienamente nell’amore. Occorre, pertanto, en-

VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00

trare nell’anno nuovo con un animo nuovo. Noi attendiamo tante cose da questo 2012: in realtà noi confidiamo che nell’arco dei suoi dodici mesi possano trovare attuazione tutte quelle speranze che l’anno appena trascorso ha purtroppo deluso. Ma non dobbiamo dimenticare due cose: che la nostra gioia scaturisce più da ciò che siamo, che da ciò che possediamo; e che il nostro destino non dipende tanto da ciò che accade fuori di noi, quanto da ciò che ciascuno decide nell’interno della propria coscienza e s’impegna ad attuare nella concretezza della propria vita. Ecco perché dico che questo 2012 sarà un anno veramente nuovo e buono, se ci sforzeremo di viverlo con animo nuovo e buono. Vengono alla mente le parole dell’apostolo Paolo: “Se uno è in Cristo, è una creatura nuova” (2 Cor 5, 17). A Cristo dobbiamo, dunque, andare, se vogliamo essere rinnovati interiormente e rinnovare così la vita nostra e quella del mondo. Non c’è vera novità all’infuori di Lui. Anche a nome di don Renzo, don Cristian e Alberto l’augurio di cuore e personale a ciascuno di voi.

FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30

don Paolo

FERIALE: ore 7.30 • 19.00


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