Parrocchia di Bovolone www.parrocchiabovolone.it
ita V
DICEMBRE 2020 ////DICEMBRE 2020
n°249
PARROCCHIALE
// Editoriale
a cura di Don Marco
NATALE 2020: GESÚ SI METTE NELLE NOSTRE MANI Con questo mese si conclude un anno difficile ed incerto, durante il quale abbiamo dovuto imparare cose nuove ed un nuovo modo di vivere le relazioni. Non possiamo dimenticare chi è stato colpito dall’epidemia, sia nella salute sia nella sicurezza lavorativa.
A
lcuni di noi sono stati costretti a fermarsi e a rinunciare a molte cose, altri a lavorare di più, e con più rischio, per il bene di tutti. Questo tempo ci ha fatto ripensare il nostro modo di vivere, e ci ha fatto capire che, come dice il papa, non possiamo tornare indietro e riprendere tutto come prima, perché è tempo di una consapevolezza nuova della nostra società. Per dirlo con altre parole, è il tempo di essere più cristiani. Siamo ancora dentro l’emergenza e certamente vivremo un Natale diverso dagli altri. Anche il nostro giornalino è costretto a limitare la sua distribuzione, per rispettare quelle regole che ad oggi sono l’unica difesa al male che ci circonda. Questo quindi è un Natale più raccolto, più intimo, meno sfarzoso rispetto agli altri, ma non deve diventare un Natale di individui soli. Non possiamo arrenderci alla solitudine. Questo è il tempo in cui trovare modi nuovi per essere vicini agli altri. È vero, non è la stessa cosa, ma sono i piccoli gesti che fanno grande la Chiesa. Questo è anche un tempo di riflessione, che non dobbiamo sottovalutare. Arriverà il momento in cui
dovremo ricostruire molte cose della nostra società, ma anche della nostra comunità e del suo cammino di fede. Questo è un tempo per cominciare a guardare dove il Signore ci sta portando. Il nostro Consiglio Pastorale sta lavorando proprio sulle sfide e sugli aspetti da valorizzare nella nostra comunità, a partire dalla realtà delle nostre famiglie. Ma già in questo tempo di Avvento vogliamo soffermarci sull’importanza di essere Chiesa che guarda con speranza al cammino che il Signore ci mette davanti. Oggi più che mai la Chiesa siamo noi, con i nostri piccoli gesti che possiamo donare, nelle nostre famiglie, nelle nostre case. Il
segno di questo Avvento saranno due mani che formano una culla, segno dell’offerta che Dio fa a noi nel mandare il suo Figlio, ma anche segno che oggi le nostre mani sono chiamate ad accogliere, ad agire e, nel limite di quello che siamo, a mostrare il Regno di Dio ai nostri fratelli. Con il tempo di Avvento entrerà anche in vigore la nuova traduzione del messale. Con questa novità cambieranno alcune parole della nostra liturgia. La Chiesa non cambia le Parole di Gesù, ma è chiamata ad adeguare la traduzione al significato più autentico. Gesù non ha parlato in italiano, ma oggi parla a noi, ed è giusto cogliere al meglio ciò che ci dice. Queste modifiche, che all’inizio provocheranno forse un po' di confusione, possano essere un’occasione per riscoprire la ricchezza dei contenuti che ogni giorno esprimiamo nella liturgia.
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