Parrocchia di Bovolone www.parrocchiabovolone.it
ita V n°243
// GENNAIO 2020
PARROCCHIALE
// Editoriale
a cura di Don Cristiano
DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO (riflessioni prese dalla lettera apostolica APERUIT ILLIS di papa Francesco)
la si ascolti e perché si riconosca in quella Parola. “La Parola di Dio unisce i A conclusione del Giubileo della credenti e li rende un solo popolo” (lett. Misericordia, papa Francesco aveva Ap. Aperuit Illis, 4). L’apostolo Paolo chiesto che si pensasse a “una donella sua lettera ai Romani ci ricorda menica dedicata interamente alla che “la fede viene dall’ascolto e l’ascolParola di Dio, per comprendere l’ito riguarda la Parola di Cristo” (10,17): nesauribile ricchezza che proviene da questo emerge l’urgenza che i crida quel dialogo costante di Dio con stiani riservino un posto particolare il suo popolo” (lett. Ap. Misericordia alla Parola di Dio nella liturgia, nella ed misera, 7). preghiera e nella riflessione personale. Nella seconda lettera a Timoteo San Paolo raccomanda al suo fedele collatiamo parlando di un tempo della boratore di frequentare costantemente Chiesa in cui la Parola di Dio è chia- la Sacra Scrittura. Questo perché “tutmata ad essere al centro dell’attenzione. ta la Sacra Scrittura, ispirata da Dio, è Essa non può essere il patrimonio solo anche utile per insegnare, convincere, di alcune persone, ma appartiene al correggere ed educare” (3,16). Emerge popolo che viene convocato perché in questo versetto che la Parola di Dio
S
è tutta mossa dallo Spirito Santo: è Lui che trasforma la parola degli uomini in Parola di Dio. Ma l’azione dello Spirito Santo agisce anche in coloro che si pongono in ascolto della Parola di Dio. In Dei Verbum 12 si dice che la Sacra Scrittura deve essere “letta e interpretata alla luce dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta”. Per questo, nessun cristiano può addurre la scusa: “Io non sono capace, io non la capisco” perché invocando lo Spirito Santo tutti siamo abilitati a leggere e ad ascoltare Dio che ci parla attraverso la sua Parola. Quanto siamo stati battezzati il sacerdote ha segnato con una croce la nostra bocca e i nostri orecchi dicendo: “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre”. E’ necessario non assuefarsi mai alla Parola di Dio, ma nutrirsi di essa per scoprire e vivere in profondità la nostra relazione con Dio e i fratelli. Già nel tempo di Avvento abbiamo dato risalto alla Parola di Dio portandola in processione, onorandola con l’incenso, proclamandola e proponendo il suo messaggio di Vita. Tutto questo lo ripeteremo domenica 26 gennaio 2020, nella Domenica della Parola di Dio. Insieme con essa cercheremo di crescere come comunità cristiana attorno al Signore Risorto, per essere segno di speranza per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo.
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