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n°215
// MAGGIO 2016
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// Editoriale
a cura di Don Paolo
SALVE REGINA, MADRE DI MISERICORDIA Carissimi, quante volte abbiamo sicuramente pregato la Vergine Maria con queste parole!
P
arole che, forse, abbiamo ripetuto quasi automaticamente, senza pensare molto al loro significato. Parole che, comunque, si sono fissate nella nostra mente e nel nostro cuore. Parole che, in questo Giubileo straordinario della Misericordia, immediatamente risuonano in noi, come riemergendo dai fondali della nostra memoria! Quanto sono belle e confortanti queste parole! La nostra vita non manca di sofferenze, dolori, risentimenti, divisioni, solitudini, abbandoni, peccati che ci dividono e ci tolgono la speranza e la gioia. Proprio le parole della “Salve, Regina” ci aiutano a trovare la risposta a quel bisogno profondo che ognuno di noi ha, che diventa desiderio di cielo: una abbraccio di Misericordia! Più volte nel Vangelo, la Vergine Maria ci è presentata nella sua maternità misericordiosa verso le persone: intervenendo in ciò che impediva loro di poter gioire come, per gli sposi di Cana di Galilea, quando disse: “Non hanno più vino”; aprendo spiragli di luce e di pienezza di vita a chi la riteneva irraggiungibile, come quando Gesù aprì ad ognuno di noi la possibilità di diventare sua Madre dicendo: “Chi è mia madre? Chi ascolta la parola di Dio e la mette in pratica”; accogliendo, nel momento più duro della sua vita, sotto la croce di Gesù, ogni persona come proprio figlio:
“Donna, ecco tuo figlio”; divenendo mediatrice nel chiedere lo Spirto Santo, il dono necessario alla Chiesa, quando era in preghiera nella Pentecoste: “erano assidui e concordi nella preghiera, … con Maria, la madre di Gesù..”. Ciò che è che accaduto allora, accade anche ora: Lei, da buona madre, si fa in quattro pur di soccorrere noi suoi figli! Sta’ a noi, perciò, ricorrere a Lei con confidente, insistente e sicura fiducia per qualsiasi necessità, soprattutto affinché possiamo diventare “Misericordiosi come il Padre”. Tra Dio, il Padre e la Madre non c’è conflitto di interessi! Non c’è invidia né gelosia. Dio ci ha donato Maria perché “ ognuno di noi possa avvertire ancora più vicino il Suo amore! C’è un particolarità curiosa nella Bibbia: il più delle volte si parla di Dio Padre, che è ricco di Misericordia e la cui Misericordia è eterna, forte come una roccia, fedele; però, il verbo utilizzato per descrivere la Sua Misericordia fa riferimento alle viscere di una madre. L’uomo e la donna, quando sono coinvolti in una qualsiasi emozione, avvertono un movimento delle viscere, ma il sentire di una madre è indubbiamente più forte di quello di un padre, poiché, fin dall’inizio, lei ha sentito crescere nel suo grembo il bambino, iniziando, con lui, un
ininterrotto dialogo fatto di preghiere, parole, carezze, premure, attenzioni capaci di riconoscerne ogni movimento, ogni stato e tutto il resto che è difficilmente descrivibile. Tutto ciò illumina ulteriormente la Maternità di Maria e ci aiuta a comprenderLa ancora di più nel piano di Salvezza che Dio ha per l’umanità. Ci aiuta a purificarLa da visioni quasi magiche. Il mese di maggio può diventare un’occasione preziosa per ravvivare la nostra devozione Mariana con la preghiera nei gruppi del Rosario. Affidiamoci a Lei lasciandoci ricoprire dal Suo manto di misericordia.
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· Preghiera del 3° secolo ·
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Sotto la la tua protezione protezione Sotto cerchiamo rifugio, cerchiamo rifugio, Santa Madre Santa Madre di di Dio: Dio: non disprezzare le suppliche non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta. o Vergine gloriosa e benedetta
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