n° 175 - Febbraio 2012
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Grazie Gesù per la tua vicinanza Cari parrocchiani,
Da qualche mese ad oggi, una serie di notizie e situazioni nuove, talvolta del tutto impreviste e tantomeno desiderate ci portano a dover ripensare progetti, scelte e a ridimensionare tante altre situazioni. Mentre pensavo a ciò, mi sono tornate alla mente alcune parole che san Paolo scrive ai Cristiani di Roma: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” Rm 8,28. Immediatamente ho pregato Gesù dicendogli: “Guarda, Gesù, io, pur non volendo mettere in dubbio la Tua parola, fatico molto a riconoscere dove sta il bene in tutto quanto sta coinvolgendo la nostra nazione, il nostro paese, le nostre famiglie, la vita di ciascuno. Gesù aiutami a capire che cosa ci stai chiedendo, che cosa ci stai dicendo, quale grazia c’è dentro tante situazioni che hanno decisi lineamenti di disgrazia”. Una risposta precisa non l’ho ricevuta, eppure in tutto quanto accade, sento di poter riconoscere come una parola che ci indica dei passi possibili per ritornare a ciò che è essenziale e autentico nella vita, sia nelle relazioni che nei consumi ed anche nei criteri che guidano le nostre scelte di vita.
Orari SS. Messe
Essenzialità e autenticità nel recuperare quelle relazioni di buon vicinato, di solidarietà ed aiuto reciproco, di tempo da poter dedicare alle relazioni nella famiglia e tra famiglie. Essenzialità e autenticità negli affetti, che vanno alimentati non tanto con beni di consumo e di lusso, ma con vicinanza di attenzione, di ascolto, di donazione generosa e di rispetto della persona. Essenzialità e autenticità anche nella vita interiore e spirituale. Stiamo assistendo alla caduta di tanti idoli ai quali, tutti noi, abbiamo offerto il nostro culto pensando, in maniera erronea, che l’acquisto di un bene, di un viaggio da favola, addirittura che una vita senza regole potesse, finalmente, farci sentire dio, un superman padrone di tutto e di tutti. La realtà resta comunque impegnativa e non senza concrete sofferenze, ma in questo impegno non siamo soli! Gesù ci ha detto che c’è un Padre che ci ama e provvede a noi suoi figli. Ci ha insegnato a pregarlo con fiducia perché possiamo riconoscerne la paternità ma anche diventare capaci, con gesti concreti, di mostrare questa paternità alle per-
VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00
sone che, accanto a noi vivono nel bisogno e nel dolore. Ci ha detto di pregare per ottenere il “pane quotidiano”, quel pane necessario per la nostra vita. Un pane fatto di qualche alimento condiviso, di unità e amore nella famiglia, di lotta per la giustizia. Il pane della fede che ci rende capaci di riconoscere nuove vie di speranza anche là dove, a prima vista, è il deserto e la solitudine. Non dimentichiamo il pane della consolazione, da non confondere con la pacca sulla spalla, bensì quella vicinanza di Dio nelle nostre solitudini e l’unità tra noi che ci fa guardare avanti con fiducia, perché portiamo insieme la fatica e l’afflizione. Con la certezza che la Parola di Dio non può mentire e quindi non può illudere, assicuro la preghiera per tutti, perché ognuno cresca nell’amore di Cristo, che è capace di operare il bene ma, soprattutto, è capace di convertire al bene i cuori.
FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30
don Paolo
FERIALE: ore 7.30 • 19.00