Marzo 2018

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Parrocchia di Bovolone

n°230

parrocchia

// Editoriale

a cura di Don Damiano

LA QUARESIMA: TEMPO OPPORTUNO PER...

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ER CHI?

Il contesto sociale in cui viviamo appare sempre meno contrassegnato dalla cristianità. È diminuita drasticamente la pratica cristiana da parte di quanti la vivevano per abitudine, per obbligo. Ora ognuno deve rispondere, con piena consapevolezza e libero da qualsiasi tipo di condizionamento, all’istanza di conversione che la Chiesa richiama ogni anno nel tempo forte di Quaresima. È un’opportunità rivolta a quanti, nell’oggi della storia e in una società altamente secolarizzata, desiderano vivere, soprattutto in famiglia, una vita cristiana adulta, ricca di valori, coerente con la professione di fede che proclamano. Per questi cristiani la Quaresima, tempo strutturato dalla Chiesa primitiva fin dal IV secolo, si presenta come una sosta nel vivere quotidiano per scoprire quanto, durante il cammino, il fascino di tante sirene hanno allontanato da Dio e reso sterile la novità del Vangelo, e ritornare ad abbeverarsi alle sorgenti della vita nuova ricevuta con il battesimo.

essere (mente, volontà, cuore) secondo l’invito di san Paolo: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,2). Tempo di Quaresima, per farci prossimo non a parole ma con gesti concreti di carità; in primo luogo farci prossimo con coloro che fanno parte della famiglia. Tempo di Quaresima, come laboratorio e palestra per affinarci nella delicata arte dell’amare, per vivere la “differenza cristiana”, consapevoli che si è alternativi non quando si grida, ma quando si vive nel quotidiano la passione per ciò che si fa. È così che si diventa sale della terra, luce nelle tenebre o pizzico di fermento nella massa.

• Digiuno Il digiuno ci prepara alla vita nuova di Cristo. Lavora il campo del nostro corpo per la semina di Dio. La Quaresima vuole rendere il nostro fisico, la nostra anima, la terra intera ricettivi alla vita divina che irromperà a Pasqua e che già possediamo con il battesimo: “non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.

• Ascolto della parola di Dio e preghiera La preghiera, come il digiuno, è una pratica comune a molte religioni e culture, è iscritta nella stessa natura dell’uomo secondo gli insegnamenti degli antichi: "gli uccelli volano, i pesci nuotano e... l’uomo prega”. Ma si rivela anche l’arte più difficile da apprendere perché significa dare del tu a Dio e chiamarlo Padre.

• Elemosina È importante, in quaresima, riscoprire il valore dell’elemosina, dell’intervento immediato, che non pretende di risolvere tutto, ma fa quello che è possibile al momento.

• Silenzio, il deserto

Senza silenzio non può sussistere la preghiera, non può esistere il digiuno, che E PAROLE DELLA QUARESIMA lavora il campo del nostro corpo per la Quali mezzi offre la comunità crisemina di Dio; non si possono compiere stiana, in questo periodo, per permetle opere di misericordia che suppongono tere ad ogni battezzato un cammino un’accoglienza incondizionata dell’altro di autenticità, di liberazione, di even- frutto di una profonda spoliazione di sé tuali “correzioni di rotta”? Sono quelle che allarga il cuore.

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pratiche penitenziali molto care alla grande tradizione biblica, cristiana e ER CHE COSA? Tempo di Quaresima, allora, per patristica della Chiesa: il digiuno, la imparare a discernere tra tanti voci, preghiera, l'elemosina, il silenzio, il quella di Dio che ci parla nel tessuto perdono. Sono pratiche che racchiudella vita quotidiana, per ascoltare la dono una saggezza secolare, espesua parola conservata nel Vangelo, rienze di vita collaudate, tesori inestimabili, frutti certi per illustrare le quali per confrontarci con essa. Tempo di Quaresima, per una con- sono stati versati fiumi di inchiostro versione che raggiunga tutto il nostro in ogni epoca storica.

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// MARZO 2018

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• Perdono Chiedere perdono, come anche dare il perdono (per-donare), non sono azioni spontanee e naturali; sono valori prettamente cristiani, sono gesti creatori, innovativi che richiedono coraggio. Li possiamo vivere solo se riusciamo a far emergere in noi la vita nuova.

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