Ottobre 2017

Page 1

Parrocchia di Bovolone

n°224

parrocchia

// Editoriale

a cura di Don Damiano

Noi, non di nome ma di cuore Alcuni monaci domandarono all'abate: «Se vediamo un fratello che sonnecchia durante la preghiera, dobbiamo scuoterlo perché rimanga sveglio?». Rispose l'abate: «Se io vedo un fratello che sonnecchia, metto la sua testa sulle mie spalle e lo lascio riposare». L'abate era un uomo di cuore.

Q

uesta piccola storia non è un invito a dormire quando si prega, ma a usare il cuore in ogni situazione della nostra vita. Il cuore è la parte più bella e importante di noi, ma è anche quella più fragile e alle volte poco ascoltata. Preferiamo la “tattica”, i meccanismi di compensazione, di pseudo giustizia: lui mi ha fatto così, quindi… Ma Dio ci ha reso simili a lui donandoci un cuore che è capace di amare in modo esagerato: lì si misura la “grandezza” di una persona. Se vogliamo ritrovarci in pace, occorre abituarci allo stile della bontà. Essere buoni non vuol dire essere deboli, ma essere semplicemente felici, perché sappiamo fare abitare e pulsare il nostro cuore in ogni situazione e con ogni persona. Ogni giorno lungo i sentieri della vita c'è sempre qualcuno che ne elemosina un tantino, perché la bontà è la sola cosa che riempie, dà pace, non mette in imbarazzo nessuno e non si esaurisce in parole inutili. Lo sappiamo: tutti parlano, troppi parlano, tutti parlano troppo… e si dimenticano di prendere in mano il proprio cuore. Per essere buoni occorre acquietare i litigi e gettare via la rabbia, sotter-

// OTTOBRE 2017

ita V

www.parrocchiabovolone.it bovolone.it

zioni. Non smettere mai di sorridere, perché nessuno ci può rubare il sorriso e sottrarci la speranza. Sono sicuro che alla fine, chi ama veramente vince. Ma non vince perché batte l’altro, ma perché lo ama a tal punto da rendere le differenze motivo di crescita, di comunione. Noi abbiamo bisogno degli altri e ancora di più di Dio. Solo quando ritroveremo il coraggio di dircelo troveremo la pace e la gioia di guardare il Cielo e la Terra nel modo giusto. Non perdiamo la fiducia, ma continuiamo a seminare speranza. Vogliamo riscoprire la bellezza dell’amicizia, della famiglia, degli affetti. Vogliamo essere NOI non di nome ma di cuore. Il cuore ama se sappiamo vivere di perdono, se riusciamo a fare il primo passo, se sappiamo andare avanti non perché abbiamo ragione ma perché vogliamo bene.

rare l'orgoglio, aprire la porta e dire: "Entra in questa casa, è tua". Vivere con lo stile della “bontà” è mettere l'altro al primo posto, è ricordarsi che non vale la pena essere cattivi, per quel poco che si vive. Ogni giorno serve non far mancare mai un po' di perdono, è andare verso coloro che non amiamo abbastanza, e abbiamo relegato alle periferie del nostro cuore. Bontà è essere puri di cuore, cercando di vedere nell’altro la nostra più grande fortuna. Bontà è far scoprire il cuore agli uomini, è far ritornare il sorriso sul viso di un anziano, di un bimbo, della persona che sono anni che non vediamo più sorridere. In tutto questo dobbiamo vivere Occorre avere un cuore che, pur la gentilezza della bontà, che diventa ferito, non rinuncia ad amare, carità e sollievo. Alle volte serve esseperché non può farne a meno, re più gentile del “necessario”, perché, perché non c’è altra strada per anche se non lo si vede, ogni persona la nostra felicità. che incontriamo nella nostra giornata sta combattendo qualche sorta di Il nostro cuore deve sempre più battaglia. Merita rispetto e gentilezza, assomigliare al cuore di Dio, che ama come del resto lo desideriamo noi. da sempre in modo esagerato. Ti auguro di essere felice, non in modo spensierato ma nella concretezza degli incontri, nella fatica delle relazione, negli imprevisti delle situaSeguici su:


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.