

I NOSD OISSANE


PASSIONE DINOSTRO SIGNORE
GESÙCRISTO PA
RE NE RO RE GESÙC
e P llle P e a d de c ca
inemo a D r l la D e a p r l la p preio a mulla or l f fo i gelingeang i V Va e i d de t tis I tees
) , C C) e i , AnnBo a e ( (a alm lmPal
a D llla D e e d de ss ess es cora p
ra ghueieghreg re a p e l la p
e l V Ve e e d de alles rsal rs evinra u e to anto ì s sa d dì s r erd
to,anto ì s sa d dì s r rd e l V Ve , alme lm e P Pal llle P e a d de c ca inem
Testo curato da Alessandro Amapani
Per i testi del Messale Romano e del Lezionario
© 2008, Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena
Per i testi citati dal Magistero della Chiesa: Preparazione e celebrazione delle feste pasquali (Paschalis sollemnitatis). Lettera circolare della Congregazione per il Culto Divino del 16 gennaio 1988
© Libreria Editrice Vaticana, Dicastero per la Comunicazione, Città del Vaticano
PAOLINE Editoriale Libri
© FIGLIE DI SAN PAOLO, 2024
Via Francesco Albani, 21 - 20149 Milano www.paoline.it • www.paolinestore.it edlibri.mi@paoline.it
Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
ISBN 978-88-315-5660-6
La Settimana santa
Ciò che segue è tratto da: Paschalis sollemnitatis (Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali della Congregazione per il Culto Divino del 16.01.1988).
27. Nella Settimana santa la Chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme.
Il tempo quaresimale continua fino al Giovedì santo. Dalla Messa vespertina «nella Cena del Signore» inizia il Triduo pasquale, che continua il Venerdì santo «nella Passione del Signore» e il Sabato santo, ha il suo centro nella Veglia pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione.
«Le ferie della Settimana santa, dal lunedì al giovedì incluso, hanno la precedenza su tutte le altre celebrazioni». È opportuno che in questi giorni non si celebri né il battesimo né la cresima.
a) Domenica delle Palme della Passione del Signore
28. La Settimana santa ha inizio «la Domenica delle Palme della Passione del Signore» che unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l’annunzio della Passione. Nella celebrazione e nella catechesi di questo giorno venga messo in luce l’uno e l’altro aspetto del mistero pasquale.
29. Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna».
La processione sia una soltanto e fatta sempre prima della Messa con maggiore concorso di popolo, anche nelle ore vespertine, sia del sabato che della domenica. Per compierla si raccolgano i fedeli in qualche chiesa minore o in altro luogo adatto fuori della chiesa, verso la quale la processione è diretta.
I fedeli partecipano a questa processione portando rami di palma o di altri alberi. Il sacerdote e i ministri precedono il popolo portando anch’essi le palme.
La benedizione delle palme o dei rami si fa per portarli in processione. Conservate nelle case, le palme richiamano alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata con la stessa processione.
I pastori si adoperino affinché questa processione in onore di Cristo re sia preparata e celebrata in modo fruttuoso per la vita spirituale dei fedeli.
30. Il Messale Romano, per celebrare la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme, oltre la processione solenne sopra descritta, presenta altre due forme, non per indulgere alla comodità e alla facilità, ma tenuto conto delle difficoltà che possono impedire la processione.
La seconda forma di commemorazione è l’ingresso solenne, quando non può farsi la processione fuori della chiesa. La terza forma è l’ingresso semplice che si fa in tutte le Messe della domenica, in cui non si svolge l’ingresso solenne.
31. Quando non si può celebrare la Messa, è bene che si svolga una celebrazione della parola di Dio per l’ingresso messianico e la Passione del Signore, o nelle ore vespertine del sabato o in ora più opportuna della domenica.
32. Nella processione si eseguono dalla schola e dal popolo i canti proposti dal Messale Romano, come i Salmi 23 e 46 ed altri canti adatti in onore di Cristo re.
33. La storia della Passione riveste particolare solennità. Si provveda affinché sia cantata o letta secondo il
Domenica delle Palme: Passione del Signore
Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme
1. In questo giorno la Chiesa commemora Cristo Signore che entra in Gerusalemme per portare a compimento il suo mistero pasquale. Perciò, in tutte le Messe si fa memoria di questo ingresso del Signore, in particolare con la processione o l’ingresso solenne prima della Messa principale e con l’ingresso semplice prima delle altre Messe. Tuttavia, l’ingresso solenne, ma non la processione, si può ripetere anche prima delle altre Messe che si celebrano solitamente con un grande concorso di fedeli. Dove non è possibile fare né la processione né l’ingresso solenne, è conveniente che si tenga una celebrazione della parola di Dio sull’ingresso messianico e sulla Passione del Signore il sabato nelle ore serali o la domenica nell’ora più opportuna.
Processione
2. All’ora stabilita, i fedeli, il sacerdote e i ministri si radunano in una chiesa minore o in un altro luogo adatto al di fuori della chiesa verso la quale si dovrà dirigere la processione. I fedeli tengono in mano i rami di ulivo o di palma.
3. Il sacerdote e il diacono, indossate le vesti liturgiche di colore rosso richieste per la Messa, si recano insieme agli altri ministri al luogo in cui il popolo è radunato. Il sacerdote, al posto della casula, può utilizzare il piviale, che deporrà al termine della processione per indossare la casula.
4. Intanto si canta la seguente antifona o un altro canto adatto.
Antifona Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!
Osanna nell’alto dei cieli! (cfr. Mt 21,9)
5. Quindi il sacerdote dice: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, mentre tutti si fanno il segno della croce. Dopo il saluto liturgico, il sacerdote rivolge al popolo una breve monizione per invitarlo a una celebrazione attiva e consapevole. Lo può fare con queste o con altre simili parole: Fratelli e sorelle, fin dall’inizio della Quaresima abbiamo cominciato a preparare i nostri cuori attraverso la penitenza e le opere di carità. Oggi siamo qui radunati affinché con tutta la Chiesa possiamo essere introdotti al mistero pasquale del nostro Signore Gesù Cristo, il quale,
come popolo del Dio di Abramo. Sì, a Dio appartengono i poteri della terra: egli è eccelso. .
Inno a Cristo Re
A te la gloria e il canto, o Cristo, redentore: l’osanna dei fanciulli ti onora, re di Sion.
. A te la gloria e il canto, o Cristo, redentore: l’osanna dei fanciulli ti onora, re di Sion.
Tu sei il grande re d’Israele, il Figlio e la stirpe di David, il re benedetto che viene nel nome del Signore. .
Il coro degli angeli in cielo ti loda e ti canta in eterno: gli uomini e tutto il creato inneggiano al tuo nome. .
Il popolo santo di Dio stendeva al tuo passo le palme: noi oggi veniamo a te incontro con cantici e preghiere. .
A te che salivi alla morte levavano un canto di lode; a te, nostro re vittorioso, s’innalza il canto nuovo. .
Quei canti ti furono accetti: le nostre preghiere ora accogli, re buono e clemente che ami qualsiasi cosa buona. .
Domenica delle Palme
10. Mentre la processione entra in chiesa, si canta il seguente responsorio o un altro canto che si riferisca all’ingresso del Signore:
. Mentre il Cristo entrava nella città santa, la folla degli Ebrei, preannunciando la risurrezione del Signore della vita,
* agitava rami di palma e acclamava: Osanna nell’alto dei cieli.
Quando fu annunciato che Gesù veniva a Gerusalemme, il popolo uscì per andargli incontro;
* agitava rami di palma e acclamava: Osanna nell’alto dei cieli.
11. Il sacerdote, giunto all’altare, lo venera e, secondo l’opportunità, lo incensa. Quindi si reca alla sede, depone il piviale, se lo indossava, e veste la casula. Omessi gli altri riti iniziali della Messa e, secondo l’opportunità, il Kýrie, dice la colletta della Messa, che prosegue poi nel modo consueto.
Messa
19. Dopo la processione o l’ingresso solenne, il sacerdote inizia la Messa con la colletta.
20. Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa’ che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione, per partecipare alla gloria della risurrezione. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
21. Si proclama il racconto della Passione del Signore senza candele né incenso, senza saluto né segno sul libro. Viene letto dal diacono o, in sua assenza, dal sacerdote. Può essere letto anche da lettori, riservando la parte di Cristo, se è possibile, al sacerdote. Solo i diaconi, prima della lettura della Passione, chiedono la benedizione al sacerdote, come di consueto prima del Vangelo.
22. Dopo il racconto della Passione si tiene, secondo l’opportunità, una breve omelia. Si può osservare anche un momento di silenzio.
PASSIONE di nostro
Signore Gesù Cristo
secondo Luca
Anno C
Indicazioni per la lettura dialogata: = Gesù
= Cronista
Forma lunga
Lc 22,14 - 23,56
C Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca
C 14 Quando venne l’ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15e disse loro:
«Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 16 perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio».
C 17 E, ricevuto un calice, rese grazie e disse:
«Prendetelo e fatelo passare tra voi, 18perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio».
C 19 Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
«Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me».
C 20 E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo:
«Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».
21«Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!»
C 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.
24 E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. 25 Egli disse:
«I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. 26 Voi però non fate così; ma chi
A «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui».
C 6 Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo 7e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. 10 Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. 11 Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.
13 Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, 14disse loro:
A «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; 15e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16 Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». [17]
C 18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme:
A «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!»
C 19 Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. 20 Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. 21 Ma essi urlavano:
A «Crocifiggilo! Crocifiggilo!»
C 22 Ed egli, per la terza volta, disse loro:
A «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà».
C 23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. 24 Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. 25 Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.
26 Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. 27 Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse:
«Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. 29 Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. 30 Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. 31 Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?»
C 32 Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.
33 Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. 34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».
C Poi, dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.
35 Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo:
A «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
C 36 Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano:
A «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
C 38 Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava:
A «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!»
Forma breve
Lc 23,1-49
C Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca
C 1 In quel tempo tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato 2e cominciarono ad accusarlo:
A «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re».
C 3 Pilato allora lo interrogò:
A «Sei tu il re dei Giudei?»
C Ed egli rispose: «Tu lo dici».
C 4 Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla:
A «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna».
C 5 Ma essi insistevano dicendo:
A «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui».
C 6 Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo 7e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. 10 Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. 11 Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel
giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.
13 Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, 14disse loro:
A «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; 15e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16 Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». [17]
C 18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme:
A «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!»
C 19 Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. 20 Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. 21 Ma essi urlavano:
A «Crocifiggilo! Crocifiggilo!»
C 22 Ed egli, per la terza volta, disse loro:
A «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà».
C 23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. 24 Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. 25 Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.
26 Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. 27 Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse:
«Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. 29 Ecco, verranno giorni nei qua-
Venerdì santo
«Passione
del Signore»
PASSIONE di nostro
Signore Gesù Cristo
secondo Giovanni
18,1 - 19,42
Indicazioni per la lettura dialogata: = Gesù
= Cronista
C Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni
C In quel tempo, 1 Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cèdron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. 2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. 3 Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. 4 Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?»
C 5 Gli risposero:
A «Gesù, il Nazareno».
C Disse loro Gesù: «Sono io!»
C Vi era con loro anche Giuda, il traditore. 6 Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. 7 Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?»
C Risposero:
A «Gesù, il Nazareno».
C 8 Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano»,
C 9perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». 10 Allora Simon Pietro, che
aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
11 Gesù allora disse a Pietro:
«Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?»
C 12 Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono 13e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno. 14 Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo».
15 Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. 16 Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. 17 E la giovane portinaia disse a Pietro:
A «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?»
C Egli rispose:
A «Non lo sono».
C 18 Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. 19 Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. 20 Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. 21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto».
C 22 Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo:
Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. 24 Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: «Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte». E i soldati fecero così.
25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26 Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:
«Donna, ecco tuo figlio!»
C 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!»
C E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
C
28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete».
29 Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30 Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse:
«È compiuto!»
C E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
(Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa)
C 31 Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32 Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33 Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli Passione
colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35 Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36 Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». 37 E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».
38 Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. 39 Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di áloe. 40 Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. 41 Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. 42 Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
Parola del Signore.
. Lode a te, o Cristo.
Si tiene una breve omelia.
Preghiera universale
11. La Liturgia della Parola si conclude con la Preghiera universale, che deve essere fatta in questo modo: il diacono, se presente, o, in sua assenza, un ministro laico, stando all’ambone, pronuncia l’esortazione con la quale si indica l’intenzione. Quindi tutti pregano in silenzio per alcuni istanti; infine il sacerdote, stando alla sede, o, secondo l’opportunità, all’altare, con le braccia allargate, dice l’orazione.
I fedeli, per tutto il tempo delle preghiere, possono mettersi in ginocchio o rimanere in piedi.
12. Prima dell’orazione del sacerdote, secondo la tradizione, il diacono può invitare tutti a genuflettersi per pregare in silenzio, dicendo: Mettiamoci in ginocchio – Alzatevi.
13. In caso di grave necessità pubblica, il vescovo diocesano può permettere o stabilire che si aggiunga un’intenzione speciale.
I. Per la santa Chiesa
Preghiamo, fratelli e sorelle, per la santa Chiesa di Dio. *
Il Signore le conceda unità e pace, la protegga su tutta la terra, * e doni a noi, in una vita serena e sicura, + di rendere gloria a Dio Padre onnipotente. **
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno, che hai rivelato in Cristo la tua gloria a tutte le genti, custodisci l’opera della tua misericordia, perché la tua Chiesa, diffusa su tutta la terra, perseveri con fede salda nella confessione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. . Amen.
II. Per il papa
Preghiamo per il nostro santo padre il papa N. *
Il Signore Dio nostro, che lo ha scelto nell’ordine episcopale, * gli conceda vita e salute e lo conservi alla sua santa Chiesa + come guida e pastore del popolo santo di Dio. **
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno, sapienza che regge l’universo, ascolta la tua famiglia in preghiera, e custodisci con la tua bontà il papa che tu hai scelto per noi, perché il popolo cristiano,
Indice
La Settimana santa pag. 3
DOMENICA DELLE PALME:
PASSIONE DEL SIGNORE
Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme » 8 Processione » 8
Anno A
PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO secondo Matteo
Forma lunga: Mt 26,14 - 27,66 » 19
Forma breve: Mt 27,11-54 » 29
Anno B
PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO secondo Marco
Forma lunga: Mc 14,1 - 15,47 » 35
Forma breve: Mc 15,1-39 » 44
Anno C
PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO secondo Luca
Forma lunga: Lc 22,14 - 23,56 » 49
Forma breve: Lc 23,1-49 » 58
VENERDÌ SANTO
PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
secondo Giovanni: 18,1 - 19,42 » 65
Preghiera universale » 72


Compra On Line