EDITORIALE
Mons. Valentino Bulgarelli
Anno LX – Poste Italiane s.p.a. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 3,00 Anno 2023-2024 1 SET-OTT 2023 FESTA DI ACCOGLIENZA Il mio nome è DONO! MANDATO AI CATECHISTI Dalla bellezza della liturgia alla gioia dell’annuncio
DI
Dossier • Ragazzi 12-16 anni Online - Onlife
CATECHESI A SERVIZIO
«UN INCONTRO»
Ma che gioia incontrare te ma che gioia abbracciare te ma che gioia gridare a tutto il mondo che non ci lasci mai che non ci lasci mai che non ci lasci mai che non ci lasci mai che non ci lasci mai. (2)
Da oggi sei il mio nuovo amico, un amico speciale, un amico prezioso e ci posso contare.
Da oggi il mio migliore amico rimani per sempre tu, piacere sono un bambino e tu ti chiami Gesù. Rit.
Da oggi non ho più paura dei fantasmi e del buio, ho un amico prezioso che sta sempre con me.
Da oggi il mio migliore amico rimani per sempre tu, piacere sono un bambino e tu ti chiami Gesù. Rit.
Che bello il mio nuovo amico, ci prende tutti per mano, è l’amico del mondo che ci porta lontano.
Da oggi accanto qui vicino rimani per sempre tu, siamo solo bambini e tu sei il nostro Gesù. Rit.
MA CHE
GIOIA (G. e G. Tittarelli , È la musica di festa, Paoline) Cerca su Youtube: TutorialCoreografia ballo, Paoline
Editoriale Mons. Valentino Bulgarelli
CATECHESI A SERVIZIO DI «UN INCONTRO»
«La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù…» (EG 1). È l’inizio dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium con cui papa Francesco riprende e, autorevolmente, propone alla Chiesa alcuni temi emersi nel Sinodo sulla nuova evangelizzazione (ottobre 2012), arricchendoli con la sua esperienza pastorale. La Chiesa è per la gioia. La gioia del Vangelo richiama il senso della Bella Notizia cristiana. Non sempre tale gioiosa prospettiva ha accompagnato l’evangelizzazione. A volte ha prevalso un’impronta morale o moralistica; altre volte si è insistito sulla conoscenza; in altri casi si è fatto del Vangelo un sistema a legittimazione dei nostri assetti organizzativi. Papa Francesco ci riconduce alla prospettiva fondamentale: la gioia.
Prima delle pratiche, delle persuasioni, delle organizzazioni il Vangelo libera prospettive di gioia.
La Chiesa, l’evangelizzazione esistono per questo: «La Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione”» (EG 15). Per questo papa Francesco auspica una pastorale missionaria, che vada oltre il «si è fatto sempre così» (EG 33). La proposta deve ruotare sull’essenziale e deve accorciare le distanze, generando un dialogo/incontro interpersonale (EG 127-129). Una pastorale, infine, dedita al prendersi cura e custodire l’altro, il creato, me stesso e Dio (Omelia di inizio Pontificato, 19 marzo 2013).
La catechesi si sta ripensando dentro questo quadro, grazie alla passione viva delle nostre comunità. L’emergenza che abbiamo vissuto ha acuito la percezione di una distanza drammatica dell’esperienza di fede dal quotidiano. Il Concilio Vaticano II ha colto, nell’accorciare le distanze con il quotidiano delle persone, una delle grandi architravi di tutta la riflessione pre e post conciliare.
Richiamo alcuni aspetti da coltivare e proporre per una pastorale e catechesi del quotidiano. È da tenere viva, innanzi tutto, la condizione fondamentale di una Chiesa facilitatrice dell’incontro
tra l’umano e Dio. Per delineare il volto della comunità dobbiamo partire dal principio che la fa esistere: la comunicazione della fede. La comunità cristiana, per rilanciare e proporre se stessa, deve recuperare la capacità di dire la fede. Ciò si può esplicare in alcune transizioni da operare: dalla pastorale di conservazione a quella di generazione; dalla fede bisogno alla fede itinerario di senso. Perché ciò avvenga è urgente rileggere lo sviluppo del ciclo di vita attraverso la categoria della sfida. Per molto tempo, e forse ancora oggi, ci si è appoggiati a una comprensione dello sviluppo della persona, soprattutto dal punto di vista cognitivo, ma è fondamentale operare per lo sviluppo armonico di tutta la persona.
È utile affrontare il divenire della persona nelle sfide con cui, quotidianamente, è sollecitata a confrontarsi nel suo affacciarsi alla realtà, e occorre saperle riconoscere. In questo scenario la comunità cristiana è chiamata a ripensare la sua presenza per far sì che i luoghi divengano luoghi di esplicita e progettuale maturazione della fede Per questo è vitale che proponga esperienze, ma altresì che crei le condizioni per aiutare a maturare progressivamente le esperienze proposte. Assume particolare rilevanza la dimensione dell’intergenerazionalità.
Nel quotidiano un bambino, un giovane si misura con gli adulti. Gli adulti si misurano con le giovani generazioni, non sempre con successo. Bisogna recuperare il legame fra le generazioni come testimonianza del noi ecclesiale. Infine il campo necessario delle mediazioni. Fra queste la via della narrazione come via per accorciare la distanza tra le persone e Dio. La vita umana è come un tessuto di storie narrate. Nell’ascolto e nell’interpretazione di storie si costruisce la propria identità. La narrazione non ha solo un compito di informazione, ma di trasformazione della persona. Non si tratta soltanto di credere in qualcosa, ma di aderire esistenzialmente a ciò che si professa nella fede.
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 3
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Foto Catechisti parrocchiali: F. Zubani, pp. 5, 8, 9, 11, 22; C. Esposito, pp. 10, 32-33; Veronica Louro - tele52/Shutt.com, p. 12; viphotos - Violet Sun/ Shutt.com, pp. 23-24; Fotogrin/Shutt.com, p. 25; Lyudmyla Kharlamova/ Shutt.com, pp. 28-30; M. Zorzanello, p. 30; Lordn - BearFotos/Shutt.com, p. 31; Piti Tangchawalit/Shutt.com, p. 32; B. Lopez, pp. 34, 36, 38, 40; Rawpixel.com/Shutt.com, p. 42; ViDI Studio/Shutt.com, p. 46; Antonio Guillem/Shutt.com, IV di cop.
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1 SET.-OTT. 2023
CONFRONTIAMOCI EditorialE Catechesi a servizio di «un incontro» ................................... 3 Mons. Valentino Bulgarelli Spazio dialogo Parliamone! ............................................ 6 Tonino Lasconi ITINERARI DI VITA E DI FEDE i ragazzi nEl VangElo Il calore dell’abbraccio ..................... 8 Emilio Salvatore affàcciati alla Vita con gESù… … Perché sei desiderato ................... 10 E. Salvatore - B. Corsano cElEbrarE la Vita in famiglia «Lasciate che i bambini vengano a me» .................................... 12 F. Nigro - A. Pede itinErario pEr i gEnitori Desiderati! .............................................. 14 Barbara Corsano
Seguici e interagiSci
Indice
SUSSIDI
PERCORSO DI SETTEMBRE-OTTOBRE
Gesù accoglie i bambini con tre gesti: li abbraccia, li benedice e impone le mani su di loro. Il bambino è un termine di paragone, che Gesù addita ai discepoli, perché rivedano i loro atteggiamenti, per aprirsi al Regno e seguire lui, il Maestro (I ragazzi nel Vangelo).
I ragazzi di ieri: «Noi bambini avevamo accerchiato Gesù, perché ci sentivamo accolti e amati. Lui sì che ci capiva». I ragazzi di oggi: «Sembra un tipo troppo forte… Desiderava proprio abbracciarvi e ascoltarvi! Mi piacerebbe tanto incontrare Gesù e parlare con lui» (Affàcciati alla vita con Gesù…);
come genitori, educatori e ragazzi, siamo chiamati a passare dalla connessione al contatto, per una relazione feconda. Si offrono attività e celebrazione della Parola per sperimentare la bellezza di esser famiglia in contatto con Gesù (Celebrare la vita in famiglia);
l’itinerario per i genitori conduce, con dinamiche, a favorire la conoscenza reciproca, a riflettere sui propri desideri e a riscoprirsi, in primis, desiderati da Dio;
per i bambini orienta, tramite attività, a scoprire di essere amati da sempre, a rispondere all’invito del Signore e a scegliere di amarlo;
per i ragazzi conduce, con dinamiche, a scoprire, con gioia, che sono desiderati dai genitori e, soprattutto, da Gesù; così da credere nell’amore e ricambiarlo; per i piccoli orienta ad accogliere l’amore di Gesù e a sperimentarlo nei piccoli gesti e nelle realtà quotidiane. Si costruisce insieme «l’abbraccio di Gesù».
Colora il disegno: «Gesù abbraccia i bambini».
Sussidi: Giornata Missionaria Mondiale per i Ragazzi, con dinamiche. Mandato ai catechisti. Festa di accoglienza con celebrazione e giochi.
Gesti e parole della fede sul segno di croce e sul segno delle tre croci, con attività.
Gli altri contributi focalizzano: ragazzi e Bibbia, come comunicare, galleria dei catechisti; Vangelo della domenica, con riflessioni, giochi, dinamiche, preghiere; dal gruppo all’équipe, che si qualifica per le relazioni significative; dalle parrocchie: festa del carnevale, rappresentazione del Natale, e della passione, morte e risurrezione
di
itinErario
Gesù mi ama davvero? ...................... 16
Teresa Borrelli itinErario pEr i ragazzi Gesù ci desidera 18 Isabella Tiveron raccontami gESù Tra le braccia di Gesù ......................... 20 Dino Mazzoli colora il diSEgno Gesù abbraccia i bambini ................ 22 Redazione 97ª giornata miSSionaria mondialE Cuori ardenti piedi in cammino ... 23
Gesù.
pEr i bambini
Anna
LITURGICI E PASTORALI mandato ai catEchiSti Dalla bellezza della liturgia alla gioia dell’annuncio 25 M. Rosaria Attanasio fESta di accogliEnza Il mio nome è DONO 28 Matteo Zorzanello gESti E parolE dElla fEdE Il segno del cristiano .......................... 32 Davide Penello il VangElo dElla domEnica XXVII-XXX Domenica del Tempo Ordinario - A .................... 34 P. della Peruta - A.M. Pizzutelli APPROFONDIAMO E ATTIVIAMOCI cantiErE di Sinodalità Gruppo o équipe? 42 Francesco Vanotti catEchiSti protagoniSti Dalle parrocchie con amore! .......... 44 Redazione con noi Su Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 5 paoline.it VISUALIZZA LE RUBRICHE ONLINE SU
TRA LE BRACCIA DI GESÙ
Canto: MA CHE GIOIA
(G. e G. Tittarelli, È la musica di festa, Paoline). Cerca su Youtube: Tutorial - Coreografia ballo, Paoline (vedi II cop.).
OBIETTIVO. Orientare i bambini di 3-5 anni a sperimentare l’amore di Gesù e a far comprendere che l’amore passa anche attraverso i piccoli gesti e le piccole realtà quotidiane. Catechiste/i o insegnanti adattano la proposta agli incontri di gruppo.
TI RACCONTO UNA STORIA
In una città lontana lontana, dove faceva sempre caldo, viveva un bambino di nome Gesù. Una notte il cielo divenne cupo, soffiò un vento fortissimo, cadde pioggia, grandine e, poi, tanta neve. Nessuno era pronto, non conoscevano il freddo! Gesù, poverino, non aveva mai provato un tempo simile. Allora il papà Giuseppe e la mamma Maria lo abbracciarono più forte che potevano, lo coprirono di baci e di carezze, e Gesù iniziò subito a sentire un tepore prima lieve, poi sempre più forte, fino a stare bene. Passò il vento, il freddo… e, in quel tepore, sperimentò l’amore dei suoi genitori.
Mamma. Gesù nell’amore della sua mamma e del suo papà sente l’amore e l’abbraccio di Dio Padre, per questo anche lui dona amore a tutti, specialmente ai bambini.
Papà. Ascoltiamo e guardiamo il video di Gesù che accoglie e abbraccia i bambini: Marco 10,13-16.
(Cerca su YouTube: Gesù e i bambini - Martina Sanna).
INSIEME
CON MAMMA E PAPÀ
Mamma e papà chiedono al bambino di esprimere il suo amore attraverso un abbraccio, un piccolo disegno, una parola bella.
PreghiAMO
Teniamoci insieme per mano e chiediamo al bambino per chi sente il bisogno di pregare. Aiutiamolo con qualche indicazione (per il fratellino, per i cuginetti, per gli amichetti, per i nonni…), lasciamo che scelga lui.
Canto: IO TI PREGO (Dolores Olioso, ghiere dei bambini, Paoline)
SperimentiAMO
Insegniamo al nostro bambino i piccoli segni dell’amore, trasformati in preghiera. Un esem pio può essere quello di abbracciarlo, men tre gli dico: chiudi gli occhi, in questo ab braccio senti che è Gesù stesso che ti abbrac cia e ti ama.
Ricalca la frase:
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 20
RaccontAMI Gesù Dino Mazzoli
L’ABBRACCIO DI GESÙ
Realizziamo assieme al nostro bambino un artefatto che esprime l’abbraccio di Gesù.
Materiale: disegno da ingrandire e fotocopiare, colla stick, forbici, matite colorate.
Colora il disegno dopo averlo fotocopiato. Ritaglia tutte le parti.
Piega la base dove verrà poggiato Gesù. Incolla Gesù sulla nuvoletta e posalo sulla base. Fatto!
Per la realizzazione: GUARDA IL VIDEO sul canale YouTube Paoline: tutorial «L’abbraccio di Gesù - RaccontAMI Gesù», playlist Catechisti parrocchiali.
COSTRUTTORI DI AMORE
Ogni mese troverai una indicazione per costruire «Il cammino dell’amore», un percorso che ti aiuterà ad essere strumento dell’amore di Dio.
Materiale: immagine da ingrandire e fotocopiare, colla stick, forbici, matite colorate.
Ritaglia tutte le parti, taglia la linea inferiore centrale e sovrapponi i triangoli. Si creerà un piccolo scenario. La prima parte del percorso è completa… Appuntamento al prossimo numero…
FACCIAMO ARTE ASSIEME
A GESÙ
DISPONIBILE ONLINE DA SETTEMBRE Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 21
colui-che-spezza-il-pane e pane-spezzato per il mondo.
gESto. A ognuno si danno gli occhiali, su cui scrive in quali momenti sente più forte la presenza di Gesù: «Quando prego, leggo il Vangelo, partecipo all’Eucaristia, aiuto gli altri…»; e di questo lo ringrazia.
3. PIEDI IN CAMMINO CON LA GIOIA DI RACCONTARE IL RISORTO
I discepoli «partirono senza indugio e ritornarono a Gerusalemme». Vanno in fretta perché la gioia del Vangelo e del Risorto riempie il loro cuore e la loro vita e li infiamma del desiderio di dirlo a tutti. «I piedi in cammino» ci ricordano la missione data alla Chiesa dal Signore di evangelizzare tutti, sino ai confini della terra. Oggi più che mai l’umanità ha bisogno della Buona Notizia di pace e di salvezza. Tu puoi contribuire alla missione con la preghiera e l’azione, con le offerte di denaro e di sofferenze, con la tua testimonianza.
gESto. A ognuno si consegnano i piedi, su cui scrive: «Così desidero contribuire alla missione…».
Ripartiamo, ora, per far ardere altri cuori con la parola di Dio, far aprire i loro occhi davanti a Gesù Eucaristia, invitarli a camminare, insieme con noi, sulla via della pace e della salvezza in Gesù.
Santa maria dEl cammino, Madre dei discepoli missionari di Cristo e Regina delle missioni, prega per noi! (cfr. Messaggio di papa Francesco).
Giornata Missionaria
Mondiale dei Ragazzi
si ispira al Messaggio di papa Francesco per la Giornata
Missionaria Mondiale e si celebra il 6 gennaio 2024
Ti ringraziamo, o Signore
per il prezioso dono della fede e per quei testimoni che ci mostrano la tua presenza.
Tu, che sai leggere nel profondo del nostro cuore, insegnaci l’arte dell’ascolto e aiutaci a confidare in te.
Rendi la nostra vita un costante pellegrinaggio verso chi fatica a incontrarti.
Educaci al dialogo
tra culture e religioni diverse per coltivare insieme
il sogno di una nuova umanità.
Rendici sempre più fratelli, sorelle e ragazzi missionari, pronti a costruire
un mondo più bello e più giusto. Amen.
Ragazzi missionari, Parr. di Viadanica - Diocesi di Bergamo
pontificie opere missionarie
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 24 p. 25
Mandato ai catechisti
Dalla
bellezza della liturgia alla gioia dell’annuncio
Il «Mandato», da celebrare durante l’Eucaristia domenicale, prevede la consegna, a ogni catechista, della Lettera apostolica Desiderio desideravi, cui si ispira questa celebrazione – perché si ravvivi lo stupore per la bellezza del celebrare cristiano – e del braccialetto «Io sarò con te…». È bene che sia conferito dal Vescovo, per evidenziare la ministerialità del servizio catechistico (Incontriamo Gesù 78). Canti: Marco Frisina, Doni di grazia, Paoline. Sigle: G. = guida-catechista; C. = celebrante; Cc. = catechisti.
Canto: VERBO DELLA VITA
Dopo il saluto del celebrante
G. Carissimi catechiste e catechisti, ragazzi e giovani, comunità tutta, in questa Eucaristia all’inizio dell’anno catechistico, ci ritroviamo insieme, in comunione con il Signore, per accogliere con gioia i doni di grazia e sperimentare, in Gesù, l’amore della Trinità, che ci spinge alla fraternità e alla condivisione.
Papa Francesco nella Lettera apostolica Desiderio desideravi afferma: «Siamo stati invitati a questa Cena o, meglio, attratti dal desiderio ardente che Gesù ha di mangiare la sua Pasqua con noi. Lui, l’Agnello della Pasqua, sa di essere la Pasqua. Questa Cena è la sola vera novità della storia… Prima della nostra risposta al suo invito – molto prima – c’è il suo desiderio di noi… Da parte nostra, la risposta possibile è quella di arrendersi al suo amore, del volersi lasciare attrarre da lui» (cfr. nn. 4.6).
«La Liturgia ci garantisce l’incontro con lui vivo. Noi abbiamo bisogno di essere presenti alla Cena, di ascoltare la sua voce, mangiare il suo Corpo e bere il suo Sangue: abbiamo bisogno di lui. La potenza salvifica del sacrificio di Gesù, di ogni sua parola, di ogni suo gesto, sguardo, sentimento ci raggiunge» (cfr. n. 11).
DISPONIBILE ONLINE DA SETTEMBRE
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 25
Sussidi liturgici e pastorali M. Rosaria Attanasio
Ci predisponiamo a continuare i percorsi di catechesi, accogliendo l’invito a uscire dalle nostre chiusure e inquietudini, per lanciarci nella vita con Gesù, come ci indica il poster di quest’anno. Egli ci abbraccia e ci accompagna, nel nostro andare verso il mondo e gli altri, con la luce della sua Parola e il nutrimento del suo Corpo, così da annunciarlo con la nostra vita.
RITO DEL MANDATO
Dopo l’omelia il celebrante chiama i catechisti per nome ed essi si dispongono in cerchio attorno all’altare.
C. In questo nuovo anno pastorale preghiamo il Signore per la Chiesa e, in particolare, per i catechisti perché possano riscoprire, custodire e vivere la verità e la forza della celebrazione cristiana, per comunicarne la bellezza, aprire allo stupore per il mistero pasquale e immergere nell’oceano di grazia che inonda ogni celebrazione (cfr. nn. 16.24).
Lo Spirito Santo effonda sui catechisti e gli evangelizzatori i suoi doni, perché si lascino conformare a Gesù, per annunciare e comunicare la vita del Risorto alle persone delle diverse fasce di età, e vivere nella comunione fraterna che si fa condivisione, accoglienza, servizio (cfr. nn. 21.37.65).
Canto: VIENI SANTO SPIRITO
Dialogo con i catechisti
Rivolto ai catechisti, il celebrante prosegue:
C. Carissimi catechiste e catechisti, Dio Padre vi ama e vi chiama ad essere testimoni della fede, maestri, mistagoghi e accompagnatori, e ad attingere forza rigeneratrice dalla liturgia, fonte e culmine di tutta l’azione della Chiesa, per istruire e comunicare il Vangelo (cfr. nn. 30-31). Siete disposti ad affidarvi al Signore, perché continui a compiere la sua opera di salvezza tramite voi?
Cc. Sì, lo siamo.
C. Credete nel Signore Gesù, risorto e vivo, che ha donato se stesso per amore nostro e ci rende partecipi della sua risurrezione, perché doniamo amore, libertà e speranza a tutti?
Cc. Sì, fermamente crediamo.
C. Credete nello Spirito Santo, Amore, in cui siamo battezzati, che, nell’Eucaristia, ci rende Corpo di Cristo e riversa nella Chiesa doni, carismi e ministeri per il servizio della comunità e il bene comune (cfr. n. 41)?
Cc. Sì, fermamente crediamo.
C. Siete disposti a vivere, in comunione con le sorelle e i fratelli nella Chiesa madre e, come Maria, Madre di Gesù e nostra, ad essere Chiesa sinodale, in uscita, che serve, per custodire la vita, e costruire ponti di pace e di solidarietà?
Cc. Sì, con amore ci impegniamo.
C. Rendiamo grazie alla Trinità SS.ma, fonte inesauribile di amore e di misericordia, che vi ha scelti, affidandovi nella Chiesa la missione di annunciare la Parola di salvezza, di accompagnare e confortare. Il Padre, per il Figlio, nello Spirito Santo, porti a compimento il suo progetto di amore su di voi e la missione che vi affida.
T. Amen.
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 26
Consegna della Lettera apostolica e del braccialetto
C. Ricevete la Lettera apostolica Desiderio desideravi e il braccialetto «Io sarò con te…», come segni dell’amore e della presenza del Signore, che vi dà forza e slancio per condurre tanti a Gesù, morto e risorto per noi.
T. Amen.
Preghiera dei fedeli
C. La celebrazione domenicale offre alla comunità il dono di essere formata dall’Eucaristia. La Parola del Risorto illumina la nostra esistenza e compie in noi la sua opera. Chiediamo a Dio Padre che la comunione al Corpo e al Sangue di Gesù faccia di noi un sacrificio a lui gradito, e che la forza del Pane spezzato ci sostenga nell’annuncio del Vangelo, per comunicarlo con amore.
G. Preghiamo insieme e diciamo:
Padre, rivelaci il mistero della Pasqua di Gesù.
Padre di bontà, fa’ che nei vescovi, presbiteri e diaconi si ravvivi lo stupore per la bellezza del celebrare cristiano, per mettersi a servizio della verità del mistero pasquale e della partecipazione di tutti i battezzati, ciascuno con la specificità della sua vocazione. Preghiamo.
Padre della luce, dona alla tua Chiesa e a ogni cristiano di vivere l’anno liturgico crescendo nella conoscenza del mistero di Cristo, per immergersi nella sua Pasqua, in attesa del suo ritorno. Di Pasqua in Pasqua conformaci a lui, finché si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù. Preghiamo.
Padre di amore, concedi ai catechisti di partecipare, in modo consapevole, attivo e fruttuoso, alla celebrazione, «prima e indispensabile fonte dalla quale attingere il genuino spirito cristiano» e fondamento della comunione, per entrare nel mistero di Dio, che la Parola e i segni sacramentali ci rivelano. Preghiamo.
Padre della vita, fa’ che la sacra Liturgia ci evangelizzi, e sia anche per l’umanità un forte invito a elevare a Dio preghiere sante e sincere, per sentire l’ineffabile forza rigeneratrice, che è insita nel cantare le lodi di Dio e nella speranza che è Gesù vivo e risorto. Preghiamo.
Padre di tenerezza, dona a ogni cristiano di partecipare alla Liturgia in un reale coinvolgimento esistenziale, per diventare, in Gesù, lode e rendimento di grazie a tutta la Trinità, per la Pasqua del tuo Figlio, nello Spirito Santo. Preghiamo.
(Cfr. nn. 16.19.30.37.61.62)
C. Dio, nostro Padre, Trinità d’amore, fa’ che ogni gesto e parola della celebrazione, espressi con «arte», formino la personalità cristiana di ognuno e della comunità, perché i credenti li trasformino, nella vita, in gesti e parole di amore, in sorrisi e carezze verso le sorelle e i fratelli. Per Cristo, nostro Signore.
T. Amen.
Canto di comunione: DONO DI GRAZIA
Benedizione solenne
Canto finale: ANNUNCIA LA PAROLA
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 27
Festa di accoglienza
Predisporre: il cartellone con il disegno ingrandito al centro della sala; preparare pennarelli e cartoncini a forma di pacchi-dono, sufficienti per tutti.
Canti: G. Candiani - M. Beltrami - C. Gigliuto, DAL PRINCIPIO TI HO AMATO, Paoline
CELEBRAZIONE
DONO D’AMORE
Canto: DAL PRINCIPIO TI HO AMATO (con gesti semplici ed espressivi)
Nel nome del Padre…
Introduzione: TUTTO È DONO DI DIO
Un nuovo anno catechistico è alle porte: un tempo straordinario e prezioso si apre per tutti noi! Sarà bello camminare assieme per imparare a conoscere di più il nostro amico Gesù anche attraverso la bellezza del creato e delle persone che incontriamo ogni giorno sul nostro cammino. Il Signore non smette mai di stupirci con l’abbondanza dei doni che quotidianamente ci offre!
Iniziamo il nostro incontro di festa ammirando le meraviglie della natura per cogliere la grandezza dell’amore di Dio: egli ci ama a tal punto da aver creato e poi donato tutto questo a ciascuno di noi!
Video sulla bellezza dell’universo (ad es., vedi su YouTube: La bellezza della natura - È il cielo che regge la terra).
1
DISPONIBILE ONLINE DA SETTEMBRE
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 28
Sussidi liturgici e pastorali Matteo Zorzanello
Se Dio ha creato tutto con amore e passione, pensiamo a quale posto privilegiato noi donne e uomini abbiamo nel cuore di Dio. Egli ci vuole talmente bene da donarci Gesù per comunicarci il suo amore infinito!
SALMO 139. Lodiamo Dio che ha creato ciascuno di noi come un dono stupendo: preghiamo a due cori.
Rit. Grazie, Signore, per ogni tuo DONO!
1. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l’anima mia. R.
2. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondità della terra. R.
1. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno. R.
2. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio! R.
1. Se volessi contarli, sono più della sabbia. Mi risveglio e sono ancora con te. R.
T. Gloria al Padre…
Canto al Vangelo: ALLELUIA TUTTE LE CREATURE
Dagli Atti degli Apostoli
Gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui (1,12-14).
Riflessione. CI METTIAMO IN GIOCO
Ognuno di noi è un dono: con il proprio nome, le proprie caratteristiche e qualità, e i propri difetti. Anche i discepoli di Gesù erano così: tutti diversi, con esperienze differenti; con loro, dopo la risurrezione di Gesù, c’erano alcune donne, le stesse che avevano seguito il Maestro. La forza del gruppo dei discepoli e delle discepole sta nel fatto di avere Gesù come amico e di essere comunità-Chiesa. Gesù effonderà su di loro lo Spirito Santo (cfr. At 2,1-13.36) che li manda ad annunciare il Vangelo. Pure noi, all’inizio di questo nuovo anno, desideriamo mettere in gioco i nostri talenti, per accogliere gli altri come dono e crescere come gruppo: insieme con Gesù e illuminati dallo Spirito Santo potremo fare grandi cose!
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 29
PREGHIERA DI INTERCESSIONE
Cel. Dio, Padre di amore, che nel dono della vita di Gesù, tuo Figlio, ci hai mostrato la grandezza e la profondità del tuo amore, esaudisci le nostre preghiere.
L. Diciamo insieme: Dio d’amore, ascoltaci!
Padre buono, che hai mandato Gesù nel mondo per salvarci, fa’ che ogni cristiano sia testimone, in ogni occasione e situazione, del tuo desiderio di salvezza per l’umanità. Noi ti preghiamo.
Padre amorevole, illumina con la tua luce coloro che ti cercano, coloro che si sono allontanati da te, quelli che non ascoltano la tua voce e seguono vie di falsità. Noi ti preghiamo.
Padre misericordioso, dona la tua tenerezza alle famiglie, troppe volte segnate dalla separazione più che dall’unità, dalla solitudine più che dalla comunione. Noi ti preghiamo.
Padre fedele, effondi il tuo Spirito su tutti noi, perché ci insegni ad amare come Gesù ci ha amato. Noi ti preghiamo.
GESTO. Ogni ragazza/o è invitata/o ad abbracciare (o a stringere la mano o a compiere un altro gesto, che si ritiene più opportuno per il gruppo) gli altri amici e i genitori presenti, dicendo semplicemente: «Grazie»! Poi tutti formano un cerchio e, prendendosi per mano, cantano il Padre nostro.
SEGNO/IMPEGNO. Ogni ragazza/o è invitata/o a prendere uno dei cartoncini a forma di pacco-dono, a scrivere su di esso il suo nome, e una caratteristica o qualità, che intende mettere a disposizione come dono per l’anno catechistico che sta iniziando. Lo incolla, poi, sul cartellone.
PREGHIERA CONCLUSIVA
Cel. O Padre, guarda al nostro desiderio di impegno e di dono reciproco. Fa’ che possiamo incontrarti e servirti in ogni sorella e fratello con cui condivideremo il cammino di vita. Te lo chiediamo per Gesù, nostro Signore.
T. Amen!
BENEDIZIONE FINALE
C. Il Signore sia con voi!
T. E con il tuo Spirito!
C. Il Padre, Dio della vita, che vi ama e vi dona al mondo, vi conceda di essere presenza di salvezza.
T. Amen!
C. Gesù Cristo vi accompagni sempre, vi renda fedeli alla sua amicizia e perseveranti nella fraternità.
T. Amen!
C. Lo Spirito Santo vi costituisca testimoni del suo amore fedele, per comunicare la sua luce e la sua tenerezza a ognuno.
T. Amen!
C. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
T. Amen!
Canto: UN AMORE PIÙ GRANDE (con gesti semplici ed espressivi)
Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 30
GIOCHI
SIAMO NOI, AMATI DA DIO
Canto: SENTO LA GIOIA (G. e G. Tittarelli - M. Danieli, È la musica di festa, Paoline) - Cerca su YouTube: Tutorial (coreografia ballo)
ATTIVITÀ: NOI, OPERA D’ARTE DI DIO!
Obiettivo. Aiutare i ragazzi a descriversi attraverso il disegno o la manipolazione di un materiale duttile, per presentare la propria diversità agli altri. Materiale: pongo, pasta di sale, carta pesta, fogli con tempere e acquerelli, o altro materiale facilmente manipolabile, specchi.
Descrizione. I ragazzi si rappresentano attraverso un’espressione artistica: un disegno su un foglio con gli acquerelli; manipolazione con pongo, pasta di sale o carta pesta; collage o altre modalità. Rispondono alla domanda: «Come sei? Di che colore sei? Descriviti nel tuo fisico e nel tuo carattere». Devono rappresentarsi come si vedono dentro e fuori, per ciò che vivono in quel momento della loro vita. È utile predisporre alcuni specchi nella stanza per favorire la visione di se stessi. Lasciare il tempo necessario per la realizzazione.
Si suddividono, poi, in piccoli gruppi dove ognuno racconta liberamente la sua rappresentazione agli altri. In ogni gruppo un animatore fa da moderatore. Per concludere si invitano i ragazzi a fare un applauso ai bellissimi disegni e lavoretti realizzati. Un animatore sottolinea la bellezza e la preziosità di ognuno di loro, al di là delle opere create.
ATTIVITÀ: È BELLO AMARSI COME FRATELLI E SORELLE!
Obiettivo. Invitare a comunicare ai propri amici la gioia e la bellezza di averli accanto.
Materiale: amplificatore audio, riproduttore musicale e macchina fotografica, o altro strumento adeguato per riprese video, cartoncini.
Descrizione. Assieme ai componenti del gruppo, oppure dividendosi in gruppi di attività, i ragazzi scelgono una canzone o un motivo musicale, che esprima la bellezza dell’amore e dell’amicizia, e inventano un breve balletto (stile TikTok) da eseguire in gruppo.
Il balletto si presenta al gruppo grande. Dopo l’esecuzione l’animatore chiede ai partecipanti di condividere quello che hanno capito del balletto, il messaggio che è arrivato loro, da confrontare, poi, con l’idea pensata dal gruppo.
Il balletto potrebbe essere ripreso in video, per conservarlo in archivio o, eventualmente, per condividerlo con gli amici della parrocchia. Valutare l’opportunità di registrare il video, data la presenza di minorenni, per evitare un uso non consono.
Canto: MA CHE GIOIA (Ivi) - Cerca su YouTube: Tutorial - coreografia ballo (vedi II cop.).
AGAPE FRATERNA. Si termina la giornata con una merenda: i genitori portano spuntini, dolci e qualche bibita da condividere.
Durante la condivisione si dedica uno spazio alla premiazione delle squadre vincitrici. Alle squadre si consegna un cartoncino dove ogni gruppo scrive i doni o le qualità di ognuno dei membri da appendere poi al cartellone.
2 Catechisti parrocchiali • set.-ott. 2023 31
Anno 2023-2024
DOSSIER
SET.-OTT. 2023
#cambia-menti inserto da staccare
Online-Onlife
Online-Onlife.
Riprendiamo il cammino con i ragazzi, in ascolto delle loro istanze, e attenti ai valori e disvalori del nostro mondo, per volgerli al positivo. Le tematiche scelte rispecchiano le loro situazioni esistenziali. Iniziamo dalla realtà digitale. I teenagers attribuiscono molti significati all’uso del cellulare… Che cosa vi cercano? Gli adulti, per capire, devono accostarli con vicinanza empatica (Io - Tu - Noi), così da aiutarli a valorizzare le opportunità del web ed educare alla rete come impegno di cittadinanza (A tu per tu con…). Orientiamo, attraverso l’ascolto di tre canzoni, a comprendere che la vera libertà indirizza sempre al bene: si tratta di ascoltare, fiutare le novità, scommettere…, senza dimenticare le radici della nostra vocazione: essere dono! (Musica e fede).
Onlife dice che, oggi, non c’è un confine preciso tra la vita in presenza e quella tramite gli schermi digitali. Con i laboratori i ragazzi mappano la propria rete di relazioni sociali, in vista di un’autoregolazione (Infosfera e Vangelo). L’iperconnessione può indurre alla perdita di contatto con la realtà fisica, far sprecare tesori di intelligenza, esperienze e amicizie… Ma c’è un’iperconnessione che collega dove c’è sempre campo ed è gratis (Bibbia nella vita). Nel dipinto «Il sogno di Giacobbe» la scala connette la terra con il cielo, e gli angeli collegano la dimensione spirituale con quella terrestre (Bibbia nell’arte). Lancia, ora, il tuo messaggio di speranza nel progetto spaziale Spei Satelles (Testimone). E tu desideri trovare l’equilibrio tra l’online e l’offline? Verificati con il Test. Con la Celebrazione entra in connessione con il Signore, come ha fatto Maria…
In ascolto dei ragazzi (12-16 anni) e attenti ai valori e disvalori della società attuale, che li segnano, si propone un itinerario di gruppo che, alla luce del Vangelo, li orienti verso una crescita integrale, a livello di corporietà, pensieri-mentalità, affetti e relazioni. L’utilizzo dei diversi linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, nei ritiri, nei campiscuola e a scuola.
TEMA: #cambia-menti
1. O nline- O nlife 2. Ballo-sballo 3. Dentro-fuori 4. Attiva-mente 5. Con-tatto 6. Fisica-mente 7. Coraggiosa-mente 8.
Grazie-prego
… GIANNA M. CAPPELLO A tu per tu con… Fernanda Di Monte 3 ENTRARE… IN PUNTA DI PIEDI Io - Tu - Noi Franca Feliziani Kannheiser 4 CONNESSI O SCONNESSI? Bibbia nella vita Tonino Lasconi .................................................. 6 # IOSOCIALE! Musica e fede Matteo Zambuto .............................................. 8 TRA TERRA E CIELO MATERIALE E SPIRITUALE Bibbia nell’arte Manuela Pitterà 10 RETI E RELAZIONI Infosfera e Vangelo Marco Sanavio ................................................. 12 ACROBATI DELLA RETE Test Maria Teresa Panico 14 ECCOMI SIGNORE Celebrazione Francesca Langella 15 SPEI SATELLES. LA PREGHIERA RAGGIUNGE LO SPAZIO Testimone Barbara Corsano ............................................ 16 Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • set.-ott. 2023
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indice
GIANNA M. CAPPELLO
A tu per tu con…
Fernanda Di Monte ferdimonte@gmail.com
Gianna M. Cappello, docente presso il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche dell’Esercizio Fisico e della Formazione dell’Università di Palermo, da anni è Presidente del MED (Media Education), associazione iniziata in Italia nel 1991 da don Roberto Giannatelli, salesiano. La finalità è l’educazione all’uso critico e responsabile dei media, attraverso la formazione di docenti, di ogni ordine e grado, di educatori e professionisti dei media. I temi di ricerca spaziano dai cultural e media studies (industria culturale e analisi dei prodotti mediali) alla sociologia dell’educazione e ai media digitali, affrontati con metodi qualitativi e di ricerca-azione. Gianna, attualmente, sta lavorando, nella scuola, a diversi progetti di ricerca sulle tecnologie digitali e la media education, e sul progetto Horizon 2020 sulle pratiche educative di comunità e media digitali per contrastare le disuguaglianze nelle aree urbane svantaggiate e favorire la partecipazione civica dei giovani.
Gianna, si parla di online e offline, cioè di «in rete e fuori rete», in che senso?
R. I nativi digitali, oggi, sono protagonisti di un mondo complesso in cui online e offline non sono separati. Le esperienze vissute online, siano esse positive o negative, hanno ricadute sulla vita di bambini/e e ragazzi/e, con conseguenze sia emotive sia fisiche, con l’effetto, spesso, che cambia la percezione che essi hanno della rete.
Come educare all’uso corretto dei media?
L’impegno deve essere solo della scuola, dei genitori o anche del sistema sociale?
R. Direi che la domanda fondamentale riguarda anche l’educazione degli adulti: educatori, genitori e catechisti, che devono orientare i ragazzi. Purtroppo essi non hanno consapevolez-
za di questo mondo e hanno una conoscenza superficiale di come i ragazzi reagiscono e delle motivazioni che li spingono a certe pratiche di uso della rete.
L’attenzione deve essere data, quindi, alla formazione degli educatori?
R. La rete, i social network richiedono competenze specifiche, che non sono solo tecniche, ma anche e, soprattutto, culturali. Si tratta di conoscere a fondo il mondo digitale e di non fermarsi al negativo, come spesso si fa. Non siamo più al tempo degli «apocalittici e integrati» (cioè del «tutto negativo» o del «tutto positivo») di cui parlava Umberto Eco.
Occorre, quindi, cambiare ottica?
R. Si tratta di cogliere le opportunità della rete. Di considerare gli aspetti di divertimento, di ricreazione, di dimensione ludica, ricreativa, ma anche di educare alle tante possibilità offerte, e spesso non colte, di costruzione della cittadinanza. Di educare, cioè, alla rete come impegno di cittadinanza. Utilizzare la rete, quindi, come luogo di apprendimento di competenze civico-partecipative.
È importante educare i ragazzi alla complessità del mondo digitale?
R. Instagram, TikTok… possono essere una piazza in cui i ragazzi, gli adolescenti, i giovani, prendono coscienza della realtà in cui vivono, dei rischi…, e comprendono meglio le loro possibilità di crescita e di impegno nel luogo dove abitano, le persone che incontrano, i problemi da affrontare. Chi è implicato nell’educazione (studiosi, insegnanti, educatori, genitori, figli) ha l’impegno di far comprendere come convivere con l’esistente, ma anche quello di incoraggiare a esplorare vie alternative e a immaginare il cambiamento futuro
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Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • set.-ott. 2023 3
ENTRARE… IN PUNTA DI PIEDI
Io
- Tu - Noi
Franca Feliziani Kannheiser felizianikannheiser@hotmail.com
Chiunque abbia a che fare con i preadolescenti – la regola vale, però, anche per i bambini e gli adolescenti – deve assumere un atteggiamento di fondo, che è quello della curiosità rispettosa.
Si tratta, dunque, non di mettersi nella posizione di chi sa e dà risposte, ma di chi cerca di capire, facendosi guidare da coloro che abi-
tano il mondo del preadolescente, cioè dai ragazzi stessi.
Questo è tanto più vero, quando ci accostiamo al fenomeno di internet e, quindi, dei social e dei videogiochi. Come si precisa spesso, gli educatori non sono, nella maggior parte dei casi, nativi digitali; essi non sono nati nel mondo della realtà multimediale e devono
Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • set.-ott. 2023 4
imparare, perciò, a comprendere il suo linguaggio per valutarne, poi, la portata educativa. In tale esplorazione possono essere guide utili gli animatori, esperti in questo campo, a cui affidare non soltanto compiti esecutivi, ma anche di ideazione e di elaborazione.
È un dato indubitabile quello che ci mostra quali e quanti significati i teenagers attribuiscano all’uso del cellulare che diventa, a volte già in età decisamente precoce, il compagno preferito. Su questa «amicizia» vale la pena riflettere, non in prima battuta per demonizzare e vietare, ma per capire.
Che cosa cerca un’adolescente nel cellulare, che cosa rappresenta per lui? Certamente un oggetto simbolico che esprime il suo bisogno di appartenenza e di comunicazione. Uno dei bisogni principali dell’adolescenza, in tutte le sue fasi, è proprio quello di sentirsi parte del gruppo dei coetanei, che rappresenta il gradino successivo nell’ampliamento dei rapporti dalla famiglia alla società.
Avere un telefonino significa usufruire di uno strumento che permette di inviare messaggi agli amici, partecipare alle chat di gruppo, esplorare, ad esempio, attraverso programmi come Instagram, TikTok, ecc., il mondo dei coetanei e farsi conoscere attraverso foto e documenti. Questo ultimo aspetto risponde a uno dei bisogni fondamentali del preadolescente: quello di esistere nello sguardo degli altri, di essere riconosciuto. Tale allargamento di confini richiede un necessario contenimento da parte dell’adulto, che deve, però, non demonizzare, ma conoscere, capire questi nuovi strumenti di comunicazione.
UNO SGUARDO AGLI ADULTI
Non si rischia di diventare troppo dipendenti da queste protesi tecnologiche, di dedicare ad esse troppo tempo, di limitare la propria autonomia?
Matteo Lancini, nel suo bel libro Adolescenti navigati (Erickson), ricorda agli adulti che:
«La tecnologia nelle mani dei bambini, fin dalla più tenera età, viene consegnata dagli stessi genitori e non dalle istituzioni o, peggio ancora, da “altri” nemici, cattivi, attentatori della salute mentale e del benessere dei più giovani. Per esigenze affettive e di controllo le mamme e i papà che trascorrono molte ore fuori di casa scelgono di regalare un telefonino al proprio figlio, che, peraltro, lo sa usare da molto tempo prima. Per anni, senza ancora possederne uno, il bambino ha osservato i propri genitori intenti a telefonare, messaggiare e fare foto di continuo con il cellulare e ne ha imitato i gesti, arrivando anche a utilizzarlo davvero, nei momenti in cui i genitori erano distratti oppure con il loro benestare, per riuscire, ad esempio, a stare tutti seduti a tavola al ristorante.
Se ci guardiamo intorno, oggi non c’è molta differenza tra l’uso che adolescenti e adulti fanno della tecnologia, degli smartphone e delle loro varie funzioni».
Sono gli adulti stessi a condurre all’uso di questi strumenti, per avere un mezzo di controllo sui figli (il telefonino «cordone-ombelicale»), ma anche per esorcizzare la paura di un figlio isolato, fuori dal giro. Il mito della socializzazione è, infatti, imperante. Si tratta, allora, di gestire l’inevitabile immersione nel mondo digitale, adeguando l’uso degli strumenti alle fasi di sviluppo del bambino/ragazzo, a servizio della crescita delle sue competenze, come supporto all’apprendimento.
Importante è evitare che l’uso degli strumenti digitali monopolizzi tutto il tempo del preadolescente, sostituendosi agli incontri con i coetanei al parco e all’oratorio, alle attività sportive e di formazione in presenza. Se il controllo tende ad essere vissuto come soffocante e quindi ad essere eluso, la vicinanza empatica è, invece, richiesta e desiderata.
Momenti di navigazione condivisa con il genitore e con l’educatore creano sintonia e il sentirsi presi sul serio nei propri gusti e nei propri interessi.
Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • set.-ott. 2023 5
ACROBATI DELLA RETE
Maria Teresa Panico mt.pan@iol.it
Immersi e costantemente connessi, con la vita e le relazioni sempre più legate ai social. Senti il bisogno di trovare il giusto equilibrio tra ciò che è on e quello che è off line?
Cerchi un amico/a per parlare:
a. gli/le telefoni.
b. chatti con lui/lei.
c. lo/la incontri appena possibile.
Cambi il tuo stato sui social:
a. più volte al giorno.
b. ogni tanto.
c. tutti i giorni.
In una discussione:
a. partecipi attivamente, dicendo cosa pensi.
3 2 1 Incrociare lo sguardo dell’altro:
Le emozioni:
a. ti arricchiscono.
b. ti confondono.
c. si susseguono in fretta.
Usare carta e penna:
a. è naturale.
b. ti fa sudare freddo.
c. diventa sempre più complicato.
b. ascolti gli altri, poi intervieni.
c. se non sei chiamato in causa, eviti di parlare.
da 9 a 14 punti:
COMPAGNI DI VITA
Smartphone, tablet e pc sono per te compagni di gioco, studio, lavoro da mattina a sera… e oltre! Sei immerso nei media e spesso lontano dalle esperienze vere della vita quotidiana. Quando alzi lo sguardo dallo schermo sei confuso e disorientato, anche diffidente. Sfida te stesso e porta nella vita concreta le esperienze vissute attraverso i media.
a. è roba da Medioevo.
b. solo a scuola o al lavoro.
c. aiuta a pensare e a riordinare le idee.
Sono più affidabili:
a. genitori, educatori, proff.
b. influencer e youtubers.
c. gli amici.
da 15 a 21 punti:
VERE EMOZIONI
Trascorri un bel po’ di tempo online, spinto dalla curiosità e dalla possibilità di condividere esperienze molteplici e conoscere contesti e realtà lontane. Le sensazioni e le emozioni che vivi in presenza hanno, però, un valore completamente diverso, una forza maggiore e lasciano un segno più profondo che ti aiuta a capire che persona vuoi diventare.
Cammini per strada:
a. a passo svelto.
b. guardando volti e vetrine.
c. con la testa nel cellulare.
Il girasole:
9 8 7 4 5 6
a. segue il sole.
b. è colorato.
c. simboleggia la vita.
da 22 a 27 punti: CONNESSIONE VS. INCONTRO
Per comunicare oggi è fondamentale essere online e utilizzare al meglio tutti i media. Non confondi, però, la connessione digitale con l’incontro con l’altro. L’emozione dell’incontro e degli sguardi scambiati, nel bene e nel male, non può essere sostituita. Non deleghi a un device la responsabilità delle tue relazioni e dei tuoi sentimenti.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 A 233112332 B 111323211 C 322231123
Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • set.-ott. 2023 Test 14
ECCOMI SIGNORE
Celebrazione
Francesca Langella fransua80@libero.it
Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, icona della Madonna e lampada accesa. Ci si dispone in cerchio. Al centro si mette un cestino con i rosari.
Canto: L’ANNUNCIO A MARIA
(F. Buttazzo, in: I bambini cantano Maria, Paoline)
Preghiera. Padre, nella tua grande misericordia, ci hai donato il tuo unico Figlio Gesù: donaci di ascoltarlo, seguirlo e amarlo con tutto il cuore, tutta la mente e tutte le forze. Spirito Santo, tu che sei l’amore che unisce il Padre al Figlio Gesù, scendi su di noi perché connessi con te, accogliamo e attuiamo la parola di Dio nella nostra vita. Amen. Catechista. L’ascolto di Dio, nella preghiera e nella vita, è il modo per rimanere collegati con lui, per sintonizzarci con il suo rivelarsi e per intercettare, fra le tante voci, la sua Parola, che illumina la nostra vita, le nostre scelte e chiama ognuno alla vera felicità. Dio è sempre onlineconnesso con noi…; e noi lo siamo con lui? Maria di Nazaret è rimasta sempre connessa con Dio, in ascolto della sua Parola, per comprendere il suo disegno d’amore e compiere ogni giorno la sua volontà.
IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Lc 1,26-38
1 Ragazzo. Signore, quanti messaggi mi arrivano ogni giorno, quanti suoni e immagini che, spesso, non capisco e mi confondono; solo tu puoi aiutarmi a distinguere ciò che è vero e giusto.
2 Ragazzo. Signore, tu sei sempre online e connesso con la mia vita; accendi il mio cuore perché possa sintonizzarmi con il tuo e sentirmi davvero vivo!
3 Ragazzo. Signore, come hai fatto con Maria, entra nella mia storia, nel mio tempo, nei miei pensieri e rendimi disponibile, perché mi lasci trasformare, seguendo la tua volontà.
Catechista. Maria è una giovane intelligente, entusiasta, coraggiosa, bella, pronta a farsi scombinare i piani da Dio. È in preghiera o in attività quando arriva Gabriele. È creativa e lungimirante nell’aderire a una proposta «irrealizzabile», rendendo, così, possibile l’impossibile. Lei con il suo «Sì», genera il Redentore. Il sì di Maria si fonda su una rete di sì. È erede di una tradizione, come figlia di un popolo. Un prodigio accade in lei, e lei stessa diventa una speranza. Accetta di mettersi in gioco per consentire alle persone di accogliere il Signore in loro. Nella Madre di Gesù si attua il passaggio dal Dio c’è al Dio c’entra. Dio entra in me e c’entra con me.
Le cose cambiano quando Dio c’entra (cfr. Campi SE VUOI, Guida Teeneger, 2023).
Gesto. Ogni ragazzo riceve un rosario, dolce catena che, per Maria, ci riannoda a Dio.
Preghiera. Maria, sei bella nella tua semplicità. Tu, che hai accolto il messaggio di Dio, apri il mio cuore alla sua Parola. Maria, sei forte nella tua fede. Tu che hai risposto con coraggio alla chiamata di Dio, fa’ che anch’io mi apra con gioia alla sua volontà. Amen.
Canto: SEI LA MADRE DEL MONDO (A.M. Galliano - S. Lestini, Ivi)
DISPONIBILE ONLINE DA SETTEMBRE
Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • set.-ott. 2023
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Annunciazione, Claudio Pastro, Brasile