Palazzetto Bru Zane | Stagione veneziana 2022-2023

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BRUPALAZZETTOZANESTAGIONEAVENEZIA

Stagione concertistica 2022 - 2023 4 Festival Massenet, maestro del suo tempo 14 Concerti fuori festival 18 Festival Compositrici! Altre attività 29 Attività per famiglie 32 Conferenze 36 Prossime pubblicazioni 37 Visite guidate gratuite 38 Informazioni 42 IlCalendarioPalazzettoBru Zane beneficia del sostegno della Fondation Bru fondation-bru.org

Rimettere in discussione certezze musicali è una peculiarità del Palazzetto Bru Zane dalla sua fondazione. L’esperienza dimostra che l’oblio ha colpito anche opere luminose, di cui ormai non si potrebbe più fare a meno. Tra queste rientra a pieno titolo la produzione di Jules Massenet che fu usata a lungo come termine di paragone da chi voleva tracciare una linea divisoria tra la buona musica e la mediocrità. Tuttavia, cancellando la carriera di questo artista, si finiva per ignorare il gusto del pubblico parigino della Belle Époque e privare gli spettatori odierni dello stesso piacere. È proprio a Massenet che il Palazzetto Bru Zane dedica il primo festival di questa stagione, definendolo “maestro del suo tempo”. Si direbbe che neanche le compositrici, a cui è dedicato il secondo festival della stagione, abbiano pescato un numero vincente alla lotteria della fama. Da anni, il Palazzetto Bru Zane risponde alla richiesta, sempre più condivisa, di riconsiderare i cataloghi femminili e di ricostruire con esattezza le carriere delle musiciste, di ritrovare i manoscritti delle loro opere, di proporne edizioni moderne e di farle eseguire. Il Palazzetto Bru Zane è concepito come un laboratorio di ricerca nel quale le riscoperte del Centre de musique romantique française vengono discusse e messe alla prova. Così, nell’arco dell’intera stagione, apre le porte a svariati eventi: concerti fuori festival (Carnevale, giornata internazionale dei diritti delle donne, Art Night Venezia), registrazioni di mélodies e musica da camera per Bru Zane Label, giornate di studio, conferenze, eventi per famiglie e per le scuole, mostre sulle tematiche dei cicli in corso e visite guidate.

DELMAESTROMASSENET,SUOTEMPO Jules Massenet (1842-1912), compositore e didatta, ha influenzato profondamente la musica francese. È talmente evidente che si tenderebbe quasi a dimenticarlo.

Gabriel Pierné, Xavier Leroux, Gustave Charpentier, Augustin Savard, i fratelli Hillemacher, Alfred Bruneau, Paul Vidal, Reynaldo Hahn, Henry Février e Florent Schmitt sono solo alcuni dei suoi tanti seguaci che porteranno la visione del maestro fino al cuore del XX secolo. Una selezione di stampe accoglie i visitatori e li introduce all’universo del compositore.

5 1° – 28 OTTOBRE 2022 GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE ORE PALAZZETTO18 BRU ZANE Presentazione del festival con concerto Mélodies e opere per pianoforte di MASSENET Éléonore Pancrazi mezzosoprano Ian Barber pianoforte INGRESSO tickets@bru-zane.comprenotazioneLIBEROobbligatoria

Per saperne di più sul compositore: bruzanemediabase.com Di natura piuttosto riservata, poco incline a scendere nell’arena mediatica per scatenare polemiche, a prima vista Jules Massenet non si presenta come un filosofo dell’arte musicale o un teorico della riforma lirica. Espressione di una certa saggezza e del desiderio di dedicarsi unicamente alla composizione, la sua discrezione si spiega anche con la posizione centrale che occupa nella vita musicale francese. Perché avrebbe dovuto criticare i colleghi, quando già deteneva i posti più prestigiosi – professore di composizione al Conservatorio di Parigi e membro dell’Académie des beaux-arts all’età di trentasei anni – e le sue opere riscuotevano un successo internazionale? Per conoscere la sua estetica, basta ascoltare i suoi lavori e quelli dei suoi allievi. Massenet ha continuato a fornire opere ambiziose ai più importanti teatri europei, badando a non ripetersi col variare della scelta dei soggetti: fantastici, fiabeschi, antichi, medievali, esotici, ecc. Inoltre si è impegnato a formare una generazione di artisti che gliene sarà a lungo riconoscente.

Gabrielle Philiponet soprano Marie Kalinine mezzosoprano Artavazd Sargsyan tenore Philippe-Nicolas Martin baritono Thomas Tacquet pianoforte L’arte della scrittura vocale è l’orizzonte ultimo dell’insegnamento musicale francese: l’intera organizzazione degli studi al Conservatorio di Parigi porta verso quest’ultima tappa del sapere teorico e infatti i giovani concorrenti per il prix de Rome vengono valutati sulla base di una cantata, che deve dimostrare la loro padronanza di tale scrittura. Questa prevalenza dell’elemento lirico si spiega con l’importanza che l’opera e l’opéra-comique hanno in Francia, ma giova anche, all’epoca di Massenet, ai generi dell’oratorio e della mélodie. La sua generazione, curiosa di esplorare altri ambiti oltre a quello del palcoscenico, produce con la stessa serietà d’impegno anche per le sale da concerto e per i salotti, con la volontà di raggiungere una certa nobiltà di stile in tutti i generi. Flautista e violoncellista di formazione, Gabrielle Philiponet studia canto con Daniel Ottevaere e poi all’Opéra Studio della Chapelle Musicale Reine Elisabeth. Marie Kalinine inizia i suoi studi alla Maîtrise di Radio France e li prosegue al Conservatorio di Parigi, alle Jeunes Voix du Rhin e al CNIPAL di Marsiglia. Diplomato all’ENM Alfred Cortot di Parigi, Artavazd Sargsyan entra all’Académie de l'Opéra de Paris nel 2014. Dopo avere studiato musicologia, Philippe-Nicolas Martin porta a termine la propria formazione in canto lirico al CNIPAL di Marsiglia. Pianista, maestro collaboratore e maestro del coro, Thomas Tacquet si è formato al CNSMD di Parigi, all’Università Paris IV-Sorbonne e al CRR di Parigi.

SABATO6 1° OTTOBRE ORE 19.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA DAL SALOTTO ALLA SCENA Arie d’opera, oratori e mélodies trascritte per voce e pianoforte di MASSENET

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Diplomato al CNSMD di Parigi, François Dumont si perfeziona all’Accademia Internazionale di pianoforte Lago di Como. Vincitore di concorsi internazionali (Chopin, Reine Elisabeth, Clara Haskil, Piano Masters di Monte Carlo), ottiene il Prix de la Révélation de la critique musicale française alle Victoires de la musique. Si esibisce con orchestre quali la Cleveland Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo, l’Orchestra Filarmonica di Varsavia, la Tokyo Symphony, l’Orchestra da camera di Losanna e l’Orchestre national d’Île de France. Ha inciso l’integrale delle sonate di Mozart e delle opere per pianoforte di Ravel, nonché un disco dedicato a Chopin e due a Johann Sebastian Bach. Ottimo pianista, Jules Massenet comincia molto presto a scrivere per il suo strumento (Dix Pièces de genre, 1866) prima di abbandonarlo per dedicarsi anima e corpo a forme orchestrali e liriche; tuttavia, vi ritornerà negli ultimissimi anni del secolo. Dopo la morte di Ambroise Thomas e le sue dimissioni dal Conservatorio, egli si rivolge di nuovo ai salotti parigini con lavori per pianoforte pubblicati in raccolte: Deux impromptus (1896) e Deux Pièces pour piano (1907). Questi brani evocativi si mescolano allora con i primi lavori dei suoi allievi, dai Portraits de peintres di Reynaldo Hahn (1894) alla Rêverie di Paul Hillemacher (1908) passando per la Romance di Xavier Leroux (1898), Les Barques di Florent Schmitt (1898) e l’Étude symphonique di Gabriel Pierné (1903).

Opere per pianoforte di MASSENET, PIERNÉ , HILLEMACHER , HAHN, LEROUX e SCHMITT François Dumont pianoforte Questo concerto è registrato e reso disponibile su Bru Zane Replay FARFALLE NERE, FARFALLE BIANCHE

DOMENICA 2 OTTOBRE ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE

BerardiJ.©DumontFrançois

ZANE

Ha inciso i Madrigali di Monteverdi con Les Arts Florissants. Diplomato al CNSMD di Parigi, Frédéric Rouillon si esibisce regolarmente in recital con il mezzosoprano Marie Gautrot.

Frédéric Rouillon pianoforte Benché la mélodie francese ottenga pienamente la propria patente di nobiltà sotto la Terza Repubblica, in particolare grazie ai lavori di Duparc, Chausson o Fauré, essa rimane un territorio in cui i compositori si inoltrano con obiettivi diversi: piacere al grande pubblico e ottenere successo commerciale; dimostrare le proprie capacità al fine di convincere i direttori di teatri d’opera; sedurre l’alta società per ottenerne il sostegno; o creare un’opera perfetta, un gioiello in cui quella pietra preziosa che è la poesia sia idealmente valorizzata dalla musica. Intorno a Massenet, un’intera generazione naviga tra queste mete diverse e cerca di riunirle per produrre un’unica riuscita artistica.

Mélodies di MASSENET, CHAUSSON, PIERNÉ , FÉVRIER e HILLEMACHER Marie Gautrot mezzosoprano

PALAZZETTO BRU

GIOVEDÌ8 13 OTTOBRE ORE 19.30

Si è esibita, in particolare, al Festival di Aix-en-Provence, all’Opéra di Rouen, all’Opéra Royal di Versailles, al Théâtre du Châtelet, all’Opéra di Avignone e all’Opéra di Parigi.

Suona come pianista accompagnatore in sale prestigiose quali il Théâtre du Châtelet, il Théâtre des ChampsÉlysées, il Theater an der Wien, l’Opera di Francoforte. Inoltre è assistente alla direzione d’orchestra e viene invitato a dirigere concerti e opere in Francia e all’estero.

TESORI NASCOSTI

Dopo avere studiato lettere all’Università di Rouen e poi storia dell’arte all’École du Louvre, Marie Gautrot entra al CNSMD di Parigi.

Violinista d’origine coreana, Mi-Sa Yang è cresciuta in Giappone e ha studiato al CNSMDP prima di esibirsi in sale prestigiose in Europa. Fa parte dell’Ardeo Quartet ed è cofondatrice dell’ensemble Les Esprits. Vincitore di molti concorsi internazionali, Yan Levionnois collabora con varie orchestre ed è uno dei membri del Quartetto Hermès. Ha registrato una quindicina di dischi in un repertorio che va dal XIX secolo ai lavori contemporanei. Diplomato al CNSMDP, dove insegna dal 2013, Jonas Vitaud si esibisce con orchestre e ensemble di musica da camera in tutto il mondo e collabora con molti compositori. Ha inciso un album dedicato alle sonate di Mozart con Mi-Sa Yang . Accanto alle forme classiche che, agli occhi dei francesi, appaiono come il marchio dell’estetica germanica e di una certa austerità, la produzione di musica da camera in Francia si sviluppa anche seguendo percorsi poetici e rendendo omaggio alle produzioni liriche. Così, le formazioni ridotte di due o tre strumentisti non devono più limitarsi alle sonate o ai trii con pianoforte in tre o quattro movimenti, ma possono proporre anche brani popolari di opere liriche (tratti, per esempio, da Werther o Thaïs), trascinare gli ascoltatori nelle fantasticherie di un’elegia o stupirli incessantemente eseguendo una fantasia. Questi brani, non abbastanza “seri” per entrare nel pantheon dei capolavori, ritornano per incantarci.

Yan Levionnois violoncello Jonas Vitaud pianoforte

MillotJ.-B.©VitaudYJonasColmezN.©LevionnoisYannStraussF.©YangSaMi

PALAZZETTO BRU ZANE IN PUNTA DI PENTAGRAMMA

Opere per violino, violoncello e pianoforte di MASSENET, ALDER , PIERNÉ e FÉVRIER Mi-Sa Yang violino

9 MARTEDÌ 18 OTTOBRE ORE 19.30

Opere per violino e pianoforte di MASSENET, HILLEMACHER , HALPHEN, HAHN e PIERNÉ Théotime Langlois de Swarte violino Tanguy de Williencourt pianoforte Questo concerto è registrato e reso disponibile su Bru Zane Replay

Dopo essersi formato al CNSMDP, Théotime Langlois de Swarte fonda l’ensemble Le Consort, che collabora in particolare con Véronique Gens e Mathias Vidal, e le cui incisioni riscuotono l’apprezzamento della critica (Choc Classica, Diapason d’Or). Si esibisce in sale da concerto quali la Philharmonie di Berlino e quella di Parigi, il Musikverein di Vienna e il National Art Center di Shanghai. Suona un violino di Jacob Stainer del 1665. Diplomato al CNSMDP e vincitore di concorsi internazionali (Société des Arts di Ginevra, ADAMI, SPEDIDAM), Tanguy de Williencourt si esibisce in prestigiose sale da concerto in Francia e nel resto d’Europa. Ha inciso album dedicati a Brahms e Schumann, Beethoven, Schubert e l’integrale delle trascrizioni per pianoforte di Wagner e di Liszt, nonché il disco Proust le concert retrouvé, insieme a Théotime Langlois de Swarte. Jules Massenet non ha scritto neanche un pezzo per violino solo, ma questo strumento ha beneficiato della sua produzione tramite le trascrizioni: di arie liriche, naturalmente, tra cui la celebre Méditation da Thaïs, ma anche di frammenti di oratori, come il preludio del Dernier Sommeil tratto da La Vierge. Questo concerto presenta tali opere “d’importazione” accompagnate da opere originali di allievi di Massenet (Hillemacher, Hahn, Halphen e Pierné), offrendoci così un ampio panorama dell’uso del violino solo durante la Belle Époque, dalle forme canoniche come la sonata, che si tratta di reinventare, ai pezzi di genere che ci conducono in ambiti meditativi o virtuosistici.

MillotJ.-B.©SwartedeLangloisThéotimeTanguydeVillencourt©J.-B.Millot

10MARTEDÌ 25 OTTOBRE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE IL VIOLINO DANZANTE

PALAZZETTO BRU ZANE SULLE ALI DEL PIANOFORTE Opere per pianoforte a quattro mani di MASSENET, CHAMINADE , HAHN e BIZET GEISTER DUO David Salmon e Manuel Vieillard pianoforte David Salmon e Manuel Vieillard fondano il Geister Duo quando sono ancora studenti al CRR di Parigi. Parallelamente portano avanti i loro studi, rispettivamente alla Hochschule Hanns Eisler di Berlino e al CNSMD di Parigi, e in quanto duo al Mozarteum di Salisburgo. Vincitori di numerosi concorsi come solisti, hanno conseguito premi internazionali anche come Geister Duo, tra cui l’International Schubert Piano Duo Competition a Jeseník, il Concorso Internazionale per pianoforte a quattro mani di Monte Carlo e l’ARDMusikwettbewerb di Monaco di Baviera. Impegnato nella promozione del repertorio contemporaneo, l'ensemble approfondisce il repertorio per duo con l’impegno di una vera e propria formazione di musica da camera, in sedi prestigiose in Francia e in residenze in festival e accademie. Il loro primo disco, dedicato a Schumann, Brahms e Dvorák, è uscito nel 2022. Il pianoforte, strumento ingombrante che non è facile trasportare, può tuttavia diventare un veicolo per viaggiare, sia nel tempo sia in paesi lontani. Attraverso brani composti nel 1867 e nel 1894, il Geister Duo ci fa visitare l’India dell’XI secolo dell’ouverture del Roi de Lahore, scoprire una Idylle arabe e una Danse hindoue di Cécile Chaminade e attraversare le nebbie dei Préludes sur des airs populaires irlandais di Reynaldo Hahn. I Jeux d’enfants di Georges Bizet, poi, ci ricordano il tempo dell’innocenza e della fantasia sfrenata. Posando sulla tastiera quattro mani, non solo si moltiplicano le possibili acrobazie, ma si apre anche la porta a una complicità ludica.

11 VENERDÌ 28 OTTOBRE ORE 19.30

Arie d’opera, oratori e mélodies di MASSENET, FÉVRIER, BRUNEAU, HAHN, SAVARD, LEROUX, RABAUD e MALHERBE Artisti dell’Accademia Teatro alla Scala Per prolungare l’emozione del Festival Massenet, maestro del suo tempo INGRESSO tickets@bru-zane.comprenotazioneLIBEROobbligatoria

SABATO 17 GIUGNO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE ART NIGHT

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L’Accademia Teatro alla Scala, attraverso quattro dipartimenti –Musica, Danza, Palcoscenico – Laboratori e Management – forma tutte le figure professionali che ruotano intorno allo spettacolo dal vivo. Il contatto diretto con il mondo del lavoro costituisce la base della metodologia didattica. Fra i fiori all’occhiello del Dipartimento Musica vi sono l’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici, nata nel 1997 per volontà di Riccardo Muti, che accompagna alla futura carriera giovani cantanti dotati di una solida formazione vocale e musicale affinandone le capacità tecniche e interpretative e il Corso di perfezionamento per maestri collaboratori di sala e di palcoscenico, che forma maestri collaboratori capaci di svolgere le molteplici mansioni della professione. La collaborazione tra l’Accademia Teatro alla Scala e il Palazzetto Bru Zane prosegue, dopo un anno di formazione intorno a brani strumentali di César Franck e dei suoi discepoli. In questa stagione, gli artisti dell’Accademia studieranno brani di Massenet. I risultati di questo lavoro saranno presentati nel corso di due concerti, a Milano il 23 febbraio, quindi a Venezia il 17 giugno nell’ambito di Art Night Venezia.

PER APPROFONDIRE Jules Massenet Songs with Orchestra ORCHESTRE DE CHAMBRE DE HervéPARISNiquet direzione Nicole Car soprano Jodie Devos soprano Véronique Gens soprano Chantal Santon Jeffery soprano Cyrille Dubois tenore Étienne Dupuis baritono Edizioni musicali Palazzetto Bru Zane BRU ZANE LABEL – 2022 Prima registrazione mondiale Jules Massenet Integrale della musica per pianoforte solista Stefan Irmer pianoforte MDG – 2012 Con il sostegno del Palazzetto Bru Zane Jules Massenet Mélodies Sabine Revault d'Allonnes soprano Samuel Jean pianoforte Matthieu Fontana violoncello TIMPANI – 2012 Con il sostegno del Palazzetto Bru Zane Jules Massenet Thérèse (1907) Collana “Opéra français” vol. BRU3ZANE LABEL – 2013 Jules Massenet Le Mage (1891) Collana “Opéra français” vol. BRU5ZANE LABEL – 2013 CD CON LIBRORitrovateDISCHI tutte le pubblicazioni su bru-zane.com e al bookshop del Palazzetto Bru Zane

FUORICONCERTIFESTIVAL

BarbieriL.©ArmelliniLeonora

15 MARTEDÌ 13 DICEMBRE ORE 19.30

PALAZZETTO BRU ZANE LEONORA SUONA DÉODAT Opere per pianoforte di DÉODAT DE SÉVERAC, ALBÉNIZ , D’INDY e DEBUSSY Leonora Armellini pianoforte Nell’ambito dell’anniversario di Déodat De Séverac Figlia d’arte, Leonora Armellini si forma presso l’Accademia di S. Cecilia e l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Vince diversi premi, tra cui il XXII Premio Venezia, il “Premio Janina Nawrocka” (2010), il Quinto Premio del Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2021), e il premio “Galileo 2000 Pentagramma d’oro” (2013). Suona in festival e teatri in Italia e all’estero, quali il Teatro La Fenice, il Carnegie Hall a New York, Salle Cortot a Parigi, con orchestre quali la Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona e l’Orchestra Nazionale Ucraina. È docente di pianoforte al Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. Vi invitiamo a scoprire, attraverso il pianoforte di Leonora Armellini, il singolare compositore Déodat de Séverac (1872-1921). Originario della Linguadoca, formatosi al Conservatorio di Tolosa e poi alla Schola Cantorum di Parigi, Déodat de Séverac partecipa al rinnovamento della musica francese ed evita l’influenza di Wagner indugiando piuttosto sulle arie popolari del Sud-Ovest del suo paese. Per meglio collocarlo nell’effervescente panorama della Belle Époque, vengono eseguite anche pagine del suo maestro Vincent d’Indy e di Claude Debussy, che gli è affine nell’ispirazione, mentre la Champagne-Valse di Isaac Albéniz contribuisce a dimostrare i fecondi legami artistici che si allacciano tra i due versanti dei Pirenei alla svolta del nuovo secolo.

CAFÉ CONCERT Canzoni accompagnate al pianoforte di GUILBERT, JULIETTE , JOYET, SCOTTO, KOCK… Émeline Bayart voce Manuel Peskine pianoforte Nell’ambito del Carnevale di Venezia Da giovedì 16 a martedì 21 febbraio sono organizzate visite guidate gratuite del Palazzetto Bru Zane in italiano (14.30), francese (15) e inglese (15.30) Dopo aver studiato musica al Conservatorio di Lille e teatro al CNSMD di Parigi,Émeline Bayart lavora come attrice-cantante e regista a teatro e al cinema. Ha ideato e tenuto due recital a Parigi e in tournée: Affreuses, Divines et Méchantes (Opéra Comique) e D’Elle à Lui (Théâtre du Rond-Point) in collaborazione con Manuel Peskine. Dopo aver studiato pianoforte, scrittura e direzione d’orchestra, Manuel Peskine si dedica alla composizione attraverso la musica classica, il jazz e le musiche del mondo. Ha creato musiche di scena e per film quali Ma Compagne de Nuit di Isabelle Brocard e L’Affaire Sacha Guitry di Fabrice Cazeneuve. Parallelamente prosegue la propria carriera di pianista. Attrice e chanteuse, Émeline Bayart ama le canzoni che raccontano una storia: storie di coppie che parlano di passione, di libertinaggio e di amore crudele; di uomini e di donne che si annoiano, si tradiscono e si dilaniano. Sono storie tristi che l’artista rende esilaranti. Accompagnata da Manuel Peskine al pianoforte, Émeline Bayart attinge al repertorio del café-concert e delle chanteuses de caractère – da Yvette Guilbert a Juliette – senza cercare di imitarle. Mantiene la linea melodica per meglio spezzarla mediante la parola o un cambiamento della tessitura vocale, passa dalla voce di testa alla voce di petto, dal canto al parlato, dal grido al sussurro. Un recital malizioso, divertente e poetico.

VENERDÌ16 17 E SABATO 18 FEBBRAIO ORE 19.30 DOMENICA 19 FEBBRAIO ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE

La collaborazione tra il Palazzetto Bru Zane e l’Académie de l’Opéra National di Parigi si concentra sulle mélodies delle compositrici romantiche. Questo concerto, che è proposto anche all’Amphithéâtre dell'Opéra national di Parigi, ne è il coronamento. Creata nel 2015, l’Académie de l'Opéra national de Paris articola il proprio lavoro intorno alla trasmissione, alla formazione e alla creazione. La sua aspirazione è aiutare i futuri professionisti a emergere. Quasi trenta artisti di tutto il mondo vi sono ospitati affinché possano imparare, crescere e completare la loro formazione accanto a professionisti di fama. Cantanti, pianisti, maestri collaboratori, direttori d’orchestra e registi condividono esperienze comuni e partecipano alle produzioni dell’Opéra di Parigi. L’Accademia ha anche una missione nel campo dell’educazione artistica e culturale e pone la diffusione delle opere, delle arti e del savoir-faire dell’Opéra al centro dei numerosi programmi che conduce su tutto il territorio nazionale per spettatori di vario genere.

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PALAZZETTO BRU ZANE LA MÉLODIE È DONNA Mélodies di JAËLL , CHAMINADE , SOHY e BONIS Artisti dell’Académie de l’Opéra national de Paris Nell’ambito della Giornata internazionale dei diritti delle donne. Anticipando il Festival Compositrici!

ORE 17.30 Conferenza di Fiorella Sassanelli Être femme et devenir quelque chose: l’impresa delle compositrici Rita Strohl, Henriette Renié e Marie Jäell

MERCOLEDÌ 8 MARZO ORE 19.30

Le donne compongono mélodies in modo diverso dagli uomini? Ma allora perché non fare mai ascoltare i loro lavori?

faitesvousqueceJ'adoreStudio©résidenceenArtistes

COMPOSITRICI!FESTIVAL C’erano compositrici nel XIX secolo? I libri di storia della musica potrebbero farcene dubitare. E invece...

sulle

Raccontando la storia dell’arte, si è a lungo preferito illustrare solo alcune grandi figure di creatori: geni in lotta con il loro tempo oppure maestri che ne definiscono l’essenza.

Per saperne di più protagoniste del festival: bruzanemediabase.com

19 1° APRILE – 11 MAGGIO 2023 GIOVEDÌ 23 MARZO ORE PALAZZETTO18 BRU ZANE Presentazione del festival con concerto Opere per violoncello e pianoforte di FARRENC, BONIS, GRANDVAL e N. BOULANGER DUO AurélienneLUPERCABrauner violoncello Lorène de Ratuld pianoforte INGRESSO tickets@bru-zane.comprenotazioneLIBEROobbligatoria

Questo approccio parziale e a volte crudele ha relegato nell’ombra una moltitudine di musicisti, arbitrariamente qualificati come minori o secondari e condannati al silenzio, poiché non appartenevano al gruppo degli eletti fondamentali. Nel momento in cui rivediamo questo modo di pensare, mettendo in discussione i giudizi estetici del XX secolo e partendo alla riscoperta di bellezze dimenticate, bisogna anche constatare che il periodo che ci precede, nel designare gli autori indispensabili, non ha mai selezionato una sola compositrice.

Sulla timeline appesa nella maggior parte delle classi di musica non compare nessun volto femminile. Ciò ha conseguenze incresciose. Come può una giovane donna di oggi intraprendere una carriera di compositrice, se non le è mai stata presentata una figura tutelare che le dimostri che la cosa è possibile, iscrivendosi addirittura in una storia pluricentenaria? Senza minimizzare le difficoltà incontrate ai loro tempi da queste artiste, sembra davvero che sia giunto il momento di studiarne meglio il percorso e di far rivivere le loro opere: a teatro, in concerto, su disco. Presentando questi nuovi modelli del passato, speriamo di partecipare alla costruzione di un futuro più equo e più vario. Una selezione di stampe presenta ai visitatori figure di compositrici del XIX secolo per ridare un volto a queste artiste dimenticate.

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Replay SABATO 1° APRILE ORE 19.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA LA BELLE ÉPOQUE DELLE COMPOSITRICI

Opere per archi e pianoforte di STROHL , FLEURY, SOHY, L. BOULANGER e BONIS Pierre Fouchenneret violino Lise Berthaud viola Yan Levionnois violoncello Adam Laloum pianoforte Questo concerto è registrato e reso disponibile su Bru Zane

Alle soglie del XX secolo, nel momento in cui il movimento femminista ottiene le sue prime vittorie in Europa, il clima si fa più propizio anche per le artiste. Nell’ambito musicale, fino a quel momento riservato quasi esclusivamente agli uomini, esse riescono a far riconoscere il loro diritto all’eguaglianza. L’apertura alle donne del concorso per il prix de Rome di composizione musicale, istituito nel 1803, ne è il simbolo più eloquente: bisognerà aspettare fino al 1904 perché una donna – Hélène Fleury – possa infine parteciparvi, mentre la prima a vincerlo sarà Lili Boulanger, nel 1913. Parallelamente a questo riconoscimento istituzionale, si aprono spazi per la promozione delle opere delle compositrici, quali Mel Bonis, Rita Strohl e Charlotte Sohy. Diplomato al CNSMD di Parigi, Pierre Fouchenneret è invitato da orchestre francesi e internazionali e ha inciso vari album, tra cui l’integrale della musica da camera di Fauré e di Brahms. Lise Berthaud è invitata a esibirsi come solista in sale da concerto e con orchestre internazionali. Partecipa al programma BBC New Generation Artists e suona con le orchestre della BBC. Vincitore di concorsi internazionali, Yan Levionnois collabora con diverse orchestre e fa parte del Quartetto Hermès, con il quale esegue un repertorio che va dal XIX secolo alla musica contemporanea. Dopo avere studiato al CNSMD di Parigi e ottenuto vari premi (Maurice Ravel, concorso Clara Haskil e Victoires de la Musique classique), Adam Laloum si esibisce in Francia e all’estero come solista o nell’ensemble Trio les Esprits da lui fondato.

di DILLON Jean-Frédéric Neuburger pianoforte

Dopo essersi formato al CNSMD di Parigi, Jean-Frédéric Neuburger è invitato da orchestre quali la New York Philharmonic, la San Francisco Symphony, la Philadelphia Orchestra, la London Philharmonic, l’Orchestre de Paris, la Philharmonique di Radio France, i Bamberger Symphoniker e la NHK Symphony Orchestra, con direttori del calibro di Lorin Maazel, Michael Tilson Thomas, Jonathan Nott, Osmo Vänskä, Ingo Metzmacher, Pascal Rophé, Pierre Boulez. L’ampio repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea. È inoltre professore al Conservatorio di Parigi, dove insegna accompagnamento. Le sue incisioni discografiche sono state elogiate dalla critica internazionale (Choc du Monde de la Musique e Choc di Classica).

BellaicheC.©NeuburgerJean-Frédéric

Raccontare per mezzo delle note: ecco una sfida che viene lanciata all’inizio del XIX secolo, per dimostrare che la musica può essere un linguaggio universale, in grado di trasmettere un messaggio anche senza l’apporto delle immagini e delle parole. Nella linea dei poemi sinfonici di Franz Liszt, la giovane organista Juliette Dillon (1823-1854) si dedica dunque a “tradurre per il pianoforte” i Racconti fantastici di E.T.A. Hoffmann. Trent’anni prima dei Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach, l’artista dispiega tutti i suoi talenti di improvvisatrice per ripercorrere dieci novelle, scelte tra le più note del poeta tedesco.

RACCONTI FANTASTICI

21 DOMENICA 2 APRILE ORE 17

PALAZZETTO BRU ZANE

Contes fantastiques

MillotJ.-B.©CouverteHurel

NOTE FLAUTATE Opere per flauto e pianoforte di HOLMÈS, BONIS, GRANDVAL , CHAMINADE e L. BOULANGER Juliette Hurel flauto Hélène Couvert pianoforte Le compositrici francesi hanno scritto molto per flauto solo. Forse per empatia verso uno strumento generalmente trascurato? O per affinità con il suo timbro, simile a quello della voce femminile? In ogni caso, nel comporre pezzi concertanti o di musica da camera per questo strumento a fiato, esse occupano uno spazio lasciato ampiamente libero dai colleghi uomini e trovano quindi nei flautisti altrettanti difensori convinti della loro arte. Con suites, sonate o pezzi di genere, Juliette Hurel e Hélène Couvert, pioniere della promozione di questo repertorio, sfogliano le pagine di Clémence de Grandval, Cécile Chaminade, Mel Bonis, Augusta Holmès e Lili Boulanger per svelarne i segreti. Primo premio di flauto al CNSMD di Parigi, vincitrice di concorsi internazionali e nominata alle Victoires de la Musique Classique, Juliette Hurel è invitata a esibirsi in sale da concerto e festival in tutto il mondo. È primo flauto dell’Orchestra Filarmonica di Rotterdam. Ha inciso vari album, tra cui un disco dedicato alle compositrici (Alpha Classics, 2020) con la pianista Hélène Couvert, insieme alla quale si esibisce regolarmente. Primo premio di pianoforte al CNSMD di Parigi, Hélène Couvert si è perfezionata con Marie-Françoise Bucquet e presso la Fondazione Theo Lieven. Collabora con numerosi festival in Francia e si esibisce in tournées internazionali, in particolare con l’Orchestre Philharmonique di Radio France, l’Orchestre d’Auvergne, l’Orchestre Perpignan Méditerranée e l’Orchestre Symphonique di Orléans.

VENERDÌ22 14 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

Cyrille Dubois e Tristan Raës si incontrano nel 2008 al CNSMD di Parigi nella classe di Lied e mélodie di Anne Le Bozec ed Emmanuel Olivier, perfezionandosi nella mélodie con Jeff Cohen e Anne Grapotte e nel Lied con Helmut Deutsch. Con la vincita al Concorso Nadia et Lili Boulanger nel 2010 inizia la carriera del Duo Contraste, che nel 2013 ottiene tre premi al Concours International de Musique de Chambre di Lione. Il duo si esibisce in vari festival europei in un repertorio eclettico che spazia dai grandi cicli liederistici tedeschi alla mélodie francese moderna, ma comprende anche brani di Rachmaninov, Britten e Dubois. Hanno inciso in particolare un CD dedicato alle mélodies di Gabriel Fauré (2022, Aparté con il sostegno del Palazzetto Bru Zane).

Mélodies di STROHL , DANGLAS, GRANDVAL , SOHY, LEMARIEY, GRUMBACH, FOSCARINA , ANGOT-BRACQUEMONT, HOLMÈS, JAËLL , CHAMINADE e CHRÉTIEN

Cyrille Dubois tenore

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PALAZZETTO BRU ZANE SOTTO VOCE

Tristan Raës pianoforte

Si parla generalmente del salotto musicale come se si trattasse di uno spazio coerente, contrapposto a quelli dei teatri o delle sale da concerto. Tuttavia, dai salotti della piccola borghesia, dove si fa musica per sé, ai salotti aristocratici, in cui si riceve con frequenza regolare il gran mondo, questa parola indica un’intera costellazione di luoghi e di pratiche artistiche. Nell’universo dei salotti regnano le donne, che in essi ricevono, possono farsi ascoltare o anche invitare e remunerare musicisti di fama. Non ci si deve dunque stupire se i generi musicali destinati ai salotti siano quelli per cui le compositrici producono di più. Il florilegio di mélodies proposto in questo concerto ne dimostra il successo.

MARTEDÌ 18 APRILE ORE 19.30

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Diplomata al CNSMD di Parigi, Léa Hennino collabora con molti ensemble e orchestre, tra cui l’ensemble I Giardini. Suona una viola di Charles Coquet costruita per lei nel 2014, con un archetto di Thierry Doison. Formatasi al CNR di Parigi e al CNSMD di Parigi, Héloïse Luzzati è invitata a esibirsi in festival e con orchestre in Francia e nel resto d’Europa sia in formazioni di musica da camera sia come solista. Célia Oneto Bensaid ha studiato al CNSMD di Parigi e all’École Normale Alfred Cortot. Le compositrici occupano un posto importante nel suo repertorio, che propone in sale da concerto e in festival internazionali e con le sue incisioni. Il quartetto con pianoforte è saldamente in voga nella Francia della seconda parte del XIX secolo. Il genere si rifà inizialmente ai lavori di Felix Mendelssohn e di Robert Schumann, per poi costituire una produzione tipicamente nazionale, guidata in particolare da Camille Saint-Saëns e da Gabriel Fauré. Esso permette di affrontare la scrittura a quattro voci in modo più flessibile di quanto non lo consenta il quartetto per archi –ossia il quartetto per eccellenza. Così, quando Marie Jaëll pensa di mettere da parte la propria carriera di virtuosa per dedicarsi alla composizione, si volge naturalmente al quartetto con pianoforte, che fa conoscere alla Société nationale de musique nel 1876. Rita Strohl percorre la stessa strada, componendo il suo quartetto all’età di soli vent’anni.

GRANDVAL , STROHL e JAËLL Alexandre Pascal violino Léa Hennino viola Héloïse Luzzati violoncello Célia Oneto Bensaid pianoforte

ChocquesedeC.©BensaidOnetoLuzzati,Hennino,Pascal,

Opere per quartetto con pianoforte di

GIOVEDÌ 27 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE QUARTETTO ROMANTICO

Opere per trio con pianoforte di FARRENC, GRANDVAL e CHAMINADE

VENERDÌ 5 MAGGIO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE IL TEMPO DELLE AMBIZIONI

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Sergej Galaktionov violino Amedeo Cicchese violoncello Linda Di Carlo pianoforte Louise Farrenc apre la strada alla generazione di compositrici successiva alla sua in diversi ambiti. Prima donna francese ad accedere, attraverso la sinfonia, alla Société des concerts del Conservatorio, impone il proprio nome in concerti privati e vince addirittura due volte il prestigioso Prix Chartier, con cui l’Istituto premia ogni anno i migliori brani di musica da camera. L’epoca in cui il repertorio femminile doveva rimanere confinato nella sfera privata fa ormai parte del passato, e compositrici come Clémence de Grandval e Cécile Chaminade sapranno trarne partito. Sebbene il ricordo di queste musiciste sia progressivamente sbiadito, i trii con pianoforte di questo concerto ci ricordano le speranze di riconoscimento di cui essi si facevano portatori.

Nato in Russia, Sergej Galaktionov si forma al Conservatorio Superiore di Mosca con il Maestro Andrei Korsakov, quindi studia direzione con Vladimir Ponkin. Collabora con Abbado, Solti, Maazel, Haiting o Barenboim. Dal 2004 copre il ruolo di Primo violino di Spalla al Teatro Regio di Torino. Amedeo Cicchese studia all’Accademia di S. Cecilia e si perfeziona alla Hochschule der Kunste (Berna) e alla Cello Academy di Pavia. Vincitore di premi internazionali, è primo violoncello dell’Orchestra Cherubini e collabora con molte orchestre. Suona un violoncello Ignazio Ongaro del 1770 e un violoncello Joseph Hill del 1780. Diplomata in pianoforte e clavicembalo presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, Linda Di Carlo ha svolto attività concertistica come solista, in formazioni orchestrali e da camera sia in Italia che all'estero e ha effettuato con successo tournées nel mondo. Ha prodotto diverse registrazioni in particolare con Galaktionov e Cicchese.

GIOVEDÌ 11 MAGGIO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE SULLA CORDA

Opere per violoncello e pianoforte di STROHL , RENIÉ e JAËLL Johannes Gray violoncello Anastasiya Magamedova pianoforte

La stampa del XIX secolo non è tenera con le compositrici. Quando non le si giudica incompetenti a priori, si valutano le loro opere in base a criteri di decoro femminile: pezzi piacevoli, pieni di dolcezza o di grazia. Quando qualcuna di loro sconfina nel vigore o nell’eccesso, all’incomprensione si aggiunge l’indignazione. Tuttavia, se si facessero ascoltare le opere per violoncello in programma in questo concerto senza indicarne gli autori, sarebbe ben difficile individuarvi una scrittura “femminile”. Facendo ricorso a tutta la forza espressiva dello strumento, Rita Strohl, Henriette Renié e Marie Jaëll ci incantano senza preoccuparsi di seguire le norme che sono state loro imposte. Vincitrice e finalista di diversi concorsi internazionali, Anastasiya Magamedova ha iniziato a studiare il pianoforte a Dušanbe, in Tagikistan, prima di proseguire la sua formazione alla Juilliard School di New York. Si è esibita alla Carnegie Hall, alla Weill Concert Hall e alla Alice Tully Hall con orchestre quali la Filarmonica di Alicante, l’Orchestra sinfonica dello Utah, l’American West Symphony e l’Orchestra da camera di Bratislava. Dopo il debutto a soli quattordici anni con la Chicago Symphony Orchestra, il violoncellista Johannes Gray studia a Chicago, al CNSMD di Parigi e alla Barenboim-Said Akademie a Berlino. Vincitore di vari concorsi nazionali e internazionali, nel 2022 è stato nominato Révélation Classique dell’Adami. Si esibisce alla Philharmonie di Berlino, al Ravinia Festival e al Festival di Verbier, al Lincoln Center, a SuperCello a Pechino e alla Cello Biënnale di Amsterdam.

riservati©dirittiMagamedovaAnastasiya

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riservatidiritti©GrayJohannes

Lili e Nadia Boulanger Mélodies Cyrille Dubois tenore Tristan Raës pianoforte APARTÉ PALAZZETTO/ BRU ZANE Marie2020 Jaëll Musique symphonique, musique pour piano BRUSSELS PHILHARMONIC Hervé Niquet direzione ORCHESTRE NATIONAL DE JosephLILLESwensen direzione Collana “Portraits” vol. BRU3ZANE LABEL – 2016 Mel Bonis Le songe de Cléopâtre Claudine Simon e Laurent Martin pianoforte LIGIA DIGITAL con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE 2012 Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina Elisabetta Garilli testi Daniela Iride Murgia MusicheillustrazionidiMel Bonis Nathalia Milstein pianoforte CARTHUSIA con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE 2020 PER APPROFONDIREDISCHICDCONLIBRO LIBRO ILLUSTRATO IN RitrovateUSCITAtutte le pubblicazioni su bru-zane.com e al bookshop del Palazzetto Bru Zane DISCO Compositrices New light on French Romantic ComposersWomen 8 BRUCD ZANE LABEL Uscita: febbraio 2023 Libro in francese Augusta Holmès Hélène Cao ACTES SUD PALAZZETTO/ BRU ZANE Uscita: primavera 2023

ALTRE ATTIVITÀ

Durata

Musiche

Eleonora

29 EVENTI PER DAGLILABORATORIO-CONCERTOFAMIGLIEPERBAMBINI8AGLI11ANNIEILOROACCOMPAGNATORIDOMENICA13NOVEMBREORE15.30

Componiamo. Laboratorio creativo con esecuzione musicale dal vivo di L. BOULANGER Carlo Siega chitarra classica e chitarra elettrica Costanza video Dall’ascolto di brani dal vivo, i giovani partecipanti esplorano sonorità vocali, corporee e di piccoli strumenti a percussione. ascoltatori diventano veri e propri musicisti che scoprono le brevi composizioni in un concerto collettivo guidato da una video-partitura e dalla chitarra. 1 ora circa

Da

Liberamente tratto dall'albo omonimo (vedere pagina 27) Durata 30 minuti circa

DOMENICA 29 GENNAIO ORE 15.30 Chi ha paura del lupo? Musiche di GOUNOD, POPY, GILLET, MASSENET, GOSSEC e ADAM Margherita Busetto violino Giuseppe Barutti violoncello Elisa Marzorati pianoforte, ideazione e regia Susi Danesin mimo (personaggi) Francesco Mandich mimo (Lupo) C’era una volta… il lupo! Che faceva paura a tutti i bambini… Ma questa volta, con l'aiuto della musica, il lupo si trasforma in un personaggio davvero simpatico.

LABORATORI-CONCERTO30 PER BAMBINI DAI 4 AI 7 ANNI E I LORO ACCOMPAGNATORI

Un trio di musicisti e due mimi ci raccontano fiabe con musica e gesti.

Durata 30 minuti circa DOMENICA 12 FEBBRAIO ORE 15.30 Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina Musiche di BONIS Elisabetta Garilli ideazione, pianoforte e voce Enrica Compri voce narrante e canto Giulia Carli danza e mimo Serena Abagnato scenografia e burattini Gianluca Gozzi burattini L’improbabile comitiva, costituita da una bambina, un cane e una pulce, deve raggiungere il teatro dei burattini, dove si dice che un pianoforte sappia raccontare storie ai bambini. I tre amici attraversano strade per arrivare al teatrino dove li aspetta l’impaziente e incontenibile pubblico di bambini.

31 LABORATORIO-CONCERTO PER BAMBINI DAGLI 8 AGLI 11 ANNI E I LORO ACCOMPAGNATORI DOMENICA 21 MAGGIO ORE 15.30 Alla scoperta della foresta incantata Musiche di BONIS, GRANDVAL, CHAMINADE e L. BOULANGER Diana D’Alessio ideazione e canto Un viaggio fantastico e misterioso in una foresta abitata da folletti, fatine, lucciole, libellule… e strani personaggi. Canti, danze, giochi e magici strumenti accompagneranno il cammino sotto la luce delle stelle. Durata 1 ora circa

CONFERENZE32

MARTEDÌ 15 NOVEMBRE ORE 18

Mara Lacchè Le femmes fatales nell’immaginario musicale francese fin-de-siècle "Ogni donna è fiele": con l’epigramma del grammatico Pallada, citato in epigrafe alla novella Carmen, Prosper Mérimée delineava il fascino diabolico della gitana che ispirò l’opéra-comique di Bizet, riportando in auge l’archetipo della donna seduttrice, in grado di condurre gli uomini alla perdizione. Accanto a tale figura minacciosa e sovversiva, l’immaginario decadente-simbolista francese lasciò affiorare altre tipologie femminili dalla sensualità orientale (Dalila, Thaïs, Lakmé) o dalla malinconica inafferrabilità (Manon).

Ascolti, testi letterari, documenti iconografici ci consentiranno di tratteggiare i caratteri della figura, ambigua e polimorfa, della femme fatale, sulla scena musicale del tardo XIX secolo.

MARTEDÌ 4 OTTOBRE ORE 18

Giuseppe Scaraffia Il mondo romantico di Jules Massenet Chi era Jules Massenet? L’uomo che i viveur, rientrando all’alba, salutavano mentre andava su è giù sulla sua terrazza in vestaglia rossa, dopo ore di lavoro? Il maestro leggendario per la sua affabilità, sempre pronto ad accettare le tendenze dei suoi allievi del Conservatorio, anche se lontane dalle sue? Il musicista sensuale che si innamorava puntualmente di tutte le interpreti delle sue opere? Il nevrotico che rifiutava di essere chiamato Jules? Il marito affezionato? L’intellettuale che aveva intuito la grandezza di un Proust debuttante? L’impulsivo che una sera, dalla principessa Murat, irritato dal brusio degli invitati che non smettevano di chiacchierare, disturbando l’esibizione di una sua protetta, aveva chiuso violentemente il piano facendoli sussultare? Ascetico e sensuale, solitario e mondano, affabile e nevrotico, Massenet incarna tutte le contraddizioni della Belle Époque, che tramonterà definitivamente un anno dopo la sua morte.

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MARTEDÌ 6 DICEMBRE ORE 18

GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO ORE 18 Marco Bellano accompagnato al pianoforte da Gabriele Dal Santo con proiezione di estratti di film Alle origini della paura. Maschere, musiche e brividi del cinema espressionista Tante furono le maschere indimenticabili del cinema espressionista tedesco, che tradusse le inquietudini della modernità in uno stile visivo fatto di drammatici contrasti tra luci e ombre, e in storie dove le angosce della realtà incontravano miti, leggende e visioni di futuri lontani. Molti di questi film presero a prestito brani del repertorio romantico, creando indissolubili legami tra certe atmosfere sonore e il racconto della paura. Tra coloro che misero a punto questa arte del terrore vi fu anche un musicista italiano, Giuseppe Becce (1877-1973). L’evento propone un’antologia di momenti memorabili da film espressionisti, accompagnati da una selezione di “spaventose” musiche sinfoniche del Romanticismo francese ridotte per pianoforte, tratte dai repertori compilati da Becce.

33 Ingresso libero prenotazione tickets@bru-zane.comobbligatoria Durata 1 ora circa

Brad Carlton Sisk Les Abencérages di Cherubini: a favore o contro Napoleone? Non correva proprio buon sangue tra Napoleone e il celebre compositore Luigi Cherubini. L’imperatore, che promuoveva la musica lirica all’italiana come colonna sonora delle sue campagne militari in Italia, giudicava la musica di Cherubini (da tempo trasferitosi a Parigi) non sufficientemente “italiana”. Chiaramente, Cherubini non poteva rispondere a tono, ma una lettura attenta della sua opera patriottica Les Abencérages rivela una denuncia camuffata da elogio. Per un compositore orgoglioso e astuto come Cherubini, la censura imperiale diventa occasione per codificare critiche indirette in un’opera apparentemente lusinghiera. Per questa conferenza, racconteremo gli aneddoti e il contesto storico intorno a questa affascinante opera, con diversi ascolti per poterci tuffare nella musica di un importante precursore del grand opéra

Chi ha detto che i grandi comici del muto siano stati solo uomini? Accanto a Charlot, Buster Keaton, Harold Lloyd e Stanlio e Ollio, brillava anche la stella di Mabel Normand (1892-1930), la regina della commedia che creò comunque un precedente indimenticabile per quel che riguarda l’affermazione della creatività femminile al cinema. Durante il suo periodo agli studi Keystone, poi, Normand fu anche sceneggiatrice e regista di diversi film in cui recitava addirittura Charlie Chaplin. L’evento propone un inedito incontro tra artiste: alcuni film diretti e interpretati da Normand, accompagnati dal vivo da musiche pianistiche di compositrici romantiche francesi come Cécile Chaminade, Mel Bonis e Louise Farrenc.

Fiorella Sassanelli Être femme et devenir quelque chose: l’impresa delle compositrici Rita Strohl, Henriette Renié e Marie Jäell Quasi tutte le musiciste francesi vissute tra Ottocento e Novecento sono parigine. Fa eccezione l’alsaziana Marie Jäell, didatta esperta e compositrice appassionata la cui musica meritò le attenzioni di Franz Liszt. “Non è dato sapere cosa voglia dire essere donna e voler diventare qualcosa. È quasi impossibile”, scriveva nel 1878. Dalla provincia viene anche Rita Strohl, musicista visionaria di origini bretoni, che dopo aver conquistato importanti successi nella capitale (la sua musica viene eseguita dalle orchestre Lamoureux e Pasdeloup) lascia Parigi per Meudon dove insegue invano il sogno di un wagnerismo alla francese. A completare il trittico di questa conversazione c’è Henriette Renié, arpista allieva di Alphonse Hasselmans e autrice di un importante catalogo in gran parte dedicato al suo strumento.

La risata è donna! I film di Mabel Normand e le compositrici del Romanticismo francese

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MERCOLEDÌ 8 MARZO ORE 17.30

GIOVEDÌ 16 MARZO ORE 18

Marco Bellano accompagnato al pianoforte da Gabriele Dal Santo con proiezione di estratti di film

MARTEDÌ 4 APRILE ORE 18

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Valeria Palumbo Zitelle e putte: le sorprendenti protagoniste della musica veneziana Musica oltre ogni regola, barriera e pregiudizio. Il diritto canonico vietava alle donne di partecipare alla liturgia. Venezia, tra tardo Cinquecento e fine Settecento, ovvero dopo il Concilio di Trento, infranse la norma. Negli Ospedali che accoglievano orfane e bambine abbandonate si istruirono le più dotate perché diventassero virtuose di canto e musica. Inoltre, i Chori (orchestre) degli Ospedali collaborarono ai servizi religiosi, attirando anche ospiti stranieri. Venezia scelse per l’educazione delle allieve, tutte nubili ma laiche, insegnanti esterni. Il più celebre fu Antonio Vivaldi. La scuola si interruppe con l'arrivo di Napoleone. Tra quelle donne vi furono compositrici, come Anna Bon, di cui di rado si è salvata la musica. A questa epopea e a queste "note mancanti" è dedicato questo incontro.

GIOVEDÌ 25 MAGGIO ORE 18 Federico Agostinelli Spontini e La Vestale: genesi e metamorfosi di un capolavoro Quando, il 15 dicembre 1807, andò in scena al Théâtre Impérial de Musique di Parigi, La Vestale aveva subito già molti cambiamenti rispetto alla versione originariamente concepita da Spontini due anni prima. Ulteriori importanti aggiustamenti vennero effettuati poi durante le recite fino a pervenire alla versione che venne stampata l'anno seguente da Imbault-Érard e che l'autore considerò poi quella definitiva. Ripercorrendo le tappe di questo tortuoso cammino, tra l'ostilità degli esecutori, gli intrighi di palazzo, le contraddizioni e le indecisioni del compositore, emerge la figura umana e artistica di un musicista che, formatosi agli ultimi bagliori della vecchia scuola napoletana, seppe rinnovare profondamente il proprio linguaggio e conquistare ruoli di primo piano nella vita musicale di capitali come Parigi e Berlino.

PROSSIME36 PUBBLICAZIONI BRU ZANE LABEL CD CON GiacomoLIBROMeyerbeer Robert le Diable Collana “Opéra français” vol. Uscita:33 settembre 2022 Luigi Cherubini Les Abencérages Collana “Opéra français” vol. Uscita:34 novembre 2022 Gaspare Spontini La Vestale Collana “Opéra français” vol. Uscita:35 aprile 2023 DISCHI Les Nuits de Paris Romantic Ballet music LES François-XavierSIÈCLES, Roth Uscita: gennaio 2023 Compositrices New light on French Romantic Women Composers 8 BRUCD ZANE LABEL Uscita: febbraio 2023

Il giardino del Palazzetto Bru Zane è un tipico giardino d’ombra con un disegno volutamente semplice. Il colore predominante è il bianco e la vegetazione scelta costituisce una sorta di mise en scène dello spirito romantico del luogo.

37 VISITE GUIDATE GRATUITE

La storia del Casino Zane inizia nel 1695 quando Marino Zane decide di far erigere una “piccola casa” destinata allo svago a pochi metri da Palazzo Zane, abitazione della famiglia. Per la decorazione degli interni, vengono coinvolti i più rinomati artisti dell’epoca. Sebastiano Ricci, pittore attivo in ambito europeo e amato dai patrizi veneziani per il suo raffinato gusto del Barocchetto, è l’autore dei due affreschi principali: Il Tempo che rapisce la verità, nella scalinata d’ingresso, ed Ercole tra la Gloria e la Virtù sul soffitto della sala principale; opera di Ricci anche i medaglioni a monocromo ai quattro angoli, rappresentanti le figure mitologiche simbolo dei quattro elementi. La decorazione pittorica viene quindi arricchita dagli affreschi di archittetture trompe-l’oeil del quadraturista bolognese Ferdinando Fochi. I ricchi stucchi sono opera dell’artista ticinese Abbondio Stazio e del suo allievo Andrea Pelli. La balaustra in legno del salone principale, decorata esternamente con inserti floreali, è opera del bellunese Andrea Brustolon o di un artista della sua bottega. La Fondation Bru porta avanti un importante lavoro di restauro dal 2009. Il progetto ha un duplice obiettivo: far ritrovare all’edificio lo spirito dell’epoca e creare un luogo dedicato alla musica, arte che fu la sua vocazione originaria. Tutti i giovedì pomeriggio (eccetto l’8 e il 29 dicembre 2022 e il 5 gennaio 2023) 14.30 italiano | 15.00 francese | 15.30 inglese Informazioni e contact@bru-zane.comprenotazione|+39 30 37 615

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39 Da un minimo di 3 a un massimo di 6 concerti, diverse sono le soluzioni di abbonamento disponibili per il Palazzetto Bru Zane e la Scuola Grande San Giovanni Evangelista. 3 concerti 34 euro 4 concerti 45 euro 5 concerti 56 euro 6 concerti 67.50 euro Scopri tutti i vantaggi dell’abbonamento! • risparmio del 30% sull’acquisto dei biglietti • possibilità di scegliere i concerti nel corso di tutta la stagione • tariffa a 10 euro per un accompagnatore (pass duetto) • possibilità di acquistare concerti fuori abbonamento con il 25% di riduzione • regalo di un CD a scelta da una selezione speciale • riduzione del 10% sull’acquisto delle pubblicazioni al bookshop • priorità nella prenotazione • riduzioni presso le istituzioni partner (lista completa disponibile su bru-zane.com) ABBONAMENTI

40 CONCERTIBIGLIETTI Palazzetto Bru Zane Scuola Grande San Giovanni Evangelista 15 euro | 5 euro* *prezzo ridotto per studenti e minori di 30 anni LABORATORI-CONCERTO 5 euro a persona CONFERENZE ingresso gratuito ONLINEPRENOTAZIONI ticketmaster.itbru-zane.com AL PALAZZETTO BRU ZANE Dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30 e in ciascuna sede dei vari spettacoli, un’ora prima dell’inizio del concerto. BIGLIETTI Il Palazzetto Bru Zane ringrazia identificate.noniconografichefontileriguardaquantoperdirittoaventideglidisposizioneaèZaneBruPalazzettoIl/GhilardottiAriannaTraduzione tipografici.erroridiomodifichediriservasottodatiinformazionieProgrammicon il patrocinio dimediapartner

41 FERROVIA P.TE SCALZI C.LECA’DONÀCALLEZANE RIOTERÀSECONDO CALLEDELALACA CALLEDELLECHIOVERECALLE DE CA’AMAI CALLELONGA F.TARIOMARIN SANTSTAZIONEALUCIA RIVA DE BIASIO SAN STAE ROMAPIAZZALE DEICAMPOTOLENTINICAMPODELALANA DEICAMPOFRARI SANCAMPOTOMÀ SANCAMPOPOLOSANCAMPOSTINCAMPOS.GIACOMODAL’ORIOROMAPIAZZALE TESCALZIE SAN TOMÀ SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA BRUPALAZZETTOZANE Palazzetto Bru Zane San Polo, vaporetto2368dapiazzale Roma o Ferrovia n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae n. 2 fermata San Tomà Scuola Grande San Giovanni Evangelista San Polo, vaporetto2454dapiazzale Roma o Ferrovia n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae n. 2 fermata San Tomà DOVE SIAMO

DomenicaNOVEMBRE1113ore 15.30 LaboratorioComponiamo.creativo con esecuzione musicale dal vivo p. Martedì29 15 ore 18 Le femmes fatales nell’immaginario musicale francese fin-de-siècle Mara Lacchè relatrice p. 32

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CALENDARIO42 2022 – 2023 GiovedìSETTEMBRE22ore 18 Presentazione del festival Éléonore Pancrazi mezzosoprano Ian Barber pianoforte p. SabatoOTTOBRE51°ore 19.30 Scuola G. S. Giovanni Evangelista Dal salotto alla scena Gabrielle Philiponet soprano Marie Kalinine mezzosoprano Artavazd Sargsyan tenore Philippe-Nicolas Martin baritono Thomas Tacquet pianoforte p. Domenica6 2 ore 17 Farfalle nere, farfalle bianche François Dumont pianoforte p. Martedì7 4 ore 18 Il mondo romantico di Jules Massenet Giuseppe Scaraffia relatore p. Giovedì32 13 ore 19.30 Tesori nascosti Marie Gautrot mezzosoprano Frédéric Rouillon pianoforte p. 8 Martedì 18 ore 19.30 In punta di pentagramma Mi-Sa Yang violino Yan Levionnois violoncello Jonas Vitaud pianoforte p. Martedì9 25 ore 19.30 Il violino danzante Théotime Langlois de Swarte violino Tanguy de Williencourt pianoforte p. Venerdì10 28 ore 19.30 Sulle ali del pianoforte Geister Duo p.

MartedìDICEMBRE6ore Les Abencérages di Cherubini: a favore o contro Napoleone? Brad Carlton Sisk relatore p. Martedì33 13 ore 19.30 Leonora suona Déodat Leonora Armellini pianoforte p. DomenicaGENNAIO1529 ore 15.30 Chi ha paura del lupo? p. GiovedìFEBBRAIO309ore Alle origini della paura. Maschere, musiche e brividi del cinema espressionista Marco Bellano relatore Gabriele Dal Santo pianoforte con proiezione di estratti di film p. Domenica33 12 ore 15.30 Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina p. Venerdì30 17 e sabato 18 ore 19.30 Domenica 19 ore 17 Café concert Émeline Bayart voce Manuel Peskine pianoforte p. 16

Eventi per Conferenzefamiglie 43 MercoledìMARZO 8 ore 17.30 Être femme et devenir quelque chose: l’impresa delle compositrici Rita Strohl, Henriette Renié e Marie Jäell Fiorella Sassanelli relatrice p. Mercoledì34 8 ore 19.30 La mélodie è donna Artisti dell’Académie de l’Opéra National de Paris p. Giovedì17 16 ore 18 La risata è donna! I film di Mabel Normand e le compositrici del Romanticismo francese Marco Bellano relatore Gabriele Dal Santo pianoforte con proiezione di estratti di film p. Giovedì34 23 ore 18 Presentazione del festival Duo Luperca p. 19 SabatoAPRILE1° ore 19.30 Scuola G. S. Giovanni Evangelista La Belle Époque delle compositrici Pierre Fouchenneret violino Lise Berthaud viola Yan Levionnois violoncello Adam Laloum pianoforte p. Domenica20 2 ore 17 Racconti fantastici Jean-Frédéric Neuburger pianoforte p. Martedì21 4 ore 18 Zitelle e putte: le sorprendenti protagoniste della musica veneziana Valeria Palumbo relatrice p. Venerdì35 14 ore 19.30 Note flautate Juliette Hurel flauto Hélène Couvert pianoforte p. Martedì22 18 ore 19.30 Sottovoce Cyrille Dubois tenore Tristan Raës pianoforte p. Giovedì23 27 ore 19.30 Quartetto romantico Alexandre Pascal violino Léa Hennino viola Héloïse Luzzati violoncello Célia Oneto Bensaid pianoforte p. 24 VenerdìMAGGIO5 ore 19.30 Il tempo delle ambizioni Sergej Galaktionov violino Amedeo Cicchese violoncello Linda Di Carlo pianoforte p. Giovedì25 11 ore 19.30 Sulla corda Johannes Gray violoncello Anastasiya Magamedova pianoforte p. Domenica26 21 ore 15.30 Alla dellascopertaforestaincantata p. Giovedì31 25 ore 18 Spontini e La Vestale: genesi e metamorfosi di un capolavoro Federico Agostinelli relatore p. SabatoGIUGNO3517 ore 19.30 Art Night Artisti dell’Accademia Teatro alla Scala p. 12

BRU-ZANE.COM Palazzetto Bru Zane Centre de romantiquemusiquefrançaise San Polo 2368, 30125 Venezia +39 041 30 37 tickets@bru-zane.com615 Risorse digitali sulla eVideoromanticamusicafranceseLawebradiodellamusicaromanticafrancesediconcertispettacoli

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