Orgia Intellettuale | Numero 14 | maggio - giugno 2017

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MAGGIO-GIUGNO 2017 A PAGINA 14»

Intervista alla DADA

Numero 14 A PAGINA 17 »

Incoerenza

A PAGINA 18 »

Ipse Dixit


La redazione di O.I. fa gli auguri di buon diciottesimo compleanno a Caterina Albarello, membro infaticabile della redazione.


Editoriale

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aro lettore anche così, un altro anno si è concluso, iniziano le vacanze e addio scuola e bla bla bla...L’editoriale di fine anno scolastico ha sempre la stessa impostazione, volta a descrivere i dilemmi dello studente medio: dove passare le vacanze, che tecnica adottare per svolgere meno compiti estivi possibile, se andare o meno al CopeParty, etc. Ma ha davvero senso strutturare in questo modo le righe che ogni anno scriviamo, perché non vengano poi lette da nessuno? Diciamocelo, gli editoriali sono noiosi, dicono sempre le stesse cose, e molti di voi penseranno che non servono a molto (e altri non ne conosceranno nemmeno l’esistenza): probabilmente è proprio così. Per noi di Orgia, comunque, rappresentano i piccoli momen-

ti di condivisione che abbiamo con voi. Questi ultimi non si pongono l’obiettivo di arrivare, come fasci di luce, al fitto sottobosco studentesco, ma mirano a diventarne parte costituente: chiunque può entrare nella redazione e, di conseguenza, chiunque può scriverne uno. Certo, forse potremmo migliorarli accorciandoli o rendendoli più accattivanti, ma piuttosto che sottostare alle regole stereotipate del giornalismo (dimensione lontana anni luce dalla nostra) preferiamo esporre il nostro pensiero in forma libera, senza alcuna costrizione (Lynch docet). Sta alle nostre parole conquistare la vostra attenzione, non alla lunghezza o alla grafica di un articolo, né ad eventuali immagini allegate. E se ciò non accade, Orgiae culpa est, no? Buona lettura e buone vacanze Micol Gianoli - per la redazione

Per conttatarci, per proporci nuove idee per le rubriche e non , trovate l’orgia-box al lotto 3 piano terra. Oppure potete contattare i nostri rappresentanti: Elia Legnani 4°A, Micol Gianoli 5°E, Caterina Albarello 4°A.


In questo numero Attualità

6 Gli USA e le zone di libero scambio 10 Lo stato mi ha ucciso perchè volevo la verità 16 Il plusvalore della cultura Funny Corner

1 3, 19 Sudoku 14 AtupertuconLADADA Cultura e arte Poesie

16 Incoerenza 17 Empty Speeches Nuove Rubriche

8 Freak Info 18 Ipse Dixit

Impaginazione/grafica Riccardo Roveri

Illustrazioni e vignette Valeria Montanari

Testata Lucrezia Zanardi Illustrazione di copertina Federico Billi Margherita Reggiani

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Redazione Ginevra Fabrizio Martina Davalli Samuele Minelli Elia Legnani Pasquale Laffusa

Eleonora Morselli Francesca Principe Caterina Albarello Caterina Zanardi Serena Piazzi Ayoub El Alouani

Nathan Baleotti Micol Gianoli Riccardo Roveri Federico Billi

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gli usa e le zone di libero scambio Attualità | di Ginevra Fabrizio Del TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, che coinvolge l’Unione Europea e gli USA, non ne ho sentito parlare spesso, se non al telegiornale, con qualche accenno superficiale ed in maniera molto sbrigativa (e se non sbaglio anche Crozza ne ha parlato). D’altronde, molti dei suoi punti devono ancora essere discussi ed approvati, infatti le modifiche e le proposte avanzate dall’Unione Europea sono davvero tante e si possono trovare sul sito della Commissione Europea http:// ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/ index_it.htm, anche se l’accordo, iniziato nel 2013, fu reso pubblico un anno dopo dall’UE, a causa di vari vincoli di segretezza imposti da entrambe le parti. Il portale in questione fu creato in risposta alle numerose critiche sollevate in seguito all’annuncio dell’accordo. Ma andiamo in ordine: cos’è questo TTIP? Si tratta di un accordo proposto nel 2013 fra Stati Uniti ed Unione Europea, che prevede l’apertura di una zona di libero scambio per permettere una migliore circolazione delle merci. Cosa vuol dire questo? Che verranno aboliti o ridotti notevolmente i dazi doganali, promulgate nuove leggi per facilitare il commercio ed eliminate le dif-

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ferenze normative ed amministrative vigenti nei vari Paesi facenti parte dell’accordo. Ma proprio questo appianare le divergenze fra i vari Paesi in fatto di burocrazia è uno dei punti che ha fatto scatenare le critiche. Infatti in molti temono che questo ‘standardizzare’ le norme, come ad esempio quelle che regolano la messa in commercio e i controlli sulla merce possa influire in maniera molto negativa sui consumatori. Basti pensare all’enorme differenza nei controlli sul cibo negli USA e in Europa, dove in America è consentito usare ormoni della crescita negli allevamenti intensivi, per avere una maggiore produzione di carne (contenendo i costi), quando invece nell’UE ciò è severamente vietato. Questo spiega anche come mai in America i prodotti come frutta e verdura costino molto di più rispetto a degli hamburger. Ma questa è un’altra storia. Questo è solo uno dei tanti esempi delle varie differenze che esistono e di argomenti piuttosto complicati e sensibili che il TTIP potrebbe andare a toccare come gli alimenti OGM, la privacy, il copyright, i farmaci,la tutela dei prodotti tipici, l’ambiente e persino i diritti dei lavoratori.


Per quanto riguarda la privacy, in ogni caso, l’UE si è detta favorevole a trattare alcuni punti della questione per quanto riguarda l’aspetto ‘commerciale’ della faccenda, rifiutando, per fortuna, qualsiasi accordo che volesse modificare gli standard di protezione dei dati personali. Un altro punto del TTIP prevede la possibilità di risolvere i possibili problemi che possono insorgere fra Stato ed investitori, nel caso un’impresa straniera subisca un trattamento discriminatorio, le venga impedito di svolgere la propria attività o vengano lesi i suoi diritti. Per fare ciò è necessario istituire un tribunale apposito, o per così dire ‘internazionale’, che sia al di sopra delle parti e che gestisca le questioni secondo delle procedure stabilite. Gestendo in questo modo le questioni giuridiche, si risparmia un sacco di tempo che di solito viene sprecato in lunghe procedure burocratiche. Questa idea non è nata assieme al TTIP, sia chiaro, ma è già utilizzata da molto tempo in vari accordi commerciali internazionali e prende il nome di ISDS (Investor State Dispute Settlement). In questo modo, una multinazionale potrebbe citare uno Stato in tribunale chiedendo tanto di risarcimento per i danni subiti. La stessa multinazionale in questione potrebbe potenzialmente denunciare uno Stato perché i suoi interessi economici non vengono facilitati dallo Stato ospite. Sia ben chiaro che questa non è una novità, anzi, sono già successi casi simili che hanno suscitato scalpore, come il caso fra la Philip Morris e l’Uruguay. La multinazionale produttrice di sigarette nel 2010 citò in tribunale lo Stato poiché stava attuando politiche particolarmente restrittive per quanto riguardava il fumo: più della metà dei pacchetti di sigarette vennero tappezzati di immagini anti-fumo abbastanza dirette e fu proibito di vendere le varianti di una stessa marca. Ad esempio, le Marlboro normali vennero tenute in commercio, mentre le Marlboro light, green e blue vennero proibite. La causa fu vinta dall’Uruguay 6 anni dopo e la Philip Morris dovette sborsare 7 milioni di dol-

lari alla parte vincitrice. Quindi non è la prima volta che un problema di questo genere viene risolto in questo modo. Un altro trattato di libero scambio, simile al TTIP, ma che stavolta coinvolge i Paesi del Pacifico e gli USA, si chiama TPP, Trans-Pacific Partnership. Iniziato nel 2005, le negoziazioni si sono protratte per molto tempo, fino a terminare nel 2015, ed entrare definitivamente in rigore nel febbraio 2016. Inutile dire che anche per arrivare al tanto desiderato accordo la strada non è stata facile. Infatti, sebbene i Paesi avevano reso pubblica la loro adesione al trattato nel 2011, parti del documento vero e proprio furono pubblicate da WikiLeaks nel 2013, scatenando la reazione indignata di molte persone, specialmente a causa della poca trasparenza che permeava il TPP. La Cina è rimasta fuori dalle trattative, mentre la Corea del Sud ha annunciato un possibile interesse solo a trattative concluse. I paesi coinvolti sono 11, fra cui Australia, Giappone e Canada. Il 23 gennaio 2017, viene firmato da Donald Trump il ritiro degli USA dal TPP, come promesso dal Presidente durante la sua campagna elettorale, definendolo “un accordo sbagliato per i lavoratori americani”. Con l’uscita degli USA dal TPP si pensava che la stessa cosa accadesse per il TTIP, dato già per spacciato ancor prima dell’elezione a Presidente di Trump, ma così non è stato. Anzi, l’accordo è stato ‘riesumato’ assieme al NAFTA (un altro accordo con Messico e Canada che onestamente penso ne abbiate già le palle piene) per essere modificato nuovamente. Non ho voglia di scrivere una conclusione, anche perché questa storia non ce l’ha. Possiamo solo stare a guardare. In realtà l’articolo doveva uscire nello scorso numero tutto bello impaginato ma sono una fancazzista e l’ho finito di scrivere due mesi dopo la scadenza che mi ero prefissata. Meglio tardi che mai insomma. Ginevra Fabrizio 5C

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freak info Attualità | di Micol Gianoli

Alla fiera internazionale della canapa “Bologna EasyJoint” di Casalecchio di Reno è stata presentata Eletta Campana, una varietà di cannabis legale: essa contiene meno dello 0,6% di THC (9-TetraIdroCannabinolo, il principio psicoattivo), valore inferiore al limite massimo consentito in Italia, e fino al 4% di CBD (Cannabidiolo, il principio sedativo). La vendita di questa varietà di cannabis ha registrato il suo picco in Svizzera, dove si trova in semplici pacchetti, come se fosse tabacco. Qua a Bologna si può comprare legalmente da Qui Canapa. Ma quali sono gli effetti che possono avere queste sostanze sul nostro organismo? Parlando in percentuali, all’epoca di Woodstock uno spinello conteneva in

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media dal 2 al 4% di principio psicoattivo, al giorno d’oggi circa il 20%. Essendo proprio questa molecola a causare eventuali danni nello sviluppo neuronale, gli effetti di un suo quantitativo così basso possono essere trascurati. In ogni caso la risposta varia da individuo a individuo e non è possibile prevedere con sicurezza gli effetti del suo consumo per un tempo prolungato. Il CBD, invece, è una sostanza perfettamente legale con note capacità ansiolitiche, antiossidanti, antidistonici e antinfiammatori. Entrambe le molecole hanno effetti potenzialmente terapeutici nella lotta ai tumori, contribuendo alla distruzione delle cellule tumorali. Provare o non provare?


Perché la Terra è piatta: Eric Dubay, un simpatico anarchico vegano terrapiattista, ha pubblicato da qualche anno l’ebook che vi porterà alla piena coscienza del vostro mondo: 200 proofs that Earth is not a spinning ball. La teoria che espone è articolata in 35 pagine, dove vengono presentati ben 200 spunti di riflessione riguardo la forma della Terra e la sua staticità. Eccone alcuni: L’orizzonte è visibilmente piatto, a qualunque altezza ci si trovi: solo la documentazione della NASA mostra il contrario, e non a caso vi lavorano alcuni dei migliori ingegneri informatici al mondo Le rotaie delle ferrovie procedono orizzontalmente e senza alcun accenno di curvatura Se la Terra ruotasse davvero verso est ad una velocità di 1000 miglia all’ora, dovremmo percepire costantemente il vento che deriva dal movimento, ma niente di tutto questo accade Se ciò non vi è bastato non vi resta che leggere l’ebook nella sua folgorante totalità: il genio di Dubay vi illuminerà le giornate, vi spianerà la mente verso universi mai conosciuti, in un misto imperdibile di scienza, fisica e retorica. E non dimenticatevi di diffondere il verbo!

conosceva le modalità di trasmissione delle malattie veneree. Negli anni ‘70 le imponenti campagne di pubblicizzazione del preservativo non sono servite a nulla: ad oggi è ancora considerato un oggetto meramente ludico.

Il 21 maggio, dopo 26 anni di attesa, è uscita la terza stagione di Twin Peaks, la serie TV anni ‘90 che ha ispirato metà della produzione cinematografica moderna! La storia è molto diversa da quella originale: la visione distopica della realtà di David Lynch scombussola continuamente l’orientamento dello spettatore, che viene confuso nuove ambientazioni, una banda di vecchietti un po’ ridicola (tra cui un bellissimo Cooper con la folta chioma di una ragazza) e la completa e angosciante assenza di una colonna sonora. Ad oggi sono uscite solo poche puntate, dalle quali non è assolutamente possibile capire il filo logico che segue il regista. Essendo la sua ultima produzione, e quindi il suo testamento, possiamo aspettarci di tutto: riuscirà a ricreare l’atmosfera delle prime due stagioni o ne produrrà una totalmente nuova? Torneranno le musiche di Angelo Badalamenti? E soprattutto, Cooper si taglierà i capelli?

Avete presente che in Cina, fino all’anno scorso, le coppie non potevano avere più di un figlio? Con oltre 1 miliardo di abitanti, la sovrappopolazione era (ed è) motivo di preoccupazione della Nazione, talmente grande da istituire la Commissione di Stato per la Pianificazione Familiare, un’entità che ridimensionò la famiglia cinese: matrimoni ritardati, gravidanze posticipate, attesa di 4/5 anni tra un figlio e l’altro, etc. Ma non sarebbe bastato usare gli appropriati anticoncezionali (direte voi)? Ebbene no: un sondaggio recentemente condotto da un ospedale di Shangai ha confermato che meno del 30% delle donne in esame era a conoscenza della loro esistenza, e solo il 17% di loro

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Lo stato mi ha ucciso perchè volevo la verità quando la mafia diventa stato e lo stato diventa mafia la democrazia muore in uno scroscio di applausi Attualità | di Margherita Machiavelli È successo. Nonostante l’informazione abbia cercato di nasconderlo, di farlo passare inosservato, tanto da relegare questo avvenimento in un misero trafiletto su Viareggio Cronaca, per un fulgido istante si è intravisto il mostro che nuota nelle fognature di casa nostra. Come un fisico che teorizza un nuovo e spettacolare modello atomico ma che, per provare la sua brillante intuizione, cerca ossessionato un particolarissimo segno per portare la sua scoperta all’attenzione di tutti, chi cercava la verità è riuscito dopo estenuanti battaglie a farne emergere una miserevole - ma vitale - quantità. Solo che non è stata dimostrata nessuna teoria per il progresso dell’uomo, ma al contrario come, nemmeno trent’anni fa, la democrazia sia stata calpestata più e più volte. E non deve destare stupore come sia stata occultata, anzi omessa, questa prova: “il Sole gira intorno alla Terra, caro Copernico, altrimenti chi crederebbe più nella Chiesa?” Adesso occorre chiedersi chi crederebbe più nello Stato.

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A ottobre del 2016 il tribunale civile di Firenze ha sentenziato che, nel 1983, la firma dell’allora presidente della repubblica Sandro Pertini su un documento pubblico è stata falsificata. Il documento che recava in calce questa firma decretava la radiazione con disonore del comandante della Areonautica Militare Mario Ciancarella¹. Capite la gravità di quando affermato? Qualcuno si è sostituito alla più alta carica dello stato. E nessuno ha fatto nulla. Come se oggi qualcuno facesse un documento ufficiale - la radiazione dalle forze armate è una faccenda alquanto seria - e firmasse col nome di Mattarella; eppure proprio questo è successo: quanto valeva la nostra repubblica allora? Ma per spiegarvi come siamo giunti fin qui e il significato di quella firma falsa, occorre tornare parecchio indietro. Negli anni ottanta la situazione internazionale dell’Italia era particolare: volevamo essere amici di tutti senza scontentare nessuno; così eravamo formalmente alleati della Francia e


dell’America, ma anche amici in incognito della Libia di Gheddafi, che ci fornisce il nostro caro gas. Era allora essenziale tenere l’opinione pubblica il più lontano possibile da queste faccende; e nostri politici, che muovevano imperscrutabili i loro pezzi sulla scacchiera, lo sapevano bene. Cosa distoglie allora l’attenzione da ciò che accade al nostro vicino di casa? Sicuramente quello che accade a casa nostra. Possiamo ipotizzare che petrsonaggi potenti - capi di stato e dell’esercito - iniziarono ad incontrarsi in palazzi lussuosi, magari a Roma, magari a Torino, per decidere come continuare con la loro politica. L’esercito era, più allora che mai, fortemente corrotto²: regnava un clima prettamente mafioso, le decisioni venivano prese e trasmesse in maniera imperativa dall’alto e, anche le più discutibili, non ammettevano contestazioni. Questi personaggi - per continuare la nostra ipotesi - che non temevano lo stato perchè erano loro lo stato, decisero che il modo migliore per muovere l’opionione pubblica (cioè la tua opinione) fosse fare molta confusione nel paese. E così il 1980 squarciò l’afosa estate di Bologna. È fine giugno, i nostri potenti corrotti decidono che occorre agire: butteranno giù un areo, ma deve sembrare un incidente; useranno missili da addestramento, di quelli che non scoppiano, a testata inerte³. L’areo da abbattere decollerà da Bologna; già possiamo immaginarci questi piloti top gun italiani, dentro i loro jet da combattimento, mentre si mettono in posizione di tiro, in coda ad un areo passeggeri. Avranno sentito in cuffia il ringhio dell’aggancio del missile, avranno premuto il grilletto, contro a ogni logica umana, hanno inabissato ottantuno persone nel mare. Un mese dopo, due persone stanno preparando un ordigno, è stato facile

procurarsi i 23 kg di esplosivo; nessun problema con la polizia o i servizi segreti: gli hanno assicurato che nessuno metterà il naso dove non deve. Alle 10:25, a Bologna Centrale in ottantacinque perdono la vita; un piccolo prezzo, ma l’effetto è di portata strepitosa. Una tempesta mediatica inaudita: l’Italia in fermento per anni. Complimenti per il piano, anche se la strategia non è di loro inventiva; è conosciuta col nome di false flag: consiste nel compiere atti violenti fingendosi un’altro paese o gruppo politico ed è stata usata dagli Stati Uniti per dirottare la politica di altri stati. Ma la verità esiste e pochi fieri uomini la cercarono affannosamente. Vennero ostacolati in tutti i modi dalle forze dell’ordine e dai media, fino ad essere uccisi. Voglio ricordare Mario Alberto Dettori, ufficiale in servizio al radar la notte di Ustica. Disse a Ciancarella: “Capitano, siamo stati noi... qui scoppia la terza guerra mondiale”⁴. Quando, diversi anni dopo, volle cercare di far emergere ciò che accadde, venne trovato impiccato pochi giorni prima di incontrarsi con Ciancarella. La sua casa piena di cimici. Impiccato in “maniera innaturale” a detta della scientifica, il caso fu archiviato e il corpo seppellito in tutta fretta senza autopsia, che veniva fatta di norma per tutti i suicidi già all’epoca. Poi il tenente Sandro Marcucci, testimone all’inchiesta per Ustica, morto in un incidente areo mentre faceva osservazione anti incendio sorvolando un bosco; furono trovate tracce di esplosione estranea sull’aereo: il pilota aveva gli arti gravemente compromessi, nonostante l’impatto fosse stato relativamente lieve - ma sufficente per ucciderlo. Il caso fu archiviato come errore di pilotaggio. L’evento più ecclatante fu l’incidente delle Frecce Tricolori a Ramstein: morirono centinaia di innocenti, ma anche due pilo-

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ti della pattuglia acrobatica italiana che erano in servizio su un caccia la notte di Ustica. Nella perizia tedesca fu scritto a chiare lettere: “sabotaggio”; in quella italiana “probabile errore umano”. Mario Ciancarella è stato un pilota di C-130 che ha toccato con mano la corruzione dell’esercito in cui lavorava e ha lottato per cambiare le cose; pur non essendo stato ucciso è stato espulso dall’esercito con un documento che recava in calce la firma falsa del presidente della repubblica. E mentre niente di quello sopra detto è stato provato, questo è stato dichiarato vero. Ma è un passo piccolissimo verso la verità; gli studenti del futuro leggeranno finalmente nei loro libri di storia che lo stato italiano ha deliberatamente usato la strategia della tensione, creando panico per giustificare svolte politiche importanti. Che lo stato italiano ha ucciso, trucidato e soffocato centinaia di persone innocenti per il suo tornaconto e che mentre questo accadeva chi cercava la verità veniva soppresso. Perchè quando lo stato diventa mafia e la mafia diventa stato l’ordine cessa di esistere e resta solo il pianto somesso davanti ad una schiera di bare. La gente, rimasta attonita e spaventata, anela a tal punto alla traquillità perduta che è disposta a seguire chiunque per riprendersela; allora i nemici della

repubblica trascinano il paese verso un baratro oscuro: ecco come muore la democrazia, sotto scroscianti applausi. Una ragazza di diciotto anni rimasta sola a causa della mafia, qualche mese prima di suicidarsi a Roma dopo la morte di Borsellino, scrisse: “Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. Ringrazio questa ragazza e i membri della assocazione omonima per le battaglie contro gli abusi di potere - di qualsiasi natura siano questi - che combattono con tenacia e costanza a fianco dei più deboli. Grazie Rita Atria. Per approfondire: il sito più significativo è quello della assocazione Rita Atria, www.ritaatria.it, che contiene testimonianze uniche e di grande impatto; vale davvero la pena farci un giro. Altro valido riferimento il sito www.stragi80.it che contiene documenti e riscostruzioni davvero valide. Inoltre entrambi questi due siti presentano dettagliate perizie tecniche, molto spesso richieste dall’associazione stessa.

1 Raccomandata della 46esima Areobrigata. Oggetto: Sanzione di Stato - “PERDITA DEL GRADO”. In Senato è stata discussa la reintegrazione di Ciancarella, è presente il video della risposta evasiva del ministero della difesa Roberta Pinotti all’indirizzo internet https://www. youtube.com/watch?v=_DPINSDTDuY 2 http://www.ritaatria.it/documenti/ciancarella/Intervento%20di%20MarioCiancarella. pdf, pagina 11. La denuncia pubblica del Comandante Mario Ciancarella dello stato “mafioso e di grosso marciume” dell’esercito gli fu già causa di problemi con l’amministrazione; egli fu poi assolto dalle accuse da un magistrato a La Spezia. 3 Il missile che ha colpito il DC-9 ha lasciato delle sferule di metallo nel punto di impatto, questo caratteristica è tipica dei missili a testata inerte. Grosse manipolazioni sono state fatte per indurre a credere che l’areo fosse esploso per un grosso missile da intercettazione. Lo stato

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italiano ha affermato di “non sapere” dove fossero finiti gli unici 12 missili a testata inerte in suo possesso compatibili con quello usato. Esistono anche altre interpretazioni sulla natura del missile lanciato, il consulente tecnico della compagnia Itavia le discute qua: http:// www.noidellitavia.it/176334409

4 Dettori chiamò Ciancarella, che all’epoca era un punto di riferimento per tutti quelli che avevano problemi nell’esercito, subito poco dopo l’inabissamento del DC-9. Mario all’inizio era diffidente su quanto egli diceva, ma dopo il ritrovamento di un caccia Mig libico sui monti della Sila iniziò a prendere davvero sul serio Francesco Dettori.

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A tu per tu con LA “DADA” Intervista all’Antonella Funny Corner

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Vi avevamo promesso sui social l’intervista a un personaggio misterioso, oggi è arrivata l’ora dunque di svelare il nome. Lei è Antonella la bidella. È soprannominata in vari modi: “Anto”, “Nella”, ma per gli studenti è “LA DADA”. Un personaggio che crea divisione, un personaggio controverso, un personaggio discusso, un personaggio ricco di lati oscuri che oggi cercheremo di mettervi in mostra. In pochi nella scuola non hanno mai sentito parlare di lei, che questa intervista possa farla scoprire loro, mentre chi la conosceva già possa rimanere sorpreso da risposte inaspettate. Da cosa deriva il tuo soprannome di “Dada”? Sta per “Collaboratrice scolastica” Da quanti anni lavori al Copernico? Qua sono da 3 anni ma in tutto da molti di più. Sei sempre stata al lotto 1-piano 2, quello che oggi può essere definito il tuo regno? Si sono sempre stata qui per 3 anni. Cosa ti piace del tuo lavoro? Mi piace la pulizia come lavare per terra o lavare i bagni, ma anche stare con i ragazzi. Hai visto passare centinaia di studenti ogni giorno per anni. Pensi siano cambiati i loro comportamenti nell’intervallo? Sono sempre stati bravi tranne quelli che corrono per i corridoi che vanno sgridati un po’ di più.

Sei famosa per conoscere i nomi di buona parte dei ragazzi della scuola. Ci sveli il tuo segreto per avere una memoria così di ferro? La Dada si ricorda tutto. Ho un computer in testa. *ride* Secondo te il mondo della scuola dà abbastanza importanza al personale ATA? Così così, sia a livello economico che di considerazione. Nella scuola vige la regola di vestirsi con abbigliamento consono. Sei d’accordo?Credi che i Copernicani seguano questa regola? Si penso che sia importante. Alcuni la rispettano e altri no. Un commento a caldo sulla situazione siriana? È un po’ brutta perché ci sono guerre e altre cose che non vanno molto bene. Sei brava a cucinare? Che cosa in particolare? Le tagliatelle con il ragù, le faccio molto buone. Se facciamo una colletta ce ne prepari un po’ per l’ultimo giorno di scuola? Certo! Che musica ascolti? Jazz e Gigi D’Alessio Infine un pensiero ai maturandi che sosterranno l’esame questo mese? Spero che vada tutto bene per tutti. Chi non riuscisse a passare spero di rivederlo l’anno prossimo.

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incoerenza Cultura e arte Âť Poesia | di Samuele Minelli

La vedo: nei volti sfiniti, truccati. Nei sorrisi, forzati dal ruolo. Nell’iride dell’avvoltoio. Della mia, della vostra incoerenza. La tocco: nel silenzio estinto, strangolato. Nei baci, di Giuda. Nel pianto della rosa recisa. Della mia, della vostra incoerenza. La sento: nella derisione, del vuoto. Nelle parole, senza memoria. Nella resa della cicala. Della vostra incoerenza.

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empty speeches Cultura e arte Âť Poesia | di Caterina Albarello

Sometimes I need to let of steam. Sometimes I feel carelessly around me people talking nonsense with lots and lots of words without a meaning people that flaunt their ignorance with certainty and haughtiness. Sometimes I need to vent because I can’t bear folks that don’t give importance to the content of their talks. Sometimes I just need to let of steam.

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ipse dixit ii La vendetta

A cura di Ginevra Fabrizio – tanto non ci vuole molto a farli, è un po’ come se piovessero dal cielo

Prof. Travaglini: “Massì andate pure tutti in bagno, poi vengo pure io” Prof. Travaglini: “Cosa volete che contino le vostre unghie laccate nei confronti della storia?”

Prof. ssa Gaetani: “Sempre più bellissimo”

Prof. Precchia: “Spero che la caricamento va più veloce”

Prof. ssa Cappiello: “Negli anni trenta del ’18…”

Prof. Precchia: “Dopo il tanto periodo…”

Prof. ssa Cappiello: “E così anche voi avete l’insegnate che vi meritate. Una matta.”

Prof. Galli: “Stai assumendo una faccia da 4!” Prof. ssa Lippolis: “La smettete di accarezzarvi?” Prof. ssa Lippolis: “Non c’è molto da fare per far nascere un bambino”

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Prof. ssa Lippolis: “Se vuoi che qualcuno ti accarezzi è perché non ti ha mai accarezzato nessuno”

Prof. Costa: “D’altronde, persino i tarli sono amanti delle antiche credenze…” Prof. Ginnetti: “Pensa un po’, sta per scoppiare la terza guerra mondiale mentre tu sei ancora lì che devi studiare la seconda”


Prof. ssa Donati: “Cosa fai? Perché non ascolti l’interrogazione?” S: “Ripasso le altre materie, ormai questi argomenti li so a memoria” Prof. ssa Donati: “Cos’è, mi stai minacciando?” Prof. ssa Sebastiani: “Annamarì, vieni qua un attimo! Te devo fa’ vede’ ‘na cosa” *tira fuori l’iPad con la foto di Totti* Prof. ssa Incorvaia: “Ammazza che bono!” S: “Prof, ha le verifiche?” Prof. ssa Cappiello: “No.”

S: “Ah oh io ci provo” Prof. ssa Cappiello: “Invece di provarci con me, che sono già vecchia, vai a sederti al tuo posto” Prof. Travaglini: “Inoltre la fisica e la matematica sono solo convenzioni inventate dall’uomo” Prof. Ginnetti: “Beh prova a dirlo ad uno che si è buttato da una finestra al quarto piano che la fisica è solo un convenzione” Prof. ssa Lippolis: “Se andiamo avanti così, non andiamo avanti”

Potete inviarci gli strafalcioni o frasi dei prof anche tramite l’OrgiaBox che si trova al lotto 3 piano terra, vicino alle fotocopiatrici!

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 www.orgiaintellettuale.info  redazione@orgiaintellettuale.info  facebook.com/orgiaintellettuale Riciclami

Passami dopo avermi letto

Se proprio vuoi sbarazzarti di questo bellissimo giornale, non buttarlo nell’indifferenziata. Passalo a qualcun altro o riciclalo. Pensa a quei poveri alberi che sono stati tagliati per stamparlo!

Diffondete il verbo Copernicano tra compagni, amici e congiunti, le nostre parole sono per tutti e tutti sono invitati a partecipare!


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