l’approfondimento
Opinione Liberale
Le attese organizzative del PLR di domani Nicola Pini responsabile gruppo di lavoro “Riorganizzazione PLR”
Il gruppo di lavoro che ho coordinato aveva l’incarico di riflettere su un nuovo modello organizzativo per il PLRT. Per effettuare un ragionamento a tutto campo e comprensivo delle varie realtà del nostro Partito sono stati coinvolti rappresentanti di distretti, sezioni e sezioni polo, eletti e segreteria cantonale. Dopo aver radiografato la struttura
di oggi e fissato le attese su quella di domani, abbiamo cercato di disegnare qualche ipotesi di lavoro. La prima potrebbe essere quella di mantenere la struttura attuale riorientando i compiti di alcuni organi e verificandone il grado di rappresentatività. Si sono qui identificate due varianti, una leggera e una più pesante. In quella leggera la Direttiva si trasformerebbe in un gremio consultivo per il gruppo parlamentare, mentre il Comitato cantonale focalizzato sui temi in votazione. In quella pesante l’accento sarebbe invece posto sul Comitato cantonale, da trasformare in un vero e proprio motore politico con riflessioni tematiche e prese di posizione, mentre la Direttiva assumerebbe un ruolo di verifica programmatica. Tale modello prevederebbe inoltre un collegamento orizzontale tra le Sezioni tramite un Collegio dei Presidenti e una Conferenza dei Sindaci e dei Municipali. Una seconda via da percorrere potrebbe essere quella dello snellimento della struttura e dei processi. Ideale sarebbe introdurre nel sistema-partito maggiore flessibilità e funzionalità, cercando strutture a geometria variabile secondo le necessità e che valorizzino le persone. In questo senso la Direttiva potrebbe essere sciolta a vantaggio di un Comitato cantonale più frequente o dei gruppi di lavoro tematici (più o meno formali). Se le Sezioni e il Partito Cantonale restano base e vertice del Partito, si potrebbe introdurre una differenziazione a livello intermedio, valutando soluzioni diverse a dipendenza delle regioni. Sarebbe infine da realizzare una piattaforma digitale quale banca dati di atti parlamentari, spazio di discussione libera, consultazioni rapide, sondaggi per prese di posizione e segnalazioni per partecipazione ai gruppi di lavoro tematici.
Il digitale per dialogare con i cittadini-elettori Il gruppo di lavoro “Riorganizzazione PLR” è stato costituito in modo che tutte le diverse realtà politiche del Cantone fossero rappresentate. Già dopo il primo incontro era chiaro che il discorso della riorganizzazione doveva concentrarsi su snellimento, coinvolgimento e informazione. L’organizzazione attuale del PLR cerca di coinvolgere la base con una suddivisione sia geografica – con sottosezioni, sezioni, circoli, distretti, livello cantonale e federale – sia funzionale, con uffici presidenziali, direttive, comitati, assemblee e gruppi di lavoro. Appare ovvio che, per un politico di milizia impegnato pure in un legislativo o esecutivo, l’impegno diventa presto insostenibile. Le conseguenze sono molteplici, tra cui l’occuparsi più di riunioni che di Politica oppure il perdere le persone per esaurimento. Si rende perciò indispensabile uno snellimento della struttura per ridurre gli impegni e renderli più efficaci. Parallelamente, va affrontato il discorso del coinvolgimento della base alfine di trovare sempre persone disposte ad assumere le cariche pubbliche e di recuperare consensi. I cittadini andranno pertanto informati e le loro proposte, come le preoccupazioni, condivise. Gli attuali mezzi informatici permettono di raggiungere la base meglio di quanto è in grado di fare l’attuale capillare struttura; lo ha dimostrato il congresso di domenica scorsa. Questi mezzi sono quindi il nuovo canale da sfruttare per un dialogo tra cittadino, economia e politica, per collegare le diverse regioni e per coinvolgere le numerose
Alberto Dotta gruppo lavoro “Riorganizzazione PLR”
competenze presenti sul territorio. Il terzo punto – sempre più fondamentale – è la comunicazione che deve raggiungere rapidamente non solo gli aderenti al partito. La nuova struttura deve permettere al partito di informare in modo tempestivo e, possibilmente, rappresentativo della base. Il gruppo di lavoro, che si è riunito quattro volte, anche in forma virtuale, ha dunque abbozzato delle varianti organizzative per migliorare l’efficacia, il coinvolgimento e l’informazione.
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