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Il commiato di Bixio Caprara

Inizia l’era Speziali

Il confronto delle ultime settimane tra i tre candidati alla presidenza del PLR – Natalia Ferrara, Emilio Martinenghi e Alessandro Speziali – si è concluso domenica con la nomina – annunciata dalla presidente dell’ufficio elettorale Francesca Verda Chiocchetti – di Speziali che ha ottenuto la maggioranza al secondo turno con 375 voti. Alessandro Speziali ha posto l’accento sul coinvolgimento e sull’ascolto della base del partito. “Il mio progetto è il nostro progetto”, quello di un partito aperto, vicino alla popolazione, che trasforma le idee della base in realtà politica. “La nostra spina dorsale dovrà essere il ceto medio. Non siamo antagonisti di nessuno bensì un punto di riferimento”. Speziali, che ha espresso incredulità al momento dell’elezione, ha detto di aver imparato molto “da questa competizione, segno che la competizione non è per forza sempre negativa. Anzi, è una delle fiamme che fanno ardere la qualità del Partito e del Paese”. Speziali ha ringraziato Bixio Caprara per gli anni d’impegno, per il lavoro di riorganizzazione e di rilancio, di cui “andrà fatto tesoro come i gruppi di lavoro tematici, come anche il sondaggio che si è rilevato azzeccato in molte sue componenti. Questo laboratorio di idee che ho in mente, insieme a questi gruppi di lavoro, sono già un treno in corsa, adesso si tratta solo di accellerare la velocità”. Il neo presidente ha reso infine “onore alle armi ai due compagni di viaggio”; un viaggio che si è rivelato “un bel percorso di qualità”.

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La visione sul futuro del partito è stato il file rouge anche degli interventi di Natalia Ferrara e di Emilio Martinenghi. Ferrara ha esordito con un “Ci È stata una partita vinta dalla dirigenza Caprara come vinta è stata la sfida di Alessandro Speziali eletto presidente del PLR. L’e-Congresso di domenica è stato storico per la modalità in digitale: più di 4’000 i contatti sui nostri canali social con un picco di oltre 1’500; 733 al primo turno e 708 al secondo turno (su 806) le delegati e i delegati che hanno votato. Non è stato un esercizio facile per un evento eccezionale – ed esemplare – che ha richiesto una grande organizzazione. Il plauso a chi ha reso tutto ciò possibile, e un grazie di cuore a Bixio Caprara per aver guidato il PLR con entusiasmo e energia, a Natalia Ferrara ed Emilio Martinenghi per la loro candidatura, ad un magistrale presidente del giorno Simone Gianini che dato prova di grande capacità nel dirigere il primo e-Congresso nella storia del PLR.

siamo, possiamo scegliere non solo chi ma anche quale strada imboccare, e come farlo. Penso che un’economia libera garantisca più prosperità del suo contrario. Che ci voglia una crescita sostenibile, non una decrescita cosiddetta felice. Insomma, credo ancora nel progresso, solo che il progresso è una competizione incerta, non un’eredità sicura, ed è per questo che bisogna creare le condizioni affinché i meritevoli possano farcela, a beneficio dell’intera collettività. E chi sono i meritevoli? Tutti coloro che si impegnano a seconda delle loro possibilità, rispettano le regole, le persone, la società tutta. Ecco perché sono severa verso chi non rispetta le regole, chi in Ticino ancora non paga salari svizzeri, chi viola i contratti collettivi di lavoro e ancora discrimina in particolare le donne lavoratrici. Allo stesso modo, però, dobbiamo rispettare l’ala radicale”. Emilio Martinenghi ha indicato la sua visione per “un Partito forte al servizio del Paese, con spirito libero e con animo e cuore liberale radicale”, dove responsabilità, equilibrio e determinazione sono principi a cui ispirarsi. “Chi assumerà oggi la guida del nostro Partito, opererà per il Ticino di domani, forte della sua Storia. Sentiamoci fieri del nostro Paese e diffondiamo questo sentimento di orgoglio e appartenenza che ci contraddistingue. Con questo spirito intendiamo quindi promuovere una politica sociale ed economica chiara e profilata”. Una visione quella di Martinenghi che chiede di favorire “con spirito costruttivo un confronto interno arricchente per tutto il Partito”, e di essere “comprimari nel disegnare il futuro del Paese” anche nei rapporti con gli altri partiti.

Grazie Bixio!

La politica è uno sport di squadra, non individuale, solo se si gioca con la stessa maglia, se si condivide la stessa tattica, la stessa strategia e lo stesso approccio si potrà essere credibili di fronte al cittadino che deve riuscire a individuare e capire meglio la proposta liberale radicale. Parole di Bixio Caprara che nel suo commiato al congresso ha tenuto ad esporre le sue riflessioni su tre temi chiave “a cui tengo molto: l’identità del PLR ticinese, il progetto di rilancio e i valori di base”. L’identità per affermare che “essere liberali radicali è ancora d’attualità, di grande attualità”. Il progetto di rilancio con l’Agenda

2030, i gruppi di lavoro tematici, il sondaggio, la riorganizzazione del partito (vedi pagine di approfondimento), il corso di cultura politica sono l’eredità di Caprara e del suo Ufficio

presidenziale alla nuova presidenza. I valori della politica “da servire, non di cui servirsi. Una differenza semantica sottile ma per me fondamentale e su cui non ho mai fatto sconti. Rimboccarsi le maniche e mettere i piedi nel fango”. Bixio Caprara lascia il Partito liberale radicale con grande serenità “nella consapevolezza che, io e l’Ufficio presidenziale che mi sosteneva, abbiamo sempre agito privilegiando l’interesse del partito e soprattutto rispettando le procedure decisionali democratiche che caratterizzano il PLR”. E

ancora: “Ho servito il partito, così come ogni istituzioni in cui opero, con onestà e umiltà animato dalla passione per quanto faccio qua-

le inguaribile idealista pragmatico”. Il grazie infine che Caprara ha rivolto a chi lo ha affiancato in “un’esperienza unica e avvincente da cui traggo insegnamenti preziosi. Sono sicuro che l’approccio liberale radicale rimanga di grande attualità e permetterà al nostro Paese di risalire presto la china dopo la crisi pandemica, per questo auguro al nostro partito e alla nuova presidenza ogni bene.

Ma il progetto di rilancio sarà efficacie nella

misura in cui tutti voi ne farete parte attiva. Il lavoro continua care e cari delegati, continua per me in Gran Consiglio, e per voi nel sostenere la futura presidenza di questo grande partito: vi invito a rimboccarvi le maniche per amore del nostro paese e del nostro splendido Ticino”.

e-Congresso, il grazie degli

internauti-delegati

• Mi soffermerei nel ringraziare tutti coloro che si sono adoperati affinché questo particolare Congresso potesse svolgersi nella migliore maniera! Seppure con qualche defezione tecnologica non imputabile alla nostra segreteria cantonale a cui vanno i miei più sentiti complimenti, abbiamo potuto, come delegati al Congresso, esprimere liberamente le nostre preferenze senza alcuna pressione!

• È un bel esercizio, è stato sottovalutato il problema tecnico o sono subentrati problemi inprevedibili, comunque stiamo agendo da pionieri e serve calma e tolleranza.

• Ad onore degli organizzatori: stanno gestendo la “madre di tutte le assemblee” politiche, in ottica cantonale, questo è il nostro possiamo futuro: sono certo che arriveremo al presidente eletto!

• Bravi tutti. Situazione non semplice ma gestita egregiamente!!!

• Dopo lunga attesa...votato. Grazie per il lavoro dietro le quinte.

• Un grande complimento alla squadra Bixio, per il lavoro di preparazione e per il congresso, complimenti anche ai tecnici ottime immagini a audio.

• Complimenti a tutti quelli dietro le quinte per il lavoro, non facile, svolto!

• Grazie a tutti coloro che stanno facendo in modo che il nuovo presidente non abbia dubbi sulla sua elezione!!

• Si, a questo punto occorre davvero fare i complimenti a tutti. Immagino che l’operazione non sia stata uno scherzo... Comlimenti anche al moderatore che immagino abbia perso qualche chilo…

• Votato, grande esperimento ed esperienza utile per il futuro.

• Complimenti a tutti e all’organizzazione siete riusciti a coinvolgere per più di 7 ore gli amici liberali , segno che già si vi saranno tempi nuovi di grande unità partitica

• Bella esperienza, complimenti e bravi tutti.

Remare tutti nella stessa direzione

L’e-Congresso ha offerto momenti forti come la bella intervista al consigliere di Stato Christian Vitta e alla capogruppo Alessandra Gianella. Ecco un assaggio: l’integralità è sul canale YouTube.

Christian Vitta. In questo periodo di grande emergenza, come trovare le giuste priorità da dare al Paese?

Bisogna innanzitutto affrontare il presente e prepararsi per il futuro prossimo. Si tratta quindi di gestire questa seconda ondata in primo luogo dal profilo sanitario. Ci vuole costanza, perché sappiamo che il virus ci accompagnerà ancora per un po’ e quindi con questa situazione saremo costretti a convivere. Parallelamente dobbiamo seguire da vicino l’andamento della nostra società e della nostra economia. In questo senso, il prossimo strumento che sarà messo in campo sarà quello dei casi di rigore. Uno strumento che i Cantoni e la Confederazione intendono iniziare ad applicare prossimamente. Poi ci vuole una visione di medio termine per rilanciare il Paese.

Cosa si intende per una visione di Paese?

Nei momenti di difficoltà si tende ad unire le forze. Nella gestione di questa emergenza questo spirito di squadra è molto presente a livello di governo. Le discussioni e il confronto ci sono, ma alla fine troviamo sempre una strada condivisa. Chiaramente più il tempo passa, più la popolazione è stanca e tutti speriamo di poter ritrovare al più presto la normalità. Per ora ci vogliono costanza e perseveranza, mantenendo alta la guardia sulle regole di base che ci permetteranno di superare anche i prossimi mesi nel migliore dei modi. All’interno dell’esecutivo si collabora con profitto ed è anche importante collaborare con il parlamento. È nei momenti di difficoltà che un Paese deve avere istituzioni capaci di remare nella stessa direzione.

Alessandra Gianella. Quali sono le sfide a cui è confrontato il parlamento in questo periodo difficile. Che aria tira, insomma, nell’aula del Gran Consiglio?

La situazione di pandemia ha comportato grossi sacrifici per tutti, dai cittadini alle aziende. Ci sono stati importanti aiuti da parte della Confederazione e del Cantone. E presto ne arriveranno di nuovi. È chiaro che in questa fase per il Parlamento risulta quanto mai necessario darsi delle chiare priorità. E come PLR lo abbiamo ribadito anche in un recente incontro con il Consiglio di Stato. Perché come legislativo dobbiamo a nostra volta fissarci delle priorità chiare per aiutare il Paese ad uscire da questa situazione di crisi.

Quali sono per il PLR queste priorità?

Per il nostro partito sono chiaramente la formazione, l’innovazione e la digitalizzazione. Dobbiamo rilanciare il Cantone, permettere degli investimenti per guardare al futuro. Spero che questo sia un discorso che si potrà affrontare anche con gli altri partiti. Perché se si continua a dire di si a tutti, a voler accontentare tutti, non andremo lontano. Dobbiamo avere il coraggio di fare delle scelte. Durante la prima ondata in un certo senso il Parlamento si è fermato. Mentre adesso c’è, è presente, e dovrà ribadire le priorità per portare il Cantone fuori da questa crisi.

Comunali 2021, il PLR chiede

garanzie (digitali)

IL Coronavirus ha rinviato di un anno – aprile 2021 – il rinnovo dei poteri Comunali. Una scelta difficile, che partiti, eletti e candidati hanno accettato con spirito di collaborazione in un momento oggettivamente complicato. Le prospettive sanitarie non sono migliori rispetto ad un anno fa. Un ulteriore rinvio sarebbe insostenibile ed inaccettabile perché governare vuol dire anche prevedere.

Marco Bertoli, a nome del gruppo PLR, ha inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato che chiede di fornire delle chiare garanzie affinché l’espressione del voto dei cittadini per le elezioni Comunali sia garantito il 18 aprile 2021.

La società ha saputo reagire ed adattarsi ai cambiamenti repentini della pandemia. Per questo motivo, anche la politica deve dimostrare la propria capacità di adattamento, sfruttando l’opportunità del digitale. Un’elezione, d’altro canto, impone un intenso lavoro di preparazione agli attori sul territorio, che si traduce in programmazione e, non da ultimo, spese ingenti. Non da ultimo, i Comuni sono chiamati in questo periodo a stilare i preventivi per il 2021. Un esercizio che impone certezze sulla conduzione politica e che non può rimanere sospeso tra ipotesi di rinvio e annullamenti. Servono dunque garanzie immediate sugli scenari in vista delle Comunali 2021 ed è quanto chiede il PLR: è pronto il governo a varare un piano per garantire in sicurezza le operazioni di spoglio e a varare soluzioni digitali per assicurare ai cittadini la possibilit di informarsi e di eleggere?

Salva l’AVS, firma l’iniziativa dei GLR

Di fronte ai problemi vanno trovate delle soluzioni. E c’è un problema che da molto tempo chiede una soluzione ma da noi non se ne parla. È l’AVS, il nostro primo pilastro. E la realtà è che se non ci rimbocchiamo le maniche ora, il crash previdenziale avrà forti ripercussioni sulle future generazioni. Mantenere un sistema introdotto nel 1948 – quando la speranza di vita era di 68 anni mentre oggi arriva a 82 – non è più sostenibile. Ed è la ragione che ha spinto i GLR svizzeri a lanciare l’inziativa “Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile”; iniziativa che è stata presentata dal presidente cantonale Daniel Mitric al e-Congresso di domenica con l’invito a sostenerla.

Daniel Mitric. Quali sono le ragioni che hanno spinto i giovani liberali a lanciare l’iniziativa?

Nonostante gli interventi puntuali e modesti come possono essere stati quelli della Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS e come verosimilmente porterà con sé il progetto AVS21 – tra cui il pensionamento flessibile tra 62 e 70 anni – senza nessun tipo di riforma strutturale il fondo per cui ogni mese ci viene prelevata una fetta di salario si svuoterà entro il 2035 e presenterà un buco di 190 miliardi entro il 2045 . A titolo di paragone questo corrisponde al costo di 16 gallerie di base del Gottardo. Le preoccupazioni e i problemi in cima alla classifica che i cittadini rilevano, purtroppo, continuano a essere sempre gli stessi: AVS e previdenza per la vecchiaia. Questi due grandi temi sono anche gli stessi per i quali è richiesto un intervento urgente da parte della politica che negli ultimi anni è stata estremamente irresponsabile in questo ambito. È mancato il coraggio e la volontà per proporre una vera riforma che risolva il problema e questo avrà conseguenze pesantissime sulle future generazioni. E questo lo dice anche il sondaggio di rilancio del PLRT. Lo stesso sondaggio ci dice che il PLRT è il Partito più affidabile per trovare una soluzione a questo problema.

Che cosa chiedete in sostanza alla politica svizzera?

Un cambio di mentalità che consideri anche la sostenibilità intergenerazionale e che bilanci le disparità presenti oggi. Concretamente, occorre rendere l’AVS e il sistema pensionistico in generale sostenibile e assicurarne il finanziamento a lungo termine. All’assenza di volontà politica per una vera riforma strutturale, i Giovani liberali radicali hanno già risposto con il lancio di un’iniziativa popolare che ha lo scopo di risanare il primo pilastro. La nostra iniziativa chiede che a partire dal 2032 (in ogni caso quattro anni dopo l’approvazione del testo) l’età di riferimento per uomini e donne sia fissata a 66 anni. Da quel momento in poi, l’età di pensionamento verrebbe legata all’aspettativa di vita con un fattore 0,8. Quindi se l’anno prossimo l’aspettativa di vita aumenta di 40 giorni, tra 5 anni si andrà in pensione 1 mese dopo. Perché 0,8? Perché già oggi lavoriamo circa l’80% della nostra vita attiva. Finora ogni anno di speranza di vita guadagnato è andato in 100% di tempo libero. Nel 2043 l’età pensionabile sarebbe di 67 anni. Una perizia dell’Università di Lucerna (maggio 2020) ci dice che quella intrapresa è la via giusta. Le cifre e gli studi scientifici dimostrano che sia la salute delle persone sia il mercato del lavoro sono pronti per un aumento dell’età di pensionamento, e che gli argomenti contrari all’aumento dell’età di pensionamento non fanno breccia. I sondaggi dimostrano che mai come oggi la popolazione è stata favorevole all’aumento. È ora di rompere quello che è stato un tabù per troppi anni.

Perche dunque sostenere – firmando – l’inizativa “per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile”?

Le altre soluzioni immaginabili non sono in primo luogo sostenibili ed in secondo luogo non garantiscono il giusto benessere che la popolazione ha bisogno in questo momento. Uno scenario possibile è di andare ad aumentare gli oneri sociali di circa il 3.5% e la pressione sui portafogli aumentando ulteriormente l’IVA. Questo in realtà è già stato fatto, l’ultima volta con la Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS. Non possiamo però aumentare le tasse ogni cinque anni e buttare sempre più soldi nell’AVS. Occorre una riforma strutturale che risolva il problema a lungo termine. Il nostro forte senso di responsabilità individuale non ci dice di abbandonare la nave, ma di restarci fino alla fine e fino a quel momento combattere per il benessere delle future generazioni.

Su Opinione Liberale di oggi, a pagina 16, trovate il formulario della nostra iniziativa: prendete ora una penna e firmatela, inviateci poi il foglio contenente le firme. In questo modo, insieme salveremo il nostro pilastro.

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C Tel. 091 821 40 67, michel@della-santa.com

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