IN MEMORIa
Il sipario si è chiuso per sempre d i A l e s s a n d r a N ata l i n i
Non è stato il covid a portarselo via, ma un subdolo attacco di cuore.
NUMERO 7
NOVEMBRE-DICEMBRE 2020
La scomparsa di Gigi Proietti, una grande perdita per il mondo dello spettacolo e della cultura italiani.
Ha lasciato questo mondo con un ultimo colpo di teatro, andandosene proprio il giorno del suo ottantesimo compleanno, a poche ore dall’inizio dei festeggiamenti, quasi fosse uno scherzo, una beffa ben orchestrata per celebrare quella data un po’ scomoda in cui era nato e sulla quale aveva sempre ironizzato "Che dobbiamo fa'? La data è quella che è, il 2 novembre".
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Non era figlio d’arte il grande Gigi Proietti, ma il talento quando c’è (e lui ne aveva da vendere!) non esita a manifestarsi. Una carriera lunghissima, iniziata ai tempi dell’università quando con un gruppo di amici si esibiva ogni sera nei locali della capitale. Sempre negli anni Sessanta risale anche il suo debutto in teatro, quello impegnato, d’avanguardia, dove riscuote i primi successi interpretando testi di Brecht, Gombrowicz e Moravia.