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LUGLIO - AGOSTO 2009

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Arte Milano

Milano sotterranea e romana Dalla città caotica fondata dai Celti alla griglia romana

Augusto Colucci

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na particolarità di Milano, non avendo la città vicino né cave di pietra né cave di argilla, è che i materiali edili dovevano essere importati e, quindi, risultavano costosi per cui, quando veniva demolito un edificio i materiali non andavano, come si fa oggi, in “discarica” ma venivano quasi religiosamente custoditi per essere riutilizzati nelle nuove costruzioni. Il tutto con la conseguenza che per costruire si doveva prima demolire ed è per questo motivo (olMilano, Duomo - Fonte battesimale in vasca romana. Foto Giovanni Dall’Orto - 9 luglio ‘07 tre alle distruzioni effettuate dal Barbarossa) che in città mancano (comun- Non sappiamo, però, se una città spontanea e caoti- ed il loro incrocio deterque sono scarsamente vi- l’appellativo derivi come ca dove prima si erano co- minava il centro della città, sibili) i resti non solo degli sostengono alcuni da un struite le case, scegliendo il zona in cui dovevano troinsediamenti celtici e ro- toponimo celtico (Midland- luogo più adatto, così che le vare sede gli edifici di culmani ma, anche medioevali. in mezzo alla pianura) op- strade erano la semplice ri- to, il mercato, gli edifici per Se la città, come ci dice Tito pure dal fatto che sia stata sultanza delle loro divisio- le attività sportive. In alLivio venne fondata dai fondata in maggio (mai- ni. Al contrario i Romani tre parole, i Romani prima Celti (vuoi dagli Insubri land) piuttosto che da un organizzavano le città sul- tracciavano le strade che della cultura di Golasecca suo simbolo quale è la scro- lo schema dei loro accam- delimitavano l’area urbagià stanziali all’età del fer- fa semilanuta (in medio pamenti in lotti regolari di na in quattro grandi parti e ro, vuoi da quelli Biturigi lanum). A detta di mol- forma quadrata o rettango- poi costruivano, intorno ad che, insieme ad altri in- ti quest’ultima etimologia lare ed in base ad una griglia esse, gli edifici ben progetvasero il nord Italia nel parrebbe l’ipotesi più esatta. ortogonale contraddistin- tando che le strade seconIV secolo a.c.), il suo no- Ad ogni modo i Romani ef- ta da due assi principali: il darie fossero tutte parallele me «Mediolanum» le ven- fettuarono la prima distru- Cardo Massimo orienta- al Cardo ed al Decumano ne dato dai Romani dopo zione di Milano in quanto to generalmente secondo L’urbanistica romana deterche, nel 222 a.c. a seguito la trovavano anomala ri- la direzione Sud-Nord e il minava, conseguentemendi un lungo assedio, ven- spetto al loro modo di Decumano Massimo orien- te, che i confini catastali ne conquistata dal Console costruire. Molto probabil- tato generalmente secon- delle case rimanessero fisMarco Claudio Marcello. mente, la Milano celtica era do la direzione Ovest-Est si all’interno della città così che le nuove costruzioni nascevano necessariamente sopra quelle più vecchie, senza che i detriti venissero portati via, ed è per questo che una sezione verticale delle fondamenta delle antiche case romane ha rivelato diversi strati di mosaici che datano dal I seIvana Metadow te e massimo esponente mozione evidente e perché colo a.c. al II/IV secolo d.c. del romanticismo storico, molti dei personaggi furo- Altro aspetto interessann Piazza Duomo a Milano di un’arte basata su sog- no riconosciuti come quel- te dei ruderi milanesi è il ha la propria sede un pic- getti e argomenti medio- li dei protagonisti della vita fatto che spesso inglobicolo, ma storico istituto di evali e rinascimentali e contemporanea milanese. no strutture di secoli dicredito: Banca Cesare Ponti. meglio di chiunque al- L’Istituto bancario è promo- versi, ma in ordine inverso. Originariamente nata per tro ha saputo interpreta- tore da anni, di un program- A causa degli spazi limitati l’esercizio di cambiava- re i grandi ideali nazionali. ma culturale: Ponti’900; lute, si è poi trasformata E’ stato inoltre artefice di spe- iniziativa rilevante per le all’inizio del ‘900 in banca. rimentazioni di nuovi ma- opere d’arte scelte: tutRappresenta un raro esem- teriali e tecniche esecutive. te del ‘900, esposte negli pio di tradizione nell’evol- Nel suo modo di interpre- ambienti della sede delversi della vita economica tare l’arte pittorica c’è una la banca aperti al pubblico. e culturale milanese. A chi notevole sensibilità croma- L’originalità di questa espoentra nell’atrio delsizione sta nel la sede pare di tentativo di contornare ad un seciliare la dualicolo passato, intà fra la funzione fatti nel salone estetica della morestano inalterati e stra e la funzione ben curati gli arredi prettamente ecod’epoca con gli otnomica del luogo. toni lucidi e dorati. Per creare arSono conservati i monia fra quedecori con la ricste due realtà, le chezza degli intagli, opere d’arte veni fastigi arricciolati, gono esposte su i vetri con le scritte dei pannelli soe le cornici sabbiaspesi in modo dai confini catastali e della te. Particolarmente tale da poter es- mancanza cronica di matepreziosi sono la Testa tica, una certa ombrosità sere contemplate sia dal riale edilizio, i resti romaAlata di Mercurio, scolpi- dei colori bruni utilizza- corridoio della banca che ni venivano integrati nel ta nel legno di noce, sim- ta per suscitare emozioni. dalla strada, a notevole be- tessuto edilizio dei nuobolo del commercio e della E queste emozioni sono neficio della valorizzazione vi edifici per cui le nuove prosperità e il dipinto di evidenti nei volti di colo- dello spazio urbano circo- fondamenta venivano coFrancesco Hayez, situa- ro che assistono alla salita stante. Questa attenzione struite spesso aggiungento al 1° piano, che raffigu- al patibolo di Maria Stuart. è meritoria e se, maggior- do un nuovo muro al di ra Maria Stuart al patibolo. Il dipinto, datato 1827, fu mente diffusa, rendereb- sotto di quello precedente. Il pittore italiano è sta- accolto con molto calore be la città esteticamente E’ possibile vedere queste to il principale interpre- proprio per questa com- più bella e apprezzabile. sottomurazioni in alcu-

Banca Cesare Ponti

Connubio fra arte ed economia

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ne cantine di case milane- vano i cavalli) è divenuta il si ove la parte inferiore, che campanile del Monastero dovrebbe essere la più anti- Maggiore e del quale ogca è in realtà quella più re- gi restano visibili solo una cente, mentre al di sopra si trentina di metri; le terme. trova un livello di mattoni Quest’ultime, dette Terme romani e a volte anche me- Erculee, occupavano una dievali. La Milano romana superficie di circa 14.500 precristiana, e cioè prima mq; tra l’attuale corso dell’emanazione dell’edit- Vittorio Emanuele e corto di Costantino che con- so Europa, con pavimentribuirà con la costruzione ti a mosaico che si possono di chiese a mutare l’archi- tuttora ammirare nel mutettura della città, assurta seo archeologico di via a capitale dell’impero do- Magenta insieme ad un buveva essere una splendida sto di Ercole, ritrovato nel città, per come la descri- XIX secolo che faceva parve il poeta romano-gal- te dell’arredo decoratilico Ausonio che non la vo del complesso termale. ritenne assolutamente in- Della Milano romana imferiore a Roma, in quanto periale precristiana sappia“ogni cosa è degna di am- mo, inoltre, che nel posto mirazione. Vi è profusione oggi occupato dall’attuadi ricchezze e innumere- le palazzo della borsa vi voli sono le case signorili. era un teatro, di cui oggi si La popolazione è di gran- possono vedere alcuni resti di capacità, eloquente ed protetti da lastre di vetro, affabile. La città... è cir- ed il foro nei pressi dell’at-

condata da una duplice tuale piazza San Sepolcro. cerchia di mura: vi sono Se anche della duplice ceril circo, dove il popolo go- chia di mura citata da de degli spettacoli, il teatro Ausonio non ci rimane con le gradinate a cuneo, molto, ad esclusione di due la rocca del palazzo im- torri poligonali ed un breperiale, la zecca, il quar- vissimo tratto posti dietiere che prende il nome tro il museo archeologico dalle celebri terme erculee. di via Magenta, nulla, inLe sue costruzioni sono vece, ci rimane dell’anfiteuna più imponente dell’al- atro (collocato fuori dalle tra“. In effetti l’imperatore mura) che sorgeva nell’area

Massimiano vi fece costru- oggi compresa tra via De ire un imponente palazzo Amicis e via Arena e che imperiale che occupava un per dimensioni ci viene intero quartiere, da corso descritto come più granMagenta a via Torino (an- de dell’arena di Verona in che se al giorno d’oggi i re- quanto misurava 125 per sti riferibili al complesso 155 metri e che, a seguito del palazzo imperiale so- dell divieto dei giochi glano del tutto modesti); il diatori, fu una delle prime circo per le corse dei caval- opere demolite per utilizli la cui torre del Carceres zarne i materiali in costru(il cancello da cui scatta- zioni di basiliche cristiane.

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