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Arte Milano

LUGLIO - AGOSTO 2009

Chagall, Kandinsky, Malevič Maestri dell’Avanguardia russa

Ottanta opere delle Avanguardie storiche russe a Villa Olmo - Como Giuliana de Antonellis

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hagall, Kandinsky e Malevič pur con diverse prospettive pittoriche allontanano il linguaggio dell’arte dalla logica della tradizione e della borghesia, superando la visione dominante dell’impressionismo francese per dare vita alle innovazioni formali del cubo-futurismo, alle tensioni del suprematismo e alla modernità rarefatta dell’astrazione.

Proprio nel centenario del futurismo è interessante focalizzare l’interesse del pubblico sulla straordinaria importanza dell’avanguardia russa dei primi decenni del Novecento, fino alla svolta realista imposta da Stalin nel 1934. Un grande pregio della mostra è anche la presenza di Pavel Filonov, maestro dell’arte analitica, poco noto in Italia ma di grandissima potenza espressiva. Le mostre di Villa Olmo, di-

Alla ricerca della sensibilità artistica

Disabili respinti all’ingresso di corso San Gottardo rima d’ora non si era mai verificato nell’area dei Navigli, il quartiere artistico per eccellenza di Milano, un così grave episodio di intolleranza verso l’arte. E’ accaduto un sabato pomeriggio di maggio in corso San Gottardo di Milano, durante l’inaugurazione di un’esposizione di pittura contemporanea: un uomo completamente fuori di sé ha dato “spettacolo” di assoluta carenza di buone maniere e senso di ospitalità alla presenza di giornalisti e intellettuali del panorama artistico italiano. Gli invitati hanno così dovuto assistere all’invadenza di un signore, che ha inveito contro di loro. L’uomo pretendeva la chiusura immediata del portone antistante il cortile, senza ascoltare in alcun modo la richiesta di cortesia di lasciarlo aperto per il passaggio di persone diversamente abili,

Quadrato rosso del 1915, e fino alla tarda produzione neofigurativa. Opera chiave di questa fase è Testa di contadino del 1928-29, scelta come immagine simbolo dell’appuntamento comasco. Di Marc Chagall, qui presente con una se-

rie di opere che descrivono tutto il suo appartenere alla sua terra natale, è possibile ammirare capolavori come Autoritratto con tavolozza del 1914, l’Ebreo rosso del 1915 e Lo specchio, enigmatico dipinto ricco di spunti e suggestio-

ni, sempre del 1915. Vassily Kandinsky in questa mostra ci offre esempi della sua produzione di olii su vetro e cartone di mirabile effetto, come l’Amazzone con leoni del 1918 e acquerelli come la composizione: Figura femminile del 1915. Il percorso espositivo termina con opere di Pavel Filonov, un maestro dell’arte analitica, molto celebrato in Russia. Filonov parte da una rappresentazione quasi ossessiva del più piccolo dettaglio del soggetto, per costruire attorno a questo elemento iniziale un universo completo e complesso, in una visione caleidoscopica ben esplicitata in Fiori della fioritura universale del 1915. Como con questa mostra ha inteso mettere un ulteriore tassello nel panorama delle città d’arte, forte del patrimonio d’esperienza acquisito con le mostre passate di Miró, Picasso, Magritte, riproponendo lo scenario di Villa Olmo quale cornice dei capolavori dell’Avanguardia russa. 4 aprile - 26 luglio 2009 Como, Villa Olmo via Cantoni 1

La Milanesiana e l’invisibile

lettera al direttore

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ventate un appuntamento fisso di un circuito espositivo di livello europeo, sono la dimostrazione di come la cultura, vero motore dello sviluppo futuro del Paese, possa essere uno dei più efficaci strumenti di rilancio sociale ed economico contro la crisi”. Con queste parole Sergio Gaddi, assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della mostra, ha sintetizzato il senso di una mostra che offre al visitatore un nucleo di opere, provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, che Kandinsky, Chagall, Malevič, Filonov realizzarono nel periodo a cavallo della prima guerra mondiale. Le opere di Malevic, ventitre quelle esposte, costituiscono il fulcro dell’esposizione e ripercorrono interamente la ricerca dell’artista nei confronti della pittura europea impressionista e postimpressionista: da Alta società in cappello a cilindro del 1908 all’Autoritratto del 1910, passando attraverso il cubo-futurismo, con riferimenti espliciti a Léger, agli Amanti in blu, alla fase suprematista culminante nel

interessate ad assistere alla presentazione critica dello storico dell’arte Sabrina Falzone nonché dei giornalisti invitati. Senza alcun decoro sociale né riguardo per un evento culturale, il disturbatore, paonazzo in volto, ha avuto una improvvisa crisi isterica, interrompendo la kermesse. A nulla sono valse le maniere educate dello staff e degli ospiti per calmarlo. Si è qualificato come G.M., uno dei consiglieri del condominio di corso San Gottardo 14. Dopo l’iniziale spavento generale, il panico è svanito in un moto d’ilarità collettiva che ha fatto riflettere su quanto possano essere avventate le attribuzioni delle cariche condominiali e su come talvolta questi “titoli onorifici” non servano altro che ad incrementare un abuso di potere. Malgrado tutto, del rispetto altrui nessuna traccia.

Letteratura, musica, cinema, scienza Fabrizio Gilardi

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anno preso il via lunedì 22 giugno gli eventi del festival culturale multidisciplinare “La Milanesiana”, manifestazione nata nel duemila per l’organizzazione della Provincia di Milano, con la direzione artistica di Elisabetta Sgarbi. Negli anni non sono mancati gli apporti istituzionali, quali il Ministero per i Beni Culturali, il Comune di Milano, la Regione Lombardia e la Presidenza della Repubblica, che hanno contribuito a rafforzare la qualità degli eventi, già buona fin dall’inizio, e ad allargare il numero dei siti che li ospitano, vista anche la grande affluenza di spettatori che è ormai valutata nell’ordine delle decine di migliaia ogni anno. I personaggi che intervengono nelle varie giornate sono esponenti di spicco della letteratura, del cinema, della musica e della scienza, e il tema dell’invisibile è stato scelto quest’anno come filo conduttore. Il festival è suddiviso in 14 serate de-

dicate alla cultura internazionale che si svolgono al Teatro dal Verme, 5 giornate di proiezioni allo Spazio Oberdan con i registi ospi-

ti della manifestazione e 14 incontri con gli autori, in parte alla sala Buzzati in via Balzan 3 e in parte presso il Museo Nazionale del-

la Scienza e della Tecnica. Nell’ampio programma di questa decima edizione, segnaliamo alcuni appuntamenti, come la serata di venerdì 26 giugno, alle ore 21 al Teatro Dal Verme, intitolata ‘Nemici pubblici, la forza invincibile del pensiero’ e coordinata da Ranieri Polese, con la partecipazione di Michel Houellebecq, B e r n a r d Henry Levy, e un concerto della cantautrice americana Suzanne Vega, gli incontri di giovedì 25 giugno e mercoledì 1 luglio, alle ore 12, presso la sala Buzzati, incentrati su temi relativi alle identità culturali, il primo intitolato ‘La dignità dei confini’ e il secondo ‘Senza patria’. In

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entrambi i casi partecipano intellettuali molto quotati e che per storia personale, possiamo definire cittadini del mondo, quali Fleur Jaeggy, Boris Pahor, Charles Simic, Predrag Matvejevic, Massimiliano Finazzer Flory, Gao Xinjiang, Rabih Alameddine, Anita Desai, Amir Naderi, Pico Floridi ed Enrico Ghezzi. La nostra scelta di segnalazioni si conclude con la serata di lunedì 6 luglio, sempre al teatro Dal Verme alle ore 21, dedicata al film di Valerio Zurlini “La prima notte di quiete”, con l’intervento di alcune star che nel 1972 recitarono in questa grande opera cinematografica, quali Alain Delon, Sonia Petrovna e Giancarlo Giannini. Con loro intervengono i critici Enrico Ghezzi e Antonio Scurati. Il programma completo della manifestazione, che si conclude martedì 7 luglio, è reperibile all’indirizzo internet www.provincia. milano.it/cultura/progetti/milanesiana2009 oltre che in formato cartaceo, pressi i maggiori centri culturali e nelle biblioteche.


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