| 05,1 €fuäkreVi*re n | venditore+1,50 € Produktion| p r o =enoizud€3 3€ SPECIAL mit|con Sprachen- und Realgymnasium Sterzing Poste italiane SpA. –Spedizione in abbonamento postale -70% -NE BOLZANO TAXE PERCUEmensile 10.03.2023 – 09.04.2023 | 83 Cover Illustration: Giada Giordano
BORDERS CONFINI Grenzen
Gemeindeentwicklungsprogramm
Deine Gemeinde baut den Weg in ihre Zukunft: Nachhaltige Lebensqualität für alle. Wohnen, arbeiten und lernen, wachsen und älter werden, sich bewegen, Natur und Landschaft erhalten und erleben. Es geht um dich.
Wende dich für die Teilnahme an deine Gemeinde. Mitdenken, mitreden, mitgestalten. Gemeinsam entstehen die besten Ideen.
www.gemeindeentwicklungsprogramm.it
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL
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Ohne zebra. Ausweis geht nix Comprate il giornale di strada solo da venditrici e venditori muniti di apposito tesserino!
2023 83 3 Ingredienti
Ingredienti
Drinnen und draußen
Io vendo Simeon Akhigbe
Good News
Punto di domanda
– Augeklaub
– Hauptsache Brenner: Eine Grenze?
– Focus
zebra ist eine Straßenzeitung und wird von der OEW – Organisation für Eine solidarische Welt in Brixen herausgegeben. Menschen, die sich in schwierigen Lebenssituationen befinden, verkaufen sie zum Preis von drei Euro: 1,50 Euro bleibt ihnen, 1,50 Euro geht in die Produktion. Se notate delle irregolarità non esitate a contattarci al numero 334 1216413. – Experiment 18 – Zahlen, bitte! Tamara Lunger 20 – Menschen 24 – Snapshot 27 – Na und 28 – Tu du’s! 30 – Biblio 31 – Kreizweis 32 – Speakers' Corner 35 – Böse Worte Impressum
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Back to school
Wipptal, ein Bezirk an der Grenze. Die Schülerinnen und Schüler des Sprachen- und Realgymnasiums Sterzing haben sich mit dem Thema Grenzen beschäftigt: Sie überschreiten, setzen, überwinden, und stoßen an Grenzen. Das zebra. Team hat sie dabei unterstützt: Es wurde recherchiert, getüftelt, diskutiert und geschrieben – et voilà: unsere Schulzebra. aus dem Grenzbezirk.
Gestalte Zukunft mit
… è un giornale di strada
Nel mondo esistono moltissimi giornali di strada, che si rifanno allo stesso principio e che danno l’opportunità alle persone ai margini della società di avere una degna occupazione e un piccolo guadagno e di riattivare risorse e competenze personali. zebra. fa parte della rete internazionale dei giornali di strada INSP (www.insp.ngo)
… wird von Freiwilligen gemacht
Die Inhalte von zebra. stammen zum Großteil von motivierten Freiwilligen. Monat für Monat bestücken sie die Zeitung mit Texten, Gedichten, Fotos und Illustrationen und orientieren sich inhaltlich an sozialen und gesellschaftskritischen Themen.
… è un progetto sociale zebra. è un progetto sociale volto all’autonomia economica e abitativa dei venditori e delle venditrici, che sono sostenuti*e e accompagnati*e in questo percorso dalle assistenti sociali del progetto.
… bleibt in Kontakt
Das zebra.-Team steht in ständigem Kontakt mit allen Verkäufer*innen, Verkaufsstellen, Behörden und Gemeinden. Für Fragen, Anregungen oder bei Unregelmäßigkeiten sind sie zur Stelle und telefonisch oder per Mail erreichbar.
… va oltre
Che si tratti di una casa, del lavoro, della salute o di informazioni, per i venditori e le venditrici di zebra. la vita quotidiana rappresenta una sfida continua. zebra.Support offre loro un rapido aiuto in situazioni di emergenza e li segue passo passo nella ricerca di un lavoro sicuro.
Per info e contatti: 0039 334 1216413 | zebra.assist@oew.org
zebra. book selling
Revolutionary Stories – Saad Zaghloul” è un libro per ragazzi e ragazze che racconta la storia di Saad Zaghloul e della sua lotta per l’indipendenza dell’Egitto dal potere coloniale britannico all’inizio del XX secolo. Il libro realizzato da Asmaa Abdelfattah, illustrato dallo Studio Marameolab di Bolzano ed edito dall’OEW-Organisation für Eine solidarische Welt, sarà in vendita presso i venditori e le venditrici di zebra. a partire dalla fine di marzo.
In Italia sto provando a costruire un futuro diverso da quello che avrei avuto nel mio Paese, la Nigeria, dove tra corruzione, rassegnazione e vuoto istituzionale le possibilità per i giovani sono limitate.
Sono nato in un posto bellissimo, un posto dove in teoria c’è tutto ma comunque non c’è niente.
zebra.Support ...
... setzt auf schnelle unkomplizierte Hilfe und berufliche Weiterbildung von Verkäufer*innen.
... sostiene i*le venditori*trici con soluzioni semplici e veloci, offrendo anche opportunità di formazione.
Ci sono risorse naturali, un clima adatto per l’agricoltura e tanta gente che vuole fare progressi. Ho passato tutta la mia vita a studiare, a divertirmi con i miei amici e a godermi la mia giovinezza. Questo però è durato solo fino alla laurea all’università di Ilorin. A quel punto mi sono reso conto che non potevo continuare così. Non trovavo lavoro nel mio paese e non potevo vivere da disoccupato. Penso che non sia per l’educazione che non ho trovato un lavoro. La colpa la do ai leader del mio Paese, incapaci di provvedere al loro popolo. Due anni dopo essermi laureato, ho dovuto lasciare la mia famiglia e il mio Paese – la Nigeria. La mia prima destinazione è stata la Sardegna.
Lì ho trovato un lavoro stagionale. Dopo cinque anni di lavoro all’ hotel Caravaggio, sono partito per la seconda destinazione –l’Alto Adige. Sono venuto qua dopo averne discusso con mio fratello che vive a Trento. Ho trovato lavoro abbastanza velocemente, ero venuto qui a febbraio e ho trovato un lavoro da venditore già a maggio. Da quel momento è cominciata una nuova fase della mia vita. Ho conosciuto un altro lato del mondo, un lato bello. Mi sono sorpreso quando ho saputo che qui in Italia più o meno tutto viene regolato dallo stato. È davvero un buon sistema, tutto ha una struttura e una ragione. Le cose che qui sono scontate, sono quelle che io da piccolo non ho mai avuto. Per esempio, non c’è l’elettricità stabile in Nigeria. Dovevamo produrla da soli con un generatore privato di origine giapponese o cinese. In Italia non mi devo preoccupare dell’energia elettrica o di cose simili. Mi posso concentrare sulla ricerca lavoro e, al momento, sulla vendita di zebra. Sono convinto che le mie energie e le mie possibilità siano illimitate, però in
realtà devo superare ancora l'ostacolo della lingua. Inoltre, la mia domanda di asilo è ancora in fase di valutazione. Al momento sto aspettando l'OK dello stato e mi impegno a imparare l'italiano, così ho più opportunità di trovare lavoro. Spero di poter stare qui in Italia e di poter vivere la mia vita come un cittadino italiano. Sono felice che il mio destino mi abbia portato qui. Le persone locali mi danno supporto, mi incoraggiano e io lo apprezzo tantissimo. Normalmente lavoro da lunedì a sabato e domenica riposo. Non vendo zebra. in un posto fisso, ma mi muovo per tutto l’Alto Adige. Nel mio tempo libero mi piace cucinare, leggere e ascoltare notizie di politica e musica. Di solito prediligo artisti nigeriani. I miei preferiti sono 2face ibidia, Davido e Wizkid. Dovreste davvero provare ad ascoltarli!
news
MEET THE VENDORS Simeon Akighbe
“Dovreste provare ad ascoltare certi artisti nigeriani!”
Si può sempre cambiare!
“ 2023 83 5 4 2023 | 83 Drinnen und draußen Io vendo La cosa più importante da sapere è: se mi impegno finché ce la faccio, ce la posso fare. ZAYED CHOWDHURY . SIMEON AKIGHBE Raiffeisenkasse Eisacktal | Valle Isarco IBAN: IT 68 S083 0758 2210 0030 0004 707 Südtiroler Sparkasse Brixen
Bressanone IBAN: IT 93 H060 4558 2200 0000 5004 219 Überweisungsgrund
causale:
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„zebra.Support“
danke grazie
Alessio Giordano
HUMAN LIBRARY
Die Human Library ist im wahrsten Sinne des Wortes eine Bibliothek der Menschen. Bei den Veranstaltungen können Leser*innen Personen ausleihen, die ihnen als offene Bücher zur Verfügung stehen. Jedes „menschliche Buch“ in den Bücherregalen steht für eine Gruppe in unserer Gesellschaft, die aufgrund ihres Lebensstils, ihrer Diagnose, ihres Glaubens, ihrer Behinderung, ihres sozialen Status oder ihrer Herkunft häufig Vorurteilen, Stigmatisierungen oder Diskriminierungen ausgesetzt ist. So können Leser*innen Welten entdecken, zu denen sie normalerweise keinen Zugang hätten.
SQUADRE FEMMINILI IN FIFA 2023
Nella prossima edizione del videogioco “Fifa” saranno presenti per la prima volta in assoluto anche squadre di club femminili. Tra le opzioni giocabili ci saranno, infatti, la FA Women's Super League e la Division 1 Féminine francese. In futuro verranno aggiunti altri campionati femminili.
MEHR ENERGIE
Ein Durchbruch in der Entwicklung von neuen Schnelllade-Batterien soll den Verkauf von E-Autos vorantreiben: Die Penn State University will mit einer neuen Batteriestruktur das sperrige Kühlsystem der Elektroautobatterie durch eine ultradünne Nickelfolie ersetzen. So gelingt es, eine kleinere Batterie zu entwickeln, die sich schneller aufladen lässt.
LANGE ERWARTUNG
Nur wenige Monate nachdem eine kleine Herde Bisons in Kent in England in die freie Wildbahn entlassen wurde, ist bekannt geworden, dass im Vereinigten Königreich das erste wilde Bison seit fast 6.000 Jahren geboren wurde. Es ist alles eine Frage der Sichtweise Bei den Landkarten sind wir
Fate spazio!
Samantha Cristoforetti è la prima donna europea a capo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Da settembre 2022 si occupa di mantenere le comunicazioni con le squadre a terra, di coordinare le risposte dell'equipaggio in caso di emergenza ed è responsabile delle prestazioni e del benessere di astronauti e astronaute in orbita.
An investigation by the RSC found that racism is pervasive in chemistry research and extends to other sciences too. Therefore, the Royal Society of Chemistry in Great Britain started an initiative called “Broadening Horizons” where they try to provide better support for ethnic minorities in scientific research.
BAHN FREI FÜR WILDTIERE
Zwischen den Bergen Santa Monicas und der Pazifikküste Malibu wurde „Wallis Annenberg Wildlife Crossing“ erbaut. Die Wildtierbrücke soll Tieren die Überquerung der Autobahn ermöglichen und so bedrohte Tierarten wie Pumas vor dem Aussterben schützen.
A natural wound adhesive that sticks to beating hearts? How is that possible? Thanks to the adhesive mucus produced by slugs when they feel frightened! Researchers from the University of Pennsylvania in Philadelphia copied this mucus in the lab creating a Tough Gel Adhesive which is far less toxic than common surgical adhesives.
FIGHT RACISM!
HERO SLUGS
die Mercator-Karte gewohnt: Europa befindet sich oben in der Mitte, rundherum der Rest der Welt. .zebra entscheidet sich für die ungewohnte Peters-Karte, da bei ihr die Flächen stimmen, und stellt sie noch dazu auf den Kopf. Denn: Im Kopfstand ändert sich unsere Sichtweise auf die Welt. 6 2023 | 83 2023 83 7 GoodNews Es braucht Grenzen im Leben, aber manchmal auch den Mut, diese zu überschreiten. GIADA GIORDANO. ELYSSA HOFER wikipedia.org | pixabay.com pixabay.com | flickr.com| unsplash.com | picryl.com
Was war eine Grenzerfahrung für dich?
Evelin Mühlsteiger
Dieses Mal in Sterzing
Schülerinnen und Schüler der 5. Klasse des Sprachenund Realgymnasiums
Sterzing haben sich auf die Suche nach den Grenzerfahrungen ihrer Mitmenschen und Bekannten gemacht.
“Ho raggiunto il mio limite nel 2019,quando mi sono rotta il legamento crociato. L’infortunio è avvenuto proprio una settimana dopo il mio provino alla Juventus e la riabilitazione e il peso mentale mi hanno spinto al mio limite. Pensavo di aver perso la mia occasione per diventare una giocatrice professionista.”
Verena Debiasi
„Durch meine Arbeit als Gemeinde-Politikerin komme ich immer wieder in Kontakt mit Menschen,denen es sehr,sehr schlechtgehtunddiemirGeschichten erzählen,bei denen ich manchmal an meine Grenzen stoße und am liebsten weinen oder schreien möchte. Aber ich muss handeln oder michabgrenzen,trotzdem weiterarbeiten und trotzdem versuchen,alles zu tun,was in meinerKraftliegt.“
Birgit Schölzhorn
„Als man während der Corona-Zeit das Haus nicht verlassen durfte; weil ich von Freunden und Familie abgegrenztwar,aberauch, weilichmeinenSportnicht mehr ausüben konnte und so keinenAusgleichfand.“
Christopher Hicks (Oly) “Around 9/11,which happened for me two weeks after moving to New York. So it was my first time in New York City.And then this happened.The world and especially people in the USA were uncertain of what to do next. For me that thought and that decision to stay or not, what to do next, where to go…and the uncertainty of being in a place for only two weeks and then having the world in crisis-mode was a big challenge.”
„Als Tierärztin ist mein Beruf eine Grenzerfahrung. In einem Männerberuf ist es für mich nicht immer leicht, mich durchzusetzen. Anfangs gab es Kommentare wie: „Wos will denn des Gitschile do?“ oder „Wia willsch du epper a Geburt ban a Kua drpockn?“. Doch wenn die Bauern erst mal von meiner Arbeit überzeugt waren, war die Anerkennung groß. Wir Frauen müssen an uns glauben und uns trauen, einem „Männerberuf” nachzugehen.“
Längst nicht alles durchgekaut …
Er hat sich in unseren Alltag eingebürgert. Egal ob auf der Straße, unter der Theke oder unter unseren Schuhsohlen. Wer aber schon mal versucht hat, den kleinen Klebeball von der Kleidung zu bekommen, hat spätestens dann eine Art Hass-Liebe zum kleinen KauDing entwickelt.
man aber vermutlich nicht sprechen. Sein heutiges Gesicht bekam der Kaugummi erst vor rund 150 Jahren, als der amerikanische Produzent William Wrigley die Aufmerksamkeit der Kaulustigen weckte, indem er die positiven Nebenwirkungen seiner Wrigley’s Chewing Gum bewarb. Besonders
Stressbewältigung und Konzentrationsfähigkeit hat.
Shamin Chowdhury
“Una volta siamo andati ad un campeggio scout con la scuola.Lì ci ha raggiunto il capo dell’Air Staff – il vice Maresciallo dell’Aviazione Sultan Mahmud.Si è presentato e abbiamo avuto l'occasione di fare la sua conoscenza.”
Der erste Prototyp des Kaugummis, den wir heute in nahezu allen Geschäften in den verschiedensten Formen, Farben und Geschmäcken finden, trat bereits in der Steinzeit auf. Schon damals wurde von unseren Vorfahren fleißig auf Baumharz rumgekaut, allerdings nicht für den frischen Atem, sondern um den damals bekannten Universalkleber für die Verarbeitung zu erweichen. Womöglich wurde das Harz zusätzlich verwendet, um Zahnschmerzen oder Entzündungen im Rachenraum zu lindern. Von einem genüsslichen Geschmackserlebnis konnte
kurios: Wrigley’s Chewing Gum soll die Faltenbildung im Gesicht reduzieren. Auch wenn diese Behauptung bis heute nicht bestätigt werden konnte, hat der Kaugummi durchaus positiven Einfluss auf unser Befinden. Das lässige Kauen lässt uns nicht nur attraktiver wirken, wie ein Experiment im Museum of Contemporary Art Buenos Aires ergab, sondern treibt durch die Kaubewegung unseren Stoffwechsel an.
Kurios: Wrigley’s Chewing Gum soll die Faltenbildung im Gesicht reduzieren.
Was feststeht: Darüber, dass der Kaugummi unseren Magen verkleben könnte, wenn wir ihn hinunterschlucken, brauchen wir uns keine Sorgen zu machen. Die klebrige Masse ist zwar schwer verdaulich und strengt den Körper zusätzlich an, an unseren Schleimhäuten bleibt sie aber nicht kleben.
Zudem steigt durch das Kauen auch die Blut- und Sauerstoffzufuhr im Gehirn, was einen positiven Einfluss auf die
Abgesehen vom persönlichen Kauvergnügen erfreut sich der Kaugummi auch an einem gewissen Kultstatus. Er ziert Kunstwerke und andere Projekte und trägt sogar zur Persönlichkeitswahrnehmung einiger Charaktere in Filmen bei. Wer seine Chewing Gum am eigenen Aberglauben teilhaben lassen will, kann sich an der „Gum Wall“ in Seattle, Washington, mit seinem selbst gekauten Exemplar etwas wünschen.
Elisa Pfattner
8 2023 | 83 2023 83 9
Augeklaub Punto di domanda
Sobald wir anfangen, die Dinge zu hinterfragen, geben wir ihnen Charakter. NADIN SCHÖLZHORN
Grafik:
Nadin Schölzhorn flickr.com
Jede*r von uns stößt an Grenzen, aber sie müssen kein Hindernis sein. ZAYED CHOWDHURY . LIA PLATTNER MOCELLINI . ELYSSA HOFER
Brenner: Eine Grenze?
Schon seit der Römerzeit ist der Brenner (neben dem Reschen an der Via Claudia Augusta) das wichtigste Nadelöhr, um das Alpenmassiv zu überqueren. Die römische Straße über den Brenner war ursprünglich nur ein einfacher Saumweg, über den man mit Tragetieren Waren transportierte; später eine Militärstraße, die von Valdedina (Wilten) über Matreieum (Matrei) nach Vipitenum (Sterzing) verlief. Bis etwa 46 n. Chr. wurde diese Militärstraße ständig ausgebaut. In der Zeit des Heiligen Römischen Reiches war der Brenner eine der wichtigsten Heerstraßen für die deutschen Kaiser. Dauernd wurde an der Verbesserung dieser wichtigen Nord-Süd-Achse gearbeitet: Gegenverkehr wurde möglich gemacht, an Engstellen gab es Verkehrsregelungen, Straßengräben sorgten dafür, dass das Regenwasser abfließen konnte.
Ein Knotenpunkt
Wichtige Ereignisse stehen im Zusammenhang mit dem Brenner: Goethe wählte den Brenner auf seiner „Italienischen Reise“ 1786 als Raststation, Hitler und Mussolini trafen sich mehrmals an dieser „Schmerzgrenze“ Europas, um ihre Waffenbrüderschaft zu beleben und die Zugehörigkeit Südtirols zu Italien zu zementieren.
Eine Grenzregion
1919 wurde der Brenner durch den Vertrag von Saint-Germain gespalten und der weiße Grenzstein „Cippo“ mitten in die Ortschaft Brenner platziert.
Eine Brücke
1959 begann der Bau der Europabrücke für die Brennerautobahn. 1971 konnte der Pass erstmals auf der Autobahn überquert werden. Aufgrund eines Lawinenabgangs am 5. April 1975, bei dem viele Menschen ihr Leben verloren, errichtete man am Brenner Lawinenschutzbauten. Die 1990er-Jahre brachten einschneidende
Veränderungen am Brenner. Dank des EU-Beitritts Österreichs 1995 wurden die Zollkontrollen abgeschafft. Durch das Schengen-Abkommen fanden auch die systematischen Personenkontrollen ein Ende.
Wieder eine Barriere
Man könnte glauben, dass die Grenze mit dem Schengen-Abkommen ihre trennende Funktion verloren hätte, aber die Zukunft sollte uns eines Besseren belehren: Vor dem Hintergrund der Migrationsbewegungen in Europa wurden 2015 die Personenkontrollen teilweise wieder aufgenommen. Bei wichtigen politischen Treffen, wie dem G20-Gipfel 2017 in Deutschland, wurden die Grenzkontrollen am Brenner verschärft. Auch während der Corona-Krise 2020/21 wurde der offene Übergang für einige Monate wieder zur unpassierbaren Grenze. Während sich die Brenner-Grenze also durch die zunehmende europäische Zusammenarbeit immer weiter auflöste, wurde sie in Krisenzeiten wieder gefestigt.
Eine Verbindung
Trotzdem werden Menschen südlich und nördlich des Brenners immer wieder einen Weg finden, um aufeinander zuzugehen. Der Brennerpass verbindet. Tausende Südtiroler Studierende passieren mehrmals im Jahr den Brenner, ohne darüber nachzudenken, dass sie in ein anderes Land reisen. Viele Dienstleistungen, die die Südtiroler *innen in Anspruch nehmen, liegen hinter der Grenze. Die Innsbrucker Einkaufszentren sind „Shoppingziel Nummer 1“ für die Wipptaler Bevölkerung. Umgekehrt zieht es die österreichische Bevölkerung ins Brenner-Outlet oder zum Aperitivo nach Sterzing.
Wären auch gerne mal mit den Römern über den Brenner. LEON BACHER. CLARA HOLZER.
Der Brennerpass: heute und damals.
10 2023 | 83 2023 83 11 Hauptsache
Sie haben den Brenner Basis Tunnel (BBT) häufig als Generationenverrat bezeichnet. Warum?
Die Verkehrsverlagerung von der Straße auf die Schiene begleitet uns seit über 30 Jahren. Nur: Seit dem EU-Beitritt Österreichs ist der Straßenverkehr immer attraktiver geworden, der Bahnverkehr hat hingegen kaum Aufwertung erfahren. Da ein Unternehmen immer die kosteneffizienteste Strecke wählt, führt das zu einer enormen Steigerung des Straßenverkehrs.
Der Brennerbasistunnel wird nicht gebaut, um den Schwerverkehr auf den Transitrouten zu reduzieren. Er ist Teil der Hochleistungsstrecke Berlin-Palermo und ist für Mischverkehr ausgelegt, das heißt: langsamer Güterverkehr und schneller Personenverkehr.
„Begrenzte Täler vertragen keinen unbegrenzten Verkehr“
Fritz Gurgiser ist Obmann der österreichischen Bürgerrechtsorganisation „Transitforum Austria-Tirol“. Seit über 25 Jahren engagiert er sich mit dem Transitforum dafür, gesundheitliche, wirtschaftliche und soziale Belastungen des Transitverkehrs zu minimieren – vor allem an der Brennerstrecke von Rosenheim bis Verona.
zebra.: Herr Gurgiser, Sie sind Obmann des Transitforums Austria Tirol. Wofür setzen Sie und Ihre Organisation sich ein?
Fritz Gurgiser: Wir setzen uns für den Schutz der betrieblichen und privaten Anrainer an Transitrouten ein, weil der Transitverkehr eine unfassbare Belastung darstellt. Diese geht über die Abgase und den Lärm hinaus. Wenn in den Dörfern ständiger Lärm herrscht, verringern sich beispielsweise auch die sozialen Kontakte.
Wir müssen den Transit als europäisches Problem sehen, das aus dem momentanen Wirtschaftssystem hervorgeht und nicht nur die Strecken Kufstein-Brenner oder Rosenheim-Verona betrifft. Der Transitverkehr fördert und wird selbst durch das Preisdumping in den einzelnen europäischen Ländern gefördert, die wiederum regionale Wirtschaftskreisläufe unter Druck setzen. Wird heute die Landwirtschaft mit Millionen subventioniert, dann wird das so dargestellt, als hätte man für die Bauern etwas übrig. Aber in Wirklichkeit versucht man damit nur einen im Prinzip unfairen Wettbewerb auszugleichen.
Warum ist Ihnen das Thema Verkehr und Verkehrsbelastung persönlich ein Anliegen?
Ich bin neben der Brennerautobahn aufgewachsen, in einem Siedlungsgebiet, in dem man keine Chance hat, dieser ständig wachsenden Belastung zu entkommen. Da
stellt sich irgendwann die Frage: Entweder aussiedeln – was für mich undenkbar ist –oder versuchen, die Situation nachhaltig zu verbessern.
Welche Möglichkeiten gibt es, um die Situation zu verbessern?
Wir müssen uns entscheiden, was uns wichtig ist. Liegen mir die Gesundheit, die Lebensqualität und die regionale Wirtschaft am Herzen oder ist mir der Verkehr wichtig, den andere verursachen?
Wir müssen von der Politik einfordern, dass sie die Interessen der Anrainer an den Transitrouten schützt – mit jenen Instrumenten, die schon da sind und die sie selbst geschaffen hat. Das Europarecht besagt nicht, dass sich Regionen, Städte und Länder vom Verkehr terrorisieren lassen müssen. Im Gegenteil, es besagt, dass der Verkehr überall begrenzt werden muss, wo er der Gesundheit und anderen Grundwerten schadet.
Folgen des Transitverkehrs (am Beispiel A93, A12, A13, A22)
- Gesundheitsbelastung durch Feinstaub und Abgase wie Stickstoff
- Lärmbelastung
- Zerstörung der Artenvielfalt und Natur
- Entleerung dörflicher Strukturen
- Entwertung der lokalen Wirtschaft
Das ist ein sehr großer Nachteil. Um den Brennerbasistunnel sinnvoll zu nutzen, müsste parallel dazu ein fairer Wettbewerb Schiene-Straße geschaffen werden und genau dieser fehlt. Während der Straßengüterverkehr europaweit immer attraktiver gestaltet wird, ist der Huckepackverkehr, der auf der Schiene existiert, nicht lukrativ. Ein Container wird beispielsweise in Hamburg vom Schiff auf einen Lkw geladen, fährt bis Wörgl, dann muss der Lkw samt Container mühsam und zeitaufwendig auf die Rollende Landstraße (RoLa) verladen werden, fährt am Brenner wieder auf die A22 und durch Südtirol und das Trentino. Mit allen negativen Folgen für die engen Täler.
Welche Veränderungen erwarten Sie sich jetzt, da die Grünen in Tirol nicht mehr mitregieren?
Ich orientiere mich nicht nach Ideologien. Politiker haben ein Hauptinteresse und das ist: wiedergewählt zu werden. Da spielt es keine Rolle, welche Partei gerade in der Regierung ist und welche in der Opposition. Veränderungen hängen davon ab, wie stark der Druck von unten auf die Politik ist und wie gut wir imstande sind, unsere Rechte durchzusetzen.
Sind Proteste in Brüssel sinnvoll?
Nein, wenn wir in Brüssel demonstrieren, dann sind wir 50 Leute. Dann stehen wir vor dem Europäischen Parlament wie ein verlorener Haufen und es ändert sich nichts.
Am Brenner hingegen besetzen wir eine Schlüsselstelle, dann treffen wir einen Nerv, dann steht das Anliegen der Anrainerschaft auf ihren intakten alpinen Raum im Mittelpunkt der europäischen Medien. „Nur, wenn die Räder stillstehen, kommt Bewegung in die Politik“ war ein Grundsatz zur Durchführung von Bürgerversammlungen auf Autobahnen.
Haben Sie konkrete Forderungen an die EU?
Zwei Forderungen habe ich: In der Bürokratie muss es schneller gehen. Die EU-Kommission muss sich als „Hüterin der Verträge“ mehr darauf konzentrieren, die Grundrechte der Menschen zu sichern und die Gesundheit über alles andere stellen. Und Deutschland, Österreich und Italien müssen aufgefordert werden, mit einem digitalen Dosiersystem* einzugreifen. Seit 2018 liegt das Projekt in Bayern, Nordtirol, Südtirol und dem Trentino auf den Schreibtischen.
Man muss der Kommission aber danken, denn die Alpenkonvention und die Grenzwerte für Luftschadstoffe stammen von ihr.
Sehen Sie auch eine Eigenverantwortung der Bevölkerung?
Man muss den Mut haben, die regionale Gemeinschaft aufrechtzuerhalten, denn dort weiß ich, wo mein Geld hingeht. Jede*r Einzelne kann selbst einen kleinen oder größeren Beitrag leisten, um unseren einzigartigen Lebens- und Regionalwirtschaftsraum zu erhalten.
Muss auch der Tourismusverkehr eingeschränkt werden? Oder braucht es für den Transit- und den Tourismusverkehr zweierlei Maß?
Auch dem Tourismusverkehr sind Grenzen zu setzen. Entstanden ist der ausufernde Verkehr durch den alljährlichen Ausbau von Hotels und Skiliften vor allem in den Talschlüssen, während die Zulaufgemeinden die Belastungen haben. Dies ist übrigens auch ein Ergebnis einer verfehlten Steuerpolitik, weil Betriebe durch Expansion Steuern sparen. So steigt das Angebot, was sich in Dumpingpreisen von 40 bis 50 Euro pro Übernachtung äußert. Die Folge ist, dass sich die ansässige Bevölkerung einschränken muss: In der Hochsaison kann man an den Wochenenden kaum in den Ort hinein noch aus dem Ort heraus, wenn man entlang einer Verkehrsader wohnt.
Der Tourismus ist aber auch eine enorme Einnahmequelle.
Der Tourismus ist so wie jede andere Branche zu behandeln: Es braucht eine Vollkostenrechnung. Es geht um Profit und um welche Schäden er mit sich zieht: Wenn ganze Regionen unter der Verkehrsbelastung leiden, sind das nachhaltige Schäden, die der Qualitätstourismus nicht verursachen würde. Diese Gäste zahlen mehr und sind auch bereit, anders anzureisen. Auch die Gäste profitieren vom Qualitätstourismus, wenn Straßen und
Kann der Schwerverkehr über den Brenner auf die Schiene verlegt werden?
Fritz Gurgiser mit jungem Demonstrant auf der Autobahn.
Quellen aller Werte und Angaben: Statista 2022, Transitforum Austria-Tirol,
12 2023 | 83 2023 83 13 Hauptsache
Alessio Giordano
Skilifte weniger überfüllt sind. Weltweit werden Gäste angeworben: mit Ruhe, Erholung, Nachhaltigkeit, Einzigartigkeit und so weiter – und nicht mit Dauerstau, Verkehrsbelastungen und Motorradlärm bis auf die höchsten Pässe.
Was wünschen Sie sich persönlich für die Bevölkerung diesseits und jenseits des Brenners?
Ich wünsche mir, dass die Menschen sich zu ihren Grundwerten bekennen und sich bei den wichtigen Sachen auch einmischen. Als Wählende und Zahlende muss man den Mut haben, sich dafür einzusetzen, dass die Politik ihre Hauptaufgabe erfüllt, nämlich: Rahmenbedingungen zu setzen. Das Selbstbewusstsein muss wiederbelebt werden, sodass man nicht mehr vor der Politik in die Knie fällt.
Sie erfahren sicherlich nicht nur Zuspruch? Haben Sie auch Anfeindungen erlebt?
Mittlerweile nicht mehr. Anfangs aber schon – sogar bis in die Familie hinein:
Meine Kinder wurden angerufen. Um ihnen Angst zu machen, wurde ihnen erklärt, dass das Haus abgefackelt oder der Vater nicht mehr nach Hause kommen würde. Das war hoch belastend.
Woher schöpfen Sie Ihre Kraft?
Kraft schöpfe ich daraus, dass wir uns auf das stützen, was uns zusteht. Gesundheit, Grundrechte – die stehen uns zu. Wir sind über die Jahre zu einer Bürgerrechtsorganisation gewachsen, weil wir von der Politik unsere Rechte, die auch in der Alpenkonvention formuliert sind, einfordern. Die Politik setzt Forderungen nur durch, wenn sie unter Druck steht. Tourismus und Industrie machen Druck – wir sind das Gegengewicht.
Unsere Ausgabe beschäftigt sich mit dem Thema ,,Grenzen“. Was war für Sie eine Grenzerfahrung?
Für mich ist eines wichtig: Egal in welchem Bereich, man kann bestimmte Grenzen nicht überschreiten. Es gibt nichts Gren-
zenloses. Der Lebensraum in der Natur ist begrenzt. Infolgedessen müssen auch wir unser Verhalten begrenzen. Es reicht nicht, am Berg um jedes Edelweiß einen Stacheldrahtzaun zum „Schutz“ zu bauen und in den Tälern die Menschen ungeschützt zu lassen – Tirol ist wunderschön, im Norden und Süden; wir haben die Verantwortung, unsere Heimat zu erhalten und halbwegs intakt weiterzugeben: unseren Kindern und Enkelkindern.
*Ein digitales Dosiersystem beschreibt einen Vorgang, bei welchem – je nach Tages- und Nachtzeit – eine maximale Anzahl an Fahrzeugen die Infrastruktur nutzen können. Die Nutzer*innen der Infrastruktur müssen sich vorher für einen bestimmten „Slot“ einbuchen, um Überlastungen der Verkehrsadern zu vermeiden.
Kleider kamen, Kleider gingen
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dai semi alla Vostra raccolta
vasta selezione di sementi per frutta, verdura, erbe, fiori... e le nostre indicazioni ed i consigli per la semina
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large selection of seeds for fruit, vegetables, herbs, flowers ... and our guidance and recommendations for sowing
„Die hab’ ich alle gewaschen und gebügelt“, versichert die in eine dicke Winterjacke gepackte Frau den Freiwilligen hinter der Theke der Kleiderkammer im Sterzinger Konradsaal und stellt stolz eine Tasche voller Kleider auf den Ladentisch.
Wie jeden Montagnachmittag stehen die Leiterin der Kleiderkammer, Kreszenz Wurzer, und eine der sieben Freiwilligen hinter der Theke und nehmen zahlreiche Taschen entgegen. „Die meisten, die etwas bringen, achten darauf, dass alles gut erhalten ist“, so Wurzer. Nur manche lassen die Taschen draußen stehen, was bei Regen zum Problem wird. Was schmutzig ist, wird entsorgt. Alles andere wird ordentlich in Schränken verstaut, auf Bügel gehängt oder in Kisten gestapelt.
Die Kleiderkammer-Initiative wurde im Jahr 2000 von der Vinzenzkonferenz ins Leben gerufen, als die Bezirksgemeinschaft Wipptal
Anfragen nach Kleidung, Spielsachen und Gebrauchsgegenständen erhielt. Auch heute wendet sich die Kleiderkammer an jene Menschen, die sich diese Gebrauchsgegenstände aufgrund von finanziellen Schwierigkeiten nicht leisten können.
Jeden Dienstag steht die Tür des Sterzinger Konradsaals offen. „Es kommen oft bis zu 30 Menschen, vor allem Personen in finanziellen Schwierigkeiten. Darunter sind mittlerweile auch viele Einheimische“, meint Wurzer. Aber auch viele Menschen mit Migrationshintergrund, die im Wipptal wohnen, nehmen den Dienst in Anspruch.
Eine hölzerne Theke trennt den Eingangsbereich von den Waren, die von den Verkäuferinnen betreut werden – stöbern geht nicht: „Es dürfen immer drei Leute auf einmal hereinkommen und auch nur für fünfzehn Minuten. Sie sagen uns, was sie brauchen. Die Sachen holen wir dann.“
Die Nachfrage nach Kleidung, Spielsachen und Gebrauchsgegenständen ist groß.
Die Nachfrage ist groß. Anfangs kam es durch den großen Andrang auch zu chaotischen Zuständen. Waren früher nur Frauen als Freiwillige in der Kleiderkammer tätig, so helfen heute auch Männer mit. Kreszenz Wurzer nennt sie Bodyguards, „denn vor denen haben viele mehr Respekt“, meint sie. Die Freiwilligen sind aber nicht nur in der Kleiderkammer aktiv. In der Hochphase der Pandemie hat das Team auch erkrankte Personen in der Quarantänestation im Nachbarort Gossensass mit Kleidung versorgt.
Das Ziel der Freiwilligen ist es, Personen, welche es im Leben schwer haben, zu helfen.
Im Umgang mit sozial schwachen Menschen wünscht sich Kreszenz Wurzer von der Gesellschaft, dass jede*r als Mensch angenommen wird, unabhängig von Hautfarbe oder Nationalität.
Eine intakte Umwelt ist unerlässlich für eine lebenswerte Zukunft. HANNES PICHLER . SOFIA BONFANTI Meraner Straße 75 A Via Merano Bozen 39100 Bolzano + 39 0471 933 006 info@schullian.it www.schullian.it shop.schullian.com +39 345 771 31 56 WhatsApp
Die Kleider kommen gewaschen und gebügelt.
Focus
Hätte es in ihrem Kleiderschrank auch gerne so ordentlich wie in der Kleiderkammer. MARIA RAMONA ENGL
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Anna Mayr
InsektenPower
Die Schülerinnen und Schüler des Oberschulzentrums Sterzing experimentieren für und mit Insekten: Aus Bienenwachs stellen sie Tücher her, um Lebensmittel einzupacken und bauen ein Hotel, in dem sich Insekten wohlfühlen können.
Insektenhotel
Der natürliche Lebensraum für Insekten wird immer kleiner. Mithilfe eines Insektenhotels können wir ihnen eine Überwinterungs- und Nisthilfe bieten.
Material: Bretter, Säge, Schrauben, Scharniere, Kupferblechscheiben, Klammern
Bienenwachs statt Plastikfolien
Bienenwachstücher sind nicht nur eine nachhaltige Alternative zur Plastikfolie, sondern auch sehr schnell und einfach herzustellen. Sie haben viele Vorteile: Durch die antibakterielle Eigenschaft von Bienenwachs bleiben Lebensmittel länger frisch und genießbar, egal ob Obst, Gemüse, Käse oder Brot.
Material: Baumwollstoff, Bienenwachs, Backpapier, Bügeleisen
Schritt-für-Schritt-Anleitung:
Zuerst wird der Stoff zugeschnitten (25 cm x 25 cm oder größer). Danach zerkleinert man das Bienenwachs und verteilt es gleichmäßig auf dem Stoff. Um das Wachs zu schmelzen, legt man den mit Wachs bestreuten Stoff zwischen zwei Lagen Backpapier und bügelt das Ganze sorgfältig, bis das ganze Wachs geschmolzen ist. Dabei sollte das Bügeleisen nicht zu heiß eingestellt sein. Alternativ kann man das Wachs auch bei 85° C im Backofen schmelzen. Wenn das Wachs geschmolzen ist, lässt man es abkühlen und fertig!
Reinigen kann man die Tücher mit etwas kaltem Wasser; sie in die pralle Sonne zu legen, ist nicht empfehlenswert.
Schritt-für-Schritt-Anleitung: Für das Grundgestell werden zuerst sechs naturbelassene Bretter (2-3 cm dick) auf die gewünschten Größen (siehe Tabelle) zugeschnitten und zusammengeschraubt. Dann wird die Rückwand zugeschnitten, die die Dachschräge bestimmt. Diese kann beliebig gewählt werden – die Seitenwände müssen in Verlängerung der Rückwand (G) abgeschrägt werden. Um die Dachbretter zu verbinden, werden Scharniere an den Innenseiten angebracht, die äußere, offene Schnittfläche wird mit Kupferblechstreifen abgedeckt und mit Klammern befestigt. Das Brett der Rückwand darf etwas weniger stark sein und muss auf die genauen Maße des Grundgerüstes zugeschnitten und mit den davor liegenden Brettern verschraubt werden. Anschließend werden noch die inneren Trennwände eingesetzt.
Einmal gebaut, kann das Insektenhotel individuell gefüllt werden. Besonders gut eignen sich getrocknetes Gras, Tannenzapfen, Bambusstäbe oder kleine Äste. Um die Materialien festzukleben, werden Lehmpulver und Sand im Verhältnis 1:4 vermischt. Diese Masse wird an die Rückwände der einzelnen Fächer gestrichen. Damit die Füllung nicht herausfällt, wird zum Schluss noch ein Stück Drahtgitter an der Vorderseite des Insektenhotels befestigt.
Bauteile Höhe Länge
2x Seitenwand (A) 12 cm 35 cm
1x Boden (B) 12 cm 50 cm
1x Oberboden (C) 11,5 cm 50 cm
2x Dachflügel (D) 14 cm 40 cm
1x innere Trennwand (lang) (E) 10 cm 50 cm
4x innere Trennwand (kurz) (F) 10 cm 11 cm
1x Rückwand (G) Maße des Gerüsts Maße des Gerüsts
2 Experiment
Nachhaltig und ressourcenschonend war noch nie so leicht! NADIN SCHÖLZHORN. SOPHIA MÜHLSTEIGER
1
D C A G E B F 16 2023 | 83 2023 83 17 Anna Mayr Elena Mühlsteiger
Die Grenzgängerin
Tamara Lunger liebt es, Grenzen auszuloten: Sie erreichte mit gerade einmal 23 Jahren und somit als jüngste Frau den Gipfel des Lhotse. Vier Jahre später befand sie sich auf dem Gipfel des K2. Dieser Erfolg wurde unter dem Titel „Tamara“ verfilmt. 2016 startete sie im Rahmen der Winter-Erstbesteigung des Nanga Parbat vom Lager 4 Richtung Gipfel. Wegen gesundheitlicher Probleme musste sie rund hundert Meter unterhalb des Gipfels umkehren. 2017 versuchte sie gemeinsam mit Simone Moro die KangchendzöngaTraverse zu begehen. Auch dieses Mal kehrte die Seilschaft wegen gesundheitlicher Probleme auf 7.200 Meter um. Diese Expedition wurde im Film „La Congenialità – The Attitude of Gratitude“ dokumentiert. Für Tamara Lunger geht es längst nicht mehr um die Berge, sondern um die Grenzerfahrungen, die mit einer solchen Expedition verbunden sind.
Wie oft sind Sie an einem Punkt angekommen, an dem Sie das Extrembergsteigen aufgeben wollten?
2
Wie viele Stunden haben Sie auf dem Gipfel des K2 verbracht?
# 1
Viele Bergsteiger*innen führen eine Liste von Bergen, die sie noch erklimmen wollen. Wie viele Berge stehen noch auf Ihrer Liste?
#0
Bis zu welchem Alter kann eine Extrembergsteigerin ihren Sport ausüben? #86
Als ein Mensch, der im Leben viel herumgekommen ist: An wie vielen Orten fühlen Sie sich zuhause?
# 8
Wie hoch war Ihre höchste Tasse Tee oder Kaffee? # 8.611
Wie viele Stunden Schlaf hatten Sie durchschnittlich bei Ihrer K2-Expedition? #11
Wie viele 8.000er haben Sie beklommen?
# 2
Wie viele Länder haben Sie in Ihrem Leben schon bereist?
Wie viele Monate dauert die Vorbereitungszeit für eine große Expedition? #
#70.000€
Wie viele Monate dauerte Ihre längste Tour?
Wie viel kostet eine Expedition durchschnittlich? #4
Bei wie vielen Expeditionen sind Sie an Ihre Grenzen gestoßen und mussten umkehren? #8 # 7.900
Wie viel Prozent Ihrer Freunde teilen Ihre Leidenschaft für die Berge? #90
Mit wie vielen Personen lässt sich eine Expedition am besten durchführen?
Auf welcher Höhe haben Sie Ihre höchste Mahlzeit eingenommen?
#56 #2
Wie viele Gebirgszüge weltweit haben Sie schon erkundet?
Das Interview war sehr eindrucksvoll. LEON BACHER
Tamara Lunger
# 2
Zahlen, bitte!
#25
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Anna Mayr
Schule mal anders
Laura, unsere Stimmungskanone
bei Sportveranstaltungen, Ausflügen oder bei Eishockeyspielen. Viele, die mich und mein Leben kennen, behaupten, ich sei „unterwegs wie is folsche Geld“. Man findet mich auf jedem Kastelrutherspatzenfest oder wenn Volxrock mal wieder die Bühne rockt. Dann tanze ich meistens wild herum und lasse meine innere Partymaus heraus. Ich bin eine absolute Party- und Stimmungskanone. Meine Stärken liegen vor allem im sozialen Umgang mit anderen Menschen. Ich zaubere allen ein Lächeln ins Gesicht und wenn ich den Raum betrete, verschwindet jede noch so schlechte Stimmung im Nu. Spazieren gehen, laute Geräusche oder die Krampusse mag ich gar nicht. Wenn ich groß bin und die Schule zu Ende ist, möchte ich Musiklehrerin in Bruneck im Pustertal werden, denn ich bin sehr musikalisch und trommle immer montags mit Paolo Jack Alemanno um die Wette. Mein Lebensmotto lautet: „Lachen ist gesund!“
zebra.: Du durftest in den letzten Schuljahren einige Praktika in verschiedenen Betrieben machen. Kannst du uns darüber berichten, wie diese für dich waren, was du gelernt hast und wo du eventuell an deine Grenzen geraten bist?
Die beiden Schüler*innen des Sprachen- und Realgymnasiums Sterzing, Laura Kinzner und Lorenz Heidegger, konnten in den vergangenen zwei Schuljahren außerhalb der Schulmauern erste Berufserfahrungen sammeln. Ein Rückblick.
zebra.: Liebe Laura, kannst du dich kurz vorstellen?
Laura Kinzner: Mein Name ist
Kinzner Laura, ich bin 21 Jahre alt und lebe in Wiesen/Pfitsch mit meiner Mama, meinem Papa und meinen zwei Brüdern. Dieses Jahr besuche ich die fünfte Klasse des Sprachen- und Realgymnasiums Sterzing und mache bald meine Maturaprüfung. Ich habe am 12. Mai Geburtstag
„Mein Lebensmotto?
Lachen ist gesund!“
und bin im Sternzeichen Stier. Stiere gelten als ausgesprochene Genussmenschen. Das trifft auch vollkommen auf mich zu. Beim Essen und Trinken bin ich eine absolute Feinschmeckerin. Am liebsten esse ich alle Arten von Nudeln oder einen richtig leckeren Kartoffelsalat mit Wienerschnitzel. Ich bin sehr lustig und meistens gut drauf. In der Gesellschaft von verschiedenen Menschen fühle ich mich am wohlsten. Ich kenne auch sehr viele Menschen und bin immer viel unterwegs, ob auf Festen,
Laura Kinzner: Ja, das stimmt. Ich hatte im November 2021 die Möglichkeit, mich einen ganzen Monat in der Gemeinde Sterzing auszuprobieren und in verschiedene Bereiche hineinzuschnuppern. Meine Aufgabenbereiche waren sehr vielfältig: Einige Male durfte ich der Stadtpolizei unter die Arme greifen und sogar bei Verkehrskontrollen dabei sein, andere Male konnte ich mich in der Stadtbibliothek beim Bücher-Verräumen und beim Plakatieren ausprobieren. Ich durfte die große Weihnachtskrippe im Gemeindegebäude aufstellen, im Standesamt verschiedene Dokumente sortieren und im Hauptbüro der Gemeinde Briefe stempeln. Einmal durfte ich sogar Telefonate annehmen
und weiterleiten. Die Zeit während dieser Praktika war enorm spannend für mich. Ich habe gemerkt, was ich kann und was ich nicht so gut kann, was ich mag und was ich nicht mag. Mein zweites großes Praktikum absolvierte ich zwischen März und Juni 2022 im Schülerheim Kolping in Sterzing. Dort durfte ich Zimmer kontrollieren, Tische decken, Spülmaschine ausräumen und Essen an die Heimbewohner*innen ausschöpfen. Während beider Praktika konnte ich in verschiedene Arbeiten hineinschnuppern, habe dabei gemerkt, wie viel Spaß es mir bereitet, mit Menschen zusammenzuarbeiten und in Kontakt zu sein und wie gerne sie auch Zeit mit mir verbringen und sich mit mir austauschen. Ich habe gelernt, meine Emotionen und Gefühle besser in den Griff zu bekommen und wie schwierig es sein kann, sich voll und ganz mit einer Aufgabe zu beschäftigen und sich dabei nicht aus der Ruhe bringen zu lassen. Dadurch habe ich gespürt, wie wichtig Abwechslung für mich ist. Durch meine quirlige, offene und vielseitige Art habe ich vieles zu bieten und kann meinen Beitrag in verschiedenen Bereichen leisten. Deshalb ist Abwechslung für mich genau das Richtige. Ich habe gelernt, wie wichtig Pünktlichkeit und Eigenständigkeit beim Arbeiten sind und wie schwierig es sein kann, sich über einen längeren Zeitraum eigenständig auf eine Arbeit zu konzentrieren. Ich freue mich auf meine Zeit in der Arbeitswelt nach der Schule und kann es kaum erwarten, einen passenden Job für mich und meine Fähigkeiten zu finden, bei dem ich mich ausprobieren und dazulernen kann. Dabei hoffe ich vor allem auf empathische und verständnisvolle Mitmenschen, die mich auf meinem zukünftigen Lebensweg begleiten werden. So wie ein Sprichwort sagt: „Glück ist im Leben, dass wir auch abseits von Straßen und Wegen gute Begleiter und Begleiterinnen haben.“
Menschen
„Es macht mir viel Spaß, mit Menschen zusammenzuarbeiten.“
Anna Mayr
Laura Kinzner und Lorenz Heidegger.
...
und im Kolpingheim.
...
in der Gemeinde
...
Laura Kinzner in der Stadtbibliothek ...
20 2023 | 83 2023 83 21
Für’s Wohnen.
Lorenz, unser Ruhepol
zebra. Lorenz, stell dich doch bitte mal kurz vor.
Lorenz Heidegger: Ich bin Lorenz Heidegger, bin 19 Jahre alt und komme aus Rust. Dort lebe ich mit Mama, Papa und meiner Schwester Viktoria auf einem Bauernhof. Zusammen mit fünf Kühen, einigen Hennen, einem Schwein und einer Handvoll Katzen machen wir es uns dort gemütlich. Ich gehe gern zur Schule und besuche in diesem Jahr die 5. Klasse des Realgymnasiums in Sterzing. Auch ich habe heuer Maturaprüfung und bin schon ziemlich aufgeregt.
Ich bin ein sehr schüchterner und ruhiger Junge, der nicht gerne im Mittelpunkt steht, aber stets freundlich und höflich im Umgang mit seinen Mitmenschen ist. Ich mag es sehr gerne unter Menschen zu sein und bereichere mein Umfeld mit meiner herzlichen Art. Petra sagt immer zu mir: „Dein Herzl isch so gruaß wie do Mount Everest.“ Aber so groß kann es doch gar nicht sein, denn ich bin ja nur 1,62 Meter groß. Am liebsten bin ich mit meinem Fahrrad in Rust unterwegs und lass mir den Wind um meine kleinen Ohren sausen oder helfe meinem Papa im Wald beim Holzsammeln und Holzhacken. Dort fühle ich mich besonders wohl. Eine meiner liebsten Beschäftigungen liegt darin, mich auf die warme Ofenbank zu legen und mir Musikvideos von den Zillertaler Haderlumpen oder den Violets anzusehen. Ich bin ein absoluter Spezialist im Bäume-Hinaufklettern
bin sportlich sehr aktiv. Im Sommer gehe ich mit Mama und Papa auf den Berg, um frische Bergluft zu schnuppern. Wenn es mir im Sommer zu heiß wird und ich keine Lust mehr habe, auf dem Feld beim Heumachen zu helfen, dann lege ich mich gemütlich mit einem Hut auf dem Kopf unter einen Baum in den Schatten und genieße die Ruhe. Für mich heißt es immer: „Probier’s mal mit Gemütlichkeit, mit Ruhe und Gemütlichkeit, jagst du den Alltag und die Sorgen weg.“
„Am liebsten bin ich mit dem Fahrrad unterwegs oder helfe bei der Holzarbeit im Wald.“
zebra.: Lorenz, auch du durftest in den letzten Schuljahren einige Praktika in verschiedenen Betrieben machen. Erst vor Kurzem hast du sogar in der Kindergartenküche des Kindergartens Regina Maria Pacis mitgeholfen. Möchtest du davon erzählen? Wo warst du überall und wie war es für dich?
Gegenseitig versichert. Seit 1821.
lesen.
Lorenz Heidegger: Ich durfte seit November 2022 dreimal ein Praktikum an verschiedenen Orten machen. Meine ersten Praktika absolvierte ich in der Buchhandlung Athesia in Sterzing und in der Schulbibliothek des Oberschulzentrums Sterzing. Einen ganzen Monat lang bestanden meine Aufgaben darin, Regale zu säubern, Schleifen für Geschenke zu knüpfen, Produkte einzusortieren, Regale ein- und auszuräumen, Botengänge zu machen, Bücher zu sortieren und Ordnung in verschiedenen Bereichen zu schaffen. Es war für mich gar nicht so einfach, aus dem bisherigen Schulalltag plötzlich in der Arbeitswelt anzukommen. Mir hat die Arbeit sehr viel Spaß bereitet und ich konnte verschiedene Tätigkeiten ausprobieren. Mein zweites Praktikum machte ich zeitgleich mit Laura von März 2022 bis zum Schulende an jedem Donnerstag in der Früh. In diesem Zeitraum
„Ich habe gelernt, mich einzubringen und offener an meine Mitmenschen heranzugehen.“
durfte ich unsere Schulbibliothekarin unterstützen. Meine Aufgabenbereiche waren dabei dieselben wie beim Praktikum im November. Bei meinem dritten Praktikum von November bis Dezember 2022 hatte ich die Möglichkeit, in der Küche des Kindergartens Regina Maria Pacis mitzuhelfen. Diesmal waren meine Aufgaben andere: Ich musste kehren, wischen, Spülmaschine ein- und ausräumen, Obst- und Gemüse schneiden, abtrocknen und alles, was in einer Küche zu tun ist. Während der verschiedenen Praktika konnte ich wirklich noch mehr über mich hinauswachsen. Alle kennen mich als ruhigen, zurückgezogenen Jungen, der nicht viel spricht und sehr schüchtern ist. Aber bereits während der letzten Schuljahre am OSZ Sterzing und vor allem während der Praktika habe ich gelernt, mich einzubringen und offener an meine Mitmenschen heranzugehen. Es war für mich eine große Überwindung, Menschen, die mir unbekannt sind, zu grüßen oder mit ihnen zu sprechen. Nun fällt mir das immer leichter. Außerdem konnte ich in der Arbeitspraxis sehr viel dazulernen. Zu Beginn der Praktika fiel es mir sehr schwer, mich auf eine Arbeit intensiv zu konzentrieren und diese gewissenhaft durchzuführen. Jetzt schaffe ich es, nach einer gewissen Einübungsphase, selbstständig gewisse Arbeiten zu machen. Ich hoffe, nach der Schule ein geeignetes Arbeitsumfeld für mich mit unterstützenden Menschen finden zu können.
Menschen Unsere Berater*innen findest Du unter www.tiroler.it Immer vor Ort ... Vor Abschluss des Versicherungsvertrages
Die größten Menschen sind jene, die anderen Hoffnung geben. LORENZ HEIDEGGER. PETRA KNOLL LAURA KINZNER
bitte das Infoset auf www.tiroler.it
und
OSZ
Lorenz Heidegger beim Kartoffelschälen in der Kindergartenküche.
Im Buch- und Papierwarengeschäft Athesia beim Warensortieren.
22 2023 | 83 2023 83 23
*Petra Knoll begleitet Laura Kinzner und Lorenz Heidegger als Integrationslehrperson am Oberschulzentrum Sterzing. Sie hat das Interview für die zebra. geführt.
Kira, die mittlerweile zur Familie zählt, wird regelmäßig von seiner Enkelin zum Spazieren ausgeführt. Dennoch hofft Kuen noch auf einen passenden Besitzer oder eine passende Besitzerin für die lebenslustige Hündin. Auch andere Vierbeiner warten auf ihr ideales Herrchen oder Frauchen.
Für die Katz?
Ausgebeutet, aber auch abgöttisch geliebt: Tiere begleiten den Menschen schon seit etwa 14.000 Jahren. Anfänglich vor allem als Nutztiere gehalten, wurde ihr Wert als Haustiere vermehrt erkannt. Hunde, Katzen, Fische, Reptilien: Zahlreiche Arten von Tieren werden von uns Menschen als Haustiere gehalten. Für manche sind Tiere Seelenverwandte und Familienmitglieder. Die Ungewollten würden auf der Straße landen, gäbe es nicht das Tierheim.
Heute gibt es mehrere Tierschutzvereine und drei Tierheime, die sich in Südtirol für das Wohl der Tiere einsetzen. Neben dem Tierheim Sill am Ritten, findet man
in Südtirol noch zwei weitere privat geführte Tierheime: das Tierheim in Ulten und das Tierheim in Obervintl, das seit 2005 von Antonia Rieder und Sepp Kuen betrieben wird.
Es ist ein eisiger Dienstagnachmittag, Raureif überzieht das Gelände des Tierheims, als wir Schülerinnen der Klasse 5ar des Sprachen- und Realgymnasiums Sterzing Sepp Kuen in Obervintl besuchen. Während uns der Wind um die Ohren pfeift, öffnet Kuen die Tür zu seinem Tierheim.
Ein freundlicher älterer Herr – voller Elan und mit einem Lächeln im Gesicht – erwartet uns vor dem Hauptgebäude und führt uns sogleich ins Warme.
Im Tierheim gibt es mehrere Räumlichkeiten, darunter eine Quarantänestation, wo der Großteil aller Katzen nach der
Abgabe ans Tierheim behandelt wird. Jede von ihnen wird entwurmt, geimpft und gechipt. Zudem befinden sich im Heim zwei Hundehäuser, wobei jeder Hund und jede Hündin über ein Zimmer mit Heizung und Auslauf verfügt. Bei unserem Besuch fällt uns sofort auf, wie sauber und tierfreundlich das Tierheim gestaltet ist: Jedes Tier hat einen Platz im Warmen und genügend Freilauf.
Nicht wie im Taubenschlag Trotz der etwa 40 hier untergebrachten Tiere herrscht angenehme Stille. Nur Hündin Kira bellt erfreut, als sie Sepp Kuen erblickt. Wohl auch, weil er immer Leckerlis für seine Hunde dabei hat. „Sie ist bereits seit zwei Jahren im Tierheim, länger als alle anderen Tiere“, erklärt Kuen.
Voll, aber nicht übervoll Wie notwendig es war, ein Tierheim zu gründen, merkten Sepp Kuen und Antonia Rieder bereits wenige Wochen nach der Eröffnung ihres Heims: Alle Plätze waren belegt. Auch heute ist die Warteliste voll; „im Notfall gibt es allerdings immer Platz für besonders akute Fälle“, erklärt Kuen. Zusätzlich zum Platz benötigt ein Tierheim natürlich auch genügend Arbeitskräfte, die die Tiere pflegen. „Ein spontanes freies Wochenende gibt es in dieser Branche nicht“, erklärt Kuen, denn die Tiere müssen zu fixen Zeiten gefüttert werden und bedürfen täglicher Zuwendung. Damit die Tiere gut umsorgt werden, arbeiten Antonia Rieder und Sepp Kuen rund um die Uhr. Zudem beschäftigen sie einen Halbtagsangestellten sowie gelegentliche Praktikant*innen und Freiwillige, die mit den Hunden Gassi gehen.
Schwan gehabt
Bei der Frage, ob das Tierheim exotische Tiere beherberge, muss Kuen erst mal lachen. Man könne im Tierheim Obervintl im Moment keine exotischen Tiere finden. In der Vergangenheit hätten sie aber bereits einen Papagei, andere Vögel und einen Schwan aufgenommen. Derzeit gibt es im Tierheim aber nur Hunde und Katzen; auf der Onlineseite werden auch Hamster, Schildkröten, Vögel und Papageien über Privatpersonen vermittelt.
Doch warum landen Tiere überhaupt im Tierheim? „Scheidung ist ein häufiger und trauriger Grund, warum Hunde im Tierheim landen“, meint Kuen, „ich schätze jeder fünfte Hund“. Die Besitzer*innen trennen sich und ziehen in unterschiedliche
Wohnungen; übrig bleibt der Hund – wohin mit ihm? Man findet keinen Platz; die einzige Lösung ist das Tierheim. Andere Gründe sind Todesfälle, ein Wohnungswechsel oder ein Umzug ins Altersheim, wo Tiere nur selten erlaubt sind.
Da beißt sich die Katze in den Schwanz Auf Bauernhöfen gibt es oft eine Vielzahl von Katzen, da sie von ihren Besitzer*innen nicht sterilisiert oder kastriert werden. So vermehren sich die Katzen exponentiell; manche dieser Katzenjungen werden ausgesetzt. Nicht selten bekommt das Tierheim einen Anruf, dass wieder einmal verwahrloste Kätzchen gefunden wurden. Wobei dieses Problem laut Kuen einfach gelöst werden könnte, wenn man weibliche Katzen sterilisieren ließe.
Während für einige Sterilisation zur Tierquälerei zählt, hat Kuen hier eine klare Meinung: „Das Tierwohl wird durch Sterilisation erst gewährleistet!“ Man bedenke, dass eine Katze zweimal jährlich wirft. Bei einem Wurf von durchschnittlich vier bis
fünf Katzen sind es beim nächsten Mal bereits 25 bis 30 Katzen. „Kein Mensch kann so vielen Tieren eine artgerechte Haltung ermöglichen“, meint Kuen. Zudem stelle das ständige Gebären eine enorme körperliche Belastung für die Katzen dar und es komme öfters auch zu Inzest, der zu schweren Krankheiten führen kann. Auch für Kater sei eine Kastration sinnvoll, da unkastrierte Kater sich bei Revierkämpfen oft tödliche Verletzungen zuziehen oder übel zugerichtet werden. Das Problem der Bauern, die ihre Katzen nicht sterilisieren lassen, hat sich in den letzten Jahren laut Kuen aber deutlich gebessert. Vor allem bei jungen Südtiroler*innen bemerkt er dieses Umdenken: Nicht selten bringen Bauer oder Bäuerin ihre Katze zur Sterilisation, um den Kreislauf zu unterbrechen.
Open minded
Generell sei die Jugend heute bei Fragen rund ums Tierwohl sehr sensibel. So engagieren sie sich vermehrt für Natur- und Tierschutz. Auch würden in Südtirol und Umgebung kaum Hunde ausgesetzt – wohl auch deshalb, weil die meisten Hunde
Snapshot
„Einer von fünf Hunden landet aufgrund einer Scheidung im Tierheim.“
Die beiden Kätzchen warten im Tierheim auf ein neues Zuhause.
24 2023 | 83 2023 83 25
Die Schülerinnen besuchen das Tierheim in Obervintl an einem eisigen Wintertag.
Maria Ramona Engl
Maria Ramona Engl
gechipt sind und man somit auf den Besitzer oder die Besitzerin schließen kann. Ebenso vergibt Sepp in der Weihnachtswoche keine Tiere. So wird das Tier nicht als „Geschenk“ unter dem Weihnachtsbaum ausgepackt und unnötig gestresst. Der berüchtigten Erkenntnis, dass man das Tier dann vielleicht doch nicht möchte, sobald der Weihnachtszauber vergangen ist, wirkt Kuen also gezielt entgegen. Trotzdem kann nicht jedes Leid verhindert werden: Bereits einige Male sind Hunde mit eingewachsenem Halsband ins Tierheim gekommen. Die Ausrede der Besitzer*innen sei dann meist dieselbe: „Sie hätten es nicht bemerkt.“ Das Halsband kann operativ entfernt werden; das seelische Leid des Hundes nicht.
Rund ums Tierwohl Tierliebe ist für Kuen ein wichtiges Kriterium für zukünftige Besitzer*innen.
Um garantieren zu können, dass die Tiere nicht in falsche Hände geraten, erkundigt er sich gründlich nach Wohn- und Arbeitssituation: Wer ein Tier halten will, muss genug Platz und Zeit dafür haben. Ein Tier bedarf Aufmerksamkeit, Auslauf und Zuwendung. Am besten für ein Tier sei eine große Familie, in der es umsorgt wird.
In der Zwischenzeit kümmern sich Sepp Kuen, Antonia Rieder sowie andere liebevolle Mitarbeiter*innen um die Tiere. Nicht für die Katz und auch nicht für den Kater.
GLÄSERNE DECKE
Auch Geld ist ein entscheidender Faktor. Neben Arztspesen und sonstigen Ausgaben muss man bei einem Hund im Schnitt mit etwa 700 Euro pro Jahr rechnen. Natürlich muss auch das Tierheim die Kosten für die Haltung decken können; dies wird vor allem durch Spendengelder ermöglicht. Ob durch die 5 Promille bei der Steuererklärung, Spenden oder Freiwilligendienste – jede Hilfe zählt. Auf der Internetseite können sich Interessierte auch über die Freiwilligenarbeit informieren. (www.tierheim-obervintl.it)
Typisch Mann? Untypisch Frau?
Mit vier Jahren beschloss Edith Gander, Mechanikerin zu werden. Heute ist sie leidenschaftliche Lkw-Fahrerin. Auch ihre Tochter Sabrina Eisendle wollte als Kind Mechanikerin werden. Heute ist sie Qualitätsmanagerin in einem führenden Unternehmen für die Herstellung von Triebwerken; keine „typischen Frauenberufe“ aber eine Arbeit, die sie glücklich macht.
WER ÜBER DEN TELLERRAND
BLICKT, HAT MEHR VOM LEBEN.
Zebra steht für vorurteilsfreie Inklusion – diese Botschaft inspiriert mich und erinnert mich daran, wie wichtig es ist, mit O enheit in jede Situation hineinzugehen. Wenn ich mich persönlich oder –wie jetzt – beruflich neuen Herausforderungen stelle, will ich das genau so angehen: mit Neugier, Freude und dem Vorhaben, immer mein Bestes zu geben. In der Brandnamic Academy geht es um Weiterbildung – und ich bin überzeugt, dass wir alle jederzeit voneinander lernen.
Edith Gander: Seit ich klein war, wollte ich Mechanikerin werden, was mir aber nicht erlaubt wurde. Stattdessen habe ich die Handelsschule besucht und dann in einem Büro gearbeitet. Ich habe meine Arbeit gehasst. Mit 35 habe ich mich im Zuge einer Lebenskrise als Lkw-Fahrerin selbstständig gemacht. Als ich meiner Familie meine Entscheidung mitteilte, war meine Mutter schockiert, während mein Vater meinte, dass es sich im Laster sowieso viel sicherer fahre als im Corsa. Meine Tochter Sabrina wollte ich deshalb unbedingt unterstützen, als sie mit zwölf meinte, sie wolle Mechanikerin werden. Ich habe ihr Grundlagen wie das Schweißen beigebracht und sie hat viele Praktika in Werkstätten gemacht, bevor sie sich an der Technischen Fachoberschule Bruneck für den Maschinenbau entschied. Sabrina absolvierte die Matura als Zweitbeste ihres Jahrgangs und als einzige weibliche Person in sechs Klassen.
Männer aus den Fenstern schauten, als sie sahen, dass eine Frau im Lkw vorfuhr. Das hat aber zum Glück mit der Zeit aufgehört und sie haben mich wie einen Mann behandelt. Ich will kein Aufsehen erregen. Ich will nur meine Arbeit machen. Wenn ich heute ins Ausland fahre, sind viele oft noch skeptisch, wenn eine Frau kommt: „Wenn sie sehen, dass ich den Kran aufmache und Sicherheit da ist, legt sich das.“
Sabrina Eisendle: In meinem Beruf ist mir vor allem die Praxis wichtig. Da mir das Studium an der Technischen Universität München zu forschungslastig war, wechselte ich an die Hochschule, wo ich einen Master in Ingenieurwesen absolvierte. Nach meinem Abschluss arbeitete ich zunächst in der Qualitätslenkung. Heute bin ich beim Unternehmen
„Die körperliche Kraft kommt mit der Zeit und wenn was schwer ist, habe ich den Kran.“
MTU Aero Engines, einem der größten Triebwerkshersteller in München, als Qualitätsmanagerin tätig. Dabei gefällt mir besonders der Kontakt mit Menschen aus aller Welt. Mir war es wichtig, eine Arbeit zu finden, die mir Spaß und Freude macht.
Maschinen sind so gemacht, dass alle sie bedienen können. Zum Beispiel erleichtert die Servolenkung das Lenken von schweren Maschinen; so haben auch Frauen, die eine andere Anatomie haben als kräftig gebaute Männer, die Möglichkeit, jede Maschine zu bedienen. Gemischte Teams, bestehend aus Frauen und Männern, haben sich an meiner Firma bewährt, da man verschiedene Denkweisen einschließt.
Gläserner Decke
Für mich selbst war es wichtig, eine Arbeit zu finden, bei der ich mich wohlfühle. Ich habe es oft erlebt, dass auf Baustellen
Auch ich erfuhr von meinen männlichen Kollegen nicht immer Unterstützung, da ich aus dem typischen Schema eines 45+ Mannes mit Krawatte herausfalle. Doch als Frau eine Ausnahme zu sein, ist heute weitaus leichter als vor 30 Jahren. Viele
Der Begriff „gläserne Decke“ (zu Englisch: glass ceiling) beschreibt die Tatsache, dass Angehörige einer bestimmten Bevölkerungsgruppe – häufig Frauen – kaum Chancen haben, in Führungspositionen aufoder in sogenannte „Männerberufe“ einzusteigen.
Na und?
Edith Gander , LKW-Fahrerin und Sabrina Eisendle, Qualitätsmanagerin
Packen schon mal den Hammer zum Glaszerschlagen aus. MARIA RAMONA ENGL . IRINA GRÖBMER
Hätten am liebsten alle Tiere des Tierheims mit nach Hause genommen. SOFIA BONFANTI. MARIA RAMONA ENGL . IRINA GRÖBMER . SOPHIA MÜHLSTEIGER
Martina Daviddi Eventmanagement Brandnamic Academy brandnamic.com
26 2023 | 83 2023 83 27
Bitte zu Tisch
Wir bereiten ein dreigängiges vegetarisches Menü für vier Personen vor.
Starter: Spinach noodles
Ingredients for 4 people
100 g wheat flour
100 g durum wheat flour
1 egg
1 tsp. olive oil
50 g of spinach puree a pinch of salt
Preparation
Put the wheat and durum flour in a bowl and mix with the egg, spinach puree, olive oil and salt. Then knead this mixture on a table to form a dough. Cover the dough with cling film and let it rest for half an hour. After that, roll out the dough thinly and cut it into long strips.
Boil them in salt water for 5-10 minutes. Serve them with melted butter and grated parmesan cheese.
Hauptspeise: Linsencurry
Zutaten für 4 Personen
1 EL Kokosnussöl / Öl
1 Knoblauchzehe, gehackt
1 kl. Stück frischer Ingwer (geschält/gehackt/gerieben)
1 TL gemahlene Kurkuma
1-2 Paprikaschoten, gewürfelt
1 TL Kreuzkümmel
1/2 TL gemahlener Koriander
1/2 TL Chilipulver
2 TL Currypulver
1 TL Garam Masala
Salz, Pfeffer nach Wunsch
1 Tasse rote Linsen o. geteilte rote Linsen
2 Tassen Gemüsebrühe
400 g Tomaten in Stücke / Tomatensauce
200 g Kokosnussmilch
Zubereitung
Die Linsen in kaltem Wasser waschen. Einen großen Kochtopf bei mittlerer bis hoher Hitze erhitzen und das Kokosöl hinzufügen. Sobald das Öl schimmert, Knoblauch und Ingwer hinzufügen und kurz anbraten, dabei häufig umrühren, damit der Knoblauch nicht anbrennt. Die Gewürze: Kreuzkümmel, Koriander, Chilipulver, Currypulver, Garam Masala, Salz, Kurkuma und schwarzen Pfeffer nach Geschmack hinzufügen und solange kochen, bis es duftet. Dabei immer umrühren, damit nichts anbrennt. Mit der Gemüsebrühe aufgießen. Die Linsen und Tomaten hinzugeben und verrühren. Die Hitze auf niedrige Stufe reduzieren und den Topf mit einem Deckel abdecken. 20 bis 25 Minuten köcheln lassen bis die Linsen durchgegart und größtenteils aufgeweicht sind. Nun den Deckel abnehmen und die Kokosmilch unter Rühren dazugeben. Das Curry bei schwacher Hitze und ohne Deckel 5 bis 8 Minuten kochen bis es cremig ist. Als Beilage eignen sich Reis oder indisches Fladenbrot.
Danke Grazie Giulan
Freiwillige sind die wichtigste Ressource für die Weltläden und Multiplikator*innen für die Idee des Fairen Handels.
Dolce: Crunch di yogurt
e frutti di bosco
Ingredienti per 4 persone
370 g di frutti di bosco misti congelati
1 cucchiaio di zucchero di canna
10 biscotti al burro
370 g di yogurt greco leggero
Preparazione
Mettere i frutti di bosco in un pentolino a fuoco basso con lo zucchero di canna. Cuocere la frutta fino a renderla morbida, quindi toglierla dal fuoco e lasciarla raffreddare.
Mentre i frutti di bosco si raffreddano, sbriciolare i biscotti al burro in una ciotola con il dorso di un cucchiaio.
Mettere uno strato di biscotti di burro schiacciati sul fondo di ogni bicchiere da portata.
Versare 1 cm di yogurt greco, seguito da 1 cm di frutti di bosco cotti. Ripetere l'operazione fino a ottenere 6 strati – 2 strati per ogni gusto. Servire immediatamente o conservare in frigorifero per un secondo momento.
weltladen.bz.it
Übrigens, wir suchen FAIRstärkung!
Werde Teil der Gemeinschaft der Weltladen!
Wende dich an den Weltladen in deiner Nähe!
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Viel Spaß beim Ausprobieren! IRINA GRÖBMER ELYSSA HOFER GIADA GIORDANO
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Preparing the spinach noodles.
Hauptgang: Linsencurry.
28 2023 | 83 2023 83 29 Tu du’s!
Anna Mayr
Oltre i propri confini
Tiere denken: Vom Recht der Tiere und den Grenzen des Menschen von Richard David Precht Wilhelm Goldmann Verlag, 2016
Ein Buch, das uns dazu anregt, unser Verhältnis mit und zu Tieren zu verändern und Tiere aus einem anderen Blickwinkel zu betrachten.
Sanctuary by Paola Mendoza & Abby Sher
G.P. Putnam’s son, 2020
Set in 2032, sixteenyear-old Vali and her brother must escape a xenophobic government to find sanctuary. A powerful story about safety, freedom, family, love and the fight for survival.
Game Changer von Neal Shusterman aus dem Englischen von Andreas Helweg, Pauline Kurbasik und Kristian Lutze FISCHER Sauerländer, 2021
Was würde passieren, wenn es die Rassentrennung wieder geben würde? Ein Jugendbuch, das durchgehend spannend ist und zum Nachdenken anregt.
Resto Qui di Marco Balzano
Giulio Einaudi editore, 2018 Tira è un’insegnante a Curon, paese della Val Venosta che si oppone fino all'ultimo respiro all'ascesa del fascismo e all'inondazione.
Triangle of Sadness by Ruben Östlund
2022
Ausgeåpert
3 Tipps zum Lösen
1 Kreativ, um die Ecke und mehrsprachig denken! Und: Beim Kreuzworträtseln ist alles erlaubt – raten, googeln, Mami fragen …
One Life by Megan Rapinoe with Emma Brockes Penguin Random House LLC, 2021
A book that not only provides the history of an Olympic gold medalist, but also a history of the anti homophobic movement and fight for equal rights. It encourages us to think about honesty and provocation. The book is both informative and inspiring.
In der OEW-Fachbibliothek Eine Welt im Jakob-Steiner-Haus am Vintlerweg 34 in Milland/Brixen dreht sich alles um das Leben außerhalb Europas, um alternative Wirtschafts- und Lebensformen, um das Schicksal von Menschen in und aus den Ländern des Globalen Südens mit Schwerpunkt auf Kinder- und Jugendbüchern. Telefon: 0472 833950. Öffnungszeiten: Montag bis Freitag von 9.00 bis 12.30 Uhr und Montag und Mittwoch auch 14.00 bis 16.30 Uhr. Unter bibkat.de/oew gibt es unser Medienangebot online.
Carl and Yaya's romantic Yacht trip among the rich takes an apocalyptic turn. A delicious satire about the shifting of social hierarchies and an insightful picture of the rotten side of humanity.
Il metodo Montessori per tutti di Laura Beltrami e Lorella Boccalini Rizzoli, 2017
Il metodo Montessori si basa sullo sviluppo libero e naturale del bambino. Questo libro offre molti consigli pratici su come educare bambini e bambine a essere persone indipendenti e autodeterminate fin da piccoli.
La Biblioteca Culture del Mondo (BCM) onlus è una biblioteca specialistica per le culture e la narrativa del mondo, i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo e le molte aree tematiche collegate, come i rapporti economici nel mondo, la sostenibilità, la cultura di pace, l’intercultura e le religioni. La biblioteca si trova in via Macello 50, a Bolzano, ma trovate tutto il nostro materiale anche sul sito www.bibmondo.it.
Die Buchstaben in den Kreisen ergeben, in die richtige Reihenfolge gebracht, das Lösungswort: Legs an dinnern Janggr un, Mandr, iaz wearts wårm!
UMMIWÄRTS
5 Baumeister, wohl KluBobmann der Zeichentrickhandwerker
7 Handschellen? Helfen bei Verstopfung!
9 Sieht gegen Ragu lasch aus: Kommt zwar aus ungarischem Flachland, passt aber gut zu alpenländischem 27 ummiwärts
11 Als juveNil würd ich die dreieckigen Bauwerke in seinem Delta nicht grad bezeichnen
12 Lampenausstellung? Anfang Februar endgültiges Ende der akzeptablen Weihnachtsdeko-Zeit!
13 So werden die meisten Wattpartien gespielt ... und die meisten Schiris von der Fankurve aus bezeichnet
14 Fühlt sich nicht in Paris (!) am wohlsten, sondern auf steiler Weltcuppiste
17 Man möge die Stirn nicht zu oft, sonst bleiben einem die!
19 Tropft und schwindet am Gletscher genauso wie im cono in pickiger Kindeshand
21 Ich hab einen ___: Wenn du zum Bäck gehst, nimm ein solches für die Speckmarend mit!
24 Es Sei fe-stgehalten, dass sie für gründliches Händewaschen auch postpandemisch ratsam ist
2 Rätselfragen genau lesen: Kursive, vermeintliche Tippfehler, verirrte Satzzeichen etc. können Anagramme, Hinweise oder Lösungshilfen sein.
3 Wenn gar nichts mehr geht: Rätsel eine Stunde weglegen und dann wieder in die Hand nehmen. Meistens geht der Knopf dann auf!
25 Unwiderstehliche Lockrufe für Odysseus und freiwillige Feuerwehrleute
27 Beinahe (!) en Südtiroler Nationalgericht?
Ohne Kas oder Speck geformt, das runde Teil für die magere Zeit
28 Gibt man am besten erst, nachdem man einen 1 oiwärts runtergeschaltet hat
OIWÄRTS
1 Hausflur zum Begehen? Straßenbande zum Bekriegen!
2 Boeing-737-Sammlung? Hautevolee, wortwörtlich!
3 Wird entweder von summender Königin kommandiert ... oder von Fotografie-Freak mit Fernbedienung
4 Werden durch größere Muaspfanne dazuverköstigt ... oder durch pickligen Teenager ausgedrückt
5 Monroe oder Bardot? Nicht gerade lobend in vielen Witzen erwähnt
6 Ich geh nur kurz E-Auto auftanken, sagte Osama
8 Tafel- sind gut zum Naschen, Wein- zum Pressen, Menschen- zum Vermeiden
10 Aus ehemaligem italienischen Linksparteisymbolbaum presst man einen Bestandteil fürs 14 oiwärts
14 Anmache, bei Tisch? Anziehen, in England!
15 ___ oblige, vor allem wenn man blaublütig dem 2 oiwärts angehört
16 Wenn der Rosen- ohne Blumen anreitet, ist das doch nur ein -sdelikt
18 Tarzans Citybus, sozusagen? Hängt im BrasiLianer Urwald rum!
20 Bekannt für herzhaften Hartkäse und krasse Kehren
22 Sie ist eine schlechte Verliererin, also spiel dieses Brettspiel ja nie gegen Iris, ok?
23 Frühling lässt sein blaues Band wieder flattern durch die Lüfte, und ist es bleu und paniert, dann umschließt es auch Schinken und Kas
26 Südtiroler Ortschaft, von findigen TouristikerinneN als Rosendorf benannt.
Biblio
SOPHIA MÜHLSTEIGER . IRINA GRÖBMER . ELYSSA HOFER CLARA HOLZER MARIA RAMONA ENGL
KREIZWEIS Nr. 32 | März 2023 www.kreizweis.com Auflösung im nächsten zebra. Magazin Kreizweis
RÄTSEL QUEEN
Auflösung Nr. 31 Februar 2023 30 2023 | 83 2023 83 31
Valeria Dejaco
Im Land, wo Milch und Honig fließen
Meine Mutter ist eine Milchkuh, eine hellrote Jersey. Täglich gibt sie 26,5 Liter Milch, eine Höchstleistung. Unser Bauer sagt, sie sei die beste Kuh von allen 46 Kühen, die in seinem Stall stehen. „Meine Mama ist das prächtigste Tier unserer Herde“, erzähle ich immer wieder stolz meinen Freunden und Freundinnen, den anderen Kälbern, auf unserem Bauernhof. Ich habe meine Mama sehr lieb, jedoch sehe ich sie nur selten. Sie muss sehr viel fressen, um viel Milch zu produzieren. Von dieser Milch bekomme ich allerdings nichts, die ist für die Menschen bestimmt. Der Bauer wird sehr zornig, wenn ich ihre Milch trinken will. Deshalb muss ich jetzt einen Nasenring tragen, der mir sehr weh tut und der beim Trinken das Euter meiner Mutter so kratzt, dass sie mich entsetzt von sich wegstößt. Also muss ich mich mit der Flüssigkeit zufriedengeben, die mir der Bauer immer gibt. Sie schmeckt bei Weitem nicht so gut wie Milch! Das Trinken bei meiner Mutter vermisse ich sehr, doch sie sagt, dass ich schon groß sei, da ich den letzten Sommer auf der Alm des Bauern zusammen mit den großen Kühen verbracht habe. Meine Mama sagt, ich müsse so langsam „erwachsen“ werden, was auch immer das bedeutet. Schon bald werde ich genauso wie sie jedes Jahr ein Kalb bekommen. „Das ist unsere Pflicht, genauso wie das Milchgeben“, meint sie. Ich hoffe, auch ich werde unseren Bauern so stolz machen wie meine Mama.
Rumms.
Ein weiterer Aufprall an die Glaswand. Noch einmal setze ich an und knalle wie zuvor mit voller Wucht dagegen. Was meinen Anlauf noch erschwert: Meine Beine lassen sich kaum von der gläsernen Fläche lösen. Dann ein unheilvolles Trippeln, ein lauterwerdendes Schlurfen, bedrohliche Stille. Irgendwer kramt in einem Schrank. Ohne hinzusehen war mir klar, dass in diesem Moment die Waffe gezückt wird, jederzeit bereit, mich bei lebendigem Leib zu zerquetschen. Ob mein Leib noch so lebendig war, darüber war ich mir nun nicht mehr ganz sicher. Meine unaufhörlichen Versuche auszubrechen, hatten mich stark geschwächt und ich schloss eine leichte Gehirnerschütterung nicht aus. Während ich noch über meinen, in dieser Situation äußerst ungünstig gefüllten Bauch nachdachte, spüre ich schon den Beginn eines Luftstoßes. Wie in Zeitlupe erhebt sich ein Schatten in Form eines Schlägers, saust in die Höhe, und rast auf mich zu. Mit letzter Kraft stoße ich mich ab und knalle an das Tischbein. Da grinsen mir zwei giftige Krampfadern entgegen. Gleich darauf erscheint ein blasses, schrumpeliges Knie und der Schläger rast haarscharf an mir vorbei. Panisch krieche ich in den Schatten der Tischbeine und erwartete mit klopfendem Herzen einen weiteren Angriff. „Omaaa, ich will schlagen!“, ertönt plötzlich eine heisere Kinderstimme. Schleppend flüchte ich in den hintersten Winkel der Eckbank Richtung Kuchenkrümel. „Ist besser so. Bist ja noch jung auf den Beinen“, antwortete die Besitzerin der Krampfadern. Mein Magen zieht sich zu einer Mikrorosine zusammen. Da erklingt plötzlich die erlösende Türklingel. Die zwei Paar Schuhe entfernen sich und von Weitem vernehme ich, wie sich eine Tür ächzend öffnet, Stimmen, rummmms. Die Tür fällt ins Schloss, die Stimmen brechen ab.
Nun endlich kehrt Ruhe ein in meinem gehetzten Stubenfliegenherz.
Luchs (Lynx Lynx)
Der Luchs ist ein Einzelgänger und streift meist in Waldgebieten in Westeuropa umher. Er ist die größte Katze Europas und wird häufig auch als Pinselohr bezeichnet. Das liegt daran, dass er fünf Zentimeter lange Haarpinsel an den Ohrenspitzen hat. Der Luchs ist vom Aussterben bedroht. Sein größter Feind ist der Mensch. Aber was genau unterscheidet den Luchs von anderen Raubtieren? Wenn wir jemanden als Luchs bezeichnen oder wenn Menschen „luchsen“, bedeutet das, dass sie einen gespannten Blick haben. Also Menschen, die genau hinschauen und das kleinste Detail erkennen. Meist auch Einzelgänger*innen, die sich lieber auf sich selbst als auf andere verlassen.
Lebensraum
- Waldgebiete
Fakten
- Wird auch „Pinselohr“ genannt
- Größter Feind = Mensch
- Größte Katze Europas
- Vom Aussterben bedroht
- Alter: bis zu 15 Jahre
- Gewicht: 20-25 kg
- Geschwindigkeit: bis zu 50 km/h
- Nahrung: Kleinsäuger
- Kann Mäuse von 50 m entfernt hören
- Ist ein Einzelgänger
Aussehen
- 5 cm lange Haarpinsel an den Ohrenspitzen und ausgeprägter Backenbart
- Fell: im Sommer eher rötlich und gelbbraun im Winter
Ich habe Angst vor Tier
Orange. Fett. Gefräßig. Garfield ist das wohl berühmteste Klischee einer umsorgten Katze. Einerseits verhätscheln tierliebende Menschen oft ihre Schützlinge. Auf der anderen Seite geht so manche*r einen Umweg, sobald ein Hund auch nur in Sichtweite ist.
Nahezu jeder Mensch hat Angst vor mindestens einem Tier oder einer Tierart. Während in der Antike die Angst vor Mönchsrobben weit verbreitet war, ist heute eine Abneigung gegen Spinnen, Schlangen oder Käfer keine
Seltenheit. Zum richtigen Problem wird aber eine übersteigerte Angst vor Tieren: die Zoophobie.
Manche Phobien vor Tieren entstammen traumatischen Erlebnissen, doch Angst kann auch erlernt werden. Menschen besitzen seit jeher den Drang, potenziellen Gefahren aus dem Weg zu gehen. Beispielsweise übernehmen Kinder phobischer Eltern meist deren Verhaltensweise gegenüber Tieren. Manifestiert sich eine starke Zoophobie, gibt
es verschiedene Möglichkeiten sich dieser zu stellen. Laut Expert*innen können sich Betroffene zunächst mit Bildern der Tiere konfrontieren. Ein möglicher zweiter Schritt ist die Auseinandersetzung mit toten und schließlich mit lebendigen Tieren.
Tatsache ist: Man kann zu jedem Tier eine Phobie entwickeln. Wird vielleicht in 20 Jahren Garfield selbst gefürchtet?
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SOFIA BONFANTI
MARIA RAMONA ENGL
MARIA RAMONA ENGL
32 2023 | 83 2023 83 33 Speakers’ Corner
IRINA GRÖBMER
Wie langweilig – oder doch nicht!?
Was machen die denn jetzt schon wieder? Die machen aber auch immer dasselbe, lassen sich nie etwas Neues einfallen. Ständig das Gleiche, das kann doch nicht spannend sein. Vielleicht sind sie einfach nur gelangweilt von ihrem monotonen Leben und wissen nicht recht, was sie anfangen sollen. Zur Abwechslung könnten sie mir ja ein wenig mehr Aufmerksamkeit schenken. Sie könnten mein Aquarium etwas fröhlicher gestalten. Oder wenn sie mir öfter etwas zum Fressen geben würden, würde mir das auch nicht schaden. Ich verstehe manchmal echt nicht, warum sie sich für ein Haustier wie mich entschieden haben. Ich meine, sie sind ja fast nie zu Hause, und wenn sie da sind, beschäftigen sie sich viel lieber damit, sich gegenseitig die Schuld für jede Kleinigkeit zu geben, die eigentlich gar nicht der Rede wert wäre. Ich wünsche mir manchmal
echt, mein Zuhause wäre irgendwo anders. Ehrlich gesagt wäre es mir überall lieber als hier. Sogar in der freien Wildbahn, in einem großen See wäre ich lieber zu Hause. Es wäre bestimmt spannender. Na gut, zugegeben, sicherer bin ich auf jeden Fall hier, in meinem einsamen Glas, das ein Aquarium sein soll. Nanu? Was ist denn das jetzt? Über mir ist plötzlich ein dunkles Wesen, haarig mit giftgrünen Augen. Es schleicht leise mit seinen großen Klauen und seinem langen Schwanz um mein Glas herum. Oh nein, jetzt erkenne ich es: Oh nein! Oh nein! Oh nein!
Vom Daheimsein woanders
Jetzt im Handel
Margit Weiß
Wenn der Apfellastwagen kommt
Erinnerungen an eine Südtirolersiedlung
128 Seiten | Euro 17,90
ISBN: 978-88-7283-868-6
Böse Worte...
Der ewige Kampf um Gleichberechtigung in Europa scheint endlich gewonnen, Frauen wählen und bekommen Führungspositionen und heiraten dürfen jetzt auch Homosexuelle, welche nicht mehr als geistig krank gesehen werden. Die Welt bewegt sich in Richtung mehr Selbstbestimmung und Chancengleichheit. Doch blicken wir über den Tellerrand hinaus, müssen wir uns eingestehen, dass – wie bei vielen anderen Themen – Teile der Welt nachhinken und noch einiges an Fortschrittlichkeit fehlt. Wie gut, dass wir die Möglichkeit haben, Solidarität mit Frauen und Minderheiten überall auf dem Globus zu zeigen und für ihre Rechte zu kämpfen. Wir als fortschrittliche, gerechte Gesellschaft würden es nie zulassen, Arbeiter*innen fahrlässig umkommen zu lassen oder grundlegende Menschenrechte einfach als überflüssig anzusehen. Wir sind ein Paradebeispiel, wenn es um Integration und Emanzipation geht, so lange man einen ausschlaggebenden Faktor außer Augen lässt: Geld.
Die Gutmenschin
„Österreich hot als Ski-nation Nummer Eins koan oanziga Goldmedaille ba do WM g'holt!”
Banknoten und Finanzierungen scheinen den Regierungen und Verbänden eine milliardenschwere Brille aufzusetzen, die jeglichen Blick auf Menschlichkeit trübt. In den letzten Jahren hat ein bestimmter Verband, der allzu gern damit wirbt, völkerverbindend und demokratisch zu sein, diese Brille für sich beansprucht und sie komplett verdunkelt. Fußballer, die eine Regenbogenbinde tragen, Toleranzzeichen aus dem Fußball zu bannen, waren Staubkörner im Vergleich zu einer Weltmeisterschaft in einem Land, dessen Oberhaupt Homosexualität als Straftat sieht, in dem Frauen teilweise Privateigentum
Herausgeberin editore Sozialgenossenschaft OEW Organisation für Eine solidarische Welt
OEW Organizzazione per Un mondo solidale società cooperativa sociale
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39042 Brixen Bressanone
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Verantwortlicher Direktor | direttore responsabile
Wolfgang Penn
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Druck | stampa
Athesiadruck GmbH srl, Bozen Bolzano
Mitwirkende dieser Ausgabe per questa edizione hanno collaborato Alessio Giordano, Andrea Mayr, Anna Mayr, Bernadette Brunner, Clara Holzer, Daniela Halbwiedl, Daniele Gregorin, Dora Messner, Elyssa Hofer, Giada Giordano, Hannes Pichler, Irina Gröbmer, Julian Leitner, Larry Ugiagbe Efosa, Laura Kinzner, Leon Bacher, Lia Plattner Mocellini, Lisa Frei, Lorenz Heidegger, Lydia Kofler, Margareth Pallua, Maria Ramona Engl, Maria Theresia Siller, Nadin Schölzhorn, Patrizia Insam, Petra Knoll, Petra Schwienbacher, Samia Kaffouf, Simeon Akhigbe, Sofia Bonfanti, Sofie Terzer, Sophia Mühlsteiger, Valentina Danese, Valentina Gianera, Valeria Dejaco, Zayed Chowdhury.
„Sigsch, man konn di Lorbeern a amol in die ondon ibolossn!”
sind und wo das Kafala-System beinahe moderne Sklaverei ermöglicht. Doch man muss in der Sprache der FIFA sprechen, denn was sind schon einige Tausend im Vergleich zu ein paar Milliarden? Ob die Zahlen sich auf Geldbeträge oder verlorene Menschenleben beziehen, wird dann anscheinend schnell nebensächlich, denn wer möchte das schon so genau wissen? Doch die FIFA steht nicht für Ungerechtigkeit und Oppression, denn wer weiß, vielleicht benutzen sie das dreckig verdiente Geld ja, um die unerhörte Lohnkluft zwischen Männer- und Frauenteams auszugleichen?
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