2 minute read

SPILLER ANTONIO

Next Article
SOTIS LINA

SOTIS LINA

Grazie al giornalista Mario Mercuri, padre della sua adorata sposa Anita (ma lei frequentava la Cattolica, lui la Statale), iniziò a collaborare ad Aggiornamenti Sociali, la rivista dei padri di san Fedele sul tema della libertà d’informazione, quindi ad Avvenire e come critico cinematografico a Letture. Fatta la tessera, Sony Italia gli affidò la direzione di Millecanali tv, il giornale che nel triennio 1975-78 coronò lo skyline delle città con 8000 antenne trasmittenti (all’epoca Berlusconi a Segrate aveva soltanto un telecinema ma era un imprenditore lungimirante). Successivamente, premiato all’ESA di Norwijk e all’Intelsat di Washington prese a pubblicare con la South Publishing Co. di New York.

Vegetti Rosangela

Advertisement

Giornalista professionista, impegnata nell’informazione della diocesi di Milano. Ma anche nel campo dell’ecumenismo, del dialogo interreligioso e nella promozione della figura e del ruolo della donna nella Chiesa. Come ha scritto il giornale Avvenire, ecco nei suoi tratti essenziali il ritratto di Rosangela Vegetti, morta all’età di 77 anni – era nata l’11 luglio 1945 – a causa di un male incurabile, che in pochi mesi l’ha strappata alla vita e all’impegno ecclesiale.

Volonterio Paolo Marco

Ha iniziato a scrivere i primi articoletti nel 1963 da studente sulle pagine di Seregno de Il Cittadino di Monza e Brianza e, dal 1967 alla soglia degli anni 2000, ha collaborato con Stadio e Corriere dello Sport. Nello stesso periodo entra a far parte del comitato di redazione del periodico I quaderni della Brianza, incarico che occupa tuttora. Nel gennaio 1972 entra nell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 1975 fonda insieme ad altri l’emittente libera Radio Seregno -dove rimane sino alla chiusura nel 2010- con l’incarico di vice direttore e responsabili dei servizi giornalisti e sportivi continuando sempre la collaborazione con Il Cittadino di Monza e della Brianza per il quale crea e dirige Il Cittadino dei piccoli. Nel 1981 è chiamato come redattore al nascente quotidiano Ordine della Brianza (che durò solo due anni) e, nel 1982 diviene responsabile della redazione di Seregno del bisettimanale Il Cittadino di Monza e Brianza fino al 2006, anno del cambio di proprietà della testata, tornando poi tra i collaboratori dove si trova tuttora. Negli anni '80 e '90 ha collaborato anche con L’Eco di Monza, il Giornale di Monza e con l’emittente televisiva Canale 6. Per 20 anni ha collaborato con il Corriere della Sera (pagina Lombardia), La Stampa di Torino e Italpress. Coautore di “Il futuro nella tradizione e nella attualità”, “Seregno 1981”, “Giussano 1981” e “Seveso 1982”, ha diretto i periodici sportivi “Azzurro”, “Qui Seregno” e “Tutto hockey”.

Zanda Carlo

«Sono stato anch’io un giornalista felice e sconosciuto e lo sono ancora oggi che posso occuparmi di ciò che mi interessa e scriverne. Devo a questo privilegio i tre libri pubblicati in questi anni. Ma un privilegio ancora più grande –ci ha scritto lo stesso Zanda- è stato poter lavorare da ragazzo per Paese Sera nella seconda metà dei Settanta e prima ancora al Globo, il piccolo giornale (direttori Antonio Ghirelli e Mario Pirani) condannato nel ’74 alla chiusura per l’appoggio dato al divorzio nel referendum. Giornalisti, impiegati e tipografi occuparono insieme la redazione per quattro mesi, giorno e notte, e riunendosi ogni pomeriggio in assemblea, dividendo i proventi delle collette secondo il numero di figli e tentando (invano) di salvare il giornale con una cooperativa. Ero nel Cdr, fu la mia università. Un altro mondo».

Medaglie alla carriera

This article is from: