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Medaglie alla carriera

Riunire chi ha 50 anni di iscrizione all'Ordine dei giornalisti della Lombardia è un riconoscimento alla passione di chi ha vissuto questa professione

Speciale a cura di Michele Februo

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Foto di gruppo al termine della cerimonia di consegna del 29 novembre scorso

Medaglie alla carriera

Luciana, Claudio, Anna, Aldo, Renato, Federico, Maria Rita, Maurizio, Gaudenzio, Alberto, Luigi, Michele, Gigi, Bruno, Luciano, Dario, Massimo, Enrico, Sandro, Giuseppe, Massimo, Silvia, Gianna, Marina, Redento, Silvano, Renata, Camilla, Edgardo, Luciano S., Lina, Carlo, Giovanni A., Giorgio, Giovanni Bi., Giovanni Bo., Luciano B., Chiara, Antonio, Giuliano, Carlo, Giancarlo, Primo, Luca, Luigi, Giovanni Maria, Paolo (Pablo), Silvano, Manuela, Antonio, Paolo Marco. E poi Maria, Rosangela, Giuliano L. e Mariella. E ancora Maria Grazia, Francesco B., Gaetano M., Renato, Vittorio, Silvana, Paolo L., Paolo P., Carmelo, Mario, Giancarlo, Lidia, Giovanni Riccardo, Alessandra ed Enrico R..

Eh sì, è proprio un bell’elenco di colleghe e colleghi che diventa bellissimo se, sfogliando e rileggendo le loro schede, si scopre in quali redazioni hanno lavorato: La Gazzetta di Mantova, Il Corriere della sera, Topolino, Ansa, Il Resto del Carlino, TV Sorrisi e Canzoni, Elle Decor, Rai, Il Giornale, Autotecnica, Mototecnica, Bell’Italia, Avanti, Il Giorno, Libero, Radio Televisione

Svizzera Italiana, La Notte, La Stampa, l’Eco di Bergamo, Uomo Vogue, Vogue Italia, Il Tempo, Meridiani, Il Giornale di Brescia, La Provincia di Cremona, Meridiani, Il Mondo, Panorama, Il Secolo XIX e tantissime altre testate. Insomma un concentrato della nostra stampa passata e presente.

Strade e piazze di Milano, piuttosto che di altre cittadine, dove gli incontri -programmati o fortuiti- hanno segnato la loro e la nostra storia: scoop, esclusive, record, anteprime, interviste, chiacchierate a microfoni spenti, foto ufficiali o rubate o ancora fortunate, aneddoti e ricordi, bufale e refusi… Quanta storia -e che bella storia- nelle loro parole e nella loro esperienza. Quanto profumo di tipografia, quanto ticchettio delle macchine da scrivere, quanta carta finita nell’archivio C (soprattutto all’inizio!), quanti minuti, ore e giornate “rubate” per quella “maledetta ma splendida” professione! Magari gli incarichi sono stati diversi, c’è chi ha iniziato correggendo bozze (per la fortuna dei lettori) e chi ha avuto la fortuna di entrare subito in redazione, chi poi è diventato “leggenda”, “sconosciuto” caporedattore, direttore ed a volte anche editore, ma la passione, l’impegno e l’amore che hanno profuso in questa nostra professione li rende meritevoli non solo di un riconoscimento, ma anche e soprattutto di un grande rispetto. Rispetto che va al di là di quello mostrato il 29 novembre quando l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia le e li ha celebrati con una mattinata dedicata a loro e solo a loro aperta dalle parole del Presidente Riccardo Sorrentino e proseguita con la consegna della medaglia d’oro per i 50 anni di iscrizione all’Ordine.

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