Nicola Di Nunzio Giornalista e fondatore di Perfecto Magazine
In questo editoriale, desidero dedicare qualche parola alla "passione". È la passione che ci lega a questo meraviglioso mondo del fumo lento, che ci porta a vivere momenti straordinari insieme, con l'unico obiettivo di condividere esperienze indimenticabili, con il sigaro al centro di tutto.
Con il passare degli anni, alcuni sembrano aver dimenticato il vero significato della parola "passione", limitandosi a cercare visibilità, trascurando ciò che realmente interessa alle persone: i sigari e i momenti che li caratterizzano.
Editoriale
“C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà” Albert Einstein
In un mondo sempre più dominato dai social media, sono pochi coloro che vivono l'esperienza del fumo lento con autentica passione. Ma come si suol dire, pochi, ma buoni. Spero che questi veri appassionati mantengano viva la fiamma della passione per molto tempo a venire. Vi invito quindi a immergervi nella lettura di Perfecto Magazine, in compagnia del vostro sigaro preferito. Buona lettura!
www nicoladinunzio it
www.nicoladinunzio.blogspot.com
io@nicoladinunzio.it +39 3495796761
Photo credit: Nicola Di Nunzio
Direttore Responsabile: Nicola Di Nunzio
Concept Grafico: Nicola Di Nunzio
Redazione: Federica Meloni Giuseppe Dussin Marco Andrea Cuel
Autori: Erika Mantovan Paul de Sury Terry Nesti Nicola Di Nunzio
News Habanos SA
Cohiba Tributo Humidor
Cohiba Tributo Humidor
Vitola de galera: Laguito No 1
Lunghezza: 192 mm
Cepo: 38
Conf: Humidor da 55 sigari
Tiratura: 128 esemplari
Presentato nel mese di febbraio 2024
Montecristo Brillantes Year of the Dragon 2024
Montecristo
Brillantes Year of the Dragon 2024
Vitola de galera: Venerables
Lunghezza: 128 mm
Cepo: 53
Conf.: Luxury Boîte Nature da 18 sigari
Presentato nel mese di gennaio 2024
Photo credit: Habanos S. A.
Photo credit: Habanos S. A.
Bolívar Regentes Edición Limitada 2021
Bolívar Regentes Edición Limitada 2021
Vitola de galera: Discretos
Lunghezza: 130 mm
Cepo: 52
Conf: Luxury box da 25 sigari
In distribuzione da febbraio 2024
Hunters & Frankau
credit: Habanos S A
Cohiba Ambar
Cohiba Ambar
Vitola de galera: Placeres
Lunghezza: 132 mm
Cepo: 53
Conf: Varnished boîte nature da 10 sigari
In distribuzione da marzo 2024 - Intertabak AG
Photo credit: Habanos S A
El Rey del Mundo Royal Series LCDH
El Rey del Mundo
Royal Series LCDH
Vitola de galera: Dobles
Cepo: 50
Lunghezza: 155 mm
Conf: Luxury boîte nature da 20 sigari
In distribuzione da marzo 2024
Intertabak AG
credit: Habanos S A
Photo
Photo
Diplomáticos El Emisario Edición Regional Suiza 2021
Diplomáticos El Emisario
Edición Regional Suiza 2021
Vitola de galera: Gordito con cabeza tumbada
Lunghezza: 141 mm
Cepo: 50
Conf: Varnished Semi Boîte Nature da 10
Tiratura: 15000 esemplari
In distribuzione da febbraio 2024
Intertabak AG
Diplomáticos Grandes Edición Regional Alemania 2021
Diplomáticos Grandes
Edición Regional Alemania 2021
Vitola de galera: Laguito Especial
Lunghezza: 190 mm
Cepo: 40
Conf: Dress box da 25 sigari
Tiratura: 4800 esemplari
In distribuzione da marzo 2024
5th Avenue Products
Punch Triunfos Retro Line
Punch Triunfos
Retro Line
Vitola de galera: Petit Corona
Lunghezza: 129 mm
Cepo: 42
Conf.: Scatola di alluminio da 5 sigari
In distribuzione da gennaio 2024 - Maori Tabac SA
In distribuzione da marzo 2024 - Intertabak AG
credit: Habanos S A
Hoyo de Monterrey Epicure No.3
Hoyo de Monterrey
Epicure No.3
Vitola de galera: Originales
Lunghezza: 125 mm
Cepo: 54
Conf: Slide Lid Box da 10 sigari
In distribuzione da marzo 2024 - Intertabak AG
Photo credit: Habanos S A
Photo credit: Habanos S A
Photo credit: Habanos S A
Photo
Humidor Cohiba Short 'Year of the Dragon'
Humidor Cohiba Short
'Year of the Dragon'
Conf.: humidor Luxury boîte nature da 88 sigari
Tiratura: 21888 esemplari
In distribuzione da marzo 2024 Diadema SpA
Humidor Trinidad Short 'Year of the Dragon'
Humidor Trinidad Short
'Year of the Dragon'
Conf: humidor Luxury boîte nature da 66 sigari
Tiratura: 21000 esemplari
In distribuzione da marzo 2024 Diadema SpA
Photo credit: Habanos
Toscano® del Presidente Italia Formato Magnum Edizione Speciale Amerigo Vespucci
Testo & Foto: Nicola Di Nunzio
Manifatture Sigaro Toscano ha immesso sul mercato un sigaro prodotto in edizione limitata, il Toscano® del Presidente Italia – Formato Magnum Edizione Speciale Amerigo Vespucci
Quando il mito incontra l'innovazione nascono straordinarie eccezioni: è così per il sigaro Toscano® del Presidente Italia – Formato Magnum Edizione Speciale Amerigo Vespucci
Due eccellenze della storia e della tradizione italiana, insieme per la prima volta in un connubio unico senza precedenti.
Dal colore marrone uniforme, nasce dalle mani della sigaraia in un formato ammezzato
innovativo con dimensioni di pancia e punte fuori dal comune Un manufatto unico che celebra l'italianità del tabacco e l'arte del fatto a mano
Un manufatto innovativo per forma e per sostanza, in un formato "Magnum" con una pancia di circa 18 mm, punte di 13 mm e una lunghezza di 90 mm, disponibile in box da 8 sigari cad
Il blend del ripieno è composto da una miscela di tabacchi americani del Tennessee e del Kentucky, curati a fuoco per più di 30 giorni con legni di quercia e noce americana, che vengono bilanciati con tabacchi selezionati italiani di origine prioritaria della Toscana. La seconda novità è racchiusa nell'uso della fascia italiana della Valtiberina fermentata per un formato magnum ammezzato, che racchiude un sigaro la cui maturazione di minimo 12 mesi ne favorisce un affinamento completo.
Liquido, solido e gassoso …
Lo scorso giovedì 21 marzo, presso la splendida Cigar Room dell’Hotel Gallia a Milano, si è tenuta una serata dedicata alla stampa dal titolo "Liquido, solido e gassoso"
I protagonisti dell'evento sono stati il Sigaro Toscano®, lo Champagne Encry e i finger food preparati dallo Chef dell’Hotel Gallia.
La serata è stata condotta da Terry Nesti di Manifatture Sigaro Toscano e da Enrico Baldin, titolare di Champagne Encry, i quali hanno guidato i partecipanti in una degustazione molto interessante.
Terry Nesti ha illustrato le caratteristiche del Toscano® Duecento, il sigaro selezionato per l'occasione, ripercorrendo la storia del Sigaro Toscano® dalla sua nascita fino ai giorni nostri, condividendo molte curiosità legate alla storia delle sigaraie, vero patrimonio di Manifatture Sigaro Toscano.
Enrico Baldin ha raccontato la bellissima storia della nascita di Champagne Encry e ha guidato i presenti nella degustazione dei suoi prelibati vini, nell'ordine: Champagne Encry Dosage Zero, Champagne Encry Brut, Champagne Encry Blanc et Noir e Champagne Encry Grand Rosé Brut.
Testo & Foto: Nicola Di Nunzio
Per concludere la serata in bellezza, Enrico Baldin ha riservato una grande sorpresa: la presentazione in anteprima di una vera e propria chicca, lo Champagne Encry Millésime 2013. Si tratta di uno Champagne prodotto in quantità limitatissima, con sole 200 bottiglie numerate nel formato Magnum e la degustazione di questo grande prodotto è stata condotta dall’esperto Manlio Giustiniani.
La degustazione è stata accompagnata da deliziosi finger food e dai famosi e allo stesso tempo strepitosi "Paccheri alla Da Vittorio".
Tra i presenti alla serata c'era anche l’Amministratore Delegato di Manifatture Sigaro Toscano, il Dott. Stefano Mariotti. Desidero ringraziare il Dott.
Stefano Mariotti, Terry Nesti e Benedetta Bergantino di MST, Enrico e Nadia Baldin di Champagne Encry, Paolo Porfidio e lo staff dell’Hotel Gallia per la splendida serata
Massimo De Munari DeART
In questo numero di Perfecto Magazine ho intervistato il caro amico Massimo De Munari, titolare della DeART, un'Azienda che realizza Humidor di primissima qualità e non solo. Tra le sue ultime creazioni ricordo l'Humidor Trinidad 55 Aniversario, battuto alla Subasta del XXIV Festival del Habano all'incredibile cifra di 3.800.000 €.
NDN: Ciao Massimo, innanzitutto grazie mille per la tua disponibilità Ti chiedo di presentarti e di illustrare ai lettori di Perfecto Magazine cos’è la DeART.
LUCA E SIMONE BORLA
LA CASA DEL HABANO MILANO
MDM: DeART ha visto la luce nel 1962 grazie a mio padre, Giovanni, che iniziò la sua attività costruendo mobili artigianali nella cantina di casa, in un piccolo paese della pianura padana Da allora, abbiamo progredito costantemente, diventando una rinomata azienda familiare con sede a Calvenzano, in provincia di Bergamo. Agli albori ci siamo specializzati nella produzione di orologi a pendolo francesi e mobili di alta qualità, caratterizzati dall'impiego di legni pregiati. Nel corso degli anni, abbiamo stretto collaborazioni con marchi prestigiosi, come la svizzera Reuge, rinomata per la produzione di scatole musicali (carillon), e abbiamo stabilito rapporti commerciali con importanti gruppi industriali come Citizen e Seiko.
Massimo De Munari
Photo credit: DeART
Fin dai suoi inizi, DeART ha guardato al di là dei confini nazionali, aprendosi ai mercati internazionali. Grazie a queste partnership globali, abbiamo assimilato la precisione svizzera e la meticolosità giapponese, che sono diventate caratteristiche distintive dei nostri prodotti e dell’azienda nel corso degli anni.
Oggi, la nostra produzione si è evoluta notevolmente. Tante cose sono cambiate. All'inizio degli anni '90 abbiamo “svoltato” strategicamente verso un settore di nicchia che ci avrebbe permesso di “mettere a terra” e far apprezzare al mercato le nostre qualità. Abbiamo iniziato a specializzarci nella realizzazione di contenitori humidor di alta qualità per la conservazione di sigari, ampliando il nostro ambito fino alla creazione di ambienti Walk In e di vetrine su misura, umidificate e climatizzate per l’esposizione e conservazione dei sigari. Collaborazioni con rinomate istituzioni come La Casa del Habano, ad esempio a Milano con i fratelli Borla, hanno segnato tappe importanti nella nostra evoluzione.
Abbiamo consolidato la nostra presenza anche sul mercato internazionale, realizzando arredi e sale fumatori per i più prestigiosi ed esclusivi club in Inghilterra, come 5 Hertford Street, The Arts club, Annabel’s, per citarne alcuni, oltre a fornire arredi per tabaccherie di lusso e hotel di fama mondiale, come No. 6 Cavendish, JJ Fox, The Wellesley, Bulgari, The Langley, Peninsula ... Produciamo anche cantine vini su misura e arredamenti customizzati per ristoranti e privati In ultimo, con la medesima meticolosità con cui progettiamo e costruiamo mobili, ci dedichiamo anche alla produzione di arredi nautici in collaborazione con importanti produttori italiani di yacht, tra cui AzimutBenetti.
Il nostro impegno maniacale nel soddisfare le esigenze dei mercati che serviamo è il motore delle nostre attività quotidiane.
Humidor Trinidad 55 Aniversario Subasta XXIV Festival del Habano Photo credit: DeART
Humidor H Upmann
Photo credit: DeART
Subasta XXIV Festival del Habano
NDN: Entriamo subito nel vivo. Quando avete iniziato a produrre Humidor e Walk-in nello specifico? È stata una tua idea o il tutto è iniziato da qualche richiesta in particolare?
MDM: Il nostro ingresso nel mercato della conservazione dei sigari risale alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90. In quel periodo, stavamo collaborando con Savinelli, un'azienda specializzata nella produzione di pipe e accessori per il fumo. È stato durante questa collaborazione che abbiamo iniziato a esplorare il mondo del tabacco. Abbiamo iniziato con la realizzazione di portapipe in radica e, successivamente, abbiamo creato una collezione esclusiva di scatole humidor per Giancarlo Savinelli Ricordo che Giancarlo ci chiese di realizzare una collezione di humidor dopo averci portato una scatola da 75 sigari. Abbiamo accettato la sfida e progettato humidor con intarsi che rappresentavano Cuba e le foglie di tabacco. Questi prodotti sono stati presentati all'RTDA in America e hanno riscosso un notevole successo. La risposta entusiasmante ha confermato la validità del nostro percorso e ha spinto una rapida trasformazione del nostro approccio Da una mera produzione di scatole, ci siamo catapultati nella creazione di spazi più ampi, in sintonia con le richieste del mercato in evoluzione Attraverso un'analisi attenta delle esigenze dei consumatori, abbiamo compreso l'importanza di offrire soluzioni complete per la conservazione dei sigari, andando oltre le tradizionali scatole. Abbiamo tratto ispirazione da walk-in già presenti all'estero e ci siamo impegnati a creare una versione personalizzata, sfruttando al meglio il nostro know-how e le nostre risorse di produzione. La collaborazione con i fratelli Bajlini, una rinomata tabaccheria milanese che rappresentava un punto di riferimento per gli appassionati italiani di sigari, è stata essenziale per il successo del nostro progetto, culminato con la realizzazione riuscita del nostro primo walk-in.
NDN: In quali Paesi c’è più richiesta delle vostre magnifiche creazioni?
MDM: Attualmente, l'Inghilterra costituisce la fetta più consistente del nostro mercato, ma stiamo osservando un crescente interesse proveniente da altre parti del mondo, in particolare dall'Asia Siamo sempre attivamente impegnati a comprendere le dinamiche e le tendenze del settore del sigaro, al fine di cogliere le opportunità di crescita che si presentano e di ampliare il nostro raggio d'azione su scala globale Questo impegno riflette la nostra costante missione di offrire qualità e innovazione su tutti i mercati in cui operiamo.
NDN: Ad oggi hai collaborato con due grandi distributori di sigari Habanos, Diadema S.p.A. e Hunters & Frankau Cosa puoi dirci?
MDM: Siamo grati per la lunga e fruttuosa collaborazione con due rinomati distributori di sigari Habanos, Diadema S.p.A. e Hunters & Frankau. Queste partnership ci hanno permesso di far conoscere il nostro lavoro a livello mondiale e ci hanno dato l'opportunità di realizzare humidor per collezionisti che cercano la perfezione nella conservazione dei sigari, insieme a una grande attenzione ai dettagli e alla personalizzazione del prodotto. Ogni progetto sviluppato con loro è stata un'esperienza unica e stimolante, ed ha ulteriormente contribuito alla nostra reputazione nel settore.
Humidor La Escepción Don José E R Italia
Photo credit: DeART
NDN: Nel 2019, in occasione del 50° anniversario di Trinidad, avete realizzato un esclusivo humidor che è stato battuto a 300 000 euro all'asta Com'è nato il progetto? Secondo te, questa realizzazione ti ha fatto conoscere ulteriormente in altri Paesi? Nel 2024, hai aggiunto un'altra medaglia alla tua azienda, con la produzione, per conto di Habanos, di ben due humidor dedicati al Trinidad 55° Anniversario e a H Upmann Ci racconti qualcosa a riguardo?
MDM: Il progetto per l'humidor dedicato al 50° anniversario di Trinidad è nato dall'osservazione dell'iconica anilla posta sui sigari. Abbiamo concepito un mobile che andasse oltre il semplice compito di preservare la qualità dei sigari, che fosse un'autentica opera d'arte, una celebrazione del marchio storico e, nel contempo, una dichiarazione di innovazione estetica e funzionale, attraverso il sistema di aperture con vassoi a rotazione Ogni dettaglio è stato curato con attenzione, non solo per garantire la massima protezione e conservazione dei sigari, ma anche per suscitare ammirazione e stupore attraverso un suo design avveniristico e distintivo. Grazie a questo humidor, presentato con grande successo al Festival del Habano nel 2019, abbiamo ottenuto una visibilità sorprendente che, oltre ogni aspettativa, si è trasformata in un'opportunità per sviluppare ulteriori progetti legati ai futuri anniversari. Habanos, riconoscendo la nostra creatività e la qualità del nostro lavoro, ha scelto di affidarci la realizzazione degli Humidor per il 55° anniversario del marchio Trinidad e per H. Upmann presentati e battuti all’asta durante la serata di gala del Festival del Habano 2024. Quest’ultima esperienza ci ha arricchito in molti modi. Oltre alla passione e alla dedizione che mettiamo in ogni nostro progetto, abbiamo avuto l'opportunità di contribuire ad una causa più ampia. Le somme raccolte dalle nostre opere battute all'asta sono state devolute alla Sanità Pubblica Cubana, consentendoci di dare un contributo tangibile alla comunità locale.
Humidor Ramón Allones
225 Hunters & Frankau
Humidor Ramón Allones
230 Hunters & Frankau
NDN: Un’ultima domanda prima di salutarci: tra le innumerevoli realizzazioni che hai fatto per clienti privati ed Aziende/Distributori di sigari Habano, quali sono gli humidor a cui sei più legato?
MDM: Ogni progetto realizzato dalla DeART è prezioso e unico, e sarebbe difficile per me stabilire una classifica. La nostra azienda porta avanti ogni progetto con un approccio razionale, metodico e strutturale, ma anche con una grande dedizione, passione e amore. Ogni humidor ha la sua storia e rappresenta un connubio di impegno, creatività e maestria artigianale. Chiedermi di scegliere un humidor preferito sarebbe come chiedere a un padre di scegliere il suo figlio preferito Ognuno di essi ha un significato speciale e rappresenta un importante capitolo nella storia della nostra azienda.
Massimo De Munari e Jemma Freeman Managing Director Hunters & Frankau
Photo credit: DeART
Photo credit: DeART
Viaggio in Nicaragua
di Terry Nesti fumoso divulgatore e degustatore curioso
Pomeriggio sonnacchioso, sono le 14:00 di un sabato di marzo, il treno mi attende alla stazione di Pistoia, prima tappa di un lungo, veramente lungo viaggio. Un altro treno da Firenze a Roma, un altro da Roma a Fiumicino e si sono fatte le 18:00 ora del check-in prima della partenza, verso le 22:00, per Città del Messico. Cinque ore in aeroporto, un volo di tre ore per Managua e altre tre ore di pullman per Estelì Arrivato!
Sono le 17:00 locali, l’una in Italia, ho viaggiato per 35 ore, sonnecchiando scomodamente sui sedili di una seconda classe Sono stanco, mangio alle 18 00, ora normale per cenare qua in centro America, e vado a letto per essere riposato in vista della giornata che mi attende Cambi di fuso e stanchezza mi fanno dormire un sonno frammentato, ma ugualmente abbastanza riposante.
Si comincia presto, alle 8:30 in aula per un corso teorico/pratico, abbiamo infatti rigorosamente il nostro sigaro Perdomo in bocca, sul tabacco nicaraguense. Siamo educati da Nick Perdomo JR. proprietario dell’azienda e da Nelson Cuba, direttore delle operazioni per Perdomo in Nicaragua.
Ci ammanniscono davanti lo scibile delle coltivazioni nicaraguensi, i metodi di raccolta, le peculiarità, ecc. Dopo tre ore, siamo pronti per toccare con mano quanto appena raccontato Riprendiamo il nostro bel torpedone giallo e, dopo pochi chilometri, siamo in questo luogo meraviglioso, la finca Natalie.
Situata nel cratere di un gigantesco vulcano spento, con la sua ricca storia, le meticolose pratiche di coltivazione e l'impegno per l'eccellenza, Finca Natalie incarna l'essenza del patrimonio dei sigari nicaraguensi. La storia di Finca Natalie si intreccia con l'eredità di Perdomo Cigars, un'azienda a conduzione familiare costruita su una base di passione e competenza Fondata nei fertili terreni di Estelí, la tenuta testimonia decenni di dedizione all'arte della produzione di sigari Chiamata così in onore della matriarca della famiglia Perdomo, la finca è una testimonianza dello spirito duraturo dell'artigianato e della tradizione.
Alla Finca Natalie ogni fase del processo di produzione dei sigari viene eseguita meticolosamente per garantire una qualità e un sapore ineguagliabili. La tenuta vanta vasti campi di tabacco dove vengono coltivati solo i semi più pregiati, sotto l'occhio vigile di esperti agronomi. Dalla piantina al raccolto, ogni pianta di tabacco viene coltivata con cura, beneficiando delle condizioni climatiche e del terreno ottimali degli altopiani del Nicaragua
Quando le foglie di tabacco raggiungono la maturità, mani esperte le raccolgono delicatamente dai campi, selezionando solo gli esemplari migliori per la successiva lavorazione. Il processo di stagionatura e fermentazione libera il pieno potenziale del tabacco, conferendogli complessità e profondità di sapore. Nei cavernosi granai della tenuta le foglie subiscono una trasformazione guidata da generazioni di esperienza e maestria.
Pur essendo profondamente radicata nella tradizione, Finca Natalie abbraccia l'innovazione per spingersi oltre i confini dell'eccellenza del sigaro. Perdomo Cigars investe continuamente in tecnologie e tecniche all'avanguardia per perfezionare l'arte della produzione di sigari. Dalle camere di fermentazione, ai processi di miscelazione di precisione, la tenuta rappresenta una miscela armoniosa di tradizione e innovazione dove è possibile vedere trattori moderni accanto a gioghi di buoi.
La giornata non è finità, ci dirigiamo verso la fabbrica, dove assisteremo alla parte preproduttiva dei sigari.
Entrando nella fabbrica sono accolto dal ricco aroma del tabacco e dal suono degli abili artigiani al lavoro. L'ambiente è pervaso da un senso di dedizione e passione per la produzione di sigari eccezionali.
La prima tappa mi porta nell'area di selezione delle foglie. Qui si assiste al meticoloso processo di selezione a mano delle foglie di tabacco più pregiate Esperti esaminano attentamente ogni foglia, assicurandosi che solo quelle di qualità più elevata e più saporite vengano scelte per i sigari Perdomo È una testimonianza dell'impegno dell'azienda nell'utilizzare i migliori ingredienti nelle proprie miscele. Passo poi alla sala di fermentazione È qui che avviene la magia: le foglie di tabacco vengono sottoposte a un processo di fermentazione naturale. Grandi mucchi di foglie impilate sono attentamente monitorati per quanto riguarda la temperatura e l'umidità, consentendo loro di sviluppare i loro sapori e aromi unici.
La giornata è finita, alla produzione vera e propria dei sigari penserò domani, stasera cenerò e mi fumerò un paio di sigari giocando a domino, prima di andare a dormire.
s
una vera e propria dimostrazione di artigianalità e maestria, poiché anni di esperienza vengono messi in ogni rollata. Si dividono in due, uno crea la pupa, il secondo avvolge su di essa la fascia. Sono sottoposti a molteplici controlli (alla fine della produzione il sigaro ne ha subiti almeno 18) e sono estremamente specializzati, molti di loro lavorano da Perdomo da più di 10/20 anni e, per tutta la loro vita lavorativa, faranno quell’esclusiva vitola
Continuando la nostra visita esploriamo la sala di invecchiamento. È qui che i sigari appena rollati riposano e maturano, permettendo ai sapori di armonizzarsi e svilupparsi nel tempo. La stanza è piena di file di scaffali in legno che ospitano innumerevoli scatole di sigari, in paziente attesa di essere gustati dagli appassionati di tutto il mondo Il processo di invecchiamento conferisce profondità e complessità ai sigari, rendendoli davvero eccezionali.
Proseguiamo il nostro viaggio nella falegnameria, un luogo sacro dove Perdomo Cigars dedica cura e maestria alla creazione delle custodie dei suoi gioielli: i sigari. Ogni scatola è un'opera d'arte, realizzata con i più pregiati materiali per garantire un'eccellente conservazione e un'esperi di f i li ti t i
L'artigianalità di Perdomo si riflette nella scelta dei materiali di altissima qualità impiegati nella produzione delle scatole. Il legno di cedro spagnolo, rinomato per la sua capacità di assorbire l'umidità, è il protagonista indiscusso. Oltre a mantenere i sigari freschi e fragranti, conferisce loro un aroma unico che arricchisce l'esperienza di fumo
Photo credit: Terry Nesti
Ma non è solo la funzionalità a distinguere le scatole di Perdomo. Con un occhio attento al design, ogni dettaglio è curato con precisione Vernici lucide, intarsi elaborati e incisioni raffinate trasformano le scatole in autentiche opere d'arte, aggiungendo un tocco di lusso e raffinatezza all'esperienza visiva dei fumatori.
In ogni scatola Perdomo si cela un'armonia di bellezza e funzionalità, un omaggio alla passione e all'eccellenza che contraddistinguono il marchio. Con un design accattivante e una qualità senza compromessi, le scatole di Perdomo sono un complemento perfetto per i sigari di alta classe, che invitano gli estimatori a gustare ogni momento con stile e raffinatezza
La nostra ultima tappa è la sala di degustazione, dove ho avuto l'opportunità di assaporare alcuni dei frutti del lavoro di Perdomo
La fiamma fa il suo balletto intorno alla punta, illuminando il tabacco e sprigionando un aroma così avvolgente che persino il naso fa la hola!
Quel primo tiro è come un abbraccio caloroso da un vecchio amico e, mentre il fumo danza nell'aria, è come se ogni boccata raccontasse una storia, una sinfonia di sapori che fa ballare le papille gustative. Mentre mi allontano dalla fabbrica di Perdomo Cigars, mi sento come un re travestito da turista. La passione di Nick Perdomo Jr. per la produzione di sigari è così contagiosa che potrebbe far ballare una statua! E, grazie a lui, ho afferrato un pezzetto di questa magia millenaria, che trasforma foglie umili in opere d'arte fumabili
In questo angolo segreto del Nicaragua ho scoperto un universo di sapori, profumi e abilità artigianali che sfidano l'immaginazione La produzione di sigari Perdomo è un esempio luminoso di come l'arte e il lavoro manuale possano diventare un cocktail esplosivo di bontà!
Ma ora sono veramente spaventato, domani mi attendono altre 35 ore di viaggio!
Le tre figure principali del mondo dei sigari
di Paul de Sury
Decano, Scuola di Management ed Economia, Università di Torino
Nel mondo delle passioni si possono distinguere tre figure Il consumatore che si avvicina ad un mondo, se ne appassiona e ne vuole godere Il collezionista che, al momento della passione, aggiunge quello della ricerca maniacale di possedere tutto Per lo speculatore, infine, il momento del piacere è ormai dimenticato perché l’obiettivo è l’accumulazione finalizzata alla rivendita. Personalmente mi identifico con il primo profilo. Compro sigari o bottiglie di vino per gustarmeli, non per rimirarli compiaciuto in cantina o nell’humidor. Lasciando perdere l’élite degli amatori storici che frequentano questi mondi dalla nascita, possiamo dire con approssimazione che la diffusione del gusto del bere alcolici inizia a diffondersi in Italia negli anni Sessanta con il trio Mario Soldati, Gianni Brera e Gino Veronelli, mentre per il fumo di qualità bisogna aspettare un altro quarto di secolo Per motivi anagrafici ho vissuto il primo in ritardo mentre sono stato investito in pieno dal secondo Facciamo due conti I libri di Molinari e Plenizio sono del 1998, quello di Bozzini dell’anno precedente La pubblicazione del Cigar Aficionado inizia circa 5 anni prima Io però ho iniziato a fumare nel 1970 quindi mi sono potuto godere dei prodotti eccezionali a prezzi ragionevoli Quanti ne ho conservati? Nessuno, me li sono fumati tutti Per vanità ho conservato qualche scatola personalizzata datami in premio e una cajita di Monarchs en tubo di H. Upmann della fine anni ’80 che fumo con Valerio Cornale una volta all’anno. Se avessi conservato i Davidoff e i Dunhill o i Cristales originali quanto varrebbero oggi? Non lo so e vista senti
Photo credit: Nicola Di Nunzio
Se avete comperato un Piaget trent’anni fa perché ve ne eravate innamorati, scoprirete che alle aste si rivalutano veramente solo i Rolex o i Patek Idem per il vino Il troisieme cru di Bordeaux che vi piaceva tanto quando avevate ancora i capelli lunghi, oggi non ha recuperato il prezzo d’acquisto rettificato per l’inflazione Per arricchirvi dovevate comperare Margaux o Latour Ai fini della redditività funzionano solo i marchi stranoti non quelli che piacciono di più a voi/noi
Photo credit: Nicola Di Nunzio
Resta infine il collezionismo. Personalmente non lo capisco però è una malattia che affligge molti miei amici. Ancora una volta il passato ci aiuta. Giunto a quarant’anni non avevo mai fumato un Belicoso di Sancho Panza ed era diventato un tarlo fisso. Li ho cercati senza successo per tutta Europa Niente da fare: non si trovavano Dopo dieci anni di sforzi mi sono imbattuto per caso in una scatola polverosa dimenticata anche dal titolare in una tabaccheria a Crans-Sur-Sierre Li ho subito fumati Poco più che discreti ma le mie aspettative alimentate dalla frustrazione erano troppo alte Cercare a tutti i costi un sigaro era un’impresa già allora, quando c ’ erano 23 marche e meno di duecento vitolas Oggi deve essere un incubo Il povero collezionista, smanioso di completare l’album delle figurine, deve fare i conti con una dozzina di new entries ogni anno fra ediciones speciales, regionales, non bastano tutti i soldi e il tempo del mondo per starci dietro. Lo stesso sta succedendo per i Toscani! Una volta al mese ne esce uno nuovo. Non rischiate di fare la fine di Imelda Marcos o di una nota influencer milanese oggi in disgrazia. Possedere cinquecento paia di scarpe o duecento borsette non serve a niente se non le usate mai. Soprattutto non ascoltate mai un saputello come me che predica bene e razzola malissimo I miei figli mi chiedono sempre: ma cosa te ne fai di tutte quelle camicie e scarpe?
Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno
Photo credit: Nicola Di Nunzio
Il Gold Medal, dalla sua nascita ai giorni nostri
Testo & Foto: Nicola Di Nunzio
Proseguendo il viaggio alla riscoperta di alcune produzioni molto interessanti ricercate dai collezionisti, in questo numero vi parlo della storia del Bolívar Gold Medal che, da poco meno di un anno, è nuovamente apparso sul mercato.
Il Bolívar Gold Medal era già in produzione nel periodo precedente alla Rivoluzione Nel corso delle ricerche effettuate sull’argomento, ho trovato sul sito di Cuban Cigar Website un catalogo chiamato “The Book of Bolívar – Walters & Co ” risalente agli anni ’30 In questo catalogo è presente anche il Bolívar Gold Medal e viene indicato che era confezionato in box da 10 sigari
Sono in possesso di un un box di Bolívar Gold Medal risalente al 1985
Il Gold Medal, vitola de galera Cervantes con le misure di 165 mm di largo per 42 di cepo, è posto all’interno di un box da 10 sigari, dove ogni sigaro si trova alloggiato in appositi spazi singoli separati tra loro., un confezionamento inusuale che avevo visto in precedenza solamente per i favolosi Altezas Reales di Cifuentes I sigari sono avvolti per due terzi circa da una lamina d'oro, che copre la testa del sigaro e viene chiusa dall’anilla Bolivar nella parte inferiore, lasciando parte del sigaro ed il piede scoperti
La produzione del Bolívar Gold Medal termina ufficialmente nel 1992
1985
Bolívar Gold Medal
Nel 2004 l’importatore tedesco 5th Avenue riuscì a far immettere sul proprio mercato una quantità molto limitata di questo sigaro, ma con un paio di novità
I sigari avevano le stesse caratteristiche dimensionali del passato, vitola de galera Cervantes con le misure di 165 mm per 42 di cepo, ma il packaging era cambiato, poichè non erano più presenti i divisori tra un sigaro e l’altro
I sigari sono sempre avvolti da una lamina d'oro, che lascia a vista solo il piede e la parte inferiore del sigaro ed è chiusa dall’anilla Bolivar, ma è anche presente per la prima volta un ’anilla supplementare, quella riservata al franchising de La Casa del Habano.
Questa produzione durò un paio di anni e i box, nonostante fossero dichiarati limitati, non vennero numerati
Bolívar Gold Medal 1985
Nel 2007, Habanos Sa annuncia il rilascio ufficiale del Bolívar Gold Medal LCDH; riservato quindi a tutti i negozi del franchising La Casa del Habano sparsi nel mondo
Il packaging ed i sigari non presentano modifiche rispetto all’edizione apparsa sul mercato tedesco in precedenza
Una piccola curiosità contraddistinse questa edizione Esattamente nel 2009, apparvero alcuni box in cui la lamina d’oro era differente rispetto alle precedenti uscite Fino ad allora la lamina dorata era liscia, mentre nel 2009 la lamina era differente, sempre dorata ma tutto il foglio riportava una texture “punzonata”
Questa produzione terminò ufficialmente nel 2011, anche se già nei due anni precedenti era molto difficile trovare dei box in vendita.
Dopo un lungo periodo di assenza che generò una frenetica caccia da parte dei collezionisti per queste produzioni, nel corso del XXIII Festival del Habano nel 2023 a Cuba, venne presentato Il Bolívar New Gold Medal
Il Bolívar New Gold Medal è sempre disponibile in esclusiva per i negozi LCDH La sua vitola de galera è stata invece modificata e ad oggi è un "Partagás 15" con le misure di 165 mm per 48 di cepo
Sebbene il cepo sia passato da 42 a 48, il sigaro ha mantenuto la stessa lunghezza del Gold Medal originale
Come per il suo illustre precedente, il sigaro si trova avvolto da una lamina d'oro, che copre la testa e parte del sigaro e viene ricoperta dall’anilla Bolívar e fissata nella parte inferiore dall’anilla rossa che identifica il franchising de La Casa del Habano La lamina d’oro presente in questa edizione ha una grande novità: sull’intera lamina è stampata in rilievo la scritta “Bolívar New Gold Medal”.
Bolívar New Gold Medal 2023
Bolívar Gold Medal 2009
Bolívar Gold Medal 2005
Bolívar Gold Medal 1985
Humidor La Escepción Non Plus Ultra
Visto il grande interesse intorno al mondo del vintage, soprattutto legato ai sigari ed alla memorabilia cubana, andiamo a scoprire produzioni molto rare se non uniche.
L’humidor di cui vi parlerò in questo numero l’ho scovato diversi anni fa, nel corso delle continue ricerche di articoli vintage da inserire nella mia collezione Si tratta di un humidor dedicato al famoso brand La Escepción, una marca che ha una storia lunghissima alle sue spalle e che, ad oggi, è molto ricercata tra i collezionisti, viste le ultime due produzioni presentate da Diadema SpA per il mercato italiano
Ammirando questa opera d’arte si nota la grande cura che è stata dedicata alla sua realizzazione e i materiali di primissimo livello usati
La forma dell’humidor è molto particolare, armoniosa, ondulata e sulla parte esterna del coperchio è impresso a fuoco lo storico marchio de La Escepción mentre, sulla parte frontale, è incisa la scritta “Non Plus Ultra”.
Una volta aperto, sulla parte interna del coperchio, è presente una stampa dove vi è impresso il logo del brand, con rilievi rivestiti in polvere dorata, finitura a quei tempi comune che rendeva queste opere d’arte esclusive e soprattutto, alla portata di pochi. Non sono a conoscenza di quali e quanti sigari fossero conservati in questo humidor, ma posso ipotizzare vi fossero circa 50 sigari dal formato Coronas
Visionando l’esterno l’humidor e più precisamente la base, non troviamo nessun marchio a fuoco, necessario all’identificazione, e quindi sicuramente risale a prima del 1920 Prima di concludere, è doveroso fare un accenno sulla storia del brand La Escepción La data in cui tutto ebbe inizio è il 1850, quando il catalano Don José Gener y Batet aprì una fabbrica di sigari a l’Havana e iniziò la produzione di una nuova marca, per l’appunto La Escepción (badate bene, non La Excepción, come si sarebbe dovuto scrivere in spagnolo).
Testo & Foto: Nicola Di Nunzio
Successivamente, negli anni ’60 José Gener, con i soldi guadagnati dalle vendite dei sigari, acquistò una nuova piantagione di tabacco chiamata “Hoyo de Monterrey”, sita nella famosa Vuelta Abajo ed esattamente a San Juan y Martínez. Solo nel 1865 venne registrato anche il marchio Hoyo De Monterrey, con la produzione effettuata al numero 7 di Calle Principe Alfonso, all’Havana.
Don José Gener era una persona dal carattere scontroso ed irascibile, basti pensare che, a quanto si narra, quando attribuì il nome alla marca La Escepción, un operaio gli fece notare l’errore di scrittura e fu buttato fuori dalla fabbrica senza sentire ragioni, non volle ascoltare neanche l’addetto alla registrazione dei marchi.
Dopo la morte di Don José, avvenuta in Spagna nel 1900, la famiglia si concentrò soprattutto sulla coltivazione della pianta da zucchero e sulle piantagioni di tabacco. Nel 1931 il brand Hoyo de Monterrey, assieme al brand La Escepción, furono venduti alla compagnia “Fernández Palicio y Ca, S en C, sita al numero 7 di Calle Máximo Gómez I sigari della marca La Escepción, essendo spariti (e contemporaneamente passati alla storia) dalla fine degli anni ’80, erano a disposizione solamente dei grandi collezionisti, ma nel 2011 Diadema SpA importatore e distributore unico di sigari Habanos in Italia, stravolse in senso positivo il mercato il mercato, in senso positivo, presentando la nuova edizione regionale riservata agli aficionados italiani, riesumando il brand La Escepción e proponendo un formato poco in uso, il Selectos Finos, e nel 2015 il Don José
Trinidad Robustos Extra 55° Aniversario
La Noche de Gala del XXIV Festival del Habano è stata dedicata al marchio Trinidad e, nel corso della serata, è stato presentato ufficialmente il Trinidad Robustos Extra 55° Aniversario
La marca Trinidad fu creata nel 1969, tre anni dopo la marca Cohiba e prese il nome dalla bellissima città che, nel 1986, è stata dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”
Il Robustos Extra non è una novità assoluta, in quanto fu immesso sul mercato per la prima volta nel 2003, per poi essere sospeso nel 2012. Venne nuovamente messo in produzione per essere inserito nel bellissimo Travel Humidor dedicato ai Duty Free y Travel Retail del 2020. Il packaging è un ’assoluta novità per il brand. Normalmente i sigari della marca Trinidad sono custoditi all’interno di Varnished Semi boîte nature mentre, per questa esclusiva release, i box saranno Luxury boîte nature
Infine i sigari presentano tre anille: la prima è la classica del brand, la seconda è un ’anilla commemorativa che riporta il logo del 55° Aniversario e infine, al piede del sigaro, è presente una terza anilla dorata creata appositamente per questa release
Testo di Nicola Di Nunzio
Degustazione
Il sigaro si presenta con una capa colorado, dai toni dorati, oleosa ed uniforme Al tatto il riempimento risulta regolare A crudo si percepiscono frutta matura e aromi tostati
Nel primo terzo si avvertono frutta matura ed aromi tostati, con una forza media
Nel secondo terzo il sigaro inizia ad evolvere e si avvertono note tostate, frutta matura, spezie dolci e aromi di pasticceria in prevalenza
Nel finale la forza risulta medio forte con una predominanza di aromi tostati, terra e spezie dolci.
Il sigaro presenta un ’ampia complessità aromatica, una continua evoluzione ed una lunga persistenza post fumata. Un sigaro per amatori, da fumare al pomeriggio in abbinamento ad un Rhum J. M. Terroir Volcanique.
Trinidad Robustos Extra
55° Aniversario
Paese: Cuba
Capa, Capote e Tripa: Cuba
Vitola de galera: Dobles
Misure: 155 mm per 50 RG
Punteggio: 93
Photo credit: Habanos S A
Photo credit: Habanos S A
Nel 2005 Diadema SpA, importatore e distributore esclusivo dei sigari Habanos per il mercato italiano introdusse una serie di sigari contraddistinti dalla seconda anilla "Edición Regional Italia", diventati nel tempo molto ricercati da tutti gli appassionati di sigari nel mondo
A quasi vent'anni di distanza, per questa esclusiva degustazione ho selezionato il Ramón Allones Selección Suprema, una delle due release rilasciate sul mercato italiano proprio nel 2005.
Il Ramón Allones Selección Suprema, creato nel 2005 per celebrare il 160º anniversario del marchio, fu prodotto in sole 500 scatole Slide lid box, ognuna contenente 25 sigari. La numerazione delle scatole non si presentava nel formato attuale (targhetta), ma il numero della scatola era stampato su un adesivo posizionato sul fondo
I sigari, oltre alla classica anilla del marchio, presentavano un ’anilla dedicata alle Edición Regional di colore rosso con bordi argentati e la scritta "Edición Regional" impressa Una curiosità legata a questa release è che, oltre alle 500 scatole pianificate, arrivarono da Cuba altre 15 scatole di Ramón Allones Selección Suprema Diadema numerò queste scatole impreviste stampando un'etichetta simile nei colori, ma con la numerazione scritta in numeri romani da I a XV
Ramón Allones Selección Suprema
Edición Regional Italia 2005
Paese: Cuba
Capa, Capote e Tripa: Cuba
Vitola de galera: Coronas Gordas
Misure: 143 mm per 46 RG
Punteggio: 92
Degustazione
Il sigaro si presenta con una capa colorado maduro, luminosa e dai toni ossi Al tatto risulta vellutata e la costruzione ottima, con un riempimento regolare A crudo si avvertono cuoio, terra e legno Nel primo terzo il sigaro si presenta con aromi di caffè, cuoio, terra e note tostate, con una forza media. La fumata prosegue su un registro aromatico dolce, con aromi tostati in prevalenza e si nota l’ingresso di note di cacao molto intense. Il finale è lungo, con aromi ben bilanciati di cuoio, cacao, terra, note tostate e spezie, con una forza medio-forte Nel complesso la fumata ha presentato una fine qualità aromatica e si è percepita una continua evoluzione Un sigaro che, nonostante i suoi quasi vent’anni di affinamento, continua a regalare forti emozioni Si consiglia di degustarlo al pomeriggio, in abbinamento ad un cocktail Manhattan, per il quale suggerisco una variante con il rum al posto del whisky
La produzione del vino passa dall’ascolto, il ruolo di Giotto Wine Listeners
di Erika Mantovan
Photo credit: Giotto Wine Listeners
Giornalista, Sommelier Collabora da anni con numerose riviste e Guide del settore nazionali e internazionali
Nel settore del vino, ma sono convinta anche in quello degli Spirits, il trend dei cosiddetti “naturali” ha sempre creato qualche acceso scambio di opinione tra gli appassionati, tra i degustatori più incalliti, sino ad influenzare poi gli aspetti commerciali per ristoratori ed enotecari La polemica nasce sulla qualità - soprattutto davanti a prodotti che, oggettivamente, buoni proprio non sono La musica cambia con quelle etichette che, pur rientrando in questa categoria, sono di ottima fattura Il problema - se così possiamo definirlo - nasce nella classificazione e il vuoto normativo: l’assenza di una definizione riconosciuta da un ente o un disciplinare di produzione che esplichi in maniera chiara che cosa si intende per “vino naturale”
Nato come rivoluzione, il movimento si è fatto strada sensibilizzando, prima che influenzando, le scelte di tutti: dai produttori ai consumatori finali O almeno di coloro che si sono chiesti se il vino naturale esiste e come si fa. Esiste. Nasce come reazione ai vini omologati e convenzionali ad opera di un gruppo di produttori francesi del Beaujolais negli anni Ottanta del secolo scorso allorquando iniziano a produrre vino senza ricorrere all’uso di lieviti selezionati e la chimica di sintesi con l’obiettivo di lasciare alla natura il racconto delle sue caratteristiche: dove nasce e in quali condizioni pedoclimatiche Vini frutto di una fermentazione spontanea del mosto avviata dai lieviti indigeni (presenti sulle bucce dell’uva)
Quindi, prendendo questo protocollo produttivo per valido - poco interventista - il vino è stato determinato come “naturale” In egual maniera possiamo tranquillamente asserire che è il vino, senza l’intervento umano, a non esistere Non siamo dunque di fronte a un paradosso ma ad una consuetudine dell’utilizzo del termine, “naturale”, spesso abusato, che ha abbracciato moltissime tipologie di vini. Il risultato è un po ’ di confusione anche per le stesse aziende vitivinicole, che però una realtà come Giotto Wine Listerners riesce a risolvere Un’attività a tutto tondo: consulenza enologica, viticola, laboratorio di analisi, formazione, ricerca e sviluppo Un approccio innovativo grazie alla capacità di accompagnare i clienti alle scelte agronomiche ed enologiche, e ad una visione manageriale attenta anche al controllo di gestione e quindi dei costi aziendali oltre che alle tendenze del mercato e alla comunicazione. “Credo che oggi giorno – racconta il fondatore Federico Giotto - non ci sia peggior fallimento per un ’azienda di quello di perseguire progetti di vini che non trovano sostenibilità economica, ambientale e sociale” Giotto affronta le sfide legate ai diversi tipi di vinificazione o alle problematiche connesse ai terreni e ai vigneti passando dall’ascolto di un territorio, di un vitigno e del produttore per restituirci unicità in ciascun progetto. Le migliori tecniche e studi al servizio della natura atti all’ottenimento di vin
Rhum J. M Single barrel 2001 selected by Sagna
Oggi vi parlo di un Rhum agricole entusiasmante, degustato in occasione del Sagna Day che si è svolto nei primi giorni di aprile presso l’incantevole Forte di Bard, alle porte della Valle d’Aosta
Sto parlando di JM Single barrel selected by Sagna, una Limited Edition commercializzata in Italia, in esclusiva, da Sagna SpA Una produzione unica, in tiratura limitata – appena 340 bottiglie – imbottigliato alla fonte, presso le cantine dell’azienda situata nel cuore dei Caraibi Più precisamente a nord-est dell'isola della Martinica (territorio francese), tra i fiumi Roches e Macouba, ai piedi del Monte Pelée in un ambiente ricco di biodiversità Tra le peculiarità dell’azienda c’è anche la presenza dei campi di canna da zucchero nelle immediate vicinanze della distilleria in una superficie che si sviluppa in oltre 300 ettari.
Testo: Nicola Di Nunzio
Photo credit: Sagna S p A
Questo Très vieux ha subito un invecchiamento di 22 anni in botte di rovere americana (quercus alba) ed è stato selezionato ancora una volta da Leonardo Sagna, direttore amministrativo nonché 4° generazione della società di famiglia, con la supervisione di Karine Lassalle, Cellar Master JM
Si parla di un “invecchiamento tropicale” che consente al Rhum J.M Single Barrel 2001 di evolvere e sviluppare la sua complessità. Karine racconta che la parte degli angeli, l’evaporazione che avviene durante l’invecchiamento, rappresenta il 60\70% circa Se JM in passato ci avevano già colpito con il JM Multimillesimato (2002-2007-2009) con il 2001 si supera proponendo un agricole elegante, intrigante e coinvolgente
Rhum J. M Single barrel 2001
selected by Sagna
Aged: 22 anni
Distillazione: Ottobre 2001
Data Imbottigliamento: 05/07/2023
Numero di bottiglie: 340
ABV: 40%
Una rara produzione di J M, che dopo il suo lungo periodo di affinamento, non subisce nessuna ulteriore diluizione con acqua, ma viene imbottigliato alla gradazione di botte di 40 abv (brut de fùt).
La lenta maturazione ed il processo di creazione della cuvée rendono questo Rhum J M Single Barrel 2001 un prodotto eccezionale, raro ed ormai introvabile Imbottigliato il 05/07/2023
Biografia
www.nicoladinunzio.it io@nicoladinunzio.it
Nicola Di Nunzio, giornalista, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubana dagli anni 2000, attualmente scrive per le riviste Cigar Journal (di cui è il referente per l’Italia), Club Amici del TOSCANO®, LiveIn, Sigari!, James Magazine e collabora con Mr Dee Still
Nel giugno 2022 crea Perfecto, una fanzine online trimestrale in cui sono raccolti gli articoli di maggiore rilevanza e interesse secondo quanto riscontrato dai lettori del blog
Nel gennaio 2023 crea Perfecto Magazine, una pubblicazione periodica sulla cultura del fumo lento, del vintage, delle degustazioni, degli spirits e molto altro
Sulla rivista Cigar Journal cura una rubrica dedicata alle produzioni e al collezionismo di sigari Habanos e una incentrata sulla memorabilia cubana.
Sulla rivista James Magazine gestisce rubriche dedicate agli Spirits e ai sigari
È Catadores di primo livello e diplomato Academia Habanos “Curso Junior”. Socio del Puromotivo Torino Cigar Club dalla sua fondazione, è stato Presidente da gennaio 2019 a settembre 2023 e ad oggi è Presidente Onorario.
È responsabile dal 2022 dell'Ufficio Stampa dell'Encuentro Amigos de Partagás (dal 2023 divenuto Festival Amigos de Partagás)
È stato Commissario Regionale per la guida 2023 Spirito Autoctono. Ha fatto parte anche della redazione Web della guida, dove ha curato una rubrica dedicata agli abbinamenti di sigari e spirits da maggio 2022 a giugno 2023.
È stato Giudice al Mix Contest Italy Tour Special Edition Torino 2022 Dal 2011 al 2022 ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Cigar Club Association. Dal 2014 al 2019 e nel 2022 ha ricoperto il ruolo di coordinatore della rivista Sigari! Dal 2016 al 2018 ha curato il blog ed i social di Cigar Must Dal 2015 al 2022 è stato Responsabile del Panel della CCA, dal 2018 al 2020 è stato Responsabile della Rubrica Corsi della CCA e dal 2020 al 2022 è stato Vice Presidente della CCA Ha ricoperto il ruolo di Panelist all’interno di Cigar Sense Inc. dal 2014 al 2021
Ha ricevuto nel 2015 il premio “Massimo De Giovanni Uomo CCA 2014” e nel 2023 il premio “Massimo De Giovanni Uomo CCA 2022”.
Nel 2021 ha ricevuto il premio “Amigos de Partagás en Italia”
Ha collaborato con le riviste Barche, Galileus Emozioni e Orologi e Civiltà del Bere, Spirito Autoctono e Stilemaschile.