Monaco: palcoscenico MICE e sogno mediterraneo che ispira emozioni
22 UNA ITALIAN HOSPITALITY
Turismo congressuale: UNA Italian Hospitality è di casa a Bologna
35RUSSOTTI
GESTIONIHOTELS
Riapertura Milan Marriott Hotel
39 TOCQ HOTEL
Il rifugio urbano per chi lavora tra i grattacieli di Milano
04 EMA 2025 I premiati agliEuropean MissionAwards di Arianna Festa
08PROFESSIONE TRAVELMANAGER
Alteryx, i viaggi d’affari in tutto ilmondo di Andrea Barbieri Carones
10SOSTENIBILITÀ
Turismo europeo: costruire ilcambiamento, passo dopo passo di Rosemarie Caglia
16 SPECIALE TERME&SPA Terme&Spa, risorse per il wellbeing eilMice di Clara Bini
23TMC
Mobilità allargata di Luigi Barni
24 SPECIALE OLIMPIADI
Milano Cortina 2026 fa crescere l’incoming di Clara Bini
26MICE
Oltre in meeting di Annamaria Gigante
28 FOCUS TRAVEL MANAGEMENT
Esortazioni e novità daAmburgo a cura della Redazione edi O.M. Fumagalli
36EVENTI
Efficienza e sicurezza nella mobilità aziendale, l’evento aFiumicino di Andrea Barbieri Carones
40DESTINAZIONI
Cannes, eventi di lusso in riva al mare di Roberta F. Nicosia
Editoriale di O.M. Fumagalli
One season, one vision
Ècome tradizione la stagione che porta all’inverno, quella che vede chiudere con soddisfazione i nostri eventi annuali, tra gli ultimi uno Workshop a Roma e gli ambiti EMA, che a Milano hanno esteso la portata degli IMA di primavera su una scala europea.
E in proposito di valore europeo, è questa anche la stagione che ci fa andare, come negli ultimi tre anni, in nord Europa, per la “mega conference” sul Business Travel. Questa volta però, con dei dubbi importanti per il travel managment aziendale di tutto il Vecchio Continente: non si tratta più di inseguire una sostenibilità che è molto meno facile nei risultati effettivi, rispetto alle premesse.
O di scegliere bene quali dei molti servizi spinti da tecnologia digitale e intelligenza artificiale, possano davvero fare risparmiare tempo e denaro, personalizzando le trasferte aziendali, gli eventi, senza ledere sicurezza o privacy. Si tratta di avere una concreta visione, che guidi scelte e posizionamenti di risorse. Una visione su quello che accade e accadrà, su quello che si può fare in funzione di cambiamenti inattesi solo poco tempo
addietro, a livello politico e industriale. Purtroppo gli spostamenti di lavoro che alimentano il nostro business e anticipano le tendenze d’intere economie, dopo essere stati perturbati da pandemia e altri fattori congiunturali, sono ora vittima di azioni di guerra, soprattutto commerciale, che non lasciano ben sperare come in passato, l’Europa. Quello che è peggio, non lasciano delle certezze per pianificare ed è proprio qui, che la fine azione di abili travel manager, in mezzo ai paletti della propria attività e agli orizzonti teorizzabili, può fare la differenza. Come l’hanno fatta, a oggi, quelli che hanno vinto premi Mission Awards 2025 e non solo loro, ovviamente. Ma “l’aria che abbiamo respirato” ad Amburgo, con tono comunque propositivo, è questa. Con un po’ di critica, costruttiva, verso chi deve evolvere delle regole capaci di aiutare i viaggi d’affari. In particolare nel modo dei trasporti e per quell’inter-modalità non sempre facile, da fruire con efficienza.
In questo numero di Mission, tanti contributi dei nostri autori che raccontano esperienze e propongono soluzioni, al mondo travel. Con approfondimenti non solo sulla più grande conferenza della mobilità aziendale in Europa, ma anche sulle Olimpiadi Milano Cortina, sul mondo di Terme&spa per il MICE, su una destinazione fascinosa come Cannes. E poi la sempre verde sostenibilità da perseguire, interviste e indicazioni dei molti fornitori, di strutture o servizi, nuove regole. Con infine i suggerimenti, per inserire nei viaggi di lavoro anche quelli quelli di carta (una buona lettura) o di arte (una mostra interessante).
We make travel to your measure
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I premiati agli European Mission Awards di Milano
I premiati agli European Mission Awards di Milano
La quarta edizione degli European Mission Awards torna a Milano, per celebrare l’eccellenza nelBusiness Travel
di Arianna Festa
Gli European Mission Awards (EMA) sono tornati a Milano per la loro quarta edizione , confermandosi come uno degli appuntamenti più prestigiosi nel settore del business travel . L’evento, organizzato da Newsteca , si è svolto martedì 14 ottobre 2025 , dalle 18:00 alle 23:00, nella cornice storica e suggestiva de I Chiostri di San Barnaba , tra le location più eleganti della città meneghina. Fin dalla loro nascita, gli EMA rap-
presentano un punto di riferimento nel calendario europeo del business travel: una piattaforma unica dedicata al riconoscimento dei professionisti, delle aziende e delle organizzazioni che si distinguono per innovazione, creatività e leadership nel plasmare il futuro della mobilità aziendale.
Dalle compagnie aeree alle catene alberghiere, dalle travel management company ai fornitori di servizi di mobilità e alle tecnologie di viaggio, gli EMA continuano a valorizzare i protagonisti più influenti del settore, premiando le iniziative che stanno ridefinendo efficienza, sostenibilità e qualità dell’esperienza del viaggiatore su scala globale.
L’edizione 2025 si è svolta in un momento di profonda trasformazione del business travel, guidato da nuove priorità come digitalizzazione, sostenibilità, inclusione e benessere dei dipendenti. Con questi premi, Newsteca ha ribadito l’importanza di condividere le best practice e favorire la collaborazione tra fornitori e corporate buyer a livello europeo.
La serata di gala, condotta da Federica Lizzola, ha offerto un ele-
gante welcome cocktail, una cena e la cerimonia di premiazione, durante la quale sono stati consegnati sedici riconoscimenti in diverse categorie, oltre a una menzione speciale della casa editrice Newsteca. Il programma ha previsto anche momenti di networking e interazione, come un quiz live e un brindisi finale con ospiti, partner e membri della giuria.
Proprio la giuria , composta da esperti e rappresentanti di importanti aziende internazionali, ha premiato le realtà che più hanno contribuito alla trasformazione del settore quest’anno, attraverso innovazione, sostenibilità ed eccellenza del servizio
Tra i partner dell’edizione 2025, figurano Delta Air Lines e la GBTA – Global Business Travel Association, da sempre sostenitori dell’evento e dell’impegno del settore verso crescita professionale, collaborazione e leadership
Nel cuore di Milano, gli European Mission Awards 2025 hanno ancora una volta celebrato talento, innovazione e visione, riaffermando il loro ruolo tra i principali eventi europei dedicati al corporate travel l
Tutti i vincitori di EMA 2025
TRASPORTO AEREO
• Migliore compagnia aerea per viaggiatori business – Lungo raggio: Lufthansa Group
OSPITALITÀ
• Migliore catena alberghiera dell’anno per viaggiatori business: Meliá Hotels International
• Miglior business hotel per viaggiatori business: NH Collection Milano Touring
• Migliore location per meeting ed eventi: Torre Melina, a Gran Meliá Hotel + Palau de Congressos de Catalunya (Meliá Hotels International)
• Menzione speciale: Sheraton Milano San Siro
TRASPORTO TERRESTRE
• Miglior servizio di chauffeur: Blacklane
TRAVEL PROVIDERS
• Migliore Travel Management Company: CTICisalpina Tours International
• Miglior call centre/BTC: IAG7 Viajes
• Miglior servizio di account management: BCDTravel
TECNOLOGIE DI VIAGGIO
• Migliori soluzioni tecnologiche per la gestione deiviaggi business: TripStax Analytics
IMPATTO SOCIALE DEL TRAVEL
• Migliore iniziativa di sostenibilità nel travel: BCDTravel
• Migliore iniziativa di inclusione nel travel: JuanBlanco Angulo (Indra) e Ana Olbés León (FCC)
• Migliore iniziativa per il benessere dei viaggiatori: Falkensteiner Spa Resort Mariánské Láznˇe
QR Code: online, sulsito ufficiale di EMA, la fotogallery completa dellaserata
THE 2025 WINNERS
I partner dell’evento 2025 UNDER THE PATRONAGE OF PARTNER
Alteryx, i viaggi d’affari in tutto il mondo
Anisa Kabura segue il settore del business travel di una software company presente in tutto il mondo, con una forza lavoro di circa 2.000 persone suddivise in team regionali
di Andrea Barbieri Carones
Alteryx è una software company e piattaforma per l’analisi dei dati nata in California nel 1997, con il nome di SRC. Anno dopo anno, l’azienda si è ingrandita fino ad avere una presenza capillare in tutto il mondo. Un sistema interconnesso dove i collaboratori spesso lavorano da re-
moto ma ogni tanto, come è normale, viaggiano e incontrano partner, colleghi e clienti.
Con circa 2.000 collaboratori sempre “sul pezzo”, Alteryx gestisce numerosi spostamenti di lavoro, gestiti da livello mondiale dal travel manager Anisa Kabura. Anisa, ci spieghi in breve le sue attività e qual è il suo background professionale.
«Sono la global travel and expense manager di Alteryx. Mi occupo della supervisione delle nostre attività di viaggio e gestione delle spese aziendali a livello mondiale. Sono entrata in azienda dopo aver lavorato come consulente di viaggio, dove ho sviluppato una profonda conoscenza della gestione dei fornitori, del coinvolgimento dei viaggiatori e delle complessità operative del business travel. Nel corso degli anni, sono passata dal coordinamento di itinerari alla progettazione di strategie di viaggio basate sui dati, sfruttando tecnologia, policy e ana-
lisi per creare programmi efficienti e incentrati sui viaggiatori. La mia passione risiede nel trasformare i viaggi aziendali in un’esperienza fluida, sostenibile e stimolante per la nostra forza lavoro globale». Quanti viaggi di lavoro organizza la vostra azienda ogni anno? «Alteryx gestisce diverse migliaia di viaggi di lavoro ogni anno, a dimostrazione della crescita dinamica e della presenza globale dell’azienda. I viaggi svolgono un ruolo fondamentale nel favorire la collaborazione, l’innovazione e la connessione tra i nostri team regionali e i nostri partner in tutto il mondo». Quali sono le principali destinazioni e quanti dipendenti viaggiano in media? Qual è la forza lavoro totale?
«I nostri principali itinerari di viaggio sono all’interno degli Stati Uniti, seguiti da spostamenti significativi in tutta l’area EMEA. Circa il 40% dei nostri viaggi d’affari totali avviene nella regione APAC, dove i
nostri team continuano a espandersi. Alteryx ha una forza lavoro di circa 2.000 dipendenti, con un mix diversificato di funzioni, dove alcuni viaggiano regolarmente per il coinvolgimento dei clienti, la formazione e gli eventi di settore». Quali tecnologie utilizzate per gestire i viaggi d’affari?
«In Alteryx, combiniamo la potenza di Egencia per la gestione dei viaggi e di SAP Concur per l’automazione delle spese, creando un’esperienza semplificata e connessa, dalla prenotazione alla riconciliazione. Il nostro ecosistema tecnologico ci consente di monitorare le spese, monitorare la conformità e fornire informazioni fruibili tramite analisi. Questo approccio integrato non solo ha migliorato l’efficienza, ma ha anche migliorato l’esperienza dei viaggiatori, offrendo strumenti selfservice intuitivi e visibilità in tempo reale».
Avete politiche aziendali specifiche in materia di viaggi d’affari?
«Sì, la nostra politica relativa ai viaggi di lavoro si basa su tre principi guida: sicurezza, sostenibilità e spesa intelligente. Incoraggiamo i dipendenti a prenotare tramite canali approvati, ad allinearsi con i fornitori preferiti e a fare scelte che riflettano sia la consapevolezza dei costi che la responsabilità ambientale. Anche la flessibilità e il benes-
sere dei dipendenti sono centrali nella nostra politica. Il nostro obiettivo è quello di dare a chi parte l’autonomia necessaria per prendere decisioni intelligenti, mantenendo standard coerenti in tutta l’azienda».
Come calcolate le emissioni?
«Misuriamo e monitoriamo le nostre emissioni di CO2 attraverso dati aggregati provenienti dalle nostre piattaforme di viaggio e gestione delle spese, sfruttando parametri di sostenibilità forniti dai fornitori e fattori di conversione standard del
Approccio all’Intelligenza Artificiale
La scorsa primavera Alteryx ha presentato la propria visione per risolvere uno dei maggiori ostacoli al successo della AI aziendale: la mancanza di dati accurati.
Secondo uno studio, le imprese stanno ritardando a introdurre l’intelligenza artificiale a causa di problemi di qualità dei dati. Per questo motivo, entro il 2026 abbandoneranno il 60% dei progetti in tal senso. «Per decenni, le aziende hanno creato ingenti risorse di dati da utilizzare nelle applicazioni aziendali» ha affermato il Ceo Alteryx, Andy MacMillan. «Oggi, questi dati sono il carburante che alimenterà gli strumenti di intelligenza artificiale. Tuttavia, ciò non può avvenire senza dati puliti e accurati. Ecco perché Alteryx sta raddoppiando gli sforzi per trasformare Alteryx One nell’AI Data Clearinghouse per le aziende. Stiamo consentendo alle imprese di avere le risorse necessarie per preparare i propri dati all’intelligenza artificiale».
settore, come quelli di Defra e Icao. Questo ci consente di valutare accuratamente il nostro impatto ambientale, di rendicontare i progressi verso gli obiettivi di sostenibilità e di identificare opportunità per compensare o ridurre l’impatto, in particolare attraverso percorsi ottimizzati, collaborazione virtuale e partner ecologici preferiti». l
Anisa Kabura, Alteryx
Turismo europeo: costruire il cambiamento, passo dopo passo
Turismo europeo: costruire il cambiamento, passo dopo passo
Nel cuore dell’agenda europea per la sostenibilità cresce una consapevolezza sempre più solida: la trasformazione del turismo richiede strumenti nuovi, uno sguardo lungo e una regia diffusa. A tre anni dalla pubblicazione del Transition Pathway for Tourism, la Commissione europea ha diffuso il secondo rapporto di monitoraggio. Il documento raccoglie risultati, impegni, limiti emersi lungo il percorso, e prepara il terreno per la nuova strategia europea prevista già da quest’anno
di Rosemarie
Caglia
Il turismo occupa uno spazio sempre più importante nel modo in cui immaginiamo il futuro dell’Europa. Si rivela una leva concreta per accompagnare la transizione ecologica, rafforzare la rete digitale e tenere insieme territori che, per storia e geografia, si muovono con ritmi diversi. Osservando le azioni in corso, si ha la sensazione di un settore vivo, attraversato da energie diverse, fatto di iniziative locali, sperimentazioni dal basso, alleanze tra soggetti che prima si parlavano poco. Ma dietro ogni progetto ci sono volti, contesti, storie. Amministratori che decidono di puntare su una mobilità più pulita, operatori che riorganizzano l’offerta con attenzione al territorio, giovani che tornano
nei borghi con nuove idee. E ogni scelta lascia un segno e contribuisce a un paesaggio in trasformazione. Pubbliche amministrazioni, imprese turistiche, reti civiche, professionisti e viaggiatori si ritrovano parte dello stesso processo. Dentro questo mosaico in divenire, il turismo non fa da cornice: diventa trama. Traccia connessioni, genera possibilità, rafforza legami. Ed è proprio in questo intreccio che si gioca una parte essenziale del progetto europeo nei prossimi anni.
Il cammino finora
Il Transition Pathway ha avviato un processo di co-progettazione che ha coinvolto centinaia di attori in tutta Europa. A oggi, sono stati raccolti 529 impegni concreti da 240 orga-
nizzazioni in 36 paesi, con una netta prevalenza di azioni legate alla sostenibilità ambientale. Destinazioni, consorzi turistici, enti pubblici e realtà del terzo settore hanno sviluppato progetti pilota, piani locali, campagne di sensibilizzazione, strumenti digitali.
Molte delle esperienze raccolte sulla piattaforma ufficiale della Commissione rappresentano modelli replicabili, capaci di adattarsi a territori diversi e di attivare dinamiche trasformative concrete. Iniziative come CopenPay, lanciata a Copenaghen, propongono un approccio innovativo alla sostenibilità turistica: i visitatori vengono invitati a compiere azioni virtuose – come utilizzare la bicicletta, partecipare a pulizie ambientali o ridurre il con-
orari di visita, flussi di affollamento e disponibilità di servizi. Il sistema incentiva l’uso di mezzi sostenibili, distribuisce i flussi nelle fasce ora-
rie meno congestionate e facilita la scoperta di aree meno battute. In questo caso, la tecnologia non accelera i movimenti ma li armonizza,
sumo di plastica – e ricevono in cambio l’accesso gratuito a eventi culturali, musei o attività locali. Questo tipo di meccanismo premiante favorisce una nuova forma di ingaggio tra città e visitatore, fondato sulla corresponsabilità e sul riconoscimento. Il turismo viene così interpretato come relazione attiva tra chi arriva e chi accoglie, e non come semplice consumo di spazio.
Esperienze altrettanto significative si osservano in contesti molto diversi. In Catalogna, le autorità regionali hanno investito in un sistema digitale di gestione integrata della mobilità turistica. L’applicazione sviluppata consente ai viaggiatori di pianificare gli spostamenti combinando trasporto pubblico,
Sopra Croazia. Inbasso Estonia
migliorando la vivibilità per tutti. Il principio guida è quello di rendere visibile il tempo del territorio, e non solo quello del viaggiatore. Un approccio simile è stato adottato in Croazia, dove diverse municipalità hanno avviato sistemi digitali per monitorare in tempo reale i movimenti turistici e regolare gli affitti brevi. L’obiettivo è garantire un equilibrio tra accoglienza e abitabilità, tra sviluppo economico e qualità della vita per i residenti. In alcune zone costiere, i dati raccolti vengono utilizzati per tarare i servizi pubblici in base alla densità dei visitatori, evitando sovraccarichi nei periodi critici e migliorando la programmazione stagionale. La dimensione tecnologica, in questi casi, è sempre al servizio di una visione territoriale fondata su equilibrio e prevenzione, piuttosto che su promozione indiscriminata.
In altre regioni d’Europa si sono sviluppate soluzioni ibride, che intrecciano sostenibilità, cultura e accessibilità. A Tartu , in Estonia, è stato realizzato un progetto che utilizza realtà aumentata e storytelling urbano per proporre esperienze immersive a basso impatto. I visitatori camminano attraverso la città seguendo percorsi tematici che raccontano la storia ambientale del luogo, con un coinvolgimento diretto dei cittadini. L’esperienza turistica diventa così anche un esercizio di consapevolezza, un invito a osservare in modo attivo e rispettoso lo spazio attraversato.
In Austria , la regione della Stiria ha promosso una card turistica che integra mobilità dolce, servizi culturali e itinerari naturalistici. Il progetto si fonda su un’alleanza tra enti pubblici, operatori privati, istituzioni culturali e comunità locali. Il
visitatore può accedere a un sistema integrato che offre trasporti sostenibili, ingressi a musei, percorsi ciclabili e attività locali, rafforzando l’identità della destinazione e la coerenza dell’esperienza. L’approccio sistemico e intersettoriale consente di superare la logica a silos, generando valore condiviso tra gli attori coinvolti.
Anche in aree a forte pressione turistica, come le Isole Canarie, emergono tentativi di riorganizzare l’offerta attraverso strategie basate sulla destagionalizzazione e sulla redistribuzione dei flussi. L’uso dei dati in tempo reale, combinato con sistemi predittivi e informazione personalizzata, permette di orientare i visitatori verso mete meno affollate, periodi alternativi e attività coerenti con gli obiettivi ambientali delle isole. Qui, la transizione prende forma attraverso il lavoro continuo di
Le dimensioni della transizione turistica europea
AMBITO
Transizione ecologica
Digitalizzazione
Coesione territoriale
Inclusione sociale
Governance partecipata
OBIETTIVO PRINCIPALEESEMPI DI AZIONI CONCRETE
Ridurre l’impatto ambientale del turismo
Migliorare la gestione dati e servizi
Coinvolgere aree rurali, periferiche, interne
Rendere il turismo accessibile, equo, legato alle comunità
Attivare processi decisionali condivisi e multilivello
mediazione tra attrattività globale e sostenibilità locale.
Tutte queste esperienze, pur diverse tra loro, condividono alcuni elementi chiave : l’attenzione all’equilibrio tra visitatori e abitanti, l’uso mirato della tecnologia come infrastruttura relazionale, la centralità della conoscenza del territorio come risorsa strategica Sono esempi che non si limitano a correggere le distorsioni del turismo di massa, ma propongono nuovi modi di pensare e costruire l’esperienza turistica come processo di coabitazione e cura. Ogni iniziativa attivata è un tassello di una cultura europea del turismo che si fonda sul rispetto, sulla lentezza, sull’intelligenza distribuita dei luoghi
Distanze che contano
Le differenze tra le regioni europee si vedono già dalle basi di partenza. In certi territori esistono strutture solide, uffici tecnici attrezzati, operatori formati, e una buona capacità di usare le opportunità europee come leva per far crescere il sistema turistico locale. In questi contesti,
• CopenPay a Copenaghen
• Gestione flussi nelle Canarie
• App integrata in Catalogna
• Tourism Data Space europeo
• Reti locali in Stiria e Tartu
• Progetti comunitari in Grecia eCroazia
• Offerta culturale diffusa
• Progetti con stakeholder locali
• Piattaforma Together for EU Tourism
• 529 impegni da 240 organizzazioni
attivare progetti sostenibili o sperimentare soluzioni digitali risulta più semplice, perché le condizioni organizzative ci sono, e perché esistono già reti attive tra pubblico e privato.
Altrove il contesto è diverso. Il turismo si regge spesso sull’iniziativa di pochi, le competenze sono distribuite in modo irregolare e gli strumenti per progettare, raccogliere
SFIDE ATTUALI
Monitoraggio ambientale ancora frammentato
Accesso limitato a tecnologie
Competenze digitali diseguali
PMI in difficoltà
Mancanza di capacità progettuale
Supporto tecnico insufficiente
Riconoscimento del lavoro invisibile
Disomogeneità nei servizi
Assenza di sistemi stabili di valutazione
Necessità di regie territoriali
dati o collaborare faticano a prendere forma. Il tempo necessario per mettere in moto un cambiamento è più lungo, e ogni passo avanti richiede sforzo, adattamento, creatività. Eppure, anche in questi luoghi si stanno accendendo piccole sperimentazioni, nuove alleanze, percorsi che meritano attenzione. Le piccole imprese giocano un ruolo fondamentale. Nelle città d’arte
come nei paesi più remoti, sono loro a tenere in piedi l’accoglienza quotidiana: alberghi a conduzione familiare, guide locali, ristoranti, cooperative culturali. Hanno margini stretti e risorse limitate, ma portano dentro la loro attività un sapere pratico prezioso. Quando trovano strumenti adatti, consulenze mirate e visioni inclusive, riescono a trasformare anche i contesti più fragili in esempi di innovazione vera. Le distanze, quindi, contano Contano nei bilanci dei comuni, nelle capacità digitali degli uffici turismo, nei tempi con cui le idee si trasformano in azione. Per questo servono percorsi flessibili, pensati per accompagnare territori diversi senza imporre modelli unici.
In attesa della strategia
Tutti questi elementi confluiranno nella nuova Strategia europea per il turismo sostenibile, attesa entro la fine del 2025. Il documento aggiornerà obiettivi e strumenti, definendo le priorità per il medio periodo. La sua costruzione passa attraverso una consultazione pubblica e un confronto con esperti, reti territoriali e stakeholder europei. Nel frattempo, la Commissione prosegue il lavoro attraverso spazi di scambio come Together for EU
Tourism , investimenti nel Tourism Data Space , e aggiornamenti normativi su trasporti, ospitalità, economia circolare.
Una sfida culturale primache tecnica
Il cambiamento inizia a farsi strada quando le persone lo capiscono, quando riescono a raccontarselo tra colleghi, tra vicini, tra generazioni. Ogni trasformazione prende corpo nei gesti quotidiani: nel modo in cui si accoglie un ospite, si tiene aperta una bottega, si cura un sentiero. Le politiche funzionano davvero quan-
do entrano in dialogo con questa realtà viva, fatta di lavoro concreto, relazioni locali, conoscenza del territorio che passa per esperienza, e non solo per strategia.
E il turismo, da questo punto di vista, ha qualcosa di speciale: costruisce connessioni. Aiuta a dare valore a ciò che già esiste: un paesaggio, una tradizione, un modo di stare insieme. Ogni volta che funziona bene, il turismo rafforza legami, genera attenzione, moltiplica le storie. Ci ricorda che i luoghi hanno bisogno di cura, ma anche di sguardi nuovi.
L’Europa ha la possibilità di usare il turismo proprio così e lo fa ogni volta che sostiene una cooperativa di giovani, un piccolo museo di comunità, una rete di percorsi condivisi. Ed è da queste esperienze, piccole o grandi che siano, che nasce il racconto di un continente che cambia restando vicino ai suoi luoghi. Il 2025 segna, quindi, un momento importante . Le decisioni che verranno orienteranno gli strumenti, i criteri, le priorità. La direzione già tracciata chiede ora coerenza, ascolto, visione a più livelli. Perché, lo sappiamo bene, il turismo è lo specchio della società, e oggi può diventare anche uno spazio in cui si progetta un futuro più giusto, più vicino alle persone. l
Principato di Monaco
Monaco: palcoscenico MICE e sogno mediterraneo che ispira emozioni
Nel cuore del Mediterraneo, il Principato di Monaco non è soltanto teatro di congressi e meeting di alto profilo: è un’esperienza completa in cui charme e innovazione si intrecciano con l’efficienza delle grandi destinazioni business. Oggi Monaco si propone come hub MICE all’avanguardia, capace di unire sogno ed eleganza con tecnologia e sostenibilità.
Infrastrutture e vocazione congressuale
Fulcro dell’offerta è il Grimaldi Forum Monaco, con spazi modulari ideali per congressi, conferenze, cene di gala e fiere internazionali. Nel 2025 ha ricevuto il Gold Award for Best International Congress Center agli M&IT Awards, confermando il suo ruolo di riferimento nel turismo d’affari.
A completare l’ecosistema, il One Monte-Carlo Conference Centre, elegante e funzionale, offre sale modulari, una plenaria Art Déco e spazi certificati Green Globe / BREEAM, perfetti per eventi serali e congressi di ogni dimensione. Accanto a queste strutture iconiche, il Sea Club al Le Méridien Beach Plaza propone quasi 2.000 m 2 di spazi flessibili con vista mare, ideali per incentive ed eventi più intimi.
Innovazione, ospitalità e nuove tendenze
Monaco vive un momento di forte dinamismo, arricchendo la propria offerta con nuovi concept, esperienze lifestyle e strutture rinnovate. Gli hotel del Principato investono costantemente in progetti di restyling per offrire servizi sempre più esclusivi e sostenibili. Anche la scena culturale e di intrattenimento evolve, offrendo nuove opportunità per combinare business e piacere in contesti unici. Tra le novità urbanistiche spicca Mareterra, il quartiere ecosostenibile monegasco: un insieme armonioso di residenze di design, spazi pubblici, aree verdi e l’ampliamento del Grimaldi Forum. Un progetto che riflette la visione green e innovativa del Principato.
Cultura e grandi eventi
Monaco è anche cultura, spettacolo e passione. Dal Festival Internazionale del Circo al MonteCarlo Jazz Festival, fino al celebre Grand Prix de Monaco, il calendario monegasco è un susseguirsi di appuntamenti emozionanti e prestigiosi. Il Museo Oceanografico , sospeso sulla scogliera, ospita la mostra Mediterranean 2050, privatizzabile per eventi esclusivi: esempio di come Monaco sappia fondere scienza, cultura e bellezza naturale.
Digital & Servizi
Dal 2025 il sito Visit Monaco offre un’esperienza rinnovata: il nuovo venue finder consente di selezionare location e servizi in pochi clic, mentre le guide dedicate al turismo responsabile ispirano e supportano l’organizzazione di ogni evento.
Il valore della partnership
Organizzare un evento a Monaco significa contare su un supporto esperto e dedicato. Il Convention Bureau del Principato, insieme ad Hopscotch Tourism, accompagna gli organizzatori in ogni fase, offrendo consulenza personalizzata, contatti diretti e soluzioni su misura per il successo di ogni iniziativa.
Terme&Spa, risorse per il wellbeing e il Mice
Per l’83,4% dei dipendenti è una priorità che il lavoro contribuisca al proprio benessere olistico e l’adozione di una strategia di Corporate Wellbeing può portare a un incremento del 20% di produttività. Ecco perché gli eventi aziendali alle terme e in strutture con spa sono il nuovo trend
di Clara Bini
Lo stress e la stanchezza minacciano il benessere dei dipendenti e la loro produttività e le terme, così come le spa, sono una soluzione efficace per ricaricare le energie e promuovere un equilibrio psico-fisico duraturo. E infatti sempre più aziende, riconoscendo il valore del benessere del proprio personale, scelgono le oasi termali e gli hotel con spa come location ideale per i propri eventi aziendali, soprattutto in ottica incentive.
Rigenerare corpo e mente per una maggiore efficienza
L’ambiente termale, con le sue ac-
que ricche di minerali, è un rifugio di rigenerazione: i bagni in acqua termale favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione e alleviando le tensioni muscolari, spesso causa di fastidi e calo di concentrazione. La presenza di minerali come zolfo, sodio e iodio ha proprietà antinfiammatorie e lenitive, aiutando a contrastare dolori articolari e muscolari. Ma il beneficio non è solo fisico: il silenzio e la tranquillità delle terme offrono uno spazio per la meditazione e la riflessione, riducendo i picchi di stress e migliorando il sonno, fattori chiave per recuperare energie e ri-
trovare lucidità mentale. E un team di dipendenti rigenerati è sicuramente un team più concentrato, creativo e produttivo.
Le terme come scenario ideale per eventi aziendali Le strutture termali si prestano perfettamente a ospitare eventi corporate, trasformando meeting e incentive in esperienze memorabili e produttive. Un team, dopo una mattinata di intense riunioni, può concedersi una pausa rigenerante tra piscine termali e trattamenti benessere: una combinazione che stimola non solo la produttività, ma anche il senso di ap-
partenenza e la coesione del gruppo. Per le attività di team building e gli incentive, le terme offrono poi infinite possibilità. Esistono pacchetti che combinano momenti di lavoro a percorsi benessere, attività in acqua termale, yoga e sessioni di rilassamento guidato, creando un’esperienza che unisce l’obiettivo professionale al piacere della condivisione. Qualche indirizzo? In Veneto Hotel Terme All’Alba di Abano Terme dispone di un centro termale che comprende anche due grandi piscine termali, interna ed esterna, collegate tra loro e, sul fronte Mice, di una sala congressi ampia 100 metri quadrati per riunioni sino a 60 partecipanti. Sempre in Nord Italia, in Alto Adige, abbracciato dalle ripide scogliere delle Dolomiti, sull’Alpe di Siusi, uno dei più grandi e bei altopiani d’alta quota d’Europa, si
trova il 5 stelle Como Alpina Dolomites: 60 camere e la spa Como Shambhala Retreat che offre un programma benessere che comprende una piscina coperta di 22 metri, una piscina esterna panoramica di sette metri, sauna, zone relax, un centro
fitness e un santuario di bellezza. Spostandosi in Trentino a Fai della Paganella Sport Hotel Panorama (59 tra camere e suite) è la location perfetta per incentive e attività di team building che coniugano l’esperienza della spa con attività nella na-
Qui sopra, Como Alpina Dolomites. Sotto, Sport Hotel Panorama
Perché conviene investire nel benessere
L’analisi di The European House - Ambrosetti e Jointly “Una Nuova Visione di Corporate Wellbeing: un valore per Attraction, Engagement e Retention” sottolinea la correlazione diretta tra l’aumento del benessere dei dipendenti e l’incremento della produttività. Infatti dalle analisi svolte emerge che l’adozione di una strategia di Corporate Wellbeing può:
• Portare a un incremento del 20% di produttività rispetto alla media delle aziende che non le adottano, con un valore aggiunto per addetto pari a quasi 60mila euro, a fronte di una media attuale di 50mila euro.
• Agire sulla capacità di retention, ovvero di trattenere i talenti tramite attente strategie di Corporate Wellbeing, significa ridurre il costo nascosto del turnover che ha un impatto stimato pari al 16% del costo del personale.
• Incrementare l’offerta di benefit non monetari ai propri dipendenti permette di efficientare il costo del lavoro anche attraverso una duplice leva: il beneficio fiscale e il moltiplicatore economico del costo investito.
La miglior spa delmondo?
È in Italia
The Times ha stilato la classifica delle 50 migliori spa del mondo selezionate da un team di recensori e poi testate da esperti. Al primo posto della classifica, ed eletta quindi come migliore spa, è Lefay Resort & Spa Lago di Garda. Nella classifica compiano poi anche altre Spa italiane: Palazzo Fiuggi come Best foodie Spa, Borgo Santo Pietro come Best romantic spa e Palace Merano come Best spa for sports and fitness.
tura. Il 4 stelle, infatti, oltre a vantare una Spa con 8 vasche riscaldate, 1.200 metri dedicate alla saune e oltre 100 trattamenti per viso e corpo propone ogni settimana uscite di Fo-
rest Bathing nel Parco del Respiro con una guida interna. Il Forest Bathing è una pratica di origine giapponese che consiste nell’immergersi nella natura del bosco per respirare i
monoterpeni, cioè componenti degli oli essenziali emessi dalle piante che contribuiscono a combattere stress e cortisolo, a potenziare il sistema immunitario e migliorare umore e qualità del sonno. Un’attività perfetta per retreat aziendali e incentive che abbiano il duplice obiettivo di creare connessioni positive nei team e rigenerare la mente.
Toscana, terra di benessere In Toscana si trova la prima proprietà di Como Hotels and Resorts: Como Castello del Nero.Nel cuore del Chianti, il 5 stelle con 50 tra camere e suite è un castello del dodicesimo secolo con affreschi rinascimentali e nuovi interni della designer milanese Paola Navone. E sempre Navone ha firmato anche il nuovo look della spa Como Shambhala Retreat, dove rilassarsi con
FOTO ORME FESTIVAL
massaggi personalizzati ed esperienze rivitalizzanti nel percorso benessere e una piscina esterna riscaldata di 25 metri aperta durante la stagione estiva. Rimanendo nella terra di Dante Terme di Saturnia è una vera destinazione Mice termale dove godere i benefici delle acque che da 3.000 anni sgorgano dalle profondità soggiornando in un resort 5 stelle (124 tra camere e suite) e pianificando i propri eventi contando su 3 sale meeting, la maggiore di 250
metri quadrati. In Toscana si trovano anche i tre gioielli wellness di Italian Hospitality Collection: Grotta Giusti Thermal Spa Resort, Fonteverde e Bagni di Pisa. Grotta Giusti a Monsummano Terme è un resort termale 5 stelle ospitato nell’elegante villa ottocentesca del poeta Giuseppe Giusti che ha recentemente conquistato la scena internazionale per il nono anno consecutivo ottenendo il premio di World’s Best Thermal Grotto Spa
per la sua grotta termale più grande d’Europa. Quest’ultima, definita da Giuseppe Verdi l’ottava meraviglia del mondo e scoperta nel 1849 quasi per caso, si estende per oltre 200 metri nel sottosuolo ed è suddivisa in tre ambienti: Paradiso, Purgatorio e Inferno, con temperature dai 28 ai 34 gradi e il 98% di umidità. A Grotta Giusti, l’area meeting e conferenze è pensata come un booster creativo carico di energie positive: è un’area flessibile con 3 sale, la più
Grotta Giusti
Rischio burnout per un dipendente su tre
Il 47,7% dei dipendenti giovani ha sperimentato sensazioni di esaurimento, di estraneità e di distacco dal lavoro, 3 milioni di dipendenti sono affetti dalla sindrome da corridoio, cioè un intreccio di ansia e stress di lavoro e di vita personale. Per l’83,4% è una priorità che il lavoro contribuisca al proprio benessere olistico (8° Rapporto CensisEudaimon sul welfare aziendale).
grande capace di accogliere 90 persone. E a Grotta Giusti le attività di team building sono un autentico valore aggiunto. Infatti possono essere realizzate nel parco, nella spa, nella grotta con lo yoga termale con concerti di campane tibetane, con lo
Italia, terra di terme
Dai secoli passati a oggi l’Italia è la terra privilegiata per la quantità e la qualità delle sue terme. Per gli Etrusche erano acque sacre dove ritrovare benessere e salute. Per gli antichi Romani molto di più: non solo conoscevano gli effetti benefici delle acque termali ma le terme erano il luogo deputato a creare benessere, bellezza ma anche relazioni importanti. La cultura degli stabilimenti termali della Roma Imperiale ha fatto scuola in tutta Europa e ancor oggi, per tutto il mondo, l’Italia è sempre il Paese con la maggior offerta termale di qualità scientifica. Il nostro Paese annovera oltre 320 centri termali in funzione, il 90% dei quali accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, un patrimonio che coniuga le proprietà curative delle proprie acque con la bellezza e l’offerta culturale del territorio. Un’offerta ad alto indice di gradimento: sono infatti circa 3 milioni ogni anno i turisti che scelgono le terme per soggiorni ad alta intensità di benessere, approfittando di servizi allinclusive con una spesa media giornaliera tra 170 e 200 euro. A trainare la domanda ci sono le prestazioni di wellness, prevenzione e trattamenti estetici che rappresentano il cuore dell’offerta termale.
scuba diving e lo spa floating nel lago termale sotterraneo. Altra chicca di Italian Hospitality Collection è Fonteverde, elegante resort termale situato a San Casciano dei Bagni, storico borgo della Val d’Orcia noto per le sue acque sorgive ricche di minerali utilizzate da millenni. Fonteverde dispone di 78 tra camere e suite e una sala meeting con capienza sino a 85 persone. A San Giuliano Terme, a pochi chilometri da Pisa, Lucca e Livorno si trova poi Bagni di Pisa, resort termale a 5 stelle
di 61 tra camere e suite che conserva ancora la facciata originaria del XVIII secolo. Qui, nella residenza termale dei Granduchi di Toscana, tra architetture settecentesche e affreschi d’epoca gli event planner possono contare su 4 sale meeting (la maggiore da 80 posti) e sul nuovo Thermal Pool Pavilion, uno spazio le cui pareti di cristallo si affacciano sulla piscina termale in terrazza e sulla facciata storica del palazzo. Un’atmosfera d’incanto, soprattutto di sera.
Como Castello del Nero
Milano, capitale del wellness per eventi aziendali
Milano non è solo il cuore pulsante della finanza, della moda e dell’innovazione ma anche la capitale del benessere urbano. Per gli event planner che vogliono costruire programmi di eventi e incentive all’insegna del wellbeing la città, infatti, offre non solo le spa degli hotel ma anche due strutture termali d’eccellenza: De Montel - Terme Milano e QC Terme Milano. La prima, il più grande parco termale urbano d’Italia, sorge dalla riqualificazione delle scuderie liberty di San Siro e ha recentemente ricevuto due riconoscimenti internazionali per design e innovazione: cioè Espa Innovative Spa Award 2025 e Sbid International Design Award 2025, premi che sottolineano l’eccellenza del progetto che ha trasformato un luogo storico in un centro termale ultramoderno esteso su 16.000 metri quadrati che può anche essere completamente privatizzato. Cambio di scenario ma sempre con fascino storico per QC Terme Milano. Sono infatti le cinquecentesche mura spagnole di Porta Romana ad abbracciare l’elegante edificio in stile Liberty del complesso dove vasche idromassaggio, saune e salotti profumati si snodano tra l’interno della struttura e il suo giardino esterno.
Tante le esperienze per rendere unico un evento compresa l’inaspettata e suggestiva bio-sauna a bordo di una carrozza di un tram degli anni Venti e il bagno nella vasca Cinema circondati da immagini immersive per lasciarsi trasportare in una dimensione di vero relax. La struttura di Milano fa parte del circuito in costante espansione che, fondato da Saverio e Andrea Quadrio Curzio, conta oggi tredici spa e otto hotel in
luoghi unici: Bormio, Pré Saint Didier, Milano, Torino, Monte Bianco, San Pellegrino, Salsomaggiore, Roma, Dolomiti, Chamonix-MontBlanc, New York e Garda. Un polo del benessere, dunque, ma anche dell’ospitalità,e in crescita: questa primavera, infatti, è stato inaugurato Qc Room Porta Romana, smart hotel di 84 camere a 900 metri dalle terme con ampia area per il coworking. l
Wellness Tourism
Il wellness tourism ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni. Secondo il Global Wellness Institute il valore globale del settore ha superato gli 850 miliardi di dollari nel 2021 e potrebbe toccare i2,1 trilioni entro il2030. Non solo: ituristi del benessere spendono mediamente il 130% in più rispetto ai viaggiatori tradizionali, sia in termini di durata del soggiorno sia di spesa accessoria.
UNA Italian Hospitality
Turismo congressuale: UNA Italian Hospitality è di casa a Bologna
Ospitale, dinamica, competitiva: Bologna guarda al futuro senza dimenticare la propria dimensione storica, aprendosi ad accogliere eventi sempre più centrali nel panorama internazionale. Merito di una posizione privilegiata in cui confluiscono le principali arterie del Paese, facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo di trasporto, ma anche di una cultura vivace e una tradizione gastronomica impareggiabile. In questo contesto, UNA Italian Hospitality opera in città con il brand UNA Hotels incarnando le peculiarità della destinazione e rivolgendosi al turismo congressuale con ben 4 proposte di valore.
UNA Hotels
Bologna Fiera
L’invidiabile posizione di questa struttura non necessita di grandi presentazioni: a soli 200 metri dal polo fieristico e a 2 km dal centro storico, UNA Hotels Bologna Fiera accoglie partecipanti e viaggiatori che raggiungono Bologna per manifestazioni e tra-
sferte di lavoro. La vocazione congressuale della struttura si concretizza attraverso una proposta articolata di sale meeting: 10 in totale, con superfici variabili. La possibilità di personalizzare gli spazi in base alle necessità rappresenta un vantaggio significativo, permettendo di ottimizzare l’utilizzo delle aree disponibili. La presenza di oltre 200 camere, un piacevole giardino, su cui si aprono alcune delle sale meeting, e il valido supporto del ristorante interno consentono di accogliere eventi e congressi di grandi dimensioni, anche per più giorni.
UNA Hotels Bologna San Lazzaro
Alle porte di Bologna, immerso nel pacifico contesto del parco di Villa Cicogna, UNA Hotels Bologna San Lazzaro si conferma una location d’eccellenza per la meeting industry italiana: con 5 sale meeting e un Centro Congressi separato, dotato di ingresso e parcheggio riservato, può accogliere fino a 1.000 partecipanti per cene di gala, congressi, meeting ed esposizioni. La versatilità degli spazi si affianca a tecnologie audio-video all’avanguardia disponibili su richiesta e alla possibilità di organizzare eventi all’aria aperta durante la bella stagione: il parco e la nuova scenografica piscina a sfioro consentono lo svolgimento di aperitivi aziendali a bordo vasca, ma anche meeting en plein air e cocktail party in una cornice tranquilla e circondata dal verde, con possibilità di allestire gli spazi in base alle proprie esigenze.
UNA Hotels Bologna San Lazzaro
UNA Hotels Bologna Fiera
Mobilità allargata
La visione estesa di ACI blueteam per integrare servizi di qualità in ogni ambito e forma di viaggio
Coniugare mondo fleet e travel? Tra le maggiori Tmc nazionali che possano toccare con mano i due fronti, di certo c’è ACI blueteam. Legata all’Automobil Club, ha avviato una serie di attività che riguardano proprio anche gli automobilisti, viaggiatori: puntando al concetto di “mobilità allargata” come spiega il general manager Roberto Bettinelli «Vogliamo supportare una mobilità allargata, includendo tutto quanto sia possibile ed in coerenza al mondo ACI, per il Business Travel che pesa l’80% dei nostri volumi (un altro 10% è del Mice, ndr ) ma non solo. L’obiettivo, è creare valore anche per i clienti, includendo una fascia sempre più alta di servizi che integrano strumenti di trasporto e spostamento di ogni tipo. In modo coerente, di qualità, ma anche conveniente per la complementarità e la gestione».
Il 2024 si è chiuso bene per la società e anche il 2025 parla di ottimi risultati. «Nonostante il contesto geopolitico ci siamo distinti nei ri-
sultati interni e nei riconoscimenti, con vari premi internazionali. Abbiamo poi in corso un’espansione estera importante: dopo gli Usa approdiamo in Francia, per essere vicini ai nostri clienti ovunque in modo diretto».
Priorità del momento
La priorità per ACI blueteam è proporre «Sempre il miglior servizio, nonostante i tempi e le difficoltà. Vogliamo dare la massima qualità sotto tutti gli aspetti del viaggio e, con occasioni come il GP Travel Club, consolidare il nostro ruolo all’interno del mondo ACI. Per esempio con l’apertura di una serie attività e servizi mirati alle sedi locali dell’ente (PrenotACI) dove proporre novità che sono sempre parte di quella mobilità che passa non solo dall’automobile, ma da tutti i mezzi di trasporto che possiamo portare, ai viaggiatori».
Coniugare aspetti diversi
Una via della massima qualità e piena azione di supporto ai viaggiatori, non è facile da percorrere oggi, pensando di integrare nuovi model-
li. Mentre molti puntano alla riduzione costi.
«Per ottimizzare alcuni strumenti è molto importante la formazione –prosegue Bettinelli – e ne abbiamo appena conclusa una, per essere sempre pronti alle esigenze e alla variabilità del travel: spesso si va oltre un dettaglio iniziale o dei parametri di viaggio, scelti rapidamente da chi rincorre volumi e costi. Toccando aspetti meno noti e imprevisti del mondo trasporti, ad esempio. Ci sono momenti dove è la qualità che perseguiamo a fare differenza, ottimizzando il viaggio». l
AI e persone
«Oggi il mercato si trova a gestire un equilibrio delicato tra due aspetti rilevanti – aggiunge Fausto Portelli, Corporate Travel Director – ovvero quello della forte digitalizzazione, con vari tool AI per questioni di rapidità e diminuzione costi, con d’altra parte il mantenimento del massimo livello di qualità nel servizio. Come per l’assistenza full-time, in tempo reale. Sono elementi che non sempre vanno nella stessa direzione. Per alcuni target si tratta di informare e formare per comprendere i vantaggi, gli oneri che un servizio di alto livello ottimizza, sempre. Come nella scelta di aeroporti o voli».
di Luigi Barni
Milano Cortina 2026 fa crescere l’incoming
Milano Cortina 2026 fa crescere l’incoming
Il grande evento sportivo fa crescere l’incoming di turisti stranieri, statunitensi su tutti, ma anche ilturismo interno: quasi il 70% di chi assisterà ai Giochi visiterà altre località e prolungherà ilsoggiorno dopo le competizioni
di Clara Bini
Intervenuto a un incontro promosso da Federcongressi& Eventi, Nevio Devidé, chief revenue officer di fondazione Milano
Cortina 2026, nell’illustrare le possibilità di realizzare esperienze uniche arricchendo il programma di
Come sarà la cerimonia d’apertura
meeting, incentive, convention e congressi con gli appuntamenti celebrativi e sportivi delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi Invernali ha sottolineato che: «I Giochi sono la celebrazione attraverso lo sport di alcuni grandi valori condivisi da tutta
dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026
La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, in programma il 6 febbraio 2026 allo Stadio San Siro di Milano, avrà come titolo “Armonia” e sarà un racconto che celebrerà la bellezza, la creatività e l’identità italiana attraverso un linguaggio universale capace di unire emozione, innovazione e tradizione. La direzione artistica è affidata a Marco Balich, creative lead della cerimonia e chairman di Balich Wonder Studio, insieme a un team di creativi di fama internazionale: Simone Ferrari (creative director edeputy creative lead), Damiano Michieletto (creative director), Lida Castelli (protocolcreative director) e Lulu Helbaek (creative director). Tra i professionisti coinvolti anche Paolo Fantin (production designer), Andrea Farri (music director) e Massimo Cantini Parrini (costume designer).
l’umanità e non ci sono altre manifestazioni capaci di coinvolgere e unire fisicamente così tante persone provenienti da tutto il mondo, per la condivisone di emozioni e passioni. Dopo venti anni, la magia dei Giochi sta per fare il suo ritorno in Italia con l’obiettivo di segnare la storia in maniera significativa».
Un’affermazione che trova riscontro nei numeri. A meno di 100 giorni dal grande evento sportivo un’analisi di Visa Consulting & Analytics ha infatti rilevato un aumento sostanziale degli acquisti di biglietti e prenotazioni di voli da parte dei viaggiatori internazionali durante il periodo dei Giochi nelle regioni ospitanti. Queste aree registreranno un aumento del 160% dei viaggiatori aerei rispetto allo stesso periodo del 2025, guidato dai visi-
tatori provenienti dagli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito e Canada che insieme rappresentano il 20% del totale, per proseguire con Finlandia, Paesi Bassi, Francia, Germania.
Le ricadute positive suiterritori
Anche all’interno del Paese cresce l’attesa per l’evento. Uno studio di Visa condotto in collaborazione con Ipsos fornisce infatti il quadro sui sentimenti e le aspettative degli Italiani rispetto ai Giochi: quasi l’80% dei residenti nei territori interessati ha dichiarato interesse per i Giochi e la stragrande maggioranza degli intervistati – oltre il 90% – si attende ricadute positive sul territorio, riconoscendo i benefici in termini di riqualificazione degli spazi pubblici, potenziamento del trasporto e delle infrastrutture. Oltre che, chiaramente, di attrattività turistica. Questo effetto positivo si ritiene (63%) produca un lascito nel tempo, anche a durata di anni mentre
Un viaggio tra gusto e valori Olimpici
C’è un progetto inedito promosso dal Comitato Olimpico
Internazionale che unisce in modo originale lo spirito Olimpico e la tradizione italiana. È la Olympic Rings Pasta. Si tratta di un formato di pasta speciale, creato in esclusiva dal Comitato Olimpico
Internazionale per l’occasione, che riprende la forma dei 5 cerchi
Olimpici e rappresenta un omaggio al saper fare italiano e alla convivialità come espressione di unione e condivisione. Milano Cortina ha inoltre coinvolto lo chef 3 stelle Michelin Enrico Cerea, del ristorante Da Vittorio di Brusaporto, che ha presentato sui social @milanocortina2026 una ricetta ispirata ai sapori della montagna e ai colori dell’Italia.
nel breve termine, durante il periodo delle gare, si prevede un effetto positivo sul turismo. Infatti quasi il 70% di chi assisterà ai Giochi ha affermato di essere intenzionato a visitare altre località ed estendere il periodo di soggiorno oltre quello delle competizioni.
Il valore sociale di Milano Cortina 2026
Milano Cortina 2026 non è percepita solo come una grande manifestazione sportiva, ma anche come un
evento capace di generare valore sociale, culturale e territoriale. Secondo l’analisi di Visa l’84,7% dei cittadini nelle regioni ospitanti i Giochi ritiene che questi possano trasmettere valori di solidarietà e rispetto, mentre l’81,6% di inclusione e vicinanza al mondo della disabilità. E oltre tre quarti del campione (75,2%) riconosce la capacità di Milano Cortina 2026 di favorire il dialogo intergenerazionale e di creare un clima di coesione tra le diverse fasce d’età. l
La TV ancora protagonista
Chi non assisterà live ai Giochi, vivrà le emozioni delle gare attraverso vari canali: la televisione sarà il mezzo prediletto da tre quarti degli intervistati della ricerca Visa ma quasi il 40% si servirà dei canali online per restare aggiornato su competizioni e classifiche e condividere con il proprio network immagini e commenti.
Oltre il meeting
Il ruolo strategico degli eventi corporate. Come trasformarli in una leva di crescita, innovazioneebranding
di Annamaria Gigante
In un’epoca in cui tutto si misura in numeri, dati e ROI, gli eventi aziendali stanno riscoprendo il loro potere più autentico: creare connessioni reali. Non sono più semplici riunioni o presentazioni, ma esperienze strategiche capaci di ispirare, motivare e generare valore tangibile. Dietro ogni incontro ben progettato si nasconde un potenziale enorme di innovazione, branding e crescita.
Dall’incontro all’impatto: come gli eventi generano valore
I meeting aziendali tradizionali stanno lasciando spazio a una nuova generazione di eventi corporate, progettati per far dialogare persone, idee e obiettivi. Secondo recenti ricerche, il 74% dei professionisti del settore considera gli eventi fondamentali per il successo di un’azienda. Oggi non si tratta solo di scambiarsi biglietti da visita, ma di costruire relazioni autentiche e durature, di creare occasioni di business che continuano anche dopo l’evento e di favorire lo scambio di competenze tra professionisti.
In un mondo sempre più digitale, il valore del contatto umano è tornato al centro. Un evento dal vivo genera fiducia, empatia e appartenenza, trasformando la comunicazione in un’esperienza condivisa. Workshop, tavole rotonde e momenti di confronto stimolano la creatività e aprono nuove prospettive. Il 51,8% degli organizzatori di eventi ha registrato una crescita dei propri team dedicati, notando miglioramenti nei processi interni e nella condivisione di best practice. Quando i team collaborano dal vivo, la cultura aziendale si rafforza, le idee circolano più liberamente e la motivazione cresce. È qui che l’evento diventa un vero catalizzatore di innovazione e coesione.
Un mercato che cresce (econvince)
Il settore degli eventi corporate è in piena espansione: si stima che il mercato globale passerà dai 325 miliardi di dollari del 2023 ai 600 miliardi nel 2029, con un tasso di crescita annuo del 10,6%. Anche i ritorni sono impressionanti, con un ROI medio tra il 25% e il 34% e
picchi fino al 500%. Questi numeri raccontano una verità chiara: gli eventi non sono una spesa, ma un investimento strategico che rafforza cultura, performance e competitività.
Un evento ben costruito è molto più di una giornata di networking. È un’esperienza che racconta l’identità dell’azienda, la sua visione e i suoi valori. Secondo Bizzabo, il 78% degli organizzatori considera gli eventi in presenza il canale di marketing più efficace. Creare momenti autentici e memorabili rafforza la reputazione, distingue il brand e genera un legame emotivo con clienti e partner.
Ogni evento è un racconto: più è coerente, più resta impresso nella mente e nel cuore dei partecipanti. Ma affinchè un evento sia davvero efficace, deve essere misurato con criteri precisi. Non basta contare i partecipanti: serve valutare la qualità delle interazioni, il feedback del pubblico, l’engagement sui social e i risultati dei follow-up. Oggi il ROI medio oscilla tra il 25% e il 34%, ma il 19,6% degli organizzatori prevede un aumento nel corso del 2025 ormai giunto all’ultimo trimestre, mentre il 24,3% teme un calo, segnale che solo una strategia chiara e personalizzata può garantire risultati sostenibili nel tempo.
In conclusione, gli eventi corporate non sono più solo incontri formali: sono strumenti di crescita e posizionamento. Pianificare con obiettivi chiari, curare ogni dettaglio e misurare i risultati permette di trasformare ogni evento in un’esperienza che genera valore reale, per le persone e per l’azienda.
Per cui, vuoi massimizzare il valore dei tuoi eventi aziendali? Inizia oggi a pianificare con visione, obiettivi chiari e strategie mirate. l
Esortazioni e novità da Hamburg
Esortazioni e novità da Hamburg
Le note rilevanti dalla maggiore convention continentale sulla mobilità lavorativa: crescita moderata ma con attenzione al “piano B” e alla collaborazione fattiva, per centrare target non sempre facili, soprattutto nei trasporti multimodali
a cura di OmarFumagalli e della redazione
La più grande conferenza sulla mobilità aziendale in Europa, capace di riunire oltre
1.200 partecipanti provenienti da 40 Paesi, con 100 relatori, si è tenuta come ogni anno sotto l’insegna GBTA+VDR ed è stata aperta da Christoph Carnier . Il capo della VDR, appassionato di auto italiane, non lesina esortazioni anche alla sua Germania, per qualche limite che notano i travel manager guardandosi intorno oggi. Persino verso chi era “faro” industriale, solo pochi anni addietro. Il fine è spronare
tutti a fare meglio, insieme. La seconda persona a salire sul palco di Amburgo, è stata la presidente GBTA Rosemary Maloney: le previsioni per il BT in Europa sono forti, anche se tra gli addetti ai lavori circola una lieve incertezza, combinata al crescere della complessità per i viaggi d’affari. A causa anche della produzione, in alcune aree del Vecchio Continente oggi sopraffatte dal trend geopolitico e dai nuovi equilibri globali. In ogni caso, la digitalizzazione e le nuove possibilità che si creano scovando e
gestendo milioni di dati, spingono nuovi servizi utili, per il BT europeo. È piuttosto la politica internazionale a frenare, come ha spiegato Nenad Pacek, palesando gli effetti secondo vari scenari possibili per certe guerre commerciali, tra i vari Paesi: il mondo diviso in blocchi, come per il dualismo USA / Cina. Il crescere di certe influenze, al di là dei dazi mutevoli, pone un tema: i manager non possono non avere un piano B, se le cose non andassero bene come la storia ci aveva abituato sino a ieri.
dentale rappresenterà l’88% della spesa per viaggi d’affari quest’anno, mentre quella emergente il 12%. I sei principali mercati – Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi – totalizzeranno 241,5 miliardi pari al 17,7% del-
la spesa globale (1.360 miliardi). Le principali motivazioni di viaggio restano formazione, convegni e riunioni interne. Il costo medio di un viaggio d’affari in Europa è 850,7 euro, con l’alloggio come voce principale. Il Regno Unito guida
Previsioni rosee, almeno a breve
Nonostante le difficoltà economiche e l’incertezza politica, i viaggi d’affari continuano a crescere e il GBTA Business Travel Index Outlook (BTI), vede una spesa europea che raggiungerà 389,9 miliardi di euro nel 2026 (+8,2% annuo), confermando il ruolo del Continente nella ripresa globale. Le previsioni indicano 414,5 miliardi nel 2027 e 441,6 nel 2028. Suzanne Neufang, Ceo di GBTA, ha sottolineato come le aziende europee continuino a investire nei viaggi, con la sostenibilità e l’esperienza del viaggiatore elementi centrali.
Preferenze & Spese
I dati, mostrano che l’Europa occi-
QR Code
Online tutti gli articoli e le interviste dalla GBTA+VDR Europe Conference 2025
I lenti progressi della sostenibilità
nei Viaggi d’Affari secondo l'ultimo studio globale GBTA
obiettivi aziendali; il 77% viaggia quanto o più di prima della pandemia, con una media di 3,1 notti per trasferta, ma solo il 40% si dichiara a proprio agio nell’usare l’AI per le la spesa, con 1.305 euro a viaggio, mentre Polonia e Svezia registrano i costi più bassi (639–646 euro).
L’83% dei viaggiatori europei considera i viaggi fondamentali per gli
Il buco nero nei costi del BT
A uno dei “braindate” di Amburgo, abbiamo discusso con dei delegati sui problemi di costo nel Business Travel. Stuart “Mobility” Donnelly ha proposto il fantasioso ma espressivo nome, al tavolo di discussione. Coerente a quanto è emerso dalle spiegazioni di alcuni travel manager di banche tedesche, sulle difficoltà di controllo dei costi trasferta. Soprattutto i trasporti, che coinvolgono aeroporti e logistica. Ancora oggi, pur con strumenti validi, non è facile avere report completi e il calcolo delle precise emissioni. Serve più controllo e non avere quel piccolo caos che a detta di molti, in ogni Paese d’Europa, permane. Jennifer Pape, di Shell, ha spiegato come per gestire molti programmi di eventi e meeting sia fondamentale il controllo di spesa, ma molto difficile. Negli spostamenti, come per l’uso dei taxi, ma anche per la sicurezza, che varia da Paese a Paese e comporta approcci diversi, sotto un unico programma globale che evidenzia costi spesso inattesi. «Sfruttiamo TMC e OBT per i nostri eventi ma a seconda della soluzione di traporto, soprattutto se aerea, ci troviamo a gestire costi non preventivati. Abbiamo un programma integrato e compariamo tutto ma non è immediato il risultato, quando gestiamo grandi eventi. Spostare migliaia di persone porta a negoziazioni importanti e il trasporto a terra è il problema
prenotazioni: percentuale più bassa al mondo. L’81% valorizza i programmi fedeltà, mentre il 57% combina lavoro e vacanza. Il 38% usa il treno per spostarsi, contro
maggiore, per centrare i target accontentando tutti. Elemento negativo, sono poi le inefficienze dei driver e le scelte non ottimali per chi si muove molto, in sequenza, secondo tragitti che scopriamo non essere i migliori».
C’è sempre molto da fare, quindi e proprio la AI, cavallo di battaglia per Donnelly, propone tool per gestire il viaggio con aiuti e supporti nelle opzioni diverse sotto un controllo centrale. «Centralizzare i trasporti è fondamentale, ma anche essere flessibili e questo comporta costi da misurare. C’è poi la questione della personalizzazione del viaggio, secondo scelte di trasporto e condizioni che capitano. Con la AI cerchiamo tool capaci di aggiornare in diretta le situazioni. La differenza tra continenti porta poi delle variabili: noleggiare un’auto in Europa per un americano è diverso che a casa. Lo sforzo è migliorare tool online o da app per trovare sempre le opzioni tipiche di ogni destinazione, per taxi e navette. Tracciando i tempi, i percorsi, possiamo dare degli alert se ci sono inefficienze da parte di qualcuno. Anche per le prenotazioni, una nuova gestione digitalizzata può valutare le opzioni e aiutare la scelta». Fabian Schulz, di Roundtrip, ha ricordato come oggi in Germania sia cresciuta molto la sensibilità ai costi viaggio e si persegua costantemente.
l’8% del Nord America e il 4% dell’America Latina.
Viaggi faticosamente sostenibili
I risultati del Sustainability Acceleration Challenge 2025 mostrano progressi ma anche necessità e criticità, negli sforzi per un BT sostenibile, che persegue la decarbonizzazione. L’indagine ha coinvolto 285 aziende nel mondo, rappresentanti una spesa annua di 22 miliardi in viaggi d’affari. Si continua a monitorare e gestire le emissioni, con maturità e impegno, ma in alcune aree chiave i progressi sono ancora limitati e serve un’azione collettiva migliore, secondo Delphine Millot della GBTA foundation «urgono pratiche e strategie di gestione più solide e condivise». Elaborati con Accenture e presentati ad Amburgo, i nuovi dati sulla sostenibilità mo-
strano che la partecipazione cresce (+20% di aziende su 2024) come anche il punteggio globale medio: 1.4 su scala 0-5 (1.3 nel 2024), ma
ci sono varietà regionali: miglioramenti in APAC e nei programmi globali, lieve flessione in Europa e Nord America , legata alle nuove
Suzanne Neufang, ceo GBTA
normative e all’incertezza economica. A livello di dimensione dei programmi, i piccoli (spesa <5M USD) migliorano, i grandi (>500M USD) peggiorano, segnalando come le aziende sottoposte a maggiori pressioni rallentino e le piccole usino la sostenibilità come differenziazione.
I Settori leader, sono Finanza (maturità 1.9) e Servizi Professionali (1.7).
Dove si migliora e no
Le pratiche con maggior beneficio economico, risultano le politiche di viaggio sostenibile (2.2 nel 2025 vs 1.8 nel 2024) ed i Carbon Budget (0.7 vs 0.5). Target e Reporting sono sempre più diffusi: aumenta il reporting integrato (2.7 vs 2.1), come la definizione di obiettivi (1.7 vs 1.4), ma le aziende più grandi mostrano qualche regressione. Nelle decisioni di viaggio, certi strumenti decisionali come Carbon Fees (0.4) e OBT (2.4) restano al palo: integrarli è essenziale per politiche di viaggio sostenibile. Così come le valutazioni di sostenibilità dei fornitori, aumentano ma standard avanzati [es. GBTA Sustainable
Procurement Standards] e clausole nei contratti, restano invariati. Anche l’uso di SAF cresce (15%, rispetto al 12% 2024) ma resta basso in assoluto. In una delle sessioni, oltre il 60% dei manager presenti ha ammesso che capiti di prenotare “fuori” dalle travel policy.
Trasporti e digital: nuove regole e nuovi approcci
MDMS , ovvero servizi digitali di mobilità multimodale. Questo acronimo rapido da comprendere e ottimale per i viaggi di lavoro, passa ancora, in Europa, da freni regolamentari prima che tecnici e di costo: su come dare a un viaggiatore rapida successione di trasporti diversi ma connessi sotto un solo cappello. Con queste evidenze, la GBTA anche a livello politico esor-
ta alla collaborazione, che il Vecchio Continente può avere per soluzioni sia sostenibili sia profittevoli. L’associazione a Bruxelles ha da poco incontrato i responsabili della Commissione Europea, del Parlamento e della futura Presidenza del Consiglio UE, per promuovere politiche a supporto di un ecosistema dei viaggi d’affari fiorente, sostenibile e modernizzato.
Intanto, in proposito di tariffe dei trasporti, i biglietti aerei dovrebbero rimanere stabili nel 2026, secondo le ultime analisi del report Amex GBT. Con una domanda solida ma combinazione di dinamiche settoriali e opportunità limitate, per le compagnie aeree, si prevede una certa stabilità. Le compagnie infatti, adottano strategie di revenue sofisticate e la concorrenza è su prodotti o servizi, più che sul prezzo
netto. Spulciando tra i dati però, l’Europa non è esattamente stabile, con lievi aumenti 2026 previsti: Europe <–> Europe +4.8% (business class) +3.4% (economy); Europe <–> Middle East +3% (business class) –2.5% (premium economy) +2.5% (economy); Europe <–> Asia +4.8% (business) +0.3% (economy).
Altro aspetto molto rilevante emerso ad Amburgo, che mette da un lato energia e idee dall’altro dubbi, anche etici, è l’avanzare dei moltissimi agenti AI: una relazione nuova tra persone e la rete di agenti che supporta tutta la gestione dei viaggi. Il cosiddetto H2A2H, simpaticamente mostrato alla Conferenza con dei video che vedono passare la comunicazione tra umani e agenti AI lasciando talvolta grossolani margini di miglioramento. Passando l’idea che ci si trova su un trampolino, per un salto che non è certo quale atterraggio preveda, vista la miriade di azioni potenziali. Per certo migliorerà la personalizzazione, se si tutelano sicurezza e privacy. Un panel sul tema, con travel manager di primarie aziende internazionali, come Amazon, Ikea, CTO e Provectus, ha evidenziato come serva usare la AI ma gradualmente, per velocizzare progetti sempre più estesi senza dimenticare
Tra politica e tecnologia
È il boss della VDR, associazione tedesca che insieme a GBTA ha organizzato la mega-conferenza di Amburgo, Christoph Carnier, ma parla ai travel manager di tutta Europa.
Una soddisfazione, avere ancora in Germania la Europe Conference?
«È bello ma che conta è essere uniti, siamo tutti Europa e tutti, anche l’Italia, devono lavorare insieme sfruttando le qualità di ognuno. Per non essere troppo dipendenti da nazioni lontane e nemmeno entrarci in conflitto. In passato ci sono state opinioni diverse, per molti aspetti importanti, noi lavoriamo per uniformarle». Quali sono gli elementi più importanti emersi?
«Molti e insieme. Come la AI e le innovazioni: stanno portando risparmio di tempo. Le relazioni, il confronto, nuovi fornitori che ascoltano i manager e prevedono soluzioni grazie al nostro evento. È il bello di questi momenti e nel giro di pochi anni, vedremo molto grazie alla AI per aspetti che migliorano i topic oggi proposti». Siamo nel mezzo di una nuova perturbazione alla mobilità, dovuta a geopolitica e ai conflitti commerciali.
«Nel travel management oggi occorre essere sempre pronti a tutto, più che in passato. Adattare il travel portfolio a quanto accade, essere partner solo dell’Europa o anche di altri, ma meglio insieme a tutti globalmente, non solo con USA o Cina, per esempio. Quanto accade, dipenderà dal potere politico, il cambiamento arriva e occorre che le aziende siano pronte. Nello scenario peggiore, si dividono i poteri e le risorse tra due mondi contrastanti e allora, i manager devono osservare molto bene, quanto accade nella propria azienda, per anticipare senza esitazione. Tra poco potrebbe arrivare una seconda crisi dei chip e se la Cina limita i materiali, può esserci shortage anche nella produzione, quindi meno lavoro e meno viaggi. Possiamo solo reagire e prepararci, usando i tool di cui disponiamo». Però fate anche attività presso i vertici politici, direttamente.
Christoph Carnier
«Approcciamo la politica tedesca ed europea con BT4Europe, per mostrare un fronte unico nelle esigenze di mobilità aziendale. Cambiare le regole del gioco è una cosa lunga, serve togliere il peso amministrativo di molte cose e serve ribadirlo per avere dei risultati nel lungo termine. Il trasporto su terra è molto migliorato, va detto. Per certe tratte è indifferente tra volo o treno, ma per altre si devono combinare più mezzi e serve intermodalità vera, a portata di mano in tutta Europa».
Il commento italiano
Tra gli italiani presenti alla tre giorni di Amburgo, Fulvio Origo, country director GBTA Italia e CesareBelosi, Head of Global Travel & Expenses CNHGroup. Per Belosi la prima volta alla big-Conference è stata molto positiva: «ricca di momenti utili, per condividere esperienze internazionali e conoscere novità interessanti. Alcune di vera rottura per il nostro lavoro, come potrebbe essere il nuovo tool AI integrato Complete, un vero all-in-one per i travel manager». Per Origo la conferenza di quest'anno, seguita al grande successo di quella italiana a Milano, in ottobre «ha dimostrato il costante impegno, la forza e lo slancio della comunità europea del business travel. Un evento incentrato sull'ispirazione alla collaborazione, sulla promozione dell'apprendimento e con enfasi sulle innovazioni utili a far progredire il settore. L’energia e l’entusiasmo visti, evidenziano il ruolo e il valore dei professionisti del business travel. Non solo in Europa ma in tutto il mondo, anche in tempi incerti e mutevoli».
il valore della relazione tra fornitori e travel manager, alla base delle nuove soluzioni.
Novità dai fornitori
Tra le novità più rilevanti, presentate in occasione della big-conference, quelle di alcuni fornitori del BT che si sono allineati elle esigenze evidenziate nelle varie sessioni al Centro Congressi di Amburgo. SAP Concur , evidenziando come oggi l’81% dei CFO ammetta limi-
tazioni di budget per il travel, ha mostrato nuove “AI features” utili a ottimizzare i costi. Come quelli nelle tariffe aeree, cresciute del 4.6% l’ultimo anno, ma non solo. Una serie di agenti per il booking, il reporting e la pianificazione di meeting aziendali, sempre valutando ogni costo e opzione per migliorare. Con uso esteso della AI, arriva il nuovo tool Complete , realizzato da SAP Concur e Amex GBT per avere in una sola soluzione booking, servizi accessori e pagamenti.
PredictX ha lanciato Revere, serie di AI agents che collaborano con i travel manager nel gestire criticità
nei programmi viaggio, con tanto di alert. Si tratta di agenti configurabili a piacimento, nel rilevare elementi che non rientrano in previsioni o politiche di viaggio. Ad esempio eccessi di spesa, per trasporti o pasti: segnalati e dettagliati live, con proposta di azioni e interventi verso il team.
Freenow by Lyft for Business, in passato premiata anche agli EMA, ha annunciato l’integrazione con Concur Expense. Per non avere più copie cartacee o differenziate da gestire, in occasione dei servizi taxi e del loro reporting.
Infine BCD Travel e Conferma hanno mostrato il primo Hotel Virtual Card Acceptance (VCA) Rating. Strumento per quantificare affidabilità ed efficienza dei pagamenti digitali (virtual card) in albergo, incrociando elementi come la valuta, i tempi, le diverse banche coinvolte. Una valutazione su effettivo uso e non report altrui. l
Fulvio Origo eCesare Belosi
Russotti Gestioni Hotels
Riapertura Milan Marriott Hotel
Lo storico Milan Marriott Hotel, punto di riferimento dell’ospitalità milanese, riapre dopo un importante restyling che ne ha trasformato l’identità. Milano ritrova così uno dei suoi alberghi più rappresentativi, rinnovato negli spazi e nello spirito, pronto a inaugurare una nuova stagione all’insegna di design, comfort e versatilità. Sono già 180 le camere completamente ristrutturate, ma nei prossimi mesi l’hotel raggiungerà la soglia di 317 stanze totalmente rinnovate. Tutti gli spazi seguono un conceptminimal chic che unisce sobria eleganza e funzionalità: arredi moderni, linee essenziali e materiali naturali creano un ambiente sofisticato e accogliente.
Situato in posizione strategica, a pochi passi dal Duomo, da San Siro e dal centro congressi MiCo, il Milan Marriott Hotel conferma la sua vocazione poliedrica: perfetto per i viaggiatori business ma
anche per chi vuole scoprire la città, coniuga anima congressuale e proposta leisure.
Servizi MICE
Fiore all’occhiello della struttura sono i suoi oltre 2500 mq di spazi per eventi, il più grande centro congressi del centro di Milano. Due sale da 380 mq, unibili in un’unica area da quasi 800 mq, si affiancano a 15 sale riunioni versatili, ideali per incontri aziendali e privati.
Rinnovamento
nella tradizione
Entro la fine dell’anno saranno inoltre inaugurati nuovi spazi dedicati alla ristorazione e al tempo libero: un ristorante che celebrerà la tradizione siciliana della famiglia Russotti in chiave contemporanea, mentre un nuovo club con drink bar
e terrazza offrirà un ambiente dal carattere urbano e cosmopolita, aperto anche a tutta la città per un aperitivo milanese, un cocktail serale o un momento di relax in qualsiasi momento della giornata.
Il progetto riflette la visione di Russotti Gestioni Hotels (RGH), guidata da Pippo Russotti: un gruppo italiano dalle radici siciliane, oggi principale franchisee di Marriott in Italia con quattro strutture.
Con questa trasformazione, il Milan Marriott Hotel torna protagonista della scena milanese, un nuovo punto di riferimento per chi cerca un’ospitalità capace di unire tradizione e futuro.
Efficienza e sicurezza nella mobilità aziendale, l’evento a Fiumicino
Presso l’Innovation Hub dell’aeroporto di Roma Fiumicino, Newsteca ha organizzato un evento cui hanno partecipato fleet e mobility manager di Top Thousand e Top Hundred
di Andrea Barbieri Carones
Tecnologia digitale e applicazioni dell’Intelligenza Artificiale a vantaggio dell’efficienza e della sicurezza nella mobilità aziendale, in particolare gli impatti nel Fleet e nel Travel management. Questo, con il patrocinio degli Osservatori Top Thousand e Top Hundred, l’evento a cui hanno partecipato manager di imprese e professionisti del settore, lo scorso ottobre. Moderato dal direttore delle
riviste Mission Omar Fumagalli, l’incontro ha visto come relatori Antonio Fraccari, consigliere delegato di ADR Mobility, Simone Costantini, Ceo di Fleet Support, Silvio Fornera, fleet & mobility manager di Sammontana e Gian Luca Paolinelli, fleet manager di Autostrade per l’Italia Spa. A fare da stimolante cornice, l’Innovation Hub del Terminal 1 dell’aeroporto di Roma Fiumicino: un’area di 650 m2
dedicata allo sviluppo, alla collaborazione e alla ricerca di soluzioni innovative. Aeroporti di Roma è costantemente alla ricerca delle migliori startup internazionali per creare progetti che la aiutino a mantenere elevati standard di qualità e rafforzare la sua leadership globale. Partner della giornata sono stati Adr Easy Parking, Fleet Support e Noleggiare.
I parcheggi
di Fiumicino
A introdurre il workshop su efficienza e sicurezza nella mobilità, il “padrone di casa” Antonio Fraccari. Che ha raccontato come il servizio di parcheggio business dello scalo romano sia supportato dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale. E come tale tecnologia sia destinata a portare migliori servizi ai clienti.
«Per la clientela aziendale abbiamo il portale 4corporate, che migliora la gestione delle soste. In futuro, aggiungeremo altri servizi come il rifornimento di carburante dell’auto parcheggiata». La peculiarità è che permette ad aziende e dipendenti di prenotare i parcheggi per i viaggi di lavoro. Abbiamo 90 posti coperti, con garanzia di assistenza nelle 24 ore ogni giorno della settimana. A questo si aggiunge un altro parcheggio dove ci sono 74 colonnine di ricarica da 22 kW con premi che danno diritto a soste gratuite e a sconti su bar e ristoranti dell’aeroporto».
Altro elemento forte, del servizio, è
la lettura targhe di ultima generazione. «Abbiamo scoperto che, mentre il parco circolante italiano ha in media 12,8 anni di età, nei nostri parcheggi l’età media delle auto è di 2,8 anni. Se in Italia le auto elettriche sono circa l’1% del circolante, nei nostri parcheggi sono circa il 5,6%. Ciò ci ha spinto a installare le colonnine di ricarica. Grazie alla AI, stiamo poi migliorando la nostra App per la gestione dei taxi, in modo da ovviare alle code e alla carenza di auto pubbliche».
Gestione delle flotte, come interviene la tecnologia
Costituita nel 2001, Fleet Support è un “solution provider” del settore automotive italiano, con particolare penetrazione nel mondo del noleggio a lungo termine e delle flotte aziendali.
«Ai fleet manager nostri clienti riusciamo a dare certezza sul chilo-
metraggio effettuato dai dipendenti. Si tratta di una opportunità per i fleet manager ma anche un onere gestionale» ha spiegato Simone Costantini.
Gli strumenti che utilizza per dare ai fleet manager la certezza sul chilometraggio effettuato dai dipendenti con le loro auto sono essenzialmente due: il primo è l’applicazione di un sistema basato sulla AI quando non sono presenti rilevazioni “certe” mentre il secondo è con API strutturate direttamente con le case costruttrici.
«Il primo sistema verifica tutte le rilevazioni ricevute nel tempo e in relazione alle percorrenze storiche di ogni driver. Questo sistema accetta o scarta quelle che non sono in linea con il chilometraggio rilevato. In assenza di tale valore va a rilevare la media mensile dei chilometri percorsi dai driver appartenenti alla stessa fascia di Car Policy, mentre
in assenza di questo dato recupera il valore medio per l’azienda di appartenenza. Quello con le API interviene grazie alla telematica di bordo».
La fornitura dei dati effettuata direttamente dalle case costruttrici garantisce che i flussi informativi che si ricevono siano esclusivamente relegati alle informazioni contrattualizzate e richieste in fornitura.
«In questo modo – continua Simone Costantini – come “gestore” non potrò mai accedere a dati che l’azienda non ha deciso di ricevere.
Ad oggi, ad esempio, gli unici dati che vengono prelevati sono quelli dei km forniti direttamente dall’auto senza necessità di conoscere la posizione del veicolo, indicazione dei rifornimenti effettuati ed eventuali spie di malfunzionamento. Ne deriva che la privacy dell’utilizzatore è garantita molto più di quando vengono installate scatole nere che per calcolare i km devono necessariamente tracciare la posizione del veicolo al fine di ricostruire i km percorsi».
Gian Luca Paolinelli ha parlato invece di come Autostrade per l’Italia in quattro anni abbia fatto una piccola rivoluzione. «Abbiamo iniziato a inserire in azienda il noleggio auto a lungo termine. Oggi ci troviamo con un parco molto esteso, oltre 6.000 veicoli, strumentali o in fringe benefit, molti dei quali elettrificati. Con la nostra partnership con Free to X, abbiamo creato una rete
Gian Luca Paolinelli, fleetmanager di Autostrade per l’Italia Spa e Simone Costantini, Ceo Fleet Support
di colonnine dislocate in tutta Italia, una ogni 42 km. Un grande investimento da diverse decine di milioni di euro che ci permette di essere pionieri».
Efficienza e sicurezza nellamobilità, l’esempioSammontana
Silvio Forneraha sottolineato come l’interpretazione del dato proveniente dall’intelligenza artificiale debba sempre arrivare da un utente umano.
«Spesso il mobility manager deve interfacciarsi con diversi uffici aziendali. Noi abbiamo una platea di circa 1.000 dipendenti tra Empoli, Vinci e la provincia di Verona. I nostri progetti di gestione della mo-
bilità dei dipendenti vanno tarate in base alla sede dell’azienda e alle vie di comunicazione per raggiungere tali sedi. Per la gestione della mobilità dei nostri collaboratori da marzo 2024 abbiamo una App che ha “attecchito” molto soprattutto sulla parte più giovane della popolazione aziendale».
Per Sammontana è importante avere accordi con aziende di noleggio, anche per creare un trasporto combinato auto-aereo che abbia il suo hub negli aeroporti. «Sto poi lavorando molto per creare delle navette aziendali. La tecnologia è importante per capire da dove partono e da dove arrivano i nostri collaboratori e quali siano i loro orari».
Tutti i dipendenti Sammontana pos-
sono scaricare sul proprio smartphone tale App che permette di raggiungere il proprio posto di lavoro nel modo più sostenibile possibile ed allo stesso tempo di ricevere incentivi dedicati. «Ha principalmente due funzioni: Pooling e Activities – continua Fornera – la prima favorisce la condivisione del tragitto tra colleghi: in base al numero dei componenti dell’equipaggio e dei chilometri percorsi, il sistema calcola il risparmio ambientale e premia con l’assegnazione di punti, accreditati sui singoli profili. La seconda monitora il tragitto e le modalità di spostamento utilizzate nel raggiungere la sede di lavoro, premiando i comportamenti più virtuosi. Attraverso questa App l’utente comunica le caratteristiche del proprio spostamento in base ai mezzi utilizzati. Attraverso il GPS del dispositivo mobile viene tracciato il percorso effettuato, nel rispetto della privacy dell’utente, mentre con la rilevazione di accelerazione, velocità media e tempo impiegato, sarà possibile certificare la dichiarazione del mezzo utilizzato».
Sia nella Funzione Pooling che nella Funzione Activities è previsto un sistema di premialità basato sull’accumulo di punti, accreditati per ogni azione compiuta. l
A destra, Silvio Fornera, fleet & mobility manager di Sammontana
Con il Patrocinio dell’Osservatorio TOP THOUSAND e TOP HUNDRED
Partner della giornata
Il rifugio urbano per chi lavora tra i grattacieli di Milano
A Milano il business non dorme mai. E proprio nel cuore della città che corre veloce, tra i grattacieli di Porta Nuova e le luci di Corso Como, c’è un indirizzo che fa la differenza per chi viaggia per lavoro: il TOCQ Hotel. A soli 20 metri da Corso Como, una delle strade più iconiche per moda, design e nightlife, l’hotel offre la combinazione perfetta tra comfort, tecnologia e lifestyle metropolitano. Qui le aziende trovano non solo camere moderne, insonorizzate e con Wi-Fi veloce, ma soprattutto un punto d’appoggio strategico che rende ogni spostamento più semplice. Dopo una giornata intensa, rientrare al TOCQ significa ritrovare spazi curati, silenzio e un’accoglienza che mette davvero a proprio agio. Il vero cuore pulsante è però l’anima MICE. L’hotel dispone di sei sale meeting modulari, capaci di trasformarsi a seconda delle esigenze: dal board meeting riservato a una conferenza fino a 200 ospiti. Ogni sala è dotata di videoproiettori, monitor, sistemi audio e hospitality desk, con possibilità di personalizzare setup ed eventi. Che si tratti di team building, presentazioni o incontri
internazionali, qui ogni dettaglio è pensato per supportare al meglio il lavoro delle aziende.
La posizione è un asset competitivo: accanto alla stazione Garibaldi, collegata con gli aeroporti e con il resto della città, nel cuore del distretto finanziario e dell’innovazione. In pochi passi si raggiungono Piazza Gae Aulenti, il Bosco Verticale e naturalmente Corso Como, con i suoi ristoranti gourmet e i locali più conosciuti. È un contesto che stimola creatività, networking e qualità della vita anche durante un viaggio d’affari.
Per i professionisti in movimento, il TOCQ offre anche soluzioni di smart working: suite trasformate in uffici temporanei, con connessione ad alta velocità e la tranquillità necessaria per concentrarsi al massimo. Completa l’offerta una colazione varia e internazionale, una terrazza vivibile tutto l’anno e partnership con fitness club e servizi esclusivi della zona.
Il TOCQ non è solo un hotel: è un hub dove il business incontra lo stile, e dove Milano mostra il meglio di sé a chi viaggia per lavoro.
Cannes, eventi di lusso in riva al mare
Cannes, eventi di lusso in riva al mare
Premiata tre volte negli ultimi tre anni come “Migliore destinazione al mondo per festival edeventi” ai World Travel Awards, Cannes rivendica la sua vocazione di destinazione glamour maanche innovativa
di Roberta F.Nicosia
Se si cerca “ Cannes ” su un motore di ricerca è inevitabile che escano quasi solo notizie legate al Festival Internazionale del Cinema che ogni anno trasforma Cannes, assurta ai vertici della notorietà internazionale, nella città più glamour del mondo.
L’esposizione multimediatica del Festival rischia di offuscare una realtà ben più diversificata , legata all’art de vivre, alla storia millenaria, alla sua atmosfera tipicamente mediterranea, al suo centro storico medievale e al suo rapporto privilegiato con il mare. E infatti, al di là
della Croisette e dello scalone più noto del mondo, quello del Palais des Festivals et des Congrès , la cittadina più vivace della Costa Azzurra mostra angoli nascosti da scoprire in tutte le stagioni e una dolcezza di vivere che ne fa un “posto speciale per gente speciale”.
Sinonimo di lusso fin dalla fine dell’Ottocento – quando le teste coronate di mezza Europa la scelsero come luogo di villeggiatura, dando così il via all’edificazione dei magnifici palaces che ancora oggi si allineano lungo la Croisette – Cannes ha saputo mantenere negli anni il ruolo di star della Costa Azzurra. Il suo clima eccezionale, la sua posizione incastonata tra le colline e il mare e la sua qualità di vita ne fanno una delle mete congressuali e incentive più interessanti d’Europa,
David Lisnard, Sindaco di Cannes commenta. «Questa storica tripletta è un omaggio al duro lavoro, al talento e all’energia degli uomini e delle donne di Cannes che lavorano per garantire il successo degli eventi e del settore culturale. Questo premio è anche il frutto degli investimenti per migliorare la qualità della vita dei residenti e per accogliere i visitatori».
e infatti Cannes detiene saldamente la seconda posizione dopo Parigi per quello che riguarda il settore del turismo d’affari.
Migliore destinazione al mondo per Festival edEventi
Ai World Travel Awards 2024 , considerati gli Oscar del Turismo, Cannes si è classificata per il terzo anno consecutivo Migliore Destinazione Mondiale per gli eventi (e Migliore Destinazione Europea per il 4° anno consecutivo).
Lungi dal riposare sugli allori, Cannes vuole tenere alto il suo nome prestigioso con un’evoluzione continua che si sostanzia in un rinnovamento incessante delle sue strutture e nella nascita di nuovi e importanti eventi internazionali legati al settore del lusso e dell’innovazione.
Manifestazioni di risonanza internazionale
Nato nel 1946, il Festival del Cinema è stato ideato come risposta della democrazia internazionale al clima d’intolleranza che aveva cercato di soffocare gli aneliti di libertà della Mostra di Venezia. La 79a edizione si svolgerà dal 12 al 23 maggio 2026. Negli anni Duemila, Cannes
Regates Royales
A settembre, ogni anno, la baia di Cannes si trasforma in un palcoscenico eccezionale conle Regates Royales, considerate il campionato del mondo dello yachting classico. Seigiorni di regate e 120 barche d'epoca provenienti da tutto il mondo.
Il Palais des Festivals e des Congrès
Cuore e anima dello sviluppo economico e culturale di Cannes, il Palais des Festivals et des Congrès è molto più di un centro congressi, ma il motore stesso della vita cittadina. Qui si svolgono tutti i festival e i saloni più importanti, ma anche spettacoli aperti al pubblico grazie alla sua duplice anima culturale e professionale.
Creato nel 1982, il Palazzo è un’attrezzatura pubblica, proprietà della municipalità di Cannes e gestito dalla SEMEC, (Société d’économie mixte pour les evenements cannois). Lo scopo della società è quello di organizzare e sviluppare eventi a dimensione internazionale, promuovere la destinazione in collaborazione con l’Ufficio del Turismo, che ha sede proprio nel Palais, e con il Convention Bureau, organizzare gli eventi culturali in linea con le scelte della municipalità e infine mantenere e la struttura pubblica in eccellente condizione e operativa. Cosa necessaria e imprescindibile per una struttura che vanta 340 giorni di attività all’anno!
Primo centro congressi per fatturato di tutta la Francia, il palazzo ospita 50 sale riunioni, 35mila mq di spazi, 5 auditorium da 150 a 2.300 posti, uno studio digitale da 350 persone e 3 spazi dedicati ai ricevimenti
Dei 150 eventi che si svolgono ogni anno, ben 70 sono professionali e attirano 350mila professionisti, generando 575mila pernottamenti e 1 miliardo di euro di ricaduta economica
ha scoperto un altro filone interessante, in linea con la sua filosofia di vita, quello del lusso. Ed ecco così nascere nel 2002 ILTM, International Luxury Travel Market, che è arrivato alla 24a edizione (dal 2 al 5 dicembre 2026), coinvolgendo tutti gli attori dell’ospitalità 5 stelle della città. Nell’ambito dei saloni
che si rivolgono ad un pubblico di alta gamma, in autunno, ci sono anche l’International Golf Travel Market - IGTM e l’appena concluso Cannes Yachting Festival Altre manifestazioni internazionali sono caratterizzate dallo stesso slancio creativo e dall’apertura verso nuovi settori innovativi.
Basti citare le fiere legate al mondo della produzione televisiva e della comunicazione, MIPCOM, giunto alla 41a edizione (in ottobre), e CanneSeries , ideato e voluto dal sindaco David Lisnard, che aprirà le porte alla nona edizione in aprile 2026 con l’iconico tappeto rosa. Alle fiere che confermano la loro presenza da anni – come ad esempio il MIDEM , dedicato all’industria musicale – si affiancano nuove manifestazioni legate a settori di estrema attualità, come il World AI Cannes Festival (dal 12 al 13 febbraio 2026), anch’esso voluto dal sindaco, fautore della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica della città. Per l’evento sono attesi 10mila partecipanti, 220 espositori e 320 opinion-leader. Da ricordare anche MIPIM dal 10 al 13 marzo, il salone dei professionisti dell’industria immobiliare, Heavent (25-26 marzo), dedicato al turismo d’affari e agli eventi, e la nona edizione di Ethereum dal 30 marzo al 2 aprile dedicato alle blockchain e alle criptovalute.
La struttura alberghiera: glihotel 5 stelle
Uno degli atout della destinazione è quella di avere una grande quantità di camere d’albergo raggiungibili a piedi dal Palazzo dei Congressi, la più parte nei celebri hotel a cinque stelle che si allineano lungo la Croisette e che da sempre hanno fatto la reputazione della destinazione. Tre di questi “palaces” sono nati all’inizio del XX secolo e ne sono l’emblema.
Il primo hotel ad essere costruito fronte mare è stato il Carlton Cannes, del brand Regent di InterContinental, nato nel 1912. Il Carlton ha riaperto le porte nel 2023 dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione e ampliamento che ha lasciato intatta la sua splendida facciata Belle Epoque, patrimonio nazionale. L’interior design si deve a Tristan Auer che ha privilegiato toni morbidi e mobili su misura. Il rinnovo totale
ha aggiunto una piscina a sfioro e un giardino interno ricco di essenze mediterranee e 1.800 mq di spazi meeting tra cui lo storico Grand Salon. Le camere sono 369, incluse 52 suite e 37 appartamenti, 5 i bar e ristoranti. La spiaggia privata, la Carlton Beach Club, può ospitare cocktail per 300 persone.
Proprio di fronte al Palais des Festival e al suo tappeto rosso sorge il Majestic Barrière , con la sua inconfondibile silhouette Art Deco, costruito nel 1926 . 350 camere di cui 80 suite e due penthouse, accolgono celebrità e delegati nelle 14 sale meeting e nella ballroom di 400 mq. La Plage de Majestic, che è possibile privatizzare, ospita un ristorante e spazi per eventi per 350 persone. A pochi passi, il gruppo Lucien Barrière possiede anche un hotel 4 stelle, il Gray d’Albion con 176 camere, 24 suite, 2 ristoranti e bar e una spiaggia privata, Mademoiselle Gray. Per i meeting ci sono 8 sale riunione modulabili da 34 mq fino a 230 mq, oltre alla terrazza di 300 mq.
Nel 1929 è la volta del Martinez, in stile Art Deco, parte dell’Unbound Collection di Hyatt, che chiude idealmente a est la Croisette. 410 camere tra cui 116 suite e due
penthouse di 1250 mq, concierge Clefs d’Or, 4 tra ristoranti e bar, tra cui lo stellato Palme d’Or, 2.800 mq dedicati al benessere, piscina riscaldata, 2.500 mq di spazi meeting
Il quartiere del Suquet, nucleo antico della città, con la Tour Carrée e la chiesa di Notre Dame de l’Espérance
Il Bar à parfum
Al Bar du Fouquet’s del Majestique Barrière il bartender Emanuele Balestra, mette in scena i suoi cocktail unici inbicchieri creati appositamente dai maestri vetrai di Biot, con un incavo per il naso. Perché la parte olfattiva èpredominante nelle sue creazioni, con profumi commestibili ed erbe raccolte nel suo orto sul roof top.
Accessibilità
Cannes è facilmente raggiungibile da tutto il mondo.
L’aeroporto di Nizza, che serve 114 destinazioni, si trova a 30minuti di auto, e 7minuti di elicottero.
ACannesMandelieu c’è l’aeroporto business. La stazione è servita da treni ad alta velocità. Milano dista 250 km di autostrada.
da 15 a 1000 persone e ristorante di specialità alla Plage du Martinez Sempre sulla Croisette, sul sito dell’antico Palazzo dei Festival, sorge il JW Marriott Cannes , edificio moderno aperto negli anni Novanta come Noga Hilton. Dispone di 261 camere tra cui 50 suite, un ristorante italiano, 14 meeting room e terrazza sul rooftop con piscina per ricevimenti fino a 450 persone. È l’unico hotel con un auditorium privato di 2.236 mq con 825 posti. Celebre la spiaggia Palais Stéphanie Beach
Più contenute le dimensioni del Mondrian, anch’esso hotel 5 stelle, un edificio moderno che ha una capacità di 75 camere, ma offre splendidi giardini e una vista magnifica sulla Croisette grazie alla sua posizione elevata. Si distingue proprio per la sua atmosfera più intima,
Cannes, Destination Innovante
La città di Cannes ha ottenuto nel 2023 una DID, Destination Innovante Durable, label creato in Francia da France Congrès et Événements con nove destinazioni pilota (oltre a Cannes, Biarritz, Bordeaux, Deauville, Marsiglia, Metz, Nancy, Nantes e Rennes) supportato dalla certificazione ISO 20121. Questo label coinvolge tutti i professionisti del settore socioculturale che si stanno mobilitando per offrire ai visitatori offerte responsabili durante il loro soggiorno.
l’eccezionale panorama e per i suoi servizi, come il ristorante Mr Nakamoto e la spiaggia Hyde Beach
Dalla Croisette al Suquet
Cuore pulsante della vita cittadina, luogo magico carico di simboli del divismo, con le sue palme hollywoodiane, i grandi alberghi bianchi che si stagliano contro il cielo, la spiaggia che la delimita e l’incredibile susseguirsi di auto di lusso posteggiate con nonchalance lungo il mare, la Croisette, il lungomare più famoso del mondo, è il paradigma della città, il luogo cui non ci si può sottrarre, la calamita che attrae chiunque venga a Cannes. Qui si concentrano i bar, gli alberghi e i ristoranti più celebri e più blasonati, i negozi di lusso e le gemme architettoniche della Belle Epoque, come la Malmaison, appena rinnovata totalmente e aperta a gennaio 2025 come un centro di arte contemporanea internazionale. La Croisette termina nel Palais des Festivals et des Congrès , che ne costituisce il qualche modo il punto d’arrivo e allo stesso tempo il simbolo.
Proseguendo verso ovest s’incontra una piazza che si affaccia sul vecchio porto, che ricorda come Cannes era un semplice villaggio di pescatori fino al giorno in cui il can-
celliere inglese Lord Brougham , lo scoprì per caso decretandone la fortuna.
La zona più antica della città, il quartiere del Suquet, si trova poco oltre, arroccato sulle pendici della collina: sorto intorno al castello medievale dei monaci di Lèrins – con la sua torre quadrata che oggi ospita il Musée des Explorations du Monde – è dominato dalla chiesa di Notre Dame de l’Espérance. Splendida la vista sul golfo e sulle isole che si gode all’ora del tramonto dall’alto della Tour Carrée, che risale al XII secolo.
Ai piedi del Suquet il pittoresco Marché Forville, con le sue bancarelle di prodotti alimentari provenzali, riporta verso la Rue d’Antibes , lunga arteria parallela alla Croisette che è il paradiso dello shopping.
Le isole Lérins
Imperdibile una gita alle isole Lérins, Sainte Marguerite e Saint Honorat, raggiungibili in meno di mezz’ora di barca, che trasporta in
• Reputazione internazionale e forte immagine di marca che rinforza la risonanza mediatica di un congresso o evento
• Posizione geografica unica fra mare e colline. Dimensione contenuta che permette di raggiungere tutte le destinazioni a piedi
• Clima ideale tutto l’anno che incontra l’obiettivo di destagionalizzazione e sole 320 giorni l’anno
• Varietà dell’offerta post-congressuale, che spazia dalla cultura allo sport, dagli spettacoli alla musica
• Il Palais des Festivals et Congrès ad alta capacità, modulabile, che beneficia di un eccellente livello di attrezzature e logistica. Motore della vita cittadina
• Offerta alberghiera di prestigio e forte capacità nel segmento del lusso; presenza di palaces, hotel 5* e 4*. 14.000 camere in totale
• Know how professionale: fornitori di servizi di alta gamma (agenzie di produzione, audiovisivi, conciergerie, logistica eventi)
• Venues prestigiose nei palaces e negli spazi atipici del Palais des Festivals: i mitici gradini, lo spazio Riviera, le terrazze
• La spiaggia come estensione naturale degli spazi tradizionali, con la possibilità di organizzare ogni tipo di evento
• Siti privatizzabili: Villa Domergue, Château de la Croix des Gardes, terrazze panoramiche, giardini, yacht
un altro mondo fatto di natura, silenzi e acque cristalline.
La più grande, Sainte Marguerite, è nota per il Fort Royal, costruito
nel XVII secolo, dove si dice sia stato imprigionato la Maschera di Ferro, ma anche per le sue baie e le immersioni.
Gli appassionati di diving, possono immergersi in una sorte di eco-museo subacqueo dove sono state immerse sei sculture di dieci tonnellate opera dell’artista britannico Jason De Caires Taylor.
Saint Honorat, la più piccola e la più tranquilla, sprigiona un’energia particolare. Qui c’è solo un’abbazia cistercense, l’abbazia di Lérins, circondata da vigneti, coltivati su quest’isola fina dal Medioevo e abitata da 21 monaci di diverse nazionalità che si dedicano alla produzione in piccole quantità di vini. Dopo le cinque, le barche ripartono e l’isola torna nel silenzio della meditazione e della preghiera. Un luogo incantato e fuori dal mondo a due passi dal glamour della Croisette. l
Dal dicembre 2022, il Palais des Festivals et des Congès è la prima struttura ad aver ottenuto il marchio governativo “Société à Mission”, una filosofia che si fonda su tre pilastri: “fungere da collegamento tra i diversi attori”, “prendersi cura delle persone e dell’ambiente” e “scoprire italenti”.
Esenzione documento A1 per viaggi di lavoro brevi L’Europa semplifica le regole per i viaggi d’affari brevi all’interno dell’Unione. La Commissione ha confermato il proprio sostegno per eliminare l’obbligo di richiedere il documento A1, che serve a certificare la copertura previdenziale dei lavoratori in missione all’estero, per i viaggi di lavoro di breve durata. Il modello A1 certifica che il lavoratore “distaccato” sia assicurato ai fini previdenziali nel paese UE in cui ha sede l’impresa distaccante, o di esercizio abituale dell’attività lavorativa. Il distacco può riguardare sia il lavoratore dipendente che il lavoratore autonomo. La Commissione riconosce che le regole attuali sul documento A1 creano un elevato carico burocratico ed è già in corso una discussione tra Parlamento e Consiglio europeo per introdurre
l’esenzione sull’A1 per i viaggi di lavoro brevi, nell’ambito della revisione del Regolamento (CE) 883/2004 che coordina i sistemi di sicurezza sociale.
BT4Europe, rete delle Associazioni di Business Travel, ha proposto che l’esenzione si applichi ai viaggi d’affari fino a 14 giorni, per attività come riunioni, conferenze o corsi di formazione. Inoltre, Bruxelles ha confermato di voler completare la digitalizzazione delle procedure A1 tramite il Single Digital Gateway e poi, per il 2026 lanciare il “Pass europeo di sicurezza sociale” per verificare in tempo reale i dati previdenziali dei lavoratori digitalmente.
Nuova soglia
esenzione buoni pasto Una novità rilevante riguarda la nuova soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici, che passa dagli
attuali 8 euro a 10 euro, a partire dal 2026: significa che i buoni pasto fino a 10 euro sono esentasse, ovvero non tassati come reddito per il lavoratore. Con questa nuova
soglia, il valore esentasse annuale dei buoni pasto può arrivare a 2.200 euro, rispetto ai 1.760 euro attuali (considerando una media di 220 giorni lavorativi all’anno). La misura interesserà circa 3,5 milioni di lavoratori in Italia e, secondo stime, comporta un guadagno fiscale netto per il lavoratore di circa 440-500 euro all’anno. Resta invece invariata a 4 euro la soglia di esenzione per i buoni pasto cartacei, che rimangono meno vantaggiosi dal punto di vista fiscale. Indicativamente il costo fiscale in termini di minor gettito Irpef e contributivo potrebbe aggirarsi su centinaia di milioni di euro. Tuttavia, l’effetto positivo sull’IVA e sui consumi, stimolando la ristorazione e il commercio, potrebbe ridurre l’impatto netto sul bilancio pubblico, anzi, uno studio appena divulgato parla di un beneficio fiscale netto, tra i 90 e i 110 milioni.
Mediterranean 2050
Il Principato apre a un’esperienza coinvolgente, da marzo presso il Museo Oceanografico di Monaco: un viaggio interattivo per esplorare il Mediterraneo verso un futuro ideale, grazie a scelte sostenibili. Tra le esperienze più suggestive la Mission Pelagos, in un sottomarino futuristico, con una proiezione su 310 mq.
BOLOGNA.
“Fantozzi!!!”. Una mostra pazzesca
Ogni storia della letteratura italiana propone i grandi nomi che tutti conosciamo e citiamo con un malcelato senso di superiorità, se in rapporto con altre culture. Ma siamo sicuri che sia proprio così? Meglio forse far riferimento, almeno per l’epoca moderna, a quegli autori che hanno tratteggiato l’Italiano medio. Il maestro è stato Paolo Villaggio, intelligente comico genovese dotato di un acume osservativo non comune. Villaggio, di fatto, ha inventato una maschera, destinata a rimanere nel tempo. È chiaro che si parla del ragioniere Ugo Fantozzi, cui, appunto è dedicato questo spazio bolognese. Ma ancor prima Villaggio dovrebbe essere ricordato per i giochi linguistici letterari (pantaloni ascellari, mega commendatore galattico, poltrona di pelle umana...) che dovrebbero porlo accanto ai quei nomi (Folengo, G.B, Croce) non solo creatori di
pastiches linguistici o di burle popolaresche, ma anche spietati osservatori del quotidiano.
Fino al 29 marzo Orario: 11-23
Grand Tour Italia. Via Paolo Canali 8 www.grandtouritalia.it
ROMA.
Dalí. Rivoluzione e Tradizione
In collaborazione con la Fondazione Dalì e con poli museali internazionali, la mostra si propone di analizzare i due punti di riferimento culturali dell’estetica di Salvatore Dalí, il celebre artista surrealista dal tratto immediatamente riconoscibile. Molta della sua arte, è presente nella scenografia immaginifica che da sempre ha accompagnato le tournée musicali dei Pink Floyd e i suoi lunghi baffi provocatori sono sempre stati presenti al grande pubblico. Vicino agli inizi al movimento Dada, divenne uno dei maggiori esponenti del
Surrealismo, quella corrente estetica che cercò, con gli strumenti analitici (psicologia, psicanalisi, metafisica) di una realtà “altra” che non fosse quella della società moderna, una risposta iconografica alla crisi della rappresentazione dell’Io lacerato. Dalí visse tutte le contraddizioni del Novecento e la mostra, offre spunti riflessivi sulla personalità del poeta, letta all’interno di una tradizione che annovera i grandi classici e le sperimentazioni inquiete di un artista versatile, abituato a sperimentare diversi materiali espressivi. Fino al l febbraio 2026 Orario: lunedì: 15-20 martedì-mercoledì: 10-20 giovedì-venerdì: 10-21 sabato-domenica: 9-21 Palazzo Cipolla. Via del Corso 320 https://museodelcorso.com
PISA.
Belle Époque
Se è vero che con la modernità, prima di tutto quella industriale, l’umanità sia entrata in una fase d’emergenza totale (la
necessità economica di mantenere viva la macchina), è pur vero che mai nella storia siano stati toccati livelli di benessere diffuso. Il primo periodo è certamente quello noto come Belle Époque, in Italia dal 1890 sino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Tempi di borghesia trionfante, di donne eleganti, di vizi mostrati pubblicamente e le innovazioni tecniche della
rivoluzione industriale nonché la nascita di tutti quegli orpelli estetici, come la moda o il cinema, destinati a sopperire l’alto prezzo esistenziale richiesto dall’atomizzazione culturale delle imponenti metropoli. Si tratta però anche di una stagione d’avanguardia artistica in cui l’artista, disarmato dinanzi al nichilismo delle macchine, ha modo di osservare e di sperimentare nuove estetizzazioni dell’essere umano. Gli autori della mostra, tutti italiani, mostrano appunto ciò.
Fino al 7 aprile 2026 Palazzo Blu. Lungarno Gambacorti 9 https://palazzoblu.it
a cura
di Alberto De Antoni
Viaggi di carta
San Francesco
Unite il nome del popolarissimo storico Alessandro Barbero e quello del notissimo santo di Assisi e otterrete un saggio di alto spessore. Ma al tempo stesso si avrà modo di intuire quanto sia impossibile o, forse, indecifrabile, la lettura biografica di un uomo vissuto nel XIII secolo e fatto santo poco dopo la morte. Immediate le narrazioni delle sue gesta e delle sue parole, ma immediate anche le interpretazioni, a diverso titolo interessate, che hanno offuscato la personalità. Vero rivoluzionario religioso o mistico ascetico o incarnazione delle contraddizioni di un’epoca caratterizzata dagli esiti delle grandi riforme della Chiesa? Di certo le due divisioni tra francescani conventuali (appartenenti a un ordine istituzionalizzato e potente) e spirituali (rivoluzionari popolari) lascia adito a ogni dubbio. È però singolare osservare che il santo nazionale si distingua notevolmente per il voto di povertà e di umiltà dai patroni delle altre Nazioni, i vari s. Giovanni, s. Giorgio, che si presentano piuttosto come cavalieri armati, valenti combattenti di draghi e di diavoli. Esito della storia o rappresentazione ideologica?
Alessandro Barbero, Roma-Bari, Laterza 2025, 20 euro
Come il cervello crea la nostra coscienza
Non è un saggio da leggere facilmente né tantomeno da accettare nelle sue conclusioni radicali, ma informarsi di come lavori la nostra mente di sicuro amplia il nostro modo di vedere il mondo. Dai tempi in cui la filosofia e la religione hanno posto uno iato tra il sé e ciò che ci circonda, le scienze neurobiologiche hanno fatto irruzione nello studio del cervello e dei suoi meccanismi d’azione. In particolare l’autore, uno dei massimi scienziati del settore, elimina dal nostro sguardo tutto ciò che vediamo: il mondo non è come lo vediamo; è, se mai,
una realtà che costruiamo ogni istante nella costante verifica di ciò che facciamo e della correzione degli errori che commettiamo. Ha tutto ciò un valore morale o etico? Difficile da definire. Ma di certo ci obbliga a rivedere il concetto di coscienza in direzione di un’interpretazione più biologica e, forse, meccanicistica. Seth Anil, Milano, Raffaele Cortina editore 2025, 25 euro
Too much to dream
Registrazione Tribunale di Milano n° 624 del 22/09/2000
Direttore Responsabile Omar Marco Fumagalli
Collaboratori
Luigi Barni, Clara Bini, AndreaBarbieri Carones, Rosemarie Caglia, Alberto De Antoni, Arianna Festa, Annamaria Gigante, Roberta Nicosia
Impaginazione Gianluca Ubezzi
Stampa Faenza Printing Industries, Faenza (RA)
Distribuzione in Italia
Faenza Printing Industries, Faenza (RA)
Non c’è dubbio che gli anni Sessanta siano stati una grande stagione creativa per l’arte, forse l’ultima nella storia dell’Occidente. Tutto è cominciato nell’assolata California, lo Stato americano più alla “avanguardia” di tutto, anche nell’eccessivo benessere – con i suoi lati oscuri – e nell’utopia. Molto, forse troppo, si conosce di Hollywood e della sua fabbrica di sogni. Meno di quella controcultura giovanile e musicale che pure, in un modo o nell’altro, abbiamo conosciuto di riflesso tramite i gruppi rock maggiori ora scomparsi anche per ovvi motivi anagrafici: Jefferson Airplane, Quick silver Messenger Service, Doors e su tutti, stranamente i meno noti in Italia, i leggendari Grateful Dead. Di fatto è impossibile dare una definizione univoca e onnicomprensiva se non per l’appartenenza alla nascita della questione giovanile ovvero l’autoaffermazione di quel ceto sociale sorto dalla modernità industriale e consumistica e in cerca di una propria identità culturale. Il saggio, una novità per l’argomento in Italia, esplora i luoghi più iconici delle istanze controculturali californiane con una discografia di base in appendice.
Alberto Mario Banti, Roma, Carocci 2025, 20 euro
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