Mission 3 / 2025

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Tecnologie

Nuova era per pricing e distribuzione

Sostenibilità

Hotel e ambiente

MICE

Italia sempre più protagonista

Destinazioni Lisbona

Elisa Ciampa

Donatella Dattilo

Mihai Lucian Dinu

INTESA

SANPAOLO SPA Travel & Event Manager

Jaimie Hartridge

LIVANOVA PLC Executive Business Partner

Albert James Kueng

SIEMENS AG Head of Global Travel Management

Olena Sushchenko

DRUGS FOR NEGLECTED DISEASES INITIATIVE Senior Travel & Finance Of昀cer

BALLESTRA Travel Manager

Adriana M. Huerta

IFF Senior Manager Corporate Services

Helder Mendes

NETJETS Global Travel Program Manager

Antonio Villalba Weber

UIPATH Expense Reporting Manager & GTP

Roberta Iorizzo

SCOR Global Travel & Expense manager

Janko Raboldt

KPMG GERMANY Head of Travel and Expenses

AERTEC SOLUTIONS Business Travel Manager Paola Mighetto

NEWSTECA Director [Jury Coordinator]

RUBRICHE

46TRASPORTI

47 DAL MONDO

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

07AdR

4Corporate, parcheggi dedicati al BT

24ZUCCHETTI

Viaggi d’affari più sostenibili: la travel policy come spinta alcambiamento

35 SIAP

Rivoluzione AI con NORA Corporate: il nuovo cuore digitale del Business Travel

42 UNA ITALIAN HOSPITALITY UNA proposta di valore per la meeting industry italiana

02SPECIALE

VIAGGI AEREI Nuovi voli dall'italia di Andrea Barbieri Carones

08 IMA 2025 Il Business Travel Italiano celebra lesueeccellenze di Arianna Festa

12 INTERVISTE IMA 2025 Tmc, Servizi mobilità eManager a cura della Redazione

14PROFESSIONE

TRAVEL MANAGER Il sistema “solare” diCosma di Andrea Barbieri Carones

18TECNOLOGIE

Verso una nuova era del pricing edelladistribuzione di Alfredo Pezzani

22SOSTENIBILITÀ

Hotel e ambiente: che impatto ha davvero unpernottamento? di Rosemarie Caglia

26DESTINAZIONI

La Lisbona delbusiness di Andrea Barbieri Carones

34 STRUTTURE ALBERGHIERE

Con UNA Hotel alle porte di Bologna di Andrea Barbieri Carones

36 MISSION MICE Italia sempre piùprotagonista delMice internazionale di Clara Bini

40 SPECIALE OLIMPIADI Milano: tutte le novità a misura di Mice di Simona Parini

44TREND Eventi: prima ragione dei viaggi di lavoro per i giovani di Simona Parini

Nuovi voli dall’Italia

Le novità di Ita, American, Delta, United e easyJet dagli aeroporti della Penisola: cresciteimportantie servizi sempre più capillari con l’arrivo di nuove città italiane anche percollegamenti a lungo raggio

di Andrea Barbieri Carones

Alleanze, nuovi voli, nuove lounge, nuovi servizi. E molto altro. Nel mondo, in Europa e in Italia le compagnie aeree hanno introdotto delle importanti novità per i passeggeri, che interessano particolarmente i viaggiatori d’affari.

Tra queste ultime, la possibilità di portare nel bagaglio a mano contenitori per liquidi fino a due litri di capacità. Una misura, voluta dall’Europa e in fase di recepimento da parte dei gestori aeroportuali, che semplificherà la vita ai passeggeri velocizzandone il transito nei terminal.

In Italia, ciò è possibile negli scali di Torino, Milano Linate, Milano Malpensa, Bologna e Roma Fiumicino. In Europa ci sono altri 22 aeroporti nei quali è presente questa tecnologia “elimina code”: prima di partire, però, conviene consultare la propria compagnia o il gestore dello scalo per capire se effettivamente tutti i controlli di sicurezza sono dotati degli scanner di ultima generazione che individuano la pericolosità o meno dei liquidi in transito. Per quanto riguarda le compagnie aeree, queste a seguire, sono alcune delle novità che riguardano l’Italia

e che interessano particolarmente i viaggiatori d’affari.

ITA Airways

In seguito al matrimonio tra ITA e Lufthansa, per i viaggiatori italiani si sono aperte nuove porte e nuovi collegamenti verso il mondo. A inizio 2026, infatti, per il vettore nazionale inizierà l’integrazione in Star Alliance, l’alleanza dei cieli di cui fanno parte anche Air Canada, Air China, All Nippon Airways, Austria, LOT, Swiss, TAP, Turkish e United.

ITA Airways aggiungerà 360 voli

giornalieri al network di Star Alliance, rafforzandone ulteriormente la presenza nella regione europea. La crescita più significativa riguarderà le sue città principali, in particolare Roma e Milano, servite attualmente da un totale di 16 vettori membri di Star Alliance. Al termine dell’integrazione, il network di Star Alliance crescerà fino a comprendere 26 compagnie aeree e offrirà oltre 18.000 voli giornalieri, collegando 192 paesi.

Il codeshare di ITA con le compagnie del Gruppo Lufthansa ha portato “in dote” nuove destinazioni in Africa e Asia. Tra l’altro, ITA Airways sta allargando i vantaggi per i soci Volare, il programma fedeltà della compagnia che ha raggiunto 3,5 milioni di soci. La sezione Executive Reserved – ri-

servata ai soci elite – ha una nuova collaborazione con l’Armani Hotel di Milano. Ci sono poi altri nuovi partner: Leone 1857, storica azienda dolciaria; ParkinGO, network di parcheggi in prossimità degli aeroporti serviti da ITA Airways; e Buddyfit, piattaforma digitale dedicata al fitness e al benessere.

Da non dimenticare anche l’accordo con Air Canada che permette di raggiungere 10 aeroporti in Canada e Usa attraverso lo scalo di Toronto con partenza da Roma. In primavera, poi, ITA ha siglato un accordo di codeshare con LOT Polish Airlines e una partnership con Trenitalia dedicata a Volare e Carta FRECCIA , i rispettivi programmi fedeltà. Grazie a questo accordo, i soci del programma di Trenitalia (10 milioni di iscritti) potranno convertire i propri punti in punti del programma ITA Airways (2,2 milioni di iscritti) e viceversa.

American Airlines

Dallas, Miami, Philadelphia, Chicago. E poi: Milano, Venezia, Roma e Napoli. E molto altro ancora. Anche

American Airlines, una delle più grandi compagnie al mondo, punta sull’Europa e sull’Italia aprendo nuove rotte transatlantiche che portano a 12 i collegamenti giornalieri verso gli Stati Uniti da quattro destinazioni italiane.

La prima novità è che dal 29 marzo 2026, la compagnia lancerà il suo terzo volo giornaliero per Milano Malpensa, con un collegamento da Miami che si aggiunge a quelli per New York e Philadelphia, avviato da poco. La partenza dallo scalo lombardo è prevista alle 14.05 con arrivo alle 18.40 ora locale. Al ritorno, il decollo è alle ore 20 con arrivo alle 11.30 del giorno successivo. Miami rappresenta il principale hub di American Airlines per l’America Latina e i Caraibi, con oltre 70 destinazioni servite nella regione.

Malpensa collega oggi 195 destinazioni in 83 paesi con 85 compagnie. Oltre che da Malpensa, American Airlines ha annunciato anche l’introduzione di collegamenti diretti da Roma Fiumicino, operativi ogni giorno per tutto il corso dell’orario estivo. Da quest’ultimo aeroporto,

Ita in Star Alliance

A inizio 2026 per il vettore nazionale inizierà l’integrazione in Star Alliance, l’alleanza dei cieli di cui fanno parte anche Air Canada, Air China, All Nippon Airways, Austria, LOT, Swiss, TAP, Turkish e United.

Voli Italia darecord

In orario estivo, Delta ha il suo network transatlantico piùesteso di sempre e il più ampio mai operato da e per l’Italia.

la compagnia americana vola anche verso New York, Chicago, Philadelphia, Charlotte e Dallas/Fort Worth.

A inizio giugno, poi, American ha confermato la partenza dei collegamenti giornalieri tra Venezia Dallas, il più grande hub della compagnia aerea. Questo nuovo servizio si aggiunge a quello con Philadelphia, reintrodotto il 29 marzo 2025.

A inizio maggio, il vettore aveva annunciato il raddoppio dei collegamenti tra Napoli con la ripresa dei voli per Philadelphia e l’inaugurazione della nuova rotta verso Chicago. Anche in questo caso, i voli saranno operativi nell’orario estivo.

Delta Air Lines

Nell’anno del suo centesimo compleanno, anche Delta ha diverse novità nella sua “faretra”. L’ultima freccia all’arco è il collegamento quadri-settimanale tra Roma e Minneapolis, decollato il 24 maggio scorso. Questo verso il secondo hub della compagnia Usa dopo Atlanta. La città del Minnesota è diventata la quinta destinazione – dopo New York, Atlanta, Boston e Detroit –che Delta serve da Fiumicino. Una

compagnia, questa, che è quella che opera in assoluto il più alto numero di voli da Roma verso gli Stati Uniti.

«Il 2025 è una data fondamentale per Delta, perché segna l’anno del suo centenario. Per festeggiare questa pietra miliare, per il futuro la compagnia investirà in innovazioni e servizi ai passeggeri che fanno perno sulla tecnologia» spiega Cristina Casati, sales manager Italia e Grecia Delta Air Lines. «Impieghe-

remo aeromobili di nuova generazione e lanceremo una nuova partnership con Uber e ulteriori aggiornamenti della nostra app FlyDelta per gestire il proprio volo», In questo orario estivo, Delta ha il suo network transatlantico più esteso di sempre e il più ampio mai operato da e per l’Italia: l’operativo consta di 17 voli giornalieri fra Italia e Stati Uniti, con ben quattro nuove rotte: Catania - New York, Milano - Boston, Napoli - Atlanta e la citata Roma - Minneapolis. Delta opera anche da Venezia. Delta ha poi annunciato anche che dal 7 maggio 2026 volerà da Roma a Seattle, che diventerà la 6a destinazione Usa che la compagnia collegherà da Fiumicino.

United Airlines

Novità anche per la terza compagnia aerea americana (considerando l’ordine alfabetico). United Airlines ha infatti lanciato due nuovi voli diretti dall’Italia: il primo è il Roma Fiumicino-Denver mentre il secondo è il Venezia-Washington. Se il primo termina il 25 settembre, il secondo proseguirà fino al 24 ottobre. Il vettore americano, che ha hub negli aeroporti di Chicago, New York e Denver, vola ogni giorno da Roma per New York, Washington e stagionalmente anche a Chicago e a San Francisco. Collega poi Milano

easyJet prende spazio

Nella stagione invernale gli aerei con livrea bianca e arancione

avranno sempre più spazio nei cieli italiani: vi saranno più di 7 milioni diposti e un aumento didisponibilità del10% rispetto all’anno precedente.

Malpensa con New York e Chicago, Napoli e Venezia con New York. Fino al 25 settembre, si vola anche tra Palermo e New York

easyJet

La compagnia aerea britannica ha annunciato le novità per l’orario dei voli per la prossima stagione invernale, che per il settore inizia tradizionalmente a fine ottobre e termina ad aprile.

In quel periodo, gli aerei con la livrea bianca e arancione avranno sempre più spazio nei cieli italiani dove vi saranno più di sette milioni di posti e un aumento di disponibilità del 10% rispetto all’anno precedente.

In tutta questa offerta in crescita, un posto di rilievo ce l’ha l’aeroporto di Milano Malpensa che nel corso degli anni è diventato uno scalo tra i più importanti di tutta Europa per easyJet. Qui, infatti, si concentra quasi il 50% dell’intera offerta italiana del vettore.

Numeri alla mano significa più di tre milioni di posti per l’intera stagione invernale. Tra le novità c’è la conferma delle tratte inaugurate ad

aprile per la stagione estiva (aprileottobre): Tiblisi, Parigi Orly, Amburgo e Düsseldorf. Poi ci sarà un incremento del 40% della rotta tra Malpensa e Sharm el-Sheikh, che raggiunge i 120.000 posti (il 40% in più di un anno fa). Poi aumentano le frequenze da e per Londra Gatwick, Marrakech, Malaga e Siviglia che per offerta si avvicineranno agli aeroporti meglio collegati da easyJet dallo scalo lombardo. Ossia Parigi, Barcellona e Catania. Nuovi collegamenti su nuove destinazioni come

Luxor (dal 24 novembre) e Strasburgo (dal 7 novembre), entrambe con due frequenze settimanali. Crescita anche dal City airport di Milano Linate e da Roma Fiumicino utilizzando slot che ITA Airways è stata costretta ad abbandonare per decisione UE in seguito al matrimonio del vettore italiano con Lufthansa. Dallo scalo milanese, il 26 ottobre partirà un volo per Porto che avrà frequenza quadri-settimanale. La crescita da Linate sarà importante visto che la compagnia vi baserà 5 aeromobili con una crescita di posti più che raddoppiata.

Anche da Roma, nuovo servizio bisettimanale per Strasburgo che inizierà il 28 novembre. Complessivamente l’aumento di capacità da Fiumicino sarà del 38% rispetto all’inverno scorso.

La compagnia ha annunciato anche l’attivazione di due nuovi voli dall’aeroporto di Verona, ciascuno dei quali si terrà due volte la settimana: il primo verso Manchester e il secondo verso Bristol.

Aumento anche da Napoli (+19% di posti). Per quanto riguarda Cagliari, la compagnia ha annunciato che il collegamento estivo con Basilea sarà esteso anche alla stagione invernale con 2 voli alla settimana (giovedì e domenica). Queste nuove rotte portano a 26 i collegamenti che easyJet opera dall’Italia attraverso 19 aeroporti. l

4Corporate, parcheggi dedicati al BT

4Corporate by easy Parking è il portale dedicato al Business Travel per la prenotazione online dei parcheggi negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Garantisce sicurezza, convenienza e un’esperienza di sosta veloce, totalmente contactless. Si tratta di uno strumento semplice e flessibile, completamente gratuito , creato per migliorare la gestione delle soste, con tanti plus per le aziende e agevolazioni per i dipendenti.

Esclusivo e conveniente

Attraverso il portale è possibile prenotare il parcheggio dedicato in esclusiva ai clienti 4Corporate, situato al terzo piano del parcheggio multipiano C, che garantisce sempre un posto al coperto, con accesso diretto ai Terminal tramite tapis roulant, per viaggi di lavoro più comodi e rapidi. La convenienza delle tariffe 4Corporate, in assoluto le più vantaggiose sul mercato, rispetto a un servizio taxi standard rende easy Parking la soluzione ideale, per ottimizzare i costi delle trasferte senza rinunce. Non a caso già oltre 400 aziende di ogni dimensione hanno sottoscritto la convenzione 4Corporate, usandola quotidianamente per i propri dipendenti.

Vantaggi della convenzione

L’infrastruttura conta 90 posti auto riservati, comodi per partenza e arrivo ma soprattutto sicuri. La convenzione prevede, inoltre, una serie di vantaggi per azienda e viaggiatore, come i Fast Track , inclusi per i passeggeri dell’auto (fino a 4), il programma fedeltà con accumulo punti per soste personali gratuite, la consuntivazione e fatturazione diretta (e/o tramite Telepass) ed il recupero dell’Iva. A tracciare la differenza in favore di 4Corporate ci sono le tariffe dedicate, il monitoraggio dei costi in tempo reale, la gestione informatizzata di pagamenti e ricevute. Il tutto con possibilità di personalizzare il portale. Per aziende con flotte green, è possibile prenotare il par-

cheggio ADR e-move riservato a sole Bev e Phev

Oltre alla rete commerciale dedicata per il business travel, i clienti possono beneficiare anche di un’assistenza qualificata h24 tutto l’anno. Tra i vantaggi per i viaggiatori d’affari sconti esclusivi nei punti ristoro dell’aeroporto e sugli acquisti nei Duty Free Aelia e in altri negozi selezionati dello scalo. Sconti dedicati anche su servizi come gli Avvolgi Bagaglio e il nuovissimo Dog Relais - Airport Resort & Daycare, la prima struttura di accoglienza per cani mai realizzata in un aeroporto italiano. Infine, una partnership importante con il Programma Volare.

Per richiedere una convenzione o ulteriori informazioni scrivi a easyparking@attitudeltd.com

Italian Mission Awards 2025: il Business Travel italiano celebra le sue eccellenze

La notte degli Oscar di chi viaggia per lavoro: ecco i protagonisti premiati nella serata più attesa della business travel industry italiana

Guarda

C’è un momento, ogni anno, in cui il mondo del Business Travel italiano si mette in pausa, ma non per partire. Dalle scrivanie dei travel manager alle cabine di pilotaggio, dalle reception d’albergo alle piattaforme

tecnologiche, tutti si danno appuntamento sotto le luci della ribalta. Un momento in cui il BT smette di essere solo gestione di policy e prenotazioni, per diventare riconoscimento, celebrazione, community. È il momento degli Italian Mission Awards, che quest’anno – alla dodicesima edizione – ha visto sfilare, premiare e applaudire il meglio del settore all’interno del moderno e creativo spazio nhow Milano, nel cuore del design district di via Tortona. Oltre 270 professionisti hanno partecipato alla serata di gala organizzata da Newsteca, casa editrice diMission.

Il vortice

chepremial’eccellenza

In palio il celebre “vortice”, il premio che negli anni è diventato una sorta di Oscar per chi si distingue nel mondo dei viaggi d’affari in Italia. Ventuno le statuette consegnate in

altrettante categorie, selezionate dopo un lungo lavoro da parte della giuria, composta da esperti del settore che valutano candidati e finalisti con cura e trasparenza, a cui si sommano i premi di menzione speciale della giuria. A presentare la serata Laura Padovani, speaker radiofonica dalla voce nota e dal ritmo incalzante, capace di guidare pubblico e premiati tra emozioni, battute e aneddoti. Ad accompagnare il tutto, l’elegante musica di Nora Bee, DJ e producer italiana, e un coinvolgente quiz finale a premi che ha messo alla prova la vera conoscenza del settore da parte dei presenti.

I vincitori 2025: trainnovazione, sostenibilità e visione

Il premio per la miglior compagnia aerea per i viaggiatori d’affari sul lungo raggio è andato a Delta Air Lines, per l’ampiezza del network e

l’attenzione ai servizi business. Per la miglior business class, invece, ha trionfato Qatar Airways , con un’offerta che sfiora la first class per comfort e qualità. Anche il settore alberghiero ha avuto i suoi protagonisti: BWH Hotels Italia & Malta è stata premiata come catena dell’anno, mentre B&B Hotels ha ottenuto il riconoscimento nella categoria midscale. Il premio per il miglior business hotel è andato allo Starhotels E.ch.o. di Milano, simbolo di efficienza e sostenibilità. Il lusso ha parlato toscano, con premio a Tivoli Palazzo Gaddi di Firenze che si è distinto per eleganza e recenti rinnovamenti pensati per i viaggiatori d’affari. Per chi cerca location alberghiere adatte a eventi e meeting, la scelta della giuria è ricaduta su UNA Hotels Expo Fiera Milano , struttura all’avanguardia per spazi e supporto tecnico.

Eventi e tecnologia: lanuovafrontiera del travel

Gattinoni Events ha conquistato la palma di miglior agenzia eventi, mentre Kampaay , giovane realtà emergente, ha ricevuto una menzione speciale per la sua rapida crescita e capacità di innovare. Luca Corsi (Vorwerk) è l’event manager dell’anno.

Nel mondo tech, brillano Cisalpina Tours, premiata per l’offerta tecnologica a 360°, e BizTravel Evolution del gruppo TNS-Uvet, che si è distinta per il suo self booking tool intelligente, alimentato da AI e machine learning. Non è mancato il riconoscimento per le TMC di grandi dimensioni: Uvet GBT ha vinto nella categoria sopra i 40 milioni di fatturato, mentre Frigerio Viaggi ha ottenuto una menzione speciale per crescita e innovazione.

• Claudia Gallarino (ENIT) travel manager dell’anno per la categoria fino a 200 viaggiatori/anno

• Cristina Piazzoli (Prysmian) per la classe 1.000-3.000 viaggiatori

• Manuel Corsi (Chiesi Farmaceutici) per la fascia oltre i 5.000, grazie a una gestione che unisce tecnologia e travel security

• Donatella Dattilo (Gruppo BALLESTRA) premiata per il progetto di ridefinizione e miglioramento dei processi aziendali.

Non solo singoli, ma anche team: il premio per il travel team dell’anno è stato assegnato a Intesa Sanpaolo, che con un gruppo di 15 persone gestisce le trasferte in modo strategico e innovativo.

Sostenibilità enuovesoluzioni

account management, vinto da Cisalpina Tours, e quello per il call center business travel, assegnato al Gruppo Gattinoni , che ha fatto della velocità e della competenza il suo marchio distintivo.

Uno sguardo al futuro

Alla fine della serata, tra un brindisi e una stretta di mano, Paola Mighetto, direttore editoriale di Newsteca, ha lanciato l’appuntamento per IMA 2026, già in preparazione. Perché, come ogni anno, il business travel non si ferma: evolve, si reinventa e continua a costruire relazioni, esperienze e valore. E in mezzo a tutto questo, una cosa è certa: chi lavora dietro le quinte delle trasferte aziendali merita il suo momento di gloria. Almeno una volta l’anno. l

Nelle due pagine aseguire, le foto dipremiati epremianti perognicategoria diIMA 2025, menzioni speciali della giuria incluse.

Persone al centro: travel manager dell’anno e team Il cuore del business travel resta nelle mani dei travel manager, veri registi delle trasferte aziendali. Quest’anno i premi sono andati a: CATEGORYPARTNER: LOGOPARTNER:

Particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità, con premi a HRS, per progetti come Green Stay e la reportistica ambientale offerta alle aziende, e a RAI, per le iniziative interne di riduzione dell’impatto ambientale e ottimizzazione dei costi. Anche il car rental ha avuto i suoi protagonisti, con Hertz Italia premiata per la capillarità e l’impegno green. Mentre LimoLane ha ottenuto una menzione di giuria, per l’ampiezza e qualità della sua offerta. Infine, spazio a due premi molto sentiti: quello per il miglior

I

PREMIATI 2025emiati a sinistra, il/la premiante a destra)

Interviste IMA 2025: Tmc, Servizi mobilità e Manager

Interviste IMA 2025: Tmc, Servizi mobilità e Manager

Le interviste degli Italian Mission Awards 2025, con i video di Annabella D’Argento e il tema dellasostenibilità

a cura della redazione

In occasione di IMA 2025, tra i molti presenti anche Annabella D’Argento che, prima della serata di Gala che ha proclamato le eccellenze del Business Travel tricolore per quest’anno, ha intervistato alcuni degli “attori protagonisti” presenti e premiati a Milano, toc-

cando l’argomento della sostenibilità, sempre al centro delle attenzioni. Tra chi ritirava “un vortice” e chi sfruttava l’occasione per il classico networking di settore a IMA, emergono commenti sulle attività vincenti, sui nuovi progetti impegnativi e i temi caldi, del BT nazionale.

In primis, per il mondo delle Tmc, che lavora con i Viaggi d’Affari. A nhow Milano infatti, per le agenzie hanno parlato in molti: da Mirella Ciceri di ACI blueteam a Giorgio Garcea, direttore commerciale di Cisalpina, ora internazionalizzata con l’acronimo di CTI. Quindi anche Simone Frigerio e Massimiliano Ceravolo, rappresentanti dell’agenzia Frigerio Viaggi ed Elena Carlino, di Gattinoni Business Travel

«Il settore si trasforma nelle numeriche, cresciute e nelle tempistiche, molto concentrate – spiega Mirella Ciceri - novità in particolare per i viaggi Incentive: ora molto più responsabili e aggregativi».

«Operiamo ora nel panorama internazionale come CTI – ricorda Giorgio Garcea – acronimo che cerca di esportare il tailor-made italiano per ogni necessità. Investiamo e ci impegniamo particolarmente pensando al mercato del Far-East, dove vogliamo arrivare».

«Abbiamo superato la crescita me-

dia di settore, calibrando le nostre azioni e toccando settori merceologici nuovi – spiegano da Frigerio Viaggi – Tra le nuove attività, le certificazioni di sostenibilità, utili ai clienti del BT».

«Oggi la sostenibilità è un’esigenza – spiega Elena Carlino – selezioniamo quindi strutture e trasporti particolari ma soprattutto nuovi strumenti, che permettono al cliente di scegliere autonomamente l’opzione migliore».

Non sono mancati ovviamente i commenti di rappresentanti dei molti servizi, utili al Business Travel. Come quelli di NCC, con l’intervista a un esperto del settore in evoluzione come Nicola Faedi, di Limolane.

«Garantire un servizio di mobilità d’eccellenza è il nostro target –spieda Faedi – e per farlo cerchiamo di avere un approccio innovativo, con tutta la tecnologia che possa facilita l’operatività a livello internazionale, digitalizzando su piattaforma unica, quello che in passato non lo era».

Per il mondo della mobilità che tocca gli aeroporti, invece, ha parlato Antonio Fraccari di AdR

Mobility , sui temi degli scali con relativi parcheggi e mobilità di collegamento, per tutti i dipendenti che viaggiano per lavoro prendendo un aereo.

«Incontriamo sempre con piacere a IMA tutte le aziende clienti B2B –ricorda Fraccari – mentre circa i progetti più significativi del momento, per la sostenibilità ci concentriamo sull’elettrico: navette EV per ogni percorso di Ciampino o Fiumicino; 400 punti di ricarica installati per i clienti BT che lasciano i veicoli in aeroporto, disponibili senza penalità oltre i tempi di rica-

rica. Visto che da noi, circolano e sostano veicoli estremamente giovani rispetto alla media nazionale». Infine, parola anche ai veri protagonisti, del settore Business Travel, ovvero i manager che sono sul fronte in azienda. Tra loro anche Elisa Ciampa di Intesa Sanpaolo. «Rispetto al passato il cambio generazionale in azienda porta nuove sensibilità, nuove percezioni, per il tema della sostenibilità – spiega Ciampa – l’approccio più sensibile dei singoli porta all’uso di soluzioni più sostenibili, scelte diverse nelle opzioni di viaggio». l

Vedi online tutti i video delle singole interviste diAnnabella D’Argento, aIMA 2025

Il sistema “solare” di Cosma

Il sistema “solare” di Cosma

Dal quartier generale nel cuore di Barcellona, il travel manager Héctor Royo Calleja gestisce tutti iviaggi aziendali, calcolando anche i costi nascosti o non immediatamente percepibili

di Andrea Barbieri Carones

Nei suoi 130 anni di attività la Comsa Corporation ha visto passare un mondo intero dalla sua casa madre di Barcellona. Una Catalogna, una Spagna e un’Europa che erano completamente diverse rispetto a oggi. Per non parlare di quanto è cambiata la tecnologia e come si sono evolute le relazioni tra manager e risorse uma-

ne, di questa azienda da 5.000 dipendenti attiva nel settore delle infrastrutture e dell’ingegneria industriale, che sviluppa progetti ferroviari, di ingegneria civile, edilizia e di servizi industriali sia in Spagna che a livello internazionale Negli ultimi decenni, il mondo e il modo di lavorare sono cambiati portando molti collaboratori a parti-

re per incontrare clienti, fornitori o partner. Spostamenti gestiti dal quartier generale di Barcellona, dove il travel manager Héctor Royo Calleja lavora incessantemente per organizzare al meglio le trasferte di lavoro dello staff.

Da quanto tempo lavora in Comsa e in quale posizione?

«Ormai sono più di 16 anni. Attualmente come travel manager e responsabile degli acquisti. Tra le mie responsabilità principali c’è il coordinamento e l’ottimizzazione deI viaggi aziendali del gruppo. Dovendo garantire sia l’efficienza dei costi che il rispetto delle nostre policy di viaggio. Nel corso degli anni ho contribuito all’implementazione di strumenti tecnologici, al miglioramento dei processi e al consolidamento di accordi strategici con i fornitori».

Quali sono state le principali destinazioni dei suoi dipendenti negli ultimi 2 anni?

«Direi soprattutto Europa, America

Héctor Royo Calleja

latina e nord Africa. Ossia destinazioni che sono coincise con i principali progetti della nostra azienda. Tra le mete più frequenti ci sono Portogallo, Francia, Messico, Colombia e Perú».

Come si fanno le prenotazioni: con una TMC o in proprio?

«La gestione del business travel si canalizza attraverso una TMC, che consideriamo un fornitore strategico visto il gran volume di operazioni e le spese annuali per le trasferte. Ciò ci permette di centralizzare i processi, ottemperare alla politica aziendale in tema di viaggi, disporre di report consolidati e dare supporto specializzato a chi viaggia. In casi eccezionali, dove i canali della TMC non diano la migliore opzione in termini di costi, disponibilità o location , abbiamo definito un protocollo per effettuare prenotazioni fuori dal canale ufficiale. In aggiunta, abbiamo sviluppato una app interna che permette le richieste di prenotazione offline e la loro tracciabilità, rafforzando la visibilità e il controllo complessivo nei viaggi aziendali».

Ogni business traveler è autonomo nelle prenotazioni o deve seguire una procedura?

«In Comsa Corporación, i business traveler devono seguire una proce-

dura in conformità con la travel policy . Le operazioni possono però variare a seconda del profilo del dipendente e del tipo di viaggio. La parte offline del processo è gestita tramite l’app interna citata prima, dove chi parte crea la richiesta mentre la gestione finale è affidata

a un Travel Arranger interno. Inoltre, da settembre, implementiamo la soluzione di self-booking Cytric Easy, che consentirà a determinate tipologie di viaggiatori di effettuare prenotazioni in modo più rapido e autonomo all’interno di un ambiente completamente controllato e connesso alla nostra TMC».

Ci può raccontare una “case history”?

«Uno dei momenti più difficili come travel manager fu durante la pandemia, quando alcuni dipendenti rimasero isolati in paesi stranieri. Due casi risultarono particolarmente gratificanti, per l’aspetto umano della nostra azienda: in Marocco, siamo riusciti a far salire un nostro collaboratore su un volo di rimpatrio Iberia grazie alla gestione diretta con il nostro referente commerciale. Qualcosa di simile è accaduto in Romania, dove diversi dipendenti sono riusciti a rientrare grazie al rapido intervento della nostra agenzia di viaggi, Viajes El Corte Inglés».

Héctor Royo Calleja

Procedure eapp

I business traveler devono seguire una procedura in conformità con la travel policy.

Leoperazioni possono però variare a seconda del profilo del dipendente e del tipo di viaggio. Laparte offline è gestita tramite app interna.

Momenti difficili

Uno dei momenti

più difficili come travel manager fu durante la pandemia, quando alcuni dipendenti rimasero isolati in paesi stranieri. Cisono 2 casi che risultarono particolarmente gratificanti, in cui è emerso l’aspetto umano della nostra azienda.

Sistema Solare TCO

«Ho adattato questa visione alla categoria dei viaggi d’affari, suddividendola in 3 livelli: costo diretto, costo indiretto e quello che chiamo costo futuro (sostenibilità). Per semplificare ho creato un’analogia visiva: il sistema solare TCO, in cui ogni elemento rappresenta un tipo di costo».

• Il sole è il TCO: il 100% del costo totale. È il costo totale reale della categoria dei viaggi aziendali di una impresa.

• I pianeti sono i costi diretti: 60-65%. Sono le spese vive che si pagano direttamente per i servizi.

– Trasporti: 30-35%

– Alloggio: 15-20%

– Mobilità: 5-10%

– Manutenzione: 5-10%

– Agenzia di viaggi: 1-3%

– Assicurazioni e visti: circa 0,5%

• Il Razzo sono i costi Indiretti: 35-40%. Questi sono i costi nascosti che però possono essere calcolati. Sono correlati al tempo che l’azienda e i suoi dipendenti dedicano al processo di viaggio e all’effettiva esecuzione dello stesso.

– L’astronauta: 25-30%. È il tempo che il viaggiatore destina a organizzare il viaggio ed è la voce di spesa più rilevante nel business travel.

– Il razzo: 5-10%. È il tempo dedicato a processi come richieste, pagamenti, incidenti, report, assicurazioni, eccetera.

• Inquinamento: Costo Futuro (2-4%)

Rappresenta l’impatto ambientale. Si tratta del costo stimato per ripiantare alberi per compensare tutte le emissioni di CO2 generate dai viaggi aziendali.

• I costi dei servizi di agenzia rappresentano solo la metà del TCO ed è molto comune pensare che l’unica spesa nel conto viaggi d’affari sia quella per l’intermediazione. Di solito dico che la mia spesa è di 2,5 milioni di euro, ma in realtà sono 5 milioni di euro.

• Realizzare un viaggio d’affari è caro in termini di costi, risorse di tempo per il personale dell’organizzazione ed emissioni di CO2. Quindi è molto importante che l’organizzazione comprenda che i viaggi dovrebbero essere effettuati solo quando necessario.

• L’attenzione dovrebbe essere rivolta alla riduzione del Costo Totale di Proprietà (TCO), ovvero rendendo più piccolo il Sole e non necessariamente i pianeti.

• Asteroidi: costi tangibili. Si tratta di costi indiretti o nascosti, non calcolabili ma critici. Sono essenzialmente di aspetti legati alla gestione del rischio e al dovere di diligenza. Tra questi rientrano:

– Perdita di affari dovuta alla cancellazione dei voli

– Penalità per i clienti in caso di ritardi o cancellazioni dei viaggi

– Perdita di talenti dovuta a viaggi eccessivi o mal gestiti

– Impatto sul benessere dei dipendenti

Principali conclusioni:

• La voce di costo più importante è il tempo impiegato dal business traveler per il viaggio d’affari (25-30% del TCO)

In che modo la tecnologia la aiuta come travel manager?

«È essenziale per automatizzare i processi operativi, ridurre gli oneri amministrativi e liberare tempo da

Questo grafico del Sistema Solare consente di sperimentare in modo semplice e veloce e identificare possibili azioni di risparmio o escludere azioni. Èimportante capire che l’attenzione dovrebbe essere rivolta alla riduzione del Sole (TCO).

Esempi illustrativi:

• Costringere i viaggiatori a scegliere voli con scalo per risparmiare 200 euro aumenta il tempo di percorrenza, le emissioni di CO2 e il disagio, aumentando il TCO.

• Prenotare un hotel più economico a 30 km di distanza aumenta i costi di trasporto (taxi), il tempo di percorrenza, il rischio di incidenti, le emissioni di CO2 e aumenta il TCO.

dedicare ad attività di maggiore valore strategico. Oltre all’app citata, lanceremo anche un nuovo sistema di “duty of care”, che rafforzerà la sicurezza e il tracciamento dei viag-

giatori. Soluzioni che consentono di ottimizzare i costi, migliorare il controllo e aggiungere maggiore valore all’azienda attraverso la gestione delle trasferte». l

SIAMO TUTTI CONNESSI

Voliamo verso più paesi di chiunque altro.

Verso una nuova era del pricing e della distribuzione Verso una nuova era del pricing e della distribuzione

Da PNR a One Order, passando per il Continuous Pricing

Da PNR a One Order, passando per il Continuous Pricing

Dopo oltre trentacinque anni trascorsi nel mondo dei viaggi, e in particolare nella gestione complessa e sfidante del business travel, ho visto molte trasformazioni tecnologiche. Basti pensare che per prenotare le camere di Hotel si usava il telex con la banda perforata, poi il fax (ma quello con la carta termica), Arco, Sigma, Pars che per usarlo dovevi fare un mese di corso negli USA. Di sicuro uno sviluppo che ancora oggi mi appassiona e stupisce, con la rapidità di implementazione e ora la rivoluzione IA – ma di questo e delle sue applicazioni in campo turistico ne parleremo un’altra volta. Alcune novità sono arrivate con delicatezza, altre – come quelle in corso in ambito tariffario – irrompono con la forza di un vero cam-

bio di paradigma . E oggi, dalle scrivanie delle TMC alle sale riunioni delle aziende clienti, si parla sempre più di tre concetti chiave: “ continuous pricing ”, “ One Order” e – sullo sfondo – la complessa eredità di NDC. In questo scenario in rapido mutamento, le parole d’ordine sono diventate “personalizzazione”, “efficienza” e “trasparenza”. Ma a patto che non restino solo slogan.

Dal dynamic al continuous pricing: il prezzo prende vita Per anni abbiamo lavorato in un contesto dominato dal “revenue management dynamic pricing” basato su classi tariffarie rigide (Y, M, B, ecc.), giorni della settimana, e del “chi prima prenota meno spende”, che – pur aggiornate automati-

camente – seguivano regole statiche: disponibilità, stagionalità, algoritmi previsionali, cronologia dell’utente.

Il continuous pricing rompe questi confini. Supera la logica dei “gradini” tra classi e introduce un sistema fluido, dove la tariffa può variare con precisione quasi chirurgica, in tempo reale , modellandosi sul comportamento del passeggero, sulla domanda, sul contesto, inclusa la tipologia del pc che si sta utilizzando (ebbene si, i prezzi possono cambiare sia in base alla geolocalizzazione dell’utente che dall’hardware che sta utilizzando per effettuare la prenotazione). L’era del grande fratello “is coming”, o forse è già qui anche in questo settore. Per chi lavora in una TMC, questo significa rivedere le consuete mo-

di Alfredo Pezzani

dalità di comparazione tariffaria. I benchmark tradizionali vacillano, i tool devono evolversi, i contratti vanno rinegoziati. In parallelo, cresce la centralità delle tecnologie legate al protocollo NDC, la cui reale efficacia sul campo – come vedremo – è ancora oggetto di dibattito.

Il PNR e il suo prossimo tramonto (non senza resistenza) Il PNR è ancora il “contenitore” di ogni prenotazione aerea. Nato con i GDS, ha rappresentato lo standard per identificare passeggeri, itinerari, servizi acquistati. Ma oggi inizia a mostrare i suoi limiti : interfacce frammentate, processi ridondanti, difficoltà nella gestione post-vendita. Anche se di fatto è ancora il più efficiente lato agenzie di viaggi, che negli anni hanno investito milioni

di euro in integrazioni, ottimizzazioni e altro ad esso legato.

Già dal 2015, IATA ha avviato un percorso per superarlo, introducendo il concetto di “One Order”, formalizzato nel 2018 con la Reso IATA 797. L’obiettivo? Unificare in un unico record PNR, e-ticket e EMD. Un passo che, se ben implementato, semplificherà radicalmente la filiera.

Cos’è davvero One Order

Chi ha familiarità con il mondo ecommerce troverà familiare la logica di One Order. Invece di più codi-

ci (uno per il volo, uno per il bagaglio, uno per i servizi ancillari, uno per air, uno per il rail, etc..) si lavora con un unico riferimento d’ordine. Tutto è tracciato e gestito in un flusso unico, potenzialmente integrabile con sistemi ERP aziendali e piattaforme di expense management.

Son tre i pilastri del nuovo sistema: • un solo riferimento standardizzato ed espandibile. One Order vuole diventare il punto di accesso unico per terze parti (partner di interlinea, canali di distribuzione, handler aeroportuali, personale

“Per le TMC occorrerà rivedere le consuete modalità di comparazione tariffaria. Ibenchmark tradizionali vacillano, i tool devono evolversi, i contratti vanno rinegoziati”

“Per le compagnie aeree meno costi, meno errori, contabilità più snella. Per le agenzie gestione più semplice ed efficiente. Per il cliente finale un solo codice da gestire”

aeroportuale, ecc.) agli ordini dei clienti.

• ecosistema semplificato : One Order facilita la consegna dei prodotti e il regolamento economico tra compagnie aeree e partner, grazie a processi semplificati e standardizzati nella gestione degli ordini, lungo tutto il ciclo di vita, dalla prenotazione alla consegna.

• partnership ampliate: One Order permette a vettori full service e low-cost di interagire e offrire servizi combinati ai clienti, con una

gestione agile della creazione e dell’erogazione di ogni tipo di prodotto, e la possibilità di connettersi con altri settori per una maggiore interoperabilità. In dettaglio, con l’Unico Riferimento addio a PNR, e-ticket (si, anche il numero del biglietto viene sostituito), EMD. Benvenuto ordine unico. Il Processo Unificato porta a una sola procedura per tutti: emissione, pagamento, post-vendita.

L’Integrazione di Filiera fa si che compagnie low-cost e tradizionali,

ed altri fornitori, possano cooperare in un modello operativo condiviso. I benefici attesi? Per le compagnie aeree: meno costi, meno errori, contabilità più snella.Per le agenzie: teoricamente gestione più semplice e più efficiente. A patto di avere i tool pronti per la gestione del nuovo protocollo. Per il cliente finale: un’esperienza coerente, con un solo codice da gestire, anche per modifiche e rimborsi.

Lezione NDC: non commettiamo gli stessi errori Chi lavora nelle agenzie lo sa bene: l’introduzione del NDC non è stata un successo lineare. Le promesse erano molte – personalizzazione, tariffe più vantaggiose, nuove funzionalità – ma la realtà operativa ha raccontato un’altra storia. L’approccio top-down da parte delle compagnie aeree ha escluso in gran parte il canale indiretto, scaricando su di esso:

• complessità tecnologica (piattaforme diverse per ogni vettore)

• oneri operativi (mancanza di flussi automatizzati)

• costi nascosti, come le fee GDS per la gestione di segmenti NDC che vengono oggi addebitate in alcuni casi alle agenzie di viaggi • e infine una comunicazione opaca, spesso priva di reali vantaggi per il cliente.

Nel mio lavoro quotidiano ho visto travel consultant in difficoltà, clienti confusi, travel manager disorientati. In molti si sono chiesti: “Perché una tariffa business class dovrebbe costare 1.000 euro in più se prenotata su GDS rispetto a NDC?”. Una domanda lecita, che ancora oggi non trova risposta trasparente, ne una applicazione puntuale da parte degli operatori.

One Order sì, maconinclusione e realismo

One Order rischia di cadere nello stesso tranello se non si cambia approccio. Serve una governance partecipata, inclusiva, in cui le agenzie di viaggio – e in particolare le

TMC, spesso le più evolute e digitalizzate – abbiano voce in capitolo fin dall’inizio.

La standardizzazione è auspicabile, ma va fatta tenendo conto di ciò che è già operativo. Non si può pretendere che ogni agenzia si adegui in silenzio a nuovi standard senza un piano di supporto reale, investimenti concreti, strumenti condivisi. E soprattutto: non dimentichiamo che chi regge davvero l’impalcatura della distribuzione – oggi – sono ancora le agenzie. Sono loro l’interfaccia tra innovazione e cliente, tra tecnologia e servizio. Se non esistessero le agenzie e le grandi TMC i clienti sicuramente perderebbero un servizio fondamentale per l’organizzazione dei loro viaggi – sia di piacere che di lavoro – e soprattutto spenderebbero molto di più in quanto in “balia” del canale unico e della narrazione tariffaria dei vettori, senza nessuna possibilità di benchmark e imparzialità che le agenzie sono in grado di rappresentare.

Conclusioni: da transizione atrasformazione

Stiamo vivendo un momento cruciale. Il continuous pricing cambia il modo in cui si genera il prezzo. Il One Order cambia il modo in cui si gestisce il viaggio. Insieme, rappresentano una trasformazione profonda del modello di distribuzione. Per affrontarla, servono:

• competenze nuove e trasversali (tra IT, operation, gestionali);

• sistemi integrati, capaci di dialogare con diversi attori;

• una visione strategica, che valorizzi i dati e la customer experience;

• una governance condivisa, dove ogni anello della catena abbia voce. Ma soprattutto, serve consapevolezza: questa è una trasformazione che riguarda tutti. Non possiamo più permetterci di fare i conti senza l’oste. Anche perché, se l’oste non riesce a far quadrare i conti, sarà costretto – come si dice in osteria –ad allungare il vino con l’acqua. In un ecosistema complesso come

Chi è l’autore

Alfredo Pezzani è un professionista con oltre 35 anni di esperienza nel settore dei viaggi, con una forte specializzazione nel Business Travel. Da poco entrato nella dirigenza Volonline Group, ha prima ricoperto ruoli apicali nelle primarie Travel Management Company italiane e internazionali, tra cui Uvet American Express GBT, Cisalpina Tours, HRG, ACI Blueteam. Occupandosi di efficientamento organizzativo, strategie commerciali, innovazione tecnologica e gestione delle attività. Membro della Commissione Trasporti di FTO (Federazione Turismo Organizzato), è anche parte del Technology Working Group e dell’Air Matters Committee di ECTAA, dove contribuisce ai tavoli europei su distribuzione, rapporti con la IATA, sostenibilità e regolamenti sui diritti del passeggero. Partecipa anche all’APJC di Iata Italia - Agency Programme Joint Council. Appassionato di evoluzione digitale, modelli distributivi e customer experience nel travel, con particolare attenzione ai temi dell’innovazione, della governance e della trasformazione strategica.

quello del travel, ogni anello della filiera – dalle compagnie aeree alle TMC, dai GDS ai fornitori tecnologici – è indispensabile per garantire valore reale al cliente. Nessuno può prosperare a lungo isolato, perché il

servizio migliore, al prezzo più giusto, nasce solo dalla collaborazione di tutti. È questa la consapevolezza che dobbiamo coltivare: ogni attore è necessario, e ogni voce merita ascolto. l

“Il continuous pricing cambia il modo in cui si genera il prezzo. IlOne Order cambia il modo in cui si gestisce ilviaggio”

Hotel e ambiente:

Hotel e ambiente: che impatto ha davvero un pernottamento?

L’Europa prova a fare ordine con le nuove regole PEFCR per il settore alberghiero. E noi? Dovremmo farci qualche domanda in più

di Rosemarie

Caglia

La transizione ecologica entra nel vivo anche per il settore alberghiero. La Commissione Europea sta valutando le “Regole di categoria dell’impronta ambientale di prodotto” (PEFCR, Product Environmental Footprint Category Rules) per gli hotel, un insieme di direttive tecniche che potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui l’impatto ambientale delle strutture ricettive viene misurato, analizzato e comunicato. Basate sulla metodologia PEF ( Product Environmental Footprint ), queste regole puntano a fornire uno standard unico e comparabile, valido in tutta l’Unione Europea, per valutare le prestazioni ambientali del pernottamento in hotel lungo l’intero ciclo di vita del servizio. HOTREC , la Confederazione europea di hotel, ristoranti e caffè, è

tra i principali attori coinvolti nello sviluppo di queste normative.

Le Regole PEFCR: cosa sono e perché ci interessano

I PEFCR sono un insieme di regole dettagliate che specificano come condurre uno studio di impatto ambientale per una determinata categoria di prodotto o servizio. Nel caso dell’ospitalità alberghiera, le regole si riferiscono in particolare al servizio di pernottamento in camere d’albergo. Esse si fondano sulla metodologia PEF, un approccio

scientifico che adotta il Life Cycle Assessment (LCA) per calcolare gli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita del prodotto: dalla produzione alla dismissione.

L’idea è forte: creare uno standard europeo per misurare l’impatto ambientale dei prodotti, e in questo caso, dei servizi.

Quindi, niente più hotel che si inventano le loro etichette green: ci sarà un metro unico . O almeno, questo è l’obiettivo.

Chi lavora nel settore lo sa: oggi ognuno si misura l’impronta am-

CON LE PEFCR SI PUNTA A UN METODO UNIVOCO, CHIARO E SCIENTIFICAMENTE FONDATO.

bientale come vuole o come riesce. Chi include tutto, chi solo una parte. E il risultato? Tanta confusione. E molta diffidenza da parte dei clienti. Con i PEFCR, invece, le cose potrebbero cambiare radicalmente: tutti dovranno seguire lo stesso copione. È un po’ come decidere le regole di un gioco, dopo anni in cui queste regole ognuno le ha fatte a modo proprio.

Dentro i Dati:

cosa conta davvero?

Per valutare l’impatto ambientale di un soggiorno in hotel si guarderà anche a quanti ospiti dormono in una camera, al tipo di pavimento, o a quanti saponi monouso vengono usati, se ancora usati…. Ogni dettaglio conterà. I PEFCR analizzano tutto: il numero di notti vendute, il consumo d’acqua, l’energia per riscaldare e illuminare le stanze e persino il peso del bucato. Inoltre, sarà considerato l’intero ci-

Quando è previsto il nuovo standard?

L’approvazione definitiva del PEFCR per gli hotel è attesa per il 2026. Una volta adottato, lo standard sarà utilizzabile volontariamente dalle strutture ricettive. Tuttavia, la Commissione Europea potrebbe in futuro integrare queste regole nei requisiti normativi, rendendole parte integrante delle policy su etichettatura ambientale e green public procurement.

Le prospettive sono molteplici:

• Trasparenza per i consumatori: una metrica oggettiva e comparabile dell’impatto ambientale.

• Competitività per le imprese: miglioramento della reputazione e accesso a incentivi.

• Innovazione nel design dei servizi: spinta all’eco-innovazione e all’efficienza operativa.

clo di vita . Non solo quello che succede in hotel, ma anche prima e dopo, come ad esempio: da dove viene prodotto il cotone per le lenzuola? Quanto è distante la lavanderia? Come vengono smaltiti i flaconcini? È un approccio che ti costringe a guardare oltre l’ovvio. I momenti più impattanti delle valutazioni saranno due. Uno, la valutazione della produzione dei beni durevoli (letto, mobili, TV...). Due, le

operazioni quotidiane: riscaldamento, pulizia, lavanderia. Insomma, non solo quanto si consuma... ma anche con cosa si arreda.

Criticità? Forse ancora tante

Come precedentemente detto, al momento, l’adozione del PEFCR da parte degli hotel sarà su base volontaria . Un dettaglio non da poco. Perché, se da un lato si apprezza la prudenza e la volontà di non sovraccaricare un settore già messo alla prova da diversi altri fattori come crisi energetica e inflazione, dall’altro ci si chiede quanto potrà davvero incidere una misura non obbligatoria. E soprattutto: chi lo farà davvero?

Poi c’è un altro nodo non da poco. L’Europa non è un blocco uniforme: ci sono strutture ricettive a cinque stelle nel cuore di Parigi e piccoli alberghi italiani di montagna nelle Dolomiti. C’è chi ha accesso a tecnologie all’avanguardia, e chi lavora ancora con impianti vecchi di decenni. Può davvero un unico standard riuscire ad abbracciare questa enorme diversità? O rischiamo di creare un sistema che favorisce solo chi ha già le risorse per adeguarsi?

Le intenzioni, va riconosciuto, sono buone. Ma le domande aperte sono ancora molte. E serviranno non solo regole tecniche, ma anche una discreta dose di buon senso (e magari qualche incentivo ben piazzato) per far sì che la sostenibilità non diventi un “lusso” per pochi. l

Zucchetti

Viaggi d’affari più sostenibili: la travel policy come spinta al cambiamento

Una quantità importante di emissioni aziendali è data dalla mobilità dei dipendenti: questo ha reso necessarie tecnologie di misurazione e programmazione predisposte alla creazione e alla gestione di spostamenti più green. In questo contesto, i software di travel management e gestione delle trasferte stanno emergendo come fondamentali, per coniugare efficienza, risparmio e responsabilità ambientale. Spostamenti frequenti in aereo, automobili a basso rendimento energetico e pernottamenti in strutture non eco-friendly, contribuiscono a un impatto ambientale non trascurabile. Per questo molte aziende stanno investendo in soluzioni che permettano di monitorare, gestire e ottimizzare ogni fase del viaggio.

La tecnologia è necessaria perlasostenibilità

Per informazioni: www.zucchetti.it

La tecnologia diventa un alleato fondamentale per trasformare i viaggi di lavoro in un’occasione per innovare il contesto aziendale, ridurre l’impatto ambientale e costruire una reputazione più solida e consapevole.

Zucchetti ha accolto questo approccio e si è fatta promotrice di un nuovo punto di vista sui viaggi

di lavoro (e sulla mobilità dei collaboratori in generale): per farlo ha aumentato il perimetro delle funzionalità dello strumento software ZTravel, integrandolo con il proprio tool dedicato al calcolo delle emissioni derivanti dagli spostamenti dei collaboratori. ZTravel è capace di raccogliere i dati delle trasferte così da calcolarne le emissioni e creare strategie efficienti sotto diversi punti di vista.

• Ottimizzazione degli spostamenti: preferire percorsi di viaggio che riducono le emissioni, favorendo mezzi di trasporto a basso impatto come treni o car pooling aziendale.

• Scelta di fornitori green: preferire hotel e servizi certificati per la sostenibilità, favorendo partnership con strutture eco-friendly.

• Monitoraggio delle emissioni: tracciare ogni singolo viaggio calcolandone l’impronta di carbonio generata, dando all’azienda benchmark e analisi sempre aggiornate.

• Creazione di travel policy sostenibili: avere possibilità di definire e implementare policy aziendali per i viaggi, personalizzabili e orientate alla sostenibilità.

Travel policy sostenibili: tecnologia, scelte consapevoli e volontà di agire

ZTravel permette di raccogliere le informazioni sulle metriche più significative, facilitare lo sviluppo di campagne interne, ottimizzare processi e servizi, favorire la comunicazione della propria policy, il tutto mantenendo costante il focus sulle persone e sulle loro necessità. Grazie ai dati raccolti da ZTravel, le aziende che vogliono promuovere una mobilità più responsabile possono proporre strategie concrete, come: limitare l’uso di voli brevi, incentivare l’uso di mezzi pubblici o della mobilità elettrica e stabilire limiti chiari su spese e scelte di viaggio che rispettino criteri ambientali.

Una location unica per meeting ed eventi nel cuore di Trieste

In un magni昀co palazzo del primo ‘900, il DoubleTree by Hilton Trieste ospita 6 sale meeting modulabili, illuminate da luce naturale, in spazi dal fascino unico. Unendo tecnologie moderne e eleganza storica, servizi personalizzati e un team esperto, i nostri ambienti rendono memorabile ogni evento. Per i momenti di pausa, il Berlam Coffee Tea & Cocktail e il Ristorante Novecento completano l’esperienza con una proposta gastronomica raf昀nata.

DoubleTree by Hilton Trieste Piazza della Repubblica, 1, Trieste +39 040 971 2950 | TRSDT_RES@Hilton.com dttrieste.com | @DoubleTreeTrieste

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La Lisbona delbusiness La Lisbona delbusiness

La metropoli lusitana è fra le prime al mondo in termini di convegni e congressi. Inoltre, coi nuovi hotel, si candida a diventare tra le maggiori destinazioni d’affari d’Europa. Tra questi il Martinhal Oriente, nell’ex area Expo, con vista sull’estuario del Tejo e The Verse, boutique aparthotel in zona tranquilla ma centrale. Lisbona e Porto sono raggiunte da collegamenti con Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli

La metropoli lusitana è fra le prime al mondo in termini di convegni e congressi. Inoltre, coi nuovi hotel, si candida a diventare tra le maggiori destinazioni d’affari d’Europa. Tra questi il Martinhal Oriente, nell’ex area Expo, con vista sull’estuario del Tejo e The Verse, boutique aparthotel in zona tranquilla ma centrale. Lisbona e Porto sono raggiunte da collegamenti con Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli

LAi vertici di classifica In classifica Mondiale ICCA Lisbona risale fino al secondo posto per congressi ed eventi ospitati.

isbona si conferma una delle capitali mondiali più dinamiche nel settore del turismo, con diversi milioni di turisti che ogni anno la scelgono per una vacanza, per un convegno e un viaggio di lavoro. Una città che è vivibile in tutte e quattro le stagioni dell’anno: d’estate non è troppo caldo e d’inverno non è mai freddo mentre le mezze stagioni sono forse quelle che rendono più vivibile la città.

Oltre al turismo leisure, che qui trova molteplici luoghi da visitare durante l’anno e diversi eventi, è nel settore congressuale che la capitale lusitana ha scalato le classifiche internazionali.

Secondo la classifica annuale ICCAInternational Congress and Convention Association, la destinazione si posiziona addirittura al secondo

posto al mondo per numero di congressi ed eventi ospitati nel 2024, con un totale di 153 congressi Questo le ha permesso di guadagnare una posizione rispetto all’anno precedente e di sfiorare addirittura la prima posizione per un solo congresso, “perdendo” quindi sul filo di lana.

La classifica mondiale ICCA 2024 prende in considerazione i congressi e gli eventi organizzati in destinazioni che dimostrano eccellenza in termini di infrastrutture, servizi di supporto, accessibilità e capacità di ospitare eventi su scala internazionale.

E a proposito di infrastrutture, secondo il “Turismo de Lisboa”, i cui uffici sono situati a due passi dal centro storico e dalla Praça do Comercio, l’area metropolitana della città ha più di 115.000 posti letto

in diverse categorie. In arrivo ci sono importanti investimenti dati da nuovi hotel, o da ristrutturazioni di altri principalmente di categoria 4 e 5 stelle.

In tema di Bleisure, vale la pena ricordare che nei dintorni di Lisbona si contano oltre venti campi da golf di cui uno, il Paço do Lumiar, direttamente in città.

A Lisbona, soprattutto durante l’estate ma anche nelle mezze stagioni, al tramonto la luce si fa tenue e avvolgente e il cielo si veste di rosa, arancio e lilla. Tutto ciò, avviene in luoghi in cui la luce dorata risplende sull’acqua del Tago. In questo contesto, chi trovasse tempo dopo un incontro di lavoro o un convegno dovrebbe sottoscrivere la Lisboa Card , un pass turistico che dà accesso gratuito a più di 50 tra musei e monumenti, oltre all’ac-

di Andrea Barbieri Carones

Stopover

Con Portugal Stopover TAP consente a chi non ha come destinazione finale Lisbona oPorto, ma che ci si ferma, di beneficiare di una sosta in Portogallo fino a dieci notti, senza costi aggiuntivi.

cesso illimitato ai mezzi pubblici locali, come autobus, tram e metropolitana. Con la carta, si può inoltre fruire di sconti dal 5% al 50% su numerose attrazioni culturali, negozi e servizi turistici.

Tap vola in Portogallo da6città italiane

Tap è la compagnia aerea preferita per chi deve volare dall’Italia in

Portogallo. In circa due ore di volo o poco più, si atterra nell’aeroporto Humberto Delgado di Lisbona, collegato con la città in poche fermate di metropolitana. La compagnia è poi tra le più sicure al mondo: in base a una classifica stilata a inizio anno da AirlineRatings.com, portale che in tutto il mondo e in maniera indipendente si occupa di valutare la sicurezza ae-

rea e la qualità del trasporto aereo in generale, Tap è la più sicura di tutta l’Unione Europa.

Ma non solo: in occasione dei World Travel Awards, è stata anche riconosciuta e premiata come compagnia aerea leader al mondo per volare in Africa (per sette anni di seguito) ed in Sud America (per dieci anni consecutivi, dal 2014 al 2024). E sud America significa principalmente Brasile, Paese verso cui opera quasi 100 voli settimanali dal Portogallo.

In totale, opera 1.250 voli settimanali verso 85 città in 30 Paesi, attraverso la sua rete di destinazioni che comprende sei aeroporti in Portogallo, nove in Nord America, 14 in America centrale e meridionale, 13 in Africa e 43 in Europa (oltre al Portogallo). In Italia la Tap vola da Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, operando 102 collegamenti settimanali.

«Mettiamo in campo anche il programma Portugal Stopover – spiega Davide Calicchia, market manager

Meeting su misura nel cuore di Verona

Nel raffinato palazzo anni ’20 dell’Hotel Indigo Verona, le sale Capuleti e Montecchi, recentemente rinnovate, offrono ambienti versatili e tecnologici perfettamente integrati con l’eleganza dell’hotel e delle sue 62 camere. Completano l’esperienza camere ispirate all’architettura locale, un giardino interno con patio e cocktail d’autore all’Arya Bar & Mixology.

Hotel Indigo Verona - Grand Hotel Des Arts C.so Porta Nuova, 105 - 37122, Verona | +39 045 595 600 info@indigoverona.com | www.indigoverona.com | @hotelindigoverona

Nuovo quartiere

Lisbona ha cambiato volto trovando dimensione internazionale: l’area dove si tenne Expo98 èun quartiere moderno disegnato da architetti di grido. Vicino ad aeroporto estazione, sitrova l’Hotel Martinhal.

Martinhal Lisbon

Oriente e Martinhal Residences building

per l’Italia di Tap Air Portugal –che consente ai passeggeri che non hanno come destinazione finale Lisbona o Porto, ma che si fermano in una di queste città, di beneficiare, all’andata e al ritorno di una sosta

in Portogallo che può arrivare fino a dieci notti. Senza alcun costo aggiuntivo nella tariffa. I passeggeri che decidono di utilizzare Portugal Stopover usufruiscono anche di uno sconto del 25% su qualsiasi volo

Parco delle Nazioni e Feira Internacional

Luogo da visitare o in cui vivere, il Parco delle Nazioni ospita alcune delle principali attrazioni di Lisbona. Tutte sono raggiungibili in pochi minuti a piedi. Fra queste, l’Oceanario (uno degli acquari più grandi del mondo), il Padiglione della Conoscenza (il più grande centro scientifico interattivo di Lisbona), il Casinò, le funivie e l’Altice Arena, la principale sede di eventi della capitale portoghese disposta su 10.000 metri quadrati di superficie. In aggiunta, ci sono ristoranti e negozi. Il tutto a pochi passi dal Martinhal Lisbon Oriente. Nei pressi anche parchi e giardini, un porto turistico lungo l’estuario del fiume Tejo, piste ciclabili e campi dove praticare sport. A pochi minuti a piedi anche la “Feira Internacional de Lisboa”, situata un po’ più lontano, sul lato nord del Parco delle Nazioni, ospita le migliori fiere commerciali e aziendali. Da non dimenticare, che l’Hotel Martinhal Oriente è servito da alcune linee di autobus, che al massimo in 20 minuti portano nel centro città. Infine, in una posizione privilegiata nel Parque das Nações di Lisbona, con 160 negozi, un cinema con sei sale e un centro benessere; il Centro Commerciale Vasco da Gama è un punto di riferimento per chiunque apprezzi le buone strutture per lo shopping e il tempo libero.

domestico. Ma non solo: hanno anche diritto a offerte e sconti presso 149 partner in tutto il Paese: hotel, ristoranti, attività ricreative, tour, musei e istituzioni culturali, negozi e servizi».

Da notare, infine, che all’aeroporto di Miami per la prima volta Tap ha inaugurato una lounge fuori dal Portogallo. Uno spazio di 600 mq. aperto h24, in condivisione con un’altra compagnia. È accessibile ai passeggeri Tap, Avianca e Star Alliance che viaggiano in First e Business Class, ai membri TAP Miles&Go Navigator e Gold, ai membri Gold idonei di Star Alliance e ai membri Gold e Diamond idonei di LifeMiles. L’accesso è inoltre consentito ai titolari di Priority Pass. A seconda della disponibilità e della capacità, è anche possibile acquistare pass giornalieri.

Hotel

5 stelle nellaLisbonamoderna Prima del 1998, l’area lungo il fiume Tejo era un cantiere dove maestranze e ingegneri lavoravano alla Lisbona del domani. In quell’anno, infatti, la capitale lusitana fu sede dell’Expo. Una manifestazione che portò a grandi rinnovamenti e portò la città a diventare una delle principali destinazioni turische europee. Come accadde per Milano 17 anni dopo, anche Lisbona cambiò volto trovando una dimensione internazionale che prima faticava ad avere. Oggi, l’area dove si tenne l’Expo98 è un quartiere moderno disegnato da architetti di grido che lo hanno consegnato alla città. È in questo contesto, a due fermate di metropolitana dall’aeroporto internazionale e a 10 minuti a piedi dalla stazione da dove partono i treni, per il resto del Portogallo, che si trova l’Hotel Martinhal Oriente. Un 5 stelle con camere e una penthouse all’ultimo piano affittabile per lunghi periodi.

A guidarlo è Seema Lodi, con una lunga esperienza nel settore dell’ospitalità.

«In effetti sono 34 anni che sono in questo settore, soprattutto in hotel di lusso in India, Sri Lanka, Mauritius, Seychelles e in Giordania. Attualmente sono direttore di due strutture qui a Lisbona».

Da quanto tempo guida il Martinhal Lisbon Oriente?

«Ho iniziato fin dalle fasi di sviluppo e di lancio. In seguito (a maggio 2022) sono diventata resident manager. Una volta inaugurato, sono stata promossa direttore».

Ci racconta in breve i punti di forza del Martinhal Lisbon Oriente?

«Abbiamo appartamenti di lusso per breve o lungo termine e camere di hotel di varia grandezza. Il tutto a breve distanza dalle acque del fiume Tejo e in un quartiere moderno, il “parco delle nazioni”. I vantaggi per i clienti corporate sono dati da varie cose: primo la posizione strategica a poca distanza da aeroporto e stazione e praticamente di fronte a musei e ad altri luoghi per l’intrat-

tenimento, o il business travel. Secondo: i nostri spazi meeting insonorizzati con connessione internet veloce, il catering nelle camere e poi un ristorante per business lunch.

Senza contare che abbiamo un’offerta ad hoc per i soggiorni di lunga durata, con miniappartamenti e camere con zona notte separata dalla zona giorno. Nonostante l’hotel abbia solo due anni di vita, la proprietà continua a investire. Uno degli obiettivi è di migliorare il Food & Beverage targettizzandolo verso gli eventi business. Investimenti costanti anche in formazione del personale, settore che rimane fondamentale per la nostra crescita».

Chitra Stern, Ceo di Martinhal Hotels and Resorts: lei che fa parte della proprietà ci può approfondire il tema degli investimenti in tecnologia?

«Con il rapido e dinamico evolversi del panorama tecnologico – soprattutto in intelligenza artificiale – abbiamo creato una direzione IT che gestisce e migliora il nostro sistema informatico, proponendo soluzioni per i nostri hotel». Ci parli della strategia del gruppo che lei guida.

«Essendo uno dei gruppi portoghesi del lusso, la nostra strategia di crescita futura prevede diversi sviluppi del marchio Martinhal, oltre ai nostri hotel e resort a conduzione familiare. Ciò include ulteriori residenze di marca, immobili residenziali e centri di formazione con relativi alloggi per studenti e giovani professionisti. Nel complesso, la nostra strategia di crescita è guidata dall’eccellenza e dall’innovazione, indipendentemente dalla natura del prodotto».

Chitra Stern, Ceo diMartinhal Hotels and Resorts

Strutture BT

The Verse nasce dall'esigenza di sentirsi a casa durante i viaggi di lavoro all'estero, conun senso di appartenenza.

La casa lontano da casa

Camminando sul lungofiume di Lisbona, tra la centrale Praça do Comércio e il maestoso Ponte 25 aprile, basta percorrere dieci minuti della Avenida Dom Carlos I e svoltare alla quarta traversa, sulla destra, per trovarsi in una delle tante strade pendenti e tranquille della città.

Una zona frequentata da turisti ma anche da abitanti locali. Ci sono piccoli ristoranti e locali per aperitivi. Salendo ancora, con una piccola pas-

seggiata, si raggiungono altri angoli caratteristici della capitale lusitana. Ma è a una dozzina di minuti a piedi dal fiume Tejo che si trova un hotel con appartamenti che sembra studiato apposta per il business travel. Anche se esternamente mantiene lo charme di Lisbona e anche se l’interno è tutto fuorché standardizzato, il The Verse ha quindici appartamenti spaziosi e tranquilli, dotati di camera da letto e soggiorno con divano, tavolo e angolo cottura.

Insomma: si potrebbe dire che sia una casa, per un manager che deve soggiornare in città un periodo medio o anche lungo, causa impegni di lavoro.

A guidare le fila di tutto, in questa struttura, ciò è Rute Cerqueira , professionista con una lunga esperienza nel settore dell’ospitalità come lei stessa racconta.

Con che esperienze è giunta fino a The Verse?

«Ho una pluriennale esperienza come direttrice di progetti alberghieri e di general manager operativo. Insomma: ho una esperienza consolidata, nella gestione di aperture alberghiere complete e nella supervisione delle operazioni. Come se non bastasse, nel corso degli anni ho avuto esperienze anche nella pianificazione strategica, nel controllo del budget e nella selezione e formazione delle risorse umane: un coordinamento operativo completo».

Un curriculum che comprende anche temi finanziari, vero?

«Esattamente, visto che con gli anni mi sono occupata anche di guidare le performance finanziarie, implementare gli standard di qualità e garantire la conformità. Regolarmen-

Rute Cerqueira

te, poi, gestisco gli stakeholder, curo l’ottimizzazione dei costi fissi e guido iniziative strategiche di vendita e marketing per migliorare la redditività e la soddisfazione degli ospiti».

Quando è entrata a far parte del The Verse e quando ne è diventata general manager?

«Sono arrivata in Azienda nel giugno 2023, prendendo subito la responsabilità della guida del progetto di apertura dell’hotel. Questa proprietà ha ufficialmente aperto nel dicembre 2024. Ed è a questo punto che ho assunto il ruolo di general manager».

Mi può brevemente descrivere il The Verse?

«Io lo chiamo “Una casa lontano da casa”. È un boutique aparthotel situato in un edificio antico restaurato da un architetto di fama. Il progetto si sviluppa su cinqe piani: all’ingresso, c’è una hall con la reception e il bar. Invece le 15 unità abitative sono distribuite su cinque piani, tutte dotate di soggiorno e cucina e suddivise in monolocali, bilocali e trilocali; con possibilità di patio e terrazza».

Come nasce questo concept?

«Nasce dall’esigenza dei proprietari di sentirsi a casa durante i viaggi. I quattro soci fondatori, viaggiatori abituali, di fronte alla mancanza di luoghi che li facessero sentire veramente a casa all’estero, hanno visto questa lacuna di mercato come un’opportunità per creare un luogo accogliente che trasmettesse agli ospiti un senso di appartenenza». Quali sono i più interessanti servizi per un cliente corporate?

«I nostri appartamenti hanno ampie zone soggiorno, che possono ospitare riunioni fino a 10-15 persone. Abbiamo poi un supporto personalizzato con opzioni per pause caffè o servizi di catering completi. Per gli ospiti che soggiornano a lungo, ci sono tariffe esclusive, per prenotazioni superiori a sette notti, che combinano comfort, praticità e convenienza. Abbiamo poi un elegante

bar, con una selezione accurata di cocktail e vini, aperto tutti i giorni fino alle 23».

Quali sono gli investimenti più importanti che la proprietà ha pianificato per The Verse?

«La proprietà ha investito nella regione di Cartaxo, 40 minuti a nord di Lisbona. Qui, in futuro, darà vita a un ambizioso progetto che unisce il meglio dell’enoturismo con l’ospitalità di lusso offrendo un concetto completamente integrato che unirà natura, cultura e vino in una destinazione unica. Situato in

una tenuta vinicola con un vigneto di proprietà, produce diverse varietà di uva. Il futuro progetto include sistemazioni premium, esclusive esperienze enologiche, cucina contemporanea di ispirazione locale, una spa benessere ed eventi curati che celebrano la regione in cui si trova. Questo investimento rappresenta non solo un’espansione strategica del portfolio del gruppo, ma anche un’opportunità unica per accrescere il valore regionale e promuovere lo sviluppo sostenibile dell’area». l

Con UNA Hotel alle porte di Bologna

152 fra camere e suite, un grande centro congressi e un parco da 20 ettari: ecco una struttura business con servizi e spazi anche da leisure

Tre in uno diceva una vecchia pubblicità di un prodotto per la casa. Trasferendo questo concetto nel settore dell’ospitalità, l’UNA Hotel Bologna San Lazzaro ha queste caratteristiche.

Primo: è immerso nel verde del grande parco di Villa Cicogna. E quindi è una struttura tranquilla, dove poter stare all’aria aperta, utilizzare la piscina lontano dai rumori del traffico.

Secondo: è probabilmente uno degli hotel più facilmente raggiungibili d’Italia: non solo è a 20 minuti di taxi dalla stazione centrale di Bologna, dove si fermano praticamente tutti i treni lungo la direttrice nord-sud, ma è anche a 5 minuti di macchina dalla tangenziale di Bologna e dall’autostrada.

Terzo: ha un centro congressi mol-

to esteso , con sale grandi e piccole, pareti modulabili che dividono gli spazi e un grande parcheggio per i convenuti.

Arrivando all’UNA Hotel Bologna San Lazzaro sembra proprio di arrivare in un campus da università americana, a cui si sono ispirati i progettisti in fase di costruzione: struttura su 2 piani in mattoni, grandi e frequenti lucernai che danno luce e colore all’ambiente e un grande parco da 20 ettari da vivere durante le belle giornate.

Oltre che le 152 fra camere e suite – queste ultime possono ospitare fino a 4 persone – è quindi il centro congressi a rappresentare l’anima più “business” dell’hotel dal cui corpo centrale è separato da una passeggiata di poche decine di metri nel verde.

Italian Hospitality

I numeri (e le immagini) parlano da sé: le 5 sale meeting con luce naturale per una capacità complessiva di circa 1.000 posti lo rendono uno dei principali poli congressuali della città. A seconda del layout scelto, le sale hanno una capienza compresa tra 18 e 140 ospiti.

Ci sono poi altri 2 fattori che rendono particolare e interessante l’UNA Hotel Bologna San Lazzaro: l’ecosostenibilità e la cucina.

Per quanto il primo punto la struttura è certificata Breeam, un riconoscimento di eccellenza in termini di sostenibilità ambientale, che testimonia l’attenzione al rispetto e alla cura dell’ambiente.

Per il secondo punto, la tradizione bolognese viene rispettata in pieno, cosa non scontata anche per alberghi di questo livello. Oltre a prodotti freschi e a piatti preparati secondo le ricette locali, lo chef ha in “listino” piatti più tradizionali italiani. l

«A livello globale, il turismo sta cambiando, con milioni di persone che in Paesi come India e Cina entrano nella classe media e si affacciano ai viaggi – spiega Giorgio Marchegiani, amministratore delegato del Gruppo UNA Hotels –. Questi, insieme a nordamericani e fedelissimi europei, scelgono UNA Hotels che identifica il segmento “upscale” delle strutture UNA Italian Hospitality. Per milioni di persone nel mondo, l’Italia è una meta “obbligata” con un forte appeal. Anche per questo, il Gruppo ha da poco effettuato un rebranding passando a UNA Italian Hospitality: per enfatizzare l’autenticità dell’ospitalità italiana che proponiamo e ci differenza dai competitor sul suolo nazionale. Paradossalmente, pur essendo in un Paese tra i leader del turismo, sono poche le catene alberghiere nazionali. Nel breve, la nostra crescita non passerà dall’apertura di strutture all’estero: crediamo che ci siano ancora tante opportunità in Italia. Al sud, per esempio, ci sono città che hanno ampi margini di sviluppo nel turismo. Credo che competere in un mercato che si conosce bene possa essere più facile».

Rivoluzione AI con NORA Corporate: il nuovo cuore digitale del Business Travel

Nel mese di giugno, a Milano, SIAP ha presentato davanti a un advisory board composto da venti tra le maggiori aziende italiane la versione Corporate di NORA AI. Una nuova release pensata per dare più potere operativo ai Travel Manager , rafforzare il controllo interno e valorizzare il ruolo consulenziale delle TMC. Dopo un intenso periodo di test sul campo, NORA AI compie un passo decisivo: entra nei processi aziendali. Ascolta i viaggiatori, aggrega le richieste e le trasmette in modo strutturato al partner di viaggio prescelto. Il risultato? Meno email, zero ambiguità, tempi operativi dimezzati.

Da catalogo a console di comando Il Self Booking Tool obbliga ancora a compilare campi e confrontare schermate, NORA AI, invece, lavora in linguaggio naturale. È sufficiente che il dipendente invii la richiesta, via mail, WhatsApp o nota vocale : la piattaforma si occupa di controllare e validare la policy, integrare le informazioni mancanti e restituire tre soluzioni conformi.

Più potere ai Travel Manager, più valore alle TMC

La modalità NORA Corporate riconsegna il controllo a chi governa il budget: dashboard in tem-

po reale, insight comparabili e capacità di intervenire prima che i costi sfuggano di mano. Al tempo stesso, libera le TMC da attività a basso valore, permettendo di concentrarsi su negoziazione, gestione delle eccezioni e consulenza: si passa dal monitoraggio retrospettivo al decision-making predittivo

Un filtro intelligente sempre acceso

NORA Corporate è operativa 24/7. Dialoga con i principali sistemi di prenotazione e di risk management, verificando in modo continuo coerenza operativa e qualità del servizio. Se un fornitore non rispetta gli SLA, la piattaforma suggerisce alternative. Le logiche sono configurabili: l’azienda decide quali regole automatizzare e quali lasciare al controllo umano.

Perché agire adesso

In uno scenario dove volatilità tariffaria, sostenibilità e sicurezza rendono il viaggio d’affari un tema di board, avere uno strumento capace di condensare dati, azioni e governance in un’unica interfaccia diventa vantaggio competitivo. L’Intelligenza Artificiale non sostituisce la relazione umana: la rende scalabile. Travel Manager, CEO e CTO trovano in NORA AI Corporate un alleato capace di trasformare il travel: da semplice centro di costo a leva strategica. Oggi più che mai.

Vuoi approfondire come NORA Corporate può integrarsi nei processi aziendali?

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Italia sempre più protagonista delMice internazionale

Numeri record per l’Italia nel ranking Icca: prima in Europa, seconda al mondo e con iltasso dicrescita più alto. Ma servono risorse stabili per progetti di crescita nazionali eun impianto strategico di lungo periodo, per rendere competitivo il Mice italiano in unmercato internazionale sempre più competitivo

L’Italia continua a rafforzare il proprio posizionamento nel mercato internazionale del

Mice confermandosi una delle destinazioni più competitive e attrattive a livello globale. Secondo la

classifica 2024 dell’International Congress and Convention Association (Icca) – il principale report annuale che rileva le performance di nazioni e città nel segmento dei congressi promossi dalle associazioni – il nostro Paese è per il secondo anno consecutivo al primo posto in Europa per numero di congressi ospitati, con 635 eventi internazionali organizzati nel 2024, ben 82 in più rispetto al 2023. A livello globale, l’Italia mantiene la seconda posizione mondiale, dietro solamente agli Stati Uniti, che si confermano leader indiscussi con 709 congressi. Ma il dato più rilevante è il tasso di crescita italiano, il più alto tra i Paesi in classifica, a conferma delle strategie efficaci adottate per migliorare il posiziona-

Italia: i numeri (positivi) del Mice

Il 2024 è stato un anno molto positivo per il settore degli eventi aziendali in Italia. Secondo l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (OICE) promosso dall’associazione della meeting industry italiana Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI, gli eventi aziendali e i congressi organizzati nel Bel Paese sono cresciuti dell’8,2%, raggiungendo quota 367.981 In aumento anche i partecipanti (oltre 29 milioni) e le presenze complessive (+12,9%). Per quanto riguarda i promotori, le aziende si confermano protagoniste assolute del comparto, promuovendo oltre il 65% degli eventi. La maggior parte degli eventi si svolge nel Nord Italia (57,7%), mentre gli alberghi congressuali restano la sede più utilizzata (76,8%). Formazione del personale, tecnologie audio-video e comunicazione digitale sono le principali aree d’investimento da parte delle sedi, segnalando la necessità per gli organizzatori di rimanere aggiornati e competitivi in un mercato in continua evoluzione. Ricordiamo che il turismo congressuale rappresenta oggi un asset economico di primo piano per il Paese, con un impatto diretto di oltre 11,7 miliardi di euro. Per chi lavora nella meeting industry si aprono quindi nuove opportunità di sviluppo e posizionamento anche grazie all’aumento degli eventi internazionali (+4 punti percentuali sul 2023).

mento del Paese e la capacità di attrarre eventi ad alto valore aggiunto.

Una crescita non solo quantitativa, ma anche qualitativa

Oltre al numero crescente di eventi, l’Italia si distingue per la qualità e la rilevanza dei congressi ospitati, in particolare nei settori della tecnologia e della medicina/scienza dove occupa il terzo posto a livello

La crescita ha bisogno di certezze

Il risultato ottenuto dall’Italia nella classifica Icca è stato festeggiato da tutto il Mice nazionale. Una performance assoluta che, però, può essere sostenuta solo da politiche ad hoc e da investimenti costanti da parte delle istituzioni. Ce ne parla Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia, l’ente privato nazionale che promuove il Paese come destinazione Mice.

Quali sono gli interventi da parte delle istituzioni che permetterebbero all’Italia di consolidare e anche migliorare il suo posizionamento nel mercato Mice internazionale?

«Investire nel Mice significa puntare su un modello di turismo programmabile e sostenibile, capace di distribuire i flussi in modo equilibrato, valorizzare le destinazioni in modo intelligente, connettere saperi e territori, portare capitale intellettuale. L’Italia ha già dimostrato di saper competere: abbiamo scalato le classifiche Icca grazie a passione, competenza, professionalità e – per la prima volta – a importanti investimenti del Ministero del Turismo. Un sostegno che ha permesso progetti ambiziosi come Italian Knowledge Leaders dando una spinta decisiva alla crescita del settore. Una brusca interruzione metterebbe certamente a rischio tutto questo. Non si può costruire una filiera competitiva con politiche a intermittenza. Servono norme nazionali che riconoscano i Convention Bureau locali come soggetti istituzionali, fornendo risorse stabili per progetti di crescita nazionali e un impianto strategico di lungo periodo. I nostri competitor europei investono in modo strutturato: se vogliamo continuare a competere, dobbiamo giocare ad armi pari».

Icca ha evidenziato quanto Italian Knowledge Leaders sia un esempio virtuoso di iniziativa per la promozione del Paese. Quali sono i prossimi sviluppi e obiettivi del progetto?

«Italian Knowledge Leaders, riconosciuto da Icca come best practice internazionale, continuerà a crescere come piattaforma nazionale per il Mice basato su qualcosa che custodiamo con immenso orgoglio: il sapere. Amplieremo la rete dei leader, coinvolgeremo nuove comunità scientifiche e continueremo a investire sulla formazione, con particolare attenzione al Mezzogiorno. L’obiettivo è fare in modo che l’intero sistema Paese sia competitivo, non solo le città tradizionalmente più forti. Il turismo congressuale è il volto più nobile e contemporaneo del turismo: unisce cultura, scienza ed economia. Sostenere questo settore con una strategia solida e lungimirante significa cogliere un’opportunità decisiva per guidare l’Italia verso uno sviluppo più intelligente, inclusivo e sostenibile, capace di valorizzare i territori e il capitale umano».

mondiale. Si tratta di ambiti cruciali, non solo per la produzione di conoscenza e innovazione ma anche per il valore che generano nel tempo per il territorio, contribuendo a creare connessioni permanenti tra comunità scientifiche, istituzioni e imprese. I congressi, infatti, porta-

no con sé un indotto economico diretto importante ma anche e soprattutto una legacy duratura, in grado di influenzare positivamente le politiche locali, favorire la nascita di collaborazioni internazionali, attrarre investimenti e ispirare nuove progettualità in linea con gli obiet-

Italian Knowledge Leaders: il capitale intellettuale per ilMice

Italian Knowledge Leaders è il progetto di sviluppo dell’industria congressuale italiana lanciato nel 2021 da Convention Bureau Italia. Coinvolgendo e supportando la comunità accademica e scientifica italiana (le cosiddette i cosiddetti Knowledge Leaders) i convention bureau locali, le associazioni scientifiche internazionali, e, più in generale, il settore del congressuale italiano, Italian Knowledge Leaders lavora per far sì che l’offerta del Paese a livello congressuale sia sempre più competitiva e che l’Italia venga scelta sempre più spesso come meta di congressi scientifici associativi internazionali. Con il supporto economico del Ministero del Turismo e il sostegno della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, attraverso Italian Knowledge Leaders, Convention Bureau Italia implementa eventi, attività di business development, campagne di comunicazione e gruppi di lavoro per costruire un ecosistema congressuale nazionale che possa assistere nella maniera più efficiente e creativa possibile la comunità accademica nel suo lavoro di ricerca.

tivi di sviluppo sostenibile e innovazione.

La forza delle città italiane nella classifica Icca Tra le città, Roma si conferma nella Top 10 mondiale piazzandosi al 9° posto con 114 congressi internazio-

Ranking Icca: latopten dellenazioni

(con il relativo numero di congressi ospitati nel 2024)

1 USA 709

2 Italia 635

3 Spagna

5 Regno Unito

nali. Milano compie un salto notevole, passando dalla 29ª alla 14ª posizione con 100 eventi, distinguendosi anche come terza città al mondo per partecipazione media per congresso, un parametro fondamentale per misurare l’attrattività effettiva della destinazione. Anche Bologna, Napoli, Firenze e Torino registrano ottime performance, portando a sei il numero complessivo delle città italiane presenti nella Top100 globale. In totale, l’Italia è rappresentata da 20 città nella Top

Ranking Icca: latopten delle città

(con il relativo numero di congressi ospitati nel 2024)

1 Vienna 155 2 Lisbona 153 3 Singapore 144

Barcellona 142

5 Praga 131 6 Parigi 124 7 Seoul 124

8 Bangkok 115 9 Roma 114 10 Atene 111

300 Icca, il numero più alto al mondo, e da 24 nella Top 400: un segnale forte di diffusione territoriale e capacità organizzativa anche fuori dai circuiti tradizionali.

La legacy dei congressi: quando un evento cambia ilterritorio

Uno degli elementi sempre più centrali nel valutare il successo di una destinazione congressuale è la legacy, ovvero l’eredità positiva e duratura che un evento lascia sulla comunità ospitante. Quest’anno Icca ha dedicato ampio spazio a case history emblematiche che mostrano come i congressi non siano solo momenti di incontro professionale ma anche attivatori di cambiamento sociale, economico e culturale Un esempio virtuoso è Vienna che, durante il congresso annuale della European Respiratory Society, ha promosso una campagna cittadina per la salute polmonare, includendo screening gratuiti, attività nelle scuole e iniziative di raccolta fondi. Questo approccio rappresenta un paradigma per il settore: il congresso come leva per attivare politiche pubbliche, migliorare la salute, ispirare buone pratiche e

favorire il dialogo tra stakeholder. E anche in Italia sempre più destinazioni stanno integrando il concetto di legacy nelle loro candidature proponendo eventi che lascino un’impronta oltre la durata del singolo appuntamento: iniziative green, percorsi di formazione locali, inclusione di startup e università e valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico del territorio.

Il ranking Icca: cosamisuradavvero

Il ranking Icca è una referenza di valore per gli organizzatori ma va precisato che considera i congressi internazionali promossi da associazioni, con almeno 50 partecipanti e con rotazione regolare tra tre o più destinazioni. Non include quindi eventi corporate, convegni istituzionali o appuntamenti fieristici che rappresentano una parte rilevante del mercato Mice. Per avere un quadro più completo del potenziale di una destinazione, è necessario incrociare i dati ICCA con altri report e fonti che analizzano con altri parametri i congressi e gli eventi promossi da aziende ed enti pubblici. l

L’impatto economico

Nel 2024 i congressi associativi a livello globale hanno generato un impatto economico diretto pari a 11,6 miliardi di dollari grazie soprattutto alla spesa dei delegati per soggiorno, servizi e partecipazione agli eventi. I congressi di medie dimensioni (150-999 partecipanti) hanno rappresentato la fascia più attiva, mostrando un ritorno significativo tanto per le destinazioni mature quanto per quelle emergenti

FOTO DI SANDRO GONZALEZ SU UNSPLASH

Milano: tutte le novità a misura di Mice

Nuovi spazi realizzati per ospitare le competizioni sportive ma pronti ad accogliere eventi aziendali. E nuovi hotel dei più importanti brand dell’hotellerie mondiale. Milano si prepara aiGiochi olimpici diventando ancora più appetibile per il Mice

Milano si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali con nuovi hotel e nuovi spazi polifunzionali che, realizzati per accogliere le competizioni del grande evento sportivo, sono

destinati a diventare nuove risorse anche per gli organizzatori di eventi. Sul fronte delle location,

Le terme di Milano

Fiera Milano sta completamente riqualificando i padiglioni 13 e 15 di Rho. Durante le Olimpiadi ospiteranno le gare di pattinaggio e di hockey femminile ma, a evento sportivo concluso, saranno utilizzati per ospitare congressi fino a 15.000 partecipanti permettendo quindi di potenziare la competitività anche internazionale della città nel mercato Mice. Un’altra location di sicuro interesse per gli event planner è l’Arena di Santa Giulia, Gestita da Cts Eventim sarà il nuovo grande palazzetto di Milano: una struttura moderna, pensata non solo per i Giochi durante i quali sarà sede delle gare di hockey su ghiaccio ma per restare nel tempo come punto di riferimento per eventi aziendali e sportivi, concerti, spettacoli e manifestazioni culturali. La nuova arena si svilupperà su otto livelli per una superficie complessiva di oltre 77.000 metri quadratie potrà ospita-

Aperte questa primavera De Montel-Terme Milano è non solo il più grande parco termale naturale urbano d’Europa ma anche una risorsa per gli event planner in cerca di location insolite. Il polo dedicato al benessere, infatti, permette di personalizzare spazi e attività per gruppi aziendali. E non manca la possibilità di prenotare in esclusiva l’intero complesso. Sorte dalla completa riqualificazione e riconversione delle ex Scuderie De Montel, esempio di architettura Liberty dismesso da decenni nel cuore del quartiere di San Siro, De Montel-Terme Milano si estende su oltre 16.000 metri quadrati di superficie (di cui 6.000 al coperto e 10.000 all’aperto tra corte e aree verdi) e utilizza un’acqua termale naturale dalle proprietà benefiche. Le dotazioni? Dieci piscine termali, cinque grandi vasche (tra cui una vasca frontale arricchita da fontane e giochi d’acqua), ristorante bistrot, caffetteria, bar lounge e summer bar.

di Simona Parini

Impatto economico

I Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 avranno un impatto economico positivo pari a 5,3miliardi di euro. E porteranno benefici sia di breve sia di lungo periodo nei territori coinvolti dall’evento. È quanto emerge dal rapporto “L’Italia unisce il Mondo. Milano Cortina 2026: costruire ponti attraverso lo sport” elaborato da Banca Ifis. La cifra è il risultato della somma di tre voci che riguardano il territorio tra spesa turistica immediata e differita (per quasi il 60% su Lombardia e il 40% su Veneto e Trentino Alto-Adige) e l’heritage infrastrutturale (per il 53,6% su Lombardia e il 46,4% per Veneto e Trentino Alto-Adige).

re eventi sino a 16.000 persone. Oltre a nuove location non mancano poi location storiche che si aprono eccezionalmente agli eventi in occasione delle Olimpiadi. Palazzo Litta, uno degli edifici storici più rappresentativi della città, sarà fruibile per eventiche mettono in relazione sport, arte e cultura nel contesto delle gare olimpiche. Gli spazi disponibili saranno le sale principali al piano nobile dell’edificio, con soffitti decorati e architettura barocca, e il cortile d’onore con il porticato.

I nuovi hotel (e tanti di lusso)

In occasione delle Olimpiadi Mila-

no dà il benvenuto a nuovi hotel. E molti di questi sono perfetti sia per incentive sia per accogliere eventi aziendali. Vediamo allora le prossime novità sul fronte dell’ospitalità. Tra le aperture imminenti c’è Rosewood Milan . Il nuovo hotel, il quarto di Rosewood in Italia, disporrà di 70 camere (di cui circa 20 suite): la proprietà comprenderà lo storico e iconico Palazzo Branca e il Palazzo della Banca Commerciale costruiti nel 1800 e precedentemente sede della Banca Commerciale Italiana. Sempre tra Brera e il Quadrilatero della Moda, in via Brera, sorgerà Six Senses , con 68 camere, cortile interno e rooftop

con bar e piscina panoramica. Rocco Forte, già presente in città con appartamenti di lusso in via della Spiga, introdurrà The Carlton in via Senato, una ristrutturazione dell’ex Baglioni che sta dando vita a un hotel di 70 camere. In dirittura di arrivo anche Puccini Hotel Milan, Tapestry Collection by Hilton e Residenza del Cardinale by Meliá Collection. Il primo, situato in Corso Buenos Aires, sorge dalla completa riqualificazione dello storico Grand Hotel Puccini e disporrà di 60 camere. Il secondo, invece, sarà un boutique hotel di 28 tra camere e suite a walking distance dal Duomo. l

Settori coinvolti

Secondo un sondaggio realizzato da Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza in collaborazione con Confcommercio Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige e il contributo di Fondazione Milano Cortina 2026, oltre il 70% degli imprenditori lombardi è pronto a sfruttare l’occasione dell’evento sportivo. Ristorazione, accoglienza, commercio: sono questi i settori più ottimisti, con previsioni di crescita del fatturato fino al 20%.

UNA Italian Hospitality

UNA proposta di valore per la meeting industry italiana

Milano, con la sua atmosfera cosmopolita, è la cornice ideale per l’organizzazione di eventi di alto profilo. In uno scenario sempre più vocato all’internazionalità, UNA Italian Hospitality propone oltre 70 soluzioni fra meeting room, spazi congressuali e terrazze disponibili nelle numerose strutture firmate UNA Esperienze e UNA Hotels, situate nei quartieri più strategici della città e personalizzabili in base alle richieste dei clienti.

Milano Verticale | UNA Esperienze: nel cuore di Porta Nuova

Per info contattare:

02 69826830

Mice.Milano@gruppouna.it

Nell’eclettico distretto di Corso ComoPorta Nuova, all’ombra dei più iconici grattacieli e nelle vicinanze dei principali collegamenti pubblici, Milano Verticale | UNA Esperienze stupisce per la sua anima non convenzionale, glamour e poliedrica. Qui, nel cuore di uno dei principali distretti d’affari, ogni spazio è pensato per sorprendere: dalla nuova Terrazza al quarto piano di 260 mq, con luce naturale e Led Wall, per eventi al chiuso durante tutto l’anno, al rooftop panoramico al 13esimo piano, una location esclusiva con vista sulla città, espandibile fino a 900 mq; dal suggestivo giardino di

1.000 mq ispirato alle corti milanesi alla Digital Smart Room dotata di moderne tecnologie, ideale per lo svolgimento di eventi ibridi e da remoto. L’offerta della struttura risponde alle necessità di una clientela raffinata per l’organizzazione di eventi esclusivi in città, proponendo un servizio Food & Beverage di alta gamma firmato dal team dello Chef stellato Enrico Bartolini.

UNA Hotels Expo Fiera Milano: MICE, per natura

Alle porte della città, UNA Hotels Expo Fiera Milano vanta una posizione privilegiata che consente di muoversi facilmente, anche con i mezzi pubblici, tra il polo fieristico di Rho, il centro e i principali raccordi autostradali. La struttura può contare su un vasto e moderno Centro Congressi di 2.500 mq che accoglie fino a 1.200 persone. Grazie alla presenza di sale modulabili attrezzate e spazi polifunzionali, inclusi dehors con vista parco e foyer per esposizioni, l’hotel è in grado di ospitare eventi dal taglio business, cene aziendali e party privati dai toni più anticonvenzionali, intercettando le richieste dei clienti più esigenti.

È proprio per la grande versatilità e disponibilità dei suoi spazi meeting, insieme alla premurosa assistenza di un team dedicato e alla possibilità di affiancare agli eventi una rinomata proposta gastronomica, che la struttura ha ottenuto il riconoscimento di “ Migliori Spazi per Meeting ed Eventi ” agli ultimi Italian Mission Awards: un traguardo che certifica la sua innata vocazione al turismo congressuale.

Eventi: prima ragione dei viaggi di lavoro per i giovani

Il Mice, in presenza, coinvolge Millennial e Gen Z

Per Millennials e Gen Z partecipare a eventi, costruire relazioni e vivere esperienze autentiche, sono valore aggiunto irrinunciabile nel mondo del lavoro. Lo confermano anche i dati diffusi da Corporate Travel ManagementCtm, dopo un recente sondaggio internazionale. Gli eventi aziendali sono la prima motivazione, che spinge lavoratori Millennials e della Gen Z a viaggiare: il 44% considera proprio conferenze, eventi e fiere come motivo principale dei propri spostamenti professionali.

Il report rivela che l’86% dei partecipanti vola almeno una volta all’anno per motivi professionali, mentre il 70% lo fa tra una e cinque volte l’anno. Alla domanda “Qual è il principale motivo dei tuoi viaggi di lavoro?”, i tre motivi più frequenti, sono stati: Conferenze, eventi e fiere (44%), Formazione e aggiornamento professionale (42%), Incontri con clienti o per attività commerciali (38%).

Differenze e analogie tragenerazioni

Ci sono però differenze tra le due generazioni. I Millennials rispecchiano la classifica generale, mentre i Gen Z danno maggiore importanza a incontri commerciali e formazione. Questi dati in ogni caso, sembrano sfatare il mito di nuove generazioni che interagiscono digitalmente.

«Quello che abbiamo osservato è l’opposto – spiega Mike Leeson, general manager Europe di Ctm Meetings and Events – dopo anni di lavoro da casa o in modalità ibrida, Millennials e Gen Z sentono un bi-

sogno crescente di interazioni faccia a faccia, con aumento di eventi aziendali come team building, riunioni, conferenze e fiere». Leeson aggiunge che, sebbene i Gen Z attribuiscano un’importanza leggermente minore agli eventi, ciò potrebbe dipendere dal fatto che molti non ricoprono ancora ruoli strategici che richiedono la partecipazione a tali occasioni. Quando viene chiesto cosa amano di più, del viaggiare per lavoro, Millennials e Gen Z offrono risposte simili. Le quattro motivazioni principali sono: Scoprire nuove destinazioni (51%) Collaborare con colleghi e partner (47%) Uscire dalla routine quotidiana (46%) e Conoscere nuove persone (37%). Leeson sottolinea la forte coerenza: «Eventi, conferenze e fiere offrono esattamente ciò che Millennials e Gen Z cercano: collaborazioni, relazioni e incontri umani reali, non replicabili online». Infine, il 70% dei partecipanti ritiene che l’importanza dei viaggi d’affari crescerà con l’avanzare di carriera: una prospettiva positiva per i viaggi aziendali, con l’83% che comprende la travel policy ma, solo il 54% che vede corrisposti i propri bisogni personali. l

Differenze tra Millennial e Gen Z

Motivo del viaggio d’affari (risposte multiple) Millennial

Plaza: Il tuo business hotel a Venezia -

153 Camere & Suite | 6 sale meeting per eventi fino a 250 persone | Ristorante e Bar

Sala Fitness | Parcheggio e Garage | A 15 min dall’aeroporto di Venezia (VCE)

Crowne
Quarto D’Altino
Viale della Resistenza 18/20, Quarto d'Altino VE, 30020, Italy
Crowne Plaza Venice East

Nuove regole UE in aiuto ai viaggiatori

Non senza qualche polemica, arrivano le nuove regole su diritti e doveri per il settore dei viaggi aerei in UE

a cura della redazione

Èin arrivo, dopo molte attese, una correzione regolamentare che in Europa vuole aiutare i passeggeri aerei, o meglio ne precisa più chiaramente i diritti, rispetto ai doveri delle compagnie. Ci sono ancora discussioni in corso, con qualche polemica e petizioni che vogliono rivedere le novità all’ultimo, prima dell’approvazione finale, ma la sostanza pare definita. In primis le compagnie dovranno informare in modo trasparente i passeggeri sui loro diritti, in ogni momento della relazione con gli stessi dando risposte certe: concessi sei mesi per presentare reclamo (anche per smarrimento o danni ai

bagagli, ad esempio) a cui segue risposta, entro 14 giorni.

Quindi, grossa e discussa novità per le soglie di risarcimento, in caso di ritardi: sui voli interni o entro 3.500 km, la compensazione è per ritardi oltre le quattro ore (di massimo 300 euro); su voli oltre 3.500 km per ritardi superiori a sei ore (limite a 500 euro). Le compagnie non potranno più invocare circostanze eccezionali per non risarcire, salvo aver adottato “ogni misura ragionevole per evitare disservizi”.

Le cancellazioni comunicate a meno di 14 giorni dalla partenza, prevedono già moduli rimborso precompilati.

Modifiche anche alla clausola “no-show” con cui certe compagnie negano un volo di ritorno, se si salta quello di andata: proposti degli indennizzi ai viaggiatori.

Di rilievo anche il cambio nel

diritto alla riprotezione: da garantire nel minor tempo possibile (entro tre ore dall’interruzione di viaggio, pena la possibilità di rimborso maggiorato per l’utente, fino al 400% del costo originario). Infine, per l’assistenza si parla esplicitamente di diritto a ricevere vitto e alloggio, in molti casi che li rendono necessari: se non fornita direttamente, tale piena assistenza, il passeggero che provvede in autonomia potrà chiedere rimborso. Per i ritardi con aereo già in pista, i passeggeri dovranno ricevere assistenza minima e poter sbarcare dopo tre ore. Per i bagagli a mano, altro tema oggetto di polemiche, le compagnie scelgono ancora peso e dimensioni ma entro un diritto minimo: ogni passeggero potrà portare un oggetto personale in cabina, senza costi aggiuntivi. Altro intervento per la correzione gratuita dei dati sul biglietto: sarà possibile entro 48 ore dalla partenza.

Sulle tracce di Giotto a Roma

Firenze accoglie, per il ciclo “Caring for Art. Restauri in mostra”, un ospite straordinario: il cosiddetto Frammento Vaticano, unico resto del ciclo di pitture murali che Giotto e la sua équipe realizzarono nell’antica Basilica di San Pietro in Vaticano. Fino al 1 novembre, Museo dell'Opificio delle Pietre Dure

Tatiana Trouvè. La strana vita delle cose

Se il mondo e l’esistenza dell’uomo non han più senso, allora solo le cose posseggono un significato. Quale? È tutto da scoprire. Tatiana Trouvé, italiana ma naturalizzata francese, con questa sua prima monografica italiana, in tre piani, apre alla propria interpretazione: gli oggetti hanno valore solo nella memoria di chi li guarda. Beninteso: non c’è una distinzione tra soggetto e materia. Ciò emerge in particolare nell’intersezione che appare nelle sculture (sedie, valigie, cestini, sacchi, pali, sgabelli, specchi, mucchi) di pertinenza del vissuto dell’autrice, rielaborate così come sono state memorizzate e caricate di significato. Altrettanto per i disegni, al secondo piano, per lo più in matita nera e in parte lavorati preparatori per le sculture. In questo caso, forse con un’attrazione più fascinante, l’Io più profondo e più immediato rielabora la natura inserita in un contesto più immaginifico e lontano dalle consuete coordinate del tempo e dello spazio. È,

ovviamente, un ripensamento della vita distante da ogni esito grottesco o paradossale cui verrebbe facile far riferimento in un’epoca come la nostra dove nulla sembra reale, ma concepita piuttosto un luogo intimo, quello della memoria.

Fino al 4 gennaio 2026. Orario: lunedì-domenica: 10-19. Palazzo Grassi/Punta della Dogana. Info: www.pinaultcollection.com

BASSANO DEL GRAPPA. Giovanni Segantini Il trentino Giovanni Segantini non avrebbe potuto essere il grande pittore dell’eternità delle montagne e della natura alpina se non fosse transitato nella Milano della Scapigliatura dove il convenzionalismo piccolo borghese e la retorica nazionale, erano stati messi in discussione dallo spirito salace e acuto da parte dei cittadini della metropoli milanese. Al di là degli esordi alla ricerca di uno stile proprio, approdò ben presto al Divisionismo, un movimento caratterizzato dall’uso di colori naturali senza la

gradazione delle sfumature. Da qui il tono luminoso e scintillante dei quadri, fatto proprio da Segantini alla ricerca di una visione della natura che non fosse solamente contemplativa. Le Alpi svizzere dell’Engadina, soprattutto, sono state il soggetto per eccellenza del pittore. Accanto, una figura ricorrente della madre e del figlio – in qualsivoglia contesto –, allegoria neppure troppo trasparente del rapporto tra uomo e natura. La mostra accoglie un centinaio di quadri, molti anche provenienti dall’estero e da collezioni private. Fino al 22 febbraio 2026. Orario: lunedì-domenica: 10-19. Via Matteotti 39. Info:www.museibassano.it

UDINE.

Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni

opere dei maggiori pittori europei dell’ultimo secolo e mezzo: Monet, Cezanne, van Gogh, Bacon, Modigliani, Mondrian, Hopper, tra i più noti. Il significato dell’esposizione, è quello di un’arte che attraversa i

Nel quadro di Gorizia capitale europea della cultura 2025 viene proposta una mostra che offre un centinaio di

confini nelle due direzioni sia quella dell’artista che supera gli spazi con la propria opera sia quella dello spettatore che vede della irriproducibilità del capolavoro, la finitezza di un mondo concluso. Certo, concepire una mostra nel senso di una rottura delle barriere in un particolare contesto come quello attuale in cui, al contrario, l’opinione pubblica sembra andare in direzione dei paletti del confine e del nazionalismo, potrà sembrare paradossale. Ma, in verità, i veri confini sono quelli che non possono essere raggiunti: sono i mari di Turner, le montagne di Segantini, la psiche tormentata di van Gogh e le distorsioni mentali di Much. Rimane dunque la consapevolezza che il confine non sia altro che un punto utopico, da qualche parte nella natura e nell’animo, impossibile da raggiungere e col quale ci confrontiamo ogni giorno.

Fino a 12 marzo 2026. Orario: martedì-domenica: 10-19. Passariano di Codroipo, Villa Manin, Stradone Manin 10. Info: www.villamanin.it

VENEZIA.
a cura
di Alberto De Antoni

Viaggi di carta

Isole minori

La mostra racconta come la Sardegna è stata raccontata dai grandi fotografi, mutandone la percezione. Da luogo chiuso e tradizionale, quello dell’entroterra, a luogo più aperto e accogliente, frutto dello sviluppo dell’industria turistica. Cagliari. Fino a 16 novembre 2025

Cosa abbiamo fatto a letto. Storia di un concetto dall’antichità ai giorni nostri

Meglio non sapere che cosa accade nella camera da letto, si è soliti pensare. Non è così, invece. Solo da poco è sorta l’idea di camera da letto. Nella storia, al contrario, il letto, peraltro non alla portata di chiunque, era sede di ostentazione, di vita quotidiana e di desco lavorativo – oltre, certo, di riposo –. Ma questo soprattutto per gli uomini di potere, come un Churchill o Luigi XIV che addirittura hanno condotto guerre e guidato Stati da una comoda posizione. Ma per la maggior parte della popolazione era solo un pagliericcio luogo di parto, di morte e di sonno. Neppure molto riservato, se negli ostelli medievali i viaggiatori si coricavano insieme e se nelle famiglie ci si coricasse tutti insieme. È anche una storia contraddittoria dal momento che accanto all’evoluzione del concetto di igiene e di pulizia c’è stata una sorta di liberalizzazione dei costumi sessuali che consente qualsiasi comportamento. È perciò il caso di ribadire: meglio non sapere cosa accade a letto.

Brian Fagan, - Nadia Durrani, Cosa abbiamo fatto a letto. Storia di un concetto dall’antichità ai giorni nostri, Libreria editrice Gorizia 2021, 18 euro

L’alba della storia. Una rivoluzione iniziata 10.000 anni fa Diecimila anni nella storia non sono molti, ma tale è il periodo che ci riconduce a quello che siamo oggi. Le ricerche archeologiche, paleoantropologiche e l’analisi del Dna, suggeriscono con che la rivoluzione del Neolitico cambiò radicalmente l’antropologia della vita sul pianeta. A quell’epoca risalgono le “invenzioni” dell’agricoltura e dell’allevamento. È il momento in cui la biologia e la cultura si separano: l’uomo non si nutre più con la sola caccia o di raccolti casuali, ma organizza il ciclo produttivo del proprio cibo. Inizia perciò a pensare, a calcolare e a muoversi nel tempo e nello spazio. È anche l’epoca delle grandi migrazioni, che conducono,

Registrazione Tribunale di Milano n° 624 del 22/09/2000

Direttore Responsabile Omar Marco Fumagalli

Collaboratori

Luigi Barni, Clara Bini, Rosemarie Caglia, Andrea Barbieri Carones, Alberto De Antoni, Arianna Festa, Simona Parini, Alfredo Pezzani

Impaginazione Gianluca Ubezzi

Stampa Faenza Printing Industries, Faenza (RA)

Distribuzione in Italia Faenza Printing Industries, Faenza (RA)

così dicono le prove, piccoli gruppi di uomini dall’enclave del Medio Oriente, in tutta l’Asia e in tutta l’Europa. Un cammino accompagnato dall’elaborazione di nuovi strumenti, di abitazioni e di vestiario, di scoperta di alimenti che hanno alterato il nostro organismo – si pensi all’intolleranza del lattosio in quelle popolazioni orientali estranee all’allevamento dei bovini. Solo un’originaria comunanza linguistica nelle etimologie dei vocaboli, ricostruita dalla glottologia, ricorda che proveniamo tutti da antenati comuni. Guido Barbujani, L’alba della storia. Una rivoluzione iniziata 10.000 anni fa, Roma-Bari: Laterza 2025, 20 euro

Gli Italiani che non conosciamo

Che cosa sia un’unità nazionale per noi italiani è un bel rompicapo. Siamo tutti d’accordo nell’appartenere a una sola Nazione e a tifare a una Nazionale ma al momento di presentarci apertamente ci consideriamo membri di una cultura più ristretta. Così siamo, di volta in volta, Lombardi, Romani o Siciliani, il tutto anche con orgoglio. Non c’è nulla di male: l’identità si compone di diverse componenti. Il quadro si complica, però, se si viene a scoprire che all’interno dell’Italia esistono minoranze, sconosciute ai più, che ampliano la ricchezza linguistica e culturale nazionale. Quanti conoscono gli Occitani (in Piemonte e che parlano una lingua romanza) o gli Arbëreshë (gli Albanesi della Sicilia) o i Tabardini (Liguri insediati in Tunisia quindi ricollocatisi in un’isola della Sardegna)?

Il saggio, al di là di una generica curiosità, è in verità un ottimo testo di antropologia tout court (linguistica, storia, genetica) e propone un passo in più per conoscere la Nazione in cui viviamo.

Gli Italiani che non conosciamo. Lingue, DNA e percorsi delle comunità storiche minoritarie, a cura di G. Destro Bisol, E. Autelli, M. Capocasa & M. Caria, Alghero: Edizioni dell’Alguer 2024, 23 euro

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