Mondo Agricolo n. 11 novembre 2021

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NOMINA BARRILE • PAC AI RAGGI X • PREMIO AGRO-SOCIAL • WELFARE VERDE • ACCORDO UNICREDIT • MANOVRA 2022 POLICLINICO GEMELLI • DIMORE STORICHE • PROPRIETÀ FONDIARIA • LAVORO AGRIFOOD • ROMA TABLE • BIOLOGICALS

Sapori di campagna

In crescita vendite online e delivery delle aziende agricole Anno LXXII - n. 11 - NOVEMBRE 2021 - TAR. R.o.c. - Poste Italiane spa - Periodico di Tecnica, Economia e Politica Agraria - 1 copia euro 3 Autorizz. Trib. di Roma n. 1662 del 22/06/1950 - Editrice Confagri Consult - 00186 Roma - Corso Vittorio Emanuele II, 101


Agribusiness. Le risorse per alimentare il territorio Strumenti finanziari dedicati allo sviluppo delle attività agricole e zootecniche. Un supporto specialistico e concreto grazie ai mutui agrari, finanziamenti anche con provvista CDP, contratti di filiera, garanzie di settore, pegno rotativo sui prodotti DOP e IGP. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Il catalogo di prodotti e servizi rientranti nell’offerta sul segmento “Agribusiness” sono offerti da Iccrea Banca S.p.A., Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, e proposti/ commercializzati dalle Banche di Credito Cooperativo del Gruppo aderenti. Per le condizioni economiche e le principali clausole contrattuali dei prodotti e servizi bancari e di finanziamento pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento ai fogli informativi disponibili sul sito internet www.iccreabanca.it, nonché presso le Filiali ed il sito internet delle Banche di Credito Cooperativo aderenti all’Iniziativa. Immagini concesse in licenza da Shatterstock.com


L’ E D I T O R I A L E nnn

Riorganizzare i valori

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a pandemia Covid 19 ci ha messo di fronte ad un nuovo interrogativo: vale più la vita umana o l’economia? E la risposta unanime è stata la vita. In pratica questo evento straordinario è stato un formidabile acceleratore di alcuni fenomeni più o meno latenti nella società, che si sono ripercossi anche sulle imprese e sulla loro organizzazione. Tra questi l’importanza del capitale umano, inteso non solo come forza lavoro dipendente, ma come l’insieme di tutti gli stakeholder con cui un’azienda entra in contatto, dai fornitori ai consumatori. Da qui la necessità di una forte riorganizzazione aziendale, che non riguarda soltanto le nuove forme di lavoro a distanza, ma soprattutto i valori su cui costruire la leadership e i rapporti interpersonali che, per essere efficaci, dovranno sempre più basarsi su rispetto (che è alla base del concetto di sostenibilità), autorevolezza, credibilità, trasparenza e autonomia. Questo comporterà investire in formazione, da quelle scolastica e universitaria a quella aziendale; anche per venire incontro alla richiesta di nuove competenze e figure professionali che la transizione digitale e quella ecologica - verso le quali dobbiamo procedere speditamente - inevitabilmente imporranno. Il mondo agricolo non è esente da questa trasformazione e le aziende si stanno già strutturando per affrontare i nuovi scenari che deriveranno dall’introduzione delle nuove tecnologie digitali (precision farming, droni, satelliti), ma anche dalla sempre maggiore diffusione di nuove modalità di vendita, come l’e-commerce; di strumenti di promozione e marketing, sempre più basati sull’utilizzo dei social network e di nuove tecniche, come la blockchain. Confagricoltura, la prima Organizzazione di rappresentanza agricola in termini di impiego di manodopera, da tempo si sta preparando a questo cambiamento, a cui la pandemia ha dato un’ulteriore spinta, mettendo a disposizione delle imprese associate - mediante accordi con aziende leader nei vari comparti, istituti di ricerca e università - servizi, kow how, scambio di conoscenze e di esperienze -. E attraverso il suo ente di formazione Enapra corsi destinati a dirigenti e dipendenti, ma anche alle aziende associate e al loro personale, che riguardano le più moderne discipline. La trasformazione delle imprese dovrà andare di pari passo con quella dell’intero Paese, in osservanza alla direzione che l’Europa ha dato in merito all’utilizzo dei fondi pubblici. Al momento i numeri dell’Italia sono buoni, e in via di consolidamento, ma vengono soprattutto dal privato: segno che le imprese si stanno adeguando. Ci auguriamo che segnali positivi arrivino presto anche dalla finanza pubblica. Massimiliano Giansanti

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SOMMARIO L’EDITORIALE Riorganizzare i valori Massimiliano Giansanti................. 3

FOCUS EUROPA La nuova stagione Vincenzo Lenucci ......................

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SPECIALE FIERE Zoo-exhibition G.M. .....................................

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NOVITÀ IN CAMPO Etichette ambientali Gabriella Bechi.........................

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Rivoluzione verticale Anna Gagliardi .........................

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ATTUALITÀ FOOD Tradizione a tavola Gabriella Bechi .........................

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APERTURA ITALIA E EUROPA Impegni per il clima G.M. ...... ................................. 6 Annamaria Barrile Vicedirettore G.B. ....... ................................. 7

Direttore responsabile Gabriella Bechi Coordinatore responsabile Gaetano Menna Editrice Confagri Consult

Presidente Diana Theodoli Pallini Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma Tel. +39.06.6852329 mondo.agricolo@confagricoltura.it Abbonamento annuo Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n. 33755000 Intestato a: Confagri Consult - Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950 ROC 34051 del 24/03/2020 Pubblicità

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PRIMO PIANO RAPPRESENTANZA Premiata l’inclusione Elisabetta Tufarelli ....................

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Natura per guarire Elisabetta Tufarelli ....................

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Cercasi manodopera Gabriella Bechi .........................

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ATTUALITÀ E-COMMERCE Vendite on-line Gabriella Bechi .........................

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Nuove opportunità Gaetano Menna ........................ Shop virtuale Ercole Zuccaro .........................

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Rubriche

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EPS Gestione fauna. . . . . . . . . . . . . . . . 48 Organizzazione Transizione energetica.50 ANGA Filiera latte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 Enapra Alta formazione. . . . . . . . . . . . 56 Over65 Robot in corsia. . . . . . . . . . . . . 58 Agriturismo Relais Mevigo (RA). . . . . 60 Buono a sapersi Libri Natale. . . . . . . . 64



APER T UR A I TALI A E EUROPA

Qualche delusione per COP26 di Glasgow ma confermata salvaguardia delle foreste. Agroenergie fondamentali

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a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 - conosciuta anche come COP26 - è stata la XXVI Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si è svolta a Glasgow (Scozia) sotto la presidenza del Regno Unito. Il 13 novembre 2021 è stato raggiunto un accordo, firmato dai 197 Paesi che hanno partecipato alla conferenza. I risultati sono stati inferiori alle aspettative dell’Unione europea, ma non può dirsi che a COP26 sia stato un fallimento. L’accordo di Parigi non è stato rimesso in discussione ed è stato trattato in modo formale il problema della riduzione indispensabile delle energie fossili. Inoltre, non vanno sottovalutate le

decisioni specifiche assunte da gruppi di Paesi, come nel caso del blocco della deforestazione. Tra l’altro più di 100 paesi, incluso il Brasile, si sono impegnati a invertire la tendenza alla deforestazione entro il 2030. Senza dimenticare, poi, che nel documento finale del G20 che si era tenuto a Roma era stato fissato l’obiettivo di piantare mille miliardi di alberi a livello globale, entro il 2030, per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. In Italia - come ha ricordato Confagricoltura - le foreste già assorbono con il processo di fotosintesi 40 milioni di tonnellate di CO2 che corrispondono al 10% delle emissioni totali annuali di gas ad effetto serra. Risultati che possono essere migliorati con la piantumazione di alberi nelle aree urbane e periurbane e l’agroforestazione nelle zone rurali. Le discussioni alla COP 26 hanno ribadito la funzione fondamentale delle energie rinnovabili e della cattura e trattenimento al suolo del carbonio. Il settore agricolo è direttamente chiamata in causa; le innovazioni tecnologiche già consentono di far coesistere le esigenze di salva-

guardia del potenziale produttivo agricolo con il processo di decarbonizzazione”. Va incrementata la produzione agricola di biogas e biometano, facendo anche ricorso alle biomasse leggere e alle deiezioni animali “Ora bisogna accelerare - ha chiesto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - le procedure per realizzare il piano del governo che prevede l’aumento della capacità di energie da fonti rinnovabili in misura di 70 gigawatt nei prossimi nove anni, in cui l’agricoltura potrà svolgere un importante ruolo anche con lo sviluppo dell’agrisolare, sugli edifici ad uso produttivo, con l’agrivoltaico attraverso soluzioni innovative che prevedono sinergie positive tra la produzione agricola ed energetica e le comunità energetiche”. “Alla Commissione europea abbiamo chiesto il varo di un programma che consenta di incrementare e valorizzare il ruolo delle imprese agricole nella cattura e trattenimento al suolo del carbonio - ha concluso Giansanti - Dai riscontri avuti riteniamo che il programma sarà presentato entro il primo semestre dell’anno prossimo”. (G. M.) nnn

Impegni per il clima

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Annamaria Barrile vicedirettore Affianca Postorino al timone dell’Organizzazione fino a giugno 2022 per poi assumere la direzione

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l direttore generale di Confagricoltura, Francesco Postorino, sarà ancora al timone dell’Organizzazione per i prossimi sette mesi. Sarà affiancato in questo periodo da Annamaria Barrile, attuale direttore delle Relazioni istituzionali di Palazzo Della Valle, nominata vicedirettore. Al termine della proroga Barrile assumerà il ruolo di DG. L’annuncio è stato fatto dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al comitato direttivo, dopo il passaggio formale in giunta. È la prima volta che l’avvicendamento alla direzione generale avviene con un affiancamento: un segnale che dimostra il passaggio di consegne in modo fluido e coordinato ver-

so la definizione delle strategie e delle azioni di Confagricoltura in un momento storico determinante per il settore. Ed è anche la prima volta che una donna diventa direttore generale. Postorino vanta una lunga esperienza all’interno dell’Organizzazione. Dopo aver ricoperto incarichi di responsabilità in alcune sedi territoriali, è stato direttore di Confagricoltura Toscana. Nella sede nazionale è stato responsabile prima della direzione economica, poi di quella organizzativa. Dal 2017 ha assunto la direzione generale con la responsabilità ad interim delle Politiche del credito e assicurative, della Comunicazione, delle Relazioni istituzionali comunitarie, del Controllo di gestione e della contabilità analitica. Barrile, siciliana, 46 anni, laureata con lode in Scienze Politiche e

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con un dottorato di ricerca in Diritto amministrativo, ha una solida esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali a livello nazionale e internazionale. Dopo aver collaborato con Deloitte Consulting, si è affermata all’interno del Gruppo Finmeccanica (oggi Leonardo) ricoprendo nella holding e nelle controllate Alenia Aeronautica e Telespazio i ruoli di responsabile delle Relazioni internazionali e responsabile delle Relazioni istituzionali. È stata Deputy CEO Italia del Gruppo EADS (oggi Airbus Group) e direttore delle Relazioni esterne, comunicazione e rapporti istituzionali di Onorato Armatori (Holding di Moby e Tirrenia). Dall’ottobre 2019 è direttore dell’area Relazioni istituzionali di Confagricoltura. (G.B.) nnn

EMO CAPODILISTA NEL GRUPPO DAG SU ACCORDO UE-UK

Il vicepresidente Giordano Emo Capodilista ha partecipato alla prima riunione dell’EU DAG - Domestic Advisory Group of the EU - gruppo consultivo costituito presso la Commissione per dialogare con operatori ed Organizzazioni sull’applicazione dell’accordo tra la UE ed il Regno Unito e le conseguenti relazioni con UK, nell’ambito del quale Confagricoltura rappresenta le imprese agricole italiane. Affronterà tematiche relative al commercio, ai diritti civili, al lavoro ed altro. I lavori si svolgeranno su due livelli: uno interno tra le rappresentanze della UE e l’altro con rapporto diretto tra la Commissione e gli organismi preposti del Regno Unito. Nel corso del primo incontro sono stati formati dei sotto gruppi con riferimento al settore economico di appartenenza. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 7


APER T UR A I TALI A E EUROPA

La manovra

Per Confagri giungono da Palazzo Chigi alcune risposte al mondo agricolo, ma ci sono ancora margini miglioramento di Gabriella Bechi

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iniziato martedì 16 novembre al Senato l’esame del testo della manovra economica licenziato dal Consiglio dei Ministri del 28 ottobre. Trenta miliardi di euro il valore complessivo degli strumenti messi in campo; la cifra più consistente dei quali, 8 miliardi di euro (considerando le somme giù stanziate), verrà destinata alla riduzione del carico fiscale. All’agricoltura vengono destinati 2 miliardi di euro per sostenere e rilanciare il settore, valorizzare la competitività delle filiere e favorire gli agricoltori under 40. “La manovra contiene elementi che vanno incontro ad alcune istanze del mondo agricolo, ma ci sono ancora margini di mi-

glioramento indispensabili per le aziende alle prese con un aumento dei costi di produzione senza precedenti”. E’ stato il primo commento del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, soddisfatto in particolare delle misure che spingono le imprese a un ruolo più attivo nella fase di modernizzazione del settore primario e di ripresa dell’economia del Paese, che resta tuttavia frenata dai rincari dei costi produttivi. Il quadro è in linea di massima positivo. Le recenti stime della Commissione Ue indicano che l’economia europea si sta riprendendo dopo la recessione, con un tasso di crescita previsto per quest’anno del 5%; ma vi sono alcuni rischi, tra cui


Accolta richiesta Confagri del prolungamento dell’Iva agevolata per bovini e suini l’aumento dell’inflazione, che incide sui prezzi e sulle catene di approvvigionamento pesando su numerosi settori, tra cui quello agricolo. Al tempo stesso la Commissione è preoccupata per alcuni fattori che potrebbero influenzare i prezzi più a lungo termine e incidere sull’inflazione, come gli effetti dei cambiamenti climatici sui terreni agricoli disponibili e sulla produzione alimentare, o le politiche di compensazione come le tasse sulle emissioni di carbonio.

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GLI STANZIAMENTI DELLA MANOVRA PER IL SETTORE AGRICOLO

690 milioni di euro fino al 2027 fondo mutualistico nazionale rischi 237 milioni di euro (da 2023) per l’esenzione IRPEF redditi agrari 250 milioni di euro per assicurazioni agevolate 54,30 milioni di euro nel triennio per decontribuzione under 40 160 milioni di euro per sviluppo filiere agricole 10 milioni di euro per dotazione fondo competitività filiere 10 milioni di euro per rafforzamento filiera grano-pasta 10 milioni di euro per sostegno distretti del cibo 74,5 milioni di euro per sostegno zootecnia 16 milioni di euro nel biennio per pesca 4 milioni di euro annui per Capitanerie di Porto (attività MIPAAF) 80,5 milioni di euro per Ismea ( finanziamenti, garanzie prestiti) 420 milioni di euro (fino a 2032) per strategia forestale nazionale 50 milioni di euro per credito soccorso Regioni

Per questo Confagricoltura ritiene positivo che la manovra abbia prorogato il credito d’imposta per gli investimenti nell’ambito della “Transizione 4.0” e per quelli in ricerca e sviluppo, tecnologia e innovazione, ribadendo pero’ la sua contrarietà al taglio di queste agevolazioni, che arriverà fino al 50% nel 2023 e che rischia di rallentare il percorso di competitività delle imprese agricole. In materia fiscale, di grande rilievo l’esenzione Irpef per il 2022 dei redditi dominicali dichiarati dagli imprenditori agricoli professionali e dai coltivatori diretti. Accolta anche la richiesta di Confagricoltura del prolungamento dell’Iva agevolata per bovini e suini. Sul fronte lavoro, bene la proroga della decontribuzione per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli che hanno meno di 40 anni: un provvedimento importante anche nel processo di ricambio generazionale dell’agricoltura italiana. In materia creditizia la Confederazione accoglie con favore il prolungamento delle misure per l’accesso al credito: è importante, tuttavia, che non venga superata la precedente impostazione, ovvero che rimanga la totale gratuità del rilascio della garanzia fino a giugno 2022. Positivo il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, ma con una maggiore dotazione e con l’erogazione del contributo in un’unica soluzione. Inoltre, in seguito all’impatto della pandemia sulle imprese, Confagricoltura chiede la rinegoziazione del debito bancario per assicurare liquidità alle aziende con la garanzia di Ismea e del Mediocredito Centrale. Bene, infine, la proroga triennale del Bonus verde, per il quale Confagricoltura auspica comunque una rimodulazione, e il rinvio delle Sugar Tax e Plastic Tax, di cui, chiede l’eliminazione. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 9


PRIMO PI ANO R APPRE SEN TANZ A

Agro-social, di Confagri e JTI Italia, ha assegnato 120 mila euro ai tre migliori progetti di sviluppo del Sud, rilancio aree interne e impresa donna di Elisabetta Tufarelli

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Premiata

partire dall’agricoltura si può generare valore sociale ed economico per i territori. Ne è convinta da sempre Confagricoltura, che è impegnata a promuovere l’agricoltura sociale. Con la seconda edizione del bando “Agro-social: seminiamo valore”, insieme a JTI Italia (Japan Tobacco International), ha annunciato i tre migliori progetti di agricoltura sociale, che sono stati scelti da una commissione di esperti e vincono 40 mila euro ciascuno. Sono: ‘Hasta l’Huevo!’ di San Vito dei Normanni (Brindisi), che si è aggiudicato il premio dedicato allo “Sviluppo per il Sud”; ‘R.Accogliere’ di Rocca Massima (Latina), per Vincenza Ruggiero (‘PRO J.O.B.) premiata dalla ministra Stefani Rappresentante di Hasta l’ il “Rilancio delle aree interne” e ‘PRO J.O.B. coltura sociale e appunto questo (Just One Bike)’ di Roma, che cooperative sociali, startup. coinvolge una pluralità di sogget- “L’agricoltura sociale - ha affer- secondo bando Agro-social. Punti in regioni diverse ed ha vinto il mato il vicepresidente confedera- tiamo da sempre sulla capacità le Sandro Gambuzza - è un tema dell’agricoltura di unire persone, “Premio per impresa Donna”. L’approccio innovativo di questo che è vicino a noi di Confagricol- processi sociali, culturali e probando è stato quello di premiare tura. Sono stati messi in campo, duttivi, valorizzando il territorio. l’idea progettuale, allargando la da anni, diversi progetti come di- In Italia sono 3500 le realtà di partecipazione a rete di imprese, mostrano il sesto bando di agri- economia sociale che generano 10 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021


Hasta l’Huevo! di San Vito dei Normanni (BR)

Fronteddu: JTI ha introdotto e sostenuto pratiche e standard migliori

l’inclusione

’Huevo! Hasta con l’Huevo!

Federico Felici (R.Accogliere) con sen. Vallardi

30mila occupati e un importante fatturato e intendiamo continuare ad incoraggiare e sostenere proposte concrete di impresa, in grado di coniugare la sostenibilità con la solidarietà. Promuovere lo sviluppo di attività, che attraverso l’agricoltura favoriscano

l’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti fragili, significa anche realizzare sui territori centri di aggregazione e welfare, promuovendo nuovi modelli di sviluppo per le comunità rurali”. Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Direc-

tor di JTI Italia: “Questo - ha sottolineato - è un appuntamento speciale e di cui siamo orgogliosi. Sostegno alle comunità, all’agricoltura e all’inclusione sono da sempre una priorità per la nostra azienda, punti cruciali della strategia di JTI in Italia e nel mondo. La seconda edizione di AgroSocial, coniugando al meglio sostenibilità ambientale, sociale ed economica consente di valorizzare le potenzialità del settore agricolo in cui investiamo da più di 15 anni e rappresenta la sintesi perfetta della nostra visione. Per creare una filiera agricola sostenibile occorre puntare su innovazione tecnologica, creando pratiche e metodologie che rendano più basso l’impatto produttivo. Per questi motivi JTI ha introdotto e sostenuto i pratiche migliori e standard internazionali salvaguardando sempre i lavoratori e le condizioni di lavoro”. “L’obiettivo di Hasta l’Huevo! - ha spiegato Marco Notarnicola, della cooperativa “Qualcosa di diverso”, che gestisce un’azienda di 50 ettari confiscata alla criminalità organizzata a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi - è quello di realizzare un allevamento biologico di galline ovaiole all’interno di un’azienda agricola confiscata alla criminalità e ribaltare così un inizio negativo in qualcosa di positivo per la nostra comunità. Attraverso la sinergia tra la coltivazione dell’ulivo, quella degli asparagi selvatici e le galline, valorizzando l’alta qualità delle uova e degli altri prodotti, avviamo un percorNOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 11


PRIMO PI ANO R APPRE SEN TANZ A

Vallardi, Gambuzza, Fronteddu e Urbano

Stefani: L’agricoltura fondamentale nella cultura dell’inserimento so d’inserimento per migranti e persone con esperienza diretta di sofferenza psichica”. Il progetto R.Accogliere è incentrato sul rilancio delle aree interne attraverso la collaborazione tra varie realtà del territorio dei Monti Lepini, per creare un centro di aggregazione che favorisca lo scambio culturale, la crescita personale e lo sviluppo locale. Isolamento e mancanza dei servizi sono un problema per queste aree, così la società semplice agricola ‘Talea’, le aziende agricole ‘Fabio Tora’ e ‘La Lucciola’, la Cooperativa Sociale ‘Il Quadrifoglio’ e l’associazione di promozione sociale ‘Farm to Fork’ a Rocca Massima, in provincia di 12 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

Latina, si sono unite in un contratto di rete per fornire formazione e uno sbocco lavorativo stabile alla comunità di migranti africani richiedenti asilo. Le donne hanno sofferto in maggior modo gli effetti della pandemia. Ad aggiudicarsi il “Premio per impresa Donna” è ‘PRO J.O.B. (Just One Bike)’, che intende creare nuovi posti di lavoro e promuovere l’autoimprenditorialità femminile, valorizzando i prodotti delle fattorie sociali e delle aziende agricole laziali e dell’Italia centrale. Attraverso bici elettriche, appositamente adattate per preparazione, cottura e somministrazione dello street food, si potrà avviare un’attività di vendita diretta di prodotti in cooperazione con fattorie sociali della regione Lazio e dell’Italia centrale e con il coinvolgimento di soggetti del terzo settore. “Questi premi - ha messo in evidenza il ministro per le Disabilità Erika Stefani, tirando le conclusioni dell’evento - sono anche

degli attestati che dimostrano come tutti voi siate un esempio. Viviamo un momento difficile in cui è diventata ancora più evidente la necessità di ripartire da alcuni principi; tra questi c’è l’importanza di essere ancorati al territorio. L’agricoltura ha un ruolo fondamentale nella cultura dell’inclusione, dando ai soggetti fragili dignità lavorativa e sociale e questi progetti premiati oggi ne sono la migliore conferma. Il mondo della disabilità è una risorsa per la ripresa del Paese: è un mondo pieno di energia, che va considerato come un’opportunità per ripensare, e non solo rilanciare, l’Italia”. Alla premiazione sono anche intervenuti il presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi; il vicecapo di gabinetto del Mipaaf, Giuseppe Urbano, che hanno premiato le tre realtà vincitrici. Presenti anche il consigliere politico del ministro Carfagna, on. Paolo Russo, e l’on. Maria Spena. nnn


Sesta edizione del bando Coltiviamo Agricoltura Sociale. Aperte le votazioni online. Da assegnare 120 mila euro ai tre migliori progetti di Elisabetta Tufarelli

Welfare verde Cooperativa sociale ‘Imparare - crescere - vivere con le contadine’ di Bolzano (premiata nella 5° edizione)

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ono partite le votazioni online per i progetti più innovativi che partecipano alla sesta edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, che mette in palio complessivamente 120.000 euro per i tre progetti più meritevoli. Sarà possibile esprimere la propria scelta fino alla mezzanotte del prossimo 25 novembre. Votare è semplicissimo. Basta registrarsi sulla piattaforma www.coltiviamoagricolturasociale.it e, dopo aver cliccato ‘iscriviti’, una volta compilato il format, si riceverà una mail. Dopo aver selezionato ‘accedi’ e confermate mail e password, si potrà esprimere la propria preferenza per il progetto scelto, tra quelli presentati. Sempre sul sito, infatti, per ogni iniziativa sono presenti foto ed una breve scheda descrittiva. Un fenomeno, quello dell’agri-

coltura sociale, diventato oggi un vero e proprio welfare verde, che offre supporto, riabilitazione e reinserimento sociale alle persone più deboli e fragili. Un segmento certamente in crescita costante e che ha un forte potenziale ancora inespresso: 3.000 aziende agricole, 35.000 addetti, 250 milioni di fatturato. Arrivare all’inclusione sociale attraverso i progetti di agricoltura fa bene alle persone, alla comunità e al territorio. Ecco perché Confagricoltura e Onlus Senior - L’Età della Saggezza, Reale Foundation (Reale Mutua), in collaborazione con Rete Fattorie Sociali e Università di Roma Tor Vergata, hanno fortemente voluto questa sesta edizione del concorso che, oltre ai premi in denaro, destinerà ai vincitori anche tre borse di studio per partecipare al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

Questa forma di agricoltura affonda le sue radici nella collaborazione tra il mondo della produzione primaria e il terzo settore. È un modello di impresa basata innanzitutto sulle relazioni, in grado di coniugare, attraverso la coltivazione della terra, produzioni di eccellenza e servizi per la comunità. In questo senso l’agricoltura sociale ha realizzato un nuovo e concreto modello di welfare sostenibile ed efficace. E lo riesce a fare in modo ‘integrato’ a vantaggio dei soggetti più deboli: portatori di handicap, ex tossicodipendenti, detenuti e anziani, ma anche migranti e giovani in condizioni di disagio. Ogni attività è stata pensata e realizzata per le persone con diverse forme di disagio o disabilità, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione dal punto di vista lavorativo, sociale e terapeutico. Ne è pienamente convinta Confagricoltura che, insieme ai suoi partner, è stata capace di precorrere i tempi, finanziando negli ultimi anni, con oltre 670 mila euro a fondo perduto, i progetti vincitori di 15 imprese con attività di agricoltura sociale che, secondo il regolamento del bando, sono riuscite a completare il loro programma entro 12 mesi dall’assegnazione del premio. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 13


PRIMO PI ANI R APPRE SEN TANZ A

Florovivaismo verticale al Policlinico Gemelli. L’impegno di Confagricoltura, Onlus Senior e Biagiotti Group per il progetto ART4ART di Elisabetta Tufarelli

C Natura per guarire 14 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

on l’evento Art4ART è stato inaugurato, al Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli di Roma, il nuovo centro di radioterapia oncologica. Confagricoltura Roma, insieme alla Onlus Senior l’Età della Saggezza, hanno contribuito con convinzione al rinnovamento di questo reparto di degenza, dove arte, natura e intelligenza artificiale diventano parte integrante della cura. Il taglio simbolico del nastro via web è stato affidato all’ambasciatrice del progetto, Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e ceo di Biagiotti Group e al professor Vincenzo Valentini, direttore del dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica e Ematologia del Policlinico. Non è voluto mancare - nonostante la convocazione del consiglio dei ministri - il titolare del dicastero della Cultura, Dario Franceschini, che ha ricordato come durante la pandemia “sia apparso chiaro cosa sia l’Italia senza la cultura, con cinema, teatri e musei chiusi e quanto nella società sia importante trarre energia nella visione della bellezza. Per questo, l’iniziativa Prof. Vincenzo Valentini


Rota, D’Amato, Valentini, Postorino, Santori

Arte, natura e intelligenza artificiale diventano parte integrante della cura del Policlinico Gemelli è frutto di un’intuizione straordinaria, quasi unica nel panorama italiano e internazionale, che traccia la strada giusta da seguire”. “La bellezza è il linguaggio migliore e solo con la bellezza possiamo curare - ha spiegato il professor Valentini -. Il paziente oncologico vive il vortice e il disagio del conoscere la propria malattia e il dolore dei trattamenti, ma i dati ci forniscono informazioni certe sull’apporto positivo della musica nella risposta alle terapie. Così, nel 2012, abbiamo capito che, unendo il Gemelli Art alla nuova sezione Art4Art, avremmo potuto dare un nuovo respiro ai pazienti”. La bellezza è la chiave anche per Lavinia Biagiotti Cigna. “È stata la parola usata di più questo pomeriggio ha detto la ceo della holding di alta moda - e ho compreso per la prima volta il significato della frase di Fedor Dostoevskij di cui spesso si abusa: ‘La bellezza salverà il mondo’. Indosso una giacca futurista su un disegno di Giacomo Balla, il quale suggeriva di vivere e pensare al futuro sempre con la voglia di ricominciare, per creare un nuovo mondo, per una bellezza che crea bellezza. Spero che con la creatività di una goccia di bellezza e di tecnologia virtuosa con cui abbiamo realizzato questo Art4Art, si possa lenire il dolore e la sofferenza della malattia”. Confagricoltura Roma, insieme alla Onlus Senior l’Età della Saggezza sono consapevoli dell’effetto della natura sulla salute. “Abbiamo immediatamente aderito - ha affermato Vincenzo Rota, presidente di Confagricoltura Roma - al progetto del Policlinico Gemelli, per avviare un processo di riumanizzazione a beneficio dei

pazienti, dei loro familiari e anche del personale sanitario. Roma è il comune agricolo più grande d’Europa e numerose ricerche hanno dimostrato i vantaggi sul corpo e sulla mente del verde e della natura, a partire dall’aumentata funzionalità del sistema immunitario. Riuscire a creare un’unione tra la Capitale e le sue campagne, per il benessere dei cittadini, è per noi fondamentale”. È stato realizzato nel corridoio del reparto, grazie all’expertise di Sundar italia, il primo esperimento italiano di introduzione di un’area verde verticale all’interno di un reparto ospedaliero, al quale seguiranno altri tre giardini dello stesso tipo. Grazie ai filmati e alle foto forniti anche da Confagricoltura Liguria, Mantova e Torino, i malati potranno immergersi durante la terapia in paesaggi agricoli, boschi e altri spazi, in cui la natura è la prima musa ispiratrice dell’arte e al tempo stesso la più grandiosa delle opere d’arte. “L’adesione ad Art4Art - ha sottolineato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura - contribuisce a consolidare ulteriormente il forte legame tra la Confederazione, la Onlus Senior e la Fondazione del Policlinico Gemelli, una struttura

che ha visto negli ultimi anni la realizzazione di numerosi progetti anche in altri reparti e che ha in serbo altre future iniziative e progetti”. Ad ogni paziente verranno inoltre regalati all’inizio della terapia dei semi da piantare. “Noi sappiamo - ha proseguito il professor Valentini - quanto durerà il trattamento e con Confagricoltura abbiamo selezionato semi di piante che fioriranno dopo 2, 4 o 6 mesi, un tempo pari alla durata della terapia. Il messaggio che vogliamo dare con questo gesto è che l’inverno esiste, ma che dopo c’è sempre una primavera”. “Durante le cure i pazienti potranno scegliere d’immergersi nell’agricoltura - ha aggiunto Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus - e attraverso monitor interattivi e tablet potranno passeggiare virtualmente in campagna, nei boschi e conoscere i processi produttivi. A casa potranno far germinare i semi dei fiori, che li accompagneranno simbolicamente nel loro percorso. Il potere del verde - ha concluso Sartori - sulla nostra serenità emotiva è infinito e questa esperienza multidimensionale influirà positivamente sulle emozioni e sulla capacità di gestirle”. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 15


PRIMO PI ANO R APPRE SEN TANZ A

Rapporto su patrimonio culturale privato di Fondazione Visentini con ADSI, Confagri e Confedelizia

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resentato a Roma il II Rapporto dell’Osservatorio del Patrimonio Culturale Privato, realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini e promosso da Associazione Dimore Storiche Italiane, Confagricoltura e Confedilizia. Aumenta il numero di dimore rilevate, grazie al progressivo censimento in atto da parte dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del ministero dei Beni culturali (ICCD), che risulta oggi pari a 37.708. Si tratta di case storiche, palazzi, ville, castelli e torri che configurano una rete diffusa su tutto il territorio nazionale. Il 28% di tali dimore si trova addirittura in comuni sotto i 5.000 abitanti, costituendo spesso per i piccoli borghi e i luoghi più periferici del Paese il principale volano di attrazione turistica, culturale e sociale, con una ricaduta positiva sull’economia locale. Oltre la metà (54%) risiede comunque in comuni sotto i 20.000 abitanti ed il 31,3% si trova in aree periurbane o al di fuori dei centri abitati. Si tratta di un patrimonio vasto ed eterogeneo, collocato tanto nelle metropoli quanto nei piccoli centri, comprese le valli e le montagne del nostro Paese. Il focus sulle attività di manutenzione è stato uno dei principali oggetti del II Rapporto. Il dato più sorprendente è il -37% delle

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La grande bel Le dimore storiche sono centri attrattivi nei borghi rurali spese complessive per interventi ordinari rispetto al 2017, passate da una media di 24.600 euro per immobile a 21.100 euro, con una contestuale contrazione dei beni culturali privati interessati a questo tipo di opere (da 28.000 a 20.500): numeri allarmanti, giacché la periodica manutenzione è la migliore garanzia di conservazione per le prossime generazioni. Per quanto concerne il mercato del lavoro nelle filiere alimentate dalle dimore storiche, risultano di difficile reperibilità alcune figure professionali; circa il 38% delle imprese dichiara di trovare difficoltà nel trovare restauratori o artigiani. .“Il Rapporto dimostra come la crisi generata dal Covid e un sistema fiscale complesso abbiano diminuito gli interventi manutentivi sugli immobili - ha affermato

il presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Giacomo di Thiene -. Un dato preoccupante, vista la centralità che tali beni costituiscono per il nostro Paese, sia dal punto di vista culturale, sia da quello dello sviluppo economico sostenibile. Ricordo che ogni euro investito nelle dimore storiche determina benefici più che doppi per l’economia dei luoghi in cui sono presenti”. “In questo secondo rapporto emergono alcune criticità che vanno assolutamente risolte - ha osservato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Ville, castelli, parchi, giardini e tenute agricole, con il loro charme e la loro bellezza, costituiscono una spinta importante per l’economia, ma conservarli diventa sempre più difficile e costoso, soprattutto se lontani dai centri abitati più importanti. Se, però - è calata la spesa per la manutenzione di questi edifici storici e, contemporaneamente, non è facile reperire figure per restau-


lezza Villa Tasca d’Almerita a Palermo

rarli, mentre si assiste allo spopolamento da parte degli italiani dei piccoli borghi, qualcosa non quadra. È necessario correre subito ai ripari, non con interventi spot, ma guardando lontano. Va sostenuto e promosso, attraverso misure dedicate, questo patrimonio che, pur ancora inespresso, già ospita 45 milioni di visitatori. Servono, anche attraverso il PNRR, investimenti ad hoc che realizzino la banda larga e l’ammodernamento delle infrastrutture. Il fascino delle nostre dimore, delle nostre campagne e la bontà dei nostri prodotti, uniti alla facilità di connessione, contribuiranno a creare, sul territorio, veri e propri poli di attrazione e di sviluppo”. (M. M.) nnn Cappella di San Jacopo del Castello di Brolio a Gaiole in Chianti NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 17


PRIMO PI ANO R APPRE SEN TANZ A

Proprietà Fondiaria festeggia i 75 anni. Interventi di Visconti, Biscaretti e Giansanti. Premio “gestione virtuosa” a Giordani Feltrinelli di Antonio Oliva

Visconti, Oliva, Biscaretti e Giansanti

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on la consegna del premio “Gestione virtuosa della proprietà agricola: la donna dell’anno” a Margherita Giordani Feltrinelli è entrato nel vivo l’evento celebrativo per il 75esimo anniversario della Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria. L’iniziativa ha avuto come filo conduttore il tema: “La Proprietà Fondiaria tra passato e presente guarda al futuro in un mondo che cambia”. I lavori sono stati aperti da Giuseppe Visconti, presidente d’onore della Federazione e sono proseguiti con quattro relazioni sugli aspetti storici, giuridici, economici ed organizzativi della proprietà fondiaria affidate rispettivamente alla medievista Adelaide Ricci, al giurista Luigi Costato ed all’economista agrario Dario Casati. Molto apprezzati gli interventi di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e di Giorgio Spaziani Testa, suo omologo di Confedilizia. Giansanti, in particolare, ha ricordato come nel mondo ci siano 570 milioni di agricoltori, ma gli imprenditori profes-

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Tra passato e futuro sionali che hanno il compito di produrre cibo per 7 miliardi di abitanti del Pianeta siano solo 70 milioni. “Con l’accrescere della popolazione - ha detto Giansanti - le imprese professionali verranno chiamate ad aumentare il loro grado di produttività e anche di competitività, ma preservando le risorse naturali, coniugandole con la sostenibilità”. Il presidente di Confagricolturaa poi espresso molte perplessità sui passi che intende compiere Bruxelles, sia per la nuova Politica Agricola Comune (PAC), sia per la strategia Farm to Fork, che rischiano di innescare una riduzione della redditività degli agricoltori e della produttività dei beni primari; tutto ciò porterà ad un incremento delle importazioni. “L’agricoltura - ha aggiunto il presidente di Confagricoltura deve mantenere un alto profilo per produrre cibo di qualità e in quantità; e sui grandi temi

ecosistemici il settore deve dare un contributo rilevante alla transizione energetica”. La relazione del presidente della Federazione, Claudio Biscaretti di Ruffia, ha tracciato una panoramica sulle caratteristiche associative ed organizzative della Proprietà Fondiaria. “Caratteristica principale della nostra Organizzazione - ha detto - è quella di associare persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati che sono in possesso di una proprietà agricola, sia piccola che grande, che non conducono direttamente, ma che concedono la terra in affitto”. “Con questo evento - ha concluso - vogliamo riaffermare il ruolo svolto dalla Proprietà Fondiaria in tutti questi anni e programmare il futuro, per essere protagonisti in un mondo che cambia. La grande sfida da cogliere sarà anche quella di assicurare un mondo vivibile alle future generazioni”. nnn


Accordo tra Confagri e UniCredit per sostenere l’accesso ai prestiti bancari delle aziende del settore primario di Francesco Bellizzi

Più credito all’agricoltura

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econdo l’Osservatorio di Bankitalia, il primo semestre 2020 si è concluso con una diminuzione dell’accesso al credito per le aziende agricole. Se il sistema produttivo nel suo complesso ha visto aumentare il credito concesso dello 0,2 per cento, per il settore primario si parla di una contrazione di 2,8 punti percentuali. Anche il dato sulla richiesta di prestiti da parte delle imprese del settore segna un decremento (-6,9% rispetto al -4,9%, registrato nello stesso periodo del 2019). È evidente, quindi, la necessità di aprire nuove strade di accesso alle banche per le aziende agricole italiane. Ne è consapevole Confagricoltura, che a ottobre ha raggiunto un’intesa con UniCredit per il sostegno e la valorizzazione delle filiere agricole e delle reti di impresa. L’accordo, firmato a Roma tra il presidente della Confederazione Massimilia-

no Giansanti e Andrea Casini, responsabile imprese di UniCredit Italia, metterà in campo specifiche iniziative creditizie e servizi di consulenza. L’obiettivo è sviluppare progetti legati all’innovazione, all’agritech e al miglioramento del business delle aziende del comparto in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale e gestionale (Esg). “Questo accordo - ha commentato Giansanti - vuole dare vita a una maggiore sensibilità in materia creditizia nelle imprese agricole, anche attraverso corsi di formazione, e contribuisce a raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e di innovazione necessari per dare nuovo impulso all’economia italiana”. I prossimi sei anni saranno cruciali in particolar modo per il settore primario, che da solo, espri-

Giansanti e Casini

me un valore aggiunto pari al 2 percento dell’intero Pil nazionale. Come ha ricordato Casini, “L’agricoltura italiana sarà assegnataria di risorse pubbliche pari a circa 57 miliardi tra risorse comunitarie e investimenti previsti dal PNRR”. Le parti hanno concordato l’attivazione di un tavolo di lavoro congiunto per l’analisi dei megatrend del settore agricolo e per sostenere il dialogo tra i 2.200 uffici territoriali di Confagricoltura e gli specialisti agribusiness di UniCredit. Al riguardo, il presidente dell’associazione degli imprenditori agricoli ha sottolineato l’importanza della promozione di un’attività di ricerca e sviluppo dedicata all’agritech agroalimentare, che il tavolo congiunto ha tra i propri obiettivi. “In questo modo - ha detto Massimiliano Giansanti - incentiveremo l’adozione di nuove tecnologie e permetteremo alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali”. nnn NOVEMBRE 2021| MONDO AGRICOLO | 19


PRIMO PI ANO R APPRE SEN TANZ A

Stati generali del lavoro agrifood. L’agricoltura è tra i settori con più carenza di personale. Aumenta la domanda di figure specializzate

di Gabriella Bechi

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i sono i soldi e le opportunità del Pnrr, ma manca la manodopera nel privato. È l’ennesimo paradosso di una ripresa economica che sembra alla portata del nostro Paese, ma che stenta a decollare. La contrazione della forza lavoro è rimasta l’elemento principale di “elasticità” del sistema, sia pur con differenze significative fra i vari settori. L’emorragia è continuata nella ristorazione e nell’alloggio, nel commercio al dettaglio e anche in agricoltura e nelle industrie alimentari. Secondo un’indagine di Unioncamere sono possibili varie interpretazioni e concause: dall’espulsione strutturale al ricorso al sommerso, dall’impatto del reddito di cittadinanza, fino alla carenza di alcune figure specializzate. Ma ci sono altri fenomeni da non sottovalutare. Con l’allentarsi della pandemia molte più persone stanno lasciando volontariamente il lavoro. Francesco Armillei, un ricercatore della London School of Economics scrive sulla voce.info che solo tra aprile e giungo scorsi si sono dimesse in Italia poco meno di mezzo

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Cercasi ma n milione di persone: un aumento del 37% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Potrebbero essere aggiustamenti dovuti al rimbalzo dell’economia, che porta ad una ricollocazione da lavori in settori in declino ad altri più produttivi. E in effetti molte delle aziende che sono nate nella prima metà del 2021 appartengono a comparti che hanno espulso forza lavoro (commercio, ristorazione, alloggio, agricoltura), il che fa pensare a casi non sporadici di imprenditoria come forma di autoimpiego. Ma il fenomeno potrebbe anche essere il frutto di una revisione delle priorità fra lavoro e vita privata. Il fatto è che quasi tutti i ventiquattro settori

principali dell’economia comunicano all’Istat i massimi livelli di difficoltà a trovare nuovi addetti. Guardando al futuro, nel privato e nel pubblico andranno coperti nei prossimi cinque anni quasi 4 milioni di posti di lavoro a livello nazionale, stando alle previsioni sui fabbisogni occupazionali e professionali elaborate nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal. Il settore agricolo non è certo esente da questo fenomeno. Dalle strutture territoriali e dalle aziende agricole in tutta Italia, dal Nord al Sud, Confagricoltura ha continuato a ricevere segnalazioni di carenza di manodopera,


Nei prossimi 5 anni mancheranno all’appello circa 4 milioni di posti

nodopera Luca Brondelli di Brondello

mentre si era nel vivo della stagione della raccolta e della vendemmia. Molte cause sono strutturali, ma la pandemia ha acuito i problemi per un settore che in prevalenza si avvale di manodopera straniera. Alle difficoltà per raggiungere il nostro Paese a causa dei blocchi che ancora sussistono, si sono aggiunti quelle legate all’obbligo del green pass (molti lavoratori stranieri sono vaccinati con vaccini non riconosciuti o, se anche sono vaccinati in Italia, riscontrano difficoltà burocratiche per ottenere il certificato verde). “È necessario individuare adeguate soluzioni che non siano dettate solo dall’urgenza e dall’e-

mergenza - ha recentemente detto il componente della giunta di Confagricoltura Luca Brondelli di Brondello intervenendo agli Stati generali del lavoro Agrifood, che si sono svolti ad Alba - e superare le difficoltà di intermediazione oggi esistenti dovute al mancato funzionamento dei centri per l’impiego, da regole e adempimenti troppo rigidi per le assunzioni, dal reddito di cittadinanza, dalle difficoltà di ingresso dei lavoratori extracomunitari, dal troppo elevato costo del lavoro”. Si deve tenere conto di un altro elemento per comprendere l’attuale carenza di personale di cui soffre il settore primario italiano: l’agricoltura sta cambiando,

diventando sempre più professionale e strutturata. Le aziende aumentano le loro dimensioni, innovano e diversificano sempre di più (servizi conto terzi, offerta turistica, manutenzione del verde, agroenergie) e questo pone ancora più in evidenza il problema della manodopera, dal momento che l’introduzione delle nuove tecnologie digitali richiede nuove specializzazioni e nuove figure professionali. “Servono soluzioni strutturali - ha detto Brondelli - che consentano alla nostra agricoltura di rispondere alla duplice richiesta di produrre di più e di preservare le risorse naturali. I fondi in arrivo dall’Europa sono un’opportunità anche per risolvere il problema della manodopera e ci auguriamo vengano spesi nel modo migliore”. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 21


AT T U ALI TÀ E- C OMMERCE

Vendite online Indagine di Nomisma. Con l’emergenza sanitaria gli acquisti digitali hanno registrato incremento del 122%

di Gabriella Bechi

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a pandemia ha accelerato la diffusione e l’utilizzo del digitale presso i consumatori italiani, aumentando la propensione all’acquisto di prodotti agroalimentari attraverso l’e-commerce. Tale effetto non è derivato solo da motivi di emergenza sanitaria, ma da cambiamenti ormai strutturali nel modo di vivere e di lavorare, nel rapporto con il cibo e con la cucina. Secondo un’indagine effettuata da Nomisma e presentata nel corso dell’evento per la stipula dell’accordo tra Confagricoltura e Amazon la pandemia ha temporaneamente bloccato la corsa dei consumi alimentari online

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“fuori casa”, ma non quelli nei discount, ma soprattutto ha fatto esplodere l’e-commerce che, nel 2020 ha registrato vendite per 1,3 miliardi di euro, con un +122% rispetto all’anno precedente. Un trend che si conferma anche nel 2021, con una previsione del +60%, che porta la percentuale sul totale Grocery al 2,8%, rispetto all’1,7% del 2020. Il Covid ha cambiato anche l’approccio al consumo: Made in Italy, sostenibilità, benefici per la salute hanno guidato le scelte dei consumatori, con percentuali nettamente crescenti rispetto al passato. E il trend si conferma anche per il 2021 (il 49% degli intervistati dà più importanza al made in Italy e ai prodotti del territorio, il 42% a quelli sostenibili e il 38% a quelli “healthy”). In questo cambiamento hanno giocato un ruolo determinante le nuove modalità lavorative (7 milioni i lavoratori italiani coinvolti nel primo lockdown, 34% la quota di lavoratori in smart working nel primo semestre del 2021), che hanno fatto percepire evidenti vantaggi in termini di alimentazione “sana e fai da te”, che ormai sono acquisiti e che continueranno a guidare gli acquisiti anche in futuro. In questo scenario l’on-line ha assunto una nuova valenza per

gli acquisti alimentari grazie a comodità/risparmio di tempo (64%), convenienza economica (46%), possibilità di confrontare i prodotti con più tranquillità (44%). Tenuto conto anche del fatto che sono 50,5 milioni gli italiani “internet user”, pari all’83,7% della popolazione del nostro Paese. Emblematico il caso del vino, le cui vendite on line nel 2020 hanno toccato i 203 milioni di euro, di cui il 17% attraverso la GDO on-line e il restante 83% attraverso vari player, con una percentuale di crescita in valore nel 2020 del 105% rispetto al 2019. Secondo la ricerca effettuata da Nomisma l’acquirente italiano di vino on-line è sostanzialmente giovane (Millennials e Generatiton X), ha una buona capacità di spesa, si è avvicinato a questa modalità di acquisto lavorando in smart working, si informa attraverso il web (social network, siti aziendali, influencer). Il combinato disposto di questi fattori evolutivi rappresenta quindi una leva di sviluppo per le imprese agricole che, attraverso l’e-commerce, oltre a cogliere opportunità di mercato, possono valorizzare e promuovere rapporti duraturi con i consumatori, che resteranno tali anche dopo la fine dell’epidemia. nnn


Accordo di Confagri con Amazon per erogare formazione alle aziende su digitale a supporto del business

Nuove opportunità

di Gaetano Menna

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al quarto Rapporto Auditel-Censis, “L’Italia multiscreen”, si rileva che le famiglie connesse sono il 90,2% del totale (+3,6% dal 2019) e quelle che possiedono una connessione, sia fissa che mobile, sono il 59,4% (+6,2%). L’e-commerce è stato il canale di vendita che maggiormente ha acquisito importanza nel corso del 2020 e che rimarrà un punto di riferimento fondamentale per il consumatore anche in futuro. La vera novità, in

questo quadro, è la crescita delle vendite online del prodotto fresco attraverso canali attivati dalle stesse aziende agricole (v. pag. 24, ndr), ma che vedono pure il colosso Amazon attivamente impegnato a svilupparle. Sull’App di Amazon si può trovare tutto per la propria spesa quotidiana, compresi i prodotti freschi. Amazon Fresh ha inaugurato a inizio 2021 a Milano e hinterland, poi è arrivato a Roma, quindi a Torino, Bologna, Bergamo e si sta espandendo velocemente, con grandi opportunità per le aziende agricole e agroalimentari che entreranno nella rete dei “partner”. Proprio per supportare le imprese associate in uno scenario in cui l’economia agro-

food digitale sta avanzando tumultuosamente, Confagricoltura, già a maggio scorso, aveva aderito al programma “Accelera con Amazon”, per supportare le aziende agricole e agroalimentari. Si sono messi così a disposizione corsi di formazione specifici sul digitale a supporto del business. A completamento del percorso di formazione imprenditoriale proposto, recentemente si è svolto un “bootcamp”, corso intensivo digitale gratuito, progettato da MIP Politecnico di Milano e tenuto da Amazon, in collaborazione con Confagricoltura, della durata di una settimana. Alla fine del corso, Amazon, MIP Politecnico e Confagricoltura hanno rilasciato il diploma che attesta la formazione professionale conseguita e proietta gli imprenditori nel mondo delle vendite online, con tutte le opportunità che ne potranno conseguire. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 23


AT T U ALI TÀ E- C OMMERCE

Numerose aziende agricole effettuano vendita diretta online dei propri prodotti di Ercole Zuccaro

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opo qualche anno di diffidenza, complice la pandemia che nell’ultimo biennio, a più riprese, ha limitato fortemente la gli spostamenti e i contatti diretti, il commercio online dei prodotti agroalimentari ha subito una forte accelerazione. Sono ormai numerose le imprese agricole attive in questa direzione, in tutti gli angoli della Penisola. L’azienda agricola Valserena di Cavenago di Torrile, in provincia di Parma, condotta dalla famiglia Serra - il patriarca Giandomenico è stato presidente nazionale di Confagricoltura, a cavallo tra gli anni 70 e 80 - produce Parmigiano Reggiano ottenuto da vacche di razza Bruna. L’azienda, oggi guidata da Giovanni Serra, vende online oltre il 30% della produzione, di cui il 30% va all’estero, prevalentemente in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Tutta la produzione di latte, anche grazie all’attivazione della vendita online, viene trasformata, ottenendo circa 5500 forme all’anno di Parmigiano Reggiano. Chi vuol provare il gusto del Parmigiano Reggiano “SolodiBruna” può ordinarlo online https://www.valserena.com/ Il miele è la passione della famiglia Bianco di Caluso, in provincia di Torino. Oggi l’Apicoltura Mario Bianco, che rifornisce an-

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Shop v che la distribuzione organizzata, è condotta da Andrea Bianco, laureato in agraria con una tesi sul nomadismo delle api in montagna. L’azienda, impostata dal nonno di Andrea, è stata sviluppata dal padre Mario, docente e poi preside dell’Istituto Agrario Ubertini di Caluso (Torino). Produce mieli varietali e d’alta montagna, che commercializza anche online sul sito https://www. mieleitalia.com/ Tra le chicche che i clienti possono acquistare con un click c’è il miele d’annata, millesimato come i vini, e affinato anche sette anni. Filippo Avidano, astigiano d’origine, dopo gli studi in economia e commercio e una laurea magistrale in amministrazione e controllo d’impresa, ha fondato Ti-Manzo. Con la famiglia, allevatori da quattro generazioni, ha avviato un’attività di macellazione degli animali allevati in Maremma sulle pendici del Montecucco in provincia di Grosseto, porzionando e spedendo carne

Complice la pandemia forte accelerazione per commercio online fresca, di bovini frutto di incroci della razza Maremmana con Limousine e Charolaise, in speciali pacchi che riescono a mantenere per almeno quarantott’ore una temperatura controllata. Per conoscere l’azienda: https://www. timanzo.it/ A Battipaglia la famiglia Jemma, che alleva un migliaio di bufale, ha avviato la vendita di mozzarelle online all’inizio del 2020, poco prima dell’arrivo della pandemia. “La scelta di puntare tutto sulla filiera corta e di arrivare ai consumatori con un prodotto freschissimo ci ha premiati. Oggi - spiega Riccardo Jemma - consegniamo le nostre mozzarelle in tutta la penisola entro 24, massimo 48 ore dalla produzione”. Il sito internet per gli ordini è


Foodelizia è il grande negozio virtuale dove acquistare i prodotti di qualità delle imprese associate a Confagricoltura di Gaetano Menna

irtuale https://www.caseificioiemma.com/ In Contrada Sferro a Paternò, Giosuè Arcoria, presidente dell’Anga-Giovani Agricoltori di Catania, coltiva agrumi biologici che vende online sul sito https://agrumepuro.com/ L’azienda, che produce anche per la Sanpellegrino, sta macinando ordini a ritmo serrato e spedisce arance, limoni, mandarini e pompelmi biologici in Italia e all’estero, accontentando i consumatori più esigenti. Vendere online non è complicato, ma richiede un impegno quotidiano assiduo e incessante: occorre essere organizzati, avere chiaro che cosa e a chi vendere, a quale prezzo, impostare una logistica funzionale, gestire in modo efficiente ordini e pagamenti, assicurare un eccellente servizio post-vendita. Se si rispettano queste condizioni, tenendo presente che la rete offre un mercato illimitato, le opportunità sono tutte da esplorare. nnn

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l portale Foodelizia (foodelizia.it) è il progetto di e-commerce promosso da Confagricoltura Emilia Romagna per le proprie aziende, ma che si va estendendo a molteplici realtà del CentroNord, in collaborazione con le altre strutture territoriali dell’Organizzazione. Tutto ha avuto inizio con il progetto europeo “Camarg” nel 2016. Dietro questo nome (acronimo di Cluster of

Innovative Zero-Km AgroFood Marketplace for Growth) si nasconde la volontà di dare corpo a un obiettivo preciso: portare l’acquisto di prodotti locali a un livello successivo, abbracciando la filosofia della filiera corta, secondo il principio per cui “meno passaggi, meno costi, più qualità”. Ma non solo: educazione alimentare, valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio, sostenibilità. L’anno successivo è nato, quindi, Foodelizia. Il periodo del lockdown ha indubbiamente ampliato l’attenzione degli utenti-consumatori sempre più propensi allo shop online. Si può acquistare una vasta gamma di eccellenze agroalimentari direttamente dal produttore e riceverle a casa. Per ogni azienda c’è una scheda dettagliata sulla storia, attività, passione produttiva. Le ricerche all’interno del portale si possono fare per posizione, prodotto, prezzo. Tutti gli ordini vengono consegnati in 48 h e spediti direttamente da ogni singolo produttore. nnn

Arrivano i buoni

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FOCUS EUROPA

Analisi approfondita su proposte Mipaaf per Piano Strategico e pagamenti diretti. Si rischia una forte riduzione dei pagamenti diretti di base di Vincenzo Lenucci

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o scorso giugno è stato trovato l’accordo politico sull’approvazione dei regolamenti che definiscono la Politica Agricola Comune dal 2023 al 2027. Come tutti gli altri Paesi membri, l’Italia dovrà applicare la riforma formulando alcune scelte essenziali, includendole in un unico Piano Strategico Nazionale. La bozza di piano dovrà essere presentata entro fine 2021 per poi essere discussa in Commissione e approvata, in maniera da entrare in vigore entro il primo gennaio 2023. Il ministero ha formulato le sue prime elaborazioni per la definizione del Piano Strategico Nazionale, documento che dovrà includere le scelte sui pagamenti diretti, sulle Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) di settore (olio, ortofrutta, vino e apicoltura) e sullo sviluppo rurale. Una serie di strumenti che potranno contare su circa 27 miliardi di euro stanziati per il 2023-2027, cui si aggiungeranno le risorse nazionali per il cofinanziamento. Le simulazioni e le proposte (ancora del tutto parziali) avanzate dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali tracciano un quadro preoccupante anche per il ritardo accumula-

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La nuova to. Esse riguardano i pagamenti diretti, che rappresentano i due terzi delle risorse comunitarie, pari a una dotazione annuale di 3,6 miliardi di euro. In pratica, al “Sostegno di base al reddito per la sostenibilità” potrebbe essere destinato il 44% delle somme totali, pari a circa 1,6 miliardi di euro l’anno. Si attuerebbero poi un prelievo per gli eco-schemi del 25% per poco più di 900 milioni di euro per anno, e il pagamento ridistributivo con una dotazione annua di 362 milioni di euro circa (10% del totale). Infine, ai pagamenti accoppiati si destinerebbero circa 544 milioni di

euro, più 108 milioni di euro annui rispettivamente per incentivi per i giovani agricoltori e per gli interventi dedicati a “altre filiere”. Il principale effetto di questa ipotesi è che il massimale disponibile per i pagamenti disaccoppiati passerebbe dagli attuali circa 3,1 miliardi annui (pagamenti di base più pagamenti di greening) a circa la metà. Aspetto, questo, che determinerebbe una riduzione degli attuali pagamenti disaccoppiati (titoli storici più pagamento di greening) di circa il 50 per cento nel 2023, primo anno di entrata in vigore della riforma. Tali importi sarebbero poi sog-


Il Piano Strategico Nazionale definirà l’impiego di circa 27 miliardi di euro (135,2 eur/ha), con 1000-2000 euro di tetto massimo ai titoli e una riduzione del 30% massimo di questi. La seconda ipotesi stabilisce un target del 100% della media a regime (159,06 euro per ettaro) sempre con 1000-2000 euro di tetto massimo ai titoli e senza la previsione di una loro riduzione massima. La terza e ultima ipotesi di modifica dei titoli storici prevede l’eliminazione di quelli disaccoppiati a partire dal 2023 e applicazione di un pagamento unico per ettaro. In pratica, nella prima ipotesi, l’aumento dei titoli di valore inferiore alla media sino al valore di 135,2 eur/ha assicurato si finanzierebbe con una riduzione dei titoli di valore superiore alla media, ma con un massimo del 30% nel periodo di quattro anni di convergenza. Nelle altre due ipotesi si tratterebbe di un graduale allineamento sino al valore medio di 159,06 eur/ha di tutti i diritti, con quelli di valore inferiore che aumenterebbero, e quelli di valore superiore che si ridurrebbero sino a toccare tutti, a regime, il valore unitario unico. In questo modo, nel 2026 verrebbe meno la storicità (e quindi i getti alla “convergenza interna”: zionale in base a tre ipotesi. La titoli) dei pagamenti diretti. una modifica dei titoli storici prima prevede un target dell’85% Riguardo alla terza ipotesi, è preverso il valore medio unico na- minimo della media a regime vista l’eliminazione dei titoli dal primo anno di applicazione, con g LE PROPOSTE DI “ECO-SCHEMI” IPOTIZZATE DAL MIPAAF una distribuzione del massimale destinato al “sostegno di base” (1,596 miliardi di euro) per gli 1. RIDURRE IMPIEGO ANTIMICROBICI IN ZOOTECNIA ettari ammissibili (11,072 milioni di ettari), per un importo unitario 2. DIFFONDERE AGRICOLTURA BIOLOGICA unico di 144,2 eur/ha riconosciu3. RIDURRE USO/RISCHIO PRODOTTI FITOSANITARI to a tutti gli ettari. L’applicazione congiunta di tali 4. CONTRASTARE DEGRADO DEL SUOLO ipotesi di applicazione, avanzate 5. CONSERVARE PRATI E PASCOLI dal Mipaaf, determina una for6. AUMENTARE IL CARBON STOCK DEI SUOLI te riduzione lineare applicata a tutti i pagamenti di base già dal 7. TUTELARE LA BIODIVERSITÀ E IL PAESAGGIO 2023 e una prospettiva ridistributiva che, comunque, penaliz-

stagione

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FOCUS EUROPA

I 3,1 miliardi annui di pagamenti disaccoppiati rischiano di essere dimezzati

za le imprese con pagamenti più elevati per una ridistribuzione di valori (conseguente alla convergenza) comunque contenuti, a vantaggio di una platea più estesa di beneficiari. Naturalmente, se le aziende in questione presentassero valori ancora più elevati, con titoli superiori a 1000 o 2000 euro, la riduzione sarebbe più incisiva. L’effetto più macroscopico della ridistribuzione si ha con l’introduzione del pagamento unico indifferenziato (flat rate). La riforma, poi, prevede una ridistribuzione delle risorse dei pagamenti diretti verso gli obiettivi ambientali tramite i nuovi “eco-schemi” e verso le aziende beneficiarie di piccole dimensioni. Gli eco-schemi sono tra le principali novità della riforma. Ne sono stati ipotizzati sette e si tratta di una serie di misure am-

g

bientali per le quali non è stato tuttavia precisato né lo stanziamento dedicato a ciascuno di esse, né il livello di pagamento unitario per ettaro/capo. Il Mipaaf ha simulato poi di applicare il pagamento redistributivo secondo quattro modalità differenti: sugli ettari dichiarati da tutte le aziende per gli ettari tra 2 e 14 ettari; sugli ettari dichiarati da tutte le aziende per gli ettari tra 5 e 25 ettari; solo alle aziende con non più di 14 ettari, per gli ettari tra 2 e 14 ettari; solo alle aziende con non più di 25 ettari, per gli ettari tra 5 e 25 ettari. L’applicazione del pagamento redistributivo consentirebbe di non applicare le riduzioni del “Sostegno di base” per degressività (oltre 60 mila euro) e plafonamento a 100mila euro. Il Mipaaf ha quindi elaborato delle simulazioni degli effetti di queste ipotesi

Massimali e dotazione per componente dei pagamenti diretti. Importo attuale (2023-26) PERCENTUALI DEL MASSIMALE NAZIONALE

DOTAZIONE PER COMPONENTE

Sostegno di base al reddito per la sostenibilità

44%

1.596.552.828

Eco schemi

25%

907.132.289

Sostegno ridistributivo

10%

362.852.916

Sostegno accoppiato

15%

544.279.373

Sostegno complementare al reddito per i giovani

3%

108.855.875

Altre filiere

3%

Totale

28 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

108.855.875 3.628.529.155

sui flussi finanziari dei vari pagamenti diretti alle varie Regioni e province autonome. Non sono state formulate proposte invece né sulle strategie di applicazione delle OCM di settore, e né su altri aspetti in attesa di essere affrontati. Tra questi ci sono: la definizione di “agricoltore attivo”; la soglia minima per il pagamento di una domanda unica; gli incentivi per i giovani agricoltori nel primo e nel secondo pilastro (è stato solo proposto che una quota del 3% dei pagamenti diretti sia destinata ai giovani agricoltori); l’applicazione della dimensione sociale nella condizionalità rafforzata; le modalità di utilizzo della trattenuta del 3% ipotizzata per i pagamenti diretti destinata a finanziare nuove OCM; i settori che beneficeranno dei pagamenti accoppiati; la possibilità di trattenere fino al 3% dei pagamenti diretti da considerare come quote di partecipazione degli agricoltori a misure di gestione del rischio. Su quest’ultimo aspetto per la verità, anche se manca del tutto una proposta ufficiale con i dettagli, l’amministrazione ha lasciato intendere che intenderebbe applicare, come consentito dalla normativa comunitaria, un prelievo del 3% sui pagamenti diretti destinati ai beneficiari per istituire un fondo mutualistico contro le catastrofi, a cui i beneficiari dei pagamenti diretti aderirebbero con quote di partecipazione consistenti proprio negli importi detratti dai pagamenti diretti spettanti. Di sicuro interesse anche la possibile strutturazione della programmazione degli interventi di sviluppo rurale. In sostanza secondo alcune indiscrezioni, il “secondo pilastro” potrebbe essere applicato in una logica a doppio


g

Le risorse comunitarie per la PAC 2021-2027 (fonte: elaborazione Mipaaf su dati UE) (Le risorse per l’OCM ortofrutta non sono riportate in quanto non hanno un budget predefinito) PRIMO PILASTRO

SECONDO PILASTRO

TOTALE

Pagamenti diretti

Vino

Api

Olio d’oliva

Sviluppo rurale

NGEU

2021

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.648,59

269,40

5.910,16

2022

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.349,92

641,18

5.983,27

2023

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.349,92

5.342,09

2024

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.349,92

5.342,09

2025

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.349,92

5.342,09

2026

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.349,92

5.342,09

2027

3.628,53

323,88

5,17

34,59

1.349,92

Totale

25.399,70

2.267,18

36,17

242,13

9.748,12

910,59

38.603,89

di cui 23-27

18.142,65

1.619,40

25,85

172,95

6.749,60

0

26.710,45

livello, con alcune indicazioni di carattere generale per ciascuna misura fissate a livello nazionale e poi i dettagli di applicazione differenziati a livello regionale. Manca del tutto, almeno per il momento, anche una proposta dell’allocazione finanziaria delle risorse tra misure e tra regioni, province autonome e Mipaaf stesso. In generale, preoccupa il metodo scelto per la consultazione con le istituzioni e il partenariato economico-sociale. A parte il forte ritardo che si sta registrando sulla tempistica prevista per la presentazione del Piano Strategico Nazionale, si nota un approccio limitato e parziale che impedisce di avere un quadro di insieme delle proposte. È invece necessario ad avviso di Confagricoltura avere tutti gli elementi utili per valutare, in maniera dettagliata e congiunta, le proposte che interessano i vari strumenti della PAC, perché non è possibile un’intesa se non sull’intero “pacchetto” di ipotesi di applicazione. Su questo aspetto, è notevole la mancanza di indicazioni sulle specifiche di applicazione del principale elemento di innovazione della riforma: gli eco-schemi. Si è già detto della penalizzazione in termini di riduzione del pagamento disaccoppiato a carico delle aziende con valore storico del titolo più elevato, che potreb-

Si attende definizione incentivi nel primo e secondo pilastro per i giovani agricoltori be essere recuperato con i pagamenti accoppiati eventualmente disponibili e appunto, con i pagamenti per gli eco-schemi (che però non è possibile valutare per la assenza di indicazioni); nonché in taluni casi al pagamento ridistributivo. Su quest’ultima misura, anche se mancano gli elementi di dettaglio, appare scontato che le aziende con dimensione superiore alla media saranno ulteriormente penalizzate da qualsiasi schema di pagamento redistributivo, anche se va annotato positivamente che questo strumento consentirebbe di evitare l’applicazione delle misure di degressività e plafonamento. Quello che sembra mancare all’a-

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5.342,09

nalisi complessiva condotta dal Mipaaf è un orientamento a valutare sulle imprese delle varie filiere i possibili effetti derivanti dalle ipotesi di recepimento della PAC che sono state formulate. Questo discorso vale ovviamente anche per lo sviluppo rurale, per il quale siamo ancora lontani anche da un primo abbozzo del quadro delle misure da implementare. Se è positivo registrare il tentativo di una maggiore armonizzazione delle misure a livello nazionale, che va confermata, non ci sono indicazioni sulla allocazione delle risorse tra le varie misure e sugli aspetti salienti degli interventi che si intendono attuare. Tutte gravi carenze che, a poche settimane dalla presentazione del Piano Strategico Nazionale richiederebbero un’accelerazione dei lavori ed un confronto più serrato e di dettaglio che andrà previsto quanto prima. nnn

Possibile evoluzione dei pagamenti disaccoppiati di base. Tre ipotesi OGGI*

2023

2026

Converg. 85%

AZIENDA 1

750,0

378,0

264,6

Converg. 100%

750,0

378,0

159,1

Flat rate

750,0

144,2

144,2

OGGI*

2023

2026

Converg. 85%

AZIENDA 2

120,0

60,5

135,2

Converg. 100%

120,0

60,5

159,1

Flat rate

120,0

144,2

144,2

* titolo + greening

NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 29


M APPAMONDO

di Jordan Nash

Francia, avicoli nella morsa dell’aviaria

L’

influenza aviaria, che l’anno scorso ha devastato gli allevamenti avicoli francesi costringendo la macellazione preventiva di 4 milioni di anatre, impone di correre nuovamente ai ripari. Continua a crescere il livello di rischio sotto la pressione dei casi nei Paesi vicini. Nel 2020

sono stati contaminati più di 500 allevamenti e le autorità hanno deliberato misure restrittive per evitare il contatto con gli uccelli migratori, che avevano notevolmente contribuito a introdurre e diffondere il virus. Nonostante gli obblighi di confinamento creino malumore tra gli agri-

AGRICOLTORI SPAGNOLI SCOMMETTONO SU CBD

In Spagna si registra un boom della cannabis, apprezzata da investitori e agricoltori. Un recente rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) garantisce che il CBD non ha proprietà psicoattive o potenziale per generare dipendenza. Inoltre, non provoca effetti nocivi significativi ed è “efficace in alcuni disturbi epilettici a esordio infantile che non rispondono ad altri trattamenti” e per la spasticità causata dalla sclerosi multipla. Mentre si attende la regolamentazione, con il timore che arrivino i big del settore da Cina, Stati Uniti e Canada, crescono i negozi on-line e nelle vetrine di tante farmacie sono esposti creme e oli a base di cannabis. 30 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

coltori, che considerano la misura contraddittoria con la produzione di prodotti di qualità come capponi, tacchini, anatre con foie gras, attualmente al massimo della produzione, le autorità intendono fare di tutto per evitare un nuovo disastro, dopo tre epizoozie distruttive in cinque anni. Gli

allevamenti stanno già facendo i conti con l’aumento dei costi di produzione, soprattutto per quanto riguarda i mangimi. Secondo l’interprofessione del foie gras (Cifog), il costo medio di produzione di un’anatra ingrassata aumenterà quest’anno di 2,57 euro per ogni animale allevato.

IN NORD AMERICA MANDRIE SOSTENIBILI

Gli allevatori si uniscono a gruppi di conservazione e agenzie governative contro i cambiamenti climatici. Lo scopo è proteggere e rivitalizzare le praterie degli Usa e del Canada, baluardo cruciale contro l’aumento delle temperature e dei mari, capaci di contenere fino al 30% del carbonio immagazzinato nel suolo. Si utilizza lo stesso bestiame per migliorare la salute delle praterie, adottando pratiche di pascolo rigenerativo, ruotando frequentemente le mandrie e facendo riposare i recinti. Gli stessi ambientalisti hanno imparato ad esaltare i benefici economici di una terra più sana e dei suoi legami con allevamenti più sostenibili.


Latte sostenibile e dieta vegetale dei bovini

L

a francese Biodevas Laboratoires lavora sul latte sostenibile con il progetto Neolac, nato per fornire una validazione scientifica dell’efficacia di una dieta complementare a base vegetale in grado di limitare l’uso di antibiotici, migliorando al contempo la qualità del latte e la redditività

degli allevamenti. Lo studio è il più grande e più lungo mai condotto in Francia sulla salute “naturale” animale. Ma l’obiettivo è anche dimostrare come soluzioni vegetali, preparate da Biodevas, consentano o contribuiscano alla lotta contro le principali patologie che colpiscono le vacche da latte come

le mastiti. Hanno aderito a questo programma di ricerca Sodiaal, prima cooperativa lattiera francese, che riunisce 10.000 aziende tra Bretagna e Paesi della Loira. Insieme a loro, cento aziende lattierocasearie, come il Gaec de la Baratte nella Mayenne. Lanciato nel gennaio 2021, il proget-

to durerà, secondo le previsioni, quattro anni, durante i quali avranno luogo diverse sperimentazioni. Intanto il laboratorio Biodevas ha già sviluppato due delle tre soluzioni sperimentali partendo da una decina di estratti vegetali come cardo mariano, agnocasto e salice bianco.

DA TUNISIA A MAROCCO, L’AFRICA È BIO

IN AUSTRALIA C’È TROPPO AVOCADO

L’agricoltura biologica continua a fiorire in Nord Africa. In Tunisia è cresciuta più di venti volte negli ultimi 20 anni, permettendo al Paese di attestarsi al 30esimo posto nel mondo e prima in Africa per superficie certificata. In Marocco, nonostante l’area dedicata sia più che raddoppiata dal 2011, rispetto al potenziale, c’è un ampio margine di crescita per uliveti, agrumeti, mandorleti, piante aromatiche, medicinali e argan. Le autorità marocchine stanno cercando di sviluppare il settore biologico con il Green Morocco Plan, che aiuta gli agricoltori a coprire i costi per ottenere la certificazione.

L’eccesso di coltivazione di avocado preoccupa gli agricoltori australiani che sono costretti a distruggere la produzione invenduta piuttosto che usarla come cibo per i maiali o per ricavarne compost. La crescita è stata indotta dalla combinazione dell’aumento dell’offerta con la riduzione della domanda - tagliata da mesi di lockdown - che ha fatto precipitare i prezzi. La crescita vertiginosa della richiesta ha fatto raddoppiare la produzione, che quest’anno è aumentata del 65%, anche grazie alle condizioni ideali climartiche dopo anni di siccità. Ma mentre iniziava la raccolta record di quest’anno, i blocchi del Coronavirus nei due stati più popolosi del Paese hanno rallentato la domanda. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 31


SPECIALE FIERE

Dibattiti all’Eima Demicheli, Tassinari, Rossi, Gherardi e Ginestrini

A Bologna Confagri interviene su rapporto con i contoterzisti, rottamazione e revisione del parco macchine

I

n un incontro a Bologna, all’Eima, Confagricoltura e Uncai, in rappresentanza di agricoltori e contoterzisti, hanno tracciato alcune linee d’azione comune. All’appuntamento sono intervenuti il presidente Uncai Aproniano Tassinari, il vice Clevio Demicheli, il componente di giunta nazionale Confagricoltura Nicola Gherardi, il delegato di giunta per le politiche agromeccaniche Donato Rossi e il direttore organizzativo Luca Ginestrini. Di una “nuova politica sindacale” ha parlato Donato Rossi: “Gli imprenditori agricoli chiedono una collaborazione sempre più strutturata con il mondo agromeccanico per affrontare

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le sfide dell’innovazione e della sostenibilità: è in atto un processo di rinnovamento del modo di fare agricoltura che richiede un cambio di passo di tutte le imprese”. “Arrivo da una famiglia di agricoltori e terzisti e ritengo che il lavoro di questi ultimi sia molto più difficile e richieda - ha poi detto Nicola Gherardi - un mix di competenze difficili da acquisire e soprattutto il coraggio di fare investimenti senza la certezza, poi, di lavorare”. Obiettivi comuni di Uncai e Confagricoltura sono - si è ricordato - la promozione delle competenze agromeccaniche, la conferma del credito di imposta 4.0, la rottamazione del parco macchine vetusto e il riconoscimento del credito di carbonio in agricoltura. Nel dibattito si è proposto un Albo che selezioni agromeccanici formati, in grado di certificare il bio, il sequestro di carbonio e l’incremento di sostanza organica nel suolo ottenuto con determinate macchine e tecniche 4.0. “Si tratta di un orizzonte di lavoro e collaborazione, tra Uncai e Confagricoltura, molto stimolante - ha aggiunto Luca Ginestrini -. Si rafforza sul territorio la partnership con gli agromeccanici che, da professionisti iscritti a un Albo, dovranno

aiutare gli agricoltori a gestire gli ecoschemi e la burocrazia digitale della nuova Pac”. Sempre all’Eima si è tenuto il convegno ‘Obiettivi e priorità del nuovo piano nazionale sulla prevenzione’, a cui ha partecipato il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza. Ad avviso di Confagricoltura il processo di revisione delle macchine agricole dovrà essere accompagnato da un adeguato, efficiente e condiviso impianto normativo ed organizzativo; da un tempo congruo, nonché da un piano straordinario di risorse adeguate ad accelerare l’ammodernamento del parco macchine italiano. Il processo di revisione dovrà prevedere poi la possibilità che i centri di controllo utilizzino unità mobili in grado di effettuare la revisione direttamente presso gli agricoltori. Questa è una pratica già in uso in alcuni territori con riferimento alle attività di riparazione. “Il tema della revisione delle macchine agricole è strettamente collegato al rinnovamento del parco macchine - ha rimarcato Gambuzza -. Bisogna proseguire nell’azione, sicuramente prioritaria ai fini della sicurezza, di incentivare la sostituzione delle macchine”. (G.M.) nnn Sandro Gambuzza


R

Zoo-exhibition

iparte “Zootecniche” (Cremona International Exhibition), dopo il blocco dovuto alla pandemia, e lo fa con ben 450 capi bovini, iscritti alla rassegna. Nell’ambito della kermesse la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi propone tre convegni, realizzati con l’Ente Fiera. Il 26 novembre alle 9.30 presso l’area eventi del padiglione 2, focus su “L’allevamento del suino tra economia, sostenibilità e benessere animale”. In evidenza gli interventi di Rudy Milani, presidente della Federazione nazionale Suini di Confagricoltura e di Davide Berta, vicepresidente della sezione regionale suini di Confagricoltura Lombardia, in veste di moderatore; a tirare le conclusioni i due assessori regionali all’Agricoltura di Lombardia ed Emilia - Romagna, Fabio Rolfi ed Alessio Mammi. Il 27 novembre pomeriggio alle ore 14.30 in sala Ponchielli, di-

g

battito su “Sostenibilità ambientale degli allevamenti avicoli tecnologicamente avanzati”. Presente Simone Menesello, presidente della Federazione nazionale avicola di Confagricoltura. Domenica 28 novembre alle 9.30 in sala Stradivari, è protagonista la vacca da latte e la sua selezione con il tema: “Sviluppi genetici innovativi per la zootecnia: un passo decisivo per il miglioramento genetico”. Viene presentato Fris.Ital.I. che aspira a divenire il secondo ente selezionatore della Frisona italiana nel nostro Paese; ne parlano, tra gli altri, Elisabetta Quaini, presidente di Fris.Ital.I. e Fabio Curto, coordinatore del tavolo di Confagricoltura sulla riproduzione animale. Le conclusioni del sottosegretario Gian Marco Centinaio. In occasione delle Fiere Zootecniche, la Libera Associazione

Torna la rassegna di CremonaFiere. Convegni della Libera su suini, avicoli, miglioramento genetico

Agricoltori Cremonesi presenta anche “Latte.News”, il progetto editoriale pensato per costruire uno storytelling positivo intorno all’alimento latte. (G.M.) nnn

ACCORDO DI FILIERA PER PREZZO DEL LATTE

Definito l’accordo di filiera per il prezzo del latte, valido fino al 31 marzo 2022: gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, Iva esclusa. Il “premio emergenza stalle”, introdotto dall’intesa, è di 3 centesimi/ litro. Un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi. “È il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata - ha osservato il presidente Giansanti -. Ora è indispensabile lavorare per valorizzare il prodotto italiano”. “Siamo particolarmente soddisfatti che sia stata accolta la nostra proposta di rendere strutturale il Tavolo con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto”. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 33


SPECIALE FIERE

Nel Mantovano l’impresa della famiglia Valenza punta su equilibrio e sostenibilità

di Nicola Artoni

A

ffondare le proprie radici nel passato (le prime tracce risalgono al 1729), vivere un presente fatto di equilibrio e stabilità, ma senza rinunciare ad uno sguardo proteso ad un futuro fatto di investimenti nel nome della sostenibilità. In queste poche righe si può racchiudere la mission dell’azienda agricola Sacca Valenza, che nelle campagne di Pegognaga (Mantova), sui suoi quasi 200 ettari di terra, alleva circa 600 capi (250 in lattazione) per la produzione di latte per il Parmigiano Reggiano. Alla guida di questa meravigliosa macchina ci sono i fratelli Nicola e Cesare Valenza, ai quali da poco si è aggiunta anche Letizia (figlia di Nicola), oltre ad alcuni dipendenti. La famiglia Valenza è presente in queste terre da almeno trecento anni e porta avanti con fierezza il proprio lavoro, nel nome dell’equilibrio: «Siamo sempre stati attenti a non fare il passo più lungo della gamba spiega Cesare Valenza - e difatti oggi siamo tra le poche aziende in perfetto equilibrio tra numero di capi ed estensione dei terreni, e lo spandimento liquami. Siamo soddisfatti, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e, anche se questa condizione di stabilità a volte può sembrare un freno per il futuro, siamo certi che non mancheranno altri investimenti».

34 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

Dinamica

E di investimenti l’azienda ne ha fatti tanti di recente, a partire dalle tettoie della nuova stalla e dall’impianto di ventilazione, che risale al 2019. Una voce fondamentale è anche quella relativa alla genetica: «Tutto iniziò quando nostro padre - spiega Nicola Valenza - portò a casa dieci vitelle d’importazione dal Cremonese. Da lì nacque il ceppo del nostro allevamento, e da lì abbiamo sempre lavorato per crescere animali forti, robusti e produttivi». «Siamo un allevamento autonomo quasi al 100% - aggiunge Cesare - dal momento che sia per i foraggi che per il mais siamo quasi del tutto autosufficienti. Questo aspetto,

oltre a rappresentare un notevole risparmio economico, consente di avere anche una importante gratificazione personale». L’azienda inoltre aderisce dal 2016 alle misure agroambientali del PSR di Regione Lombardia dedicate alla sostenibilità ambientale delle foraggere. Una componente alla quale i fratelli Valenza non rinuncerebbero mai è quella relativa al benessere animale: «Gli ambienti in cui vivono - spiegano -, le condizioni e gli alimenti che ingeriscono sono controllati scrupolosamente, e nulla viene lasciato al caso. Abbiamo sempre dato una grandissima importanza ai fieni, che


La nuova stalla con strutture in legno Wolf System

Cura nella genetica, benessere animale, autonomia foraggera

stabilità

produzione appunto di Parmigiano Reggiano, che stia affrontando in maniera migliore l’attuale momento di crisi, a causa delle materie prime volate alle stelle. «S’intenda, anche noi viviamo l’aumento dei costi e i rincari che stanno colpendo tutti i settori, ma grazie al valore che il nostro prodotto ha raggiunto nel tempo, possiamo gestirlo meglio, continuando a fare investimenti. È in momenti come questo che capisci come si sia seminato bene in passato, e i bilanci aziendali non possono che ringraziare». Con un prezzo del latte alla stalla quasi doppio rispetto alle attuali quotazioni, è evidente come le stalle del Consorzio Parmigiano Reggiano possano ammortizzare meglio le eventuali batoste di mercato. Il Consorzio stesso ha stabilito che la produzione 2021 sarà quella a cui fare riferimento anche per le annate 2022, 2023 e 2024, con un premio per chi rispetterà tale parametro. nnn

Nicola e Cesare Valenza con il pastore tedesco Ben

sono il piatto forte per le nostre bovine. Un foraggio di qualità, disponibile soprattutto nell’arco dell’intero anno, in maniera costante, ci permette di lavorare con una certa tranquillità, sicuri di avere un prodotto di alto livello». Un buon aiuto arriva anche dall’essiccatoio artificiale presente in azienda, che consente di disporre di una razione sempre omogenea. Il latte prodotto (circa 36 litri per capo al giorno) viene conferito alla latteria Gonfo, distante pochi chilometri dalla stalla, per la NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 35


SPECIALE FIERE

I temi di Ecomondo Confagricoltura ha portato a Rimini le questioni calde del futuro sostenibile, dalle bioenergie al rilancio dei boschi di Francesco Bellizzi

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GUARDA I REPORTAGE VIDEO

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ransizione ecologica, energia e patrimonio boschivo sono stati i temi di Confagricoltura a Ecomondo 2021, la fiera di Rimini sulle tecnologie verdi e l’economia circolare tornata quest’anno in presenza.

36 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

Il futuro delle Bioenergie L’incremento medio dei prezzi delle commodity agricole ha raggiunto a ottobre il 31,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Secondo l’indice Fao, a guidare l’aumento sono i cereali con +22,4 punti percentuali. Colpa del clima anomalo e dello squilibrio tra domanda e offerta prodotto dal Covid-19. È opinione diffusa che bisognerà aspettare la fine del 2022 per una riduzione del fenomeno inflattivo prodotto dalla crisi delle catene produttive che non sta risparmiando neanche i fertilizzanti, esposti all’incremento dei prezzi energetici in quanto derivati del gas naturale. Il riverbero delle dinamiche di mercato è arrivato anche sulle imprese agricole e inizia a sentirsi anche sugli impianti bioenergetici, tassello importante anche nella produzione di fertilizzanti organici. Oggi l’indotto vive in un clima di incertezza, affanno, non solo a causa della corsa alle

materie prime, ma anche per la mancanza di indicazioni sul futuro degli incentivi. Se ne è parlato a Rimini nella tavola rotonda che ha preceduto la firma del Manifesto per le Bioenergie di Elettricità Futura. Presente, per Confagricoltura, Nicola Gherardi, componente di giunta e imprenditore cerealicolo tra i primi ad avere investito nella produzione di energia da rinnovabili. Come ha ricordato il vicepresidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo, il Parlamento è finalmente vicino “all’approvazione del decreto sul recepimento della direttiva europea RED II, che definirà il nuovo quadro normativo necessario per dare continuità agli impianti in funzione e installati durante il regime di incentivi oggi in scadenza”. Se Roma tardasse ancora, sarebbe concreto il rischio di dismissione di una parte degli impianti italiani. Un paradosso, se si pensa al ruolo che biogas e


Parmigiani: “L’azienda agricola sostenibile è già una realtà”

biometano ricoprono nella transizione energetica descritta nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. La transizione ecologica e il ruolo dell’innovazione Settore primario e tecnologia vanno a braccetto già da tempo. Come ha ricordato la componente di giunta di Confagricoltura e imprenditrice zootecnica piacentina, Giovanna Parmigiani. “L’azienda agricola sostenibile è già una realtà. Negli ultimi dieci anni il settore primario ha ridotto del 30 % l’emissione di CO2 e del 17 i gas clima-alteranti. La strada da fare - ha aggiunto Parmigiani intervendo agli Stati Generali sulla Green Economy - è ancora lunga e potrà essere percorsa se ci sarà una politica con le idee chiare”. I nuovi vincoli ambientali del New Green Deal europeo potranno essere rispettati con l’uso dell’agricoltura di precisione. A partire dalla possibilità di ren-

dere sostenibili anche colture intensive direttamente legate al settore energetico, come quella del mais. Ne è certo Nicola Gherardi, che sul punto si è trovato d’accordo con Piero Gattoni, presidente del Consorzio Italiano Biogas (Cib). “Nel piano di decarbonizzazione di Bruxelles il ruolo dell’agricoltura è fondamentale - ha commentato il componente di giunta -. Le nuove tecnologie permettono di tenere insieme la necessità crescente a livello globale di produzione di cibo con la sostenibilità dei metodi di coltivazione. Come le mappe di prescrizione, strumento che permette di monitorare metro per metro la produzione, tutelando la fertilità del suolo”. Un esempio di questa nuova frontiera era rappresentato, nello stand di Confagricoltura a Ecomondo, da Topcon, multinazionale di sviluppo di strumenti che permettono la gestione digitale e integrata dei mezzi agricoli. Boschi e infrastrutture verdi Da qui a fine anno l’Italia giocherà una partita importante per il settore primario con la definizione, all’interno del Piano strategico nazionale, degli ecoschemi, sui quali verrà spalmatopoco meno di 1 miliardo di euro l’anno delle risorse perviste dalla nuova Politica Agricola Comune europea. Nel corso del convegno organizzato da Confagricoltura con il comitato tecnico scientifico di Ecomondo e l’Unitus, “Alberi, boschi e agroforestazione: le infrastrutture verdi a supporto

dell’ambiente, dell’economia e della qualità della vita”, sono arrivati segnali incoraggianti per il riconoscimento economico alle imprese del settore per la gestione delle aree boschive. “Stiamo andando verso la definizione di schemi di pagamento che rimborsino le imprese per i servizi ecosistemici che interessano tutta la comunità”, ha detto Alessandra Stefani, direttrice generale per la valorizzazione dei territori e delle foreste del Mipaaf. “Le infrastrutture verdi - ha commentato il presidente della Fnp Risorse Boschive di Confagricoltura, Enrico Allasia - aspettano risorse adeguate da tempo”. Risorse che oggi, almeno sulla carta, ci sono: 330 milioni di euro che il Pnrr prevede per la messa a dimora di 6,6 milioni di nuovi alberi. Una buona notizia per l’Italia, Paese che nell’ultimo decennio ha visto crescere l’estensione dei suoi boschi. “Dobbiamo fare rete per cavalcare le opportunità che si stanno concretizzando - ha aggiunto Allasia -. Bisogna lavorare su più fronti, tra i quali c’è di sicuro quello di una vivaistica forestale il più possibile basata su materiale autoctono”. nnn

Giovanna Parmigiani NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 37


NOV I TÀ IN C AMP O

Webinar di Confagricoltura per le aziende vitivinicole e olivicole sulle regole in vigore da gennaio di Gabriella Bechi

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al primo gennaio 2022 entrano in vigore le nuove modalità di etichettatura ambientale, un tema che riguarda prioritariamente i produttori di imballaggi, ma che coinvolge, anche sotto il profilo della responsabilità, anche gli utilizzatori, comprese quindi le imprese di imbottigliamento dei prodotti vitivinicoli e di olio. Le nuove regole sono state introdotte in Italia dal D. Lgs. 3 settembre 2020, n. 116, che ha modificando il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, cd. Codice dell’ambiente (articolo 219, comma 5). L’impostazione iniziale non prevedeva un periodo transitorio, bensì l’immediata applicazione delle regole di etichettatura dal 26 settembre 2020. Grazie anche all’impegno di Confagricoltura, il DL Sostegni, oltre a differire l’entrata a regime della nuova etichettatura al 1° gennaio 2022, ha anche precisato che i prodotti privi dei requisiti ma già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2022 potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte. Si tratta di un periodo ponte che, benché non particolarmente ampio, contribuirà alla migliore gestione dei nuovi requisiti e sarà utile per sperimentare, come anche indicato nella recente circolare del MiTE, un rinnovato rapporto con i fornitori dei materiali di imballaggio. Per aiutare le aziende vitivinicole e olivicole a prepararsi ai nuovi

38 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

Etichette adempimenti, rispondere a domande, sciogliere dubbi e riserve Confagricoltura ha organizzato due seminari on line, a cui hanno partecipato centinaia di imprenditori. I lavori sono stati aperti dai presidenti delle due Federazioni nazionali di prodotto Vino e Olio, Federico Castellucci e Walter Placida, e sono stati condotti da Gloria Chiappini dell’area Sviluppo sostenibile ed Innovazione e Palma Esposito dell’area Politiche europee ed internazionali, competitività e Centro studi. Sono essenzialmente due gli spazi di lavoro e le tipologie di

informazioni che, a partire dal 1° gennaio 2022, dovranno essere fornite al consumatore per ciascuna componente di imballaggio separabile manualmente, cioè che può essere separata dal corpo principale (ad esempio una bottiglia di vetro) con il solo utilizzo delle mani. Il primo fa riferimento alle indicazioni di etichettatura che, tenendo conto delle norme tecniche UNI applicabili, sono finalizzate a facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché a dare una corretta informazione ai consumatori sulle


Le etichette indicheranno i materiali utilizzati e modalità di smaltimento

ambientali destinazioni finali degli imballaggi. Il secondo ambito di etichettatura riguarda l’identificazione, la classificazione e la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, tenendo conto, stavolta, di quanto previsto dalla decisione della Commissione europea 97/129/ CE che individua, per ciascun materiale, una codifica alfanumerica (ad esempio, GL71 per la bottiglia verde, ALU40 per la capsula, FOR51 per il sughero). Le disposizioni di etichettatura previste dal Codice dell’ambiente sono di matrice europea, i cui principi, indicati da direttive

Ue, prevedono un recepimento a livello di singolo Stato membro. Tuttavia, poiché ancora non sussiste tra gli Stati membri una piena armonizzazione rispetto alla tipologia di informazioni di etichettatura ed alle modalità di applicazione, il MiTE ha affermato che tali obblighi devono essere riferiti esclusivamente agli imballaggi immessi al consumo nel territorio nazionale, le cui informazioni devono essere riportate in lingua italiana. Deroghe previste anche per gli imballaggi terziari. Occorre poi ricordare che ciascuna impresa può utilizzare - come anche indicato nelle importanti linee guida predisposte del Consorzio nazionale imballaggi (Conai) - modalità grafiche e di presentazione liberamente scelte, purché efficaci e coerenti con gli obiettivi previsti dal Codice dell’ambiente nonché, in termini generali, in conformità alle disposizioni di cui al Reg. (UE) 1169/2011. Un elemento di grande interesse è, infine, la possibilità di poter adempiere agli obblighi informativi mediante strumenti digitali (app, codici a barre, QR Code, siti internet), soluzioni offlabel, che potranno effettivamente agevolare l’entrata a regime del nuovo sistema. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 39


NOV I TÀ IN C AMP O

Innovazione e sostenibilità Biologicals essenziali per un’agricoltura innovativa. A colloquio con Giuseppe Natale AD di Valagro, azienda leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti di Claudio Costantino

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yngenta Group ha fatto passi avanti nel segmento biologicals (+30% in 9 mesi) trainato dalle ottime performance di Valagro, acquisita un anno fa, che ha permesso al Gruppo di rafforzare ulteriormente la posizione in un mercato in rapida crescita. Ne parliamo con Giuseppe Natale, co-founder e amministratore delegato di Valagro. Syngenta Group ha recentemente diffuso i risultati finanziari del terzo trimestre 2021 che registrano una crescita delle vendite di Biologicals del 30%. Cosa è cambiato per voi dopo l’entra-

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ta nel Gruppo e in che modo ciò può aver influenzato risultati così positivi? Dopo un anno in Syngenta, in un certo senso molto è cambiato e molto è rimasto esattamente com’era. La nostra identità, ad esempio, è rimasta un punto fermo: Valagro, oltre al nome, ha mantenuto il suo impegno nel campo dell’innovazione in agricoltura per creare un futuro sostenibile, e le vie con le quali persegue questo obiettivo sono le medesime di 40 anni fa. Allo stesso tempo, però, l’entrata nel Gruppo ci fa guardare al futuro nel mondo dei Biologicals con prospettive diverse, più ampie, così come diverso sarà il nostro campo di azione in virtù dei reciproci benefici di questa sinergia. Il risultato portato a casa nell’ultimo anno potrebbe stare a significare proprio questo: che anche il mercato abbia percepito il valore del deal. Non possiamo escludere che l’entrata in Syngenta abbia avuto un effetto favorevole sul posizionamento del brand, portando a un incremento di visibilità e fiducia da parte del cliente. Avete riscontrato vantaggi Giuseppe Natale, nel diventare AD di Valagro

parte di una multinazionale come Syngenta nell’approccio a un mercato sempre più globale? I biologicals come si inseriscono in questo processo? La parola che meglio descrive il nostro diventare parte di una realtà come Syngenta è “sinergia”: il deal è stato condotto nel fermo convincimento di entrambe le parti che, come un unico gruppo, saremmo riusciti ad arrivare molto più lontano rispetto a quanto non avremmo potuto fare singolarmente. Alla base della nostra unione c’è la consapevolezza condivisa della grande sfida che ci attende dal punto di vista sociale e climatico e il comune desiderio di essere parte della soluzione. E nella soluzione, sia Valagro, sia Syngenta, riconoscono nei Biologicals un ruolo assolutamente centrale. Non più “snake oil” - sedicenti prodotti delle meraviglie senza alcuna base scientifica - e neanche “nice to have” - strumenti interessanti, ma non indispensabili. I Biologicals sono diventati ormai un tassello essenziale nel panorama presente e futuro di un’agricoltura innovativa che guarda al rispetto dell’ambiente e


ad un uso ottimizzato delle risorse. Sempre di più oggi si parla di ricerca e sviluppo in agricoltura, soprattutto in relazione alla necessità di trovare nuove soluzioni per produrre una quantità di cibo sicuro per una popolazione mondiale in continua crescita. Qual è il vostro approccio in questo senso? Quali sono le prospettive per l’agricoltura italiana dei prossimi anni? Sin dal momento della fondazione di Valagro, 41 anni fa, ci è stato chiaro il ruolo chiave della sostenibilità e, soprattutto, quanto fondamentale questa sarebbe stata nel contesto della crescita travolgente di quegli anni. La nostra intuizione, a quel tempo, fu quella di far incontrare scienza e natura in quella che chiamiamo una “terza via”, in cui l’innovazione è al servizio della sostenibilità, al fine di creare soluzioni reali, efficaci e allo stesso tempo rispettose dell’ambiente e di chi lo abita. Crediamo che, in un contesto come quello di oggi, sia evidente il ruolo chiave dell’innovazione scientifica e tecnologica nell’affrontare le sfide dell’agricoltura del nuovo millennio. Soprattutto se pensiamo a quanto il concetto di agricoltura sia cambiato rispetto a 50 anni fa: se prima l’adagio popolare “braccia rubate all’agricoltura” si alimentava dello stereotipo della scarsa istruzione del lavoratore agricolo, ora nell’agricoltura confluiscono non solo braccia, ma cervelli altamente formati. Il mondo dell’istruzione oggi offre all’agri-business figure professionali specializzate, provenienti da corsi di laurea o dot-

torati di ricerca appositamente concepiti: sono loro che possiedono le nuove conoscenze di cui abbiamo bisogno, loro che vivono in prima persona la contaminazione tra agricoltura e tecnologia. Nel valorizzare questo nuovo concetto di agricoltura, l’Italia non può restare indietro. Dopotutto, abbiamo nel nostro DNA l’amore per ciò che è ben fatto e che si distingue per il suo valore aggiunto: quello che è racchiuso nel solo concetto di “Made in Italy”. Sarebbe bello pensare ad un’estensione di questo concetto, che comprenda anche un nuovo agri-business intelligente, innovativo e sostenibile. Il nuovo quadro normativo a livello europeo pone nuovamente una forte attenzione all’agricoltura e alla ricerca di nuove soluzioni per renderla meno impattante. In questo contesto, quali sono secondo lei le reali necessità dell’agricoltura moderna in Europa e in particolare in Italia? Il quadro normativo attuale dà un segnale forte, quello della necessità di guardare oltre le soluzioni tradizionali per trovarne altre più efficaci con l’aiuto della ricerca. È una necessità che anche noi sentiamo e che esprimiamo attraverso la nostra definizione di “terza via”. Proprio per questo dovremmo pensare all’agricoltura in modo non tanto ideologico, ma funzionale

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Ruolo chiave dell’innovazione per le sfide dell’agricoltura del nuovo millennio alle attuali necessità sociali e ambientali: ad esempio, proviamo a parlare anche di “agricoltura sostenibile” anziché solo di “agricoltura biologica”. Viviamo in un contesto in cui l’agricoltura biologica viene immediatamente associata alla qualità dei prodotti e orgogliosamente accostata al già citato concetto di “Made in Italy”, ma è un’equazione che però non può e non deve limitarsi ai soli prodotti di agricoltura biologica. Solo iniziando a conciliare “chimico” e “naturale” in nome della sostenibilità potremo uscire da una dinamica ideologica polarizzante e abbracciare una mentalità orientata alle soluzioni. Nondimeno, alla sostenibilità non si arriva con la sola agricoltura. L’Italia e l’Europa intera devono compiere un vero e proprio “salto di qualità”, una transizione culturale verso un approccio integrato in tutta la food chain. Solo guardando all’intera filiera come ad un organismo globale possiamo puntare ad una vera sostenibilità a 360°, che poi è la reale necessità dell’agricoltura moderna: una sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. nnn

IN FORTE CRESCITA LE VENDITE DI SYNGENTA GROUP

Syngenta Group ha registrato una forte crescita delle vendite per il terzo trimestre e per i primi nove mesi del 2021. Il fatturato del terzo trimestre è stato di 6,5 miliardi di dollari, in crescita del 27% rispetto al periodo dell’anno precedente (+24% al CER). L’EBITDA del terzo trimestre è aumentato del 13% (+20% al CER) a 0,8 miliardi di dollari. Le vendite per i primi nove mesi sono cresciute del 25% (4,2 miliardi di dollari) su base annua (+20% al CER) a 21,0 miliardi di dollari. L’EBITDA per il periodo di 9 mesi si è attestato a 3,5 miliardi di dollari, il 18% in più su base annua (+22% al CER). “La nostra forte performance dimostra che i nostri team stanno aiutando gli agricoltori ad affrontare il cambiamento climatico ed a nutrire il mondo - ha dichiarato Erik Fyrwald, CEO di Syngenta Group -. Abbiamo riscontrato un grande bisogno dei nostri prodotti e strumenti diErik Fyrwald, gitali per aiutare gli agricoltori a livello globale a coltivare prodotti di CEO di Syngenta Group alta qualità nonostante le difficili sfide climatiche”. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 41


NOV I TÀ IN C AMP O

In Brianza Patuanelli, Fontana Alibrandi e Giansanti all’inaugurazione di Planet Farms

di Anna Gagliardi

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l successo è una conseguenza, non un obiettivo”. Daniele Benatoff cita Flaubert nel giorno dell’inaugurazione ufficiale dello stabilimento Planet Farms a Cavenago di Brianza. È il più grande stabilimento in Europa di vertical farming, nato dopo tre anni di intenso lavoro. Ci sono tutti per il taglio del nastro, compresi il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. E c’è Confagricoltura con il presidente Massimiliano Giansanti che, tra i primi, ha creduto nell’avventura dei due quarantenni Luca Travaglini e Daniele Benatoff, premiandoli per la loro scommessa, vinta, di produrre insalate e basilico (per ora) in ambiente controllato, senza uso di chimica, con un risparmio idrico del 95%, uso di energia green e una produzione che, dal raccolto al pacchetto pronto all’uso, impiega poco più di un minuto. Nel giorno dell’inaugurazione, presenti i partner Travaglini Spa, Repower, BMW e Signify. Anche il palco è verde e verticale, con i relatori distribuiti su più piani e una conduzione che alterna la parte istituzionale a quella del racconto. Il tutto mentre nella grande cattedrale trasparente

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Rivoluzio

Giansanti, Patuanelli, Travaglini, Benatoff, Alibrandi e Fontana

montata per l’occasione viene servito il menù curato dai fratelli Cerea, proprietari del ristorante Tre Stelle Michelin ‘Da Vittorio’ a Brusaporto (BG). Con loro, i due soci hanno iniziato una collaborazione nei mesi del primo lockdown della pandemia. Durante l’emergenza, infatti, Planet Farms aveva donato i prodotti alla mensa dell’Ospedale degli Alpini di Bergamo gestita pro-

prio dai fratelli Cerea, che sono rimasti colpiti dal gusto delle verdure. Da questo incontro è nata la partnership che comprende la costruzione di una piccola vertical farm a Brusaporto per fornire direttamente il ristorante. L’alta tecnologia, la partecipazione a progetti europei (in particolare il Programma Life a sostegno dei progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura) e


Planet Farms è il più grande stabilimento in Europa di vertical farming

ne verticale le misure messe a disposizione dall’Agricoltura 4.0 hanno favorito la realizzazione di Planet Farms. Patuanelli conferma: “La politica ha il compito di spingere l’innovazione anche in un settore tradizionale come l’agricoltura”. Gli fa eco Fontana, in chiave locale: “Questa è la dimostrazione di come la tecnologia possa e debba intervenire in agricoltura. La Regione Lombardia ci crede e investe in questa direzione”. Giansanti allarga l’orizzonte: “Quattro anni fa l’innovazione era il mio obiettivo da neo presidente. Con Agricoltura 4.0 - oggi Transizione 4.0 - c’è il trasferimento tecnologico che lo consente. Il settore primario diventerà il modello di riferimento e uno dei più importanti player per il mantenimento degli ecosistemi proprio grazie all’innovazione”. Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, guarda oltre i confini nazionali: “Far

quadrare la sostenibilità con il progresso è la sfida europea: ci sono ancora delle difficoltà, ma possiamo farci portatori di questa innovazione. Progettare regole a riguardo, nella Ue, porterebbe risultati concreti anche per il consumatore finale”. Benatoff e Travaglini confermano che fare sistema tra imprenditori, istituzioni, finanza, Università è la mossa giusta per un cambio di paradigma: “In due mesi, nel mondo, sono nate 40 società di vertical farming: se stiamo tutti insieme andiamo avanti, con l’obiettivo di produrre cibo, por-

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tarlo a tutti e darlo a chi non ce l’ha. Questo non è un lusso, ma possiamo dire che è stimolante e divertente, perché seminiamo il futuro con entusiasmo. Noi lo stiamo facendo. Attualmente lavorano con noi 65 persone: a breve realizzeremo un altro stabilimento in Italia e uno nel Regno Unito. I prossimi step prevedono la produzione di pesto e frutti rossi. Il nostro obiettivo è crescere ancora”. Il PNRR dà un supporto a questa visione di sviluppo e Patuanelli lo ribadisce: “Il Piano di Ripresa e Resilienza non richiede spese, ma investimenti. Non dobbiamo sprecare questa possibilità e queste risorse”. Difficoltà da superare comunque ce ne sono. Giansanti ne cita una, evidenziando un paradosso della transizione ecologica: “Si produce sostenibilità nelle aziende, ma poi ci scontriamo con la logistica. Ad esempio, per esportare l’insalata a Dubai dobbiamo passare da Amsterdam, con i camion. Per portare i crisantemi in Siberia dalla Sicilia, si deve andare su gomma. E gli sforzi vengono di fatto azzerati. Dobbiamo lavorare insieme anche per risolvere questi problemi che impattano con la competitività delle aziende italiane e cozzano con il percorso di sostenibilità che stiamo costruendo”. nnn

INSALATE PRONTE AL CONSUMO

Le insalate Planet Farms sono pronte al consumo, asciutte, perché non vengono bagnate dall’alto, e non hanno bisogno di essere lavate. Sono particolarmente gustose anche senza condimento e croccanti. Quattro i gusti in vendita attualmente nel circuito Esselunga: “Lattughino biondo” e i mix “Piccante”, “Orientale” e “Delicato”. Le confezioni da 80 grammi sono rigorosamente di carta con finestrella trasparente che permette di vederne il contenuto. Il prezzo finale varia da 2,40 a 2,80 euro a busta. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 43


NOV I TÀ IN C AMP O

L’attrice è stata in questo caso è stata individuata per la prima coinvolta nel Women for Bees, volta nel 1806 dal naturalista geil programma innovativo di api- novese, Massimiliano Spinola, Angelina Jolie coltrici avviato dall’Unesco e da che all’epoca descrisse in modo testimonial Guerlain. esauriente e accurato gran parte Sempre tornando alla foto dell’at- della biodiversità del nostro terria favore delle api. trice adorna di api, gli addetti ai torio. Spinola è stato un entomoIl magazine di Fai lavori hanno riconosciuto subi- logo, specializzato non solo nello to che si tratta di api di origine studio d’insetti apoidei, ossia la le dedica la copertina italiana. “Tutte le api sono in famiglia di Imenotteri che comgenere di colore scuro - chiari- prende tutte le api, inclusa l’ape sce Cirone - perché sono bruni i da miele, ma anche di altri anidi Francesca Baccino segmenti dell’addome, ma la sot- mali, ad esempio, i pesci”. tospecie italiana è caratterizzata Il messaggio lanciato dalla star da un manto tendente al biondo hollywoodiana fa parte di un’ochiaro. Stiamo parlando di una perazione sostenuta da Unesco genetica tipica del nostro Paese, con Guerlain a supporto delle a stupito la foto - che la cosiddetta ‘Ape Ligustica’ che donne imprenditrici che si procampeggia sulla copone anche di sensibilizpertina del zare l’opinione pubblica numero di sul ruolo fondamentale ottobre 2021 svolto dall’ape trasmettendella rivista do informazioni corrette “Apitalia” - dell’attrice sulla vita dell’insetto. “Ad hollywoodiana Angeliesempio - sottolinea semna Jolie coperta di api. pre Cirone - quando uno L’attrice è stata immorsciame si sposta e lambitalata dal fotografo Dan sce un centro abitato si Winters, per conto di tende a drammatizzare e National Geographic, sollevare allarmismo. In in occasione della Giorrealtà pochi sanno che nata Mondiale dedicata proprio la transumanza alle api. “Si tratta di una dello sciame rappresenfoto - ci spiega Raffaele ta, al contrario, il moCirone, presidente della mento meno pericoloso Fai (Federazione apicoldella vita di un alveare tori italiani) - che riprenproprio perché le api de lo scatto fatto nel portano il miele come 1981 dal famoso Richard scorta per la nuova casa Avedon, chiamato ‘The che stanno cercando”. Beekeeper’, - che ritraeTornando ancora alla va un vero apicoltore ed foto della Jolie, il fotoè esposto al Metropolitan grafo ha filmato piccoli Museum di New York”. trailer che mostrano le Chiariamo subito che api in movimento sul non è un fotomontaggio viso dell’attrice: “Tutto Photo rs nte Wi n Da ic e che Angelina Jolie, nota aph questo comunica in modo Foto © National Geogr per un temperamento tememolto diretto e chiaro la capacità rario e passionale, si presta voche abbiamo noi apicoltori di telentieri a fare da testimonial per nere a bada un insetto che in ogni cause umanitarie, in questo caso alveare conta una popolazione di le api simbolo di vita, operosità oltre 50mila individui. Ma come e lavoro, ma anche emblema del ha fatto Angelina Jolie ad attirare rinnovarsi della natura, nonché le api? “Con l’impiego del feromoinsetti indispensabili non solo ne dell’ape regina - risponde il per la produzione di miele, ma presidente di Fai - che fa dirigere anche per l’impollinazione e le api verso un ‘odore’ familiare e quindi per la vita del Pianeta. ben riconoscibile”. nnn

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L’ape regina

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AT T U ALI TÀ F OOD

The Rome Table

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Cilento con Mele (OP SA Marigosa) e Di Cicco (Opoa Marsia)

ualità delle presenze e efficacia dell’organizzazione. Questi i motivi che hanno condotto al successo della quarta edizione di “The Rome Table”, il meeting d’affari - di cui è partner Confagricoltura - che si è svolto nella Capitale l’11 e il 12 novembre all’A.Roma Lifestyle Hotel, con l’obiettivo di offrire contatti qualificati a tutte le aziende ortofrutticole desiderose di allargare all’estero il proprio mercato. “Nel particolare momento storico che attraversiamo, quando cautamente stiamo tornando agli incontri in presenza, iniziative come questa sono particolarmente utili alle imprese che vogliono migliorare il proprio business, cogliendo l’occasione dei segnali particolarmente positivi dell’export”. Lo ha affermato, intervenendo all’inaugurazione della manifestazione, il vicepresidente della giunta di Confagricoltura, Nicola Cilento, che si è soffermato anche sulla Pac: ”Purtroppo dobbiamo registrare la poca attenzione verso l’ortofrutta. Ci aspettavamo maggiori risorse per sostenere quello che è uno dei più articolati compar-

ti produttivi europei”. Numerose sono le aziende associate che sono intervenute a “The Rome Table”, nata proprio per promuovere l’incontro tra aziende italiane produttrici di ortofrutta e buyer della Gdo italiana ed estera. L’efficacia della formula, dove nulla viene lasciato al caso, sta la minuziosa pianificazione organizzativa. Ogni B2B non dura più di 20 minuti e viene ordinato secondo un calendario prefissato consegnato in anticipo. Sono stati selezionati 40 buyer, di cui 30 esteri (scelti in base al loro interesse per le produzioni italiane) e 10 italiani; dall’altra parte 120 aziende italiane della produzione e dell’esportazione che presentano la loro offerta. Il successo dell’iniziativa è stato ottenuto grazie a diversi fattori: alcuni buyer hanno scelto questa occasione come unica loro presenza italiana quest’anno; forte partecipazione dell’e-commerce, con quattro società provenienti da Austria, Germania, Repubblica Ceca e Ungheria; l’intervento dell’Ho.Re.Ca. ad affiancare i buyer della GDO e DO italiana. “Occorre sottolineare la capacità delle aziende ortofrutticole

Quarta edizione del meeting d’affari sull’ortofrutta. Incontri B2B con 40 buyer. Forte partecipazione dell’e-commerce

di Elisabetta Tufarelli

italiane che, nonostante le numerose difficoltà generate dalla pandemia - ha concluso Cilento - hanno saputo fornire rapide e positive risposte. È forte, però, la preoccupazione degli imprenditori per l’incremento generalizzato dei costi di produzione, che sta mettendo in seria difficoltà le imprese di un comparto che, oltre ad essere rilevante per l’economia, è realmente sostenibile, perché ha un importante ruolo nella cattura e nell’assorbimento di CO2”. nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 45


AT T U ALI TÀ F OOD

Collaborazione tra Confagri e Unione Ristoranti del Buon Ricordo per valorizzare la nostra tradizione gastronomica di Gabriella Bechi

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Tradizione

i rinnova la collaborazione tra Confagricoltura e l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che da cinquantasette anni riunisce sotto il suo marchio insegne che rappresentano la migliore espressione della cucina regionale della Penisola e disegnano la mappa della gastronomia e dell’ospitalità d’eccellenza Made in Italy. Quella dell’Unione ristoranti del buon ricordo è una storia lunga, consolidata e gloriosa. A una felice e puntuale idea di Dino Villani, uomo di cultura e maestro indiscusso della comunicazione integrata in Italia (a cui si devono, fra l’altro, il concorso “5000 lire per un sorriso” che nel 1946 diventò Miss Italia e l’idea di far diventare il 14 febbraio la Festa degli Innamorati), si associò un gruppo di ristoranti di qualità con l’obiettivo di ridare notorietà

e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata. Era la primavera del 1964. Chi si associava assumeva l’impegno di praticare una linea di cucina tipica del territorio e di tenere sempre in carta “una specialità” che ne doveva essere la rappresentazione più rigorosa ed esemplare. A chi consumava quella specialità veniva donato un piatto decorato a mano dagli artigiani della Città della ceramica, Vietri sul Mare, che doveva appunto costituire il “buon ricordo” di una degustazione da non dimenticare. I piatti, divenuti oggetto di collezionismo, sono ancor oggi decorati a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri sul Mare e vengono donati a chi degusta il menù del Buon Ricordo, goloso excursus che ciascun ristoratore crea alla scoperta dei sapori della sua


Dal 2019 la sede nazionale dell’associazione è a Parma, Unesco City of Gastronomy

a tavola terra, che varia ovviamente con le stagioni, ma in cui la specialità del locale viene sempre inserita, in tutto l’arco dell’anno. Oggi i ristoranti che fanno parte del circuito sono 103 (di cui 9 all’estero) e la cucina del territorio non è più né segreta né negletta. Gode anzi di grande considera-

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zione da parte di nutrizionisti, dietologi, studiosi e, soprattutto, dei consumatori. E loro ne sono stati gli antesignani. Ma il compito dell’associazione è ben lontano dal considerarsi esaurito. L’Unione (che è stata la prima associazione italiana di imprenditori della ristorazione e

che ancor oggi è la più diffusa e conosciuta), sta lavorando intensamente perché le evoluzioni, i cambiamenti e la creatività si sviluppino in modo corretto e coerente con la storia culturale dei nostri territori, con lo scopo di difendere e diffondere la ristorazione italiana di rigore e qualità, dentro e fuori i nostri confini. Dal 2019 la sede dell’associazione è a Parma, Unesco City of Gastronomy. Per conoscere da vicino i Ristoranti del Buon Ricordo e le loro specialità, si può consultare il sito www.buonricordo.com o sfogliare la Guida, che presenta i locali, raggruppati per regione. In evidenza sono segnalate, oltre che i nuovi associati, anche le sostituzioni delle ricette e del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che il ristoratore possa proporre, quando crede, una nuova specialità “simbolo” del suo locale. A completare la Guida, l’elenco degli hotel che hanno al loro interno un Ristorante del Buon Ricordo. nnn

ASSEMBLEA UNIONE RISTORANTI A CA’ DEL BOSCO

Rinnovato, nel segno della continuità, il consiglio direttivo dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo che ha confermato per il prossimo triennio Luciano Spigaroli, ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Zibello, socio di Confagricoltura Parma, nel ruolo di segretario generale al termine delle elezioni tenutesi nel corso dell’assemblea annuale svoltasi in Franciacorta alla presenza, tra gli altri, del membro di giunta nazionale di Confagricoltura Giovanna Parmigiani e del direttore di Confagricoltura Parma Eugenio Zedda. L’assemblea è stata ospitata nella suggestiva location di Ca’ del Bosco, un’azienda simbolo della Franciacorta. Il sogno, ostinato, di Maurizio Zanella, il suo fondatore, che con spirito ribelle decise di intraprendere, più di quarantacinque anni fa, un percorso personale in una terra intatta, non ancora conscia del suo potenziale vitivinicolo fino al grande exploit odierno. Confermati anche il presidente Cesare Carbone, del Ristorante Manuelina di Recco (Ge), e il vicepresidente Giovanna Guidetti dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia. Per la prima volta eletto un presidente onorario, Genuino Del Duca del ristorante Enoteca Del Duca di Volterra. Dall’incontro è emersa tanta voglia di fare e di progettare insieme il presente e il futuro dell’associazione con spirito di amicizia e collaborazione. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 47


EPS Ente Produttori Selvaggina di Landolfo di Napoli

TROPPI DISEGNI DI LEGGE NEL LIMBO DELLE COMMISSIONI

Gestione fauna, è l’ora dei fatti

Sono lustri che si parla di un intervento organico per la regolamentazione del controllo e della gestione della fauna selvatica, sia autoctona sia alloctona, ma a tutt’oggi la normativa applicata risulta antica e non più rispondente alle mutate necessità dei territori, della popolazione e degli stessi animali, che da questo immobilismo traggono infinite penalizzazioni anche sotto il profilo della conservazione genetica delle specie. Consultando il sito internet delle due Camere del Parlamento si rimane sconcertati non solo di fronte alla letteratura scientifica presa in considerazione, ma anche dalla quantità di proposte di legge depositate dalle formazioni di ogni colore. La musica non cambia neanche se si prendono in esame le attività delle varie assise regionali. A puro titolo d’esempio e limitandoci alla presente legislatura, possiamo ricordare, tra i vari 48 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

disegni di legge, il C 174 Paolo Russo, il C 2138 Caretta, il C 2673 del Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia. Tutti documenti depositati tra il 2018 ed il 2019, il cui esame è stato avviato dalla commissione Agricoltura della Camera dei Deputati nel luglio 2020 (per altri si parla di oltre due anni di attesa per l’avvio della procedura) e subito rinviato a luglio 2021. Gli iter procedono a rilento nella lunga attesa dei pareri di rito delle diverse commissioni parlamentari competenti. Molti ddl sono dedicati esclusivamente al contenimento della popolazione dei cinghiali, come se questo fosse l’unico argomento degno d’interesse. Malgrado il tema sia da tutti riconosciuto urgente e scottante e non solo per i danni diretti ed indiretti della mancata gestione del settore - la calendarizzazione delle varie iniziative langue o, nel

migliore dei casi, segue una tempistica a dir poco biblica. Il primo errore sembra essere quello di assegnare l’esame delle proposte a più commissioni. Anche se sorretto da norme e consuetudini procedurali, questo modo di procedere rischia spesso di depotenziare la competenza in materia che è riconosciuta alle commissioni Agricoltura di Camera e Senato. Non è infatti accettabile che l’assegnazione dell’articolato a queste commissioni avvenga dopo mesi o addirittura anni di attesa; ed è ancora più incomprensibile che l’esame e la discussione si avviino dopo un ulteriore ed indefinito periodo. Ai danni materiali - che a livello nazionale sono stimati intorno ai 100 milioni di euro annui - si aggiungono quelli provocati dalla perdita della biodiversità e, soprattutto, i rischi sanitari conseguenti al sovrappopolamento degli areali vocati e non vocati rurali ed oggi anche non rurali. Occorre favorire l’avvio di una fase nuova che, superati gli steccati ideologici, consenta di ottenere risultati concreti per tutti, come è avvenuto, ad esempio, nel Nord America con il cervo americano che, salvato dal rischio estinzione, oggi vive uno sviluppo prepotente ma ragionevolmente gestito. Occorre concretizzare le aspirazioni, le volontà e le iniziative. Proposte concrete arrivano dall’Ente Produttori Selvaggina (insieme ai concessionari delle aziende venatorie che rappresenta) che ha offerto in più occasioni il supporto dei propri tecnici.


PATRONATO

di Francesco Bellizzi

Due domande a… Silvana Patanè Nata in Sicilia ma cresciuta a Roma, Silvana Patanè è la responsabile della sede del patronato Enapa di Roma. Dopo una precedente esperienza in un’altra organizzazione di servizi alla persona, Patanè sbarca in Confagricoltura nel 2001 con il compito di strutturare il servizio di patronato dell’Unione provinciale. Gli uffici di zona organizzati all’epoca oggi offrono consulenza all’intera area metropolitana di Roma. Un servizio che è stato garantito in presenza anche nell’ultimo anno e mezzo. Come sono cambiate le esigenze di chi si rivolge al suo ufficio nell’ultimo anno e mezzo? Con l’epidemia di Covid-19 stiamo assistendo a un importante incremento di domande relative alle prestazioni di sostengo al reddito. Prima fra tutte quella del reddito di cittadinanza che attualmente rappresenta il 30% delle pratiche.

Quali sono i nodi che la politica dovrebbe sciogliere per facilitare il compito dei patronati? Di certo ci vorrebbe una riforma complessiva del settore, ma più operativamente, proprio riguardo al reddito di cittadinanza, il nostro lavoro verrebbe semplificato se ci venisse permesso l’accesso alle banche dati per i controlli incrociati sui destinatari dell’assegno. Cosa che oggi non ci è consentita. Inoltre, una vera digitalizzazione della PA permetterebbe a noi operatori di accedere a servizi e informazioni in modo più efficace e in tempi più stretti.

NIENTE ASSEGNO DI INVALIDITÀ PER CHI LAVORA A seguito di diverse pronunce di Cassazione l’Inps non riconoscerà più alcun assegno agli invalidi civili parziali che svolgono attività lavorative. La decisione dipende proprio dall’interdipendenza tra la funzione di tale assegno e la condizione di inattività al lavoro Il blocco del percepimento dell’invalidità civile prescinde dall’entità del reddito; decade quindi la pratica con cui l’ente previdenziale riconosceva fino a poco tempo fa il beneficio economico agli invalidi civili parziali con un impiego a patto che non superasse un certo limite retributivo.

RIDUZIONE PENSIONE AI SUPERSTITI La pensione ai superstiti può subire delle riduzioni qualora il beneficiario abbia un proprio reddito Irpef - è esclusa la prima casa - superiore al trattamento minimo Inps (€ 6.702,54 per il 2021) nella misura: del 25% se il reddito del destinatario supera di tre volte il trattamento minimo; del 40% se il reddito è maggiore di quattro volte. Tali riduzioni non operano quando il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli di minore età, studenti o inabili. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 49


ORGANIZZ A ZIONE E TERRITORIO SICILIA MARCHESE RAGONA PRESIDENTE

Rosario Marchese Ragona è il nuovo presidente di Confagricoltura Sicilia. La nomina è avvenuta per acclamazione nel corso dell’assemblea generale dei delegati regionali. Vice presidenti sono stati eletti Maria Pia Piricò, cerealicoltrice del nisseno e presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, ed Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa. Avvocato quarantanovenne di Canicattì, Marchese Ragona è titolare di due moderne aziende nell’Agrigentino e nel Ragusano a prevalente indirizzo ortofrutticolo, olivicolo e viticolo. Marchese Ragona raccoglie il testimone da Ettore Pottino, giunto a conclusione del suo secondo mandato ed eletto per acclamazione presidente onorario. L’assemblea gli ha inoltre rivolto un caloroso e sentito ringraziamento per quanto fatto durante la sua presidenza in particolare nel periodo dell’emergenza Covid 19, dove è ripetutamente intervenuto per la soluzione dei numerosi rebus burocratici legati alla concessione dei ristori. 50 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

di Alessandra Porro

INCONTRO CONFAGRICOLTURA VENETO ED ENEL

Transizione energetica

Incontro di Confagricoltura Veneto ed Enel per illustrare alle aziende associate il pacchetto di soluzioni su misura che riguardano sia il fronte dell’energia, elettrica e gas, sia l’efficienza energetica. Sono intervenuti Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, e Donato Rotundo per Confagricoltura nazionale, con i contributi di Claudio Fiorentini e Lanfranco di Campello in rappresentanza di Enel Italia, che hanno illustrato le opportunità offerte dalla transizione energetica grazie ad interventi mirati e personalizzati sui cicli produttivi agricoli. In particolare, la proposta si articola, anche tramite il supporto di figure commerciali dedicate da parte di Enel Energia ed Enel X, in studi di progetto per valutare la convenienza economica e di fattibilità della proposta commerciale, prodotti dedicati per le commodities elettrica e gas, il Circular Economy Report per misurare attraverso un’azione di audit la circolarità dell’azienda e le azioni possibili di miglioramento per l’efficientamento energetico,

come l’installazione di impianti fotovoltaici nuovi o l’ottimizzazione di quelli esistenti, le comunità energetiche rinnovabili, le infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Capitolo importante della sinergia è inoltre favorire l’innovazione tecnologica, quindi anche il fotovoltaico, rispettando le aree rurali nel loro complesso, compresi gli aspetti paesaggistici. “L’accordo con Enel è un’importante opportunità per poter produrre energia pulita - dichiara il presidente di Confagricoltura Veneto, Lodovico Giustiniani -. Credo che l’agricoltura debba riuscire a coniugare sostenibilità ambientale, energetica ed economica. Fiore all’occhiello di Confagricoltura è sicuramente l’attenzione alla ricerca e all’innovazione, con l’intento di permettere alle nostre aziende agricole di produrre energia pulita e al contempo conseguire importanti risparmi”. Enel e Confagricoltura Veneto definiranno una serie di iniziative di approfondimento dedicate a specifici settori di attività e lavorazioni del settore agricolo.


CONFAGRI RAVENNA AL PREMIO MUTTI 2021

Ricci Maccarini sul podio

Il premio ‘Pomodorino D’Oro Mutti 2021’ - della nota industria di trasformazione - per la categoria pomodoro tondo è andato al produttore Mario Ricci Maccarini, vicepresidente di Confagricoltura Ravenna. Titolare di un’azienda agricola a Lugo, circa 80 ettari a pomodoro da industria, ha superato brillantemente la verifica dei requisiti ottenendo il massimo punteggio e aggiudicandosi così il gradino più alto del podio. “Rotazione quadriennale, scelta delle migliori varietà in commercio, ma anche pratiche agronomiche più adatte per evitare ristagni idrici e permettere alla pianta di sviluppare al meglio anche l’apparato radicale”, sono alcuni segreti alla base del prodotto premiato. “Inoltre - sottolinea Ricci Maccarini - è fondamentale rispettare gli standard di sostenibilità ambientale, dosando il fertilizzante esclusivamente dove e quando serve. Poi attenzione alla fase di raccolta con l’aiuto di macchine 4.0 che, se ben tarate, consentono una selezione del frutto maturo a puntino e l’eliminazione

dei corpi estranei”. Soddisfatto è anche il presidente di Confagricoltura Ravenna, Andrea Betti: “Nel Ravennate la superficie coltivata a pomodoro da industria cresce a doppia cifra percentuale attestandosi attualmente attorno ai 2500 ettari. L’alto livello di specializzazione raggiunto dai produttori e la presenza di cooperative di raccolta e trasformazione sul territorio lasciano presagire un ulteriore consolidamento nell’area”. La campagna di trasformazione 2021 può essere considerata tra le migliori registrate da Mutti dal punto di vista della qualità e della resa del pomodoro. Oltre 800 famiglie di agricoltori italiani, tra nord e sud Italia, hanno conferito a Mutti 685.000 tonnellate di materia prima. Nel 2021 il Gruppo ha erogato in totale oltre 6,3 milioni di euro come incentivi ai propri agricoltori per premiare una materia prima di qualità superiore. Numeri importanti che testimoniano l’attenzione che il Gruppo pone nei confronti degli agricoltori capaci di innovare e di migliorare continuamente.

LOMBARDIA CORSO PER OPERATORI

EAPRAL, l’ente di formazione di Confagricoltura Lombardia, organizza un corso per operatori di fattoria didattica di 50 ore, che abbinato al percorso da 40 ore per operatore agrituristico, è obbligatorio per l’iscrizione all’Albo regionale. Avrà una durata complessiva di 50 ore e si svolgerà in modalità e-learning dal 12 gennaio al 2 febbraio 2022. Verranno affrontati temi di pedagogia, psicologia, gestione della comunicazione sui social network. In particolar modo saranno approfonditi i rapporti con la scuola simulando percorsi didattici legati all’agricoltura e alle attività svolte in azienda, oltre all’approfondimento della normativa vigente in Lombardia.Non è previsto alcun requisito di ingresso e le lezioni saranno tenute da esperti in materia. Al termine del percorso formativo verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Iscrizioni aperte fino al 29 dicembre 2021. Info eapral@confagricolturalombardia.it oppure 02/78612751. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 51


CAMPI ROSA

di Elisabetta Tufarelli

NONA INIZIATIVA NELLE PIAZZE ITALIANE

Clementine antiviolenza

“Siamo orgogliose di confermare, per la nona volta, tutto il nostro impegno concreto tornando in piazza con le ‘clementine antiviolenza’, dopo le limitazioni dello scorso anno a causa della pandemia. Il nostro no alla violenza di genere è chiaro e forte e lo affermiamo attraverso questi frutti della salute e della forza, diventati un simbolo della fondamentale battaglia per contro ogni forma di violenza e sopruso, una piaga che va completamente e radicalmente eliminata. Continuiamo, insieme a Soroptimist International d’Italia, a sostenere la

rete dei centri antiviolenza attivi sul territorio italiano”. Lo ha detto Alessandra Oddi Baglioni, presidente nazionale di Confagricoltura Donna presentando l’iniziativa che permette di acquistare le clementine nelle numerose piazze italiane, ma anche online, in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre. Le clementine sono diventate il simbolo della lotta alla violenza di genere dopo l’uccisione di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari.

ALL’EXPO DI DUBAI è stata presente Confagricoltura Donna, con la sua presidente nazionale Alessandra Oddi Baglioni e con Emilia Nardi, presidente dell’associazione che riunisce le imprenditrici toscane. L’occasione, per visitare la prima Esposizione Universale che si svolge in un Paese arabo, è stata la degustazione dei vini prodotti nelle Tenute Silvio Nardi, a Montalcino. Gli Emirati Arabi, forte meta turistica, possono diventare anche un importante mercato di sbocco per i nostri vini; già sui voli di Emirates Airlines, la compagnia di bandiera, spiccano le etichette italiane. 52 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

SEDE DI FROSINONE

Confagricoltura Donna prosegue nell’impegno organizzativo sul territorio. L’ultima novità è la costituzione di Confagricoltura Donna Frosinone. La vivace attività delle imprenditrici ciociare ha ora una sede dove confrontarsi e avviare iniziative di tutela e valorizzazione. L’insediamento dell’associazione è avvenuto alla presenza di Orsola Balducci, presidente delle imprenditrici agricole del Lazio. Presidente è stata eletta Alessandra Atorino, titolare di un’azienda agricola sui Monti Lepini, a Giuliano di Roma, specializzata nell’allevamento d’alpeggio di bovini allo stato brado, in coltivazioni agricole e officinali, con vendita diretta. Affiancano la presidente le due vicepresidenti Stefania Di Stefano, titolare di un’azienda di seminativi e allevamento ovicaprini, e Cristina Arduini, che si occupa di allevamento animali e coltivazioni di orticole con vendita diretta dei prodotti.


INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEL MADE IN ITALY

a cura di Paola Castello

La giovane impresa agricola prende i suoi connotati dalla tradizione produttiva italiana e tutte le innovazioni che contraddistinguono le aziende dei nostri associati rimandano a quell’idea di far parte di un sistema che ha fatto delle sue filiere produttive il fiore all’occhiello del Made in Italy. Su questo assunto i Giovani di Confagricoltura si preparano al grande tema della transizione post Covid che ha suscitato, come sappiamo, numerosi approfondimenti e dibattiti sui modelli imprenditoriali. Una delle filiere più rappresentative in tal senso è quella lattiero-casearia. Numerose sono le aziende di under 40 che lavorano in questo comparto, per buona parte legate ad una tradizione familiare, ma al tempo stesso, con un tasso di modernizzazione elevatissimo. Oggi le stalle da latte sono veri e propri coacervi di innovazione con al centro il benessere dell’animale, dalla fase di gestazione a quella di mungitura, quest’ultima ormai quasi sempre automatizzata. Si tratta inoltre di realtà che fanno dell’economia circolare un elemento fondamentale del fare impresa e che, oltre a produrre cibo, forniscono energie rinnovabili. Questa attenzione alle nuove esigenze del mercato e della società richiede grandi investimenti, soprattutto in nuove tecnologie, e agricoltura di precisione. Tuttavia l’attuale congiuntura - per cui i prezzi dei prodotti energetici hanno ripreso a salire, con conseguente aumento dei costi di produzione - rischia di compromettere tutte le condizioni che portano gli imprenditori, e a maggior ragione i giovani, a continuare in questo circolo virtuoso. A dare un po’ di respiro alla filiera latte è arrivato l’accordo sul prezzo tra le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la grande distribuzione, raggiunto anche grazie all’impegno del ministro Patuanelli; accordo che da una parte mette le basi per un riassetto della supply chain del latte, dall’altra - attraverso il Tavolo permanente garantisce stabilità ad un comparto tra i più moderni e tipici d’Italia. L’attenzione dei Giovani di Confagricoltura per gli imprenditori under 40 del comparto latte è alta, e a dimostrazione di questo, tra le varie attività, la nostra sezione di Cremona proporrà alle Fiere Zootecniche Internazionali un momento di approfondimento dal titolo “Filiere intelligenti lattiero-casearie: per una produzione sostenibile” in cui metterà sul piatto, con il contributo del mondo accademico e di quello imprenditoriale, le principali questioni di un comparto tra i più rilevanti che oggi, lo ricordiamo, vale oltre 16 miliardi di euro e occupa più di 100.000 persone. Francesco Mastrandrea Presidente Nazionale Anga

Giovani di Confagricoltura

Filiera latte modello da seguire

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Giovani di Confagricoltura

FILIERA LATTIERO-CASEARIA

RINNOVO CARICHE ANGA PUGLIA

Dell’Aquila nuovo presidente Andrea Boffini

In occasione di Fiere Zootecniche di Cremona, con Andrea Boffini, delegato Anga per la FNP lattiero-casearia, abbiamo parlato dello stato di salute del comparto e delle sue prospettive. Qual è la situazione della filiera latte, come esce dal periodo più acuto della pandemia? Oggi il comparto lattiero-caseario sta vivendo importanti cambiamenti: le richieste da parte del consumatore di sicurezza alimentare e qualità, e al contempo di salvaguardia dell’ambiente e del benessere animale, comportano un’evoluzione e un differente approccio del settore. Il lockdown, la chiusura del canale Ho.Re.Ca., il conseguente eccesso dell’offerta di latte hanno creato non poche difficoltà, con ripercussioni al ribasso sul prezzo del latte. C’è qualche segnale di ripartenza? Ci sono comunque segnali di ripresa all’interno della filiera, primo fra tutti un aumento delle esportazioni dei prodotti lattiero-caseari (principalmente formaggi duri). Segnali positivi anche per il latte spot, che nell’ultimo periodo, all’interno del mercato nazionale, ha registrato valori superiori a 0,45 cent. I costi di produzione stanno schizzando alle stelle. In che modo questo si ripercuote sul comparto? L’aumento del prezzo della corrente elettrica e del petrolio a cui stiamo assistendo, nonché quello dei concimi, delle sementi e dei prodotti fitosanitari rischiano di rendere insostenibile i costi aziendali. Tutto ciò, se non ci sarà un’inversione di rotta, rappresenterà un grosso problema per la prossima campagna. Cosa dire dell’accordo di filiera siglato di recente? L’accordo è un passo importante per determinare un nuovo sistema di contrattualizzazione per l’intera filiera Latte. Non si parla solo di trattativa tra allevatore e industria, ma entra nella discussione anche la GDO, che detiene il maggior valore aggiunto nella vendita del prodotto. Altro aspetto importante dell’accordo è la costituzione del tavolo permanente del latte presso il ministero per analizzare le problematiche del settore e per monitorare i prezzi. Quali sono le prospettive per il comparto? La filiera si troverà nel prossimo futuro ad affrontare diverse sfide. In pochi anni siamo passati dall’abolizione del regime delle quote latte alla creazione di normative per la tutela dell’allevatore, sino ad avere un primo accordo di filiera. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma siamo sulla strada giusta per creare un sistema che dia redditività all’allevatore, garantendo nel contempo un prodotto sano e di qualità per il consumatore e rispettoso dell’ambiente.

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Donato Maria Dell’Aquila è il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura - Anga Puglia. Ventisette anni, laureato in Scienze e tecnologie agrarie all’Università Cattolica di Piacenza, è titolare di un’azienda agro-zootecnica con un allevamento di bufale. Dell’Aquila subentra a Francesco Creta. Il neopresidente, intervenendo dopo la nomina, ha posto l’accento sugli obiettivi del suo mandato: allargamento della base associativa e formazione costante, non solo dei dirigenti regionali, ma di tutti i soci, attraverso convegni e seminari. Dell’Aquila ha anche rimarcato la volontà che l’Anga abbia un ruolo nei contesti regionali “dove i giovani agricoltori meritano attenzione, proprio perché costituiscono il presente e il futuro dell’economia della regione”. Quindi ha sottolineato la piena sinergia con Confagricoltura Puglia per dare voce alle istanze delle aziende young. Sarà incentivata - ha ribadito - la collaborazione tra le varie sezioni provinciali, in modo che la voce di tutti i giovani agricoltori pugliesi sia quanto più presente sui tavoli economici e politici, anche in sede di programmazione del PSR. Ad affiancare il presidente ci sono due vicepresidenti: Francesca Margarito (trentatrè anni, titolare di un’azienda cerealicolo-ortiva, che si occupa anche di arboricoltura da legno) e Nunzio Ventura (trentaquattrenne, che conduce un’azienda cerealicola e zootecnica con allevamento di ovini da latte).


IMPEGNO DEI GIOVANI AGRICOLTORI SUL TERRITORIO

Nascono le sezioni provinciali dei Giovani di Confagricoltura Anga di Trento e Reggio Emilia. Il gruppo trentino riunisce gli imprenditori under 40 e mira a valorizzare le imprese agricole condotte dai giovani della provincia. A guidare la neonata sezione sarà Mattia Preghenella, titolare dell’azienda viticola “Agripre”, che conta circa 15 ettari a Roverè della Luna, in provincia di Trento. Il neopresidente ha sottolineato come sia fondamentale fare rete, un obiettivo che Anga Trento si pone insieme a quello di rappresentare le esigenze dei giovani imprenditori agricoli nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Vicepresidente è Virginia Espen che, con l’azienda che porta il suo cognome, produce mele biologiche a sud di Trento e gestisce l’agriturismo “La Casa Gialla” a Romagnano. Eletti anche i consiglieri in rappresentanza degli dei comparti apistico, avicolo, orticolo e floricolo: Consuelo Facchinelli, Thomas Cavagna, Barbara Tomasi, Luca Fedrizzi, Lucio Bortolotti e Matteo Kaswalder. Nutrito il gruppo di Reggio Emilia. Il loro obiettivo è sviluppare le peculiarità delle aziende condotte dagli under 40 nei settori agricolo e agroalimentare della provincia. A guidare la sezione emiliana è Erika Melli, socia nell’azienda di famiglia “Podere Padoa”, impresa di circa 180 ettari nel comune di Rubiera (Reggio Emilia) che si occupa prevalentemente di allevamento di bovini, con latte destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano, coltivazione di cereali e uva destinata alla produzione di vini Dop e Igt. La vicepresidente è Sara Zanni, titolare dell’azienda agricola “Torretta di Zanni Sara”: 60 ettari nel comune di Scandiano (Reggio Emilia) destinati alla coltivazione di cereali, altri seminativi e colture viticole per la produzione di vini Dop e Igt. Consiglieri di Anga Reggio Emilia sono: Gabriele Biagini, Giorgia Mazzacani, Andrea Alberti e Andrea Beltrami. I soci fondatori sono Lorenzo Bonvicini, Davide Manzini, Daniele Ferrari, Alberto Beltrami, Filippo Marconi, Giuliano Gabrini, Giulia Fantoni, Gabriele Monzali, Andrea Melli, Carlo Prandi, Damiano Roncari, Lorenzo Roncari e Fabio Sala. Anga - hanno ricordato entrambi i neo eletti presidenti - con la sua azione capillare, contribuisce ai processi decisionali in materia di politiche giovanili in agricoltura a tutti i livelli, locale, nazionale e comunitario e le due nuove sezioni sono pronte a fare la loro parte sul territorio.

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Giovani di Confagricoltura

Sedi a Trento e Reggio Emilia

ANGA CREMONA, INCONTRI E FIERE

“Abbiamo risposto bene all’emergenza, a livello lavorativo non ci siamo mai fermati continuando a produrre cibo di qualità, sostenibile e sicuro”. Lo dice Paolo Faverzani, presidente dei Giovani di Cremona, che ammette: “Per quanto riguarda l’attività sindacale è stato sicuramente un anno difficoltoso, ma la formazione, anche se a distanza, è stata portata avanti. Ma l’Anga vive di rapporti personali, di contatti. C’è voglia di vedersi, di ripresa, di tornare alla normalità e di confrontarsi”. La consueta festa estiva, organizzata Paolo Faverzani a Cascina Abbadia a Paderno Ponchielli - a settembre per ragioni legate alla pandemia - è stata la prima occasione conviviale in presenza. Altro appuntamento importante è stato la partecipazione alla Fiera di San Carlo a Casalmaggiore (dove il 30 ottobre si è organizzato il convegno “La rivoluzione scientifica in agricoltura”) e a Fiere Zootecniche. Prossimi impegni saranno i convegni tecnico alla Fiera di Sant’Apollonia a Rivolta d’Adda e alla Fiera di Grumello. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 55


FORMAZIONE

di Antonella Torzillo

CONTINUANO LE ATTIVITÀ DI CONFAGRICOLTURA ACADEMY

Alta formazione

L’Academy, inaugurata a giugno 2021, in continuità con le molteplici attività di formazione del programma Coltiviamo Competenze di Enapra per Confagricoltura, procede spedita. Dopo i corsi per i direttori ha preso il via anche la “Scuola dirigenti” riservata ai presidenti delle sedi territoriali dell’Associazione, degli enti e delle società collegate. Per questa componente dirigenziale del sistema associativo, Enapra ha messo a punto un modello di formazione continua che si sviluppa nel biennio 2021- 2022 e che idealmente si scompone in tre parti. Si inizia con un corso, in presenza, di introduzione al ruolo (ad appannaggio dei soli presidenti di recente nomina), segue poi un ciclo di webinar su quattro temi di carattere tecnico-specialistico e di attualità sindacale (allargato alla partecipazione di tutti i presidenti) e si finisce con un paio di incontri finalizzati allo sviluppo e al rafforzamento delle co56 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021

siddette soft skills, competenze trasversali utili al rafforzamento del ruolo e del mandato di rappresentanza. Il primo appuntamento dell’Academy dirigenti si è svolto a Roma presso la sede di Confagricoltura dal 9 al 11 novembre. “Viviamo un tempo in cui la conoscenza e le competenze rappresentano un asset determinante per svolgere adeguatamente il nostro primario compito di rappresentanza sindacale agricola, assicurando alla Confederazione il posizionamento che merita - ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, nel suo discorso di apertura dei lavori -. Possedere una piena consapevolezza dell’Associazione equivale ad avere una solida base di cultura associativa e organizzativa a cui fare riferimento per ogni azione di proposta politico - sindacale di successo e di largo consenso nella base associativa. Oggigiorno rapportarsi con le Istituzio-

ni, essere percepiti come punto di riferimento qualificato, avere una capacità di proposta adeguata ai tempi e ai temi presuppone una preparazione che va oltre le capacità imprenditoriali. In questo contesto l’Academy di Confagricoltura assume una grande importanza”. Presente all’apertura dell’Academy dirigenti anche il direttore generale di Confagricoltura, Francesco Postorino che, nel suo intervento di saluto ai partecipanti, ha richiamato la loro attenzione sui tanti elementi statutari che si traducono in strumenti di supporto a disposizione dei dirigenti per una positiva azione di lobby sindacale e una buona governance delle strutture territoriali e delle relazioni con l’Organizzazione centrale. La tre giorni di lavoro romana dedicata ai presidenti di recente nomina è stata scandita da una fitta agenda dei lavori e da un susseguirsi di relazioni tutte affidate al personale di Confagricoltura nazionale, di cui i partecipanti hanno apprezzato professionalità e competenza unite ad una notevole dose di dedizione e passione per il lavoro svolto. L’incontro si è quindi concluso con grande soddisfazione di tutti e con l’impegno a proseguire con una più convinta determinazione e un rinnovato entusiasmo, sulla strada di un sindacato agricolo unito, coe-


RINNOVATA LA PIATTAFORMA DIGITALE

Enapra e-learning so e capace di mantenere radici solide nelle sue tradizioni e nella sua storia, ma al tempo stesso all’avanguardia, cioè attento e aperto alle innovazioni e ai cambiamenti necessari per garantire la competitività del settore agricolo. In questa direzione anche Annamaria Barrile, direttore delle Relazioni istituzionali di Confagricoltura e da qualche giorno vicedirettore generale di Confagricoltura, la quale, intervenendo nella sessione dei lavori dedicata al tema della lobby e delle relazioni istituzionali, ha sottolineato che il miglior modello di sindacato agricolo è quello che passa per il “fare sistema” e per la “messa in sinergia” delle competenze professionali acquisite, mantenute e aggiornate attraverso la leva della formazione continua. nnn

Sono anni che Enapra ha avuto la disponibilità di una piattaforma on line per la formazione, che negli ultimi due anni aveva cominciato a sviluppare le prime iniziative, specie per gli operatori del CAF del sistema Confagricoltura e per gli operatori del Patronato Enapa. Poi in pieno lockdown è nata #CondividiamoCompetenze, una raccolta di oltre 100 pillole formative prodotte da professionisti qualificati che gratuitamente hanno condiviso una serie di contenuti utili per le aziende agricole e agrolimentari. Oltre 600 aziende hanno aderito e ancora oggi implementiamo le pillole con le registrazioni di vari contenuti che durante i mesi sono stati prodotti. Dopo il successo di #CC, abbiamo iniziato a prevedere aule virtuali dal Piemonte alla Calabria, per tanti corsi su tutti gli argomenti, compresi quelli obbligatori e abilitanti. La piattaforma elerning di Enapra a questo punto si è evoluta, sia per dare a tutte le articolazioni territoriali di Confagricoltura un accesso personalizzato per l’erogazione, sia per offrire i corsi asincroni obbligatori che oggi la

normativa ammette come realizzabili on line. Nasce quindi Enapra e-learnig, la piattaforma digitale rinnovata nelle funzioni, nella grafica e soprattutto nell’offerta, che offre corsi asincroni ammessi dalla legge e aula virtuale in un ambiente tracciabile. Moltissime sedi territoriali hanno aderito all’iniziativa e sono già tantissimi gli utenti che utilizzano i corsi in modalità asincrona (abbiamo già 21 corsi sempre aggiornati) e aule per corsi IAP, patentini fitosanitari, benessere animale, ecc ecc Di fatto oggi le nostre sedi, attraverso Enapra e gli enti regionali accreditati, possono offrire alle aziende agricole tutti i corsi di formazione obbligatoria o abilitante anche on line in modalità sincrona o asincrona nel rispetto delle norme nazionale e regionali. Un bel traguardo, un servizio utile per le aziende sempre oberate di impegni e oneri amministrativi. A questo si aggiungono oltre 1100 operatori tra CAF, ENAPA e GAA che usufruiscono di specifici prodotti loro rivolti. Due anni fa questi risultati apparivano irraggiungibili. Nel futuro? Continuiamo a migliorare l’offerta, la funzionalità e l’accessibilità per tutti gli utenti che lo desiderano cercando di mixare la tradizionale formazione in presenza (spesso indispensabile) con quella a distanza. Indietro non si tornerà! nnn NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 57


OVER 65

di Elisabetta Tufarelli

Un robot in corsia

Un robot che gira tra le corsie dell’ospedale per aiutare gli anziani ricoverati? Sembra fantascienza, ma è già realtà all’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove Pepper, questo è il nome dell’assistente artificiale, viene utilizzato come aiuto a medici e pazienti per la riabilitazione, la comunicazione e la valutazione sanitaria. Dei 14 milioni di italiani over 65, la metà sono ultrasettantenni e tra questi 2,7 milioni presentano gravi difficoltà motorie e compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane, mentre oltre 1,2 milioni dichiarano di vivere senza un aiuto

CASSE PER CHIACCHIERE

adeguato. Ancor più grave appare la condizione di coloro che vivono soli - ben 638.913 persone - o con conviventi anziani (372.735). Pandemia e isolamento hanno aggravato la situazione. Secondo il rapporto 2021 dell’Eurostat, l’Italia si conferma il Paese più vecchio d’Europa e i nostri anziani avranno sempre più bisogno di assistenza. Ed ecco che entra in ballo l’innovazione tecnologica. L’Università di Genova è capofila di un progetto Europa- Giappone che intende realizzare i primi automi in grado di adattarsi alle radici culturali delle persone da accudire, di dimostrare empatia e capaci di fare compagnia.

Nel mondo il 41% delle persone anziane ha affermato di aver sentito di più la solitudine a partire dall’inizio della pandemia. Dove si può combatterla? Al supermercato. Succede in Olanda con la nascita delle Kletskassa, ovvero “casse per le chiacchiere”. Su una popolazione di 17 milioni più di 1,3 milioni sono over 75 e il problema del benessere mentale degli anziani viene affrontato con un piccolo gesto di solidarietà. Dal prossimo anno, in oltre 200 supermercati della catena Jumbo, saranno presenti vere e proprie casse relax, dove gli utenti con i capelli bianchi potranno intrattenersi in chiacchiere, senza alcuna fretta.

VITAMINA D, attenzione all’abuso. Un terzo degli over 65 italiani assume dieci o più farmaci al giorno. Lo fa abitualmente il 29% degli uomini e il 30,3% delle donne. Lo comunica l’AIFA sottolineando come la vitamina D sia in assoluto il farmaco più consumato tra gli anziani, seguito da aspirina, antibiotici e gastroprotettori. Il dato sulla vitamina D, in particolare, preoccupa se viene erroneamente assunta perché si pensa abbia capacità protettive contro infezioni e non per le reali indicazioni. L’ipervitaminosi D può produrre troppo calcio nel sangue, con conseguente calcificazione di organi come i reni. 58 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2021


Cala la qualità della vita

PER STARE BENE

La partecipazione sociale ha effetti positivi. Chi presenzia, con costanza, alle attività sociali ha più forza muscolare, un apparato polmonare e respiratorio più sano, minori infiammazioni croniche e disabilità rispetto a coloro che non vi partecipano. Prendere parte alle attività sociali stimola i sistemi muscolo scheletrico, cardiovascolare, respiratorio e nervoso. L’attività fisica favorisce la contrazione muscolare, il dispendio energetico, diminuendo lo stress ossidativo. Negli ultimi 10 anni, i sessantacinquenni italiani hanno guadagnato più di un anno di speranza di vita in buona salute, passando dai 5,6 anni del 2009 ai 7,3 nel 2019.

L’Italia non è né un Paese per giovani, né per anziani. Lo Stivale si classifica solo 39esimo tra i 96 paesi più a misura di anziano, scendendo di ben 12 posizioni rispetto allo scorso anno quando era 27esima. Al primo posto c’è la Norvegia, seguita da Svezia, Svizzera e Canada. Lo dice l’indice della qualità della vita delle fasce di età più alte, il Global AgeWatch Index, frutto del lavoro di HelpAge International, sviluppato in partnership con la University of Southampton. Siamo il Paese più vecchio d’Europa, ma non miglioriamo la qualità di vita, né favoriamo il ruolo attivo degli anziani. Scendiamo in classifica

pure nella voce “sicurezza economica” dalla sesta posizione del 2013 alla 25esima di quest’anno. L’Italia, però, è migliorata almeno sul fronte salute passando dal 15esimo al sesto posto, mentre siamo ancora negativi sul fronte ‘capacità’ (sessantottesimo posto per tasso di occupazione e livello d’istruzione non alti). Male anche sull’aspetto del supporto e dell’ambiente sociale offerto all’anziano dove precipitiamo al 74esimo posto. Non va purtroppo meglio nemmeno dal punto di vista della sicurezza, delle libertà civiche e del livello di soddisfazione per il trasporto pubblico percepiti dall’anziano.

MEGLIO MANGIARE in compagnia. Consumare i pasti da soli può contribuire ad aumentare il rischio di malattie cardiache, in particolare nelle donne anziane. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Menopause, la rivista della North American Menopause Society (NAMS). È anche un fattore di rischio per la depressione. Inoltre si tende a mangiare più velocemente. Questo porta ad aumenti dell’indice di massa corporea, della circonferenza della vita, della pressione sanguigna e dei livelli di lipidi nel sangue. Tutti fattori che possono aumentare il rischio di sindrome metabolica. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 59


AGRITURISMO

di Elisabetta Tufarelli

RELAIS MEVIGO NEL RAVENNATE

Vista panoramica

I

n provincia di Ravenna, al Relais Mevigo, si può vivere pienamente l’atmosfera della natura in collina, ammirando lo splendido paesaggio in pieno relax e gustando suoni, odori e sapori, con un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Incontriamo Alessandro Ricci Bitti, che con lo zio Raimondo e la cugina Maria Grazia Rubboli gestisce il complesso agricolo. “L’agriturismo ha aperto i battenti a giugno di quest’anno, frutto di un’idea che risale al marzo del 2019, ma che è il prodotto di una lunga storia di gestione familiare di tre generazioni di agricoltori che hanno avuto sempre nel cuore spiega - un forte legame con questo territorio nel cuore della Romagna”. L’azienda agricola Ricci Bitti Ame-

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deo e l’azienda agricola Canova, entrambe di proprietà della famiglia, si estendono complessivamente per 260 ettari, tra frutteti, seminativi e uva da vino. “Nei frutteti produciamo albicocche, pesche, mele, pere, prugne, cachi e kiwi. Poi anche olive, farro ed erba medica. Dalle nostre uve - rimarca - ricaviamo il vino bianco Salvarelle, un bianco dal gusto fresco e fruttato, e il Possessione, un tradizionale Sangiovese Rubicone Igt intenso e deciso, ottimo da sorseggiare con gli affettati e i secondi di carne tipici delle nostre zone”. Lo splendido relais è stato ricavato, tra Casola Valsenio e Borgo Toscolo. Ma non solo. Dalle finestre signano, recuperando, con minuziosa attenzione, i diversi fabbricati si gode un panorama mozzafiato sulla “Vena del gesso romagnola”, la che formavano il borghetto agristupenda parte dell’Appennino settentrionale, tra Imola e Faenza, che ha la particolarità di essere l’unica catena montuosa costituita quasi esclusivamente da gesso. “Da noi è evidente il rapporto tra paesaggio naturale e agricolo. Dopo alcune esperienze di ospitalità rurale racconta l’imprenditore associato ad Agriturist - abbiamo deciso di fare un grande passo e offrire un vero relais di campagna. E abbiamo scelto di lavorare sulla relazione tra antico e contemporaneo. Dal punto di vista architettonico abbiamo esaltato il recupero di materiali antichi come la pietra, il legno e la terracotta, senza rinunciare a inserire materiali più contemporanei


come il cristallo e l’acciaio, congiuntamente ad un uso rinnovato e attuale del legno”. Tutti gli appartamenti sono stati progettati in modo da risultare indipendenti, garantendo privacy. Relax e natura sono il fil-rouge che unisce la qualità con la bellezza. A disposizione degli ospiti ci sono due piscine: una è immersa tra gli ulivi, mentre l’altra (a sfioro, con idromassaggio e acqua riscaldata) gode di una meravigliosa vista sulla vallata del Senio. “Crediamo che le scelte fatte possano premiare lo sforzo e il coraggio di investire; del resto i risultati di questo primo anno di attività - sottolinea con soddisfazione Alessandro - sono stati sopra le aspettative, per luglio e agosto in particolare”. Oltre ai nove appartamenti, il relais

propone una spa dotata di sauna e bagno turco. Completa l’offerta un ottimo ristorante, dedicato agli ospiti e aperto ad esterni su prenotazione, anche per cerimonie ed eventi. “Il nostro obiettivo - afferma - è offrire sempre, in agriturismo come nella spa e nel RELAIS MEVIGO

Via del Monte 35 Casola Valsenio (RA) Cell: 3756480519 Email: mevigo.relais@gmail.com Web: https://relaismevigo.it/

ristorante, un’esperienza unica. Per i menù puntiamo prevalentemente sui prodotti autoctoni e stagionali. Ad esempio, in questo periodo, proponiamo il cinghiale in salmì con polenta, lo stinco di maiale o le tagliatelle ai porcini profumate alla nepetella. Sempre per garantire il massimo livello dei servizi, ci rivolgiamo a professionisti per il noleggio di biciclette ed e-bike, e a guide per i percorsi trekking; il maneggio di Borgo Rivola è a disposizione per gli appassionati d’equitazione”. Progetti futuri? “Stiamo camminando a passo spedito - conclude l’imprenditore - per crescere. Abbiamo tanti progetti, tra questi intendiamo concentrarci sulle rinnovabili, per diventare energicamente indipendenti”. NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 61


VINO

di Gabriella Bechi

AKRATOS ROSSO, MATERA PRIMITIVO DOC DI MASSERIA BATTIFARANO

La storia in una bottiglia

L

a Masseria Battifarano appartiene alla famiglia da più di cinque secoli, durante i quali si è sempre coltivata la terra. Prima per l’autosussistenza, poi come azienda dagli inizi del secolo scorso, grazie alla lungimiranza di Don Vincenzo, bisnonno dell’attuale proprietario, Francesco, che capì che con la modernizzazione dell’agricoltura bisognava organizzarsi in impresa. E così, nell’antica tenuta iniziò la convivenza affascinante e surreale tra la casa padronale, e quelle coloniche e la rimessa, tra la tecnologia e le ceste di vimini. Un mix di storia, di vissuto e di impresa che ancora oggi rende l’azienda Battifarano unica nel suo genere: visitarla è un viaggio nello spazio e nel tempo, tra i vigneti e i frutteti, la masseria secolare, i manoscritti del Cinquecento e documenti storici di ogni tipo. Perché la famiglia Battifarano, da sempre, oltre all’agricoltura, ha messo al centro dei propri valori l’istruzione e la condivisione

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della conoscenza. E così nulla si è perso dei cinquecento anni passati. Anche per questo la Masseria è diventata un agriturismo che dispone di quattro appartamenti. E molti sono ancora i progetti di Francesco per recuperare altri edifici storici presenti in azienda. Le tre tenute, Cerrolongo, Terre di Torre Bollita e Santa Lania, con un’estensione totale di circa 100 ettari, di cui circa 35 destinati ai vigneti e i restanti a oliveti e frutteti, si trovano sulla costa ionica della Basilicata, la terra conosciuta nell’antica Grecia come “Enotria”, al confine con la Puglia da una parte e la Calabria dall’altra, in una delle zone più intatte e preservate dell’Italia. La produzione di vino è piccola, 100.000 bottiglie, destinate

per il 30% all’export e per il rimanente al canale Ho.re. ca, ma molto curata, esclusivamente con uve aziendali, lavorate con il metodo della lotta integrata. Francesco, infatti, crede fortemente nei principi dell’agricoltura sostenibile e da tempo sono state introdotte in azienda tecniche a basso impatto ambientale. Due gli impianti fotovoltaici, che hanno portato all’autosufficienza energetica; irrigazione a micro portata e riduzione della plastica. Infine, un recente progetto finanziato dall’UE e dalla Regione Basilicata, con capofila Università della Basilicata, con l’installazione di una centralina agrometeorologica che misura anche, attraverso una sensoristica avanzata, l’emissione e la fissazione di CO2. La produzione esprime un interessante mix tra vitigni locali quali Primitivo e Greco e vitigni internazionali quali Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon. Si distingue, in particolare, l’Akratos Rosso, Matera Primitivo Doc, da uve Primitivo raccolte manualmente ad un’altitudine di 70 metri. Affinato in acciaio per tre mesi, quindi in botti di rovere per dodici e sei in bottiglia. Colore rosso rubino brillante, al naso è intenso e persistente con sensazione di frutti rossi e spezie; al gusto è ampio, caldo, strutturato e morbido. Un vino da simposio, quasi cerimoniale, àkratos oinos, come lo chiamavano gli antichi greci e gli enotri, vissuti in questa fascia di terra.


RISTORANTE ANTICA CREDENZA A MATERA

Capitale del sapore

A

Matera il marchio Antica Credenza è un’istituzione: punto di riferimento per clientela locale e turisti. Una paninoteca, nata nel 2016, seguita l’anno dopo da un bistrot, che è anche cocktail bar, poi un ristorante, La Locanda, aperto nel 2019. Un’offerta completa, dal caffè al panino farcito con gli ingredienti preferiti (da restare di stucco per qualità e ricercatezza), dalle insalate ai taglieri, fino a un pasto completo. Tutto realizzato con l’eccellenza dei prodotti lucani, grazie alla professionalità e alla ricercatezza quasi maniacale del titolare, Pasquale Santospirito, che vanta un’esperienza decennale nella conoscenza e nella commercializzazione dei prodotti tipici del territorio. Da anni, infatti, seleziona i migliori produttori del luogo offrendo ai clienti un’ampia gamma di prelibatezze: formaggi, salumi, olio extra vergine d’oliva, farine, tutti i tipi di legumi tipici, come i saporiti peperoni cruschi, verdure fresche e sott’olio, frutta fresca, golose confetture e marmellate. Il ristorante La Locanda, 70 posti a sedere tra interno e esterno, con la sua caratteristica grotta, è il fiore all’occhiello del gruppo. La cucina si basa sulla cultura gastronomica locale e sulle sue ricette tipiche, rivoluzionando però la tradizione per creare piatti nuovi dai sapori antichi. Tra gli antipasti, il suntuoso Tagliere di salumi e formaggi, la Burrata con salsa di rapa rossa e grissini di alici, le Polpette al sugo

o la frisella con la peperonata; tra i primi piatti, Spaghettoni con pomodoro datterino, stracciatella e alici e Fusilloni con fave, bacon di suino nero e friggitelli; tra i secondi, la Bistecca del “caveoso”, servita su una pietra incandescente dove continua la sua cottura e condita con sale al limone, semi FUSILLONI CON FONDUTA DI CACIOCAVALLO

Con l’Akratos rosso di Masseria Battifarano Pasquale Santospirito consiglia Fusilloni con fonduta di caciocavallo podolico e peperone crusco di Senise

di girasole, semi di lino o confettura di cipolla; la Pancia di maiale con crema di patate al pomodoro e fagiolini croccanti, o il Polpo ai ferri su crema di patate e porri, maionese all’acqua di polpo e corallo. E per finire i dolci, come il Millefoglie con ricotta dolce e gelato al fondente, tra cialde di cannolo all’Aglianico o la Torta di carote con crema pasticcera, frutti di bosco, crumble al cacao e gelato alla nocciola. Naturalmente non può mancare la scelta di un buon vino: tra gli scaffali della fornitissima cantina sono privilegiati, come per i prodotti, quelli del territorio, accanto ad una piccola, ma accurata selezione delle migliori cantine del panorama enologico nazionale. Antica Credenza, Via Casalnuovo 39, Matera NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 63


BUONO A SAPERSI

PROPOSTE EDITORIALI PER I REGALI DI NATALE

Libri sotto l’albero

P

er le imminenti feste natalizie regalare un libro è sempre una buona idea. Indichiamo qui alcuni titoli interessanti ed originali da cercare in libreria o ordinare online.

vita della protagonista è tutto uno sforzo per non mangiare; uno sforzo continuo, ineluttabile, una partita sfiancante. Cita Louis C.K. (nome d’arte di Louis Székely, il comico, sceneggiatore, attore statunitense) che una IL TEOREMA volta ha detto “il pranzo non DEL MAIALE termina quando sono pieno: il Si intitola “Il teorema del maiale” pranzo termina quando mi (De Agostini Editore), il saggio odio”. C’è anche un’altra osdi Pete Lindsay e Mark Bawden. sessione quella per lo sport Gli autori citano George Bernard compulsivo. Se le due fissaShaw: “Non fare la lotta nel fan- zioni le fa proprie la stessa go con un maiale. Non farai che persona può capitare, mansporcarti. E, per di più, il maiale giando male, di vanificare pure si diverte”. Da ciò l’illustrazione l’allenamento. C’è da dire che di un nuovo metodo per affron- non tutti i mali vengono tare i problemi della vita senza per nuocere e così una lasciarsene sopraffare. Quando mano alla protagonista ci sentiamo bloccati nella gestio- viene dalle misure restritne di una situazione difficile e tive per il Covid-19, con non riusciamo a venirne a capo la chiusura di ristoranti e in alcun modo, probabilmenpalestre. Un romanzo in cui te è perché ci stiamo facendo tanti si rispecchieranno. trascinare nel fango dal maiale. Stiamo, cioè, inquadrando il IL CERCATORE problema nella cornice sbagliata, DI ASPARAGI ma esiste un modo per uscirne. Alessandro Petruccelli da alcuNel nome del suino bistrattato si ni anni si sta dedicando anche illustra un nuovo metodo psico- alla narrativa per l’infanzia, con logico per imparare ad osservare libri favolistici che hanno come i problemi in modo “pulito”, per comune denominatore il mondo poterli scomporre e analizzare rurale. La sua ultima opera è “Il da una diversa prospettiva. cercatore di asparagi” (Graphe.it). Siamo nell’immediato dopoguerLONTANO ra e riprende anche la scuola; il DAI PASTI piccolo Damiano ne è così conIl romanzo “Lontano dai pasti” tento da voler cercare un giorno (Informat Edizioni) di Arianna gli asparagi più succosi per reSalatino è una storia di vita, galarne un mazzetto alla maesul mangiare compulsivo. La stra. Fra i rovi scopre invece ciò

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che resta di un soldato tedesco. Eppure anche da questo cupo episodio qualcosa rinascerà: un albero, piantato da Damiano stesso; poi un mestiere antico, scaturito dal legno; e, infine, le incredibili ramificazioni della vita stessa, che porteranno il protagonista lontano per ricondurlo poi, adulto, di nuovo alle proprie radici. Il pocket è arricchito dalle illustrazioni di Emiliano Billai.


anche di quella italiana). Ci si intrufola dunque nelle case delle generazioni passate e attraverso il pane e pomodoro si scopre la storia, la pratica e l’arte. Perché si tratta di cucina povera e popolare, ma la pietanza è tutto fuorché priva di un intento estetico, di un amore per il fare con cura che all’autore è caro. Il tono ironico e ricco di ricordi affettuosi soddisfa in pieno l’appetito del lettore. A impreziosire il testo, la ricetta di Nicola Santini. NEI PAESI DEI CUPA CUPA Ritorna in libreria, dopo 15 anni, “Nel paese dei Cupa Cupa” (Squilibri) di Nicola Scaldaferri e Stefano Vaja con un’ampia ricognizione sulle musiche di tradizione orale della Basilicata. È corredato da foto ed ha in allegato un CD antologico a cui si aggiungono inediti materiali video (consultabili online tramite QR-Code). TEORIA E PRATICA “Il paese del cupa cupa” è DI PANE E POMODORO l’espressione utilizzata dall’et“Teoria e pratica di pane e pomodoro” (Graphe.it) di Leopoldo nomusicologo Diego Carpitella per indicare la Basilicata nei Pomés non è propriamente un resoconti delle ricerche svolte libro di cucina e neppure di negli anni ’50, con Ernesto De memorie; piuttosto è un volume “gustoso”, che parla di cibo Martino e Franco Pinna. Agli inizi del Duemila gli autori ave di tanto altro. Il tema è la semplice preparazione del pane viano una nuova indagine sul con pomodoro, caposaldo della campo in cui riscontrano pure tavola tradizionale catalana (ma una rivitalizzazione della cultu-

ra tradizionale. Strumenti e musiche dei “nonni” vengono riscoperti dai più giovani, grazie ai numerosi corsi di formazione regionali ed alla ripresa di attività artigianali che hanno rimesso in circolazione zampogne e surduline. TERRA DA CAMMENÀ Per approfondire ulteriormente la musica lucana, c’è anche il libro-disco del gruppo etnico Renanera “Terra da cammena’” (Brigante Editore). Il volume è associato a 18 canzoni raggiungibili attraverso un QR Code, per ascoltare in totale più di un’ora di musica e ammirare 80 scatti d’autore. C’è un brano che racconta di Ronca Battista, il boscaiolo di Melfi che lottò contro i francesi per scongiurare l’assedio della città; un altro racconta i riti propiziatori nel Tempio di Metaponto dedicato alla dea Hera. E poi la leggenda di San Biagio di Maratea, patrono del borgo marinaro; e ancora la storia dei carbonari di Calvello trucidati durante i moti del 1822; la leggenda di Ugo dei Pagani, maestro dei Templari di Forenza. Si cantano pure le melodie evocative delle “Masciare” (fattucchiere), in passato raccontate e documentate da Ernesto De Martino. Gaetano Menna NOVEMBRE 2021 | MONDO AGRICOLO | 65


CAMPI SONORI

di Gaetano Menna

L’ALBUM DI ALESSIA TONDO

Melagrana world

D

all’infanzia nel gruppo Mera Menhir (dove, a sei anni, cantava assieme alla nonna) alla popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino, Alessia Tondo è una delle voci più significative del panorama pugliese. Pubblica ora l’album d’esordio “Sita” (Ipe Ipe Music). Nel Salento la sita è la melagrana, emblema di buon augurio, incontro e condivisione. A questa simbologia Alessia si è ispirata per immaginare un’opera di world music in otto tracce scritte Ancestrale interamente da lei - con la parteci- La voce diventa pazione del violino di Mauro Du- strumento

L’IDENTITÀ DI ALEGIANI

Folkways

S

i chiama “Folkways” (Parco della Musica Records) il nuovo album della cantante Costanza Alegiani. Ha, tra i propri riferimenti musicali, numi tutelari del folk come Johnny Cash, Joni Mitchell, Leonard Cohen e Joan Baez, così come interpreti illustri quali Barbara Dane, Jacob Niles e Odetta. Due autori classici della letteratura americana, Edgar Lee Masters ed Emily Dickinson, compaiono con le loro poesie tra gli autori dei testi delle canzoni, due delle quali cover di Bob Dylan e Woody Guthrie. Il suo è un manifesto di appartenenza a una tradizione epica; un disco di canzoni identitarie che però non ha intenti filologici, anche se il titolo rappresenta un omaggio allo Smithsonian Folkways Recordings, il più grande archivio al mondo del genere folk; quella proposta è una tradizione metabolizzata, rinnovata. Si alternano sia brani tradizionali e ricchi di storia - a cui riesce a donare, con la sua particolare vocalità, nuova luce ed innovative tonalità e sfumature di colore - sia altri originali che rinnovano il mito.

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rante del Canzoniere Grecanico Salentino (“Me putia bastà”) e del violoncello di Redi Hasa (“Sta notte”) - e caratterizzate da un’ampiezza di elementi, dall’acustico all’elettronico, tra ballate e intrecci vocali arcani che, grazie a loop e pattern, diventano contemporanei. La sua voce ha i sussurri della natura e in questo si è ispirata a Nick Drake: “Si può dire - chiarisce - senza alzare troppo la voce”. La sua vocalità - in uno schema ritmico e melodico che si ripete - diventa strumento e coinvolge, avvolge, affascina. Condividiamo pienamente il giudizio del critico Donato Zoppo: “Sita è un lavoro prezioso, intimo ma al tempo stesso universale, magico e profondo”.

La stanza di Irene Irene Scardia, pianista e discografico, dopo una lunga pausa, pubblica il suo nuovo album “Una stanza tutta per me” (Workin’ Label). Il titolo è stato ispirato dal saggio del 1929 di Virginia Woolf “Una stanza tutta per sé”, in cui sostiene che una donna per creare ha bisogno di un ambito tutto suo. All’ascolto del CD ci addentriamo davvero nello spazio personale di Irene, con brani che raccontano musicalmente i suoi giorni, fotografano momenti di vita, descrivono emozioni, desideri e aspirazioni. Per un disco, così meditato ed istintivo allo stesso tempo, ha voluto circondarsi da figure care, come i figli (il batterista Filippo e la flautista Carolina Bubbico) oltre al contrabbassista Giampaolo Laurentaci. Carolina è pure l’autrice del testo di “Prima del volo”, già pubblicato nel 2012 in versione strumentale nel disco «Risvegli» e che ora diventa una suggestiva canzone che racconta di un’anima che sceglie il ventre nel quale venire al mondo. Un CD di jazz intimo, che avvolge con il calore del proprio vissuto.



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