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Agriturismo Relais Mevigo (RA
RELAIS MEVIGO NEL RAVENNATE
Vista panoramica
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In provincia di Ravenna, al Relais Mevigo, si può vivere pienamente l’atmosfera della natura in collina, ammirando lo splendido paesaggio in pieno relax e gustando suoni, odori e sapori, con un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Incontriamo Alessandro Ricci Bitti, che con lo zio Raimondo e la cugina Maria Grazia Rubboli gestisce il complesso agricolo. “L’agriturismo ha aperto i battenti a giugno di quest’anno, frutto di un’idea che risale al marzo del 2019, ma che è il prodotto di una lunga storia di gestione familiare di tre generazioni di agricoltori che hanno avuto sempre nel cuore - spiega - un forte legame con questo territorio nel cuore della Romagna”. L’azienda agricola Ricci Bitti Amedeo e l’azienda agricola Canova, entrambe di proprietà della famiglia, si estendono complessivamente per 260 ettari, tra frutteti, seminativi e uva da vino. “Nei frutteti produciamo albicocche, pesche, mele, pere, prugne, cachi e kiwi. Poi anche olive, farro ed erba medica. Dalle nostre uve - rimarca - ricaviamo il vino bianco Salvarelle, un bianco dal gusto fresco e fruttato, e il Possessione, un tradizionale Sangiovese Rubicone Igt intenso e deciso, ottimo da sorseggiare con gli affettati e i secondi di carne tipici delle nostre zone”. Lo splendido relais è stato ricavato, tra Casola Valsenio e Borgo Tossignano, recuperando, con minuziosa attenzione, i diversi fabbricati che formavano il borghetto agricolo. Ma non solo. Dalle finestre si gode un panorama mozzafiato sulla “Vena del gesso romagnola”, la stupenda parte dell’Appennino settentrionale, tra Imola e Faenza, che ha la particolarità di essere l’unica catena montuosa costituita quasi esclusivamente da gesso. “Da noi è evidente il rapporto tra paesaggio naturale e agricolo. Dopo alcune esperienze di ospitalità rurale - racconta l’imprenditore associato ad Agriturist - abbiamo deciso di fare un grande passo e offrire un vero relais di campagna. E abbiamo scelto di lavorare sulla relazione tra antico e contemporaneo. Dal punto di vista architettonico abbiamo esaltato il recupero di materiali antichi come la pietra, il legno e la terracotta, senza rinunciare a inserire materiali più contemporanei


come il cristallo e l’acciaio, congiuntamente ad un uso rinnovato e attuale del legno”. Tutti gli appartamenti sono stati progettati in modo da risultare indipendenti, garantendo privacy. Relax e natura sono il fil-rouge che unisce la qualità con la bellezza. A disposizione degli ospiti ci sono due piscine: una è immersa tra gli ulivi, mentre l’altra (a sfioro, con idromassaggio e acqua riscaldata) gode di una meravigliosa vista sulla vallata del Senio. “Crediamo che le scelte fatte possano premiare lo sforzo e il coraggio di investire; del resto i risultati di questo primo anno di attività - sottolinea con soddisfazione Alessandro - sono stati sopra le aspettative, per luglio e agosto in particolare”. Oltre ai nove appartamenti, il relais propone una spa dotata di sauna e bagno turco. Completa l’offerta un ottimo ristorante, dedicato agli ospiti e aperto ad esterni su prenotazione, anche per cerimonie ed eventi. “Il nostro obiettivo - afferma - è offrire sempre, in agriturismo come nella spa e nel ristorante, un’esperienza unica. Per i menù puntiamo prevalentemente sui prodotti autoctoni e stagionali. Ad esempio, in questo periodo, proponiamo il cinghiale in salmì con polenta, lo stinco di maiale o le tagliatelle ai porcini profumate alla nepetella. Sempre per garantire il massimo livello dei servizi, ci rivolgiamo a professionisti per il noleggio di biciclette ed e-bike, e a guide per i percorsi trekking; il maneggio di Borgo Rivola è a disposizione per gli appassionati d’equitazione”. Progetti futuri? “Stiamo camminando a passo spedito - conclude l’imprenditore - per crescere. Abbiamo tanti progetti, tra questi intendiamo concentrarci sulle rinnovabili, per diventare energicamente indipendenti”.
RELAIS MEVIGO

Via del Monte 35 Casola Valsenio (RA) Cell: 3756480519 Email: mevigo.relais@gmail.com Web: https://relaismevigo.it/
AKRATOS ROSSO, MATERA PRIMITIVO DOC DI MASSERIA BATTIFARANO
La storia in una bottiglia
La Masseria Battifarano appartiene alla famiglia da più di cinque secoli, durante i quali si è sempre coltivata la terra. Prima per l’autosussistenza, poi come azienda dagli inizi del secolo scorso, grazie alla lungimiranza di Don Vincenzo, bisnonno dell’attuale proprietario, Francesco, che capì che con la modernizzazione dell’agricoltura bisognava organizzarsi in impresa. E così, nell’antica tenuta iniziò la convivenza affascinante e surreale tra la casa padronale, e quelle coloniche e la rimessa, tra la tecnologia e le ceste di vimini. Un mix di storia, di vissuto e di impresa che ancora oggi rende l’azienda Battifarano unica nel suo genere: visitarla è un viaggio nello spazio e nel tempo, tra i vigneti e i frutteti, la masseria secolare, i manoscritti del Cinquecento e documenti storici di ogni tipo. Perché la famiglia Battifarano, da sempre, oltre all’agricoltura, ha messo al centro dei propri valori l’istruzione e la condivisione della conoscenza. E così nulla si è perso dei cinquecento anni passati. Anche per questo la Masseria è diventata un agriturismo che dispone di quattro appartamenti. E molti sono ancora i progetti di Francesco per recuperare altri edifici storici presenti in azienda. Le tre tenute, Cerrolongo, Terre di Torre Bollita e Santa Lania, con un’estensione totale di circa 100 ettari, di cui circa 35 destinati ai vigneti e i restanti a oliveti e frutteti, si trovano sulla costa ionica della Basilicata, la terra conosciuta nell’antica Grecia come “Enotria”, al confine con la Puglia da una parte e la Calabria dall’altra, in una delle zone più intatte e preservate dell’Italia. La produzione di vino è piccola, 100.000 bottiglie, destinate per il 30% all’export e per il rimanente al canale Ho.re. ca, ma molto curata, esclusivamente con uve aziendali, lavorate con il metodo della lotta integrata. Francesco, infatti, crede fortemente nei principi dell’agricoltura sostenibile e da tempo sono state introdotte in azienda tecniche a basso impatto ambientale. Due gli impianti fotovoltaici, che hanno portato all’autosufficienza energetica; irrigazione a micro portata e riduzione della plastica. Infine, un recente progetto finanziato dall’UE e dalla Regione Basilicata, con capofila Università della Basilicata, con l’installazione di una centralina agrometeorologica che misura anche, attraverso una sensoristica avanzata, l’emissione e la fissazione di CO2. La produzione esprime un interessante mix tra vitigni locali quali Primitivo e Greco e vitigni internazionali quali Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon. Si distingue, in particolare, l’Akratos Rosso, Matera Primitivo Doc, da uve Primitivo raccolte manualmente ad un’altitudine di 70 metri. Affinato in acciaio per tre mesi, quindi in botti di rovere per dodici e sei in bottiglia. Colore rosso rubino brillante, al naso è intenso e persistente con sensazione di frutti rossi e spezie; al gusto è ampio, caldo, strutturato e morbido. Un vino da simposio, quasi cerimoniale, àkratos oinos, come lo chiamavano gli antichi greci e gli enotri, vissuti in questa fascia di terra.

RISTORANTE ANTICA CREDENZA A MATERA
Capitale del sapore
AMatera il marchio Antica Credenza è un’istituzione: punto di riferimento per clientela locale e turisti. Una paninoteca, nata nel 2016, seguita l’anno dopo da un bistrot, che è anche cocktail bar, poi un ristorante, La Locanda, aperto nel 2019. Un’offerta completa, dal caffè al panino farcito con gli ingredienti preferiti (da restare di stucco per qualità e ricercatezza), dalle insalate ai taglieri, fino a un pasto completo. Tutto realizzato con l’eccellenza dei prodotti lucani, grazie alla professionalità e alla ricercatezza quasi maniacale del titolare, Pasquale Santospirito, che vanta un’esperienza decennale nella conoscenza e nella commercializzazione dei prodotti tipici del territorio. Da anni, infatti, seleziona i migliori produttori del luogo offrendo ai clienti un’ampia gamma di prelibatezze: formaggi, salumi, olio extra vergine d’oliva, farine, tutti i tipi di legumi tipici, come i saporiti peperoni cruschi, verdure fresche e sott’olio, frutta fresca, golose confetture e marmellate. Il ristorante La Locanda, 70 posti a sedere tra interno e esterno, con la sua caratteristica grotta, è il fiore all’occhiello del gruppo. La cucina si basa sulla cultura gastronomica locale e sulle sue ricette tipiche, rivoluzionando però la tradizione per creare piatti nuovi dai sapori antichi. Tra gli antipasti, il suntuoso Tagliere di salumi e formaggi, la Burrata con salsa di rapa rossa e grissini di alici, le Polpette al sugo o la frisella con la peperonata; tra i primi piatti, Spaghettoni con pomodoro datterino, stracciatella e alici e Fusilloni con fave, bacon di suino nero e friggitelli; tra i secondi, la Bistecca del “caveoso”, servita su una pietra incandescente dove continua la sua cottura e condita con sale al limone, semi di girasole, semi di lino o confettura di cipolla; la Pancia di maiale con crema di patate al pomodoro e fagiolini croccanti, o il Polpo ai ferri su crema di patate e porri, maionese all’acqua di polpo e corallo. E per finire i dolci, come il Millefoglie con ricotta dolce e gelato al fondente, tra cialde di cannolo all’Aglianico o la Torta di carote con crema pasticcera, frutti di bosco, crumble al cacao e gelato alla nocciola. Naturalmente non può mancare la scelta di un buon vino: tra gli scaffali della fornitissima cantina sono privilegiati, come per i prodotti, quelli del territorio, accanto ad una piccola, ma accurata selezione delle migliori cantine del panorama enologico nazionale. Antica Credenza, Via Casalnuovo 39, Matera

FUSILLONI CON FONDUTA DI CACIOCAVALLO

Con l’Akratos rosso di Masseria Battifarano Pasquale Santospirito consiglia Fusilloni con fonduta di caciocavallo podolico e peperone crusco di Senise