È forse nella Lettera ai bambini, scritta un anno prima della morte, che Gianni Rodari ha racchiuso la sua poetica educativa solidale. È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi.
Impariamo tutti a immaginare, a essere visionari. Ogni particolare dell’universo può offrirci una visione profonda del tutto, se coltiviamo l’innocenza e la creatività dentro l’esperienza quotidiana. Impariamo, in compagnia del poeta visionario William Blake, a vedere il Mondo in un granello di sabbia, / e un Paradiso in un fiore selvatico, / racchiudere l’Infinito nella palma della tua mano, / e l’Eternità in un’ora.
103