Mediaterraneo News 1-15 novembre 2022

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1-15 novembre 2022 Cose Cose dell’altro dell’altro mondo mondo Anno 12 - N. 101 1-15 novembre 2022 Distribuzione gratuita MEDI@TERRANEO news - Periodico del Master di Giornalismo di Bari Ordine Giornalisti di Puglia - Università degli Studi ‘Aldo Moro’ di Bari Editore: Apfg - Bari Direttore Responsabile: Lino Patruno Registrazione Tribunale di Bari numero 20/07 del 12/04/2007 Redazione: Palazzo Chiaia-Napolitano via Crisanzio, 42 - Bari email: master@apfg.it Premio Giornalisti del Mediterraneo 2016 1 Ventrella alle pagg. 6 e 7 Ventrella alle pagg. 6 e 7 Abitazioni a Bari affitti “proibiti” Palma alle pagg. 2 e 3 Luise alle pagg. 12 e 13 La Puglia, oggetto di tutti i desideri Manzari alle pagg. 8 e 9 Notte Halloween borghi da paura

Cercasi casa disperatamente Bari, crisi affitti

UNIVERSITARI IN CRISI

Gli studenti sono i più danneggiati: quest’anno la ricerca è stata più lunga del solito, con i prezzi saliti alle stelle

“Trovare casa a Bari è stata un’odissea. I prezzi sono aumentati e l’offerta è poca”. “Sono un uomo, praticamente le camere vengono date solo alle studentesse”. “I contratti di lavoro per noi giovani sono ridicoli, ma per affittare un monolocale di 30 metri quadri chiedono come garanzia un indeterminato”. A parlare sono i giovani, baresi e fuorisede, che ogni mattina bazzicano le vie del centro, chi in pausa dalle lezioni universitarie e chi sulla via del lavoro. Le loro proteste sono chiare: a Bari c’è una crisi abitativa che coinvolge sia gli affitti che le vendite, e per ragioni diverse.

Secondo il ragioniere e agente immobiliare Giuseppe Loconte, a Bari gli edifici residenziali sono notevolmente aumentati sotto la spinta dei bonus edilizi, che hanno portato allo sviluppo di quartieri residenziali con conseguente svuotamento del centro.

Lo confermano anche i dati: nel 2021 le transizioni immobiliari sono aumentate del 40% rispetto all’anno precedente. Un numero che, come nel resto dei capoluoghi d’Italia, resta inferiore alla media nazionale, visto che i cittadini preferiscono spostarsi in provincia (dati i prezzi più abbordabili).

In ogni caso, gli incentivi post pandemia, quelli offerti dal Piano casa, hanno permesso alle famiglie di mettersi in cerca di case più grandi e di migliore qualità. Immobili praticamente rari nel centro di Bari, in particolare nella città vecchia, Murat e Li-

bertà, dove molti condomini non sono nemmeno provvisti di cisterne o autoclave e l’acqua manca nelle ore di punta (se a provvedere non sono i proprietari, con costi dei lavori non da poco).

Da qui, la corsa al mattone: lo scorso anno la domanda di compravendita è aumenta dello 0,9% rispetto al 2020, e a fine 2022 ci si aspetta un dato ancora maggiore.

L’inflazione dei prezzi, chiaramente, riguarda anche gli affitti. Quest’anno, un trilocale a Bari è costato in media 49 euro in più al mese, registrando il secondo dato peggiore al Sud (il primato spetta a Cagliari, con l’aumento di 53 euro).

La stangata, però, è arrivata anche per gli studenti o i lavoratori in cerca di una stanza. Secondo una ricerca di Immobiliare.it, quest’anno i prezzi delle singole sono aumentati dell’11% rispetto al 2021. Il canone medio a Bari è di 275 euro per una stanza, mentre è cresciuta la domanda del 78% a fronte della diminuzione di un quarto dell’offerta.

Già a settembre l’associazione studentesca Link Bari aveva denunciato la cosa e chiesto l’intervento del Comune, ma a poco è servito l’appello. Tanto che, a due mesi di distanza, gli studenti sono tornati a protestare in corteo, davanti al Comune e alla sede della Regione. Con gli studenti universitari c’erano anche i liceali del Flacco, Socrate, De Nittis, Pascali e Salvemini, che hanno protestato contro l’alto costo dei trasporti dei

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Gli incentivi post-Covid, i b&b per le vacanze, l’aumento spropositato dei prezzi: una corsa al mattone che coinvolge sia gli studenti che le famiglie
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La

città di Bari cambia

Il cemento cola

Gli abitanti via

In circa dieci anni, da quando cioè il Piano casa è entrata in vigore, la città di Bari è stata ridisegnata comletamente. Quartieri residenziali nascono ovunque, soprattutto in risposta alla mancanza di immobili nelle zone più centrali. Il Covid, grazie ai bonus, ha solamente accelerato un processo iniziato già anni fa.

In un decennio, in tutta la città sono stati innalzati più di un milione e 666 mila metri quadri, corrispondenti più o meno a un totale di appartamenti in grado di ospitare tra le 15mila e il 17mila persone. Praticamente un Comune come Adelfia o Valenzano. In quanto a costruzioni primeggia il Municipio 2 (Picone, Poggiofranco, Carrassi, San Pasquale, Mungivacca), con San Pasquale davanti a tutti. Segue il Municipio 1 (Murat, San Nicola, Libertà, Japigia). Eppure, le zone interessate dalla crescita sono anche quelle con gli abitanti in diminuzione.

fuori sede e i problemi dell’edilizia scolastica. Lo dimostra il recente crollo di un pezzo di solaio al Fraccacreta, all’interno di una stanza della residenza universitaria. La crescita vertiginosa della richiesta è da contestualizzare al rientro in presenza dopo il Covid, sia per quanto riguarda il lavoro che l’università. La demonizzazione della dad, infatti, sta trascinando con sé una serie di problematiche che toccano non solo la crisi abitativa, ma anche il mancato adeguamento delle aule ad accogliere gli iscritti. Chiaramente, ciò si riversa anche sulle prestazioni delle agenzie per il diritto allo studio, in Puglia l’Adisu. Tra gli aumenti più significativi dell’agenzia, ci sono i 750 euro obbligatori per il servizio mensa destinato agli studenti delle residenze, cifra che, tra l’altro, copriva inizialmente un solo pasto al giorno, ma dopo le proteste degli studenti ne garantirà due. L’aumento, raccontano all’Adisu, era statao obbligato da un decreto ministeriale del 2021.

Se gli alloggi, in generale, diminuiscono, è colpa anche di un altro fenomeno: quello dei B&B. Lo conferma anche l’agente immobiliare Loconte: il loro numero cresce a dismisura soprattutto nel centro storico (ma non solo), e questo perché sono molto più redditizi di un normale affitto, soprattutto a fronte dell’aumento dei flussi turistici che non si ferma neanche in inverno. È difficile quantificare quanti b&b o Airbnb (che per-

mette la gestione di case ai privati tramite la piattaforma digitale) sono nati a Bari negli ultimi anni. Nel 2022 sono nati circa 30 nuovi bed and breakfast in città, lo scorso anno ben 45. Su Airbnb sono spuntate oltre 1.600 offerte, concentrate soprattutto fra Murat, Madonella e Bari Vecchia. E questi sono solo i numeri ufficiali, registrati dal Comune. Su Booking, la piattaforma leader delle vacanze fai-da-te, il numero dei b&b disponibili in città è cresciuto da 198 a 312 in un anno. Non solo strutture convenzionali, ma anche affitta camere nei condomini.

C’è quindi un divario significante tra le strutture autorizzate e quelle non in regola. Già a inizio anno la polizia locale ha effettuato un controllo a campione su 30 b&b nella città vecchia, riscontrando tre irregolarità. È nel centro antico che la situazione è più critica che altrove: di fatto, non ci sono più case in affitto per lunghi periodi o vendite. Gli appartamenti vengono trasformati e riadattati, le palazzine storiche sono diventati contenitori di dimore di lusso.

Sui prezzi, Loconte tranquillizza: “Non credo che Bari arriverà mai ai prezzi che si sentivano a Milano qualche anno fa”. E aggiunge: “Se il prezzo cresce, vuol dire che il mercato sta bene. Dovremmo preoccuparci se scende”. Il mercato immobiliare se la sta passando sicuramente bene, le tasche dei cittadini un po’ meno.

Ilproblema

B&B IN PIENO CENTRO

Uno scorcio di una palazzina storica nel quartiere murattiano, dove molti appartamenti vengono affittati ai turisti

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Bari, ora in città una calamita per gli investimenti

Presentato nei giorni scorsi dal Comune, “Invest Bari - One stop shop” è il nuovo hub che aiuta le imprese che scelgono il capoluogo pugliese

Un momento della presentazione dell’iniziativa negli spazi di Porta Futuro (Foto di Francesca Sorrentino)

“Invest Bari - One Stop Shop”: si chiama così il nuovo attrattore di talenti presentato nei giorni scorsi dal Comune di Bari nella nuova sede di “Porta Futuro”, negli spazi della ex Manifattura Tabacchi. Dopo che decine di aziende, soprattutto tecnologiche, hanno deciso negli ultimi mesi di investire nel capoluogo pugliese, inaugurando le proprie sedi, questo progetto si pone come obiettivo quello di spianare la strada a tutte le imprese che vorranno “affacciarsi” sul territorio della città metropolitana. Bari, infatti, è diventata una città particolarmente attrattiva anche da questo punto di vista, con i nuovi ingressi che si riverberano positivamente anche sull’occupazione, portando migliaia di posti di lavoro. E “Invest in Bari”, oltre a facilitare i processi di attrazione degli investimenti, ha anche lo scopo di garantire un supporto alle imprese esistenti che devono affrontare le transizioni in atto.

In altri termini, attraverso lo sportello “One stop shop”, le imprese interessate a investire nell’area metropolitana di Bari potranno trovare un interlocutore unico per avviare le pratiche amministrative (anche grazie alla collaborazione con la Zes Adriatica e i Comuni dell’area metropolitana) le richieste di contributo finanziario, anche grazie alla collaborazione con Puglia Sviluppo e Regione Puglia, e sviluppare collaborazioni di ricerca e innovazione grazie alla

rete dei centri di ricerca e delle università a sostegno del progetto. Il servizio, inoltre, non è rivolto solo alle medie e grandi realtà, ma anche alle start up innovative.

Alla presentazione del progetto sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni, come il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il presidente dell’Ente nazionale Microcredito, Mario Baccini, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, e il vicesindaco e assessore alla Trasformazione digitale e ai servizi civici, con delega, tra le altre, alle Politiche educative del lavoro, Eugenio Di Sciascio. Tutti hanno confermato l’impegno assunto delle istituzioni già diversi anni fa e che adesso sta producendo i suoi frutti, rendendo il capoluogo pugliese una città attrattiva e facendo fioccare gli investimenti delle aziende sul territorio.

Ma alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa sono intervenuti anche alcuni relatori che hanno spiegato ulteriori dettagli sul servizio offerto, tra cui Mina Bonante, responsabile Porta Futuro, Nicola Patrizi, coordinatore del progetto, Alberto Sportoletti, esperto di processi di reindustrializzazione e attrazione degli investimenti, e Grazia D’Alonzo, presidente Puglia Sviluppo.

«Il boom di investimenti è stato determinato da una serie di fattori che si sono allineati negli ultimi due-tre anni - afferma il vicesindaco Eugenio Di Sciascio - perché a Bari, ma non solo, vi è un vero e proprio

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ecosistema che funziona, a cominciare dall’Università e dal Politecnico, ma anche Puglia Sviluppo. Inoltre, c’è una particolare attenzione dell’amministrazione comunale agli investimenti, con la disponibilità a seguire le aziende che intendono insediarsi sul territorio».

Un ruolo chiave per la promozione di un hub che aiuta le nuove aziende ma anche quelle esistenti è stato giocato proprio dal vicesindaco Di Sciascio: «Avevo iniziato a fare attrazione di investimenti già quando ero rettore, così quando ho cambiato ruolo ho pensato che questo tipo di attività andasse in qualche modo effettuata. E così è stato costruito un percorso che ha portato a strutturare questa attività di attrazione», spiega l’assessore. Quando una nuova realtà si affaccia sul territorio, ci sono tante difficoltà, quindi è importante «avere un luogo che ti segue nei vari processi - aggiunge - E ci sono già le prime realtà, anche internazionali, che hanno iniziato a chiedere i contatti». Ma come funzionerà “Invest Bari - One stop shop”, anche da un punto di vista più strettamente logistico? «L’hub è un sito di contatti - illustra ancora il vicesindaco Di Sciascio - al quale un’azienda interessata a investire sul territorio o una già esistente spiega le proprie necessità. A quel punto il personale assiste l’impresa, mettendola in contatto con le realtà del territorio, che possono essere, per esempio, l’università o i ri-

cercatori per un progetto di ricerca oppure l’Asi (Area di sviluppo industriale) per cercare un luogo nella zona industriale». Insomma, nella realtà dei fatti il nuovo attrattore di investimenti dell’area metropolitana barese ha come principale obiettivo quello di facilitare il più possibile il percorso delle aziende che hanno puntato sul capoluogo pugliese, non solo di quelle nuove che intendono stabilirsi, ma anche di quelle già esistenti. Il tutto in una città che attira sempre più realtà e colossi internazionali.

LA CONFERENZA

Al tavolo, tra gli altri, il sindaco di Bari, Decaro, e il vicesindaco Di Sciascio (Foto di Francesca Sorrentino)

Deloitte si insedia, ecco anche Cromwell I primi passi

Dopo che molte aziende hanno optato per il capoluogo pugliese, per alcune di esse è tempo di scegliere il luogo in cui sorgerà la nuova sede. È così, per esempio, per Deloitte, il colosso britannico nel settore della consulenza alle imprese, che ha scelto di stabilirsi in via de Blasio, nella zona industriale di Bari. In Puglia l’azienda, che si è inserita all’interno del processo di trasformazione digitale del Paese e del Sud in particolare, conta oltre 200 dipendenti ed è pronta ad altri mille inserimenti a partire da giugno del prossimo anno. Ma c’è anche un’altra realtà che sta per inserirsi nel tessuto imprenditoriale della zona industriale barese. È il colosso australiano Cromwell, che sorgerà negli spazi dell’ex mattatoio Ilca, con un polo dedicato alla logistica automatizzata e dotato delle tecnologie più all’avanguardia nel settore. L’insediamento avverrà dopo le operazioni di bonifica, dato che il sito è stato a lungo abbandonato. (E.S.)

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L’iniziativa

“L’ho visto!” per gli ufo la Puglia a testa in su

e fenomeni aerei

Alcuni esempi contenuti nel libro “Ufo in Puglia, cronistoria degli avvistamenti dal 217 a.C al 2019”, di A.Cassano

Quando si parla di ufo c'è chi crede ai dischi volanti guidati da alieni alla E.T, chi non ne dà troppo peso e chi ipotizza le più svariate teorie.

Una cosa è certa, anche l’Italia e la Puglia non sono estranee a questo fenomeno. Nel 2021, secondo i dati del CUN (Centro Ufologico Nazionale), le segnalazioni su presunti ufo sono state 276.

La regione con più segnalazioni è stata il Veneto con 26. La Puglia ne conta 10. La disciplina che si occupa di questi fenomeni è l’ufologia. Ma in cosa consiste? È lo studio e la discussione dei problemi e delle testimonianze che riguardano il rilevamento e l’identificazione degli ufo.

Abbiamo spesso sentito questa parola ma bisogna spiegare il suo significato. Per UFO (Unidentified Flying Object) si intende “oggetti volanti non identificati”. Ad oggi ha preso piede anche la sigla UAP (Unidentified Aerial Phenomena), adottata da Nasa e Pentagono, che sta invece per “fenomeni aerei non identificati”.

Ma UFO e UAP non sono per forza alieni e dischi volanti, come spiega Arcangelo “Lello” Cassano, Coordinatore Regionale per la Puglia del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) e State Section Director per l’Italia meridionale del MUFON (Mutual Ufo Network) una delle principali organizzazioni ufologiche con sede negli Stati Uniti.

A riguardo, Lello (guai a chiamarlo Arcan-

gelo) ha anche scritto un libro, “Ufo in Puglia, cronistoria degli avvistamenti dal 217 a.C al 2019” (Upiar), dove ha raccolto e catalogato in 317 pagine ben 1907 casi.

Quanto è presente il fenomeno degli Ufo in Puglia? È aumentato o diminuito? Quali sono le cause?

“La nostra regione è avvezza a questo fenomeno ma non siamo quella con più casi. Al momento c’è un trend diverso rispetto agli anni passati, ci sono stati pochi avvistamenti. La maggior parte in passato riguardavano oggetti strutturati, ad esempio di forma romboidale o sferica, oggi sono principalmente luci o scie nel cielo. Le cause sono molteplici, fa molto il background culturale della persona e la tecnologia. Con l’avvento di smartphone e macchine fotografiche sempre più moderne, chiunque veda una luce nel cielo non si sofferma a chiedersi razionalmente cos’è, ma pensa subito “ho visto un ufo!”. In realtà poi si tratta di ombre, figure non messe a fuoco, macchie sull’obiettivo, volatili, riflessi di luce, ma concretamente non c’è nulla. Negli anni 90 mi recai a Trepuzzi nel Salento per intervistare una ragazza che sosteneva di aver visto un’astronave. Quando le chiesi di ritrarmela, ne disegnò una tale e quale a quella della serie tv “Ufo 1999”. Era naturalmente un falso”.

Quali sono le zone della Puglia con più avvistamenti e testimonianze? Ci sono stati

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Oggetti volanti
non identificati vengono segnalati in tutta Italia e nella nostra regione. Il Cisu cerca di dare risposte tramite la scienza
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mai picchi? Qual è stato il caso che l’ha più colpita?

“Sicuramente Foggia, Bari e Lecce, sia zone urbane che extraurbane. Numericamente parlando, il Tavoliere presenta più casi del Salento. In Puglia e in Italia ci sono stati tre picchi: nel 1954, 1978 e 1995. Particolare è quello del 95, in cui la maggior parte delle testimonianze riguardava umanoidi volanti. Uno dei casi che mi ha più colpito riguarda proprio questa fattispecie: un contadino di Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, ebbe a che fare con una “sagoma” di colore argentato e blu con varie luci intermittenti che poco dopo l’avvistamento si librò in cielo, non sono riuscito a spiegarlo nè smentirlo. Nel 2010 è stato registrato un altro picco ma fu causato dal massiccio uso di lanterne cinesi che venivano lanciate durante feste ed eventi, soprattutto di sera”. Come avviene un’inchiesta ufologica?

“Come prima cosa si ascolta il testimone e poi analizziamo i dati. Ritornando sulla questione del background culturale, tutti sappiamo e abbiamo idealizzato come sia un ufo o un extraterrestre. L’intervista è una questione sempre molto complessa perché tu che sei testimone racconti a me, uno sconosciuto, qualcosa che non hai capito, che hai visto e che secondo te è assurdo. Sai che sono un ufologo e vuoi essere convincente, da un lato per non sembrare pazzo, dall’altro perché secondo te, essendo ufologo, io ti crederei a priori. Dopo le indagini se ritengo che il testimone abbia visto Venere o un satellite, spesso cade dalle nuvole. Io non voglio screditare ma vado con i piedi di piombo, non ci perdo nulla a dire “è vero” se ho la prova che lo dimostra, ma non mi spingo al di là delle mie informazioni, sarebbe mistificazione e non più inchiesta. Da questo punto di vista abbiamo molte difficoltà soprattutto quando ci interfacciamo con il mondo accademico per chiedere consulto. Se ti rivolgi di persona e per amicizia, ottieni delle risposte, altrimenti ti ridono dietro. Tra di noi ci sono parecchie persone che lavorano nell’ università ma collaborano con noi tramite pseudonimi perché hanno paura del danno di immagine che potrebbe scaturirne”.

Spesso quando si parla di ufo c’è sempre una sorta di sfiducia di fondo, su questo tema qual è il rapporto degli italiani con l’ufologia?

“Gli ufo sono un argomento che viene trattato ma superficialmente, la causa principale sono proprie quelle organizzazioni che fanno del folklore e che danno per scontata l’equazione ufo=E.T. Noi del Cisu quando ci approcciamo a un caso cerchiamo di sviscerarlo tutto, di raccogliere quanti più dati possibili, perché la maggior parte dei casi ne presenta pochi. Anche con molti dati, noi ci fermiamo se non riusciamo a dare una spiegazione valida e scientifica. Altre associazioni vanno oltre, dicono che noi siamo gli

scettici, i raccoglitori, non si occupano di ufo, ma di alieni, per loro qualsiasi lucetta potrebbe essere un’astronave. Parlano di cosa mangiano e pensano gli extraterrestri anche se non ne hanno mai visto uno.

Ho rischiato più volte di essere denunciato perché smentivo un caso con metodo scientifico”.

Pensa che questa mancanza di serietà nei confronti dell’ufologia sia anche dovuta a programmi televisivi italiani e statunitensi che invece di sensibilizzare ne danno una falsa narrazione?

“Assolutamente, si. Sono deleteri. Ti fanno partire vedendo il caso e poi per come vengono montati non ti danno mai una risposta, dicono tutto e niente e incanalano il pensiero solo verso il tipico E.T, cosa che non è vera. Quasi il 90% degli avvistamenti mondiali avviene negli Stati Uniti, questa coincidenza non è da sottovalutare, lì gli ufo sono un business.

Per lei esistono forme di vita più intelligenti?

“La mia opinione conta poco, ci sono scienziati che hanno scientificamente provato che ci sono miliardi di mondi come la terra in cui con molta probabilità è nata la vita, bisogna vedere come si è sviluppata, se questo mondo è millenni avanti o indietro il nostro, se la vita è come la conosciamo noi o in maniere forme diverse”.

Ilfenomeno

IL CASO

Disegno raffigurante l’avvistamento della “sagoma” di Rocchetta Sant’Antonio, Foggia, avvenuto nel 1995

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Dove quest’anno? In Puglia, in Puglia Il nuovo miraggio

Regione al centro del turismo internazionale, accoglie sempre di più viaggiatori da tutto il mondo grazie alle bellezze che offre in tutte le stagioni

IN FOTO

La bellissima e affascinante Alberobello, Ba, caratteristica per via degli storici trulli e meta di tantissimi turisti

“Wow! this place si really amazing”, chi non ha mai sentito questa frase senza sentirsi orgogliosi? È questa una delle principali cose dette dagli occhi e dall’anima dei turisti stranieri. Ebbene sì, la Puglia è sulla bocca di tutti e negli occhi di tanti turisti accorsi per vedere la bellezza di questa regione. Impossibile infatti non scambiare due chiacchiere con viaggiatori provenienti da tutte le parti del mondo, in spiaggia, nei vicoli bellissimi delle nostre città, nelle cattedrali o nei musei.

Una delle sensazioni più belle è sentire che il territorio dove vivi e dove sei nato, venga apprezzato tantissimo da persone che vivono dove sogni di andare. Sono stati tantissimo quest’anno i turisti in Puglia. Oltre 2 milioni gli arrivi durante l’estate, 10 milioni e duecentomila pernottamenti. Secondo i dati di Puglia Promozione, dal 2019, periodo pre pandemico, al 2022, il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi ha evidenziato +13% per gli arrivi rispetto all’estate precedente al lockdown del 2019, a fronte di una

Il turismo pugliese è stato stimolato anche dalla quantita di vip, attori hollywoodiani, calciatori e sportivi internazionali, che sono venuti nella nostra regione anche per sposarsi. Una su tutti, è la coppia composta dal cantante Justin Timberlake e l’attrice Jessica Biel.Quest’anno hanno festeggiato l’anniversario di 10 anni. Era il 19 ottobre del 2012 quando la coppia si è sposata in Puglia, a Savelletri (Brindisi). I super vip amano il Sud, in particolare la Puglia, la Sicilia e la Calabria, sia per i loro paesaggi mozzafiato che per le location da “urlo”. A riprova di ciò, ci sono stati altri matrimoni che si è si tenuti proprio in Puglia, come quello da 25 milioni di dollari di Renee Sutton, figlia del ricchissimo Jeff Sutton, o quello da 10 milioni di euro della figlia del magnate indiano dell’acciaio Pramod Agarwal, nel 2014. Anche una delle famiglie più conosciute nel mondo dello sport e della musica, come David Beckam e Vicoria, insiemee ai figli, hanno scelto per due anni consecutivi, di soggiornare in un relais pugliese. Hanno trascorso un periodo di relax tra passeggiate in bicicletta, sedute di abbronzatura e giri alla scoperta della zona pubblicando sui social fotografie e video che avrà sicuramente inflenziato migliaia di followers da tutto il mondo. La location è amatissima dalle star internazionali. Proprio qui Madonna ha festeggiato il suo compleanno di 59 anni nel 2017 a base di cibo pugliese e musica tradizionale come la pizzica.

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Matrimoni e compleanni, da David Beckham a Madonna Vip in Puglia

Meraviglie pugliesi

Le più belle città della nostra terra

Bari è il capoluogo di Regione, tra le città più visitate dai turisti. Da semplice crocevia, è divenuta meta centrale di numerosi turisti, per via delle sue attrattive monumentali e culturali. Oltre al bellissimo lungomare, a Bari c’è da visitare il l Museo di Santa Scolastica, il Castello Svevo, il Borgo Antico, la Basilica di S.Nicola e la Cattedrale di s. Sabino.

Polignano a mare con la sua scenografica scogliera, è tra le più fotografate della Puglia. Questa città marittima è un vero gioiello, il borgo medievale caratterizzato da casette bianche in calce è abbarbicato sulla sua alta costa affacciata sul mare. Per chi sceglie la Puglia, la visita obblicatoria è ad Alberobello, tipica città formata da casa a forma di trulli, coni fatti in pietra. Anche Ostuni, ubicata nella provincia di Brindisi, è protesa verso la Piana degli Ulivi Secolari è detta la città “bianca”.

crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. Questi risultati sono stati ossigeno puro per le aziende pugliesi, per l’economia, su tutto l’indotto del turismo e anche sull’immagine di una regione che continua ad attrarre turisti ma anche investimenti, corsi di studio, e grandi realtà internazionali di tanti settori. Come ricorda il presidente della regione, Michele Emiliano, un punto di forza di questi dati è sicuramente legato all’accoglienza dei pugliesi: “Una cosa mi dicono sempre, al di là del fatto che si mangia bene, che il mare è il più pulito d’Italia, che ogni volta che c’è un problema tutti si fanno in quattro per risolverlo: la cosa più importante è che tutti qui si sentono a casa. Quando i pugliesi vedono qualcuno arrivare, scendere dagli aerei, arrivare in autobus, in treno, hanno la coscienza dell’importanza che questo grande viaggio ha, non solo per l’economia, ma per la pace, la solidarietà, la conoscenza fra i popoli. Insomma, siamo un punto di riferimento di una Italia in questo momento molto complicata e, forse, anche un po’ smarrita. Ma la Puglia sa dov’è e dove vuole andare”. Una Puglia che, grazie al suo valore e alle bellezze, è arrivata a colpire anche l’Inghilterra. Giorni fa infatti, The indipendent, il conosciutissimo quotidiano britannico online, ha annunciato che nel programma Travel Smart, una nuovissima serie di video del team di viaggio, ci sarà la Puglia. Il format ha

l’obiettivo di fornire agli spettatori tutte le informazioni e l'ispirazione di cui hanno bisogno per pianificare il loro prossimo viaggio. Lo speciale sarà proprio chiamato «perché la Puglia dovrebbe essere la tua prossima destinazione di viaggio». Dieci minuti di speciale video con i tre conduttori del format, Helen Coffey, Simon Calder and Lucy Thackray, che mostreranno le destinazioni più belle. Dal mare cristallino di Polignano alle distese di trulli della Valle d'Itria, insieme ad alcuni consigli di viaggio validi per tutto il mondo, e i migliori consigli per risparmiare denaro e ottenere il migliore offerte quando si prenota una vacanza. Nel primo episodio, Simon esamina le complicate regole del bagaglio a mano e come aggirarle e spiega perché ora è un ottimo momento per prenotare un pacchetto vacanza. Helen spiega perché si è impegnata a viaggiare senza voli negli ultimi tre anni e consiglia Anversa come destinazione culturale per una vacanza in città facilmente accessibile in treno, mentre Lucy spiega perché la Puglia è una favolosa regione italiana alla moda per la cucina gustosa e una ricchezza di spiagge per soggiorni rilassanti. La nostra regione inserita in episodi che includeranno speciali di destinazione, come il Texas e le Barbados.

Latendenza

POLIGNANO A MARE

La bellissima scogliera di Polignano a mare al tramonto. Sulla destra la famosa terrazza dei tuffi della gara Red Bull

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Giancarla Manzari

“Io voglio fare l’imprenditore” La scuola l’insegna

Manni, docente canadese-salentino, è il primo in Italia ad aver vinto il Global Teachers Awards nel 2020; crea con gli alunni start-up innovative

Il premiato Davide Manni, docente di informatica e imprenditorialità all’istituto Galilei-Costa di Lecce.

Anche quest’anno, per la terza volta il prestigioso riconoscimento del mondo dell’istruzione, il Global Teachers Awards, è giunto in Puglia. A vincerlo Maria Raspatelli, docente di religione al Liceo Panetti di Bari. Ma già nel 2020 Daniele Manni, professore di informatica e imprenditorialità al “GalileiCosta-Scarambone” di Lecce, si era aggiudicato il premio, come primo italiano. Ex imprenditore, canadese di nascita, ma salentino da una vita, sta offrendo da anni la sua passione per l’insegnamento agli stu-

denti dell’istututo di cui è docente. E lo fa con metodi innovativi, provando a mettere l’allievo al centro della narrazione scolastica. Da oltre 15 anni spinge i suoi studenti a mettersi in gioco, a sporcarsi le mani piuttosto che a imparare soltanto dai libri.

Un modo di insegnare e di vivere che ha definito nel suo motto: “Learning (entrepreneurship) by doing (startups)”, “imparare (l’imprenditorilità) facendo (startup)”.

Interessi al centro

La scuola a portata di studente

Il professore Daniele Manni è tra i fondatori di un nuovo modello di insegnamento della durata di tre anni: la scuola studente-centrica. Il format, sperimentato nel suo istituto, il “Galilei-Costa” di Lecce, cerca di contrastare il pensiero della classe al centro privilegiando il percorso formativo di ogni allievo. Vengono introdotte due tecniche: la “scala DAIE” e “S-I-cresce”. Con la prima si cerca di applicare gli strumenti e i metodi per far crescere ogni singolo studente tramite una scala di stati, da demotivato ad attento, da interessato ad esperto. La seconda tecnica, invece, riguarda la scuola impegnata in tre diverse funzioni: atelier di stimoli, osservatorio di interessi e palestra di crescita innovativa. Durante gli anni si invitano in classe professionisti del settore, imprenditori, startupper e vari esperti. Si cerca, così, di fornire allo studente un’infinità di stimoli e scorgere suoi interessi, che saranno allenati come in palestra. (S.D.)

Manni destina il 40-50% delle sue ore di lezione a materie non convenzionali come l’innovazione, la creatività e il cambiamenti. Ed è proprio la curiosità il pilastro per smuovere gli interessi più intimi degli alunni e stimolare a farli fare di meglio con le loro capacità. Molti progetti dei suoi studenti, infatti, si sono anche trasformati in vere e proprie imprese sul mercato. A partire dalla startup sociale “MaBasta!”, contro il bullismo e il cyberbullismo, fino alla recente “ComeApro.it”, sviluppata durante il lockdown e dedicata principalmente alla riapertura consapevole di negozi, ristoranti e scuole.

Daniele Manni non è nuovo ai riconoscimenti. Il mese scorso, infatti, è stato premiato con il prestigioso Collegio Einaudi di Torino “per essere un’ispirazione nella docenza guidando gli studenti nell’innovazione e nella creazione di startup”.

Nel 2015 fu tra i 50 finalisti alla prima edizione del ‘Nobel’ per l’insegnamento ‘Global

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Il riconoscimento

Global Teachers Awards: la storia

Il “Global Teachers Awards” individua, tra le nomination arrivate da tutti i sei continenti e più di 110 Paesi, il docente dell’anno. Il premio viene assegnato all’insegnante più innovativo e creativo, che ha fornito un contributo importante alla professione. Sono 200mila le candidature arrivate in più di cinque anni sul sito dell’iniziativa promossa da AKS Awards, una realtà indiana con sede a quasi 30 chilometri dalla capitale Nuova Delhi. Il premio riconosce l’importanza degli educatori e i loro sforzi per un insegnamento meno tradizionale possibile. La competizione è aperta, dal 2018, a tutti i docenti, con almeno due anni di esperienza, segnalati alla giuria internazionale da cinque colleghi o dirigenti scolastici. Obiettivo è premiare i docenti che con il loro lavoro hanno contribuito a formare una società diversa in cui gli allievi possano sviluppare un pensiero critico.

Istruzione

Teacher Prize’, nel 2017 tra i finalisti all’ ‘Italian Teacher Prize’, nel 2018 tra i 12 finalisti agli ‘ECIE Awards’, nel 2019 tra i ‘Changeleader’ di ‘Ashoka Changemaker Schools’. Spronato dagli studenti, il docente ha creato anche WeDo Academy, associazione e centro di formazione per l’educazione all’imprenditorialità giovanile. Insomma, un professore e un metodo tutto nuovo, una mosca bianca nel mare magnum della scuola italiana, in buona parte ferma ancora alle classiche lezione frontali.

“MaBasta!”: la rivoluzione dal basso contro i bulli La giovane start-up

Contro bulli e bulle a scuola non servono supereroi. Da qualche anno esiste la start-up MaBasta, la più famosa a livello nazionale. Il movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti è nato dall’idea di ragazzi di 14-15 anni dell’istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce, con il supporto del docente Daniele Manni. L’associazione sta portando nelle scuole di tutta Italia il suo modello per contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo. La start-up ha riscontrato un grande successo negli anni, grazie anche alla collaborazione con enti pubblici e privati, da Actionaid all’Unicef, alla Regione Puglia e la Polizia postale. Co-fondatore e team leader è Mirko Cazzato, 20enne di Lecce selezionato da “Your Edu Action” come “miglior studente dell’anno 2021”. Con il modello MaBasta, di cui è stato ideatore, cerca di rendere gli studenti protagonisti alla prevenzione e alla lotta ad ogni forma di bullismo e discriminazione, anche in Rete. Basato su alcuni semplici azioni: l’elezione dei “MaBaProf” in ogni classe, la somministrazione dei “MaBaTest” anonimi agli studenti, l’elezione dei “bullizziotti”, la costruzione di una “bullibox”. Giorgio Armillis, invece, uno dei fondatori della start-up, ha ricevuto nel 2016 anche la carica di alfiere della Repubblica da parte di Sergio Mattarella per il suo senso di responsabilità civile. Nel 2017, inoltre, il collettivo di adolescenti è stato invitato da Carlo Conti in una serata del Festival di Sanremo in occasione della giornata nazionale contro il bullismo. Una realtà tutta made in Puglia che dai banchi di scuola sta arrivando a toccare il cielo. (S.D.)

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Halloween il terrore scorre fra due borghi

I borghi pugliesi di Noci e Putignano hanno fatto tremare e stupire centinaia di visitatori. Nelle notti del 30 e 31 ottobre, a partire dalle ore 18, entrambe le città hanno cambiato volto e si sono “vestite a festa” per celebrare la notte di Halloween.

Il centro storico di Noci si è trasformato nel villaggio di Hogwarts, la scuola di magia più amata e famosa del mondo, per accogliere la seconda edizione de “La notte di Harry Potter”. L’eterna saga fantasy, scritta da J. K. Rowling, con i suoi personaggi principali Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley, hanno animato le strade del borgo antico.

Passando per le vie del centro storico, è stato possibile partecipare a tantissimi giochi ideati dai volontari delle associazioni Smile e Vivere a Colori di Noci.

E non solo, attori, personaggi animati, musiche, balli e un allestimento scenico immersivo hanno incantato il pubblico.

posto e l’atmosfera che si crea. Ci vengo ogni anno e continuerò a farlo”, ha affermato un giovane studente.

L’entrata nel borgo è avvolta da una sorta di magia, perché per accedervi, bisogna passare attraverso una parete che simula un portale di accesso ad un’altra dimensione.

Poi, superato il portale, ecco che si apre un percorso suddiviso in tappe che ripercorre i momenti più salienti della saga, dall’attribuzione della “casata” dei maghi con il verdetto del “Cappello Parlante”, alle foto e ai dialoghi con i protagonisti del film. E ancora film, giochi interattivi e laboratori per i più piccoli hanno reso l’atmosfera magica. Alla fine del percorso, non poteva mancare lo spettacolo conclusivo con musica e recitazione che ha visto protagonisti i bambini.

L’ evento è stato patrocinato dal Comune di Noci e con la collaborazione della Confcommercio della città.

Gli stendardi di Hogwards. Harry Potter e i fan. I“mangiamorte” e lo spettacolo dei piccoli. Foto R.L

“Sono venuta per mio figlio qui, ma sono rimasta affascinata anche io da questo evento. Non me l’aspettavo”, ha riferito una mamma di un bambino di 7 anni.

Un evento unico nel suo genere che è riuscito a coinvolgere, nel tempo, grandi e piccini.

A percorrere le vie della città c’è anche chi viene ogni anno in città per fare foto, far divertire i bambini e vivere i percorsi multidisciplinari in prima persona. “Amo questo

A pochi chilometri da Noci, un altro borgo è diventato polo d’attrazione per turisti e curiosi: Putignano.

La regina del Carnevale per le sfilate e i carri conosciuti in tutto il mondo, non si è sottratta al fascino della “notte magica” e ha riproposto, questa volta, raddoppiandone le date, l’evento del “Borgo Stregato”.

Il centro storico così, si è abbellito di realistiche decorazioni di cartapesta a tema Halloween. Mani che sembrano animare palazzi, streghe, mostri inquietanti e dalle grandi di-

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Nelle sere tra il 30 -31 ottobre, i centri storici di Noci e Putignano si sono vestiti a festa per stupire cittadini e curiosi della “notte stregata”
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Installazioni di cartapesta per le vie del borgo. Una mano e un volto tetri. Foto: pagina Facebook del Borgo

mensioni hanno affascinato, e per alcuni aspetti, intimorito il pubblico.

Le vie del centro storico hanno preso vita contribuendo alla magia del borgo stregato. Un successo questa 8^ edizione dell’evento, che per accontentare le richieste del crescente afflusso di persone ha raddoppiato le date della manifestazione. Giocoleria, esposizioni artistiche e gastronomia. Streghe, vampiri, fantasmi, zombie, fattucchiere e cartomanti, hanno invaso i vicoli oscuri e le cantine fatiscenti della città, in un'ambientazione volutamente non proprio accogliente e tetra.

Per queste caratteristiche ed iniziative, il Borgo Stregato è un evento unico ed esclusivo in Puglia e alla portata di tutti da vivere con la complicità dell’atmosfera conviviale e curiosa messa in scena da artisti, figuranti, attori e operatori gastronomici.

Anche quest’anno, la manifestazione ha messo al centro i più piccoli e le loro esigenze. Ha creato spazi laboratoriali consoni per i bambini e li ha coinvolti in numerose attività ludico-didattiche come laboratori di disegno, proiezioni, spettacoli e musiche a tema halloween ma affrontate in maniera più soft. “ È un luogo tetro, terrificante e incredibilmente realistico. Lo adoro!” , ha detto una giovane mamma. Stupire e affascinare, è stato il binomio vincente dei borghi pugliesi.

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BORGO DI PUTIGNANO
L’evento

San Casciano dal fango emergono bronzi etruschi

Dalle acque bollenti toscane è riemersa nel suo splendore la storia di 2300 anni fa, protetta dal caldo fango. A San Casciano dei Bagni gli archeologi hanno trovato 24 statue di bronzo dell’epoca etrusca e romana del terzo secolo a.C. Adagiate nel fango, sul fondo di una grande vasca romana, sono emerse nel loro splendore varie sculture. Un giovane efebo quasi dormiente, Igea, la dea della salute, figlia o moglie di Aslepio, un serpente arrotolato sul braccio. Apollo, altre divinità, matrone, fanciulli, imperatori, monete. Un deposito votivo di sta-

Tecnologia

Nvidia presenta Gpu per il mercato cinese

L’azienda californiana ha presentato un nuovo chipset per Gpu (meglio conosciute come schede video) per il mercato cinese. Si chiama ‘A800’ ed è il fratello minore, e meno performante, del precedente ‘A100’ che ha conosciuto successo commerciale in tutto il mondo. Nvidia ha dovuto lanciare il nuovo prodotto a causa di alcuni contratti esclusivi firmati con il governo statunitense. Gli Usa, temendo che i potenti chipset potessero finire in mano russa, ha deciso di limitare la vendita dell’A100 al mercato occidentale. Questa nuova condizione non ha coinvolto solo Nvidia, ma anche le altre aziende tech come la concorrente Amd (che ora non potrà più esportare Gpu con il MI250), Tsmc e la cinese Biren che ha dovuto ridimensionare il proprio organico a causa del mancato arrivo dei nuovi processori grafici. Il governo di Pechino si è opposto all’embargo statunitense.(9 Novembre)

tue bronzee di raffinata fattura, cinque delle quali alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione. Una scoperta che riscriverà la storia e che vedrà impegnati oltre 60 esperti di tutto il mondo. “Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l’Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici – ha detto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano che ha voluto visitare il laboratorio toscano di archeologia - la stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana”.(8 novembre)

Mindterm USA

Repubblicani strappano la Camera a Biden Democratici rimangono in testa al Senato

I Repubblicani hanno riconquistato la Camera dei Rappresentanti e possono contare al momento su 218 deputati contro i 210 degli azzurri. I Democratici, invece, hanno mantenuto il vantaggio in Senato: 50 senatori contro i 49 repubblicani, in attesa del ballottaggio in Georgia del 6 dicembre. Ma anche in caso di vittoria dei Repubblicani, il voto decisivo della vicepresidente Kamala Harris tranquillizza sull’eventuale situazione di parità. È questo l’esito delle elezioni di mindterm in America, che non ha riservato grandi sorprese, a eccezione della mancata ondata “rossa”, preannunciata nelle scorse settimane. Si è votato per eleggere tutti i 435 deputati della Camera dei Rappresentati e 34 senatori su 100 del Senato. Si voterà anche per scegliere 36 governatori; ogni Stato si regolerà in base alle proprie leggi elettorali. (15 novembre)

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Il Capo dello Stato in visita a Bari

Mattarella: “Nessuno conosce il valore della pace come le Forze armate

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato a Bari per celebrare le Forze armate. Per la prima volta il Capo dello Stato ha visitato il Sacrario militare dei Caduti Oltremare di Bari, dove ha deposto una corona d’alloro. Il Presidente ha poi firmato l’Albo d’onore, prima di congedarsi dal Sacrario sulle note dell’inno nazionale, suonato dalla Brigata Pinerolo. Dopo la cerimonia, ha raggiunto il palco, allestito sul lungomare Nazario Sauro, dove ha assistito alla parata militare, in cui hanno sfilato i reparti dell’esercito italiano. Al termine della passerella, Mattarella ha dichiarato: “Proprio in relazione alla guerra in Ucraina assume un significato speciale questa celebrazione del 4 novembre, giornata nella quale l'Italia si stringe, con riconoscenza, attorno alle sue Forze Armate. Perché nessuno più degli uomini e delle donne che indossano una divisa conosce il valore della pace e cosa significhi metterla

a rischio. Voglio ricordare quanti in questi anni hanno sacrificato la loro vita o sono rimasti feriti compiendo il loro dovere in missione. A loro la Repubblica è grata”.

Il maltempo ha impedito lo spettacolo dei paracadutisti, ma non quello delle Frecce tricolori, che hanno colorato di verde, bianco e rosso il cielo grigio di Bari.

(4 novembre)

PAGINA A CURA DI:

Serena Nuzzaco

Emanuele Palumbo

Antonietta Pasanisi

Fabio Pengo

Luca Scattarella

Cesare Zampa

Sorteggi Coppe europee calcio

Urna benevola: sorridono le italiane

Il destino europeo delle squadre italiane è stato sancito a Nyon. In Champions League la mano dell’ex centrocampista del Real Madrid Hamit Altintop ha regalato un sorteggio ‘soft’ per Napoli, Inter e Milan. Gli ‘azzurri’ affronteranno i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, evitando lo spauracchio dei francesi del Psg. L’Inter, dopo aver superato il girone di ferro con Bayern e Bar-

cellona, affronterà i portoghesi del Porto mentre il Milan se la vedrà con il Tottenham di Antonio Conte.

La Juventus invece, in Europa League 9 anni dopo l’ultima volta, giocherà contro i francesi del Nantes mentre la Roma volerà in Austria per giocare contro il Salisburgo. In Conference infine, Lazio e Fiorentina affronteranno il Cluj (ROM) e il Braga (POR). (7 novembre)

Moto Gp

Bagnaia in sella alla Ducati è campione del mondo a Valencia

Francesco “Pecco” Bagnaia è campione del mondo di Moto Gp in sella alla sua Ducati. Il pilota torinese, di appena 25 anni, è il primo italiano a conquistare il titolo dopo l’ultima vittoria di Valentino Rossi nel 2009 con la Yamaha. Per Bagnaia è stato decisivo il nono posto ottenuto nel Gran Premio di Valencia, nella ventesima e ultima gara della stagione, vinta invece da Alex Rins. La conquista del titolo rappresenta anche un momento storico per la Ducati, che torna a vincere il titolo mondiale dopo 15 anni. L’ultimo fu Casey Stoner nel 2007. Sul circuito di Valencia è arrivato anche Valentino Rossi, grande amico e mentore di "Pecco", che al termine della gara si è complimentato con il compagno e si è speso in un lungo abbraccio. Nel giro d'onore sulla pista valenciana, il neo campione del mondo ha sventolato una bandiera con il tricolore italiano da un lato, e il numero 1 dall'altro.

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