Libretto CCC 25-26

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La stagione teatrale 2025 – 2026 è realizzata con il sostegno di:

La stagione espositiva 2025 – 2026 è realizzata con il sostegno di:

per la stagione di teatro

media partner

conferenze in collaborazione con Circolo “CULTURA, insieme”

video

Il tema guida della stagione culturale 2025/2026 del Centro Culturale Chiasso è “pulchritudo”, ossia “bellezza”, intesa nel più ampio significato del termine sia in senso esteriore che interiore. Anche in ambito politico, la bellezza è un elemento fondamentale, perché riguarda la dimensione etica e morale dei cittadini, aspetti che oggi più che mai vanno considerati come primari, in un mondo che si presenta sempre più complesso: agire ispirati dalla bellezza significa impegnarsi per valorizzare un territorio dal punto di vista culturale, artistico, paesaggistico, urbanistico e sociale. Tutti ambiti, questi, dove Chiasso ha sicuramente molto da dire, a cominciare dal suo Centro Culturale, che quest’anno celebra quindici anni di attività nel corso dei quali ha ricevuto in ambito svizzero anche il prestigioso premio Doron per l’eccellente proposta artistica ed espositiva (nel 2019).

Bisogna saper guardare al bello e valutare con positività le diverse declinazioni del bello che emergono sul nostro territorio e nella sua particolare orografia. Nei secoli economia e bellezza sono state intrecciate e la recente edizione del report economico 2025 conferma con evidenza il ruolo di arte e cultura come asset strategici per la competività delle imprese.

Alla “bellezza” nel senso più ampio sono riconducibili anche i numerosi progetti futuri, che possono avere una connessione forte con la bellezza, primo fra tutti la scuola di moda ma anche le recenti iniziative di arte urbana che si sono inserite in una scia già inaugurata dal pittore chiassese Carlo Basilico (1895-1966), che dipinse un murale sulla parete esterna del Cinema Teatro nel 1936. In questo processo, la cultura svolge sempre un ruolo centrale e il nostro Centro Culturale si propone come polo aggregatore, spazio di scambio e di incontro al servizio della comunità. Anche per la stagione entrante, quindi, possiamo affermare di trovarci di fronte a proposte espositive e artistiche di alto livello, come sempre in grado di coniugare l’aspetto ludico con quello più riflessivo. Il nostro intento è dare un piccolo contributo per lasciare alle future generazioni un mondo più “bello”, in tutti i sensi. Con queste premesse salutiamo con piacere il nuovo direttore del Cinema Teatro Jurij Meile a cui Armando Calvia dopo quindici anni di intensa attività passa il testimone: i migliori auguri di aprire la nuova stagione all'insegna della “bellezza” da parte mia, della Responsabile del Centro Culturale Nicoletta Ossanna Cavadini e di tutto lo staff.

Bruno Arrigoni

Sindaco

Capodicastero Attività culturali

Comune di Chiasso

Pulchritudo

Non è la deformità del corpo a rendere brutta l'anima, ma la bellezza dell'anima a far bello il corpo.
—  Lucio Anneo Seneca

La stagione 2025-2026 del Centro Culturale Chiasso si sviluppa attorno al tema della pulrchitudo, termine latino che indica la bellezza fisica ma anche una bellezza morale, che oggi potremmo definire anche una bellezza sociale. La bellezza ha sempre avuto il suo riferimento semantico nel mondo delle arti ma non in modo astratto, bensì in connessione con l’elemento etico e valoriale. Già il filosofo greco Platone metteva in relazione il concetto di bellezza con quello di bene, individuando una connessione essenziale fra bellezza e Stato perfetto (polis). “Il bello mira al bene”, sosteneva, affermando che in uno Stato perfetto bisognasse cercare la bellezza ideale, intesa come suprema giustizia e virtù. Ci pare quindi di aver scelto un tema molto importante e attuale e abbiamo pensato a un progetto ambizioso per far emergere la bellezza sia dal programma espositivo ed artistico sia attraverso iniziative che coinvolgono l’intera città. Quest’anno, infatti, gli eventi saranno particolarmente numerosi, in quanto nel 2025 si celebrano i quindi anni del Centro Culturale Chiasso, il quale vanta elementi esteticamente pregevoli già nell’architettura degli edifici stessi che ne fanno parte: il Cinema Teatro, inaugurato nel dicembre 1935, progetto del noto architetto Americo Marazzi (1879-1963), il m.a.x. museo e lo Spazio Officina, opere degli architetti Durisch e Nolli, realizzate nel 2005 con un accurato studio di impiantistica museale, linearità e spiccata sensibilità ambientale, il CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica, i cui interni sono ambienti all’avanguardia rivolti allo studio e alla ricerca, e la Biblioteca comunale, elegante villino di inizio Novecento. Siamo quindi felici di celebrare questo anniversario con tutta la cittadinanza e il pubblico internazionale, attraverso diversi eventi programmati, che sono presentati all’interno del libretto programma. Inoltre, sempre in tema di bellezza, quest’anno intendiamo portare l’arte per le vie della città, trasformandola in un museo diffuso. Fra le ricche collezioni del Centro Culturale, frutto di donazioni di archivi di graphic designer ed artisti di fama, diverse opere saranno (alcune lo sono già) collocate in edifici cittadini, a beneficio perenne di coloro che li frequentano. Alla luce di tutti questi elementi, la stagione teatrale, espositiva ed artistica si sviluppa attorno alla pulchritudo attraverso un ricco programma ampliato dall’offerta di iniziative ed eventi quali conferenze, incontri letterari, dibattiti, visite guidate, convegni e Festival internazionali, un’offerta culturale aperta a un “bellissimo” pubblico costituito da tutti voi che ci seguite con spirito di scoperta, di piacere e di divertimento.

Nicoletta Ossanna Cavadini

Responsabile Centro Culturale Chiasso

Calendario Cinema Teatro

Calendario m.a.x. museo

26.10.25 inaugurazione della mostra

27.10.25 – 08.03.26

26.11.25

10.11.25

Sophia Loren

il mito della bellezza disegnato con la luce fotografia

Angela Madesani

Sophia Loren: l’interpretazione della pulchritudo conferenza

Il mito della bellezza nella sua forma contemporanea Cinema Teatro Chiasso convegno internazionale

28.03.26 inaugurazione della mostra

29.03.26 – 12.07.26

22.04.26

07.05.26

Max Bill (1908- 1994): die gute Form Pittura, scultura, architettura e design maestri del XX secolo

Karin Gimmi

Max Bill e l'espressione "die gute Form" conferenza

Dialogo tra Jakob Bill e Mario Botta

Accademia di architettura di Mendrisio incontro pubblico

Calendario Spazio Officina

20.09.25 inaugurazione della mostra

21.09.25 – 30.11.25

15.10.25

08.11.25

Angelo Tenchio (1943 - 1994) fra arte e grafica genius loci

Roberto Borghi, Angelo Tenchio e il suo Atelier conferenza

Roberto Borghi, Nicoletta Ossanna Cavadini

Angelo Tenchio (1943-1994) arte, scultura e incisione Biblioteca comunale di Como presentazione

07.02.26 inaugurazione della mostra → 117

08.02.26 – 19.04.26

25.02.26

Petra Weiss La bellezza esiste genius loci

Dalmazio Ambrosioni, Forma e colore nell'opera di Petra Weiss, fra tradizione e novità conferenza

06–10.05.26 ChiassoLetteraria letteratura → 123

30.05.26 inaugurazione della mostra → 125

31.05.26 – 05.07.26

Le stanze dell'arte IV Premio giovani artisti giovani artisti

20.06.26 Evento TAM - Tandem al museo evento

Calendario biblioteca

27– 28.03.26

Biblioweekend

Per aggiornamenti sul programma consultare il sito.

2010 — 2025

Quindici anni di cultura, arte e spettacoli

Nel 2010 nasceva il Centro Culturale Chiasso, che negli anni ha ospitato contenuti espositivi e teatrali di respiro internazionale: dalle grandi mostre alle rassegne di musica e teatro con artisti di grande levatura, ai convegni, ai festival musicali e letterari, alle presentazioni di libri, molto altro ancora.

Il 3 aprile 2019 il Centro Culturale Chiasso ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, a Zugo, da parte della Fondazione Svizzera per il Premio Doron. Il premio è stato conferito per “l’eccellente offerta culturale” promossa dalla Città di confine.

Di tutto questo il Comune di Chiasso è molto fiero e vuole celebrarlo con una serie di giornate in cui il Centro Culturale sarà aperto alla popolazione. In diversi weekend sono stati previsti degli incontri per scoprire le realtà che compongono il Centro Culturale.

Gli eventi sono gratuiti e al termine sarà offerto un aperitivo. Per gli eventi al m.a.x. museo, Spazio Officina e CIAG è necessaria l’iscrizione, scrivendo a: info@maxmuseo.ch e indicando l’evento o gli eventi di interesse. È previsto un numero massimo di partecipanti.

Non mancheranno altre iniziative che andranno ad arricchire il calendario degli eventi celebrativi.

28.09.25 ore 17.30

Cinema Teatro

aperitivo in musica con il gruppo jazz Dixie Blues Brothers

05.10.25 ore 16.30

visita guidata alla mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design

12.10.25 ore 10.30

visita alla mostra Angelo Tenchio (1943-1994) fra arte e grafica

Spazio Officina Biblioteca

18.10.25 ore 16.30

presentazione del libro I Pensieri dal battellino. Cronache reali da un mondo irreale, Edizioni San Giorgio, 2024, con l’autore Bruno Costantini

25.10.25 ore 16.30

visione di alcuni materiali d'Archivio

centro culturale chiasso cinema teatro programma stagione teatrale

Cinema Teatro

45,83677 N 9,02679 E

Via Dante Alighieri 3b

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 72 cultura@chiasso.ch

Biglietteria Teatro

mercoledì–venerdì ore 17:00–19:30 sabato ore 10:00–12:00 / ore 17:00–19:30 T +41 (0)58 122 42 72 cassa.teatro@chiasso.ch

www.centroculturalechiasso.ch/cinema-teatro

Sosteniamo con energia la cultura della nostra città

Pulchritudo et Theatrum

La bellezza in scena

Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza. — Oscar Wilde

Il termine pulchritudo, dal latino, conserva come molte altre parole di questa lingua fondativa una profondità di significato: è comunemente sinonimo di bellezza, ma non esprime solamente quell’aspetto estetico esteriore che generalmente cattura in principio la nostra attenzione, bensì va oltre, e come scriveva S. Agostino, il termine si rivela quale insieme rappresentativo armonico di forme, colori, proporzioni, grazia e perfezione. L’attento e curioso spettatore avrà l’occasione di addentrarsi in un percorso teatrale all’interno del quale non gli sarà difficile trovare e coniugare l’essenza profonda del termine latino nelle sue diverse sfaccettature. Il teatro come arte della bellezza è infatti un'espressione della pulchritudo, sia essa estetica, formale, tecnica, morale o intellettuale, e di riflesso l’articolato programma 2025/2026 porterà in scena questo tema e ci avvicinerà a esso attraverso la grazia ed il fascino dei testi teatrali, delle parole, dei monologhi e delle diverse dinamiche che l’arte teatrale esprime nel suo composito insieme.

Opere classiche di rara bellezza quali Otello di W. Shakespeare, Anfitrione di Plauto, Il nuotatore di Auschwitz di V.E. Frankl, ma anche commedie divertenti come Rumori fuori scena di M. Frayn, Le nostre donne di É. Assous, Colpi di timone di E. La Rosa insieme a trasposizioni teatrali di celebri pellicole e testi contemporanei come Il vedovo dal film di Dino Risi e La sera della prima scritto e diretto da Monica Guerritore, ci accompagneranno verso un ideale di bellezza completo e vario.

Oltre all’area prettamente teatrale, anche in quelle della musica e della danza il filo conduttore si svilupperà attraverso progetti artistici di altissimo profilo, grazie ad interpreti di chiara fama come la storica compagnia di balletto americana Paul Taylor Dance Company, il pluripremiato pianista Alexander Romanovsky, la celebre cantante Ute Lemper, l’Akademie Für Alte Musik Berlin che sapranno offrirci performance di rara bellezza attraverso il dominio perfetto di forma, proporzione, colore ed equilibrio, esaltando così in modo trascendentale il concetto di Pulchritudo et Theatrum

Armando Calvia

Direttore Cinema Teatro Chiasso

L’estetica comica è spesso non convenzionale, ma proprio per questo può essere liberatoria e rivoluzionaria.

domenica 11 / 12 ottobre 2025 ore 20.30 / 17.00

I Legnanesi in Ricordati il bonsai

con Antonio Provasio, Enrico Dalceri, Italo Giglioli

regia Antonio Provasio

testi Mitia Del Brocco

musiche Enrico Dalceri

coreografie Valentina Bordi

direttore artistico Sandra Musazzi

direttore di produzione Enrico Barlocco

produzione CHI.TE.MA

spettacolo fuori abbonamento

Biglietti da

CHF/€ 38. I0

CHF/€ 47. 80

CHF/€ 57.40

Cosa fareste se un giorno una cara amica vi chiedesse di andare per un tempo indeterminato in una terra lontanissima ad accudire uno sconosciuto in cambio di una futura cospicua eredità? È quello che viene richiesto alla famiglia Colombo in un tranquillo pomeriggio di “chiacchiere da cortile” da Carmela.

Un invito che la famiglia più divertente d’Italia deciderà di accettare, un po’ per onorare l’amicizia e un po’ anche per coronare il sogno di “diventare ricchi”, mettendosi come sempre in gioco in uno dei viaggi più avventurosi e divertenti di sempre.

Così il Giappone, paese del Sol Levante, terra misteriosa e al contempo moderna e futuristica, farà da cornice a una girandola di esilaranti gag che vedranno come sempre protagonisti la divertentissima capofamiglia Teresa, una sfavillante Mabilia e il solito sottomesso Giovanni.

Ce la faranno i nostri eroi a rimanere a vivere in una terra così distante e diversa dalla loro o alla fine l’amore per le proprie origini e tradizioni li riporterà a casa? Se conoscete a fondo la famiglia Colombo la risposta la conoscete già!

L’idea di rendere omaggio ad un mostro sacro come Albertone è un onore e nel contempo una enorme responsabilità Massimo Ghini

© Claudio Porcarelli

novembre 2025 ore 20.30

Massimo Ghini in

Il vedovo

Regia di Massimo Ghini, dal film di Dino Risi

con Galatea Ranzi

e con Giuseppe Gandini, Leonardo Ghini, Irene Girotti, Diego Sebastian Misasi, Tony Rucco, Luca Scapparone produzione Nuovo Teatro Parioli, Nuova Enfi Teatro, Nuova Artisti Riuniti produzione esecutiva Enzo Gentile

In scena Alberto Nardi, un industriale romano, megalomane, ma con scarso, se non disastroso, senso degli affari, sposato (probabilmente per interesse) con una ricca donna d'affari, abile e spregiudicata, alla quale lui, perennemente assediato dai creditori, si rivolge quando ha bisogno di firme per contratti, cambiali o denaro contante per le sue fallimentari iniziative. La moglie, tuttavia, consapevole dell'assoluta incapacità del marito negli affari, saggiamente, non solo ha smesso ormai di continuare a sussidiare il marito ma lo umilia continuamente apostrofandolo "cretinetti" anche in pubblico e, dietro anonimato, gli presta continuamente denaro a condizioni usuraie, tramite il commendator Lambertoni, suo intermediario, rovinandolo ulteriormente. Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani, assieme ai suoi improbabili collaboratori, per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali. In una trascinante girandola comica i suoi tentativi innescheranno assurde situazioni che hanno fatto de Il vedovo un magnifico capolavoro comico della "commedia all'italiana".

Una donna non muore se da un’altra parte un’altra donna riprende il suo respiro — Hélène Cixous

Monica Guerritore in

La sera della prima

scritto e diretto da Monica Guerritore produzione Lumina MGR

Monica Guerritore, straordinaria interprete teatrale ed affascinante protagonista per il cinema e la televisione, diventa negli anni anche scrittrice, autrice, regista e sceneggiatrice. A 50 anni dal suo debutto, nel 1974, si regala una serata speciale e racconta per la prima volta, a cuore aperto, i segreti del “dietro le quinte”, delle tante sere speciali, i percorsi, le sfide e gli inciampi che il pubblico non conosce, portando in scena i monologhi più appassionati e le musiche che li hanno accompagnati. Esordisce appena sedicenne diretta dal grande Strehler al Piccolo di Milano nel ruolo di Anja nel Giardino dei ciliegi di Anton Cechov: da qui inizia una carriera davvero straordinaria.

Con La sera della prima il pubblico potrà ripercorrere con lei le avventure di tante produzioni che sono rimaste nell’immaginario collettivo: Monica evoca, interpretandoli, la magia di spettacolo che l’hanno vista protagonista in ruoli celebri dalle personalità complesse come Madame Bovary, Oriana Fallaci, Giovanna D’Arco, rivelando i tradimenti, gli errori, le paure e le risate matte, condividendo aneddoti irresistibili che solo il mondo del teatro conosce.

La sera della prima rappresenta dunque una straordinaria occasione per ritrovarsi, per rivivere una storia e per assaporare insieme il misterioso percorso di una giovanissima interprete diventata donna sul palcoscenico.

monicaguerritore.it

Qui il virtuosismo romantico diventa filosofia, e la tecnica si fa poesia. — Ferruccio Busoni

venerdì 28 novembre 2025 ore 20.30

Recital del pianista

Alexander Romanovsky

Franz Liszt Douze Études d’exécution transcendante, S. 139 (1852)

Alexander Romanovsky, acclamato esponente della scuola pianistica russa e vincitore del Premio Busoni a soli diciassette anni, affronta uno dei cicli più emblematici del repertorio romantico: gli Studi Trascendentali di Franz Liszt. Queste dodici pagine, nate nel 1826 come esercizi tecnici, furono rielaborate da Liszt nel 1837 e infine portate alla loro forma definitiva nel 1852. Non semplici studi virtuosistici, ma veri e propri poemi sinfonici in miniatura, essi sintetizzano la rivoluzione lisztiana: l’eredità beethoveniana, la fascinazione per la letteratura (da Victor Hugo a Byron), e una visione radicale del colore pianistico che annuncia il Novecento. Romanovsky incarna una tradizione interpretativa che unisce precisione filologica e ricerca spirituale. La sua arte riflette l’insegnamento di Heinrich Neuhaus: «Il suono deve rivelare la verità interiore della musica, non l’abilità delle dita».  Romanovsky è presente nei cartelloni delle più prestigiose istituzioni musicali del mondo, come il Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro alla Scala di Milano, la Royal Albert Hall di Londra, il Teatro Colón di Buenos Aires, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Suntory Hall di Tokyo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il Teatro degli Champs-Élysées a Parigi.

martedì 25 novembre   ore 20.30 ingresso libero

A tu per tu… Alexander Romanovsky è oggi tra i pianisti più affascinanti della scena internazionale. Torna al Cinema Teatro con un programma di rara difficoltà, “trascendentale”, mentre negli ultimi anni il suo percorso artistico si è intrecciato anche con vicende legate alla sua terra d’origine e al contesto globale. Ma chi è davvero questo virtuoso che ha calcato i palcoscenici del mondo e ha scelto di vivere nella nostra città? Incontriamolo e dialoghiamo con lui: dentro e fuori la musica.

Sono la band che più di ogni altra mi ricorda la magia dei primi Genesis… — Paul Whitehead

29 novembre 2025 ore 20.30

The Watch in

The Watch plays Genesis

“The Lamb Lies Down On Broadway” - 50 th Anniversary tour

Andrea Giustiniani  chitarra elettrica e acustica 12 corde

Mattia Rossetti basso, chitarra elettrica e acustica 12 corde, Moog Taurus bass pedals, voci

Simone Rossetti voce, flauto

Valerio De Vittorio organo, piano, sintetizzatori, mellotron, chitarra acustica, voci

Francesco Vaccarezza batteria, voci

I The Watch sono una band di Milano di 5 componenti la cui musica è ispirata al rock progressivo classico degli anni ’70 ed in particolare alla musica dei Genesis. Dal 2010 la band ha deciso di accostare alle composizioni originali, brani dei Genesis e dar vita a una formula nuova di approccio agli spettacoli live. La formula si è rivelata vincente: il modo di interpretare la musica dei Genesis ha suscitato enorme interesse da parte di tutti i fan sia dei The Watch che dei Genesis, portando la band di anno in anno in tournée sempre più articolate in tutta Europa, UK, USA e Canada.

I The Watch, dopo il successo che li ha visti protagonisti nelle più importanti capitali europee e UK, continuano a portare sul palco la musica dei Genesis riuscendo a catturare l’essenza e l’atmosfera dei primi anni del gruppo inglese. La loro tecnica esecutiva e l’energia che riescono a portare sul palco rendono i loro spettacoli un’esperienza unica per i fan dei Genesis e non solo, un’occasione per essere trasportati indietro nel tempo grazie alla bravura delle loro performance ma anche ad una voce che, come nessun’altra, si avvicina a quella del giovane Peter Gabriel degli anni ’70.

www.thewatchmusic.net

Il piu grande piacere della mia vita è l'arte. Tentare di dare forma alla realtà. — Jim Morrison

4 dicembre 2025 ore 20.30

Davide Van De Sfroos in

Jim Morrison

Fantasie di un poeta rock – Uno spettacolo di racconti, suoni e visioni a 60 anni dalla nascita dei Doors

Ezio Guaitamacchi narrazione, chitarre, ukulele, mandolino, autoharp

Brunella Boschetti voce

Andrea Mirò voce, pianoforte, chitarra

Attraverso racconti, immagini e filmati d’epoca, lo spettacolo racconta il lato più umano e visionario di Jim Morrison: dai suoi studi di cinematografia alla UCLA alla nascita dei Doors a Venice Beach, dai concerti sulla Sunset Strip al successo planetario, fino agli eccessi, gli scandali, l’esilio a Parigi e la misteriosa scomparsa. Il ritratto che ne emerge è quello di un giovane uomo tormentato e affascinante, poeta e frontman, idealista e autodistruttivo. Il tutto è accompagnato da una dozzina di brani simbolo della controcultura americana, tra cui: Soul Kitchen, Light My Fire, Riders on the Storm, The End , Are You Experienced e White Rabbit, riarrangiati in chiave acustica e minimalista. Accanto a Guaitamacchi, sul palco ci saranno: Davide Van De Sfroos, nel ruolo di Frank Lisciandro, fotografo e amico fraterno di Morrison, Andrea Mirò, che interpreta Pamela Courson, il grande amore di Jim, e la vocalist Brunella Boschetti, che impreziosisce la scena con la sua voce intensa.

È uno show comico musicale esilarante. Un mix di canzoni famosissime cucite tra di loro in maniera insaspettata. Da solo non potevo farlo e quindi ho creato la band dei Los Plaggers: sei formidabili musicisti, tutti siciliani. Io sono la “Guast Star” del gruppo, il tutto è nato provando e divertendoci insieme. — Nino Frassica

© Giuseppe Casaburi

Biglietti da CHF/€ 40.− a CHF/€60.− spettacolo fuori abbonamento

13 dicembre 2025 ore 20.30

Nino Frassica & Los Plaggers Band

Tour 2000 | 3000

Nino Frassica voce

Ivano Girolamo piano e voce

Natale Pagano tastiere

Umberto Bonasera chitarra e voce

Fabrizio Torrisi sax

Angelo Musumeci basso

Giuseppe Pullia batteria

Nino Frassica è accompagnato dai Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti; il nome Plaggers è una fusione tra Platters e plagio. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale per oltre due ore di concertocabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Verranno presentati brani come  Cacao Meravigliao, Grazie dei Fiori bis o come Viva la mamma col pomodoro al quale verranno aggiunti  Viva la pappa col pomodoro, ma anche Mamma mia dammi cento lire e sigle d’altri tempi come Portobello o le musichette della pubblicità; e ancora  Campagna diventa Voglio andare a vivere con i cugini di campagna, e poi Siamo donne che si conclude con  Donna a Surriento,  Neri per sempre, Tuca tuca ecc…

Protagonista anche il pubblico che, travolto dal ritmo incalzante dello show, mentre si diverte con le invenzioni musicali di Frassica, può cantare e partecipare direttamente allo spettacolo grazie a medley dedicati alla musica degli anni ’60 e ’70, omaggi a Santana e Battisti, etc…, fino a crearsi un’atmosfera di complicità e intesa, grazie all’inesauribile verve comica dell’artista siciliano.

Il desiderio di una donna fa sempre paura. Non se ne parla mai, porta scompiglio, è eversivo, rivoluzionario, scandaloso.

10 gennaio 2026

ore 20.30

Anna Valle e Gianmarco Saurino  in

Scandalo

scritto e diretto da Ivan Cotroneo

con Orsetta De’ Rossi, Angelo Tanzi, Matilde Pacella

scene Monica Sironi

costumi Alberto Moretti

luci Cesare Accetta

produzione Gianpiero Mirra e Daniela De Rosa per Diana Or.i.s. S.r.l.

Laura ha cinquant’anni, è una scrittrice, ma soprattutto, per il mondo, letterario e non, è stata la “sposa bambina” di uno scrittore molto famoso e molto più grande di lei, che è recentemente scomparso. Nella sua villa sull’Appia Antica, appena fuori Roma, in compagnia della sua editor Giulia e di un vicino, Roberto, e con l’aiuto di Maria, una ragazza che vive in casa, Laura sembra poco interessata sia a riprendere a scrivere che a riprendere a vivere. Sostanzialmente è sola.

Fino a quando in casa non arriva Andrea, un giovane uomo che suo marito Goffredo prima di morire aveva assunto per riorganizzare la loro grande libreria. Andrea è diretto, sfrontato, audace. Fra Laura e Andrea ci sono gli stessi 24 anni di differenza che separavano Laura da Goffredo. E come all’epoca Laura aveva fatto scandalo per la sua relazione con un uomo famoso più grande, ora sa esattamente lo scandalo che provocherà nel momento stesso in cui le sue labbra si avvicinano a quelle di Andrea. E niente sarà più come prima.

“Scandalo è una commedia brillante sul pregiudizio, sui rapporti fra il maschile e il femminile, sui tabù che crediamo di esserci lasciati alle spalle e che continuano invece a tormentarci, sull’audacia e la spregiudicatezza che spesso la società legittima per gli uomini, ma mai per le donne.” Ivan Cotroneo

Una libertà e una vitalità di esecuzione impressionanti... non di meno un interprete che ascolta gli altri. Un musicista disinibito, al vertice della sua arte.

— Le Temps

Recital del violinista

Renaud Capuçon

pianista Guillaume

J. Brahms, Sonata op. 78

J. Brahms, Sonata op. 100

J. Brahms, Sonata op. 108

Il violinista francese Renaud Capuçon si è affermato a livello internazionale come solista e musicista da camera di altissimo livello. È conosciuto e amato per la sua intensità sonora e il suo virtuosismo. Nato a Chambéry nel 1976, ha iniziato gli studi musicali al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi all’età di quattordici anni, vincendo numerosi riconoscimenti nei cinque anni che vi ha trascorso. In seguito, si è trasferito a Berlino per studiare con Thomas Brandis e Isaac Stern ed ha ricevuto un Premio dalla Akademie der Künste della città. Nel 1997 Claudio Abbado lo ha nominato primo violino della Gustav Mahler Jugendorchester, dove è rimasto per tre anni collaborando con direttori quali Pierre Boulez, Seiji Ozawa e Franz Welser-Möst, oltre allo stesso Claudio Abbado.

Si esibisce con le più rinomate orchestre del mondo, tra cui i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Boston Symphony, la Filarmonica della Scala, la London Symphony Orchestra (LSO), la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre National de France, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, i Münchner Philharmoniker, la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra e la Chamber Orchestra of Europe. Ha collaborato e collabora con direttori del calibro di Barenboim, Bychkov, Dénève, Dohnanyi, Dudamel, Eschenbach, Haitink, Harding, Paavo Järvi, Mäkelä, Nelsons, Nézet-Seguin, Roth, Shani, Sokhiev, Ticciati, Long Yu e van Zweden.

La drammaturgia di Dacia Maraini muove attraverso il filo conduttore di una violenza che cresce senza motivo alcuno, l’illusione del possesso, il delitto e il suicidio per stupidità.

© Chiara Calabrò

22 gennaio 2026

ore 20.30

Giorgio Pasotti e Giacomo Giorgio  in

Otello

di William Shakespeare

con Claudia Tosoni, Davide Paganini, Gerardo Maffei, Salvatore Rancatore, Andrea Papale, Dalia Aly

regia Giorgio Pasotti

drammaturgia Dacia Maraini

adattamento scenico Antonio Prisco

musiche originali Patrizio Maria D’Artista

scena Giovanni Cunsolo

immagini Thierry Lechanteur

costumi Sabrina Beretta realizzazione costumi CinquatanoveA

light designer Marco Palmieri

assistente alla regia Francesco Lonano

“E tu… come sei pallida! e stanca, e muta, e bella… Desdemona! Desdemona!… Ah… morta! morta! morta! E poi: Otello fu.” Così si chiude una delle tragedie più sconvolgenti della storia del teatro. Una storia d’amore e gelosia, di libertà e tradimento, di potere e illusione. Otello, il Moro di Venezia, torna sul palcoscenico in una potente rilettura diretta da Giorgio Pasotti, con una drammaturgia originale firmata da Dacia Maraini.

Al centro della vicenda, la relazione intensa e tragica tra Desdemona, donna coraggiosa e libera, e Otello, lo straniero, l’uomo “diverso”, che viene amato contro ogni pregiudizio e ostilità. Una scelta d’amore che sfida le convenzioni e che finisce soffocata da una spirale di sospetto e violenza. Il testo si muove lungo il filo della violenza cieca, quella che si accende senza ragione, che cresce per insicurezza, per possesso, per stupidità. Un’interpretazione moderna e necessaria che mette in luce l’attualità delle tematiche di Shakespeare: l’identità, il potere maschile, la manipolazione, la libertà femminile. Una nuova produzione che porta sul palco un classico senza tempo, per raccontare ancora una volta quanto può essere fragile e potente l’animo umano.

Bellezza è l'unica parola per i Brandeburghesi... [che] celebra le cose belle della vita. Un flusso d'invenzione così radioso e senza soluzione di continuità che la coreografia sembra un modo del tutto naturale di muoversi su questa musica Mary Clarke, The Manchester [UK] Guardian

5 febbraio 2026

ore 20.30

Paul Taylor Dance Company

direttore artistico fondatore Paul Taylor

direttore artistico Michael Novak

coreografie Lauren Lovette e Robert Battle

direttori delle prove Bettie De Jong e Cathy Mccann

disegnatori luci principali Jennifer Tipton, James F. Ingalls

scenografo e costumista principali Santo Loquasto, William Ivey Long

direttore esecutivo John Tomlinson

musiche Johann Sebastian Bach, Astor Piazzolla e Jerzy Peterburshsky

Il volto luminoso della danza americana. Così si può chiamare Paul Taylor, maestro indiscusso che fortunatamente quando ci ha lasciati ci ha consegnato un patrimonio coreografico importante per fantasia creativa e afflato poetico. Esponente della seconda generazione della coreografia contemporanea statunitense, allievo della Graham e di Tudor, di Weidman e Limon, dopo una prima formazione atletica (era campione di nuoto e studente di belle arti) e un primo periodo di ricerca radicale con lavori concettuali, nel 1962 Taylor sbocciò come autore maturo e di rara grazia. Le sue opere prendono forma chiaramente, il suo linguaggio è un respiro coreografico capace di comunicare uno stato di grazia: frasi larghe e ariose, fluide, in continuo divenire, caratterizzate da avvolgenti movimenti di busto, braccia aperte e tese, salti a gambe parallele. Quella di Paul Taylor è una danza rasserenatrice, musicale e lirica, dinamica nell'attacco e nel vigore fisico, perfezionatasi in gioielli come "Esplanade", del 1975, considerato il suo capolavoro; è un saggio di come le radicali intuizioni del movimento postmoderno ( tra cui l'uso di movimenti assolutamente ordinari come camminare, correre, rotolare, scivolare) diventano una danza irresistibile, solare, gioiosa, artistica, attraverso la complicata gestione del ritmo musicale e della composizione spaziale.

paultaylordance.org

Chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come.

© Massimiliano

14 febbraio 2026 ore 20.30

Raoul Bova  in

Il nuotatore di Auschwitz

ispirato alla storia vera di Alfred Nakache e al libro “Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl

scritto e diretto da Luca De Bei disegno luci Marco Laudando contributi video Marco Renda musiche originali Francesco Bova aiuto regia Barbara Porta costumi Francesca Schiavon organizzazione Carmela Angelini produzione esecutiva Enzo Gentile

Alfred Nakache era un nuotatore francese di origine ebraica, detentore di un record mondiale. Ad Auschwitz era il detenuto numero 172763. Nonostante la prigionia e le inaudite privazioni, non ha mai smesso di allenarsi tuffandosi nell’acqua gelida di un bacino idrico. La sua forza, la sua incrollabile determinazione, gli hanno permesso di attraversare l’orrore del campo e di salvarsi. Tornato poi a gareggiare, ha ottenuto un nuovo record e ha partecipato alle Olimpiadi di Londra. Ad Auschwitz è stato internato anche Viktor Frankl, uno psichiatra austriaco che, subito dopo la liberazione, ha scritto un libro sull’esperienza vissuta e su coloro che, proprio come Nakache, sono riusciti a superare quella prova terribile. Lo spettacolo vuole restituire queste due figure straordinarie che comunicano a tutti noi un messaggio di speranza: vivere è certo anche sofferenza, ma cercare un senso a questa sofferenza guardando verso il futuro con uno scopo è il modo per affrontare le sfide più dure che la vita ci presenta. In questo modo è possibile arrivare, infine, a scoprire il senso stesso dell’esistenza.

Il teatro per me

è il luogo della verità, della presenza, della relazione diretta con il pubblico.

— Emilio Solfrizzi

ore 20.30

Solfrizzi  in Anfitrione

con Giancarlo Ratti, Ivano Falco, Beatrice Schiaffino

e Beatrice Coppolino

e con Rosario Coppolino

regia Emilio Solfrizzi

scene Fabiana Di Marco

luci Mirko Oteri

costumi Alessandra Benaduce

La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo il vero Anfitrione ignaro si scontra con Sosia e si sviluppa una serie di equivoci, circostanze buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico, che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità.

Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?

Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale, quella dei social.

Emilio

Lui a volte è più me di me, diciamolo!

Max Pezzali

spettacolo fuori abbonamento

Biglietti da CHF/€ 25.−

7 marzo 2026 ore 21.30

Time Out  in

883 Experience

Spettacolo sul mito di Max Pezzali

Apertura teatro pre-concerto dalle ore 20:00

Il più importante show sugli 883 a livello nazionale: i Time Out, nati nel 2007, riconosciuti e vidimati direttamente da Max Pezzali, che, divertito dall’effettiva somiglianza, approva Fabrizio come suo imitatore ufficiale, durante una puntata di Quelli che il calcio su Raidue, con Nicola Savino, commentando: “Lui a volte è più me di me, diciamolo!”

Fabrizio Urbani, cantante, leader e anima dei Time Out presenta 883 Experience, una vera e propria esperienza sugli 883, una festa anni ’90, che riporterà tutti indietro nel tempo, negli anni d’oro quando le persone erano più semplici, ci si telefonava dalla cabina telefonica e ci si guardava ancora negli occhi. Un evento che farà bene a chi deciderà di lasciarsi trasportare dalle note della musica che ci ha fatto sognare.

Nel jazz, la bellezza sta nell’imperfezione, in quella nota che non ti aspettavi e che però era giusta. Bill Evans

© Roberto Cifarelli

giovedì

12 – 14 marzo 2026 venerdì sabato

XXVII Festival di cultura e musica Jazz di Chiasso

Là, dove le note incontrano il confine e la musica diventa lingua universale, Chiasso apre ancora una volta le sue porte alla magia del jazz per una edizione 2026 che sarà ancora una volta occasione per vivere insieme l’incanto e le emozioni uniche di questo genere musicale.

Dal 12 al 14 marzo 2026, il Festival Jazz di Chiasso andrà a rielaborare nelle sue trame il tema centrale che il Centro Culturale Chiasso ha definito per la sua nuova stagione culturale: Pulchritudo, ossia la bellezza. Un tema eterno e profondamente umano che verrà coniugato e rielaborato grazie all’incontro tra artisti rinomati e giovani talenti che si alterneranno in un programma esplorativo della bellezza dentro la musica afroamericana e dei suoi molteplici volti: l’eleganza di un assolo, l’armonia di un ensemble, la forza espressiva del silenzio tra le note, l’imperfezione che diventa arte, oppure uno sguardo tra musicisti che si capiscono senza parole.

Una commedia ultracomica. Adrenalina, energia, entusiasmo e calore: anche su tutto ciò si basa il successo di Rumori fuori scena. Spettacolo incalzante e travolgente! La Repubblica

21 marzo 2026 ore 20.30

The Kitchen Company  in Rumori fuori scena

di Michael Frayn

con Fabrizio Careddu, Lidia Castella , Caterina Cottafavi, Daria D’aloia , Mauro D’amico, Fabio Facchini, Lorenzo Tolusso, Susanna Valtucci, Marco Zanutto

traduzione di Filippo Ottoni

regia Massimo Chiesa

musiche di Monty Python

Suddiviso in tre atti, è un riuscitissimo osservatorio sul mondo del teatro e sulle sue infinite, sorprendenti e rocambolesche dinamiche interne. Racconta tre momenti della vita di una Compagnia teatrale professionale.

Nel primo atto assistiamo alla prova generale di una farsa dal titolo “Con niente addosso” e iniziamo a conoscere i componenti della Compagnia, il regista, la sua assistente, il direttore di scena e ovviamente le attrici e gli attori che la compongono. Lo spettacolo è decisamente non pronto per la “prima” della sera successiva.

Nel secondo atto spiamo ciò che generalmente gli spettatori non possono vedere, ovvero il dietro le quinte di una trentesima replica in tournée; possiamo carpire le tensioni tra i componenti della compagnia, gli amori e le relative gelosie ma più che altro assistiamo a un certo decadimento della farsa messa in scena.

Nel terzo atto ritroviamo la Compagnia alle prese con una centesima replica dagli esiti catastrofici ed inevitabilmente esilarante.

Con Colpi di timone Govi naviga tra le onde minacciose della disonestà e del malaffare con la profonda umanità e la straordinaria ironia di una delle sue maschere più riuscite — Tullio Solenghi

27 marzo 2026 ore 20.30

Tullio Solenghi  in Colpi di timone

di Enzo La Rosa

con Barbara Moselli, Mauro Pirovano, Claudia Benzi, Daniele Corsetti, Stefano Moretti, Roberto Alinghieri, Aleph Viola , Stefania Pepe, Mirco Tosches, Lorenzo Scarpino

regia Tullio Solenghi

progetto scenografico Davide Livermore trucco e parrucco Bruna Calvaresi

regista assistente Roberto Alinghieri

scenografa e costumista assistente Anna Varaldo coproduzione Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova , SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione

Dopo i successi de I manezzi e Pignasecca e Pignaverde, Tullio Solenghi, con Mauro Pirovano e un eccellente cast, conclude la trilogia portando in scena un altro capolavoro di Gilberto Govi: Colpi di timone. «Nel mio percorso attraverso i tre cavalli di battaglia goviani fin qui affrontati – racconta l’attore e regista – mi è parso naturale e al tempo stesso stimolante passare dalla maschera accentuata dello Steva dei Manezzi a quella più contrastata del Felice Pastorino di Pignasecca e Pignaverde per giungere, infine, alla naturale umanità del vecchio lupo di mare Giovanni Bevilacqua protagonista di Colpi di timone, mantenendo sempre alta l'intensità interpretativa e il divertimento scenico nei quali Govi mi è stato, ci è stato maestro». Le tematiche etiche sono fondamentali in questa nuova commedia, dove il protagonista è costretto a navigare tra le onde minacciose della disonestà e del malaffare, trovando poi nel doloroso trauma di una malattia la forza per riscattarsi, salvo poi accorgersi che... «Mi è sembrato naturale – conclude Solenghi – riconfermare nella sua quasi totalità la compagnia che fin qui mi ha fatto da splendida cornice nella nostra avventura scenica, a cominciare da Roberto Alinghieri che oltre ad essere in scena mi affiancherà come regista assistente. Ancora una volta l’appuntamento sarà con l’inesauribile attualità del genio teatrale del nostro adorato “barba” Gilberto».

La bellezza in Bach non è solo estetica, ma anche spirituale, matematica e teologica. Una bellezza come sintesi tra umano e divino.

Biglietti da CHF/€ 30. − a CHF/€ 60.−

15 aprile 2026 ore 20.30

Akademie für Alte Musik Berlin

Chiesa di San Vitale a Chiasso

Johann Sebastian Bach Quattro Suites per orchestra

Fondata a Berlino nel 1982, l'Akademie für Alte Musik Berlin (Akamus) è oggi una delle principali orchestre da camera del mondo ed è richiesta sui più importanti palcoscenici europei ed internazionali.

Akamus è ospite regolare a New York ,Tokyo, Milano, Londra, Buenos Aires, ed è presente nei cartelloni delle maggiori e prestigiose istituzioni concertistiche del mondo quali il Concertgebouw di Amsterdam, il Musikverein di Vienna,la Festspielhaus di Baden-Baden, la Wigmore Hall di Londra, e la celebre Konzerthaus di Berlino.

Il concerto di Chiasso rappresenta una magnifica occasione per ascoltare questo ensemble dal vivo impegnato nell’esecuzione delle storiche 4 Suites per orchestra di Johann Sebastian Bach, composte tra il 1725 e il 1730, e che rappresentano una delle vette più alte della musica barocca.

Ogni Suite è una raccolta di danze, che riflettono l'arte del compositore nell'assemblare movimenti di stile e carattere diversi, ma sempre coesi in un'armonia complessa e raffinata.

Brani celebri non solo per la loro virtuosità tecnica, ma anche per la loro capacità di comunicare una grande intensità espressiva, che spazia dalla luce dell'allegria alla profondità della riflessione. Le Suites sono una testimonianza di come la musica possa trasmettere una straordinaria ricchezza emotiva e intellettuale, ma anche una bellezza che travalica la matematica e la teologia per farsi sintesi tra umano e divino.

Racconterò la storia di Enea, eroe sconfitto, che fugge da Troia col sogno di costruire Roma, il padre sulle spalle e il figlio per mano. I giovani sono la Generazione Enea con la responsabilità di prendere il passato sulle spalle e accompagnare chi ancora non è capace di camminare. — Paolo Cevoli

16 aprile 2026 ore 20.30

Di e con Paolo Cevoli

Figli di Troia

regia Paolo Cevoli

Paolo Cevoli in questo suo nuovo monologo racconta in chiave ironica e contemporanea il mitico viaggio di Enea paragonandolo ad altri viaggi che hanno segnato la storia dell’umanità: da Cristoforo Colombo a Cappuccetto Rosso, dal principe vichingo Ragnar a suo babbo Luciano emigrato in Australia negli anni ’50. Enea, eroe sconfitto, fugge da Troia in fiamme con le sue divinità in tasca, il padre sulle spalle e il figlioletto per mano: le sue radici e la speranza per un futuro migliore. Dopo mille peripezie giunge alla foce del Tevere dove trova una scrofa che allatta - segno profetico per il luogo in cui fermarsi - e mentre le donne preparano delle focacce, gli esuli troiani sacrificano la scrofa e i suoi maialini. Il viaggio epico del fondatore di Roma si conclude con un picnic a base di panini alla porchetta. Questo e tanti altri episodi del poema virgiliano sono al centro del racconto di Paolo Cevoli, per riscoprire i valori e le radici del popolo italiano. Così come fece Virgilio che ha scritto l’Eneide per dare una dipendenza nobile agli antichi romani, nostri progenitori. Ha pensato: piuttosto che essere figli di nessuno meglio essere figli di Troia.

Il sempre è fatto di attimi Ute Lemper

© Guido Harari

spettacolo fuori abbonamento

Biglietti da CHF/€ 40.− a CHF/€ 60.−

Ute Lemper

in Time Traveler

Un viaggio attraverso 45 anni di successi della vita di Ute Lemper

voce Ute Lemper

pianoforte Vana Gierig

contrabbasso Giuseppe Bassi

batteria Mimmo Campanale

Ute Lemper ci trasporta in un viaggio musicale e poetico attraverso il tempo, passando da Weimar, Berlino, Parigi, Londra, New York e Buenos Aires, toccando luoghi e culture di tutto il mondo. Time Traveler è un mosaico che rispecchia la vita dell'artista in momenti ed epoche diverse, con memorie, musica e aneddoti. Oltre ai brani composti da Weill, Piazzolla, Brel, Kander, Gershwin, Waits e Alberstein, il programma è arricchito dalle sue composizioni. Ute Lemper ha infatti scritto canzoni ispirandosi ai testi di Bukowski, Neruda e Coelho, per citarne alcuni. In particolare, le sue composizioni più recenti riflettono il suo sentirsi una "time traveler".

Ute Lemper ha lasciato il segno sul palco, nei film, in concerti e con gli album pubblicati nell’arco della sua lunga carriera. È stata universalmente acclamata per le sue interpretazioni uniche, per le sue composizioni, così come per le rappresentazioni in musical e altri spettacoli nel West End di Londra e sui palchi di Broadway.

utelemper.com

Una prova d’attore tutta al maschile, in cui le donne del titolo non ci sono fisicamente, ma invadono comunque la scena: amate, odiate, rimpiante, assenze materializzate dai discorsi dei loro uomini in crisi.

24 aprile 2026 ore 20.30

Luca Bizzarri, Enzo Paci, Antonio Zavatteri  in

Le nostre donne

di Eric Assous

regia Alberto Giusta

co-produzione CMC/Nidodiragno, Teatro Stabile di Verona

Max (Luca Bizzarri), Paul (Enzo Paci) e Simon (Antonio Zavatteri) sono amici da trent’anni. Un'amicizia vera, inossidabile e gioiosa.

La loro vita professionale è un successo, il bilancio della loro vita privata un po' meno. Una sera, i tre amici si ritrovano a casa di Max per il loro consueto poker. Ma Simon arriverà con quasi un’ora di ritardo dando ai due amici una motivazione sconvolgente. La partita di poker non avrà mai inizio e noi assisteremo a una serie di scontri verbali che potrebbero portare a una rottura definitiva della loro consolidata amicizia. E le donne saranno le assolute protagoniste di tutti i conflitti che si creeranno.

Una commedia comica e intelligente, magistralmente dosata in perfetto stile francese: raffinata e dissacrante, leggera e spietata al tempo stesso, dal ritmo inarrestabile che gioca con il ribaltamento dei ruoli e con i colpi di scena.

Tolstoj e Beethoven ci parlano ancora. La ‘Kreutzer’ è un grido contro la gelosia assassina

Gioele Dix  in

La Sonata a Kreutzer

Tra passione e perdizione

con I Solisti di Pavia

violino Laura Marzadori

La Sonata a Kreutzer di Beethoven e il testo omonimo di Tolstoj si incontrano in uno spettacolo che dalla letteratura e dalla musica parla diretto alla nostra attualità. Gioele Dix ci conduce, con sapienza e intelligenza drammaturgica, nel cuore terribile di un femminicidio, insieme alla musica beethoveniana del violino solista di Laura Marzadori e dell’ensemble dei Solisti di Pavia. Con le parole di Tolstoj entreremo nei meandri di una psiche gelosa e ossessa. La seguiremo fino alle estreme conseguenze, mentre l’orchestrazione di Richard Tognetti ci consegnerà un’inedita e brillante rilettura della musica di Beethoven, nella versione per violino solista e orchestra d’archi. Uno sguardo più acuto sugli angoli oscuri del presente attraverso le parole e la musica dei Maestri del passato.

musica

Essenzialmente la risata è un momento catartico e di grande empatia perché si comunica una verità.

(IN)GRATO

autori Antonio Ornano, Matteo Monforte, Simone Repetto e Carlo Turati regia Alessandro Nidi produzione Epoché ArtEventi

In un’epoca di “ricette per la felicità” in cui tutti pare facciano a gara nel mostrare quanto siano grati alla vita per i doni ricevuti, in cui bisogna essere fautori della propria esistenza, in cui tutto dipende semplicemente da noi e dalla nostra predisposizione a connetterci con l’energia vibrazionale dell’universo, c’è chi magari resta un po’ perplesso.

La sensazione è che siamo talmente impegnati a cercare di diventare quello che il mondo vorrebbe che fossimo che abbiamo dimenticato quello che siamo. E allora c’è chi, in mezzo a tutta questa patinata gratitudine, resta in bilico e magari decide di praticare una genuina ingratitudine, giusto per fare un bagno nella realtà, per guardare con ironia, leggerezza e misericordia la splendida fallibilità di tutti gli esseri umani, perché sbagliano anche i migliori, e quando capita ne siamo felici.

Antonio Ornano in

La bellezza nella world music non si misura con criteri universali, ma nasce dall’incontro tra suono, cultura, identità e significato dentro spazi e territori che fanno della contaminazione la loro arma vincente.

12 – 13 giugno 2026

Festate

Festival di culture e musiche del mondo

XXXIV edizione

Nel cuore pulsante della Svizzera italiana, Chiasso si prepara ad accogliere la XXXIV edizione di Festate, un viaggio sonoro che attraversa i confini e celebra la ricchezza culturale del mondo. Artisti provenienti da Africa, Asia, Europa, Americhe animeranno la piazza centrale di Chiasso come anche altri spazi urbani, per formare un tutto unico insieme al colorato mercatino e ai profumi delle diverse cucine del mondo.

In un tempo in cui il rumore spesso sovrasta il senso, Festate si propone come un rifugio sonoro quale linguaggio universale con performance dal vivo che fondono radici antiche ed innovazione per rappresentare il potere della forza creativa dell’umanità.

Una festa per tutti che segna l’inizio dell’estate ma anche dove ogni suono, ogni sapore e colore sarà un invito a scoprire l’altro e a ritrovare, in ogni nota, quella bellezza autentica che ci unisce.

Perché la bellezza non è un’idea astratta: è ciò che ci commuove, ciò che ci fa sentire vivi. È nella voce che canta una lingua sconosciuta, in un ritmo ancestrale che fa battere il cuore, in un gesto condiviso tra pubblico e artista.

Rassegna cinematografica

Stupore

Biglietti

CHF/€ 12.− / 10.– / 8.–

Gratis: abbonati Cinema Teatro, Amici del Cinema Teatro, Amici del m.a.x. museo, studenti, Soci Cineclub del Mendrisiotto con abbonamento generale.

Il filo conduttore di questa breve rassegna di film è il senso di meraviglia, lo stupore che si prova davanti a qualcosa di potente, più grande di noi, qualcosa che ci fa sentire piccoli ma che proprio per questo ci porta a rivalutare le nostre relazioni, il nostro modo di essere nel mondo.

Immaginare l’invisibile è quello che unisce scienziati e artisti nel documentario di Valerio Jalongo, che di fronte al più grande acceleratore di particelle al mondo, l’LHC del CERN, dice: “è una macchina diversa da tutte le altre: non fabbrica cose, non fa parte di un ciclo di produzione. Per me è una macchina poetica, perché non è utile. Non serve a nulla, se non a cercare risposte”. Ed è sorprendente, per noi comuni mortali, scoprire come scienziati e artisti, nella loro spinta verso la conoscenza, siano ispirati dalla stessa ricerca di bellezza e armonia.

Il film Arca russa di Sokurov è girato in un unico piano sequenza, cioè con un’unica ripresa senza tagli di montaggio, un exploit tecnico (e fisico) che va di pari passo con l’eccezionalità della messa in scena all’interno del museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, dove arte e storia si intrecciano in un affresco grandioso davanti ai nostri occhi spalancati.

Di altro genere è lo stupore che suscita Il nuovo Vangelo del regista svizzero Milo Rau, una delle figure più interessanti del panorama teatrale e culturale contemporaneo. Un Gesù nero non si era mai visto, tanto meno un Gesù impersonato da un attivista politico che combatte per i diritti dei migranti, lavoratori schiavizzati nelle campagne del Sud Italia. Sono loro gli ultimi, i dannati della terra, i dimenticati del nostro tempo. La loro è una rivolta della dignità che, tra Pasolini e Capossela, riporta il Vangelo alle sue origini rivoluzionarie.

E per finire, un film… senza parole, un classico del cinema muto: The Lodger (Il pensionante), di Alfred Hitchcock. Il contrabbassista Simon Quinn e il suo quartetto l’accompagneranno con una nuova colonna sonora, composta appositamente in occasione del 125° anniversario della nascita di Hitchcock (1899). La magia del cinema muto con la musica dal vivo, per quello che lo stesso regista ha definito “il mio primo vero film”, il primo a dettare le regole della suspense e a gettare le basi del thriller moderno.

a cura di Cineclub del Mendrisiotto

regia Valerio Jalongo fotografia Alessandro Pesci, Leandro Monti montaggio Massimo Fiocchi musiche originali Maria Bonzanigo, Carlo Crivelli eseguite dall’OSI diretta da Kevin Griffiths Svizzera, Italia – 2017, 75’ v.o. italiano, inglese; st. italiano

regia Alexander Sokurov sceneggiatura Alexander Sokurow, Anatoli Nikiforow fotografia Tilman Büttner con Sergey Dreiden, Maria Kuznetsova, Leonid Mozgovoy, David Giorgobiani, Alexander Chaban

Russia – 2002, 99’ v.o. russo, sottotitoli in italiano

11 febbraio 2026 ore 20.30

Il senso della bellezza

Arte e scienza al CERN

Un'esplorazione del legame tra scienza e bellezza attraverso il lavoro di scienziati del CERN

Svelando i segreti del laboratorio sotterraneo del CERN di Ginevra, il centro di ricerca europeo che gestisce il più grande laboratorio del mondo di fisica delle particelle, il film mostra come l’armonia e la bellezza rappresentino dei principi ispiratori tanto per gli scienziati quanto per gli artisti. Le gigantesche macchine del CERN catturano immagini con la stessa misteriosa energia delle opere di artisti quali Olafur Eliasson, Michael Hoch, Carla Scaletti e molti altri. Mentre le immagini raccontano la spiritualità dell’essere umano e il rapporto con la natura, gli scienziati sono confrontati agli stessi grandi interrogativi dei filosofi e dei mistici, sull’universo, sulla nostra origine e il nostro destino. Alcuni al CERN credono in Dio, altri nei numeri, ma tutti si rendono conto che la natura sfuggente della materia può essere compresa solo con un sesto o settimo senso: il senso della bellezza.

18 febbraio 2026 ore 20.30

Arca Russa

(Russkij kovcheg)

Un esercizio di regia, un viaggio nell'arte, un reportage dalla storia

Un regista contemporaneo si ritrova magicamente nel Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo nel XVIII secolo. Lì incontra un disincantato diplomatico francese del XIX secolo e i due uomini diventano complici di uno straordinario viaggio nel tempo attraverso il turbolento passato della Russia. Mentre il loro girovagare nelle sale del museo si svolge in un'unica ripresa, girata con una speciale steadycam e senza alcun montaggio, si trovano ad assistere a scene sorprendenti: Pietro il Grande che frusta i suoi generali, Caterina la Grande che sfreccia nei corridoi cercando una toilette, la famiglia dell'ultimo zar che siede a tavola senza preoccuparsi dei bolscevichi… Per il grande Sokurov, l'Hermitage è l'Arca russa che conserva amorevolmente l'arte e la storia in attesa che il mondo veda giorni migliori.

regia Milo Rau sceneggiatura Milo Rau fotografia Thomas EirichSchneider montaggio Katja Grindenberg con Yvan Sagnet, Marcello Fonte, Enrique Irazoqui, Maia Morgenstern colonna sonora Elia Rediger, Ras Bamba, Vinicio Capossela Germania-Svizzera – 2020, 107' v.o. italiano, francese, inglese; sottotitoli in italiano

Il Nuovo Vangelo

neue

Il Vangelo come la Passione di un’intera civiltà

Cosa avrebbe predicato Gesù nel XXI secolo? Chi sarebbero i suoi discepoli? Milo Rau torna alle origini del Vangelo a Matera, mostrando la nostra società, ingiusta e colma di diseguaglianze. Nei panni del figlio di Dio, Yvan Sagnet, attivista politico, protagonista della battaglia per il riconoscimento dei diritti dei migranti arrivati in Europa dal Mediterraneo, ridotti in schiavitù nei campi di pomodori e costretti a vivere nei ghetti in condizioni disumane.

In un gioco di rimandi tra documentario di denuncia, messa in scena teatrale e finzione cinematografica, Milo Rau chiama a recitare anche cittadini di Matera, insieme ad attori e attrici come Enrique Irazoqui (Gesù in  Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini), Maia Morgenstern (Maria in La Passione di Cristo di Mel Gibson), Marcello Fonte (miglior attore a Cannes 2017 per Dogman). Il potere e la bellezza del messaggio di una “resurrezione” che può compiersi nella società civile, sia essa credente o laica.

regia Alfred Hitchcock sceneggiatura Eliot Stannard, Alfred Hitchcock fotografia Gaetano Ventimiglia, Hal Young montaggio Ivor Montagu con Ivor Novello, June Tripp, Malcolm Keen, Marie Ault… Regno Unito 1927, bianco e nero, muto, 80’

Con accompagnamento dal vivo del Simon Quinn Quartett: Simon Quinn, contrabbasso e composizione; Nolan Quinn, tromba; Stefan Nagler, piano; Brian Quinn, batteria

The Lodger

A Story of the London Fog (Il pensionante) 4 marzo 2026 ore 20.30

Un classico del muto con la musica eseguita dal vivo

Un assassino di donne si aggira nella nebbia londinese. Le sue vittime sono tutte bionde e sul luogo del delitto non manca mai un bigliettino da visita che recita: “Il vendicatore”. La descrizione del personaggio ricercato si addice perfettamente al misterioso sconosciuto che ha preso alloggio in città presso una famiglia semplice. A poco a poco, gli indizi che fanno apparire pericoloso il nuovo inquilino (Ivor Novello) diventano sempre più inquietanti. E Daisy, la figlia del padrone di casa, è persino bionda...

The Lodger segna un inizio, un decalogo, un’autorialità, un (sempre) nuovo codice linguistico fatto di ambiguità, di incertezze, di identificazioni, di ansia e di fiato sospeso (…). Era nato, con il suo primo e fondamentale tassello, il grande cinema di Alfred Hitchcock, definitiva trasposizione in celluloide della suspense. Marco Romagna, Quinlan.it

Dal 2007, il contrabbassista Simon Quinn scrive colonne sonore per i classici dell'epoca del cinema muto e le esegue dal vivo con i suoi fratelli e altri musicisti ospiti. In occasione del 125° anniversario della nascita di Alfred Hitchcock, ha composto una nuova colonna sonora per The Lodger su suggerimento del cinema Savoy di Bordesholm (Germania).

In sale incantevoli o in ambienti sempre curati e intimi, cinema e musica ricreano la loro magia: ricordi di bobine 35 millimetri su proiettori che ronzano in fondo alla platea e proiettano la loro luce tremolante sullo schermo, ultimi colpi di tosse nell’anticipazione della prima nota, mentre gli strumenti si passano ancora il la e le luci si abbassano…. — https://simonquinn.ch

1. CERN Il senso della bellezza ©Amka Films Productions

2. Arca Russa backstage ©trigon-film

3. Il Nuovo Vangelo backstage ©Fruitmarket/Langfilm/IIPM/ Photo by Armin Smailovic

4. The Lodger, fonte Jacob Burns FIlm Center

→ Simon Quinn Quartett SprachlosPress ©Johannes Von Ballestrem

senzaconfini

Torna con la sua 32ª edizione la rassegna Senza Confini, pensata per i giovani dai 3 ai 14 anni. Un appuntamento speciale dedicato alle scuole dell’infanzia, elementari e medie della regione, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al mondo del teatro.

Anche quest’anno il programma si presenta ricco e variegato, con tematiche classiche affiancate da argomenti più attuali. Per ogni fascia d’età è stato selezionato uno spettacolo pensato per accompagnare i ragazzi nella crescita, stimolarne la fantasia e favorire l’apprendimento. Il tutto arricchito da scenografie colorate, musiche coinvolgenti e storie avvincenti.

Senza Confini rappresenta un’opportunità preziosa per i ragazzi: un’occasione per vivere momenti educativi significativi, fondamentali per la loro crescita e per scoprire i segreti e le meraviglie del mondo teatrale.

I temi scelti per questa edizione spaziano tra argomenti profondi e stimolanti: il coraggio di affrontare e superare le proprie paure, il rapporto con la natura, le relazioni tra esseri umani e il mondo animale, il significato del crescere e, infine, il potere dell’immaginazione, capace di trasformare persone e cose in qualcosa di sempre nuovo, inaspettato e straordinario.

un viaggio all'origine della musica e della gioia che

Musica CittadinaChiasso

Fondata nel 1827 come organo istituzionale del Comune di Chiasso, la Musica Cittadina di Chiasso è una delle società più antiche della città e dell’intero Canton Ticino. Da quasi due secoli mantiene vivo lo spirito originario che l’ha contraddistinta fin dalla nascita.

La sua posizione geografica, in un territorio di confine attraversato da persone e merci — con dogana, ferrovia e infrastrutture di trasporto — ha favorito sin dagli inizi la creazione di un forte senso di appartenenza regionale, insubrico e transfronaliero, che ancora oggi caratterizza il gruppo.

Società cofondatrice della Federazione Bandistica Ticinese nel 1910, la Musica Cittadina ha saputo nel tempo evolversi, offrendo esibizioni e concerti di alto livello, partecipando a importanti manifestazioni sia in Svizzera che all’estero. Già nel 1896 si esibiva all’Esposizione nazionale di Ginevra, contribuendo in più occasioni a portare il nome di Chiasso e la sua cultura musicale ben oltre i confini locali e cantonali.

Alla base di questo successo vi è uno spirito di gruppo consolidato e una continua ricerca musicale, elementi che hanno portato anche alla nascita di un’importante realtà come la Chiasso

Swing Orchestra, che festeggerà il suo 20˚ anno di attività in occasione del Concerto di inizio anno del 6 gennaio 2026. Il prossimo 16 novembre, in occasione del Concerto di Gala, la Musica Cittadina proporrà un programma che spazierà dalla musica classica a quella moderna, con particolare risalto alle impegnative pagine della Carmen di Bizet, delle Danze Norvegesi di Grieg e della Bergamasca di Respighi.

Dal 1994 la direzione musicale è affidata al Maestro Paolo Corneo, che guida con dedizione l’ensemble attualmente composto da circa 45 elementi e si occupa anche della formazione dei giovani musicisti e del gruppo strumentale della scuola allievi.

di inizio anno martedì ore 16.30

Per informazioni e biglietti contattare Musica Cittadina

L’associazione Amici del Cinema Teatro di Chiasso si è costituita nel 1997 con lo scopo di sostenere il Municipio nel suo progetto di riportare in vita il Teatro e quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questa struttura, idonea a ridare slancio alla vita culturale e sociale di Chiasso e di tutta la regione. Il nostro obbiettivo è stato raggiunto.

La riapertura del Teatro ha inoltre costituito il trampolino di lancio per il decollo di altre realtà culturali ora presenti a Chiasso: il m.a.x. museo, lo Spazio Officina e la Biblioteca comunale. Il loro insieme è diventato il fiore all’occhiello della nostra cittadina e il suo miglior biglietto da visita.

Sono stati molti coloro che in tutti questi anni hanno legittimato il nostro ruolo e sostenuto le nostre iniziative: abbiamo offerto alcune borse di studio per il recupero e la salvaguardia delle decorazioni interne ed esterne; abbiamo pubblicato un libro sulla storia del Cinema Teatro e sulle sue prospettive future; abbiamo offerto il sipario del palcoscenico e la passatoia della scala che conduce dall’ingresso al foyer; abbiamo finanziato il restauro delle vetrine del foyer stesso. Sono state numerose anche le nostre proposte culturali, ad esempio gli incontri con registi e attori di passaggio a Chiasso e le gite sociali – in Italia e in Patria - per conoscere altri teatri. Senza dimenticare le serate conviviali organizzate per i nostri associati.

Oggi molti pionieri della prima ora sono scomparsi e l’età media dei nostri membri è piuttosto elevata, nonostante una campagna di reclutamento effettuata nel 2019. In questi ultimi anni la nostra associazione ha cercato un riposizionamento, iniziando a digitalizzare il suo archivio e allestendo il sito internet che è tuttora in fase di implementazione.

Siamo anche particolarmente sensibili nei confronti dell’ultimazione dei lavori di riqualifica del centro cittadino, con l’abbattimento dei muri che circondano la piazza Bernasconi e il proseguimento della nuova pavimentazione lungo via Verdi fino al Cinema Teatro.

Abbiamo però bisogno di incrementare il numero degli associati, per iniettare nuova linfa vitale fra le nostre fila. Ricordiamo che i soci usufruiscono di sconti sull’acquisto del biglietto ai singoli spettacoli e sulla sottoscrizione delle varie formule di abbonamento alla stagione.

Per ogni richiesta di informazioni è possibile scrivere a:

Associazione Amici del Cinema Teatro

Casella Postale 3102 – 6830 Chiasso amicicinemateatro@gmail.com

Biglietti

info e biglietti

Biglietti per singolo spettacolo

Prima categoria CHF/€ 38.–

Seconda categoria CHF/€ 30.–

Terza categoria CHF/€ 25.–

Quarta categoria CHF/€ 20.–

Cinema CHF/€ 12.–

Biglietteria

Abbonamenti

Gli spettacoli organizzati fuori abbonamento o in collaborazione con altri enti possono subire modifiche di prezzo. I prezzi sono indicati nella pagina dello specifico spettacolo.

Si applicano tariffe speciali per gruppi e studenti. Condizioni particolari sono riservate ai soci ATTE (Associazione Ticinese Terza Età), per maggiori informazioni e iscrizioni: atte.chiasso@gmail.com

Le agevolazioni per i biglietti del cinema sono descritte alla pagina della rassegna.

La biglietteria del Cinema Teatro è aperta al pubblico per informazioni, prenotazioni, acquisto biglietti e abbonamenti nei seguenti giorni:

mercoledì – venerdì → ore 17.00 –19.30 sabato → ore 10.00 –12.00 / 17.00 –19.3 0

Questo servizio è disponibile anche telefonicamente negli stessi orari +41 (0)58 122 42 72 o cassa.teatro@chiasso.ch

Vendita online sulla piattaforma www.ticketcorner.ch È possibile acquistare i biglietti anche all’ Infopoint Mendrisiotto Turismo, c/o Stazione FFS, Viale Franscini, Mendrisio, aperto da lunedì a venerdì nei seguenti orari: 09.00–12.00 / 14.00–18.00.

I biglietti saranno rimborsati solo nel caso di annullamento

A tutti gli abbonati verranno assegnati primi posti. I posti sono numerati e a ciascun abbonato verrà assegnata una poltrona.

L’abbonato dovrà indicare – qualora ci fossero più repliche – la serata prescelta, che non potrà essere cambiata.

L’abbonamento è trasferibile e quindi l’intestatario può cederlo ad altre persone; esso deve essere ritirato e pagato alla cassa del Cinema Teatro, al più tardi 2 ore prima dell’inizio del primo spettacolo prescelto.

In caso di annullamento di spettacoli per motivi di forza maggiore, l’abbonato potrà assistere ad altri eventi secondo le indicazioni del Teatro.

Cartabianca 5 → 5 eventi a scelta tra i 18 in abbonamento CHF/€ 155.–

Cartabianca 8 → 8 eventi a scelta tra i 18 in abbonamento CHF/€ 240.–

Cartabianca 12 → 12 eventi a scelta tra i 18 in abbonamento CHF/€ 348.–

Chiassocultura 18 → Tutti gli spettacoli in abbonamento CHF/€ 504.–Spettacoli fuori abbonamento

Vantaggi abbonati

Chi si abbona alla stagione teatrale 2025-2026 del Cinema Teatro potrà usufruire dei seguenti vantaggi supplementari:

• 2 biglietti omaggio per una serata del Festival di Cultura e Musica Jazz

• Ingresso gratuito a tutte le proiezioni della rassegna cinematografica

• Serata dell’abbonato – Spettacolo gratuito e cocktail offerto

Disposizioni di sala

Posteggi

Il Teatro invita rigorosamente a spegnere i telefonini durante gli spettacoli.

Si avvisa che è proibito fotografare, filmare e registrare gli spettacoli. A spettacolo iniziato l’accesso alla sala non sarà più garantito.

Gli spettatori del Cinema Teatro possono posteggiare gratuitamente all’Ellipticum (ex-Centro Ovale) al livello -2 in Via Pietro e Luisita Chiesa 2, Chiasso. È necessario far vidimare il biglietto del posteggio alla biglietteria del Teatro, prima dell’evento

Gli eventi potrebbero subire variazioni.

Si prega di consultare sempre il sito internet www.centroculturalechiasso.ch

CAFFETTERIA

Bar aperto prima degli spettacoli

Info e prenotazioni: Associazione Frequenze gastro@frequenze.ch tel. +41 (0)77 411 77 89 www.frequenze.ch

agculturel.ch

kulturga.ch agcultura.ch

il pass per gli under 26

L'AG cultura è un abbonamento per i giovani sotto i 26 anni, che con soli 100 franchi consente l’accesso a oltre 10’000 concerti, mostre, festival, film e spettacoli in 300 luoghi partner tra cui il Centro Culturale Chiasso.

Berna

Friburgo

Per prenotare o richiedere un biglietto presentare in biglietteria il proprio abbonamento AG cultura accompagnato da un documento d'identità.

Giura

Neuchâtel

Vallese 100.-

m.a.x. museo

45,83704 N 9,02648 E Via Dante Alighieri 6

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 52

F +41 (0)58 122 48 96 info@maxmuseo.ch martedì–domenica ore 10.00–12.00 ore 14.00–18.00 lunedì chiuso

www.centroculturalechiasso.ch/m-a-x-museo

Nel 2010 il m.a.x. museo è divenuto un’istituzione pubblica del Comune di Chiasso, parte del Centro Culturale Chiasso, e nello stesso anno è diventato membro dell’ICOM (International Council of Museums). Dal 2020, fa parte della Rete MAM, Musei d’arte del Mendrisiotto. Per la sua attività culturale ed espositiva, nel 2019 è stato insignito, con le altre strutture del Centro Culturale Chiasso di cui fa parte, del prestigioso Premio svizzero Doron.

La missione del m.a.x. museo è quella di divulgare la conoscenza della grafica, del design, della fotografia e della comunicazione visiva. La stagione espositiva del 2025-2026 si sviluppa attorno al tema “pulchritudo” e si apre con una mostra più che mai centrata rispetto all’argomento annuale: Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce. L’esposizione si inserisce nel filone che ciclicamente il m.a.x. museo dedica alla fotografia (il cui etimo greco significa “scrivere o disegnare con la luce”) in partnership con i Musei Civici del Comune di Napoli. La mostra ripercorre, attraverso il “disegnare con la luce”, le immagini più iconiche di Sophia Loren, che la colgono in momenti peculiari della vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata dai grandi fotografi quali Richard Avedon (1923-2004), David Seymour (1911-1956), Helmut Newton (19202004), per citarne solo alcuni. In mostra sono esposte fotografie vintage e reprint, secondo un criterio tematico-cronologico. Ancora di “bellezza” si parlerà invece nell’esposizione Max Bill (1908 – 1994): die gute Form. Pittura, scultura, architettura e design. In questa mostra, inserita nel filone “maestri del XX secolo”, il tema guida della stagione espositiva è esplorato attraverso lo sguardo del noto architetto, pittore, scultore, designer e grafico Max Bill. Egli ha interpretato la “bellezza” quale espressione massima di armonia, sintesi, unità, spazio e logica. L’attività artistica, il pensiero teorico e l’insegnamento sono aspetti dell’approccio metodologico di Max Bill, basato su una idea di “artista universale”. In mostra sono esposte una sessantina di sue opere pittoriche, scultoree, grafiche e di design secondo un criterio tematico-cronologico, avendo sempre come fil rouge il forte rapporto che Max Bill tenne con l’Italia e con il Canton Ticino, in particolare con Gillo Dorfles e il gallerista Bruno Lorenzelli, da cui provengono molte opere esposte. Fondamentale è il prestito della collezione del figlio Jakob Bill. Resta importante, come sempre nella programmazione del m.a.x. museo, l’attenzione rivolta al territorio, ai temi di interesse verso le giovani generazioni e alle risorse culturali ed artistiche esistenti del Cantone Ticino. In questa logica si inserisce l’iniziativa Esposizione dell’Avvento, che prevede la collocazione nell’atrio del museo di un’opera di pregio di un collezionista privato (normalmente custodita nel deposito) nel periodo natalizio, mettendola a disposizione del pubblico gratuitamente.

Sophia Loren sul set de "La caduta dell'Impero Romano", regia di Anthony Mann, 1964
Foto di Pierluigi Praturlon

mostra a cura di orari martedì–domenica ore 10.00–12.00 ore 14.00–18.00 lunedì chiuso apertura straordinaria lunedì 27 ottobre

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi dal m.a.x. museo, su presentazione del ticket del parcheggio al m.a.x. museo.

27.10.25 08.03.26

inaugurazione: domenica 26.10.2025, ore 17.30

Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce

Francesco Casetti

Nicoletta Ossanna Cavadini

L’esposizione si inserisce nel filone che ciclicamente il m.a.x. museo dedica alla fotografia, il cui etimo greco significa “scrivere o disegnare con la luce”, ed è realizzata in progetto integrato con i Musei Civici del Comune di Napoli. La mostra è collegata al tema guida del Centro Culturale Chiasso per il 2025-2026, la pulchritudo, intesa nella più ampia accezione del termine, ossia come espressione dell’armonia tra corpo e spirito. La pulchritudo è un termine latino che non si traduce soltanto con bellezza fisica, ma che indica anche una bellezza insita nell’interiorità, nel modo di essere, e che traspare attraverso gesti, tono della voce e modalità espressive, sguardo, portamento e capacità di suscitare emozioni. Una bellezza tanto esteriore quanto interiore, che si manifesta in modi unici e che ha importanti risvolti umani e sociali. La mostra al m.a.x. museo ripercorre, attraverso il “disegnare con la luce”, le immagini più iconiche che colgono Sophia Loren in momenti peculiari della sua vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata dai grandi fotografi quali Richard Avedon (1923-2004), David Seymour (1911-1956), Helmut Newton (1920-2004), Elliott Erwitt (1928-2023), Irving Penn (1917-2009), Alfred Eisenstaedt (1898-1995), Alfred Eisenstaedt (1898-1995), Tazio Secchiaroli (1925-1998), Pierluigi Praturlon (1924-1999), Carlo Riccardi (1926-2022), Elio Luxardo (1908-1969), Bert Stern (1929-2013), Milton H. Greene (19221985), Burt Glinn (1925-2008), Herbert List (1903-1975), Dennis Stock (1928-2010), Eve Arnold (1912-2012), David Hurn (1934), solo per citarne alcuni.

In mostra sono esposte fotografie vintage e reprint, secondo un criterio tematico-cronologico, avendo sempre come fil rouge il tema della pulchritudo: dalle prime riprese per La ciociara (1960) agli scatti per la sceneggiatura del film La vita davanti a sé (2020); una sezione è dedicata al territorio partenopeo del Secondo Dopoguerra, nei luoghi dove Sophia Loren è nata e da cui ha tratto la fierezza delle sue radici. Tale importante sezione della mostra si deve al prestito della raffinata collezione di Riccardo Marone, il quale ha fornito trentacinque immagini di Napoli di rara bellezza. Complessivamente, l’esposizione presenta oltre trecento immagini che abbracciano sessant’anni di vita di Sophia Loren e restituiscono al visitatore le emozioni più profonde che la grande attrice ha saputo suscitare, grazie alla sua tempra e alla sua determinazione, sia nei film (oltre un centinaio) sia nella vita.

Le fotografie esposte provengono dagli archivi di fotografi di fama internazionale che l’hanno immortalata.

Sophia Loren (Sofia Villani Scicolone – alias Lazzaro) nasce a Roma nel 1934 e trascorre poi l’infanzia a Napoli, nel piccolo comune di Pozzuoli. Inizia la sua carriera partecipando a concorsi di bellezza e lavorando come comparsa in film e fotoromanzi. A notarla sarà il regista Carlo Ponti, negli anni poi divenuto suo marito e mentore e da cui avrà due figli, Carlo Jr. ed Edoardo. Gli anni ’50 segnano la sua ascesa di attrice, a partire dal film Africa sotto i mari di Giovanni Roccardi, del 1953, dove inizia a farsi chiamare Sophia Loren. Seguono vari film come protagonista, tra cui il famoso Due notti con Cleopatra di Ettore Giannini, del 1954. Gli anni ’50, ’60 e ’70 vedono la Loren impegnata in numerosissime pellicole. Lavora con registi di alto calibro come Alessandro Blasetti (Peccato che sia una canaglia , 1954), Dino Risi (Pane, amore e…, 1955), Anthony Mann (El Cid , 1961 e La caduta dell’Impero Romano, 1964), Stanley Donen (Arabesque, 1966), Vittorio De Sica (Matrimonio all’italiana , 1964), Charlie Chaplin (La contessa di Hong Kong , 1967), Ettore Scola (Una giornata particolare, 1977), e molti altri. Nel 1960, De Sica le affida il ruolo da protagonista ne La ciociara , film cult che vale all’attrice il Premio Oscar come Migliore attrice protagonista, la Palma d’oro a Cannes e altri importanti premi. Si affianca ad attori rinomati come Marcello Mastroianni, con cui recita soprattutto nelle pellicole di De Sica, poi Cary Grant, Gregory Peck, Paul Newman, Omar Sharif, Charlton Heston, Peter Sellers, Marlon Brando, Totò, John Wayne, Frank Sinatra e altri ancora. Anche i registi con i quali lavora sono di grande levatura: Federico Fellini, Ettore Scola, Robert Altmann, Lina Wertmüller e Eduardo De Filippo, per citare alcuni dei più noti.

Questo periodo di grande successo per l'attrice è confermato da numerosi premi: in poco meno di trent’anni si aggiudica sei David di Donatello e cinque Golden Globe, riconoscimenti che la qualificano come l’attrice italiana più premiata al mondo.

Sophia Loren conosce lo sfarzo e il lusso di Hollywood e un successo strepitoso, ma resta sempre una persona affabile e concreta, molto legata alla sua terra natia. Gli anni ’80 la vedono impegnata in numerose partecipazioni televisive; da un documentario autobiografico (Sophia: her own story, 1980) a varie serie televisive. Negli anni ’90 partecipa ad altri film, tra cui l’ultimo in coppia con Mastroianni (Prêt-à-porter, 1994, con la regia di Robert Altman). Ritorna in alcuni film nei primi anni 2000, ma meno frequentemente e nel frattempo partecipa a serie tv e ad alcuni spot pubblicitari.

Sophia Loren, 1955 foto di David Seymour
Sophia Loren al Festival di Cannes, 1957 Foto di Ara Güler
fotografia

Sophia Loren e Salvatore Ferragamo

all'Open Gate di Roma, 28 febbraio 1955.

Foto Del Vecchio & Scala di Roma

Archivio Museo Salvatore Ferragamo, Firenze

Sophia Loren ha scelto di vivere in Svizzera, a Ginevra, dopo aver vissuto a Londra, New York e Parigi. L’esposizione vuole valorizzare questa sua doppia appartenenza, creando un ponte culturale fra Svizzera e Italia e portando la mostra in due sedi: una in Svizzera, in Cantone Ticino e l’altra a Napoli, terra natale dell’attrice. La mostra gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna e del Consolato Generale d’Italia a Lugano.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese con un ricco apparato iconografico, che riporta tutte le immagini delle opere in mostra e con i testi critici di studiosi di caratura internazionale, oltre agli apparati con la biografia dell’attrice. Un ricco calendario di eventi (conferenze, visite guidate, laboratori didattici, proiezione di film, incontri-dibattiti) arricchisce l’esposizione.

Iniziativa in collaborazione con il Cinema Teatro Chiasso Eventi collaterali

• Visite guidate gratuite con ingresso al museo a pagamento domenica 9 novembre 2025, ore 10.30 domenica 18 gennaio 2026, ore 10.30 domenica 8 marzo 2026, ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenza pubblica

Angela Madesani, storica dell’arte e della fotografia, co-curatrice

Sophia Loren: l’interpretazione della pulchritudo mercoledì 26 novembre 2025, ore 20.30 - Foyer del Cinema Teatro con apertura serale del m.a.x. museo, ore 21.30 - 22.30

• Pausa pranzo al museo martedì 13 gennaio 2026 ore 12.45-13.30

Sophia Loren e l'eleganza: i modelli delle scarpe di Salvatore Ferragamo e gli abiti di Giorgio Armani con caffè offerto presso il Bar Indipendenza a Chiasso prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Famiglie al museo

Visita guidata con laboratorio dedicata a mamme e papà, nonne e nonni, bambini e adolescenti. Benvenuti i passeggini e le carrozzine. sabato 22 novembre 2025, ore 10.30 segue aperitivo analcolico, prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Convegno internazionale

Il mito della bellezza nella sua forma contemporanea: dai nuovi valori estetici alla filosofia politica. lunedì 10 novembre 2025,ore 15.30 Cinema Teatro Chiasso

• Esposizione dell'Avvento un capolavoro da scoprire dal 27 novembre 2025 al 6 gennaio 2026

• A tavola con Sophia Loren pranzo e cena con le ricette dell'attrice (da Sophia Loren In cucina con amore ) presso il Bar Indipendenza di Chiasso (su prenotazione autonoma), durante il periodo della mostra

• Ticket integrato presso il Bookshop del m.a.x. museo giovedì 5 febbraio 2026

Spettacolo Paul Taylor Dance Company ore 20.30 Cinema Teatro (vedi pag. 35) e un biglietto di ingresso alla mostra al m.a.x. museo valido per tutta la durata dell'esposizione

Iniziativa "cornice per artisti emergenti"

Nella vetrina esterna dello Spazio Officina, per l’intera durata della mostra sarà esposta un’opera di un giovane artista.

Iniziative di approfondimento con l’associazione amici del m.a.x. museo

Come di consueto, la mostra prevede un ricco calendario di viaggi e visite in luoghi connessi con l’esposizione. Tutte le informazioni si trovano sulla pagina delle Gite aamm.

• BookCity Milano 2025 sabato 15 novembre 2025 Visita a BookCity in occasione della presentazione del catalogo della mostra, visita guidata all'Armani/Silos Prenotazioni: amici@maxmuseo.ch

Iniziativa in collaborazione con la Biblioteca Comunale

• Esposizione di riviste con copertine dedicate a Sophia Loren presso la Biblioteca comunale di Chiasso, via Alfonso Turconi 3 orari Biblioteca: lunedì – venerdì, 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30 sabato e domenica chiuso

Richard Avedon e Sophia Loren, 1966
Sophia Loren, 1967, Foto di Tazio Secchiaroli

Laboratori didattici

• sabato 13 dicembre 2025

La bellezza è un’emozione

La bellezza può essere anche espressione di personalità, talento e forza interiore… ne è testimonianza l’attrice Sophia Loren, che, con la sua personalità, è riuscita a interpretare le vite di tante donne diverse. Visitando la mostra, si potrà scoprire come grandi artisti, fotografi e grafici sono riusciti a raccontare la sua ricca personalità nei manifesti, nelle fotografie e nelle locandine dei film da lei interpretati.

Nel laboratorio si ritaglieranno immagini da riviste, fotografie o disegni per creare un collage che rappresenti per ognuno un’emozione.

• sabato 10 gennaio 2026

Ritratti ispirati

Osservare i dettagli, cogliere i particolari… ispirati dalle fotografie in mostra, i partecipanti potranno realizzare il loro autoritratto per esprimere la loro personale interpretazione della “bellezza”.

• sabato 7 febbraio 2026

Fotografia creativa

La mostra diventa il nostro set fotografico. Ogni partecipante, utilizzando lo smartphone o piccole macchine fotografiche, potrà dapprima scattare fotografie convenzionali, in cui i soggetti risultino riconoscibili, per poi procedere con un metodo più creativo: muovendo la fotocamera, avvicinandosi molto al soggetto, riprendendolo da più punti di vista… per ottenere delle immagini che, pur riproducendo la realtà, non la fanno apparire come la vediamo ma ne forniranno un’interpretazione.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00), è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

Sui medesimi temi si organizzano su richiesta laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 20 partecipanti), previo accordo con il museo, con almeno 10 giorni di anticipo.Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari). Per i laboratori su richiesta, i tre temi proposti rappresentano una traccia contenutistica ma le mediatrici strutturano di volta in volta l’attività sulla base dell’età e della formazione dei partecipanti.

Max Bill Bunte akzente 1946

orari martedì–domenica ore 10.00–12.00 ore 14.00–18.00 lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi dal m.a.x. museo, su presentazione del ticket del parcheggio al m.a.x. museo.

inaugurazione: sabato 28.03.2026, ore 17.30

Max Bill (1908-1994)

die gute

Form pittura, scultura, architettura e design

L’esposizione si inserisce nel filone che il m.a.x. museo dedica ciclicamente ai “maestri del XX secolo” ed è collegata al tema guida dell’anno del Centro Culturale Chiasso, la pulchritudo, concetto interpretato da Max Bill attraverso un incessante lavoro di ricerca quale espressione massima di armonia, sintesi, unità, spazio e logica. Architetto, anche se più noto come pittore, scultore, designer e grafico, Max Bill frequenta il Bauhaus negli anni 1927-1929, e da questa esperienza trae i principi fondanti per esprimere un'arte razionale, oggettiva e non figurativa costituendo con le sue relazioni personali un forte asse fra Zurigo e Milano che contribuirà a creare l’innovativo fenomeno culturale della Konkrete Kunst-Arte concreta. L’attività artistica, il pensiero teorico e l’insegnamento sono aspetti di un unico metodo adottato da Max Bill e basato su una visione innovativa e integrata di concetto “d’artista universale”. La mostra al m.a.x. museo vuole porre l’accento sulla centralità della figura di Max Bill rispetto al fenomeno dell’internazionalizzazione della cultura europea, con particolare riferimento alle relazioni fra Zurigo e Milano nel periodo tra le due guerre. La Svizzera in quegli anni era infatti un crocevia di scambio per la presenza di molti intellettuali provenienti dall’Europa, soprattutto dall’Italia (si pensi a E.N. Rogers, L. Baldessari, V. Magistretti). Durante la ricostruzione post-bellica, Max Bill partecipa attivamente al dibattito sociale, culturale e politico ed è presente al Congresso al Castello Sforzesco del 1945 e all’Ottava Triennale del 1947, a cui seguono diverse pubblicazioni. Di cruciale importanza è la mostra arte astratta e concreta del 1947 a Palazzo Reale di Milano, concepita

maestri
Karin Gimmi
Nicoletta Ossanna Cavadini
mostra a cura di

insieme a Lanfranco Bombelli Tiravanti con la grafica di Max Huber, evento che diventa la scintilla che innesca l’aggiornamento dei linguaggi visivi nel campo delle arti e del design nella capitale lombarda e in Svizzera.

Max Bill nasce nel 1908 a Winterthur. Nel 1924 inizia il suo percorso formativo alla Kunstgewerbeschule di Zurigo per poi decidere – dopo avere incontrato Le Corbusier a una conferenza nel 1926 – di proseguire gli studi in architettura presso il Bauhaus di Dessau (Germania) avendo come docenti illustri artisti quali Josef Albers, Wassily Kandinsky e Paul Klee. I riferimenti alla cultura modernista arrivano immediatamente nel suo primo studio di Zurigo, dove inizia a lavorare come grafico ma anche come architetto con il progetto e la costruzione della sua prima casa-atelier a ZürichHöngg. Nel 1931 sposa la violoncellista e fotografa Binia Spoerri e insieme iniziano a coltivare una serie di relazioni con il mondo artistico, fra le quali si ricorda l’amicizia con Jean Arp, Sophie Taeuber-Arp, Max Ernst, Meret Oppenheim e il compositore Vladimir Vogel. Dal 1932 al 1936 è membro del gruppo parigino Abstraction-Création grazie al quale ha l’opportunità, nel 1933, di iniziare ad esporre le sue opere. Nel 1937 diventa co-fondatore del gruppo d’avanguardia Allianz, unione dei moderni artisti svizzeri. Con gli anni ’40, dopo la nascita del figlio Jakob nel 1942, e soprattutto nel dopoguerra, Max Bill diventa una delle maggiori figure di riferimento in Svizzera per l’arte contemporanea, assumendo incarichi istituzionali, nazionali e internazionali, tenendo mostre e conferenze in Asia, in America e in Europa e costruendo contatti

Max Bill senza titolo 1969-1970 serigrafia a colori su carta

Max Bill

Unendlche

Schleife aus einem

Kreisring II

1947-48

con i maggiori artisti del suo secolo, tra i quali Ignazio Silone, Le Corbusier, Max Ernst, Georges Vantongerloo, Marcel Duchamp. Aderisce al CIAM, Congrès International d’architecture moderne, fonda l’i.p.c., Institut für progressive cultur, concepisce e realizza diversi progetti espositivi per la Triennale di Milano. Contestualmente, realizza i primi lavori come industrial designer.

La sua carriera è profondamente segnata dall’impegno nella scrittura e nella didattica, ruolo che lo vede occupato a partire dal 1948, dapprima nei corsi all’Istituto Tecnico Superiore a Darmstadt in Germania e successivamente, nel 1953, nella realizzazione della Hochschule für Gestaltung , a Ulm, sempre in Germania, con Inge Scholl, Otl Aicher, e Hans Werner Richter, in qualità di co-fondatore, architetto e primo rettore. L’istituto, creato in coerenza con i principi del Bauhaus, ha avuto, seppur nella sua breve vita (19551968), un’enorme influenza nel campo dell’Industrial Design, tanto da creare la tendenza nota come “Scuola di Ulm”. Nel 1957, Bill abbandona il progetto non condividendone più le linee guida, e assume dal 1967 al 1974 la cattedra di progettazione ambientale all’Istituto superiore delle arti figurative di Amburgo insieme a molti altri incarichi come membro di commissioni.

In mostra sono esposte una sessantina di sue opere pittoriche, scultoree, grafiche e di design secondo un criterio tematico-cronologico, avendo sempre come fil rouge il forte rapporto che Max Bill

maestri

Max Bill Blu+giallo=rosso 1943-71

tenne con l’Italia e il Cantone Ticino, in particolare con Gillo Dorfles e Bruno Lorenzelli della omonima Galleria Lorenzelli di Milano, da cui provengono molte opere esposte e materiali d’archivio inediti. Fondamentale è il prestito della collezione del figlio Jakob Bill e della “max+binia+jakob bill stiftung” di Adligenswil. Vi sono opere significative anche provenienti da musei svizzeri.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese con un ricco apparato iconografico, che riporta a colori tutte le immagini delle opere in mostra, e con i testi critici di studiosi di caratura internazionale (saluto di Jakob Bill, saggi di Karin Gimmi, Luigi Sansone, Nicoletta Ossanna Cavadini, Chasper Pult), oltre agli apparati con la biografia dell’artista, bibliografia e alcuni testi

critici e lettere dello stesso Max Bill. Un ricco calendario di eventi (conferenze, visite guidate, laboratori didattici, proiezione di film, incontri-dibattito) accompagna l’esposizione.

La mostra vanta uno spin-off con l’Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana, dove è previsto un incontro fra Jakob Bill e Mario Botta, moderato dalla giornalista

RSI Rachele Bianchi Porro.

Max Bill Schizzo per gruccia 1957 Grucce 1959

maestri

Eventi collaterali

• Visite guidate gratuite con ingresso al museo a pagamento domenica 12 aprile 2026, ore 10.30 domenica 17 maggio 2026, ore 16.30 domenica 12 luglio 2026, ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenza pubblica

Karin Gimmi, storica dell’arte, co-curatrice

Max Bill e l’espressione “die gute Form” mercoledì 22 aprile 2026, ore 20.30, Foyer del Cinema Teatro con apertura serale del m.a.x. museo, ore 21.30 - 22.30

• Incontro pubblico

Jakob Bill e Mario Botta in dialogo modera Rachele Bianchi Porro, giornalista RSI giovedì 7 maggio 2026, ore 18.30

Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana

• Pausa pranzo al museo

martedì 14 aprile 2026, ore 12.45-13.30

Max Bill e il design della "gute Form" con caffè offerto presso il Bar Indipendenza a Chiasso prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Famiglie al museo

Visita guidata con laboratorio dedicata a mamme e papà, nonne e nonni, bambini e adolescenti. Benvenuti i passeggini e le carrozzine. sabato 18 aprile 2026, ore 10.30 segue aperitivo analcolico

Prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Giornata internazionale dei musei domenica 17 maggio 2026 visite guidate e laboratori didattici, ingresso gratuito

Max Bill

Lampada, 1951

Sgabello di Ulm, 1954

Max Bill Feld aus vier gleichen Farbquanten, 1970

Iniziativa in collaborazione con il Cinema

Teatro Chiasso

Iniziativa in collaborazione con la Biblioteca Comunale

• Ticket integrato

Spettacolo in corso di definizione, ore 20.30, Cinema Teatro e un biglietto di ingresso per la mostra al m.a.x. museo valido tutto il periodo dell’esposizione

• Esposizione di riviste storiche di grafica d’arte presso la Biblioteca comunale di Chiasso, via Alfonso Turconi 3 orari Biblioteca: lunedì – venerdì, 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30 sabato e domenica chiuso

Iniziativa "cornice per artisti emergenti"

Nella vetrina esterna dello Spazio Officina, per l’intera durata della mostra sarà esposta un’opera di un giovane artista.

Iniziative di approfondimento con l’associazione amici del m.a.x. museo

Come di consueto, la mostra prevede un ricco calendario di viaggi e visite in luoghi connessi con l’esposizione. Tutte le informazioni si trovano sulla pagina delle Gite aamm.

Prenotazioni: amici@maxmuseo.ch

maestri

• sabato 11 aprile 2026

Per i laboratori su richiesta, i tre temi proposti rappresentano una traccia contenutistica ma le mediatrici strutturano di volta in volta l’attività sulla base dell’età e della formazione dei partecipanti. Laboratori

Senza fine

Superfici non orientabili, senza un sotto, un sopra, un dentro e un fuori per costruire dei piccoli “Endless Ribbon”. Queste le realizzazioni del grande artista, molte delle quali esposte in mostra. Durante il laboratorio e la visita alla mostra, i partecipanti potranno avvicinarsi alla ricerca armonica di Max Bill e interpretarla poi attraverso costruzioni geometriche nello spazio, creando una loro “scultura” di carta.

• sabato 9 maggio 2026

Matematica ad arte

“Il pensiero matematico amplia la portata della visione umana e l’arte ha nuovi territori da esplorare” M.B.

Molti artisti in epoche diverse hanno subito il fascino della matematica e dalle relazioni fra i numeri come dalle geometrie da essa derivate hanno tratto ispirazione per le loro opere e i loro linguaggi. Durante l’attività i partecipanti si divertiranno a creare con forme geometriche per realizzare un’opera collettiva.

• sabato 30 maggio 2026

La forma del progetto

Chiarezza, ordine e funzionalità sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono lo stile di Max Bill. Basti pensare alle sue opere grafiche ma anche alle architetture e al design. I partecipanti saranno invitati, durante la visita e il laboratorio, a realizzare un progetto che rispecchi i valori tanto cari al grande artista, pur dando spazio alla loro personalissima interpretazione.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00), è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

Sui medesimi temi si organizzano su richiesta laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 20 partecipanti), previo accordo con il museo, con almeno 10 giorni di anticipo.

Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari).

Max Bill Farben um schwarz und weiss, 1977

Assicurati ad arte

Perché diventare socio?

L’associazione amici del m.a.x.museo (aamm) sostiene il Museo di Chiasso contribuendo alla sua crescita e al suo sviluppo. L’associazione si rivolge a tutti gli appassionati ed estimatori che amano l’arte grafica – nell’accezione più ampia del termine – e che intendono sostenere la sua diffusione beneficiando, al contempo, delle numerose iniziative che il m.a.x.museo propone.

ingresso gratuito a tutte le esposizioni

tessera socio

sconto del 20% sui cataloghi delle esposizioni del museo

diritto di partecipare alle gite culturali organizzate dal museo

• L’associazione, oltre a sostenerne la gestione, contribuisce all’incremento della collezione permanente e alla valorizzazione della sua biblioteca specialistica di grafica, design e comunicazione visiva.

• Promuove, sostiene e favorisce le attività di ricerca svolte dal m.a.x. museo, le attività didattiche e formative, le conferenze, i dibattiti, le esposizioni temporanee e semipermanenti, gli eventi che hanno grande rilevanza a livello nazionale e internazionale.

• Incoraggia gli scambi di conoscenze ed esperienze fra associazioni ed istituzioni.

• Favorisce, ove possibile, l’inserimento del m.a.x. museo in piani di studio di scuole di ogni ordine e grado che intraprendono percorsi di apprendimento e di ricerca.

• Offre ai propri soci le migliori occasioni di frequentazione con le arti e agisce in funzione della difesa e della divulgazione del patrimonio artistico del territorio.

• Promuove la raccolta di fondi per acquisizioni di opere d’arte, documenti e grafiche allo scopo di incrementare le collezioni del Museo.

• Incentiva la tutela, il recupero e il restauro di opere che rischiano di entrare nell’oblio.

• Promuove donazioni, lasciti e comodati allo scopo di studio, ricerca, valorizzazione ed esposizioni.

• Sviluppa relazioni con amatori, collezionisti, mecenati e sponsor.

Benefici per i soci esibendo la tessera

Soci

Tessera

• Ingresso gratuito a tutte le esposizioni

• Visite guidate gratuite organizzate dal Museo su prenotazione (minimo 20 partecipanti)

• Diritto di partecipare alle gite culturali internazionali organizzate dal Museo

• Sconto del 20% sui cataloghi riguardanti le esposizioni promosse dal Museo

• Programma espositivo annuale del Museo inviato per posta Partecipazione gratuita alle attività didattiche del Museo per i figli dei soci (sotto i 18 anni)

• Facilitazioni nell’acquisto di cartelle grafiche prodotte dal Museo Sconti ai luoghi, esercizi o negozi convenzionati

Possono far parte dell’associazione diventandone socie, tutte le persone fisiche e giuridiche indipendentemente dalla loro residenza e nazionalità.

La tessera dell’associazione si differenzia in:

Carta Giovani

AVS

Base

Carta Plus Guest

Extra

nominativa (18–26 anni) nominativa (pensionati) nominativa, valida solo per il richiedente

valida per il richiedente e una persona a scelta valida per il richiedente e altre tre persone adulte in rapporto di parentela di primo grado (ideale per le famiglie)

Carta aziendale Base Plus Extra

Speciale

consentita per massimo 10 dipendenti consentita per massimo 20 dipendenti consentita per massimo 30 dipendenti oltre 35 dipendenti

Condizione essenziale per diventare socio attivo e sostenitore

pagamento della quota annuale.

La tessera ha validità di 12 mesi dalla data di avvenuto pagamento

Ci si iscrive compilando il modulo allegato (poi consegnato al bookshop del Museo o inviato per posta) e versando la relativa quota.

Si diventa così immediatamente socio.

La tessera si ritira al bookshop del m.a.x. museo.

Per coloro che desiderano pagare on-line la quota 2025-2026 indichiamo

Conto corrente postale: 65-143471-4

Codice IBAN: CH20 0900 0000 6514 3471 4

Iniziative e gite

Per ogni mostra sono previsti degli eventi, dei viaggi e delle visite guidate in luoghi di particolare rilievo, connessi con l'esposizione e con gli artisti proposti. Il calendario sarà inviato ai vari soci, pubblicato sul sito web del CCC ed esposto al Bookshop del museo. Per informazioni e prenotazioni: amici@maxmuseo.ch

Allestimento sala 2 mostra Fortunato Depero e Gilbert Clavel

Museo diffuso d’arte pubblica

Il Centro Culturale Chiasso, in occasione dei suoi quindici anni di attività, dà vita a un progetto di “museo diffuso d’arte pubblica”, arricchendo diversi edifici cittadini di opere che fanno parte delle collezioni del Comune di Chiasso e del Centro Culturale stesso e che normalmente rimangono conservate con parametri museali nei depositi e quindi non visibili al pubblico. L’innovativo concetto di museo diffuso – coniato dall'architetto Fredi Drugman negli anni Settanta – ha infatti l’intento di valorizzare il rapporto fra uno specifico territorio e il suo patrimonio artistico conservato nei musei diffondendolo con linguaggi espositivi originali e inclusivi, a beneficio di tutta la comunità. A Chiasso saranno quindi collocate delle importanti opere d’arte – donate in occasione di esposizioni tenute presso il m.a.x. museo e lo Spazio Officina – scegliendo diversi edifici aperti al pubblico o aree urbane accessibili di rilievo o funzione simbolica e sociale, quali il Municipio, la Stazione internazionale, le Scuole, la Dogana, e altri ancora: luoghi fruiti ogni giorno da decine di persone che potranno godere liberamente della bellezza delle opere esposte, ognuna delle quali sarà dotata di una breve scheda descrittiva che permetta di conoscerne la storia, il significato e le caratteristiche, nonché di un totem con il catalogo della mostra dove l’opera stessa è pubblicata. Un dialogo virtuale fra artisti e cittadinanza, valido oggi e per le generazioni future. Le singole opere saranno svelate progressivamente attraverso i canali di comunicazione del museo: sito internet, comunicati stampa, social network e presentate in specifiche occasioni a cadenza mensile, con gli artisti e i curatori della mostra da cui è scaturita la donazione. L’intento di questa iniziativa è di rendere partecipativa la bellezza che "esce" dalle mura del museo e si rivolge a tutti i cittadini. Sarà messo a disposizione un dépliant indicante il luogo, l’opera e gli orari di apertura al pubblico, seguendo un itinerario che al contempo permetterà di far conoscere la singolare storia artistica e culturale della città di confine. Gli spazi della scoperta, della conoscenza e della “pulchritudo” connotano luoghi in cui la ricerca artistica e la comunicazione si incontrano, al servizio della società.

Gianni Realini Esodo, 2023 Palapenz
Giovanni Pintori Numbers, 1949 CIAG
Giuliano Vangi
Donna seduta, [2007] Centro Servizi sociali via H. Dunant 2

Samuele Gabai

Se il cielo in testa ti cade 2024

Scuole elementari

Daniel Spoerri

Kleiner Tisch II, 2015 Scuole medie

Francesco Vella

Non sarai qui, 2015 AGE

Sergio Morello Pittura scrittura

gialla, blu, verde e rossa, 1975-1976 Municipio di Chiasso

Mariapia Borgnini Uccelli, 2019 e Burda, 2022

Stazione ferroviaria biglietteria

Ritorno alle origini, 2014 Ufficio

Petra Weiss Alfabeto parlante Dogana Chiasso-Strada Quest'opera site-specific verrà realizzata nel corso del 2026

Pierre Casè
tecnico
Mario Commensoli Salto, 1959 Polizia comunale

45,83729 N 9,02575 E

Via Dante Alighieri 10 CH– 6830 Chiasso

info@maxmuseo.ch

Centro

d’Arte e Grafica

Il Centro Internazionale d’Arte e Grafica - CIAG nasce a fine 2023 su iniziativa del Comitato scientifico del m.a.x. museo e del Comune di Chiasso, con l’obiettivo di valorizzare le ricche collezioni d’arte e grafica del Comune di Chiasso e del m.a.x. museo stesso.

Tali collezioni si sono costituite nel corso degli anni grazie a lasciti di artisti e designer di fama, acquisizioni di opere d’arte effettuate da amanti dell’arte, filantropi e dall’associazione Amici del m.a.x. museo. Sono numerosi ogni anno i musei e le istituzioni che fanno richiesta di prestiti di opere degli archivi del m.a.x. museo per le loro esposizioni, a conferma del pregio dei materiali e del loro numero rappresentativo.

Il CIAG si configura quindi come:

• uno spazio dedicato alla grafica, a fini di documentazione, catalogazione e divulgazione del patrimonio culturale del Centro Culturale Chiasso

• un’area focalizzata sulla ricerca, il supporto della didattica, la progettazione e organizzazione di mostre

• un luogo per lo sviluppo di specifici progetti museali e artistici, in partnership con altri musei ed enti formativi

Come tale, è rivolto a tutti coloro che vogliano consultare le opere per motivi di studio: studenti, dottorandi, studiosi, ricercatori, grafici e professionisti di settore, curatori e persone interessate agli Archivi per motivi scientifici, docenti.

Arte e benessere al museo!

Scopri i nuovi

corsi del CIAG

laboratorio tenuto da Paolo Aquilini, stampatore d'arte

Nella stagione espositiva 2025/2026 prende avvio una nuova iniziativa, ossia una serie di corsi dedicati ad appassionati e curiosi, neofiti o collezionisti, con l’intento di favorire, attraverso le arti e la cultura, il benessere dei partecipanti e contribuire alla loro conoscenza e salute psicofisica per arricchire la mente e allenare il corpo. Per un anno all’insegna di una cultura della bellezza!

Laboratorio di incisione in Acquaforte, Acquatinta e stampa al torchio

La tecnica dell’incisione dell’acquaforte sono indirette e richiedono l’uso di una lastra (in zinco o rame), l’immersione nell’acido e la stampa su carta con un piccolo torchio, tutta questa esperienza è possibile farla con un maestro della stampa d’arte quale Paolo Aquilini nel corso proposto. Il materiale necessario viene fornito a tutti gli iscritti del corso. Gli incontri, aperti a ragazzi e adulti a partire dai 18 anni, si svolgono il mercoledì pomeriggio come da calendario indicato

• mercoledì 12 novembre 2025, 15.00 – 17.30

• mercoledì 19 novembre 2025, 15.00 – 17.30

laboratorio tenuto da Benedicta Froelich, docente diplomata alla scuola del fumetto e scrittrice

laboratorio tenuto da Antinea Peruch, docente di Pilates

laboratorio tenuto da Simona Maspero, mediatrice culturale diplomata con metodo Munari

Corso di Fumetto, impariamo a disegnare

Un viaggio alla scoperta della creatività applicata all’arte del fumetto. Partendo dalla creazione e ideazione di un personaggio, il lavoro proseguirà con l'analisi dei vari codici espressivi fumettistici e della concezione della vignetta come mezzo comunicativo a sé stante, e si concluderà infine con la visualizzazione e trasformazione di un breve testo in una striscia a fumetti. Gli incontri sono aperti a ragazzi e adulti dai 10 anni in su, il materiale necessario viene fornito a tutti gli iscritti del corso

• mercoledì 14 gennaio 2025, 16.00 – 18.00

• mercoledì 21 gennaio 2026, 16.00 – 18.00

• mercoledì 4 marzo 2026, 16.00 – 18.00

• mercoledì 11 marzo 2026, 16.00 – 18.00

Pilates con la sedia e la riproduzione di un’opera d’arte

Il Pilates è una disciplina che stimola la vitalità e la mobilità, utile sia a chi gode di perfetta salute sia per le persone che hanno necessità di muoversi a fini terapeutici. Essendo una pratica a corpo libero e molto versatile, il Pilates può essere svolto ovunque, basta un abbigliamento comodo… una sedia e una riproduzione di opera d’arte che verranno fornite sul posto.

• date da definire

“Il mercoledì dell’arte”: impariamo come funzionano la Stampa a incisione diretta, la Calligrafia, e i Colori

Un progetto ideato per avvicinare il pubblico di adulti e pensionati, curiosi o semplici appassionati del fare, all’arte nelle sue varie declinazioni e scoprire spazi di condivisione quali luoghi di crescita d’incontro e di benessere.

• date da definire

I corsi si tengono il mercoledì pomeriggio al CIAG, hanno durata variabile (1-2 ore circa), prevedono un minino di 15 iscritti e un massimo di 25. Il costo per ogni persona è di CHF 15. Non sono previste gratuità e riduzioni. Per informazioni e iscrizioni: info@maxmuseo.ch

L’Associazione Villa Pontiggia e il Centro Culturale Chiasso, sulla base di un interesse comune a organizzare iniziative condivise, di natura culturale ed artistica, sia sul territorio ticinese sia in una prospettiva internazionale, nel 2025 hanno stipulato un accordo di partnership. Tale sinergia è nata a seguito della proficua collaborazione fra le due strutture avvenuta in occasione della mostra Giuliano Vangi. Il disegno (2024), ospitata allo Spazio Officina di Chiasso, con una sezione prevalentemente dedicata alla scultura presso Villa Pontiggia.

L’attuale convenzione è volta a garantire una collaborazione continuativa fra le due strutture, attraverso la realizzazione di progetti condivisi, esposizioni, pubblicazioni, attività di ricerca e formazione di studenti, neo-laureati e specializzandi, organizzazione di iniziative pubbliche nonché visite guidate e momenti di approfondimento quali conferenze e workshop. Il vantaggio di una simile sinergia è quello di poter mettere a fattor comune competenze, strutture, spazi e strumentazioni.

L’Associazione, senza scopo di lucro, organizza iniziative artistiche e culturali, come eventi e attività espositive, promosse direttamente dalla stessa oppure in collaborazione con istituzioni ed enti privati o pubblici. L’intento è quello di sostenere, attraverso collaborazioni con istituzioni in Svizzera e all’estero, l’arte e la cultura e creare un ambiente eclettico e stimolante, incentivando lo scambio culturale.

Per informazioni:

Sofia Wacket Mascheroni, curatrice sofia.wacket@villapontiggia.ch +41 91 208 71 09.

Spazio Officina

45,83715 N 9,02667 E

Via Dante Alighieri 4

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 60

F +41 (0)58 122 48 96

info@maxmuseo.ch

martedì–venerdì ore 14.00–18.00 sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00 lunedì chiuso

www.centroculturalechiasso.ch/spazio-officina

La programmazione delle attività dello Spazio Officina, che sorge vicino al m.a.x. museo – e che è attivo dal 2005 a seguito di una ristrutturazione degli architetti Pia Durisch e Aldo Nolli – riguarda, più in generale, le arti e la cultura contemporanea, la sperimentazione e il work in progress, con particolare attenzione alle tematiche del territorio e gli artisti locali. Inoltre, vengono ospitate importanti manifestazioni e festival quali ChiassoLetteraria.

La prima esposizione autunnale proposta per la stagione 20252026 sul tema “pulchritudo” è una mostra che guarda a un tema classico sulla grafica d’artista nella ricerca della bellezza in chiave contemporanea, intitolata Angelo Tenchio (1943-1994) fra arte e grafica, prima mostra dedicata interamente alle stampe grafiche dell’artista. Angelo Tenchio (Gera Lario 1943 - Lecco 1994), formatosi come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera, è stato uno degli incisori italiani più significativi della seconda metà del Novecento. Il suo atelier, situato nei pressi di Borgo Vico, a Como, è stato un luogo d’incontro e di discussione per artisti, galleristi e collezionisti sia italiani sia svizzeri.In mostra sono esposte quasi duecento pregevoli opere grafiche, realizzate in varie tecniche: dall’acquaforte all’acquatinta, dal bulino alla puntasecca, alla ceramolle, con le relative matrici. In questi lavori, l’artista lariano mette in luce la sua attitudine sperimentale soprattutto nell’utilizzo di colori insoliti, di forme ancestrali e dalla forte carica visionaria. In apertura del 2026 viene proposto un focus su un’artista ticinese, con la mostra Petra Weiss. La bellezza esiste, con particolare riferimento al concetto di “pulchritudo-bellezza”, che è appunto il tema annuale del Centro Culturale Chiasso. Petra Weiss (Cassina d’Agno, 1947), scultrice che nella sua produzione iniziale esordisce attraverso la lavorazione della ceramica, si confronta con gli elementi primordiali legati alla natura: terra, acqua, aria e fuoco nel loro manifestarsi, giungendo poi, nel corso della sua ricerca artistica, a una fase più minimalista, essenziale e geometrica. In mostra sono esposte una sessantina di opere in ceramica, grès, marmo, bronzo e vetro che documentano l’importante ricerca di Petra Weiss sulla materia, in cinquant’anni di intensa attività. A seguire, si svolgerà la 20° edizione di ChiassoLetteraria, festival internazionale di letteratura. Sarà poi la volta della mostra Le stanze dell’arte IV. PREMIO GIOVANI ARTISTI 2025, che, partendo dal concetto di “stanza dell’arte”, inteso come spazio fisico ma anche concettuale, declinato quest’anno sul tema della bellezza, intende offrire a giovani artisti uno spazio per presentare le loro opere valorizzando soprattutto i talenti presenti sul territorio.

Angelo Tenchio Totem T 1991

mostra a cura di

orari martedì–venerdì ore 14.00–18.00 sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00

lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi su presentazione del ticket del parcheggio al bookshop dello Spazio Officina

21.09.25 30.11.25

inaugurazione: sabato 20.09.2025, ore 17.30

Angelo Tenchio (1943-1994)

fra arte e grafica

Roberto Borghi

Nicoletta Ossanna Cavadini

Angelo Tenchio (Gera Lario 1943 - Lecco 1994), formatosi come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera, è stato uno degli incisori italiani più significativi della seconda metà del Novecento. Il suo atelier a Borgo Vico, Como, è stato un luogo d’incontro e di discussione per artisti, galleristi e collezionisti sia italiani che svizzeri. Mario Radice, Aldo Galli, Roberto Sanesi, Paolo Bellini, Giuliano Collina, Fiorenza Bassetti, Samuele Gabai, Giorgio Bellandi, Pedro Pedrazzini, Gianriccardo Piccoli sono tra gli artisti che vi si sono recati più assiduamente: grazie a queste frequentazioni sono state create delle preziose tirature di incisioni. Un apporto significativo allo sviluppo dell’atelier – fra scambi culturali accompagnati dal sottofondo di musica jazz – è stato fornito da Max Huber, nel ruolo di ispiratore di alcune soluzioni formali innovative oltre che di ideatore dell’impostazione grafica delle cartelle e del logo che rappresenta la rana, cara alla tradizione artistica comasca.

La mostra allo Spazio Officina propone una selezione di pregevoli opere donate dalla signora Elvira Tenchio e dalle sue figlie Carlotta e Camilla agli Archivi del m.a.x. museo (CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica) relative alla sua produzione nello studio calcografico Tenchio. Nell’ampio novero di cartelle e di tirature singole realizzate da vari autori spicca un nucleo di circa novanta opere grafiche firmate da Tenchio stesso, di grande livello tecnico: dall’acquaforte all’acquatinta, dal bulino alla puntasecca e acquatinta. In questi lavori l’artista lariano mette in luce la sua attitudine sperimentale soprattutto nell’utilizzo di colori insoliti, di

forme ancestrali dalla forte carica visionaria. La produzione grafica di Tenchio è presentata in relazione al punto di arrivo della sua attività di scultore: due monumentali opere denominate totem P e totem T, create in legno nei primi anni Novanta, che fanno anch’esse parte della donazione. Le altre sezioni della mostra presentano le relazioni artistiche intercorse con diversi pittori contemporanei che avevano instaurato una particolare sintonia con Tenchio tra cui Mario Radice, Carla Badiali, Manlio Rho, Giorgio Bellandi, Giuliano Collina, Luisa Albertini, Paolo Bellini, Callisto Gritti, Fiorenza Bassetti, Piergiorgio Piffaretti, Carla Horat, Christopher Chapman, Karl Heinz Reister. Le loro tirature sono esposte insieme con alcune coeve opere su tela o su carta. Lo Spazio Officina ospita inoltre le matrici in rame e zinco delle grafiche stesse dell’artista, esposte affiancate, in modo da poter ammirare la qualità del segno artistico di Tenchio, anch’esse parte del corpus della donazione. Grazie alla testimonianza dell’ultimo collaboratore di Tenchio specializzato in stampa d’arte, Paolo Aquilini, è stato possibile ricostruire quel clima di sperimentazione e dialogo che era tanto caro all’artista comasco. Angelo Tenchio ha donato, nel corso degli anni ’80, una serie di sue grafiche anche alla Biblioteca di Como, dove sarà organizzato in occasione della mostra un incontro pubblico per ricordare questa importante figura di artista e divulgatore. L’esposizione è accompagnata da un catalogo con le tavole a colori di tutte le opere esposte oltre ai saggi di Roberto Borghi (storico e critico d’arte), Nicoletta Ossanna Cavadini (direttrice m.a.x. museo e Spazio Officina), Chiara Milani (direttrice Biblioteca comunale, Como) e un’intervista a Paolo Aquilini (stampatore d’arte). Completano il catalogo gli apparati con la biografia di Angelo Tenchio e la bibliografia di riferimento, oltre alla cronologia delle mostre dell’artista. La mostra vanta il patrocinio morale del Comune di Como.

Nato a Gera Lario (Como) nel 1943, Angelo Tenchio ha vissuto a Como fino alla sua improvvisa scomparsa, avvenuta il 21 aprile 1994. Artista e docente di caratura internazionale, era molto apprezzato da studenti e colleghi. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Brera prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Milano dove si è diplomato nel 1968, avendo frequentato i corsi di scultura di Marino Marini e Romano Rui, nonché quelli di pittura e incisione di Domenico Purificato e Giovanni Repossi. Già dal 1963 inizia a insegnare ed esporre, dal 1968 avvia l’esperienza di insegnante al Liceo Scientifico Paolo Giovio, che svolgerà con grande passione per ventuno anni. Dal 1989 insegna incisione all’Accademia “Aldo Galli” di Como e negli anni seguenti tiene

Angelo Tenchio

Totem T, 1991

legno zebrano

Angelo Tenchio

Totem P, 1991

legno zebrano

anche corsi di disegno all’Istituto “G. Carducci” della città lariana. Ha contatti con esponenti di spicco degli astrattisti comaschi e con affermati scultori come Francesco Somaini ed Eli Riva. Lo studio in Via Borgovico a Como diventa ben presto (agli inizi degli anni Settanta) un luogo d’incontro: si cita fra gli altri l’amicizia con Italo Valenti e Mario Negri. Nel proprio Atelier Tenchio allestisce anche un laboratorio di incisione e stampa calcografica distinguendosi per la padronanza di tecniche diverse: dall’acquaforte all’acquatinta, dalla ceramolle alla “maniera nera”, dalla serigrafia alla linoleografia.

Un ricco calendario di eventi con conferenze, visite guidate, laboratori didattici, laboratori di grafica accompagna l’esposizione.

genius

Eventi collaterali

• Visite guidate gratuite con ingresso allo Spazio Officina a pagamento domenica 28 settembre 2025, ore 10.30 domenica 30 novembre 2025 ore 16.30, finissage, segue aperitivo Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenze pubbliche

Roberto Borghi, storico e critico d’arte

Angelo Tenchio e il suo Atelier mercoledì 15 ottobre 2025, ore 20.30

CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica con apertura serale dello Spazio Officina dalle 21.30 alle 22.30

Roberto Borghi, Nicoletta Ossanna Cavadini introduzione di Chiara Milani, Responsabile Biblioteca comunale Como Angelo Tenchio (1943-1994) arte, scultura e incisione sabato 8 novembre 2025, ore 18.30

Biblioteca comunale Como, Piazzetta Venosto Lucati, 1, Como per i membri associazione amici del m.a.x. museo, ore 17.00, visita guidata alla mostra “BELLE e COLTE, legature segrete della biblioteca di Como”, a cura di Federico Macchi e Chiara Milani

• Pausa pranzo al museo martedì 18 novembre 2025, ore 12.45-13.30

Angelo Tenchio e l'acquaforte: la sua tecnica preferita. con caffè offerto presso il Bar Indipendenza a Chiasso prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

Iniziativa in collaborazione con il Cinema

Teatro Chiasso

• Concerto per finissage domenica 30 novembre, ore 20.30

Spazio Officina, ingresso libero

Artisanat furieux

Ensemble900

Conservatorio della Svizzera italiana Arturo Tamayo, direzione; Liga Liedskalnina, voce Boulez , Marteau sans maître Schoenberg, Pierrot Lunaire

Laboratori didattici per bambini e adulti

• Laboratori di incisione in acquaforte e acquatinta e stampa al torchio con Paolo Aquilini (per adulti)

mercoledì 12 novembre 2025, ore 15.00

mercoledì 19 novembre 2025, ore 15.00 CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica

• Kit da disegno

sabato 18 ottobre 2025

Ispirati dalla visita alla mostra i partecipanti potranno costruire un kit da disegno personalizzato con materiali messi a disposizione dal museo.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00 ) è seguita da una visita “attiva” alla mostra e per i più piccoli si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

Si organizzano laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 20 partecipanti). Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione.

Angelo Tenchio
Senza titolo 1976
Petra Weiss
Dal silenzio il corallo, 2020 foto Pier Marco Bricchi

mostra a cura di

orari martedì–venerdì ore 14.00–18.00 sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00

lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi su presentazione del ticket del parcheggio al bookshop dello Spazio Officina

08.02.26 19.04.26

inaugurazione: sabato 07.02.2026, ore 17.30

Petra Weiss La bellezza esiste

Dalmazio Ambrosioni

Nicoletta Ossanna Cavadini

In apertura del 2026 viene proposto un focus su Petra Weiss (Cassina d’Agno, 1947), con particolare riferimento al concetto di “pulchritudo-bellezza” che è il tema annuale del Centro Culturale Chiasso. L’artista, scultrice che nella sua produzione iniziale esordisce attraverso la lavorazione della ceramica, si confronta con gli elementi primordiali legati alla natura: terra, acqua, aria e fuoco nel loro evolversi materico, giungendo poi, nel corso della sua ricerca artistica, ad una fase più minimalista, essenziale e geometrica. Petra Weiss stimola l’interlocutore a una sfida intellettuale a partire dalla convinzione che “la bellezza esiste” come volontà di raggiungere – attraverso la ricerca di forma e scrittura – un’immagine iconica, armoniosa e suggestiva. Il suo linguaggio plastico, nel contempo raffinato e poetico, esprime inizialmente tutte le tensioni della materia lavorata e si svela ai nostri occhi grazie ai valori storici della scultura: il peso e la luce. Dalla prima produzione dei “cubi” e delle “pile” ieratiche sculture che evocano primordiali memorie, si passa alle “piramidi” e alle “stele frastagliate”, zolle porose in verticale e alle “stele”, lastre verticali di metallo dipinto. La fase successiva è caratterizzata da sfere spaccate denominate “meteore” che riportano alla mente mondi sconosciuti e universi di costellazioni infinite. Dalla terracotta, Petra Weiss passa alla realizzazione di sofisticati grès invetriati e ceramiche policrome, quindi alla lavorazione del marmo e del bronzo. In ceramica invetriata l’artista realizza numerose opere inserite in edifici pubblici e privati, tra le quali il grande rilievo murale (11 x 28 m.), compiuto tra il 1990 e il 1992

per l’Ospedale Universitario di Zurigo. Nel 2002 l’artista ticinese si apre anche al tema della scrittura e propone eventi di scultura, danza e musica in spazi urbani o naturali (D’improvviso a Milano nel 2003 e il ciclo intitolato L’alfabeto della terra, 2003-2004). Nel 2008-2009 esegue lavori con il marmo di Arzo e con l’argilla di Riva San Vitale. La raccolta di poesie Poche parole per dire viene pubblicata nel 2003 dalle Edizioni Ulivo; nel 2007 presso Pagine d’Arte esce Il viaggio dell’alfabeto, diario delle esperienze vissute dal 2000 al 2007 nell’avventuroso itinerario intrapreso con la sua articolata scultura L’alfabeto. Seguono molteplici esposizioni personali e collettive. Le sue opere si trovano in musei e in collezioni pubbliche e private, in Svizzera e all’estero. In mostra saranno esposte una sessantina di opere in ceramica, grès, marmo, bronzo e vetro che documentano l’importante ricerca di Petra Weiss sulla materia, in cinquant’anni di intensa attività. L’esposizione prevede l’installazione di una scultura permanente nel “parco delle sculture” situato dietro il museo. Nel corso dell’anno verrà realizzato un’opera “site specific” intitolata Cammino di colori.

Petra Weiss Racconto, 2002
foto Pino Brioschi

Petra Weiss nasce in Ticino a Cassina d’Agno, dallo scultore Max Weiss e la giornalista e scrittrice Emilia Iten (Mix Weiss). Cresce a Tremona e sviluppa una forte sensibilità artistica fin dall’infanzia. La sua formazione avviene fra il 1965 e il 1970, dapprima presso il ceramista Antoine de Vinck a Bruxelles, in seguito presso Jean-Claude de Crousaz a Bernex/Ginevra; entra poi nello studio di Carlo Zauli a Faenza, divenendone collaboratrice e compagna di vita. Ottiene numerosi riconoscimenti in Italia e in Svizzera, dove riceve la Borsa federale delle arti applicate negli anni 1969, 1970 e 1971. Nel 1970 diventa membro dell’Accademia internazionale della ceramica. Nello stesso anno apre un atelier a Tremona. Nel 2003, presso il museo Vela di Ligornetto e il Musée Ariana di Ginevra, si tiene la mostra personale intitolata Petra Weiss. Racconto di forme e colori. A Siena nel 2015 con la mostra Terramar, le strade senza confini di Petra Weiss riceve il conferimento del premio alla carriera da parte dell’Associazione Arte dei Vasai della Nobile Contrada del Nicchio.

Petra Weiss Il tempio, 2020

Eventi

Laboratori didattici per bambini e adulti

• Visite guidate gratuite con ingresso allo Spazio Officina a pagamento domenica 15 febbraio 2026, ore 10.30 domenica 19 aprile 2026 ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenza pubblica

Dalmazio Ambrosioni, storico e critico d’arte Forma e colore nell’opera di Petra Weiss, fra tradizione e novità mercoledì 25 febbraio 2026, ore 20.30

CIAG, Centro Internazionale d’Arte e Grafica con apertura serale dello Spazio Officina dalle 21.30 alle 22.30

• Pausa pranzo al museo martedì 24 febbraio 2026, ore 12.45-13.30

Petra Weiss e la ceramica: una scultura vista a tuttotondo con caffè offerto presso il Bar Indipendenza a Chiasso prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Visita all'aterlier di Petra Weiss a Tremona sabato 14 febbraio 2026

Associazione amici del m.a.x. museo Iscrizione obbligatoria: amici@maxmuseo.ch

• Le mani pensano sabato 28 febbraio 2026

Un laboratorio creativo pensato per avvicinare i bambini al mondo della ceramica. Attraverso semplici tecniche, i ceramisti potranno manipolare e modellare un materiale povero, per dar vita alle loro idee tra fantasia e divertimento e creare oggetti ispirati dalle opere dell’artista Petra Weiss. Ogni partecipante potrà decorare la propria opera con texture e incisioni, trasformando un semplice pezzo di argilla in qualcosa di unico e personale.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00 ), è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

• Laboratorio incontro con l’artista per le scuole mercoledì 25 marzo 2026, ore 9.30-11.00

Si organizzano laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 20 partecipanti). Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Petra Weiss, Meteora, 2019, foto Stefano Spinelli
Petra Weiss, opere in legno e metallo dipinto, 2024 foto Pier Marco Bricchi
© Michela Di Savino
© Omar Cartulano
ChiassoLetteraria, 2025

06.05.26 10.05.26

20 a edizione

Festival internazionale di letteratura

Spazio Officina

Programma dettagliato, streaming e informazioni: www.chiassoletteraria.ch

Evento senza scopo di lucro ad entrata libera

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi su presentazione del ticket del parcheggio al m.a.x. museo.

ChiassoLetteraria giunge alla ventesima edizione, confermandosi appuntamento di successo nel panorama culturale cantonale e svizzero, con oltre 6'000 presenze. Il Festival internazionale di letteratura, organizzato dall’omonima associazione con il sostegno del Comune di Chiasso, del Cantone Ticino, di Pro Helvetia e di diversi altri sponsor, si svolge allo Spazio Officina, al Cinema Teatro e in vari luoghi della città di confine. Per alcuni giorni, Chiasso e le diverse sedi del Festival diventano come pagine di un libro da sfogliare.

La ventesima edizione – dal 6 al 10 maggio 2026, con inaugurazione ufficiale venerdì 8 maggio allo Spazio Officina – porrà l’accento, come consuetudine, su temi che uniscono la letteratura alle grandi questioni del presente. In un mondo attraversato da dinamiche socioeconomiche, climatiche e geopolitiche, che lasciano solchi profondi, il festival s’interroga sullo spazio che comunità e persone hanno a disposizione per decidere della propria vita: è ancora possibile per il soggetto – individuale e collettivo – prendere in mano le redini del proprio futuro? Che ruolo può ancora rivendicare la letteratura nel mondo che cambia? Come la letteratura può aiutarci a costruire un mondo migliore e ad essere delle persone migliori? Ci sono ancora dei libri che possono cambiarci la vita?

Il programma dell’edizione 2026 si preannuncia ricco di incontri con autrici e autori di primo piano, sia svizzeri, che internazionali. Il Festival ha l’obiettivo di presentare autrici e autori conosciuti ed altri tutti da scoprire e di coinvolgere un pubblico di lettori curiosi, pronti a lasciarsi stupire dalla meraviglia della letteratura di qualità. Gli incontri sono in lingua originale, con traduzione consecutiva in italiano. Diversi gli appuntamenti collaterali: teatro, book-club, concerti, mostre, proiezioni, performances, djs set, ecc.

Un festival a misura di persona, che persegue con passione e impegno l’incontro tra le persone.

inaugurazione: sabato 30.05.2025, ore 17.30

Le stanze dell’arte IV Premio giovani artisti La Pulchritudo

Antonio d’Avossa

Nicoletta Ossanna Cavadini mostra a cura di

orari martedì–venerdì ore 14.00–18.00 sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00

lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi su presentazione del ticket del parcheggio al bookshop dello Spazio Officina

La mostra nasce a seguito dell’iniziativa Le stanze dell’arte, ideata dalla Direzione del m.a.x. museo e promossa nello Spazio Officina a partire dal 2020, in seguito in una versione ampliata in partnership con i Rotary Club del Cantone Ticino. Il progetto prende il nome dal concetto di “stanza dell’arte” o “stanza d’artista“, inteso come spazio fisico ma anche concettuale, dell’interiorità e della creatività. L’obiettivo è quello di offrire a giovani artisti uno spazio per presentare le loro creazioni, valorizzando soprattutto i talenti presenti sul territorio.

Dal punto di vista formale, il progetto espositivo è il risultato del concorso promosso dal m.a.x. museo, Comune di Chiasso e Rotary Club, rivolto a giovani artisti nati fra il 1986 e il 2006, domiciliati nel Cantone Ticino o nel Cantone dei Grigioni e in possesso di un diploma di scuola in ambito artistico. Il concorso ha come tema quello scelto dal Centro Culturale Chiasso per la stagione artistica ed espositiva del 2025-2026, ossia “pulchritudo”, interpretato e declinato come ogni artista desidera e con la possibilità di esprimersi nelle tecniche più varie, dalla grafica alla pittura, dalla fotografia alla scultura, alla video-art, all’installazione, solo per citarne alcune.

Il bando del concorso sarà pubblicato nel sito del m.a.x. museo. Potranno partecipare all’esposizione coloro che supereranno la selezione, fatta in base alle valutazioni di una giuria di storici e critici d’arte e personalità del mondo della cultura. Fra i partecipanti saranno inoltre premiati tre artisti e le loro opere entreranno

a far parte della collezione d’arte del m.a.x. museo.

Al termine della mostra allo Spazio Officina, parte dell’esposizione, sulla base della scelta effettuata dai Rotary Club, aprirà i battenti in altre prestigiose sedi in Cantone Ticino, quali gallerie e spazi espositivi privati. Il valore aggiunto di questa sinergia consiste nell’offrire ai giovani l’opportunità di entrare a diretto contatto con il mercato dell’arte, esponendo anche in strutture dove le loro opere potranno essere acquistate da collezionisti.

Eventi collaterali

• Visite guidate gratuite con ingresso allo Spazio Officina a pagamento I giovani artisti presentano la loro opera, vieni a conoscerli domenica 7 giugno 2026, ore 10.00 domenica 5 luglio 2026 ore 16.30, finissage

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Evento TAM, Tandem al Museo sabato 20 giugno 2026 ore 16.30

visita guidata con mediazione culturale, presenti gli artisti Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

Achille Grampa
La via delle maschere, 2023

L’arte della sicurezza

© Giampaolo Minelli

centro culturale chiasso biblioteca

Biblioteca comunale

45,8378 N 9,0304 E

Via Alfonso Turconi 3

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 92

biblioteca@chiasso.ch

lunedì – venerdì ore 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30

www.centroculturalechiasso.ch/biblioteca

La Biblioteca comunale, di pubblica lettura, è situata in una villetta d’inizio Novecento in stile eclettico di revival storico donata dai coniugi Amelia ed Enrico Ginella-Camponovo, ristrutturata e adattata per la nuova funzione alla fine degli anni Ottanta mantenendo tutt'attorno il piccolo giardino che è luogo ameno di sosta ed ospita anche una scultura di Paolo Bellini (Box, 1989). La Biblioteca raccoglie libri di narrativa e documenti con finalità di intrattenimento e svago, ma anche materiale per lo studio e la formazione che spazia tra i più svariati argomenti (storia, scienza, psicologia, ecologia, sport, cinema, arte, etc.), con particolare riferimento alla cultura di lingua italiana. I volumi in catalogo (più di 40’000) sono collocati in parte nei due piani accessibili al pubblico e in parte in magazzino. Al pianterreno, oltre al banco del prestito e all’emeroteca-buvette (nella quale si possono consultare giornali e riviste), trovano spazio due terminali di consultazione on-line, un'area bambini e una zona dotata di Wi-Fi attrezzata per lo studio e la lettura. Per ogni esposizione che si tiene al m.a.x. museo e allo Spazio Officina è inoltre presente un settore specifico con materiali archivistici importanti posti sotto vetrina, oppure un tavolo con libri sull’argomento della mostra in corso che l’utente può prendere in prestito come anche il catalogo della mostra.

Dal 1991 fanno parte integrante della Biblioteca una collezione di notevole importanza di circa 50'000 ex-libris, una raccolta di 1'000 volumi sulla massoneria provenienti dalla donazione Carlo Chiesa, così come rari volumi e pubblicazioni appartenenti ai settori della grafica, design e comunicazione visiva donati da Heinz Waibl, Laura Micheletto dello Studio Signo, Lora Lamm, Simonetta Ferrante, Vito Noto, Orio Galli, eredi Giovanna Graf, Enzo Cucchi.

Nel 2016 la Biblioteca comunale è entrata nel Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) quale biblioteca generalista e sede specializzata in grafica, design e comunicazione visiva; essa è inoltre parte integrante del Centro Culturale Chiasso.

Per usufruire del prestito a domicilio (della durata di 28 giorni, rinnovabile) e degli altri servizi offerti dalla Biblioteca (consultazione di cataloghi, connessione ad internet e prestito interbibliotecario) occorre essere in possesso della Tessera utente Sbt, che può essere richiesta al banco del prestito. Il costo dell'iscrizione è di CHF 20.-. Il possesso della tessera, la cui durata è illimitata, permette anche l'accesso ai servizi delle altre biblioteche Sbt e al portale multimediale MediaLibraryOnLine, nel quale si possono consultare quotidiani e periodici sia svizzeri che stranieri come pure scaricare ebooks ed audiolibri.

Per informazioni consultare il sito internet della Biblioteca comunale www.centroculturalechiasso.ch/biblioteca o del Sistema bibliotecario ticinese www.sbt.ti.ch

Calendario eventi

• presentazione del libro sabato 18 ottobre 2025, ore 16.30

I Pensieri dal battellino. Cronache reali da un mondo irreale Edizioni San Giorgio, 2024, con l’autore Bruno Costantini

• presentazione del libro giovedì 11 dicembre 2025, ore 18.00 Rahere, un giullare sulla via francigena Palombi Editori, Bastiglia (Mo), 2023

modera Nicoletta Ossanna Cavadini, presenta Adelaide Trezzini sarà presente anche Luigi F. Bona, direttore del Museo del Fumetto a Milano

• La biblioteca comunale di Chiasso prende parte alla manifestazione Biblioweekend, organizzata dall’associazione Bibliosuisse su tutto il territorio nazionale nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 marzo 2026. Il programma sarà consultabile sul sito della manifestazione: www.biblioweekend.ch.

Gli eventi che avranno luogo in biblioteca durante l'anno sono in corso di definizione e verranno di volta in volta proposti sul sito internet del Centro Culturale Chiasso e nella newsletter.

orari biblioteca

Entrata libera lunedì – venerdì ore 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30 biblioteca@chiasso.ch

aperture speciali 2025

Aperture speciali e chiusure

m.a.x. museo – Spazio Officina

sabato 1° novembre Ognissanti lunedì 8 dicembre Immacolata Concezione venerdì 26 dicembre Santo Stefano

chiusure speciali 2025

aperture speciali 2026

chiusure speciali 2026

mercoledì 24 dicembre Vigilia di Natale giovedì 25 dicembre Natale mercoledì 31 dicembre San Silvestro

giovedì 1° gennaio Capodanno martedì 6 gennaio Epifania giovedì 19 marzo San Giuseppe domenica 5 aprile Pasqua lunedì 6 aprile Pasquetta giovedì 14 maggio Ascensione lunedì 25 maggio Lunedì di Pentecoste giovedì 4 giugno Corpus Domini lunedì 29 giugno SS. Pietro e Paolo

venerdì 3 aprile Venerdì Santo sabato 4 aprile Sabato Santo venerdì 1° maggio Festa del lavoro

chiusura estiva 2026

sabato 25 luglio – lunedì 17 agosto compresi

Per tutti gli eventi del Centro Culturale Chiasso Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum (livello –2), Via Pietro e Luisita Chiesa 2, 6830 Chiasso 4 minuti a piedi dal centro culturale su presentazione del ticket del parcheggio presso le rispettive biglietterie

intero ridotto

Informazioni generali

m.a.x. museo – Spazio Officina – Biblioteca

Biglietti singoli

m.a.x. museo CHF 10.– / Euro 10

Spazio Officina CHF 7.– / Euro 7

m.a.x. museo CHF 7.– / Euro 7

(AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)

Spazio Officina CHF 5.– / Euro 5

(AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)

scolaresche (15 pers.) e gruppi (20 pers.)

metà prezzo

gratuito intero

ridotto

CHF 5.– / Euro 5

Chiasso Card

prima domenica del mese, bambini fino a 7 anni, Aiap, amici del m.a.x. museo, giornalisti, ICOM, Passaporto Musei Svizzeri, Visarte, AG Cultura, Carta Raiffeisen, accompagnatori di persone con disabilità

Ingresso cumulativo m.a.x. museo + Spazio Officina

CHF 12.– / Euro 12

CHF 10.– / Euro 10

(AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)

scolaresche (15 pers.) e gruppi (20 pers.)

bookshop

deposito oggetti

CHF 7.– / Euro 7

Si trova all’ingresso del m.a.x. museo. Libri, gadget, giocattoli, cartoline e molto altro

All’interno degli spazi espositivi non sono ammessi zaini e borse, ma il m.a.x. museo dispone di armadietti per il deposito di borse e piccoli bagagli

guardaroba

accessibilità disabili

A disposizione nel m.a.x. museo e nello Spazio Officina

Il m.a.x. museo e lo Spazio Officina sono accessibili

biblioteca

Entrata libera

Centro Culturale Chiasso

Comune di Chiasso

Sindaco

Capodicastero

Attività culturali

Bruno Arrigoni

Vicesindaco

Capodicastero Sport e tempo libero

Davide Lurati

Capodicastero Educazione e Socialità

Davide Dosi

Responsabile Centro

Culturale Chiasso

Nicoletta Ossanna Cavadini

Cinema Teatro Chiasso

Direttore uscente

Armando Calvia

Direttore entrante

Jurij Meile

Assistente alla direzione

Viktorija Anastasova

Responsabile amministrativa

Cristina Moro

Direzione tecnica

Davide Onesti

Ufficio stampa

Laila Meroni Petrantoni

Graphic design

Maria Chiara Zacchi

Custode

Simone Giannini

Biglietteria

Cristian Bizzotto

Patrizia Giaffreda

Cristina Tavernelli

Si ringraziano:

Teatro Pan, Lugano

Teatro Sociale As.Li.Co, Como

Si ringraziano inoltre i tecnici e gli operai

dell’Ufficio Tecnico del Comune di Chiasso e il personale di sala, il cui prezioso lavoro è indispensabile per l’organizzazione e la realizzazione degli eventi

della stagione del Centro Culturale Chiasso.

m.a.x. museo e Spazio Officina

Direttrice

Nicoletta Ossanna Cavadini

Assistente di Direzione

Responsabile comunicazione, coordinamento, PR

Veronica Trevisan

Ufficio stampa Svizzera

Laila Meroni Petrantoni

Graphic design

Maria Chiara Zacchi

Segretaria di Direzione

Katia Bernasconi

Bookshop

Lorena Belometti

Grafica e documentalista

Melissa Bozzotti

Custode e aiuto allestimento

Gianfranco Gentile

Biblioteca comunale

Bibliotecario MAS LIS

Augusto Torriani

Prestito libri

Barbara Bandinu

Ausiliaria in biblioteca

Paola Sebben

Tipografia

Progetto Stampa Chiasso

CEDOLA ABBONAMENTI STAGIONE 2025 – 2026

Indicare segnando con una crocetta l’abbonamento prescelto

Cartabianca 5

5 eventi a scelta tra i 18 in abbonamento

Cartabianca 8

8 eventi a scelta tra i 18 in abbonamento

Cartabianca 12

12 eventi a scelta tra i 18 in abbonamento

Chiassocultura

Tutti gli spettacoli in abbonamento

Biglietti singolo spettacolo

Prima categoria

Seconda categoria

Terza categoria

Quarta categoria

Tariffe speciali per gruppi e studenti

Per prenotare il vostro abbonamento vi preghiamo di inviarci la presente cedola.

Per informazioni

cassa.teatro@chiasso.ch

T +41 (0)58 122 42 72 www.centroculturalechiasso.ch

CHF/ € 155.–

CHF/ € 240.–

CHF/ € 348.–

CHF/ € 504.–

CHF/ € 38.–

CHF/ € 30.–

CHF/ € 25.–

CHF/ € 20.–

Biglietteria Teatro

mercoledì–venerdì

ore 17:00–19:30 sabato

ore 10:00–12:00

ore 17:00–19:30

Affrancare p.f.

centro culturale

chiasso

Cinema Teatro

Via Dante Alighieri 3b

CH–6830 Chiasso

Abbonamento nominale

Nome

Cognome

Via CAP Località

Tel. privato

Cellulare

e-mail

Firma

Data sottoscrizione

Ogni cedola nominale deve contenere i riferimenti di un solo abbonato.

Desidero ricevere l’abbonamento al domicilio indicato (solo residenti in Svizzera)

STAGIONE TEATRALE 2025 – 2026

Spettacoli in abbonamento

Teatro

06.11.25 Il Vedovo con Massimo Ghini

21.11.25 La sera della prima con Monica Guerritore

10.01.26 Scandalo con Anna Valle e Gianmarco Saurino

22.01.26 Otello con Giorgio Pasotti e Giacomo Giorgio

14.02.26 Il nuotatore di Auschwitz con Raoul Bova

28.02.26 Anfitrione con Emilio Solfrizzi

21.03.26 Rumori fuori scena con The Kitchen Company

27.03.26 Colpi di timone con Tullio Solenghi

16.04.26 Figli di Troia con Paolo Cevoli

24.04.26 Le nostre donne con Luca Bizzarri, Enzo Paci, Antonio Zavatteri

16.05.26 (IN)GRATO con Antonio Ornano

Musica

28.11.25 Alexander Romanovsky recital del pianista

29.11.25 The Watch plays Genesis

04.12.25 Jim Morrison. Fantasia di un poeta rock

13.01.26 Renaud Capuçon recital del violinista

15.04.26 Akademie für Alte Musik Berlin

09.05.26 Gioele Dix La Sonata a Kreutzer

Danza

05.02.26 Paul Taylor Dance Company

teatro prosa musica danza

cinema arte grafca design fotografa conferenze dibattiti letture festival

Cinema Teatro
Spazio Offcina

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