Libretto-programma_CCC_2024-25

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2024 2025

La stagione teatrale 2024 – 2025 è realizzata con il sostegno di:

La stagione espositiva 2024 – 2025 è realizzata con il sostegno di:

per la stagione di teatro

media partner

conferenze in collaborazione con Circolo “CULTURA, insieme”

video

Il tema guida della stagione culturale 2024/2025 del Centro Culturale Chiasso è “progresso”. Un termine che, pur complesso e ricco di sfaccettature, implica un approccio positivo e costruttivo, che sa guardare al futuro con fiducia. Un modo di porsi, questo, che nella mia veste di Sindaco e Capodicastero Attività culturali non posso che condividere totalmente e che sempre mi guida nelle scelte che riguardano le prospettive della nostra città.

Il termine “progresso” infatti contiene in sé un senso di avanzamento, di miglioramento, di movimento in avanti, passo dopo passo. Chiasso ha sicuramente svolto un ruolo importante nella storia del nostro cantone e non solo, ed è quindi pronta a proporsi come punto di riferimento anche per le importanti sfide che si troverà ad affrontare nei prossimi anni, sfide che, non dimentichiamolo, sono anche grandi opportunità. In questo processo, la cultura svolge sempre un ruolo cardine e il nostro Centro Culturale si propone come polo aggregatore, spazio di scambio e di incontro al servizio della comunità.

Quest’anno abbiamo introdotto in primavera la giornata del “Centro Culturale Chiasso in festa”, che si propone di offrire una particolare occasione a tutta la popolazione: una giornata di porte aperte per conoscere meglio anche le strutture del nostro territorio e le loro offerte culturali.

Complessivamente, sono veramente fiero delle proposte espositive e artistiche qui presentate: spettacoli, mostre, convegni ed eventi di alto livello, in grado di intrattenere, divertire e svagare, ma anche di stupire e far riflettere.

Bruno Arrigoni

Sindaco

Capodicastero Attività culturali

Comune di Chiasso

Progresso

L’arte del progresso

è di preservare l’ordine in mezzo al cambiamento

e di preservare il cambiamento in mezzo all’ordine.

— Alfred North Whitehead in Process and Reality, Edimburgo, 1929.

La stagione 2024-2025 del Centro Culturale Chiasso prevede un intenso programma teatrale, artistico ed espositivo arricchito di iniziative ed eventi, quali: spettacoli, mostre, conferenze, incontri letterari, dibattiti, approfondimenti con visite guidate, convegni e Festival. Quest’anno il tema-guida è incentrato sul concetto di “progresso” e della sua importanza nella società contemporanea. Per dirla con le parole del grande Alessandro Manzoni “non sempre ciò che vien dopo è progresso” e questo aspetto oggi più che mai merita una riflessione profonda. La cyberumanità che si sta prospettando, la frenesia del metaverso, le implicazioni morali dell’eugenetica, l’accelerazione imposta dall’intelligenza artificiale, richiedono un ritorno alla centralità dei quesiti essenziali dei valori in cui l’essere umano crede per fare in modo che il “progresso” non implichi un inevitabile “regresso”. In questo scenario, l’arte e la cultura possono svolgere un ruolo determinante. Per immaginare un “progresso” all’insegna dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione e della creatività, noi crediamo che sia fondamentale il contributo delle istituzioni culturali (quale è il Centro Culturale Chiasso), le quali sanno mettere in moto energie, competenze e valore, generando momenti di riflessione. In altre parole, le discipline artistiche possiedono il dono di offrire una visione, intesa come capacità di guardare avanti e riportare il valore del progresso al senso etimologico del termine stesso ossia di “avanzare passo dopo passo” evitando i pericoli delle derive che il progresso stesso può implicare. Un modo per riflettere quindi, può essere quello di rilanciare in chiave contemporanea stimoli e ragionamenti prodotti da artisti e movimenti culturali di questi ultimi decenni e che conservano intatta la loro capacità critica e innovativa. Questo impegno contraddistingue l’operato del Centro Culturale Chiasso, ed emerge dalle attività che promuove annualmente con un approccio sempre aperto alle giovani generazioni e alle discipline diverse, quali il graphic design, la musica, la fotografia, la performance, l’interattività digitale e, a breve, la moda. Anche questo è un segnale di apertura con il potere di una cognizione nitida del progresso. Alla luce di tutti questi elementi, si vuole dedicare la stagione teatrale, espositiva ed artistica a un approccio di critica propositiva verso il progresso. Guardiamo quindi fiduciosi, con curiosità e spirito costruttivo ad un avanzamento consapevole del progresso.

Responsabile Centro Culturale Chiasso

Calendario Cinema Teatro

con Chiara Francini e Alessandro Federico

06.10.24 inaugurazione della mostra grafica → 81

07.10.24 Giovanni Pintori (1912-1999) pubblicitaria – 16.02.25 Pubblicità come arte

16.10.24

09.11.24

Davide Cadeddu conferenza → 84

Giovanni Pintori: l’incontro con Adriano Olivetti

Progresso: prospettive tra etica e scienza convegno → 84 Cinema Teatro Chiasso internazionale

30.03.25 inaugurazione della mostra grahic design → 91

31.03 – Bicicletta e motocicletta

20.07.25 fra grafica e design

09.04.25 La bicicletta: storia sociale conferenza → 96 di un mezzo di locomozione

14.05.25 La motocicletta, un'invenzione su due ruote conferenza → 96

Calendario Spazio Officina

20.10.24 inaugurazione della mostra genius loci→ → 109 22.10 – Mariapia Borgnini 08.12.24 L'eco dei richiami

27.11.24 Marco Franciolli conferenza → 113

Mariapia Borgnini, rapporto fra immagine, pensiero e scrittura

09.05 – ChiassoLetteraria letteratura → 115 11.05.25 19 a edizione

24.05.25 inaugurazione della mostra genius loci → 117

25.05 – Samuele Gabai

13.07.25 Un immaginario dipinto

04.06.25 Renato Giovannoli conferenza →120 La forza espressiva dell'opera di Samuele Gabai

Calendario biblioteca

28.03 – Biblioweekend presentazione → 129 29.03.25

Per aggiornamenti sul programma consultare il sito.

centro culturale chiasso cinema teatro programma

Cinema Teatro

Via Dante Alighieri 3b

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 72 cultura@chiasso.ch

Biglietteria Teatro

mercoledì–venerdì ore 17:00–19:30 sabato ore 10:00–12:00 / ore 17:00–19:30

T +41 (0)58 122 42 72 cassa.teatro@chiasso.ch

www.centroculturalechiasso.ch/cinema-teatro

Sosteniamo con energia la cultura della nostra città

Progresso, la chimera dell'unicum

La definizione del concetto di Progresso potrebbe sembrare oggigiorno di facile interpretazione, quasi una banalità, visto che viviamo in una società che ha fatto dell’evoluzione scientifica e tecnologica in genere, la condizione unica, o quasi, della propria esistenza.

Anche il Teatro, quale forma d'arte e comunicazione, ha sempre riflettuto i cambiamenti sociali, culturali e tecnologici, e il Progresso ha continuamente modellato e trasformato le modalità espressive e operative della messa in scena.

Tutto bene potremmo asserire, ma ad una analisi di carattere storico - filosofico, emerge che tra quello che il teatro nelle sue varie forme esprime ed il concetto moderno di Progresso esistono delle discrepanze assai evidenti perché appare chiaro che gli immensi avanzamenti delle scienze e delle tecniche non hanno quasi più alcun nesso con l’idea originaria del termine.

Nella sua primigenia ed universalistica accezione, Progresso sottintendeva infatti quell’insieme di innovazioni, invenzioni tecniche e scientifiche, che però, unitamente a quelle di natura etica, filosofica, religiosa, letteraria, politica e artistica, avrebbero dovuto guidare verso uno sviluppo armonioso ed equilibrato della civiltà.

La chimera di un unicum

Mai come nel nostro tempo però il Progresso dell’umanità si presenta incerto e forse anche improbabile, e quindi, dopo due secoli, abbiamo tutti i motivi per dubitare che il futuro possa essere un buon futuro.

La percezione di un deficit di cultura sembra trasformarsi in qualcosa di vicino ad un vero stato di sofferenza, con dimensioni di massa contro cui si erge il teatro che in questo contesto è un efficace mezzo di contrasto e ci riporta attraverso il recupero di tutti quegli aspetti sociali, relazionali ed emotivi che la sintesi di questa nuova entità di Progresso ha tralasciato nel suo travolgente percorso.

Arti come la recitazione, la musica, la poesia, la letteratura, la danza risvegliano quella parte della nostra sfera emotiva, quell’essenza più profonda e sensibile della nostra anima, non replicabili artificialmente da nessun’altra intelligenza, e che rappresentano l’unica via verso una dimensione umana naturale, reale ed unica.

La rassegna di danza di quest'anno promette di essere un evento straordinario, con un programma ricco di esibizioni che mettono in risalto alcune delle più celebri compagnie di danza contemporanea del mondo.

danza

Trittico coreografico2025

Questa rassegna rappresenta un'occasione imperdibile per assistere a spettacoli di altissimo livello, dove la danza diventa un linguaggio universale in grado di toccare le corde più profonde dell'animo umano.

Fondata dal visionario coreografo David Parsons, è celebre per le sue coreografie energiche e innovative che sfidano le leggi della gravità e dell'immaginazione. Conosciuta per il suo stile dinamico e accessibile, la compagnia offre performance che incantano sia gli appassionati di danza che i neofiti. → pag. 21

Carolyn Carlson Company 03.04

Guidata dalla talentuosa coreografa e danzatrice Carolyn Carlson, si distingue per la sua ricerca artistica profonda e la sua capacità di raccontare storie attraverso movimenti fluidi e poetici. Le sue creazioni, spesso ispirate da temi contemporanei e sociali, offrono al pubblico una riflessione intensa e un’esperienza emotiva unica.

→ pag. 51

Abbonamento speciale 3 per giovani studenti e allievi di scuole di danza e accademie CHF/Euro 30.–Biglietto singolo CHF/Euro 15.–

danza danza

15.05 Wanted Posse

Fondati nel 1990, hanno conquistato il mondo con la loro fusione esplosiva di hip hop, breakdance e altre forme di danza contemporanea. Hanno vinto numerosi premi internazionali e sono riconosciuti come pionieri nel loro campo, sempre spingendo i confini dell'arte performativa.

→ pag. 61

piano pianissimo… Trittico concertistico 2025

Unitevi a noi per queste serate straordinarie, dove il pianoforte diventa protagonista assoluto e ogni nota si trasforma in un viaggio emozionante. Celebrate con noi la magia della grande musica.

Siamo lieti di presentarvi una rassegna eccezionale che celebra il virtuosismo e l'arte del pianoforte: tre imperdibili recital pianistici eseguiti da tre dei più grandi interpreti contemporanei.

Abbonamento speciale 3 per giovani fino a 25 anni e studenti di scuole di musica, accademie e conservatori CHF/ € 30.–Biglietto singolo CHF/€ 15.–

→ pag. 29

→ pag. 37 → pag. 49

Riconosciuto a livello mondiale per la sua straordinaria tecnica e la profondità delle sue interpretazioni, Marc-André Hamelin inaugurerà la rassegna con un programma che spazia dai classici di Ludwig van Beethoven ai virtuosismi di Franz Liszt. La sua abilità di esplorare i dettagli più minuti e di esprimere le emozioni più profonde rende ogni sua esibizione un’esperienza unica e coinvolgente.

Il secondo recital vedrà protagonista Arcadi Volodos, un pianista acclamato per la sua capacità introspettiva e interpretativa unica, assecondata da un eccezionale virtuosismo tecnico. Oltre alla sua capacità di infondere nuova vita nei brani che interpreta Volodos ci incanterà con un repertorio che include la poetica sonata D 842 di Franz Schubert, e la pura essenza del romanticismo di brani di Robert Schumann e Franz Liszt.

Chiuderà la rassegna Federico Colli, un giovane talento che ha già conquistato il pubblico internazionale con la sua sensibilità interpretativa e la sua brillantezza tecnica. Colli presenterà un programma che comprende capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart e Maurice Ravel, dimostrando la sua capacità di fondere rigore stilistico ed espressione personale in esecuzioni di rara eleganza.

© Marco Borggreve

Un affascinante ed emozionante viaggio nel mondo del Musical con canzoni, duetti e medley estratti dai più celebri titoli del genere musicale.

© Simone di Luca

domenica

20 ottobre 2024 ore 21.00

voci

pianista regia e luci

presenta

evento speciale organizzato da lions club mendrisiotto

Musical Gala

La fuga delle voci

Filippo Strocchi, Veronica Appeddu, Laura Panzeri, Gianluca Sticotti

Fabio Valdemarin

Davide Calabrese

Davide Calabrese

Evento benefico a favore della Fondazione Provvida Madre

spettacolo fuori abbonamento*

Biglietti

CHF/€ 50.−

Celebriamo il 70° del Lions Club Mendrisiotto, un importante traguardo, rivolgendo il nostro rinnovato impegno a uno dei primi progetti che il club ha sostenuto nel nostro territorio: la costituzione della Fondazione Provvida Madre di Balerna, un progetto ambizioso, che nel tempo si è sviluppato e ha continuato a crescere.

Quattro voci duttili e curate, lingue diverse, splendidi assolo, divertenti o romantici duetti… un florilegio di variazioni ispirate al mondo del musical, vibrante di energia e passione. Quell’energia e quella passione che – assieme al talento e alla dedizione – scorrono nelle vene di chi affronta gli entusiasmi e i sacrifici di una carriera nel mondo del teatro.

A tirare le fila della serata sarà Davide Calabrese (degli Oblivion), attorniato dalle bellissime voci di Filippo Strocchi, Veronica Appeddu, Laura Panzeri e Gianluca Sticotti, tutti con una grande esperienza internazionale.

Veronica Appeddu parte da Nuoro ma conquista la Danza dei Vampiri a Berlino. Laura Panzeri si forma con la Rancia, poi è in Germania in Sister Act, Mamma Mia! e Aladdin. Gianluca Sticotti è un “Premio Massimini” (come Strocchi e Calabrese), applaudito in tanti musical della Rancia e in Priscilla, ma passa sui palcoscenici svizzeri (Dj Monty) e ora tedeschi. È in Danza dei Vampiri nell’edizione che vede protagonista Filippo Strocchi il qualedopo le esperienze italiane in Grease, Flashdance ed Evita - all’estero è diventato ormai una star interpretando il ruolo del protagonista nella Febbre del Sabato Sera, in Rock of Ages, e nel Rocky Horror Show

Capriccio sinfonico in fa maggiore, SC 55

Le Villi Preludio Atto Primo

Le Villi La Tregenda

Adagetto in fa maggiore

Edgar Preludio Atto Primo

Edgar Preludio Atto Terzo

Manon Lescaut Intermezzo

Madama Butterfly Coro a bocca chiusa

Puccini muore composizione di Mario Pagliarani

sulle ultime parole di Giacomo Puccini

per voce di basso, onde Martenot, arpa e videoproiezioni

Jean-Christophe Groffe basso

Ludovic Van Hellemont onde Martenot

Estelle Costanzo arpa

sabato spettacolo fuori abbonamento*

concerto inaugurale

Orchestra della Svizzera italiana

Il Doge di Vacallo

Ritratto sinfonico del giovane Puccini (1858 – 1924)

direttore musiche di produzione

Biglietti da CHF/€ 30.−

CHF/€ 50.−

CHF/€ 60.−

CHF/€ 80.−

in collaborazione con con il sostegno di

Giuseppe Mengoli

G. Puccini, M. Pagliarani

Teatro del Tempo

Evento straordinario fuori abbonamento realizzato nell'ambito delle celebrazioni per i cento anni dalla morte di Giacomo Puccini

ll "Doge di Vacallo", così si autodefinì Puccini in una lettera da Vacallo a Giulio Ricordi e così si intitola il programma ideato dal Teatro del Tempo come Gran Finale della Via Lattea 20. Ne è protagonista l’Orchestra della Svizzera italiana che dipinge un ritratto sinfonico di Puccini da giovane – cioè prima e durante i soggiorni a Vacallo – con pagine tratte dalle sue prime tre opere liriche – Le Villi, Edgar, Manon Lescaut – e altre composizioni del Maestro toscano fra la Lombardia e il Ticino. Dulcis in fundo il celebre “Coro a bocca chiusa” da Madama Butterfly cantato da un coro creato per l’occasione nell’ambito del progetto “Vacallo 2024: un anno con Puccini”. A dirigere la musica del giovane Puccini sarà un direttore altrettanto giovane e promettente, Giuseppe Mengoli, che nel 2023 è stato il primo italiano a vincere il prestigioso Concorso Mahler per direttori d’orchestra.

La serata si conclude con la prima di una composizione di Mario Pagliarani che mette in musica le ultime parole di Puccini, scritte all’ospedale di Bruxelles dove morì a seguito di un’operazione alla gola cento anni fa.

Prima regola:

perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio!

Perché… se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti… ci sono le correnti d’aria!

— Dario Fo e Franca Rame

© Manuela Giusto

di regia luci

scenografia

costumi

08 novembre 2024 ore 20.30

Chiara Francini e Alessandro Federico in

Coppia aperta quasi spalancata

Dario Fo e Franca Rame

Alessandro Tedeschi

Alessandro Barbieri

Katia Titolo

Francesca Di Giuliano

Chiara Francini nel ruolo dell’energica Antonia incarna l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. Pur di continuare a stare vicino al marito, la protagonista decide di accettare l’impensabile. Così tra dialoghi e monologhi brillanti si snodano gli episodi più assurdi. Soltanto quando nel cuore di Antonia si insidia un nuovo uomo, giovane e intelligente, il marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo essere donna, del suo disperato bisogno di essere amata e considerata.

Una favola tragicomica che racconta cosa vuol dire stare in coppia. Dario Fo e Franca Rame descrivono in modo perfetto con toni divertenti, ma anche drammatici raccontando le differenze tra psicologia maschile e femminile. Un testo importante, che celebra il ruolo della donna all’interno della coppia.

L’arte è un potente strumento espressivo e di comunicazione. Il mio obiettivo è fornire a più persone l’opportunità di vivere le meraviglie della danza.  David Parsons

© Rachel Neville

danzatori

coreografia assist. coreografia musiche

luci costumi costumi restaurati

Parsons Dance Company

Balance of Power

danza danza danza

Zoey Anderson, Megan Garcia, Téa Pérez , Luke Romanzi, Joseph Cyranski, Justine Delius, Joanne Hwang , Luke Biddinger, Emerson Earnshaw

David Parsons, Jamar Roberts, Robert Battle

Natalie Lomonte

Miles Davis, Sheila Chandra, Giancarlo de Trizio, Son Lux ,

Robert Fripp, Allen Toussaint e The Allen Toussaint Orchestra

C.S. Chambers, H. Binkley, David Parsons

Christine Darch, Missoni, Judy Wirkula, Keiko Voltaire

Barbara Erin Delo

Parsons Dance è una compagnia americana di danza contemporanea di New York, riconosciuta a livello internazionale per la sua danza energica, atletica e corale. Fondata nel 1985 dal Direttore Artistico David Parsons e dal Lighting Designer Howell Binkley, la compagnia è stata in tour in tutti e cinque i continenti, in 30 paesi e in più di 445 città, e si è esibita nei più importanti teatri e festival fra cui The Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, Sydney Opera House, Maison de la Danse di Lione, Teatro La Fenice di Venezia e Teatro Municipal di Rio de Janeiro.

La missione della Parsons Dance è presentare al pubblico di tutto il mondo delle coreografie che siano stimolanti e piene di vita e, attraverso programmi educativi e di sensibilizzazione, sostenere la danza come forma d’arte. Oltre al lavoro coreografico e alle performance, Parsons Dance, di fatto, s’impegna a offrire, mediante un percorso di formazione, esperienze arricchenti che coinvolgono persone di tutte le età: dibattiti dopo lo spettacolo, presentazioni, prove e classi aperte, e una serie di workshops estivi su danza e coreografia sia a ballerini semi-professionisti che a studenti di scuole pubbliche all’interno delle scuole stesse. Tutte queste attività didattiche hanno origine dalla visione del Direttore Artistico, David Parsons, che per più di trent’anni ha unito le sue doti coreografiche e il proprio talento per formare ballerini altamente qualificati con una vera e propria passione per la danza come forma d’arte e meraviglioso strumento di espressione.

Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po' meno soli, un po' più allegri, un po' più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre. — Antonio Albanese

sabato 29 e 30 novembre 2024 ore 20.30

Antonio Albanese in

Personaggi

di scritto con regia costumi

Michele Serra, Antonio Albanese

Piero Guerrera, Giampiero Solari

Giampiero Solari

Elisabetta Gabbioneta

Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità.

La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, l’Ottimista, il sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi.

Lo spettacolo Personaggi riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto” al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali. In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic.

Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto. Personaggi appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l'alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l'ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese.

Perché in fondo questa

è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne.

— Arturo Cirillo

da adattamento e regia e con scene costumi

luci musiche produzione

10 dicembre 2024

Arturo Cirillo in Don Giovanni

Molière, Da Ponte, Mozart

Arturo Cirillo

Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli,

Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini

Dario Gessati

Gianluca Falaschi

Paolo Manti

Mario Autore

Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale

"La mia passione per il personaggio di Don Giovanni e per il suo inseparabile alter ego Sganarello nasce all’inizio dalla frequentazione dell’opera di Mozart / Da Ponte. Sicuramente i miei genitori mi portarono a vederla al San Carlo di Napoli, e vidi il film che ne trasse Joseph Losey nel 1979. Ma l’incontro decisivo avvenne intorno ai miei vent’anni, epoca in cui frequentavo l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Un insegnante di Storia della Musica, Paolo Terni, ci fece lavorare proprio sul Don Giovanni in una forma che potrei definire di “recitar-cantando”, in cui ci chiese di interpretare il libretto di Da Ponte (bellissimo per poesia, musicalità e vivacità, ma anche una delle opere più alte, dal punto di vista linguistico, della letteratura italiana). Recitavamo rapportandoci con la musica di Mozart, con i suoi ritmi e le sue melodie. E in quella occasione questa irrefrenabile corsa verso la morte, questa danza disperata, ma vitalissima, sempre sull’orlo del precipizio, questa sfida al destino (o come direbbe Amleto: “al presentimento”) mi è apparsa in tutta la sua bellezza e forza. Negli anni successivi tra i miei autori prediletti si è imposto Molière, quindi mi è parso naturale lavorare su questa drammaturgia. Ho deciso di raccontare questo mito usando forme e codici diversi, conservando di Molière la sua capacità di lavorare su un comico paradossale e ossessivo, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo, e di Da Ponte la poesia e la leggerezza, a volte anche una “drammatica leggerezza”. Poi c’è la musica di Mozart che di questa vicenda riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia ineluttabile".

Il progetto nasce da una curiosità artistica […] dei De Filippo che, a un certo punto della loro carriera, hanno sentito l’esigenza di confrontarsi con il teatro di Molière e il suo genio innovativo, rimasto forse nel suo genere ancor oggi ineguagliato e vivissimo. Enzo Decaro

di con e con regia assistente regia musiche scene costumi luci produzione

L'avaro immaginario

Enzo Decaro

Nunzia Schiano

Luigi Bignone, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano,

Fabiana Russo, Ingrid Sansone della Compagnia Luigi De Filippo

Enzo Decaro

Roberto Fiorentino

Nino Rota da “Le Molière Immaginarie”

Luigi Ferrigno

Ilaria Carannante

Luigi Della Monica

I due della città del sole

Sette quadri, un prologo e un epilogo. È un viaggio nel teatro, quello di Molière in primo luogo, ma non soltanto. È anche un viaggio nel tempo, quello del Seicento, un secolo pieno di guerre, epidemie, grandi tragedie ma anche di profonde intuizioni e illuminazioni che non riguardano solo “quel” tempo. Ed è anche il viaggio, reale e immaginario, di Oreste Bruno e la sua famiglia, che è poi anche la sua Compagnia viaggiante di teatranti: è la tipica “carretta dei comici” tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo. È il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière. Ma anche una fuga: dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una speranza o solo la salvezza. Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e “si fa il Teatro”. E col “teatro” si riesce anche a mangiare, quasi sempre. Durante il viaggio, gli incontri sono sorprendenti ma non sempre piacevoli. La connessione tra il mondo culturale e teatrale della Napoli dell’epoca e quello francese, di Molière e forse ancor più di Corneille, è evidente. La pesante eredità del pensiero dello zio prete di Oreste Bruno, Filippo detto poi Giordano, è quasi dimenticata, e la morte in scena di Molière poco prima del loro arrivo a Parigi rende il viaggio della "Compagnia di famiglia" davvero unico. Questi commedianti d’arte, ma soprattutto persone umane, rappresentano la grande commedia del teatro, dove “tutto è finto, ma niente è falso”.

Un artista dal virtuosismo quasi sovra-umano

Harold C. Schonberg
The New York Times

W. A. Mozart

L. van Beethoven

N. K. Medtner

S. Rachmaninoff

09 gennaio 2025

Recital

del pianista

ore 20.30

Trittico piano, pianissimo…

Marc-André Hamelin

Rondò in la minore K511

Sonata n. 3 in do maggiore op. 2 n. 3 da 3 Morceaux, Op.31: Improvizatsiia (Improvisatione) n. 1. Andantino, gracile (B♭ minor) da Forgotten Melodies, Op. 38: n. 3 Danza Festiva

Etude-Tableau op. 39 n. 5

Sonata n. 2 in si bemolle minore, op. 36 (1931)

Marc-André Hamelin è uno dei pianisti più rinomati al mondo, sia per la sua ineguagliata capacità di fondere musicalità e virtuosismo nelle grandi opere del repertorio classico, sia per la sua intrepida ricerca di rarità musicali del XIX, XX e XXI secolo, in concerto e in campo discografico. Questo fa di lui una vera icona del panorama pianistico.

Sebbene dal vivo il suo repertorio sia da solista sia con l'orchestra includa ampiamente gli autori della tradizione come Scarlatti, Liszt, Schumann, Brahms, Beethoven, Chopin ecc., nelle sue numerose incisioni discografiche sono presenti anche opere di autori generalmente poco frequentati da altri pianisti come Busoni (apprezzatissime le sue incisioni audio e video del Concerto per pianoforte e orchestra op.39), Scriabin, Villa Lobos, Shostakovich, Dukas, Barber, Godowsky, Alkan, Kapustine, Korngold. Attivissimo in campo internazionale, ha suonato in tutte le più importanti istituzioni musicali del mondo e nei più rinomati festival pianistici come quelli di Vienna, Gstaad, Weimar, Brescia e Bergamo, Hong Kong, Ottawa, Santa Fé, Singapore. Hamelin ha inciso più di 50 dischi, di cui 35 per l'etichetta inglese Hyperion, con cui da anni ha una collaborazione esclusiva. Diversi i prestigiosi riconoscimenti ricevuti tra cui: un Gramophone Award nel 2000 per l'incisione della serie completa degli studi di Godowsky su quelli di Chopin, l'International Record Award a Cannes nel 2005, e il conferimento delle onorificenze di Ufficiale dell'Ordine del Canada e Cavaliere dell'Ordine.

La musica

è vita, bellezza, partecipazione, cambiamento.

— Paolo Fresu

regia video produzione

16 gennaio 2025

Paolo Fresu in

ore 20.30

Kind of Miles

Paolo Fresu tromba, flicorno e multi-effetti

Bebo Ferra chitarra elettrica

Dino Rubino pianoforte e Fender Rhodes Electric Piano

Marco Bardoscia contrabbasso

Stefano Bagnoli batteria

Filippo Vignato trombone, multi-effetti elettronici, tastiera

Federico Malaman basso elettrico

Cristian Meyer batteria

Andrea Bernard

Marco Usuelli

Teatro Stabile Di Bolzano

Quanto vale un mito? Ma soprattutto cosa lascia? È difficile oggi individuarne di nuovi. I miti attuali nascono e muoiono con la stessa velocità del mondo contemporaneo, si accendono e si spengono come una cometa che passa o una stella cadente che lascia una scia luminosa e poi si spegne nel nulla. Mitico è qualcuno che fa qualcosa di speciale, che esce da un ordinario universalmente riconosciuto. Basta dunque un attimo per generarlo: un gesto, una parola amplificata da Internet o dalla televisione. Neanche più i giornali o i libri ma la rete del cotto e mangiato subito. Sentito e dimenticato, in musica. Uomini mitici senza memoria. Decretati da una storia recente che è passeggera, senza spina dorsale quando questa dovrebbe essere composta da un insieme di elementi che la rendono, in contemporanea, forte e flessibile. Forte per sopportare il peso della storia e flessibile per assorbirne i contraccolpi e i movimenti sussultori del tempo. È ciò che ha fatto Miles Davis nel Novecento. Un artista mitico per antonomasia. L’ha fatto lasciando a noi del presente non solo un’icona ma un soffio che è carezza e graffio. Un uomo capace di raccontare una storia recente che va al di là del jazz e della musica e la cui personalità marcata appare prepotentemente non solo attraverso la sua tromba ma anche nel viso scavato degli ultimi anni, negli occhi profondi che inchiodano lo sguardo e nelle mani rugose che hanno toccato il cuore. Mani scure che disegnano il pianeta attraverso un reticolo di linee che navigano tra gli oceani, tra l’Africa e il mondo.

teatro
musica

Divertente, brillante, senza sbavature. Questa Anatra all'Arancia è veramente cotta a puntino. Basta solo gustarsela in teatro. Beatrice Ceci

Riccardo Bagnoli

ore 20.30

Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in

L'anatra all'arancia

W. D. Home e M. G. Sauvajon

Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e con Antonella Piccolo

Claudio Greg Gregori

Compagnia Molière in coproduzione con Teatro stabile di Verona di con regia scene costumi luci produzione

Fabiana Di Marco

Alessandra Benaduce

Massimo Gresia

L’anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla.

L’anatra all’arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

Si tratta non solo di un ben recitato lavoro teatrale, ma anche di un tuffo letterario dentro fonti linguistiche ormai assai poco praticate e che invece rendono lo spettacolo adattissimo ad un pubblico ampio.

Renzo Francabandera

Paneacquacultura

Serena Pea

serata dell'abbonato spettacolo fuori abbonamento*

Stivalaccio Teatro in Buffoni all'inferno

con

soggetto orig. e regia assistente regia scenografia maschere costumi luci musiche originali produzione ringraziamenti

Biglietti

CHF/€ 25.–

Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota

Marco Zoppello

Alvise Romanzini

Matteo Pozzobon e Roberto Maria Macchi

Stefano Perocco di Meduna e Tullia Dalle Carbonare

Lauretta Salvagnin, Antonia Munaretti

Matteo Pozzobon

Ilaria Fantin

Stivalaccio Teatro il Teatro Busnelli di Dueville e l'Accademia Olimpica di Vicenza

Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un tranquillo ed eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli di malebranche che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re: il terribile Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca. L’Ade è di colpo intasato e Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti. Le operazioni vanno a rilento, gli spiriti protestano, insorgono, volano insulti e qualche brutta bestemmia. Belzebù, con profonda saggezza, offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella per tornare a fare ciò che in vita gli riusciva meglio: intrattenere. Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo.

Matteo Cremon, Michele Mori e Stefano Rota, interpreti d’esperienza, da anni proiettati verso il teatro popolare, la commedia dell’arte, il gioco più puro del teatro, hanno accettato la sfida di scavare tra testi, racconti dimenticati e tradizioni folkloristiche, alla ricerca nientemeno che del cuore dell’inferno. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte. Strambe figure, novelline, travestimenti grotteschi, cantari bislacchi, maschere demoniache e improvvisazioni oscene saranno alla base di Buffoni all’inferno, un decamerone buffo e tragico.

Volodos possiede immaginazione, sentimento e una tecnica fenomenale che gli permettono di realizzare a pieno le sue idee espressive al pianoforte.

Trittico piano, pianissimo…

Recital del pianista

Arcadi Volodos

F. Schubert

R. Schumann

F. Liszt / A. Volodos

Sonata in la minore op. 42 D 845

Davidsbündlertänze op. 6

Hungarian Rhapsody n. 13 in la minore

Nato a San Pietroburgo nel 1972, Arcadi Volodos ha cominciato i suoi studi musicali con lezioni di canto e di direzione orchestrale.

A partire dal 1987 ha intrapreso lo studio serio e strutturato del pianoforte al Conservatorio di San Pietroburgo, perfezionandosi in seguito con Galina Egiazarova al Conservatorio di Mosca e successivamente a Parigi e Madrid.

Sin dal debutto a New York nel 1996, Volodos ha lavorato con le maggiori orchestre tra cui Berliner Philharmoniker, Israel Philharmonic, Philharmonia Orchestra di Londra, New York Philharmonic, Munich Philharmonic, Royal Concertgebouw, Staatskapelle Dresden, Orchestre de Paris, Leipzig Gewandhausorchester, Zurich Tonhalle Orchestra, Boston e Chicago Symphony.

Nel 1999 il disco del suo debutto alla Carnegie Hall di New York (Sony Classical) è stato premiato con il Gramophone Award. Da quel momento Arcadi Volodos ha inciso numerosi altri album tutti accolti calorosamente dalla critica internazionale.

Numerose le collaborazioni con i più importanti direttori tra cui Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Jukka-Pekka Saraste, Paavo Järvi, Christoph Eschenbach, Semyon Bychkov e Riccardo Chailly.

I recital per pianoforte sono sempre stati al centro della vita artistica di Volodos. Il suo repertorio include i grandi classici della tradizione pianistica tra cui Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokofiev e Ravel, assieme a opere meno note di Mompou, Lecuona e de Falla.

Il teatro canzone è un genere a parte: non è musical, non è commedia, è una miscellanea di parole e di note che giocano in alternanza su piani diversi per raccontare la contemporaneità.

© ph. Kyle Bushnell

domenica

09 febbraio 2025 ore 17.00

spettacolo fuori abbonamento*

La valigia

Teatro canzone di Dada Montarolo

musiche orginali

testi delle canzoni regia scenografie luci

audio produzione

Angelo Riva

Dada Montarolo

ReCregia

NerowolfMaker

Fiat Lux

Soundaemon

La Compagnia del Tavolaccio

Biglietti

CHF/€ 20.–posti non numerati

Il teatro canzone è un genere a parte: non è musical, non è commedia, è una miscellanea di parole e di note che giocano in alternanza su piani diversi per raccontare la contemporaneità.

Elsa, la protagonista, sta preparando la valigia per una vacanza: è incerta su cosa metterci dentro e in suo soccorso arriva il Viaggio. Inizia così fra i due un dialogo serrato ma indiretto e subliminale dove gli oggetti e gli abiti da portarsi dietro diventano porte di accesso ai pensieri più nascosti, alle riflessioni più intime che si dilatano dalla sfera personale fino ai confini della coscienza collettiva. Alternando ironia e saggezza il Viaggio spiega ad Elsa qual è lo scopo reale della valigia e cosa deve contenere davvero.

Maria Luisa Cregut e Roberto Regazzoni intercalano i recitati con le canzoni suonate dal vivo, scritte da Angelo Riva e Dada Montarolo.

teatro e musica

Il compito di un artista credo sia anche quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone.

— Fabrizio De André

di muische regia

con scene costumi luci produzione

Neri Marcorè in

La Buona Novella

Fabrizio De André

Fabrizio De André, Gian Piero Reverberi e Corrado Castellari

Giorgio Gallione drammaturgia e regia

Paolo Silvestri arrangiamenti e direzione musicale

Rosanna Naddeo

Giua voce e chitarra, Barbara Casini voce, chitarra e percussioni

Anais Drago violino e voce, Francesco Negri pianoforte

Alessandra Abbondanza voce e fisarmonica

Marcello Chiarenza

Francesca Marsella

Aldo Mantovani

Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Carcano, Fondazione Teatro della Toscana, Marche Teatro e Teatro Nazionale Genova

Neri Marcorè torna a confrontarsi con Fabrizio De André in un nuovo spettacolo di teatro canzone che fa rivivere sul palcoscenico La Buona Novella , album pubblicato dall’autore nel 1970.  Spettacolo pensato come una sorte di Sacra Rappresentazione contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di Fabrizio De André con i brani narrativi tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso autore si è ispirato. Di taglio esplicitamente teatrale, costruita quasi nella forma di un’Opera da camera La Buona Novella è il primo concept-album dell’autore, con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi umanizzandoli, ma al contempo mantenendo un grande rispetto etico e religioso dei testi originari. La valenza “rivoluzionaria” della riscrittura sta più nella decisione di un laico di affrontare un tema così anomalo per quei tempi che nei contenuti o nel taglio ideologico. Solo a tratti nel racconto appare l’attualizzazione; più spesso le ricche e variegate suggestioni immaginifiche, fantastiche e simboliche degli Apocrifi sono ricondotte a una purezza quasi canonica, e talvolta traspare la sensazione che esista, anche per l’autore, la sconvolgente possibilità che in Gesù umanità e divinità abbiano convissuto. La Buona Novella non è solo un concerto, ma uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato con l'idea che l’opera di De André rappresenta un ricchissimo patrimonio che può comunque ben resistere, come ogni capolavoro, anche all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore.

L'unico "vero" festival jazz cantonale, capace di esplorare le varie sfaccettature dell'improvvisazione ... — Mauro Rossi, Corriere del Ticino

13 – 15 marzo 2025 venerdì sabato

XXVI Festival di cultura e musica Jazz di Chiasso

Ritorna come da tradizione nel mese di marzo l’appuntamento che celebra l'originalità e l’evoluzione di uno dei generi musicali più affascinanti della storia della musica: il Jazz. Immersi in un'atmosfera speciale vibrante ed unica, avrete l'opportunità di ascoltare performance indimenticabili da parte di musicisti di fama internazionale e talenti emergenti. Unitevi a noi per un viaggio musicale che abbraccia l'improvvisazione, l'innovazione e l'arte del jazz in tutte le sue sfumature. Con un programma ricco e diversificato, il Festival Jazz di Chiasso continua a crescere, offrendo esperienze indimenticabili sia per gli artisti che per gli spettatori.

La gentilezza è l’ultimo atto politico che ci è rimasto.

Mattia Torre

Daniela Zedda

testi e regia assistente regia musiche originali costumi luci produzione distribuzione

Geppi Cucciari in Perfetta

Mattia Torre

Giulia Dietrich

Paolo Fresu

Antonio Marras

Luca Barbati

ITC2000

Terry Chegia

Perfetta è l’ultimo monologo teatrale scritto da Mattia Torre, uno dei drammaturghi più influenti e attivi nella scena televisiva e teatrale italiana recentemente scomparso, nel quale si racconta un mese della vita di una donna, scandito dalle quattro fasi del ciclo femminile.

La protagonista assoluta è Geppi Cucciari, per la prima volta alle prese con toni che non prediligono unicamente la comicità, ma si avventurano con profondità in sfumature anche più malinconiche e drammatiche. Sul palco interpreta una venditrice d’automobili, moglie e madre, che conduce una vita regolare nella quale trovano posto il lavoro, la famiglia, gli impegni e moltissime responsabilità. Il racconto analizza i martedì di quattro settimane differenti, giornate identiche nei ritmi ma diverse nella percezione: a causa delle variazioni delle quattro fasi del ciclo, cambiano gli stati d’animo, le reazioni, le emozioni e gli umori della protagonista. Perfetta cerca di trattare con umiltà, ma anche apertamente, un tabù del quale gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli.

Un monologo nel quale trovano spazio sferzate di comicità e satira di costume, ma anche riflessioni più amare e profonde, in un delicato tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile di cui sembra esserci un grande bisogno nel nostro tempo.

Uno dei pensatori

più originali della

sua generazione

Gramophone

F. Schubert

W. A. Mozart

M. Ravel

E. Grieg/Ginzburg

30 marzo 2025 ore 17.00

Recital del pianista

Federico Colli

Sonata in la maggiore, op. 120, D. 664

Sonata n. 11 in la maggiore per pianoforte "Marcia Turca K 331

Tombeau de Couperin

Peer Gynt suite

Trittico piano, pianissimo…

Elogiato dal Daily Telegraph per “il suo tocco meravigliosamente leggero e la sua eleganza lirica”, Federico Colli si è rapidamente conquistato la fama a livello mondiale per le sue interpretazioni avvincenti e non convenzionali, oltre che per la limpidezza della sua sonorità.

Dopo i suoi primi successi, fra cui la Medaglia d’Oro alla The Leeds International Piano Competition nel 2012, Federico Colli si è esibito con orchestre prestigiose, fra le quali l’Orchestra Mariinsky e la Filarmonica di San Pietroburgo, la Philharmonia Orchestra, la Royal Philharmonic, la BBC Symphony Orchestra e la BBC Philharmonic Orchestra. Ha collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Valery Gergiev, Vladimir Ashkenazy, Yuri Temirkanov, Juraj Valčuha, Ion Marin, Thomas Søndergård, Ed Spanjaard, Fabio Luisi, Vasily Petrenko, Case Scaglione e Sakari Oramo.

Federico Colli, uno dei più prolifici e intriganti interpreti di recital, si è esibito in alcune delle sale più prestigiose del mondo, fra cui il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, il Teatro Mariinsky e la Philharmonia di San Pietroburgo, la Konzerthaus di Berlino, la Herkulessaal di Monaco, la Gewandhaus di Lipsia, la Laeiszhalle e la Helbphilharmonie di Amburgo, il Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Albert Hall il Lincoln Centre di New York.

teatro
musica

Non “coreografia” ma “poesia visiva”. Non “danzatrice” ma “nomade”.

Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico. Un cammino che l’ha portata fino a immergersi in piccole storie.

coreografie interpreti

musica dal vivo musica

produzione ringraziamenti

03 aprile 2025

Carolyn Carlson Company Islands

Carolyn Carlson

Riccardo Meneghini, Yutaka Nakata, Tero Saarinen

Guillaume Perret

Nicolas de Zorzi, Laurie Anderson,

Michael Gordon, Aleksi Aubry-Carlson

Carolyn Carlson Company

Festival Artonov, Bruxelles (BE) danza danza danza

La Carolyn Carlson Company si considera un alveare, uno spazio di creatività e libertà all’interno del quale gesto e pensiero poetico si intrecciano.

Dopo nove anni passati alla direzione del Centre Chorégraphique National de Roubaix, Carolyn Carlson ha creato la Carolyn Carlson Company, in residenza dal 2014 al 2016 presso il Théâtre National de Chaillot. Forte di un repertorio fuori dal comune e con l’impegno di ballerini fedeli alla poetica della sua gestualità, la coreografa porta avanti il suo percorso creativo. Ogni anno la Carolyn Carlson Company sviluppa almeno due progetti di grandi dimensioni, ovvero una creazione e la diffusione delle coreografie del repertorio nei più prestigiosi corpi di ballo, non dimenticando mai le tournée in tutto il mondo.

L’assolo è la forma preferita di Carolyn Carlson sin dagli anni ’70 e dal suo famoso Density 21,5. Da allora, alterna creazioni di gruppo ad assoli per sé stessa o per ballerini che la ispirano profondamente. In un mondo sempre più loquace e individualista, che soffre dell'incapacità di esprimere la nostra umanità più profonda, la danza, e l’assolo in particolare, offre una comunicazione visiva attraverso l’emozione e la percezione, senza la deviazione della parola.

Islands è un insieme di assoli a scelta e composti dai brani: "A Deal with Instinct", "The Seventh man", "The Seventh woman", "Mandala", "Wind Woman" e "In the Night".

Un pantagruelico contenitore di vanità e di crudele cinismo, un trionfale congegno di ipocrite falsità, un autoironico scoppiettare di chiacchiere ammantate di enfasi neoromantica che, nella felice traduzione di Masolino D’Amico, riempiono un salotto vittoriano lasciando un sublime abisso di vuoto. Guido Valdini La Repubblica

Serena Pea

di traduzione regia

assistente regia scene luci costumi musiche produzione

06 aprile 2025

Boston Marriage

David Mamet

Masolino D’Amico

Giorgio Sangati

Michele Tonicello

Alberto Nonnato

Cesare Agoni

Gianluca Sbicca

Giovanni Frison

Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd, per gentile concessione di A3 Artists Agency

Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione Boston Marriage, infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini.

È un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare, strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, infatti, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità della superficie si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo. Scrive il regista, Giorgio Sangati: "È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica D’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore".

Mi lascerò docilmente calare nei panni e nella mimica di Gilberto Govi assimilandone ogni frammento, ogni sillaba, ogni atomo. Non esiterei a definirla una sorta di stimolante “archeologia teatrale”.

© Felice Pastorino

di regia scenografia con produzione

Tullio Solenghi in Pignasecca e Pignaverde

Emerico Valentinetti

Tullio Solenghi

Davide Livermore

Mauro Pirovano, Roberto Alinghieri, Stefania Pepe, Claudia

Benzi, Laura Repetto, Stefano Moretti, Matteo Traverso

Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova

Dopo lo strepitoso successo de I maneggi per maritare una figlia Tullio Solenghi affronta nuovamente la sfida di “clonare” Gilberto Govi, misurandosi con un altro cavallo di battaglia del grande attore genovese. Con l’aiuto fondamentale, anche questa volta, dello stupefacente trucco e parrucco di Bruna Calvaresi, Solenghi torna a trasformarsi, anima e corpo, nella maschera goviana; una scelta registica e interpretativa a suo modo estrema, mai tentata prima da altri.

Rispetto ai Maneggi, che essenzialmente è una commedia degli equivoci, Pignasecca e Pignaverde, di Emerico Valentinetti, ha il valore aggiunto di una drammaturgia più elaborata e ambiziosa, incentrata su un tema classico del teatro comico: l’avarizia. Un piccolo Molière “alla genovese”, del quale Solenghi ha scelto di farsi affiancare da un altro attore comico genovese, Mauro Pirovano, ex-componente del gruppo satirico “Broncovitz”, da uno dei migliori attori di prosa del teatro italiano, Roberto Alinghieri, e da due attrici che hanno mostrato tutto il loro talento e la loro verve nei Maneggi : Stefania Pepe e Laura Repetto. Una messa in scena che, impreziosita dal progetto scenografico di uno dei maggiori registi teatrali di oggi, Davide Livermore, si prepara a replicare il successo dei Maneggi. Anche perché, quanto a battute e scene memorabili, che sembrano scritte per diventare proverbiali, Pignasecca e Pignaverde non è da meno.

E hai ottenuto quello che volevi da questa vita, nonostante tutto?

Sì.

E cos’è che volevi? Potermi dire amato, sentirmi amato sulla terra.

— Raymond Carver

© Luca Del Pia

concetto e regia drammaturgia assistenti video progetto produzione

Biglietti

CHF/€ 30.−

spettacolo fuori abbonamento*

Alcune cose da mettere in ordine

Rubidori Manshaft

Roberta Dori Puddu e Angela Dematté

Katia Gandolfi (progetto) e Ugo Fiore (regia)

Fabio Bilardo (short film e montaggi) Fabio Cinicola (video La Residenza)

Roberta Dori Puddu (scene e costumi), Elena Vastano (luci), Federica Furlani (sonoro)

FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, Officina Orsi (Lugano) coproduz. internaz. Olinda/TeatroLaCucina (Milano)

Dopo un lungo periodo di lavoro in case di cura per persone anziane, Rubidori Manshaft riannoda in questo lungo viaggio “sul campo” i suoi ricordi. Legandosi ai suoi lavori passati, attraverso le narrazioni sviluppa ulteriormente la sua ricerca artistica sul passaggio della memoria, sulla mancanza e sulla solitudine. Riparte da lì per interrogarsi sul corpo, sul suo significato politico. Sulla cura. Sul tempo. Sulla paura. Sul fare. Sulla perdita di sé, delle forze, del ruolo e a volte anche della memoria. Alcune cose da mettere in ordine è la storia di una donna appena al di là della soglia dei sessanta anni, che inizia a porsi delle domande sul percorso della vita, una eco di noi tutte (e tutti). Ci riconosciamo nelle sue parole, nei suoi pensieri che sono forse anche i nostri, veniamo spiazzati dalla sua sorprendente capacità di rimescolarli, usarli, appropriarsene, dimenticarsene, inventarseli in sostituzione di quello che nella mente è fallo. Pensieri che, al pari degli accadimenti reali, diventano co-protagonisti di questa storia sul vivere, su sogni e disillusioni, su ricordi e rimpianti.

In questo sublime ribaltamento del reale verremo portati con forza in un nuovo tempo che forse ci apparterrà. Un viaggio interiore e reale verso qualcosa, un montaggio di eventi, struggente, ironico, nel gioco che la vita compie nel tentativo di ridisegnare una dimensione umana forse, oggi, smarrita.

I tentativi di ammutolimento di una donna verificatisi sui media italiani negli ultimi anni sono numerosi…la pratica dello “Stai zitta” non è solo maleducata, ma soprattutto sessista perché unilaterale… Che cosa c’è dietro questa frase?

Michela Murgia

© Francesco Capitani

dal libro di regia luci fonica scene con la collaboraz. di costumi produzione con il sostegno di

10 maggio 2025

Antonella Questa

Valentina Melis e Teresa Cinque in

Stai zitta!

Michela Murgia

Marta Dalla Via

Daniele Passeri

Marco Oligeri, Francesco Menconi

Alessandro Ratti

Federica Di Maria, Laura Forti, Alice Santini

Martina Eschini

SCARTI Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione,

LaQ-Prod e Teatro Carcano

Fondazione Armunia

Antonella Questa, Valentina Melis, Teresa Cinque e Marta Dalla Via hanno sempre avuto qualche difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Inevitabile quindi si incontrassero un giorno per dare vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passa spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire!” contenute nel libro offrono così l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali.

Da mansplaining all’uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, Questa, Melis e Cinque, guidate dalla sapiente regia di Dalla Via, sapranno coinvolgervi nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne”!

Una performance impressionante, entusiasmante, semplicemente brillante!

— Mélina Hoffmann, Info Tout Court

coreografie direttore interpreti

costumi luci

15 maggio 2025

Wanted Posse

danza danza danza

Dance N'Speak Easy

Njagui Hagbé

Philippe Lafeuille

Arthur Grandjean, Mamé Diarra, Victor Balatier, Martin Thaï, Jessie Perot , Marcel Ndjeng

Noémie Naftaway

Julien Beauchet

Condizioni speciali per i partecipanti della Festa Danzante informazioni sul sito festadanzante.ch in collaborazione con

Dance N'Speak Easy, è uno spettacolo sensazionale presentato dai leggendari Wanted Posse, che ci riporta agli anni travolgenti del proibizionismo negli Stati Uniti. Dà vita a personaggi forti con identità prese in prestito da diverse epoche e luoghi. Sono presenti tutti i riferimenti afroamericani dagli anni '20 ai giorni nostri, compresa la blaxploitation degli anni '70 e il gangsta rap degli anni '90.

In un'esplosione di suoni e ritmi perfettamente arrangiati, costumi in stile anni Trenta, cinque uomini e una donna si esibiscono in una galleria di ritratti sullo sfondo della mafia, dell'alcol e della rivalità.

Fondati nel 1990 da Ahmada Bahassane, i Wanted Posse hanno conquistato il mondo con la loro fusione esplosiva di hip hop , breakdance e altre forme di danza contemporanea. In Dance N'Speak Easy, portano in scena tutta la loro esperienza e innovazione, creando un'atmosfera vibrante che cattura l'attenzione e il cuore del pubblico. Con una combinazione di talento, energia e pura passione, questo spettacolo promette di essere un'esperienza indimenticabile e straordinaria che fonde danza, teatro e narrazione in un modo mai visto prima.

Una piazza nasce quando le strade si intrecciano. Festate sin dalla prima edizione è crocevia di musiche, culture e persone.

Marco Galli

© Edmondo Canonico

Festate

Festival di culture e musiche del mondo

XXXIII edizione

Festate è la due giorni musicale open air che da 33 anni celebra le arti e le culture del mondo, con spettacoli, musica, danze e attività culturali.

Ogni sua edizione è un viaggio sensoriale che permette ai partecipanti di scoprire sonorità inedite, ritmi coinvolgenti e tradizioni lontane. Festate non è solo un evento musicale, ma anche un'opportunità per riflettere su tematiche globali e favorire la coesione sociale attraverso la bellezza delle espressioni artistiche. Sin dal suo inizio ha avuto infatti come obiettivo principale quello di promuovere l'incontro tra culture diverse, favorendo il dialogo e la comprensione reciproca attraverso le arti performative.

Con il suo spirito inclusivo e cosmopolita e una line up che riflette la ricchezza e la varietà delle culture rappresentate, Festate promette momenti indimenticabili per tutti i partecipanti.

Preparatevi a essere trasportati in un'avventura musicale senza pari, dove l'armonia e la condivisione sono al centro di ogni nota.

Biglietti:

CHF/€ 12.−

CHF/€ 10.− Soci Cineclub Mendrisiotto ( con tessera da CHF 40.−)

CHF/€ 8.− AVS

CHF/€ 6.− Soci Cineclub AVS (con tessera da CHF 30.−)

Gratis: abbonati Cinema

Teatro, Amici del Cinema Teatro, Amici del m.a.x. museo, studenti, Soci Cineclub AVS (con tessera da CHF 100.−), Soci Cineclub

Mendrisiotto ( con tessera da CHF 180.−)

Quattro passi nel progresso

Rassegna cinematografica

Quando si parla di progresso a volte si dimentica che proprio il cinema è uno dei suoi simboli. Prima di diventare quella grande forza propulsiva di sviluppo sociale e culturale che conosciamo, è il risultato della ricerca scientifica e tecnologica, il frutto degli esperimenti di scienziati che hanno perfezionato strumenti ottici e macchine fotografiche per studiare il movimento umano e animale, fino ad arrivare al cinématographe, la prima macchina da presa usata dai fratelli Lumière nel 1895.

Da lì non si è più fermato, e che lo si viva nella condivisione di una sala cinematografica o nella solitudine dello schermo di un cellulare, il cinema, con i suoi derivati e i suoi mirabolanti progressi tecnologici, continua ad accompagnare le nostre vite.

Il cinema è anche uno strumento formidabile per affrontare i temi più disparati, ma quando si cerca di rappresentare l’idea di progresso ci si rende conto di quanto vasto e magmatico sia questo argomento. Sì, perché progresso è un termine polisemico, dai molti significati, con una storia molto stratificata e solo apparentemente neutrale. E se comunemente si attribuisce al progresso una valenza positiva che richiama sviluppo, emancipazione, miglioramento delle condizioni di vita, un avanzamento proiettato nel tempo di cui tutti beneficiano, lo stesso termine può essere rovesciato nel suo opposto, nel motore di una crescita infinita non più sostenibile e ormai fuori controllo, fino a diventare metafora della fine dell’umanità, dell’umano governato dalla macchina.

I quattro film che vi proponiamo sono quindi una scelta parziale fra i tanti ambiti possibili: vi troviamo la storia del geniale e spregiudicato inventore dell’impero McDonald’s, una gustosa commedia sulla lotta delle operaie inglesi di una fabbrica della Ford, uno strano investigatore sulle tracce del made in Italy nel “distretto del casalingo” della vicina Omegna e un affascinante viaggio nelle nostre Alpi alla ricerca di un modo nuovo di concepire la montagna: una nuova visione che sia all’altezza delle immense sfide che il progresso ci mette di fronte.

Cineclub del Mendrisiotto

regia John Lee Hancock con Michael Keaton, Nick Offerman, John Carroll Lynch, Laura Dern, Linda Cardellini

USA – 2016, colore, versione italiana, 115’

regia Erik Bernasconi scritto da Matteo Severgnini e Erik Bernasconi

Svizzera – 2019, bianco e nero, v.o. italiano, 93’

05 febbraio 2025 ore 20.45

Anni 50. Ray Kroc, venditore di frullatori dallo scarso successo, si imbatte nei fratelli Mac e Dick McDonald, che hanno avviato una redditizia vendita di hamburger a San Bernardino nel Sud della California. Kroc comprende subito che si tratta di un metodo innovativo di preparazione, cottura e vendita al minuto di un alimento molto richiesto, considerata la quantità di clienti che si affollano davanti al chiosco. Si dà così subito da fare per avviare un franchising. Ma non si ferma lì.

Ci sono film che valgono più di decine di saggi per spiegare come 'funziona' una società che consente di depredare 'legalmente' delle persone permettendo a chi compie l'operazione di arricchirsi a dismisura grazie all'intuito e al fiuto per gli affari di cui è dotata. Documentari e film, spesso negativi, sull'impero dell'hamburger cotto e mangiato ne sono stati prodotti diversi, nessuno aveva però ancora delineato con l'acutezza di sguardo di John Lee Hancock (un regista esperto in biopic) il percorso seguito dal suo fondatore. — Giancarlo Zappoli, Mymovies

12 febbraio 2025 ore 20.45

The Founder Moka Noir

Attorno alla cittadina piemontese di Omegna, nacque nel Novecento un polo industriale anomalo, che costituì quello che si chiamava “distretto del casalingo”. Le grandi imprese “sorelle” Bialetti, Alessi, Lagostina, Girmi, Piazza, Calderoni, attraverso, da un lato, le innovazioni tecniche, dall’altro, i nuovi canali pubblicitari, sfruttarono il boom economico del secondo dopoguerra facendosi conoscere in tutto il mondo. Nacque così il marchio “made in Italy”. Con la crisi del 1979, i passaggi generazionali, le delocalizzazioni e le lotte operaie, gli anni d’oro si conclusero drasticamente lasciando immensi vuoti negli stabilimenti e nei cuori della popolazione locale.

Le tante storie raccolte a Omegna ci hanno portato a pensare al territorio come a un corpo, un tempo in piena salute, che era stato ucciso. A partire da questa metafora è stato quasi naturale costruire il film come un’inchiesta di polizia in stile giallo-noir. — Matteo Severgnini

regia Nigel Cole

con Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Richardson, Rosamund Pike, Richard Schiff, Geraldine James… Regno Unito – 2010, colore, versione italiana, 113’

regia Dominique Margot Svizzera – 2024, colore, v.o. tedesco, francese, italiano;   sottotitoli in italiano, 97'

19 febbraio 2025 ore 20.45

We Want Sex

Il film racconta lo sciopero del 1968 di 187 operaie alle macchine da cucire della Ford di Dagenham. Costrette a lavorare in condizioni precarie per molte ore e a discapito delle loro vite familiari, le donne, guidate da Rita O'Grady, protestarono contro la discriminazione sessuale e per la parità di retribuzione. Con ironia, determinazione e coraggio, le operaie riusciranno a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità locale ed infine, grazie al sostegno della deputata Barbara Castle, anche dal Governo di Sua Maestà, per porre le basi della "Legge sulla Parità di Retribuzione".

Come raccontare lotte operaie e per i diritti all'eguaglianza in chiave di commedia a orchestrazione perfetta, sensibilità, umorismo, commozione, risata e paradosso mescolati senza sbagliare un singolo "ingrediente", un cast magnifico e un ritmo trascinante. — Cristina Piccino

26 febbraio 2025 ore 20.45

Bergfahrt (La Danse des Cimes)

Le nostre Alpi riflettono i cambiamenti della nostra civiltà. I ghiacciai si stanno sciogliendo, le vette si stanno sgretolando. Dopo anni di turismo di massa e sfruttamento, stiamo assistendo a un cambio di paradigma per quanto riguarda queste montagne. Ciò può essere spiegato tanto dalle esigenze ecologiche ed economiche quanto dall'aspirazione a preservare una natura intatta e selvaggia e una società più armoniosa.

Nel suo nuovo documentario, la regista svizzera Dominique Margot ritrae diversi scienziati, artisti e alpinisti che si avvicinano alla montagna in un modo nuovo. Sono accomunati dalla convinzione che occorra un approccio diverso, in questo periodo critico in cui dobbiamo ridefinire i valori che abbiamo appreso per ricercare attivamente un cambiamento. Con queste storie, le Alpi diventano un terreno creativo stimolante. "La Danza delle Cime" invita il pubblico in un viaggio affascinante alla scoperta di questi mitici giganti dal grande potere di attrazione. cineworx

Nido My Baby 0-3 • Scuola dell’Infanzia My Child 3-6 •

Scuola Elementare My Kid 6-10

Servizio extrascolastico My Extra School (7.00-19.00)

Aperto a tutti tutto l’anno, anche durante le vacanze scolastiche cantonali

My Languages – Scuola di Lingue

Corsi per bambini, ragazzi, adulti e aziende

Preparazione alle certificazioni internazionali

Sostegno a progetti benefici e di utilità sociale per il territorio.

Assistenza e promozione di iniziative umanitarie in tutto il mondo.

senza confini Grandi e piccini insieme a teatro XXXI edizione

01.12 ore 16.00

Musica Maestro

concerto tragicomico

di Veronica Del Vecchio,Lorenzo

Marchi e Andrea Tettamanti

5.– CHF bambini e adulti

→spettacolo apertoallefamiglie

La rassegna di teatro ragazzi Senza Confini si presenta come un evento pensato per i giovani dai 3 ai 14 anni che li porterà a vivere un viaggio emozionante attraverso le arti performative. Questo appuntamento speciale, riservato alle scuole dell’infanzia, elementari e medie, mira a superare le barriere generazionali, offrendo esperienze teatrali che coinvolgono e affascinano.

Il programma della rassegna è ricco e variegato, includendo spettacoli che spaziano dai classici della letteratura per l'infanzia a creazioni originali pensate per stimolare la fantasia e la riflessione. Ogni rappresentazione è curata nei minimi dettagli per garantire una fruizione ottimale da parte di un pubblico eterogeneo, con storie avvincenti, scenografie colorate, musiche coinvolgenti e performance di alto livello.

Senza Confini non è solo un'occasione per assistere a spettacoli di qualità, ma anche per partecipare attivamente a laboratori interattivi e incontri con artisti e performer. Questi momenti educativi permettono ai bambini di esplorare il mondo del teatro da vicino, imparando nuove tecniche espressive e scoprendo i segreti del mestiere.

La rassegna si avvale della collaborazione di compagnie teatrali specializzate nel teatro ragazzi, note per la loro capacità di creare spettacoli che parlano direttamente al cuore e alla mente dei giovani spettatori. Le tematiche trattate sono varie e attuali, affrontando argomenti come l'amicizia, la scoperta di sé, il rispetto per l'ambiente e la diversità culturale, offrendo spunti di riflessione importanti per la crescita dei ragazzi.

dal romanzo di Jordi Sierra i Fabra

La vera storia di Daniel Zaccaro di Andrea Franzoso di e con Danila Barone, Dario Garofalo Opera Domani, libretto di Giancarlo De Cataldo di Catia

Caramia

Musica CittadinaChiasso

La Musica Cittadina di Chiasso, fondata nel 1827 col ruolo di organo istituzionale del Comune di Chiasso, è fra le più antiche società della città e del Canton Ticino ed ha mantenuto il suo spirito originale pressoché intatto per quasi due secoli. Il particolare territorio e la collocazione geografica, crocevia di gente e merci, con la dogana, la ferrovia ed i trasporti, hanno contribuito già dagli albori della società a creare un forte spirito di aggregazione regionale ed insubrico, che ancora oggi si riflette nel suo attuale organico.

Società cofondatrice della Federazione

Bandistica Ticinese nel 1910, con l'evolvere del tempo ha sempre saputo

proporre prestazioni e concerti di alto livello, con importanti partecipazioni a livello svizzero ed internazionale, iniziando già nel lontano 1896 esibendosi all'Esposizione nazionale di Ginevra e portando in più occasioni il nome di Chiasso e la sua immagine musicale e culturale ben oltre i confini cittadini e cantonali.

La chiave di tutto sta in uno spirito di gruppo consolidato nel tempo e nell’innovazione musicale costante, elementi che hanno portato nell'ultimo decennio anche alla creazione di un'importante realtà come la Chiasso Swing Orchestra.

Nel suo Concerto di Gala del prossimo 17 novembre la cittadina proporrà, fra gli altri brani di musica classica e moderna, il brano Fantasia Helvetica del compositore belga Jan van der Roost portato quest'anno con grande successo di critica alla 6a Festa Cantonale della Musica di Faido, dove ha concorso come formazione di 1a categoria.

Dal 1994 la direzione della Musica Cittadina, che oggi conta circa 45 elementi, è affidata al Maestro Paolo Corneo, che cura anche la formazione musicale dei giovani ed il gruppo strumentale della scuola allievi.

concerti:

17.11.2024

Musica Cittadina

Chiasso

Concerto di Gala

domenica ore 16.30

→ entrata libera

06.01.2025

Chiasso Swing Orchestra

Concerto di inizio anno

lunedì ore 16.30

→ entrata CHF 10.–

Per informazioni e biglietti contattare Musica Cittadina

musicacittadinachiasso.ch info@musicacittadinachiasso.ch

Cinema Teatro, 1936 da Illustrazione ticinese

L’associazione Amici del Cinema Teatro di Chiasso si è costituita nel 1997 con lo scopo di sostenere il Municipio nel suo progetto di riportare in vita il Teatro e quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questa struttura, idonea a ridare slancio alla vita culturale e sociale di Chiasso e di tutta la regione. Il nostro obbiettivo è stato raggiunto.

La riapertura del Teatro ha inoltre costituito il trampolino di lancio per il decollo di altre realtà culturali ora presenti a Chiasso: il m.a.x. museo, lo Spazio Officina e la Biblioteca comunale. Il loro insieme è diventato il fiore all’occhiello della nostra cittadina e il suo miglior biglietto da visita.

Sono stati molti coloro che in tutti questi anni hanno legittimato il nostro ruolo e sostenuto le nostre iniziative: abbiamo offerto alcune borse di studio per il recupero e la salvaguardia delle decorazioni interne ed esterne; abbiamo pubblicato un libro sulla storia del Cinema Teatro e sulle sue prospettive future; abbiamo offerto il sipario del palcoscenico e la passatoia della scala che conduce dall’ingresso al foyer; abbiamo finanziato il restauro delle vetrine del foyer stesso. Sono state numerose anche le nostre proposte culturali, ad esempio gli incontri con registi e attori di passaggio a Chiasso e le gite sociali – in Italia e in Patria - per conoscere altri teatri. Senza dimenticare le serate conviviali organizzate per i nostri associati.

Oggi molti pionieri della prima ora sono scomparsi e l’età media dei nostri membri è piuttosto elevata, nonostante una campagna di reclutamento effettuata nel 2019. In questi ultimi anni la nostra associazione ha cercato un riposizionamento, iniziando a digitalizzare il suo archivio e allestendo il sito internet che è tuttora in fase di implementazione.

Siamo anche particolarmente sensibili nei confronti dell’ultimazione dei lavori di riqualifica del centro cittadino, con l’abbattimento dei muri che circondano la piazza Bernasconi e il proseguimento della nuova pavimentazione lungo via Verdi fino al Cinema Teatro.

Abbiamo però bisogno di incrementare il numero degli associati, per iniettare nuova linfa vitale fra le nostre fila. Ricordiamo che i soci usufruiscono di sconti sull’acquisto del biglietto ai singoli spettacoli e sulla sottoscrizione delle varie formule di abbonamento alla stagione.

Per ogni richiesta di informazioni è possibile scrivere a: Associazione Amici del Cinema Teatro

Casella Postale 3102 – 6830 Chiasso amicicinemateatro@gmail.com

Biglietti

info e biglietti

Biglietti per singolo spettacolo

Prima categoria

Seconda categoria

Biglietteria

Prevendita

Abbonamenti

CHF/€ 38.–

CHF/€ 30.–

Terza categoria CHF/€ 25.–

Quarta categoria CHF/€ 20.–

Cinema CHF/€ 12.–

Spettacoli fuori abbonamento

Gli spettacoli organizzati fuori abbonamento o in collaborazione con altri enti possono subire modifiche di prezzo. I prezzi sono indicati nella pagina dello specifico spettacolo.

Si applicano tariffe speciali per gruppi e studenti. Condizioni particolari sono riservate ai soci ATTE (Associazione Ticinese Terza Età), per maggiori informazioni e iscrizioni: atte.chiasso@gmail.com

Le agevolazioni per i biglietti del cinema sono descritte alla pagina della rassegna.

La biglietteria del Cinema Teatro è aperta al pubblico per informazioni, prenotazioni, acquisto biglietti e abbonamenti nei seguenti giorni:

mercoledì – venerdì → ore 17.00 –19.30 sabato → ore 10.00 –12.00 / 17.00 –19.3 0

Questo servizio è disponibile anche telefonicamente negli stessi orari +41 (0)58 122 42 72 o cassa.teatro@chiasso.ch

È possibile prenotare i biglietti telefonicamente o via mail al costo di CHF 2.– a biglietto. I biglietti prenotati telefonicamente o via mail dovranno essere ritirati alla biglietteria del teatro almeno un’ora prima dell’inizio dello spettacolo; se non ritirati verranno addebitati.

Vendita online sulla piattaforma www.ticketcorner.ch. È possibile acquistare i biglietti anche all’ Infopoint Mendrisiotto Turismo, c/o Stazione FFS, Viale Franscini, Mendrisio, aperto da lunedì a venerdì nei seguenti orari: 09.00–12.00 / 14.00–18.00.

I biglietti saranno rimborsati solo nel caso di annullamento

A tutti gli abbonati verranno assegnati primi posti. I posti sono numerati e a ciascun abbonato verrà assegnata una poltrona. L’abbonato dovrà indicare – qualora ci fossero più repliche – la serata prescelta, che non potrà essere cambiata.

L’abbonamento è trasferibile e quindi l’intestatario può cederlo ad altre persone; esso deve essere ritirato e pagato alla cassa del Cinema Teatro, al più tardi 2 ore prima dell’inizio del primo spettacolo prescelto.

In caso di annullamento di spettacoli per motivi di forza maggiore, l’abbonato potrà assistere ad altri eventi secondo le indicazioni del Teatro.

Cartabianca 5 → 5 eventi a scelta tra i 17 in abbonamento CHF/€ 155.–

Cartabianca 8 → 8 eventi a scelta tra i 17 in abbonamento CHF/€ 240.–

Cartabianca 12 → 12 eventi a scelta tra i 17 in abbonamento CHF/€ 348.–

Chiassocultura 17 → Tutti gli spettacoli in abbonamento CHF/€ 476.–

Vantaggi abbonati

Chi si abbona alla stagione teatrale 2024-2025 del Cinema Teatro potrà usufruire dei seguenti vantaggi supplementari:

• 2 biglietti omaggio per una serata del Festival di Cultura e Musica Jazz

• Ingresso gratuito a tutte le proiezioni della rassegna cinematografica

• Sconto sugli articoli del Cinema Teatro (libri, manifesti magliette ecc.)

• Serata dell’abbonato – Spettacolo gratuito e cocktail offerto

Disposizioni di sala

Posteggi

Il Teatro invita rigorosamente a spegnere i telefonini durante gli spettacoli.

Si avvisa che è proibito fotografare, filmare e registrare gli spettacoli. A spettacolo iniziato l’accesso alla sala sarà regolato dal personale responsabile e il posto non più garantito.

Gli spettatori del Cinema Teatro possono posteggiare gratuitamente all’Ellipticum (ex-Centro Ovale) al livello -2 in Via Pietro e Luisita Chiesa 2, Chiasso. È necessario far vidimare il biglietto del posteggio alla biglietteria del Teatro, prima dell’evento

CAFFETTERIA • APERITIVI • CATERING

Bar aperto prima degli spettacoli

Info e prenotazioni: Associazione Frequenze gastro@frequenze.ch tel. +41 (0)77 411 77 89 www.frequenze.ch

Gli eventi potrebbero subire variazioni. Si prega di consultare sempre il sito internet www.centroculturalechiasso.ch

m.a.x. museo Via Dante Alighieri 6 CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 52

F +41 (0)58 122 48 96

info@maxmuseo.ch

martedì–domenica ore 10.00–12.00 ore 14.00–18.00

lunedì chiuso

www.centroculturalechiasso.ch/m-a-x-museo

Il m.a.x. museo, opera degli architetti Pia Durisch e Aldo Nolli, è stato inaugurato il 12 novembre 2005 su iniziativa della Fondazione Max Huber-Kono di Chiasso. Dal 2010 è divenuto un’istituzione pubblica del Comune di Chiasso, è membro dell’ICOM (International Council of Museums) e della rete MAM, musei d’arte del Mendrisiotto. Per la sua attività culturale ed espositiva, nel 2019 è stato insignito, con le altre strutture del Centro Culturale Chiasso di cui fa parte, del prestigioso Premio svizzero Doron. La missione del m.a.x. museo è quella di divulgare la conoscenza della grafica, del design, della fotografia e della comunicazione visiva contemporanea, costituendosi come ponte fra il passato e le nuove generazioni di grafici e designer. La stagione espositiva del 2024-2025 si sviluppa attorno al tema “progresso” e si apre con una mostra intitolata Giovanni Pintori (1912-1999). Pubblicità come arte, in collaborazione con il MAN_ Museo d’Arte Provincia di Nuoro. Presenta un’esposizione antologica sul grande maestro, indagandolo attraverso una sorta di “racconto grafico” ed evidenziandone la modernità progettuale e le scelte creative. Giovanni Pintori, nativo di un paese in provincia di Oristano, si forma all’ISIA di Monza e sarà il grande interprete della stagione comunicativa dell’Olivetti. In mostra sono esposti i suoi schizzi, i manifesti, le maquette e la sua grande produzione pubblicitaria. Il tema della grafica contemporanea e graphic design è indagato nella mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design. L'esposizione è frutto di un attento studio su questi iconici mezzi di trasporto e si inserisce nell’ambito dell’approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo ha dedicato ai trasporti, partendo con l’automobile (con la mostra Auto che passione, nel 2018) e poi passando al treno (con la mostra Treni fra arte, grafica e design, nel 2020). Anche bicicletta e motocicletta rappresentano un mondo affascinante e la mostra ne ripercorre la storia indagandone le varie componenti produttive e stilistiche, ma soprattutto i significati simbolici e sociologici, visibili attraverso la rappresentazione nella grafica e nell’evoluzione del design. Resta importante, come sempre nella programmazione del m.a.x. museo, l’attenzione rivolta al territorio, ai temi di interesse per le giovani generazioni e alle risorse culturali ed artistiche esistenti nel Cantone Ticino. In questa logica si inserisce l’iniziativa Esposizione dell’Avvento, una proposta annuale realizzata in occasione del periodo dell’Avvento e delle festività natalizie. Essa prevede appunto l’esposizione di un’opera di pregio di un collezionista privato che ha in deposito l’opera presso One Logistics Group, e che sarà esposta nel periodo dell’Avvento nell’atrio del museo, mettendola in visione del pubblico gratuitamente. Il m.a.x. museo prosegue pertanto la sua missione di simbolico “faro” che illumina con l’arte e la bellezza l’area che unisce il sud della Svizzera con la vicina Lombardia e oltre, un territorio su cui transitano moltissime persone ogni anno, trovando in Chiasso un luogo che fa da cerniera e da connettore fra aree culturali diverse.

Giovanni Pintori Olivetti, Tetractys Pagina pubblicitaria per riviste internazionali, 1956

inaugurazione: domenica 06.10.2024, ore 18.00

G iovanni Pintori (1912-1999)

Pubblicità come arte

Chiara Gatti

Nicoletta Ossanna Cavadini mostra a cura di

orari martedì–domenica ore 10.00–12.00 ore 14.00–18.00 lunedì chiuso apertura straordinaria: lunedì 7 ottobre

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi dal m.a.x. museo, su presentazione del ticket del parcheggio al m.a.x. museo.

L’esposizione su Giovanni Pintori si inserisce nel filone dei maestri del “graphic design”. Il m.a.x. museo di Chiasso, in progetto integrato con il MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro, presenta una mostra su Pintori, indagandolo attraverso una sorta di “racconto grafico” ed evidenziandone la modernità progettuale e le scelte creative. Queste ultime sono sempre costruite in modo preciso e consapevole, ma inserite in un percorso dinamico e fluido. Luce, colore, composizione e gioco creativo costituiscono i suoi ambiti di ricerca principali, che conducono la sua grafica “alla ribalta come unicum metaforico della comunicazione”, detto con le parole di Paul Rand. La mostra al m.a.x. museo ripercorre l’iter creativo e professionale dell’artista, mostrando il processo ideativo dal quale sono scaturiti i progetti che hanno caratterizzato la sua carriera, che va dalla creazione di manifesti alle locandine, dal corporate identity ai logotipi per le imprese. In mostra sono esposti, organizzati con un criterio tematico-cronologico, oltre duecento pezzi fra schizzi, bozzetti, disegni acquerellati, carte intestate, manifesti, pubblicazioni varie.

Giovanni Pintori nasce nel 1912 a Tresnuraghes (Oristano), da genitori originari di Nuoro, città dove la famiglia risiede a partire dal 1918. Dopo aver frequentato l’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche di Monza) assieme ai conterranei Salvatore Fancello e Costantino Nivola, nel 1936 inizia la collaborazione con l’Ufficio Tecnico Pubblicità Olivetti, del quale diventa responsabile nel 1940, legando il suo nome all’immagine della azienda di Ivrea in una lunga e fortunata serie di manifesti, pagine pubblicitarie, insegne esterne, stand. Nel 1950 ottiene il primo di un lungo elenco di rico-

noscimenti, la Palma d’Oro della Federazione Italiana Pubblicità, e diventa Art Director dell’Olivetti, potendo godere della stima e del rapporto diretto con Adriano Olivetti. Nel 1952 il MoMA di New York organizza la mostra Olivetti: Design in Industry in cui sono esposti anche i lavori grafici di Pintori. Nel 1953 entra a far parte dell’AGI (Alliance Graphique Internationale) di cui diventerà presidente. Nel 1955, durante l’esposizione al Louvre di Parigi, gli viene dedicata un’intera sala delle grafiche per Olivetti. Sempre nel 1955 gli viene conferito il Certificate of Excellence of Graphic Arts dell’AIGA (l’Associazione dei graphic designer statunitensi) e, l’anno dopo, la Medaglia d’Oro e il Diploma di Primo Premio di Linea Grafica e della Fiera di Milano. Nel 1957 ottiene il Diploma di Gran Premio alla XI Triennale di Milano e partecipa all’annuale mostra dell’AGI a Londra. Le sue immagini accompagnano numerosi articoli sull’azienda Olivetti, il suo design e la sua comunicazione fanno il giro del mondo comparendo in testate come Fortune (USA, 1953, 1957), Graphic Design (Giappone, 1967), Horizon (USA, 1969). Nel 1962 (due anni dopo la scomparsa di Adriano Olivetti) Pintori ottiene un altro prestigioso riconoscimento internazionale il Typographic Excellence Award del Type Directors Club di New York, seguito, nel 1964, dal Certificate of Merit dell’Art Directors Club di New York. Nel 1966 gli viene dedicata una grande mostra personale a Tokyo. Dopo il 1967, lasciata l’Olivetti per dedicarsi alla libera professione, collabora, fra gli altri, a progetti per Pirelli, Gabbianelli, Ambrosetti e Parchi Liguria. Nel 1981 inizia una collaborazione con l’azienda di trasporti Merzario, per la quale realizza la grafica dei bilanci annuali e delle pagine pubblicitarie. Dopo questa esperienza lascia la professione di grafico e si dedica completamente alla pittura. Giovanni Pintori muore a Milano il 15 novembre del 1999 e lascia un archivio fotografico e documentario di fondamentale importanza per lo studio della grafica pubblicitaria legata all’industria nei 5 decenni che vanno dal 1930 al 1980. La famiglia ha donato parte dell’Archivio al MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro e parte in comodato d’uso, e da questo lascito trae spunto la mostra che espone per la prima volta l’importante Collezione privata del figlio Paolo Pintori, gli elaborati giovanili dell’ISIA grazie al prestito dei Musei Civici di Monza e i documenti della matura esperienza professionale grazie ai materiali prestati dall’Associazione Archivio Storico Olivetti e Fondazione Adriano Olivetti di Ivrea. L’esposizione indaga in particolare materiali d’archivio quali schizzi, disegni, dipinti, fotografie, modelli in legno che restituiscono le passioni di Pintori e la condivisione con artisti e cultori d’arte, in una lettura critica innovativa.

La mostra gode del patrocinio dell’Ambasciata italiana in Svizzera.

Pintori al lavoro nello

studio Olivetti

anni '60

Foto Ugo Mulas

Giovanni Pintori Manifesti Olivetti Lettera 22, 1953-1954

L’esposizione è accompagnata da un catalogo con le immagini delle opere in mostra e i testi critici di Davide Cadeddu, professore di storia delle dottrine politiche all’Università Statale di Milano, Chiara Gatti, direttrice MAN_ Museo d’Arte Provincia di Nuoro, Angela Madesani, storica dell’arte e della fotografia, Mario Piazza, professore alla Scuola di Design del Politecnico di Milano, Luigi Sansone, storico e critico d’arte, Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice m.a.x. museo e Spazio Officina.

Iniziativa in collaborazione con il Cinema Teatro Chiasso

• Visite guidate gratuite con ingresso al museo a pagamento domenica 13 ottobre 2024, ore 10.30 domenica 15 dicembre 2024, ore 10.30 domenica 16 febbraio 2025, ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenza pubblica

Davide Cadeddu, professore di storia delle dottrine politiche

Giovanni Pintori: l’incontro con Adriano Olivetti mercoledì 16 ottobre 2024, ore 20.30 - Foyer del Cinema Teatro con apertura serale del m.a.x. museo, ore 21.30 - 22.30

• Mamme, papà e bebè al museo sabato 30 novembre 2024, ore 10.30, segue aperitivo analcolico

Prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Nonni e nipoti al museo

visita guidata con laboratorio sabato 15 febbraio 2025, ore 16.00, segue aperitivo analcolico

Prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Convegno internazionale

Progresso: prospettive tra etica e scienza sabato 9 novembre 2024,ore 15.30

Cinema Teatro Chiasso

• Esposizione dell'Avvento

Un'opera d'arte misconosciuta dal 7 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025

• Ticket integrato presso il Bookshop del m.a.x. museo mercoledì 20 novembre 2024

Spettacolo Balance of Power della Parsons DanceCompany ore 20.30 Cinema Teatro (vedi pag. 21) e

visita guidata alla mostra, m.a.x. museo, data a scelta tra domenica 15 dicembre 2024, ore 10.30 domenica 16 febbraio 2025, ore 16.30, finissage

Iniziativa "cornice per artisti emergenti"

Nella vetrina esterna dello Spazio Officina, per l’intera durata della mostra sarà esposta un’opera del giovane artista the image guy

Giovanni Pintori

Moto perpetuo, anni '60

Iniziative di approfondimento con l’associazione amici del m.a.x. museo

Pintori Moto perpetuo, 1961

• BookCity Milano 2024 sabato 16 novembre 2024

In occasione della presentazione del catalogo a Bookcity a Palazzo Reale; visita in Triennale al nuovo spazio “Cuore” che apre i suoi archivi al pubblico con un progetto pilota. In pullman.

• Gita a Ivrea sabato 01 febbraio 2025

Visita all’Archivio storico Olivetti e Biblioteca di Adriano Olivetti, villaggio operaio, MaAM-Museo a cielo aperto dell’architettura moderna, e visita al centro storico città di Ivrea. In pullman.

• Viaggio a Nuoro

Giovedì 29 maggio (Ascensione) – domenica 01 giugno 2025 in occasione della mostra su Giovanni Pintori, visita guidata al MAN_ Museo d'Arte moderna e contemporanea della provincia di Nuoro, visita guidata al Museo del Costume e alla casa natale di Grazia Deledda e al Museo di Costantino Nivola a Orani. Visita di siti archeologici nuragici. In aereo e pullman privato.

Prenotazioni: amici@maxmuseo.ch

Iniziativa in collaborazione con la Biblioteca Comunale

• Esposizione di riviste storiche di grafica d’arte presso la Biblioteca comunale di Chiasso, via Alfonso Turconi 3 orari Biblioteca: lunedì – venerdì, 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30 sabato e domenica chiuso

Giovanni

L’arte della sicurezza

Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari). Laboratori

In occasione di ogni mostra, il m.a.x. museo organizza laboratori didattici per bambini e adulti. Per la mostra Giovanni Pintori (1912-1999). Pubblicità come arte vengono proposti tre temi:

• sabato 26 ottobre 2024

Lettere di famiglia, Lettere di presentazione, Lettere d'affari, Lettere di vendita, Lettere riservate... Un laboratorio per scoprire l’oggetto di design tanto amato da Olivetti di cui Pintori cura la comunicazione visiva: la Lettera 22.

• sabato 14 dicembre 2024

Anche la parola si fa segno (consigliato per i più piccoli)

L’utilizzo dei pieni e dei vuoti, di bianco e nero, di simboli e forme per comunicare un messaggio, diventa linguaggio visivo che trasforma la parola in un segno. Un laboratorio dove l’assenza di colore e le forme geometriche insieme costruiscono un linguaggio. I partecipanti giocheranno su un foglio bianco con i segni neri, che possono essere lettere e forme riprese dalle opere in mostra. Con queste creeranno una composizione grafica.

• sabato 18 gennaio 2025

Pubblicità come arte Guidati dalle opere in mostra andremo alla scoperta della grafica pubblicitaria diventata arte grazie ad un professionista della comunicazione visiva che ha saputo segnare l’identità dei prodotti con un linguaggio dove foto, segno e colore trovano un equilibrio grafico ancora attuale.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch L’attività dura circa due ore (15.00-17.00) è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

Sui medesimi temi si organizzano laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 15 partecipanti).

Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Prinetti Stucchi 1892-1902

mostra a cura di

orari martedì–domenica ore 10.00–12.00 ore 14.00–18.00 lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi dal m.a.x. museo, su presentazione del ticket del parcheggio al m.a.x. museo.

31.03.25 20.07.25

inaugurazione: domenica 30.03.2025, ore 18.00

Bicicletta e motocicletta fra grafica e design

Stefano Pivato

Giorgio Sarti

Nicoletta Ossanna Cavadini

La mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design è frutto di un attento studio su questi iconici veicoli della prima mobilità e si inserisce nell’ambito dell’approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo ha dedicato ciclicamente ai mezzi di trasporto, iniziato con l’automobile (si ricorda la mostra Auto che passione, attuata nel 2018) e successivamente ai mezzi di locomozione della strada ferrata (con la mostra Treni fra arte, grafica e design, nel 2020).

Anche bicicletta e motocicletta rappresentano un mondo affascinante e l’esposizione attraverso le immagini della grafica dei manifesti, locandine e dèpliant ne ripercorre la storia indagandone le varie componenti sociali, culturali ed artistiche che trovano poi forma nella realizzazione di una ricerca del valore estetico ed ergonomico del design.

Nella seconda metà dell’Ottocento e primi del Novecento la rivoluzione industriale porta con sé tutta una serie di scoperte e cambiamenti che ancora oggi condizionano il nostro modo di vivere all’insegna del movimento e della velocità. In questo discorso, un ruolo importante l’hanno svolto la bicicletta e la motocicletta.

L’antenata della bicicletta è la draisina, inventata dal barone tedesco Karl Drais, che la inaugurò nel 1817. Veicolo destinato al trasporto personale, era stato pensato per spostarsi più velocemente e ben presto prese il nome di “velocipede”, mezzo costituito da una ruota anteriore di diametro maggiore cui erano state connesse pedivelle e pedali; aveva ruote in legno rivestite di ferro. Nel corso del XIX secolo furono anche realizzate biciclette da turismo di lusso, con selle molleggiate, cerchi di legno e fari in acetilene.

Nel 1869, il francese Eugene Meyer inventò le ruote con i raggi. L’inglese James Starley aggiunse i raggi tangenti (che offrono maggiore stabilità) e lo scalino di monta alla sua celebre High Bicycle chiamata "Ariel" o "Ordinary". I cuscinetti a sfera (dal 1875), i copertoni solidi e i telai di acciaio a sezione cava si aggiunsero successivamente. Nei primi decenni del Novecento si iniziò a pensare a bici da corsa per velodromi e strada. La bicicletta ha quindi vissuto una continua evoluzione tecnica e stilistica, con tappe importanti quali la mountain bike e la bicicletta a pedalata elettrica, e rimane un mezzo di trasporto molto amato anche per le sue valenze ecologiche. Nascono così le figure dei maggiori designer di biciclette: da Pininfarina a Gilberto Colombo ad Alberto Masi, creatore della “Masi volumetrica”. Molto importanti sono stati i francesi René Herse e Alex Singer, i quali hanno prodotto biciclette molto curate nei dettagli. Dalla bicicletta alla motocicletta il passo è breve: correva l’anno 1860 quando il francese Louis-Guillaume Perreaux collocò un piccolo motore a vapore su una bicicletta per creare il primo mezzo di trasporto motorizzato a due ruote. Nel 1894, Hildebrand & Wolfmüller a Monaco iniziò a produrre commercialmente motociclette con motore a petrolio e da quel momento si assistette ad una continua evoluzione della motocicletta. Sono trascorsi 150 anni dai primi esperimenti di trasporto a motore su due ruote. Una storia che, da allora, si è evoluta e ha portato le moto a diventare testimoni di quel fermento culturale che ha animato l’Europa nel corso del Novecento e della spinta propulsiva in campo tecnologico, con la nascita di prodotti innovativi e di design. La motocicletta diventò simbolo di gioventù, libertà, coraggio e anticonformismo, e anch’essa fu resa iconica nel cinema, basti pensare a Il selvaggio, Gioventù bruciata e Easy Rider. Dalle moto d’epoca con le loro linee slanciate e le silhouette classiche fino alle potenti moto contemporanee, questo mezzo ha pervaso l’intero mondo della cultura: letteratura, arti visive, fotografia. Non sono da meno i designer di motociclette: da Renzo Spoliti a Corradino D’Ascanio, da Massimo Tamburini a Wilie G. Davidson a Fabio Taglioni, a Pierre Terblanche. Senza dimenticare i grandi telaisti artigiani, come Richard Sachs, Dario Pegoretti, Tiziano Zullo, Doriano de Rosa. Vanno poi ricordate le celebri case produttrici quali Yamaha, Honda, Ducati, Harley Davidson, fino alle italiane Piaggio e Innocenti. Quindi design e stile, intesi come elementi espressivi della cultura di un’epoca, che diventano veri e propri “oggetti di culto”,’ icone di un ‘epoca. Basti citare la Vespa.

Vespa
Plinio Codognato Frera 1920-1925

Attraverso l’esposizione di materiali di comunicazione e modelli che hanno fatto la storia delle due ruote, la mostra racconta come grafica e design si sono intrecciate nelle varie fasi storiche fino a raggiungere la contemporaneità con uno sguardo anche agli scenari futuri. L’esposizione si propone di indagare in quale modo possano essere considerati questi mezzi di trasporto: non solo sotto il profilo storico e tecnologico, ma anche estetico, simbolico e sociologico. In mostra viene infatti tracciato un percorso che spiega come biciclette e motociclette nel corso del tempo abbia-

Michel Libeaux Bianchi
1930

no dettato tendenze stilistiche e contribuito a costruire miti della modernità. Nelle quattro sale del museo saranno proposti manifesti, grafiche pubblicitarie, cartoline, oggetti di design realizzati su commissione dei proprietari e dirigenti delle singole aziende. Presenti in mostra alcuni grandi maestri quali: Marcello Dudovich, Aleardo Villa, Achille Luciano Mauzan, Plinio Codognato, Gino Boccasile, Emilio Malerba.

Attraverso la raccolta di immagini, grafiche, articoli, video c’è infatti l’intento di restituire la complessità dei prodotti bicicletta e motocicletta. All’interno della parte sulla grafica una sezione specifica è riservata all’editoria periodica, esponendo riviste italiane e straniere che offrono un approccio specifico al mondo delle biciclette e motociclette.

La mostra è resa possibile grazie a importanti prestiti di: Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso con cui è stato firmato un accordo quadro, il Museo Nicolis di Villafranca, il Museo Piaggio a Pontedera, il Museo dei Trasporti di Lucerna e il Swissrailpark di Biasca, oltre a molti collezionisti privati italiani e svizzeri. L’esposizione vanta il patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Lugano.

Bicicletta Michaux in legno 1861

Collezione Museo del Falegname "Tino Sana"

Iniziativa in collaborazione con il Cinema Teatro Chiasso

• Visite guidate gratuite con ingresso al museo a pagamento domenica 13 aprile 2025, ore 10.30 domenica 18 maggio 2025, ore 16.30 domenica 20 luglio 2025, ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenze pubbliche

Stefano Pivato, Docente di Storia contemporanea all’Università di Urbino, esperto e studioso di biciclette

La bicicletta: storia sociale di un mezzo di locomozione mercoledì 9 aprile 2025, ore 20.30, Foyer del Cinema Teatro

Giorgio Sarti, Storico e studioso di motociclette

La motocicletta: un’invenzione su due ruote mercoledì 14 maggio 2025 ore 20.30, CIAG, Via Dante Alighieri 10

• Mamme, papà e bebè al museo sabato 24 maggio 2025, ore 10.30, segue aperitivo analcolico

Prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Nonni e nipoti al museo visita guidata con laboratorio sabato 14 giugno 2025, ore 10.30, segue aperitivo analcolico

Prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Giornata internazionale dei musei domenica 18 maggio 2025 visite guidate e laboratori didattici

• Ticket integrato presso il bookshop del m.a.x. museo giovedì 13 – sabato 15 marzo 2025 (una serata a scelta) XXVI Festival di cultura e musica jazz di Chiasso Cinema Teatro (vedi pag. 43) e un ingresso gratuito al museo in qualsiasi data del periodo espositivo, per la mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design

Iniziativa in collaborazione con la Biblioteca Comunale

Iniziativa "cornice per artisti emergenti"

• Esposizione di riviste storiche di grafica d’arte presso la Biblioteca comunale di Chiasso, via Alfonso Turconi 3 orari Biblioteca: lunedì – venerdì, 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30 sabato e domenica chiuso

Nella vetrina esterna dello Spazio Officina, per l’intera durata della mostra sarà esposta un’opera del giovane artista Manuel Walter.

Aleardo Villa

La Bicicletta 1900-1906

Iniziative di approfondimento con l’associazione amici del m.a.x. museo

Plinio Codognato Cicli Fiat 1900-1910

• Viaggio a Firenze e Pisa venerdì 4 aprile – domenica 6 aprile 2025

Visita a Firenze, all’Accademia del Disegno, a Pontedera (Pisa) al Museo Piaggio, a Pisa al Museo della Grafica. In pullman privato.

• Visita Museo Agusta e Collezione Sarti sabato 17 maggio 2025

Visita al Museo Agusta a Cascina Costa (VA) Pranzo in villa e nel pomeriggio visita alla Collezione privata Sarti, Milano. Aperitivo e tempo libero. In pullman.

• Viaggio a Treviso sabato 7 – lunedì 9 giugno 2025

Visita al Polo museale Collezione Salce, Museo Santa Margherita e Museo del Falegname ad Almenno San Bartolomeo, con la sua vasta collezione di biciclette, motociclette e altri mezzi di locomozione.

In pullman.

Prenotazioni: amici@maxmuseo.ch

In occasione di ogni mostra, il m.a.x. museo organizza laboratori didattici per bambini e adulti. Per la mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design vengono proposti quattro temi:

• sabato 5 aprile 2025

A tutta velocità!

I mezzi di trasporto su due ruote sono i protagonisti della mostra, ma da un manifesto come facciamo a capire che una bicicletta o una moto si muovono e stanno correndo veloci?

I partecipanti visiteranno l’esposizione, osserveranno i lavori realizzati da grafici e designer e prenderanno spunto per realizzare la loro opera a tutta velocità!

• sabato 10 maggio 2025

Piccoli meccanici all’opera  (consigliato per i più piccoli)

Ruote, manubrio, pedali… sono alcuni dei componenti che costituiscono un mezzo di trasporto. Durante il laboratorio i presenti riceveranno un kit con diversi pezzi da assemblare per creare un modellino. Potranno renderlo unico e personale aggiungendo tutti gli elementi di design che la loro fantasia suggerisce.

• sabato 5 luglio 2025

Tutti in sella

Simbolo di libertà le due ruote sono state negli anni protagoniste di film, campagne pubblicitarie, eventi importanti… si proverà ad immaginarsi alla guida di uno di questi mezzi di trasporto per viaggiare in ambienti fantastici e attraversare paesaggi inesplorati.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00) è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda.

Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

Sui medesimi temi si organizzano laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 15 partecipanti).

Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari).

Per le due visite libere “speciali”: Mamme, papà e bebè al museo e Nonni e nipoti sono previste attività specifiche (con pieghevoli) da svolgere nelle sale una volta vista la mostra.

Velocipedi

Prinetti Stucchi 1880-1901

Biciclo

1880

Collezione Museo del Falegname "Tino Sana"

Bianchi, Mosquito

Bicicletta per elettricista ca. 1940 - 1950

Collezione Museo del Falegname "Tino Sana"

Assicurati ad arte

L’associazione amici del m.a.x.museo (aamm) sostiene il Museo di Chiasso contribuendo alla sua crescita e al suo sviluppo. L’associazione si rivolge a tutti gli appassionati ed estimatori che amano l’arte grafica – nell’accezione più ampia del termine – e che intendono sostenere la sua diffusione beneficiando, al contempo, delle numerose iniziative che il m.a.x.museo propone.

ingresso gratuito a tutte le esposizioni

tessera socio

sconto del 20% sui cataloghi delle esposizioni del museo

Perché diventare socio?

diritto di partecipare alle gite culturali organizzate dal museo

• L’associazione, oltre a sostenerne la gestione, contribuisce all’incremento della collezione permanente e alla valorizzazione della sua biblioteca specialistica di grafica, design e comunicazione visiva.

• Promuove, sostiene e favorisce le attività di ricerca svolte dal m.a.x. museo, le attività didattiche e formative, le conferenze, i dibattiti, le esposizioni temporanee e semipermanenti, gli eventi che hanno grande rilevanza a livello nazionale e internazionale.

• Incoraggia gli scambi di conoscenze ed esperienze fra associazioni ed istituzioni.

• Favorisce, ove possibile, l’inserimento del m.a.x. museo in piani di studio di scuole di ogni ordine e grado che intraprendono percorsi di apprendimento e di ricerca.

• Offre ai propri soci le migliori occasioni di frequentazione con le arti e agisce in funzione della difesa e della divulgazione del patrimonio artistico del territorio.

• Promuove la raccolta di fondi per acquisizioni di opere d’arte, documenti e grafiche allo scopo di incrementare le collezioni del Museo.

• Incentiva la tutela, il recupero e il restauro di opere che rischiano di entrare nell’oblio.

• Promuove donazioni, lasciti e comodati allo scopo di studio, ricerca, valorizzazione ed esposizioni.

• Sviluppa relazioni con amatori, collezionisti, mecenati e sponsor.

Benefici per i soci esibendo la tessera

Soci

Tessera

• Ingresso gratuito a tutte le esposizioni

• Visite guidate gratuite organizzate dal Museo su prenotazione (minimo 20 partecipanti)

• Diritto di partecipare alle gite culturali internazionali organizzate dal Museo

• Sconto del 20% sui cataloghi riguardanti le esposizioni promosse dal Museo

• Programma espositivo annuale del Museo inviato per posta Partecipazione gratuita alle attività didattiche del Museo per i figli dei soci (sotto i 18 anni)

• Facilitazioni nell’acquisto di cartelle grafiche prodotte dal Museo Sconti ai luoghi, esercizi o negozi convenzionati

Possono far parte dell’associazione diventandone socie, tutte le persone fisiche e giuridiche indipendentemente dalla loro residenza e nazionalità.

La tessera dell’associazione si differenzia in:

Carta Giovani

AVS

Base

Carta Plus Guest

Extra

nominativa (18–26 anni) nominativa (pensionati) nominativa, valida solo per il richiedente

valida per il richiedente e una persona a scelta valida per il richiedente e altre tre persone adulte in rapporto di parentela di primo grado (ideale per le famiglie)

Carta aziendale Base Plus Extra

Speciale

consentita per massimo 10 dipendenti consentita per massimo 20 dipendenti consentita per massimo 30 dipendenti oltre 35 dipendenti

Condizione essenziale per diventare socio attivo e sostenitore

pagamento della quota annuale.

La tessera ha validità di 12 mesi dalla data di avvenuto pagamento

Ci si iscrive compilando il modulo allegato (poi consegnato al bookshop del Museo o inviato per posta) e versando la relativa quota.

Si diventa così immediatamente socio.

La tessera si ritira al bookshop del m.a.x. museo.

Per coloro che desiderano pagare on-line la quota 2024-2025 indichiamo

Conto corrente postale: 65-143471-4

Codice IBAN: CH20 0900 0000 6514 3471 4

Programma iniziative Associazione amici del m.a.x. museo 2024/2025

Prenotazioni: amici@maxmuseo.ch

• Giovedì 12 settembre – domenica 15 settembre 2024 ROMA in occasione dell'evento Archivi di arte e grafica all’Istituto svizzero di Villa Maraini. Visita guidata alla Basilica Ulpia e siti particolari, in treno e pullman privato.

• Sabato 26 ottobre – lunedì 28 ottobre 2024 PESARO in occasione della mostra Giuliano Vangi, il disegno, visita al suo Atelier, alle sue sculture pubbliche e alla città di Pesaro. Pesaro ha attivato molte iniziative culturali perché nell’anno 2024 è la Capitale italiana della Cultura. In pullman privato.

• Sabato 16 novembre 2024 MILANO

In occasione della presentazione del catalogo a Bookcity al Castello Sforzesco; visita in Triennale al nuovo spazio “Cuore” che apre i suoi archivi al pubblico con un progetto pilota. In pullman.

• Sabato 25 gennaio 2025 CHIASSO, m.a.x. museo ore 10.15 visita guidata alla mostra Giovanni Pintori (1912-1999), pubblicità come arte con aperitivo offerto.

• Sabato 01 febbraio 2025 IVREA in occasione della mostra Giovanni Pintori, pubblicità come arte, visita all’Archivio storico Olivetti e Biblioteca di Adriano Olivetti, villaggio operaio, MaAM-Museo a cielo aperto dell’architettura moderna, e visita al centro storico città di Ivrea, in pullman.

• Domenica 13 aprile 2025 CHIASSO, m.a.x. museo ore 10.30 visita guidata alla mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design con aperitivo offerto.

• Lunedì 28 aprile 2025 CHIASSO ore 18.00 si terrà l’Assemblea dell’Associazione amici del m.a.x. museo alla CIAG, Centro Internazionale per l’Arte e la Grafica, segue aperitivo e visita alla mostra in corso al m.a.x. museo Bicicletta e motocicletta fra grafica e design

• Giovedì 29 maggio (Ascensione) – domenica 01 giugno 2025 NUORO in occasione della mostra su Giovanni Pintori, visita guidata al MAN_ Museo d'Arte moderna e contemporanea della provincia di Nuoro, visita guidata al Museo del Costume e alla casa natale di Grazia Deledda e al Museo di Costantino Nivola a Orani. Visita di siti archeologici nuragici. In aereo e pullman privato.

• Venerdì 4 aprile – domenica 6 aprile 2025 FIRENZE e PISA Iniziativa in occasione della mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design. Visita a Firenze, all’Accademia del Disegno, a Pontedera (Pisa) al Museo Piaggio, a Pisa al Museo della Grafica. In pullman privato

• Giovedì 19 giugno (Corpus Domini) – domenica 22 giugno 2025 VILLAFRANCA (Verona) Visita al Polo museale Collezione Salce, Museo Santa Margherita con nuovi magazzini, Museo Nicolis, con la sua vasta collezione di biciclette, motociclette e altri mezzi di locomozione. In pullman.

centro culturale chiasso Spazio Officina stagione espositiva 2024 2025

Spazio Officina

Via Dante Alighieri 4

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 60

F +41 (0)58 122 48 96

info@maxmuseo.ch

martedì–venerdì ore 14.00–18.00

sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00

lunedì chiuso

www.centroculturalechiasso.ch/spazio-officina

La programmazione delle attività dello Spazio Officina, che sorge vicino al m.a.x. museo – e che è attivo dal 2005 a seguito di una ristrutturazione degli architetti Pia Durisch e Aldo Nolli – riguarda, più in generale, le arti e la cultura contemporanea, la sperimentazione e il work in progress, con particolare attenzione alle tematiche del territorio e gli artisti locali. Le manifestazioni che si svolgono allo Spazio Officina sono sempre correlate alla vocazione del m.a.x. museo e quindi alla grafica, al design, alla fotografia e alla comunicazione visiva contemporanea, in collaborazione con altri partner, sia a livello territoriale sia nazionale e internazionale; inoltre è sede anche di importanti manifestazioni e festival, come ad esempio ChiassoLetteraria.

La prima esposizione autunnale proposta per la stagione 20242025 sul tema “progresso” è una mostra intitolata Mariapia Borgnini. L’eco dei richiami. L'esposizione si inserisce nel filone degli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al territorio ticinese e insubrico e propone un focus sull’artista con installazioni appositamente create per l’esposizione, in una sorta di site-specific. Il percorso creativo di Maria Pia Borgnini (Bellinzona, 1952) è scandito da cicli tematici, è il caso dell’insieme di opere che compongono il progetto espositivo eco dei richiami, una serie di lavori realizzati fra il 2012 e il 2023, incentrati sull’uso della coperta isotermica quale supporto pittorico e al contempo pregnante mezzo espressivo, evocatore di temi di natura personale e al tempo stesso universale.

A seguire, si svolgerà la 19° edizione di ChiassoLetteraria, festival internazionale di letteratura.

Sarà poi la volta della mostra Samuele Gabai. Un immaginario dipinto, in primavera 2025. Viene proposto un approfondimento sull’artista Samuele Gabai (Ligornetto, 1949), con particolare riferimento al rapporto tra arte, grafica e edizioni bibliofile. L’artista si confronta inizialmente con l’elemento naturale nel suo divenire per poi giungere a una fase più astratta in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale. Samuele Gabai vive un’esperienza artistica completa, occupandosi di pittura e di incisione nonché di arti applicate, con la volontà di restituire un’immagine di alta qualità e di grande forza espressiva.

Mariapia Borgnini, Pieghe, 2016 / 2024 stampa fotografica su carta, foto Marcello Villa Ortiz

inaugurazione: domenica 20.10.2024, ore 17.00

Mariapia Borgnini L'eco dei richiami

Marco Franciolli

Nicoletta Ossanna Cavadini mostra a cura di

orari martedì–venerdì ore 14.00–18.00 sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00

lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi su presentazione del ticket del parcheggio al bookshop dello Spazio Officina

La mostra si inserisce nel filone degli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al territorio ticinese e insubrico propone un focus sull’opera dell’artista Mariapia Borgnini appositamente creata per l’esposizione in una sorta di site-specific Il percorso creativo di Mariapia Borgnini (Bellinzona 1952) è scandito da cicli tematici che possono richiedere talvolta tempi di elaborazione estesi su più anni. È il caso dell’insieme di opere che compongono il progetto espositivo eco dei richiami, una serie di lavori realizzati fra il 2012 e il 2023, incentrati sull’uso della coperta isotermica quale supporto pittorico e al contempo quale pregnante mezzo espressivo, portatore di temi di natura personale e universale.

Nel 2012, Mariapia Borgnini inizia a utilizzare la coperta isotermica per la realizzazione di alcune opere, dando così avvio a un’intensa sperimentazione di processi di stampa digitale, di intaglio, di lacerazione e di obliterazione del supporto. Le caratteristiche materiali della coperta – rifrazione della luce, riverberi dorati e argentei, resistenza e leggerezza, fruscio prodotto dall’aria o dalla manipolazione – unitamente alla stratificazione di significati inerenti all’oggetto e al suo utilizzo – protezione, calore, raffreddamento, disperazione, speranza – hanno offerto all’artista molteplici possibilità espressive. I soggetti per i singoli lavori possono essere elementi della natura, vegetali o animali, oppure oggetti legati al culto, quali ex voto o cartamodelli per la realizzazione di abiti.

Il passaggio fra elementi appartenenti a diverse sfere dell’esperienza umana e della cultura ricorre sovente nel percorso artistico di Mariapia Borgnini e la sua peculiare poetica, incentrata sul rapporto fra immagine, pensiero e scrittura, si palesa in questo suggestivo e coerente corpus di opere. Attraverso le parole dell’artista, si chiarisce il significato del titolo della mostra: “Il mio lavoro si sviluppa dalle esperienze che ho vissuto, che persistono e che sono in me. Le forme che esse assumono trascendono la realtà. La sensualità tattile, uditiva, visiva della coperta di salvataggio si presta all’eco dei richiami che continuano a risuonare in me”.

Il percorso creativo di Mariapia Borgnini muove dal rapporto fra pensiero e parola, tra forma e risonanza di significati. Anche in questa esposizione allo Spazio Officina sono proposte opere nelle quali il rapporto fra scrittura e arte visiva è nodale. Amore dopo amore, del 2016, riprende il testo di una poesia di Derek Walcott. Le parole sono intagliate con grande perizia e pazienza nelle quattro coperte isotermiche che compongono l’opera, i pieni e i vuoti delle lettere evocano l’idea di un arazzo o di un pizzo prezioso. Con una analoga tecnica l’artista ha realizzato nel 2021 un’opera incentrata sul tema degli ex voto, composta da vari elementi sospesi con ritagli di parti di corpo che rimandano alla tradizione di tale tipologia di immagini votive.

Nell’esposizione è presente anche un’opera di natura autobiografica dal titolo Burda , che riprende gli schemi complessi dei cartamodelli per la realizzazione di abiti. Questo lavoro rimanda ai ricordi d’infanzia dell’artista, quando la madre utilizzava i cartamodelli pubblicati dall’omonima rivista per realizzare i suoi vestiti. La complessità nell’intreccio di linee del cartamodello che definiscono le forme da ritagliare si riflette nella struttura estremamente articolata dell’opera di Borgnini, che si presenta quale fitto reticolo di strisce sottili e delicate che catturano la luce e la riflettono in prismatici riverberi dorati.

La mostra comprende anche un’installazione sonora. Pioggia battente ha origine dal fruscio prodotto dalla manipolazione della coperta isotermica, un suono che suggerisce il rumore del mare e del vento. L’artista in una serie di brevi testi evoca ricordi e impressioni legati all’acqua, alla pioggia, a temporali “tra lampi e tuoni scrosci d’acqua che confondono suolo e cielo”. Il connubio tra testo e arte visiva, suono e luce, che caratterizza la mostra di Mariapia Borgnini offre un'esperienza multisensoriale coinvolgente e suggestiva, un’immersione in una dimensione percettiva enfatizzata da una peculiare illuminazione del percorso espositivo.

Mariapia Borgnini, nata a Bellinzona, vive e opera nel suo Atelier di Lugano. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera a Milano, dalla metà degli anni Ottanta ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Svizzera e all’estero. Dal 2001 al 2009 è stata membro della Commissione federale d’Arte. Dal 2005 al 2015 ha fatto parte della giuria del premio Manor Ticino. Dal 2019 al 2021 è stata membro della sottocommissione Arti Visive del Cantone Ticino.

Mariapia Borgnini

Burda, 2022

Ritagli da coperte isotermiche cartamodelli

L’esposizione è accompagnata da un catalogo con le immagini delle opere in mostra e testi critici di Marco Franciolli, storico dell’arte, già direttore MASI Lugano; Angela Tecce, storica dell’arte, Presidente del Museo Madre di Napoli; Chantal Prod’Hom, direttrice del museo del design contemporaneo MUDAC a Losanna; Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice m.a.x. museo e Spazio Officina. Testi di Mariapia Borgnini relativi alle opere affiancano le didascalie.

Mariapia Borgnini

Uccelli, 2019

stampa a getto d'inchiostro su coperta isotermica

lato argento

Mariapia Borgnini

Invasione di campo, 2012/2015

Stampa a getto d'inchiostro su coperta isotermica lato oro

Eventi collaterali

• Visite guidate gratuite con ingresso allo Spazio Officina a pagamento domenica 17 novembre 2024, ore 10.30 domenica 8 dicembre 2024 ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenza pubblica

Marco Franciolli, storico dell’arte, già Direttore MasiLugano

Mariapia Borgnini, rapporto fra immagine, pensiero e scrittura mercoledì 27 novembre 2024, ore 20.30 Spazio Officina, con apertura serale dello Spazio Officina fino alle 22.30

Iniziative di approfondimento con l’ass. amici del m.a.x. museo

Laboratori didattici per bambini e adulti

• Visita guidata con l'artista sabato 23 novembre 2024, ore 10.30 amici@maxmuseo.ch

• Lasciami… creare sabato 9 novembre 2024 Ricerca e confronto, sperimentazione e creazione, sono le azioni che ci guideranno nell’attività di realizzazione di un’installazione fatta con materiali che di solito non vengono utilizzati per questo scopo, proprio come fa l’artista per creare le sue opere.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00 ) è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

• Laboratorio incontro con l’artista per le scuole mercoledì 27 novembre 2024, ore 9.30-11.00

La carta, la matita di grafite, la gomma classica e la gomma pane, lo sfumino e il carboncino… supporti, strumenti e materiali che saranno a disposizione dei partecipanti e che con creatività e fantasia potranno essere utilizzati per realizzare un lavoro ispirato dalle opere in mostra.

Sui medesimi temi si organizzano laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 15 partecipanti). Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari).

© Michela Di Savino

07.05.25 11.05.25

19a edizione

Festival internazionale di letteratura

Spazio Officina, Cinema Teatro e altri luoghi della città

ChiassoLetteraria giunge alla diciannovesima edizione, confermandosi appuntamento di successo nel panorama culturale cantonale e svizzero. Il Festival internazionale di letteratura, organizzato dall’omonima associazione con il sostegno del Comune di Chiasso, del Cantone Ticino e di diversi altri sponsor, si svolge allo Spazio Officina, al Cinema Teatro e in vari luoghi della città di confine. Per alcuni giorni, Chiasso e le diverse sedi del Festival diventano come pagine di un libro da sfogliare.

La diciannovesima edizione – dal 7 all’11 maggio 2025 – porrà l’accento, come consuetudine, su temi che uniscono la letteratura alle grandi questioni del presente. In un mondo in continua evoluzione e attraversato da dinamiche socioeconomiche, climatiche e geopolitiche, il festival s’interroga sullo spazio che comunità e persone hanno a disposizione per decidere della propria vita: è ancora possibile per il soggetto – individuale e collettivo – prendere in mano le redini del proprio futuro? Che ruolo può ancora rivendicare la letteratura nel mondo che cambia? Come la letteratura può aiutarci a costruire un mondo migliore e ad essere delle persone migliori?

Ci sono ancora dei libri che possono cambiarci la vita?

Il programma dell’edizione 2025 si preannuncia ricco di incontri con autori, poeti, artisti, musicisti e saggisti di primo piano sia svizzeri, che internazionali. Gli incontri sono in lingua originale, con traduzione consecutiva in italiano. Diversi gli appuntamenti collaterali: reading, concerti, mostre, proiezioni, performances, dj set, ecc. Un festival a misura di persona, che persegue con passione e impegno l’incontro tra le persone. Senza scopo di lucro, entrata libera.

Programma dettagliato, streaming e informazioni: www.chiassoletteraria.ch

Samuele Gabai Torso 2021

mostra a cura di

orari martedì–venerdì ore 14.00–18.00 sabato–domenica e festivi ore 10.00–12.00 14.00–18.00

lunedì chiuso

Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum di Chiasso (livello –2), 4 minuti a piedi su presentazione del ticket del parcheggio al bookshop dello Spazio Officina

25.05.25 13.07.25

inaugurazione: sabato 24.05.2025, ore 18.00

Samuele Gabai Un immaginario dipinto

Giovannoli

Nicoletta Ossanna Cavadini

La mostra si inserisce nel filone degli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al Canton Ticino. In primavera 2025 viene proposto un focus su Samuele Gabai (Ligornetto, 1949), con particolare riferimento al rapporto tra arte e grafica. L’artista si confronta inizialmente con l’elemento naturale nel suo evolversi per poi giungere a una fase più astratta; ciò avviene indagando la dimensione intima del tempo in relazione alla natura e superando l’espressività dell’arte informale in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale. Samuele Gabai vive un’esperienza artistica completa occupandosi di pittura e di incisione nonché delle Arti applicate, con la volontà di restituire un’immagine iconica di alta qualità e di grande forza espressiva in una continua tensione tra presenza e assenza. La grande sensibilità verso temi letterari che abbracciano le visioni filosofiche dell’esistenzialismo porta l’artista a collaborare con illustri scrittori e poeti. Si ricordano a questo proposito le svariate opere calcografiche e libri d’artista in cui alle sue incisioni, acqueforti o acquetinte vengono associati testi inediti di poeti, filosofi e scrittori, tra cui Giovanni Testori, Silvana Lattmann, Mario Luzi, Leopoldo Lonati, Gilberto Isella,  Dieter Schlesak e Marco Maggi. La produzione più recente è quella delle pubblicazioni bibliofile dei  Quaderni in ottavo che in tre serie di volumi (2017, 2019 e 2020) ha visto riuniti attorno a Gabai contributi poetici di Sergio Givone, Marco Ceriani, Fabio Pusterla, Antonella Anedda, Franca Grisoni, Alberto Nessi, Antonio Rossi, Anna Ruchat, Enrico Testa e Renato Giovannoli.

Renato

Luminosa ragione del bosco 2023

In mostra sono esposte una sessantina di opere a olio e raffinate espressioni grafiche nonché libri d’artista che seguendo un percorso tematico-cronologico presentano i grandi argomenti affrontati dall’autore in cinquant’anni di attività. Le opere, allestite in una sorta di “immaginario dipinto”, individuano i vari temi espressi, dalle “Rocce madri” e “Mater Matutae” (iniziate nel 1977) “Strane presenze” e “Luogo topico” (realizzate a partire dai primi anni Ottanta), alle “Crape” e “Offerte”, per concludere con i riferimenti biblici di simbolica attualità che costituiscono da questo punto di vista un topos artistico, concettuale e poetico del pittore.

Samuele Gabai è nato in Canton Ticino e, dopo essersi diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1973, approfondisce la conoscenza del mosaico e dell'affresco alla Scuola di Arti applicate del Castello Sforzesco di Milano. Dal 1975 vive a Campora, nella Valle di Muggio, nel cuore del Mendrisiotto con atelier a Vacallo, mantenendo numerosi contatti con la vita culturale ed artistica milanese. Nel 1982 e nei successivi due anni riceve la Borsa federale per le Belle Arti. Per due anni (dal 1985 al 1987) soggiorna

Samuele Gabai

Samuele Gabai

Il cielo in testa ti cade 2017

presso l'Istituto svizzero di Roma. Fin dalla prima metà degli anni Settanta realizza numerose mostre personali e collettive, in particolare in Italia, Germania, Francia e Svizzera. Fra le sue esposizioni pubbliche si ricordano quelle tenutesi presso la Pinacoteca del Museo Casa Rusca di Locarno nel 1989, la Sala Diego Chiesa del Comune di Chiasso nel 1992, la Galleria Matasci di Tenero del 1995, il Museo Civico di Belle Arti a Lugano nel 2005, il Kulturzentrum Englische Kirche di Bad Homburg v.d. Höhe nel 2007, alla Cà Pasquée di Massagno nel 2016, a Palazzo Chicherio di Bellinzona nel 2019 e a Friburgo nell'Atelier-galerie J.-J. Hofstetter nel 2023. Alcune delle sue opere grafiche sono conservate presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano, la Biblioteca Nazionale Svizzera a Berna, la Biblioteca nazionale tedesca a Francoforte, la Biblioteca cantonale di Lugano, la Collezione d'arte della Confederazione svizzera, la Graphische Sammlung del Politecnico federale di Zurigo, il MASILugano, la Pinacoteca comunale Casa Rusca a Locarno, il Museo civico Villa dei Cedri a Bellinzona, il Museo d'arte di Mendrisio e l’Archivio del CIAG Centro Internazionale per l’Arte e la Grafica di Chiasso.

Laboratori didattici per bambini e adulti

• Visite guidate gratuite con ingresso allo Spazio Officina a pagamento domenica 25 maggio 2025, ore 10.30 domenica 13 luglio 2025 ore 16.30, finissage, segue aperitivo

Visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche Su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch

• Conferenza pubblica

Renato Giovannoli, storico e critico d’arte La forza espressiva dell'opera di Samuele Gabai mercoledì 04 giugno 2025, ore 20.30 CIAG, Via Dante Alighieri 10 (di fronte al m.a.x. museo) con apertura serale dello Spazio Officina fino alle 22.30

• Visita all'aterlier di Samuele Gabai a Vacallo e pranzo in Valle di Muggio sabato 14 giugno 2025

Associazione amici del m.a.x. museo Iscrizione obbligatoria: amici@maxmuseo.ch

• Inquadra l’opera

mercoledì 28 maggio 2025

sabato 7 giugno 2025

Grazie all’utilizzo di un semplice “strumento”, durante la visita alla mostra, potremo osservare alcuni dettagli delle opere e isolarli dal loro contesto per poi trasformarli sui nostri fogli in altri elementi e realizzare così opere ispirate al lavoro dell’artista.

Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch

L’attività dura circa due ore (15.00-17.00 ) è seguita da una visita “attiva” alla mostra e si conclude con una merenda. Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10 / Euro 10 (bambini), CHF 15 / Euro 15 (adulti). Il materiale viene messo a disposizione dal museo.

• Laboratorio incontro con l’artista per le scuole mercoledì 28 maggio 2025, ore 9.30-11.00

Sui medesimi temi si organizzano laboratori per scolaresche (minimo 15 e massimo 25 partecipanti) e gruppi liberi (minimo di 15 partecipanti). Le scolaresche comprendono scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e scuole medio-superiori. I laboratori si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch).

Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari).

Samuele Gabai Agar e Ismaele 2024
Samuele Gabai
Senza titolo 1995
© Giampaolo Minelli

chiasso

Biblioteca comunale Via Alfonso Turconi 3

CH–6830 Chiasso

T +41 (0)58 122 42 92

biblioteca@chiasso.ch

lunedì – venerdì ore 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30

www.centroculturalechiasso.ch/biblioteca

La Biblioteca comunale, di pubblica lettura, è situata in una villetta d’inizio Novecento in stile eclettico di revival storico donata dai coniugi Amelia ed Enrico Ginella-Camponovo, ristrutturata e adattata per la nuova funzione alla fine degli anni Ottanta mantenendo tutt'attorno il piccolo giardino che è luogo ameno di sosta ed ospita anche una scultura di Paolo Bellini (Box, 1989). La Biblioteca raccoglie libri di narrativa e documenti con finalità di intrattenimento e svago, ma anche materiale per lo studio e la formazione che spazia tra i più svariati argomenti (storia, scienza, psicologia, ecologia, sport, cinema, arte, etc.), con particolare riferimento alla cultura di lingua italiana. I volumi in catalogo (più di 40’000) sono collocati in parte nei due piani accessibili al pubblico e in parte in magazzino. Al pianterreno, oltre al banco del prestito e all’emeroteca-buvette (nella quale si possono consultare giornali e riviste), trovano spazio due terminali di consultazione on-line, un'area bambini e una zona dotata di Wi-Fi attrezzata per lo studio e la lettura. Per ogni esposizione che si tiene al m.a.x. museo e allo Spazio Officina è inoltre presente un settore specifico con materiali archivistici importanti posti sotto vetrina, oppure un tavolo con libri sull’argomento della mostra in corso che l’utente può prendere in prestito come anche il catalogo della mostra.

Dal 1991 fanno parte integrante della Biblioteca una collezione di notevole importanza di circa 50'000 ex-libris, una raccolta di 1'000 volumi sulla massoneria provenienti dalla donazione Carlo Chiesa, così come rari volumi e pubblicazioni appartenenti ai settori della grafica, design e comunicazione visiva donati da Heinz Waibl, Laura Micheletto dello Studio Signo, Lora Lamm, Simonetta Ferrante, Vito Noto, Orio Galli, eredi Giovanna Graf, Enzo Cucchi.

Nel 2016 la Biblioteca comunale è entrata nel Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) quale biblioteca generalista e sede specializzata in grafica, design e comunicazione visiva; essa è inoltre parte integrante del Centro Culturale Chiasso.

Per usufruire del prestito a domicilio (della durata di 28 giorni, rinnovabile) e degli altri servizi offerti dalla Biblioteca (consultazione di cataloghi, connessione ad internet e prestito interbibliotecario) occorre essere in possesso della Tessera utente Sbt, che può essere richiesta al banco del prestito. Il costo dell'iscrizione è di CHF 20.-. Il possesso della tessera, la cui durata è illimitata, permette anche l'accesso ai servizi delle altre biblioteche Sbt e al portale multimediale MediaLibraryOnLine, nel quale si possono consultare quotidiani e periodici sia svizzeri che stranieri come pure scaricare ebooks ed audiolibri.

Per informazioni consultare il sito internet della Biblioteca comunale www.centroculturalechiasso.ch/biblioteca o del Sistema bibliotecario ticinese www.sbt.ti.ch

Calendario eventi

La biblioteca comunale di Chiasso prende parte alla manifestazione

Biblioweekend, organizzata dall’associazione Bibliosuisse su tutto il territorio nazionale nelle giornate di venerdì 28 e sabato 29 marzo 2025. Il programma sarà consultabile sul sito della manifestazione: www. biblioweekend.ch.

Gli eventi che avranno luogo in biblioteca durante l'anno sono in corso di definizione e verranno di volta in volta proposti sul sito internet del Centro Culturale Chiasso e nella newsletter.

Presentazione del libro di Curzio Vivarelli

Destrieri d'acciaio, Avventure di piloti e motociclette negli Anni Trenta , Aspis 2020, Con Guido Andrea Pautasso

mercoledì 2 aprile 2025 ore 18.00

Biblioteca Comunale di Chiasso

orari

biblioteca

Entrata libera lunedì – venerdì ore 13.30 – 17.30 giovedì apertura prolungata fino alle ore 19.30 biblioteca@chiasso.ch

aperture speciali 2024

Aperture speciali e chiusure

m.a.x. museo – Spazio Officina

venerdì 1° novembre Ognissanti domenica 8 dicembre Immacolata Concezione giovedì 26 dicembre Santo Stefano

chiusure speciali 2024

aperture speciali 2025

chiusure speciali 2025

martedì 24 dicembre Vigilia di Natale mercoledì 25 dicembre Natale martedì 31 dicembre San Silvestro

mercoledì 1° gennaio Capodanno lunedì 6 gennaio Epifania mercoledì 19 marzo San Giuseppe lunedì 31 marzo domenica 20 aprile Pasqua lunedì 21 aprile Pasquetta giovedì 29 maggio Ascensione lunedì 9 giugno Lunedì di Pentecoste giovedì 19 giugno Corpus Domini domenica 29 giugno SS. Pietro e Paolo

venerdì 18 aprile Venerdì Santo sabato 19 aprile Sabato Santo giovedì 1° maggio Festa del lavoro

chiusura estiva 2025

sabato 26 luglio – lunedì 18 agosto compresi

Per tutti gli eventi del Centro Culturale Chiasso Parcheggio gratuito presso l'Ellipticum (livello –2), Via Pietro e Luisita Chiesa 2, 6830 Chiasso 4 minuti a piedi dal centro culturale su presentazione del ticket del parcheggio presso le rispettive biglietterie

intero ridotto

Informazioni generali

m.a.x. museo – Spazio Officina – Biblioteca

Biglietti singoli

m.a.x. museo CHF 10.– / Euro 10

Spazio Officina CHF 7.– / Euro 7

m.a.x. museo CHF 7.– / Euro 7

(AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)

Spazio Officina CHF 5.– / Euro 5 (AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)

scolaresche e gruppi di minimo 15 persone

metà prezzo

gratuito intero

ridotto

CHF 5.– / Euro 5

Chiasso Card

prima domenica del mese, bambini fino a 7 anni, Aiap, associazione amici del m.a.x. museo, giornalisti, ICOM, Passaporto Musei Svizzeri, Visarte, Carta Raiffeisen

Ingresso cumulativo m.a.x. museo + Spazio Officina

CHF 12.– / Euro 12

CHF 10.– / Euro 10

(AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)

scolaresche e gruppi di minimo 15 persone bookshop

deposito oggetti

CHF 7.– / Euro 7

Si trova all’ingresso del m.a.x. museo. Libri, gadget, giocattoli, cartoline e molto altro

All’interno degli spazi espositivi non sono ammessi zaini e borse, ma il m.a.x. museo dispone di armadietti per il deposito di borse e piccoli bagagli

guardaroba

accessibilità disabili

biblioteca

A disposizione nel m.a.x. museo e nello Spazio Officina

Il m.a.x. museo e lo Spazio Officina sono accessibili

Entrata libera

Centro Internazionale d’Arte e Grafica

Il Centro Internazionale d’Arte e Grafica - CIAG nasce a fine 2023 su iniziativa del Comitato scientifico del m.a.x. museo e del Comune di Chiasso, con l’obiettivo di valorizzare le ricche collezioni d’arte e grafica del Comune di Chiasso e del m.a.x. museo stesso.

Tali collezioni si sono costituite nel corso degli anni grazie a lasciti di artisti e designer di fama, acquisizioni di opere d’arte effettuate da amanti dell’arte, filantropi e dall’associazione Amici del m.a.x. museo. Sono numerosi ogni anno i musei e le istituzioni che fanno richiesta di prestiti di opere degli archivi del m.a.x. museo per le loro esposizioni, a conferma del pregio dei materiali e del loro numero rappresentativo.

Il CIAG si configura quindi come:

• uno spazio dedicato alla grafica, a fini di documentazione, catalogazione e divulgazione del patrimonio culturale del Centro Culturale Chiasso

• un’area focalizzata sulla ricerca, il supporto della didattica, la progettazione e organizzazione di mostre

CIAG Centro

Internazionale d'Arte e Grafica

Via Dante Alighieri 10

CH– 6830 Chiasso info@maxmuseo.ch

• un luogo per lo sviluppo di specifici progetti museali e artistici, in partnership con altri musei ed enti formativi

Come tale, è rivolto a tutti coloro che vogliano consultare le opere per motivi di studio: studenti, dottorandi, studiosi, ricercatori, grafici e professionisti di settore, curatori e persone interessate agli Archivi per motivi scientifici, docenti.

Centro Culturale Chiasso

Comune di Chiasso

Sindaco

Capodicastero

Attività culturali

Bruno Arrigoni

Vicesindaco

Capodicastero Sport e tempo libero

Davide Lurati

Capodicastero Educazione e Socialità

Davide Dosi

Responsabile Centro

Culturale Chiasso

Nicoletta Ossanna Cavadini

Cinema Teatro Chiasso

Direttore

Armando Calvia

Assistente alla direzione

Viktorija Anastasova

Responsabile amministrativa

Cristina Moro

Direzione tecnica

Davide Onesti

Ufficio stampa

Laila Meroni Petrantoni

Graphic design

Maria Chiara Zacchi

Custode

Simone Giannini

Biglietteria

Cristian Bizzotto

Patrizia Giaffreda

Cristina Tavernelli

Si ringraziano:

Teatro Pan, Lugano

Teatro Sociale As.Li.Co, Como

Si ringraziano inoltre i tecnici e gli operai dell’Ufficio Tecnico del Comune di Chiasso e il personale di sala, il cui prezioso lavoro è indispensabile per l’organizzazione e la realizzazione degli eventi

della stagione del Centro Culturale Chiasso.

m.a.x. museo e Spazio Officina

Direttrice

Nicoletta Ossanna Cavadini

Assistente di Direzione

Responsabile comunicazione, coordinamento, PR

Veronica Trevisan

Ufficio stampa Svizzera

Laila Meroni Petrantoni

Graphic design

Maria Chiara Zacchi

Segretaria di Direzione

Katia Bernasconi

Bookshop

Lorena Belometti

Grafica e documentalista

Melissa Bozzotti

Custode e aiuto allestimento

Gianfranco Gentile

Biblioteca comunale

Bibliotecario MAS LIS

Augusto Torriani

Prestito libri

Barbara Bandinu

Ausiliaria in biblioteca

Paola Sebben

Tipografia

Progetto Stampa Chiasso

www.centroculturalechiasso.ch

Un fitto programma di eventi culturali e artistici, per arricchire il quotidiano di ognuno di noi e per la nostra crescita personale.

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