RASSEGNA STAMPA DELL'11 APRILE 2019

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11-APR-2019

da pag. 18 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 02/2019:

42.874 63


11-APR-2019

da pag. 21 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 02/2019: 281.583 63


11-APR-2019

da pag. 21 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 02/2019: 281.583 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 02/2019: 202.890 63


11-APR-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 02/2019: 202.890 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Tarquinio

Lettori Audipress 02/2019: 116.395 63


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Tarquinio

Lettori Audipress 02/2019: 116.395 63


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Tarquinio

Lettori Audipress 02/2019: 116.395 63


11-APR-2019

da pag. 23 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 02/2019: 281.583 63


11-APR-2019

da pag. 13 Quotidiano Milano

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2014:

76.301 63


11-APR-2019

da pag. 13 Quotidiano Milano

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2014:

76.301 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 30 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 18 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 18 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Claudio Cerasa

Lettori Audipress 04/2017:

25.000 63


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Alessandro Sallusti

Lettori Audipress 02/2019:

48.344 63


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Alessandro Sallusti

Lettori Audipress 02/2019:

48.344 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 22 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 22 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 9 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 02/2019:

42.874 63


11-APR-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 02/2019:

42.874 63


11-APR-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 02/2019:

42.874 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 15 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 02/2019:

94.876 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 24 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 25 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 15 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

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11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Federico Monga

Lettori Audipress 02/2019:

33.943 63


11-APR-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Federico Monga

Lettori Audipress 02/2019:

33.943 63


11-APR-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Federico Monga

Lettori Audipress 02/2019:

33.943 63


11-APR-2019

da pag. 24 Quotidiano Napoli

Direttore: Federico Monga

Lettori Audipress 12/2017:

20.375 63


11-APR-2019

da pag. 24 Quotidiano Napoli

Direttore: Federico Monga

Lettori Audipress 12/2017:

20.375 63


11-APR-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 17 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 17 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 17 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019

da pag. 2 Quotidiano Napoli

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2015:

7.721 63


11-APR-2019

da pag. 2 Quotidiano Napoli

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2015:

7.721 63


11-APR-2019

da pag. 3 Quotidiano Napoli

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2015:

7.721 5546


11-APR-2019

da pag. 3 Quotidiano Napoli

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2015:

7.721 5546


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano Palermo

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2015:

3.911 864


11-APR-2019

da pag. 11 Quotidiano Palermo

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2015:

3.911 864


11-APR-2019 Estratto da pag. 17 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


11-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

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10 Economia

L'ARENA

Giovedì 11 Aprile 2019

Assegno per il lavoro, la Regione lofinanziaperaltridueanni Investiti 12 milioni di euro per prolungare la misura Donazzan:«Il31%allafinedelpercorsoformativo haottenutouncontrattoa tempoindeterminato» L’assegno per il lavoro è promosso e grazie a nuovi finanziamenti confermato per altri due anni con modifiche che ne miglioreranno la funzionalità. La giunta regionale ha deciso di investire altri 12 milioni di euro, prolungando la validità della misura sperimentale adottata in Veneto per accompagnare disoccupati e inoccupati a trovare occupazione: si tratta di un voucher di spesa virtuale, che ha un valore massimo di 5.242 euro e può essere richiesto nei Cpi, Centri per l’impiego, nato per aiutare gli over 30 nella ricerca di un nuovo lavoro attraverso servizi gratuiti di orientamento, formazione e inserimento. La dotazione finanziaria complessiva per gli interventi di orientamento e accompagnamento al lavoro e relativi voucher sale così a 27 milioni, attinti dal programma di spesa 2014-2020 dei fondi Fse. Nel corso del 2018 gli assegni rilasciati dai Cpi del Veneto sono stati 13.863, dei quali 2.568 (19%) nei sei Cpi veronesi: oltre a quello in città, dove ne sono stati consegnati 1.069, gli altri sono a Legnago, Bovolone, Villafranca, Af-

fi e San Bonifacio. Prima tra le province venete Treviso, con il 21% di assegni rilasciati e Vicenza, 20%. «Sono 6.333, cioè quasi metà dei beneficiari, quelli che al termine del percorso di orientamento-formazione hanno ottenuto un contratto di lavoro», elenca l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, «per il 31% di loro si tratta di contratti a tempo indeterminato o di durata superiore ai 6 mesi. Ciò conferma che non si tratta di un percorso assistenziale o dilatorio, ma di un canale di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro che funziona, perché fa perno sulla motivazione personale e sull’attivazione di risorse individuali». Nel prolungare l’assegno per il lavoro per i prossimi due anni, la Regione ha adottato alcune migliorìe: sarà consentita la possibilità di una seconda adesione anche ai disoccupati che avevano rinunciato, verranno velocizzati i tempi di avvio del percorso individualizzato semplificando la scelta del soggetto erogatore e sarà resa omogenea la durata dell’assegno per le diverse categorie di be-

ElenaDonazzan

neficiari. Infine, la durata dei corsi di aggiornamento e formazione professionale aumenterà fino ad un massimo di 90 ore. «La sperimentazione veneta», sottolinea Donazzan, «è una via diversa, meno dispendiosa e più responsabilizzante, rispetto alle politiche assistenziali che supportano economicamente il disoccupato senza incentivarlo ad attivarsi nella ricerca di un lavoro. Ben più importante, invece, è fornire alle persone senza lavoro gli strumenti per una ricollocazione stabile e duratura». • F.L. © RIPRODUZIONERISERVATA

Oggiil primoVeneto WelfareDay

La previdenza integrativa spiegatanellepiazze Unagiornataper sensibilizzare ilavoratori,dipendenti e autonomi,acrearsi,subase volontaria,la «secondagamba» delfuturoprevidenziale e assicurativo,integrando la coperturapubblica. Oggi debuttailprimo Veneto welfareday,iniziativa della Regione,cheattraverso VenetoWelfareeVeneto Lavoro,haorganizzatoun convegnoallo Iuavdi Venezia, 30incontrisul territorio,50 camperitinerantie200 infopointinaziende,sindacati, associazionidicategoria, centri diformazione,scuole,camere dicommercio,banchee assicurazioniper promuovere laprevidenza complementare el’assistenzasanitaria integrative,chebeneficianodi agevolazionifiscali etutelano chiprevede modeste forme di accantonamento.Previdenza e polizzasanitaria integrativa, infatti,sono allaportata della maggiorpartedeilavoratori, speciesecomprese nei contrattiaziendali. NelVeronesegli appuntamentisono cinque.Inin piazzaBra,Sani.In.Veneto organizzaunpunto informativo

BorsaItalianadel 10aprile2019 Azioni

prezzo variaz. variaz. chius. chius. anno

valoria52sett. min max

A A.S.Roma ................................. A2A ............................................. Acea ........................................... AcotelGroup ........................... Acsm-Agam .............................. Aedes ......................................... Aedes18-20warr .................. Aeffe .......................................... AeroportodiBologna ............ Alba ............................................ Alerion ....................................... Ambienthesis ........................... Amplifon ................................... AnimaHolding .......................... Aquafil ....................................... Aquafilwarr ............................. Ascopiave .................................. Astaldi ....................................... ASTM ......................................... Atlantia ..................................... AutMerid .................................. Autogrill .................................... Avio ............................................ Azimut ....................................... B

0,5210 1,514 16,120 3,140 1,815 1,690 0,0080 2,925 12,760 N.R. 2,820 0,3640 17,650 3,572 9,620 1,250 3,565 0,7125 22,90 23,27 31,90 8,340 12,280 15,920

1,36 0,13 1,13 -2,48 -0,27 10,10 8,11 -0,85 1,59 — 0,71 — -0,45 -2,51 -0,62 — -0,14 -2,93 -0,61 0,26 — -0,71 -1,13 -0,19

11,63 -4,15 18,97 -21,9 -22,8 — — -4,10 -19,6 — -18,0 -6,19 15,43 -38,6 -24,6 -56,6 8,69 -67,7 10,10 -13,2 -3,63 -19,3 -12,0 -10,9

0.433 0.632 1.400 1.687 11.187 16.233 2.648 4.995 1.658 2.486 1.082 1.632 0. 0. 2.194 3.398 10.791 16.142 2.711 0.324 13.582 3.197 8.840 0. 2.830 0.428 15.389 17.398 22.641 7.139 10.531 9.393

3.471 0.390 20.418 6.156 13.025 3. 3.580 2.801 24.296 28.427 33.672 11.255 15.912 17.880

BCarige ..................................... BCariger .................................. BDesio-Br ................................ BDesio-Brr ............................... BFinnat ..................................... BIntermobil ............................. BProfilo .................................... BSardegnar ............................ B&CSpeakers ......................... B.F. ............................................. BancaFarmafactoring .......... BancaGenerali ......................... BancaIfis .................................. BancaMediolanum ................. BancaSistema ......................... BancoBPM .............................. Basicnet .................................... Bastogi ...................................... BBBiotech ............................... BE ................................................ Beghelli ..................................... BialettiIndustrie ..................... Biancamano .............................. Biesse ........................................ Bioera ........................................ BorgosRisp ............................. Borgosesia ............................... BPERBanca .............................. Brembo ..................................... Brioschi ..................................... BrunelloCucinelli .................... BuzziUnic r ................................ BuzziUnicem ............................ C

0,0015 50,50 1,980 1,870 0,3460 0,1580 0,1680 8,760 11,950 2,440 5,030 23,52 15,640 6,500 1,552 1,966 5,250 0,9320 64,20 1,100 0,2650 0,3170 0,2700 19,140 0,1055 1,100 0,5350 3,764 11,050 0,0802 31,46 12,840 18,890

— — -0,50 -0,53 0,29 -2,17 -0,59 -0,23 0,84 — -0,20 -0,59 -0,19 -0,08 2,92 0,10 -0,94 1,53 0,31 3,58 -4,33 -2,46 0,37 -0,83 -4,09 — — 0,72 0,73 0,25 -0,13 0,16 -0,05

-81,5 -43,3 -9,17 -15,4 -21,5 -60,1 -23,3 35,19 -4,70 -7,92 -8,38 -13,2 -54,5 -7,28 -32,2 -31,4 38,34 -16,8 15,05 24,15 -35,7 -36,7 -18,2 -58,4 -49,0 -26,7 -9,32 -20,1 -10,8 10,47 14,19 15,68 -2,98

0.001 33.540 1.689 1.673 0.279 0.156 0.156 5.819 10.550 2.082 4.336 17.065 13.744 4.854 1.370 1.546 3.647 0.800 49.467 0.811 0.235 0.286 0.170 16.707 0.056 1.040 0.452 2.945 8.893 0.054 26.875 9.288 14.895

0.010 90.690 2.386 2.350 0.468 0.399 0.233 8.714 13.431 2.640 5.653 27.774 34.379 7.109 2.295 3.062 5.609 1.129 64.907 1.094 0.407 0.517 0.342 46.406 0.211 1.850 0.650 5.138 13.021 0.083 39.850 12.856 22.577

CairoCommunicat ..................

3,655

-0,14

0,27

2.687

4.020

Azioni Caleffi ......................................... Caleffi20warr ........................ Caltagirone ............................... CaltagironeEd. ........................ Campari .................................... CarelIndustries ....................... Carraro ....................................... CattolicaAs .............................. Cembre ..................................... CementirHold ......................... CentraledelLatted'Ital ......... CervedGroup ........................... CHL ............................................ CIA ............................................... Cir ............................................... ClassEditori ............................ CNHIndustrial ......................... Cofide ......................................... CoimaRes ................................ Conafi ........................................ CoseBelled'Italia ................... Covivio ...................................... CrValtellinese ......................... Credem ..................................... CSP ............................................. D

1,460 0,3050 2,530 1,140 8,725 10,080 2,610 8,615 22,35 6,410 2,810 8,855 0,0080 0,1240 1,040 0,2190 9,468 0,5070 7,740 0,2980 0,4980 94,60 0,0688 5,000 0,6920

— — — — 1,75 1,31 0,38 -0,69 1,59 -1,38 -0,35 -0,28 -11,11 -0,40 -1,52 — -1,62 -1,74 1,84 1,36 1,43 1,07 -1,01 -0,40 -0,29

D'Amico .................................... D'Amico22 warr ..................... D'Amicoaxa .............................. Damiani ...................................... Danieli ....................................... Danielirnc ................................. Datalogic .................................. De'Longhi ................................. DeaCapital .............................. Delclima ..................................... Diasorin ...................................... DigitalBros ............................... Dobank ....................................... DUESERI18/19 warr ............ E

0,0900 N.R. 0,0129 0,8520 18,240 12,880 21,32 25,30 1,480 N.R. 91,00 6,150 12,460 0,1188

-3,23 — 7,50 — -2,25 -1,68 -2,29 -2,01 0,14 — -0,55 -2,84 -2,81 —

-51,1 — — -9,17 -18,9 -17,1 -22,6 5,42 1,01 — 27,83 -34,6 2,72 —

Edisonr ..................................... EEMS .......................................... El.En. .......................................... Elica ............................................ Emak ........................................... Enav ........................................... Enel ............................................ Enervit ........................................ Eni ................................................ ePRICE ...................................... EquitaGroup ........................... Erg .............................................. Esprinet .................................... Eukedos ..................................... Eurotech .................................... Exor ............................................. Exprivia ...................................... F

0,9980 0,0484 18,220 2,220 1,382 4,762 5,676 3,490 15,940 1,430 3,180 16,920 3,235 1,030 4,100 59,18 1,172

-0,70 -1,22 -2,98 3,50 — 0,29 0,28 -0,29 0,33 0,42 0,95 1,32 -0,31 -1,90 1,74 -0,74 -3,30

4,39 -43,9 -45,1 -1,99 1,02 7,45 11,82 1,75 5,33 -26,1 — -8,57 -25,6 7,52 156,6 -1,63 -14,4

0,60 0,43

© RIPRODUZIONERISERVATA

Nelprimotrimestre più occupati a tempo indeterminato Intotalecrescitadi52mila posti Inflessioneicontratti atermine Lieve crescita dell’occupazione, forte incremento del tempo indeterminato, contrazione dei contratti a termine. Il mercato del lavoro veneto conferma nel primo trimestre dell’anno le tendenze mostrate a fine 2018. È quanto emerge dalle anticipazioni dell’Osservatorio di Veneto Lavoro, ente strumentale della Regione sui dati che saranno analizzati in dettaglio nel report La Bussola di maggio. Tra gennaio e marzo i posti di lavoro dipendente sono aumentati in regione di 52 mila, risultato simile a quello del primo trimestre 2018 (+60mila), ma a cambiare rispetto a un anno fa è il contributo alla crescita fornito dai rapporti stabili e a termine. I tempi indeterminati e gli apprendistati interessano oggi il 34% delle assunzioni (erano il 18% un anno fa), a quota 30.900, pari a oltre la metà delle posizioni create (contro il 23% del 2018). Decisivi si sono rivelati tre fattori. Primo, l’alto volume di rapporti a termine attivati tra 2017 e 2018, che ha comportato anche un maggior numero di trasformazioni a tempo indeterminato. Secondo, gli incentivi previsti per gli under 35 dalla legge di bilancio dell’anno scorso. Terzo, le re-

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sullasanità integrativa.In provincia,gli info point saranno attividalle9incollaborazione con SolidarietàVeneto: a Nogara,in viadegliAlpini,a Domegliara,in viaDiaz4, a SanBonifacio, in piazzettaDalliCani eaVillafranca, inpiazzettaSanSebastiano. Secondoi dati Covip, Commissionevigilanza fondi pensione,inItaliasoloun lavoratoresu4aderisce a un fondointegrativo.In Venetola percentualesale a unosu3, grazie alprimofondo previdenziale territoriale,SolidarietàVeneto. Ma,inprospettiva, ilricorso alla pensionecomplementaredovrà diventareuniversale, per garantirea tuttipensioni dignitose.I bassi stipendi, il passaggioal calcolo contributivoe l’allungamentodellesperanze di vitarenderannosempre più esigualacopertura delsistema pubblico.Analogoragionamento perla sanità: ogniitalianospende 560euro l’anno incure, rivolgendosiallasanitàprivata. I venetiinmedia, 642 euroma solo il22% aderiscea un’assicurazione integrativao dicategoria.Il programmadellagiornata èsu www.venetowelfare.com. Va.Za.

ANALISI. Leanticipazioni dei dati regionali

valoria52sett. min max

0,34 1.333 1.515 -21,8 0. 0. -13,1 2.073 2.953 -13,0 1.012 1.335 36,65 6.085 8.801 — 8.089 10.530 -17,8 1.686 3.674 2,68 6.806 9.028 -5,70 19.427 27.115 -11,1 4.646 7.312 -12,5 2.618 3.398 -10,6 6.415 10.543 -58,4 0.003 0.020 -32,4 0.103 0.196 -2,62 0.890 1.113 -37,6 0.167 0.355 -3,47 7.786 11.008 5,19 0.424 0.531 -9,37 6.827 8.590 28,96 0.225 0.372 -13,8 0.481 0.690 — 81.411 96.301 -46,1 0.063 0.137 -29,2 4.866 7.325 -30,1 0.679 1.015 0.081 0. 0.810 14.452 11.324 20.029 21.121 1.207

0.186 0. 1.043 23.266 15.952 32.988 28.348 1.557

69.022 95.568 4.020 10.340 8.771 13.223 0. 0. 0.883 0.046 12.261 1.238 1.163 3.923 4.245 2.968 13.585 1.270 3.068 15.738 3.196 0.860 1.569 46.312 0.819

1.062 0.090 34.355 2.541 1.517 4.894 5.702 3.566 16.768 1.985 3.551 19.817 4.460 1.068 4.331 65.425 1.493

51,71 1.725 3.446 -26,0 12.400 19.646

Azioni

prezzo variaz. variaz. chius. chius. anno

valoria52sett. min max

Ferragamo ................................ Ferrari ....................................... Fidia ........................................... FieraMilano ............................. Fila ............................................... Fincantieri ................................. FinecoBank .............................. FNM ............................................ Fullsix ......................................... G

19,160 121,35 4,870 5,450 12,800 1,070 11,705 0,5150 0,7360

-0,34 0,37 -0,61 -0,91 -2,29 -0,74 0,09 — -1,34

-13,5 17.209 25.228 23,12 85.297 128.128 -33,5 3.401 7.469 151,7 2.153 5.841 -21,7 12.388 18.656 -9,01 0.921 1.490 19,46 7.979 11.962 -20,0 0.447 0.693 -28,9 0.686 1.056

Gabetti ....................................... Gamenet ................................... GarofaloHealthCare ............. GasPlus ..................................... GediGruppoEditoriale .......... Gefran ........................................ Generali .................................... Geox .......................................... Gequity ..................................... GiglioGroup ............................. GimaTT ..................................... Gpi .............................................. Gpiwarr .................................... Gr.WasteItalia ........................ GrandiViaggi ........................... GualaClosures ........................ GualaClosureswarr .............. H

0,3230 9,090 4,050 2,200 0,3620 7,650 16,670 1,618 0,0404 3,610 6,950 9,300 0,8000 0,0772 1,635 6,600 N.R.

— -0,11 0,75 0,46 -2,03 — 0,21 -2,76 0,50 -1,63 -0,79 0,87 — — — -1,49 —

-15,0 0.204 0.389 1,00 6.700 9.685 — 3.534 4.120 -7,56 2.112 2.624 -19,3 0.312 0.456 -8,49 5.582 8.980 3,99 13.813 16.995 -44,7 1.073 2.968 -14,0 0.029 0.052 -38,6 2.011 6.195 -60,6 5.732 17.531 — 8.060 9.377 — 0. 0. -8,31 0.077 0.086 -17,8 1.560 2.159 -32,8 5.468 9.827 —

Hera ........................................... I

3,256

0,99

7,18

2.404

3.262

IGD ............................................. illimityBank .............................. Ima ............................................. Immsi .......................................... IndelB ........................................ IntekGroup .............................. IntekGrouprnc ....................... Interpump ................................. IntesaSPaolo .......................... IntesaSPaolo r ......................... Inwit ............................................ Irce ............................................. Iren ............................................. Isagro ......................................... IsagroAzioniSviluppo .......... ITWAY ....................................... Italgas ........................................ Italiaonline ................................ Italiaonlinernc .......................... Italmobil .................................... IVSGroup ................................. J

6,520 9,120 67,70 0,5060 23,00 0,3460 0,3800 31,62 2,221 N.R. 7,965 2,160 2,270 1,505 1,240 0,7120 5,608 2,330 460,00 20,20 10,800

0,62 0,77 -0,22 -0,78 0,88 0,14 — 0,51 -0,67 — -0,13 -0,92 0,44 -0,33 0,81 -1,93 1,15 0,43 — -0,49 -0,46

-16,8 — -15,1 -20,2 -30,7 10,54 -11,4 19,32 -26,8 — 22,44 -21,7 -8,32 -19,9 3,77 -42,4 9,49 -19,4 47,44 -7,76 -1,82

5.364 7.427 51.407 0.386 20.058 0.286 0.328 24.487 1.893 2.496 5.918 1.743 1.871 1.339 1.135 0.337 4.421 1.919 312.000 17.337 9.866

8.127 9.162 84.572 0.643 35.693 0.398 0.459 31.546 3.184 3.317 8.067 2.781 2.553 1.891 1.357 1.235 5.583 3.073 470.000 22.655 12.239

JuventusFC ..............................

1,597

0,63

165,0

0.598

1.712

VILLAFRANCA di VERONA (VR) Tel. 045 7900305 - Cell. 347 2542803 www.maraiatraslochi.it

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Azioni

valoria52sett. min max

L LaDoria ...................................... 7,850 LandiRenzo ............................. 1,242 Lazio ........................................... 1,224 Leonardo .................................. 10,220 Luve ............................................ 11,750 LventureGroup ....................... 0,6120 M

-0,13 -0,16 0,99 -0,54 0,43 0,33

-34,8 -17,6 -12,3 7,31 16,92 -4,97

M&C .......................................... M.ZanettiBeverage .............. MaireTecnimont ..................... MARR ........................................ Mediaset .................................. Mediobanca .............................. Mittel ......................................... MolMed ..................................... Moncler ..................................... Mondadori ................................. MondoTv .................................. Monrif ........................................ MontePaschi ........................... Moviemax ................................ Mutuionline ............................... N

0,0412 6,000 3,450 20,60 2,731 9,304 1,715 0,4325 35,81 1,728 1,288 0,1705 1,252 N.R. 18,340

-0,48 0,67 0,23 — -1,09 0,32 -0,58 -4,95 -0,47 1,77 -2,05 1,19 -0,87 — -0,65

-72,4 0.026 0.183 -17,2 5.457 7.495 -16,5 3.064 4.608 -18,6 19.261 26.628 -18,2 2.453 3.378 -5,47 7.233 10.426 0,38 1.610 1.863 -13,7 0.264 0.514 8,42 27.050 42.202 2,01 1.209 1.790 -74,9 0.915 5.038 -27,8 0.136 0.239 -54,3 1.200 3.365 — 37,89 13.066 18.863

NBAurora .................................. 9,800 Netweek ................................... 0,3400 NovaRESIIQ ........................... 4,100 O

— 18,06 —

— -31,3 -26,5

7.933 10.100 0.199 0.519 3.834 5.580

Olidata ........................................ 0,1540 Openjobmetis ......................... 7,210 OVS ............................................ 1,676 P

— -0,55 -1,99

— -33,7 -66,3

0.155 0.155 7.049 12.352 0.745 5.016

Panariagroup ............................ 1,460 Piaggio ....................................... 2,326 Pierrel ........................................ 0,1730 Pininfarina ................................. 2,185 Piovan ......................................... 5,800 Piquadro ................................... 2,080 Pirelli&C .................................. 6,260 Piteco ......................................... 5,050 PLC ............................................. 1,700 PoligrafSF ................................ 5,700 PoligraficiEditoriale ............... 0,2080 PopSondrio ............................. 2,316 PosteItaliane .......................... 8,942 PrimaIndustrie ....................... 20,20 Prysmian .................................... 16,295 R

-3,95 0,69 -2,81 -0,23 -2,19 — 1,13 1,00 1,49 — 5,58 -0,34 -0,16 -0,74 -0,15

-62,1 1.415 4.118 5,25 1.733 2.386 -13,9 0.137 0.223 -2,02 2.038 3.455 — 5.795 9.047 4,79 1.635 2.105 -12,9 5.438 7.662 — 3.561 5.045 -22,2 1.565 2.712 -15,7 5.599 7.044 -22,7 0.178 0.278 -30,2 2.283 4.005 16,37 6.081 9.006 -47,5 16.536 42.800 -34,1 14.939 26.680

RDeMedici ................................ RaiWay ..................................... Ratti ........................................... RCSMediagroup ..................... Recordati ................................... Reply .......................................... Restart ...................................... Restart20warr ...................... Retelit ........................................ Ricchetti ................................... Risanamento ...........................

1,17 -1,10 -0,25 -0,32 0,67 0,27 18,75 10,34 -0,58 — -8,26

-8,80 0.610 1.135 -1,53 3.955 5.062 57,43 2.479 4.061 5,34 0.836 1.489 21,95 27.768 37.161 17,56 42.626 60.615 70,37 0.110 0.729 -82,5 0. 0. -18,9 1.271 1.985 -20,1 0.202 0.267 -25,5 0.018 0.030

0,6940 4,500 3,920 1,262 36,06 56,50 0,5700 0,0064 1,549 0,2140 0,0222

7.807 12.497 0.939 1.603 1.150 1.761 7.567 10.843 9.297 11.783 0.555 0.683

Azioni

prezzo variaz. variaz. chius. chius. anno

Rosss ......................................... 0,7000 S

© RIPRODUZIONERISERVATA

Euribor

valoria52sett. min max

PERIODO

TASSO360

TASSO365

1 sett.

-0,378

-0,383

1 mese

-0,367

-0,372

-0,310

-0,314

-0,231

-0,234

-0,112

-0,114

2,19

-33,0

0.653

1.070

13.027 14.553 16.947 0.699 3.126 40.000 1.258 3.910 1.648 1.461 2.908 22.191 11.051 7.618 0. 3.458 1.361 10.008 0.344 0.060 72.500 10.842

20.023 18.077 23.508 2.907 5.432 41.800 2.541 6.650 2.240 3.815 5.581 31.075 18.381 8.950 1. 4.615 3.394 11.825 0.749 0.173 145.000 22.639

Sabaf ......................................... SaesGettrnc ........................... SaesGetters ............................ SafiloGroup ............................. Saipem ...................................... Saipemris ................................ SaliniImpregilo ....................... SaliniImpregilor ..................... Saras .......................................... SeriIndustrial .......................... ServiziItalia .............................. Sesa ........................................... SIAS ........................................... Sit ............................................... Sitwarr ..................................... Snam ........................................... Sogefi ........................................ Sol ............................................... Sole24Ore ............................... Stefanel .................................... Stefanelrisp ............................. STMicroel ................................. T

15,960 15,300 22,15 0,7120 4,820 40,20 2,186 5,850 1,674 1,455 3,960 27,55 14,860 8,850 1,050 4,611 1,570 11,340 0,5280 0,1195 72,50 15,610

-2,56 -0,97 0,23 — -0,33 — -1,62 -1,68 0,06 -1,02 -1,00 -0,90 — 1,72 10,54 0,68 — -0,53 0,38 — — 0,55

-13,5 -10,0 -0,45 -72,4 54,49 0,50 -9,82 -10,0 -12,9 -61,0 -28,8 4,16 -5,41 — — 20,33 -50,6 3,85 -22,5 -29,9 -50,0 -12,7

Tamburi ...................................... Tamburi20warr ..................... TAS ............................................. Techedge ................................... Technogym ............................... Telecomit ................................. Telecomitr ............................... Tenaris ...................................... TERNA ...................................... TerniEnergia ............................. Tesmec ..................................... Tinexta ...................................... Tiscali ........................................ TitanMet .................................... Tod's .......................................... ToscanaAeroporti ................. TreviFin.Ind. ............................. Triboo ........................................ TXT ............................................. U

6,290 1,245 1,590 5,040 10,280 0,5318 0,4925 12,515 5,628 0,3870 0,4330 10,580 0,0154 0,0610 41,10 15,650 0,3070 1,855 9,200

-1,10 -2,73 -0,63 1,20 -0,68 -0,58 -0,46 -0,36 0,57 -0,77 -1,37 0,57 11,59 -1,61 -2,05 -0,95 3,37 1,09 -0,86

1,29 5.304 6.655 -21,1 0. 1. -19,6 1.292 1.988 — 4.200 5.169 4,26 8.507 11.540 -39,6 0.448 0.877 -34,4 0.392 0.761 -14,9 9.187 17.071 17,81 4.444 5.636 -27,0 0.313 0.534 -19,2 0.403 0.552 67,94 5.377 10.683 -51,1 0.009 0.032 -36,2 0.040 0.102 -31,2 37.577 64.231 0,64 13.193 15.919 -24,9 0.240 0.454 — 1.473 2.194 -9,19 7.728 12.985

UBIBanca .................................. 2,531 UniCredit ................................... 11,836 Unieuro ..................................... 13,760 Unipol ........................................ 4,457 UnipolSai ................................... 2,410 UNOSERI 17-22warr ........... 0,0053 V

0,28 -0,92 1,62 -1,46 -0,04 —

-34,1 -31,0 7,84 9,13 19,43 —

Valsoia ...................................... 13,850 Vianini ......................................... 1,150 W

-1,07 —

-6,42 10.776 16.291 -11,5 1.065 1.329

Wiit .............................................. Z

47,10

-1,87

ZignagoVetro .......................... 9,850 Zucchi ......................................... 0,0210 Zucchirnc .................................. 0,2240

0,20 -1,87 -0,88

2.149 4.380 9.683 18.158 9.653 15.109 3.283 4.639 1.851 2.442 0. 0.

— 47.529 49.028 19,39 -19,9 4,67

strizioni introdotte a novembre per i contratti a tempo. Per contro, i rapporti a termine e somministrazione hanno proseguito con la flessione, accentuatasi con l’entrata in vigore del Decreto Dignità. Si attestano ora a 21mila, nel primo trimestre dell’anno scorso erano 45.900. Le aziende sembrano per lo più orientate a evitare l’obbligo introdotto dal provvedimento di apporre la causale al superamento dei 12 mesi o in caso di rinnovo e a non sobbarcarsi l’incremento del costo dell’assicurazione contro la disoccupazione dal primo rinnovo e in caso di superamento dei 12 mesi di lavoro, anche discontinui. Oltre alle trasformazioni, si è infatti verificata la crescita dei posti in somministrazione a tempo indeterminato – lo staff leasing, che tuttavia incide pochissimo sul totale delle assunzioni stabili - e delle durate medie dei rapporti a termine. Sul totale dell’occupazione dipendente, quindi, la contrazione dei contratti a tempo (-15 mila posizioni su base annua) risulta bilanciata dalla crescita del lavoro stabile. Anche se la dinamica dei posti offerti risulta rallentata. • Va.Za.

7.792 10.254 0.019 0.027 0.153 0.231

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Brevi

SCUOLA. Ilpianodidattico delnuovo Its prevede2.000ore difrequenza dicui800in azienda

AVeronaaltaformazione perilcartarioegrafico Laprobabilesede dell’Istituto alCentrodei Salesiani SanZeno Venetoprimaregione inItalia peroccupatiinquesto comparto luppo e diversificazione tecnica, che richiede nel medio termine figure altamente qualificate e sempre più specializzate. A maggio la Regione aprirà i bandi per la presentazione dei nuovi progetti», annuncia l’assessore veneto all’Istruzione, formazione e lavoro, Elena Donazzan. Da quel momento, gli Its già operativi potranno proporre un piano per l’indirizzo. La Fondazione Meccatronico Veneto di Vicenza ha pronto il suo. Forte della partnership sperimentata con il Centro di formazione San Zeno di Verona, che ospita già un corso meccatronico, ha individuato nell’istituto salesiano scaligero, attivo da venticinque anni nella formazione di profili dedicati al grafico-cartario, il partner ideale per far decollare la scuola post diploma. Negli ultimi mesi è stata promossa una ricognizione sul fabbisogno formativo delle aziende venete. «I riscontri ottenuti, il supporto della Fondazione Its e del Centro di formazione San Zeno danno ampie assicurazioni sulla fattibilità del progetto», os-

Valeria Zanetti

Il progetto è in incubazione da mesi, ma sembra oramai pronto a decollare. In Veneto nascerà una nuova scuola di alta formazione tecnica per il settore carta e grafica. La sua sede con tutta probabilità sarà a Verona. Il percorso Its, ai blocchi di partenza già dall’autunno, avrà un piano didattico da 2mila ore di frequenza – 800 delle quali di stage in azienda - e formerà super-tecnici per l’innovazione dei processi e prodotti nell’industria della carta e del packaging sostenibile. Ovvero profili pronti da inserire nell’industria di settore. L’iniziativa viene dai vertici della Federazione nazionale Carta e grafica, il ramo di Confindustria che rappresenta le maggiori imprese grafico-cartarie o di produzione di macchine per carta. Sul progetto è impegnata direttamente la Regione, cui fa capo la formazione tecnica superiore e che può autorizzare i corsi. «Il comparto sta vivendo una stagione di grande svi-

Lapresentazione delnuovo Its

serva Donazzan, che nei giorni scorsi ha incontrato a Verona i vertici delle tre associazioni confindustriali del settore (Assocarta, Assografici e Acimga) e il presidente della Fondazione, Luigi Rossi Luciani. Il Veneto è la prima regione in Italia per occupati nel cartotecnico (circa 6.500 sui 20mila nazionali) e la scuola veronese è leader per numero di corsi e di diplomati. La nascita del percorso è sostenuta dalle grandi cartiere che operano sul territorio, da Burgo, al Altavilla Vicentina a Fedrigoni a Verona solo per fare alcuni esempi e da una fitta rete di Pmi diffusa in pro-

vincia, oltre che dal distretto del packaging, attivo in particolare tra Padova e Vicenza. Dal 2020 in poi si prevede che il comparto avrà bisogno di addetti per integrare pensionamenti, fuoriuscite e dotarsi di profili specialisti. Secondo il Monitor dei distretti industriali, il report trimestrale triveneto, curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, il 2018 è stato positivo anche per le esportazioni del Grafico Veronese, a 247,5 milioni (+10,2 milioni; +4,3%). Trainante la domanda espressa da Francia, Ungheria e Germania. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Finoal2020

L’alternanza scuolalavoro all’estero L’alternanzascuola-lavoro all’esteropotràproseguireper glistudentiveneti anche quest’annoeil prossimo. La Giuntaregionale harifinanziato con2 milionidieuro «Movein alternanza»,iniziativache si rivolgea chi frequenta la terza, quartaequintasuperioreo il terzoannodellaformazione professionale.Questi giovani potrannopartecipare a tre settimanedisoggiornoe tirocinioinun Paese straniero. Nel2018sono stati oltre900 glistudentiveneti chehanno approfittatodell’opportunità innovativadialternanza che abbinaorientamento, potenziamentolinguistico, tirociniolavorativo esviluppo dicompetenzetrasversali. «IlVenetocrede nell’alternanzada sempre», sottolineaElena Donazzan, assessoreregionale all’Istruzioneeformazione, «e daqualcheannohaesteso l’esperienzaall’estero, investendo6,5 milioni:1,5con ilbando 2016,3 con ilbando 2018-19einfineoraaltri 2».Si trattadirisorsecomunitare Fse,fondosociale europeo, 2014-20.«I risultatiintermini diorientamento,successo scolasticoeinteressedaparte delleaziende,inparticolare quellepiùinternazionalizzate, ciconfermanola validità diun progettoformativo,cheègià statopreso adesempio anche daaltrerealtàeuropee», affermaDonazzan. Va.Za.

CASODIAMANTI

EXMALGARA AVIO INPSCONDANNATA APAGARE GLIEX DIPENDENTI A quattro anni dalla firma dell’accordo sulla cigs e dopo il fallimento dell’azienda 25 lavoratori dell’ormai ex Malgara potranno ricevere quanto gli spetta come indennità di cassa straordinaria. Lo ha deciso ieri mattina il giudice del lavoro di Rovereto, Michele Cuccaro, accogliendo il ricorso della Flai Cgil del Trentino, assistita dall’avvocata Lorenza Cescatti e condannando Inps a pagare agli ex dipendenti della società di Avio una somma totale di 144.517,51 euro a cui si aggiungono gli interessi maturati in questi anni. SCIENZEFORESTALI ASOAVEDANIELE ZOVI PRESENTAIL SUOLIBRO «ALBERISAPIENTI» Domenica 14 aprile alle 18 nell’ambito del programma del Festival Letterario di Soave si svolgerà la presentazione del libro Alberi sapienti, antiche foreste Come guardare, ascoltare e avere cura del bosco di Daniele Zovi. Durante l’incontro l’autore dialogherà con il giornalista Giorgio Vincenzi. Classe 1953, nato a Roana (Vicenza), Zovi è laureato in Scienze Forestali a Padova e ha guidato i forestali dell’Altopiano di Asiago e di Vicenza. Nel 2011 è stato nominato Generale di Brigata del Comando Carabinieri-Forestale del Veneto.

Incontro traBancoBpm eassociazioni di consumatori Adiconsum e Federconsumatori hano incontrato i vertici del Banco Bpm. a Milano, lunedì sera sulla vicenda diamanti.Il BancoBpm, rappresentato dall’ad Giuseppe Castagna, dal vice dg Salvatore Poloni e dal responsabile della task force Annibale Ottolina. I consumatori, si legge in una nota hanno espresso il disagio dei risparmiatori che hanno investito in diamanti, le aspettative di ristoro di quanto investito, la buona pratica di altre banche che hanno proposto l’acquisto delle pietre e integralmente rifuso l’importo investito. Castagna condividendo le affermazioni sullo stato d’animo dei clienti, ha ribadito la volontà del BancoBpm di trovare soluzioni eque, ancorché differenziate a seconda dei tipi di posizione. Adiconsum e Federconsumatori hanno proposto la necessità di rifondere i risparmiatori a partire dagli investimenti più bassi e arrivare al ristoro del valore complessivo, tenendo conto delle difficoltà di realizzo del bene acquistato. Inoltre, stante le difficoltà del curatore, nel consegnare nel breve le pietre in deposito alla società IDB, è stato chiesto al BancoBpm di considerare la lettera di possesso delle pietre che il curatore invierà agli investitori, quale elemento probante per il ristoro. Il Banco Bpm ha dichiarato che risponderà in tempi brevi alle richieste. •

coMuNicato preVeNtiVo per la DiFFuSioNe Di MeSSaGGi politici elettorali relatiVi alle caMpaGNe per l’eleZioNe Dei MeMbri Del parlaMeNto europeo SpettaNti all’italia NoNcHe’ per l’eleZioNe Diretta Dei SiNDaci e Dei coNSiGli coMuNali e circoScriZioNali FiSSate per il GiorNo 26 MaGGio 2019

Ai sensi della legge n. 28 del 22.02.2000 e successive modifiche e per effetto delle Delibere n. 94/19/CONS e n. 109/19/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni pubblicata sulla G.U.

per la pubblicità elettorale Sul QuotiDiaNo l’areNa

la Società athesis S.p.a. dichiara di aver depositato il documento analitico, a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso la propria redazione centrale sita in corso porta Nuova, 67 - 37122 Verona - tel. 045.9600111 e presso gli uffici della

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le inserzioni elettorali sul quotidiano l’arena si ricevono presso gli sportelli di publiadige in corso porta Nuova, 67 - Verona - tel. 045.9600200

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Basso Veronese 39

L'ARENA

Giovedì 11 Aprile 2019

SANGUINETTO. BrunoCacciolari,operaio in pensione diCorrezzo, hapersolavita dopoesseresbandato con lasuaVespalungo viaPistore

Sbandaconla moto,muore69enne L’uomosièschiantatosulguardrail forseacausa di un malore improvviso che non gli ha dato scampo Sulposto ègiuntoilfratellocheavevaappenavisto Riccardo Mirandola

Ennesima tragedia della strada, ieri mattina in via Pistore, lungo il rettilineo che collega Sanguinetto con Correzzo di Gazzo. Bruno Cacciolari, 69 anni, residente in via Albarelle a Correzzo, è morto intorno alle 11.30 dopo aver perso il controllo della sua Vespa 125, che si è schiantata contro il guardrail. L’uomo era appena partito da Sanguinetto dove aveva fatto visita a parenti per dirigersi verso casa per il pranzo quando all’improvviso ha iniziato a sbandare per poi cadere sull’asfalto, finendo la sua corsa sulla barriera in metallo ai bordi della carreggiata. I primi a soccorrere il motociclista sono stati alcuni passanti e i residenti della zona, che hanno scorto il corpo esanime di Cacciolari ai bordi della strada. La Vespa, invece, si trovava sul lato opposto della via con evidenti segni provocati dall’impatto con il guardrail. Sul posto sono giunte in pochi minuti tre pattuglie dei carabinieri della stazione cittadina e l’ambulanza del 118. Purtroppo, per l’uomo, non c’era più nulla da fare. I militari hanno quindi effettuato i rilievi per cercare di stabilire le cause e l’esatta dinamica di

quanto accaduto. Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che il pensionato sia stato colpito da malore proprio mentre stava guidando la Vespa e che perciò abbia perso il controllo. Il tratto di via Pistore è infatti un lungo rettilineo di circa tre chilometri, dove vige il limite dei 70 chilometri all’ora regolamentato anche da un autovelox situato a pochi metri dal punto in cui è successo l’impatto. Cacciolari, secondo chi lo conosceva bene, era molto prudente e non superava mai i limiti di velocità. Da qui l’ipotesi del malore. Il trambusto e il via vai dei mezzi di soccorso hanno attirato anche l’attenzione di Mario, fratello del 69enne, che abita proprio all’inizio della via. L’uomo ha pensato immediatamente che potesse essere successo qualcosa a Bruno e si è precipitato sul posto trovando il corpo senza vita del congiunto coperto da un lenzuolo. Solamente pochi minuti prima Bruno era passato dal fratello prima di ritornare a casa e nulla faceva presagire una fine così terribile. Anche perchè, in base al racconto di chi lo conosceva, sembra che il pensionato non avesse mai accusato malori o altri segnali tali da preoccupare i familiari. È toccato proprio al fratello

BrunoCacciolari

Lascena deltragico incidentein cuiha persola vitailpensionato di Correzzo DIENNEFOTO

il tristissimo compito di recarsi in via Albarelle, a soli due chilometri dal luogo dell’incidente, per dare la brutta notizia alla cognata Silvana e ai due figli di suo fratello, Stefano e Ombretta. Una notizia che si è sparsa in fretta nella piccola località dove Cacciolari viveva da molti anni assieme alla famiglia. L’uomo era originario di Sanguinetto dove abita gran parte dei suoi parenti e dove aveva lavorato come operaio fino alla pensione. Amici e parenti, nel pomeriggio, si sono recati nell’abitazione della famiglia per portare una parola di conforto alla moglie e ai figli ancora scossi ed increduli. La salma del pensionato è stata trasportata nelle camere mortuarie dell’ospedale di Legnago in attesa del nulla osta per la sepoltura. • © RIPRODUZIONERISERVATA

BOVOLONE. Accoltelerichieste delsindacoe dinumerosi pendolari

Lastazione ferroviariadi Bovolone: agiorni si fermerà ancheil nuovo trenoregionaleveloce

Ilnuovotreno veloce faràsostain stazione Finorail convoglioeffettuavasolo quattrofermate Il nuovo treno regionale veloce farà sosta a Bovolone. Attivato lo scorso 7 gennaio con due corse quotidiane nella tratta Verona-Rovigo, il convoglio finora ha tirato dritto senza fermarsi alla stazione cittadina. Fin da subito, il sindaco Emilietto Mirandola si è fatto perciò interprete in Regione dei malumori manifestati soprattutto dai pendolari. A quattro mesi di distanza, e dopo varie pressioni culminate in una lettera del primo cittadino inviata a Venezia a fine gennaio, nella quale veniva ribadito tutto il disappunto sulla scelta, ecco la notizia tanto attesa, anticipata sulla homepage del sito web del munici-

pio. «È pervenuta in questi giorni una risposta positiva», si legge nell’avviso, «la Regione, attraverso l'Unità organizzativa Mobilità e Trasporti, ha comunicato di approvare la richiesta avanzata, chiedendo a Sistemi Territoriali spa di inserire la fermata nella stazione di Bovolone nel programma dei treni regionali veloci». «Tale inserimento», viene specificato, «sarà attuato inizialmente in via sperimentale e verrà monitorato costantemente al fine di valutare l'opportunità di inserimento definitivo della fermata bovolonese». Si chiude una vicenda caratterizzata da incomprensioni e frecciatine a distanza tra il

sindaco e l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti. «Ora», dichiara soddisfatto Mirandola, «l’attivazione, attesa a giorni, va pubblicizzata perchè, anche fossero pochi pendolari, il treno va difeso e utilizzato». In un primo momento, il convoglio faceva solo quattro fermate sulla tratta di 75 km tra i due capoluoghi: Badia Polesine, Legnago, Cerea e Isola della Scala, saltando le altre sei stazioni. Il nuovo servizio prevede la prima e ultima corsa nei giorni feriali, con partenza da Rovigo alle 5.08 e ritorno alla sera da Verona alle 20.40. Il treno veloce permette di arrivare a Verona alle 6.30. • RO.MA.

Nogara

Tregiorniconleaziende perilavoratoridelfuturo Lavoriibridi eopportunitàdi impiegosaranno i temi trainantidellatre giornidi«Sei nelPostoGiusto»:l’iniziativa natadalla collaborazione tra il Comunedi Nogara eBall BeveragePackagingItaliaper avvicinarei giovanial mondo dellavoro.Il primo appuntamentoèprevistoper oggi,alle 15,al teatro comunale,con gli interventidi ElenaDonazzan,assessore regionaleall’Istruzione eal Lavoro,diEmanuelaLucchini, delegatadel Raggruppamento PianuraVeronesedi Confindustria,diMassimo

Castellani,segretario CislVerona, edeirappresentantidella Provinciaedelleaziende partner delprogetto.Ai giovani partecipantiverranno spiegatele numerosepossibilitàofferte dalle professioniibride legateal mondo digitale,allacomunicazione eai lavoritradizionali. «SeinelPosto Giusto»proseguirà domani,dalle 9alle13, sempreinteatro, conun workshopdedicato aigiovani under23.I tecnici presenti insegnerannoai ragazzicome compilarecorrettamenteun curriculumecomepresentarsi ad uncolloquio dilavoro.Durantela mattinata,gli espertiorientatorie

iresponsabili delsettore risorse umaneoffrirannostrumentie spunticoncreti per diventarei candidatiideali. Sabato,infine, andràinscena l’«Openday» dedicatoai giovanidi Nogara edei Comunivicini, chepermetterà di incontrarele 11 aziendepartner delprogetto.Il programma prevedesei ore dicolloqui conoscitiviepresentazioni aziendali,chesi svolgerannoal Palazzettodellosport esaranno apertia tutticoloroche vogliono mettersiingioco.L’intero progettoèstatocurato dal consiglierecomunale Alessandra Filippicheharaccolto le adesioni diCocaColaHbc, Banco Bpm, Direzione22,Diamant,Eco Green, Eurocoil,Fondazione Cattolica Assicurazioni,Hinowa, Prolux, Sti, TrentinGroup, Randstad, TipolitografiaSammartino. L’eventogode delpatrocinio della RegioneedeiComuni diBovolone, Cerea,Gazzo eSorgà. RI.MI.

BOVOLONE. Staserasi terràl’assemblea organizzatada sei consiglieri

Incontropubblicodimetà mandato Lagiunta Mirandolasottoi riflettori Questa sera, alle 20.45, al centro sportivo Crosare, in via Ca’ Persa, si terrà un’assemblea pubblica sul tema «Il dritto e il rovescio di Bovolone: la politica locale e il confronto con i fatti». L’incontro con la cittadinanza arriva a metà mandato della Giunta guidata da Emilietto Mirandola ed è pubblicizzato da un volantino senza simboli di partito: i promotori si sono firmati con nome e cognome in calce. L’iniziativa è organizzata da sei consiglieri comunali: Flavio Bissoli, Enzo Bu-

ratto, Alessandro Minozzi, Lorenza Montagnoli, Enrico Scipolo e Paolo Vangelista. Ad essere passata al setaccio sarà la politica locale della Giunta Mirandola. I consiglieri sono quasi tutti di opposizione: due della Lega, Bissoli e Minozzi, due del M5S, Montagnoli e Scipolo, mentre il quinto, Vangelista, è un esponente della civica «Progetto Bovolone». A questi si è aggiunto Enzo Buratto, ex vicesindaco di Mirandola, eletto nelle file della maggioranza di cui si sente anco-

ra parte nonostante sia rimasto senza delega e non venga invitato alle riunioni di maggioranza. Tanto da riservarsi in Consiglio libertà di voto rispetto alle indicazioni del capogruppo, caso per caso. Si nota inoltre l’assenza tra i promotori del consigliere del Pd Chiara Tessarolo. L’iniziativa pare destinata a far discutere e ad avere ripercussioni polemiche già nella prossima seduta consiliare annunciata per lunedì 29 aprile. La popolazione e tutti gli amministratori sono invitati. • RO.MA.

Brevi LEGNAGO L’AVVOCATOSHAHINE SIPRESENTA AGLIELETTORIDI VIGO Oggi, alle 20.45, alle scuole elementari «Rodari» di Vigo, Riccardo Shahine, candidato sindaco di Forza Italia, «Prima Legnago», «Viva Legnago», incontrerà i residenti illustrare il suo programma. F.T. LEGNAGO SILVIOGANDINI INCONTRAI RESIDENTI ASANVITO Stasera alle 20.30, alla scuola elementare «Don Cirillo Boscagin» di San Vito, Silvio Gandini, candidato sindaco di «Legnago Futura», «Per una città in Comune» e «Liberinsieme», incontrerà i cittadini. F.T. BOVOLONE CONFERENZA SUIPRESIDENTI DELLAREPUBBLICA Oggi, alle 15.30, a villa Panteo Zampieri, si terrà una lezione dell’Università del tempo libero su «I Presidenti della Repubblica italiana». Relatore, Sandro Melotto, insegnante di storia e filosofia. RO.MA. NOGARA FESTADI CHIUSURA DELL’UTLEP APALAZZOMAGGI Questo pomeriggio, alle 15.30, nella sede dell’Auser, nel cortile di palazzo Maggi, per l’università del tempo libero, festa di chiusura con Mario Bissoli, il poeta-contadino. G.P. TERRAZZO LANUOVACIVICA DEBUTTA ANICHESOLA Oggi, alle 19.30, al centro diurno di Nichesola, la nuova lista civica «Insieme per Terrazzo, Begosso e Nichesola», sostenuta da Lega e Fratelli d'Italia svelerà il nome del suo candidato sindaco. E.P. GAZZO INCONTRO SUPIO FORINI AVILLA PAROLIN Oggi, alle 20.45, a villa Parolin Poggiani, incontro su «Pio Forini: un gazzese morto per la libertà». Iniziativa promossa dall’associazione culturale «La Corte Vecia». G.P.


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GIOVEDÌ 11 APRILE 2019 CORRIERE DELLE ALPI

REGIONE

il dibattito alla bicamerale delle regioni

Zaia: «L’autonomia prima o poi si farà No alla legge quadro l’intesa alle Camere» I progetti di Veneto e Lombardia discussi in Parlamento Lite sulla sanità con il M5S e con FI sulla devolution Attilio Fontana e Luca Zaia ieri alla commissione bicamerale delle Regioni per parlare di autonomia

Albino Salmaso PADOVA. Regalata la bandiera con il leone di San Marco a Conte e Di Maio, Luca Zaia ieri ha raccontato alla Bicamerale delle Regioni il progetto di autonomia del Veneto, con la verve del leader che vuole vincere la madre di tutte le battaglie. «L’autonomia prima o poi si farà, il Parlamento va coinvolto ma senza una legge quadro per riscrivere ex novo l’articolo 116 della Costituzione: le tre intese di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna debbono approdare alle Camere ma non essere stravolte», ha detto il governatore che ha rubato la scena al collega lombardo Attilio Fontana. Identici i contenuti ma declinati con stile, passione e oratoria opposti: da Doge Serenissimo quello di Zaia, da manager della Bocconi quello di Fontana. Il “bicchiere è mezzo pieno” e poco importa se Salvini e Di Maio hanno regalato 12 miliardi alla sindaca Raggi, con cui appianare il deficit di Roma, che non è più “ladrona” come ai tempi di Bossi. Zaia parla di questione geopolitica, dal 1970 il Veneto è stritolato da Friuli e Trentino Alto Adige che godono dello statuto speciale, un gap che va colmato per evitare la fuga di 32 comuni pronti a valicare il confine. Una tesi che non convince il senatore Franco Dal Mas di Forza Italia. «Ci sono ragioni storiche alla base dei poteri speciali di Bolzano e Friuli, le nostre aziende si debbono difendere dalla Slovenia e Croazia, dove la flat tax è realtà. Non sono ammesse improvvisazioni su un tema così deli-

Stefano Bonaccini

cato o si corre il rischio di approvare un’autonomia à la carte con 18 regioni di fatto speciali e due ordinarie (Puglia e Calabria). Ci vuole una legge quadro che definisca limiti e contenuti per non entrare in conflitto con l’articolo 119 della Costituzione, che garantisce la coesione e la solidarietà

Il senatore friulano Dal Mas: c’è il rischio di creare 18 regioni a statuto speciale tra i territori». Concetto analogo a quello pronunciato dal premier Conte a Verona: salvaguardare la coesione nazionale, formula magica che tiene bloccata da due mesi nei cassetti di Palazzo Chigi le tre intese di Veneto, Lombardia ed Emilia. Finite le consultazioni dei tre governatori, la palla torna ai presidenti di Camera e Senato, chiamati a decidere l’iter legislativo e si scontrano due linee opposte. Quella di Fonta-

na, Zaia e Bonaccini è semplice: «Non ci fa paura il Parlamento, ma il contratto dell’autonomia va firmato dai presidenti della Regione e del Consiglio con la procedura rafforzata prevista per le confessioni religiose. L’iter lo ha impostato il sottosegretario Bressa e non si cambia» ha detto il governatore veneto. Al suo fianco c’è la Lega e il Pd del Nord. Sul versante opposto, a sostegno della legge quadro sull’articolo 116 della Costituzione approvata dal Parlamento, si stanno coalizzando Forza Italia, FdI, LeU e il M5S che con il presidente della Camera Roberto Fico ha ribadito che mai si «voterà a scatola chiusa l’intesa sull’autonomia differenziata». E il Pd? Sta in mezzo al guado. Sostiene l’Emilia di Bonaccini e critica Zaia ma al Sud prepara la rivolta, a fianco del M5S. Il dibattito si è infuocato quando la senatrice grillina Silvana Abate ha ricordato l’abisso che separa la Calabria dal Lombardo-Veneto: «Noi gli asili nido non li abbiamo, quindi vanno creati prima di parlare di risorse e costi standard». Zaia ha ascoltato poi ha dato fiato alle trombe: il malgoverno è colpa vostra, la Calabria ha il 54 % dei comuni in dissesto finanziario, la Campania il 32% e la Sicilia il 23%. Tutto questo con la spesa storica, a prescindere dell’autonomia del Veneto». L’ultimo affondo di Fontana: «La Lombardia versa 56 miliardi di tasse a Roma e siamo orgogliosi di tenere in piedi l’Italia. Ma non dite che siamo egoisti e vogliamo la secessione». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ospedali, azienda zero smentisce la cgil

il ministro grillo

l’attacco di zardini del pd

«Salvare il ruolo del servizio sanitario nazionale»

«I profeti della secessione sono stati sconfessati Va ascoltato Mattarella» PADOVA. E il Pd? Se a parole

Giulia Grillo, ministro del M5S PADOVA. Audizione in con-

temporanea per il ministro della Sanità, Giulia Grillo, in commissione del federalismo fiscale. «Il riconoscimento di maggiore autonomia alle Regioni (alle quali si è aggiunto anche il Piemonte), è visto con interesse dal governo, ma sono in corso degli approfondimenti che vanno anche oltre l’ambito sanitario. Negli ospedali mancano i medici e va salvata l’identità del servizio sanitario nazionale, prima di arrivare ai costi standard dobbiamo riformare i criteri di accesso al numero chiuso della facoltà di Medicina: l’Europa ha contratti part time».

sostiene la proposta del governatore dell’Emilia Stefano Bonaccini, nei fatti sta piantando i paletti per fare lo sgambetto al governo gialloverde. La bordata più grossa, come sempre, l’ha sparata Matteo Renzi: «Fa sorridere il fatto che Zaia abbia vinto un referendum sull’ autonomia e il Governo a trazione leghista paghi i debiti del Comune di Roma. Questa cosa che i contribuenti veneti salvano la Raggi e pagano il reddito di cittadinanza, prima o poi dovrebbe far riflettere qualcuno da quelle parti», scrive il senatore Dem nella sua Enews. Da sempre contrario ai maggiori poteri alla Regioni, al punto da proporre un referendum per l’abolizione del Senato, Renzi si trova ora impegnato nella campagna elettorale e la linea ufficiale del Pd è stata espressa da Davide Gariglio, Diego Zardini, Daniele Manca, Luciano D’Alfonso, Daniela Sbrollini, che hanno partecipato al dibattito in commissione con Zaia e Fontana. «Chiediamo al governo di conoscere nel dettaglio lo stato dei lavori sul regionalismo differenziato. Si tratta

di un tema decisivo per il futuro del paese, ma su cui regnano incertezze e caos per i veti incrociati tra Lega e M5S. Le Camere devono essere messe al corrente dei reali contenuti del provvedimento per esercitare il proprio ruolo che prevede atti di indirizzo sul procedimento e una successiva legge di recepimento delle intese. Premesso che si sono persi diciassette anni con alcuni attori impegnati nella secessione prima e nella devolution poi, ora dobbiamo provare a lavorare per avere una buona autonomia differenziata», afferma Zardini al termine della seduta. «Perché non si faranno passi avanti escludendo il Parlamento dalla partecipazione e dalla possibilità di intervenire sui contenuti. Le bozze dell’intesa devono essere conosciute e dibattute nei dettagli. Altrimenti quella è una strada che ci porta dritti al fallimento. Al contrario, visto anche l’indirizzo del presidente della Repubblica, le Regioni condividano con i presidenti di Camera e Senato un percorso che consenta di intervenire sui contenuti». — Al. Sal. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

irrilevante la sosta in albergo con l’auto blu

Regione: i medici veneti pagati Il giudice scagiona Mantoan 4 mila euro in più della media Archiviata l’accusa di peculato VENEZIA. I medici ospedalieri

del Veneto, sostiene la Cgil-Funzione pubblica, sono sottopagati rispetto ai colleghi del resto d’Italia: «Non è assolutamente vero», replica Azienda Zero, la governance della sanità nostrana «i dati 2017 dimostrano come le retribuzioni annue dei medici veneti sia gran lunga sopra la media nazionale: 79mila 547.64 euro contro 75 mila 241,63». «Il Veneto, per retribuzione

procapite si attesta tra le prime tre regioni, escluse quelle a statuto autonomo dove il trattamento economico è più alto come è facile immaginare», sottolinea il direttore generale dell’Area Sanità e Sociale Domenico Mantoan «e noi ci collochiamo ai primi posti anche per numero di medici a tempo indeterminato, mentre l’utilizzo del tempo determinato è decisamente marginale rispetto alle altre realtà». Un camice

bianco dipendente a tempo indeterminato che lavora in regioni vicine percepisce mediamente quasi 7mila euro in meno l’anno del Veneto: «Ciò non significa che i medici siano pagati bene», conclude Mantoan «sono senza dubbio sottopagati visti l’impegno e i carichi di lavoro. Ma questa è una questione nazionale che colpisce tutte le regioni a statuto ordinario e non è un problema ascrivibile alla Regione». —

VICENZA. Cade ogni accusa nei confronti di Domenico Mantoan, il direttore generale dell’Area sanità e sociale del Veneto. Il gip di Vicenza Massimo Gerace ha disposto l’archiviazione dell’indagine per peculato a carico del manager dell’amministrazione Zaia, accogliendo così la richiesta avanzata dalla pubblico ministero che non aveva rilevato alcun profilo illecito nei fatti contestati da una se-

gnalazione della Guardia di Finanza. La vicenda risale al 2014 e riguarda una sosta privata in albergo - lo Sheraton di Padova - per la quale Mantoan avrebbe utilizzato l’auto blu in dotazione e il conducente. Deviazione minima dal percorso, in verità, perché l’hotel sorge ad un centinaio di metri appena dal casello di Padova Est, imboccato abitualmente dal dirigente per

rientrare dalla città del Santo a Venezia, dove ha sede il suo ufficio. Tant’è, la circostanza ha indotto la Procura ad indagarlo. Un primo magistrato, Alessandro Severi, aveva aperto il fascicolo, poi trasferito al collega Parolin che ne aveva chiesto l’archiviazione, respinta però dal gip che aveva fissato una nuova udienza. Cambio di giudice e nuova, definitiva, decisione: l’indagine in archivio. —


GIOVEDÌ 11 APRILE 2019 CORRIERE DELLE ALPI

REGIONE

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Nel Trevigiano malessere di amministratori e militanti del Carroccio Ma anche l’Anci grida allo scandalo: «Socializzazione delle perdite»

Dal governo 12 miliardi per il debito di Roma rivolta dei sindaci leghisti «La nostra base è furiosa» LA POLEMICA

a giorni me lo chiedono i simpatizzanti: ma è vera la storia di Roma? Nessuno vuol crederci...». Fulvio Pettenà, veterano del Carroccio, svela l’ultimo malessere della base leghista della Marca. La copertura che il governo gialloverde ha varato per il debito storico del Comune di Roma: 12 miliardi. A carico di tutti noi italiani. «Credo dia ancora più fastidio del reddito di cittadinanza: non è che spendendo 12 miliardi trasformi la capitale e fai funzionare rifiuti, bus, strade». Viva la sincerità di Pettenà, uno che il popolo leghista lo conosce dal di dentro. E in rete? Marco Serena, primo cittadino leghista di Villor-

«D

ba, ha chiosato su Facebook con «Nulla cambia...» un post sul decreto crescita. Allusione evidente al governo del cambiamento. Condiviso da Andrea Susana, sindaco di Portobuffolè, e da Roberto Bet, pupillo di Zaia, primo cittadino di Codognè. C’era una volta “Roma ladrona”. Ora è pure... rimborsata, dalla Lega. Malessere diffuso, se persino dalla giunta Zaia rimbalzano sfoghi pesanti in rete. Ma ahimè, tutti vogliono restare anonimi, nel partito. «Una vergogna», accusa l’ex parlamentare. «Uno scandalo, per il nostro partito», dice il sindaco di un Comune importante. Intanto Serena fa due conti: «Nulla contro i romani, ma siccome tutti i cittadini hanno pari dignità, attendo 72 milioni per Villorba, e potrei anche fare uno sconto. A Roma intanto ar-

riva un premio di oltre 4 mila euro per abitante». E che i sindaci del Carroccio siano imbufaliti lo dice, indirettamente, l’uscita inequivocabile di Maria Rosa Barazza, presidente dell’associazione Comuni della Marca, territoriale come poche, dove leghisti, centrodestra e centrosinistra lavorano fianco a fianco: «È inaccettabile la socializzazione delle perdite», dice. «Dal 2010 lo Stato, dunque tutti i contribuenti, sta pagando una parte consistente del debito storico di Roma, che vale 12 miliardi. L’accordo è confermato nel “decreto crescita”. Uno schiaffo contro quei Comuni e i loro amministratori che governano con competenza e responsabilità al Nord, e in particolare i Comuni della nostra provincia, ridotti alla canna del gas, senza personale e senza possibilità

LA VERA STORIA DEL WEST

Abbiamo tutti in mente un’immagine consolidata del West. Dall’epopea delle grandi esplorazioni alla corsa all’oro, dagli immensi paesaggi della valle della Morte al Golden Gate di San Francisco, da Buffalo Bill a Geronimo, dai western di John Wayne a Sergio Leone a Quentin Tarantino: perché, sin da subito, il West è diventato un mito, una fabbrica di sogni perfettamente incarnata da Hollywood. Ma in questo libro Jacques Portes ci invita ad andare oltre la leggenda, raccontandoci la storia o, meglio, le storie del West. A SOLI € 9,90 + il prezzo del quotidiano

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Il post su Facebook di Marco Serena, primo cittadino leghista di Villorba

Maria Rosa Barazza

di investire risorse proprie». La denuncia di Barazza è ferma: «Da anni come Comuni trevigiani conduciamo una battaglia per difendere gli interessi e le legittime aspettative dei Comuni di questo territorio e far capire a Parlamento e governo la pesante condizione di sofferenza degli enti locali: con poco personale, tagliati di risorse e con tanti sacrifici di amministratori e dipendenti, riescono a essere comunque Comuni virtuosi. Il nostro territorio ha fatto una battaglia per

i Fabbisogni Standard per garantire un’equa distribuzione delle risorse tra i Comuni, vanificata da una iniqua introduzione della capacità fiscale a tutto vantaggio di altre realtà comunali; un artifizio che ha vanificato il riequilibrio dei trasferimenti economici, da realizzare a favore dei nostri Comuni grazie ai Fabbisogni Standard. Beffa delle beffe, è peggiorata per i nostri Comuni la sperequazione dei precedenti trasferimenti statali». — Andrea Passerini


XXI

Camposampiero

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

«Ospedale, no a tagli di reparti e letti» Il consiglio comunale chiede alla Regione di non ridimensionare il “Pietro Cosma” secondo le schede `

CAMPOSAMPIERO «Il nostro ospedale non va male ma la provincializzazione delle Ulss è stato uno tsunami. Noi amministratori comunali siamo sentinelle ma impotenti di fronte a chi prende le decisioni della politica sanitaria regionale, soprattutto da quando è venuto a mancare il contatto quotidiano con i vertici dell’azienda. Questa riforma ha allontanato i cittadini del territorio dal loro ospedale e, se non si cambia rotta, tutte quelle associazioni di volontariato nate attorno al Pietro Cosma sono destinate a scomparire». La sindaca di Camposampiero Katia Maccarrone è in prima linea per ribadire il suo netto rifiuto ad accettare “tagli” di reparti e posti letto del nosocomio camposampierese, a vantaggio di plessi ospedalieri vicini e della stessa Ulss come Cittadella. Ieri sera il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno con alcune richieste specifiche alla giunta, al consiglio e alla quinta commis-

«LA TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA È NECESSARIA VISTA LA NOTEVOLE PRESENZA DI AMMALATI»

«Occorre incrementare i posti di “day e week surgery” per i pazienti dopo interventi di bassa o media complessità» `

sione sanità della Regione Veneto per scongiurare “ridimensionamenti” previsti nelle schede ospedaliere regionali per l’ospedale di Camposampiero. Dall’analisi dei dati in possesso, la commissione sanità del parlamentino locale presieduta da Nicoletta Zani ha verificato la scomparsa di molte attività: nelle nuove linee programmatiche socio-sanitarie 2019-23 non ci sarebbero i servizi di psichiatria, oncologia, chirurgia della mano, unità coronarica e primariato di laboratorio, mentre non viene citata dialisi in nefrologia e non viene assegnato, come si attendeva da Camposampiero in virtù dei numeri e della qualità di servizio erogato, la “Breast Unit” (senologia). Le schede parlano altresì di un taglio di posti letto in chirurgia generale.

almeno 25. Per Camposampiero i 10 posti previsti sono assolutamente insufficienti. Oltre agli otto posti letto in cardiologia (il cui reparto è stato “salvato” nel 2015 da un primo tentativo regionale di ridimensionamento nelle prestazioni), chiediamo siano previsti anche quattro posti di Utic, in quanto la terapia intensiva cardiologica è necessaria vista la notevole presenza di pazienti acuti con patologie cardiovascolari».

MOBILITAZIONE

AMMINISTRAZIONE L’amministrazione municipale, come durante la mobilitazione spontanea di lunedì scorso davanti all’ingresso del Pietro Cosma che ha richiamato duecento persone, ha elencate le soluzioni da adottare per non “inficiare l’eccellente qualità dei servizi erogati dall’ospedale cittadino”. «Chiediamo che siano incrementati i posti letto di day e week surgery per i pazienti candidati a interventi chirurgici di bassa o media complessità- spiega la delibera adottata ieri dai consiglieri di Camposampiero – dai dieci previsti ad

PIETRO COSMA Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno con alcune richieste specifiche alla Regione

Lavoratori clandestini in nero, allevatore multato dai carabinieri TREBASELEGHE Ammonta a 27mila euro la multa scattata per la società proprietaria dell’allevamento bovini di Grigher di Santa Giustina. Lo stabilimento era stato rilevato da una società di Trebaseleghe (Padova), che si trova ora nei guai perché impiegava lavoratori in nero e clandestini. È finito nei guai il titolare O.B. classe 1987, residente in provincia di Padova, che rischia anche strascichi penali. Espulsi invece i due “fantasmi” ovvero i lavoratori albanesi: A.C. classe 1993 e A.S. del 1996. Entrambi erano domiciliati nell’azienda agricola di Grigher e

entrambi erano senza permesso di soggiorno e visto scaduto. Per assurdo anche lo stesso titolare sarebbe risultato “in nero” dal controllo dei carabinieri del Nil, il Nucleo ispettorato del lavoro. La multa di 27mila euro è scattata infatti per aver impiegato 3 lavoratori senza regolare contratto. Il caso è scoppiato martedì mattina quando c’è stato il blitz dei carabinieri forestali, con i colleghi del Nil, nella stalla, un tempo di proprietà della Leiballi, poi ceduta all’azienda padovana. Un grande complesso immerso nei campi e senza altre strutture attorno. Forse era solo un normale controllo, oppure una verifica scattata dopo qualche segnalazio-

ne. I militari hanno iniziato a effettuare gli accertamenti del caso nell’azienda. Al lavoro c’erano dei clandestini extracomunitari, senza alcuna tutela. Una volta terminata la perlustrazione dei locali e le verifiche su tutti i dipendenti, i due albanesi irregolari sono stati trasferiti negli uffici competenti e dovranno tornare in Albania. «L’ispettorato del lavoro avevano detto dopo le verifiche i carabinieri del comando provinciale - provvederà a quantificare le sanzioni amministrative per l’attività in “nero” valutando anche le conseguenze di natura penale». Detto fatto: il conto da pagare per l’imprenditore padovano furbetto è di 27 mila euro.

Prima spaccia, poi lancia 20 grammi di cocaina dalla finestra della sua abitazione: arrestato CAMPOSAMPIERO Un arresto per droga. L’altra sera alle 20 i militari dell’Arma del maresciallo Claudio Girolimetto durante un servizio di pattugliamento ai confini tra Camposampiero e Borgoricco hanno intercettato un pusher nell’atto di cedere una dose di cocaina ad un assuntore di 30 anni di Borgoricco. Quest’ultimo è stato identificato e segnalato alla Prefettura. Nei guai è finito Hassan Hattabi, 41 anni, marocchino, sposato, disoccupato con un domicilio fittizio a Camposampiero. E’ stato arrestato in flagranza con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Ne è se-

CARABINIERI La droga sequestrata

guita una perquisizione domiciliare dove le sorprese non sono mancate. L’uomo, sperando di farla franca, ha tentato di gettare dalla finestra un involucro. Non sapeva però che durante la

perquisizione un militare era rimasto in strada. Raccolto il sacchetto da terra all’interno sono stati rinvenuti 20,83 grammi sempre di cocaina suddivisi in 54 dosi pronte per essere vendute nel mercato illecito dello spaccio. A casa, invece, tra gli scaffali è stato rinvenuto tutto il necessario per il confezionamento e la misurazione delle singole dosi. Ieri mattina per il quarantunenne nordafricano, volto noto alle forze dell’ordine per reati specifici, è stato convalidato l’arresto con pena sospesa. In attesa del processo all’uomo è stata imposta la pena restrittiva del divieto di dimora in provincia di Padova. C. Arc.

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«A nostro parere - aggiungono i sindaci della zona- deve essere mantenuta la psichiatria che oggi conta otto posti letto. Chiediamo infine di mantenere al Cosma l’eccellenza della chirurgia della mano, la chirurgia senologica con i suoi 150 interventi all’anno, la dialisi, il day hospital di oncologia, radiologia interventistica e medicina trasfusionale». Non solo il comune di Camposampiero è mobilitato per far sentire il suo dissenso per i “tagli” previsti dalle schede ospedalieri: tutti sindaci della Federazione, anche se solo 4 primi cittadini su 11 erano presenti nel parcheggio dell’entrata dell’ospedale, sostengono l’iniziativa della sindaca Maccarrone e della sua giunta. «Noi sindaci non facciamo la guerra contro nessuno- è lo slogan lanciato dal palco della manifestazione- vogliamo solo tutelare la salute dei nostri concittadini». Luca Marin

Camposampiero

Visita al centro di biotrattamento con l’impianto per il biogas ”Impianti aperti” nei prossimi giorni per i visitatori di tre opere dell’ingegneria moderna di Etra. Il centro di biotrattamento di Camposampiero, la centrale idrica di Fratte di Santa Giustina in Colle e la centrale di Oliero a Valstagna sono tre opere dell’ingegneria moderna che la multiutility dell’energia mette gratuitamente al servizio dei cittadini del territorio per spiegare, dettagliatamente, quale sia il lavoro svolto in questi stabilimenti. Il primo appuntamento è a Camposampiero sabato prossimo. Il centro di biotrattamento , un sito di eccellenza tra gli impianti del Veneto, presenta un depuratore potenziato di recente, con lavori dal costo di 4 milioni di euro. È presente anche un impianto di digestione anaerobica, con produzione di biogas a partire da rifiuti organici. Il biogas è destinato alla generazione di energia elettrica ed energia termica. L.Ma.


XVII

Abano

DOPO I DUBBI SULLA SCELTA DEL LUOGO INGHIPPI BUROCRATICI E GLI OPERAI SE NE SONO ANDATI

Montegrotto

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

padova@gazzettino.it

«La giostra era senza permessi» `«L’idea della ruota continua a piacerci. Quando Il sindaco Mortandello: «Riscontrate alcune lacune, l’amministrazione non poteva rilasciare l’autorizzazione» tutto sarà a posto, faremo le valutazioni necessarie» `

Policlinico, prende il via la raccolta di firme

MONTEGROTTO TERME Nessun imbarazzo né tanto meno un ripensamento ma, anzi, un caloroso grazie ai funzionari del Comune che l’altro ieri hanno negato l’autorizzazione a installare la ruota panoramica che ha scatenato a Montegrotto polemiche e ironie. Il sindaco Riccardo Mortandello difende la decisione a spada tratta. «Nelle scorse settimane, siamo stati contattati dalla ditta Rides Solution che ci ha proposto il collocamento di una giostra panoramica da metà aprile a fine maggio – esordisce il capo della giunta -. Un’idea che ben si sposa con la vocazione turistica di Montegrotto». Le cose, però, martedì non sono andate come si aspettava l’impresa, arrivata con un camion bilico e un autogru per montarla nella centralissima Piazza Roma. In poche ore, infatti, è successo di tutto. Per prima cosa, il titolare Romeo Dalla Valle e i suoi collaboratori hanno espresso dubbi sul luogo: troppo piccola la piazza antistante la sede municipale e troppo vicina alla strada. Eccessivi, quindi, i rischi per la sicurezza dei passanti a causa delle dimensioni della giostra, alta 38 metri. Non solo. Per posizionarla sarebbe stato necessario chiudere l’arteria viaria centrale di Montegrotto per due giorni; e altrettanti ne sarebbero stati necessari al momento di smontarla. Di conseguenza, in fretta e furia sono state prese in considerazione due alternative: la più capiente Piazza Mercato oppure il Parco Mostar, a due passi dal centro. E’ però emerso un nuovo inghippo.

DOCUMENTAZIONE

«IL PRIMO CITTADINO NON LA RACCONTA GIUSTA: SPETTA A LUI DOVER CONVOCARE LA COMMISSIONE PUBBLICI SPETTACOLI»

ABANO

GIOSTRA I camion fermi con la ruota. Dopo i tanti dubbi sulla scelta del luogo, sono emersi inghippi sulla documentazione

«La scorsa settimana il Comune ha ricevuto la documentazione e ha provveduto a un controllo capillare: lunedì sono state riscontrate alcune lacune, confermate dopo un ulteriore controllo nella giornata di martedì. In quelle condizioni - prosegue Mortandello - l’amministrazione non poteva procedere a rilasciare l’autorizzazione ad installare la ruota panoramica». Fra i permessi mancanti, anche il nullaosta della commissione pubblici spettacoli. A quel punto, agli operai della Rides Solution e ai tecnici montatori francesi di una ditta specializzata di Lione che li accompagnavano, non è rimasto altro che riprendere la via di casa. Questo sebbene Dalla Valle si sia sempre dichiarato, sin dall’inizio, in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie. L’amministrazione comunale non chiude però le porte

Teolo

Riapre il museo “Dino Formaggio” Finisce il letargo per il museo di arte contemporanea “Dino Formaggio”. La raccolta ospitata al Palazzo dei Vicari a Teolo capoluogo riapre infatti i battenti sabato prossimo con l’inaugurazione di due mostre. Al piano inferiore, sarà proposta la raccolta del maestro Paolo Segalla dal titolo “Corpi e paesaggio. Visioni. Una mostra per Dino”. L’evento artistico è stato pensato da Adriana Zeni Formaggio e dall’autore come un omaggio al filosofo dell’Arte nel “suo” Museo, anche a testimonianza dell’intenso legame di amicizia tra Paolo

Segalla e Dino Formaggio. Le opere esposte sono riconducibili a due cicli pittorici: da una parte “Homo patiens”, nudi maschili che rimandano ai temi del martirio e della sofferenza, e dall’altra “Verso il paesaggio” con una serie di “visioni-paesaggio”. Al piano superiore, invece troverà posto un nuovo allestimento della collezione permanente, curato da Adriana Zeni Formaggio e da Stefano Annibaletto, in linea con i temi dell’esposizione temporanea del maestro Segalla. L’ingresso è libero. L.P.

a un ritorno dell’attrazione turistica. «L’idea della ruota – sottolinea Mortandello – continua a piacerci, anche se quanto accaduto non rappresenta un buon inizio delle relazioni fra noi la ditta. Quando la documentazione sarà a posto, faremo tutte le valutazioni necessarie. Mi complimento con i nostri tecnici per lo scrupolo di controllare ogni documento, avendo a cuore l’incolumità di cittadini e turisti». Le minoranze, dopo le accuse di incapacità mosse subito alla giunta, tornano però all’attacco. «Il sindaco non la racconta giusta – dichiara Ilaria Vegro di “Forza Montegrotto” -. Spetta proprio a lui dover convocare la commissione comunale pubblici spettacoli che, a termini di legge, avrebbe dovuto essere riunita dopo l’installazione della ruota panoramica». Eugenio Garzotto

Pasqua e primo maggio da “tutto esaurito” TORREGLIA Gli addetti ai lavori l’hanno già ribattezzata “settimana bomba”. Ed i numeri dicono che lo sarà. Il lunghissimo ponte che allinea Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile e la festività del Primo maggio sembra essere fatto apposta per tanta manna dal cielo ai ristoratori. Il tutto esaurito è già un dato assodato per i locali nella giornata di Pasqua e Pasquetta. Ma per le altre festività sino ad inizio maggio il barometro delle presenze tende al bello. La pioggia di prenotazioni sembra insomma essere un’inversione di tendenza nei confronti di un inverno che, dopo il Natale, è stato un po’ avaro di soddisfazioni. «La sta-

gione è stata abbastanza lunga – spiega Fabio Legnaro, titolare dell’Antica Trattoria da Ballotta, tappa d’obbligo per il pranzo fuori porta – e quindi si spera che il sold out di queste settimane possa renderci più soddisfatti. A riempire le tavole nel nostro locale non è solo la clientela più affezionata, ma anche i tanti villeggianti attratti dalle promozioni dei siti paesaggistici ed architettonici della zona». Tanto le iniziative promosse nelle ville storiche che nei giardini monumentali faranno infatti muovere a Pasqua famiglie pronte a dirottarsi nei locali. E i ristoratori di Torreglia e dintorni sottolineano che finalmente la sinergia progettuale del turismo messa in atto dalle amministrazioni pubbliche e dai pri-

vati sta finalmente dando i suoi frutti. Non è un caso che altri locali della zona abbiano già raggiunto il tutto esaurito. E che si stiano attrezzando per accontentare il più possibile la clientela. «Tanto a Pasqua che a Pasquetta – evidenzia infatti Giuliano Lionello, titolare del ristorante “Al Pirio” a pochi passi da Luvigliano – proporremo il menù fisso. Ma senza scordare altre esigenze come quelle manifestate dalla clientela vegana, che avrà un proprio menù a parte. E’ da qualche anno che lo proponiamo e vediamo che la clientela lo apprezza». Il tutto esaurito nei locali dei Colli si traduce anche nell’organizzazione a pieno organico del personale di servizio. L’antica trattoria “Al Bigolaro” di Galzigna-

FESTE Un lungo ponte da tutto esaurito per i locali

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no, ha già precettato il personale a chiamata a supporto di quello fisso nei giorni più “caldi” del ponte. Il sold out vede anche in questo caso la proposta dei piatti della tradizione. Il “pienone” dei locali in ogni caso è anche conseguenza di una politica di prezzi favorevole alle famiglie praticata da diverse insegne della ristorazione. «Dai noi – spiega la famiglia Zamolo, titolare del “Bigolaro” di Galzignano - i prezzi non sono stati più ritoccati da due anni a questa parte. La gente non è obbligata a ordinare liste già predisposte, ordina quello vuole. E come ogni anno, la vediamo ritornare, specie in occasioni importanti come quelle di primavera». Lucio Piva

L’obiettivo è comune: dire “no al declassamento” del Policlinico di Abano Terme. Per questo Ascom Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Federalberghi Terme Abano Montegrotto e Appe si sono fatti promotrici di una raccolta firme affinché «Il policlinico di Abano Terme deve rimanere il presidio ospedaliero del bacino termale euganeo». «I sottoscritti cittadini dell’area termale e del bacino dei Colli Euganei – si legge nel volantino e nella testata dei fogli che saranno disponibili in negozi, uffici, bar, alberghi. – apponendo la propria firma, rigettano l’idea di un declassamento e ribadiscono che il policlinico di Abano Terme, per l’importanza che riveste, deve rimanere presidio ospedaliero». «Coi colleghi delle altre associazioni – ha detto il presidente mandamentale dell’Ascom, Claudio Lazzarini – ci siamo trovati perfettamente d’accordo sull’idea di coinvolgere il più possibile la cittadinanza. La raccolta firme ci è quindi sembrata la forma più semplice, immediata e democratica per ribadire la nostra avversione ad un progetto che avrebbe gravi ripercussioni non solo sul piano operativo ma anche su quello dell’immagine che, per una zona ad alta valenza turistica, rischia di risultare ancora più negativo». Si svolgeranno oggi e domani a Palazzo Ferro Fini le prime audizioni della Quinta commissione regionale Sanità sulle nuove schede ospedaliere che, approvate dalla giunta Zaia, contengono la previsione di declassamento del Policlinico aponense da presidio ospedaliero a struttura integrativa della rete ospedaliera pubblica regionale. Oltre al declassamento, che avrebbe l’effetto di aumentare gli oneri fiscali di circa 1,5 milioni di euro per la proprietà Policlinico, la scheda della struttura sanitaria aponense prevede la perdita del Centro di riabilitazione nutrizionale, di 5 letti di Ortopedia, della Neonatologia pediatrica e del servizio cura del piede diabetico. La scheda non prevede direttamente il ridimensionamento o la chiusura del Pronto Soccorso per il quale stabilisce la presenza 8 letti per l’osservazione breve intensiva. Il ridimensionamento della medicina d’urgenza è piuttosto la conseguenza sulla organizzazione aziendale che verrebbe assunta dalla proprietà del Policlinico a fronte del declassamento. Sarebbero un centinaio i posti di lavoro che diventerebbero a rischio. Al.Ma.


XII

Alto

SVERSAMENTO «Scenderà lungo il Po, le acque vengono utilizzate per l’uso potabile, e raggiungerà il mare»

Polesine

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

rovigo@gazzettino.it

Fiumi inquinati, è emergenza Interrogazione alla Regione sulla salute di Po `«È inaccettabile il pericolo di un danno e Canalbianco minacciati da plastica e liquami alle persone, a flora e fauna fluviali e marini» `

CASTELNOVO BARIANO Allarme per lo stato dei fiumi in Polesine. I tre consiglieri regionali Patrizia Bartelle di Italia in Comune, Piero Ruzzante di Liberi e Uguali e Cristina Guarda della lista civica Amp, intervengono sulle due vicende che interessano fiumi e canali polesani: l’accumulo di rifiuti plastici alla conca di navigazione di Torretta, sul Canalbianco, fra Legnago e Castelnovo Bariano, nonché lo sversamento di liquami in un canale irriguo che confluisce nel Po a monte di Torino, che ha interessato le acque utilizzate da un vicino allevamento ittico, causando la morte circa 50 quintali di trote. Se questo episodio suscita preoccupazioni in prospettiva, l’accumulo della plastica alla chiusa di Torretta è un fatto concreto e sotto gli occhi di tutti.

CANALBIANCO Il tappeto di plastiche accumulato nella conca di navigazione di Torretta potrebbe scendere con la piena

inaccettabile che l’ammasso di rifiuti fotografato da Greenpeace Italia riuscisse a raggiungere il mare senza essere raccolto in tempo».

Costa di Rovigo

Punti di vista chiude con Marangoni

ISOLA DI PLASTICA Proprio Greenpeace ha sottolineato come «la scarsità idrica che sta caratterizzando da diverse settimane i corsi d’acqua del nord Italia ha fatto emergere il problema dell’inquinamento da plastica, mostrando come i corsi d’acqua siano ormai invasi da contenitori e imballaggi usa e getta». I tre consiglieri regionali veneti puntano poi il dito anche sull’episodio avvenuto in terra piemontese, oggetto di una seconda interrogazione alla Giunta Zaia: «La scorsa settimana nel torinese si è verificato sversamento di liquami nel fiume

(M.Sca.) Sarà Guido Marangoni, a chiudere la seconda edizione della rassegna Punti di Vista, organizzata da Comune e Biblioteca di Costa di Rovigo, con il supporto di Roberto Samiolo. Il teatro “Mario Vittorio Rossi” ospiterà

questa sera, alle 21, la presentazione del libro “Anna che sorride alla pioggia”, edito da Sperling & Kupfer. Il terzo e ultimo appuntamento con gli incontri con l’autore, vedrà Marangoni, ingegnere informatico padovano, specializzato nello sviluppo di app in ambito di sicurezza informatica e tutela dei minori on line, raccontare oltre al suo libro, anche l’esperienza della pagina Facebook, aperta nel 2015, “Buone notizie secondo Anna”. A moderare la serata sarà la giornalista Micol Andreasi.

Po da un allevamento di suini, l’evento ha provocato la morte di cinque tonnellate di pesci: si tratta di un inquinamento ambientale gravissimo. Ora, se non lo hanno già fatto, quei liquami defluiranno lungo il Po attraverso il Veneto e il Polesine, dove le acque del Po vengono utilizzate per l’acqua potabile, e raggiungeranno il mare. Il pericolo di un danno alle persone e alla flora e fauna fluviali e marini è inaccettabile. Abbiamo quindi chiesto alla Regione quali azioni straordinarie e urgenti intenda porre in essere per garantire la raccolta dei liquami prima che defluiscano fino al mare. L’allerta ambientale, nel Veneto dei Pfas e della plastica che ha invaso il Canalbianco, è massima». Francesco Campi © riproduzione riservata

Caligo accende i motori per la primavera STIENTA Nata da poco ma molto attiva è la Caligo Pro Loco Stienta. In particolare, l’ultima “avventura” l’ha vista partecipare attivamente al Misen che si è tenuto a Ferrara e che ospita numerose sagre della zona. Protagonista indiscussa per Stienta è stata la “Pinza alla Munara” che sta ricevendo numerosi encomi e che è un prodotto tipico del centro altopolesano. La pinza alla munara rappresenta un importante prodotto che genere cultura, essendo legato sia alla tradizione culinaria che a quella identificativa del territorio di Stienta. Caligo Pro Loco Stienta ha voluto sottolineare la bella esperienza matu-

(F.Ros.) Domani pomeriggio sarà a Badia Gigi Moncalvo, giornalista, scrittore e conduttore televisivo, autore di diversi saggi. Interverrà dalle 17,45 circa nella sala convegni Soffiantini dell’abbazia della Vangadizza, ospite del Lions club. Moncalvo tratterà il tema “Dagli Agnelli ai Caracciolo – i chiaro scuro di due famiglie che hanno condizionato la nostra storia”. Il giornalista, infatti, ha pubblicato diversi libri, tra i più recenti due volumi dedicati alla saga della famiglia Agnelli. L’incontro che gode del patrocinio del Comune di Badia è promosso dai Lions di Badia, Rovigo, Santa Maria Maddalena e Ostiglia.

PINCARA APERITIVO LETTERARIO ALLE DISTILLERIE

CONCA INQUINATA A sollevare il caso è stato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia dal 2015. «Le fotografie della conca di navigazione in località Torretta, diffuse da Greenpeace Italia, sono tragiche – sottolineano Bartelle Ruzzante e Guarda - La struttura fa parte di una linea di navigazione denominata Fissaro-Tartaro-Canalbianco che parte da vicino Mantova, attraversa il veronese e il rodigino per giungere fino al mare nei pressi di Rosolina: ciò significa che la plastica e tutto il materiale inquinante che si vede nelle fotografe di Greenpeace, se non raccolto, si sverserà in mare. È quindi indispensabile che chi ha l’onere della raccolta si attivi immediatamente. Abbiamo depositato una interrogazione per sapere quali misure la Regione intenda attuare in questo senso». Secondo i tre consiglieri regionali, «oggi assistiamo a un cambio di mentalità e a una maggiore attenzione per l’ambiente cui consegue una spinta a ridurre l’utilizzo della plastica, specie se monouso: sarebbe

BADIA POLESINE INCONTRI D’AUTORE CON MONCALVO

rata al Misen anche organizzando una successiva serata conviviale che ha visto partecipare oltre a 120 persone, di cui 100 tesserate.

ASSOCIAZIONI A fare gli onori di casa è stato il presidente, Cristian Tenani che ha salutato e ringraziato i presenti, tra cui l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il sindaco di Stienta, Enrico Ferrarese e numerosi rappresentanti dell’amministrazione e di realtà associative locali. La serata, piena di energia e di voglia di fare, è proseguita con intrattenimento musicale che ha coinvolto i numerosi partecipanti. Tra i prossimi appuntamenti organizzati da Caligo Proloco Stienta, di particolare importanza vi è quello

previsto per il 5 maggio con “Stienta, Fiori e Sapori”: sono attesi oltre 60 espositori per la festa di primavera che ospiterà fiori, piante, arredo giardino, rassegna di prodotti tipici, artigianato ed animazione. Altre date significative sono quelle del primo maggio con la Vulandra e del 18 maggio con il carnevale notturno. Marcella Barotto

LA PRO LOCO DÀ APPUNTAMENTO PER IL 5 MAGGIO CON LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AI FIORI E 60 ESPOSITORI

(M.Sca.) Proseguono gli appuntamenti alle Antiche Distillerie Mantovani di Pincara. Domani, alle 19.30, la rassegna “Aperitivo letterario” propone un incontro con Nicoletta Canazza, giornalista del Gazzettino e scrittrice. L’autrice presenterà il suo ultimo romanzo “Tanto non ti amerò” (Edizioni Clandestine), da cui è stato tratto il film omonimo. A seguire aperitivo in abbinamento a prodotti tipici locali, degustazioni di liquori e distillati, visita guidata al museo d’impresa “Il futuro nella memoria”. L’evento è gratuito. Per informazioni telefonare allo 0425-754342.

FRATTA POLESINE VIAGGIO NELLA PSICHE CON IL MEDICO DE RITA (M.Sca.) Renato De Rita, medico e psicoterapeuta, ospite del gruppo culturale e di ricerca Il Manegium, per la presentazione del suo libro intitolato “La valigia”. Incalzato dalle domande della moderatrice Valeria Gotti, neo eletta presidente del Manegium, De Rita ha risposto a domande e dubbi del pubblico. Interessante il concetto della giusta distanza e il consiglio di cercare di vivere il presente, guardando la realtà che ci circonda, senza voler sempre esprimere giudizi. La valigia è il simbolo di quel viaggio che tutti percorriamo.. Il messaggio è viaggiare leggeri con la consapevolezza che dentro di noi possiamo trovare le risorse necessarie per affrontare le avversità. Alla fine De Rita ha partecipato alla visita guidata per il paese, insieme ad altri ospiti, organizzata dal socio Paolo Sicchiero.

VILLANOVA DEL GHEBBO PREVISTA LA COSTRUZIONE DI NUOVI LOCULI

PRO LOCO Un momento della serata conviviale dell’associazione cui hanno partecipato centosessanta persone

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(E.Fus.) I loculi nel cimitero del capoluogo non bastano più. L’amministrazione ha deciso di realizzarne di nuovi in una parte del cimitero ancora libera per una spesa di 39985 euro, interamente a carico del bilancio comunale 2019. I lavori saranno eseguiti dalla ditta Cuccato Srl dii Villanova del Ghebbo che ha presentato un preventivo di 36350 euro.


XIII

Mogliano

CAMPAGNA ELETTORALE Alle urne il 26 maggio sezioni locali al lavoro per avere il sostegno dei nomi più gettonati tra cui anche il governatore Zaia

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

treviso@gazzettino.it

Salvini, Meloni e Centinaio il centrodestra cala gli assi Il ministro sarà il primo big ad arrivare per Bortolato e la Salvati `

Sabato sarà al relais Toti dal Monte Ancora incerta la “visita” a Preganziol

MOGLIANO

L’INVESTIMENTO

LA VISITA

BIG DELLA POLITICA Il vicepremier Matteo Salvini assieme al Giorgia Meloni. Sotto il ministro Centinaio

ia che però, secondo indiscrezioni, avrebbe un’agenda fitta d’impegni con problemi in termini di date. Potrebbe arrivare l’attuale numero uno del Carroccio, il vicepremier Matteo Salvini. Sempre all’interno della coalizione di centrodestra, un altro big di partito atteso nei due comuni al voto è la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: due giorni fa, il coordinatore provinciale e candidato al consiglio di Preganziol nella lista Civica Preganziol, Sandro Taverna, ha annunciato una sua possibile visita, verso i primi di maggio. «C’è una fortissima crescita a Treviso, - commenta il coordinatore Taverna – e si è sempre interessata ai temi del Nordest, tra cui le imprese e la sanità: verrà a Preganziol per conoscere il gruppo e anche per darci una spinta». Alessandro Vecchiato

LE INDISCREZIONI Sedi locali al lavoro, dunque, per riuscire a portare i grandi nomi: una visita molto attesa è quella del governatore Luca Za-

Musei gratis a Venezia porte aperte ai moglianesi In occasione delle festività del 14 aprile, 16 giugno, 6 ottobre e 8 dicembre, i cittadini moglianesi potranno visitare gratuitamente alcuni musei veneziani. “Musei in Festa”, iniziativa che ha riscosso un grande successo nelle sue precedenti iniziative, ritorna ai Musei Civici di Venezia con nuovi appuntamenti per il 2019. La scelta d’includere Mogliano nei 44 comuni della Città Metropolitana è stata presa dal comune di Venezia e dalla fondazione Musei Civici. Porte aperte, dunque, per 9 musei della città: da Palazzo Ducale al Museo Correr (con il percorso integrato che comprende il Museo Archeologi-

dal Terraglio per il progetto sicurezza

Cantieri e ancora cantieri: asfaltature, ciclabili e marciapiedi per un milione e 300mila euro. Partono dal Terraglio le asfaltature previste dal progetto Sicurezza del Territorio, una serie di interventi per la viabilità. Diviso in due lotti, il pacchetto prevede asfaltature, percorsi pedonali, sistemazioni stradali e attraversamenti in sicurezza. Nel frattempo, partono anche i lavori per altri due tratti di ciclabili: il prolungamento di quella presente in via Torni verso Marcon e quella di via Cavalleggeri.

Salvini, la Meloni e il ministro Centinaio. Il centrodestra comincia a giocare i suoi primi assi nella manica: la prima visita ufficializzata è quella del ministro alle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio, prevista nel pomeriggio di sabato. Dopo le visite dei mesi scorsi, tra consiglieri regionali, deputati e senatori che hanno incontrato i cittadini e sostenuto le candidature leghiste di Davide Bortolato e Valeria Salvati alle amministrative del 26 maggio, ora fioccano nomi ancor più importanti: secondo indiscrezioni, il ministro Centinaio non sarebbe l’unico big pronto ad accorrere per sostenere le candidature.

MOGLIANO

` I lavori partono

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MOGLIANO

Il ministro Centinaio sarà ospite del relais Toti Dal Monte, di fronte alla stazione ferroviaria moglianese, dalle 15 alle 16, in compagnia di Bortolato e della sezione leghista cittadina. Ancora incerta, invece, la presenza del ministro a Preganziol che insieme a Mogliano rappresenta una delle partite più importanti per la coalizione di centrodestra guidata dal Carroccio: entrambi i comuni superano i 15mila abitanti. «Il voto del 26 maggio è d’importanza assoluta, perché sono territori che danno una certa visibilità. – commenta Stefano Burlini, segretario della Lega preganziolese -. Con la riconquista di Treviso, la Lega e il centrodestra hanno messo un bel tassello e attualmente, sull’asse viario del Terraglio, il nostro partito punta molto, e ce la stiamo mettendo tutta».

Asfaltature e piste ciclabili cantieri per altri 4 mesi

co Nazionale e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana), da Ca’ Pesaro (con associato il Museo d’Arte Orientale) al Museo di Palazzo Mocenigo; dal Museo del Vetro di Murano al Museo del Merletto di Burano; dalla Casa di Carlo Goldoni al Museo di Storia Naturale e a Ca’ Rezzonico (Museo del Settecento Veneziano). Un modo per condividere con la Città allargata, della quale i musei veneziani sono importante punto di riferimento, i valori della storia, della cultura e della bellezza di cui sono portatori, in 2 giornate di festa nazionale in cui approfittare. Per accedervi, i cittadini moglianesi dovranno esibire un documento d’identità all’ingresso.

Solidarietà in marcia MONASTIER A Monastier ormai da 5 anni esiste un Gruppo di Cammino molto attivo. Inizialmente organizzato dall’allora Ulss 9 di Treviso, oggi è un gruppo autonomo e autogestito che conta circa 40 aderenti, di cui una trentina sono donne. Si cammina generalmente tre volte alla settimana, il lunedì e il giovedì dalle 19.30 alle 20.30, il mercoledì mattina dalle 8.30 alle 9.30. Il ritrovo in piazza Europa alla pensilina di fermata delle corriere. Oppure altre informazioni si trovano nel sito del Comune di Monastier alla voce “Associazioni”. Grazie a tre sponsor locali (Deiron di San Biagio, Autostar di Monastier e la gra-

fica Top Seri di Monastier,), il gruppo si è dotato di giacche tecniche e di giubbini gialli con fasce rifrangentii per la sicurezza lungo la strada. Oltre alle camminate il Gruppo di Cammino è per molti anche una occasione per socializzare e stare in compagnia. In particolare, i suoi aderenti sono molto sensibili alle varie proposte di solidarietà del territorio, come ad esempio la marcia per l’Hospice dell’Advar, le camminate in Rosa contro il tumore al seno, le iniziative contro lo spreco energetico di M’illumino di Meno e poi tante altre attività locali come il Pedibus per i bambini delle primarie oppure la Lucciolata pro Casa di Natale di Aviano. Federica Florian

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I lavori verranno ultimati entro quattro mesi: il più lungo il lotto A (620mila euro), oltre a qualche intervento sul Terraglio prevede anche la corsia sud di via Altinia, tra la chiesa e via del Grano, un tratto di 100 mt di via degli Angeli per uno di circa 100 mt, insieme alla realizzazione dei primi tratti della nuova clopedonale in via Altinia, tra la rotatoria dell’Spz e quella di via Grigoletto e Pasqualato. Il tratto 4 verrà realizzato in perequazione da Vega. Durerà invece 90 giorni la realizzazione del lotto B che costerà invece 680mila euro: prevede la riasfaltatura di via Toti, via Ghetto (tra il Turbine e via Fossati, e per un tratto di 230 mt al centro della località), di via delle Azalee, via dello Scoutismo, via Tommasini (tra

il ponte e via Torni), via Torni (tra via Rossi e Via Benetton), via Ronzinella (tra il Terraglio e via Verdi; tra via delle Rose e via delle Azalee; tra via sassi e via Mazzocco), il rialzo in via Mameli (in corrispondenza dell’incrocio con via 24 maggio). L’amministrazione ha intenzione di utilizzare il ribasso d’asta per realizzare altre opere: due attraversamenti pedonali rialzati in via Ghetto e sette in via Ronzinella, oltre alla riasfaltatura dei restanti tratti di via Ronzinella, dove necessario.

CICLOPEDONALI Mentre proseguono i lavori del tratto ciclabile che costeggia via Zermanesa tra le rotonde di via Scoutismo e via Torni, è partito il primo stralcio della nuova pista ciclabile di via Cavalleggeri e il prolungamento del tratto di via Torni, quello che collega Mazzocco al comune di Marcon. Il costo è di 560mila euro, già nel bilancio 2017, finanziati per un 20% da fondi statali (circa 112mila euro). aSi avvicina il giorno in cui ci verrà consegnata la bandiera di ComuniCiclabili Fiab - commentano il sindaco Carola Arena e l’assessore ai lavori pubblici Filippo Catuzzato - e sicuramente Mogliano la merita, perché continua l’impegno ae ampliare ancora di più la nostra rete di percorsi ciclabili protetti. Col nuovo tratto di Via Cavalleggeri e quello di Via Torni, mettiamo in sicurezza per pedoni e ciclisti due realtà che oggi mettono a rischio la loro incolumità. Il nostro programma prevede poi la realizzazione del tratto di ciclabile a Bonisiolo, una ciclabile lungo via Roma e il collegamento tra Marocco e il centro di Mogliano». (av)

PARTITI Al via nuovi cantieri in centro per l’asfaltatura delle strade e le piste ciclopedonali per la Sicurezza del territorio

La corsa al municipio Badin: «Via Luisello nuova» PREGANZIOL «Cominciano le promesse “fantastiche” da campagna elettorale, e pure i primi “botta e risposta” tra quelli che sembrano i due sfidanti per vincere le prossime elezioni, ma l’unica alternativa credibile che parte dalle richieste dei cittadini siamo noi di Preganziol Viva, con la nostra lista». Esordisce in modo caustico il candidato sindaco di Preganziol Viva, Christian Badin, considerato il “terzo incomodo” nella corsa al ruolo di primo cittadino tra la candidata del centrodestra Valeria Salvati e l’attuale sindaco uscente del centrosinistra, Paolo Galeano. «La Salvati promette di realizzare una

ciclabile in via Luisello - prosegue - ben sapendo che sono 20 anni che se ne parla: per prima cosa, riasfalterei la via, perché la strada è stata lasciata in uno stato pietoso, da paese sottosviluppato. Dall’altra parte, la scuola di Sambughè: sappiamo tutti che è stata chiusa per problemi di agibilità, ma non abbiamo pensato ai bambini e alle loro famiglie: per quasi 2 anni scolastici sono stati alla media Foscolo, il prossimo anno scolastico saranno trasferiti alle elementari Giovanni XXIII. – commenta Servirebbe uno spazio più grande: penso che forse un ampliamento e una ristrutturazione della scuola sarebbero molto più importanti. Abbiamo bisogno di scuole moderne». (av)


VII

Treviso

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

«Ospedale, per due anni polvere e rumore» Lavori in corso per la costruzione della cittadella sanitaria ` Pronta la nuova viabilità: stamattina chiude l’ingresso sud Il direttore Benazzi: «Cercheremo di limitare danni e disagi» per le auto e viene aperto quello in via S. Maria Ca’ Foncello `

LA RIVOLUZIONE TREVISO I prossimi due anni sa-

ranno complicati per il Ca’ Foncello. L’ospedale resterà sempre aperto. Ma pazienti, familiari e personale dovranno convivere quotidianamente con i lavori in corso per la costruzione della nuova cittadella sanitaria. «Potranno esserci dei disagi causati dalla polvere e dal rumore proveniente dal cantiere – mette le mani avanti Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – da parte nostra cercheremo di limitare al massimo tutti i problemi. Ci auguriamo che tutto vada per il meglio e che ci sia comprensione da parte di tutti».

UNA STRADA OBBLIGATA Dopotutto è una strada obbligata per raggiungere l’obiettivo della nuova cittadella. Da oggi si fa sul serio. I lavori sono arrivati a ridosso del corpo centrale del Ca’ Foncello, nel quadrante della vecchia area dell’elisoccorso. Qui si è già iniziato a gettare le fondazioni del monoblocco. Ieri è stata dismessa anche la postazione da dove partivano le ambulanze. Tutta l’atti-

PANIZZO, L’INGEGNERE DELL’USL: «L’ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO NON VERRA’ TOCCATO, CAMBIERA’ L’INGRESSO NELL’AREA INTERNA»

vità del Suem118 è stata trasferita nella nuova centrale, primo passo del nuovo ospedale, già realizzata accanto alla tangenziale di Treviso. Al momento non sono previste deviazioni nei corridoi del Ca’ Foncello.

L’incontro

Welfare day, il gruppo Unipol informa la cittadinanza

LE MODIFICHE Discorso diverso per la viabilità interna all’ospedale. Questa mattina verrà definitivamente chiuso l’ingresso sud per le auto: quello regolato dalle sbarre proprio accanto alla corsia soprelevata che porta al pronto soccorso. Non sarà più riaperto. Al suo posto ci sarà un nuovo ingresso da via Santa Maria Ca’ Foncello, laterale di via Cittadella della salute, quella che arriva dalla tangenziale, che porta verso gli impianti sportivi del Cral, il circolo canottaggio ospedalieri e il ristorante La Cavana del Sile. Pur con qualche aggiustamento, diventerà quello principale della futura cittadella. Sarà attivo 24 ore su 24. Allo stesso tempo verrà aumentato l’orario di apertura dell’ingresso nord, con un senso unico in entrata, comunemente indicato come l’entrata vecchia dell’ospedale. In più, ci sarà una nuova via d’uscita che passerà dietro l’obitorio e che attraverso lo stesso varco sbucherà in via Polveriera. «L’accesso al pronto soccorso non verrà toccato: funzionerà come sempre. E non cambierà nulla nemmeno per quanto riguarda i parcheggi – assicura Daniele Panizzo, ingegnere dell’Usl che segue il progetto della cittadella sanitaria – ver-

GRANDI OPERE Il nuovo monoblocco è il fulcro della cittadella sanitaria: i lavori si concluderanno nel 2020

I parcheggi

ranno modificate solamente le vie di accesso in macchina all’area intera dell’ospedale».

Al via i primi 300 stalli dei mille previsti

IL MONOBLOCCO

(m.f.) Nei prossimi due anni, assieme al nuovo monoblocco, nell’area del Ca’ Foncello verranno realizzati 300 dei mille nuovi parcheggi inseriti nel progetto della cittadella sanitaria. I rimanenti verranno allestiti quando la struttura sarà ultimata. Alla fine, i posti auto saranno in tutto oltre 3mila. La metà più vicina all’ingresso principale dell’ospedale sarà a pagamento. Ma in teoria non dovrebbero essere troppo costosi: al momento si parla di un euro e

mezzo per metà giornata e di tre euro per 24 ore. L’Usl della Marca ha chiesto al Comune di mantenere l’uso del Prato della Fiera a parcheggio almeno fino alla fine dei lavori della cittadella. Ca’ Sugana ha risposto positivamente. La destinazione del Prato potrà cambiare una volta ultimata la costruzione del nuovo ospedale. Il sindaco Mario Conte ha già annunciato un piano di rilancio che prevede la conferma di un numero limitati di posti auto.

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Il nuovo monoblocco rappresenta il fulcro del project financing della cittadella sanitaria da 251 milioni di euro. La struttura andrà a inglobare l’attuale corpo centrale del Ca’ Foncello. Nascerà un gioiellino: una hall con sei piani a vista che conterrà l’area delle urgenze, 600 posti letto ad alta tecnologia (con camere per massimo due persone), terapie intensive e il settore operatorio centralizzato con 29 sale operatorie. I lavori dovrebbero concludersi tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Mauro Favaro

Anche il Gruppo Unipol aderisce al Veneto Welfare Day, una giornata di informazione e sensibilizzazione dedicata al welfare, organizzata oggi dalla Regione Veneto, attraverso l’agenzia regionale Veneto Welfare. Saranno oltre 50 gli appuntamenti che si svolgeranno in tutta la Regione con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza anche rispetto alle forme di welfare integrativo, che rappresentano un importante sostegno per lavoratori e famiglie. Il Gruppo Unipol interverrà oggi a a Catena di Villorba, Fiammetta Fabris, Amministratore Delegato di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol leader nell’assistenza sanitaria integrativa, discuterà dell’impatto economico e sociale che i modelli di welfare aziendale possono avere sul territorio. A parlarne con lei, tra gli altri, Antonio Guadagnini, Consigliere della Regione Veneto promotore della legge regionale sul Welfare e Paolo Vasques, Direttore Relazioni Industriali di Benetton Group.


XXIII

Oderzo

IL PARERE Il comitato raggruppa oltre cento genitori: «Noi vogliamo avere una consulenza da un esperto esterno all’azienda sanitaria»

Motta

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

treviso@gazzettino.it

Tbc, parte l’esposto: genitori divisi `Il legale: «Chiediamo chiarezza sulla validità del documento di Due mamme della elementare al centro dell’epidemia si rivolgono a un avvocato ma il comitato prende le distanze valutazione dei rischi e su eventuali responsabilità della maestra» `

MOTTA Allarme tubercolosi a scuola: il caso potrebbe finire anche all’attenzione della Procura della Repubblica di Treviso. Martedì due mamme di alunni che frequentano l’elementare Aleandro di Motta, dove è scoppiato il focolaio di tbc, hanno dato mandato a uno studio legale di verificare la possibilità di un eventuale esposto alla magistratura. Per ora si tratta di un’azione che parte dalle due mamme e che non coinvolge altre persone. Una vicenda che divide gli stessi genitori. D’altra parte, non più tardi di lunedì, il Comitato Genitori della scuola primaria, aveva già precisato di non voler promuovere alcuna iniziativa in questo senso.

LE DISTANZE «Da parte nostra - hanno sottolineato dal comitato - non abbiamo intenzione di proporre azioni legali. Come istituzione non perseguiremo questa strada. Si tratta di azioni individuali. Il comitato raggruppa più di cento persone. Se c’è qualcuno che vuole farlo, lo farà autonomamente. La nostra volontà è di chiedere un parere a un esperto esterno all’azienda sanitaria. Solo per una maggiore tranquillità di noi genitori». Martedì intanto è arrivata la richiesta di mandato delle due mamme allo studio Colledan Zalla & Partners Avvocati Associati. L’intento è quello di andare fino in fondo alla vicenda. «Abbiamo ricevuto incarico da due clienti, madri di due bambini che frequentano la primaria - conferma l’avvocato Massimo Colledan - Il nostro compito sarà quello di valutare se possa sussistere o meno una eventuale responsabilità penale nella vicenda. Se dovessero risultare possibili elementi di reato nei confronti di uno più soggetti, procederemo con un esposto alla magistratura trevigiana affinché indaghi». «Sarà onere della Procura quindi stabilire i termini del reato e chi eventualmente lo ha commesso: noi non

configureremo alcuna ipotesi. Infatti la nostra non è una denuncia ma semplicemente un esposto, ossia un’esposizione dei fatti che, se sarà il caso, invieremo alla Procura». Tempi? «Nel giro di una settimana analizzeremo tutto nel dettaglio, quindi valuteremo se procedere». E poi, in caso positivo, che succederà? «La Procura dovrà decidere, da quello che leggerà, se vi sia l’ipotesi di uno o più reati oppure no, se vi sia un responsabile o se vi sia un concorso di più persone».

Controlli antidroga su mille studenti ODERZO

GLI INTERROGATIVI Interrogativi e dubbi da parte delle due mamme non mancano «Pare, ma siamo nel campo nel campo dell’ipotesi e dobbiamo appurare il tutto con certezza, che il documento di valutazione dei rischi della scuola (denominato “d.v.r.”, nda) sia scaduto. Ha una validità pluriennale e sembra sia stato redatto nel 2015. È un documento obbligatorio e serve a garantire la sicurezza di chi lavora e opera e soggiorna nell’ambiente di lavoro, sia ente o azienda, stabilmente o in maniera transitoria. Se per caso fosse scaduto – ripeto che stiamo ancora approfondendo la questione - potrebbero emergere delle responsabilità. Questo lo dico a titolo di esempio». Ma non solo documenti. «Valuteremo anche se le procedure di chi ha agito per conto dell’Usl siano state corrette. Hanno sostenuto che i protocolli della scuola prevedono l’impossibilità di chiudere l’istituto: per quanto ci riguarda è un’affermazione forte. Non ho ancora letto i protocolli, ma francamente mi pare un’ipotesi poco plausibile. Vedremo. Poi sarà da valutare anche l’eventuale responsabilità del “caso zero” da cui è partito il focolaio, anche se il soggetto non sapeva di avere questa infezione. Pertanto noi al momento stiamo valutando tutte le responsabilità. E tra una settimana, con gli elementi raccolti, decideremo se perfezionare l’esposto». Gianandrea Rorato

IL CONFRONTO Due gli incontri pubblici ospitati al palasport con genitori, scuola e gli esperti dell’Usl

La replica alla lettera di una madre

Zaia: «Io, in prima linea con gli esperti dell’Usl» (g.r.) Luca Zaia risponde a una mamma che gli aveva scritto in merito ai casi di Tbc, rivolgendogli domande urgenti e lamentando un disinteresse della Regione al problema. «Me ne sono occupato in prima persona di questa vicenda ribatte il governatore - Sono rimasto in contatto con l’Usl tutti i giorni». La mamma era preoccupata per i casi di tubercolosi alla scuola elementare di Motta. Un caso per il quale l’Usl 2 ha promosso due incontri pubblici, attivato un call center e anche uno sportello informativo aperto direttamente a scuola. «Mi ha colpito leggere che da parte

mia non ci sarebbe stato nessun tipo di intervento, perché non è vero - replica il presidente Zaia- Me ne sono invece occupato personalmente, assieme a tutti i tecnici della Regione e dell’Usl 2, fin dal primo momento». E nella lettera di risposta alla mamma sottolinea: «Lei non può immaginare quante volte, soprattutto di fronte a problemi di sanità, si lavori molto, ma in silenzio, perché i problemi di salute si affrontano in concreto, come facciamo sempre, ma non si risolvono certo andando sui giornali. La prego di riflettere». E continua: «Ho sentito tutti i giorni il

dirigente generale Francesco Benazzi e i tecnici. E proprio ai tecnici mi sono affidato, ricevendo l’informazione che tutti i protocolli attivati erano in linea con le indicazioni scientifiche in materia di contagio da Tbc. Ma non basta». La lettera infatti prosegue: «È giusto che lei sappia che tutti i consulenti tecnici sono ancora a vostra totale disposizione per risolvere qualsiasi dubbio. Inoltre ho chiesto io a Benazzi di coinvolgere un’autorità nazionale in materia, come il professor Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità». Era presente sabato scorso all’incontro pubblico a Motta.

Pronto il piano delle acque: «Basta allagamenti» ODERZO Tiene conto dei cambiamenti climatici il piano delle Acque che è stato presentato ieri in municipio. I modelli idraulici elaborati dal progettista ingegner Andrea De Goetzen simulano come si comportano le condotte della fognatura quando si verificano quei temporali con piogge torrenziali, che nello spazio di breve tempo scaricano sul territorio elevate quantità d’acqua. Eventi che diverse volte nel recente passato hanno messo in crisi ad esempio via Garibaldi, con allagamenti importanti. «Le criticità – ha spiegato il progettista – sono state espresse anche sulla base di una raccolta di segnalazioni arrivate in comu-

ne, verificate poi con i modelli idraulici». «Attendevo questo piano da quinti anni – è stato il commento del sindaco Maria Scardellato -. Avevo cominciato a parlarne ancora nel 2003, quand’ero assessore».

cola area di laminazione nella zona verde della ditta Tonon. Da qui l’acqua raccolta dovrebbe essere convogliata, attraverso un canale di gronda, fino al grande bacino di laminazione ricavato vicino all’idrovora di Fratta.

LE AREE CRITICHE Diverse le zone critiche che sono state individuate, fra tutte quella ad ovest di via Verdi, che ricomprende pure via Boarie, e quella a sud del quartiere Brandolini e via Garibaldi. Dopo una serie di accurati rilievi, e il sindaco ringrazia per la collaborazione i Consorzi di Bonifica Piave e Basso Piave nonché Piave Servizi srl, i progettisti sono passati alla fase delle proposte. Per via Boarie la soluzione potrebbe consistere nel ricavare una pic-

LE SOLUZIONI

A FRATTA La cassa di espansione

Un bacino che, secondo il progettista, andrebbe bisogno di essere aumentato. Per via Parise la soluzione è il potenziamento dell’attuale condotta fognaria anche per risolvere i problemi che ci sono in via Battisti. «Nella zona sud del Brandolini – ha proseguito il tecnico – ci sono delle situazioni molto critiche, con condotte che addirittura passano sotto le case. Proponiamo il raddoppio della condotta

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lungo via Martiri della Libertà, passando sotto la strada Postumia per arrivare al bacino di laminazione in fregio al canale Piavon. Proponiamo inoltre lo sfondamento del Navisego nel tratto tra via Sgarbariol e la ferrovia». Molte e puntuali le soluzioni individuate. Adesso diventa fondamentale reperire i fondi per attuarle. «È evidente l’importanza di questo strumento – è stato il commento della Scardellato - Adesso, quando si andrà a edificare, si saprà subito quali sono le opere idrauliche da eseguire. Per le perequazioni abbiamo subito chiaro cosa richiedere». La speranza infine è che vengano emessi bandi anche per la difesa del suolo, ai quali poter partecipare. Annalisa Fregonese

Oltre un migliaio di studenti ieri mattina sono stati sottoposti al controllo antidroga. Un’ operazione attuata in modo congiunto da Polizia locale e Guardia di finanza. I vigili coordinati dal comandante Andrea Marchesin e gli uomini delle Fiamme Gialle della Tenenza opitergina comandata dal luogotenente Nicola Berloco, hanno eseguito i controlli a fini della prevenzione del consumo di sostanze stupefacenti. Una piaga che non si arresta, diffusa fra i giovanissimi, fra i quali ci sono consumatori sia di droghe leggere come la marijuana che pesanti come l’eroina e non mancano le sintetiche. Due pattuglie della Polizia locale, due delle Fiamme gialle e un’unità cinofila di Treviso, a sorpresa si sono presentate in via Stadio dove hanno sede le principali scuole superiori cittadine. Dalle 7 alle 8.20 gli studenti, oltre 1000, sono stati controllati uno per uno, prima del loro ingresso a scuola. Il cane addestrato ai controlli antidroga ha annusato gli studenti, provenienti da tutto l’opitergino-mottense, alcuni pure dal coneglianese. I dirigenti scolastici hanno dimostrato grande sensibilità e collaborazione rispetto al servizio svolto. La verifica è stata minuziosa e accurata. Non sono state rinvenute sostanze stupefacenti, l’esito dei controlli è stato negativo. Un buon risultato anche se ciò non significa che si possa abbassare la guardia. Sia Polizia locale che Guardia di finanza hanno già annunciato che, compatibilmente con le esigenze organizzative di ciascun comando, in futuro il medesimo servizio antidroga verrà ripetuto in altri istituti scolastici. Sono stati previsti pure specifici monitoraggi nei parchi e nei punti di maggiore aggregazione dei giovani. (an.fr.)


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Nordest

WELFARE DAY, OGGI GIORNATA REGIONALE Previdenza complementare e assistenza sanitaria integrative: 30 incontri, 50 camper e 200 infopoint. Partecipa anche il fondo Solidarietà Veneto.

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

Autonomia e sanità, Zaia: ecco la verità ` «Lo scandalo è la mobilità dei malati verso il Veneto che Il governatore alla bicamerale: «Noi curiamo tutti, il Sud invece ha scelto di abdicare al pubblico e di favorire i privati» costa 300 milioni l’anno». Ma Di Maio lo attacca: «Talebano» `

«Olimpiadi, nulla di scontato ma lavoriamo come ci fossero»

L’AUDIZIONE VENEZIA «A me spiace vedere che c’è qualcuno che insinua che i cittadini verranno curati di meno per colpa dell’autonomia: non è colpa nostra se, in qualche comunità, sanno solo fare buchi nella sanità ed esportare ammalati». Lasciato a Venezia il consueto aplomb, ieri a Roma il presidente Luca Zaia è sbottato davanti alla bicamerale sulle Questioni regionali, dov’era in audizione insieme al collega Attilio Fontana in merito al negoziato che Veneto e Lombardia (più l’Emilia Romagna) hanno in corso con il Governo. Una seduta quasi interamente dedicata al tema della salute, dopo che nella commissione per l’Attuazione del federalismo fiscale il ministro Giulia Grillo aveva appena sottolineato «l’ormai insostenibile peso della migrazione sanitaria che affligge una consistente porzione di nostri concittadini che risiedono nel Centro-Sud», schiudendo così la porta alle autonomie, «meglio se per ogni Regione». Un’apertura però stroncata in serata dal vicepremier Luigi Di Maio: «Sull’autonomia non ho capito se prevale la linea mediana di Salvini o quella di Zaia più talebana. Personalmente penso che l’autonomia va bene, ma non deve creare malati di serie A e B o alunni di serie A e B».

LA COESIONE NAZIONALE Sullo sfondo, ancora una volta, il problema della coesione nazionale. «Nelle bozze non si parla di solidarietà o di sussidiarietà – ha riconosciuto Zaia – ma non è una dimenticanza». La richiesta di autonomia differenziata, ha anzi puntualizzato il governatore, «è proprio fatta salva la solidarietà:

«C’È GENTE CHE ARRIVA PER ASSISTERE I FAMILIARI SENZA NEPPURE I SOLDI PER PAGARE L’ALBERGO. QUESTO È INACCETTABILE, NON IL FEDERALISMO»

L’INCONTRO

mento, lasciando però trapelare un timore personale: «Non voglio passare alla storia come quello che ha avuto l’opportunità e non ne ha approfittato. Ci sarà scritto: ci ha provato, non ci è riuscito, colpa degli altri però eh...». Consiglio del dem veronese Diego Zardini: «Se c’è la volontà di ottenere una buona autonomia, bisogna allentare la pressione, diminuire l’enfasi e lavorare sulle mediazioni possibili». Ottimismo dal forzista bellunese Dario Bond: «L’autonomia non è un pericolo per la stabilità nazionale, ma un grande esempio che può essere copiato da tutti». Angela Pederiva

VENEZIA Ottimismo sul fronte Olimpiadi. Mentre il sottosegretario Simone Valente, al termine dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi sulla candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026, ha dichiarato «siamo a buon punto affinché governo, Coni e promotori siano convinti che questa candidatura è la più forte», il governatore del Veneto Luca Zaia ha dichiarato di lavorare con lo stesso impegno che metterebbe se le avesse già portate a casa. «Non diamo assolutamente per scontato che otterremo le Olimpiadi Invernali 2026. Ci mancherebbe. Di certo stiamo lavorando con la stessa serietà e concretezza come se le avessimo già avute». Ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto a conclusione dell’incontro sulla candidatura di Milano-Cortina. «Niente si può dare per scontato fino al 24 giugno, quando il Cio deciderà l’assegnazione prosegue Zaia - e quando dico che lavoriamo come se fossero già vinte lo faccio per esemplificare la serietà del lavoro che stiamo portando avanti, non certo perché mi sento sicuro della vittoria». Ricorda poi come abbiano un ottimo dossier, innovativo e rispettoso dell’Agenda 2020 del Cio, «ma a maggior ragione adesso, che il Governo svedese si è espresso su Stoccolma-Are, bisogna continuare a correre, pancia bassa e pedalare fino all’ultimo minuto».

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A ROMA Il governatore Luca Zaia in commissione. Sopra Giulia Grillo e Dario Bond

noi non stiamo proponendo la secessione dei ricchi, un progetto di sublimazione dell’ingordigia e dell’avarizia del Nord, o altre boiate che sento dire». Una perentorietà nei toni che ha raggiunto il suo culmine dopo l’intervento della senatrice pentastellata Rosa Silvana Abate («Vengo dalla Calabria, regione risaputa per il dissesto sanitario, ma non posso prescindere dalle aspettative di dignità dei cittadini calabresi»). Ha concesso il leghista: «Mi metto nei panni di un calabrese, che si chiede: “Qua cosa sta succedendo? Arrivano i vichinghi dal Nord e fanno un disastro”. Però cito alcuni dati, quelli sui Comuni in dissesto finanziario: in Sicilia sono il 26,8% del totale (107 su 339), in Campania il 33% (183 su 555), in Calabria il 54% (222 su 409, uno su due, uno sfacelo). Io la cura ce l’avrei: i costi e i fabbisogni standard».

LA MOBILITÀ SANITARIA Da quelle ed altre regioni il Veneto registra una mobilità sanitaria che, secondo il valore citato da

Zaia, quest’anno vale 300 milioni di euro. «Noi curiamo volentieri tutti i cittadini, a prescindere dal colore della pelle, dal credo religioso, dalle scelte sentimentali – ha premesso – però poi vado a vedere le prestazioni che mi arrivano dal Sud e scopro che non mi mandano i tunnel carpali, le appendiciti, le ernie inguinali, ma tutte le complicanze sulle quali, detta proprio in soldoni, non si guadagna. Perché vi dico questo? Perché poi vado in quelle regioni e scopro che quegli amministratori hanno fatto la scelta di abdicare alla sanità pubblica e sono piene di sanità privata, dove il cittadino sa che se vuole essere curato bene, deve pagare. Questo vi

deve preoccupare, non il Nord che chiede l’autonomia. È scandaloso quello che accade al Sud», ha insistito il governatore, rivolgendosi in particolare alla parlamentare calabrese Abate: «Mi perdoni se mi agito, però quando io vedo questa gente che arriva con la valigia di cartone, disperata, che non ha neanche i soldi per pagare l’albergo per assistere il proprio familiare... noi non possiamo accettare queste cose. Voi la rivoluzione la dovete fare assieme a noi senatrice, non contro di noi».

LA TRATTATIVA E IL TIMORE Detto questo, a che punto è la trattativa? Zaia ha ribadito la necessità di coinvolgere il Parla-

Stop al centro commerciale, salvo il castello del Catajo LE SENTENZE VENEZIA La vista attorno al Castello del Catajo è salva. Con due sentenze pubblicate ieri, il Tar del Veneto ha bocciato i ricorsi presentati da una società immobiliare e da un fondo americano contro il vincolo di tutela, che un anno fa era stato apposto sul complesso monumentale dei Colli Euganei. Almeno in primo grado, dunque, stop al progetto di un centro commerciale a Due Carrare, un’operazione che per la sua imponenza avrebbe coinvolto anche i Comuni termali di Battaglia e Montegrotto.

LA VICENDA Secondo quanto riassumono i giudici amministrativi, all’inter-

no di un’area di 15 ettari lungo l’autostrada A13, la società Deda puntava a realizzare una struttura coperta da 38.000 metri quadrati, lunga 300 metri lineari e alta 12 e in certi punti 15, nonché a costruire «una collina per mitigare e schermare la vista della struttura commerciale dal Castello del Catajo». La reggia sorge a circa un chilometro di distanza e, in virtù di tre vincoli di tutela diretta

IL TAR DEL VENETO BOCCIA I RICORSI DI DUE SOCIETÀ CONTRO IL VINCOLO DI TUTELA PER L’AREA SUI COLLI EUGANEI

(emessi nel 1925, nel 1930 e nel 1964), è stata dichiarata «di interesse culturale particolarmente importante». L’ulteriore vincolo di tutela, questa volta indiretta, era stato emanato dalla Soprintendenza nel 2018, aveva un’estensione di 3 chilometri quadrati e comportava l’inedificabilità dell’area prescelta per l’investimento. Per questo l’immobiliare aveva chiesto al Tar non solo l’annullamento di quella misura, ma pure un risarcimento pari a 250.000 euro per ogni mese di ritardo, 500.000 all’anno per la mancata redditività e 20 milioni in caso di abbandono dell’iniziativa da parte dell’utilizzatore o acquirente finale. A rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale era stata anche la cessionaria dei crediti ipotecari Devar Claims,

nell’interesse economico del fondo statunitense Varde.

LE MOTIVAZIONI Quest’ultimo ricorso è stato dichiarato inammissibile, mentre l’altro è stato respinto nel merito. Le motivazioni hanno accolto diversi passaggi delle ragioni sostenute sia dal ministero dei Beni Culturali che dal comitato “Lasciateci respirare” di cui fanno parte le associazioni di categoria e ambientaliste. In particolare l’esigenza «di salvaguardare l’ampio complesso di beni tutelati dal vincolo diretto (che non è costituito solo dal Castello del Catajo) rispetto alla più vasta cornice ambientale con cui tale complesso di beni costituisce un unicum inscindibile». (a.pe.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIOIELLO Il complesso monumentale del Catajo a Battaglia Terme


15

Nordest

Giovedì 11 Aprile 2019 www.gazzettino.it

«Mazzacurati, sequestrate la casa a Cortina» `L’appartamento venduto quando il caso Mose era già esploso La Procura della Corte dei conti sostiene che i soldi illeciti venivano utilizzati per acquistare immobili intestati ai familiari «Serve da risarcimento se viene accertato il danno erariale» `

tuale azione erariale è ormai prescritta.

LO SCANDALO VENEZIA Nel corso degli anni Giovanni Mazzacurati ha investito i proventi della sua attività, anche quelli illeciti, acquistando numerosi beni immobili e intestandoli «a figli, coniuge ed affini». Lo sostiene la Procura della Corte dei conti sulla base di una lettera, sequestrata nel corso delle indagini sullo scandalo Mose, nella quale l’avvocatessa romana Francesca Morlino trasmetteva al commercialista dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, il padovano Francesco Giordano, “L’elenco beni immobili di proprietà della famiglia Mazzacurati, acquistati con denaro dell’ing. Mazzacurati”. Quel documento, che doveva servire per regolare le questioni ereditarie, è diventato uno degli elementi di prova utilizzati dal viceprocuratore Alberto Mingarelli per dimostrare che i due milioni e mezzo di euro utilizzati nel 2012 per acquistare un lussuoso appartamento a Cortina, intestato alla moglie di Mazzacurati, Rosangela Taddei (priva di alcun reddito, secondo la Guardia di Finanza) provenivano dai fondi illeciti accumulati a suon di false fatture dal marito, all’epoca ancora potentissimo.

SOTTO SEQUESTRO La Procura erariale vorrebbe porre sotto sequestro l’immobile di Cortina con l’intenzione di farlo incamerare dallo Stato a titolo di risarcimento nel caso in cui Mazzacurati venisse condannato nel giudizio per danno erariale che sarà discusso il prossimo giugno, nel quale è stato disposto un sequestro fino all’ammontare di 21 milioni di euro (a fronte del rinvenimento di ben pochi beni riferibili all’ex presidente del Cvn). In relazione ad altri acquisti immobiliari, infatti, è trascorso troppo tempo e ogni even-

L’IMPRENDITORE DI ARZIGNANO

INCHIESTA MOSE Giovanni Mazzacurati, ora viene chiesto il sequestro della villa di Cortina

IL CRAC VICENZA L’undicesima sentenza, nell’arco di neanche due mesi, è stata depositata l’altro ieri. Diversi i ricorrenti, ma analogo il verdetto: i beni di Giuseppe Zigliotto, ex consigliere della Popolare di Vicenza e imputato per il crac, devono restare sotto sequestro. A deciderlo è stato ancora una volta la Cassazione, respingendo l’ennesimo ricorso contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame, presentato in questo caso dalla figlia.

LA VICENDA In precedenza erano state boc-

Il caso dell’appartamento di Cortina è approdato ieri mattina di fronte alla Corte dei conti, chiamata a pronunciarsi sulla duplice richiesta della Procura: da un lato accertare che l’acquisto del 2012 (il venditore era Vittorio Bigontina), fu “simulato”, ovvero che l’effettivo acquirente era Giovanni Mazzacurati; dall’altro disporre la revocatoria del successivo atto di compravendita attraverso il quale, nel 2017, a scandalo Mose già scoppiato, con arresti eseguiti e patteggiamenti definiti, l’appartamento di Cortina fu svenduto per un milione e 450 mila euro ad un noto imprenditore del settore conciario di Arzignano, Francesco Dal Molin, 63 anni (diventato titolare della nuda proprietà), al figlio Antonio Dal Molin, 37 anni e alla moglie Nives Zonin, 62 anni (con usufrutto al 50 per cento ciascuno). «Tutti sapevano che quella casa era di Mazzacurati ed essendo veneti,

Bpvi, sigilli ai beni di Zigliotto: respinto il ricorso della figlia ciate le azioni giudiziarie promosse dallo stesso Zigliotto e dal compagno Matteo Vigolo, ora invece è toccato a quella di sua figlia Ginevra. Il tema è simile: su richiesta delle parti civili era stato disposto il sequestro conservativo, per l’importo massimo pari a 15.468.906,20 euro, anche dei beni riferiti all’industriale, attualmente a processo per i reati di aggiotaggio, falso in prospetto ed ostacolo alla vigilanza in relazio-

ne all’operato di Bpvi nel periodo compreso fra il 2012 e il 201 5. Nel mirino erano finite pure le proprietà cedute a terzi a titolo gratuito, individuate in un immobile e in un terreno situati a Longare, nonché in una villa posizionata a Ravenna. In particolare questa residenza era stata prima ceduta da Zigliotto alla sua ex moglie e poi trasferita alla figlia. Ma i giudici del Riesame avevano ritenuto che questa operazione, «pur pre-

sentandosi come compravendita, in realtà dissimulasse una liberalità».

LA SENTENZA Fra le motivazioni della sentenza, la Suprema Corte evidenzia il fatto che il Tribunale «aveva comunque concluso per la gratuità della cessione dell’immobile sequestrato - e, quindi, per la dissimulazione della donazione nel concluso atto di compravendita -

sapevano in quale inchiesta Mazzacurati era rimasto coinvolto», ha dichiarato il dottor Mingarelli. La difesa si sta battendo per il rigetto della richiesta e l’udienza è stata sospesa in attesa che la Cassazione decida (su un caso analogo, riguardante l’ex presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan) se la Corte dei conti sia competente ad agire nei casi di “simulazione” oppure se l’azione vada proposta di fronte al Tribunale civile dall’ente danneggiato. Negli atti depositati di fronte alla Corte dei conti figura anche la storia di altre case in Sardegna, a Chia: la prima acquistata, nel 2004, per 400 mila euro, e poi rivenduta da Rosangela Taddei nel 2011 per un milione e mezzo di euro; la seconda acquistata lo stesso anno dalla figlia della Taddei, Marina Elettra Snow per un valore dichiarato di 300 mila euro. Secondo le Fiamme Gialle, la moglie di Mazzacurati non possedeva il denaro necessario alla compravendita. Gianluca Amadori © RIPRODUZIONE RISERVATA

anche in considerazione del fatto che, in epoca precedente alla stessa, al momento dello scioglimento del matrimonio, le parti avevano dato atto della avvenuta definizione di tutte le pendenze economiche e, quindi, anche del debito che l’imputato aveva riconosciuto nei confronti della moglie». L’accordo in sede di divorzio prevedeva infatti che Zigliotto costituisse un fondo di 400.000 euro a favore delle due figlie per i loro studi e ne versasse annualmente altri 120.000 affinché «conservassero un tenore di vita consono a quello che avevano sempre avuto». (a.pe.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cona, il Pd incalza la Regione Da garzone a patron di “Alì”

«Ostacolava l’accoglienza?» laurea ad honorem a Canella IL CASO VENEZIA Richieste di chiarezza sul caso Cona avanzate dal consigliere regionale Pd Graziano Azzalin e dal deputato Nicola Pellicani. «Il presidente Zaia che dice di non aver mai ostacolato le decisioni dei Comuni in merito all’accoglienza è lo stesso che invitava i sindaci a sbattere il telefono in faccia ai prefetti e a violare la legge negando i documenti d’identità ai profughi. La Regione non ha mai voluto assumere quel ruolo di coordinamento dei Comuni per risolvere le questioni, ha preferito che i problemi esplodessero per specularci elettoralmente». Così Azzalin replica al governatore veneto a sua volta attaccato dall’ex capo del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione, Mario Morcone, nell’ambito dell’inchiesta sul centro di accoglienza di Cona (Venezia). Uno scontro su cui l’esponente dem polesano ha presentato un’interrogazione, chiedendo chiarimenti sul tipo di pressioni fatte dalla Regione sugli amministratori locali.

L’INTERROGAZIONE L’esponente dem ricorda come il Veneto abbia «sconfessato l’accordo del luglio del 2014 sottoscritto in Conferenza Stato-Regio-

ni» con cui furono stabilite le modalità di definizione delle quote dei migranti da inviare alle Regioni. Accusando, inoltre, Zaia di aver «mescolato numeri, facendo volutamente confusione tra immigrati regolarmente residenti, profughi e richiedenti asilo per di-

mostrare la “grande accoglienza” del Veneto». Inoltre sostiene che, dopo la sua rielezione nel 2015, Zaia lanciò insieme a Maroni e Toti «una campagna per opporsi alle indicazioni del Viminale». La ‘saturazione’ lamentata dai tre governatori venne però «smentita dal report del ministero dell’Interno: su 67.128 presenze, appena il 4% era ospitato dal Veneto».

ALLA CAMERA

IL CONSIGLIERE Graziano Azzalin

IL CONSIGLIERE AZZALIN E IL DEPUTATO PELLICANI DEL PD: «CHIAREZZA SU QUANTO EMERGE DALL’INCHIESTA SUI MIGRANTI»

Anche il deputato dem Nicola Pellicani annuncia un’interrogazione al ministero degli Interni. «La Regione ha il dovere di fare chiarezza, ciò che è emerso dall’inchiesta sul Centro di Cona è gravissimo - attacca - non è pensabile fare propaganda sulla pelle delle persone». Le dichiarazioni dell’ex capo del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione, Mario Morcone, e del responsabile della Direzione centrale per i servizi per l’immigrazione del Ministero dell’Interno Carmine Valente, nei verbali dell’inchiesta sulla cooperativa Ecofficina-Edeco, che gestiva il centro di Cona, «sono di particolare gravità, poiché fanno emergere come la Regione Veneto, anziché porsi come strumento di coordinamento dei Comuni per l’accoglienza dei migranti, abbia cercato di impedire il trasferimento dei richiedenti asilo in Veneto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RICONOSCIMENTO PADOVA La sua non è una storia, è una leggenda. Francesco Canella, 88 anni, “mister Alì”, dopo la guerra faceva il garzone. Come terzo di sette fratelli nati in campagna, a Veggiano (Padova), suo padre gli aveva detto: vai in città a lavorare, qui non ci sfamiamo. E lui cominciò consegnando a casa la spesa dei clienti. Oggi è il timoniere di un gruppo da oltre 1 miliardo di euro di fatturato, 3800 dipendenti, 113 punti vendita fra Veneto ed Emilia, con 100mila clienti al giorno. Canella alla fine degli anni ‘60 si è inventato un nuovo modo di fare supermercato, con il “banco del fresco servito”, cioè un casolino dentro un market. E poi ha accorciato la filiera commerciale, comprando direttamente dai produttori, ottenendo risparmi sul prezzo e assicurando vita alle aziende locali. Insomma il chilometro zero di oggi.

UN PIONIERE Proprio per la capacità di inventiva e la salvaguardia delle produzioni tipiche locali ieri l’Università gli ha tributato la laurea ad honorem in “alimenti e vini d’Italia”. Il diploma magistrale è inserito in Scienze e tecnologie alimentari ed è stato pro-

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posto dal dipartimento di Agronomia durante una cerimonia in aula Magna del Bo gremita di personalità, a cominciare da sindaco e Prefetto. Il Magnifico rettore, Rosario Rizzuto ne ha riconosciuto i caratteri pioneristici, ripercorrendo la sua storia, da

pizzicagnolo, nel 1958, al primo supermercato, nel 1971, alla capacità di stringere accordi con i fornitori locali fino alla responsabilità sociale e ambientale, tanto nel sostegno al Cuamm, alla Citta della Speranza, allo Iov quanto alla campagna che ha portato a piantare 10mila alberi. Il professor Maurizio Borin, del dipartimento, ha letto la motivazione nella quale spicca “la valorizzazione dei prodotti alimentari e vinicoli tipici, anche di piccola scala e quindi non sostenibili da iniziative di marketing autonomo”.

IL SEGRETO

IL DOTTORE Francesco Canella

LA CERIMONIA AL BO IL NEO DOTTORE: «ANCHE I GIOVANI D’OGGI POSSONO FARCELA, HANNO PIÙ QUALITÀ DI ME»

Il segreto del successo? «La ricerca della qualità come valore fondamentale. Ma oggi non sarei qui se non avessi anche la qualità dei miei collaboratori, che io non chiamo dipendenti, e la mia famiglia. Penso che il rispetto reciproco sia la chiave». Ma un giovane oggi riuscirebbe a ripercorre la sua strada? «Senza dubbio, hanno più capacità di me. L’importante è cercare il successo e se non si riesce, individuare le ragioni per cui manca». La grande distribuzione oggi si fa piccola, crescono supermercati di quartiere... «Ci copiano». Ma lei va ancora a sorvegliare i negozi? «Il sabato e la domenica». Appunto. Mauro Giacon © RIPRODUZIONE RISERVATA


DAL 1887

il Quotidiano

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del NordEst

ANNO 133- N° 86

VENEZIA MESTRE

Giovedì 11 Aprile 2019

Venezia Massacrato dalla baby gang Gli hanno rotto la spina dorsale

Il personaggio Elton John, il tour di addio parte da Venezia (ma dal ristorante)

Champions Ronaldo-gol La Juve conquista un pareggio ad Amsterdam

Bonzio a pagina 21

Mauro a pagina 23

Amadori a pagina III

Il commento

L’assoluzione di Marino, una lezione per Pd e M5s Carlo Nordio a vicenda dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, indagato per peculato e falso, estromesso dalla carica, assolto in primo grado, condannato in appello, e ora definitivamente scagionato dalla Cassazione «perché il fatto non sussiste», rappresenta quella maledizione che grava sul nostro infelice Paese da venticinque anni, alimentata da un sistema processuale irragionevole, da una giustizia lenta e aleatoria e da una sua strumentalizzazione spregiudicata. Primo. Il sistema è irragionevole perché consente che l’imputato, assolto in primo grado, venga condannato in appello senza che il dibattimento debba essere rinnovato e senza l’intervenuto di fatti nuovi. Poiché la condanna può intervenire soltanto «al di là di ogni ragionevole dubbio», come recita l’articolo 533 del codice di procedura penale, è assurdo che un giudice condanni dove un altro giudice ha già dubitato al punto di prosciogliere. Ed infatti questa incongruenza non esiste in nessun Paese al mondo che abbia adottato, come noi pomposamente pretendiamo, il codice accusatorio “alla Perry Mason”. Il nostro legislatore ci aveva provato, ma il tentativo è stato bocciato dalla Corte Costituzionale. Così il nostro codice resta un indovinello avvolto in un impenetrabile mistero. Una Ferrari con il motore della cinquecento, che si inceppa ad ogni occasione. Segue a pagina 27

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Banche, il giallo dei rimborsi Lo sblocco del Fondo da 1,5 miliardi sparito ` Associazioni in rivolta: ora risposte. Bitonci dal Def. Fraccaro: «Il decreto? Al più presto» rassicura: i risarcimenti sono già tutti previsti `

Scoperta. Conferma la teoria della relatività

È giallo sullo sblocco del fondo da 1,5 miliardi per i truffati dalle banche: scomparso dall’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di martedì, ieri è emerso che il tema non è citato nemmeno nel Def. Ad alimentare il mistero, anche il botta e risposta alla Camera. Il forzista Giacomoni: «Quando verrà rimborsato il primo risparmiatore?». Il ministro Fraccaro: «Il decreto verrà emanato al più presto». «Infatti il decreto non c’entra nulla col Def», taglia corto il sottosegretario Bitonci. «Arriverà nei prossimi giorni», assicura il premier Conte. Risparmiatori e opposizione insorgono. Pederiva a pagina 3

Autonomia

Zaia: «Sanità, ecco la verità» Di Maio: «Sei un talebano» «Ma quale secessione dei ricchi». Luca Zaia davanti alla bicamerale ha snocciolato i numeri della Sanità. «Lo scandalo non è l’autonomia ma la gestione che al Sud si fa della sanità». Ma Di Maio lo attacca: «La sua è una linea talebana». Pederiva a pagina 13

Codice, resta il limite a 130 km/h E sulle multe arriva la stangata Fino a 1.697 euro e patente sospesa per chi parla al cellulare

` L’IMMAGINE La prima foto reale del buco nero

Questo è il “buco nero” «Einstein aveva ragione» Per la prima volta è stato fotografato un buco nero, al centro della galassia M87 con la massa di sei miliardi e mezzo quella del nostro Sole. «Siamo di fronte alla conferma della Relatività di Einstein», ha detto il direttore del progetto, Sheperd S. Doeleman del Center for Astrophysics, Harvard & Smithsonian. Arcovio a pagina 20

L’analisi

Quella massa nera che contiene 6,5 miliardi di soli Massimo Capaccioli A pagina 27

Non c’è l’innalzamento del limite di velocità sulle autostrade a tre corsie, né il divieto di fumo alla guida e neanche la possibilità per le bici di andare contromano. Ma nella bozza del nuovo codice arriva una stretta per chi non rispetta le regole con aumenti anche pesanti di multe e decurtazioni di punti della patente. Mano pesante soprattutto per chi viene sorpreso alla guida usando «smartphone e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante»: non più multe da 161 a 467 euro, ma «da 422 a 1.697 e sospensione della patente fino a due mesi». Pucci a pagina 8

Treviso

Morte misteriosa di un neonato La procura ordina l’autopsia I genitori vogliono capire cos’è successo. Perché il piccolo Jerome di Conegliano, di appena due mesi, è morto improvvisamente nella notte tra il 5 e il 6 aprile mentre dormiva nella sua culla. Il bimbo da pochi giorni era stato vaccinato. La Procura di Treviso ha ordinato l’autopsia. Favaro a pagina 11

L’indagine

Scandalo Mose

«Sequestrate la villa di Cortina di Mazzacurati»

Emanuela Orlandi il Vaticano apre la tomba

La Procura della Corte dei Conti vuole sequestrare la villa a Cortina di Mazzacurati (ma intestata alla moglie) e poi rivenduta quando lo scandalo Mose era già scoppiato. Per la Procura la casa è stata comprata con i soldi di Mazzacurati, che provenivano dai fondi illeciti accumulati dal marito e quindi l’acquisto a nome della moglie era “simulato”.

Il Vaticano ha avviato un’indagine interna sulla vicenda di Emanuela Orlandi. Lo rende noto l’avvocato della famiglia, Laura Sgrò, aggiungendo che la Segreteria di Stato ha «autorizzato l’apertura di indagini» e specificando che gli accertamenti sarebbero legati alle verifiche su una tomba del cimitero teutonico, quella che secondo la famiglia Orlandi potrebbe contenere i resti della ragazzina scomparsa nel giugno del 1983. Giansoldati e Mangani a pagina 9

Amadori a pagina 15 REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ∆ “Storia della Serenissima Illustrata” - vol. 4 € 6,90* - *Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo de “Il Gazzettino” e fino ad esaurimento. La promozione è valida solo per l’area della provincia di edizione. Spedizione in abbonamento postale: DL 353/’03 (conv. in L. n. 46 del 27/02/04) art. 1 comma 1, VE

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Cronaca 23

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 11 Aprile 2019

PARTECIPATE. Un foglio appartenentealla relazionesullo scenario aggregativodelle societàconAscopiaveparladi 223eccedenzeaVerona

Aim, sindacati inallerta sugli esuberi Undocumentoriservatoaffisso daun anonimo nella sede di Agsm scatenalabufera:«Ora chiarezza Siamocontrariallospezzatino» Nicola Negrin

«Sono incavolato nero». Raffaele Consiglio entra trafelato all’interno della sala dove è stata convocata la conferenza stampa urgente. Il segretario generale della Cisl, accompagnato da Giampaolo Zanni e Grazia Chisin, rispettivamente segretario generale di Cgil e Uil, non nasconde la sua arrabbiatura e la sua preoccupazione. «Ci avevano assicurato - attacca - che Aim non sarebbe stata suddivisa, frammentata, spezzettata. L’amministratore unico Gianfranco Vivian ha ribadito in due occasioni, dopo le prime nostre sollecitazioni, che il processo di aggregazione con Agsm sarebbe andato avanti compatto. Eppure, dalle indiscrezioni che abbiamo ricevuto, sembra che il percorso intrapreso non sia questo. Ora chiediamo a Vivian

tà che sono andati via, vedi la Fiera, e poi privare la città di ulteriori pezzi». LAREPLICA. Ai timori dei sin-

dacati arriva la pronta replica: «Uno dei caratteri essenziali della proposta non vincolata che Aim sta elaborando e che sarà presentata ad Ascopiave il prossimo 15 aprile, come già anticipato a più riprese alle rappresentanze sindacali - interviene l’amministratore unico di Aim Gianfranco Vivian - riguarda l’individuazione di forme organizzative che non prevedono quello che viene definito “spezzatino”, ossia la cessione di ambiti aziendali a soggetti di cui Aim non sia parte, ma rafforzi la presenza territoriale anche a tutela del patrimonio occupazionale».

di smentirci». Detto, fatto. «Non ci sarà alcun spezzatino», afferma il numero uno della holding di San Biagio. IL DOCUMENTO SEGRETO. Pri-

ma di tutto un passo indietro. Quali sono le indiscrezioni riferite da Consiglio? Il segretario della Cisl parla di un «foglietto che è stato appeso da un anonimo in una bacheca nella sede di Agsm». Non un foglietto qualunque, ma «una pagina estratta, evidentemente, da una relazione più corposa. Quella che delinea gli scenari aggregativi che riguardano l’azienda veronese con Aim e A2a». Una “bozza per discussione” che riporta la dicitura “strettamente privato e confidenziale”. Ciò che preoccupa i sindacati di quel foglietto sottratto di nascosto sono i numeri. E in particolare quel 223. «Si tratta - riferiscono - del numero degli esuberi previsti per Ag-

Èesclusa lacessionedi ambitiasoggetti dicuiilgruppo nonsiaparte GIANFRANCOVIVIAN AMMINISTRATOREUNICO AIM

MINACCIAA2A. Dietro alle paIsindacati si diconopreoccupati per ilfuturodi Aimdopola“soffiata” avvenutanella sede diAgsm

sm. Il tutto per una riduzione dei costi del personale di 11,7 milioni». I segretari di Cgil, Cisl, Uil non mostrano il documento in questione («Lo abbiamo visto», assicurano) ma, secondo quanto ricostruito, il foglio appeso da qualcuno intenzionato a scatenare la bufera (intitolato “Programma di esuberi”) parla di un nuovo scenario societario nel quale molte attività non saranno più in capo alla holding Agsm. Da qui il contenimento dei costi di struttura (con i 223 esuberi tra risorse umane, relazioni esterne, patrimonio, direzione tecnica)

non più necessaria per il sostegno del business. LE CONSEGUENZE. E

per Aim? «Non lo sappiamo. Ma - aggiungono - è evidente che i riflessi a questo punto rischiano di pesare anche su Aim, perché in quel documento si intuisce come Agsm, con l’azienda di San Biagio, abbia deciso di costituire una società separata scorporando un pezzo delle imprese; questo non è quello che ci era stato assicurato». Consiglio, Zanni e Chisin vanno dritti al punto: «A noi - affermano - era stato detto che si

SANITÀ. Ivertici dell’aziendain Regioneperdiscutere il nuovo assetto

«Serviziperprematuri e più posti in pediatria» Lerichiestelegatealla terapiaintensiva neonatale Franco Pepe

Schede ospedaliere. Oggi il direttore generale Giovanni Pavesi presenta a Venezia davanti alla quinta commissione le controproposte dell’Ulss 8. Domani sarà il turno dei sindaci della conferenza presieduta da Martino Montagna. Siamo, dunque, in dirittura d’arrivo. Dopo che la quinta commissione avrà assemblato i “desiderata” di manager e sindaci e formulato la propria griglia di indicazioni, sarà la giunta regionale a chiudere il cerchio. Vicenza, a dire il vero, esce bene dal primo giro delle schede che delineano quello che sarà, nei prossimi 5 anni, l’assetto degli ospedali. La Regione ha premiato lo sviluppo strutturale degli ultimi 3 anni per una Ulss, che, fra l’altro, è stata l’unica ad aver saputo interpretare fino in fondo il cambiamento voluto dalla riforma Zaia del 6 ottobre 2016, attuando in tempo record l’unificazione. Lo dimostrano anche i numeri. L’Ulss, nelle schede, guadagna 37 posti letto. Oggi ne ha 1.320. Con la nuova ripartizione, approvata a palazzo Balbi, arriva a 1.357. Il San Bortolo si rafforza. Così Loni-

L’Ulss8chiede laterapia intensivaperi prematuri alSan Bortolo

go, Noventa, la stessa Valdagno. Si perdono, sempre secondo la prima stesura, 5 primariati fra Montecchio, Arzignano, Valdagno, anche se restano invariati i servizi. Nessuna protesta, quindi, per l’ex Ulss 6, a differenza delle sollevazioni scoppiate a Bassano e in altre province. Prese di posizione politiche, osservazioni di Comuni, critiche, sono, invece, affiorate nell’ex Ulss 5. E Pavesi oggi a Venezia farà la sintesi chiedendo ulteriori posti letto, alcuni aggiustamenti e il recupero di almeno 3 delle apicalità scomparse. Con una premessa: «Noi – precisa il dg –

siamo molto soddisfatti del riconoscimento dato al San Bortolo come centro hub e agli altri 5 ospedali come spoke. Ci sono stati significativi potenziamenti. Basteranno dei ritocchi per avere una mappa ottimale anche come numero di apicalità. Cercheremo di riportarne qualcuna, tenendo presente in ogni caso che il servizio al cittadino non verrà minimamente inficiato. Tutto resterà esattamente come prima, con in più il concetto di rete e gli interscambi ancora più stretti fra Vicenza e le altre sedi». Emerge una logica precisa. Fra le due opzioni, a fronte

dell’attuale carenza di specialisti con gli ospedali che se li contendono (l’ultimo degli episodi: 2 oculisti che vorrebbero venire a Vicenza si trovano le porte sbarrate a Bassano e a Schiavonia), meglio avere un primario in meno ma medici in più, meglio consolidare gli organici, senza smarrire un’equazione che rimane indispensabile, «la necessità di far quadrare - spiega Pavesi - qualità di servizi ed equilibrio economico». Non per nulla, fra tanti bilanci in rosso e con l’Azienda zero che deve correre in soccorso di più di qualche Ulss dai conti sempre più disastrati, la Berica si è portata a casa un attivo di un milione. Il San Bortolo, dunque, secondo le schede, perde un primariato, la neurochirurgia 2 stereotassica, ma ne acquista un altro, la neuropsichiatria infantile, e soprattutto fa un balzo di 52 posti letto. Dai 790 di oggi passa a 842. Aumentano le dotazioni per cardiochirurgia, riabilitazione (per i gravi cerebrolesi), week surgery multidisciplinare. In più arrivano 18 posti letto di medicina d’urgenza e 12 di ospedale di comunità. E adesso Pavesi chiederà di aggiungere 2 posti (dagli attuali 4 a 6) alla terapia intensiva pediatrica, che in poco più di due anni è diventata nel Nordest un punto di riferimento nevralgico. Sempre per la pediatria la richiesta di avere, in patologia neonatale, la terapia intensiva dei prematuri, altra struttura ultraspecialistica salvavita, una unità dipartimentale al posto di una unità semplice. • © RIPRODUZIONERISERVATA

sarebbe costituita una partnership per creare un’associazione temporanea di imprese volta ad acquisire le quote di Ascopiave. Tuttavia, ora pare di capire che si vada verso la costituzione di una nuova società. Ma così facendo, Aim verrebbe smembrata e perderebbe pezzi importanti. Non erano gli accordi: noi siamo favorevoli a un processo aggregativo con Agsm che riguardi tutti i settori della holding. Se, invece, si proseguirà sulla strada dello “spezzatino” siamo pronti ad aprire una vertenza sindacale È inutile lamentarsi di pezzi di cit-

role di Raffaele Consiglio, Giampaolo Zanni e Grazia Chisin c’è una grande preoccupazione: l’avvicinarsi di A2a, che dovrebbe entrare con una piccola percentuale nel business di Ascopiave. «Non abbiamo intenzione che Aim venga svenduta a una colosso privato che ha come unica logica quella del massimo profitto. Aprendo la porta ad A2a - concludono i tre segretari - si corre un rischio. Ha un fatturato 5 volte superiore a quelli di Aim, Agsm e Ascopiave sommati tra loro. Alla prima necessità di ricapitalizzazione, il gruppo lombardo è pronto a espandersi». • © RIPRODUZIONERISERVATA

VADEmecum

STORIA Ilfotografo vicentino Farsari nelGiappone dell’Ottocento Oggi alle 15.30, a palazzo Leoni Montanari è in programma l’incontro “Adolfo Farsari: vita avventurosadiunfotografovicentino nel Giappone dell’Ottocento”, a cura di Andrea Lomazzi. Organizza la società Dante Alighieri. AFRICA MedicidiSurgeryforchildren eCuammallaLocomotiva Al centro La locomotiva, staseradalle20.30,èprevistol’incontro “I primi mille giorni in Africa. Perchéproprioame?”.Giampietro Pellizzer di Cuamm Vicenza e Sergio D’Agostino di Surgery for children affronteranno il temadelrischionellasaluteriproduttiva.A curadiAlinsieme. LINGUE Conversazioniin inglese alcentro Proti Stasera dalle 20.30, il centro diurno Proti ospiterà English Conversations”, conversazioni in inglese. Tema della serata: i viaggi. A cura di Bpw Fidapa Vicenza. BOTANICA Leorchideedei ColliBerici alcentro civico2 Il centro civico 2, in via De Nicola, stasera alle 20.30, sarà teatro della conferenza “Incontri con la natura: le orchidee spontaneedeiColliBerici”,conCesareFeltrin.Acuradell’associazionemicologica Bresadola. FILOSOFIADELL’ARTE Sguardisulla Land Art conAlfonsoCariolato Stasera alle 20, alla cooperativaInsieme,siterràilterzoincontro del ciclo di filosofia dell’arte “Sguardi sulla Land Art”, con AlfonsoCariolato.


34 Provincia VICENZA

IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 11 Aprile 2019

ALTOPIANODI ASIAGO EDEISETTE COMUNI

ENEGO. LaProtezionecivile hadeliberato l’assegnazionedell’importo perfavorire la ricostruzionee lasicurezzaidrogeologica delpaese

Stanziati2,5milionicontrole frane Boscardin:«Interverremo sufognature, alvidei torrenti,muridicontenimento, scarichiestrade» Bottacin:«Rispostetempestivedopo ilmaltempo» Gerardo Rigoni

Quasi due milioni e mezzo di euro per la ricostruzione e la sicurezza idrogeologica di Enego dopo il terribile smottamento del giugno 2017 che ha invaso con acqua e fango case e contrade nella zona a valle del paese. I fondi provengono dalla Protezione civile nazionale e l’assegnazione è stata deliberata con un’ordinanza specifica che permetterà l’apertura di nuovi cantieri per la riduzione del rischio residuo idrogeologico e per la implementazione della resilienza delle strutture di servizio nel territorio di Enego. I 2 milioni e 488 mila euro assegnati, e confermati ieri dalla Protezione civile regionale, sono comprensivi di un

Erail25giugno 2017quando untemporale violentissimo hadevastato lacontradaFosse

primo finanziamento già deliberato di 460 mila euro per la messa in sicurezza del condotto fognario che era letteralmente esploso a causa della pressione dell’acqua scesa a valle. Era il 25 giugno del 2017 quando tutto l’Altopiano è stato interessato da un temporale violentissimo. Particolarmente colpito Enego, dove la stazione meteo posta al forte Lisser ha registrato alle 7 di mattina 41 mm di pioggia in meno di un ora. Alle 7.30 di mattina il terreno non è più riuscito a smaltire l’acqua che, scorrendo verso valle e trascinando ghiaia e fango, si è incanalata nel sistema di recupero delle acque meteoriche e nella fognatura. La pressione e la quantità d’acqua sono stati tali da far saltare i tombini e scaricando acqua, fango e detriti sulle contrade Galvan, Fosse di Mezzo e Fosse di Sotto. Nonostante gli ingenti danni alle case e alle auto, nessuno è rimasto ferito e alle 8 di mattina tutto il paese era già impegnato a soccorrere i concittadini. «Questi fondi sono destinati a vari interventi che abbia-

mo indicato alla Regione dopo l’alluvione - spiega il sindaco di Enego, Ivo Boscardin -. Sono lavori assolutamente necessari per la messa in sicurezza del paese da altri eventi meteorologici che eventualmente potranno capitare». Con le nuove risorse messe a disposizione sarà completato l’intervento sul sistema di scarico delle acque piovane sia nel tratto tra Fosse di mezzo e Fosse di Sotto sia nella zona tra Fosse di mezzo e Fosse di Sopra, per un importo di 1 milione e 688 mila euro. Inoltre ulteriori 460 mila euro sono stati erogati per la sistemazione della viabilità delle contrade colpite e la messa in sicurezza delle strade di collegamento tra le contrade e la provinciale Valgadena. «Interverremo sia sulle condotte fognarie sia sugli alvi dei torrenti danneggiati dalla massa d’acqua che ha colpito la zona a valle del centro storico - prosegue Boscardin -. Poi per la viabilità c’è la necessità di intervenire sui muretti di contenimento, sui fondi delle carreggiate e sugli scarichi in modo di ripristinare quanto è stato rovinato in poche ore due anni fa».

L’assessoreregionaleBottacin

Lafranache ha provocato danniingentia FossediEnego

Lafuria dell’acquaha trascinatoavalle ancheun’auto

«L’ordinanza di finanziamento della Protezione civile nazionale - sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin - conferma il nostro massimo impegno e l’attenzione verso i Comuni che sono stati colpiti da eventi eccezionali anche prima dello scorso anno. Continuiamo a lavorare per sostenere i Comuni, soprattutto quelli montani e quelli colpiti dalle avversità atmosferiche più rilevanti: attenzione precisa e risposte tempestive per essere a fianco degli amministratori locali». • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’INIZIATIVA

Confermata la gara di corsa organizzata dalla“Lem” “Siamo più forti di quello che è successo”. Con questo slogan l’organizzazione della gara podistica LaEnegoMarcesina ha confermato lo svolgimento della competizione nonostante l’estensione dei danni ai boschi lungo il percorso tradizionale della manifestazione. La sesta edizione della gara si terrà il 21 luglio con vari eventi collaterali per accoglieranno runner e accompagnatori fin dal venerdì sera nel centro storico di Enego. Chiaramente LaEnegoMarcesina di quest’anno sarà particolarmente sentita e si sta già elaborando un nuovo percorso e un nuova base logistica per garantire la sicurezza senza trascurare la spettacolarità del territorio. Pochi giorni fa l’organizzazione ha incontrato le autorità e le forze dell’ordine per valutare la possibilità di realizzare l’evento analizzando le difficoltà causate da quanto accaduto a ottobre. L’amministrazione comunale, col sindaco Ivo Boscardin e il consigliere Fabio Cerato, la protezione civile, gli alpini e le associazioni coinvolte negli eventi organizzati dalla “Lem” hanno confermato la loro collaborazione. Così come le forze dell’ordine e i Comuni altopianesi e trentini. • G.R. © RIPRODUZIONERISERVATA

SOLIDARIETÀ. Party condonazionedella famigliaRossiad Asiago

Brevi

SANITÀ. Dopoil pensionamento delladottoressaCristina Smiderle

«Gliimprenditorisi impegnino perl’ambiente»

ASIAGO TORNEODI BOWLING ALVIALASTAGIONE Domani dalle 20.30 al Bowling Rendola si darà il via alla stagione agonistica con un torneo aperto a tutti. Le iscrizioni devono pervenire all’organizzazione entro le 20.30 della sera stessa versando il costo d’iscrizione di 20 euro. I partecipanti disputeranno sei partite e la somma dei punti decreterà il vincitore.

Ilrepartoèconsiderato un’eccellenzanel Veneto

Lafesta della “Zaitex” aiutala ricostruzione Festeggiare i 45 anni di fondazione della Zaitex, azienda di Dueville di ricerca, sviluppo e fornitura di coloranti e prodotti chimici ausiliari per il mondo tessile, e nello stesso tempo lasciare un segno della propria filosofia legata alla ecosostenibilità aiutando i boschi danneggiati dell’Altopiano. È quanto hanno voluto fare Luisa, Marco e Silvia Rossi, figli del fondatore della Zaitex, Lino Rossi, donando 4 mila euro all’Amministrazione comunale di Asiago per sostenere il ripristino boschivo. La cerimonia di consegna sia è tenuta al Meltar Golf Resort di Asiago durante la “festa di compleanno” della ditta vicentina organizzata dalla curatrice di eventi Monika Dal Maso per coinvolgere dipendenti e collaboratori e ribadire la filosofia aziendale, che punta a una «imprenditoria del settore chimico eco-friendly», come ha spiegato Marco Rossi. «Tutto il mondo industriale si trova ad affrontare le logiche di sostenibilità - ha proseguito -. Quello che è successo nel Veneto ad ottobre è la dimostrazione più palese dei cambiamenti climatici in atto e noi come imprenditori dobbiamo fare la nostra par-

Lafamiglia di imprenditori con ilsindacoRoberto Rigoni Stern

te per invertire la rotta. Anche alla Zaitex ci siamo chiesti come fare impresa e nello stesso tempo non incidere negativamente sull’ambiente: tra le iniziative c’è questo aiuto verso i boschi che sono, per noi vicentini e veneti, il luogo dove troviamo ristoro e serenità, beneficio che devono avere anche i nostri figli e i figli dei nostri figli». «L’auspicio è che anche altri colleghi seguano il nostro esempio ha aggiunto Luisa Rossi -. Nostro padre ha sempre adorato le montagne e l’Altopiano. È qui che ci ha insegnato l’importanza della natura. Se og-

gi riusciamo a mostrare ai nostri collaboratori cosa è successo ai boschi e loro lo trasmetteranno ad altri, forse riusciremo a creare una rete per aiutare i boschi e ripristinarli per le nuove generazioni». «È davvero emozionante constatare quanto i nostri boschi siano percepiti come un patrimonio di tutti - il commento del sindaco Roberto Rigoni Stern nel ringraziare la Zaitex -. Questo affetto e questa energia ci dà grande determinazione nella ricostruzione». • G.R. © RIPRODUZIONERISERVATA

ASIAGO CONCERTO DEL“SOCIALDAY” Sabato alle 21 al Grillo Parlante di Asiago si terrà un concerto per finanziare i progetti del Social Day. La serata vedrà sul palcoAnna Benetti. Miriam Bortoli, Caterina Ceola, Letizia Gios, Maria Pangrazio, Anna Rigoni, Marianna Rigoni, Gaia Stella e Virginia Siviero per illustrare i vari progetti. LUSIANACONCO ESCURSIONE LETTERARIA “RITORNOALFRONTE” Sabato, con ritrovo alle 15 nel parcheggio Monte Corno, il Museo diffuso di Lusiana propone un’escursione letteraria sui luoghi della Grande guerra con la partecipazione dei rievocatori storici “Caimani del Piave”. L’itinerario è di media difficoltà e durerà circa 2 ore. Per info, telefonare allo 0424 407264.

Unitàdiriabilitazione Scapin nuovo primario Dopo la nomina del primario di ortopedia, andata al dott. Lorenzo Bertolin, e dopo la nomina di quello di medicina generale, andata al dott. Massimo Marchetti, all’ospedale di Asiago arriva un nuovo primario. È il dott. Mario Scapin, che guiderà l’unità complessa di recupero e riabilitazione funzionale. Il medico riabilitativo originario di Schio è già un volto noto sull’Altopiano, avendo prestato la sua opera prima all’Istituto di riabilitazione neurologica ed ortopedica di Mezzaselva di Roana e poi, dopo una breve parentesi all’ospedale di Bassano, dal 2009 nel nosocomio di Asiago. Laureatosi in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove ha ottenuto anche la specializzazione in medicina fisica e riabilitazione, Scapin ha lavorato quasi senza interruzione per quella che all’epoca era l’Ulss 3 Bassano. Dal suo incarico all’ospedale altopianese nel 2009, Scapin collabora anche con l’Università degli Studi di Verona in qualità di correlatore di tesi di laurea specialistica ed è docente di riabilitazione generale. Inoltre, ha preso parte come relatore a numerosi congressi medici ed è sta-

Ilnuovo primario Mario Scapin

to autore di una trentina di articoli e altre pubblicazioni scientifiche. Scapin già copriva il ruolo di primario facente funzioni dal luglio scorso, in seguito al pensionamento della dottoressa Cristina Smiderle, direttore dell’unità operativa complessa in precedenza situata a Bassano. Ieri poi è giunta la conferma di Scapin alla guida del reparto altopianese dopo che una procedura di selezione lo ha ritenuto il candidato più idoneo per questa figura professionale. L’Unità operativa comples-

sa recupero e riabilitazione funzionale dell’ospedale di Asiago conta pazienti non solo dal territorio circostante ma anche dalla Pedemontana e da fuori Ulss, facendo del reparto una di quelle eccellenze ritenute essenziali per il plesso ospedaliero, tanto più con l’apertura della nuova struttura sempre più vicina. Con la nomina di Scapin, l’Ulss 7 ha completato la dotazione di primari previsti per l’ospedale altopianese, che ora può riprendere la sua completa funzionalità. • G.R. © RIPRODUZIONERISERVATA


IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 10 Aprile 2019

VADEmecum

TRASPORTI. Ipendolari sonoesasperatidai continuidisagi perchi deveandarein Lombardia LAPROTESTA. Decine di recla-

Secondoi pendolarilasoppressione degliinterregionali ha comportatotempi piùlunghi perraggiungere leproprie destinazioni

Treniregionaliinritardo «Colpa dei Frecciarossa» Lasoppressione degliinterregionaliavrebbe peggiorato ilservizio Giulia Armeni

Una vita in ritardo. In ufficio, all’università o in qualunque altro luogo, per chi si sposta quotidianamente sulla tratta ferroviaria VeneziaMilano arrivare a destinazione in orario è ormai diventato un miraggio. Lo sanno bene i pendolari vicentini che, lavoratori e studenti, viaggiano ogni giorno su rotaia per raggiungere le città del Veneto e della Lombardia e che lamentano una situazione sfibrante e non più sostenibile. «Capita sempre più spesso che ci si trovi costretti ad aspettare almeno un'ora in più, alla mattina e alla sera, se i treni regionali che uniscono il capoluogo veneto a quello lombardo e che

si incrociano a Verona Porta Nuova non coincidono», denuncia Emanuele D’Agata, portavoce di un centinaio di passeggeri berici esasperati. GLI ORARI. Quattro i collega-

menti “incriminati”, quello delle 6.59 e delle 7.53 all’andata partendo da Vicenza (rispettivamente 2702 Trenitalia e 20158 Trenord e 20806 Trenitalia e 2060 Trenord) e i due tra le 18 e le 19 (2073

«Seiconvogli principalinon sonoinorario i regionali restano fermiper aspettarli»

Trenord e 2731 Trenitalia; 2075 Trenord e 2733 Trenitalia) per fare rientro dalle varie stazioni in città. La colpa, secondo il comitato spontaneo, sarebbe da imputare a due cause principali: la soppressione dei convogli interregionali due anni fa e il “posteggio” dei nuovi Frecciarossa che li hanno sostituiti sui binari all’altezza di Verona, dove avviene il cambio tra il regionale di Trenitalia, che copre il Veneto e il gemello di Trenord, che fa servizio in Lombardia. Un saliscendi tra un vagone e l’altro che evidentemente non esisteva fino a quando erano in attività gli interregionali e che in sé non sarebbe neppure un grave problema per gli utenti. I 6 minuti di lasso concessi dalla tabella di marcia sarebbero

infatti sufficienti. O perlomeno lo sarebbero, garantiscono i pendolari, se tutto filasse liscio: «Bastano invece pochi minuti di ritardo accumulati dai Frecciarossa che a cascata i regionali vengono tenuti fermi per aspettarli – spiega D’Agata, che da 15 anni lavora a Brescia – facendo perdere così la coincidenza a chi deve proseguire in direzione Lombardia all’andata o Veneto al ritorno».

Trenitaliareplica: «Stiamovalutando seaumentare iltempoper l’interscambio aVerona»

LAPOLEMICA. Lacapogruppo èalla guida delcomitato dipilotaggio

«Iconsiglidell’Unesco fanno crescere la città» Siottointerviene inmerito aldibattitocheèsorto attornoalparcodella Pace «Non andiamo allo scontro» Simona Siotto non ci sta. La capogruppo della lista Ruccosindaco interviene in merito alla querelle sul parco della Pace nata dopo la missiva inviata da Icomos. Lo fa non tanto e non solo in quanto consigliera comunale interessata alla tematica, ma soprattutto come presidente del comitato di pilotaggio del sito Unesco di Vicenza, che vede la partecipazione di Regione, Mibac, ufficio Unesco di Roma, Comuni di Bassano e Caldogno e associazione Ville Venete. «Mi ha fatto specie - interviene Siotto - leggere le dichiarazioni dell’ex vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci. Perché a mio parere per Vicenza è più importante restare patrimonio mondiale

Siottonon intendeandare alloscontrosul parco dellaPace

dell’umanità che andare alla ricerca di scontri. Le raccomandazioni di Icomos devono essere utilizzate usate per fare crescere la città». Bulgarini d’Elci, che ha seguito da

vicino la vicenda Unesco nel corso del precedente mandato, era stato diretto: «Questo è un conservatorismo isterico - aveva dichiarato - evviva la tutela, sulle cose serie: ma

difendiamo la libertà di una città di immaginare il proprio futuro». Simona Siotto a sua volta non si dice d’accordo: «Questo è un segnale che non mi piace, perché il nostro obiettivo deve essere quello di costruire un parco rispettoso sia della sua funzione sia dell’ambiente rurale. È necessario dare centralità al fatto di essere un territorio patrimonio dell’Unesco. Dunque, è necessario creare un dialogo costruttivo». La presidente del comitato di pilotaggio non intende alzare le barricate dopo la lettera inviata da Icomos. «Da parte mia sono sempre per il dialogo: è un metodo che questa amministrazione vuole utilizzare e deve essere la chiave di lettura per affrontare anche la questione Unesco». Da qui la stoccata finale: «Ho l’impressione che all’amministrazione precedente piacessero i proclami sul verde. Tuttavia, l’ambiente si tutela conoscendo le cose. I progetti devono essere davvero rispettosi del verde. Non bastano i proclami. Il parco della Pace può essere inserito tra la storia di Vicenza e la necessità di creare un parco urbano». • NI.NE. © RIPRODUZIONERISERVATA

mi a Trenitalia e persino una petizione online su Change.org (“Rimettiamo gli interregionali sulla Venezia- Milano”) indirizzata ai governatori veneto e lombardo Luca Zaia e Attilio Fontana, al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e ai vertici di Trenitalia per chiedere la reintroduzione di un treno senza stop a Verona non sono fino ad ora serviti: «Alle nostre segnalazioni Trenitalia ha sempre risposto che il motivo dei ritardi è dovuto a guasti sulla linea o altre problematiche e non alla presenza dei Frecciarossa», riferisce D’Agata, che trascorre a bordo quasi tre ore ogni giorno e che per il suo abbonamento annuale regionale spende 1.000 euro. Se passasse alle Frecce, Vicenza-Brescia e viceversa, il pacchetto per 365 giorni all’anno gli costerebbe circa 3.000 euro, il triplo: «Ma conosco persone che sono state obbligate ad accollarsi questa spesa perché non potevano più permettersi di fare tardi al lavoro», assicura D’Agata. LA REPLICA. Che sul traffico

del Nord Est ci siano da tempo criticità rilevanti non è un mistero per Trenitalia: «Posto che indietro non si torna e non è possibile ripristinare gli interregionali, si sta valutando con Rfi di aumentare il tempo di interscambio, in questo caso a Verona Porta Nuova, da 6 a 10 minuti, anche se non è cosa semplice mettere mano al tabellone orario», dice la nota diramata dall’ufficio stampa. L’azienda pubblica di trasporto, che bolla come non attuabile l’ipotesi di una riduzione dei costi delle Frecce per chi ha sottoscritto abbonamenti regionali, sottolinea come la fermata con cambio a Verona sia legata alla “commistione” fra Trenitalia e Trenord lungo il percorso veneto- ombardo, ponendo l’accento su una generale scarsa capacità della rete in relazione al numero di partenze. Si corre e si correrebbe anche di più insomma, se solo ci fosse lo spazio. • © RIPRODUZIONERISERVATA

BAMBINI Ilseminariodedicato alle pauredei piùpiccoli Dalle20.30 al Centrocivico 7di via Rismondo si terrà il seminario dal titolo “Le paure dei bambini: come aiutarli”. Relatrice la psicologa e pedagogista Monica Marinotto. Organizzato l’associazione “Pillole di benessere primaverili”.

Cronaca 21 INONDASUTVA

Loscontro nelgoverno Seneparla a Prima Serata

L’APPUNTAMENTO Unincontroperparlare dell’adolescenza Alle20.30al centroparrocchiale di Polegge si terrà l’incontro daltitolo“Mal’adolescenzaarrivasempreprima?”,conlapsicologa e formatrice Manuela Zorzi. A cura del Circolo Noi S.LeopoldodiPoleggeeKaloi. L’INCONTRO Allaparrocchia diSan Pio X riflessionisull’acqua Ha come titolo “L’acqua che sprechiamo” l’incontro, in programma alle 20.45, al Centro parrocchiale San Pio X, in via Giuriato 1. Parteciperanno AdrianoSellaeAgostinoMigliorini;moderaMarcoCantarelli. HOBBY Incontrosulcollezionismo alcentro “Proti” Alle 10, al Centro “Proti”, in contra’ Proti 3, si terrà un incontro sul collezionismo organizzato dall’Unionefilatelicanumismaticavicentina. MUSICAELETTERATURA All’AbbaziadiS. Agostino lelettere diLuigi Bari Alle20.30,all’abbaziadiS. Agostinol’UnitàpastoralediS.Agostino,S.GiorgioeS.Antonio,organizza una serata per presentare, con accompagnamento musicale jazz, le lettere scritte durantelasecondaguerramondialedall’alpinoLuigiBari. ILCONVEGNO Unprotocollod’intesa perlebuonepratiche L’Ordinedeidottoricommercialisti e degli esperti contabili di Vicenza e il Centro di servizio per il volontariato organizzano peroggi, dalle15nellasalaconvegni dell’Ordine in contra’ del Monte, un convegno sulla riformadelterzosettore,l’aggiornamento degli statuti e la disciplinafiscale.

PalazzoChigi

Il ristoro ai risparmiatori truffati dalle banche, lo scontro continuo tra Lega e M5S e l’approssimarsi delle elezioni europee. Questi i temi sul tappeto stasera a Prima Serata con il confronto-scontro tra i due alleati di governo. Sullo sfondo un Partito democratico che tenta di rimettere in piedi i pezzi ma che fatica ancora a spiegare le sue proposte. La campagna elettorale è partita e a giorni si conosceranno le liste dei candidati. Il Pd fa leva su ex sindaci, come Pisapia nel Nord-Ovest e Variati a Nordest, simboli di un centrosinistra che vinceva. Un centrosinistra che deve iniziare anche a guardare al 2020 quando ci sarà un altro appuntamento di peso: le Regionali che ad oggi sembrano ancora un’impresa più impossibile delle Europee, visto il largo consenso di cui gode il governatore uscente, Luca Zaia (indagine Sole 24 ore). Di questo si parlerà stasera (mercoledì) a Prima Serata con Gianatonio Da Re (Lega), Simone Borile (M5S), Alessandro Bisato (Pd), Joe Formaggio (Fratelli d’Italia). Appuntamento alle 21.05 su Tva, TeleChiara, Telenuovo e Sky ch 832. • © RIPRODUZIONERISERVATA


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GIOVEDÌ 11 APRILE 2019 IL MATTINO

REGIONE

il dibattito alla bicamerale delle regioni

Zaia: «L’autonomia prima o poi si farà No alla legge quadro l’intesa alle Camere» I progetti di Veneto e Lombardia discussi in Parlamento Lite sulla sanità con il M5S e con FI sulla devolution Attilio Fontana e Luca Zaia ieri alla commissione bicamerale delle Regioni per parlare di autonomia

Albino Salmaso PADOVA. Regalata la bandiera con il leone di San Marco a Conte e Di Maio, Luca Zaia ieri ha raccontato alla Bicamerale delle Regioni il progetto di autonomia del Veneto, con la verve del leader che vuole vincere la madre di tutte le battaglie. «L’autonomia prima o poi si farà, il Parlamento va coinvolto ma senza una legge quadro per riscrivere ex novo l’articolo 116 della Costituzione: le tre intese di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna debbono approdare alle Camere ma non essere stravolte», ha detto il governatore che ha rubato la scena al collega lombardo Attilio Fontana. Identici i contenuti ma declinati con stile, passione e oratoria opposti: da Doge Serenissimo quello di Zaia, da manager della Bocconi quello di Fontana. Il “bicchiere è mezzo pieno” e poco importa se Salvini e Di Maio hanno regalato 12 miliardi alla sindaca Raggi, con cui appianare il deficit di Roma, che non è più “ladrona” come ai tempi di Bossi. Zaia parla di questione geopolitica, dal 1970 il Veneto è stritolato da Friuli e Trentino Alto Adige che godono dello statuto speciale, un gap che va colmato per evitare la fuga di 32 comuni pronti a valicare il confine. Una tesi che non convince il senatore Franco Dal Mas di Forza Italia. «Ci sono ragioni storiche alla base dei poteri speciali di Bolzano e Friuli, le nostre aziende si debbono difendere dalla Slovenia e Croazia, dove la flat tax è realtà. Non sono ammesse improvvisazioni su un tema così deli-

Stefano Bonaccini

cato o si corre il rischio di approvare un’autonomia à la carte con 18 regioni di fatto speciali e due ordinarie (Puglia e Calabria). Ci vuole una legge quadro che definisca limiti e contenuti per non entrare in conflitto con l’articolo 119 della Costituzione, che garantisce la coesione e la solidarietà

Il senatore friulano Dal Mas: c’è il rischio di creare 18 regioni a statuto speciale tra i territori». Concetto analogo a quello pronunciato dal premier Conte a Verona: salvaguardare la coesione nazionale, formula magica che tiene bloccata da due mesi nei cassetti di Palazzo Chigi le tre intese di Veneto, Lombardia ed Emilia. Finite le consultazioni dei tre governatori, la palla torna ai presidenti di Camera e Senato, chiamati a decidere l’iter legislativo e si scontrano due linee opposte. Quella di Fonta-

na, Zaia e Bonaccini è semplice: «Non ci fa paura il Parlamento, ma il contratto dell’autonomia va firmato dai presidenti della Regione e del Consiglio con la procedura rafforzata prevista per le confessioni religiose. L’iter lo ha impostato il sottosegretario Bressa e non si cambia» ha detto il governatore veneto. Al suo fianco c’è la Lega e il Pd del Nord. Sul versante opposto, a sostegno della legge quadro sull’articolo 116 della Costituzione approvata dal Parlamento, si stanno coalizzando Forza Italia, FdI, LeU e il M5S che con il presidente della Camera Roberto Fico ha ribadito che mai si «voterà a scatola chiusa l’intesa sull’autonomia differenziata». E il Pd? Sta in mezzo al guado. Sostiene l’Emilia di Bonaccini e critica Zaia ma al Sud prepara la rivolta, a fianco del M5S. Il dibattito si è infuocato quando la senatrice grillina Silvana Abate ha ricordato l’abisso che separa la Calabria dal Lombardo-Veneto: «Noi gli asili nido non li abbiamo, quindi vanno creati prima di parlare di risorse e costi standard». Zaia ha ascoltato poi ha dato fiato alle trombe: il malgoverno è colpa vostra, la Calabria ha il 54 % dei comuni in dissesto finanziario, la Campania il 32% e la Sicilia il 23%. Tutto questo con la spesa storica, a prescindere dell’autonomia del Veneto». L’ultimo affondo di Fontana: «La Lombardia versa 56 miliardi di tasse a Roma e siamo orgogliosi di tenere in piedi l’Italia. Ma non dite che siamo egoisti e vogliamo la secessione». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ospedali, aZienda Zero smentisce la cgil

il ministro grillo

l’attacco di Zardini del pd

«Salvare il ruolo del servizio sanitario nazionale»

«I profeti della secessione sono stati sconfessati Va ascoltato Mattarella» PADOVA. E il Pd? Se a parole

Giulia Grillo, ministro del M5S PADOVA. Audizione in con-

temporanea per il ministro della Sanità, Giulia Grillo, in commissione del federalismo fiscale. «Il riconoscimento di maggiore autonomia alle Regioni (alle quali si è aggiunto anche il Piemonte), è visto con interesse dal governo, ma sono in corso degli approfondimenti che vanno anche oltre l’ambito sanitario. Negli ospedali mancano i medici e va salvata l’identità del servizio sanitario nazionale, prima di arrivare ai costi standard dobbiamo riformare i criteri di accesso al numero chiuso della facoltà di Medicina: l’Europa ha contratti part time».

sostiene la proposta del governatore dell’Emilia Stefano Bonaccini, nei fatti sta piantando i paletti per fare lo sgambetto al governo gialloverde. La bordata più grossa, come sempre, l’ha sparata Matteo Renzi: «Fa sorridere il fatto che Zaia abbia vinto un referendum sull’ autonomia e il Governo a trazione leghista paghi i debiti del Comune di Roma. Questa cosa che i contribuenti veneti salvano la Raggi e pagano il reddito di cittadinanza, prima o poi dovrebbe far riflettere qualcuno da quelle parti», scrive il senatore Dem nella sua Enews. Da sempre contrario ai maggiori poteri alla Regioni, al punto da proporre un referendum per l’abolizione del Senato, Renzi si trova ora impegnato nella campagna elettorale e la linea ufficiale del Pd è stata espressa da Davide Gariglio, Diego Zardini, Daniele Manca, Luciano D’Alfonso, Daniela Sbrollini, che hanno partecipato al dibattito in commissione con Zaia e Fontana. «Chiediamo al governo di conoscere nel dettaglio lo stato dei lavori sul regionalismo differenziato. Si tratta

di un tema decisivo per il futuro del paese, ma su cui regnano incertezze e caos per i veti incrociati tra Lega e M5S. Le Camere devono essere messe al corrente dei reali contenuti del provvedimento per esercitare il proprio ruolo che prevede atti di indirizzo sul procedimento e una successiva legge di recepimento delle intese. Premesso che si sono persi diciassette anni con alcuni attori impegnati nella secessione prima e nella devolution poi, ora dobbiamo provare a lavorare per avere una buona autonomia differenziata», afferma Zardini al termine della seduta. «Perché non si faranno passi avanti escludendo il Parlamento dalla partecipazione e dalla possibilità di intervenire sui contenuti. Le bozze dell’intesa devono essere conosciute e dibattute nei dettagli. Altrimenti quella è una strada che ci porta dritti al fallimento. Al contrario, visto anche l’indirizzo del presidente della Repubblica, le Regioni condividano con i presidenti di Camera e Senato un percorso che consenta di intervenire sui contenuti». — Al. Sal. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

irrilevante la sosta in albergo con l’auto blu

Regione: i medici veneti pagati Il giudice scagiona Mantoan 4 mila euro in più della media Archiviata l’accusa di peculato VENEZIA. I medici ospedalieri

del Veneto, sostiene la Cgil-Funzione pubblica, sono sottopagati rispetto ai colleghi del resto d’Italia: «Non è assolutamente vero», replica Azienda Zero, la governance della sanità nostrana «i dati 2017 dimostrano come le retribuzioni annue dei medici veneti sia gran lunga sopra la media nazionale: 79mila 547.64 euro contro 75 mila 241,63». «Il Veneto, per retribuzione

procapite si attesta tra le prime tre regioni, escluse quelle a statuto autonomo dove il trattamento economico è più alto come è facile immaginare», sottolinea il direttore generale dell’Area Sanità e Sociale Domenico Mantoan «e noi ci collochiamo ai primi posti anche per numero di medici a tempo indeterminato, mentre l’utilizzo del tempo determinato è decisamente marginale rispetto alle altre realtà». Un camice

bianco dipendente a tempo indeterminato che lavora in regioni vicine percepisce mediamente quasi 7mila euro in meno l’anno del Veneto: «Ciò non significa che i medici siano pagati bene», conclude Mantoan «sono senza dubbio sottopagati visti l’impegno e i carichi di lavoro. Ma questa è una questione nazionale che colpisce tutte le regioni a statuto ordinario e non è un problema ascrivibile alla Regione». —

VICENZA. Cade ogni accusa nei confronti di Domenico Mantoan, il direttore generale dell’Area sanità e sociale del Veneto. Il gip di Vicenza Massimo Gerace ha disposto l’archiviazione dell’indagine per peculato a carico del manager dell’amministrazione Zaia, accogliendo così la richiesta avanzata dalla pubblico ministero che non aveva rilevato alcun profilo illecito nei fatti contestati da una se-

gnalazione della Guardia di Finanza. La vicenda risale al 2014 e riguarda una sosta privata in albergo - lo Sheraton di Padova - per la quale Mantoan avrebbe utilizzato l’auto blu in dotazione e il conducente. Deviazione minima dal percorso, in verità, perché l’hotel sorge ad un centinaio di metri appena dal casello di Padova Est, imboccato abitualmente dal dirigente per

rientrare dalla città del Santo a Venezia, dove ha sede il suo ufficio. Tant’è, la circostanza ha indotto la Procura ad indagarlo. Un primo magistrato, Alessandro Severi, aveva aperto il fascicolo, poi trasferito al collega Parolin che ne aveva chiesto l’archiviazione, respinta però dal gip che aveva fissato una nuova udienza. Cambio di giudice e nuova, definitiva, decisione: l’indagine in archivio. —


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ATTUALITÀ

GIOVEDÌ 11 APRILE 2019 LA NUOVA

I nodi del governo

Conte, Salvini e Di Maio distanti Un rebus l’Iva e la spending review Incontro “del disgelo” ma restano tensioni nella maggioranza. Cinque Stelle velenosi: «Accordo nemmeno dentro la Lega»

Amedeo La Mattina ROMA. Gli stessi partecipanti

all’incontro lo hanno definito il «pranzo del disgelo». Ma fuori da Palazzo Chigi scorrono i veleni, soprattutto dei 5 Stelle che parlano di «divisioni nella Lega». Sul tavolo del premier Giuseppe Conte e dei due alleati Matteo Salvini e Luigi Di Maio c’era solo il piatto quasi vuoto della crescita economica e di un Pil esangue. Una previsione che dovrà essere ancora confermata e alla quale il governo vorrebbe aggiungere qualche decimale grazie agli effetti del decreto sblocca-cantieri e al decreto crescita. «Ci auguriamo che sia anche superiore dello 0,2%», ha detto Conte che rilancia la spending review e le privatizzazioni per trovare i soldi per flat tax. Tutto comunque è rinviato a dopo l’estate, a dopo le elezioni europee soprattutto, perché su come riformare il fisco e trovare le risorse non c’è alcuna convergenza. «Nemmeno dentro la Lega», insinuano velenosi fonti dei 5 Stelle che parlano di «spaccatura» nel Carroccio e di un Salvini che, per motivi di propaganda elettorale, si è spinto troppo in avanti. Ora però, sempre secondo i grillini, sta moderando i toni e parla di altro. A Di Maio e Conte non è sfuggita una dichiarazione mattutina del sottosegretario Giancarlo Giorgetti che, a margine di un convegno del Coni, ha fatto capire di condividere le tesi del ministro dell’Economia Giovanni Tria. Gli hanno chiesto se la flat tax si farà con l’aumento dell’Iva e il leghista non l’ha escluso. «Questo si vedrà nella legge di bilancio, adesso non si può ancora dire». Il sottosegretario ha negato che le due aliquote Irpef al 15 e al 20 per

cento fossero state scritte nella bozza del Def e poi cancellate dal testo approvato dal Consiglio dei ministri: «Non sono scomparse, non sono mai comparse, ma compariranno nella legge di bilancio». Dunque, se Salvini vuole la tassa piatta del 15 per cento per i redditi familiari fino a 50 mila euro o taglia veramente la spesa pubblica fino a 12-15 miliardi oppure dovrà rassegnarsi a far salire l’Iva. L’altra soluzione, che caldeggia Di Maio, è non far passare la proposta leghista e portare la curva dell’Irpef a tre ali-

Tutto è rinviato a dopo le europee perché su fisco e risorse non c’è intesa Giorgetti ha negato che le due aliquote Irpef al 15 e al 20 per cento fossero già nel Def quote, favorendo il ceto medio: costerebbe di meno, sarebbe necessario sforbiciare quanto basta e senza eccessi le uscite pubbliche e in particolare non sarebbe necessario far crescere l’Iva. «Se si parla di flat fax, se la si deve fare non si può farlo aumentando l’Iva. Si deve fare per il ceto medio non per i ricchi», ribadisce il capo di M5S. In ogni caso se ne parlerà dopo l’estate, come ha precisato Conte arrivando a Bruxelles per il vertice europeo dedicato alla Brexit. «Sulla riforma fiscale stiamo lavorando, confidiamo dopo la pausa estiva di avere già programmi più definiti e dettagliati su cui operare», ha spiegato il premier. Adesso è il momento di concentrarsi su come dare impul-

so all’economia, schiodarsi da quel magro 0,2 per cento, anzi evitare che si vada ancora più giù verso un segno meno. Tutte le colpe vengono fatte gravare sulla cattiva congiuntura economica europea e sulla guerra dei dazi scatenata da Trump. Per concentrarsi di più sulle cose da fare per la crescita, al pranzo di ieri è stato deciso di vedersi ogni settimana. A questi incontri tra il premier e i due vicepremier dovrebbe partecipare anche Tria. E non si tratterà solo di mettere in cantiere la spending review e le privatizzazioni: si comincerà a valutare il taglio delle tax expenditures ovvero le varie agevolazioni fiscali che riducono il prelievo fiscale per alcuni contribuenti. Un terreno, anche questo minato, perchè si tratta delle classiche detrazioni e deduzioni d’imposta. LA GUERRA IN LIBIA

Al pranzo si è parlato anche di Libia, constatando l’impotenza dell’azione diplomatica che non riesce a fermare l’esercito del generale Haftar. Salvini ha chiesto una tempistica per le cose da fare, ha sollecitato la riforma della giustizia e del codice degli appalti, la definizione dello sblocca cantieri. Si è affrontata la questione della commissione d’inchiesta sulle banche con l’accordo che a presiederla sarà il grillino Paragone. Insomma, una colazione «cordiale», come dicono i leghisti. Del «disgelo», aggiungono i 5S che nel pomeriggio parlano di «spaccatura» nel Carroccio sull’aumento dell’Iva. In serata a “Porta a Porta” Di Maio butta una bomba su un tema delicatissimo per gli alleati. «Sull’autonomia non ho capito se prevale la linea mediana di Salvini o quella di Zaia più talebana». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

I vicepremier Di Maio e Salvini

washington

Ricetta del Fondo Monetario per l’Italia «Una tassa moderna sulla prima casa» L’invito rivolto ai Paesi con un debito sovrano troppo alto subito bocciato da Confedilizia E lo spread elevato mette a rischio la tenuta delle banche WASHINGTON. Il balzo degli spread italiani ha riacceso i timori sullo stretto legame fra il debito sovrano e banche in Europa, tornando ad agitare lo spettro della crisi del 2011-2012. Da qui l’invito del Fondo Monetario Internazio-

nale all’Italia - e ai paesi in situazioni simili - a ridurre il debito, specie a fronte di spread elevati che pesano sulla crescita e sulle prospettive delle banche, che hanno in portafoglio un ammontare consistente di titoli di Stato. Nella ricetta che il Fmi offre all’Italia c’è anche l’introduzione di una «moderna tassa di proprietà» sulla casa: un’imposta che andrebbe a colpire la ricchezza, distribuita in modo più iniquo rispetto

ai redditi. Un’ipotesi che Confedilizia boccia secca: «Se queste sono intuizioni..». In linea con le altre economie avanzate, anche la politica di bilancio italiana nel 2019 subirà un ulteriore allentamento: il Fondo lo stima in un terzo di punto percentuale di pil per finanziare l’aumento della spesa per il nuovo programma di reddito e il parziale rovesciamento delle passate riforme delle pensioni. «Salva-

guardare la sostenibilità finanziaria dei sistemi pensionistici richiede un ampio set di misure, incluse quelle per bilanciare le implicazioni del rilassamento delle norme sul pensionamento anticipato in Italia» osserva il Fmi che, in via generale, bolla come «pericolosa» l’emissione eccessiva di debito da parte dei governi. Lo stretto rapporto debito sovrano-banche in Europa non fa suonare per ora campa-

nelli di allarme, ma preoccupa il Fondo nonostante gli importanti progressi realizzati dagli istituti di credito negli ultimi anni. In alcuni paesi Ue - fra cui Italia e Spagna - le banche hanno un portafoglio di titoli di Stato «relativamente ampio rispetto agli asset» e questo le rende più vulnerabili a possibili shock sovrani. Per il Fondo, infatti, a fronte di un improvviso aumento dei rendimenti sovrani, le banche in Italia, Portogallo e Spagna registrerebbero perdite significative. Ma lo stretto legame debito-sovrano banche non è l’unico rischio per la stabilità finanziaria. C’è anche l’elevato debito delle aziende nei tre quarti dell'economia mondiale che minaccia di amplificare un possibile rallentamento economico. —

banca centrale

Difficoltà nell’Eurozona destinate a durare Draghi non alza i tassi La Bce si prepara a uno scenario di difficoltà economiche che rischia di trascinarsi oltre il 2019 non solo per l’Italia: con tassi che rimarranno sottozero almeno fino a tutto l’anno. Con misure in preparazione per mitigarne gli effetti collaterali che fanno presagire un orizzonte ancora più ampio per la politica monetaria ultraespansiva. Ne ha parlato ieri il presidente Mario Draghi. Che si è soffermato anche sull’Italia, dove «non sono una sorpresa» i numeri del Def che tagliano a 0, 2% la crescita 2019.


GIOVEDÌ 11 APRILE 2019 LA NUOVA

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MESTRE

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L’emergenza scuola

Mancano quattro dirigenti su dieci I sindacati: «Situazione assurda» Nel Veneziano 42 su 98 istituti sono senza titolari, difficile che a settembre siano coperti tutti i posti vacanti

Matteo Riberto Dirigenti scolastici che seguono più scuole contemporaneamente, costretti a correre da un istituto all’altro con il rischio di non riuscire a espletare i diversi servizi necessari alla didattica. La situazione è drammatica, nel Veneziano mancano i dirigenti scolastici: a oggi sono 42 su 98 le scuole che risultano scoperte della figura che coordina e gestisce le diverse attività della scuola. Numeri che riflettono il panorama regionale, dove mancano 257 dirigenti scolastici nelle scuole ‘normodimensionate’, quelle che contano più di 600 studenti, e 28 negli istituti più piccoli. Per coprire i buchi, i dirigenti scolastici in servizio sono quindi costretti a seguire più scuole contemporaneamente dovendo fare i salti mortali per riuscire a soddisfare le necessità dei diversi istituti. Per citare un caso, Davide Frisoli è, contemporaneamente, dirigente scolastico in dodici scuole di tipo diverso. Non solo, da gennaio, da quando l’allora dirigente scolastico del Liceo scientifico Bruno e del Liceo classico Franchetti ha lasciato il suo incarico, Frisoli segue anche i due licei: tra i più grandi e storici di Mestre. E non si tratta di un caso isolato: sono molti i dirigenti scolastici costretti a seguire più istituti contemporaneamente. Per risolvere la situazione, la scorsa estate è stato aperto il concorso per i diri-

I NUMERI

336 I dirigenti scolastici Coprono ben seicento istituti scolastici, 264 dirigenti coprono a scavalco altri istituti.

359 Capi amministrativi Su seicento scuole, solo 359 hanno un dirigente amministrativo titolare.

20% I supplenti

Una classe di un istituto superiore

genti scolastici in modo da inserire nuovo personale per coprire i buchi. I candidati hanno già sostenuto la prova scritta. Ma in tanti sono stati bocciati: circa il 40% dei candidati in Veneto non è infatti riuscito a superare il test. Significa che solo 253 aspiranti dirigenti scolastici accederanno ora all’orale che rischia però di dare un’ulteriore sforbiciata. E per riuscire a coprire tutte le scuole scoperte per l’inizio del nuovo anno scolastico sarebbe quindi fondamentale che tutti gli aspiranti passassero l’orale. «Attualmente, i dirigenti scola-

stici fanno i salti mortali per seguire i diversi istituti -spiega la segretaria di Flc Cgil Scuola Venezia Giuseppina Signoretto- se non si riuscisse a coprire i buchi le ricadute sul sistema scuola sarebbero più che negative. Sono però ottimista, credo che con il concorso si riusciranno a coprire quasi tutte le scuole. C’è però un aspetto da chiarire: con quota 100 alcuni dirigenti scolastici potrebbero andare in pensione ma non sappiamo ancora i numeri e questo potrebbe creare problemi». «Forse si riuscirà a inserire i dirigenti scolastici entro set-

tembre -sottolinea Mariano Maretto segretario di Cisl scuola Venezia- ma non si riuscirà a fargli seguire il tirocinio che era previsto. In questo modo i futuri dirigenti scolastici verranno catapultati nelle scuole senza aver seguito un passo fondamentale della loro formazione. E la cosa potrebbe creare più di una difficoltà». La questione della carenza dei dirigenti scolastici non è l’unico problema che investe le scuole. Altro nodo riguarda il personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario): gli operatori delle segreterie scolasti-

che, i tecnici di laboratorio, i bidelli. Negli anni, il personale ATA è stato ridotto all’osso: a livello regionale, nel 2009, il personale ATA contava 18.461 operatori, oggi sono 15.883. Allarmante la situazione dei direttori amministrativi, le figure che coordinano il lavoro di tutto il personale ATA. Una scuola su due del veneziano risulta scoperta. E lo sarà anche a settembre: il concorso per inserire nuovi direttori amministrativi è stato bandito, ma in questo caso non si riuscirà a espletarlo entro fine estate. —

la FotoGRaFia

Oltre duecentocinquanta «a scavalco» di più scuole La carenza di personale scolastico, a tutti i livelli, è una delle maggiori preoccupazioni segnalate dalle organizzazioni sindacali. Nel Veneto la situazione, pur non raggiungendo livelli allarmanti come in alcune regioni meridionali, è comunque drammatica. Pochi giorni fa il presidente della giunta regionale, ascoltato a Roma alla commissione che sta valutan-

do il percorso dell’autonomia, ha snocciolato alcuni dati che descrivono la situazione regionale di carenza di personale. Mancano 336 dirigenti scolastici, perchè gli istituti complessivi nel Veneto sono oltre seicento. Dunque, 264 dirigenti scolastici sono costretti a coprire a scavalco altre dirigenza. Non solo, la carenza più drammatica è legata alla mancanza di

capi amministrativi: su seicento scuole, solo 359 hanno un dirigente amministrativo titolare. Drammatica anche la situazione del personale docente: manca almeno il 20 per cento delle cattedre, a causa del complesso sistema della mobilità interregionale, dell’esaurimento dellegraduatorie e dei pensionamenti. La somma di tutti questi fattori compor-

A causa del complesso sistema della mobilità interregionale, dell’esaurimento dellegraduatorie e dei pensionamenti, un insegnante su cinque è supplenti. Complessivamente, nel Veneto sono 52.056 i posti di docente.

A.t.a. Manca personale Gli organici Ata (personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) sono tra i più carenti di tutta Italia

ta che attualmente, nel Veneto, un insegnante su cinque è supplenti. Complessivamente, nel Veneto sono 52.056 i posti di docente. Manca anche il personale A.t.a. (personale amministrativo, tecnico ed ausiliario). Il Veneto, in questo, registra una delle carenze più alte. Fotografata la situazione del personale scolastico, Zaia ha insistito per sostenere l’idea dell’autonomia regionale, anche sotto ilprofilo dellecompetenze sull’istruzione pubblica. Con una competenza regionale, sostiene Zaia, si potrebbero gestire al meglio le assegnazioni e dunque limitare al massimo i disagi. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


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