Giornale mese settembre

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Settembre 2014

AGRIGENTO

A cura degli Animatori e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia

SOMMARIO - Attività a Castrofilippo . . . . . . . . . . - Inaugurazione statua San Giovanni Paolo II . . . - Estate a Rocca di Capri Leone. . . . . . . . - Attività invernali a Casteltermini . . . . . . - Rubrica: Cultura e tradizioni . . . . . . . - Raccolta foto: Giovani Insieme & Amici degli Anziani . - Il gioco di un tempo . . . . . . . . . . . - La Parola del mese. . . . . . . . . . - Il Santo del mese . . . . . . . . . . . . .

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AT T I V I T À P E R PA E S E ...A CASTROFILIPPO sport sano e pulito, all’insegna della legali-

TROFEO PODISTICO Si è svolta domenica, 27 luglio 2014, per

tà, favorendo la formazione dell’individuo, la maturità intellettiva della persona e la crescita globale del giovane atleta.

le vie cittadine di Castrofilippo (AG) la XVI

A fare gli onori di casa Filippo Chiarelli,

STRACASTROFILIPPO, gara amatoriale

Presidente dell’ANSPI di Agrigento; Il Sin-

non competitiva; un appuntamento tanto

daco di Castrofilippo, Avv. Calogero Sfer-

atteso da piccoli e grandi, organizzato dal

razza e l’Arciprete Don Giuseppe Costan-

locale Circolo ANSPI “Karol Wojtyla”, con

za: l’ANSPI tra il civile e l’ecclesiale, l’idea

il patrocinio del Comune.

dei padri fondatori che si concretizza anno

Un’esperienza che ognuno di noi, nella

per anno anche a Castrofilippo.

propria vita ha fatto; molti castrofilippesi

Per premiare i tanti atleti coinvolti una pre-

ricordano, infatti, di avere partecipato al-

senza storica per l’ANSPI e per la storia

meno una volta a questo appuntamento

della STRACASTROFILIPPO: Filomena

cittadino: una corsa per le vie di Castrofi-

Lo Brutto, PRIMA classificata della prima

lippo, un traguardo da raggiungere, un

edizione di questa gara cittadina; a segui-

arco da varcare…

re il Presidente del Consiglio comunale,

Sempre domenica, la giornata sportiva castrofilippese si è impreziosita con lo svolgimento del 3° Trofeo Podistico “Città

l’Assessore allo Sport e coloro i quali hanno

compartecipato

all’organizzazione

dell’evento: Pietro Lo Brutto e Toni Taibi.

di Castrofilippo”, una gara provinciale FI-

A tutti i partecipanti è stato dato un ricchis-

DAL competitiva, che ha registrato una

simo pacco gara e il gadget della manife-

cospicua partecipazione di atleti prove-

stazione: una mattonella raffigurante uno

nienti da quasi tutta la Sicilia, tra cui Paler-

dei quadri dipinti dal pittore locale, prof.

mo con la veterana partecipazione di un

Alfonso Agliata, scomparso nel 2000.

atleta ultraottantenne.

Quest’anno, la collezione artistica raffigu-

Molti i partecipanti tra cui il maresciallo

rante le opere di Agliata è stata inaugurata

della locale stazione dei carabinieri, quale

con una mattonella su cui è sto riportato il

reale testimonianza di un servizio prestato

dipinto della cappella votiva “di la funta-

giornalmente vicino alla gente, non di me-

neddra”, luogo molto rappresentativo per

ra repressione, ma di tutela del bene co-

Castrofilippo.

mune e della libertà. Tra gli altri partecipanti alcuni esponenti della politica locale e tanti, ma tanti cultori dello sport: uno

Filippo Chiarelli Presidente Comitato Zonale ANSPI di Agrigento


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TORNEO DI TENNIS Si è svolto a Castrofilippo il Torneo di Tennis. È Claudio Cilona il vincitore della Terza Edizione. Si classifica invece al secondo posto Salvatore Di Francesco. Il torneo organizzato dall'ANSPI, ha permesso ai nostri tennisti di potersi confrontare l'uno con l'altro, dalle diverse fasce di età e di poter così trascorrere anche del tempo insieme. Il torneo si è svolto in diverse date, a partire da giorno 21 Luglio, fino alla finale giocata il 2 Agosto, presso il Campo Sportivo di Castrofilippo. I partecipanti al Torneo sono stati: Sferrazza V., Scimè L., Arnone G., Cinquemani G., Sferrazza G., Piraneo I., Cinquemani S., Cilona G., Di Francesco S., Cilona C., Graci S., Volpe G. Noemi Augello Volontaria SCN ANSPI

LABORATORIO: IL BALLO Con il servizio civile nazionale di quest'anno, i volontari del progetto "giovani insieme", fra le varie attività ideate, si sono impegnati a realizzare un'attività particolare: il ballo, un'esperienza vicina ed accessibile a tutti, svolto presso l'oratorio di Castrofilippo. Fra le diverse attività, abbiamo scelto il ballo sia perché è un'attività che alle ragazze piace molto e sia perché attraverso il ballo ci si diverte tanto. I partecipanti sono un bel gruppetto, creano una bella atmosfera ed è molto piacevole lavorare con loro. I balli che fino ad oggi abbiamo fatto sono tanti. Le ragazze si sono esibite in varie occasioni, l'ultima esibizione di ballo è stata fatta durante il grest, presso la scuola elementare di Castrofilippo. Gli spettacoli naturalmente non sono ancora finiti, perché l'attività continua tutt'ora e ci saranno altre occasioni per far fare esibire i nostri ragazzi. È importante far capire loro che nel ballo non ci sono nè vincitori nè vinti, ma è un'attività ludica, un momento di aggregazione, di puro divertimento. Floriana Alaimo Volontaria SCN ANSPI


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… A M O N TA L L E G R O I n a u g ur a zi o n e st atu a G iova nn i Paolo II Papa Giovanni Paolo II, santo dal 27 aprile 2014, ora ha una statua che campeggia sulla omonima piazza davanti la chiesa dell’Immacolata a Montallegro. E’ stata scoperta e benedetta, davanti a migliaia di fedeli, dall’arcivescovo emerito di Agrigento, mons. Carmelo Ferraro, a conclusione di una concelebrazione religiosa. La statua, alta quasi 2 metri, di vetroresina, è stata donata dall’associazione “Presepe Vivente di Montallegro” che

ha incaricato l’architetto Francesco Scalia per la realizzazione del progetto. L’iniziativa è stata portata avanti dall’arciprete don Giuseppe Gagliano, Vito Scalia, Gino Canzoneri, Francesco Caruana ed Antonio Palumbo che ha realizzato l’opera muraria della grande stele. L’arcivescovo Ferraro ha parlato nell’omelia della vita, delle opere e della missione di Papa Wojtyla. Don Giuseppe Gagliano


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… A Messina L'oratorio di Rocca di Capri Leone si è sempre distinto per la sua capacità nell'accogliere grandi e piccini in uno spazio in cui ognuno ha la possibilità di esprimere le proprie capacità e le proprie attitudini personali. Questa prerogativa ha contraddistinto il Grest svolto nel mese di Luglio e sta continuando ad essere un baluardo per le attività che noi volontari del Servizio Civile stiamo svolgendo e programmando per i mesi futuri. L'esperienza "Grest" ha avuto un successo quasi inaspettato, lasciando un ottimo ricordo tra i ragazzi partecipanti e i genitori, i quali, entusiasti delle attività svolte e del coinvolgimento fisico ed emotivo dei propri figli ci hanno spinto a promuovere altre iniziative; ed è proprio da questo entusiasmo e forti della stima mostrataci che vogliamo ripartire per avviare le attività che avranno luogo nei mesi a venire. La principale delle attività che noi volontari del Servizio Civile con sede a Rocca di Capri Leone vogliamo mettere in pratica è quella del "doposcuola" pomeridiano. Va, però precisato, che questa denominazione ci sembra a dir poco riduttiva poiché l'idea che abbiamo in mente va ben oltre un semplice pomeriggio di studio per ragazzi svogliati e non. Grazie all'esperienza del Grest abbiamo instaurato un certo clima di amicizia e fiducia con i ragazzi, ai quali abbiamo accennato che nel periodo scolastico, noi volontari ci saremmo messi a loro disposizione per un aiuto con lo studio e loro, meravigliandoci, si sono mostrati interessati all'iniziativa; noi, scettici, pensavamo che avrebbero mal risposto in quanto non era il periodo giusto per parlare di scuola; loro, invece, hanno accolto con il sorriso e con slancio l'iniziativa, hanno visto dalla giusta prospettiva l'idea di fare i compiti supportati da ragazzi più grandi, da persone diverse da un familiare. E così, le settimane che hanno seguito il Grest, le abbiamo utilizzate per buttare giù qualche idea su come impostare questi pomeriggi; su come, ardua impresa, fare, almeno in parte amare lo studio alle nuove generazioni..e così abbiamo pensato di unire allo studio momenti di pausa e di svago in cui poter fare qualche canto, qualche gioco, insomma...per "alleviare la sofferenza"..la prendiamo con filosofia: i compiti bisogna pur farli...ma perché non renderli divertenti, o almeno meno noiosi del solito? In fondo, siamo sinceri, tutti siamo andati a scuola e pochi siamo stati felici di doverci chiudere in cameretta a studiare per pomeriggi interi. L'impegno e la buona volontà non ci mancano, così come le idee da mettere in pratica; siamo anche consapevoli di aver una responsabilità non indifferente; l'istruzione è uno dei valori che riteniamo tra i più importanti e nonostante le difficoltà dovute alla poca voglia di studiare, o alle scarse capacità personali, tutti devono avere i mezzi a disposizione per poter rendere al meglio delle proprie potenzialità. Anche negli anni passati nel nostro oratorio si è svolta questo tipo di attività e i volontari che ci hanno preceduto ci hanno dato conferma di un grande successo e di grandi soddisfazioni ottenute; anche noi, promettendo a noi stessi e a chi ci darà fiducia di mettercela tutta, speriamo e siamo certi che la nostra "missione" andrà a buon fine.. E sicuramente non farà male nemmeno a noi "grandi" fare un po' di ripasso. I bambini sono i migliori insegnanti che si possano avere, sono loro i migliori maestri e di certo noi, impareremo, anche stavolta, molto di più da loro, di quanto loro apprenderanno da noi. Andrea, Catia, Noemi, Cristina Volontari SCN ANSPI


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… A Castelter mini Con il mese di settembre, si conclude un’estate piena e ricca di tante iniziative e con la gioia di una delle attività più belle che attira ed entusiasma ogni bambino: il Grest! Nonostante tutto , a Settembre, le attività presso l’oratorio Don Bosco non mancano. Le attività da tavolo sono quelle che caratterizzano il nostro oratorio; dal calcio balilla al ping-pong, al corso di pittura e infine al ricamo. Non mancano ,inoltre, le attività gastronomiche che sono rappresentate da vari party a base di crepes, galletti, pop corn e spaghettate. Ma il fiore all’occhiello dell’oratorio e ciò che amano i ragazzi è il karaoke ed i balli di gruppo. Infine ,per sfruttare sempre al meglio il nostro impianto sportivo, continueranno le attività di calcio con i vari tornei, allenamenti di diverse fasce d’età e corse campestri. Angelo Buscaglia, Michela D’Amico, Denise Noto Volontari SCN ANSPI


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C U LT U R A E T R A D I Z I O N I D E L PA S S AT O P R OV E R B I 1 ) Avan ti l ’uovu oi c a la g addri n a du ma n i

2)

Megl iu un ca ni a mi cu c a nn ’a mi cu c ani

3 ) P ensa b eni ca ma li un ti v enI 4 ) Vaiu e vi egnu di f untan a pazz a pi l ’a mu ri tò ca r a Cal uzz a

5)

Nudd ru di ci l ’av e ma r ia a un s antu si un c ’è l ’int entu

R I C E T TA DELLA NONNA Conserve di pomodori Cosa serve per fare 30 bottiglie di conserva : 60kg di pomodori 30-35 bottiglie di vetro da 75cl ( vanno bene quelle di succo di frutta o delle passate) 3 bacinelle per lavare i pomodori Cucchiaio di legno Un pentolone grande per cuocere i pomodori Foglie di basilico fresco Passa pomodori PROCEDIMENTO Pulire e lavare bene i pomodori e cuocerli nel pentolone a fiamma moderata per circa 15-20 minuti poi scolare i pomodori e passarli nel passa pomodori ottenendo una passata liscia e corposa. In una pentola pulita fare sterilizzare le bottiglie di vetro, fateli bollire in abbondante acqua per almeno 30 minuti lasciateli raffreddare fino a quando riuscirete a maneggiarli, inserite quindi nelle bottiglie le foglie di basilico fresco e versate la passata ancora calda e chiudete i barattoli. A questo punto mettere le bottiglie a testa in giù in una pentola con abbondante acqua e fate bollire per 30 minuti poi sistemare le bottiglie in apposite cassette e conservare.


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PREGHIERA DI UN TEMPO Patri Jachinu, lu dissi e lu fici a la Madonna Rocca,la chiesa ci fici, a la Madonna Rocca:Patri Jachinu. Patri Jachinu cu donna Linora, s’assetta fora e miracoli fa! Cu donna Linora, s’assetta fora Patri Jachinu miraculi fa. Patri Jachinu s’assetta e cunfessa l’arma chè persa la porta a Gesù. S’assetta e cunfessa, l’arma chè persa Patri Jachinu la porta a Gesù. Patri Jachinu cannistru di rosi cerca li cosi e li porta a Gesù. Cannistru di rosi:cerca li cosi Patri Jachinu li porta a Gesù. Patri Jachinu monacu Santu unuri e vantu di Canicattì. Monacu santu unuri e vantu, Patri Jachinu di canicattì.

Rubrica a cura di: Alice Molluzzo Volontaria SCN ANSPI


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Raccolta foto ‌ g iov a n i in s ie m e

Francesca Cipollina Volontaria SCN ANSPI


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‌ Amici degli anziani

Marianna Cammalleri Volontaria SCN ANSPI


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Il gioco di un tempo

Questo era uno dei classici giochi di una volta da fare in gruppo. Ci si divideva in due squadre, indicate in genere con due colori diversi, e ci si procurava un fazzoletto o uno straccio che andava a simboleggiare appunto la bandiera da rubare. Ogni squadra si posizionava in fila, l’una di fronte all’altra e ad ogni giocatore veniva assegnato un numero da uno a dieci. Dopo la rituale conta si andava a stabilire chi dovesse reggere la bandiera e chiamare di volta in volta il numero prescelto. Il giocatore che rispondeva al numero chiamato doveva correre ed afferrare lo straccio prima del suo avversario, tornando di corsa nella sua zona. Se durante il tragitto di ritorno veniva toccato dall’avversario, il punto passava all’altra squadra. Se per caso invece i giocatori afferrano contemporaneamente la bandiera il modo più comune per concludere il punto è annullarlo e procedere con un'altra chiamata; ma si usa anche far ritornare i giocatori dietro la linea della propria casa e ripetere il punto con gli stessi giocatori; oppure, ma questo accade molto raramente e soprattutto con dei giocatori non giovanissimi, cercare di strappare la bandiera dalle mani dell'avversario, in questo caso alla squadra del giocatore che rimane con la bandiera in mano viene assegnato direttamente il punto. Vinceva ovviamente la squadra che riusciva a rubare più volte la bandiera ottenendo più punti. Angela Chiarelli e Marianna Cammalleri Volontaria SCN ANSPI


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La Par ola del mese Dal Vangelo Secondo Luca Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno». Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».

Rif lessione... Con la parabola del buon samaritano Gesù indica ai suoi ascoltatori un esempio concreto di amore verso il prossimo; anzi, insegna loro come devono «farsi prossimo» per quanti sono nel bisogno, prestando aiuto anche a scapito della propria tranquillità e dei propri interessi. Egli insegna a vivere la carità verso tutti indistintamente, senza guardare all'e-strazione sociale e alla nazionalità. Vincenzo Di Stefano


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Santo del mese <<San Pio da Pietralcina>>

In questo mese ricorre la memoria liturgica nonché l’anniversario della morte di San Pio da Pietrelcina, avvenuta il 23 settembre 1968. Al secolo Francesco Forgione, San Pio, nacque a Pietrelcina il 25 maggio 1887, ed è stato un presbitero italiano dell’ Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Apparteneva ad una famiglia molto cattolica e l’influenza della madre fu determinante per la sua formazione religiosa. Il desiderio di diventare sarcedote fu però sollecitato dalla conoscenza di un frate del Convento di Morcone, fra’ Camillo da Sant’Elia a Pianisi, che passava periodicamente per Pietrelcina a raccogliere offerte. Le pratiche per entrare in Convento furono iniziate nella primavera del 1902, quando Francesco aveva solo 14 anni, ma la domanda fu accolta solo nell’autunno dello stesso anno. Il sacerdozio di San Pio ebbe sin dal suo esordio un’impronta non indifferente. Infatti già nel gennaio 1903 ebbe la sua prima visione che gli preannunciava un continua lotta con satana ed una successiva in cui Dio e Maria lo incoraggiavano assicurandogli protezione. San Pio , uomo di grande fede, fu anche il “monaco delle stimmate “. Queste gli comparvero quasi annualmente, mentre settimanalmente subiva la coronazione di spine e la flagellazione, e denotano quanto la sua vita fosse gradita a Dio. Tuttavia, per la grande umiltà di quest’uomo, si ebbe conoscenza di questi avvenimenti solo in seguito. Un’altra caratteristica che contraddistingue la vita Santa di quest’anima eletta era l’emanazione di un “inspiegabile” profumo che non tutti percepivano allo stesso modo. Infatti alcuni dicevano di sentire un profumo di rose, altri di violette o gelsomino, altri ancora di incenso, giglio o lavanda. Si sono dovuti susseguire diversi anni e diverse indagini per avvertire la veridicità di tali fatti. Inoltre il 6 gennaio 2008, il vescovo Domenico D’Ambrosio annunciò, durante la messa nel santuario di Santa Maria delle Grazie, che nel mese di aprile dello stesso anno il corpo di San Pio sarebbe stato riesumato per una ricognizione canonica con l’esposizione alla pubblica venerazione sino al mese di settembre 2009 in vista del quarantesimo anniversario della sua morte. San Giovanni Rotondo è ormai luogo accreditato di culto e di preghiera grazie alla vita devota di San Pio.


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Non si può tralasciare la memoria della natività della Mamma Celeste, che cade l’8 settembre. La Madonna nasce da Gioacchino e Anna, poi proclamati Santi.

Pensiero di San Pio alla Vergine Maria Maria è sempre accanto al tabernacolo, e come potrebbe non esserci Lei, che sul Calvario stava presso la Croce di Gesù? Siamo immensamente grati alla Madonna, perché è stata Lei che ci ha dato Gesù Benedetto. Sforziamoci anche noi, come tante anime elette, a stare sempre dietro a questa benedetta Madre, di camminare sempre presso di Lei, non essendoci altra strada che conduce alla vita se non quella percorsa dalla Madre nostra: non ricusiamo questa via noi che vogliamo giungere al termine. Lo Spirito Santo profuse nella Vergine il Suo Amore perché la sola capace e degna di ricevere in una misura, direi, sconfinata, la sola che poteva avvicinarsi a Dio con la purezza della colomba e così davvero conoscerlo e amarlo. Apriamo i nostri cuori alla fiducia e alla speranza. La Madonna arriva con le mani piene di grazie e di benedizioni. Maria ti converta in gioia tutti i dolori della vita e Gesù sia la stella che ti guida lungo il deserto della vita. Claudia Bellavia Volontaria SCN ANSPI


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