Giornale mese agosto

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Agosto 2014

AGRIGENTO A cura degli Animatori e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia

SOMMARIO - Estate a Castrofilippo . . . . - Giochi in piazza a Casteltermini . - Grest a Rocca di Capri Leone. . - Grest a Castrofilippo . . . . - Il “Santo del mese”. . . . - La “Parola del mese”. . . . - Il gioco di un tempo . . . . . - La ricetta del mese. . . . .

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Estate a Castrofilippo To r n e o p a l l a v o l o 2 0 1 4 L’estate castrofilippese è stata piena di attività ed eventi e l’ANSPI è stata impegnata in diverse manifestazioni tra cui il torneo di pallavolo che ha visto partecipi 3 squadre miste, una formata da ragazzi di Castrofilippo, una da ragazzi pakistani che abitano nel paese e una da giovani di Canicattì. È stato fatto un girone d’andata e uno di ritorno, con partite giocate in orario serale presso il campo della Scuola Media, previa autorizzazione richiesta al Consiglio d’Istituto della scuola, diretta dal Preside Ivan Cappucci. La finale è stata giocata il 26 agosto con la vittoria dei ragazzi di Canicattì “I Soliti”, al secondo posto la squadra “Pakistan” e al terzo posto i ragazzi di Castrofilippo “Happyedi”. Sono state delle bellissime serate dedite allo sport sano ed educativo, in un certo senso finalizzato anche all’integrazione so-

ciale con la partecipazione dei ragazzi del Pakistan, che soggiornano a Castrofilippo.

Francesca Cipollina Volontaria SCN Anspi “Karol Wojtyla”


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ANSPI Castelter mini Giochi in piazza

Si è svolta martedì 19 agosto la giornata dei “giochi in piazza” che ha coinvolto i ragazzi di tutte le età. La manifestazione ha avuto luogo in piazza Duomo alle ore 16,00 con le iscrizioni dei bambini dai 6 ai 13 anni. Poi l’inizio entusiasmante dei giochi!!! Grande partecipazione e coinvolgimento di tutti i bambini che hanno animato questo evento di grande rilievo. La sera, invece il proseguo con i giochi per i più grandi con la partecipazione dei ragazzi dai 13 anni in sù.

Motivo di grande soddisfazione e orgoglio per i ragazzi dell’ANSPI di Casteltermini per la realizzazione di questo evento che è riuscito a coinvolgere diverse fasce d’età e far vivere alla comunità di Casteltermini una giornata di intensa vivacità. Denise, Angelo, Michela Volontari SCN Anspi


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Grest Messina “ G R E S T. . . A M O I N S I E M E c o n N O I non ti annoi” “GREST…AMO INSIEME con NOI non ti annoi” è il nome che noi volontari del Servizio civile Nazionale abbiamo dato all’iniziativa estiva intrapresa nel Salone Parrocchiale ANSPI “Giovanni Paolo II” sito a Rocca di Capri Leone. Mesi di progettazione, programmazione, scelte decisive si fanno concrete e diventano realtà a partire dal 1 luglio 2014. Il progetto realizzato, è frutto di un’intensa fase ideativa, poiché, esso, non è stato concepito come semplice insieme di giochi estivi finalizzati all’esclusivo divertimento di bambini e ragazzi, bensì come “momenti di socializzazione”, dove fondamentale è stato il “fare insieme”, l’integrazione con il gruppo, il coinvolgimento di tutti nelle diverse attività ludico-ricreative, nessuno escluso, ma non solo. Il nostro obiettivo è stato far riscoprire i forti valori, che purtroppo, le nuove generazioni, spesso dimenticano o sconoscono: valori quali l’amicizia, l’altruismo, la condivisione, la fiducia, sincerità, il rispetto, divulgati attraverso il gioco, il canto e soprattutto la preghiera. Ogni giorno, infatti, si incominciava con il ringraziare Dio, per il dono che ci stava concedendo, possibilità che tutti i bambini del mondo avrebbero dovuto avere. Il GREST, ha inizio con la fase preliminare dell’accoglienza: abbiamo servito loro un piccolo rinfresco per poi continuare con giochi di conoscenza: primo fra tutti, il lancio della palla al compagno, comunicando il proprio nome, prestando attenzione al nome dell’altro poiché, concluso il giro, la palla doveva essere lanciata al compagno indovinando il nome dell’altro. I giochi di squadra sono stati davvero tanti, molti risalgono ai ricordi d’infanzia di ciascun volontario, altri invece, sono stati frutto della nostra fantasia. Per il primo giorno, noi volontari, abbiamo realizzato un cartellone con il logo che rappresenta l’ANSPI in questa attività, logo che, abbiamo tra l’altro inserito nella stesura del volantino pubblicitario: stiamo parlando delle “Cronache di Narnia”, e per incominciare lo abbiamo fatto dipingere proprio ai ragazzi. Una volta finito, tutti insieme, volontari e ragazzi, abbiamo stabilito il posto per affiggerlo. È stata dedicata, inoltre, una giornata di festa e di puro divertimento con la presenza dei gonfiabili. Infine, è stata anche realizzata, in pochissimo tempo, una piccola recita nella quale i bambini con una maestria e un dominio della scena pari a quella di


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affermati attori di teatro, hanno interpretato la storia di “CAPPUCCETTO VERDE”, un’eccentrica bambina, nipote di un’altrettanto eccentrica nonna e figlia di una madre che un incantesimo aveva reso antipatica e arrogante più che mai. La natura, rappresentata da tutti i bambini, chi nelle vesti di fiorellini chi in quelle di dolci animaletti, faceva da scenografia. L’abbiamo chiamata la recita della semplicità perché costumi e scenografie sono state realizzate con le nostre forze e volontà. La recita si conclude con un canto di Lode al Signore per dirgli “Grazie” del dono che ci ha donato! Anastasi Catia, Lazzaro Cristina, Oddo Noemi, Pezzino Andrea Volontari SCN ANSPI


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GREST Castrofilippo Nar nia… cr onache d’estate Il 7 Luglio u.s. a Castrofilippo (AG) presso i locali della scuola primaria “Don Bosco” ha avuto inizio il GREST che ha coinvolto oltre 100 bambini dai 6 ai 13 anni e circa 30 animatori, coordinati da Filippo Chiarelli. Tema formativo di quest’anno è stato “Narnia, cronache d’estate”, tratto dal famoso film per ragazzi “Le cronache di Narnia”. Una storia all’insegna dell’avventura e della suspance, che ha tenuto grandi e piccoli con il fiato sospeso per 15 giorni. Ogni mattina si dava inizio alla giornata con il coinvolgimento dei bambini attraverso canti, balli e bans, in un secondo momento veniva presentato il tema del gior-

no e subito dopo... tutti ai laboratori di tetro, musica, arte e sport. Dopo la prima parte della giornata, l’arciprete don Giuseppe Costanza ci impegnava nel momento della preghiera e infine tutti a giocare. Sono state due settimane impegnative ma nello stesso tempo belle e coinvolgenti. A conclusione del GREST è stato organizzato uno spettacolo che ha visto protagonisti tutti i bambini e gli animatori, dove ognuno ha presentato ciò che ha preparato durante le giornate precedenti. Francesca Cipollina Volontaria SCN Anspi “Karol Wojtyla”


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Santo del mese <<San Diego>> L’ultima domenica di agosto si celebra a Canicattì, per antichissima tradizione, la festa di San Diego, protettore della città fin dal tempo della canonizzazione, avvenuta nel 1588, quindi 125 anni dopo la morte, poiché egli si spense il 12 novembre 1463 ad Alcalà de Henares, grosso centro che dista 36 chilometri da Madrid, in direzione nord-est, e conta attualmente 160.000 abitanti. La città natale di San Diego è però San Nicola del Puerto, nella diocesi di Siviglia, in Andalusia. Della nascita non si conosce con esattezza la data. I suoi biografi concordano nel dire che nacque “intorno al 1400”. Quindi era poco più che sessantenne quando morì. I genitori, molto poveri, gli avevano dato al fonte battesimale il nome di Giacomo, che in lingua spagnola suona Jago, donde, per pronunzia popolare, il nome di Diego, con cui venne chiamato e con cui è ora universalmente noto. Il culto di San Diego a Canicattì ebbe inizio subito dopo la canonizzazione, perché, a sfogliare gli antichi fascicoli dell’Archivio del Comune, si nota che tanti canicattinesi nella prima metà del Seicento portavano già il nome di Diego. E di essi parecchi erano nati sul finir del Cinquecento. A introdurne il culto furono con molta probabilità i monaci del convento dello Spirito Santo, che erano dello stesso Ordine cui apparteneva San Diego. Con entusiasmo, perciò, si prodigarono a dif-fonderne la devozione, erigendo a lui subito un altare e infervorando alla sua venerazione l'intera Canicattì, così da accendere la fantasia popolare e far nascere leggende e detti come questo: San Caloiaru di Naru, Santu Roccu di Butera, Santu Decu di Canicattì sunnu frati tutti tri.

Francesca Cipollina Volontaria SCN Anspi “Karol Wojtyla”


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Parola del mese Va n g e l o (L c 6 . 3 9 - 4 2 ) Dal Vangelo Secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

Rif lessione... Potremmo pensare che il brano sia in contraddizione con l'invito ad esercitare la correzione fraterna; non lo è: ci sollecita solamente ad esercitarla con regole corrette. Un cieco ha le capacità motorie funzionanti; gli manca solamente la facoltà di orientamento. Un cristiano senza carità possiede la capacità materiale di correggere i fratelli peccatori; ma fallisce il bersaglio, per mancanza di orientamento. Se non siamo guidati dall'amore di Cristo, quando riprendiamo il nostro prossimo, anziché aiutarlo a togliere la pagliuzza del peccato, la facciamo penetrare ancora più in profondità nel suo animo esacerbato, per il nostro poco tatto e l'immensa ipocrisia. Riconosciamo, prima di tutto, di essere noi stessi poveri peccatori e ammettiamolo apertamente, e in modo sincero, davanti al fratello da correggere; proponiamogli di fare assieme un cammino di rispettiva conversione. I successi saranno certamente migliori. Vincenzo Di Stefano


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Il gioco di un tempo

Tra i tradizionali giochi di una volta, questo era quello che richiedeva di certo più agilità fisica. Anche in questo caso bisognava essere in gruppo ed uno o più giocatori si piegavano in avanti mettendo le mani sulle ginocchia ed andando a formare appunto la cavallina sulla quale gli altri giocatori, a turno, dovevano saltare. Il salto avveniva poggiando le mani sulla schiena della cavallina ed allargando le gambe, in modo da non toccarlo. Saltate tutte le cavalline il giocatore si piegava per assumere quello stesso ruolo e chi era stato saltato da tutti i giocatori poteva alzarsi e saltare anch’esso sui suoi compagni.

Giochi che si facevano all’aria aperta e soprattutto d’estate, senza dover acquistare praticamente nulla, ma arrangiandosi con quello che si riusciva ad acciuffare in casa oppure a trovare per strada. Giochi di una volta che non solo regalavano ai bimbi un divertimento sano (ed economico), ma che permettevano anche di sviluppare riflessi ed agilità. Certo le ginocchia sbucciate erano quasi una garanzia, così come pure le mani e la faccia completamente nere, ma il divertimento era assicurato. Marianna Cammalleri Volontaria SCN ANSPI “K.Wojtyla”


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Ricetta del mese Pa n c a kes

Preparazione: Setacciate la farina in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale, un cucchiaino di zucchero e il lievito in polvere. Separate gli albumi dai tuorli: montate con lo sbattitore elettrico i primi a neve e sbattete, sempre con le fruste elettriche, leggermente i secondi. In un’altra ciotola mescolate il latte e il burro sciolto a bagnomaria, unite i tuorli, aggiungete gli ingredienti farinosi e, infine, gli albumi a neve, quindi mescolate. Cottura: Ungete di burro una padella antiaderente, versate un mestolo di composto roteando la padella per distribuirlo bene e fate cuocere da entrambi i lati. Ripetete l’operazione fino a esaurimento ingredienti. Accorgimenti: Per far risultare i pancakes più soffici è importante non mescolare troppo a lungo i composti (quello di farina e quello di uova) per non facilitare la formazione di glutine. Idee e varianti: Nella tradizione americana i pancakes sono guarniti con sciroppo d’acero, ma voi potete gustarli secondo il vostro gusto con cioccolato, miele, burro fuso o come meglio preferite. TEMPO: 15-30 MINUTI Floriana Alaimo Volontaria SCN ANSPI “K.Wojtyla”


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