Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 2-2021

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.446

I PRESIDENTI

XIX CONVEGNO EUROPEO

IL POLITECNICO DI MILANO

INTERVENTO DELLE NAZIONI UNITE

Consultazione Regolamentazione F-Gas

ALL’INTERNO Vaccini, regole e buone pratiche

Condizionatori d’aria split a R290

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NUMERO 2 / MARZO 2021

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

Sommario

6 Editoriale Cosa ci aspetta nel 2021

M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

8 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini 18 Consultazione pubblica sulla regolamentazione F-GAS regole e buone pratiche per lavorare nel freddo fino a -20°C 24 Vaccini, G. Cavalier - Presidente AFF Association Française du Froid dell’impiantistica frigorifera in enologia 26 Impiego P. Amirante - Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari di base del condizionamento dell’aria 30 Principi La pressione statica all’interno delle canalizzazioni dell’aria P. Fantoni - 220° Lezione

di condizionatori d’aria split a R290 33 Produzione L. Becker - GIZ Proklima P. Munzinger - GIZ Proklima D. De Graaf - Umweltbundesamt

di base sulle tecniche frigorifere 39 Concetti Analisi di alcune delle principali caratteristiche dell’R452A P. Fantoni - 240° Lezione

Notizie: 41 Ultime Emergenza Covid, il ministero proroga la scadenza dei patentini F-Gas – F-

Gas, salgono ancora le certificazioni: +31% nel 2020 - il più grande buco nell’ozono di sempre si è richiuso, ma la normalità è ancora lontana: appuntamento al 2060 - Vaccini, a Forlì perse 800 dosi per il malfunzionamento di un frigorifero - L’Italia investa sui sistemi vmc nelle aule scolastiche per contrastare il contagio da Sars-Cov-2 - Germania, l’importanza del freddo: cosa non ha funzionato nella distribuzione dei vaccini anti-covid? - Energia: EnEA, la ripresa economica nel terzo trimestre spinge su consumi (+18%) ed emissioni (+20%) - Cool Penguin F-12, un mix pericoloso? Dagli USA arriva l’allarme dell’EPA! - EEA, cala in Europa l’utilizzo degli F-gas - Galileo Tv, interviste ai partners: Ernesto Revello, Chemours - Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del terzo trimestre del 2020 - Revisione F-Gas: comunicato congiunto di Confartigianato Impianti e ATF - Regolamentazione F-Gas, AREA prende posizione sulla revisione delle norme europee - EPEE, si chiude un’era: dopo undici anni, Andrea Voigt lascia la direzione generale - Honeywell e Daikin insieme per l’adozione di Solstice® L40x (R-455a) In Europa - Andrea Voigt, futuro In Danfoss per il direttore generale di EPEE - ADIRA, una “guida all’acquisto responsabile” per dire no ai refrigeranti illegali - Eurovent, un webinar per fare chiarezza sui regolamenti di ecodesign ed etichettatura energetica nella refrigerazione commerciale - Palermo, fermato il passeggero di un traghetto con una bombola di refrigerante illegale nel bagagliaio - Italcomp, il dossier in mano all’UE ma si allugano le tempistiche - Superbonus 110%, ora è attivo il sito web.

dei termini della refrigerazione e del condizionamento 47 Glossario (Parte duecentoquattresima ) - A cura di P. Fantoni

N. 446 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

48 Ditte Collegate

Dalla copertina foto dei Presidenti: I Presidenti del XV Convegno Europeo.Da sinistra Enrico Buoni, direttore del Centro Studi Galileo, Paolo Buoni direttore European Energy Centre (UK), Alberto Cavallini presidente onorario Istituto Internazionale del Freddo, Università di Padova, Marco Masoero, direttore Dipartimento di Energia Politecnico di Torino, Gerald Cavalier direttore Cemafroid, Associazione Francese del Freddo AFF, Arno Kaschl European Commission Action Clima, Marco Buoni segreterio ATF e vicepresidente AREA Air Conditioning Refrigeration European Association, Jim Curlin Head OzonAction United Nation Environment Programme,Walid Chackroun direttore ASHRAE (American Society Heating Refrigeration and Air conditioning Engineers), Graeme Fox Presidente AREA, StephenYurek presidente AHRI (Air conditioning Heating and Refrigeration Institute), Pega Hrnjak President Creative Thermal Solutions, Co-Director Air Conditioning and Refrigeration Center, Res.Professor of Mechanical Science and Engineering University of Illinois at Urbana-Champaign, Didier Coulomb direttore Istituto Internazionale del Freddo, Hermann Halozan Graz University of Technology, Austria. INDUSTRIA & formazione /5


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

EDITORIALE

Cosa ci aspetta nel 2021

Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

6/ INDUSTRIA & formazione

Il 2021 sarà l’anno della rinascita. non si tratta solo di una frase fatta: almeno per quanto riguarda il settore HVAC/R, la revisione delle normative europee sui gas fluorurati detteranno le linee guida che influenzeranno il settore negli anni a venire, portando avanti un processo che porterà a una concezione della refrigerazione più moderna, più ecologica e più ricettiva alle innovazioni tecnologiche. La decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America di ratificare finalmente l’emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal e di rientrare nell’accordo di Parigi potrebbe dare un segnale fortissimo, in questo senso, a Cina, India e a numerose altre Nazioni che stavano aspettando una mossa americana per decidere come muoversi sulle politiche ambientali. Il Freddo è ora chiamato a rispondere a una delle sfide più impegnative di sempre, ossia la distribuzione su scala mondiale dei vaccini anti Covid-19, con la conseguente necessità di trovare ogni giorno nuovi metodi e sistemi per evitare ritardi, problematiche e inaccettabili sprechi. Di questi e molti altri argomenti si parlerà il 10 e l’11 giugno al Politecnico di Milano, nel corso del 19° Convegno Europeo del Centro

Studi Galileo, realizzato in collaborazione con ATF (Associazione dei Tecnici del Freddo), UNEP (United nations Environment Programme), IIR (International Institute of Refrigeration) e AREA (Air Conditioning and Refrigeration European Association). L’evento sarà per la prima volta realizzato in modalità mista: oltre ai partecipanti che raggiungeranno il Politecnico di Milano per partecipare dal vivo, grazie al supporto tecnico della facoltà d’ingegneria l’evento sarà anche trasmesso in diretta streaming, estendendo a tutto il mondo la possibilità di partecipare in contemporanea e in diretta al Convegno. La modalità mista permetterà a partecipanti e relatori di trovarsi ancora una volta insieme a discutere del futuro del Freddo come da oltre quarant’anni a questa parte. Come sempre, parteciperanno i massimi esperti mondiali del settore HVAC/R, oltre alle più prestigiose e autorevoli associazioni e aziende del settore. Ancora una volta, l’evento sarà patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare e del Territorio, nonché dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’ultima edizione, la diciottesima, nel 2019 vide la partecipazione di una sala gremita da 350 esperti provenienti da ogni angolo del mondo: la nuova frontiera digitale permetterà di superare questo numero, ottenendo risultati mai visti prima e garantendo a tutti la possibilità di accedere alle cinque sessioni previste, che forniranno un punto di vista esaustivo e completo sul mondo del Freddo e sui suoi sviluppi futuri. Il successo del Convegno Europeo mette in evidenza il parallelo successo del settore: dall’informatica alla conservazione di alimenti e vaccini, la Cold Chain tocca ormai


NUMERO 2 / MARZO 2021

praticamente ogni aspetto della vita quotidiana. I data center e internet possono funzionare solo grazie a precisi impianti di raffreddamento, i banchi frigo dei supermercati acquisiscono anno dopo anno spazio maggiore all’interno dei punti vendita, e gli impianti di ventilazione e climatizzazione, fino a qualche anno fa considerati un lusso, sono ormai in ogni casa, in ogni ufficio e in ogni veicolo. Diventa quindi di fondamentale importanza che i Tecnici del Freddo, i soggetti che intervengono direttamente per operare sugli impianti, siano debitamente qualificati, preparati e formati, un concetto sul quale, da anni, AREA e ATF insistono affinchè venga introdotto anche all’interno della Regolamentazione Europea F-Gas. Se il 2021 deve essere l’anno della rinascita, non è infatti pensabile raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici previsti dall’UE, che prevedono tra le altre cose il passaggio a gas refrigeranti a basso impatto ambientale (generalmente infiammabili) senza personale adatto a maneggiare i nuovi prodotti. Progetti come Real Alternatives 4 LIFE stanno lavorando senza sosta per aumentare la consapevolezza e le competenze dei Tecnici, ma si può e si deve fare di più, soprattutto a partire dalle normative europee. Il mercato europeo, per rinascere, dovrà inoltre abbattere una volta per tutte i traffici illegali di refrigeranti, che ancora oggi arrivano a rappresentare il 30% del totale dei gas presenti sul mercato HVAC/R. AREA, ATF e il Centro Studi Galileo nel 2020 hanno voluto mandare un messaggio forte, unendosi a EFCTC e a numerose altre associazioni e realtà del settore per ribadire un “NO!” forte e deciso all’uso dei prodotti contraffatti, dannosi per l’ambiente e spesso pericolosi per gli operatori e gli utenti finali: anche in questo caso servono strategie condivise a livello europeo, a oggi non ancora abbastanza efficaci. Il Freddo può fare molto, ma ha bisogno dell’impegno di tutti: il 2021 può e deve essere l’anno della rinascita, ma potrà esserlo solo se ognuno farà la sua parte.

La regolamentazione Fgas Novità in vista. Da una recente intervista con il consulente della Commissione europea sono emerse diverse novità che vogliamo qui enunciarvi: - E’ ormai certa la formazione e la certificazione per i refrigeranti alternativi che non erano inclusi nella precedente regolamentazione, ma che, con la riduzione dell’uso dei refrigeranti ad alto GWP (Vedi R404A..), ora diventano necessarie considerato l’arrivo sul mercato di refrigeranti a bassa o alta infiammabilità (A2L e HC) o ad alte pressioni (CO2). Ancora non è certa la formulazione ma probabilmente l’attività sarà svolta come detta il progetto europeo finanziato dalla Commissione europea DG Clima LIFE, Real Alternatives. Il processo è vincente e collaudato da ormai 2 anni con quasi 1000 tecnici certificati sui refrigeranti alternativi in oltre 17 paesi europei ed extra-europei (inclusa nuova Zelanda e Canada), una vera certificazione mondiale, come molte volte auspicato. Come funziona Real Alternatives? E’ sempre e comunque la certificazione Fgas la base e il prerequisito fondamentale per accedere, in base agli ottimi risultati degli ultimi 15 anni di svolgimento di formazione e certificazione in Europa (quasi 10 in Italia) con quasi mezzo milione di tecnici certificati con il cosiddetto patentino frigoristi PIF (oltre 70.000 in Italia). In aggiunta al PIF si ha una formazione che si conclude con una prova teorica e pratica sulle caratteristiche differenti di sicurezza e infiammabilità dei nuovi sistemi, con una durata di 2 giorni per gli infiammabili e 3 gg per l’anidride carbonica come refrigerante. - Formazione ed esaminazione per gli impianti mobili di refrigerazione e condizionamento. Si parla di allargare l’ambito anche agli impianti mobili e cioè celle frigorifere di rimorchi e camion di qualsiasi taglia, e non più limitati come ora a treni e navi, applicando tutte le direttive, incluse la formazione e la certificazione per i refrigeranti alternativi

- Incentivare il recupero e il riciclo del refrigerante - Combattere il refrigerante illegale con maggiori poteri alle dogane - Considerare non solamente il GWP ma anche l’impatto energetico TEWI (impatto totale equivalente di riscaldamento) degli impianti in un eventuale, non voluto, allargamento dei divieti di utilizzo di certi refrigeranti in certe applicazioni. I primi due punti in particolare imporrebbero inoltre che anche le altre disposizioni relative agli Fgas venissero allargate ai refrigeranti alternativi, ad esempio l’acquisto del refrigerante solo da personale certificato per i refrigerante alternativi, i controlli periodici degli impianti e il controllo delle perdite, in quanto, essendo sostanze infiammabili, sarebbero ancora più necessari e utili, utilizzando ovviamente le giuste attrezzature. Siamo ora nel momento di maggior importanza per la revisione e la modifica della regolamentazione, la fase denominata “Evaluation and Impact assessment” nella quale vengono valutate tutte le migliorie con anche gli effetti positivi che comporterebbero, ovviamente considerando anche le potenzialità per l’obiettivo finale di tutela ambientale. L’incontro ufficiale, come da iter formale della Commissione europea con i maggiori enti europei “influencer” (come si ama ora definirli) del settore, ha coinvolto i maggiori esponenti di AREA, l’associazione europea dei Tecnici del Freddo, e OkÖ Recherche, unico consulente della Commissione europea. Nella fase conclusiva dell’incontro, che è durato oltre 1 ora, si sono evidenziate le positive ricadute che la regolamentazione ha avuto sull’ambiente e sul settore, per cui ulteriori divieti o inasprimento del phase down non sarebbero necessari. Altra informazione ricevuta, ma ancora non confermata da fonti ufficiali, è che a fine aprile avverrà l’annuale riunione di tutte le parti interessate e dei rappresentanti dei governi dei 27 Stati europei che seguono a livello nazionale la regolamentazione, per l’Italia il Ministero dell’Ambiente “DG Clima Consultation Forum”, ovviamente sempre da remoto. INDUSTRIA & formazione /7


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE BASE TRAMITE FAD ADECCO ITALIA SPA Hamiti Samuel Lorenzo Daniele Milano CENTRO ARIA COMPRESSA SRL nania Alessandro Porcari

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

EROS MARTUSCELLI Martuscelli Eros nichelino

RAFFAELE ELETTRODOMESTICI SNC Raffaele Roberto Lanzo T.Se

FORMATI ACADEMY SAGL Amoruso Simone Cadempino

SPES 86 SRL Hancu Cristinel Torino

HYDRA SRL Martuscelli Claudio nichelino

SUPERNAP ITALIA SRL Osti Alessandro Fastuca Renato Assago

MASSA ALESSANDRO Casale M.To

TOPIZE AXEL KENNY CHRISTOPHER Sesto San Giovanni

TUCCIARONE ANTON Cerveteri

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A CASALE MONFERRATO AMBROSIANA PRONTO INTERVENTO SRL Girondini Alessandro Milano ARGIOLAS FABIO Vigevano CAEM SRL Campisi Roberto Almese CLIMACENTO SRL Garbetta Nicolo’ Russo Fabio Cormano GIORGESSI UMBERTO SAS Martinez Perez Danny Daniel Busto Arsizio

Misurazioni sull’impianto didattico: prima di andare a operare fisicamente su un sistema frigorifero, un Tecnico competente deve essere sicuro che tutti i valori necessari siano registrati e annotati scrupolosamente, così da individuare eventuali anomalie che andrà poi a correggere. 8/ INDUSTRIA & formazione

VIRGAP DI PALERMO VINCENZO Palermo Vincenzo Montesano S/M


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEI REQUISITI MINIMI TEORICI RICHIESTI PER IL PATENTINO FRIGORISTI F-GAS TRAMITE FAD ARDUINI & NERBOLDI SRL Bonometti Giuseppe Bassona B&B EDILIZIA SRL Bors Catalin Ciprian Roma BURCA PARDAIAN Vaprio Adda CELLI SPA Morellato Ernesto San Giovanni In Marignano

ERMATECH SRL Munaro Simone Mirandola FORMATI ACADEMY SAGL Amoruso Simone Cadempino GIMAR TECNICA SRL Gallo Antonino Toma Lucian Cassano Magnago HG SUPPORT Fogli Andrea Bonazza Manuel Aix En Provence HYDRA SRL Martuscelli Claudio nichelino

Roberto Ferraris, docente del Centro Studi Galileo, segue a distanza di sicurezza lo svolgimento di una prova pratica di brasatura, la principale tecnica di saldatura che i Tecnici apprendono durante il conseguimento del PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Una volta conclusa la prova, il docente verificherà la qualità del lavoro, e se adeguato procederà quindi a confermare il superamento del test.

CENTRO ARIA COMPRESSA SRL nania Alessandro Porcari CERRIROTTAMI SRL Giavara Riccardo Gattinara CONSORZIO COMUNITA’ BRIANZA Yarbanga Harouna Monza COOP SERVICE SCPA Perazzolo Davide Reggio Emilia CPL CONCORDIA SCARL Lonardi Mirko Fenuta Donato Concordia S/S EDILSTYLE SRLS Desiante Pietro Torino EREDI DI UMBERTO VIGANO’ SDF Silva Alberto Giussano

10/ INDUSTRIA & formazione

Un Tecnico del Freddo mette in pratica su uno degli impianti didattici quanto appreso nel corso della lezione teorica, nella sede di Milano del Centro Studi Galileo, una delle quindici sedi sparse sul territorio nazionale a disposizione dei Tecnici. Una volta dimostrata la piena consapevolezza nell’uso del sistema, il Tecnico otterrà l’ attestato, a conferma delle sue competenze.



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

IL DISGELO SRL Mazzone Giuseppe Settimo T.Se LEL TERMOIDRAULICA SRL Lumia Rosario Vercelli LISSONE FRIGO SRL Vitale Domenico Lissone MASSA ALESSANDRO Casale M.To NEWTECH ENGINEERING SRL Foltran Riccardo Cesano Maderno ONDA SPA Gagliotto Andrea Lonigo RAFFAELE ELETTRODOMESTICI SNC Raffaele Roberto Lanzo T.Se

Milano, corso di Manutenzione Avanzata in presenza in laboratorio: tutti arruolati! I Tecnici, una volta completato il percorso formativo, sono ora in grado di operare sugli impianti in modo preciso, sicuro ed efficiente, elementi assolutamente indispensabili per svolgere al meglio le proprie mansioni. Oggi più che mai, disporre di personale sempre aggiornato sulle ultime novità è indispensabile per qualsiasi azienda. REKEEP SPA Davito Gara Ezio Minchella Giovanni Bonomo Gianpiero Spaziani Benedetto Zola Predosa

ROSSI MAURIZIO Vasto SINCRONIS SRL Pompa Andrea Bergamaschi Riccardo Cinisello B.Mo

SPEA SPA Corso Giuseppe Volpiano SPES 86 SRL Hancu Cristinel Torino

Tra i tanti strumenti che i Tecnici del Freddo usano quotidianamente nell’esercizio della loro professione, il Manometro (digitale o analogico) è sicuramente uno di quelli più utili e utilizzati, e saperlo sfruttare al meglio è fondamentale. Una volta raccolti i dati relativi alla pressione dei gas refrigeranti, il Tecnico potrà quindi muoversi nel modo migliore per garantire che il lavoro sugli impianti sia effettuato a regola d’arte, come viene insegnato al Centro Studi Galileo. 12/ INDUSTRIA & formazione


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TUCCIARONE ANTON Cerveteri VIRGAP DI PALERMO VINCENZO Palermo Vincenzo Montesano S/M WATER DI EROS MARTUSCELLI Martuscelli Eros nichelino ZORZI FRIGOTECNICA SRL D’Erman Marco Merano

Ultimi controlli sui valori, prima di mettere mano all’impianto: saper eseguire a regola d’arte le operazioni di carica e vuoto è fondamentale per conseguire il Patentino Italiano Frigoristi. Nel laboratorio CSG di Casale Monferrato, un tecnico del Freddo si accinge a dimostrare di aver acquisito tutte le competenze necessarie per completare la procedura in modo sicuro, rapido e preciso. STP TRASPORTI SRL Marchingiglio Paolo San Donato M.Se

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Si torna in classe! Gel per le mani, mascherine, spazi delineati e distanziati: il laboratorio del Centro Studi Galileo di Casale Monferrato, (in Italia le sedi sono complessivamente 15) è stato il primo a tornare ad accogliere docenti e tecnici, in questo caso impegnati con uno dei numerosissimi corsi di Manutenzione Avanzata e ricerca e risoluzione dei guasti ricorrenti negli impianti di refrigerazione e condizionamento. Le sessioni teoriche dei corsi si svolgono invece online, tramite l’efficiente FAD – Formazione a Distanza. 14/ INDUSTRIA & formazione


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Il Docente del Centro Studi Galileo Simone Portalupi, nel corso di una lezione di pratica, illustra nel dettaglio ai Tecnici come procedere a effettuare una corretta e precisa misurazione della temperatura in uscita dall’evaporatore dell’impianto, un aspetto da non trascurare prima di andare a effettuare qualsiasi tipo di intervento sul sistema. ANTAS SRL Trentin Christian Zaccaria Giancarlo Brahane Araya Tsegay Bigazzi Luca Pascucci Maurizio Galli David Sbarra Massimo Bartolini Fabio Fiorito nicola Scaduto Francesco Gragnano Trebbiense

ARMANETTI IMPIANTI SRL Prati Marco Parma CECCHINI SRL Cecchini Andrea Roma CENTRO CALORE SRL Cini Luca Bientina CIOLINI TERMOTECNICA Ciolini Yuri Prato

Nella sede di Bologna del Centro Studi Galileo, una delle quindici distribuite su tutto il territorio nazionale, il docente Roberto Ferraris illustra a un Tecnico il funzionamento di uno dei numerosi impianti didattici messi a disposizione degli allievi: comprendere nel dettaglio le meccaniche di un impianto frigorifero è assolutamente indispensabile per poter conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi.

CONMAR SCARL Marletta Salvo Distefano Cristian Catania COOP SERVICE SCPA Lanzoni Massimo Perdixi Fabio Conti Riccardo Folegnani nicola Guagni Matteo Checchia Michele Reggio Emilia

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Strumentazione all’avanguardia! Dai laboratori del Centro Studi Galileo, primo per la formazione sul freddo, passano ogni anno 3000 Tecnici, e ognuno ha la garanzia di potersi formare ed esercitare su alcune tra le migliori attrezzature disponibili, sempre moderne, aggiornate e meticolosamente tarate, fornite dalle aziende italiane e mondiali più all’avanguardia nel settore. INDUSTRIA & formazione /15


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Bologna, prova pratica di Brasatura: il Tecnico del Freddo salda tra loro due tubazioni in rame, allo stesso modo in cui andrà poi a operare su qualsiasi altro impianto nel corso della sua carriera. La brasatura è una delle tecniche più efficaci per evitare perdite di refrigerante e i docenti del Centro Studi Galileo, nella foto Madi Sakande, pure Presidente delle Associazioni del Freddo Africane U-3ARC, si sincerano sempre che gli allievi ne abbiano appreso il dettaglio nel migliore dei modi. MARINARO MARCO Colle Val Erba MICHELETTO SRL Micheletto nevio Farra Di Soligo

NOVASISTEMI SRL Carandente Marco napoli PAOLO BARCHI SRL Del Colle Maurizio De Simone Sergio Genova

Prova pratica di brasatura per un Tecnico del Freddo. Manca poco al conseguimento del PIF – Patentino Italiano Frigoristi, la certificazione che garantisce ai Tecnici la possibilità di maneggiare in sicurezza (e di acquistare) gli F-Gas: resta solo da mettere in pratica quanto appreso nelle lezioni e nelle dimostrazioni precedenti, avendo già superato l’esame scritto di teoria. Altro metodo per garantire l’ermeticità dell’impianto sono i giunti lokring particolarmente indicati per i refrigeranti infiammabili per riparazioni in luoghi pubblici. 16/ INDUSTRIA & formazione

PAPANDREA MASSIMO Favria PFE SPA Ruggeri Claudio Milano REKEEP SPA Lavarini Alessandro Martini Roberto Gurnari Tobia Giuliani Emanuele Sacco Giacinto Zola Predosa

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Come si procede? Nello storico laboratorio di Casale del Centro Studi Galileo, prima delle 15 sedi nazionali, il docente Simone Portalupi illustra a un Tecnico quali sono i valori ottimali che indicano il corretto funzionamento di un impianto. La componente teorica delle lezioni verrà da lì a poco applicata direttamente sull’impianto didattico, quando il Tecnico darà prova di quanto appreso.



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Consultazione pubblica sulla regolamentazione F-GAS Prima parte La consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea ha dato ai principali attori del settore la possibilità di esprimere la loro opinione sul modo in cui la nuova Regolamentazione F-GAS dovrebbe essere al termine del processo di revisione. L’opinione di AREA Poiché il regolamento F-Gas ha conseguenze di vasta portata sulla professione dei Tecnici del Freddo RACHP, AREA parteciperà alla revisione della regolamentazione FGas da protagonista, con meeting continui con la Commissione Europea, ed è stata quindi tra i primi a commentare gli elementi specifici di questa iniziativa. Per quanto concerne formazione e certificazione, nell’ambito dell’obiettivo “Migliorare l’attuazione e l’applicazione“, si parla dell’opzione per i tecnici di essere formati e certificati anche sull’uso di refrigeranti alternativi. La revisione dovrebbe inoltre esaminare le restrizioni (ad es. durata limitata) che gli Stati membri possono aver posto sui certificati. Deve venire preso anche in considerazione il reciproco riconoscimento dei certificati, in particolar modo nell’Europa post-Brexit. L’insufficiente applicazione del regolamento F-Gas ha portato a importazioni illegali di refrigeranti che stanno indebolendo artificialmente l’effetto della graduale eliminazione e creando una concorrenza sleale su un mercato già teso. Con l’aumentare dell’uso di refrigeranti alternativi, si pone la questione se sia giustificato che tali alternative – la maggior parte delle quali hanno problemi di sicurezza – 18/ INDUSTRIA & formazione

sfugga a qualsiasi controllo legale. Ad esempio, si dovrebbe garantire che i sistemi split HC, le cui vendite aumentano a seguito del regolamento Fgas, siano introdotti sul mercato, venduti e installati in modo sicuro da installatori professionisti. La revisione del regolamento F-Gas dovrebbe offrire l’opportunità di esaminare la situazione, o allargando l’ambito di applicazione del regolamento per includere i refrigeranti alternativi, o con una legislazione autonoma. Nello specifico, l’articolo 11.5 del Reg.517/14 deve essere perfezionato, in particolare per quanto riguarda la vendita on-line di unità di condizionamento d’aria per abitazioni private, al fine di garantire una corretta applicazione del regolamento. Ad esempio, occorre garantire che i sistemi split, le cui vendite sono aumentate in seguito all’introduzione del regolamento F-GAS, siano immessi sul mercato, venduti e installati in modo sicuro da installatori professionisti. La valutazione del regolamento F-GAS dovrebbe offrire l’opportunità di esaminare la questione, valutando se sia meglio allargare il campo di applicazione del regolamento per includere anche i gas alternativi, o se sia meglio una legislazione autonoma. AREA sostiene la riduzione sostanziale delle emissioni di gas a effetto serra. La revisione dovrebbe concentrarsi su come perseguire questo obiettivo e prendere in considerazione anche i seguenti elementi: • Costi economici e sociali per i contribuenti e i consumatori • Ciclo di vita: gli impianti di questo tipo dovrebbero durare almeno 20 anni, in assenza di perdite e se viene mantenuta l’efficienza energetica. • TEWI: prendere in considerazione oltre ai livelli di GWP anche l’efficienza energetica complessiva e i costi del ciclo di vita delle apparecchia-


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ture, incluso l’impatto totale equivalente del riscaldamento del progetto/ installazione (TEWI). Ciò consentirebbe una valutazione più accurata dell’impatto reale sulle emissioni di CO2. • Settore marittimo: Le emissioni in mare sono di dimensioni enormi rispetto a quelle a terra L’opinione di EPEE Anche EPEE, European Partnership for Energy & the Environment, ha partecipato alla consultazione. In particolar modo, EPEE ha voluto rimarcare l’importanza che una corretta gestione delle risorse e dell’energia riveste nelle politiche decisionali della Regolamentazione. Come si legge nel feedback, “EPEE ha supportato la F-Gas Regolamentazione europea e l’emendamento di Kigali sin dall’inizio, con iniziative dedicate quali EU HFC Gapometer, EU Lessons Learned about the EU F-Gas Regulation, una serie di volantini dedicati agli installatori, due appelli allo United Nations Climate Summits nel 2014 e nel 2019, e nella recente campagna #CountOnCooling. Inoltre, EPEE è stato partner di UNEP nello sviluppo dello HFC Outlook modelling tool, che aiuta i governi a valutare i percorsi verso il raggiungimento dell’emendamento Kigali. Al momento, una estensione di questo strumento dedicata all’analisi dei consumi energetici degli impianti refrigeranti è in fase di sviluppo”. I punti di maggiore interesse riscontrati da EPEE sono quindi: • PROCESSO DI VALUTAZIONE, non affrettato ma basato su solide fondamenta scientifiche. EPEE accoglie con favore l’intenzione della Commissione europea di considerare il mantenimento dell’attuale regolamentazione sui gas fluorurati come punto di riferimento per il processo di revisione, e raccomanda di dedicare tempo ad un processo approfondito, che consenta di raccogliere informazioni sufficienti sulle tecnologie disponibili e sugli sviluppi del mercato. • IMPLEMENTAZIONE E ATTUAZIONE: EPEE chiede un’ulteriore armonizzazione, attuazione e appli20/ INDUSTRIA & formazione

cazione a livello Europeo per sfruttare appieno il potenziale dell’attuale Regolamentazione F-Gas. In particolare, EPEE si interroga su alcuni punti specifici: • Come ottenere più dati sui tassi di perdita e controllo? • Come ottimizzare i tassi di recupero, riciclo e rigenerazione degli F-Gas? • Come garantire che tutti i refrigeranti siano maneggiati in sicurezza? • Come accertarsi che le pene per chi viola le normative siano certe e disincentivanti? • ALZARE LE AMBIZIONI, ALLINEANDOSI AL GREEN NEW DEAL, dando all’efficienza energetica un ruolo di primissimo piano nella nuova Regolamentazione F-Gas. Circa l’80% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE sono legate alla produzione e al consumo di energia. Il riscaldamento e il raffreddamento rappresentano quasi la metà del consumo finale totale di energia in Europa e l’80% di tale consumo di energia è utilizzato dai combustibili fossili – principalmente per scopi di riscaldamento. Chiaramente, se l’Unione Europea intende seriamente ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 50 per cento entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, affrontare il tema di riscaldamento e raffreddamento deve essere una priorità assoluta. Il più ampio contesto politico europeo sta preparando il terreno con nuove iniziative, come l’ondata di rinnovamento e la strategia di integrazione del sistema energetico, nonché con situazioni pregresse quali i piani nazionali per l’energia e il clima (NECPS), le strategie di rinnovamento a lungo termine (LTRS) e il Pacchetto Energia Pulita. EPEE riconosce e sostiene pienamente la necessità di affrontare il tema dei gas fluorurati, che rappresentano circa il 2,5% delle emissioni totali di gas a effetto serra in Europa. È tuttavia importante che le misure specifiche, sulla stessa falsariga, siano complementari e mai in contraddizione con il quadro energetico più ampio (in particolare per quanto riguarda l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili, in particolar modo per il riscaldamento

e il raffreddamento). • PUNTARE AD ALLINEARSI AL PROTOCOLLO DI MONTREAL, assicurandosi di allinearsi agli obiettivi ma senza fare passi indietro rispetto a quanto viene svolto in Europa. Con il regolamento sui gas fluorurati del 2014, l’UE è stata la prima regione al mondo a sancire la riduzione graduale degli HFC a livello legislativo. Da allora, l’emendamento Kigali è stato adottato e diversi paesi hanno messo in atto misure politiche per rispettare il calendario dell’emendamento Kigali. La riduzione progressiva dell’HFC nell’UE è entrata in vigore ben prima dell’emendamento Kigali: non si può sperare di arrivare a un rapporto 1:1 tra i due impegni, considerando le basi di partenza diverse, ma non si può evitare un confronto tra le due realtà. L’opinione dell’IIR L’International Institute of Refrigeration (IIR) ha consultato il suo Consiglio Scientifico e Tecnologico e tutti i membri della Commissione nei vari paesi membri dell’IIR esperti nel settore dei refrigeranti, compreso il loro uso in tutte le applicazioni: refrigerazione e catena del freddo, aria condizionata, pompe di calore, criogenia Tutti sono concordi nel ritenere che il regolamento sui gas fluorurati sia un grande successo, e che dobbiamo continuare ad applicare il programma di riduzione delle quote e i divieti sui refrigeranti, come da programma, fino al 2030. Questo non dovrebbe essere fatto più lentamente, poiché sembra possibile continuare la riduzione graduale degli HFC come previsto, né più velocemente, poiché, oltre alle problematiche relative al commercio illegale, ora si deve dare priorità all’efficienza energetica delle apparecchiature e dei sistemi, come edifici o veicoli. Una riduzione graduale più rapida porterebbe certamente a soluzioni meno efficienti dal punto di vista energetico, e sono inoltre necessarie norme chiare e stabili per ispirare fiducia e consentire una pianificazione intelligente degli investimenti. La refrigerazione rappresenta circa il 20% del consumo globale di elettricità, e


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questa quota è in costante aumento (si vedano le pubblicazioni IIR, IEA e UNEP). Le emissioni indirette di CO2 dovute al consumo di elettricità sono due volte superiori all’impatto diretto dei refrigeranti. In ogni caso, è necessario decidere ora le quote per il periodo 2030-2036, in quanto l’Unione europea rispetterà l’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal: l’obiettivo è una riduzione graduale dell’85% delle emissioni di CO2 equivalente nel 2036, e l’obiettivo per il gas fluorurato è solo del 79% nel 2030. Una tale riduzione non sarebbe un problema, ma prima si deciderà, meglio sarà. Alcuni settori non sono attualmente toccati dal regolamento sui gas fluorurati. L’IIR sta preparando una nota informativa sulla refrigerazione al di sotto di -50 °C, che spiegherà come potremmo attuare una riduzione graduale in questi settori. L’IIR terrà informata la Commissione. Occorre intraprendere azioni a livello europeo in materia di consumo energetico, tenendo in particolar modo conto del Total Equivalent Warming Impact (TEWI). Il coordinamento con le azioni europee in materia energetica, come la direttiva sulla progettazione ecocompatibile, è essenziale. La priorità dovrebbe essere data agli impianti di condizionamento dell’aria e alle pompe di calore, per i quali dovrebbe essere perseguita l’applicazione dell’etichettatura relativa all’efficienza energetica ed essere pianificato un bando delle apparecchiature inefficienti. Altre azioni dovrebbero essere intraprese nel periodo 2020-2030: l’uso di refrigeranti naturali dovrebbe essere incoraggiato e facilitato, mediante l’armonizzazione delle legislazioni nazionali, comprese le norme di sicurezza (ad es. ammoniaca), e mediante l’applicazione armonizzata delle nuove norme sugli idrocarburi e sui refrigeranti infiammabili e leggermente infiammabili a basso GWP. Si dovrebbe procedere a una revisione dei regolamenti attuali e futuri e della loro applicazione pratica in tutti gli Stati membri dell’UE per quanto riguarda i refrigeranti infiammabili e tossici. Una rapida applicazione di nuovi standard in tutta Europa contribuirebbe a ridurre gradualmente

l’attuale quantità di HFC. Inoltre, la formazione sui refrigeranti a basso GWP dovrebbe essere promossa meglio o, meglio ancora, diventare obbligatoria. L’IIR ha partecipato al progetto finanziato dall’UE Real Alternatives for Life, a dimostrazione del fatto che esistono gli strumenti per mettere in campo efficaciemente tale formazione. Ricerca e sviluppo devono continuare più che mai per ridurre il TEWI di un numero sempre crescente di applicazioni. Parallelamente, occorre rafforzare il controllo e la certificazione degli impianti, per ridurne le perdite. L’IIR e i suoi esperti sono a disposizione della Commissione dell’UE, osservatore ufficiale della nostra Organizzazione grazie allo status intergovernativo, per assisterla nello svolgimento della revisione e per partecipare a eventuali gruppi di lavoro dedicati. L’opinione di EFCTC EFCTC ritiene che la revisione del regolamento n. 517/2014 possa avere un impatto positivo sugli obiettivi dello European Green Deal e aiuteranno effettivamente l’Unione europea a progredire verso la neutralità in materia di emissioni di carbonio. In questo processo, prevenire e controllare le attività illegali sarà fondamentale, in quanto minano gli obiettivi climatici. EFCTC sottolinea il valore degli HFC a basso GWP, degli Hcfos e degli HFO a breve durata atmosferica, che dovranno far parte della soluzione e che sono già in fase di introduzione, mentre gli HFC a più alto GWP vengono gradualmente ridotti. Inoltre, in base ai 6 anni di esperienza nell’attuazione del regolamento n. 517/2014, EFCTC considera questa revisione un’opportunità perfetta per includere alcuni miglioramenti, ad es. disposizioni per migliorare l’applicazione, l’eliminazione di alcune esenzioni ed esclusioni, alcuni lievi cambiamenti nel sistema di segnalazione, ecc.: tutti avranno un effetto positivo sul raggiungimento degli obiettivi. Nello specifico: • L’ultima fase di riduzione graduale del regolamento sui gas fluorurati

è prevista per il 2030, mentre l’ultima fase di riduzione del protocollo di Montreal sarà nel 2036, con un obiettivo più ambizioso. Pertanto, l’UE rischia di non rispettare il protocollo di Montreal dopo il 2030. • I recenti sviluppi tecnologici possono consentire ulteriori mezzi per raggiungere più facilmente gli obiettivi dello European Green Deal • Negli ultimi anni sono state individuate alcune sfide relative all’attuazione e all’applicazione del regolamento sui gas fluorurati. Tali questioni riguardano, ad esempio, le importazioni illegali e l’uso improprio del sistema delle quote, nonché un monitoraggio più completo e la necessità di una migliore coerenza delle politiche per sfruttare le sinergie con lo “Sportello unico per le dogane”. nel rivedere il regolamento nello spirito di cui sopra, il EFCTC chiede alla Commissione di tenere conto dei seguenti elementi: Allineamento al Protoccolo di Montreal • Il regolamento UE e la graduale riduzione degli HFC sono entrati in vigore ben prima dell’emendamento di Kigali del protocollo di Montreal. Il confronto dei due regimi su una base 1:1 è difficile in quanto non tutti i criteri sono identici. • Tenuto conto di ciò, è pertanto essenziale effettuare un’analisi dettagliata per un confronto corretto e significativo. • EFCTC sostiene la garanzia di flessibilità nelle misure proposte per allineare la produzione di HFC in modo da consentire il proseguimento all’interno dell’UE di una produzione economica e rispettosa dell’ambiente, come previsto all’articolo 7 del regolamento. Come la revisione può aiutare a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica • Negli ultimi anni, si è assistito a un’importante adozione di soluzioni a basso rendimento energetico basate sul GWP. Si sono registrati miglioramenti significativi nelle tecnologie dei refrigeranti e delle apparecchiature, nel recupero locale e nel riciclaggio degli HFC che hanno un impatto sulle emissioni dirette e indirette. L’accento è stato posto sull’efficienza energetica e delle risorse, mentre la sicurezza rimane INDUSTRIA & formazione /21


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una priorità assoluta. Ciò dimostra che, nel contesto del Green Deal e della decarbonizzazione, gli HFC, gli HCFOS e gli HFO possono essere parte della soluzione. • Considerando l’aumento dell’uso delle pompe di calore e di altre applicazioni che richiedono refrigeranti, il valore degli HFC a basso GWP, degli HCFOS e degli HFO con breve durata di vita atmosferica deve continuare ad essere riconosciuto. • È dimostrato che l’attuale sistema basato sul mercato del regolamento sui gas fluorurati e il programma di riduzione graduale per la quantità di HFC (in CO2eq) che può essere immessa sul mercato funzionano. Per consentire una transizione agevole verso soluzioni a basso GWP, questo dovrebbe essere mantenuto, allineando il regolamento con l’obiettivo di riduzione al 2036 del protocollo di Montreal. • Le riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra proposte nel contesto del Green Deal vanno al di là dello scenario “normale”, in quanto mirano a ridurre drasticamente le emissioni nette entro il 2050. Per raggiungere tale obiettivo, saranno necessarie tutte le opzioni praticabili, come HFC a basso GWP, HCFOS, HFO e le loro miscele. • Per consentire una comprensione più approfondita della velocità e dell’ampiezza della transizione dagli HFC a più alto potenziale di riscaldamento globale nel mercato dell’UE, è necessario ottimizzare la comunicazione quantitativa e includervi tutte le soluzioni per sostituire gli HFC ad alto potenziale di riscaldamento globale (comprese le sostanze non fluorurate). Come la nuova regolamentazione può supportare l’economia circolare • Nel contesto dell’economia circolare, ripresa e bonifica devono essere meglio integrate e diventare prioritarie nel mercato. Ciò può essere realizzato, ad esempio, garantendo l’applicazione del divieto di utilizzo delle bombole non ricaricabili, compresa l’azione volta a prevenire l’elusione delle norme mediante la vendita a senso unico di bombole restituibili. • Gli operatori e le persone fisiche, 22/ INDUSTRIA & formazione

formati e certificati ai sensi dell’articolo 10 del regolamento sui gas fluorurati, utilizzeranno inoltre le loro conoscenze e competenze per gestire gli HFO e gli HCFOS al fine di prevenire le loro emissioni, riciclarli e riutilizzarli. La revisione come opportunità per migliorare attuazione e l’applicazione • EFCTC ha sollevato gravi preoccupazioni in merito all’importazione illegale di HFC nell’UE e all’uso improprio del sistema delle quote di HFC. Una serie di brevi raccomandazioni sono incluse nell’ Allegato I alla presente risposta. • Sebbene l’EFCTC accetti la necessità di offrire opportunità ai nuovi entranti, l’attuale sistema ha portato a una significativa frammentazione del mercato degli HFC e una perturbazione delle reti di approvvigionamento conformi e consolidate che hanno investito nella gestione e nel recupero degli HFC. Sta inoltre creando gravi problemi burocratici nel controllo dell’importazione di HFC in Europa, pertando urge una revisione per migliorare l’applicabilità delle norme. La necessità di un controllo efficace delle società che immettono HFC sul mercato UE, indipendentemente dalla quantità, comprese quelle provenienti da paesi terzi, e la verifica e l’audit delle loro relazioni annuali sui gas fluorurati potrebbero essere un primo passo perfetto. Come la revisione può contribuire a rafforzare gli obblighi per gli Stati membri e le imprese • La revisione può rafforzare l’obbligo per gli Stati membri di garantire che registri accurati siano tenuti ai sensi del regolamento sugli F-GAS attraverso una serie di ispezioni. • Attualmente, i produttori e gli importatori sotto le 100t CO2eq all’anno sono esentati dal calendario di riduzione graduale [articolo 15.2] e dagli obblighi di comunicazione [articolo 19]. Poiché tale esenzione è stata utilizzata in modo improprio dagli operatori del mercato che combinano diverse importazioni al di sotto della soglia, dovrebbe essere abolita. • L’obbligo di verifica dovrebbe applicarsi anche al di sotto dell’attuale soglia di 10000t CO2 eq [articolo 19.6], tanto più che le prossime fasi del programma di riduzione graduale ridur-

ranno i volumi delle quote assegnate. L’EFCTC e le società che ne fanno parte sono ansiose di partecipare alla consultazione delle parti interessate e saranno attive durante il processo di revisione al fine di fornire commenti equilibrati sulle proposte che saranno presentate. L’opinione di ASERCOM Noi come ASERCOM, l’Associazione dei produttori europei di componenti per la refrigerazione, abbiamo ribadito nel 2018 il nostro impegno e impegno ad accompagnare il nostro settore per raggiungere l’obiettivo 2030 di riduzione delle emissioni di CO2: ▶ Misure di contenimento e sicurezza: • La nostra industria ha sempre guidato comitati di standardizzazione e seguito gli standard relativi alla tenuta dei componenti e ai requisiti di sicurezza. • Sforzi significativi (riprogettazione di prodotti e software e investimenti in fabbrica e in laboratorio) sono stati compiuti dalla nostra industria per soddisfare i requisiti dei refrigeranti a basso GWP e per fornire componenti per l’uso di refrigeranti infiammabili, ad alta pressione o tossici. ▶ Meccanismo di Phase Down: • Come una delle principali nuove misure del regolamento sul gas 3 (UE) n. 517/2014, il meccanismo di eliminazione graduale è una misura di successo in quanto ha permesso all’industria di ottimizzare gli sforzi rispetto all’impatto ambientale per una transizione efficiente verso opzioni sostenibili. • ASERCOM sostiene il meccanismo di riduzione graduale dell’UE, ma si preoccupa e mette in guardia contro il commercio illegale di HFC che potrebbe avere un impatto sugli obiettivi europei in materia di F-Gas e vanificare gli sforzi fatti per l’emendamento di Kigali. ▶ Divieto di utilizzo nelle applicazioni: • L’attuale calendario per i divieti è accettabile e ha permesso ai produttori di componenti e sistemi di adattare i loro prodotti alla transizione sostenibile. • L’attuale esenzione per applicazioni specifiche dovrebbe rimanere in quan-


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to le potenziali alternative non sono generalmente fattibili (cioè -50°C). • Ulteriori divieti saranno controproducenti a meno che non si concentrino attentamente su applicazioni specifiche in cui le soluzioni alternative hanno raggiunto un certo status di sviluppo. ▶ Ostacoli dovuti a standard e regolamenti: • Al giorno d’oggi sono in vigore diversi standard, direttive e regolamenti per far fronte all’uso di refrigeranti infiammabili, ad alta pressione o tossici. • L’implementazione della categoria di refrigerante A2L in tutti gli standard pertinenti non è ultimata e sta portando incertezza sui requisiti delle misure di sicurezza che bloccano alcune soluzioni efficienti e sostenibili. • L’assimilazione da parte di tutti gli attori e l’attuazione a livello statale hanno richiesto molto tempo negli ultimi anni. • L’armonizzazione tra norme e regolamenti/direttive è in aumento, ma vi sono ancora settori da migliorare. • L’interpretazione delle norme e dei regolamenti/direttive deve ancora

essere migliorata. A tal fine, i membri dell’ASERCOM hanno sviluppato una linea guida per l’utilizzo di componenti per refrigeranti infiammabili ▶ Formazione e competenze dei Tecnici • La formazione e l’istruzione degli operatori e dei tecnici richiedono molto tempo nell’UE per stabilire l’elevato livello appropriato di preparazione ▶ Gli obiettivi dello European Green Deal • È importante affrontare l’efficienza energetica alla luce della riduzione del GWP dei refrigeranti. Poiché i refrigeranti a basso GWP sono accuratamente selezionati per il loro scopo e applicazione, possono essere considerati efficienti quanto i fluidi ad alto GWP. Pertanto, è controproducente e non necessario incentivare i refrigeranti a basso GWP abbassando le esigenze di efficienza. • I membri di ASERCOM sono impegnati nello sviluppo di componenti per tecnologie alternative come le pompe di calore, un settore cruciale per la realizzazione del green deal e della decarbonizzazione.

In sintesi: ASERCOM, l’Associazione dei produttori europei di componenti per la refrigerazione, evidenzia i seguenti fatti: • Gli standard in vigore e lo sforzo dei produttori di componenti in termini di progresso tecnico stanno contribuendo a garantire la riduzione delle emissioni di CO2 in conformità con l’attuale tempistica europea di eliminazione graduale. • Questa tempistica è necessaria affinché il mercato (tutto il campo di applicazione) si adatti all’attuale situazione sanitaria ed economica. • Parallelamente, i nostri membri hanno messo una notevole quantità di investimenti in nuovi sviluppi di modulazione della capacità di carico di motore, inverter e altre parti migliorando significativamente l’efficienza energetica. • La formazione e l’istruzione rimangono un settore importante che richiede più tempo e sforzi. • La sostenibilità non si basa solo sulla scelta del refrigerante, ma anche sulla valutazione del ciclo di vita e sull’efficienza energetica.


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Vaccini, regole e buone pratiche per lavorare nel freddo fino a -20°C Introduzione

Gérald Cavalier

Presidente AFF Association Française du Froid traduzione e adattamento

Giuliano Caselli

Direttore TECNEA Italia

Per uscire dalla pandemia che ha caratterizzato il 2020 e che tutt’ora impone vincoli e limitazioni, il ruolo dei Tecnici del Freddo sarà fondamentale, per via della necessità di conservare e distribuire correttamente le preziosissime dosi di vaccino: il CSG ha organizzato quindi un corso sulla catena del freddo.

Nell’ambito delle campagne di vaccinazione Covid-19, alcuni vaccini vengono preparati, trasportati, conservati o distribuiti a -20°C. Il personale incaricato della preparazione, della spedizione, del trasporto, della distribuzione e della somministrazione è possibile che si trovi ad operare in ambiente o comunque a contatto con la temperatura di -20 ° C. Lavorare al freddo, soprattutto a temperature negative, richiede l’assunzione di un certo numero di precauzioni per garantire la sicurezza e proteggere la salute delle persone esposte, ma anche ridurre i rischi. Lo scopo di questa nota è ricordare i rischi del lavoro a queste temperature, le regole d’arte e i requisiti relativi a queste operazioni e, infine, presentare le azioni legate alle buone pratiche da applicare per il personale incaricato della catena del freddo dei vaccini Covid-19 conservati a -20 ° C. Questa nota non richiama i vincoli che dovrebbero essere osservati nel contesto specifico e si limita alla presentazione delle buone pra-

tiche relative al livello di temperatura raggiunto nelle celle frigorifere. I rischi del lavoro al freddo: -20°C Lavorare al freddo comporta rischi dovuti alla temperatura che possono essere aggravati dalla velocità dell’aria, ma anche dal rischio di scivoloni, cadute, urti nonchè dal rischio di esposizione al rumore delle unità di refrigerazione. Rischio di affaticamento e perdita di destrezza Il freddo può aumentare la stanchezza, produrre intorpidimento e perdita di destrezza. Gli effetti sulla salute possono interessare il corpo nel suo insieme o solo le parti esposte, dal semplice intorpidimento al congelamento. Anche il lavoro a freddo aumenta i rischi di disturbi muscoloscheletrici. L’effetto generale più grave è l’ipotermia, che si verifica quando l’individuo non è più in grado di regolare la sua temperatura interna. Le conseguenze possono essere drammatiche: perdita di conoscenza, coma, morte. Rischio di incidenti Il freddo può causare direttamente o indirettamente incidenti quali scivoloni, cadute o urti. Il freddo rende i pavimenti scivolosi soprattutto in ambienti umidi e può provocare cadute di persone ma anche lo slittamento di macchine o attrezzature. Perdita di produttività Il freddo influisce sulla precisione dei gesti e sullo sforzo richiesto per portare a termine un’azione. Questo aspetto deve essere preso in considerazione nell’organizzazione e nell’orario del lavoro.

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La normativa contrattuale: La raccomandazione nazionale francese R499 del CNAM sul lavoro al freddo Il CNAM (Conservatoire national des arts et métiers) raccomanda di evitare di esporre inutilmente il personale a temperature eccessivamente basse, e comunque sempre nel rispetto dei requisiti delle temperature richieste dalla normativa vigente sui prodotti, e rese necessarie dai processi di produzione o conservazione così come dai flussi logistici e della produzione del freddo stesso. Viene fatta raccomandazione di limitare la velocità di ventilazione e le correnti d’aria quando possibile, prediligere dispositivi che consentano temperature diverse per personale e prodotti come il freddo localizzato, scegliere apparecchiature silenziose (<65dBA), preferire attrezzature di facile manutenzione e organizzare il lavoro limitando il tempo di esposizione al freddo. La raccomandazione del CNAM contiene anche un elenco dei dispositivi di protezione individuale e collettiva. Contratto collettivo nazionale francese per le attività della refrigerazione Anche il contratto collettivo nazionale dei professionisti operanti nelle celle frigorifere ha previsto delle disposizioni specifiche. Il datore di lavoro fornisce gratuitamente l’idoneo vestiario caldo a quanti operano nelle celle frigorifere. Inoltre, per il personale che lavora continuativamente in celle frigorifere la cui temperatura ambiente è inferiore o uguale a - 10 ° C, il contratto nazionale consiglia di trascorrere 10 minuti ogni ora fuori dalle celle, inoltre l’accesso del personale alle celle frigorifere deve essere regolato da una nota di servizio.

Adattamento organizzativo Misure di prevenzione adeguate riducono il numero di incidenti e disturbi connessi al lavoro a basse temperature. Le misure più efficaci sono evitare o limitare il tempo trascorso al freddo. Se ciò non è possibile, è necessario, tra le altre misure, organizzare opportunamente il lavoro, disporre un adeguato equipaggiamento lavorativo e allestire sale riscaldate per le pause. Riguardo al vestiario, è preferibile indossare più strati di abbigliamento piuttosto che un unico strato spesso; testa e mani devono essere protette. Locali e dotazioni collettive L’installazione di dispositivi di deumidificazione dell’aria riduce il rischio di pavimenti scivolosi. Le fonti di umidità dovrebbero essere individuate e rimosse. Dovrebbero essere messe in atto soluzioni per asciugare scarpe, guanti e indumenti nelle varie aree comuni (spogliatoi, corridoi, ecc.) per combattere l’umidità dei vestiti. Abiti umidi aumentano la sensazione di freddo. È auspicabile disporre per le pause lavorative di sale riscaldate ubicate vicino alle celle frigorifere. Dotazioni individuali Le dotazioni di protezione personale dovrebbero essere messe a disposizione del personale per proteggere dal freddo, dall’umidità e dallo scivolamento e cadute: - abbigliamento, passamontagna, scaldacollo e berretti conformi alle norme En 342 e En 14058 (tempe-

ratura positiva) - guanti conformi alla norma En 511 - scarpe conformi alla norma ISO 2034 X. Va ricordato che le sciarpe devono essere vietate a causa del rischio di trascinamento. Si consiglia inoltre di fornire spray antiappannamento o qualsiasi altro mezzo atto ad evitare o quanto meno limitare l’appannamento degli occhiali. Buone pratiche Un riscaldamento muscolare prima di iniziare il turno di lavoro in una cella frigorifera può facilitare l’adattamento del personale ad ambienti freddi. Per le celle a temperatura negativa, trascorrere 10 minuti fuori dalla cella ogni ora. Riferimenti normativi - Recommandation CNAM R999 «Travailler au froid sous température dirigée» - Convention collective nationale des exploitations frigorifiques du 10 juillet 1956, e decreto 15 novembre 1961, JONC 3 dicembre 1961. - norma En 511 per i guanti. - norme En 342 e En 14058 per abbigliamento, passamontagna, scaldacollo e berretti – (temperatura positiva) - Norme ISO 2034 e NF EN 344/ A1-2 X per le scarpe di sicurezza e loro test - Brochure INRS ED 966 – L’entreposage frigorifique – Repères en prévention pour la conception des lieux et des situations de travail, 01/12/2007.

Le buone pratiche da attuare Nell’ambito dell’organizzazione del lavoro é necessario prendere in considerazione l’importanza di adattare le condizioni di lavoro, di fornire dei dispositivi di protezione e di rispettare le buone pratiche. INDUSTRIA & formazione /25


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Impiego dell’impiantistica frigorifera in enologia

Paolo Amirante Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari

Il controllo delle temperature di processo è un requisito indispensabile per raggiungere elevati livelli di produttività e garantire altresì un eccellente livello qualitativo dei vini, tali controlli vanno eseguiti in tutte le fasi del processo di lavorazione a partire dal controllo della temperatura dell’uva da conferire allo stabilimento enologico e poi in tutte le fasi del processo di lavorazione e cioè: - nel raffrescamento dell’uva nelle prime operazioni di pigia-diraspatura e pressatura; - nel controllo della temperatura del mosto-vino in fase di fermentazione; - nel raffreddamento del vino nelle operazioni maturazione, stoccaggio ed imbottigliamento. Inoltre, l’impiantistica frigorifera viene utilizzata per controllare le temperatura dei locali destinati al processo di fermentazione, nei locali di stoccaggio del vino e nei locali destinati

all’imbottigliamento del prodotto. L’uso degli impianti frigoriferi in Cantina ed il miglioramento delle condizioni termiche nei locali di stoccaggio delle botti è ormai consolidato in Italia come ad esempio negli stabilimenti di Mastroberardino ad Avellino in Campania, nelle Cantine del notaio a Rionero in Vulture In Basilicata e nella Cantina Due Palme di Cellino San Marco in Puglia (cfr. Figura 1). Ma la tecnologia della frigoconservazione è molto diffusa anche all’esterno nelle famose Cantine di tutto il mondo, come ad esempio in Borgogna a Chablis in Francia o ad Heidelberg in Germania o nella Napa Valley in California, nella famosa cantina progettata dall’architetto Santiago Calatrava (cfr. Figura 2) Inoltre si precisa che per ottenere vini di qualità, specie per i vini bianchi, si preferisce eseguire una pigiatura con tecnologie delicate, iniet-

Figura 1- Immagine di famose Cantine presenti in Campania Basilicata e Puglia

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Figura 2- Immagini di famose Cantine presenti all’estero 26/ INDUSTRIA & formazione

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C D Figura 3- Immagine della refrigerazione nelle operazioni di pigia-diraspatura e fermentazione


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Figura 4- Immagini di vinificatori ad asse verticale ed orizzontale

Figura 5- Immagini di scambiatori di calore a tubi lisci raschiati o corrugati

tando un fluido frigorigeno naturale, in genere CO2 in fase di evaporazione (cfr. Figura 3 A) o ponendo una scambiatore di calore a valle della pigiadiraspatrice (cfr. Figura 3 B), creando così un contatto tra mosto e bucce d’uva a bassa temperatura (5°C) che consenta di migliorare l’estrazione delle sostanze aromatiche presenti nel prodotto di partenza (cfr. Figura 3 A), o per eseguire un trattamento del mosto a bassa temperatura con scambiatori di calore posti all’interno (cfr. Figura 3 C) o all’esterno (cfr. Figura 3 D) dei tini in fermentazione per mantenere una temperatura del prodotto non superiore a 18-20°C per 8-12 ore. Successivamente si avvia la fermentazione tumultuosa alla temperatura controllata a 18-20°C, sottraendo il calore prodotto dalla trasformazione dello zucchero in alcool seguita da una fermentazione lenta con temperatura mantenuta allo stesso ordine di grandezza della fermentazione tumultuosa; i vinificatori verticali sono in genere raffreddati con scambiatori posti all’interno del serbatoio (cfr. Figura 4 A), ma esistono attualmente anche dei vinificatori rotanti ad asse orizzontale in cui il fluidi frigorigeni

circolano in tasche esterne fisse che sono disposte intorno al serbatoio (cfr. Figura 4 B). Il mosto-vino, quando raggiunge temperature elevate superiori ai 2030°C, può essere raffreddato utilizzando come fluido frigorifero acqua gelida ad una temperatura di 3-5°C, facendola circolare con pompe enologiche in scambiatori di calore posti all’interno o all’esterno dei vinificatori; gli scambiatori di calore posti all’esterno dei vinificatori più utilizzati possono essere a tubi lisci (cfr.

Figura 5 A-B) o a tubi raschiati o corrugati (cfr. Figura C-D). La richiesta di vini di elevata qualità ha posto particolare attenzione all’utilizzo del processo di macerazione dell’uva con l’impiego della CO2 solida che consente la criomacerazione del prodotto escludendo l’uso di additivi dannosi alla salute del consumatore e garantendo altresì incrementi di produttività e risparmi energetici, nel pieno rispetto delle esigenze ambientali e sociali; l’utilizzo di tale prodotto denominato anche “ghiaccio secco”, viene commercializzato sotto forma di piccoli pellets in scaglio delle dimensioni di 3 mm o in cilindretti e mattonelle (cfr. Figura 6); la distribuzione del prodotto nella fase iniziale del processo consente un abbattimento termico dell’uva raccolta che, da una parte rallenta il processo di fermentazione e dall’altra protegge il prodotto, consentendo di vendemmiare anche in periodi particolarmente caldi. La CO2 sublimando crea un ambiente refrigerato e allo stesso tempo privo di ossigeno, evitando così fastidiosi fenomeni di ossidazione, senza lasciare residui, inoltre il freddo consente al mosto di acquisire molte sostanze aromatiche, ottenendo in tal modo un vino ricco d’aromi primari, più intensi e complessi e colori più vivi, ma anche effetti sul gusto del prodotto finito molto positivi. Tra le soluzioni proposte dal mercato, quella di maggiore interesse prevede di eseguire l’operazione in due modi e cioè la distribuzione della CO2 direttamente nella pigiatrice o

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INDUSTRIA & formazione /27


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 6- Immagini di ghiaccio secco in scaglie, cilindretti e mattonelle

Figura 7- Impianto di refrigerazione dell’uva con l’anidride carbonica

a valle della stessa in una tubazione verticale posta a valle della stessa pigiatrice, con il conseguente rapido raffreddamento del prodotto, e la successiva separazione della stessa in una torre ciclone cilindrica con asse verticale (cfr. Figura 7). Si precisa, infine, che per produrre vini di elevata qualità è necessario renderli limpidi eliminando dal prodotto le piccole particelle solide che lo rendono torbido, tale operazione, detta chiarificazione del vino, può

28/ INDUSTRIA & formazione

essere eseguita con l’uso di membrane, ma più di frequente viene eseguita con la precipitazione del particolato raffreddando il vino con l’acqua o con impianti frigoriferi; tuttavia non sempre vi è la disponibilità di acqua a perdere prevalendola da pozzi, per cui sempre più frequentemente vengono utilizzati impianti frigoriferi che consentono un miglior controllo della temperatura del vino da destinare all’imbottigliamento, a tal proposito nella allegata tabella si

riporta una classificazione completa degli impianti di refrigerazione del vino. Analizzando singolarmente i sistemi di scambio termico indicati nella tabella è possibile fare le seguenti considerazioni al fine di individuare i vantaggi o i limiti di ciascuna tecnologia: - il sistema con l’uso di acqua a perdere è il più semplice, con costi di impianto ridotti, ma non permette di abbassare la temperatura dei vini oltre certi limiti; - il sistema con l’uso di acqua gelata o salamoia refrigerata in ricircolo, rappresenta una soluzione più valida, ma che attualmente è poco utilizzata; - il sistema di utilizzazione degli impianti frigoriferi rappresenta, pertanto, la tecnologia più utilizzata in quanto più efficace e che consente di eliminare il calore di processo in tempi rapidi. La tecnologia frigorifera viene attualmente sempre più utilizzata per la chiarifica del vino, si precisa che con tale termine si indica il trattamento che subisce il vino per privarlo dalle piccole sostanze in sospensione e di portarlo alla limpidezza, l’operazio-


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La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO Serie BM Il classico gruppo Tipo di refrigerazione

ne deve altresì rendere il prodotto stabile, affinché non si verifichino per ruscellamento sul serbatoio intorbidamenti in futuro (cfr. Figura Nuovo con luci a UV e LED Diretta (con acqua gelata) o su fasci tubieri 8). La torbidità del mosto è dovuin intercapedine intorno al srbatoio ta alla presenza di sostanze dette in scambiatore di calore: colloidi, troppo grandi per essere nuove pompemultifunzionalità. per la condensa REFCO conLeuna maggior - a fascio tubiero considerate normali molecole, ma Indiretta (con gelata) una maggior multifunzionalità. Uncon prodotto peracqua tutte le applicazioni. - a tubi concentrici troppo piccole per essere viste a Un prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR - a piastre occhio nudo, esse deviano la luce e Cercafughe di a cilindro con superficie raschiata ci impediscono di vedere attraverso alto livello - in intercapedine intorno al serbatoio il vino, inoltre possono aggregarsi Pompa per condensa - in serpentina immersa nel serbatoio e precipitare formando dei “fondi” Diretta (con fluidi frigorigeni) REF-VAC - in fascio tubiero a tubi concentrici poco apprezzabili. universale Vacuometro elettronico - in cilindro Nel processo di chiarificazione a Connessione USB con superficie raschiata Modalità silenziosa LED diagnostico Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico freddo il ghiaccio secco in pellets, operativa pompa Passa indella rassegna la storia prestazione installazione Assicura lainiziale correttaeCo gas della Configura pompa in lafunzione Bilancia elettronica viene immesso nel vino e sublima operativa della pompa 2 pompa in funzione assiste installazione iniziale e della della capacità dell’unità nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche rapidamente (cfr. Figura 8), passanCombi assiste nella diagnosi AC della capacità dell’unità HY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC do dalla fase solida a quella gassosa Co2 pellets Set espansore ed in tale passaggio di stato sottrae idraulico completo ENVIRO-DUO/-OS Solidi Unitàindi recupero per tutti i calore al vino che raffreddandosi raVino refrigeranti di uso comune pidamente fa precipitare sul fondo sedimentazione del recipiente particelle del contaPer la le gamma completa di Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile minanteprodotti da eliminare: tale REFCO Vi processo preghiamo Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibile II di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibileininvetro vetro di contattare iloGobi Vostro non richiede detergentiGobi altriII additivi (da(da 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 1,75kW a 35kW) x 20mm mmdada10A 10A distributore HVAC/R locale. e può essere utilizzato anche nei vini sostituibile sostituibileinstallato installato in infabbrica invecchiati per eliminare i residui dei fabbrica tartrati. REFCO REFCO Manufacturing Ltd. Manufacturing Ltd. DIGIMON-SE patent pending REFCO Manufacturing Ltd. Figura 8- Immagine del processo di sedimentazione 6285 Hitzkirch Switzerland Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch Switzerland 6285 Hitzkirch - Switzerland digitale a 2 e 4 vie www.refco.ch www.refco.ch www.refco.ch manometrico svizzero

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 220 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

La pressione statica all’interno delle canalizzazioni dell’aria Introduzione

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 30/ INDUSTRIA & formazione

Per trasportare l’aria trattata da una centrale di condizionamento negli ambienti in cui essa deve essere diffusa si utilizzano opportune canalizzazioni. Il movimento di tale aria può avvenire a varie velocità, a seconda delle necessità. La scelta di un certo valore della velocità comporta delle conseguenze anche sull’andamento della pressione dell’aria lungo tutta la canalizzazione. Velocità dell’aria nelle canalizzazioni Nel numero precedente abbiamo ragionato sulla velocità dell’aria all’interno delle canalizzazioni di distribuzione. In base al valore di velocità che l’aria ha nei canali si possono distinguere tra impianti a bassa velocità ed alta velocità. Quest’ultima tipologia risulta particolarmente conveniente quando si ha la necessità di avere condotti dell’aria di sezione ridotta in modo da limitare gli ingombri e venire incontro a particolari esigenze architettoniche dell’edificio in cui l’impianto è installato. In pratica, assicurare una velocità dell’aria elevata permette di compensare la minore sezione delle canalizzazioni e quindi di garantire comunque la portata d’aria desiderata. Quando si decide di avere elevate velocità di aria nei canali si è anche detto che si devono fare i conti con alcuni aspetti non propriamente favorevoli per il migliore funzionamento dell’impianto: l’aumento della rumorosità, che può essere generato sia dai più potenti ventilatori necessari, sia dalle caratteristiche del moto dell’aria stessa all’interno dei condotti.

A questo si aggiunge la possibilità di avere maggiori perdite di volumi d’aria all’interno dei condotti se la loro tenuta non è ottimale: questo è un problema che va attentamente considerato in quanto può penalizzare notevolmente l’efficacia di raffrescamento prodotta dall’intero impianto e/o portare ad avere costi di gestione anche notevolmente superiori. Le perdite ripartite Ai due problemi appena ricordati se ne aggiunge un terzo, quando si hanno elevate velocità dell’aria all’interno dei canali. Infatti l’aria, nel suo movimento all’interno dei canali, incontra inevitabilmente delle resistenze dovute essenzialmente a fenomeni di attrito. Tale attrito porta a dissipazione di energia e quindi sarebbe sempre preferibile evitare il manifestarsi di tale fenomeno o, perlomeno, fare in modo che esso sia il più ridotto possibile. L’attrito incide sulla pressione complessiva dell’aria all’interno della canalizzazione, facendone diminuire il suo valore. Quando tale attrito è elevato si hanno, quindi, elevate perdite di energia all’interno delle canalizzazioni a cui deve sopperire il ventilatore che sospinge l’aria al loro interno. In pratica, avere alte perdite di energia per attrito significa dover impiegare ventilatori più potenti e quindi incrementare i consumi energetici per il loro funzionamento. Le perdite per attrito, dette anche perdite ripartite, si verificano lungo tutto lo sviluppo lineare delle canalizzazioni e dipendono da vari fattori tra cui la velocità che l’aria ha all’interno dei condotti. In pratica, a causa di tali perdite, lungo il suo percorso l’aria perde progressivamente energia e la sua


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PATM = 101,3 kPa

Pmisurata = 0 kPa

Condotto d’aria

Figura 1 – Al termine di un condotto la pressione dell’aria è uguale a quella atmosferica: la pressione statica misurata dal manometro è di 0 kPa relativi. Le particelle d’aria si muovono tutte nella stessa direzione ma in maniera disordinata PATM = 101,3 kPa

Pmisurata = 0,1 kPa

Urto della particella contro la parete del condotto

le di aria significa che tale volume è stato “ben riempito” di particelle e quindi che al suo interno si ha una pressione più elevata di quando al suo interno è contenuto un numero di particelle molto minore. Alcune delle particelle, nel loro movimento, non urtano solo le altre particelle presenti ma possono urtare anche le pareti della canalizzazione: se consideriamo tutte le forze che vengono esercitate perpendicolarmente alle pareti da queste particelle allora siamo in grado di valutare il valore della pressione statica dell’aria all’interno del condotto. Il valore della pressione statica è indipendente dal fatto che l’intero volume d’aria si muova all’interno della canalizzazione, cioè è indipendente dalla sua velocità: anche se la massa d’aria è ferma, le singole particelle che la compongono sono comunque e sempre in agitazione per cui si ha comunque una pressione statica. D’altra parte l’aggettivo “statica” significa proprio che tale pressione si manifesta anche quando la massa d’aria non possiede una velocità nel suo complesso. Misura della pressione statica

Condotto d’aria

Figura 2 – All’interno del condotto l’aria ha una pressione statica maggiore di quella dell’aria atmosferica. Il manometro misura una pressione relativa di +0,1 kPa

pressione statica diminuisce in maniera costante. La pressione statica La pressione statica dell’aria è dovuta alle forze che l’aria contenuta all’interno di un condotto esercita sulle pareti del condotto stesso in direzione perpendicolare ad esse. Essa rappresenta una componente della pressione complessiva dell’aria ed è assimilabile all’energia potenziale posseduta da un volume unitario di aria. Per semplificare un po’ il discorso, possiamo pensare che l’aria sia un composto formato da tante minuscole particelle che si possono muovere abbastanza liberamente

le une dalle altre. Diciamo “abbastanza” perché in realtà, quando l’aria percorre una canalizzazione, è costretta a fluire entro un volume ben delimitato: quindi tali particelle non possono spostarsi proprio come vogliono, ma sono costrette a dei vincoli. nel loro movimento, poi, tali particelle possono anche urtarsi le une contro le altre e quindi subire delle variazioni di traiettoria nel loro movimento. Il numero di urti che subiscono dipende, ovviamente, da quante particelle ci sono entro un certo volume: un numero elevato di particelle darà luogo a molti urti, un numero ridotto di particelle genera un numero di urti inferiore. Quando in un certo volume sono co ntenute molte particel-

Questa semplificazione del modello fisico che descrive la realtà, viene rappresentata in figura 1 dove si può anche notare il principio fisico secondo cui è possibile misurare il valore di tale pressione statica. Un manometro viene posto sulla parte superiore della canalizzazione. Tale manometro è composto da un tubo sostanzialmente composto da un sifone e un controsifone. Al suo interno è contenuta acqua. La sezione del tubo che costituisce la presa di pressione è disposta parallelamente al flusso dell’aria all’interno della condotta: in questo modo anche se l’aria possiede una certa velocità non interviene nella determinazione della pressione statica in quanto il movimento longitudinale delle particelle che compongono l’aria non determina alcuna forza perpendicolare alla sezione del manometro. Ma le particelle oltre ad avere un movimento longitudinale comune che permette loro di spostarsi lungo il condotto, come si diceva prima, eseguono movimenti INDUSTRIA & formazione /31


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

La Pandemia non ha certo fermato i corsi del CSG! Se le lezioni pratiche vengono eseguite in laboratorio, in un ambiente controllato e privo di assembramenti, le lezioni teoriche avvengono online: i Tecnici possono continuare a formarsi senza interruzioni né perdite di tempo, come nel caso del corso di preparazione propedeutico al conseguimento del PIF, la più importante qualifica nazionale per i tecnici che operano all’interno della Cold Chain.

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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piuttosto caotici, in direzioni abbastanza casuali, ciascuna particelle in maniera diversa dalle altre. Sono questi movimenti che portano le particelle ad esercitare delle forze perpendicolari alla parete della canalizzazione e sulla sezione del tubicino che costituisce il manometro. Tali forze sospingono all’insù, dentro il tubicino, l’acqua presente. Anche la superficie superiore dell’acqua contenuta nel tubicino è soggetta a delle forze, dovute alla pressione dell’aria atmosferica. Tali forze, però, tendono a “schiacciare” l’acqua verso il basso, cioè a spingerla all’ingiù. Se la pressione statica dentro la canalizzazione è superiore alla pressione dell’aria atmosferica, come risultato finale si avrà che i due peli liberi dell’acqua dentro al tubicino non si troveranno allo stesso livello (come in figura 1) dato che le forze esercitate dalle particelle dell’aria dentro il condotto “spingono di più” rispetto alle forze esercitate dalle particelle dell’aria ambiente (vedi figura 2).

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NUMERO 2 / MARZO 2021

Produzione di condizionatori d’aria split a R290 Introduzione

Leon Becker

GIZ Proklima

Philipp Munzinger GIZ Proklima

Daniel De Graaf Umweltbundesamt

Le prime parti di questo articolo si possono trovare sulla rivista 10-2020 e 1-2021

Fino ad ora la produzione effettiva di condizionatori d’aria split R290 è rimasta bassa rispetto al volume globale delle vendite di unità AC split. In Cina e in India, la capacità di produrre unità R290 è stata finora limitata; più di 20 linee sono già state convertite alla produzione di AC split R290. In India, il produttore locale Godrej & Boyce (d’ora innanzi: Godrej) sta producendo AC split R290 commerciali, principalmente per il mercato interno - con circa 650.000 unità vendute fino a luglio 2019. In precedenza, diversi produttori cinesi, tra cui Midea, Haier, TCL, Gree, Hisense, Changhong, AUX e Yair, avevano trasformato le loro linee di produzione. Un grande numero di condizionatori d’aria portatili / mobili per ambiente sono stati prodotti con R290. Durante la prima fase (dal 2013 al 2015) del Piano di Gestione di Eliminazione Graduale di HCFC (HPMP, Hydrofluorocarbons Phase-out Management Plan) con finanziamenti provenienti dal fondo multilaterale, la Cina ha già convertito 21 linee di produzione di condizionatori d’aria per ambiente in R290, raggiungendo una capacità di produzione di 4.500.000 unità all’anno. Inoltre, tre linee di produzione di compressori d’aria condizionata per ambienti sono già state convertite con una capacità di produzione di 5.400.000 unità all’anno. La Cina trasformerà altre 20 linee di produzione di condizionatori d’aria per ambiente e altre 4 di produzione di compressori d’aria condizionata per R290 come parte della seconda fase dell’HPMP cinese fino al 2020. Altri paesi, ad es. Egitto (8 linee di produzione), Pakistan, Brasile, ecc. stanno per convertire le linee di produzione sulla base dei loro piani di gestione di eliminazione graduale

degli HCFC nella fase II (HPMP) del protocollo di Montreal Configurazione di base La Figura 11 illustra un esempio di configurazione di linea di produzione di condizionatori d’aria split. I componenti principali per assemblare le unità AC split R290 sono identiche a qualsiasi altra produzione di condizionatori split, quindi la conversione delle linee di produzione convenzionali già esistenti per la tecnologia R22 o R410A può essere realizzata con un investimento relativamente piccolo. Le principali modifiche riguardano l’incorporazione e il rafforzamento delle misure di sicurezza per il trattamento di refrigeranti infiammabili nella struttura. Le aree all’interno delle quali R290 viene stoccato, caricato o manipolato, richiedono specifiche strategie di mitigazione del rischio. Le aree a rischio sono evidenziate nella Figura 11. Le misure di sicurezza includono un buon sistema di ventilazione, rivelamento del gas e allarme, segnali di pericolo e un sistema automatico di spegnimento completo in caso di emergenza. I settori chiave nella linea di produzione R290 dovrebbero essere dotati di sistemi di monitoraggio in tempo reale e impostati con allarmi di diverso livello. Una adeguata formazione del personale volta ad aumentare la consapevolezza del rischio e istruirlo sul come evitare situazioni pericolose, è un completamento essenziale in aggiunta all’attrezzatura hardware. Inoltre, devono essere svolte delle perizie in tutte le aree della linea di produzione per identificare ed evitare rischi di accensione causati da cariche elettrostatiche. In particolare, è raccomandata la seguente configurazione che include rilevanti caratteristiche di sicurezza: INDUSTRIA & formazione /33


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Rimozione della vite, Brasatura Cablaggio messa a terra, Raccordo per il compressore

Test ad alta pressione, Test di perdita ad elio

Carica del refrigerante

Sigillatura del tubo a ultrasuoni

Rilevamento di perdite dopo la ricarica

Test ad alto voltaggio

Fissaggio della struttura

Test delle prestazioni Ispezione operativa / laboratorio

Ispezione visiva e packaging

Figura 11: Esempio di configurazione di una linea di assemblaggio per refrigeranti non infiammabili dotata delle aree di sicurezza richieste e segnalate (triangoli rossi), per le unità esterne (ODU) di condizionatori d’aria split R290; adattato da (© AGRAMKOW)

• Sensori di gas e sistemi di allarme • Hardware elettrico di tipo EX (Esplosivo) in aree di manipolazione refrigerante • Sistema di ventilazione nelle aree che trattano il refrigerante. Le aree all’interno delle quali devono essere adottate misure di sicurezza specifiche aggiuntive per R290 sono: • Area di stoccaggio del refrigerante • Sistema di caricamento del refrigerante • Sigillatura ad ultrasuoni del tubo di servizio • Rilevamento di perdite dopo la carica • Camera / laboratorio di prova delle prestazioni del prodotto • Area di riparazione del prodotto.

Riferimenti e risorse pertinenti: Caratteristiche tecniche di sicurezza per la linea di produzione di AC split R290

GIZ Proklima (2012), Linee guida per l’uso sicuro di refrigeranti infiammabili nella produzione di condizionatori d’aria per ambiente

Supporto finanziario per la conversione della linea di produzione

GIZ Proklima (2018c), Coordinamento finanziario per la refrigerazione e la climatizzazione sostenibile

Figura 12: Sistema di ventilazione della postazione di carica del gas refrigerante

Figura 13: Rilevatore di gas nella postazione di carica del gas

Figura 14: Sistema di ventilazione e allarme gas del laboratorio per test delle prestazioni

Figura 15: Pannello di controllo certificato ATEX

Conversione della linea di produzione AC split R22 in AC split R290 secondo Godrej nel 2012, Godrej ha trasformato una delle sue strutture di produzione allo scopo di assemblare unita esterne (ODU) AC split R290 col supporto di GIZ Proklima. L’area è stata dotata con le seguenti attrezzature: • Postazione di ricarica del gas R290 e camera di prova delle prestazioni 34/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 2 / MARZO 2021

con condotto di ventilazione a due opzioni di velocità e un meccanismo di allarme gas (posizionato a terra) con dispositivo di blocco totale di alimentazione. • Sistema di recupero gas refrigerante a condotti nell’area di riparazione e allarme con sistema di blocco del gas. • Scatole di giunzione ignifughe nelle aree di caricamento del refrigerante. • Messa a terra equipotenziale di tutte le apparecchiature. Standard di sicurezza per unità AC split R290 L’introduzione di condizionatori d’aria split con R290 richiede una serie di norme tecniche, che affrontino adeguatamente sia l’infiammabilità / dimensione della carica che l’efficienza energetica. Esistono due organizzazioni internazionali di standardizzazione che pubblicano norme di sicurezza rilevanti per quanto riguarda l’uso di R290 in AC di tipo split: The International Standardisation Organisation (ISO) e la International Electrotechnical Commission (IEC). ISO 5149-1 e la European Norm (EN) 378 sono standard orizzontali o standard di gruppo di prodotti che coprono requisiti generali basati su caratteristiche comuni per una gamma di Sistemi di Climatizzazione, Refrigerazione e Pompe di Calore - Air Conditioning, Refrigeration and Heat Pump (ACR&HP). Lo standard di prodotto IEC 60335-240 definisce specificamente i requisiti per Climatizzazione e pompe di calore. Ciascuno di questi standard prescrive una serie di requisiti per uno tra i più importanti punti critici per l’applicazione di R290 nei sistemi AC split, come il limite di dimensione di carica di refrigerante. Le dimensioni di carica dei sistemi AC split con refrigeranti infiammabili devono essere ottimizzate allo scopo di mantenere bassi livelli di rischio di infiammabilità, assicurando alta efficienza energetica. La Figura 16 fornisce un esempio di come la capacità di raffreddamento nominale di un sistema AC è relazionata alla sua carica di refrigerante in base agli indici di efficienza energetica stagionale - Seasonal Energy Efficiency Ratios (SEER). Il diagramma evi-

Figura 16: Esempio della relazione tra carica di refrigerante e capacità di raffreddamento in funzione di SEER in un sistema AC con R290 adottato da GIZ Proklima (2018b) Tabella 7 Categoria

IEC 60335-2-40 EN 60335-2-40

Ambito

Condizionatori, pompe di calore, deumidificatori e unità parziali totalmente realizzati in fabbrica

Limiti di carica refrigerante totale

Circa 1 kg di idrocarburo in un sistema diretto all’interno (a seconda delle dimensioni della stanza) e 5 kg all’esterno o in costruzioni speciali

Contrassegni

Simboli di avvertenza sull’infiammabilità necessari

Resistenza alla pressione

Specifica delle prove di pressione per sistemi e componenti (ove applicabile)

Apparecchiatura elettrica

Specifica dei requisiti di progettazione, costruzione e test

Fonti di ignizione

Descrizione di cosa considerare e come evitare una potenziale fonte di accensione, compreso un metodo per svolgere il test

Informazioni e istruzioni

Dettagli riguardanti l’installazione, l’uso, l’assistenza, la manutenzione e lo smaltimento dell’attrezzatura in modo che utenti, operatori e tecnici siano consapevoli di come gestire i rischi di infiammabilità

Tenuta di sistema

I sistemi generalmente devono essere costruiti come sistemi “sigillati” o “ermeticamente sigillati” se devono utilizzare refrigeranti infiammabili in ambienti interni (ad es. nessuno o un numero limitato di dispositivi meccanici, connessioni o raccordi riutilizzabili)

Dispositivo di limitazione di pressione/decompressione

Possibile necessità di dispositivi aggiuntivi per limitare o alleviare la pressione in eccesso da applicarsi ai sistemi più piccoli se vengono utilizzati refrigeranti infiammabili

Sistemi secondari/ indiretti

Componenti aggiuntivi per circuiti refrigeranti secondari o indiretti (come quelli che utilizzano acqua o salamoia) sono necessari per sfiatare una perdita avvenuta dall’evaporatore nel circuito secondario se il refrigerante del primario supera una certa dimensione di carica

Rilevatori di gas

I rilevatori di gas sono obbligatori in determinate situazioni per avviare misure di mitigazione come ventilazione, allarmi, blocco di alimentazioni elettriche, ecc. Questi possono essere applicabili ai sistemi di utilizzo dei refrigeranti infiammabili nelle sale macchine o anche per sistemi in spazi occupati.

Tabella 7: Riepilogo degli obblighi tecnici generali in base agli standard di sicurezza per i sistemi AC split 6 INDUSTRIA & formazione /35


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

minima richiesta della stanza (Equazione 2) per una data unità AC split con carica di refrigerante infiammabile possono essere calcolate:

Tabella 8 Carica Massima

Carica consentita

ISO 5149-1, EN 378-1

1 kg7 / 1.5 kg

0.04 x h x A0.5

IEC 60335-2-40

1 kg

0.04 x h x A0.5

(1) mmax= 2.5 × LFL5/4× h0×A1/2

(2) Amin= m2 / (2.5 × LFL5/4× h0)2

Limiti di dimensione della carica di refrigerante per R290 in base agli standard di sicurezza per gli AC split

denzia il rapporto di interdipendenza tra prestazioni del sistema e carica di refrigerante richiesta. In generale, si può concludere che una maggiore efficienza energetica richiede dimensioni di carica maggiori. Requisiti attuali per i sistemi che utilizzano sostanze refrigeranti infiammabili Gli standard di sicurezza RAC&HP trattano una vasta gamma di pericoli associati ai sistemi e alle apparecchiature RAC&HP, oltre ai problemi di carica del refrigerante. Aspetti relativi alla sicurezza del refrigerante e i rispettivi requisiti di progettazione, costruzione e gestione rappresentano una fetta importante dei rischi affrontati. La Tabella 7 fornisce un riepilogo degli argomenti importanti trattati dagli standard di sicurezza RAC&HP che risultano rilevanti per l’uso di idrocarburi nei condizionatori d’aria split. Generalmente, se un prodotto rientra nell’ambito di uno standard di prodotto, bisogna utilizzare quello stesso standard. Tuttavia, se uno standard orizzontale / di gruppo risulta più aggiornato e opportunamente applicabile al prodotto, allora

può anche essere utilizzato. Spesso i produttori possono ricorrere al “Mixand-match” (mescolare e abbinare) se adeguato. Inoltre, si noti che entrambi gli standard sono attualmente in fase di revisione e potrebbero contenere modifiche riguardanti l’entità della carica e le misure di sicurezza nella prossima versione. Come dimostrato nelle tabelle 8 e 9, la scelta del tipo di refrigerante influisce per diversi aspetti sui requisiti di progettazione e costruzione. Di conseguenza, tali requisiti possono potenzialmente influenzare il costo dei sistemi e la convenienza per produttori e installatori. Tuttavia, i limiti della quantità di carica refrigerante dovrebbero essere rispettati in quanto sono in definitiva i requisiti più importanti all’interno degli standard di sicurezza in termini di fattibilità per l’applicazione di refrigeranti naturali. Ciò vale in particolare per gli idrocarburi (HC). Gli standard di sicurezza hanno una rilevanza particolare per quanto riguarda l’applicazione e le limitazioni d’uso di refrigeranti in sistemi AC split. Secondo En 378: Parte 1, la dimensione di carica massima consentita (equazione 1) per una data stanza e la dimensione

mmax: carica di refrigerante massima consentita [kg] m: carica di refrigerante [kg] Amin: dimensione minima della stanza richiesta [m2] A: dimensioni della stanza [m2] LFL: limite inferiore di infiammabilità [kg ⁄ (m³]) h0: altezza di installazione [m]

Come indicato sopra, gli attuali standard di sicurezza tendono a fare affidamento su due tipi di vincoli per le quantità di carica di refrigerante: (i) la carica massima rappresenta il massimale a seconda dell’applicazione e dell’ubicazione del sistema, e (ii) la carica consentita in funzione delle dimensioni della stanza e in alcuni casi dell’altezza di installazione dell’apparecchiatura. Nonostante questi tipi di standard pongano vincoli all’applicazione di condizionatori d’aria split con R290, ciò può essere risolto nel tempo adattando la tecnologia dei sistemi RAC&HP per aumentare la sicurezza. Tali misure di sicurezza aggiuntive 8 che compensano il rischio potenziale di infiammabilità associato a una maggiore quantità di carica per dimensione della camera, includono: • Miglioramento della tenuta del sistema, in aggiunta alla pratica standard prevista

Tabella 9 Altezza di installazione [m]

0.6

1

Carica refrigerante

1.4

1.8

2.2

2.6

3

Dimensione massima della stanza (m²)

200

63

23

12

7

5

3

3

250

99

36

18

11

7

5

4

300

142

51

26

16

11

8

6

350

193

70

36

21

14

10

8

400

253

91

46

28

19

13

10

450

320

115

59

36

24

17

13

500

395

142

73

44

29

21

16

Dimensioni minime della stanza in base alla carica di refrigerante R290 e all’altezza di installazione dell’apparecchio in base all’equazione (2) 36/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 2 / MARZO 2021

Riferimenti e risorse pertinenti Standard di sicurezza pertinenti

Guida alla procedura nazionale per modificare gli standard di sicurezza

• IEC Standard 60335-2-40 • ISO 5149 Standard • GIZ Proklima (2018b), International Safety Standards in Air Conditioning, Refrigeration and Heat Pump (Standard internazionali di sicurezza per Climatizzazione, Refrigerazione e Pompe di calore) • Environmental Investigation Agency (EIA) (2017), Smarter Standards: Vital for Kigali Amendment Success (Standard più “smart”: essenziale per il successo dell’emendamento di Kigali)

Estratto corrente dal documento 61D / 421 / CD (bozza del comitato) Approccio

Tenuta del sistema

Carica Massima

Spento (corrente

Tenuta normale

Formula esistente

Spento

Tenuta migliorata

Mmax = 0.35 × LFL × h × A

Circolazione di flusso d’aria (alto)

Tenuta normale

Mmax = 0.5 × LFL × 2.2 × A

Circolazione di flusso d’aria (basso)

Tenuta migliorata

Mmax = 0.5 × LFL × 2.2 × A

Carica rilasciabile

Qualsiasi tenuta

By test

• Adozione di un alloggiamento per apparecchiature che favorisca una migliore dispersione del refrigerante fuoriuscito rispetto a quello ipotizzato dai progetti degli alloggiamenti convenzionali. • Garantire una portata d’aria sufficiente all’interno della stanza, per assicurare che il refrigerante fuoriuscito non ristagni sul pavimento e la sua concentrazione rimanga al di sotto dell’LFL • Aggiunta di valvole o altri componenti per limitare la quantità di refrigerante rilasciata in caso di perdita. Le ultime due misure possono essere applicate in relazione a indicatori di perdite (ad es. sensori di gas, rilevamento a ultrasuoni o parametri di sistema), in modo che possano essere attivati su richiesta. Miglioramento degli standard di sicurezza per AC split R290 I sistemi AC split, oltre a migliorare i livelli di efficienza, hanno bisogno di refrigeranti con un GWP particolarmente basso per adempiere agli obblighi nazionali previsti dall’Emendamento di Kigali. Gli attuali standard di sicurezza pongono barriere sostanziali all’implementazione dell’R290 mediante i limiti di dimensione della carica del refrigerante. Pertanto, i paesi sono incoraggiati

a supportarne l’adattamento in base ai miglioramenti tecnologici di questi standard di sicurezza per consentire l’utilizzo di dimensioni di carica maggiori includendo una guida all’utilizzo sicuro. Gli interventi volti a modificare gli standard di sicurezza differiscono da paese a paese, a seconda del loro livello di applicazione e del loro livello di conformità con gli standard di sicurezza internazionali. Il processo di sviluppo degli standard IEC (Commissione elettrotecnica internazionale) consente un’ampia partecipazione da parte dei paesi che mantengono un’adesione allo IEC. I paesi partecipano attraverso l’adesione al proprio comitato nazionale (NC), sia come membri P (partecipanti), che devono inviare esperti per partecipare a riunioni tecniche, o come membri O (osservatori) con un livello inferiore di partecipazione richiesto. Ogni comitato nazionale dispone di un voto su un dato comitato tecnico (TC) o sottocomitato (SC).9 Conformità ai requisiti in materia di sicurezza degli AC split R290 in India Per conto del ministero federale tedesco per l’ambiente, la conservazione della natura e la sicurezza nucleare (BMU), GIZ ha prestato as-

sistenza alle aziende di produzione Godrej & Boyce in India nella conversione della loro produzione da AC split R22 a AC split R290. Il progetto si è basato sull’esperienza di Godrej con idrocarburi (R600a) nei frigoriferi domestici dal 2001. GIZ ha affiancato Godrej nella progettazione dell’unità secondo le caratteristiche di sicurezza necessarie, nonché nella conversione di una delle sue linee di produzione. La produzione corrente degli AC split R290 è di 300.000 unità all’anno. Seguendo i limiti di carica specificati nella norma europea EN 60335-2-40, all’unità progettata con capacità di raffreddamento di 5 kW è consentita una carica massima di 360 grammi. Peculiarità tecnologiche quali scambiatori di calore a micro-canali hanno consentito all’azienda di ridurre le dimensioni della carica entro il limite, garantendo allo stesso tempo un’elevata efficienza (Godrej, 2018b). Dimensioni di carica più grandi in combinazione con misure di sicurezza adeguate consentirebbero guadagni di efficienza e capacità maggiori per ambienti di dimensioni maggiori. Norme di sicurezza per i test di sicurezza e delle prestazioni nei prodotti per condizionatori d’aria split R290 Prestazioni Il test delle prestazioni è, come descritto, nella ISO 5151 per condizioni fisse e ISO 16358 per le condizioni stagionali. I test delle funzioni sono descritti anche nella IEC 60335-240. La metodologia di prova è identica sia che l’AC utilizzi un refrigerante infiammabile che non infiammabile. Però, potrebbero esserci alcune modifiche nell’installazione del centro di prova, ad esempio: • Garantire un volume minimo di spazio a seconda della carica di refrigerante • Evitare qualsiasi fonte potenziale di accensione all’interno degli spazi di prova • Installare un sistema di ventilazione di 500-1000 m3 / h • Avere uno o più sensori di gas per identificare se e quando si è verificata una perdita e avviare la ventilazioINDUSTRIA & formazione /37


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Quando si sviluppa un sistema AC split R290 è opportuno svolgere alcuni test per garantire la funzionalità. Ci sono diverse categorie di test:

Attività Capacità di raffreddamento/riscaldamento

Prestazioni

Efficienza Test Elettrica generale Nessuna sorgente di ispezione

Sicurezza

Mitigazione dell’infiammabilità

Figura 17 Categorie di test e relativo ambito

ne per estrazione • Installare un interruttore di arresto di emergenza all’interno e all’esterno delle stanze per interrompere l’alimentazione elettrica e per avviare la ventilazione per estrazione. Sono disponibili diverse strategie per la progettazione di questi sistemi. Sicurezza Le norme IEC 60335-1 e 60335-240 includono una varietà di test per determinare la sicurezza elettrica dei condizionatori d’aria split quali distanze di dispersione, assorbimento di corrente, messa a terra / continuità, ecc. Come risaputo, la maggioranza di questi test viene solitamente applicata alla maggior parte delle altre apparecchiature RAC&HP e sono ben conosciuti. Esiste un numero di altri test meno comunemente utilizzati o di recente sviluppo da utilizzare con refrigeranti infiammabili, alcuni dei quali sono contenuti in certe norme di sicurezza e in altre ad

uno stato ancora embrionale. Queste includono test utilizzati per: • Dimostrare che componenti di innesco e che producono scintille non siano posizionati dove possano verificarsi accumuli di perdite di refrigerante (es. IEC 60335-2-40 Allegato F, EN 378-2 Allegato I) • Dimostrare l’efficacia di funzionamento dei sistemi di rilevamento delle perdite e l’avvio di misure di mitigazione (in CD di IEC 60335-2-40: 61D / 421 / CD) • Verificare che la concentrazione a terra sotto o attorno l’apparecchiatura non raggiunga il livello inferiore di infiammabilità LFL in caso di una perdita (ad es. Allegato CC di IEC 60335-2-89) • Identificare la carica massima rilasciabile in caso di perdita (come in IEC 60335-2-40: 61D / 421 / CD, allegato QQ). Altre caratteristiche funzionali quali, l’uso di un flusso d’aria di circolazione per diluizione di una perdita, l’uso della carica rilasciabile, ecc.,

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38/ INDUSTRIA & formazione

possono essere incorporate al test dell’Allegato CC, per comprovare le misure di sicurezza protettive richieste riguardo l’infiammabilità. Riepilogo dei requisiti chiave. Maggiori dettagli sui requisiti possono essere trovati negli stessi documenti standard. 7 Per il comfort umano; carica ammissibile di dimensione più elevata per qualsiasi altro scopo 8 Tali misure potrebbero essere applicate al suo posto se, pur differendo dai requisiti richiesti dallo standard, comportano rischi uguali o minori (EN378) 9 IEC 60335-2-40: Il Sottocomitato Tecnico (SC) 61d sulla Climatizzazione- Gruppo di lavoro (WG) 16, è stato formato nel 2015 con un obiettivo di lavoro indirizzato ai requisiti per refrigeranti A2 e A3 in base a IEC 60335-2-40, includendo R290 nei sistemi AC split. Il gruppo di lavoro WG 16 ha una bozza di proposta all’inizio del 2017 che è stata commentata dal comitato nazionale dei membri SC61D ed è stata sottoposta ad ulteriore revisione e discussione da parte del gruppo WG 16. L’attuale proposta si concentra su di un metodo volto a determinare i limiti massimi di carica basati sul calcolo della carica rilasciabile. Inoltre, WG 16 sta lavorando su di una proposta addizionale riguardante una formula di carica basata su caratteristiche di progettazione come il flusso d’aria integrale e il miglioramento di tenuta. La pubblicazione della revisione degli standard IEC 60335-2-40 basata sui risultati di WG16 è attesa tra il 2019 e il 2022. (Vonsild, 2017). 6


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LEZIONE 240 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Analisi di alcune delle principali caratteristiche dell’R452A Introduzione

Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

L’analisi di alcune delle proprietà fisiche di un refrigerante permette di comprendere anche con quali modalità esso va utilizzato dal punto di vista tecnico-pratico. Inoltre consente di verificare se nell’operazione di sostituzione del fluido in un circuito frigorifero si debbano apportare modifiche ai componenti, come ad esempio il compressore. Come per qualsiasi nuovo refrigerante fluorurato che si affaccia sul mercato del freddo, l’esame del valore del suo GWP fornisce indicazioni sull’orizzonte temporale del suo possibile impiego in base a quanto viene stabilito dal Regolamento Europeo 517 sugli F-gas. Uso dell’R452A Dopo aver visto quali sono i componenti e le rispettive percentuali dei fluidi che compongono l’R452A, passiamo ad analizzare quali sono le sue principali caratteristiche ed i campi in cui tale miscela può venire utilizzata. Come detto, l’R452A è una delle miscele che si può usare nelle applicazioni in cui tipicamente si ricorre all’impiego dell’R404A. Stiamo parlando, quindi, della refrigerazione commerciale a medie e basse temperature e della refrigerazione dei camion frigoriferi per il trasporto delle derrate alimentari. Caratteristiche e modalità di impiego dell’R452A L’R452 ha una classificazione di sicurezza A1, cioè risulta avere una bassa tossicità e non essere infiam-

mabile a temperatura ambiente. Ricordiamo, però, che alcuni dei fluidi che lo compongono sono leggermente infiammabili, come l’R32 e l’R1234yf. Per tale ragione è sempre bene evitare di miscelarlo con aria perché potrebbero presentarsi delle situazioni in cui esso risulta essere suscettibile di accensione. Poichè classificato A1, come l’R404A, lo si può impiegare nei circuiti frigoriferi esistenti come suo sostituto, tenendo sempre presente, però, che non risulta sufficiente un semplice drop-in, ossia la sostituzione richiede anche una serie di interventi sui componenti del circuito per poter ottenere un risultato finale soddisfacente. Comunque, in molti casi è ragionevole aspettarsi delle variazioni nella capacità e nell’efficienza frigorifera del circuito dopo l’operazione di sostituzione del fluido. L’R452A è adatto a lavorare con i compressori alternativi di molti produttori ma comunque, prima del suo utilizzo, è sempre fondamentale accertarsi che il costruttore ne autorizzi l’impiego. Uno dei punti a favore dell’R452A è che non comporta elevate temperature di fine compressione, come ad esempio succede nel caso dell’R449A. Questo è un fatto molto positivo in quanto non espone il compressore a sollecitazioni termiche eccessive ed anche il lubrificante trae giovamento dalle più basse temperature di lavoro. Anche dal punto di vista della gestione del circuito frigorifero vi sono meno restrizioni, come ad esempio nell’attento monitoraggio del grado di surriscaldamento del gas aspirato dal compressore o nel preferibile imINDUSTRIA & formazione /39


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piego di valvole d’espansione invece che di tubo capillare come abbiamo già visto esserci, invece, quando si utilizza l’R449A o altri fluidi sostitutivi dell’R404A. Alcune proprietà l’R452A

fisiche

del-

Nella tabella 1 vengono riportate alcune significative proprietà dell’R452A e dell’R404A in modo da avere un rapido termine di confronto. La temperatura di evaporazione dei due fluidi risulta essere significativamente simile e conferma che entrambi i fluidi sono adatti a lavorare a basse temperature. La differenza sostanziale tra i due fluidi risiede nel fatto che mentre l’R404A ha un glide molto contenuto l’R452A presenta un glide molto più consistente, pari a circa 3,8 K. Questo è un valore non trascurabile, soprattutto dal punto di vista pratico perchè richiede assolutamente di eseguire la carica in forma liquida e di prestare particolare attenzione alla modalità di ricarica del circuito quando si verificano delle perdite di gas. Per quello che riguarda la densità del liquido, l’R452A presenta un valore che non si discosta significativamente dal valore medio di altri refrigeranti HFC e HFO. Sostanzialmente siamo intorno a 1 chilogrammo per ogni litro. Quindi, dal punto di vista pratico, quando si esegue il recupero del refrigerante dal circuito si può mantenere valida la regola empirica, cui ci si riferisce di consuetudine, di riempire la bombola di recupero e stoccaggio del refrigerante fino ad un massimo del 70-80% della sua capacità massima nominale per rimanere sempre rispettosi delle condizioni di sicurezza. Anche per quanto riguarda la densità del gas che deve essere aspirato dal compressore l’R452A non si discosta eccessivamente dal valore proprio dell’R404A. Se si evapora a -30 °C , valore tipico della refrigerazione commerciale a bassa temperatura, per ogni chilogrammo di R452A liquido che passa allo stato gassoso si ha un volume di vapore da aspirare di circa 100 40/ INDUSTRIA & formazione

Figura 1 – Confronto del valore del GWP tra l’R452A, l’alternativa rappresentata dall’R449A e i due refrigeranti tradizionalmente impiegati nella refrigerazione commerciale a bassa temperatura, R404A e R507 (tratto da catalogo Tecumseh). Tabella 1

Proprietà

R404A

R452A

Temperatura di ebollizione alla pressione di 1 bar (°C)

-46

-47

Temperatura critica (°C)

72

75

Pressione critica (bar a)

37

40

Densità del liquido a 32 °C (kg/m3)

1010

1093

Densità del vapore a -30°C (kg/m3)

10,7

10,1

litri. Questo valore è leggermente superiore al valore che caratterizza l’R404A. La cilindrata del compressore necessaria si avvicina, dunque, per i due diversi refrigeranti. La questione ambientale Dal punto di vista ambientale, l’R452A ha un impatto sensibilmente inferiore rispetto l’R404A. Il suo GWP è circa il 45% in meno del valore dell’R404A e quindi presenta un impatto ambientale quasi dimezzato per quanto riguarda l’effetto serra. Nella figura 1 viene messo a confronto il GWP dell’R452A rispetto a quello dell’R404A e all’R507, altro refrigerante che tradizionalmente veniva impiegato nella refrigerazione commerciale a bassa temperatura. Come si vede, il confronto è a favore dell’R452A, anche se il suo GWP risulta essere maggiore rispetto a quello dell’R449A, altro possibile so-

stituto dell’R404A e dell’R507. Il valore di GWP inferiore a 2500 ne rende possibile l’impiego nei frigoriferi e congelatori ad uso commerciale con circuito ermeticamente sigillato per tutto il 2021 ma a partire dall’1 gennaio 2022 tali apparecchiature caricate con R452A non potranno più essere poste in commercio secondo quanto previsto dal Regolamento sugli F-gas. L’R452A, invece, potrà continuare ad essere impiegato anche dopo tale data su tutte le altre apparecchiature fisse di refrigerazione. Dal 1 gennaio 2022 l’R452A non potrà venire impiegato nei sistemi di refrigerazione centralizzati multipack per uso commerciale di capacità nominale pari o superiore a 40 kW. Ovviamente anche l’R452A non ha alcun effetto negativo sull’ozono atmosferico (ODP=0) in quanto nella sua composizione chimica non è presente cloro.


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > EMERGENZA COVID, IL MINISTERO PROROGA LA SCADENZA DEI PATENTINI F-GAS

dalità per la comunicazione da parte degli organismi. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> F-GAS, SALGONO ANCORA LE CERTIFICAZIONI: +31% NEL 2020

La Circolare del Ministero, chiarisce gli aspetti applicativi di quanto previsto dall’articolo 103, comma 2, nel campo delle Certificazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. 146/2018 sui gas fluorurati a effetto serra, in particolare, gli articoli 7 e 8 del D.P.R. che prevedono che le persone fisiche e le imprese che svolgono determinate attività devono essere in possesso di un certificato rilasciato dagli organismi di certificazione accreditati Accredia e designati dal Ministero dell’Ambiente. Accredia, ente italiano di accreditamento, ha fornito una circolare esplicativa nella quale mette in evidenza i punti fondamentali per quanto riguarda il PIF – Patentino Italiano Frigoristi. La scadenza è fissata per maggio, ma attenzione: dopo 10 giorni si correrà il rischio di incorrere in sanzioni. Riportiamo un estratto: Proroghe scadenze certificati rilasciati alle imprese Ai fini dell’applicazione di quanto previsto dall’articolo 103, comma 2, è previsto che: • I certificati rilasciati in scadenza nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 31 gennaio 2021 resteranno validi fino al 3 maggio 2021; • Al fine di rendere valida l’estensione di validità delle certificazioni, gli Organismi di certificazione accreditati e designati provvederanno, previo accesso alla loro pagina riservata su http://www.fgas.it, a prorogare fino al 3 maggio 2021 le date dei certificati da loro emessi; • Unioncamere, tramite il gestore dell’infrastruttura telematica del Registro nazionale delle persone e delle imprese certificate, metterà a disposizione gli strumenti telematici che consentono le medesime mo-

Nel 2020, le imprese certificate F-Gas sono aumentate del 31% rispetto al 2019, passando da 28.551 a 37.528, ben 9000 ditte in più. L’anno ha registrato inoltre un aumento del 13% dei singoli individui in possesso di patentino F-Gas, saliti da 68.023 a 73.441. Aumento notevole anche per il rapporto tra le imprese iscritte al registro F-Gas e quelle certificate ((da 48,7% a 57,9%) mentre è invece calato il rapporto tra i soggetti singoli, che passa 74,8% al 74%. Il primato spetta alla Lombardia: 7.124 certificazioni per le imprese. Medaglia d’argento per il Veneto (4.259), bronzo per il Lazio (3.390) che supera l’Emilia Romagna (3.271). Per quanto riguarda la percentuale più alta nel rapporto tra imprese iscritte al Registro F-Gas e certificate spicca il Friuli Venezia Giulia, che sfiora il 70%; seguono Emilia Romagna (66%), il Piemonte (64%) e la Lombardia (62%). Per quanto concerne i singoli individui, si mantiene il trend del 2019: in testa la Lombardia (13.079), poi il Veneto (8.072), il Lazio (7.054) e l’Emilia Romagna (6.451). Ancora una volta è il Friuli Venezia Giulia ad avere il rapporto più alto tra persone iscritte al Registro e certificate (78,1%), con il Veneto (78,1%), la Lombardia (77,8%), l’Umbria (77,7%), l’Emilia Romagna (77,4), la Liguria (76,9%) e il Piemonte (76,7%). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> IL PIÙ GRANDE BUCO NELL’OZONO DI SEMPRE SI È RICHIUSO, MA LA NORMALITÀ È ANCORA LONTANA: APPUNTAMENTO AL 2060

Il 2020 ha registrato un altro record negativo, questa volta relativo all’estensione del buco dell’Ozono sopra all’Antartide, che ha sfiorato i 24,8 milioni di Km2. Il ritorno alla normalità, solo nel 2060. Il picco è stato raggiunto il 20 settembre, per poi richiudersi come di consueto a fine dicembre: record non solo per quanto concerne le dimensioni, quindi, ma anche la durata, un altro campanello di allarme per la situazione. La distruzione dell’ozono è direttamente legata alla temperatura della stratosfera (lo strato atmosferico tra i 10 e 50 chilometri di altezza): le nubi stratosferiche, di notevole importanza nella distruzione del prezioso gas, si formano soltanto ad una temperatura inferiore a -78°. Le nubi contengono dei cristalli di ghiaccio che possono favorire la distruzione appena l’arrivo della maggior luce solare della stagione innesca reazioni chimiche tra i componenti, i famosi clorofluorocarburi immessi dall’attività umana. Questa è la principale ragione per cui il buco nell’ozono si manifesta solo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera antartica. Quando la temperatura nella stratosfera inizia a salire in primavera, il vortice polare che circola sul polo inizia a indebolirsi fino a interrompersi, e il buco si chiude quindi dicembre, ripristinando una condizione normale. nel 2020 il vortice polare freddo è rimasto più stabile del solito, mantenendo le temperature basse dello strato di ozono più a lungo sopra l’Antartide e impedendo l’arrivo di aria più calda. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /41


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > VACCINI, A FORLÌ PERSE 800 DOSI PER IL MALFUNZIONAMENTO DI UN FRIGORIFERO

I NAS di Bologna hanno messo sotto sequestro il congelatore, in seguito al deperimento di 800 dosi di Vaccino Moderna: alla base dell’irreparabile danno, un malfunzionamento del frigorifero e l’incuria del personale. Sabato 16 gennaio i NAS hanno sequestrato anche le dosi deperite all’ospedale Morgagni Pierantoni, una serie di accertamenti sul frigorifero serviranno ad appurare eventuali problematiche tecniche. All’interno del congelatore erano presenti altre 700 dosi, fortunatamente trasferite in altre strutture romagnole in tempo e ancora utilizzabili: a causare l’incidente sembrerebbe essere stato un mix di problematiche tecniche, legate a un guasto dell’impianto, e l’incuria umana: stando alle prime ricostruzioni, il frigo avrebbe avuto problemi di funzionamento verso le 22.30, e inviato come da copione un segnale di allarme alla centrale operativa. Il segnale, tuttavia, non è stato recepito dall’operatore addetto (che ora rischia una denuncia per omissione di atti d’ufficio): le dosi sono quindi state trasferite la mattina dopo, ma 800 sono risultate irreparabilmente danneggiate. L’AUSL Romagna ha espresso grande rammarico per l’accaduto: il direttore generale, Tiziano Carradori, ha annunciato l’avvio di una indagine interna per appurare le responsabilità dell’accaduto, definito “sconcertante” dall’Assessore Regionale alla Sanità, Raffaele Donini, che ha assicurato “provvedimenti veloci ed appropriati sul piano disciplinare individuando precise responsabilità per l’accaduto“. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it 42/ INDUSTRIA & formazione

> L’ITALIA INVESTA SUI SISTEMI VMC NELLE AULE SCOLASTICHE PER CONTRASTARE IL CONTAGIO DA SARS-COV-2 Assoclima chiede che il mondo della politica ascolti la voce delle comunità tecnica, scientifica e industriale e agisca subito per imporre l’adozione di sistemi di ventilazione meccanica nelle scuole. “Avremmo dovuto dotare le scuole di sistemi adeguati per la ventilazione. In inverno non si possono tenere i ragazzi con le finestre aperte; bisogna investire sulle scuole, che devono essere le ultime a chiudere e le prime a riaprire” sono le parole del prof. Walter Ricciardi, ospite domenica 24 gennaio della trasmissione Che tempo che fa su Rai3. Affermazioni ampiamente condivise da Assoclima – Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione. “È di estrema importanza l’affermazione del prof. Ricciardi perché ribadisce ciò che le comunità tecnica, scientifica e industriale stanno affermando da mesi: la necessità di installare sistemi di ventilazione meccanica controllata nelle aule scolastiche, così da assicurare i necessari ricambi d’aria in ambiente, senza sprechi di calore. – ha dichiarato il presidente di Assoclima, Luca Binaghi – “Siamo ormai tutti consapevoli che dovremo convivere con il virus ancora per molti mesi. Dobbiamo mobilitarci subito per evitare che all’apertura del prossimo anno scolastico ci si trovi nella stessa situazione di oggi. Abbandonare la soluzione empirica dell’apertura delle finestre, in favore di soluzioni tecniche equilibrate, sia dal punto di vista impiantistico che economico, è un impegno che dobbiamo prendere nei confronti di questa generazione che vuole tornare a scuola e che tanto ci ha rimproverato nei venerdì del Friday for Future.” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> GERMANIA, L’IMPORTANZA DEL FREDDO: COSA NON HA FUNZIONATO NELLA DISTRIBUZIONE DEI VACCINI ANTI-COVID?

Come noto, il vaccino anti Covid prodotto da Pfizer e BioNTech richiede conservazione a -70 gradi centigradi, ma nel periodo natalizio in Germania ci sono stati ritardi, problemi e intoppi. “Durante la lettura delle temperature nei contenitori frigoriferi sono sorti dubbi sul rispetto della catena del freddo“: poche ma significative parole, in un comunicato stampa firmato congiuntamente dagli amministratori di alcuni distretti della Baviera, hanno messo in evidenza come nelle zone di Coburg, Kronach, Kulmbach, Hof, Bayreuth e Wunsiedel gli errori di conservazione abbiano creato ritardi e difficoltà in fase di distribuzione dei vaccini. In particolar modo, un migliaio di dosi sarebbero state esposte a temperature troppo elevate, con il rischio di rendere inutilizzabile il vaccino: le autorità hanno contattato Pfizer e BioNTech, per chiedere se sarà possibile utilizzare comunque il vaccino senza problemi, ma il rischio di aver sprecato un intero lotto di vaccini è reale e concreto. Come abbiamo più volte ricordato, le dosi vanno conservate a -70 gradi centigradi e possono essere esposte a temperature più alte, tra 2 e 8 gradi centigradi, per un tempo massimo di cinque giorni: in questo caso, gli operatori sanitari hanno scoperto che la temperatura era salita a ben 15 gradi centigradi. Per evitare il verificarsi di circostanze analoghe, il Centro Studi Galileo sta organizzando una serie di corsi certificati CEPAS proprio per formare nel modo migliore i Tecnici che si occuperanno del mantenimento della cold chain. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


NUMERO 2 / MARZO 2021

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > ENERGIA: ENEA, LA RIPRESA ECONOMICA NEL III TRIMESTRE SPINGE SU CONSUMI (+18%) ED EMISSIONI (+20%)

Migliora indice ISPRED (+42%), ma cresce il disavanzo per import tecnologie low-carbon (+40%): forte rimbalzo dei consumi di energia (+18%) e delle emissioni di CO2 (+20%) nel III trimestre 2020 rispetto ai minimi raggiunti nel trimestre precedente, come conseguenza della ripresa del ciclo economico. Lo evidenzia l’ultimo numero dell’Analisi trimestrale del sistema energetico nazionale dell’ENEA che rimarca un netto miglioramento (+42% nei primi 9 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo 2019) dell’indice ISPRED che monitora sicurezza, prezzi ed emissioni, grazie all’avvicinamento dei prezzi dell’energia elettrica italiani a quelli europei e al forte calo delle emissioni (-14%). L’Analisi mette inoltre a fuoco le criticità nel settore della raffinazione del petrolio, con ripercussioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti, e il crescente disavanzo commerciale nel campo delle tecnologie green (+40% nella prima metà del 2020 rispetto all’anno precedente). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> COOL PENGUIN F-12, UN MIX PERICOLOSO? DAGLI USA ARRIVA L’ALLARME DELL’EPA!

USA: L’associazione globale per il condizionamento dell’aria mobile,

MACS, ha lanciato un allarme in merito alla vendita online illegale di un refrigerante contenente un cocktail di componenti che riducono lo strato di ozono, nonché di alcuni stock di R40, estremamente pericoloso e ozonolesivo. L’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) ha recentemente allertato il mercato in seguito alla vendita online di un prodotto commercializzato come Cool Penguin F-12. Venduto attraverso diverse piattaforme di vendita al dettaglio online per l’uso di condizionatori d’aria automobilistici, il prodotto è commercializzato come CCI2F2, meglio noto come R12, un CFC che lede lo strato di ozono regolato dal Protocollo di Montreal. Tuttavia, l’EPA sostiene che il gas sia in realtà un cocktail di CFC12, CFC14, HCFC142b e HCFC22, mischiati con componenti che non riducono lo strato di ozono. Secondo le normative statunitensi, l’importazione di queste lattine è illegale e nessuna persona può vendere o distribuire sostanze importate illegalmente. La Mobile Air Conditioning Society (MACS) Worldwide, principale associazione commerciale per la climatizzazione dei veicoli e la gestione termica, ha anche rivelato che questi “componenti ozonolesivi” includono anche HFC134a e R40. Meglio noto come cloruro di metile, l’R40 è stato responsabile di una serie di esplosioni e morti nell’industria della refrigerazione sin dal 2011. A quel tempo, il refrigerante R134a contraffatto proveniente dalla Cina conteneva in realtà un cocktail di refrigeranti progettati per imitare le caratteristiche operative dell’R134a. Uno di questi componenti era proprio l’R40, che reagisce con l’alluminio per produrre alluminio trimetile. Questa sostanza è piroforica, e si accende spontaneamente nell’aria causando incendi e possibili esplosioni in qualsiasi momento, ad esempio durante l’uso o le operazioni di manutenzione. MACS sottolinea che l’utilizzo del Cool Penguin F-12 potrebbe danneggiare il veicolo, oltre a rappresentare un potenziale rischio

per la sicurezza: l’invito è quello di segnalare all’EPA qualsiasi situazione dubbia. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> EEA, CALA IN EUROPA L’UTILIZZO DEGLI F-GAS.

L’industria sta sostituendo questi gas fluorurati con prodotti più rispettosi del clima: ecco quanto si evince dall’ultimo rapporto di EEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente. La relazione EEA “Gas fluorurati a effetto serra 2020” conferma il sempre minore utilizzo di idrofluorocarburi (HFC) da parte dell’industria europea, tanto nell’ambito della graduale riduzione regolamentata a livello dell’UE degli HFC quanto di quella globale, iniziata nel 2019 con il cosiddetto emendamento Kigali al protocollo di Montreal. Gli F-GAS sono potenti gas a effetto serra e sono regolamentati nell’UE dal 2006, nel tentativo di ridurne l’uso e l’impatto sul riscaldamento globale. La relazione descrive in dettaglio le diverse quantità di gas fluorurati forniti per varie applicazioni industriali, espressi sia in quantità fisiche (in tonnellate) che in “quantità di riscaldamento globale”, cioè quantità fisiche ponderate in base al potenziale di riscaldamento globale dei gas idrofluorocarburi e misurate in tonnellate equivalenti di CO2. Nel 2019, la quantità di HFC immessi sul mercato a livello dell’UE è rimasta al di sotto del limite generale di mercato per il quinto anno consecutivo, del 2 %. Inoltre, il consumo di HFC dell’UE nel 2019, è stato inferiore del 55% al primo limite fissato nell’ambito dell’emendamento Kigali al protocollo di Montreal. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /43


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > GALILEO TV, INTERVISTE AI PARTNERS: ERNESTO REVELLO, CHEMOURS

Il Centro Studi Galileo ha intervistato Ernesto Revello, Sales and Business Development Manager di Chemours. Il 2021 sarà un anno storico per la refrigerazione: Galileo TV, il canale ufficiale del Centro Studi Galileo, ne ha parlato con Ernesto Revello, speaker di Chemours in numerosi dei webinar organizzati nel corso del 2020 dal Centro Studi Galileo. Nel corso dell’intervista sono stati toccati alcuni dei temi più caldi del momento, tra i quali: • Le novità in arrivo nel 2021 • La nuova Regolamentazione Europea F-Gas • L’evoluzione del mercato • I White Papers di Chemours

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> MONITORAGGIO DEI PREZZI DEGLI HFC: I DATI DEL TERZO TRIMESTRE DEL 2020

se in termini assoluti (-/kg) o come indice dei prezzi (con il 2014 come anno di riferimento). Si prega di notare che le aziende non segnalano i prezzi per tutti i refrigeranti, ma solo per quelli pertinenti. I punti salienti dell’analisi sono: • I prezzi di R134a, R407C e R410A hanno continuato a diminuire moderatamente rispetto ai trimestri precedenti. La tendenza per R404A è più stabile. • La concorrenza sui prezzi è stata più forte per R134a, con i prezzi di vendita dei produttori di gas che hanno raggiunto quasi i livelli del 2015. • In vista della prossima fase di phase down degli HFC prevista per il 2021, le aziende hanno apparentemente iniziato ad accumulare. • I prezzi delle alternative sono rimasti invariati o sono diminuiti (leggermente) rispetto al trimestre precedente a livello di distributori di gas e OEM, ma sono aumentati per alcune miscele HFC-HFO per gli utenti finali (prezzi di vendita delle società di servizi). • I prezzi delle autorizzazioni di quota variano da < 1 a 3 s/t di CO2e a causa della domanda molto bassa. • Non ci sono indicazioni in merito alla limitata disponibilità di refrigerante, ad eccezione di una società di servizi francese che indicava che non aver ottenuto R1234ze dai suoi attuali fornitori. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

L’Associazione dei Tecnici del Freddo è partner ufficiale di Oko Recherche e della Commissione Europea per il monitoraggio continuo del prezzo degli HFC e per la loro disponibilità in territorio UE. Nel terzo trimestre del 2020, 71 società da dodici Stati membri dell’UE (principalmente da Francia, Germania, Italia e Polonia) e a tutti i livelli della catena di approvvigionamento (3 produttori di gas, 13 distributori di gas, 27 OEM, 25 società di servizi, 1 utente finale e altri due) hanno comunicato i prezzi di acquisto e/o vendita per gli HFC e le alternative GWP più bas44/ INDUSTRIA & formazione

> REVISIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE EUROPEA F-GAS: COMUNICATO CONGIUNTO DI CONFARTIGIANATO IMPIANTI E ATF – ASSOCIAZIONE DEI TECNICI DEL FREDDO

ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo e Confartigianato Impianti hanno apprezzato, accolto e ampliato la posizione espressa da AREA, associazione europea che

rappresenta oltre 110.000 soggetti impegnati nel settore, in merito alla revisione dell’attuale regolamentazione F-Gas europea. Per quanto concerne formazione e certificazione, nell’ambito dell’obiettivo “Migliorare l’attuazione e l’applicazione”, si parla dell’opzione per i tecnici di essere formati e certificati anche sull’uso di refrigeranti alternativi. La revisione dovrebbe inoltre esaminare le restrizioni (ad es. durata limitata) che gli Stati membri possono aver posto sui certificati. Deve venire preso anche in considerazione il reciproco riconoscimento dei certificati, in particolar modo nell’Europa post-Brexit. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> REGOLAMENTAZIONE F-GAS, AREA PRENDE POSIZIONE SULLA REVISIONE DELLE NORME EUROPEE

AREA ha inviato una risposta dettagliata alla consultazione Europea sulla revisione della Regolamentazione F-Gas. La consultazione fa parte dell’analisi e della valutazione d’impatto del regolamento, attualmente in corso di preparazione della revisione del testo. AREA ha inoltre inviato un “Position Paper”, chiarendo la propria posizione, che presenta alcuni punti fondamentali sui quali la revisione dovrebbe vertere. Sebbene la Regolamentazione stia mostrando le sue potenzialità, soprattutto da un punto di vista ambientale, rimane evidente come siano ancora presenti margini di miglioramento: non solo non sono al momento presenti abbastanza Tecnici esperti nel campo dei refrigeranti alternativi, ma inoltre le difficoltà nel fermare i traffici illegali hanno spesso falsato le quantità di Gas introdotte in Europa, con ampi danni economici ed ambientali. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > EPEE, SI CHIUDE UN’ERA: DOPO UNDICI ANNI, ANDREA VOIGT LASCIA LA DIREZIONE GENERALE

ancora una volta il fortissimo rapporto dell’associazione con gli argomenti che verranno affrontati nei prossimi anni, tanto quelli storici quanto quelli più recenti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> HONEYWELL E DAIKIN INSIEME PER L’ADOZIONE DI SOLSTICE® L40X (R-455A) IN EUROPA Dopo undici anni ai vertici dell’associazione EPEE, European Partnership for Energy and the Environment, Andrea Voigt ha deciso di lasciare la carica di Direttore Generale. In una nota rilasciata dall’associazione, EPEE ha reso noto come il Direttore Generale, Andrea Voigt, “ha preso la decisione di aprire un nuovo capitolo della sua vita professionale“. In rappresentanza di tutto il Comitato Direttivo, Jürgen Fischer ha voluto ringraziare il Direttore Voigt per l’eccellente lavoro svolto negli ultimi undici anni, che ha condotto EPEE a venire riconosciuto come un partner solido e rispettato da tutto il settore HVAC/R internazionale. Anche il Presidente di AREA (Air conditioning and Refrigeration European Association), Marco Buoni, che negli ultimi anni ha collaborato in numerosissime occasioni con EPEE e Andrea Voigt, ha voluto esprimere il suo apprezzamento per quanto fatto nel corso degli anni: “AREA ringrazia il Direttore Andrea Voigt per il grandissimo lavoro svolto, e per quanto ha fatto negli ultimi anni per tutto il settore: speriamo di conoscere presto il nome di chi erediterà l’incarico, per continuare insieme il percorso iniziato con Andrea e con EPEE“. Andrea Voigt rimarrà in carica sino al 30 Giugno 2021, dando al partenariato circa sei mesi di tempo per decidere chi sarà a prendere il suo posto alla guida di EPEE. EPEE sta al momento seguendo numerosi progetti, dal cambio della Regolamentazione Europea F-Gas alle questioni relative alle sostanze PFAS: per Jürgen Fischer questa sarà l’occasione per dare nuovo slancio al partenariato, e rimarcare

Una più ampia distribuzione di soluzioni preferibili dal punto di vista ambientale è conforme alle normative dell’UE. Honeywell e Daikin Chemical Europe hanno annunciato un accordo per distribuire il refrigerante a basso potenziale di riscaldamento globale (LGWP) Solstice L40X (R-455A) di Honeywell, al fine di rispettare le severe normative UE per i refrigeranti green. Daikin Chemical Europe venderà il prodotto come Creard® R-455A per l’uso nelle applicazioni di refrigerazione commerciale. Daikin Chemical Europe ha scelto R-455A per seguire la regolazione europea, optando per un refrigerante con GWP inferiore a 150, il limite consentito in alcune applicazioni commerciali a partire dal 1° gennaio 2022. L’aggiunta di R-455A espande inoltre la gamma dei refrigeranti ad alte prestazioni LGWP di Daikin, che include anche Creard® R-407H, un sostituto del refrigerante legacy R-404A. R-455A è studiato per sostituire R-404A, che viene utilizzato nella maggior parte dei sistemi di refrigerazione esistenti. Il nuovo gas può essere installato utilizzando una gamma di nuovi sistemi di refrigerazione già qualificati per l’uso e con i quali i Tecnici del Freddo hanno già familiarità e sono formati per fornire assistenza. R-455A offre prestazioni simili a R-404A, ma offre un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 96% e una maggiore efficienza operativa.

> ANDREA VOIGT, FUTURO IN DANFOSS PER IL DIRETTORE GENERALE DI EPEE Andrea Voigt entra a far parte di Danfoss come Responsabile Affari Pubblici e Sostenibilità del Gruppo. Andrea Voigt si unirà a Danfoss a partire dal 1° luglio 2021. Assumerà l’incarico di Vice-Presidente, Vice President, Head of Group Public Affairs and Sustainability. Voigt ha un background di oltre 20 anni nel settore del riscaldamento e del raffreddamento. Negli ultimi 11 anni è stata Direttore Generale dell’associazione EPEE – The European Partnership for Energy and the Environment, una delle voci principali all’interno dell’industria della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore a livello europeo e globale. “Questi ultimi 11 anni alla guida di EPEE sono stati un’esperienza davvero arricchente, sia dal punto di vista personale che professionale. Ma 11 anni sono anche molto lunghi. Ho deciso che sono arrivata a un punto della mia carriera in cui è il momento giusto per andare avanti e affrontare una nuova sfida. Naturalmente, l’EPEE continua ad essere molto importante e la fase di transizione ci permetterà di garantire una perfetta continuità trovando un successore adeguato. Sono tempi cruciali per l’industria del riscaldamento e del raffreddamento: è più che mai essenziale garantire nella società di oggi una catena del freddo sicura e affidabile, e ambienti interni sani e produttivi, contribuendo in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici europei e globali“, afferma Andrea Voigt. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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INDUSTRIA & formazione /45


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > ADIRA, UNA “GUIDA ALL’ACQUISTO RESPONSABILE” PER DIRE NO AI REFRIGERANTI ILLEGALI

Il regolamento (UE) n. 517/2014 fissa obiettivi estremamente ambiziosi per la salvaguardia dell’ambiente, che passano anche dalle limitazioni agli HFC, fattore necessario ma che ha contribuito ad alimentare il mercato sommerso. Il fenomeno, molto esteso, riguarda ogni tipo di gas, in particolar modo R134A, R410A, R404A, ed R407C, dando origine a un mercato illegale che danneggia tanto gli operatori del settore quanto l’ambiente, falsando i limiti determinati dalla Regolamentazione Europea F-Gas. ADIRA, Associazione Italiana dei Distributori Indipendenti di Ricambi per Autoveicoli, ha diffuso di recente un’informativa relativa alla tematica dei gas refrigeranti, in collaborazione agli operatori del settore, che con l’avvicinarsi della “stagione di condizionatori” può considerarsi una vera e propria guida all’acquisto responsabile. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> EUROVENT, UN WEBINAR PER FARE CHIAREZZA SUI REGOLAMENTI DI ECODESIGN ED ETICHETTATURA ENERGETICA NELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE

Eurovent ha organizzato il 26 gennaio , un webinar per presentare i contenuti della nuova Raccomandazione Eurovent 14/6 e per rispondere a tutte le domande in merito delle parti interessate. In questo webinar, nello specifico, gli esperti hanno presentato la Raccomandazione Eurovent sui requisiti di Ecodesign ed Etichet46/ INDUSTRIA & formazione

tatura Energetica per gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta.Il Regolamento (UE) 2019/2018 ed il Regolamento (UE) 2019/2024 della Commissione saranno applicati dal 1° marzo 2021: stabiliscono le regole generali per l’implementazione degli schemi di Etichettatura Energetica e di Ecodesign per gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta. I prodotti per la refrigerazione commerciale sono generalmente personalizzati in base alle specifiche del cliente: la guida Eurovent è necessaria per offrire all’industria un’interpretazione efficace dei Regolamenti che permetta di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico prefissati. Inoltre, alcuni dei prodotti oggi sul mercato non sono inclusi negli standard di riferimento, perché sono apparsi sul mercato in seguito, ma dovranno comunque essere etichettati a partire da marzo 2021. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> PALERMO, FERMATO IL PASSEGGERO DI UN TRAGHETTO CON UNA BOMBOLA DI REFRIGERANTE ILLEGALE NEL BAGAGLIAIO L’uomo, di origini tunisine ma residente in Italia, è stato fermato dagli agenti nel corso delle normali operazioni di controllo. Durante i controlli sull’imbarcazione, in arrivo da Tunisi, nel baule della vettura gli Agenti Doganali hanno immediatamente notato il cilindro, che in seguito alle verifiche è stato identificato come una bombola di R22 non ricaricabile, un gas altamente ozonolesivo e ormai bandito. Il contenitore è stato messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza, e il proprietario sarà chiamato a risponderne davanti all’autorità giudiziaria. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> ITALCOMP, IL DOSSIER IN MANO ALL’UE MA SI ALLUGANO LE TEMPISTICHE Si allungano le tempistiche relative alla concessione degli aiuti di stato

al progetto, che rischia ora di vedere messo in pericolo il piano da 56 milioni di euro sostenuto dal Governo Italiano. Il progetto Italcomp dovrebbe mettere insieme gli stabilimenti ex Embraco di Riva di Chieri e la Acc di Mel, nel bellunese, per creare un nuovo polo all’avanguardia per la costruzione di compressori, ma il dossier è attualmente in attesa del vaglio della Commissione Europea. Il rischio, concreto, è quello di mettere in pericolo un piano industriale da 56 milioni sostenuto dal Governo italiano, attraverso Invitalia, e dalle Regioni Piemonte e Veneto. “La Direzione Generale alla Concorrenza della Commissione Europea” ha reso noto il commissario straordinario Maurizio Castro “non ha ancora autorizzato l’aiuto di Stato richiesto dal Governo italiano lo scorso 3 agosto a favore di Acc, consistente nell’erogazione da parte di tre istituti di credito, UniCredit, Intesa e Ifis, di finanziamenti per 12,45 milioni garantiti dal Tesoro come prevede l’art. 55 della Prodi-bis Un ritardo inatteso e insidioso, che corre il rischio di lacerare la tenuta finanziaria di una società in amministrazione straordinaria e dunque per definizione in carenza di liquidità“. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> SUPERBONUS 110%, ORA È ATTIVO IL SITO WEB

Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le nostre abitazioni. All’indirizzo http://www.governo.it/superbonus da oggi è on line il sito dedicato al Superbonus 110%, fortemente voluto dal Sottosegretario Riccardo Fraccaro, dove, oltre a tutte le informazioni sui requisiti e su come ottenere la detrazione, è presente una sezione FAQ (risposte alle domande frequenti), a cura di Agenzia delle Entrate ed Enea, e la possibilità di inviare i propri quesiti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 204 a) Ventesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI

Armadio statico: Armadio refrigerato professionale sprovvisto di ventilazione forzata interna, destinato specificamente alla conservazione di alimenti sensibili alla temperatura o a evitare l’effetto di essicazione degli alimenti conservati in contenitori non sigillati, laddove un unico scomparto statico nell’armadio non è sufficiente a designare quest’ultimo come statico. Chiller a condensazione evaporativa: Chiller di processo dotato di un condensatore a evaporazione nel quale il refrigerante è raffreddato da una combinazione di movimento d’aria e di getti d’acqua. Efficienza termica: L’efficenza termica di un sistema di recupero del calore residenziale è il rapporto tra il guadagno termico dell’aria di immissione e la perdita termica dell’aria di espulsione, entrambi riferiti alla temperatura esterna, misurati a stato asciutto del sistema di recupero del calore e in condizioni atmosferiche standard, con flusso di massa bilanciato, alla portata di riferimento e una differenza termica interno/esterno di 13 K, senza correzione in base al guadagno termico dei motori dei ventilatori. Frigocongelatore: Tipo di armadio combinato provvisto

di almeno uno scomparto destinato esclusivamente alla temperatura di esercizio per la conservazione di alimenti refrigerati e di uno scomparto destinato esclusivamente alla temperatura di esercizio per la conservazione di alimenti congelati. HazOp: Hazard and Operability study (studio dei pericoli e della fattibilità). Tecnica simile allo studio di valutazione del rischio, in grado di costituire uno strumento utile per ottenere informazioni sui possibili pericoli derivanti da impianti e installazioni, che possono così essere quantificati con altre modalità. Modello equivalente di unità di ventilazione: Unità di ventilazione con le stesse caratteristiche tecniche di un modello diverso, secondo le prescrizioni applicabili in materia di informazione sul prodotto. Il modello equivalente di unità di ventilazione viene immesso sul mercato dallo stesso fabbricante, mandatario o importatore. Prodotto di riscaldamento dell’aria: Dispositivo che incorpora o fornisce calore a un sistema di riscaldamento ad aria, munito di uno o più generatori di calore e che può includere un sistema di riscaldamento ad aria per erogare l’aria riscaldata direttamente nell’ambiente riscaldato mediante un dispositivo per lo spostamento dell’aria. Un generatore di calore progettato per un prodotto di riscaldamento dell’aria e un alloggiamento per un prodotto di riscaldamento dell’aria progettato per essere munito di tale generatore di calore sono considerati congiuntamente un prodotto di riscaldamento dell’aria. Retrofit: Termine inglese che indica l’operazione che viene eseguita su un circuito frigorifero per sostituire il refrigerante che contiene con uno di altra tipologia. Tale espediente viene utilizzato in quei casi in cui è necessario sostituire il fluido frigorifero perché ormai messo al bando dall’utilizzo (si veda, ad esempio, il caso dei CFC, degli HCFC e di alcu-

ni HFC) con un altro fluido, di caratteristiche simili a quello da sostituire, senza dover apportare troppe e troppo onerose modifiche ai componenti del circuito elettrico e frigorifero. L’operazione di retrofit può richiedere, talune volte, anche la sostituzione dell’olio del compressore, in quanto incompatibile con il nuovo fluido frigorifero. In questo caso l’intera procedura diventa più complessa e richiede più tempo per la sua esecuzione: tipico e frequente caso è il retrofit degli impianti funzionanti con un refrigerante di antica data come l’R12 con l’R134a, per esempio, in cui deve essere sostituito anche l’olio, di tipo minerale, con polioliestere. Un ulteriore caso può essere rappresentato da tutte quelle recenti miscele di HFC/HFO adatte per sostituire l’R22 nelle applicazioni a bassa temperatura e che richiedono l’utilizzo di olio sintetico. Nell’operazione di retrofit può essere anche necessario sostituire qualche componente del circuito frigorifero oltre che alla sua opportuna regolazione ma anche, in certi casi, qualche componente del circuito elettrico. Condizione basilare affinchè il retrofit sia possibile è che il refrigerante sostitutivo sia della stessa classe, o classe migliore, di sicurezza del refrigerante sostituito. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile Industria & Formazione divise per ordine categorico Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403

SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF PRODUZIONE COMPONENTI BITZER ITALIA compressori Pietro Trevisan 36100 Vicenza Tel. 0444/962020 www.bitzer.it CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it CASTEL valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido Giorgio Monaca 20060 Pessano c/Bornago Tel. 02/95702225 www.castel.it

FIELDPIECE INSTRUMENTS strumentazione Stefania La Corte 28002 Madrid - Spagna Tel. +34 678411811 www.fieldpiece.com FRASCOLD produzione compressori per refrigerazione e condizionamento Giuseppe Galli 20027 Rescaldina Tel. 0331/742201 www.frascold.it LU-VE GROUP scambiatori di calore Elisabetta Nardelli 21040 Uboldo Tel.02/96716885 www.luvegroup.com

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