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L’avvento dell’intelligenza artificiale e i suoi effetti sull’essere umano

John Dalla Costa

John Dalla Costa è un esparto di etica, un teologo e autore di cinque libri. Per maggiori informazioni su di lui, visitate il nostro sito web.

Le incertezze scatenate dall’intelligenza artificiale comportano ansie profonde e complesse quanto gli algoritmi che guidano l’apprendimento automatico. Le innovazioni causano sempre quella che gli economisti chiamano “distruzione creativa.” Tuttavia, solo per fare un esempio, l’intelligenza artificiale è così potente che coloro che si occupano di previsioni aziendali ritengono che in un futuro non troppo lontano rimpiazzerà 300 milioni di posti di lavoro.1 I suoi sostenitori promettono un’utopia tecnologica onnicomprensiva senza rispondere ai fastidiosi dilemmi morali che accompagnano tale distruzione. Un decennio fa, il fisico Stephen Hawking avvertiva di come l’intelligenza artificiale rappresentasse “una minaccia esistenziale per l’umanità.” 2 I campanelli d’allarme sono ora più inquietanti, poiché la tecnologia è passata dai laboratori di sviluppo alle applicazioni reali.

Nel maggio del 2023, oltre 350 tecnologi, pionieri dell’A.I., scienziati, accademici e leader del settore hanno pubblicato una lettera in cui hanno chiesto ai governi di tutto il mondo di regolamentare con urgenza lo sviluppo, la diffusione e l’uso dell’intelligenza artificiale. Coloro che sono immersi nel funzionamento intestino dell’A.I. ora vogliono che chi è al di fuori del settore veda ciò che vedono loro: l’A.I. ha lo stesso potenziale di “evento estintivo” delle armi nucleari o del cambiamento climatico.3

Papa Francesco ha affrontato il tema dell’A.I. numerose volte. Riconosce le immense possibilità offerte da questa tecnologia, ma insiste affinché l’A.I. sia usata in modo etico per il bene comune. Nel marzo 2023, si è spinto oltre, invocando l’esperienza vissuta delle donne per affrontare pienamente i “cambiamenti epocali” e le “ferite del nostro tempo.” Il Papa ha osservato che l’intelligenza artificiale solleva “nuove e imprevedibili dinamiche di potere.” La prospettiva e il consiglio delle donne sono cruciali in questo caso, “perché sono in grado, nel loro modo di agire, di sintetizzare tre diversi linguaggi: il linguaggio della mente, il linguaggio del cuore e il linguaggio delle mani. Tutti insieme. Una donna matura pensa ciò che sente e fa; sente ciò che fa e pensa; fa ciò che sente e pensa. Tutto in armonia.”4

Questa interpretazione dell’armonia che Papa Francesco descrive è sovversiva e trasformativa. L’intelligenza artificiale si basa sul linguaggio dei numeri. Infinitamente complesse, queste cifre sono sempre binarie. Possono essere combinate e composte per il calcolo, ma mancano della capacità più elementare di relazione a causa dell’abisso tra ogni cifra. Gli sviluppatori di intelligenza artificiale stanno cercando di programmare black-box e robot per esprimere empatia, attenzione e altre emozioni umane. Sebbene la senzienza delle macchine possa o meno realizzarsi, un cuore di numeri sarà sempre molto più simile al “cuore di pietra” autoisolante che al “cuore di carne” evocato dai profeti di Dio (ad esempio, Ezechiele 36:26).

L’IMMAGINE E LA SOMIGLIANZA

Il nostro attuale paesaggio umano, eroso e corroso dai social media, lascia presagire la vita in una realtà virtuale basata su un “cuore di numeri.” Le macchine e la tecnologia possono connetterci in modo intelligente, ma gli algoritmi sottostanti non rispettano né la privacy né la verità. I numeri che dirigono i link e i “mi piace” sono già in grado di intrappolare le persone in una dipendenza da assuefazione, stimolando al contempo il sospetto e la disperazione che sfociano nella depressione. Le capacità personali di amicizia sono compromesse e le relazioni diventano sempre più utilitaristiche.

Gli algoritmi per l’apprendimento automatico attingono a tutti i dati e informazioni disponibili su Internet: libri, articoli, blog, tweet e post. Essendo a “immagine e somiglianza dell’uomo”, questa tecnologia non può quindi sfuggire alle manie, ai difetti e ai fallimenti umani, che non faranno altro che amplificare le falsità, il marketing avvilente e le ideologie odiose che hanno trovato casa in Internet.

L’A.I. è esplicitamente a immagine e somiglianza dell’uomo, non della donna, in due modi. In primo luogo, coloro che programmano l’A.I., coloro che dirigono le aziende tecnologiche e persino coloro www.magdalacolloquy.org che hanno lanciato gli avvertimenti più allarmanti sono quasi esclusivamente uomini. Le distorsioni o i pregiudizi derivanti da questo squilibrio di genere non possono che essere preoccupanti. Forse ancora di più è il fatto che lo sviluppo e il futuro dell’A.I. siano nelle mani delle aziende. Pertanto, l’”immagine e somiglianza” che viene impressa negli algoritmi dell’A.I. non è umana, ma è l’artificio un tempo rimosso dell’homo economicus, non la creatura incarnata di carne e sangue, corpo, mente e spirito, ma “l’uomo economico... caratterizzato dall’infinita capacità di prendere decisioni razionali... per competere e massimizzare i profitti.”5

I tre linguaggi del cuore, della mente e delle mani che Papa Francesco identifica, invocano l’Incarnazione come contrappunto. Il linguaggio dell’intelligenza comprende la saggezza, la conoscenza e la comprensione, i doni dello Spirito Santo con i quali la forza delle nuove conoscenze viene ridisegnata dalle priorità morali per il bene più grande e comune. Il linguaggio del cuore, fonte di cura, preoccupazione e di ogni etica pratica, colma il divario tra i numeri ascoltando il cuore umano e la vulnerabilità degli altri. Il linguaggio delle mani esprime la saggezza e il cuore nella relazione pratica, nel contatto, nella cura delle ferite dell’altro, nel servire i bisogni dell’altro, nell’aiutare a costruire sogni condivisi.

Papa Francesco non esclude gli uomini da questo nesso di tre linguaggi, perché “questa sintesi è distintamente umana.” Il punto che egli sottolinea è che il “genio delle donne” deriva, in parte, dall’aver sperimentato l’esclusione e la diminuzione, dall’aver vissuto nelle ferite di un mondo disumanizzante e dall’aver assunto la maggior parte della responsabilità di prendersi cura di coloro che soffrono. Con l’A.I. che ormai getta un’ombra su tutti gli esseri umani, “le donne possono insegnare agli uomini a fare lo stesso,” poiché “sono le donne che per prime raggiungono questa armonia di espressione e di pensiero con i tre linguaggi.”

Creati a immagine e somiglianza di Dio, il compito degli esseri umani non è quello di rendere la tecnologia più umana, ma di diventare essi stessi più umani, imparando il linguaggio della relazione. Così facendo, il nostro ingegno e gli strumenti che creiamo saranno davvero al servizio di quella dignità umana, conferita da Dio, di tutte le nostre sorelle e di tutti i nostri fratelli.

Bibliografia:

1 Jack Kelly, “Goldman Sachs Predicts 300 million Jobs Will Be Lost or Degraded By Artificial Intelligence,” Forbes Magazine, 31 Marzo 2023, https://www.forbes.com/sites/jackkelly/2023/03/31/goldman-sachspredicts-300-million-jobs-will-be-lost-or-degraded-by-artificial-intelligence/.

2 Rory Cellen-Jones, “Stephen Hawking warns artificial intelligence could end mankind,” BBC News (Tech), 4 Dicembre 2014, https://www.bbc.com/news/technology-30290540.

3 Kevin Roose,”AI Poses ‘Risk of Extinction,’ Industry Leaders Warn,” New York Times, 23 Maggio 2023, https://www.nytimes.com/2023/05/30/technology/ai-threat-warning.html.

4 Discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti all’incontro promosso dalla “Strategic Alliance Of Catholic Research Universities” (SACRU) e dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontefice. Città del Vaticano, 11 Marzo 2023, https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/march/documents/20230311incontro.html

5 James Chen, “What is Homo Economicus? Definition, Meaning and Origin,” Investopedia, July 31, 2021, https://www.investopedia.com/terms/h/homoeconomicus.asp.

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