Londra Sera ( Edizione 2025) Marzo

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IL PRIMO GIORNALE COMMERCIALE ITALIANO DI LONDRA

RIFERIMENTO”

ORO ORO

IL NOSTRO PER IL NOSTRO

GIORNALE GIORNALE LE NOTIZIE EXCLUSIVE CHE NON TROVATE SUL

pprendiamo con vivo compiacimento che l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, ha premiato il nostro direttore Tommaso Commendatore Bruccoleri con medaglia d’oro per la sua professionalità al servizio dell’informazione italiana nel mondo. Questo esclusivo ed ambizioso riconoscimento, lo rende unico, fuori dai confini Nazionali, Ma a lui vanno anche altri tantissimi meriti, come ad esempio, quello di aver creato la comunità e l’associazionismo italiano nel Regno Unito, quello di aver ricostruito la Camera di Commercio ed Industria Italiana in UK insieme all’allora segretario generale Vittorio Schiazzano ed il presidente Lord Charles Forte proprietario di un impero alberghiero dove nelle sue proprietà’ non tramontava mai il sole. La creazione assieme al Principe Nicolò Pignatelli d’Aragona Cortes ed al conte Paolo Filo della Torre, del prestigioso Club di Londra, palestra di discussione di politica internazionale ed industriale. Ed ancora a lui i meriti tra tutti i piloti italiani ad aver portato il Concorde in Italia, E’ stato anche il solo italiano che per primo ha attraversato il Canale della Manica per l’inaugurazione del Channell Tunnel, e di aver trascritto l’Omelia del Principe della Chiesa Cardinale Agostino Casaroli che è ancora oggi, materia di studio per gli studenti di teologia. Non possiamo ancora dimenticare la consegna

L’ORDINE DEI GIORNALISTI CI PREMIA CONGRATULAZIONI & AUGURI!

dalle mani del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, della Onorificenza di Commendatore.

La modestia che contraddistingue il Comm. Tommaso Bruccoleri ha fatto si che egli non si vanta mai pubblicamente dei suoi traguardi e successi ottenuti in tantissimi anni di azioni, duro lavoro e di sacrifici. Per questo motivo abbiamo deciso di rendergli omaggio in questa nostra pagina agurandogli ancora tanti anni di soddisfazione, di riconoscimenti, tanta salute e tanta felicità. Noi continueremo il lavoro incessante, avvicinandoci sempre più alle esigenze ed aspettative legittime dei cittadini italiani all’estero ed intendiamo svolgere un ruolo di libero impulso, assicurandovi che ci impegneremo al meglio delle nostre capacità’ per il raggiungimento di questi obiettivi.

Jo Bruccoleri, Mario Ponzi ed il team redazionale

Mentre Re Carlo ha tenuto un banchetto tutto italiano nella sua tenuta di Highgrove con un menu di quattro portate preparato dallo chef Francesco Mazzei, per consolidare l’amicizia Italo-Britannica in vista della sua visita in Italia il prossimo mese di aprile. Il Re durante il pasto ha celebrato lo stile di vita italiano con un discorso pronunciato in lingua italiana. Fervono i preparativi per l’IFE di Londra 17-19 marzo, dove l’agroalimentare italiano non è stato mai così importante come in questo sensibile momento anche perché’, la Corona ha complimentato l’Italia per i suoi straordinari e salutari prodotti che rendono la vita piena di gusti e di sapori. Commercializzare prodotti italiani nel Regno Unito e a Londra, in parti-

IFE 2025 17-19 marzo –

RIFLETTORI PUNTATI

SULL’AGROALIMENTARE ITALIANO

colare, significa avere a che fare con un mercato multietnico, dove i consumatori inglesi si amalgamano con popolazioni di tutto il mondo. Sono quindi necessari un approccio ed una strategia di marketing che consentano ai produttori italiani di affrontare la sfida posizionandosi in maniera adeguata. Queta nuova opportunità per le imprese nazionali dell’enogastronomia che godono soprattutto nei Paesi anglosassoni di una grande considerazione in termini di qualità e sicurezza alimentare Sarà presentato all’IFE 2025 di Londra

nella Fiera di ExCell il salone dell’Agroalimentare Mondiale. Una piazza in cui l’Italia rappresenta il 6,43 per cento delle importazioni alimentari. Lo scorso anno le esportazioni italiane di prodotti alimentari e bevande verso il Regno Unito hanno superato la soglia dei 2.3 miliardi di sterline rappresentando il 6.43% della quota di mercato complessiva. In evidenza il mercato del vino ha fatturato oltre 541 milioni di sterline. La produzione italiana è leader nel

Devon Demaria (Royal Correspondent)

mercato britannico nei settori della pasta e delle conserve di pomodoro e detiene il primo posto sia in termini di valore che di quantitativi esportati, con la sola eccezione del fatturato per il vino nel quale primeggiano ancora i produttori francesi.

Molto elevate anche le quote di mercato per i nostri formaggi, i salumi e l’olio di oliva.

Le potenzialità’ del mercato inglese sono state inserite nei ricchi programmi di eventi che si terranno durante i workshop che rappresenteranno gli importanti punti di riferimento per gli operatori professionali dell’agroalimentare nazionale che alla fiera IFE2025 possono trovare molti punti e iniziative di supporto per lo sviluppo del Business alimentare Italiano nel Regno Unito.

LONDRA SERA
LONDRA SERA

IL MADE IN ITALY ALIMENTARE ALLA FIERA IFE DI LONDRA

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MARZO INTERNATIONAL FOOD & DRINK/ EXCEL

UN PANIERE DA 21 MILIARDI DI EURO

Prosegue la crescita sui mercati esteri dei distretti agroalimentari italiani con un risultato complessivo delle esportazioni dei primi nove mesi del 2024 che supera i 21 miliardi di euro, con un progresso del 7,7% a prezzi correnti rispetto al periodo gennaio-settembre del 2023. Sono i risultati al 30 settembre 2024, curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo che attesta un’evoluzione in linea con il totale agroalimentare italiano (+8,2%), di cui i distretti rappresentano il 42,5% in termini di valori esportati.

Nel Monitor dei distretti agroalimentari si evidenzia come la filiera dei distretti vitivinicoli accelera nel periodo gennaio-settembre andando a sfiorare i 5 miliardi (+4,4%). Il distretto principale, quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato, va in negativo nei primi nove mesi del 2024 (-1,6%). Molto positiva la dinamica del distretto dei Vini del Veronese (+9,6% nei primi nove mesi); balzo in avanti per i Vini dei colli fiorentini e senesi (+11%) e per il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+8%).

Anche la filiera della pasta e dolci continua il suo percorso di crescita sui mercati internazionali: nei primi nove mesi del 2024 realizza 3,6 miliardi di export (+7,6% rispetto allo stesso periodo del 2023). Tra i distretti della filiera, il contributo maggiore viene dal distretto dei Dolci di Alba e Cuneo, che realizza quasi 1,5 miliardi di export nei nove mesi (+18,6%). Bene anche i Dolci e pasta veronesi (+13%). Arretra il comparto pasta e dolci dell’Alimentare di Parma: nei primi nove mesi del 2024 il gap accumulato è di circa 25 milioni (-2,7%), ma grazie al contributo del comparto conserve, resta nel complesso in territorio positivo (+1,9%).

Accelera anche la filiera dei distretti agricoli realizzando nei nove mesi oltre 2,9 miliardi di export (+5,4% rispetto allo stesso periodo del 2023). Il maggior contributo viene dal distretto delle Mele dell’Alto Adige con un incremento del 20% nel periodo gennaio-settembre 2024. In forte recupero l’Ortofrutta romagnola a quota 546 milioni di euro nei primi nove mesi, l’11,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Continua il calo sui mercati esteri per la Nocciola e frutta piemontese (-16% nei primi nove mesi).

Anche la filiera delle conserve contribuisce positivamente alla dinamica dell’export dei distretti agro-alimentari con un +5% nei primi nove mesi, ossia un incremento di 112 milioni. Molto positivo il comparto conserve

Avanza la filiera del caffè (+9,5% tendenziale nei primi nove mesi del 2024), con ottimi andamenti per tutti e tre i distretti che la compongono. Il Caffè, confetterie e cioccolato torinese realizza 718 milioni di vendite all’estero (+7,7%). Positivi anche il Caffè di Trieste (+15,4%) e il Caffè e confetterie del napoletano (+9,7%).

dell’Alimentare di Parma: +15,3% nel periodo gennaio-settembre 2024 (tale da compensare l’andamento negativo del comparto pasta e dolci del distretto). Il distretto delle Conserve di Nocera chiude positivo nel bilancio gennaio-settembre 2024 (+2% tendenziale).

Lieve progresso nei nove mesi per la filiera delle carni e salumi (+3,1%) corrispondenti a 59 milioni in più. Si distinguono le Carni di Verona, che realizzano 23 milioni di incremento sui mercati esteri (+4,6%). Crescono anche i Salumi dell’Alto Adige

(+15,1%, circa 10 milioni in più), e i Salumi di Parma (+5,2%, in incremento di circa 20 milioni).

La filiera del lattiero-caseario nel complesso avanza del 5,2% nei primi nove mesi del 2024 (95 milioni di euro in più), quasi interamente realizzati dal Lattiero-caseario parmense (+38,3%). In progresso anche il Lattiero-caseario di Reggio Emilia (+16,7%), mentre calano leggermente il Lattiero-caseario sardo (-2%), la Mozzarella di bufala campana (-1%) e il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (-2,2%)

La filiera dell’olio è quella che contribuisce maggiormente alla crescita delle esportazioni dei distretti agroalimentari: nei primi nove mesi del 2024 vengono realizzati 522 milioni di export in più (+52,4%) a prezzi correnti. Il distretto dell’Olio toscano realizza 389 milioni in più (+56%). Positivo anche l’andamento dell’Olio umbro (+33%) e del comparto oleario dell’Olio e pasta del barese (+60%).

La filiera del riso chiude sostanzialmente invariata (-0,3% nei primi nove mesi del 2024). I due distretti che la compongono hanno un andamento similare: Riso di Pavia -0,4%, Riso di Vercelli -0,2%. Bene, infine, il distretto dell’Ittico del Polesine e del Veneziano: +11,6% nei primi nove mesi del 2024.

La Germania si conferma il primo partner commerciale per i prodotti dei distretti agroalimentari nei primi nove mesi del 2024 (+6,9% tendenziale); incrementi a doppia cifra anche verso gli Stati Uniti (+17%), bene anche i flussi destinati alla Francia (+5,4%), stabile il Regno Unito (+0,7%). Le economie emergenti, che rappresentano il 20% del totale delle esportazioni distrettuali agroalimentari, crescono del 6,8% nel terzo trimestre (+8,7% nei nove mesi) contro un +9,8% delle economie avanzate (+7,5% nel periodo gennaio-settembre 2024). Tra queste vanno segnalate Polonia (+11,9% nei nove mesi), Romania (+14,5%), Brasile (+14,4%) e Russia (+10,2%), bene anche la Cina (+7%) grazie allo sprint del terzo trimestre (+15,6%).

“La filiera agroalimentare italiana si rafforza ulteriormente nei mercati esteri ricevendo crescente apprezzamento della propria qualità, biodiversità e tradizione”, ha commentato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo. “Fattori che la nostra banca contribuisce a consolidare come strategici grazie a strumenti e consulenza offerti a vantaggio della competitività, dell’eccellenza produttiva e dell’innovazione sostenibile delle aziende del comparto. Lo testimoniano le quasi 7.000 imprese che abbiamo accompagnato nell’accesso ai bandi PNRR, contribuendo al successo del ‘Made in Italy’ alimentare”.

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FIERA IFE 2025 I MIGLIORI FORMAGGI DI CUI NESSUNO

PARLA SONO INGLESI

L’offerta di formaggi britannici non è solo l'impasto giallo e gommoso del formaggio cheddar big-box o il cottage cheese insapore dei menù dimagranti.

Alcuni – a nord della Manica –sostengono addirittura che la varietà di formaggi artigianali inglesi abbia soppiantato quella francese. Andiamo oltre questi accesi dibat e non facciamo il broncio del nostro piacere.

Anche se l’offerta casearia Made in Italy è imbattibile, vi consigliamo comunque di scoprire e soprattutto gustare questi sette formaggi artigianali inglesi, ottenibili da alcuni dei migliori negozi di formaggi della capitale.

buon formaggio. Le sue pecore si muovono e si nutrono liberamente nei pascoli che circondano la sua fattoria", spiega Jenny di Paxton & Whitfield.

Gorwydd Caerphilly: formaggio prodotto

- Baron Bigod: un formaggio prodotto con latte vaccino crudo e formaggio a pasta molle, proveniente dalla regione del Suffolk. "L'unico formaggio britannico tipo Brie che può giocare nei grandi campionati!", dice Dani del caseificio Hamish Johnston. - Cullum: formaggio prodotto con latte di pecora e pasta dura, originario del Lake District. "Brillante e succoso con una nota salata e una sottile dolcezza. La consistenza è morbida, gourmet e deliziosa con un filo di miele. Il casaro Martin Gott crede fermamente che un buon latte faccia un

con latte vaccino crudo e pasta dura, del Somerset. Todd Trethowan ha iniziato a produrre Gorwydd Caerphilly nel settembre 1996. È stato tra i vincitori del Super Gold ai World Cheese Awards 2022. È un formaggio ‘tre in uno’ con una crosta aromatizzata ai funghi, una dolcezza cremosa sul bordo esterno e un centro friabile e piccante. Realizzato a mano dai fratelli Trethowan nel loro caseificio nel North Somerset", afferma Jenny di Paxton & Whitfield.

dura, del Somerset. "I Trethowan, leggendari creatori di Gorwydd Caerphilly, vivono a soli otto chilometri dal villaggio di Cheddar. Hanno pensato perché non aggiungere un formaggio cheddar alla loro produzione. E hanno fatto un ottimo lavoro. Latte del Somerset, tanto cremoso quanto piccante e succoso", dice Jamie di Hamish Johnston.

- Rachel: formaggio prodotto con latte crudo di capra e

- Pitchfork Cheddar: formaggio prodotto con latte vaccino crudo e pasta

- Sinodun Hill: formaggio prodotto con latte di capra pastorizzato e pasta morbida dell'Oxfordshire. "È fatto da Fraser Norton e Rachel Yarrow con il latte delle loro 200 capre nella loro piccola latteria nell'Oxfordshire. Sinodun Hill ha un delicato sapore di yogurt, completato dal carattere più fruttato e caprino della corteccia. Ai World Cheese Awards dello scorso anno, ha vinto il Super Gold, battendo più di 4000 altri formaggi provenienti da tutto il mondo!", rivela Lucy de Buchanans. - Yarlington: formaggio prodotto con latte vaccino pastorizzato e pasta morbida del Gloucestershire. "Yarlington è un nuovo formaggio prodotto da David Jowett alla King Stone Dairy nel Gloucestershire, ed è il risultato di una collaborazione con Tom Oliver di Oliver's Cider. Questo formaggio a pasta molle viene lavato nel sidro agrodolce di Tom. È ricco, sodo e dolce con un'acidità di panna fresca, un pizzico di mela verde", aggiunge Lucy de Buchanans.

Dove trovarli:

pasta dura, originario del Somerset. "Lavato in salamoia, la sua crosta dorata e la pasta d'avorio con un gusto di nocciola si sposano perfettamente con un bicchiere di Sancerre", racconta Jamie di Hamish Johnston.

- Buchanans Cheesemonger, 5a Porchester Place, London, W2 2BS - Hamish Johnston, 48 Northcote road, London, SW11 1PA (negozio), oppure al n. 6 Clopton Commercial Park, Woodbridge, IP13 6QT (grossista) - Paxton & Whitfield, 93 Jermyn Street, London SW1Y 6JE e 22 Cale Street, London, SW3 3QU, oppure

Unit R4, Bourton Industrial Park, Bourton on the Water, Cheltenham, Gloucestershire (grossista).

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IL SUCCESSO INIZIA SEMPRE DA LONDRA

Quando Francesco Moncada di Paternò arrivò a Londra per distribuire le mozzarella di Aversana del caseificio Giuseppe Fierro, aveva solo due competitori con il vantaggio di produrre la mozzarella in loco: il primo, conosciuto da tutti i ristoranti di Londra era la ditta Carnevale e per il nord d’Inghilterra la Valerio, con una produzione totale del bianco latticino di circa 4.000 kg.– ricorda Stefano Sebastiani – l’allora re degli alberghi di Londra, che dirigeva gli alberghi firmati Savoy, il prestigioso gruppo ricco di storia. Mentre le altre due ditte consegnavano il prodotto nei furgoncini refrigerati, Chicco Moncada la consegnava ogni mattina a mano nei bianchi cartoni appena arrivati da Napoli con i voli cargo della British Airways. Iniziò così 30 anni fa l’avventura londinese del principe Francesco di Paternò. Alla gente che sorrideva rispondeva sempre “i quattrini non hanno odore”. La qualità della sua mozzarella di bufala presto diventò la favorita degli chefs più famosi della capitale. Riforniva i meglio ristoranti di Londra e gruppi alberghieri che badavano alla qualità e non al prezzo. Il River Café, il San Lorenzo il Berkeley, Gordon Ramsay e perfino Buckingham Palace erano i suoi clienti. Consegnava anche la mozzarella di Aversa al Principe Carlo, nella sua residenza di Highgrove. Aveva iniziato a fare i soldi a palate. Adesso

si poteva permettere una residenza da re. Francesco Moncada scelse di vivere al Claridge’s, nel quartiere di Mayfair, dove gli servivano la colazione in camera e non si doveva preoccupare di riordinare la casa; a tutto ci pensavano le cameriere dell’albergo. Da lì lavorava ogni mattina fino all’ora di pranzo, occupandosi della sua corrispondenza con molti nobili d’Europa che avevano scelto di vivere a Londra e mantenendosi in contatto telefonico con la Principessa Michael of Kent. Egli organizzava settimanalmente riunioni esclusive nella sala da pranzo privata di Annabel’s, uno dei clubs più esclusivi della metropoli. Alle sue cene partecipava il meglio dell’aristo-

crazia mondiale con ospiti da fiaba come la principessa Mimi Romanoff;

il principe e la principessa Pavlos di Grecia; il principe Rupert Zu Lowenstein (direttore finanziario dei Rolling Stones) e la moglie principessa Josephine; principe e principessa Pierre d’Arenberg; principessa Chantal di Hannover; la duchessa di Malborough; il conte di Dartmonth; sir Richard Osborn e tantissime altre teste coronate. Il principe siciliano a Londra era diventato il trait d’union dell’aristocrazia internazionale. Ed è proprio ad

una di queste feste da mille ed una notte dove l’aristocrazia è sempre alla ricerca di fondi che Chicco Moncada incontra e sposa Marina Caprotti, figlia di Bernardo Caprotti, proprietario di Esselunga, la grandissima catena di supermercati, scomparso a Milano il 30 settembre scorso, che ha lasciato in un testamento manifesto alla figlia Marina ed a sua madre il 70% dell’azienda, più case di lusso, castelli e dipinti. Il capo di Esselunga non si dimenticò dell’affascinante genero Francesco Moncada di Paternò lasciandogli una Bentley d’epoca, una villa a Skiathos in Grecia, un’altra nel sud della Corsica e tantissimi soldi per comprarsi finalmente una casa a Londra, città che Chicco giura di non lasciare mai perché, come ci racconta, “il mio successo si chiama Londra”. (Nelle foto il Principe Moncada al funerale del Conte Paolo Filo della Torre, mostra ‘Londra Sera’ che ne ha annunciato la notizia, e assieme alla moglie Marina Caprotti, amministratrice delegata dei supermercati Esselunga)).

Susanna Bossert (Consuma Editor)

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LONDRA SERA

CARMINE CARNEVALE L’UOMO CHE:

HA INSEGNATO AGLI INGLESI A MANGIARE LE MOZZARELLE

IN UN LIBRO LE SUE MEMORIE

Il nome di Carmine Carnevale si associa a due concetti: la mozzarella e Capracotta. Spieghiamo meglio. Negli anni Sessanta la mozzarella inglese aveva lo stesso sapore di una suola e non era possibile importarla dal Belpaese altrimenti sarebbe andata a male nel viaggio (come ai tempi dei Romani quando il vino nei barili arrivava in terra inglese ormai trasformato in aceto). Carmine fu il primo a fondare un caseificio a Londra e a produrla, assieme a tanti altri prodotti caseari, come soltanto un italiano sa fare. Capracotta è un piccolo paese incastonato nell’Appennino molisano da cui un diciannovenne capracottaro partì negli anni Sessanta alla ricerca di un futuro per sé e per i suoi cari. Ecco, dunque, che emerge la figura di un emigrato che ha scritto la storia del suo paese natio ma anche della comunità italiana nella capitale a Londra e a lui è dedicato il libro omonimo di Pasquale Damiani per le edizioni Terzo Millennio. Giunto agli

ottant’anni, Carmine è ancora pieno di progetti da realizzare e il libro che gli frullava in testa da tempo era appunto uno di questi. Bisognava legare il presente al passato perché uno non esiste senza l’altro ma non per riempire pagine di malinconici ricordi quanto per proiettarsi con esso al futuro e soprattutto raccontarlo ai giovani a cui, oggi, forse, manca il coraggio di lanciarsi. Carmine ce l’ha fatta, è diventato un imprenditore di successo in un ambiente ancora ostile agli ex-

“N”

Ifan della Nutella sono rimasti sbalorditi dopo aver scoperto perché la "N" nel logo della crema spalmabile al cioccolato e nocciole è nera.

Francesco Rivella, soprannominato il "padre della Nutella", è scomparso il 14 febbraio, a pochi giorni dal decimo anniversario della morte del fondatore della Ferrero, Michele Ferrero. Come braccio destro di Ferrero, la coppia ha viaggiato in tutto il mondo per trovare gli ingredienti perfetti per il loro marchio di cioccolato. Al dott. Rivella viene attribuito il merito di aver aiutato il marchio con sede ad Alba a crescere fino a diventare una sensazione internazionale, innovando i prodotti della sua "Chemistry Room" di cioccolato in stile Wonka.

Si dice che il chimico abbia avuto un ruolo determinante nella creazione della Nutella, e gli viene attribuito il merito di aver inventato il nome della crema spalmabile al cioccolato e nocciole famosa in tutto il mondo. Tuttavia, molti fan hanno appena capito perché il dottor Rivella ha

Aliens e ci è riuscito grazie a dedizione e al supporto della famiglia che, poco alla volta, lo ha raggiunto.

Non è stata una strada facile e le difficoltà sono state tante e importanti ma il ragazzo capracottaro non si è mai arreso.

Il legame con il suo paese natio è sempre stato stretto. Una persona deve avere ben chiare le proprie radici e così, ogni tre anni, si presentava puntale alla festa della Madonna di

Loreto dandosi appuntamento con i tanti emigrati della zona e, successivamente, costruendovi anche un albergo da cui si ammira un panorama mozzafiato.

Carmine vive ormai a Londra da decenni e qui sono nati i suoi figli e risiede parte della sua famiglia e la città è ormai una seconda patria ma questo ottuagenario dallo spirito giovanile è ancora legatissimo alle origini di cui porta con fierezza alto il nome ed è pronto a sfidarsi, a mettersi in gioco, ad essere sempre attento al presente ispirando le seconde e le terze generazioni di Carnevale e, da oggi, anche i lettori di questo libro che si legge d’un fiato, accompagnato da foto prima in bianco e nero e poi a colori.

PER NUTELLA – IL SEGRETO –

scelto di mantenere la "N" in nero nella tipografia mentre il resto delle lettere era colorato di rosso. Alla luce della morte dell'inventore, un fanatico della Nutella, che si fa chiamare @thankyou_payme, si è rivolto a X per sfogare la propria frustrazione per il "mistero" dietro il logo.

Ritwittando un annuncio di morte del dottor Rivella nel post, la persona ha esclamato: "NOOOOOO, volevo

chiedergli perché la N è nera".

In risposta, una persona ha scritto: "una perdita tragica, ma ora potremmo non scoprire mai la grande cospirazione della tipografia della Nutella, scomparsa prima che i suoi segreti potessero essere rivelati".

Dopo essere stata informata per la prima volta della differenza di colore, una persona ha detto: "aspetta, come ho fatto a notarlo?", mentre un'altra ha commentato: "non me ne ero mai accorta prima".

Nel frattempo, centinaia di fan sono stati spinti a condividere le proprie teorie sul logo, con uno che ha scritto: "forse l'inchiostro non era abbastanza rosso". Un altro ha riflettuto: "la N di Nutella è nera per enfatizzare "nut", evidenziando il suo contenuto di nocciole".

"Il contrasto con il rosso dovrebbe rendere il logo più memorabile".

Tuttavia, un fan, di nome @cherryhugs95, ha suggerito che il design è nato come risultato di "problemi di marchio". Hanno aggiunto: "questo era originariamente il nome di un altro marchio, quindi l'hanno cambiato per evitare il copyright".

Sembra che il fan avesse ragione, poiché secondo, sia Startup Talky che Logos-World, quando Nutella è arrivata per la prima volta sul mercato, esisteva già un'azienda con lo stesso nome.

Molti fan hanno appena capito perché il dottor Rivella ha scelto di mantenere la "N" nera nel nome mentre il resto delle lettere era colorato di rosso.

Per risolvere potenziali problemi di marchio, Ferrero ha deciso di mantenere la "N" nera nel logo mentre il resto delle lettere era colorato di rosso.

Ciò ha contribuito a distinguerne l'aspetto e a rendere il logo unico, proteggendo al contempo il marchio dell'azienda, con la "N" nera che presto è diventata una parte importante del marchio Nutella.

AMPLIATI I SERVIZI CONSOLARI

PER GLI ITALIANI IN SCOZIA

TAGLIO DEL NASTRO PER “ITALY HOUSE”

Si è tenuta ad Edimburgo, una cerimonia per l’inaugurazione della nuova sede del Consolato Generale e dell’Istituto Italiano di Cultura. Vi hanno preso parte il sottosegretario agli Affari Esteri Giorgio Silli e l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito Inigo Lambertini.

L’apertura della nuova sede, che consentirà di far fronte all’accresciuta presenza italiana e al conseguente incremento di domanda dei servizi consolari, si inserisce nell’ambito di un piano di potenziamento della presenza del nostro Paese nel Regno Unito, iniziato con l’istituzione del Consolato di Manchester nel 2021 e l’avvio nel 2023 del processo di digitalizzazione degli archivi consolari delle Sedi di Londra,

Manchester ed Edimburgo.

La collettività italiana risulta in aumento, con oltre 27.000 iscritti AIRE tra Scozia e Irlanda del Nord che hanno saputo integrarsi in maniera ottimale nel tessuto sociale ed economico locale. “Italy House” sarà il fulcro della presenza italiana a Edimburgo, città che ospita oltre il 30% dei connazionali residenti in Scozia.

“L’inaugurazione di una nuova sede consolare è una ulteriore testimonianza dell’attenzione del Governo per tutti gli italiani che vivono all’estero. La prima visita in Scozia del mio mandato è un’importante occasione per rafforzare i legami con l’associazionismo, il Comites, il CGIE e la collettività locale”, ha commentato il sottosegretario Silli.

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SUL REFERENDUM

Anche gli italiani all’estero voteranno i 5 referendum che la Corte Costituzionale, il 20 gennaio scorso, ha giudicato ammissibili. Come per le elezioni politiche, anche ai referendum i connazionali iscritti all’Aire votano per corrispondenza. Ecco perché, nell’attesa di conoscere la data del voto – che sarà compreso tra il 15 aprile e il 15 giugno – diverse sedi consolari hanno rilanciato l’invito ai connazionali affinché mantengano aggiornato il proprio indirizzo di residenza, così da poter ricevere a domicilio il plico elettorale. I dati possono essere controllati e aggiornati sul portale Fast It. Cinque i quesiti referendari che

hanno avuto il via libera della Consulta, 1 sulla cittadinanza e 4 sul lavoro. Il Referendum sulla cittadinanza propone di dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana, ripristinando un requisito introdotto nel 1865 e rimasto invariato fino al 1992. Il primo dei quattro referendum sul lavoro chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act, che consente alle imprese di non reintegrare un lavoratore licenziato in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015.

I Comites sono organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti direttamente dai connazionali residenti all'estero in ciascuna circoscrizione consolare ove risiedono almeno tremila connazionali iscritti nell'elenco AIRE aggiornato di cui all'art. 5, comma 1, della Legge 459/2001

Il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. Il terzo punta all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei con-

tratti a termine. Il quarto quesito riguarda l’esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltante e subappaltante negli infortuni sul lavoro.

ECONOMIA:

ITALIA IN CRESCITA ITALIA IN CRESCITA

La Banca d’Inghilterra, ha tagliato della metà le sue previsioni per la crescita del Regno Unito a solo lo 0,75 percento, e ha avvertito che le pressioni sul costo della vita sono di nuovo in aumento, con l'inflazione destinata a salire al 3,7 percento poiché l’aumento delle bollette energetiche in aprile metteranno a dura prova le finanze delle famiglie. Questa triste combinazione aumenta i timori di "stagnazione", quando l'economia ristagna anche se le pressioni inflazionistiche si intensificano. È un fenomeno che ha devastato la Gran Bretagna negli anni '70 su scala molto più ampia, quando l'inflazione ha superato il 20 percento mentre l'economia si è contratta.

Le famiglie hanno tratto un certo sollievo quando i funzionari dei tassi della Banca hanno votato con una maggioranza di 7 a 2 per tagliare i tassi di interesse dal 4,75% al 4,5%, il livello più basso da giugno 2023. Due funzionari hanno voluto andare ancora oltre e tagliare i tassi di mezzo punto percentuale nel tentativo di dare una spinta più rapida all'economia in mezzo alle prospettive più cupe. Senza criticare direttamente il Cancelliere, la Banca ha affermato che la crescita "era stata più debole del previsto... e gli indicatori di fiducia delle imprese e dei consumatori erano diminuiti".

La sterlina, nel frattempo, è scesa di un centesimo e mezzo rispetto al dollaro ed è crollata anche nei confronti dell'euro.

Il portavoce aziendale dei conservatori Andrew Griffith ha affermato: "le previsioni odierne della Banca d'Inghilterra sono un'accusa feroce dei 100 giorni trascorsi dal disastroso bilancio laburista. Le nostre strade

principali e le nostre attività commerciali stanno sanguinando a causa delle scelte del Labour, ma Rachel non vuole saperlo o non ascolta.'

Julian Jessop, economist fellow presso l'Institute of Economic Affairs, ha affermato: e’ difficile vedere le nuove previsioni della Banca come qualcosa di diverso da una valutazione schiacciante delle ricadute del bilancio.

'Anche altre grandi economie in Europa sono di nuovo in stallo, in particolare Germania e Francia, ma l'inversione di tendenza è stata molto più netta nel Regno Unito.

La Banca è stata costretta a tagliare [i tassi di interesse] perché l'economia del Regno Unito sta crollando

ta in difficoltà della Reeves e minaccia di aumentare le sue difficoltà nel far quadrare i conti.

Se anche l'Office for Budget Responsibility il mese prossimo, taglierà le sue previsioni di crescita, il "margine" di finanza pubblica del Cancelliere verrà spazzato via, costringendola a cercare più soldi tramite aumenti delle tasse o tagli alla spesa. Ciò avviene dopo che il raid da 25 miliardi di sterline della Reeves sull'assicurazione nazionale dei datori

Susannah Streeter, responsabile del settore finanziario e dei mercati presso Hargreaves Lansdown, ha affermato: "I rischi di stagnazione sono evidenti.

L'inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo del 2 percento della Banca e le pressioni sui prezzi si stanno accumulando, ma l'economia è stagnante e la fiducia delle imprese ha subito un colpo".

Il declassamento delle previsioni del PIL è l'ultimo colpo al piano di cresci-

di lavoro, più un aumento del salario minimo, ha fatto crollare la fiducia delle imprese, minacciando al contempo i posti di lavoro e facendo aumentare i prezzi.

L'ex vicegovernatore della Banca d'Inghilterra, Sir Charlie Bean, ha detto a LBC che l'aumento dell'NI del governo era "problematico" a causa del suo impatto sui posti di lavoro e "i prossimi due anni sembrano, per il governo difficili da gestire ". Il governatore della banca Andrew Bailey ha detto: "viviamo in un

Tommaso Bruccoleri (Business & Politica Editor)

mondo incerto e la strada da percorrere sarà piena di ostacoli".

Ha aggiunto che la fiducia delle aziende e dei consumatori "si è deteriorata negli ultimi mesi", con le famiglie "più attente ai prezzi e che frenano la spesa". Il Governatore Bailey ha evitato di dare direttamente la colpa al bilancio per il declassamento della crescita della banca e ha detto di sostenere il piano di crescita del cancelliere.

Ma ha detto che qualsiasi beneficio "richiederà tempo per arrivare". Rispondendo al taglio dei tassi della banca, la cancelliera Reeves ha detto: "questa è una buona notizia. Tuttavia, non sono ancora soddisfatta del tasso di crescita. La nostra promessa è di andare oltre e più velocemente per dare il via alla crescita economica e mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori.’

L'economia stava vivendo la crescita più forte nel gruppo G7 delle nazioni avanzate nella prima metà del 2024 prima che il partito laburista salisse al potere.

La cancelliera dello Scacchiere Reeves afferma di essersi ritrovata con una terribile eredità economica, un'affermazione che è stata ampiamente derisa dagli esperti. Sir Keir Starmer ha difeso il record del governo mentre le prospettive di crescita venivano tagliate, dicendo a Sky News: ‘Non avremmo mai fatto ripartire l'economia in soli sei o sette mesi.’ Ma Andrew Sentance, un ex funzionario della Banca d'Inghilterra, ha affermato: ‘Le previsioni della Banca d'Inghilterra sono una notizia terribile per il governo. Maggiore inflazione, crescita peggiore. Il bilancio autunnale del Governo ha peggiorato le cose.’

LA CATASTROFE CHE HA FATTO VINCERE PUTIN

Il presidente ucraino

Volodymyr Zelensky ha rotto il silenzio dopo un'esplosiva lite con Donald Trump e JD Vance nello Studio Ovale.

Zelensky ha rilasciato delle scuse su X in seguito al litigio che lo ha visto cacciare dalla Casa Bianca.

In un post apparentemente sarcastico, ha ringraziato l'America quattro volte dopo che il suo vicepresidente lo ha accusato di non essere grato per il supporto che gli Stati Uniti hanno fornito al paese. Ha detto: "Grazie America, grazie per il tuo supporto. Grazie Congresso e popolo americano.

la prosperità è forse impegnarsi nella diplomazia", ha detto.

E se saremo fuori combatterete".

fuoco. Non voglio cessare il fuoco. Voglio andare e voglio questo" Ha aggiunto: "O farete un accordo o saremo fuori.

La priorità principale dichiarata dal PM per i colloqui era garantire un accordo affinché gli USA fornissero un "backstop" di sicurezza per migliaia di truppe britanniche ed europee che avrebbero potuto essere inviate in Ucraina per mantenere la pace, se Trump fosse riuscito a mediare una tregua. Non farlo, ha detto, avrebbe permesso a Vladimir Putin di "torna-

L'Ucraina ha bisogno di una pace giusta e duratura e stiamo lavorando esattamente per questo".

Questo è avvenuto dopo che ha ricevuto un rimprovero per non essere stato abbastanza rispettoso nei confronti del presidente Donald Trump durante il drammatico scontro in fronte ai giornalisti e al mondo intero. I leader europei sono tutti schierati con Zelensky, condividendo messaggi di supporto su X che sono stati ritwittati dal leader ucraino.

Lanciando un attacco, il vice presidente Vance ha detto: "Signor Presidente, con tutto il rispetto, penso che sia irrispettoso da parte sua entrare nello Studio Ovale e cercare di discutere in questo modo di fronte ai media americani".

Questo è avvenuto dopo che Trump è stato ripetutamente interrotto dalla sua controparte ucraina.

Una fonte a conoscenza dell'incontro alla Casa Bianca ha detto che il comportamento di Zelensky ha sorpreso i funzionari americani presenti.

Nessuno si aspettava che l'incontro si svolgesse in questo modo. "La strada per la pace e la strada per

Zelensky ha spiegato che il presidente russo Vladimir Putin aveva occupato parti del suo paese dal 2014, a partire dalla Crimea, e che nessuno lo avrebbe fermato e che aveva violato un cessate il fuoco negoziato.

Trump ha attaccato Zelensky per aver parlato sopra di lui, dicendo: "Quello che stai facendo è molto irri-

Dopo l'incontro, il presidente degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione sul suo social Truth affermando che il presidente Zelensky "non era pronto

spettoso nei confronti del paese, questo paese che ti ha sostenuto molto più di quanto molte persone dicano di dover fare".

Donald Trump ha continuato dicendo: "devi essere grato. Non hai le carte. Sei sepolto lì. La tua gente sta morendo. Stai esaurendo i soldati. Poi ci dici, non voglio un cessate il

per la pace. Ha aggiunto: "Non voglio un vantaggio, voglio la pace. Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti. Può tornare quando sarà pronto per la pace". L'infuocato scambio è avvenuto mentre dopo che Trump con successo aveva incontrato Keir Starmer e Macron a Washington. Il presidente degli Stati Uniti aveva invitato il Primo Ministro Starmer in un incontro straordinario per discutere del futuro dell'Ucraina e del ruolo che i due paesi hanno nel processo di pace.

re di nuovo" e far precipitare l'Europa in guerra.

Nello Studio Ovale, Sir Keir ha consegnato a Donald Trump una lettera del Re che lo invitava per una seconda visita di Stato senza precedenti, e lui ha risposto che era "onorato" e che sarebbe venuto nel Regno Unito "presto".

Nonostante l'evidente calore, c'erano pochi impegni concreti da parte degli USA sull'Ucraina.

Il PM britannico ha elogiato gli sforzi di Trump per portare la pace, ma ha sottolineato che qualsiasi accordo deve essere duraturo e non favorire "l'invasore" Vladimir Putin tra i continui dubbi sul fatto che gli USA offriranno garanzie di sicurezza.

Il primo ministro Giorgia Meloni ha suggerito: la strada per la pace e la strada per la prosperità è bisogna continuare ad impegnarsi nella diplomazia".

LONDRA SERA
Tommaso Bruccoleri

La storia continua

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IL PONTE CULTURALE ITALIA-GRAN BRETAGNA:

-IL LIBRO POSSIBILE 2025 VOLA A LONDRA PER CONQUISTARE LA “LONDON BOOK FAIR DI OLYMPIA”

Welcome to “Il Libro Possibile 2025”: la XXIV edizione del festival letterario made in Puglia varca i confini nazionali e debutta a Londra per la sua prima, attesissima tappa internazionale. Il Libro Possibile (#iLP25) porterà nella capitale britannica un programma straordinario con grandi autori italiani e inglesi, voci di spicco della letteratura, dell’economia e della divulgazione scientifica europea.

Dopo 24 anni di successi a Polignano a Mare e a Vieste, il festival diretto da Rosella Santoro si proietta sulla scena editoriale globale, scegliendo la vibrante capitale britannica come terza piazza di dialogo e scambio culturale, dove accogliere on stage i protagonisti della nuova tappa oltremanica: Simonetta Agnello Hornby, Philip Ball, Jonathan Coe, Carlo Cottarelli, Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Tommaso Ebhardt, Barbara Gallavotti, Olivia Laing e Michele Masneri.

Il Libro Possibile a Londra avrà un doppio palcoscenico per un unico grande spettacolo della cultura nel cuore pulsante della City. Alla London Book Fair presso l’Olympia Exhibition Centre, al centro dell’editoria mondiale, il Padiglione Italia accoglierà #iLP25 Media Corner, un hub dinamico e aperto al pubblico che potrà assistere a interviste esclusive con autori, edi-

tori e protagonisti del mondo culturale. Ci saranno inoltre collegamenti in diretta con l’Italia grazie agli storici media partner radio-televisivi de #iLP25. Secondo palcoscenico sarà l’Istituto Italiano di Cultura: ogni sera, dalle ore 18:00 alle 21:30, nelle sale della prestigiosa sede istituzionale in Belgrave Square si svolgeranno gli incontri pubblici con gli autori best seller annunciati in cartellone, riproponendo il format che ha reso celebri le serate estive di Polignano a mare e Vieste.

Con la tappa londinese, Il Libro Possibile si conferma un modello culturale senza confini capace di unire letteratura, territori e visioni globali, dal Mediterraneo fin oltremanica.

Per Francesco Bongarrà, direttore dell’IIC, “questa partnership consente all’Istituto Italiano di Cultura di

Londra, avamposto della cultura italiana in Inghilterra, di farsi ponte tra Londra e uno dei festival letterari più vibranti del nostro Paese. Un ponte che si apre in contemporanea con la fiera del libro più importante d’Europa dopo la Buchmesse di Francoforte e che apre al festival Il Libro Possibile le porte di un panorama culturale estremamente innovativo quanto mai curioso e sfidante”.

il fermento culturale pugliese, dando vita a qualcosa di nuovo e possibile”, assicura Santoro.

Il Libro Possibile, che nel 2026 prepara a festeggiare un quarto di secolo, è oggi uno dei festival letterari più rilevanti nel panorama culturale italiano. Nato nel 2002 su iniziativa dell’Associazione Culturale Artes, con la direzione artistica di Rosella Santoro, il festival ha l’obiettivo di portare la cultura nelle piazze, rendendola accessibile a tutti e promuovendo la lettura come bene comune. L’evento si svolge tradizionalmente a Polignano a Mare, affascinante borgo pugliese arroccato sull’Adriatico. Dal 2021 ha ampliato il suo raggio d’azione con una seconda sede a Vieste, estendendo la sua presenza lungo la costa pugliese. Durante le serate del festival, le piazze principali delle città ospitano incontri con autorevoli esponenti della cultura nazionale e internazionale, offrendo al pubblico un’ampia gamma di temi per stimolare un confronto vivo e partecipato.

“Quando abbiamo immaginato Il Libro Possibile, volevamo creare un luogo in cui autori di ogni estrazione potessero incontrarsi, dialogare e cercare nuove prospettive”, afferma la direttrice artistica Rosella Santoro. “Quel luogo lo abbiamo fatto nascere a Polignano a Mare, crescere a Vieste e oggi approdiamo a Londra. Non è solo una nuova, strepitosa tappa internazionale, ma la conferma che Il Libro Possibile è un modello culturale vivo, capace di adattarsi e crescere ovunque ci sia desiderio di confronto e scoperta. Londra, con il suo battito cosmopolita, è il posto giusto per scrivere un nuovo capitolo. Questo potrà avvenire grazie alla prestigiosa collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Londra e al supporto dei nostri partner istituzionali e media, che rendono tridimensionale quel luogo immaginato quasi 25 anni fa: negli incontri live, nel racconto in diretta TV e online. Alla London Book Fair e nelle serate all’Istituto Italiano di Cultura porteremo la voce della grande editoria italiana e

Da sempre Il Libro Possibile ha una vocazione internazionale, consolidata negli anni con la presenza di autori di premi Nobel e Pulitzer come Wole Soyinka, Richard Powers, Patrick McGrath, Richard Mason, Jeffery Deaver, Jonathan Coe, Andrew Sean Greer, David Leavitt, David Quammen, Lawrence Wright, Javier Cercas, Anabel Hernández, Richard Osman, Abir Mukherjee, Donald Sassoon, Kristinn Hrafnsson e Fernando Aramburu.

Oltre all’evento estivo, Il Libro Possibile organizza anche il Winter, una rassegna culturale che si svolge da settembre a maggio in diverse località pugliesi, coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado per mantenere vivo il dialogo culturale con gli studenti per tutto l’anno. Nel corso del tempo, il festival ha guadagnato crescente attenzione da parte di intellettuali, giornalisti e pubblico, diventando uno degli appuntamenti più attesi dell’estate italiana. La maggior parte degli eventi è a ingresso libero, con alcune presentazioni che prevedono un contributo simbolico destinato in beneficenza.

NON PARLANO INGLESE

PUR VIVENDO IN INGHILTERRA DA MEZZO SECOLO

Quasi un milione di persone in Inghilterra non sa parlare bene l'inglese o non lo sa per niente.

Le statistiche ufficiali rivelano che il 10 percento dei residenti del paese nati all'estero, ovvero 932.208 persone, dopo oltre mezzo secolo di vita in Inghilterra, parla poco o niente inglese. Un totale di 794.332 persone (8,6 percento) non sa parlare bene l'inglese, mentre 137.876 persone (1,4 percen-

to) non sanno parlarlo affatto. Nel frattempo, poco più della metà dei migranti di età superiore ai 16 anni afferma che è la loro lingua principale e il 38,4 percento ritiene di saperlo parlare bene.

I dati, ottenuti da The Sun, sono stati raccolti dai dati del censimento del 2021 e comunicati ai conservatori dall'autorità statistica del Regno Unito. Hanno spinto il ministro ombra degli Interni Chris Philp a sollecitare il par-

tito laburista a "prendere in mano l'immigrazione", aggiungendo che "è incredibile che così tante persone nel paese non

sappiano parlare inglese". Secondo dati separati dell’ONS, a metà del 2022, la popolazione inglese era di 67,6 milioni e si prevede che salirà a 72,5 milioni entro la metà del 2032. Si stima che il livello di migrazione netta sarà in media di poco meno di 631.000 quest'anno, il che sarebbe inferiore al recente record sbalorditivo di 906.000.

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DUE RISTORANTI

DI QUALITA’

Antonio Ballerini, grande esperto di ristorazione, gestisce due ristoranti di qualita’: Bagutta a St Albans e That’s Amore al 1031 di Finchley Road, Golders Green, London.

I puristi della ristorazione italiana, non mancheranno di apprezzare questi due locali che portano avanti il gusto italiano in Inghilterra. E’ uno scenario d’arte della cucina italiana con i suoi vini e il suo cibo Mediterraneo. Una cucina genuina, di alta qualità con un giusto equilibrio tra le varie portate. Tra i piatti di terra, le vere pizze napoletane, pasta, verdure latticini, salumi, formaggi, e piatti di mare, pesce, i calamari arrostiti, la fritturina. La parmigiana di melenzane, le polpette al sugo di pomodorini, la grigliata di pesce, i gamberi arrostiti, la spigola oltre ad una grande varietà di piatti del giorno sempre freschi e gustosissimi, delizie del palato con gli abbinamenti dei vini piemontesi selezionati dal patron dei due ristoranti.

Nei due ristoranti potete trovare una grande varietà di pizze e pasta e altre tradizionali pietanze della cucina dell’essenziale a volte semplici ma allo stesso

tempo estremamente raffinate. Il concetto di Antonio Ballerini, consiste nel ricercare i più delicati sapori della gastronomia italiana, per elaborare piatti originali e personali che esaltano il gusto dei singoli ingredienti, Nei suoi ristoranti Antonio prepara un menù che non può mancare di essere apprezzato dai buongustai. Infatti Bagutta a St. Albans e That’s Amore a Golders Green, anche per le pizze i due locali si distinguono.

A Londra si mangiano le pizze in media una volta la settimana, ma c’è ne sono poche dove fanno la vera pizza napoletana e That’s Amore si distingue tra tutte proprio per il suo marchio di qualita’ di Authentic Neapolitan Pizza.

Chi è appassio-

nato della cultura italiana del mangiare, non deve mancare di visitare questi due Ristoranti raccomandati dalla gente che sa mangiare bene.

Il pittore scozzese

Jack Vettriano è morto in Francia all'età di 73 anni.

Il corpo del pittore, nato Jack Hogan a Methil, Fife, è stato tro vato nel suo apparta mento a Nizza.

Si è capito che non ci sono circostanze sospette intorno alla morte dell'artista. Un autoritratto del 2009 di un Vettriano dal l'aspetto malinconico è stato pubblicato sulla sua pagina Instagram insieme a un messaggio che annunciava la sua morte.

IN MEMORIA DI UN ARTISTA

JACK VETTRIANO, IL PITTORE SCOZZESE DIETRO L'AMATO

CAPOLAVORO THE SINGING BUTLER E’ MORTO IN FRANCIA

Vettriano era dietro il capolavoro The Singing Butler, che mostra una coppia che balla su una spiaggia in tempesta mentre il loro maggiordomo e la cameriera tengono gli ombrelli sopra di loro. L'opera d'arte è diventata il dipinto più costoso di un artista scozzese quando è stato venduto all'asta per £ 750.000 nel 2004.

Ha vissuto a intermittenza sulla costa mediterranea francese a Nizza dal 2010.

Nel 2022 ha raccontato di come ha iniziato ad "abusare di sostanze" dopo la fine di "una relazione molto distruttiva a Londra", dicendo: "Mi è costato emotivamente e finanziariamente.

Tutto è sfuggito completamente di mano".

Vettriano ha lasciato la scuola a 15 anni per diventare un ingegnere minerario, ma ha iniziato a dipingere dopo che una ragazza gli ha regalato una scatola di acquerelli per il suo 21° compleanno.

L'artista autodidatta ha tratto ispirazione dalle opere delle Kirkcaldy Galleries, studiando i dipinti di artisti come Samuel Peploe e William McTaggart così attentamente che ha temuto di destare i sospetti del personale della

galleria.

La sua svolta arrivò nel 1998 quando presentò due dipinti alla mostra annuale della Royal Scottish Academy ed entrambi vennero venduti il primo giorno, ispirandolo a

diventare un artista a tempo pieno. Le sue opere ottennero consensi internazionali, portando a mostre in città come Edimburgo, Londra, Hong Kong, Johannesburg e New York. Il suo dipinto del 1992 The Singing

Butler è tra le sue opere più famose e mostra un'elegante coppia che balla su una spiaggia spazzata dalla tempesta accompagnata dal maggiordomo e dalla cameriera, diventando un'immagine di successo in Gran Bretagna. Tra coloro che hanno acquisito dipinti di Vettriano ci sono Jack Nicholson, Sir Alex Ferguson, Sir Tim Rice e Robbie Coltrane.

Il suo agente ha dichiarato in una nota: "La scomparsa di Jack Vettriano segna la fine di un'era per l'arte scozzese contemporanea. "Le sue opere evocative e senza tempo continueranno ad affascinare e ispirare le generazioni future". Un post di Instagram è stato poi pubblicato sulla sua pagina ufficiale dicendo: "È con grande tristezza che condividiamo la notizia della scomparsa di Jack nel fine settimana.

"Non era solo un artista straordinario, ma anche un uomo profondamente riservato e umile che era infinitamente grato per il supporto e l'ammirazione di coloro che amavano il suo lavoro.

I suoi dipinti, che catturano momenti di intrigo, romanticismo e nostalgia, hanno toccato i cuori di così tante persone in tutto il mondo e la sua eredità vivrà attraverso di loro.

"In questo momento, chiediamo la privacy mentre i suoi cari affrontano questa perdita. Grazie per tutti i gentili messaggi e tributi già condivisi: il vostro supporto significa molto".

Vettriano ha rivelato tre anni fa di aver avuto problemi con la cocaina.

"Non ho mai voluto provare niente di diverso dall'eroina o dall'ecstasy, perché la

LONDRA SERA
Isabella Grimaldi (Art Editor)

cocaina faceva al caso mio", ha detto. Stimola l'appetito sessuale, ma sfortunatamente non ti dà il potere di farci niente". Ha anche sviluppato un problema con l'alcol dopo essere caduto in depressione quando un infortunio alla spalla nel 2015 lo ha lasciato temporaneamente incapace di dipingere.

È stato il comico Sir Billy Connolly a tentare di aiutarlo, dopo che a Vettriano è stato commissionato di dipingere il suo ritratto per il 75° compleanno del comico nel 2017. "Stavamo salendo al piano di sopra nel mio studio e ho detto, "sai che sei nei guai quando inizi a bere all'ora di pranzo" e lui mi ha guardato e ha detto, "sì, non è quello che vuoi fare, Jack" e ne sono rimasto toccato. Il fatto è che non mi è mai piaciuto il sapore dell'alcol, mi piaceva l'effetto che aveva su di me. "Ma usavo tutte queste cose come anestetico, mi toglievano il dolore che provavo. È stato un po' difficile smettere, ma non credo di aver mai avuto le credenziali di un alcolizzato o di un tossicodipendente. "L'alcol e le droghe hanno semplicemente alleviato il dolore per un po'. Mi ci è voluto un po' per realizzare che niente di tutto questo mi avrebbe tirato fuori da lì e mi avrebbe solo trascinato più in basso". Gli hanno anche dato degli antidepressivi, ammettendo in un'intervista del 2021 che era perché "non so cosa mi succederà". Quello era solo il mio lato romantico e drammatico che usciva allo scoperto. Penso che molte persone creative abbiano bisogno di essere in qualche modo al limite, le ispira", ha detto. Nel 2021 ha detto di voler far sapere alla Scozia che è "ancora qui" dopo aver trascorso "tre anni terribili". Vettriano soffriva di insonnia e ha rivelato il suo desiderio di avere un partner.

Ha detto al Sunday Post: "Non hai un partner, hai 69 anni, sei tagliato fuori da casa.

Vorrei trovarne uno. Ma al momento

non c'è traccia di ciò. Non ho fretta di tornare a trovarne uno, ma invecchiando hai bisogno di un partner. Questo è ciò che vorrei".

L'annuncio della morte di Vettriano ha portato a un'ondata di tributi sui social media. Il leader del partito laburista scozzese Anas Sarwar ha detto che si trattava di "una notizia molto triste".

Scrivendo su X, ha detto: "Jack Vettriano era un artista scozzese iconico. I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici". Anche il primo ministro scozzese John Swinney è stato tra coloro che hanno reso omaggio a Vettriano. Ha scritto su X: "Mi dispiace molto apprendere la notizia della morte di Jack Vettriano. Ha dato un contributo

unico ed evocativo alla vita artistica in Scozia con uno stile così avvincente. Le mie condoglianze alla sua famiglia". Una rivisitazione di The Singing Butler dell'artista Banksy, intitolata Crude Oil (Vettriano) e di proprietà della star dei Blink-182 Mark Hoppus, andrà all'asta a Londra martedì, dove si stima che possa fruttare tra £ 3 milioni e £ 5 milioni.

GLI INGLESI NON SAPEVANO

COME MANGIARE FINCHÉ ALL’IMPROVVISO

SONO ARRIVATI GLI ITALIANI!

CAMBIAMENTI NEL CAMPO CULINARIO DELLA PENISOLA

Jo Bruccoleri

La cucina italiana potrebbe essere una delle più riconosciute e amate al mondo, spesso immaginata come una raccolta di antiche ricette e tradizioni locali conservate da abili nonne nel corso dei secoli.

Ma ora, uno storico dell'alimentazione sta smascherando miti comuni e false storie, sostenendo che la cucina italiana come la conosciamo ha appena qualche decennio.

Il cibo è senza dubbio parte integrante della cultura e dell'identità del paese, tanto che gli italiani amano la pizza napoletana o la pasta alla carbonara tanto quanto i grandi tesori storici e artistici della penisola a forma di stivale.

Abbondano storie di secolari faide locali su quale città abbia la migliore pasta ripiena, mentre ogni formaggio o salume locale probabilmente vanta legami con il Rinascimento o il Medioevo.

Alberto Grandi, storico dell'alimentazione e professore di storia economica all'Università di Parma, sfata da anni i miti sul cibo italiano.

Questa teoria è sostenuta da altri autori, come Luca Cesari in The Discovery of Pasta: A History in Ten Dishes, ma ha causato indignazione in un paese sempre più ossessionato dal mantenimento della

tradizione dell'autenticità italiana nel cibo.

zione è ciò che ha reso la cucina italiana ciò che è oggi.

Milioni di persone hanno lasciato l'Italia nel XIX e XX secolo, emigrando in Sud America, Nord America e nei paesi europei. Si stavano lasciando alle spalle un paese colpito dalla povertà, dove la dieta era limitata a una manciata di prodotti. La pellagra, una malattia causata dalla mancanza di vitamina B3, era endemica in diverse aree d'Italia alla fine del XIX secolo.

Gli italiani che sbarcarono a Ellis Island a New York si lasciarono alle spalle fame e miseria.

Ed è stato nel "nuovo mondo", sostiene Grandi, che gli immigrati italiani hanno trovato la ricchezza e gli ingredienti per creare le ricette che alla fine hanno reso popolare il cibo italiano in tutto il mondo.

World's Table World's Table di

familiarità con questa storia. Potrebbero immaginare che le loro amate ricette siano nate in Italia, tramandate, senza modifiche, di generazione in generazione e infine esportate all'estero dagli immigrati italiani. "Potrebbe sembrare che il resto del mondo non sapesse come mangiare finché all'improvviso non sono arrivati gli italiani", afferma Grandi. Crede che sia un puro mito, reso popolare dai social media, che le nonne abbiano insegnato agli americani come cucinare cibo italiano ricco e genuino. La pizza è l'esempio più famoso di questo. Nata come cibo da strada economico a Napoli, nel XIX secolo era quasi sinonimo di povertà e sporcizia.

Nel 2018, Grandi ha pubblicato Denominazione di Origine Inventata (Denominazione di Origine Inventata: le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani) e in seguito ha lanciato un podcast chiamato DOI. Ma è stata un'intervista del 2023 con il Financial Times a mettere sotto i riflettori il lavoro di Grandi e a scatenare ampi dibattiti in tutta Italia. Grandi ha affermato nell'intervista che la pasta alla carbonara è stata inventata in Italia subito dopo la seconda guerra mondiale utilizzando provviste dell'esercito americano come pancetta e tuorli d'uovo in polvere, contrastando la credenza comune che la ricetta autentica includa guanciale di maiale e pecorino romano.

La discussione si è evoluta in un'accesa disputa italo-americana sull'origine del piatto iconico. L'ultimo libro di Grandi, La Cucina Italiana Non Esiste, scritto con il suo co-conduttore di podcast Daniele Soffiati e pubblicato nell'aprile 2024, ha suscitato nuove controversie con il suo titolo provocatorio. L'idea che molte ricette e prodotti amati come formaggi o salumi abbiano centinaia di anni di storia, sostengono Grandi e Soffiati, è pura fantasia. Il cibo cambia e si evolve costantemente. Nessun prodotto o ricetta è sempre stato come lo conosciamo ora e la maggior parte dei piatti ha una storia più breve di quanto la maggior parte delle persone immagini. La cucina italiana è davvero americana? Grandi sostiene che la migra-

BBC.com "sfonda il soffitto della cucina" cambiando il modo in cui il mondo pensa al cibo, attraverso il passato, il presente e il futuro. Tuttavia, molti italiani non hanno

La pizza è "una crosta di pasta di pane lievitata, tostata al forno, con una salsa di un po' di tutto sopra", scrisse l'autore di Pinocchio Carlo Collodi nel 1886. Aggiunse che la pizza aveva "un'aria di sporcizia complessa che si adatta perfettamente a quella del suo venditore".

Secondo Grandi, la pizza è stata trasformata in America nel piatto che conosciamo e amiamo oggi Fu in America, dice Grandi, che la pizza divenne "rossa". Mentre i pomodori freschi erano tra i condimenti originali, gli immigrati italiani negli Stati Uniti resero popolare la pizza preparata con salsa di pomodoro, un prodotto che l'industrializzazione rese facile da

reperire e conservare.

Ed è stato negli Stati Uniti che le pizzerie hanno davvero iniziato a decollare. Gli studiosi chiamano questo processo "effetto pizza": quando un prodotto lascia il suo luogo di origine, si trasforma profondamente e poi torna al suo luogo di origine per essere completamente accolto in una forma completamente diversa.

Grandi ha anche fatto arrabbiare i produttori di Parmigiano-Reggiano quando ha sostenuto che il parmigiano si è evoluto in meglio negli ultimi decenni e che il ParmigianoReggiano che si mangiava in Italia 100 anni fa e prima, una forma più piccola con una crosta nera, ora è prodotto solo nel Wisconsin. Tradizioni inventate Il cambiamento nel panorama culinario italiano è iniziato con la rapida espansione avvenuta in Italia dopo la seconda guerra mondiale. Il boom ha portato nuove possibilità a milioni di italiani. Automobili, supermercati e frigoriferi hanno fatto sì che le persone che erano limitate a una fornitura locale giornaliera potessero recarsi al ristorante, acquistare nuovi prodotti e creare nuove ricette.

Il tiramisù, dice Grandi, è un ottimo esempio di questo: un dessert creato alla fine degli anni '60 che si basa su ingredienti da supermercato ed è possibile solo con un frigorifero. Con i nuovi prodotti e marchi è arrivato anche il marketing. "La televisione ha influenzato notevolmente la nostra cucina e la nostra identità gastronomica". Grandi, sostiene che la maggior parte delle tradizioni gastronomiche italiane sono state inventate dai venditori di prodotti alimentari. Carosello, un

breve programma televisivo trasmesso in Italia ogni sera dal 1957 al 1977, ha introdotto nuovi prodotti e marchi attraverso storie, sketch e personaggi iconici. Carosello ha fornito l'educazione al consumatore su cui è stata poi costruita la cucina casalinga italiana, soprattutto da parte di madri e nonne. ll libro di Grandi spiega che quando la crescita trainata dall'industria iniziò a perdere slancio negli anni '70, l'economia italiana si orientò verso piccole aziende, prodotti di nicchia ed eccellenze locali. Emersero migliaia di etichette protette e prodotti regionali e gli italiani raddoppiarono il gastro-nazionalismo. "La cucina non fa più parte della nostra identità", afferma Grandi, "è la nostra identità". Sostiene che dopo decenni di declino dell'industria e stagnazione economica, gli italiani non hanno fiducia nel futuro, ecco perché "inventano il passato". In meno di un secolo, afferma Grandi, gli italiani sono passati dall'essere migranti malnutriti a custodi autoproclamati di tradizioni ancestrali. L'ossessione per la tradizione ha scatenato ricerche di ricette "vere" e modi "corretti" di consumare il cibo. Gli italiani sono sem-

pre più convinti che la bolognese dovrebbe essere chiamata ragù alla bolognese e mai servita con gli spaghetti. Inoltre, non dovresti mai mettere il pollo (e tanto meno l'ananas) sulla pizza, cucinare la pasta alla carbonara con la panna o spezzare gli spaghetti in due. "Dico sempre che ogni volta che qualcuno nel mondo aggiunge panna alla carbonara, qualcuno a Roma muore", dice Grandi. "Gli italiani si arrabbiavano quando venivano definiti 'pizza, pasta, mandolino, mafia'", aggiunge. "Ora sembra che siamo noi italiani ad alimentare quegli stereotipi". Una reazione italiana alla 'blasfemia' alimentare I social media sembrano aver contribuito a rendere popolari questi atteggiamenti. L'account X Italians mad at food, lanciato nel 2015, mostra commenti di italiani furiosi che sono oltraggiati e offesi dal modo in cui le persone in altre nazioni scelgono di mangiare "la loro" cucina. L'account vende persino magliette con citazioni come "la carbonara non è un'opinione" e "se rompi gli spaghetti, mi spezzi il cuore". La cucina italiana è una delle più riconosciute e amate al mondo. I creatori di contenuti su piattaforme

come TikTok e Instagram hanno reso popolare un genere di contenuti video che mostrano gli italiani reagire alla "blasfemia" alimentare, con creatori e celebrità che mostrano vigorosamente il loro disgusto e indignazione, senza carenza di dramma e gesti delle mani. La popolarità di questi meme è ormai così diffusa che le persone potrebbero pensare che tutti gli italiani si sentano offesi dalla scelta della salsa per la pasta. "Il cibo come intrattenimento può essere scatenante, soprattutto per gli italiani", afferma Aurora Cavallo, una giovane chef italiana nota come Cooker Girl, con oltre 1,3 milioni di follower sia su TikTok che su Instagram. "Per molte persone nel mondo, il cibo non è solo un oggetto, ma qualcosa che ha un grande significato", aggiunge. "Nella mia esperienza, gli italiani possono essere più sensibili non solo alle ricette, ma anche al modo in cui il cibo viene gestito sullo schermo". L'incessante smentita di Grandi sui miti del cibo italiano ha fatto arrabbiare molte persone negli ultimi anni, ma lui è irremovibile nel voler solo contestare la storia inventata di molti prodotti e ricette, non la loro qualità. Come dimostrano i social media, tuttavia, alcuni italiani si sono convinti che i dogmi del cibo siano più importanti delle innovazioni o dell'accuratezza. "Non abbiamo bisogno di inventare storie sui fantastici prodotti italiani", afferma Cavallo, riecheggiando Grandi. "Non dovremmo creare una situazione in cui cambiare le ricette sia la fine del mondo perché è l'opposto di come è nato il cibo italiano".

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